Le Zone Economiche Speciali come laboratori di innovazione e cambiamento per la PA - FORUM PA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Le Zone Economiche Speciali come laboratori di innovazione e cambiamento per la PA FORUM PA 14 Maggio 2019
Agenda 1 Introduzione dott. Ferdinando Ferrara 2 Il progetto ZES Italia e le prospettive del futuro dott. ssa Antonella Scardino 3 Ricadute e novità regolatorie dott. ssa Laura Cavallo 4 Il contributo di semplificazione delle Zone Franche doganali dott. ssa Roberta De Robertis 5 Stato dell’arte a livello regionale dott. Pietro Spirito 6 Conclusioni Page 1
Overview del progetto: le ZES nello scenario internazionale Aree geograficamente delimitate all’interno dei confini nazionali in cui le “rules of business” differiscono da quelle applicate nel resto del territorio Ad oggi, ci sono più di 4.500 ZES nel mondo, sparse in 135 paesi, che generano circa 70 milioni di posti di lavoro (fonte World Bank) INCENTIVES HUBS FOR INNOVATION AND INVESTMENT ATTRACTION ADMINISTRATIVE LOGISTICS REVOLUTION SIMPLIFICATION LABS SMALLER ADMINISTRATIVE UNITS PECULIAR ECONOMIC REGULATION FDI ATTRACTION TAX BENEFITS NODES DRIVING INTERNATIONAL TRADE SMALL COUNTRIES IN A LARGE COUNTRY DISADVANTAGED AREAS EMPLOYMENT GROWTH POLES GENERATION Page 2
Overview del progetto: Background “Per ZES si intende una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315 dell'11 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).” (Art. 4, Decreto Legge n. 91/2017) Istituzione della ZES ► A seguito della verifica Piani di Sviluppo dell’adeguatezza del Piano di Strategico Sviluppo Strategico il Presidente del Consiglio dei DPCM n. 12/2018 ► Le Regioni sono responsabili ministri istituisce la ZES con della redazione dei Piani di decreto ► Il Decreto Attuativo fornisce Sviluppo Strategico e della indicazioni su una serie di conseguente sottomissione Decreto-legge n. punti quali i requisiti delle ZES, alla Presidenza del Consiglio la governance della ZES e i dei Ministri 91/2017 contenuti dei Piani di Sviluppo ► Il Governo Italiano si impegna Strategico 4 ad istituire Zone Economiche Speciali (ZES) nelle regioni del Sud per sostenere crescita economica e occupazione 3 2 1 Ernst&Young è stata selezionata dallo Structural Reform Support Service (SRSS) della Commissione Europea per supportare le amministrazioni centrali e locali Italiane nel processo di prima implementazione delle ZES nel Sud Italia Page 3
Contesto italiano di innesto del progetto ZES e regolazione correlata PREMESSE LEGISLATIVE DECRETO CRESCITA ❖ Legge istitutiva ZES: CONCLUSIONE PROGETTO ZES (34/2019) – 30 Decreto Mezzogiorno Final workshop, 26 febbraio 2019 aprile 2019 DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91 Fondo Piano grandi investimenti - ZES ❖ Legge istitutiva ZLS: Finanziaria 2018 (LEGGE 27 REGOLAZIONE dicembre 2017, n. 205.) CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO SEMPLIFICAZIONE con modificazioni* (LEGGE 12/2019) – 11 febbraio 2019 AVVIO PROGETTO ZES Riduzione tempi procedimenti e Sportello FORUM PA Unico Kick off, Aprile 2018 14/05/2019 REGOLAZIONE Aprile Maggio Agosto Marzo Aprile Maggio Febbraio 2019 2019 2019 2018 2018 2018 2019 Piani strategici Approvazione in Giunta Approvazione in Giunta ZES Campania e del Piano strategico ZES del Piano strategico ZES ZES Calabria Abruzzo Puglia Molise Approvati con DPCM l’11 Febbraio 2019 Maggio 2019 Maggio 2018 Presentazione Piano strategico Ri-sottomissione Piano ZES Puglia Ionica strategico ZES Puglia Ionica 1° versione - Agosto 2018 2° versione - Marzo 2019 *DECRETO-LEGGE 14 dicembre 2018 , n. 135 . Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. LEGGE 11 febbraio 2019, n. 12 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di Page 4 sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.
Overview del progetto: ambiti territoriali e operativi Progetto: Supporto all’istituzione delle Zone Economiche Speciali nel Sud Italia Contracting Authority: European Commission Structural Reform Support Service Beneficiari e stakeholders: ▪ SRSS ▪ Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministro per il Sud ▪ Amministrazioni Regionali del Sud Italia ▪ Autorità di Sistema Portuale del Sud Italia ZES italiane selezionate: ▪ ZES Campania (Porto di Napoli) ▪ ZES Calabria (Porto di Gioia Tauro) ▪ ZES Interregionale Puglia-Basilicata (Porto di Taranto) Obiettivo generale: contribuire allo sviluppo economico delle regioni del Sud, rafforzando sviluppo sostenibile e occupazione. Obiettivi operativi: ▪ Fornire ai decision maker italiani una panoramica delle best practice relative alle ZES localizzate in prossimità di aree portuali in Europa ▪ Fornire supporto e raccomandazioni specifiche per 3 delle ZES da istituire nel Sud Italia Ambiti operativi: 1 Offerta 2 Attrazione di investimenti e Marketing ▪ Governance ▪ Investitori e settori target ▪ Semplificazione amministrativa ▪ Piano di Marketing Page 5
L’approccio progettuale 1 Baseline 2 Assessment 3 Linee guida strategiche ✓ Raccolta delle Identificazione delle informazioni criticità nell’ Formulazione di linee disponibili implementazione delle guida strategiche per ZES derivante da: fronteggiare le criticità ✓ Sintesi del quadro identificate declinate per: legislativo vigente e • analisi critica del dei Piani di sviluppo quadro normativo e • Livello centrale strategico delle tre dei Piani, • Livello locale ZES. Laddove possibile sono • informazioni raccolte tramite le site visit state identificate anche alcune linee guida • workshop tematici operative associate alla organizzati ad hoc linee guida strategiche IN SCOPE 1 Semplificazione Amministrativa OUT of SCOPE 2 Governance Incentivi 3 Attrazione di investimenti e Marketing Aree e Infrastrutture Page 6
Semplificazione Amministrativa: criticità e linee guida strategiche CRITICITÀ DEL QUADRO DI SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DELLE ZES • Complessità dell'attuale quadro delle procedure amministrative nazionali e la limitata disponibilità di dati esaustivi (tempi e costi), per una valutazione analitica • Incertezza sull’efficacia complessiva delle misure previste nei Piani in termini di semplificazione amministrativa • Mancanza di misure di semplificazione coordinate in ZES interregionali • Presenza di diversi tipi di Sportelli Unici e benefici di semplificazione amministrativa non sempre definiti Linee guida strategiche ✓ Creare un Osservatorio Nazionale per il monitoraggio delle procedure amministrative per le imprese, GOV con un focus specifico per le procedure ZES ✓ Concentrare la semplificazione amministrativa su alcune misure identificate come prioritarie, definendo GOV ✓ la modalità di implementazione più appropriata DECRETO SEMPLIFICAZIONE (L. 12/2019) GOV ✓ Sfruttare e migliorare l'efficacia delle misure e dei programmi di semplificazione attraverso l’incorporazione di un focus ZES nell’Agenda di Semplificazione ZES ✓ Coordinare le misure di semplificazione nei Piani di Sviluppo Interregionali ✓ Identificare, progettare e realizzare uno Sportello Unico dedicato o di un “Sistema di Sportelli unici” GOV ✓ dedicato alle ZES DECRETO SEMPLIFICAZIONE (L. 12/2019) Page 7
Governance: criticità e linee guida strategiche CRITICITÀ DEL QUADRO DI GOVERNANCE DELLE ZES rispetto al Modello delineato dal DPCM 12/2018 • Mancanza di un coordinamento nazionale nell’implementazione e gestione della misura ZES • Possibili incongruenze rispetto all'attuale quadro amministrativo delle competenze e mancanza di chiarezza nell'assegnazione di ruoli e responsabilità nel modello delineato dal DPCM • Incertezza sulla procedura per l'ammissione di investitori e programmi di investimento nelle ZES • Vincoli di bilancio ex DPCM, che amplificano specifiche carenze di competenze negli organi di governance della ZES Linee guida strategiche GOV ✓✓ Costituire una "Cabina di Regia Nazionale" per le ZES DECRETO SEMPLIFICAZIONE (L.12/2019) GOV ✓ Dare priorità al modello di governance “funzionale” rispetto al modello “amministrativo». Proposta + operativa di uno schema di modello di governance funzionale (anche per i casi interregionali) e RACI ZES GOV ✓ Uniformare l’interpretazione sul "Permesso ZES» e definire una procedura per il rilascio del “Permesso + ZES” (se confermato) ZES ✓ Sfruttare fondi già stanziati per sostenere l'implementazione e lo sviluppo delle ZES e per rafforzare la GOV capacità amministrativa dei suoi organi di governance + ZES ✓ Valutare la possibilità di ulteriori fondi nazionali dedicati all'implementazione delle ZES, anche per ✓ stimolare la fornitura di servizi a valore aggiunto a complemento dell'offerta delle Zone DECRETO CRESCITA (34/2019) Page 8
Attrazione investimenti e marketing: criticità e linee guida strategiche CRITICITÀ DEL QUADRO DI ATTRAZIONE INVESTIMENTI E MARKETING DELLE ZES • Identificazione dei settori e investitori target con livelli di approfondimento disomogenei • Rischi di concorrenza tra le ZES rispetto a settori e investitori specifici • Assenza di una strategia di marketing integrata Linee guida strategiche ZES ✓ Affinare i settori target mediante associazione di diversi livelli di priorità sulla base di criteri strategici (es. obiettivi di sviluppo a medio-lungo termine) e/o tecnico-scientifici (valutazione approfondita della situazione industriale esistente dell'area) ZES ✓ Profilare gli investitori target (dimensione di impresa, Nazionalità e Paese d’Origine, Tipo di attività economica, Insediamento pre-esistente nell’area) ZES ✓ Differenziare ulteriormente i settori target nel tempo nei Piani Stategici o in documenti attuativi ✓ Fornire supporto e coordinamento a livello nazionale per attrarre investimenti di grandi imprese GOV nazionali a partecipazione pubblica da attuare mediante la Cabina di Regia ZES ✓ Definire un Pacchetto localizzativo completo, valutandone l’attrattività nei confronti di investitori target GOV ✓ Definire e attuare un piano d'azione nazionale per la promozione delle ZES italiane con Cabina di Regia ZES ✓ Elaborare e attuare un piano di marketing ZES, sfruttando iniziative di marketing congiunte Page 9
Principali risultati del progetto RISULTATI ✓ Istituzione della Cabina di Regia nazionale, Organo di coordinamento e monitoraggio delle ZES a carattere nazionale deputato a coordinare e monitorare l’implementazione della riforma e promuovere lo sviluppo delle regioni del sud Italia e dell’Italia stessa ✓ Definizione delle priorità di semplificazione amministrativa per l’introduzione di misure di semplificazione per gli investitori nelle aree ZES in termini di selezione delle procedure critiche da indirizzare e dello strumento giuridico più efficace da adottare (Decreto Legge invece del pianificato Decreto del Presidente del Consiglio); ✓ Adozione di procedure light per l’istituzione di Zona Franca Doganale in area ZES ✓ L’opportunità di ricorrere a “soft measure” - Protocolli di Intesa – per introdurre ulteriori misure di semplificazione basate sul commitment delle parti sottoscrittrici ✓ L’introduzione di un One-Stop-Shop dedicato alle ZES - “Sportello Unico Digitale ZES”, punto di contatto tra gli investitori e gli sportelli unici attivi degli interlocutori istituzionali a livello regionale e locale (Comunale) Page 10
Priorità per il futuro PRIORITÀ • Rafforzare il ruolo della riforma per lo sviluppo delle regioni meridionali e dell’Italia nel suo complesso, tramite un maggiore coinvolgimento del Governo centrale per agevolarne l’attuazione; • Focalizzarsi sui fattori abilitanti della ZES (modello di governance funzionale, condiviso e trasparente; set di misure certe di semplificazione amministrativa e sportello unico ZES dedicato; piano di marketing; procedura di accesso investitori) prima ancora che sui fattori di successo; • Sfruttare le ZES anche come banco di prova per il testing di nuovi approcci, modelli e strumenti innovativi rispetto ai modelli di gestione pubblica attuali (non limitarsi a semplice «branding»); • Incrementare la cooperazione tra la Pubblica Amministrazione con iniziative integrate e sinergiche • Superare rappresentazioni autoreferenziali dei territori valutando le condizioni di attrattività oggettiva del mercato internazionale e imprenditoriale in genere • Rafforzare le logiche di Page 11
Roadmap indicativa per il periodo 2019-2021 Livello di Governo Centrale •Intervento legislativo su ulteriori Livello ZES – semplificazioni amministrative Settori e investitori target •Monitoraggio e revisione •Revisione dell’implementazione dell’attuazione della della ZES riforma ZES •Revisione profilazione e prioritizzazione •Decisione sul rifinanziamento del settori/investitori target •Monitoraggio del Livello ZES - Credito d’imposta ZES piano di azione Governance •Modifica del quadro legislativo nazionale per il •Offerta di servizi nazionale ZES (eventuale) marketing complementari avanzati •Assegnazione fondi •Proposta di revisione nazionali per l’attuazione •Assegnazione del Piano della riforma ZES •Risoluzione criticità permessi ZES •Monitoraggio più comuni per le Livello ZES - •Monitoraggio e •Revisione profilazione e implementazione Piani revisione ZES Strategici Marketing prioritizzazione dell’implementazione settori/investitori target •Monitoraggio •Possibile revisione degli •Offerta di servizi della ZES •Esecuzione del investimenti ZES strumenti di marketing in complementari •Monitoraggio del Protocollo sulla base base alle azioni correttive piano di azione semplificazione •Definizione azioni definite nazionale per il correttive •Implementazione e marketing monitoraggio del •Assegnazione •Monitoraggio implementazione piano di marketing •Definizione criteri permessi ZES ZES – fase 3 Piani Strategici permesso ZES •Profilazione e Livello ZES - •DPCM sulla semplificazione prioritizzazione •Monitoraggio •Implementazione e Semplificazioni settori/investitori investimenti ZES monitoraggio del piano di amministrative •Ricognizioni su risorse target marketing ZES – fase 2 •Enforcement delle misure incluse nell'intervento UE e italiane già stanziate •Definizione, approvazione, legislativo per un'ulteriore semplificazione delle diffusione e lancio procedura •Stipula protocollo di procedure amministrative assegnazione permesso ZES Intesa sulla semplificazione ZES •Approvazione Regolamento interno Comitato •Implementazione •Piano di azione piano di marketing - nazionale per il •Assistenza agli investitori fase 1 •Enforcement delle misure da "Protocollo di marketing ZES •Definizione piano Intesa sulla semplificazione ZES" di marketing ZES •Enformcement •Revisione e •Cabina •Protocollo per •Pacchetto aggiornamento del crono- Livello ZES - misure da DPCM •Completamento di Regia la governance localizzativo interventi su programma Infrastrutture e Naziona ZES •Attuazione misure che semplificazione aree per •Revisione e aggiornamento infrastrutture/aree le ZES richiedono delibere •Completamento programmati per la •Revisione delle aree incluse l’insediamento •Sportello unico regionali del crono-programma nella ZES (es. esclusione di interventi su fase «a regime» ZES •Definizione di un crono- aree non ancora infrastrutture/aree programma per l'operatività disponibili/funzionali, oppure •Mappatura di programmati per la delle aree/infrastrutture non non richieste dagli investitori) aree/infrastrutture ZES fase «evoluzione" disponibili/funzionali ABILITAZIONE EVOLUZIONE A REGIME Anno 1 2 3 Page 12
Insight: Attività prioritarie per fase «abilitazione» (1/2) LIVELLO PRIORITA' STEP OPERATIVI PER L’IMPLEMENTAZIONE OWNER Definizione requisiti minimi amministrativi e tecnici comuni per tutte le ZES Governo centrale Definizione requisiti comuni permesso ZES Governo centrale/Comitati di Approvazione requisiti minimi comuni da parte di Cabina di Regia Indirizzo Governo centrale/Comitati di Governo Centrale Enforcement delle misure di semplificazione introdotte ex da legge n.11/2019 Indirizzo Semplificazione Monitoraggio e misurazione della riduzione degli oneri amministrativi per imprese Governo centrale ZES Stesura del regolamento interno di organizzazione dei lavori Governo centrale Governo centrale/Comitati di Approvazione delibera recante il regolamento Indirizzo Cabina di regia Nazionale ZES Definizione del piano annuale dei lavori della Cabina Governo centrale Governo centrale/Comitati di Approvazione del piano annuale dei lavori Indirizzo Definizione procedura (iter, soggetti ammessi, requisiti amministrativi e tecnici, Comitato di Indirizzo criteri di selezione) Definizione, approvazione, Individuazione soggetto responsabile per la procedura Comitato di Indirizzo diffusione e lancio procedure Individuazione soggetto responsabile per istruttoria tecnica (nel caso di esame di Livello ZES - Governance assegnazione permesso ZES Comitato di Indirizzo business plan) Predisposizione documentazione (manifestazione di interesse, avviso pubblico, Comitato di Indirizzo modulistica) Definizione format e contenuti minimi del Regolamento interno Governo centrale Regolamento interno Comitato di Stesura Regolamento, inclusa strategia di consultazione degli stakeholders Comitato di Indirizzo indirizzo Approvazione Regolamento Comitato di Indirizzo Definizione format protocollo di intesa su governance ZES Governo centrale Definizione/revisione del modello di governance per la ZES Comitato di Indirizzo Allocazione puntuale di ruoli, responsabilità e compiti Comitato di Indirizzo Protocollo per la governance ZES Definizione strumenti operativi (flow chart, matrici RACI, etc.) Comitato di Indirizzo Stesura e sottoscrizione Protocollo di intesa per formalizzazione degli impegni delle Comitato di Indirizzo Parti Page 13
Insight: Attività prioritarie per fase «abilitazione» (2/2) LIVELLO PRIORITA' STEP OPERATIVI PER L’IMPLEMENTAZIONE OWNER Livello ZES - Semplificazione Definizione del quadro di raccordo tra sportelli unici già operativi e sportello unico ZES Comitato di Indirizzo amministrativa Assessment di dettaglio dei processi e dei flussi informativo-documentali tra gli Sportelli Unici (as-is) Comitato di Indirizzo Sportello Uunico ZES Definizione del modello per lo Sportello Unico ZES (to-be) Comitato di Indirizzo Design e implementazione di un applicativo digitale front-end utilizzabile da investitori ZES e Comitato di Indirizzo amministrazioni competenti Elaborazione linee guida per l'identificazione del pacchetto localizzativo ZES rispetto alle sue componenti Livello ZES - Attrattività e (aree e infrastrutture, incentivi fiscali e finanziari, misure di semplificazione amministrativa, servizi offerti a Governo centrale investitori e imprese ZES) marketing Assessment rispetto alle componenti dell'offerta ZES del pacchetto localizzativo Comitato di Indirizzo Pacchetto localizzativo ZES Definizione del pacchetto localizzativo Comitato di Indirizzo Design e implementazione di un applicativo digitale consultabile dagli investitori ZES attraverso cui Comitato di Indirizzo veicolare il pacchetto localizzativo Infrastrutture e aree per l'insediamento Definizione dei campi informativi comuni per la mappatura e classificazione di aree/infrastrutture Governo centrale Livello ZES - Mappatura di aree/infrastruttur Realizzazione mappatura Comitato di Indirizzo e ZES Design e implementazione di un applicativo digitale consultabile dagli investitori ZES in cui Comitato di Indirizzo georeferenziare la mappatura realizzata Page 14
Backup 1 Page 15
Insight: Proposta di uno schema di modello funzionale di governance (ex DPCM 12/2018) Razionale del modello proposto: • Comitato di indirizzo unico organismo responsabile delle decisioni strategiche e attuative della ZES • presenza di un Organo consultivo che includa gli stakeholder ZES • presenza di una «Struttura ZES» costituita ad hoc (AdSP e Regione) che opera sotto coordinamento di Segretario Generale come collegamento tra il Comitato e gli organismi esistenti. • gli organismi esistenti attuano decisioni di Comitato in base alle loro attuali responsabilità/competenze amministrative e agli eventuali Fonte: elaborazione EY in base alle disposizioni del DPCM accordi sottoscritti con il Comitato Page 16
Insight: Framework di riferimento delle attività core e allocazione preliminare di compiti e responsabilità CONSULTAZIONE CABINA PER LO COMITATO DI Guideline organizzative ORIZZONTALI STRUTTURA AMMIN.REG. SVILUPPO INDIRIZZO TAV. DI SURAP ATTIVITÀ • Il Comitato è «Accountable» (A) per tutte attività, e Pianificazione strategica R,A I C I Stipula di accordi con altri enti pubblici R,A I I I «Responsible» (R) per attività strategiche e per INDIRIZZO E Redazione e approvazione del regolamento interno del STRATEGIA R,A C, I C I Comitato l’approvazione degli esiti della procedura per Definizione dei criteri e requisiti per il rilascio del R,A I C I "Permesso ZES" permesso ZES Revisione dell'implementazione ZES R,A I C I Ricerche di mercato I, A C I R • Organismo di consultazione è «Consulted» (C) per le MARKETING Analisi e identificazione dei target C,A C C R Elaborazione e implementazione di un piano di attività strategiche e «Informed» (I) per le attività C,A I I R marketing chiave C, A, R Esecuzione della procedura per il rilascio del (convalida dei I I R permesso ZES (ove applicabile) risultati della • Organismi regionali IMPRESE ZES procedura) costituiti ad hoc sono GESTIONE Supporto per l’avvio di business (ove applicabile) I, A R R (procedure amministrative) «Responsible» (R) per le attività di gestione ATTIVITÀ CORE Supporto per le società ZES stabilite nella ZES I, A R R (procedure amministrative) operativa e amministrazione INFRASTRUTTURE E Gestione di infrastrutture e beni comuni I, A I I R GESTIONE AREE Gestione dell'area ZES I, A I I R MONITORAGGIO Monitoraggio dell'attuazione del Piano Strategico I, A I I R ZES Monitoraggio degli investimenti delle società ZES I, A I I R Fonti: elaborazione EY su Piani di sviluppo strategico, workshop tematici e relativi follow-up Page 17
Insight: Proposta di un modello a stadi per l’insediamento nelle ZES Modello a tre stadi • Definizione approccio alla base di procedura • Definizione dell’articolazione del processo • Definizione delle caratteristiche e requisiti della procedura Page 18
Insight: Approccio alla valutazione dell’attrattività e pacchetto ZES L'approccio proposto prevede la valutazione dell'attrattività su tre diversi livelli: LIVELLO NAZIONALE LIVELLO REGIONALE LIVELLO ZES Livello nazionale, basato su Livello regionale, basato sulla Livello ZES, basato sui requisiti tendenzialmente attesi da fattori che influenzano gli capacità di una regione di investitori ed imprese quando decidono di localizzarsi in Approccio alla valutazione dell’attrattività investitori stranieri dal offrire ad imprese e cittadini aree ZES punto di vista un contesto attraente e macroeconomico del sostenibile per lavorare e Pacchetto Base potenziale di crescita, del vivere sistema giuridico e di altri ✓ Governance (strutture organizzative di riferimento, modello fattori di portata nazionale funzionale) ✓ Disponibilità e qualità delle aree per insediamenti industriali ✓ Disponibilità e qualità delle infrastrutture (asset funzionali per Sviluppo economico la produzione, collegamenti, opere di urbanizzazione) del Paese ✓ Disponibilità e qualità della forza lavoro (competenze tecniche specialistiche) FDI ✓ Altre componenti Infrastruttura Rischio Pacchetto Incentivi Finanziaria Paese ✓ Semplificazioni amministrative Livello di Interesse del ✓ Incentivi Fiscali ed economici digitalizzazione Governo ✓ Altri incentivi • EU - Regional Regional Competitiveness Index Opinioni Autorità ZES e Valutazione Competitiveness ICE-Invitalia preliminare • EY Italy attractiveness Index (EU) survey 2017 Page 19
Insight: Classificazione preliminare delle attuali procedure amministrative in base alle esigenze di semplificazione Fonte: elaborazione EY su informazioni raccolte da Autorità ZES e Confindustria Riduzione di un terzo dei termini dei I termini per l’acquisizione di pareri, intese, procedimenti amministrativi negli ambiti di concerti o altri atti di assenso di comunque Termine di 120 giorni per • Valutazione di impatto ambientale (VIA) denominati di competenza di più la presentazione al LEGGE 11/2019 • Valutazione Ambientale Strategica (VAS) amministrazioni sono ridotti della metà Ministro per il Sud di (Decreto • Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) proposte di ulteriori Semplificazioni) • Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) procedure semplificate da • Segnalazione certificata di inizio attività Termine di 90 giorni per la realizzazione parte delle regioni • Autorizzazione paesaggistica degli interventi relativi agli oneri di • Materia edilizia urbanizzazione primaria • Concessioni demaniali portuali Page 20
Insight: Focus ZES nell’Agenda di Semplificazione Misura pianificata rilevante Proposte di componenti correlate alla ZES • Verifica dell'adozione nelle aree ZES di modulistica edilizia Modelli standard (nazionali) semplificati e istruzioni semplificata e dell'impatto sulle imprese ZES standardizzate • Monitoraggio costi ed efficacia-percezione nelle aree ZES Edilizia • Formazione e supporto alle Autorità ZES nell'attuazione degli Monitoraggio e controllo delle misure di semplificazione interventi di semplificazione per l’edilizia già implementate • Rilevazione di criticità specifiche delle ZES e supporto nella definizione di azioni correttive Area tematica dell’Agenda Modulistica SUAP semplificata e standardizzata e Fornire indicazioni alle ZES su come gestire la coesistenza di diversi definizione di linee guida per aiutare le imprese SUAP competenti Fornire formazione e supporto alle Autorità ZES su come gestire Azioni per accelerare la gestione di procedure complesse agevolmente procedure complesse, come rendere efficaci gli sportelli unici e le Conferenze di Servizi Rendere operativi i SUAP al fine di ridurre i tempi e le Inserire nel portale web "Impresa in un giorno" una sezione dedicata alle procedure necessarie ZES Mappatura delle procedure Identificare procedure e criticità specifiche per ZES Business Utilizzo della SCIA e convergenza dei regimi Individuare ulteriori potenziali opportunità di convergenza tra le aree amministrativi ZES, in particolare nel caso delle ZES interregionali • Identificare corsie preferenziali da applicare nelle aree ZES Abbreviazione dei lead time associati alle procedure e • Creare un helpdesk specifico per le ZES dedicato al supportare le coinvolgimento della Conferenza di Servizi Autorità ZES e le società Monitorare l'implementazione dell'Autorizzazione • Controllare l'implementazione dell'AUA nelle aree ZES Ambientale Unica - AUA • Individuare ulteriori semplificazioni ambientali applicabili alle aree ZES Fonte: elaborazione EY sul report “Aggiornamenti dell’agenda per la semplificazione 2018-2020” del Dipartimento della Funzione Pubblica Page 21
Insight: Sportello Unico ZES o insieme di Sportelli Unici OPZIONE 1 OPZIONE 2 Introduzione di uno Sportello Unico dedicato alla ZES Creazione di un «Sistema degli Sportelli Unici» Assegnazione della responsabilità su tutte le procedure Creazione dello "Sportello Unico associato” che riunisca relative alla ZES al SURAP i SUAP dei Comuni interessati dalla ZES e abbia competenza su tutte le procedure relative agli stabilimenti e agli insediamenti produttivi nelle aree ZES Ricorso al SUA come sistema unico per la raccolta di tutti gli atti relativi alla ZES Conferimento di "poteri sostitutivi" al SURAP per le attività dei SUAP qualora questi ultimi non completino tempestivamente i task di loro competenza Creazione di un “Sportello digitale unico” per ciascuna ZES, sotto la responsabilità di un'unica Autorità nominata autonomamente da ciascuna ZES Soluzione adottata in Decreto Semplificazione: “Sistema di Sportelli Unici”, con SUA che opera come interfaccia con investitori e imprese ZES, raccordandosi con Sportelli Unici già esistenti Page 22
Insight: Proposta Cabina di Regia ZES Organo di coordinamento e monitoraggio delle ZES a carattere nazionale ▪ Istituita con Decreto legge semplificazione 135/2018 convertito in Presidente Ministro per il Sud Legge il 12 febb. 2019 ► Ministro per gli Affari generali e le autonomie; ►Ministro per la Pubblica Amministrazione; ►Rappresentanti di altri ministeri che hanno sottoscritto il DPCM (Ministero dello Sviluppo Economico - Membri permanenti MISE, Ministero dell'Economia e delle Finanze - MEF, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - MIT); ►Presidenti delle Regioni e delle province autonome; ►Presidenti dei Comitati di indirizzo delle ZES istituite. Membri aggiuntivi Definiti in funzione degli Ordini del Giorno delle riunioni della Cabina Possibili ambiti di competenza della Cabina di regia: ► discutere e tenere traccia dello stato di attuazione delle ZES, sulla base del monitoraggio effettuato dall'Agenzia per la Coesione Territoriale; ► agire come punto di riferimento per il Parlamento per l'attuazione delle ZES; ► formulare raccomandazioni per superare i problemi incontrati dalle singole ZES; ► coordinare le iniziative nazionali volte a risolvere i problemi comuni delle ZES; ► coordinare e promuovere iniziative volte a sponsorizzare le ZES presso i mercati internazionali, nonché presso le grandi aziende nazionali a partecipazione pubblica (cfr. Paragrafo 5.5.3); ► coordinare l'identificazione dei canali di finanziamento europei e nazionali per supportare lo sviluppo delle ZES in conformità con le prescrizioni del DPCM in merito all’assenza di oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Page 23
Insight: Screening di un set di possibili servizi complementari e proposte per la loro erogazione MODALITÀ DI EROGAZIONE Programmi di formazione Livello di base: l’Autorità ZES fornisce solo Advisory alle imprese informazioni sui fornitori di questi servizi nell'area Accordi con università e centri di ricerca Livello intermedio: l'Autorità ZES funge da Servizi di supporto sanitario collegamento tra le imprese ZES e i fornitori di servizi, facilitando le interazioni e gli accordi tra i due (ad esempio organizzando eventi o mediando la loro interazione) Servizi socio-assistenziali Aree ricreative/sociali Livello avanzato: l'Autorità ZES stipula accordi quadro con i fornitori di servizi per metterli a disposizione delle imprese ZES Mobilità Page 24
Insight: Profilazione preliminare dei «Settori target» Page 25
Insight: Profilazione preliminare degli «Investitori target» Dimensione e Tipo Imprese investitrici Paese di origine Tipologia di Attività CALABRIA Grandi gruppi industriali nazionali ed esteri Germania; Spagna; Francia; Manifatturiero; Ricerca e Sviluppo già operanti e non nel territorio della Regione Giappone Medie imprese già localizzate e non N/A N/A CAMPANIA Grandi multinazionali sia estere che nazionali, già operanti nella Manifatturiero; Ricerca e Sviluppo; Inghilterra; USA; Francia; Germania regione e non, e i relativi fornitori logistica e supply chain PMI già operanti nella regione e non N/A Manifatturiero Fondi comuni di investimento e fondi immobiliari stranieri N/A Manifatturiero interessati a investire in stabilimenti e impianti produttivi PUGLIA - BASILICATA Puglia: Germania; Francia; Spagna; USA Manifatturiero; Ricerca e Sviluppo; Grandi operatori finanziari e industriali sia nazionali che esteri Basilicata: Germania; logistica e supply chain Lussemburgo; Hong Kong; EAU PMI già operanti nella regione e non N/A Manifatturiero Fondi sovrani esteri N/A N/A Fonte: workshop tematici, Piani, site visit; elaborazione ICE-Invitalia su dati Redprint al 31/12/2017 Page 26
Insight: Valutazione preliminare dell’attrattività Livello Principali punti di forza Principali punti di debolezza • Sistema sanitario • Predisposizione tecnologica • Dimensioni del mercato • Istituzioni Italia1 • Grado di sviluppo delle attività commerciali • Efficienza del mercato del lavoro • Livello di competenze della forza lavoro locale • Istruzione superiore e formazione • Stabilità sociale • Innovazione Regioni2 • Non sono stati rilevati punti di forza relativi tra le • Dimensioni del mercato (Basilicata, Calabria e Puglia) Regioni delle ZES in esame e l’Italia • Infrastruttura (Basilicata, Calabria e Puglia) • Grado di sviluppo delle attività commerciali • Semplificazioni amministrative • Disponibilità e qualità delle aree per l’insediamento • Governance ZES3 industriale • Incentivi fiscali ed economici • Disponibilità e qualità dell'infrastruttura Fonti 1 = European Commisison - Regional Competitiveness Index; EY Italy attractiveness survey 2017 2 = European Commisison - Regional Competitiveness Index 3 = Opinioni Autorità ZES e ICE-Invitalia Page 27
Rassegna delle best practice in UE ZES analizzate: ▪ Irlanda: Shannon Free Zone - SFZ; ▪ Interviste; ▪ Lettonia: Special Zone of Liepāja – LSEZ; ▪ Desk research ▪ Polonia: Pomeranian SEZ (Port of Gdańsk and Gdynia) - PSEZ; ▪ Polonia: Kostrzyn-Słubice SEZ (Port of Szczecin) – KSEZ. Replicabile SFZ LSEZ PSEZ KSEZ in Italia GOVERNANCE Creazione di un organismo ad hoc responsabile della gestione di ZES ✓ ✓ ✓ ✓ Chiara ripartizione delle responsabilità in presenza di più di un organismo coinvolto nella gestione della ZES ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Rilascio del “permesso” ZES solo alle aziende che soddisfano requisiti specifici ✓ ✓ ✓ ✓ Ampia gamma di competenze tecniche dei dipendenti dell’autorità della ZES sui domini rilevanti della ZES ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ INCENTIVI Promozione networking con università, scuole tecniche, business park e parchi tecnologici ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Promozione di iniziative settoriali specifiche per imprenditori, workshop e altre attività di integrazione ✓ ✓ Erogazione di servizi ricreativi e sociali alle imprese della ZES MARKETING Sviluppo di un marketing plan ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Ricorso ad una vasta gamma di strumenti di marketing ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Attività di Joint Marketing ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Ricorso alle industrie leader presenti come strumento di marketing (effetto passaparola) Vincolo di assenza di oneri aggiuntivi per la finanza pubblica DPCM 12/2018 Page 28
Puoi anche leggere