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Toxoplasmosi negli animali: valutazione dei metodi diagnostici convenzionali ed innovativi e prospettive future Comparison of detection methods for Toxoplasma gondii in naturally infected animals Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia
La Toxoplasmosi è una delle zoonosi più diffuse tra gli animali domestici e selvatici. Si differenzia dalle altre zoonosi perchè cosmopolita, grazie al particolare ed unico ciclo biologico, e perchè non dimostra specificità per alcuna specie animale potendo colpire tutti i mammiferi, uomo compreso, e molti uccelli.
La toxoplasmosi è un tipico esempio di patologia sulla quale convergono gli interessi delle diverse specialità della medicina umana e veterinaria. Modello di sinergia tra medicina umana e veterinaria “ONE MEDICINE- ONE HEALTH”
La toxoplasmosi è considerata tra le maggiori “Foodborne diseases” Negli USA la toxoplasmosi è la 3a causa di morte tra le malattie alimentari
Episodi epidemici di toxoplasmosi nella popolazione umana (Dubey, 2010) associati al consumo di acqua di conduttura non adeguatamente trattata o ingestione di acqua ricreazionale ha portato alla definizione di “Waterborne Zoonosis”
WHO raccomanda la raccolta di dati epidemiologici per: capire l’importanza delle varie sorgenti di infezione per l’uomo; controllare la malattia nell’uomo; controllare la malattia negli animali.
La direttiva CE 2003/99 (recepita in Italia dal D.L. 4 Aprile 2006, n. 191) ha inserito la toxoplasmosi tra le zoonosi da sottoporre a sorveglianza in funzione della situazione epidemiologica nazionale. Nonostante questo Non esistono dati epidemiologici significativi nè per l’infezione nell’uomo e negli animali nè per la presenza del parassita negli alimenti.
La CE (2007) ha incaricato l’EFSA (European Food Safety Authority) di fornire indicazioni circa: Metodi ottimali di sorveglianza e di monitoraggio nella popolazione, negli animali e negli alimenti per la tutela della salute pubblica; Metodi diagnostici da utilizzare per l’evidenziazione del parassita negli animali (caratterizzati in termini di sensibilità, specificità, affidabilità, ripetibilità) e negli alimenti (tipi di campioni da prelevare, fase produttiva).
DIAGNOSI DI TOXOPLASMOSI ANIMALE FINALITÀ Tutela della salute Tutela della salute pubblica animale Il consumo di Forme cliniche sia carni crude o in animali poco cotte immuno- rappresenta per compromessi che l’uomo il rischio animali sani maggiore di contrarre l’infezione
DIAGNOSI DI TOXOPLASMOSI ANIMALE Panel Biological Hazards EFSA Raccomanda di sottoporre ad indagine gli allevamenti ovini, caprini, suini e selvaggina Non essendo possibile svelare l’infezione al mattatoio, la tutela deve essere fatta a livello di produzione primaria (programma di biosicurezza 2007-2013 CE)
DIAGNOSI DI TOXOPLASMOSI ANIMALE FINALITÀ Tutela della salute Tutela della salute pubblica animale Il consumo di Forme cliniche sia carni crude o in animali poco cotte immuno- rappresenta per compromessi che l’uomo il rischio animali sani maggiore di contrarre l’infezione
Manifestazioni cliniche nei pets (gatti, cani) ed equini Fattori legati all’ospite -Età dei soggetti -Stato immunitario Fattori legati al parassita -Patogenicità dei ceppi (la genotipizzazione degli isolati ha portato all’identificazione di diversi genotipi Dubey, 2009) -Dose infettante
Manifestazioni cliniche nei pets (gatti, cani) ed equini Sintomi clinici legati alla compromissione d’organo Polmonite (rilevante nel cane) Epatite, Miosite, Miocardite Uveite (rilevante nel gatto) Dermatite Meningoencefalite (rilevante negli equini) sintomi nervosi (depressione del sensorio, incoordinazione motoria, alterazioni del comportamento, crisi epilettiformi….) IN SOGGETTI IMMUNODEFICIENTI TOXOPLASMOSI SISTEMICA
Nel gatto Toxoplasma ha importanza sia dal punto di vista epidemiologico sia clinico; La sieroprevalenza varia con l’età (trasmissione orizzontale prevalente sulla verticale), e con lo stile di vita (attività predatoria). I gatti randagi mostrano tassi di sieropositività maggiori rispetto a quelli padronali La maggior parte dei gatti infetti non mostra alcun sintomo E’ possibile osservare in prima infezione una linfoadenomegalia retromandibolare
La forma clinica nel gatto è per lo più rappresentata da forme neurologiche (iperestesia,alterazioni comportamentali); I segni più frequentemente descritti sono ascrivibili a soggetti FIV/FELV+ (in analogia con la specie umana si osserva una predisposizione alla toxoplasmosi sistemica); Altre conseguenze dell’infezione sono epatiti, necrosi del pancreas, miositi, miocarditi, uveite/corioretinite.
In presenza di forme oculari o di sintomi nervosi è sempre opportuno inserire tra la diagnostica di laboratorio la ricerca di Toxoplasma Negli USA sono stati condotti studi sulle cause di uveite nel gatto e gli agenti più comunemente riscontrati in ordine di frequenza sono stati: Toxoplasma FELV FIV FIP
MANIFESTAZIONI CLINICHE NEGLI ANIMALI DA REDDITO Aborto per passaggio transplacentare favorito da: placente sindesmocoriali, lunghezza gravidanza, virulenza dei ceppi, sistema immune materno. OVICAPRINI
MANIFESTAZIONI CLINICHE NEGLI ANIMALI DA REDDITO CONTAGIO MATERNO IN GESTAZIONE 1-40 GIORNI 70-90 GIORNI > 110 GIORNI ↓ ↓ ↓ ABORTO ABORTO FETALE O SANI MA EMBRIONALE NATIMORTALITA’ CONGENITAMETE PER INFETTI TERATOGENESI
Suini (Dubey, 2009) Rare segnalazioni di aborti e nascite premature Rare segnalazioni di polmoniti, miocarditi, encefaliti Generalmente infezioni subcliniche o con segni non patognomonici quali ipertermia, anoressia, tachipnea Bovini-avicoli non esistono casi conformati di malattia (Dubey, 2008)
DIAGNOSI DI TOXOPLASMOSI ANIMALE Iter diagnostico necessita delle risultanze di esami in grado di evidenziare il parassita o la risposta immune da esso evocata. Il reperto clinico ed ematobiochimico non sono patognomonici dell’infezione.
Test diretti per evidenziazione del parassita Esami coprologici Esami biologici Esami istologici Esclusivi per felidi Emulsioni Campioni antibiotate di Ricerca di oocisti bioptici di organi campioni bioptici non sporulate target (linfonodi, milza, fegato, polmone, SNC). Inoculazione per via peritoneale in topini cortisonizzati Tecnica di flottazione Sezioni colorate con soluzione satura di con NaCl, ZnSo4 al 33% ematossilina- Prove in vitro su (p.s. 1200), Tecnica di eosina colture cellulari Telemann (VERO, (sedimentazione con Fibroblasti umani) acido acetico ed etere) Immunoistochimica
scarso significato per il ESAMI COPROLOGICI breve periodo di patenza Limiti e vantaggi (15 giorni) Oocisti sporulate di Isospora felis : 45x35 m Diagnosi differenziale con oocisti di Isospora (I. felis, I. rivolta), Sarcocystis (S. bovifelis, S. ovifelis), Hammondia (H. hammondi) Oocisti parzialmente Oocisti sporulate di Oocisti parzialmente sporulate di sporulate di T.gondii : Sarcocystis ovi-felis : m Hammondia hammondi : 15x10m 12x10m 14X9m
IF su sezioni istologiche ESAMI ISTOLOGICI Falsa negatività nei casi di infezioni pauciparassitarie Pseudociste e tachizoiti nel polmone di un cane (IF) Utile per l’evidenziazione Preparato istologico colorato con ematossilina-eosina parassitaria la tecnica di immunofluorescenza diretta Cisti nel cuore di un ovino
TECNICA DI IMMUNOISTOCHIMICA (con anticorpi policlonali) utile per l’evidenziazione parassitaria di forme pseudocistiche e tachizoitiche. (A) Numerous tachyzoites are present, but are not visible (H and E); (B) Immunohistochemical staining with anti-T. gondiiI antibodies; all black spots (arrowheads) are tachyzoites (Dubey, 2002).
ESAMI BIOLOGICI Permettono la riproducibilità del parassita, utili nelle infezioni pauciparassitarie La circolazione di ceppi cistogeni permette la diagnosi dopo trenta giorni con il reperimento di cisti cerebrali Colture cellulari Richiedono laboratori specializzati per la produzione di linee cellulari. Si ha positività dopo 48-72 ore dall’inoculo con aree di lisi cellulare e clusters di tachizoiti Fibroblasti umani invasi da tachizoiti di Toxoplasma gondii
ESAMI BIOLOGICI “CAT FEEDING TEST” POCO ECONOMICHE PIU’ SENSIBILI RISPETTO ALLE PROVE BIOLOGICHE SU TOPINI IL GATTO MANGIA ANCHE 500 GR. DI CARNE E PUO’ INFETTARSI CON POCHI BRADIZOITI
TEST BIOMOLECOLARI Di recente acquisizione e non comprovati su un numero significativo di animali Lappin, 1996) Su sangue, siero, Negatività sull’UA in liquor, caso di paucinfezione umor acqueo, con o infezione ristretta al sensibilità pari a PCR segmento posteriore quantità di (amplificazione (corpo vitreo) o DNA equivalenti a 10 del gene B1) trattamento tachizoiti (100 nel farmacologico (la sangue) sierologia sull’UA è invece positiva) Positività sul liquor dirimente per la diagnosi (sierologia positiva non discrimina tra produzione locale di IgG o passaggio emato-encefalico) La PCR deve essere associata al Diagnosi ante-mortem rilievo anticorpale (IFAT, ELISA)
TEST DIRETTI SIEROLOGICI ELISA e WESTERN BLOT si dimostrano validi per la ricerca di antigeni circolanti (Dubey, 2009) Utili nei casi di soggetti immunodepressi
METODI INDIRETTI SIEROLOGICI (Per evidenziare la risposta immune specifica e duratura nel tempo) Primo movimento anticorpale Test più precoci e specifici IgM e IgG verso antigeni quelli che utilizzano il cuticolari (Proteina P30) parassita intero in fase tachizoitica Test di riferimento secondo OMS: IFAT e Dye Test MAT (Modified agglutination test)- molto utilizzato per studi epidemiologici negli animali domestici e selvatici per facilità di utilizzo e non richiesta di reagenti specie-specifici (Montoya, 2002) Popolazione felina buona sensibilità Popolazione canina non affidabile
METODI INDIRETTI SIEROLOGICI (Per evidenziare la risposta immune specifica e duratura nel tempo) Anticorpi IgG verso antigeni citoplasmatici più tardivi IHA, Elisa (Test più accreditato per via della migliore standardizzazione della metodica) Sensibilità 94,5, specificità 93,6
IFAT ed ELISA sono test di riferimento per la diagnosi in quanto possono saggiare tutte le classi anticorpali. Diagnosi di infezione acuta IgM specifiche e sieroconversione delle IgG Difficile stabilire un titolo significativo di malattia. Forme asintomatiche con titoli elevati e forme cliniche con titoli molto bassi 1/16 in IFAT 1/32 in ELISA Validi come cut-off per una diagnosi di infezione nel cane e nel gatto (Dubey, 2004; Silva, 2002)
Test sierologici di recente introduzione P30 IgG AVIDITY (con test ELISA) per le IgG (validata sul modello in medicina umana) P30 IgG AVIDITY (con test ELISA) per le IgG (validata sul modello in medicina umana) Principio di reazione le IgG prodotte nella fase acuta presentano una bassa forza di legame con l’antigene (bassa avidità), mentre presentano un’elevata avidità nella fase cronica
IgG AVIDITY CON TECNICA ELISA Pozzetti sensibilizzati con antigene Siero diluito Lavaggio tampone Lavaggio con urea (agente dissociante) Anticorpi anti-IgG animali marcati con fosfatasi alcalina (coniugato) Lavaggio Substrato (4-metilumbelliferil fosfato) La fosfatasi alcalina catalizza l’idrolisi del substrato in un prodotto fluorescente Lettura a 450 nm
Solo gli anticorpi ad alta avidità non vengono staccati dall’urea Indice di avidità quantità IgG legate dopo trattamento con urea/quantità di IgG legate prima del trattamento con urea Interpretazione dei risultati < 15% bassa avidità infezione recente (ultimi 3 mesi) 15-25% media avidità ultimi 6 mesi >25% alta avidità infezione cronica
ANIMALI DA REDDITO Importante la diagnosi di aborto da Toxoplasma negli ovicaprini METODI DIRETTI (per l’evidenziazione del parassita su campioni di cotiledoni placentari,cervello fetale, polmone) • Prova biologica Inoculazione per via peritoneale in topini cortisonizzati • Prove in vitro su colture cellulari Fissazione, disidratazione,inclusione • Esami istologici e colorazione delle sezioni con • Esami immunoistochimici Ematossilina –Eosina • IF diretta • Esami biomolecolari B1PCR (sensibilità su campioni placentari pari a 10 tachizoiti)
•PCR -, prova biologica + infezioni pauciparassitarie LIMITI E VANTAGGI •PCR +, prova biologica – parassiti non vitali per autolisi tissutale (DNA più resistente)
METODI INDIRETTI SIEROLOGICI 1) IFAT con IgM positive, IgG ad alto titolo (640-1280). 2) P30 IgG Avidity ELISA (discrimina fra infezione acuta e cronica negli ovini →→ alti valori di avidità si rilevano nel 90% delle pecore naturalmente infette al mattatoio →→ alti valori di avidità (infezione cronica) in pecore con problemi abortigeni indicano che probabilmente Toxoplasma gondii non è l’agente causale
Salute pubblica rischio per il consumatore dal consumo di carni infette
Diagnosi post-mortem utile per le indagini sulle carni macellate Per il veterinario ispettore è importante sapere se alla presenza anticorpale corrisponde una presenza del parassita nelle carni!
Diagnosi post-mortem utile per le indagini sulle carni macellate Animali da macello con importanza sanitaria: SUINI: alta sieroprevalenza ed alta presenza cistica nelle carni; OVINI-CAPRINI: come sopra (nei caprini importante il latte e prodotti lattiero caseari); BOVINI-BUFALINI: alta sieroprevalenza ma nulla o scarsissima presenza cistica; EQUINI: alta sieroprevalenza e presenza cistica;
Diagnosi post-mortem utile per le indagini sulle carni macellate POLLI: alta sieroprevalenza (fino all’80%)/alta presenza cistica nelle carni e rarissima possibilità di tachizoiti nelle uova; SELVAGGINA Rischio emergente verso carne di capriolo, cinghiale (circa 15% in Umbria), daino EFSA 2007- PIU’ DEL 50% DELLA SELVAGGINA CONSUMATA E’ SIEROPOSITIVA.
L’utilizzo delle tecniche sierologiche (IFAT, ELISA,MAT le più utilizzate) per la messa in evidenza di IgG (infezione cronica) ante-mortem, dà risultati non dirimenti per: 1) caduta del tasso anticorpale vicino ai livelli di background dopo 6-10 mesi dall’infezione; 2) Stesso limite anche con antigeni sempre più purificati fino ad antigeni ricombinanti (frammenti genici H4 e H11) usati nella tecnica ELISA (Aubert, 2000); 3) Sierologia positiva non quantizza la carica parassitaria e quindi non ha valore per l’immissione al consumo delle carni!
• Tecniche per la ricerca di antigene circolante o DNA del parassita sono allo studio; • Sono necessarie tecniche poco costose e ad alto grado di automazione per l’utilizzo nei mattatoi; • E’ stata sviluppata una Real-Time PCR con primer la regione ITS1 della sequenza genica 18SrRNA ed un probe fluorogenico (Toxo Taq Man assay) in grado di evidenziare 0,1 pg DNA equivalenti ad 1 bradizoite. Possibilità di automatizzazione, diagnosi in 24 ore, applicabilità alle carcasse suine (Jauregni, 2001) e prodotti suini commerciabili. Limiti della prova → campioni troppi piccoli < 1gr. data la distribuzione random delle cisti e il basso numero delle cisti nei tessuti; • Attualmente gli unici mezzi diagnostici applicabili nei mattatoi sono le prove digestive triptiche su campioni di 50 gr di carne (il carico parassitario è stimato < 1 ciste/50 gr).
Prospettive future IFAT ed ELISA su succo carneo TEST SENSIBILITA’ Studi preliminari nella popolazione suina (Hill et al., CAT 100% 2006, Ranucci et al., 2010). BIOASSAY Confronto tra i diversi metodi (Hill SERUM ELISA 100% et al., 2006) su siero di sangue e succo carneo SERUM MAT 80,64% Ranucci et al.,hanno evidenziato TISSUE FLUID 76,9% una buona concordanza fra ELISA IFAT su siero e succo carneo (K=1) a partire da positività REAL-TIME 20,51% sieriche di 1/32 PCR PCR 0
Prospettive future Nel suino consentirebbe un monitoraggio della presenza del parassita non solo a livello di produzione primaria ma anche di industria di trasformazione. Importante per commerciare prodotti Toxoplasma- free dato che la capacità del parassita di sopravvivere alle tecnologie di preparazione è ancora oggetto di studio. La diagnosi di toxoplasmosi sulle carcasse al mattatoio per l’immissione al consumo di carni Toxoplasma-free rimane ancora un capitolo aperto.
CONCLUSIONI • La complessità biologica del parassita; • la mosaicità antigenica tipica di ogni stadio biologico; •la variabilità della risposta immune in rapporto alla diversità degli ospiti intermedi;
CONCLUSIONI • le diverse finalità diagnostiche in campo veterinario; • la variabilità in specificità e sensibilità delle varie tecniche disponibili e la variabilità interlaboratori nell’applicazione di una stessa tecnica; • rendono la diagnosi di toxoplasmosi in campo animale difficile e legata all’esecuzione contemporanea di un pannello di metodiche tradizionali ed innovative o molecolari.
Grazie per la cortese attenzione !! Stages of Toxoplasma gondii
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