THE DARK SIDE OF THE MOON - Analisi di un disco con 590 versioni differenti di Stefano Tarquini

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THE DARK SIDE OF THE MOON
                    Analisi di un disco con 590 versioni differenti

                                   di Stefano Tarquini

Sono state catalogate circa 590 versioni differenti del disco, tenendo conto delle edizioni di
tutti i paesi che hanno fatto uscire l’album, originali e ristampe, di differenti variazioni di
etichetta e di quelle edizioni con errori. Per quanto riguarda le edizioni particolari o degne
di nota, ne parleremo più tardi; ma prima mi vorrei soffermare su alcuni errori presenti su
quasi la totalità delle edizioni.

   1. Il motivo del prisma conteneva deliberatamente due errori: nello spettro dei raggi
      colorati del prisma ci sono sei colori e non sette, non c'è l’indaco, per amplificare il
      design; il prisma del retro della copertina poi mostra i raggi riflessi che producono
      un effetto di spettro che parte dal prisma e si restringe, fenomeno fisicamente
      impossibile (scelta spiegabile con la necessità di far vedere un disegno continuo
      aprendo la copertina ed usato per la pubblicità nei negozi).
   2. C'è un piccolo errore nel testo di "Breathe" in tutte le versioni in vinile del disco.
      Infatti, nel testo stampato all'interno della copertina del vinile, viene riportata la
      frase: "...don't sit down it's time to start another one...". Invece, i testi originali ed
      anche il testo cantato, erano: "...don't sit down, it's time to dig another one...". Forse
      era il testo originale, poi cambiato.
   3. La canzone di "Breathe" è stranamente riportata in quasi tutte le edizioni come
      "Breathe in the air" sull'etichetta, pur restando normale nella scaletta della
      copertina; le eccezioni sono in Austria, Canada, Cecoslovacchia, Corea (tranne la
      stampa ufficiale della EMI), Germania, Germania Est, Francia (tranne la prima
      edizione), Guatemala, Spagna, Svizzera, Taiwan, Turchia (tranne la stampa della
      EMI-Kent) e U.S.A. . Inoltre, il titolo nelle edizioni di lingua spagnola è tradotto in
      quattro modi differenti: "Respira", "Respira en el aire", "Respirar" e "Aliento en el
      aire".

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Passiamo ora a particolari storie riguardanti alcune edizioni.

Australia. Premetto che in Australia sono uscite due versioni: stereo e quadrifonica, ma la
differenza maggiore si trova nel materiale con cui è fatta la copertina. In Australia era
comune per le case discografiche far uscire le prime centinaia di copie della copertina
laminata (“glossy”), mentre le successive erano non laminate (“matt”), ma erano
comunque tutte stampe originali; di fatto, il materiale usato per 'laminare' le copertine si
usurava dopo poco tempo e così questo metodo venne abbandonato a favore delle
classiche copertine opacizzate. E spesso le copertine avanzate dall'uscita della prima
stampa (quelle non laminate) venivano usate per le ristampe. Inoltre, questa versione
quadrifonica era migliore di quella stereo: infatti, aveva un missaggio leggermente diverso
dei pezzi, che era applicato ad ogni singolo pezzo nella separazione dei quattro canali; per
questo motivo, oltre ad avere una stampa su un vinile di ottima qualità, in particolare le
edizioni quadrifoniche australiane facevano del disco uno dei migliori, rendendo così il
suono di qualità superiore alle altre versioni. Nel caso dell’edizione quadrifonica
australiana, le prime copie uscirono con la copertina laminata (abbastanza facile da
trovare), ed anche con la copertina normale, ma soprattutto in due versioni: la prima, che
uno dei dischi più rari da trovare, proveniva dalla prima matrice e veniva indicata con i
numeri sul run-off di "A-2" e "B-1"; la seconda, che proveniva dalle matrici successive,
riportava i numeri sul run-off "A-3" e "B-3". Le successive copie uscirono poi con la
copertina normale non laminata. C'è anche da dire che alcune copie della primissima
versione (quella con "A-2/B-1") uscirono con un particolare curioso: l'introduzione del
primo brano aveva una netta separazione che lo divideva dal secondo brano, cosa che
non accadeva con le stampe successive "A-3/B-3". Questo spazio era abbastanza
evidente, anche visivamente guardando la superficie del vinile. Purtroppo, non si sa
quante copie furono stampate con questa particolarità e sono molto difficili da trovare.

Ultima cosa da dire: la versione quadrifonica è migliore di quella stereo; infatti, oltre ad
avere un missaggio leggermente diverso dei pezzi, è stata applicata maggiore cura ad
ogni singolo pezzo nella separazione dei quattro canali, che, unitamente alla stampa su un
vinile di ottima qualità, fanno del disco uno dei migliori, rendendo così il suono di qualità
superiore alle altre versioni.

Giappone. Parliamo del leggendario disco promozionale conosciuto come il “Live Cover”.
Questo disco è senz'altro la più rara stampa di "The Dark Side of the Moon" e sicuramente
il più raro disco dei Pink Floyd mai uscito; si tratta di una edizione speciale molto rara,
uscita per la "Toshiba EMI Club Edition" nel 1978: infatti la "TOSHIBA EMI" in Giappone
durante la seconda metà degli anni '70 aveva una sezione dedicata agli ordinativi per
corrispondenza, ma non era molto funzionante (tanto è vero che è stata operativa solo per
1-2 anni), aveva il compito di distribuire oltreoceano alcuni dei titoli della EMI, presi dai
successi dei più famosi artisti (tra i quali, Beach Boys, Jeff Beck, The Band, Pink Floyd,
Elton John, etc.), la sezione era stata creata proprio per sviluppare le vendite oltreoceano
di quei gruppi rock molto popolari allora in Giappone, anche questo disco appartiene a
questa serie e fu realizzato per questo dalla EMI Club Edition, ma fu cambiato il motivo di
copertina. Insieme al "EMI Club Edition" ci fu in Giappone anche qualcosa di simile per la
Sony Records, il "Sony Family Club". I dischi di queste due serie sono estremamente rari,
forse proprio per la loro breve durata, anche per il fatto che sono usciti tutti senza OBI ed a
parecchi furono cambiati i motivi di copertina. Anche "The Dark Side of the Moon" è
estremamente raro, può essere valutato intorno ai $12.000 (si calcola che è il disco più
raro dei Pink Floyd in assoluto, insieme al promo di "Ummagumma" in vinile rosso
giapponese) e non apparve praticamente mai nei negozi di dischi. La ragione fu che non
fu mai commercializzato, perchè realizzato per un fan club giapponese senza
l'autorizzazione dei Floyd, i quali, quando videro realizzato il disco, lo fecero ritirare e
distruggere (quasi completamente). Il disco non ha mai avuto l'OBI, e quindi non era inteso
per una distribuzione commerciale vera e propria.

Nicaragua. Si tratta di una speciale edizione promozionale stampata in Nicaragua e
distribuita alle stazioni radio del paese, come la Radio Satelite di Estelì (Nicaragua), risulta
che queste poche copie originariamente erano state destinate al solo mercato
centroamericano appunto per stazioni radio e D.J. e facevano parte di una limitatissima
serie, chiamata "Grandes Exitos", una specie di ristampa dei principali dischi del rock, tra
cui, appunto, "The Dark Side of the Moon", solo in un secondo tempo si sono viste nel
mercato nordamericano come Ebay, finora se ne conoscono 3 copie. E’ caratterizzata
dalla famosissima copertina colorata con uno speciale motivo stile “prog”.

Svizzera. Anche la Svizzera non rimase immune dal fenomeno “The dark side of the
moon, e fece uscire due versioni del disco: una prodotta per la serie “Silva” e una per la
serie “Ex-Libris”. La "Silva" nacque nel 1943, in risposta alla "Migros": non vendeva libri e
dischi, ma i suoi membri dovevano raccogliere degli speciali 'cheques' (come se fossero
dei punti a premio). Ben presto, progressivamente, circolarono in Svizzera questi speciali
'cheques' della "Silva", sotto forma anche di adesivi, su generi alimentari e non, attaccati o
stampati sulle confezioni. A seconda del prezzo del prodotto, si potevano trovare adesivi di
1, 2, 3, 5, 10 o 20 o più punti: quello che doveva fare la gente era solo tagliare questi punti
e collezionarli! Raggiunto un determinato punteggio, cioè si avevano punti a sufficienza, si
doveva scrivere direttamente alla "Silva", mandandogli i punti che si avevano; questa
spediva a casa uno speciale libro fotografico. Alcuni di questi libri avevano solo foto e altri,
invece, avevano alcune foto mancanti e bisognava perciò raccogliere altri punti-Silva per
ordinare queste foto e completare il libro. Questa era una buona opportunità per parecchie
persone per prendere libri a un buon prezzo. Era una specie di concorso a punti, come
quello che oggi si trova presso i supermercati o i centri commerciali. Più prodotti si
compravano, più punti-Silva si potevano avere. Ben presto circolarono in alcuni circoli
privati anche dei dischi con i punti-Silva sopra, che potevano essere dati via da
collezionisti. Addirittura si potevano trovare alcune rare edizioni di famosissimi dischi con
una etichetta personalizzata dalla "Silva", con lo speciale codice "ML", anche se venivano
stampate per comodità in altri paesi (come la Germania). E "The Dark Side of the Moon"
era uno di queste stampe: e per questo è considerato, a suo modo, una rarità! I punti-Silva
rappresentarono per parecchio tempo l'unico mezzo per combattere i prezzi "stracciati"
che la "Migros" faceva nei suoi discount. Purtroppo, alla fine del 1999, la "Silva" chiuse i
battenti, per problemi finanzieri e altri motivi. Fu comprata in blocco dalla "THE
BERTELSMAN MUSIC GROUP" (BMG).

La "Ex-Libris", invece, era la divisione musicale della nota organizzazione "MIGROS",
proprietaria di numerose catene di negozi e supermercati che trattano generi alimentari e
altro, una sorta di discount svizzeri. Nei primi anni questa catena fece uscire dei libri e
alcuni dischi collegati a queste pubblicazioni, che per cui appartenevano a un club privato
di musica, molto famoso all'epoca in Svizzera, un po' come il 'Club Sonderauflage' in
Germania. Queste edizioni in vinile del Club erano dedicate ai più grandi gruppi rock,
come Rolling Stones, Beatles e altri. Ma poi la "Migros" si allargò e aprì numerosi negozi
pubblici nelle più importanti città della Svizzera, dove anche i non-membri del Club
potevano acquistare i dischi riservati al Club. Il numero di queste copie era molto alto,
proprio per coprire le domande; non solo: il prezzo di queste copie era più basso e, perciò,
conveniente rispetto ai normali negozi di dischi.

U.K. Un po’ di notizie su disco originale inglese. La prima copia inglese ebbe una uscita
travagliata: aveva un difetto nella matrice che era stata usata per stampare la seconda
facciata delle prime copie con l'etichetta con il prisma azzurro pieno. Tutte queste copie
avevano questo difetto (un'imperfezione alla fine di "Money", poi di nuovo all'inizio di "Us
and Them", e poi infine per circa 3 minuti durante la fine di "Any colour you like" e l'inizio di
"Brain Damage", difetti che si sentivano poco, ma c'erano), tanto che non fu corretto sino
alla successiva matrice B-3, che non fu usata sino alla seconda edizione del disco (quella
con l'etichetta differente con il prisma normale). Contemporaneamente, le primissime
copie stampate con la matrice A-1/B-1 furono poche e per questo sono rarissime da
trovare. Inoltre, ormai risaputo che la prima edizione del disco (con l'etichetta originale col
prisma pieno e matrici "A-2/B-2") aveva un altro difetto, in quanto lo speciale disegno del
prisma pieno rendeva difficile leggere la scaletta dei brani, per cui, la EMI Records
abbandonò questo motivo per stampare la nuova e classica etichetta col prisma normale,
tipico dalla seconda edizione in poi. Anche la seconda edizione non era immune da errori.
E’ ormai risaputo che la prima edizione del disco è stata modificata con il motivo della
seconda edizione (prisma classico dal contorno blu) dopo un solo mese, in quanto lo
speciale disegno del prisma pieno rendeva difficile leggere la scaletta dei brani. Per cui, la
EMI Records fece così stampare la nuova e classica etichetta, che differisce dalle edizioni
successive, poichè ha ancora il testo che inizia per "...The Gramophone Co..." sul bordo
esterno (quelli stampati in seguito avranno "...EMI Records Ltd..."). Altro particolare era
che i numeri sul run-off "A-3/B-3" erano importanti, perchè indicano che la stampa era
presa da una delle prime matrici, un primo master-tape quando questo era ancora nuovo.
La prima edizione uscì con i numeri "A-2/B-2", come abbiamo visto, e l'etichetta con il
triangolo azzurro pieno, era di una qualità ottima e suonava benissimo, ma aveva il già
citato difetto (glitch, un impulso errato) alla fine di "Money", poi di nuovo all'inizio di "Us
and Them" (che terminava dopo la terza strofa del cantato) e poi infine per circa 3 minuti
durante la fine di "Any colour you like" e l'inizio di "Brain Damage", difetti che si sentivano
poco, ma c'erano. La qualità sonora delle stampe con "A-3/B-3" era sempre ottima e
soprattutto non aveva più questi errori; la qualità sonora, invece, delle stampe successive
con "A-4/B-4" e le altre ristampe non avevano la stessa qualità e non suonavano bene
come le prime, in quanto la matrice era oramai stata usata per moltissime stampe ed era
oramai deteriorata.
--ooOoo—

Infine, non mi rimane che soffermarmi su alcuni paesi che hanno prodotto, quasi
inspiegabilmente, parecchie differenti variazioni di etichetta nell’ambito della stessa
edizione.

Argentina. Si conoscono 18 differenti variazioni di etichetta della prima edizione, quasi tutti
con differenze di colore.

Guatemala. Si conoscono 8 differenti variazioni della stessa etichetta verde della Odeon,
le differenze sono minime e variano nelle scritte.

Perù. Si conoscono ben 13 differenti variazioni della stessa etichetta della EMI, le
differenze sono tutte per le scritte presenti.

Uruguay. Si conoscono 11 differenti variazioni della stessa etichetta della Odeon, le
differenze variano nelle scritte.

In questo paese esiste anche il fenomeno delle versioni promozionali per le stazioni radio,
comune a quasi tutti i dischi dei Floyd. La copertina era promozionale e tutta rossa ed era
conosciuta come la Sondor “Emergency Cover”, dal nome della società che la fece uscire.
La "Sondor S.A." è stata creata ed era di proprietà di Enrique Abal, ora diretta da suo figlio
Rafael Abal (la persona che ho contattato personalmente quando ho controllato l'origine
dei promo), mentre Ricardo e Roberto Gioscia hanno creato un gruppo finanziario di loro
proprietà, la "R&R Gioscia" appunto, che attualmente è la più grande catena di negozi di
musica in Uruguay, chiamata "Palacio de la Música", ora anche produttori. Non vi è alcuna
relazione tra le due società. La Sondor è tuttora la più grande compagnia discografica
uruguayana, che produce il 70% della musica degli artisti dell'Uruguay e che deteneva i
diritti per il catalogo dei dischi della CBS americana dagli ultimi anni '60 alla fine degli anni
'90; parecchi sono gli artisti stampati su catalogo Sondor, soprattutto i classici gruppi rock.
Nata negli anni '40 con il nome di "Son d'Or" (in francese, "Suono d'oro"), produsse e
stampò, tra l'altro, il primo 45-giri del Sudamerica (1954), mentre il primo LP stereo uscì
nel 1960, a cui seguirono negli anni più recenti anche musicassette e compact discs. Nel
1962 la società cambiò in Sondor, fondendosi con una dozzina di altre piccole società
uruguayane, e stabilendosi definitivamente a Montevideo. Quando la CBS pensò che la
Sondor fosse in difficoltà, i diritti commerciali furono acquistati dalla "R&R Gioscia" e molti
successi di artisti famosi, come Pink Floyd e Janis Joplin, furono ristampati sotto questa
casa. Furono ristampati anche dalla "Well S.A.", che non era altro che una società
sussidiaria della "R&R Gioscia S.A.".

Parallelamente al mercato originale, la Sondor fece uscire negli anni '80 delle particolari
edizioni pubblicitarie con copertina differente: queste particolari edizioni della Sondor
erano fatte apposta in uno speciale formato, che la Direzione della Sondor stessa
definisce come "Emergency covers", e non solo promozionali, per essere distribuite alle
stazioni radio ed ai DJ, naturalmente per scopi pubblicitari. Gli LP così distribuiti, sebbene
stampati su label della CBS e marchio Sondor, erano fatti utilizzando una copertina
comune neutra della Sondor, con attaccate le due parti della copertina riprodotta già per le
musicassette, una specie di copertina di emergenza (da lì la spiegazione della Sondor del
termine di "Emergency covers") ed a basso costo, proprio per non stampare l'intero motivo
dell'album originale riprodotto, che avrebbe fatto lievitare i costi del disco. Probabilmente
queste edizioni furono tutte stampate e distribuite dopo gli LP originali.

Yugoslavia. Si conoscono 8 variazioni della stessa etichetta giallo-verde della Harvest e
ben 18 variazioni della stessa etichetta classica col prisma, tutte le differenze sono nelle
scritte.

Le edizioni della ex-Yugoslavia sono state prodotte tutte da una stessa casa, la Jugoton,
che divenne famosa tra i collezionisti dei Pink Floyd, proprio perché è l'etichetta dei primi
album della band, come "Meddle", "The Dark Side of the Moon", "A Nice Pair", "Wish You
Were Here", sino a "Animals" e "The Wall". Ma per i collezionisti di vinile la Jugoton ha un
significato speciale: infatti, per un motivo che ancora sfugge, la Jugoton stampò alcuni
album con molteplici versioni di etichetta, come è il caso di "Meddle", "A Nice Pair" e
soprattutto "The Dark Side of the Moon" (sia la versione stereo, che la versione
quadrifonica).
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