Tour de France Europcar al top, Rolland tra i primi dieci - #Mountain bike Super Eva è tricolore e seconda all'Europeo #Giro donne Hagiwara nella ...

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Tour de France Europcar al top, Rolland tra i primi dieci - #Mountain bike Super Eva è tricolore e seconda all'Europeo #Giro donne Hagiwara nella ...
ITALY N° 16 - AGOSTO 2015

Tour de France
Europcar al top,
Rolland tra i primi dieci
#Mountain bike
Super Eva è tricolore
e seconda all’Europeo
#Giro donne
Hagiwara nella storia
Tour de France Europcar al top, Rolland tra i primi dieci - #Mountain bike Super Eva è tricolore e seconda all'Europeo #Giro donne Hagiwara nella ...
COLNAGO C60

                                     È mancata la vittoria per trasformare un ottimo Tour de
                                     France in una edizione da ricordare. Due secondi posti,
                                    Rolland e Coquard, e un sesto, ancora Rolland, a suggellare
                                   una edizione della grande corsa a tappe francese molto
                                  poco fortunata per i colori verde e nero del team Europcar.
                                 Solo una manciata di secondi non ha consentito a Rolland di
                                raggiungere Bardet sul traguardo di Saint Jean de Maurienne
                               (tappa 18). Mentre Coquard nulla ha potuto contro lo strapotere
                              del gigante Grepel nell’ultima volata ai Campi Elisi di Parigi. Resta

#AGONISMO                    la convinzione che la squadra ha corso sempre all’attacco, quasi
                            ogni giorno presente nelle fughe

Grande Tour,              “Il Tour de France è una corsa molto difficile – ha detto Pierre Rolland -. Sia che si corra
                        nella parte anteriore del gruppo sia nel gruppetto. Qualunque sia il livello in cui ci si trova è
                       difficile per tutti, le gambe fanno male ogni giorno. Tutti i corridori sono in attesa dell’arrivo

grande Team
                      di Parigi, e tutti sono motivati a far bene. Ritengo di avere fatto una buona corsa, cercando di
                     ottenere almeno una vittoria di tappa. Ci ho provato nei giorni finali, ma non è andata bene.
                    Finisco questo Tour con un ottimo decimo posto nella classifica generale. Forse correndo con
                   maggiore accortezza e sprecando meno energie avrei potuto raggiungere la settima posizione,
                  ma sono contento così, meglio rischiare e ottenere una vittoria piuttosto che correre solo sulle
                 ruote e fare calcoli. Ho sbagliato i tempi dell’attacco a Saint Jean de Maurienne? Molte persone

Europcar
                parlano, ma non sanno cosa vuol dire correre in bicicletta. Parlare quando la tappa è finita è
               troppo semplice. Comunque sia sono soddisfatto della mia decima posizione, troverò il modo di
               migliorarla nelle prossime stagioni”.

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#AGONISMO

    Mayuko Hagiwara
    scrive la storia
    conquistando
    la sesta tappa del Giro Rosa
    Mayuko Hagiwara, ciclista professionista del team Wiggle Honda
    pro cycling, ha conquistato la sesta tappa del Giro Rosa 2015,
    tra Tresivio (So) e Morbegno (So), diventando la prima ciclista
    giapponese ad aggiudicarsi un traguardo così prestigioso.
    Quasi sempre all’attacco lungo i 104 chilometri della frazione,

                                                                                  Il ciclismo
    la giapponese ha sferrato la mossa decisiva ai piedi della
    salita finale, riuscendo a gestire il ritorno delle avversarie
    fino al traguardo.

                                                                                  mi diverte
    “E’ stata una giornata molto dura – ha dichiarato emozionata -. Il mio
    compito, deciso insieme al resto della squadra, era quello di dare
    battaglia tutto il giorno e andare all’attacco ove possibile. Così ho fatto
    e ha funzionato! Sono felicissima”. Il Giro Rosa del team Wiggle-
    Honda ha visto anche il successo di Mara Abbot nell’ultima frazione
    con partenza da Verbania e arrivo a San Domenico di Varzo.
    La ventinovenne americana ha preceduto la maglia rosa Anna van
    der Breggen (Rabo-Liv) che l’ha preceduta anche nella classifica
    finale. Miglior ciclista italiana Elisa Longo Borghini, ottava.

    Fonte: Wiggle Honda press release.

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#AGONISMO
    Eva Lechner
    è tricolore mtb
    Era la favorita d’obbligo della vigilia ed Eva Lechner non ha
    deluso le attese centrando l’ennesimo titolo nazionale nella
    specialità del cross country. Corsa solitaria per lei, che ha
    preso sin dalle prime battute il largo, avendo come unico                                                                                                      #AGONISMO

                                                                                                                                               Medaglia
    avversario sui cinque giri del tracciato di Volpago del
    Montello (Tv) il grande caldo. Serena Calvetti, seconda,
    non è mai stata nella condizione di insidiare la rivale.

                                                                                                                                             d’argento!
    Terzo posto per la lecchese Mara Fumagalli che, dopo
    i tanti podi nelle categorie amatoriali, centra un
    piazzamento tra le elite.

    Eva Lechner ha detto: “ho impostato subito il mio ritmo                                                                                Lechner
                                                                                                                                       sul podio ai
    senza tener conto delle mie avversarie. Non ho voluto
    forzare a causa del grande caldo, magari rischiando un
    colpo di calore. Il percorso era abbastanza impegnativo,

                                                                                                                                        campionati
    in circa 4 chilometri si facevano 220 metri di dislivello.
    Insomma, un tracciato tosto da pedalare con cautela.
    Ora mi aspetta qualche giorno di recupero e poi
    obiettivo sugli europei di Chies d’Alpago, sperando
    che il tempo sia un po’ più fresco”. Anche Fabian
    Giger, portacolori del Colnago mtb team, è stato
    impegnato nei campionati nazionali svizzeri sul
                                                                                                                                     europei mtb Xc
    veloce tracciato di Lagendorf. Per lui un buon
    sesto posto. Il titolo è andato a Nino Shurter.                                                                               Una medaglia d’argento meritata quella di Eva
                                                                                                                                  a Chies D’Alpago (Italia). Seconda alle spalle di
                                                                                                                                 una strepitosa Jolanda Neff (Ch), davanti a Blaza
                                                                                                                                Klemencic (Slo). Il percorso di Chies d’Alpago,
                                                                                                                               diverso rispetto a quello che aveva ospitato gli
                                                                    © 2015 Armin M. Küstenbrück / EGO Promotion
                                                                                                                              Europei del 2006, era piuttosto impegnativo con
                                                                                                                             una lunga salita non troppo congeniale a Eva.

                                                                                                                             “Sono partita davanti e quando la Neff ha allungato
                                                                                                                            sono rimasta chiusa nel gruppo delle atlete slovene. Ho
                                                                                                                           proseguito di comune accordo con Blaza, fino all’ultimo
                                                                                                                          giro, quando lei ha attaccato sulla lunga salita prima della
                                                                                                                         zona rifornimento. Non mi sono fatta staccare e in discesa e
                                                                                                                        in pianura ho cercato di contrattacare guadagnando terreno. E’
                                                                                                                       stata un’azione giusta, ho preso un vantaggio di circa 10 secondi
                                                                                                                      che ho mantenuto sino al traguardo”. Nella prova maschile
                                                                                                                     Fabian Giger è giunto quarto – vittoria del francese Julien Absalon.
                                                                                                                    Una posizione che non lo rende soddisfatto, resta ai piedi del
                                                                                                                   podio, ma che fa ben sperare in previsione delle prossime gare di
                                                                                                                  Coppa del Mondo.

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#AGONISMO                                                                              #Scatto fisso
    Colnago                                                                                Colnago
    sul primo gradino
    del podio agli       Atene. L’hanno combinata grossa Elisa Balsamo, Rachele
                                                                                           Crit 2015
    EuroPei pista
                         Barbieri, Sofia Bertizzolo e Marta Cavalli (Balsamo e Cavalli
                       corrono per il Team Valcar, biciclette Colnago). Le ragazze hanno                                                                  Photo credit: Silvia Galliani
                      trionfato nella finale dell’inseguimento a squadre Juniores
                     contro la Polonia e conquistato il titolo europeo stabilendo il       Si è svolto il 4 luglio 2015, per le vie di Gessate, piccola
                    nuovo record del mondo in 4’33”463. Il record precedente di            cittadina in provincia di Milano, il primo Colnago Crit
                   4’36”147 apparteneva alla Gran Bretagna che lo aveva stabilito l’8      organizzato da Fix in festa, dedicato alle biciclette
                  agosto 2013 a Glasgow. Le ragazze hanno migliorato di 4” il loro         a scatto fisso. Una kermesse cittadina con prova di
                 tempo di qualifica e di 3” il record precedente.                          qualifica, sui quindici giri sia per uomini sia per donne,
                                                                                           e prova finale. Per le donne quindici giri, per gli
                                                                                           uomini 20 (finale B) e 25 (finale A). Stefania Baldi
                                                                                           si è aggiudicata la prova femminile, ha preceduto
                                                                                           Maria Elena Mastrolla e Roberta Frigeri. Fabio
                                                                                           Scarazzati ha vinto la finale A maschile davanti a
                                                                                           Daniele Callegarin e Enrico Biganzoli. Al vincitore
                                                                                           della prova maschile è stato consegnato un kit
                                                                                           telaio Colnago Master strada.

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#allenamento                                                                                                              #ZOOMNEWS
     In cerca di stimoli                                                                                                     A Jolien D’hoore il BeNe Tour
     per il nuovo anno?                                                                                                     e la seconda piazza
                                                                                                                            a La Course di Parigi
     Compra
     un power meter
     La domanda potrebbe sorgere spontanea: perché avrei bisogno di un misuratore
     di potenza? La risposta potrebbe essere: perché con un misuratore di potenza
     avresti più probabilità di raggiungere i tuoi obiettivi di gara e/o allenamento.
     Se il cardiofrequenzimetro ha avuto il merito di rivoluzionare la preparazione
     quantificando lo stimolo “interno” dello sforzo, il power meter ne rappresenta la
     naturale evoluzione, nonché il complemento perché consente di dare un valore
     al carico “esterno”. L’esempio: molti atleti, quando affrontano allenamenti ad
     intervalli monitorando la frequenza cardiaca, non considerano iniziato il lavoro
     sin quando il battito cardiaco raggiunge il livello prefissato, la zona target.
                                                                                                               Vittorie di tappa e classifica generale, non poteva pensare di far meglio Jolien D’hoore in una
     Soprattutto in soggetti molto bene allenati o maturi, questo potrebbe richiedere
                                                                                                              corsa, il BeNe tour, nella quale vanta un record che sfiora la perfezione. In due edizioni è stata
     diversi minuti. Un consumo non quantificato. Utilizzando un misuratore di
                                                                                                             seconda e prima. La campionessa olandese ha totalizzato due vittorie di tappa come lo scorso
     potenza, invece, si impara molto presto che l’intervallo inizia subito, molto prima
                                                                                                            anno, edizione in cui si vide sconfitta da Emma Johansson, grazie alla vittoria a cronometro,
     della zona-target cardiaca. In questo modo è possibile allenarsi alla giusta
                                                                                                           nonostante il successo in due frazioni. “L’anno scorso ho perso di due secondi - ha spiegato
     intensità immediatamente, senza errori di valutazione e inutili sprechi di energia.
                                                                                                          D’Hoore -, quest’anno è andata molto meglio. Mi sento molto più forte, il sostegno della
     In sintesi: meno fatica più risultati. All’interno del prossimo numero di Zoom
                                                                                                         squadra ha fatto la differenza “. Si è dovuta accontentare della seconda piazza, invece,
     analizzeremo le varie proposte sul mercato.
                                                                                                        nell’edizione 2015 di La Course, gara in linea riservata alle donne elite, che si corre prima
                                                                                                       dell’ultima tappa del Tour de France. D’Hoore ha regolato il gruppo al suo modo, con uno
                                                                                                      sprint mozzafiato e potente. Gruppo che è stato preceduto da un colpo di classe di Anna Van
                                                                                                     der Breggen, in fuga solitaria negli ultimi 5 km.

                                                                                                   #FOTO DEL MESE
                                Vuoi raccontare la tua storia                                      Tratta da Facebook,
                                                                                                  autore Edwards J. Roest

                               e la passione per le bici Colnago?
                                                                                                 “Even my parrot loves Colnago!”

                            Invia testo e foto all’indirizzo mail aleturci@colnago.com,
                           verranno pubblicati sul primo numero di Colnago Zoom raggiungibile!

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