SENEGAL - GAMBIA - GUINEA BISSAU - L'Africa autentica dal Sahel alle Isole Bijagos - I Viaggi di Maurizio Levi
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SENEGAL – GAMBIA – GUINEA BISSAU L’Africa autentica dal Sahel alle Isole Bijagos Un viaggio sportivo tra i sorprendenti ecosistemi di un'Africa autentica, atmosfere coloniali francesi e portoghesi, antichi reami e culture tribali Viaggio di 15 giorni – in hotel e campement Un viaggio sportivo, attraverso una sorprendente varietà di paesaggi ed esperienze tra Senegal, Gambia e Guinea Bissau, frutto di innumerevoli ricognizioni sul campo. Con circa otto differenti mezzi di trasporto, dal calesse al motoscafo atlantico, si attraversano meravigliosi ambienti naturali e antichi reami, incontrando villaggi fortificati, tracce coloniali e una cultura tribale ancora molto autentica. Dalle propaggini meridionali del Sahara al santuario dell’avifauna di Djoudj (UNESCO) lungo le rotte migratorie, dalle aride savane nel deserto del Ferlo e di Lompoul al Lago Rosa, dalle immense spiagge oceaniche ai ricchi ecosistemi fluviali fino alla scoperta dell’incontaminato arcipelago delle Bijagos, il più grande d’Africa. Incontri con la storia a Saint Louis (UNESCO), capitale delle colonie francesi dell’Africa Occidentale, sull’isola di Gorée (UNESCO), riscattatasi dalla tratta degli schiavi, al sito megalitico di Sine Ngayene (UNESCO), e a Bolama, ex capitale della Guinea Portoghese ora inghiottita dalla foresta. Una conoscenza più profonda dell’Africa degli uomini, ancora guidata da re-sacerdote, pervasa da arte tribale e culti animisti, culmina con le danze cerimoniali della maschera Vaca Bruto che gli abitanti delle Bijagos effettuano per ingraziarsi gli spiriti della Natura. Con guide locali parlanti italiano, è un itinerario adatto ai Viaggiatori curiosi di un’Africa ancora autentica e sorprendente.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2020 1° giorno / Italia – Dakar Partenza dall’Italia con voli di linea per Dakar, con scalo intermedio. Arrivo nella capitale in nottata, trasferimento e pernottamento in hotel, in camere con servizi privati. 2° giorno / Dakar – l’isola di Gorée Al mattino visita di Dakar, la capitale del Senegal. Dakar è una grande metropoli africana, vivace e in continua espansione, che si trova sulla punta meridionale della penisola di Cap Vert (Capo Verde), delimitata da spiagge e protesa nell’Oceano Atlantico. Animata, colorata e anche caotica, Dakar era già ai tempi delle colonie la capitale culturale dell’Africa Occidentale Francese (AOF). Ancora oggi alcuni edifici dell’epoca testimoniano il suo importante passato. La visita della città ha inizio con la zona del “Plateau”, il distretto meridionale della capitale; il Palazzo Presidenziale, risalente ai primi del ‘900 e sede dell’ex Governatore, circondato da bei giardini e attuale residenza del Presidente della Repubblica; la sede del mercato Kermel, in puro stile coloniale. Al pomeriggio visita del ‘Village des Arts’, un vivace centro culturale che raggruppa circa cinquanta ateliers di artisti locali, dai più noti ai giovani talenti, che espongono opere di scultura, pittura, ceramica, fotografia e arte visiva in generale. Al termine delle visite si raggiunge il porto di Dakar e ci si imbarca sul traghetto che in circa 20 minuti conduce alla vicina isola di Gorée, dove si effettuerà un breve giro alla sera. Pernottamento in hotel a Gorée in camere climatizzate e servizi privati. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante, cena in hotel o ristorante. 3° giorno / l’isola di Gorée – il Lago Rosa e i villaggi di pescatori – il deserto di Lompoul (circa 170 km) Situata di fronte a Dakar, a soli 3 km dalla costa, l’isola di Gorée. è stata dichiarata nel 1978 monumento storico e Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La dominazione portoghese prima, quella olandese poi e infine il dominio francese fino all’indipendenza del Senegal, hanno lasciato sull’isola tracce di differenti stili coloniali che sarà possibile vedere passeggiando tra i vicoli dei suoi quartieri storici. Ma Gorée ha consegnato tristemente il suo nome alla storia per essere stata il punto di raccolta degli schiavi destinati ai massacranti lavori nelle piantagioni delle Americhe. Fu una vera e propria capitale dello schiavismo, tanto da essere appellata “isola degli schiavi”, su cui vennero adunati, nelle anguste e umide celle dei suoi forti, circa venti milioni di esseri umani per esseri poi imbarcati sulle navi dei negrieri. Di quell’epoca buia Gorée conserva ancora oggi molti tristi luoghi di memoria ma per fortuna ora regna un’atmosfera serena. L’isola è divenuta una meta apprezzata e piuttosto frequentata; grazie al fresco clima oceanico, al patrimonio architettonico
coloniale ben conservato e a graziosi negozietti e localini ha saputo trasformarsi lasciando il passato alle spalle. Rientro in traghetto a Dakar e proseguimento per il Lac Retba, una laguna di acqua bassa circondata da dune, nota come Lago Rosa per la caratteristica di assumere questa colorazione grazie ad alcune alghe che producono un pigmento rossastro che tinge di rosa le sue acque. Il Lago Rosa, noto anche agli appassionati di rally (era la tappa finale della famosa gara Paris-Dakar in voga negli anni ’90), grazie alla elevata concentrazione di sali minerali e alla presenza di alcuni microrganismi nell’acqua, è popolato da colonie di uccelli. Sulle sponde una salina, dove centinaia di lavoratori raccolgono il sale, stando ore in ammollo, accumulandolo sul fondo di zattere e piroghe per poi trasportarlo a riva e lasciarlo asciugare. Sarà possibile anche fare il bagno nel Lago Rosa, “galleggiando” sulle sue acque. Il Lago Retba è da anni sotto l’esame dell’UNESCO per una sua eventuale inclusione tra i Patrimoni dell’Umanità. Lungo la costa a nord di Dakar spiagge chilometriche si affacciano sull’oceano, dove si sono sviluppati anche i principali centri di pesca del Senegal. Dai tanti villaggi di pescatori ogni giorno scende in acqua una flottiglia di centinaia di piroghe che vanno e vengono sfidando l’oceano per una battuta di pesca. Le piroghe hanno la caratteristica forma arcuata, con due prue allungate e fiancate variopinte. Di solito sono ricavate da un unico tronco, spesso di baobab, e sono il frutto degli studi di generazioni di maestri d’ascia. Il colpo d’occhio sulla spiaggia fa sempre effetto, non esiste un vero porto ma una lunga distesa in cui le canoe si allungano in una vivace tavolozza di colori, dal blu al verde al giallo…e su ciascuna di esse non manca mai una dedica per ingraziarsi un santo, cristiano o musulmano, abbellita con simboli ornamentali. Lungo le spiagge, tra carretti trainati dagli asini, un mezzo di trasporto meno invadente e più di uso locale, tra affumicatoi ed essiccatoi, casupole e reti stese, si lavora direttamente il pescato che poi giunge al mercato. In questi centri giornalmente si smerciano quantità incredibili di pesce fresco o lavorato, principalmente tonni, pesci spada, merluzzi e barracuda. Si prosegue fino al deserto di Lompoul, una piccola area di dune delimitata tra la savana e l’oceano. Ai margini del deserto dei fuoristrada effettueranno il trasferimento in un campo tendato preallestito proprio fra le dune. Sistemazione per la notte in tende dotate di letti e bagno privato. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante o picnic, cena in hotel. 4° giorno / deserto di Lompoul – Saint Louis (circa 150 km) Proseguimento al mattino verso Saint Louis. Primo insediamento coloniale permanente francese, fondata nel XVII sec., Saint Louis crebbe come centro di scambi mercantili e per il commercio degli schiavi. Venne però sistematicamente urbanizzata solo a partire dalla metà del XIX sec. e fu la prima capitale del Senegal, dal 1872 al 1957 (quando passo le consegne a Dakar), giocando un ruolo economico importante
per l’intera AOF fino ai primi del ‘900. La città è sorta su un’isola alla foce del fiume Senegal e il peculiare piano urbanistico, il sistema di banchine e la caratteristica architettura coloniale conferiscono a Saint Louis un aspetto distintivo e unico nel suo genere. Per tali motivi, oltre al notevole interesse storico-culturale, l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità l’intera isola di Saint Louis, spiagge comprese. Nel tempo, con la crescita demografica, la città si è estesa sulla terraferma, collegata da un lungo ponte girevole in ferro, progettato e costruito da Eiffel nel 1897. Un personaggio legato alla città è Antoine de Saint-Exupéry che, prima ancora di divenire celeberrimo come scrittore (“Il piccolo Principe”), fu un pioniere dell’aviazione e pilota dell’Aeròpostale che faceva servizio tra Parigi e le colonie dell’AOF. Visita in calesse del centro storico, un dedalo di vicoli e viali su cui affacciano ancora i bei edifici coloniali, e del Guet N’Dar, il vivace quartiere dei pescatori da cui ogni giorno partono e arrivano decine di piroghe colorate, stracariche di pesce che subito le donne essiccano e affumicano sulla spiaggia. Dopo aver trascorso piacevolmente il pomeriggio, godendo dell’atmosfera unica e affascinante di Saint Louis, ci spostiamo per la sera in riva al fiume Senegal e poi sistemazione per la notte nel centrale e storico Hotel de la Poste, presso il quale alloggiavano i piloti dell’Aeròpostale e lo stesso Saint-Exupéry, in camere con aria condizionata e servizi. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena al ristorante. 5° giorno / Saint Louis – il Parco Nazionale di Djoudi – i nomadi Peul e il deserto del Ferlo (circa 240 km) Partenza verso nord alla scoperta del Parco Nazionale di Djoudi, al mondo terza Riserva Ornitologica, che per la sua importanza è stato inserito dall’UNESCO nel 1981 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Creato nel 1971, il parco è uno dei migliori luoghi al mondo per l’osservazione dell’avifauna; in questa meravigliosa oasi centinaia di specie di uccelli migratori e stanziali, oltre a qualche mammifero, trovano riparo ai margini del deserto, nell’habitat umido del delta del fiume Senegal. Su una superficie di 16.000 ettari, percorsa da corsi d’acqua e ricca di stagni e laghetti, bordati da canneti, ninfee e altre piante acquatiche, si stima che durante la stagione secca (da Novembre ad Aprile) più di due milioni di uccelli popoli e nidifichi in questo santuario. Migliaia di fenicotteri, pellicani bianchi, trampolieri, spatole africane, cormorani, aironi bianchi e aironi rossi…una tale moltitudine che tutti insieme offrono uno spettacolo naturalistico impressionante. Si prosegue verso le aride distese del deserto del Ferlo, vasta regione geografica che occupa gran parte dell'interno del Senegal, in prevalenza pianeggiante ma con sparse qua e là piccole dune, affioramenti rocciosi e piccole conche d’argilla in cui si creano delle pozze d’acqua. Grazie proprio alla presenza dell’acqua i Peul hanno antropizzato
questa regione, essi sono per antonomasia gli allevatori dell’Africa Occidentale, con le loro mandrie di zebù popolano il Sahel dal Senegal al Chad. Di ceppo nilotico, sia nomadi che sedentari, i Peul si suddividono in numerose tribù e clan e si tramandano tradizioni secolari. Spiccato in loro è il culto della bellezza, curano molto il corpo e il loro aspetto dai lineamenti fini. Facile l’incontro con alcune comunità per assistere ad attività quotidiane. Sistemazione per la notte presso un campement, di semplici capanne con letto e zanzariera e servizi in comune, gestito dalla comunità locale. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante e cena al campement. 6° giorno / deserto del Ferlo – la città santa di Touba (circa 160 km) Partenza al mattino verso la regione di Djourbel, che anticamente apparteneva al Regno di Baol. Qui si trova la città santa di Touba, sacra alla confraternita islamica dei mouridi che ogni anno giungono in pellegrinaggio in centinaia di migliaia per rendere omaggio alla tomba di Sheikh Amhadou Bàmba M’bake, fondatore della setta. L’autorità suprema della confraternita è il Califfo, discendente del sufi, designato a rappresentare la grande importanza sociale ed economica dei mouridi e difendere strenuamente la loro visione assolutamente pacifica dell’Islam, proteggendo il Senegal dalla penetrazione di forme estremiste. Si dedicherà la giornata alla visita di questa città dall’atmosfera particolare, i viaggiatori occidentali sono piuttosto sporadici a Touba e ciò amplifica il senso di ospitalità della gente; poche semplici regole da rispettare (non bere alcol, non fumare, non indossare vestiti scollati) e i locali saranno orgogliosi di mostrarvi la città e la grande moschea, dall’alto minareto e le cupole blu cobalto. Sistemazione in hotel, con camere climatizzate e servizi privati, e pernottamento. Pasti: colazione al campement, pranzo al ristorante e cena in hotel. 7° giorno / Touba – i megaliti di Sine Ngayene – passaggio in Gambia – la capitale Banjul (circa 220 km) Partenza verso sud, in direzione del Gambia. Deviando lungo la strada si raggiunge il sito megalitico di Sine Ngayene che, assieme ad altri tre siti rinvenuti nella stessa regione del bacino del fiume Gambia (i siti di Wanar, ancora in Senegal, e di Wassu e Kerbatch, nella Gambia), nel 2006 è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Il sito funerario di Sine Ngayene è il più esteso dei quattro, consta di cinquantadue cerchi di pietre, incluso un doppio cerchio, e ben 1102 pietre scolpite. Gli archeologi ritengono che questo sito fosse originariamente circondato da centinaia di tumuli funerari, livellatisi poi nel tempo per effetto dell’erosione atmosferica, e sebbene la datazione non sia ancora certa gli studiosi fanno risalire la stratificazione delle sepolture dal III° secolo a.C al XVI° secolo d.C. La costruzione dei monumenti in pietra (con pilastri dall’altezza media di 2 metri e dal peso di circa 7 tonnellate) di certo è sinonimo che in quell’area visse per secoli una società prospera e ben organizzata, in grado di estrarre e lavorare il ferro sin dai suoi albori. Si riprende la strada e poco lontano si raggiunge il confine con il Gambia, uno dei più piccoli stati africani, indipendente dalla corona britannica dal 1965. Dopo aver espletato le formalità doganali al passaggio di frontiera, ci si dirige a Barra, sulle rive settentrionali dell’estuario del fiume Gambia, per imbarcarsi sul traghetto locale, spesso animato dal colore della gente locale, che dopo circa 40 minuti di navigazione attraccherà sulle sponde opposte, presso la capitale Banjul. Dal terminal dei traghetti trasferimento in un confortevole hotel, con propria spiaggia privata e attrezzata, e sistemazione in camere con servizi privati. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic e cena in hotel o ristorante.
8° giorno / Banjul – passaggio in Senegal – la regione della Casamance – la città fluviale di Ziguinchor (circa 160 km) Al mattino, col supporto di un ornitologo, buona probabilità di avvistare nel parco adiacente quasi il 60% dell’avifauna del Paese. La natura in queste regioni costiere è molto generosa, l’abbondante presenza perenne di acqua garantisce la sopravvivenza di ecosistemi con una gran varietà di specie. Visita del piccolo e interessante Museo Nazionale che, oltre ad alcuni reperti archeologici, espone oggetti appartenenti sia al passato coloniale che alla recente storia del Gambia. Banjul venne fondata nel 1816 e, visto il suo recente passato, l’architettura è ancora in gran parte di impronta coloniale. Poi partenza verso sud, attraversando il Paese fino al confine col Senegal. Passata la frontiera si entra nella regione della Casamance, che prende il nome dall’omonimo fiume. Il fiume Casamance, prima di sfociare nell’Atlantico dopo un corso lungo 320 km, rende molto fertile questa regione, una delle più belle dell’Africa Occidentale, in cui coesistono tutte le condizioni favorevoli all’insediamento umano. Il mare è generoso e la pesca soddisfa il fabbisogno locale: persici, pesci gatto, ostriche, gamberi, granchi e altri molluschi sono presenti in abbondanza. Anche il paesaggio è lussureggiante con foreste di alberi ad alto fusto, più varietà di palme e le immancabili mangrovie, che garantiscono abbondanza di legname e selvaggina. Campi coltivati a riso, arachidi, mais e altri cerali è quanto di meglio può offrire anche la terra grazie alla presenza dell’acqua. In serata si raggiunge la cittadina di Ziguinchor, la capitale della regione e importante porto fluviale prima dell’estuario, e sistemazione in un hotel affacciato sulle rive del fiume. Pernottamento in camere con servizi privati. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante e cena in hotel. 9° giorno / le fortezze di argilla del popolo Diola – Ziguinchor (circa 100 km) Partenza verso l’interno, per l’interessante visita di un villaggio fortificato del popolo Diola, che vivono di agricoltura, coltivano il riso e abitano le zone prevalentemente boscose in cui si rifugiarono per sfuggire alle pressioni di altre tribù, soprattutto mandinka, e ai colonizzatori portoghesi e francesi. Sono profondamente animisti, con un fiero senso d’indipendenza. I villaggi tradizionali sono costituiti da case d’argille a impluvio, cioè con una grande apertura nel centro del tetto, e fortificate, con muri molto spessi e robusti che riflettono proprio il concetto di difesa per i motivi di cui sopra. La fusione dei materiali tradizionali, legno e argilla, e l’armonia delle forme morbide conferiscono alle costruzioni dei Diola una estetica davvero sorprendente, belle a vedersi e funzionali per viverci, un vero esempio di architettura africana. A ricevere i forestieri nel villaggio è il Re-Sacerdote, il discendente di uno dei più antichi reami della Casamance, che detiene al contempo il potere politico e religioso. Proseguendo lungo la pista, con un po’ di fortuna, si potrebbero incontrare gli iniziati che lasciano la foresta con addosso le maschere. Come in buona parte dell’Africa Occidentale, le maschere in cui si incarnano gli spiriti fanno parte delle culture animiste tradizionali, tra cui, in Casamance, i Diola e i Malinka. In serata rientro in hotel a Ziguinchor. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante e cena in hotel. 10° giorno / Ziguinchor – passaggio in Guinea Bissau – i villaggi dell’etnia Manjaco – Bissau (circa 150 km) Partenza verso sud per una giornata bella e intensa. Si raggiunge la frontiera con la Guinea Bissau e dopo aver espletato le formalità d’ingresso, deviando lungo una pista, si entra in un territorio tanto vario quanto unico. Una interessante giornata che ci porterà a conoscere da vicino le culture locali. Seguendo un percorso a tratti
accidentato all’interno della foresta tropicale, interrotta qua e là da piantagioni di anacardi e palme da olio, e minuscoli villaggi, si attraversa la piccola penisola creata dalle foci del rio Mansoa e del rio Cacheu. Proprio alle foci di quest’ultimo i portoghesi si insediarono per primi in Guinea Bissau, intorno al 1450, con una piccola stazione marittima, molto prima dell’epoca coloniale, la quale poi – tra il 17° e il 18° secolo – venne impiegata come centro di raccolta e smistamento della tratta negriera. La regione è abitata dal gruppo etnico Manjaco, animisti fortemente attaccati alle loro tradizioni (le quali chiamano gendiman) e non vi è villaggio in cui non siano presenti i pecal, i pali di legno che rappresentano gli spiriti nel cab balung, il luogo sacro dove risiedono gli antenati. Una sacerdotessa, chiamata napene, esercita l’arte divinatoria con l’aiuto di feticci che, facendo essi da tramite con gli spiriti, le rivelano il “futuro”. Col beneplacito degli anziani, e contestualizzata nel suo ambiente, si potrà ammirare una particolare espressione di arte sacra africana. Si prosegue fino alla capitale, Bissau, sistemazione in hotel in camere con servizi e aria condizionata, e pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante o picnic, cena in hotel. 11° giorno / Bissau – Bolama, capitale fantasma – Arcipelago delle Bijagos – isola di Rubane (circa 5h di navigazione) Partenza per l’arcipelago delle isole Bijagos. Dal 2006, sotto la tutela dell’UNESCO, l’arcipelago è stato dichiarato Riserva della Biosfera. Distante 40 miglia dalla costa, è il più importante arcipelago del continente, composto da 88 fra isole e isolotti, di cui solo 21 abitate permanentemente e coi villaggi spesso nascosti nella foresta, protetti alla vista di chi proviene dal mare. L’arcipelago è “un gioiello geografico” per il suo paesaggio unico, la preziosa fauna e le popolazioni autentiche che vi abitano. La maggior parte delle isole sono un paradiso per differenti specie di uccelli e mammiferi. Incontaminate ed esotiche, queste piccole isole godono di un clima primaverile tutto l’anno, il mare è limpido e pescosissimo e le terre dell’interno son fertili. Dal porto di Bissau, a bordo di un motoscafo attrezzato per la navigazione oceanica, prima tappa l’isola di Bolama, la più vicina al continente, separata dalla terraferma da uno stretto braccio di mare; sull’isola si trova l’omonima cittadina di Bolama, capitale della Guinea portoghese dal 1871 al 1941, anno in cui una grave carenza di acqua dolce sull’isola indusse i lusitani a trasferire la capitale a Bissau, sul continente. Sebbene il tentativo di ripopolarla, dopo l’abbandono dei portoghesi Bolama è stata invasa dalla vegetazione tropicale. Gli edifici coloniali stanno andando lentamente e inesorabilmente in rovina, i grandi viali alberati sono ora silenziosi e non più illuminati alla sera, le belle fontane sono asciutte e i graziosi giardini di un tempo assomigliano ora a un angolo di giungla. Il vecchio Municipio, il Palazzo del
Governatore, colonnati, cortili e ricche dimore conservano però ancora un loro fascino, seppur surreale e inquietante. La navigazione prosegue dirigendo la prua verso l’isola di Rubane. Sistemazione al Ponta Anchaca Lodge, confortevole struttura direttamente sulla spiaggia, in bungalow climatizzati con servizi privati e pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic e cena al lodge. 12° giorno / esplorazione dell’arcipelago delle Bijagos L’arcipelago ha vissuto fino a pochi anni fa il naturale isolamento per mancanza di trasporti regolari dal continente e, grazie al profondo attaccamento alle tradizioni locali e all’assenza di turismo vero e proprio, gli abitanti delle Bijagos sono stati ben poco influenzati dal mondo esterno. Ancora fino alla fine del secolo scorso essi andavano in giro seminudi e oggi non è difficile incontrare donne che indossano il “saiya”, il tradizionale gonnellino in paglia. Ogni villaggio è autonomo e indipendente, la vita in ciascuno di essi villaggio è caratterizzata dall’importanza delle cerimonie animiste, spesso segrete. Esiste ancora una forma di matriarcato e i giovani uomini, per passare allo status di adulto, si sottopongono a rituali di iniziazione che prevedono anche di vivere per lungo tempo come in un “convento”…senza alcun contatto con le donne. Secondo la rotazione dei mesi, dall’autunno alla primavera, l’arcipelago offre spunti naturalistici ed etnografici. La vita dei Bijagos è ancora governata dal susseguirsi delle stagioni e dal ciclo dei raccolti. Nella lunga stagione secca, al termine dei raccolti, in ogni villaggio è tempo di cerimonie, a cui tutti partecipano. I danzatori indossano le maschere, gli spiriti si incarnano negli iniziati e dal loro comportamento s‘interpreterà il volere divino che influenzerà vita e decisioni della comunità. Tra Novembre e Dicembre l’itinerario e le escursioni fra le isole potrebbero variare per favorire l’avvistamento degli ippopotami di mare e la nidificazione delle tartarughe marine verdi (Chelonia Midas). Tra Gennaio e Maggio si tengono più frequentemente cerimonie nei villaggi e le piccole comunità che vivono al riparo nella foresta compiono riti ancestrali. Con un po’ di fortuna, se coincidenti con la nostra presenza sulle isole, dopo aver reso omaggio ai capi e nel pieno rispetto delle tradizioni avverrà l’incontro genuino con gli abitanti. Una volta accettati all’interno della comunità, con reverenza si accede a luoghi sacri che solo pochi stranieri hanno avuto il privilegio di vedere. È proprio in questi villaggi che potremo assistere all’uscita delle maschere Vaca Bruto. Le maschere “Vaca Bruto” sono maschere lignee sormontate da corna di zebù che secondo i locali incarnano un potente spirito della natura. N.B. A seconda del periodo di viaggio le escursioni fra le isole potranno variare, quelle qui descritte sono solo di massima. Se il focus è la nidificazione delle tartarughe
si trascorrerà parte della giornata su Rubane in relax, nel pomeriggio escursione in motoscafo verso l’isola di Poilao per l’avvistamento notturno delle tartarughe e poi rientro al lodge; se invece il periodo coincide con le feste dei villaggi e l’uscita delle maschere, si effettueranno visite ai villaggi e alla sera rientro sempre al lodge. Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic e cena al lodge. 13° giorno / l’isola di Bubaque (circa 2h di navigazione) Altra escursione durante la permanenza alle Bijiagos è sull’isola di Bubaque, la principale dell’arcipelago, che con oltre 10.000 abitanti ospita il più grande centro delle Bijagos, sviluppatosi grazie al suo porto, attivo sia per la pesca che per i commerci con le altre isole e la terraferma. Piccoli bar, venditori ambulanti e mercatini improvvisati animano di colore le viuzze della cittadina. Interessante la visita del piccolo museo di Bubaque, dedicato alla cultura delle popolazioni Bijagos. Rientro a Rubane e resto del pomeriggio a disposizione per un bagno e del relax sulla spiaggia o per una piacevole camminata esplorando i dintorni. Pernottamento al lodge. Pasti: colazione, pranzo e cena al lodge. ESCURSIONI FACOLTATIVE – su richiesta, da definire con l’organizzazione in loco ed eventuali altri partecipanti, è possibile effettuare l’escursione all’isola di Soga, piccola oasi naturalistica dove in una baia protetta vive una colonia di fenicotteri rosa, ovvero raggiungere l’isola di Orango, coperta da una vegetazione lussureggiante, con isolate spiagge di sabbia bianca e rocce brune che si tuffano nell’oceano blu cobalto. Sull’isola si potranno avvistare - con fortuna - gli ippopotami di mare (si ricorda che la natura non prende appuntamenti e quindi la visione non è garantita, ndr). All’interno, non lontano dalle baie deserte, trova riparo una ricca fauna selvatica, soprattutto uccelli, e per via via dello straordinario habitat, Orango è stata dichiarata Parco
Nazionale e riserva protetta. Poi, all’interno dell’isola, con una camminata di circa 40 minuti, si può raggiungere il villaggio sacro di Okina Pampa, che ospita le tombe di alcune regine locali. Le donne hanno sempre governato tra i Bijagos, il potere femminile si protrae da secoli e le regine si son succedute le une alle altre. Anche se di fatto al loro fianco c’era un re consorte, con la protezione degli spiriti ancestrali, supportate dalle sacerdotesse e coadiuvate dal consiglio degli anziani, le loro decisioni sono sempre state rispettate da tutta la comunità. Alcune sono tuttora amate e rispettate, come Kanjimpa, colei che all’inizio del ‘900 fece ritrattare i colonizzatori portoghesi facendo abolire la schiavitù sulle isole, estese maggiormente i diritti delle donne Bijagos e riunificò il regno sulle isole. 14° giorno / Isola di Rubane – Bissau – partenza Attraversando l’ultimo tratto di mare fino al porto di Bissau, volge oggi al termine la straordinaria esperienza fra le isole di questo incantevole arcipelago. Termina la navigazione e inizia la breve visita della capitale. La città vecchia, Bissau Velho, è un curioso dedalo di vicoli e stradine su cui affacciano antichi edifici fatiscenti dall’architettura coloniale, segni di un antico splendore oramai decaduto. Ancora imponente si presenta la Fortaleza de Amura, il grande forte di Bissau fatto costruire dai negrieri durante il triste periodo della tratta degli schiavi. Camere a disposizione in hotel fino alle 18h00 per una doccia e cambiarsi prima della partenza. Tempo libero in un vivace quartiere di Bissau e in tarda serata trasferimento in aeroporto per l’imbarco sui voli notturni di rientro per l’Italia. Pernottamento a bordo. Pasti: colazione al lodge, pranzo al ristorante, cena libera. 15° giorno / arrivo in Italia Arrivo al mattino in Italia.
N.B. Si fa presente che le uniche compagnie aeree che collegano Bissau con l’Italia non hanno frequenza giornaliera. A loro completa discrezione esse possono cambiare, anche in corso di stagione e senza preavviso, i giorni della settimana in cui operano. Pertanto non è impossibile che, per garantire la completa effettuazione dell’itinerario, si reputi necessario posticipare il rientro di un giorno. Il costo della giornata aggiuntiva, da quantificarsi all’occorrenza, sarà a carico del Viaggiatore.
CARNEVALE DI BISSAU – partenza 11 Febbraio 2020 La partenza dell’11 Febbraio 2020 sarà in occasione del Carnevale afrobrasiliano di Bissau. Si dedicherà un po’ più di tempo alla capitale per poter assistere a questo evento colorato e vivace, che ricorda il ben più famoso Carnevale di Rio in Brasile. E’ disponibile il programma specifico per il Carnevale di Bissau 2020. Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano circa otto differenti mezzi di trasporto, dal calesse al motoscafo atlantico, come riportato sull’itinerario. Per i trasferimenti terrestri, in parte su asfalto e in parte su pista, principalmente si utilizzano minibus e all’occorrenza fuoristrada. Per le isole Bijagos si utilizza un motoscafo fuoribordo attrezzato per la navigazione atlantica, dotato di giubbotti salvagente e di tutte le misure di sicurezza. Trattandosi di navigazioni oceaniche i partecipanti potrebbero essere raggiunti da spruzzi d’acqua e pertanto si consiglia di proteggere accuratamente l’apparecchiatura fotografica e video con coperture impermeabili e disporre di un K-way. Maree – L’ordine di visite ed escursioni tra le varie isole potrebbe subire delle variazioni in funzione delle maree, pur mantenendo inalterato quanto previsto. Organizzazione – Viaggio in pensione completa eccetto la cena dell’ultimo giorno a Bissau. Pasti a pic-nic o in ristoranti locali o in hotel, acqua minerale durante le visite e i trasferimenti. Guide locali parlanti italiano con buona conoscenza dei luoghi e delle etnie che si incontrano. Pernottamenti – Previste diverse tipologie di alloggio: campo tendato preallestito, campement, hotel e lodge come specificato. Il campement è l’alloggio più basico del viaggio, il campo tendato preallestito è semplice ma confortevole, hotel e lodge sono spesso tra i migliori disponibili e comunque tutti con camere o bungalow climatizzati (con aria condizionata o ventilatore) e servizi privati. Si fa presente che in alcune località, per motivi di causa maggiore o per la scarsa disponibilità, le sistemazioni possono cambiare anche all’ultimo momento e la camera singola potrebbe non essere sempre garantita. E’ un’evenienza improbabile ma non impossibile. Le aree toccate dall’itinerario, in particolare la Guinea Bissau, non sono affatto turistiche e l’organizzazione locale cercherà di mantenere le prenotazioni effettuate e garantire lo standard.
Clima – Nelle regioni saheliane il clima è temperato, secco e soleggiato con notevole escursione termica tra giorno e notte. In inverno le medie sono di 25°-30° di giorno e 15°-18° di minima. Lungo la costa e sulle isole, invece, il clima è tropicale caldo umido, di tipo monsonico. La stagione secca, con i mesi più asciutti e soleggiati dell’anno, va da Novembre ad Aprile. Le temperature sono pressoché stabili tutto l’anno, le medie sono di 30°-35° di giorno e 18°-22° di sera. Disposizioni sanitarie – Obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per la Guinea Bissau, mentre nessuna vaccinazione obbligatoria per Senegal e Gambia. Fortemente consigliata la profilassi antimalarica. Informarsi comunque presso l’Ufficio d’Igiene. Formalità burocratiche – I cittadini italiani sono esentati dal visto per l’ingresso in Senegal e Gambia. Richiesto il visto per l’ingresso in Guinea Bissau, a cui provvederà la nostra organizzazione. Necessario il passaporto con validità residua di 6 mesi dalla data di partenza, almeno 6 pagine libere, 2 fototessera recenti e a colori e il certificato di vaccinazione per la febbre gialla. Per la procedura occorrono all’incirca tre settimane. Caratteristiche e grado di difficoltà – Viaggio sportivo che prevede l’utilizzo di più mezzi di trasporto e diverse tipologie di pernottamenti. L’itinerario contempla la visita di luoghi di grande interesse naturalistico e storico-culturale, attraversando una sorprendente varietà di habitat e in contatto con alcune delle poche etnie ancora genuine d’Africa, che vivono in zone assolutamente non turistiche, con culture autentiche e in una natura incontaminata. In sintesi il viaggio è di grande interesse culturale, etnografico, paesaggistico e naturalistico. L’itinerario non è molto impegnativo, non ci sono camminate difficili e obbligatorie. E’ necessario un buon spirito di adattamento per la diversità di clima, che varia da secco a tropicale, con temperature medio-alte di giorno. I gruppi possono essere di nazionalità mista in sinergia con altri operatori, anche stranieri, ma sempre con guida locale parlante anche italiano. Cosa aspettarsi: L’itinerario si svolge in regioni affascinanti e in alcune zone l’arrivo dei viaggiatori stranieri è un evento raro. Ma viaggiare in regioni dove il turismo organizzato è assente presuppone anche un senso di adattabilità da parte dei partecipanti. Per esempio l’interruzione dell’erogazione di acqua e corrente elettrica sono fatto comune e le camere singole potrebbero non essere sempre disponibili presso le strutture delle zone più remote. Comprensione e flessibilità sono lo spirito giusto per affrontare il viaggio e apprezzare sia l’incontro e l’ospitalità autentica che le popolazioni ci offriranno sia godere pienamente del patrimonio naturalistico, davvero unico nel suo genere.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 4.520 base 6-16 partecipanti, con guide locali parlanti italiano € 4.880 base 2-5 partecipanti, con guide locali parlanti italiano Da aggiungere: - supplemento singola € 510 - tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 420 - (a) supplemento alta stagione locale € 120 - (as) supplemento alta stagione aerea e locale € 290 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale di gestione pratica € 90 - visto consolare Guinea Bissau € 80 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. Date di partenza 2020: 1) (*)(a) da martedì 11 a martedì 25 Febbraio 2020 (in occasione del Carnevale di Bissau, alta stagione locale) 2) (**) da venerdì 27 Marzo a venerdì 10 Aprile 2020 3) (**) da mercoledì 6 a mercoledì 20 Maggio 2020 4) (***) da venerdì 13 a venerdì 27 Novembre 2020 5) (***) (as) da mercoledì 23 Dicembre a mercoledì 6 Gennaio 2021 (alta stagione aerea e locale) (*) in occasione del Carnevale di Bissau (**) festa delle maschere “Vaca Bruto” (***) avvistamento ippopotami di mare e nidificazione tartarughe marine Le quotazioni includono: Voli di linea internazionali in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati aeroporto / hotel e viceversa, i pernottamenti in hotel in camere/bungalow climatizzati con servizi privati, in campo tendato preallestito in tende con lettini e servizi privati, in campement in capanne con lettini e zanzariere e con servizi in comune, pensione completa eccetto la cena dell’ultima sera a Bissau e l’eventuale cena all’arrivo a Dakar, acqua minerale durante le visite e i trasferimenti, differenti mezzi di trasporto come descritto sul programma, guida locale parlanti italiano, tutte le visite e le escursioni previste in programma, tutti i permessi di viaggio, l’assicurazione come specificato, un dossier culturale/informativo. Le quotazioni non includono: Eventuale cena all’arrivo a Dakar e la cena dell’ultima sera a Bissau, l’acqua ai pasti e tutte le bevande alcoliche e analcoliche, le eventuali tasse governative in uscita dal l’aeroporto di Bissau, i visti d’ingresso, tutte le mance, gli extra e le spese personali, il facchinaggio, eventuali escursioni o attività facoltative, tutto quanto non espressamente specificato e incluso nel programma.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata sulla base delle tariffe e delle tasse aeree in vigore nel mese di Luglio 2019. I servizi locali sono quotati in Euro e i prezzi non saranno quindi soggetti ad adeguamenti valutari. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche o essere effettuato in senso inverso, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Le compagnie aeree che collegano Bissau con l’Italia non hanno voli giornalieri. A loro completa e insindacabile discrezione i vettori aerei possono, anche in corso di stagione e senza preavviso, aumentare o diminuire le frequenze dei voli o anche cambiare l’orario o i giorni della settimana in cui operano. Qualora prima della partenza dall’Italia si rendesse necessario variare la durata del viaggio, l’onere dei costi aggiuntivi resterà a carico del Viaggiatore. Milano, 30.01.2020 n. 4 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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