TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris

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TRANSMEDIA STUDIES
        LABORATORIO DI ANALISI
DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING

          Prof.ssa Silvia Leonzi

            A. A. 2019-2020
TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
Marsha Kinder

Professoressa emerita di Critical
Studies alla USC (University of
Southern California)

Nel 1997 ha fondato The Labyrinth
Project, un’iniziativa di ricerca presso
la USC che ha dato vita a vari progetti
multimediali

Autrice di saggi e libri sul tema dei
media per l’infanzia, della cultura
digitale e della cinematografia
spagnola
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Marsha Kinder
Il primo utilizzo del termine transmedia
viene fatto risalire a Marsha Kinder.
Tendenza all’espansione della
produzione/diffusione
attraverso media/canali diversi
da parte di importanti franchise mondiali
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Commercial Transmedia Supersystem
    1991 - L’autrice conia il termine:
      commercial transmedia
          supersystem

- reti intertestuali che si sviluppano a
  partire da personaggi della cultura
  pop
- con una vocazione multipiattaforma
- e un’offerta immersiva
- per lo spettatore che sperimenta la
  narrazione attraverso l’interazione
  con oggetti testuali ancillari
  (giocattoli, libri, costume, etc.)
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SUPERSYSTEM: UNA DEFINIZIONE

 "Un supersistema è una rete di intertestualità costruita attorno a
     un personaggio o gruppo di personaggi della cultura pop, che
possono essere finzionali (come TMNT, i personaggi di Star Wars, i
 Super Mario Brothers, i Simpson, i Muppets) o reali (Elvis Presley,
Marilyn Monroe, Madonna, Michael Jackson, The Beatles). Perché
      si possa parlare di un supersistema, la rete deve attraversare
  diverse modalità di produzione di immagini; deve fare appello a
diverse generazioni, classi e sottoculture etniche, che a loro volta
 sono raggiunte attraverso strategie diverse, devono promuovere
   forme di collezionismo attraverso una proliferazione di prodotti
            correlati e devono subire un improvviso aumento della
    mercificazione, il cui successo diventa di riflesso un evento
mediatico che accelera fortemente la curva di crescita del successo
                                          commerciale del sistema."
                     Kinder M., Playing with Power in Movies, Television, and Video Games: From
         MuppetBabies to Teenage Mutant Ninja Turtles, University of California Press, 1993, p. 123
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COMMERCIAL TRANSMEDIA SUPERSYSTEM
               La pratica transmediale è direttamente
                  connessa a quella promozionale.
              La motivazione che risiede dietro questa
               progettazione è collegata alla capacità
                di espandere la curva di crescita del
                        sistema commerciale.

                Il transmedia storytelling costituisce
                un’analisi teorica intorno alle nuove
              forme di merchandising e di marketing:
                 «primo esempio di esplorazione del
              mondo narrativo e di complessificazione
                      dell’esperienza dell’utente».
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Tartarughe Ninja, Muppets & co
   Il termine transmedia implica il movimento attraverso i media:
  relazione diretta con un nuovo tipo di soggettività postmoderna
          che predilige la mobilità, piuttosto che la stabilità.
                      Mutamento e Movimento
  Questa nuova soggettività proteiforme è evidente in prodotti per
l’infanzia come le Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
  o i Muppets: movimento fluido attraverso media diversi (fumetti,
                   giochi, televisione, cinema etc…)
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TMNT: TRANSMEDIA SUPERSYSTEM
1984 (USA, Mirage Studios) - Serie a fumetti ad
opera dei disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird

1985 (Palladium Books) – Gioco di ruolo Teenage
Mutant Ninja Turtles & Other Strangeness

1987 – 1996 (USA, Eastman, Laird) Miniserie
televisiva

1987 – Action figure

1988- 1995 (Archie Comics ) Nuova serie a fumetti
ispirata al cartone animato Teenage Mutant Ninja
Turtles Adventures

1990-1993 Trilogia cinematografica in live action
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PRIMA DELLA MEDIA LITERACY

Kinder indaga sull’approccio dei bambini nei confronti dei loro
prodotti preferiti, un approccio spontaneo e naturalmente
partecipativo.

Così come il gioco guidato da un adulto ha la funzione di
accelerare il processo di apprendimento, la televisione
rappresenta un acceleratore di sviluppo e al tempo stesso i
processi transmediali mettono in atto una forma di media literacy,
alfabetizzando il bambino alla capacità di fruire una storia su più
canali differenti, alla fruizione consapevole e all’immaginazione.

H. Jenkins, “Wandering Through the Labyrinth: An Interview with USC’s Marsha Kinder”, International
                                                  Journal of Transmedia Literacy , 1 December 2015
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MEDIA LITERACY
                                 La Media Literacy :

        •       É un approccio all'educazione caratteristico del 21° secolo

•       Fornisce uno schema per accedere, analizzare, valutare, creare e
        partecipare ai contenuti, in una varietà di forme, dalla stampa al
                                 video a Internet

            •     Aiuta a comprendere il ruolo dei media nella società

    •       Sviluppa le capacità essenziali di analisi e di auto-espressione
                    necessarie per i cittadini di una democrazia.

                                Center for Media Literacy (CML)
L’ELVIS PRESLEY DEL CRIMINE
TRANSMEDIA CELEBRITY SUPERSYSTEM
MANGA’ S STYLE

     «Il successo globalizzato della cultura
   popolare nipponica negli anni Novanta ha
  fatto parlare di “J-culture”, per indicare la più
    generale costellazione di piattaforme
    mediatiche multiple che comprende
      manga, anime, videogiochi, design,
     grafica, character goods, subculture
                   giovanili, etc.
       Una galassia transmediale dove le
     egemonie dall’“alto” e dal “basso”, sono
   disseminate e riannodate lungo i circuiti del
          nuovo media mix nipponico»

       T. Miyake, Desideri nucleari: convergenze mediatiche nelle
                      culture popolari giapponesi, 2017, Cinergie
MANGA’ S STYLE
FUMETTO (2003)   SERIE TELEVISIVA ANIME (2006)   VIDEOGAME (2007)
MANGA’ S STYLE

Death Note - Il quaderno della morte, film originale Netflix (2017)
Spin-off

Forma diffusa di espansione commerciale che sfrutta la fama
di un’opera e che nasce intorno al successo di un personaggio
secondario.

«Questa pratica risulta essere particolarmente frequente nella
  produzione televisiva seriale statunitense già a partire dagli
   anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui diventa piuttosto
    comune la procedura di “ritagliare” una serie “su misura”
addosso a un personaggio secondario di uno show affermato.
     I casi significativi sono numerosi. Ci sono serie che hanno
     generato un numero record di spin-off, alcuni dei quali di
           successo paragonabile a quello della loro “matrice»

        Innocenti, Pescatore, Le nuove forme della serialità televisiva. Storia, linguaggio e temi, Archetipo Libri, Bologna, 2008
Happy Days
                                                         (USA, 1974 – 1984)

      Mork & Mindy        Laverne & Shirley     Le ragazze di Blansky

Out of the Blue (Cross Over)   Jenny e Chachi   Happy Days - A new musical
SINDROME DI FONZIE

Un fenomeno mediatico che indica l'inatteso e non
pianificato successo di un personaggio minore di
una serie televisiva, una saga cinematografica,
un fumetto, un romanzo o un videogioco.

Il successo si può quantificare sia in termini di
effettivo gradimento del personaggio, sia dalla
misura in cui esso riesce a diventare oggetto di
attenzione, o di imitazione.
Sheldon               Leonard
NON SOLO FONZIE

                                                      The Big Bang Theory

                                                                  Pacey

                      Jack Sparrow   Dawson
                                     Dawson's Creek
 Pirati dei Caraibi
L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO

JENKINS, LA CONVERGENZA CULTURALE E
       I PRINCIPI DI UN «ACA»FAN
HENRY JENKINS
Professore di Comunicazione,
Giornalismo e Arti cinematografiche
presso la University of Southern
California

Ex codirettore del MIT Comparative
Media Studies Program

Autore di vari saggi sul tema
dei media e della cultura
popolare
“Henry Jenkins is the 21st century McLuhan
                                        I’ve been waiting for”
                                                                 H. Rheingold
                (fascetta copertina edizione originale di Convergence Culture)
HENRY JENKINS

                      Centralità della figura di Henry Jenkins

                • Dialogo tra il mondo accademico e il settore
                  produttivo
                • Applicazione del concetto teorico di transmedia
                  storytelling nell’ambito della gestione
                  professionale dei media.
                • Nel 2010 la Producers Guild of America (PGA)
                  riconosce il titolo di Transmedia Producer
                  all’interno dei credits di un’opera
Transmedia Producer (PGA)

          «La decisione della Associazione dei Produttori d’America di
         riconoscere tra i credits di un’opera la figura del transmedia
    producer sottolinea il cambiamento del panorama mediatico e il
    ruolo critico del produttore all’interno dei nuovi mezzi creativi in
linea con l’evoluzione della tecnologia: non è più sufficiente pensare
    a un progetto semplice come un programma TV o un film; ora ci
rendiamo conto che il pubblico vuole sperimentare vari contenuti su
  più piattaforme - on-line, mobile, video on demand, Blu-Ray, iPad
      etc [...] Ed è proprio il produttore che sovrintende al complesso
                       processo creativo che permette che ciò accada».

                                Marshall Herskovitz, PGA President, Aprile 2010
                                                       www.producersguild.org
ACA-FAN
   A Jenkins si deve anche la
  formalizzazione definitiva del
   concetto di academic fan o
     aca-fan (Gillikin; Hills)

      Accademici = Fan
(Studiosi e al tempo stesso fan
dei contenuti mediatici oggetto
         dei loro studi)

Hills, Matt. Fan Cultures, London, Routledge, 2002
ACA-FAN
IL TRANSMEDIA SECONDO HENRY JENKINS
           • Henry Jenkins recupera gli studi di
             Marsha Kinder e «consacra» il
             concetto di Transmedia Storytelling.

           • Il primo riferimento sull’argomento
             appare in un articolo dal titolo
             Transmedia Storytelling, apparso su
             «Technology Review» nel 2003,
             successivamente elaborato nel
             capitolo All’inseguimento
             dell’unicorno origami. Matrix e la
             narrazione transmediale in Cultura
             convergente (2006).
TRANSMEDIA STORYTELLING “TECHNOLOGY REVIEW”

«[...] Non aver paura, non tutte le storie passeranno
 da un media all’altro. La maggior parte non lo farà,
 ma un numero crescente sì. Le storie transmediali
    non sono necessariamente «brutte» storie; sono
   diversi tipi di storie [...] Un buon personaggio può
      sostenere più narrazioni e quindi condurre a un
             franchising cinematografico di successo.
 Un buon "mondo" può sostenere più personaggi (e
     le loro storie) e quindi lanciare con successo un
                                 franchise transmediale».
                                (H. Jenkins, Technology Review, 2003)
Transmedia Storytelling: una definizione

       “Una storia transmediale si sviluppa attraverso
piattaforme mediali multiple, in cui ogni nuovo testo
       fornisce un contributo peculiare e prezioso per
   l'intero sistema. Nella forma ideale di narrazione
 transmediale ciascuno mezzo fa quello che sa fare
meglio - così una storia potrebbe essere introdotta in
un film, ampliato attraverso la televisione, i romanzi
                                           e i fumetti […]
    Ogni porta d’ingresso del franchising deve essere
 autosufficiente in modo che non sia necessario aver
         visto il film per godersi il gioco, e viceversa .”

 H. Jenkins, Convergence Culture: Where Old and New Media Collide, NYU Press, 2006
TRANSMEDIA STORYTELLING

• Non più una singola storia, ma un intero universo narrativo

• Ogni prodotto diviene una porta d’accesso alla narrazione
  transmediale

• Ciascun medium è
  coinvolto sulla base
  delle sue specifiche
  tecniche
LA DIFFUSIONE DEL CONCETTO

CHRISTY DENA E LE PRATICHE TRANSMEDIALI
EVOLUZIONE TEORICA: CHRISTY DENA
Nel 2009 Christy Dena consegue un dottorato in
transmedia narrative con una tesi intitolata
Transmedia Practice: Theorising the Practice of
Expressing a Fictional World across Distinct Media and
Environments, contribuendo a
sviluppare ulteriormente
l’analisi del fenomeno
del transmedia storytelling
in ambito accademico.
DIFFERENZE TRA CANALI

La multicanalità alla base di un progetto transmediale
presuppone alcune distinzioni.

L’autrice classifica i vari canali in base al loro ruolo
narrativo e al rapporto con le altre piattaforme:

• Story channels
• Storyworld channels
• Commodity channels
“Designed as primary source of information about
STORY CHANNELS

                                                 characters, setting and plot”

                    Canali deputati a far progredire la storia,
                     progettati come porte d’ingresso per
                                 l’intera opera

                 C. Dena, Towards a Poetics of Multi-Channel Storytelling, Presented at Critical Animals
                 postgraduate conference, This Is Not Art Festival, Newcastle, October 1st, 2004.
STORY CHANNELS

Nell’accezione di Jenkins, il transmedia in senso stretto
   coincide con questa prima dimensione (balanced
transmedia), in cui tutti media concorrono a sviluppare
un’unica storyline: compimento del racconto e assenza
        di predominanza di un testo su gli altri
Limiti di una narrazione transmediale

              Matrix
         (Wachowski, 1999)
“Not primary source of information about
STORYWORLD CHANNELS                                         characters, setting and plot”

                          Canale strettamente associato al suo
                        universo diegetico, ma non indispensabile
                             per far avanzare la narrazione.
                          Non costituisce la fonte primaria, ma
                         aumenta la comprensione della storia.

                      C. Dena, Towards a Poetics of Multi-Channel Storytelling, Presented at Critical Animals
                      postgraduate conference, This Is Not Art Festival, Newcastle, October 1st, 2004.
STORYWORLD CHANNELS

Questa seconda dimensione (unbalanced
transmedia) presuppone meccanismi di
  espansione che ampliano l’universo
 narrativo di partenza: un testo centrale
    predominante e varie estensioni
               periferiche.
Star Wars Disney

                          Star Wars: The Force   Star Wars: The Last Jedi          Rogue One (film, 2016)
                          Awakens (film, 2015)         (film, 2017)

                                                                        Star Wars Rebels (serie televisiva
Star Wars comics (2015)                                                       animata, 2014-2017)
COMMODITY CHANNELS              “Can be inconsistent with characters, setting
                               and plot as set up in the storyworld and story”

                     I canali con un basso livello di rilevanza per
                     la storia, che non hanno un grosso impatto
                                  sulla comprensione.
Pottermore: sito web creato da J. K. Rowling in collaborazione con Sony (2012)
The Lost Experience, ARG sviluppatosi nell'intervallo tra la seconda e terza stagione
(da maggio a settembre 2006)
ESTENSIONI EXTRA DIEGETICHE
     Oltre alla transmedialità inclusa nell’universo finzionale
    (estensioni narrative), c’è una transmedialità che esonda
       nell’universo reale e quotidiano dello spettatore.
  Artefatti che simulano l’interazione diretta con lo spettatore
  e incrementano il livello di verosimiglianza del fatto narrato.

I. Askwith, Television 2.0. Reconceptualizing TV as an Engagement Medium, Master’s Thesis, MIT, 2007.
CARLOS ALBERTO SCOLARI

                      “Transmedia storytelling is a particular narrative
                        structure that expands through both different
                    languages (verbal, iconic, etc.) and media (cinema,
                    comics, television, video games, etc.). TS is not just
                       an adaptation from one media to another. The
                   story that the comics tell is not the same as that told
                     on television or in cinema; the different media and
                         languages participate and contribute to the
                   construction of the transmedia narrative world. This
                       textual dispersion is one of the most important
                       sources of complexity in contemporary popular
                                            culture.”

 Transmedia Storytelling: Implicit Consumers, Narrative Worlds, and Branding in Contemporary
                            Media Production, International Journal of Communication 3, 2009
TRANSMEDIA STORYTELLING: DUE VARIABILI

    Diversamente dal concetto
                                                                I prosumer collaborano nella
     di adattamento, la storia
                                                                    costruzione del mondo
    viene raccontata attraverso
                                                                narrativo: accanto al canone
     media diversi, in cui ogni
                                                                   ufficiale ci sono infatti gli
       mezzo aggiunge una
                                                                     interventi degli utenti
       porzione della storia

C. A. Scolari, Narrativas Transmedia. Cuando todos los medios cuentan, Centro Libros PAPF, Barcelona, 2013
LE DUE FACCE DEL TS

                 Canone
           Contenuti Ufficiali
           Industria culturale
Strategie di sfruttamento commerciale
                Produttori
                 Profitto

               Fandom
   Contenuti generati dagli utenti
     Circuiti alternativi o indie
      Tattiche collaborative di
          riappropriazione
       Consumer/prosumer
          Piacere testuale
SCOLARI   Scolari riprende il dibattito sul rapporto
                         tra centro e periferia e identifica
       Alberto Scolari

                         quattro diverse strategie d’espansione
                         dell’universo narrativo:
 CarlosALBERTO

                         •    Macrostoria
                         •    Microstorie interstiziali
                         •    Storie parallele
CARLOS

                         •    Storie periferiche
                         •    UGC

                             Transmedia Storytelling: Implicit Consumers, Narrative Worlds, and Branding in Contemporary
                                                        Media Production, International Journal of Communication 3, 2009
STRATEGIE D’ESPANSIONE DELL’UNIVERSO NARRATIVO

 L’analisi di Scolari prende come esempio il franchise 24,
serie televisiva statunitense prodotta dal 2001 al 2010 per
                      la rete televisiva Fox
MICROSTORIE INTERSTIZIALI

   Testi che hanno uno
   stretto rapporto con
   la macrostoria e che
   arricchiscono il
   mondo diegetico

                                                                                   2008- 24: Redemption,
                                                      2014 - 24: Underground.
                                                                                   Film per la tv che fa da
                                                         Fumetto che narra gli
                                                                                   collegamento tra la sesta
                                                       eventi del protagonista,
                                                                                   e la settima stagione
                                                      dopo il finale di stagione

2006- 24 The Game, Videogioco che si pone      2014- 24: Live Another Day,
a cavallo tra la seconda e la terza stagione   Miniserie televisiva sequel di 24
STORIE PARALLELE

Nuove storie che si
svolgono in parallelo
con la macrostoria,
che possono evolversi
e trasformarsi in spin
off

                         24: Cospiracy. Spin off per mobile della serie 24,
                         ispirato alla trama, ma con nuovi protagonisti
STORIE PERIFERICHE

Storie satellitari che
hanno un rapporto
debole con la
macrostoria

                                   2005-2010 -24
                                   Declassified
                                   Narra vicende
                                   antecedenti alla prima
                                   stagione
UGC
Storie open source, create
grazie all’intervento degli
utenti, che arricchiscono il
mondo immaginario.

Blog, wiki, fan fiction
ROBERT PRATTEN

            WHY MULTIPLE MEDIA?

       “We tell stories across multiple media
        because no single media satisfies our
           curiosity or our lifestyle. We are
      surrounded by an unprecedented ocean
           of content, products and leisure
       opportunities. The people to whom we
           wish to tell our stories have the
       technology to navigate the ocean and
         can choose to sail on by or stop and
                         listen.”

      Robert Pratten, Getting Started in Transmedia Storytelling: a
      Practical Guide for beginners (2011)
MODELLI DI TRANSMEDIALITÀ

               I tre modelli derivano
               dalla combinazione di
               più fattori:
               • coinvolgimento del
                  pubblico;
               • tipologia di
                  narrazione;
               • numero di
                  piattaforme
                  coinvolte.
MODELLI DI TRANSMEDIALITÀ
                   FRANCHISE

Sistema
comunicativo che
crea un insieme di
esperienze
individuali fruite su
molteplici
piattaforme
Franchise transmediale
                        The Walking dead
                             (USA, 2010, AMC)
Fumetto

                                                              App

                             Serie tv

                                                Corso di studi
                                                on line
Web Serie

                                                       Action figure
            Videogame

                                   Romanzi
Timeline TWD
MODELLI DI TRANSMEDIALITÀ
               PORTMANTEAU

Sistema comunicativo
che si sviluppa su
piattaforme multiple
al fine di contribuire a
una singola esperienza
PORTMANTEAU TRANSMEDIALE
The truth about Marika               Frammenti
  (Svezia, 2007, SVT)        (Italia, 2009, Current tv)
MODELLI DI TRANSMEDIALITÀ
                  COMPLEX

 Forma ibrida tra il
    franchise e il
   portmanteau
 (solitamente non
esiste una divisione
  netta tra le varie
      tipologie)
Complex transmediale
  The Dark Knight (C. Nolan, USA, 2008)
The Dark Knight Rises (C. Nolan, USA, 2012)
Puoi anche leggere