Il festival è in programma da giovedì 26 agosto a domenica 5 settembre - Lecco Notizie

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Il festival è in programma da giovedì 26 agosto a domenica 5 settembre - Lecco Notizie
Presentata a Villa Greppi la 24^ edizione del Festival L’ultima luna
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Il festival è in programma da giovedì 26 agosto a
domenica 5 settembre
L’edizione 2021 de L’ultima luna d’estate vuole opporre alla pandemia
la poesia

MONTICELLO – Un mondo senza poesia è un mondo in cui nessuno vorrebbe vivere: ecco
perché questa 24^ edizione de L’ultima luna d’estate, festival del teatro popolare di
ricerca con la direzione artistica di Luca Radaelli oppone alla pandemia la poesia; anche
quest’anno teatro nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia
e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza.

Ideato e organizzato da Teatro Invito soggetto riconosciuto da Regione Lombardia e dal
MIC) in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, il festival è realizzato con
il contributo del Ministero della Cultura, dei Comuni di Bulciago, Briosco, Carnate,
Casatenovo, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirtori, Sirone, Usmate
Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Vigan, e con il sostegno del Parco di
Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincia di Lecco. Main sponsor del
Festival è Acel Energie.

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Presentata a Villa Greppi la 24^ edizione del Festival L’ultima luna
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Oltre venti appuntamenti da non perdere – da giovedì 26 agosto a domenica 5 settembre –
per riprendersi la vita con raffinati e delicati spettacoli all’aperto e in assoluta sicurezza,
incontri poetici, musica e passeggiate culturali nelle bellissime location della Brianza per
un’edizione dedicata al maestro Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, scrittore e
sperimentatore totale di un teatro poetico e sognante, più volte ospite al festival, attento al
teatro immerso nella natura, visionario e anticonvenzionale.

Tantissimi gli ospiti della kermesse – riconosciuta dal Ministero e realizzata con la
collaborazione dei comuni della Brianza collinare – che si aprirà quest’anno con due artisti
vitali e coltissimi: Franco Arminio, poeta e paesologo irpino per la prima volta in Brianza e
la meravigliosa Maddalena Crippa, celebre e appassionata attrice brianzola. Tra gli ospiti
ci sarà la storica compagnia astigiana Teatro degli Acerbi con un percorso poetico
itinerante ispirato all’Antologia di Spoon River nella quale gli spettatori cammineranno
all’interno del cimitero di Sirtori, i sofisticati Sotterraneo con un one-man show dedicato a
Shakespeare, la leggiadra irriverenza di Andrea Cosentino, un accorato monologo di
Andrea Pennacchi e tanti altri.

Torna dopo il successo degli anni scorsi la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle
compagnie under30 per mostrare nell’ambito del festival il loro lavoro e partecipare

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Presentata a Villa Greppi la 24^ edizione del Festival L’ultima luna
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all’edizione dell’Ultima Luna 2022. Un’occasione unica per scoprire nuovi talenti e
comprendere la direzione che sta prendendo l’arte dal vivo.

Il festival si aprirà giovedì 26 agosto alle ore 18.30 al Monastero della Misericordia di
Missaglia con il poeta Franco Arminio, scrittore e poeta irpino, fondatore della paesologia,
che si confronterà con Luca Radaelli su poesia e provincia, un viaggio nell’Italia dei piccoli
paesi, proponendo una riflessione in versi e prosa sulle fragilità del nostro Paese e sulla
desolazione contemporanea dei luoghi spopolati che nessuno riesce più a raccontare.

A seguire alle ore 21 la Brianza accoglie caldamente una delle sue figlie più geniali,
Maddalena Crippa con lo spettacolo Didone (libro IV) – Eneide un racconto mediterraneo,
progetto e regia di Sergio Maifredi – produzione Teatro Pubblico Ligure: un canto di
raffinata poesia e passione totale, che ha dato vita a innumerevoli e straordinarie riscritture,
tra cui la struggente “Didone abbandonata” di Metastasio.

Torna l’affascinante appuntamento con Galbusera Nera (La Valletta Brianza) venerdì 27
agosto alle ore 18.30 con L’altalena e il vino, spettacolo fatto delle canzoni e parole del duo
Aiora composto da Francesca Arrigoni e Nadir Giori al contrabbasso.

A Lesmo alle 21 la scena sarà tutta per Theandric Teatro Nonviolento e La vedova scalza,
dall’opera omonima di Salvatore Niffoi, vincitore del Premio Campiello 2006, spettacolo che
accompagna gli spettatori in un percorso catartico in una Barbagia feroce e violenta, quasi
un’arcadia in senso rovesciato.

Sabato 28 alle ore 21 a Cascina Butto di Montevecchia las serata è tutta dedicata alla
pittura di paesaggio: la storica e critica dell’arte Simona Bartolena terrà una conferenza
introduttiva su Giovanni Segantini, tra i massimi esponenti del divisionismo e a seguire Aria
Teatro, compagnia trentina, presenta Segantini, testo e regia di Giuseppe Amato, in scena
Denis Fontanari; progetto che nasce da un immaginario viaggio del maestro Giovanni
Segantini, poeta della luce, nei paesaggi interiori della sua anima e in quelli fisici della sua
vita, dall’infanzia ad Arco alla scoperta di Milano fino al trasferimento in Brianza e poi in
Svizzera.

Domenica 29 si comincia alle 11 a Osnago (ritrovo presso la Stazione) con Voci nel Bosco di
Compagni di viaggio, testo e regia di Riccardo Gilli, uno spettacolo itinerante con Carlo
Cusanno e Marzia Scala in cui pubblico e attori si spostano seguendo un percorso a tappe
dove al fascino della rappresentazione si unisce una piccola escursione nella natura.

Si continua alle ore 18.30 nel Chiostro San Giovanni a La Valletta Brianza con la gioiosa

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ironia e delicata irriverenza di Andrea Cosentino e del suo Kotekino Riff, esercitazione
comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla
dicibilità delle storie, coito caotico di sketch interrotti, roulette russa di gag sull’idiozia. A
Monticello domenica alle 21 si presenteranno al pubblico le compagnie under30 di
quest’edizione di Luna Crescente: la giovanissima Chiara Gambino con Nel nome di Maria,
storia di una donna che racconta di sé e della sua terra martoriata dalla mafia in un flusso di
coscienza ironico e disincatato; seguirà l’Apocalisse Tascabile, scritto da Niccolò Fettarappa
Sandri in scena con Lorenzo Guerrieri, premio delle Giurie al Festival Direction Under
30/2020 del Teatro Sociale Gualtieri e in finale al premio In-Box, in cui Dio compare in un
supermercato semideserto della periferia di Roma annunciando la fine del mondo. Chiuderà
la serata Il mito della bellezza testo e regia di BR Franchi, riscrittura dissacrante di The
Beauty Myth (1990) di Naomi Wolf, in cui sette personaggi, tutti interpretati da Barbara
Villa, si alternano in un cabaret tragicomico: da un minotauro nel labirinto a una generale in
guerra contro i segni del tempo, passando per la leader del partito Più Maschi Bianchi
Etero.

Lunedì 30 alle ore 21 a Lomagna Teatro Invito presenta L’ora che volge ‘l disio, concerto
jazz teatrale ispirato alla Divina Commedia, un percorso originale tra i brani più musicali
dell’opera dantesca in una prospettiva inusuale che esalta il ritmo dei versi in un vero e
proprio concerto. La capacità compositiva e improvvisativa di Arrigo Cappelletti (jazzista
che gioca anche con le note di Liszt) crea una scenografia sonora, all’interno della quale la
voce di Luca Radaelli conduce gli spettatori in un viaggio poetico ultraterreno.

Martedì 31 alle ore 18.30 nell’Oasi WWF Galbusera Bianca si terrà la Caccia al tesoro
poetico organizzata da Teatro Invito mentre alle 21 si continua a Carnate con Porcherie,
pagine da Taccuino di un vecchio sporcaccione di Charles Bukowski, reading letterario di e
con Luca Occelli (Santibriganti Teatro) per raccontare dell’universo narrativo dello
scrittore americano, cantore degli ultimi e degli invisibili, attraverso la sua opera più
celebre e “arrabbiata” capace di giustapporre alla crudezza di una resa realistica l’elemento
ludico, la “vis comica”, la capacità di sorridere dinanzi alla desolazione della vita.

Mercoledì 1 settembre alle ore 18.30 a Cascina Vignola presso l’Agriturismo La Camilla a
Osnago Emanuele Cerra e Antonio Bertoni presentano Fame, un monologo da mangiare di
Evoè Teatro, spettacolo da tavola, viaggio attraverso i sensi che accompagnano il doloroso
vizio e la sublime virtù di cui è affetto il nostro popolo, divertente digressione sui modi e
sugli stili del nostro vivere relazionato alla tavola. Alle ore 21 al Parco Villa Borgia di
Usmate Velate il palco sarà per Shakespearology, un’intervista impossibile a William
Shakespeare – concept e regia di Sotterraneo, collettivo di ricerca nato a Firenze e
vincitore del Premio Ubu – in scena Woody Neri per un one-man show, catalogo di materiali

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shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido per dare voce al Bardo in persona e
rovesciare i ruoli abituali.

Giovedì 2 settembre alle ore 21 a Viganò debuttano i giovani di Anomalia Teatro –
vincitori della scorsa edizione de La Luna Crescente, con Antigone, monologo per donna
sola di e con Debora Benincasa e regia di Amedeo Anfuso, Premio Mauro Rostagno alla
drammaturgia e selezionato dall’Italian Theatre Festival di New York, rivisitazione del mito
a metà tra un film d’azione e una soap opera con una protagonista minuta e spettinata (testo
pubblicato dalla casa editrice SuiGeneris).

Venerdì 3 alle ore 18.30 (e in replica alle ore 20.30 e alle ore 22.30) al cimitero di Sirtori la
storica compagnia Teatro degli Acerbi presenta Dormono…sulle colline, narrazione
itinerante di poesia e canti tra le lapidi di un cimitero di campagna, un percorso sospeso tra
le dimensioni di vita e morte e ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters;
un inno alle vite dei nostri antenati, una riflessione sulle nostre radici ma anche sul
significato della vita in generale, del lavoro e della morte. Alle ore 21 a Briosco (nuovo
comune acquisito in questa edizione), presso il Parco Baita Alpini, il Collettivo Teatrale
Bertolt Brecht presenta Pulcinella Mon Amour, Incubi, lazzi e sogni di Cetrulo
Pulcinella, per narrare l’arte difficile del sopravvivere della celebre maschera dai mille volti
sempre in fuga da qualcuno, sempre in cerca di qualcosa.

Sabato 4 alle ore 16.30 alla Cascina Bagaggera (La Valletta Brianza) il Collettivo presenterà
inoltre I racconti di Fernando di e con Maurizio Stammati, burattini di Carlo De Meo,
spettacolo divertente e a tratti malinconico tra il teatro di figura e il teatro di strada che
narra le avventure del pescatore e panettiere Fernando, personaggio realmente esistito,
detto ‘la montagna’ per la sua mole.

Sempre sabato, alle ore 18.30 a Bulciago nell’area del Museo Etnografico, Casa
Shakespeare accompagna gli spettatori in una Passeggiata con Otello tra prati e boschi;
alle 21 a Sirtori Teatro Invito/Ortoteatro presentano la nuova coproduzione Dove sono le
lucciole, testo e regia Luca Radaelli con Stefano Bresciani e Fabio Scaramucci, piano luci
di Andrea Violato, un viaggio nel mondo poetico di Pasolini, nel suo rapporto con la natura,
simboleggiato dalle lucciole ma anche da una visione del mondo legata agli ultimi della terra
(spettacolo patrocinato dal Centro Studi Pasoliniani di Casarsa)

Domenica 5 settembre sarà l’ultima giornata di festival: si comincia alle 16.30 al Monastero
della Misericordia di Missaglia con lo spettacolo per famiglie Qua Qua Attaccati là, storia di
oche magiche, principesse ribelli e giovani coraggiosi di Ortoteatro con Federica Guerra,
scene, figure e costumi di Mauro Fornasier e Paolo Pezzutti.

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Presentata a Villa Greppi la 24^ edizione del Festival L’ultima luna
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Alle 18.30 a Sirone Corrado D’Elia sarà in scena con Poesia, la Vita, un vero e proprio
percorso emotivo, una confessione pubblica, un invito alla bellezza, alla riflessione e al
sublime, attraverso i più grandi versi della poesia mondiale, un grande inno alla vita a
partire da una anacronistica fiducia nella parola.

Il festival si chiude con un ospite sorprendente: alle ore 21 a Casatenovo l’autore e attore
padovano Andrea Pennacchi – che ha spopolato con il suo furibondo “Pojana”, satira di un
uomo veneto razzista proposta nel programma televisivo Propaganda live – sarà sul
palcoscenico con il monologo Mio Padre, Appunti sulla guerra civile, accompagnato dalle
musiche originali e dal vivo di Giorgio Gobbo, Graziano Colella e Gianluca Segato per
raccontare il viaggio di un figlio “come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso” alla ricerca
del padre, della sua storia di partigiano e prigioniero, un racconto asciutto e senza sconti in
cui Pennacchi descrive i fatti, mescolando episodi di ridicola goffaggine ad azioni di
coraggio epico e mirabilmente “giuste”.

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