TRASPORTO AEREO 2040 5 SFIDE PER UNA NUOVA ERA - Roberto Scaramella, Partner Federico Ucci, Partner - Oliver Wyman
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
TRASPORTO AEREO 2040 5 SFIDE PER UNA NUOVA ERA Roberto Scaramella, Partner Federico Ucci, Partner
La mobilità dei cittadini del mondo sta attraversando una fase di radicale evoluzione tecnologica che darà vita, oltre ad una rivoluzione nel modo di spostarsi, anche alla nascita di nuovi modelli di business. Nel trasporto aereo, che si stima sia destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni, raggiungendo gli 8 miliardi di passeggeri annui, le nuove tecnologie rappresenteranno un incredibile cambiamento ed anche un’affascinante sfida per i tradizionali operatori del settore.
UNO SCENARIO IN FORTE CRESCITA Quasi tutte le forme di trasporto attraverseranno nei prossimi 20 anni una fase di forte crescita. Che si tratti di passeggeri o di merci, vedremo un raddoppio del traffico negli aeroporti, nei cieli, nei porti, sui treni e sulle strade: per ognuno di questi mezzi il tasso di crescita mondiale atteso è superiore al 2% annuo. Il settore del trasporto aereo in particolare è in continua evoluzione e promette di essere uno dei più dinamici nei prossimi anni: le stime sul traffico aereo infatti prevedono che il numero di passeggeri passerà dagli attuali 4 a oltre 8 miliardi all’anno nel 2037, con un tasso di crescita medio del 3,5% annuo. Questa crescita così forte e costante è spinta dalle opportunità legate alla nuova mobilità che negli ultimi anni ha fatto da acceleratore per progetti di sviluppo affascinanti ed avveniristici, e che promette di generare enormi discontinuità nel modo in cui ci muoviamo. È difficile prevedere quali saranno le tecnologie che per prime rivoluzioneranno il settore: si va dal volo orbitale, che permetterebbe di connettere Roma e Hong Kong in meno di 30 minuti passando da un’orbita spaziale, all’hyperloop, in cui una capsula che viaggia nel vuoto collegherebbe Milano e Bologna in 10 minuti, all’aereo elettrico, che abbatterebbe radicalmente le emissioni di CO2, al trasporto aereo urbano on demand, che rivoluzionerebbe la mobilità cittadina come la intendiamo oggi. È altrettanto difficile immaginare che il tasso di crescita resti costante per i prossimi 20 anni. È più probabile che, a fronte di un tasso medio del 3,5%, ci siano picchi e valli legati proprio all’introduzione delle nuove tecnologie oggi allo studio, che indurranno allo sviluppo di soluzioni di trasporto e segmenti di business nuovi e innovativi. La spinta maggiore alla crescita verrà dai paesi in via di sviluppo: il numero dei passeggeri aumenterà con un tasso medio del 5,4% annuo in Africa e superiore al 3,5% in Asia. La crescita sarà comunque forte anche nelle economie più mature come Europa e America del Nord dove si attesterà al 2,3% medio annuo. La domanda sarà solo in minima parte dovuta alla crescita demografica; il motore principale saranno la riduzione del costo dei biglietti rispetto al paniere medio di beni, e l’aumento della ricchezza media di popolazioni che oggi non hanno accesso al volo: ciò vuol dire che buona parte dei nostri passeggeri di domani si affaccerà al volo per la prima volta. 3
5 NUOVE SFIDE Un aumento di domanda così forte e sostenuto pone una serie di sfide all’intera catena del valore del trasporto aereo e della mobilità. 1. LA PRODUZIONE DI AEREI I costruttori di aerei e componenti saranno i primi che dovranno attrezzarsi per produrre abbastanza velivoli per trasportare tutti i nuovi passeggeri. Si calcola che la flotta mondiale potrebbe raddoppiare, passando da circa 27.000 aerei nel 2018 a 56.000 nel 2037. Una tale crescita richiederà di aumentare i ritmi di produzione da 140 a 250 aerei al mese e sarà quindi necessario rivedere le metodologie di produzione in maniera radicale, anche con l’adozione di nuove tecnologie sia di progettazione che di produzione, facendo leva sulle innovazioni 4.0, su nuovi materiali, su nuovi modelli logistici e su nuovi modelli di partnership e probabilmente anche sulla semplificazione e standardizzazione ulteriore di prodotti e servizi. Tavola 1: Evoluzione della capacità produttiva FLOTTA COMMERCIALE MONDIALE PRODUZIONE MENSILE DI VELIVOLI 2037 2037 250 56.000 170 Attuale capacità produttiva di +75% velivoli commerciali 2017 2017 140 27.000 2000 15.000 5.000 aerei Nota: Include “Cargo dedicated fleet” Fonte: Airline Monitor | Ricerca e analisi di Oliver Wyman 4
2. LA DISPONIBILITÀ DEI PILOTI Nei prossimi anni circa un terzo degli attuali 290.000 piloti in attività andrà in pensione; bisognerà addestrarne altri 250.000 per raggiungere i 440.000 stimati necessari nel 2027. Occorrerà dunque aumentare la capacità di addestramento annua dai 20.000 piloti di oggi a circa 30.000. La sfida sarà ancora più importante considerando la perdita di attrattività di cui il mestiere di pilota soffre presso le nuove generazioni, vista la decrescita dei salari di settore ed i ritmi di vita obiettivamente impegnativi. 3. LA CAPACITÀ DEGLI AEROPORTI E DEI CIELI L’infrastruttura aeroportuale dovrà evolvere per accogliere e supportare l’aumento di traffico. Ad oggi, 6 dei 20 principali aeroporti europei (London Heathrow, Frankfurt, Paris Charles de Gaulle, Munich, Zurich, Madrid) sono considerati congestionati, cioè presentano picchi di traffico di oltre 6 ore consecutive durante il giorno. Nonostante le evoluzioni infrastrutturali previste, ad orizzonte 2040 diventeranno 16 gli aeroporti congestionati, cioè l’80% dei principali aeroporti europei. Ciò significa che, a meno di piani d’investimento aeroportuali colossali, come quelli avvenuti in Cina, a Dubai o in Turchia, la congestione negli aeroporti diventerà la norma, e le compagnie aeree dovranno abituarsi a fare i conti con una carenza strutturale di slot, nonché con margini di flessibilità operativa ridotti. Una situazione simile si vivrà nei cieli, l’altra infrastruttura portante del trasporto aereo: i sorvoli dei cieli europei aumenteranno del 50%, passando da 25.000 a 37.000 voli al giorno, richiedendo un ripensamento delle modalità con cui il traffico aereo viene gestito ed organizzato. Il rischio potrebbe essere un ulteriore allungamento dei tempi di volo, oltre quello che abbiamo già vissuto negli ultimi anni: ad esempio per andare oggi da New York a Miami ci vogliono circa 40 minuti in più che negli anni Novanta. Tale involuzione è imputabile principalmente allo stato di congestione di aeroporti e cieli contro cui le compagnie aeree si proteggono allungando i tempi di viaggio. Chiaramente una continua dilatazione dei tempi avrà un effetto negativo sulla domanda, rendendo da un lato il volo meno attrattivo rispetto ad altre forme di trasporto, dall’altro alzando i costi delle compagnie, che vedranno la loro produttività ridursi, provocando un aumento dei prezzi per i passeggeri. Tutto ciò senza contare l’arrivo dei droni, i nuovi abitanti dei nostri cieli: se nel 2018 ne sono stati venduti 250.000 per usi commerciali, si stima che tale cifra sarà più che decuplicata nel 2025. Anche se probabilmente non trasporteranno ancora passeggeri, i droni pongono già oggi una sfida importante in termini di regolamentazione, gestione del traffico e sicurezza cyber e fisica. Anche l’accessibilità degli aeroporti sarà rivoluzionata con l’arrivo della mobilità autonoma, che modificherà gli spostamenti cittadini offrendo nuove soluzioni per raggiungere gli aeroporti. Ad oggi 3 passeggeri su 4 scelgono mezzi individuali come auto o taxi per andare in aeroporto; nei prossimi 20 anni l’auto autonoma rivoluzionerà completamente i paradigmi di mobilità, ed è difficile prevedere se resterà spazio per l’auto privata come la intendiamo oggi, come evidenziato nel nostro report Mobility 2040. 5
4. LA CONNETTIVITÀ A BORDO Il gap tra connettività in volo e sulla terra rischia di ampliarsi ulteriormente. Dal 2022, sulla terra, grazie alla tecnologia 5G, potremo navigare sui nostri smartphone a velocità di almeno 500Mb/ secondo, accedendo in maniera istantanea a qualsiasi contenuto online. In aereo, invece, sulla base degli attuali sviluppi tecnologici, non disporremo di più di 2Mb/secondo, cioè 250 volte di meno - equivalente alla tecnologia disponibile sulla terra nei primi anni 2000. Avvicinare la connettività in volo ai livelli terrestri richiederà un completo ripensamento delle tecnologie di ricezione installate oggi sui nostri velivoli, ma anche una completa revisione dell’infrastruttura di trasmissione del segnale, sia essa terrestre o satellitare. 5. LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE La quinta sfida, ma certamente non la meno importante, è quella del CO2. Il settore oggi si è allineato agli obiettivi internazionali, che prevedono dapprima una stabilizzazione delle emissioni, seguita da una fase di riduzione, per riportare le emissioni ai livelli d’inizio secolo entro il 2050. Raggiungere tali obiettivi, nonostante un raddoppio dei volume di traffico, richiederà innovazioni tecnologiche ed una maniera di interpretare il settore aviation completamente rivoluzionarie. Se ciò non avverrà, le emissioni continueranno a crescere in proporzione alla crescita del traffico, e il settore si ritroverà rapidamente a rappresentare uno dei principali contributori alle emissioni europee, passando inerzialmente dall’attuale peso del 3% al 7%. Lo stimolo alla riduzione delle emissioni non è solo questione di responsabilità sociale, ma presenta anche un razionale di mercato: la sensibilità dei passeggeri sta evolvendo rapidamente e in alcuni paesi del nord Europa si inizia a parlare di “vergogna del volo” (flight shame). Possiamo solo immaginare la portata che un fenomeno del genere potrebbe avere sull’industria qualora dovesse diffondersi in maniera preponderante. Tavola 2: Emissioni di CO2 - Europa MILIONI DI TONNELLATE DI CO2 250 STORICO PREVISIONI +35% 200 +30% Come chiudere il gap? 150 0 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 Dati storici Previsioni su livello attuale Obiettivi CORSIA1 1. Nel 2016, l’International Civil Aviation Organization (ICAO) ha adottato il Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation (CORSIA) per regolare le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto aereo internazionale. Fonte: IEA, IATA | Ricerca e analisi di Oliver Wyman 6
CONCLUSIONE Il settore aereo in futuro potrà contare su una sostenuta crescita della domanda, che certamente porrà numerose sfide, ma offrirà anche l’opportunità di rivoluzionare gli schemi con cui operiamo oggi: dalla produzione all’addestramento, dall’infrastruttura aeroportuale al controllo del traffico, dalla connettività alla riduzione delle emissioni. Tutte sfide che i principali operatori del settore hanno nel loro radar, ma inevitabilmente non tutti avranno la capacità di innovarsi al ritmo adeguato. Ciò darà vita da un lato a nuove dinamiche competitive e dall’altro permetterà ai passeggeri del futuro di beneficiare di un trasporto aereo più efficiente, dinamico e sostenibile. 7
MEET THE AUTHORS Roberto Scaramella Partner Roberto.Scaramella@oliverwyman.com Federico Ucci Partner Federico.Ucci@oliverwyman.com Oliver Wyman è un leader globale nella consulenza manageriale che offre una conoscenza specialistica e focal- izzata su temi di strategia, operations, gestione del rischio e trasformazioni organizzative. Per maggiori informazioni contattate il dipartimento di marketing via email all’indirizzo info-FS@oliverwyman. com oppure via telefono ad uno dei seguenti numeri: Europa, Medio Oriente, Africa Americhe Asia-Pacifico +44 20 7333 8333 +1 212 541 8100 +65 6510 9700 Copyright © 2020 Oliver Wyman Tutti i diritti riservati. Questo rapporto, sue copie o parti dello stesso non possono essere distribuiti in nessuna delle giurisdizioni in cui tale attività è limitata dalla legge; tutti i soggetti che ne vengano in possesso sono tenuti ad informarsi circa tali restrizioni ed alla loro stretta osservanza. Sono vietate la riproduzione e ridistribuzione, anche parziale, senza il consenso scritto di Oliver Wyman, che esclude qualunque assunzione di responsabilità, di qualsiasi natura, nei confronti di qualsiasi terza parte. Questo rapporto non costituisce una raccomandazione, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla cessione di qualsiasi titolo ivi citato, poiché non è finalizzato a tale tipologia di analisi, né dovrebbe essere utilizzato, esso o qualunque sua parte, in connessione a qualsivoglia tipologia di contratto o impegno. Inoltre, tale rapporto non è da considerarsi quale consiglio in merito all’acquisizione o cessione di qualsiasi specifico investimento, o quale invito o sollecitazione ad impegnarsi in qualsivoglia attività di investimento. Le informazioni contenute in questo rapporto, o in ciò su cui esso è basato, sono state ottenute da fonti che Oliver Wyman ritiene essere attendibili ed esatte. Ciononostante esso non è stato verificato da terze parti indipendenti e, conseguentemente, nessuna assicurazione o ga- ranzia, esplicita o implicita, viene fornita relativamente alla precisione o alla completezza di qualsiasi informazione ottenuta dai terzi. Le infor- mazioni e conclusioni sono fornite alla data di questo rapporto e possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso, Oliver Wyman non assume alcun impegno ad aggiornare o rivedere informazioni o conclusioni in esso contenute, frutto di nuove informazioni, avvenimenti futuri o altro. Le informazioni e le conclusioni fornite in questo rapporto non tengono in alcun conto circostanze individuali e personali, conseguen- temente non dovrebbero essere considerate quali raccomandazioni specifiche in merito a qualunque decisione di investimento, o considerate quale base ragionevolmente sufficiente su cui di fondare una decisione di investimento. Oliver Wyman e i sui affiliati non accettano alcuna responsabilità per eventuali perdite sorte da qualunque azione intrapresa o inibita in conseguenza di informazioni o conclusioni contenute in questo rapporto, in qualunque relazione o fonte di informazioni ivi citata o per qualunque specifico danno, diretto o indiretto, conseguente, sebbene circa la possibilità di tali danni sia stato dato avviso. Accettando questo rapporto, lei conviene di attenersi a tali limitazioni. OLIVER WYMAN — A Marsh & McLennan Company www.oliverwyman.com
Puoi anche leggere