TERRA e ACQUA 2020 Programma elettorale - Comune di Venezia

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TERRA e ACQUA 2020 Programma elettorale - Comune di Venezia
Programma elettorale

TERRA e ACQUA 2020

    Comune di Venezia
TERRA e ACQUA 2020 Programma elettorale - Comune di Venezia
www.terraeacqua2020.it

                  @terraeacqua2020

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                 Radio TERRA e ACQUA 2020

    Si ringrazia Paolo della Corte per averci concesso l’utilizzo delle foto

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INDICE

Il nostro progetto                                                      5

Città                                                                  13
 11. Residenzialità                                                    14
 12. Edilizia residenziale pubblica                                    17
 13. Bilancio partecipato e urbanistica                                19
 14. Trasporto acqueo e terrestre                                      22
 15. Sicurezza                                                         24

Economia                                                               27
 16. Lavoro e diversificazione economica                               28
 17. Economia digitale                                                 30
 18. Artigianato                                                       32
 19. Piccole e medie imprese                                           34
 10. Commercio                                                         36

Società                                                                39
 11. Turismo sostenibile                                               40
 12 Cultura                                                            43
 13. Sport                                                             46
 14. Musei Civici                                                      48
 15. Tradizioni                                                        50

Persona                                                                53
 16. Politiche dell’Infanzia ed educative                              54
 17. Disabilità e anzianità Inclusive                                  57
 18. Politica delle Donne                                              59
 19. Diversità e inclusività                                           61
 20. Salute e sanità                                                   63

Ambiente                                                               65
 21. Cambiamento climatico, decarbonizzazione ed energie rinnovabili   66
 22. Verde pubblico                                                    69
 23. Laguna e moto ondoso                                              72
 24. Qualità dell’aria                                                 75
 25. Verifiche e bonifiche ambientali                                  77

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Il nostro progetto

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Terra e Acqua, equilibrio e armonia

Terra e acqua: nell’equilibrio fra questi due     “Equilibrio” non significa equilibrismo o
elementi, sapientemente preservato e go-          cerchiobottismo: laddove l’armonia è sta-
vernato la Repubblica di Venezia si è svilup-     ta compromessa o incrinata, una spinta di
pata e ha garantito benessere a chi ha scelto     segno contrario è necessaria per costruire
di viverci, nel corso della sua storia millena-   il futuro e ripristinare gli equilibri spezzati.
ria. Armonia ed equilibrio fra classi sociali e   Alcuni dei grandi temi su cui presenteremo
genti di diversa provenienza, che in questa       proposte realistiche e realizzabili, nel segno
città hanno convissuto senza conflitti etnici     della concretezza e dello sviluppo sostenibi-
o di classe grazie a politiche sociali che han-   le riguardano i dualismi tra turismo e resi-
no preceduto di qualche secolo il concetto        denzialità, traffico acqueo e ambiente, gran-
di “Welfare State”, hanno permesso a una          de distribuzione e commercio di prossimità.
città Stato di competere ad armi pari con
Monarchie e Imperi grazie alla coesione in-
terna e al senso di appartenenza a un desti-
no comune, all’orgoglio di essere veneziani
che tuttora accomuna chi vive di qua e di là
dal ponte.

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Partecipazione e coesione, solidarietà e decentramento

Un Comune composto da realtà territoriali e        a tutte le articolazioni territoriali, alle perso-
sociali così diverse fra loro richiede un Sin-     ne e alle comunità che vivono in questo ter-
daco che si occupi a tempo pieno di Vene-          ritorio sospeso fra terra e acqua. Va garantita
zia, un prosindaco con deleghe vere e non          una politica realmente solidale con i più fra-
revocabili per la terraferma, il recupero delle    gili, i diversamente abili, le persone anziane,
forme di decentramento mortificate dal sin-        chi ha perso lavoro o non lo trova.
daco attualmente in carica.
In caso di vittoria, nei primi 90 giorni presen-
teremo una proposta organica di riforma
dello statuto comunale per conseguire quel
risultato sottraendolo alla discrezionalità del
sindaco di turno. Pari dignità va riconosciuta

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Diversificazione, innovazione, opportunità di lavoro

L’armonia perduta fra ambiente e presen-           La diversificazione economica sarà una pri-
za umana va ritrovata con scelte coraggio-         orità del nostro programma, per sprigionare
se e lungimiranti che facciano emergere il         le energie potenziali di questo Comune in
potenziale straordinario di questa città e del     tutte le sue articolazioni territoriali: il polo lo-
suo territorio, da decenni sacrificati a forme     gistico e post-industriale di Marghera, guar-
di sfruttamento miope e predatorio.                dando anche all’esperienza di Amburgo e di
La lezione di questi ultimi mesi è che affi-       altre città-porto europee, il commercio e il
darsi unicamente alla monocultura turistica        terziario avanzato di Mestre, le mille poten-
ci rende fragili e indifesi. La sfida che ci at-   zialità di Venezia, della sua Laguna e delle
tende nei prossimi anni è ripensare ciò che        sue isole il cui destino non deve essere quel-
veniva dato per scontato e non lo è, rendere       lo di museo a cielo aperto o “parco tematico”
l’economia e la società cittadina resilienti ai    ma di città viva e abitata.
cambiamenti climatici e alle crisi congiun-
turali, sviluppare e attuare una visione com-
plessiva.

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Trasparenza e concretezza, residenzialità e resilienza

Revisione della spesa – spending review –           economiche devono poter trovare il punto
nei primi 90 giorni è l’imperativo categorico       di pareggio o linea di galleggiamento che
per porre fine a spese superflue o anacro-          permette di sopravvivere a nuove o vecchie
nistiche e a volte clientelari, mettendo in si-     turbolenze come una pandemia o una crisi
curezza il bilancio comunale e liberando ri-        internazionale. In una economia veramente
sorse per una politica della residenzialità da      diversificata, i nostri figli troveranno le op-
anni assente, per forme innovative di soste-        portunità di lavoro che attualmente sono
gno all’artigianato, per garantire dignità alla     costretti a cercare altrove.
popolazione anziana e diversamente abile.           Cultura, commercio e artigianato verranno
Una profonda revisione e semplificazione            affidate a persone qualificate che abbiano
dell’assetto societario delle partecipate è il      le capacità di ridare a queste due fonti di
secondo asse di intervento, che riguarderà          ricchezza (materiale e spirituale) il ruolo che
la matrioska AVM – Vela – ACTV eliminando           hanno sempre avuto a Venezia. La residen-
sprechi incomprensibili, riducendo le zone          zialità sarà un punto cardine del nostro pro-
d’ombra, garantendo un efficace trasporto           gramma di governo.
pubblico locale e i servizi essenziali correlati.
Nella presenza stabile di residenti, le attività

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Rispetto, benessere e sviluppo sostenibile

Il benessere a cui aspiriamo non è soltan-         un paio d’ore dai lancioni gran turismo; è
to economico: riguarda anche la salute e la        quello che produce gettito con l’imposta di
qualità della vita, compromesse da un mo-          soggiorno e non quello che alla Città sottrae
dello di sviluppo ad alta intensità e basso va-    serenità e spazi vitali senza lasciare nulla in
lore aggiunto che è l’antitesi della sostenibi-    cambio, se non inquinamento e rifiuti da
lità. Se non abbiamo rispetto per noi stessi e     smaltire.
per il patrimonio straordinario di cui siamo       Lo sviluppo sostenibile e il contrasto ai cam-
i custodi, come possiamo pretenderlo dagli         biamenti climatici non sono un’opzione tra
altri, turisti o speculatori che siano?            le altre ma un preciso impegno etico verso
Per garantire un benessere duraturo e so-          i nostri cittadini, in Europa e nel mondo, un
stenibile, il turismo da richiamare in città è     impegno di responsabilità verso le prossime
quello ad alto valore aggiunto e non quel-         generazioni che sarà elemento distintivo
lo di massa: è il turismo pernottante attento      per rendere la città attrattiva di persone, di
alla Cultura, all’ambiente e all’artigianato lo-   giovani, di imprese e Istituzioni.
cale, non quello di giornata che scende per

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Dai secoli bui al Rinascimento: cultura e opportunità

Nei secoli bui erano tutti convinti che fosse        vono adattarsi alla Laguna e non la Laguna
il sole a ruotare intorno alla terra, e chi affer-   che deve piegarsi al gigantismo navale.
mava il contrario rischiava il rogo, fino al mo-     Cultura, attività creative e artigianato loca-
mento in cui Galilei e Copernico dimostraro-         le creano ricchezza e posti di lavoro e sono,
no il contrario.                                     insieme con l’istruzione, la formazione e la
La crisi in corso ha aperto gli occhi a tutti, e     ricerca, le risorse strategiche su cui punta-
suggerisce un’analoga rivoluzione coperni-           re; Venezia ha la capacità di attirare inve-
cana: non è la città che deve ruotare intorno        stimenti che non siano di natura puramen-
al turismo di massa, al punto di perdere l’a-        te speculativa, ma relazionati alla cultura e
nima in un patto faustiano, ma è il turismo          all’ambiente.
che deve ruotare intorno alla città e ai suoi
abitanti, adattandosi agli spazi finiti e non
infiniti in cui si muove. Sono le navi che de-

                                                                                                11
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Città

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1. Residenzialità

   Dal 2015 al 2020, il Comune di Venezia ha        come un potenziale bacino di nuovi residen-
perso 10.000 residenti circa e la Venezia insu-     ti, temporanei o stabili, con il risultato di con-
lare ne ha persi 5.000, al ritmo di 1.000 all’an-   tribuire alla preservazione di negozi di vici-
no. Lo spopolamento dei sestieri ha cause           nato e altre attività non collegate al turismo.
complesse che vanno affrontate nel loro in-             Le università veneziane con i loro 26.000
sieme e richiedono interventi su più fronti:        studenti e oltre 2.000 dipendenti rappre-
casa, lavoro e servizi sono i tre cardini su cui    sentano una risorsa economica e culturale
articolare una politica della residenzialità in     preziosa e ormai indispensabile per il futu-
grado di invertire la tendenza. Lasciando ad        ro di Venezia e di Mestre. La loro sopravvi-
altri le roboanti promesse di “30.000 nuo-          venza però dipende dalla capacità dell’am-
vi residenti” (che ormai suscitano soltanto         ministrazione comunale di garantirne la
un’amara risata), nostro obiettivo è ritornare      compatibilità con la dimensione turistica
al segno “più”, dopo decenni di saldo nega-         della città. Gli studenti, i docenti, il persona-
tivo che non è soltanto “naturale” come af-         le tecnico amministrativo e i borsisti hanno
ferma il sindaco, ma anche migratorio come          l’esigenza di trovare alloggio a una distanza
dimostra l’accesso agli atti dell’anagrafe co-      ragionevole dalle sedi lavorative e di studio.
munale realizzato nel 2018.                         Se sarà data loro questa possibilità, molti po-
   La politica della casa, primo cardine del        tranno trasformarsi da residenti temporanei
nostro piano, richiede interventi su tre livelli:   a residenti effettivi andando a rigenerare il
l’edilizia residenziale pubblica, quella privata    tessuto sociale.
e quella “mista” che riconosce l’iniziativa pri-        Gli atenei stanno soffrendo per la man-
vata in forma di cooperative, con la cessione       canza di spazi per aule e laboratori. La nuova
del diritto di superficie su aree di proprietà      amministrazione dovrà quindi impegnarsi a
comunale. Inoltre, la popolazione studen-           garantire spazi idonei nella città storica per
tesca universitaria può essere considerata          lo sviluppo di una dimensione universitaria

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in costante crescita, grazie anche all’effetto        la problematica dello spopolamento mu-
attrattivo che Venezia ha per molti studen-           tuando una visione complessiva di riqualifi-
ti, anche esteri. La delocalizzazione a Mestre        cazione della città - anche sul piano demo-
infatti se comporta alcuni vantaggi logistici         grafico e occupazionale - questo pacchetto
implica una ovvia perdita di immagine su cui          di interventi non deve considerarsi un insie-
si è costruita la personalità di questi atenei.       me di provvedimenti assistenzialistici a sé
    L’amministrazione dovrà inoltre riprende-         stanti - disconnessi da politiche di sviluppo
re un dialogo con gli atenei per collaborare          occupazionale e interventi di rigenerazione
assieme alla rinascita sociale, economica e           urbana alternativi alla monocultura turisti-
culturale. Le università infatti hanno compe-         ca - bensì come una leva a sostegno di tali
tenze preziose e di alto livello in settori im-       obiettivi. Questi provvedimenti sono ritenuti
portanti come quello economico, culturale,            indispensabili non solo per rilanciare la voca-
turistico, ambientale che possono e devono            zione residenziale del mercato immobiliare
avere ricadute sul territorio.                        in città, ma anche per razionalizzare il feno-
                                                      meno degli affitti brevi turistici e contenere
Edilizia privata: ripristinare l’equilibrio fra lo-   l’espansione alberghiera e delle strutture ri-
cazioni turistiche e locazioni di lungo periodo       cettive complementari: residenzialità priva-
   Fermo restando che il diritto di proprietà         ta e offerta turistico-ricettiva a Venezia sono
è tutelato dalla Costituzione con riserva di          tematiche inesorabilmente legate a doppio
legge che preclude interventi raffazzonati            filo che richiedono una visione organica a
o improvvisati a livello comunale, la proli-          cui fare seguire un’azione comune.
ferazione delle locazioni turistiche può tro-            Il pacchetto si estende a 2 ambiti di inter-
vare un duplice argine in: 1) politiche fiscali       vento, strettamente interconnessi e comple-
e incentivi a favore delle locazioni di lungo         mentari l’uno all’altro:
periodo; 2) regolamenti che indirettamente
rendono meno conveniente la trasforma-                1 Attivazione di strumenti di incentivazione all’u-
zione sistematica di interi edifici in alber-         so residenziale del patrimonio edilizio privato
ghi diffusi, come è stato con l’introduzione
dell’obbligo di fosse settiche nel nuovo rego-        Supportare i proprietari nella stipula di nuo-
lamento edilizio.                                     vi contratti d’affitto residenziale con:
   Il seguente pacchetto di interventi mira
all’implementazione di un piano di rilancio               incentivi fiscali e istituendo un fondo
decennale della residenzialità privata in cit-            speciale di garanzia contro i casi di moro-
tà e nelle isole da attivare con la prossima              sità. Ad esempio: detassazione IMU-TASI
Legge Speciale per Venezia. L’ineluttabile e              al 100% e dell’imposta sul reddito fondia-
urgente introduzione di poteri speciali di in-            rio al 50% sui nuovi contratti residenziali
tervento a sostegno della residenzialità pri-             (es: canone libero 4+4, canone concor-
vata è una condizione imprescindibile per                 dato 3+2). Costo stimato: 5 milioni di euro
tentare di arrestare il trend ultradecennale              (3.500.000 di incentivi fiscali + 1.500.000
di spopolamento del territorio anfibio.                   per il fondo di garanzia);
   Consci della necessità di dover aggredire              rimodulazione della TARI con sensibi-

                                                                                                    15
le abbassamento delle aliquote per la
    prima casa, da finanziarsi con il gettito
    dell’imposta di soggiorno.

2. una migliore regolamentazione dei posti
letto a uso turistico nel Comune di Venezia

    L’estensione della cosiddetta normativa
sui blocchi dei cambi di destinazione d’uso
a tutto il territorio comunale, per impedire la
trasformazione di ulteriori spazi in strutture
ricettive alberghiere;
    una regolamentazione stringente e qua-
lificante delle locazioni turistiche, in grado
di disciplinare distintamente la gestione
imprenditoriale da quella non professionale
(es: criteri di imprenditorialità) da ottenersi
in sede di legislazione nazionale o eventual-
mente di Legge Speciale.

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2. Edilizia residenziale pubblica

Le politiche di gestione dell’Edilizia Residen-       tà abitative a tutela della salubrità e del
ziale Pubblica hanno un ruolo cruciale, tra-          decoro;
scurato negli ultimi decenni, per garantire           dare massima priorità alla messa in agibili-
la possibilità di residenza, sviluppare il senso      tà delle locazioni attualmente inagibili.
civico, la prevenzione attiva della delinquen-
za giovanile e stimolare la crescita del tessu-      Interventi sulle graduatorie
to socio-economico del territorio. Crediamo
sia quindi fondamentale garantire che la di-          Immediata messa in atto delle assegna-
sponibilità di alloggi sia adeguata a soddi-          zioni previste nei bandi già effettuati e
sfare le esigenze della popolazione, soprat-          chiusi;
tutto quando il contesto socio-economico, il          ridefinire i punteggi dei bandi per dare
mercato immobiliare e la pressione turistica          adeguato peso a casi di sovraffollamen-
precludono la possibilità di acquisto a una           to, di alloggio insalubre/non igienico, di
parte significativa della popolazione.                fragilità economica, di disabilità e di mo-
                                                      nogenitorialità;
Le nostre proposte sono:                              definire le priorità previste per condizioni
                                                      di canone d’affitto eccedente il 50% del
  Interventi immediati per l’agibilità                reddito, rilascio alloggio per separazione/
  delle unità abitative                               divorzio, alloggio soggetto ad alta marea
                                                      specialmente in riferimento a disabili;
    stilare delle liste di priorità per gli inter-     regolarizzare i contratti d’affitto non re-
    venti segnalati da tempo e non ancora             gistrati per garantire corretta assegna-
    effettuati;                                       zione dei punteggi.
   incrementare le Ispezioni pianificate del-
    lo stato di salute degli edifici e delle uni-

                                                                                             17
Interventi sull’accessibilità

  Introdurre una quota preferenziale per
  l’assegnazione di unità abitative a piano
  terra/rialzato per persone con difficoltà
  motorie importanti (se non ad alto ri-
  schio di acqua alta, per quanto riguarda
  la parte insulare);
  adeguare gli edifici esistenti da un pun-
  to di vista strutturale per garantire e ac-
  crescere l’accessibilità.

Interventi per incremento di disponibilità
alloggi popolari

 Iniziare o riprendere al più presto i lavori
  per rendere disponibili unità libere indi-
  viduate.
 individuare gli edifici presenti sul territo-
  rio comunale e adatti alla riconversione
  in unità abitative per edilizia popolare;
 sviluppare un Piano Giovani, volto a indi-
  viduare mini appartamenti a canoni ac-
  cessibili per studenti e giovani lavoratori;
  costituire un tavolo di trattativa con
  ATER per la rimessa in opera degli allog-
  gi popolari e/o acquisto degli stessi da
  parte del Comune.

Interventi per favorire la vendita a riscatto

  Riproporre la possibilità di vendita a ri-
  scatto di alloggi ERP, laddove la residen-
  za del potenziale acquirente sia conti-
  nuativa e certificata per almeno 30 anni
  consecutivi nella stessa unità abitativa
  oggetto della vendita. L’immobile avrà
  vincolo di essere usato a solo scopo re-
  sidenziale come condizione prevendita.

18
3. Bilancio partecipato e urbanistica

Bilancio partecipato                              L’approccio da seguire, diverso dalle forme
   Per sviluppare politiche che rispondano        di assemblee auto-convocate che coinvol-
veramente alle esigenze e ai problemi dei         gono principalmente i cittadini attivi e ri-
cittadini proponiamo di creare una voce di        schiano di restituire un’immagine parziale
bilancio che di anno in anno venga destina-       della pluralità di opinioni della cittadinan-
ta alle priorità decise dalla cittadinanza con    za, è quello di selezionare tramite sorteggio
il modello del Bilancio Partecipato, già intro-   un campione rappresentativo della popola-
dotto da molti Comuni italiani fra cui Bolo-      zione, che viene messo in condizioni di riu-
gna (2 milioni di euro) e Milano (4,5 milioni     nirsi, sentire esperti e portatori di interesse,
di euro). In fase di prima applicazione, pro-     di studiare, discutere e deliberare proposte
poniamo di destinare a questa voce di bilan-      su temi specifici di interesse pubblico che
cio un importo pari a 2 milioni all’anno per i    richiedano soluzioni urgenti e condivise. Il
prossimi anni.                                    Sindaco si impegnerà a fare proprie le pro-
   Le modalità di partecipazione della citta-     poste che abbiano ottenuto l’80% del con-
dinanza, da testare sul bilancio partecipato,     senso del Consiglio di cittadine e cittadini e
potrebbero poi essere estese ad altri ambiti      giustificare pubblicamente l’eventuale mo-
suscettibili di essere oggetto di consultazio-    difica o non assunzione di queste proposte e
ne popolare con la formula del Consiglio di       di quelle che abbiano ottenuto un consenso
cittadine e cittadini (Convention Citoyenne,      minore. Qualora l’attuazione fosse al di là dei
Citizens’ Assembly), con l’obiettivo di ridurre   suo poteri, il Sindaco si impegnerà a porta-
il divario fra amministratori e amministrati      re le proposte alla discussione del Consiglio
e di pervenire a decisioni che abbiano una        Comunale in apposite sedute aperte al pub-
visione di lungo respiro, perché non sotto-       blico e trasmesse in streaming. Per seguire il
poste alla logica delle scadenze elettorali,      processo di attuazione delle proposte verrà
e siano indipendenti da interessi di parte.       istituita una Commissione di Monitoraggio

                                                                                             19
permanente formata da cittadine/i e ammi-           comunale con una moratoria di cinque
nistratori, estratti a sorte e a rotazione, sul     anni;
modello della regione del Belgio Orientale          bloccare ogni cambio di destinazio-
(fonti: Manifesto per le “Assemblee cittadine       ne d’uso a finalità turistiche nel campo
per l’Italia”; Marcin Gerwin “Le Assemblee ci-      dell’ospitalità in terraferma come nelle
viche. Guida a una democrazia che funzio-           isole, capoluogo compreso;
na”, entrambe facilmente reperibili in rete).       riconvertire la cultura monoturistica a
                                                    quella industriale artigianale direziona-
Urbanistica                                         le mediante la riallocazione delle attività
Il territorio del Comune di Venezia è costi-        nel centro storico e isole (modello città
tuito da un mosaico di aree tra loro molto          di Berlino e città di Genova);
diverse (campagna, laguna, isole, aree de-          valorizzare i beni comunali e invertire la
dicate alla logistica e alla produzione indu-       politica di dismissione con quella dell’ac-
striale). La gestione urbanistica di questo         quisizione consapevole di beni e terreni,
complesso territorio richiede un cambio di          affinché il Comune di Venezia investa e
passo nei prossimi anni con una prospetti-          crei patrimonio per le generazioni future;
va a lungo termine tenendo presente che gli         utilizzare i parametri OCSE e di quelli pre-
scenari post COVID-19 porteranno da un lato         visti per le Smart city, in sinergia con i sei
alla contrazione delle risorse disponibili, ma      contesti previsti relativamente al settore
dall’altro all’opportunità di modificare un         del Verde, inteso come Ambiente in ge-
modello di sviluppo e gestione del Comune           nerale e che sono, secondo la classifica-
di Venezia inefficace e non più sostenibile.        zione operata dall’Università di Vienna, tra
Pertanto intendiamo gettare le basi per ade-        i sei fattori che contraddistinguono una
rire al modello di pianificazione e sostenibi-      città smart, ovvero il punto n° 3: Smart
lità proposto per Parigi: una città verde dei       environment (Tutela Ambientale) e il n°
15 minuti, dove tutti i residenti possono rag-      5 Smart mobility (soluzioni di mobilità
giungere a piedi o in bicicletta tutti i servizi    intelligente), dall’e-mobility alla sharing
di cui hanno bisogno nel tempo massimo di           mobility ad altre forme di mobility ma-
15 minuti. Sarà quindi necessario un proces-        nagement, guardando a come diminuire
so di “decostruzione della città” e contrario       i costi, diminuire l’impatto ambientale e
alla zonizzazione, per creare un tessuto ur-        ottimizzare il risparmio energetico;
bano integrato, in cui i negozi si mescolano        avviare per Marghera la selezione tra atti-
alle case e ai bar, i centri sanitari e le scuole   vità compatibili con la sicurezza della po-
agli edifici uso ufficio.                           polazione e la riconversione delle attività
                                                    dismesse sul modello città di Londra e
Le nostre proposte sono:                            Ruhr (D) mediante i finanziamenti nazio-
                                                    nali ed europei;
  Indirizzi di tipo strategico                      rivedere il quadrante Tessera in funzione
                                                    della tutela del terreno agricolo residuo;
    Azzerare o ridurre fortemente il consu-         recuperare ove possibile i lembi residui
    mo di suolo in ogni ambito del territorio       di terreno agricolo e incentivare le siner-

20
gie tra i prodotti a km zero e l’approvvi-
  gionamento del Comune di Venezia;
  ricucire il tessuto terra acqua costituito
  da canali e fiumi Marzenego, Salso, Sile
  e Brenta anche in chiave di trasporto di
  merci e persone tra la terraferma, la la-
  guna, Venezia e le isole.

Indirizzi operativi

 Valorizzare e riorganizzare la macchina
 comunale per quanto riguarda i Setto-
 ri Urbanistica, Edilizia Privata, Verde e
 Ambiente e Mobilità, riportando queste
 tematiche all’attenzione della gestione
 del territorio e nel contempo potenziare
 l’ufficio Finanziamenti Europei;
 rivedere il PI (Piano degli Interventi) per
 quegli aspetti in contrasto con gli indi-
 rizzi di sostenibilità e consumo del suolo;
 attivare forme di partecipazione e con-
 sultazione che tuttavia non compro-
 mettano il processo decisionale dell’am-
 ministrazione ma ristabiliscano un filo
 conduttore tra cittadini e macchina co-
 munale;
 promuovere forme sinergiche tra setto-
 ri del Comune in maniera che le scelte
 urbanistiche vadano di pari passo con
 quelle di ambiente, viabilità e sicurezza,
 in un processo “olistico o orizzontale” così
 da evitare che un settore agisca all’insa-
 puta dell’altro e comprometta l’efficacia
 degli interventi.

                                                21
4. Trasporto acqueo e terrestre

                                                          periferie e il centro anche in orario not-
   Nell’ambito della revisione di bilancio dei            turno;
primi 90 giorni, che riguarderà anche l’asset-            alleggerire la pressione sulla direttrice
to delle partecipate, vanno liberate risorse per          piazzale Roma - Canal Grande, istituen-
riportare il trasporto pubblico locale e livelli di       do un servizio di navigazione di linea San
accettabilità sul piano sociale e sanitario: an-          Giuliano - Fondamenta Nove collegato
che se alcuni dirigenti strapagati si ostinano a          con servizio bus/tram a piazza Barche;
negare l’evidenza, sono sotto gli occhi di tutti          istituire, nel medio termine, una linea
le immagini di mezzi pubblici che viaggiano               turistica (con tarifficazione adeguata ai
in condizioni incompatibili con l’emergenza               costi) che da piazza Barche porti diretta-
Covid, e troppe le corse mancanti a causa                 mente a Venezia, da sviluppare simulta-
della mancata assunzione dei 250 stagionali               neamente al nostro progetto di riqualifi-
che garantivano la copertura dell’orario esti-            cazione dell’ultimo tratto di canal salso
vo. Questa deve essere la priorità assoluta nei           (dall’Hotel Laguna a Piazza Barche).
primi 90 giorni di mandato.
                                                        Interventi per facilitare
Le nostre proposte sono:                                il diportismo residenziale:

  Interventi per il trasporto pubblico                Parallelamente al rafforzamento del traspor-
  di linea (persone)                                  to pubblico locale, proponiamo anche di fa-
                                                      cilitare il diportismo residenziale attraverso:
    Iniziare un ampio progetto di ammoder-
    namento della flotta (terrestre e acquea)             riprendere la manutenzione e sostitu-
    con mezzi sostenibili;                                zione degli anelli da ormeggio, previo
    garantire un adeguato servizio di colle-              censimento immediato di tutti quelli
    gamento urbano ed extraurbano tra le                  danneggiati o mancanti;

22
introdurre ormeggi a tempo con preno-            Interventi per la razionalizzazione
   tazione, due volte annunciati ma mai re-         del trasporto merci
   alizzati dalla Giunta uscente, anche via
   app con un massimo di ore di sosta e           Il sistema attuale è caratterizzato dall’utiliz-
   tendenzialmente gratuiti per i residenti;      zo irrazionale e anti-economico di imbarca-
   creare piccole darsene a pagamento             zioni sproporzionate al volume di merci che
   nelle isole che ne sono attualmente pri-       trasportano, la nostra proposta è puntare
   ve, come Murano e Burano, per facilitare       allo smistamento merci su barche meno
   lo sviluppo dell’economia locale che at-       impattanti fino a destinazione e rifondare
   tualmente soffre della mancanze di or-         Centro Interscambio Merci, assolutamente
   meggi per il mondo del diportismo;             necessario per stoccare le merci in arrivo e
   aumentare i posti nelle autorimesse al         per poter puntare a unità di trasporto inter-
   Tronchetto, considerata la palese insuffi-     no più piccole.
   cienza e le cronache liste di attesa per il
   parcheggio comunale di Piazzale Roma;            Politiche di incentivo in favore di motori
    riabilitare le vie d’acqua di Mestre e le       e carene eco-compatibili
   rive pubbliche in cui ormeggiare, da rea-
   lizzarsi parallelamente al nostro proget-      La ZTL di Venezia va rafforzata escludendo
   to di riqualificazione dell’ultimo tratto di   la circolazione dei mezzi più grandi e inqui-
   canal salso (dall’Hotel Laguna a Piazza        nanti. I divieti andrebbero accompagnati da
   Barche: vedi scheda urbanistica e sche-        politiche di incentivo anche economico per
   da territoriale con allegato rendering);       facilitare la transizione verso imbarcazioni
   progettare nuove darsene da diporto,           con carene e motori compatibili con le ca-
   per piccole unità nella gronda lagunare        ratteristiche specifiche dei sestieri.
   e per grandi unità nei pressi dei canali
   marittimi o delle bocche di porto, in par-
   ticolare al Lido e Pellestrina.

 Interventi per il trasporto privato persone

Per evitare la congestione del trasporto ac-
queo e limitare l’inquinamento da motori
diesel, vanno contingentati gli arrivi da fuo-
ri Comune con i lancioni Gran Turismo, e
meglio disciplinati quelli in provenienza dal
Tronchetto. Vanno creati meccanismi di col-
legamento permanente con la Capitaneria
di Porto e con la Polizia Lagunare per limita-
re il trasporto marittimo di persone e contin-
gentare gli accessi.

                                                                                             23
5. Sicurezza

    La sicurezza dei cittadini e del territorio sarà   rientamento sulla legalità dei vertici dei
una delle tematiche al centro delle nostre po-         Servizi Comunali, con azioni ed iniziative
litiche. Siamo convinti che la frequentazione          etiche, non limitate ai soli obblighi for-
degli spazi pubblici (parchi, piazze, quartieri)       mali;
produca sorveglianza spontanea e riduca in             capillare presenza e controllo del terri-
maniera sensibile gli spazi bui e le aree degra-       torio: incremento ma razionalizzazione
date in cui la criminalità e in particolare la mi-     dell’impiego degli agenti della Polizia Lo-
crocriminalità tendono a concentrarsi.                 cale sul territorio e presenza non esclu-
    Negli ultimi anni abbiamo assistito all’au-        sivamente finalizzata alla vigilanza, ma
mento di presenze, in particolare a Mestre e           vicinanza e sostegno della popolazione,
a Marghera, di soggetti marginali, di stranieri,       anche con la costituzione di presidi fissi e
di immigrati irregolari e inottemperanti all’or-       di pronto intervento;
dine di espulsione e, non da ultimo, di minori         istituire un ascolto costante dei cittadini
stranieri non accompagnati. Tutto ciò richiede         e delle relative associazioni al fine di pro-
un impegno costante delle Forze di Polizia e           muovere adeguate politiche di prevenzio-
della Polizia Locale per garantire la sicurezza.       ne dell’illegalità, rendendo da un lato la
Crediamo quindi che l’attività di controllo del        popolazione parte attiva nelle politiche di
territorio e delle forze dell’ordine debba esse-       prevenzione e dall’altro usufruendo delle
re affiancata da una forte politica sociale volta      sue conoscenze sulle zone a maggior ri-
alla riqualificazione degli spazi urbani e alla ri-    schio percepito. Occorre ristabilire e otti-
duzione della marginalità sociale.                     mizzare le relazioni con le associazioni che
                                                       si occupano di controllo di vicinato. Per un
Le nostre proposte sono:                               miglior coordinamento, va incoraggiato
                                                       e privilegiato l’utilizzo di canali e sistemi
    Aumentare la responsabilizzazione e l’o-           elettronici e informatici;

24
istituire nuove squadre ispettive della          principalmente ad azioni repressive, ha in
Polizia Locale e potenziamento di quel-          più casi sortito l’effetto contrario. I suddet-
le esistenti non solo per il controllo del       ti servizi vanno quindi rifinanziati onde ri-
territorio, ma anche per il monitoraggio         pristinare efficacemente la loro azione di
costante degli immobili pubblici, ai fini        identificazione precoce del disagio;
di ottenere risposte il più veloci possibili,    promuovere la salute pubblica focaliz-
in merito a occupazioni abusive e altre          zandosi su tutti quegli aspetti che possa-
situazioni rilevanti;                            no garantire, per quanto di competenza
implementare su base programmatica               comunale, la sicurezza dei cittadini negli
pluriennale della sorveglianza elettro-          spazi condivisi, anche alla luce della re-
nica sul territorio tramite l’installazione      cente epidemia;
di telecamere e di sistemi di controllo            pianificare interventi di urbanistica
remoto atti alla più veloce ed efficiente        orientata alla sicurezza mediante la pro-
localizzazione delle infrazioni;                 gettazione (e riprogettazione laddove
sviluppare il rapporto con i comandi del-        necessario) degli spazi fisici e dei luoghi
le altre forze di polizia, con sempre mag-       in maniera funzionale alla sicurezza. Si
giore coordinamento per una continua             pensi ad esempio a un miglioramento/
sorveglianza del territorio ai fini di una       implementazione degli impianti di illu-
maggiore prevenzione e repressione;              minazione pubblica, specie nelle aree
aumentare l’azione della polizia ammi-           sensibili e/o più a rischio;
nistrativa sulle criticità esistenti, per agi-   investire mezzi e risorse umane nell’edu-
re nel più breve tempo possibile, anche          cazione alla legalità e alla prevenzione
con ordinanze ad hoc, rispetto alle pro-         della violenza nelle scuole e sul territorio,
blematiche, anche solo potenziali, che di        interagendo con e coinvolgendo le forze
volta in volta si presentino, con maggior        dell’Ordine (ad esempio promozione fra
attenzione all’accattonaggio;                    gli adolescenti, anche nelle scuole, del-
contrastare il commercio abusivo e di            la cultura della legalità, del rispetto delle
tutti i fenomeni da esso derivanti, come,        regole e la responsabilità verso se stessi
ad esempio, la vendita di materiale con-         come cittadini; coinvolgimento dei ra-
traffatto;                                       gazzi nello sviluppo della coscienza de-
creare servizi di prossimità e potenziare        mocratica; miglioramento delle relazioni
ulteriormente quelli esistenti, ad esem-         fra ragazzi e ragazzi ed insegnanti volti a
pio il vigile urbano di quartiere (figura        prevenire episodi di bullismo e cyberbul-
non solo di controllo, ma anche di fidu-         lismo, prevaricazioni, discriminazioni).
cia) ai fini di mantenere un costante rap-
porto con la cittadinanza ed il territorio;
dedicare maggior attenzione per il socia-
le, non solo per quanto riguarda le risorse
economiche, ma anche per tutti quei ser-
vizi di prossimità che sono essenziali nel
sostenere le fragilità. La scelta di affidarsi

                                                                                          25
26
Economia

           27
6. Lavoro e diversificazione economica

La crisi legata al COVID 19 ci ha insegnato            ra attualmente 6.600.000.000 di fatturato e
che affidarsi unicamente alla monocultura              21.000 posti di lavoro, al netto di quelli legati
turistica ci rende fragili e indifesi, e rafforza le   alla crocieristica (155 milioni di euro) che ha il
diseguaglianze fra categorie protette e non            suo porto gestito da VTP (la stazione maritti-
protette, fra uomini e donne, fra generazio-           ma).
ni. L’impegno che prendiamo con la città è
ripartire dai punti di forza tradizionali (porto,      Le nostre proposte sono:
artigianato di qualità, cultura) e svilupparne
di nuovi al fine di creare un’economia resi-               Tutelare e ampliare le attività legate al
liente alle crisi sanitarie e internazionali.              porto commerciale, il cui futuro dipende
                                                           da scelte strategiche coraggiose e lungi-
Il porto                                                   miranti;
   Come già esplicitato nel capitolo “Residen-             riconvertire ad area logistica lo spazio di-
zialità”, le opportunità di lavoro sono condizio-          sponibile - tutto o in parte - di Marghera e
ne essenziale per trattenere, riportare e attira-          dell’area di retroporto (2.200 ettari), ban-
re residenti nel territorio comunale. La crisi in          china naturale dell’Adriatico;
corso ha dimostrato quanto fragile e vulnera-              pianificare fin d’ora una piattaforma off-
bile sia un’economia basata sulla monocultu-               shore capace di garantire un futuro al no-
ra turistica. Nostro primo compito sarà quindi             stro Porto, oggi minacciato dal progressi-
tutelare e potenziare i settori economici che              vo abbandono (“scrapping”) delle navi da
non dipendono unicamente dai flussi turistici              8.000 TEU in favore di portacontainer più
e in particolare: l’attività portuale, la cantieri-        grandi (17-19.000 TEU), che in Laguna non
stica minore, l’artigianato e il distretto del ve-         potranno entrare per una questione di pe-
tro (Murano).                                              scaggio (19 metri, contro i 12,5 metri del ca-
   Il porto commerciale di Marghera gene-                  nale dei Petroli). Al fine di tutelare i posti di

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lavoro e il valore aggiunto del nostro Porto      Le nostre proposte sono:
    serve il coraggio di guardare oltre (con-
    siderando inoltre che il Mose in funzione            Sviluppare presso l’Arsenale il Distretto
    potrebbe comportare la chiusura delle pa-            dell’Artigianato Artistico (v. infra);
    ratoie per 50 giorni all’anno). Fra le soluzio-      istituire un polo di studi sul mare con de-
    ni già prospettate, di particolare interesse         clinazioni ambientali, culturali, tecnologi-
    è quella denominata “V gate”, già sotto-             che e di altro tipo (studi sui cambiamenti
    posta a “scoping” preliminare alla VIA nel           climatici, ricerca nel campo della nautica a
    2018, che prevede un Terminal Container              energia pulita, studi storici...). Qui sono già
    Plurimodale d’altura al largo di Chioggia            presenti realtà come il CNR-ISMAR e Thetis
    con un collegamento che evita la rottura             che fanno ricerca sulla materia marittima;
    di carica (ponte allacciato alla Romea). A           insediare laboratori degli atenei venezia-
    tale piattaforma potrebbe essere applica-            ni e di altre istituzioni italiane ed estere
    to un pettine di espansione per le grandi            che usufruirebbero degli spazi disponi-
    navi da crociera, che in tal modo contereb-          bili, della darsena per le imbarcazioni e
    bero su una soluzione esterna alla Laguna            della dimensione storica unica nel suo
    mettendo fine alla decennale polemica                genere. Gli atenei stranieri saranno invi-
    che ha spaccato in due la città: la distan-          tati a insediare qui una loro sede conce-
    za da Venezia non è superiore a quella che           dendo loro spazi in comodato gratuito.
    separa Civitavecchia (terminal crocieristi-
    co) da Roma (destinazione reale dei cro-
    cieristi che sbarcano a Civitavecchia);
    sviluppare e potenziare il traffico com-
    merciale inserito nella “via della Seta” che
    garantisce benessere a tutta l’economia
    del Nord Italia e migliaia di posti di lavo-
    ro non legati al turismo, che potrebbero
    aumentare con la riconversione a logistica
    delle aree dismesse del retroporto.

L’Arsenale
   L’Arsenale va “restituito” alla città e diven-
tare luogo di progettualità e molteplici attivi-
tà. Questa straordinaria struttura urbana non
può continuare ad essere unicamente la “lo-
cation” di qualche festa privata, gestita da Vela
in modo opaco, inefficiente e indegno della
vocazione di quello che è stato storicamente il
cuore produttivo di Venezia.

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7. Economia digitale

   La tecnologia digitale si configura oggi            università. Questo è finalizzato a far na-
come un fattore cruciale per avviare e poten-          scere nuove Start-up e favorire l’ingresso
ziare il processo di diversificazione economi-         nel mondo del lavoro dei neodiplomati
ca, fondamentale per la crescita del tessuto           veneziani;
socio-economico di Venezia.                            creare relazione caratterizzante territo-
   Questo processo va di pari passo allo svilup-       rio-settore economico: iniziare a realizza-
po di un ecosistema startup e digitale, crean-         re, partendo dai Centri di Coworking, una
do un Ecosistema Digitale all’interno dell’Eco-        identificazione di ogni Sestiere e Quartiere
sistema Lagunare per diversificare e rendere           con un settore economico-professionale
resiliente il DNA economico della Venezia del          caratterizzante (relazione prodotto-luogo).
secolo XXI.
                                                    Queste sono strategie di cui andranno a
Ciò richiede una strategia articolata di cui        beneficiare:
alcuni esempi sono:
                                                       Lavoratori e studenti: Attrarre nuove
    Creazione di Spazi di Local Coworking:             professioni qualificate e realizzare pro-
    utilizzo di aree ed edifici pubblici da rivi-      grammi di formazione finalizzati alla ri-
    talizzare, per creare piccoli centri diffusi       qualificazione della forza lavoro esisten-
    sul territorio, attrezzati e polifunzionali,       te e all’ingresso nel mondo del lavoro dei
    fortemente correlati alle specificità del          giovani diplomati. Questo Ecosistema
    quartiere e sestiere in cui nascono;               potrà divenire un centro di catalizza-
    promozione di Cross Innovation: piano di           zione di grandi aziende multinazionali,
    incentivazione delle collaborazioni e dei          interessate ad aprire nuove sedi in un
    progetti tra settori differenti attraverso il      luogo di prestigio cui associare il proprio
    coinvolgimento di scuole, associazioni e           nome;

30
Artigianato: Far emergere il potenziale        prodotti che di e-commerce. Sostener-
di ogni tipo di attività artigianale e ma-     ne la promozione per espanderne l’u-
nifatturiera utilizzando le tecnologie di-     tilizzo e fornire un costante supporto
gitali, che permettono una più ampia           informatico, fiscale, logistico e manage-
conoscenza e commercializzazione dei           riale necessario al suo funzionamento
prodotti. Promuovere eventi di scambio         monitorandone periodicamente la per-
e condivisione di esperienze, mettendo         formance in un’ottica di miglioramento
in rete i centri di coworking per organiz-     continuo.
zare un circuito di presentazioni delle
varie attività locali. Innescare e sostene-
re un cambio di strategia distributiva,
aiutando gli artigiani a espandere il loro
mercato favorendone l’ingresso nel mer-
cato digitale. Questo modello si adatta
alla specificità veneziana che può conta-
re su una showroom incomparabile e su
un’attività combinata nei punti vendita
tradizionali nella città e, appunto, on-line
nei canali digitali;
Piccole e medie imprese: Mettere in
rete, con la collaborazione delle nostre
Università, le PMI veneziane e sostener-
ne la visibilità e l’espansione distributiva
nei canali digitali. Creare strutture e pro-
grammi di supporto e formazione mana-
geriale continua. Favorire l’insediamento
di Start Up innovative. Lo sviluppo dell’E-
cosistema Digitale veneziano richiederà
la collaborazione ed il contributo delle
associazioni di categoria e delle nostre
Università che, coordinate da una Divi-
sione appositamente creata dal Comu-
ne, apporteranno le competenze neces-
sarie alla definizione e alla realizzazione
di questo programma di sviluppo plu-
riennale;
Commercio: Sviluppare, in collaborazio-
ne con le associazioni e l’Università, un
portale che favorisca l’accesso dei citta-
dini ai prodotti e servizi degli esercenti
locali, con la funzione sia di vetrina dei

                                                                                    31
8. Artigianato

    Venezia si presta come pochi altri luoghi al          rirsi per lavorare a Venezia un periodo in
lavoro di un artigiano e la sua storia millenaria è       cui gli spazi (casa e/o negozio) siano gra-
stata caratterizzata da congregazioni che con-            tuiti o a costi contenuti. Parallelamente,
dividevano l’arte manuale e ne caratterizzavano           offrire importanti e immediati sgravi fi-
il tessuto sociale.                                       scali oltre che servizi mirati agli artigiani
    In anni recenti questo si è in gran parte perso       che già risiedono e operano in città;
e oggi è diventato quanto mai necessario met-             istituire delle Scolette: incentivare il com-
tere in atto politiche volte a ripristinare un si-        parto dell’artigianato a prestare il proprio
stema normativo, economico e sociale che ga-              sapere e impegno alla città istituendo
rantisca sviluppo solido e duraturo al comparto           una banca del “dare nel sapere”. Creare
dell’artigianato.                                         uno statuto dei diritti e dei doveri degli
    Un piano che voglia risollevare una città uni-        “aggregati” (Mariegola);
ca come Venezia non può prescindere dal valo-             costituire un Distretto dell’Artigianato
rizzare il mestiere dell’artigiano e lo può fare so-      Artistico: istituire un distretto dell’artigia-
stenendo con agevolazioni chi vi si dedica con            nato artistico con la messa a disposizione
esperienza, competenza e maestria, creando                da parte del Comune di un’area all’interno
occasioni di incontro e promozione e incenti-             dell’Arsenale o comunque nel centro sto-
vando la formazione di “comunità” di artigiani            rico di Venezia. Lo spazio dovrebbe essere
anche attraverso l’affidamento di spazi pubblici.         attrezzato anche per consentire lavorazio-
                                                          ni su grande scala, vendita dei propri pro-
Le nostre proposte sono:                                  dotti e manifestazioni promozionali.

    Creare una forma di incentivo che po-              Nei primi 90 giorni:
    tremmo chiamare “Casa e Bottega”: of-
    frire agli artigiani che scelgono di trasfe-          Avviare un censimento delle attività arti-

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gianali “artistiche” nel territorio, anche per       Comune provvederà alla promozione di
   distinguere (con criteri di valutazione da           questo Distretto affinché diventi un luo-
   definire) non solo il numero ma anche la             go di interesse nazionale e internaziona-
   qualità delle realtà presenti nel Comune             le per visitatori e clienti;
   di Venezia. Lo scopo è individuarli singolar-        il Distretto Artigianale Artistico (assimi-
   mente e identificare le aree di competenza;          labile a un centro di co-working) sarà
   attuare una campagna di controllo de-                ubicato in un’area messa a disposizione
   gli esercizi commerciali che propongono              dal Comune all’interno dell’Arsenale, o in
   “vetro di Murano” per verificare l’effettiva         un luogo di Venezia di pari valore funzio-
   provenienza dei prodotti in vendita, anche           nale e storico.
   avvalendosi della tecnologia sviluppata
   da Promovetro che consente l’immediata           Il distretto ospiterà (a rotazione e per un perio-
   identificazione dei prodotti contraffatti.       do definito) un certo numero di artigiani e de-
                                                    signer selezionati, che fanno autoproduzione
Nel medio termine:                                  (“makers”) e che nel Distretto beneficeranno di:
                                                         Costi operativi più bassi (o nulli in un primo
   Calmierare gli affitti di proprietà del Co-           periodo) per svolgere la loro normale atti-
   mune o di proprietà date in gestione al               vità di produzione: questo sarà possibile
   Comune (vedi appartamenti, negozi e                   grazie a strutture, servizi e spazi condivisi;
   magazzini Ater) se destinati ad artigiani.            spazi comuni più ampi e attrezzati dove
   Stipulare accordi con proprietà private               poter eseguire eventuali lavorazioni spe-
   e mettere a disposizione dei fondi per                ciali per un periodo definito;
   compensare una riduzione dei canoni                   una più facile e immediata collaborazio-
   d’affitto da privato ad artigiano;                    ne tra le loro diverse competenze;
   istituire uno sportello operativo per infor-          lo spazio ospitato nel centro di Venezia
   mare e agevolare gli artigiani nella parte-           avrà il potenziale per divenire soggetto di
   cipazione a bandi per formazione e finan-             interesse nazionale e internazionale at-
   ziamento delle attività da parte della UE;            traverso una efficace campagna pubbli-
   dare in gestione gratuita spazi “pubblici” (da        citaria che sarà asse portante delle strate-
   censire), per un periodo di due anni almeno,          gie di vendita anche on-line del prodotto.
   necessario soprattutto all’avvio di una nuo-
   va attività ma anche (sempre più spesso)         Il Distretto potrà diventare luogo di eventi
   alla sopravvivenza di attività storiche;         per la promozione quali ad esempio fiere,
   agire su leve fiscali per abbattere i costi      seminari, dimostrazioni in sinergia con quel-
   d’impresa artigiana (a partire dalla ridu-       li promossi da altri enti (ad es. dalla Bien-
   zione della tassa sui rifiuti) e riprendere      nale). Il Distretto servirà, inoltre, a lanciare
   anche le proposte sviluppate da Confar-          iniziative, anche private, mirate alla forma-
   tigianato nel volume Arriffarraffa;              zione di eccellenze nei mestieri artigianali
    costituire un Distretto dell’Artigianato        e al successivo inserimento di queste nuove
   Artistico, ovvero una sede prestigiosa           competenze nel tessuto produttivo e com-
   per la lavorazione, promozione e vendi-          merciale del territorio.
   ta dei prodotto artigianale veneziano. Il

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9. Piccole e medie imprese

   Il modello di PMI nella nostra economia è          pubblici e affidarli tramite bando: assi-
trasversale in quasi tutte le attività economi-       stiamo, soprattutto a Venezia, alla proli-
che del tessuto sociale: sono le attività (il più     ferazione di spazi vuoti. Gli enti pubblici,
delle volte a gestione familiare) che abbraccia-      dopo un serio censimento, potrebbero
no commercio, artigianato, produzione di beni         affidarli agli operatori economici ad af-
e servizi; a volte con forma giuridica di società     fitto calmierato: gli imprenditori si im-
di capitali, a volte di società di persona.           pegnerebbero a renderlo ecosostenibile
   Lo sviluppo di queste attività tocca proble-       (in base alle nuove normative) per uno
matiche che a prima vista possono sembrare            “sconto” sull’affitto. Fondamentale è non
lontane: la residenzialità (instaurare circoli vir-   indicare un limite di età: separare i gio-
tuosi: ho una attività per cui vorrei abitare vi-     vani che cercano di aprire da chi ha già
cino per essere sempre reperibile), la sicurez-       un’attività avviata (per cui l’età è inevita-
za (intere zone, soprattutto della terraferma,        bilmente più alta). Da qui derivano gli al-
abbandonate e in mano alla micro criminalità          tri punti;
perché piene di locali sfitti), il turismo (appar-    promuovere la garanzia e semplificazio-
tamenti ad uso turistico e piccoli alberghi per       ne burocratica: l’ente pubblico può ren-
le manutenzioni: mi rivolgo all’idraulico/mu-         dersi garante (soprattutto verso gli istituti
ratore/piastrellista/pittore di “vicinato”). Tutto    di credito) per l’apertura di nuove attività
questo permetterebbe la ricostituzione di un          e/o l’ampliamento di quelle esistenti, so-
tessuto economico-sociale che in questi anni          prattutto nelle zone meno “appetibili”.
è andato sempre più sfaldandosi                       Uno dei problemi delle PMI è l’accesso al
                                                      credito: difficilmente viene erogato per il
Le nostre proposte sono:                              pagamento degli affitti in quanto le ban-
                                                      che aprono linee di credito per la produt-
    Censire i locali di proprietà degli enti          tività e non per coprire spese “fisse”. Il più

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delle volte l’imprenditore viene “strozza-          introdurre sgravi fiscali: sebbene alcuni
to” dalla burocrazia e preferisce lasciar           sgravi non possono essere richiesti al Co-
perdere. È necessario pertanto creare uf-           mune (come il costo del lavoro, imposte
fici ad hoc per aiutare il cittadino a distri-      sulla produttività…), è tuttavia possibile
carsi in questi meandri;                            proporre delle riduzioni sulle imposte co-
fornire informazioni semplici e precise per         munali.
accedere ai fondi europei e nazionali con
la creazione di un ufficio di consulenza         Diversi gli incentivi per gli imprenditori:
dedicato ai bandi europei, nazionali, regio-
nali e comunali (le associazioni di catego-         Assunzioni di personale: lavoratori che tor-
ria hanno spesso strutture farraginose e            nerebbero o verrebbero a vivere sia nella
“spezzettate”, ottenere informazioni è dif-         città storica che in terraferma (il circolo vir-
ficoltoso e diventa necessario rivolgersi ad        tuoso delle nuove residenzialità);
un professionista per le pratiche: non tutti         riqualificazione di zone “difficili” o di edi-
possono permetterselo e di conseguenza              fici da riqualificare: in cambio dell’apertura
molte occasioni vanno perse);                       di un’attività in una di queste zone, il Co-
 sostenere la certificazione delle imprese:         mune applica una riduzione delle imposte
in una realtà complessa come quella ve-             di competenza;
neziana si è assistito alla proliferazione di       ristrutturazioni green: promuovere l’instal-
attività che hanno soffocato l’impresa lo-          lazione di impianti fotovoltaici, flotte a car-
cale, sia per l’apporto di grossi capitali sia      burante a basso impatto (gas metano ed
perché Venezia rappresenta una vetrina              elettrico), cappotti termici agli stabilimenti.
internazionale per la quale val la pena la-
vorare anche “in perdita”, alterando così il
mercato. La proposta è che il Comune co-
stituisca un albo d’imprese certificate (o
un sito internet a cui rivolgersi) in modo
che il cittadino abbia la garanzia di acqui-
stare un prodotto/servizio che rispetti tut-
te le regole etiche-morali alla base della
nostra legislazione;
promuovere maggiori controlli: Quello che
spesso viene lamentato da imprenditori di
ogni settore è la sporadicità di controlli per
quelle attività, soprattutto di imprese a ca-
pitale straniero, che sembrano non dover
rispettare le normative nazionali (orari non
sempre definiti sia di apertura che di lavo-
ro per gli operatori, sicurezza non sempre
garantita…) a cui invece gli operatori nazio-
nali sono spesso sottoposti;

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10. Commercio

    La crisi finanziaria prima e quella sanitaria    Le nostre proposte sono:
degli ultimi mesi hanno messo in grande dif-
ficoltà il settore del commercio nel Comune           Azioni nei primi 90 giorni
di Venezia. A questo si aggiungono i gravissi-
mi danni causati dalle acque alte dello scorso          imporre un blocco delle concessioni relative
autunno.                                                alla creazione di nuovi centri commerciali;
    All’importanza economica del Commercio              rendere operativo un piano di defiscaliz-
vanno aggiunte le sue funzioni sociali (com-            zazione che abbia come priorità la ridu-
mercio di vicinato e presenza fisica come de-           zione della TARI da portare a livelli com-
terrente contro la microcriminalità) e culturali        parabili a quelli dei Comuni limitrofi;
(identità della comunità).                              avviare un monitoraggio immediato del-
    Il settore del Commercio richiede pertanto          le situazioni più critiche per gli esercizi
una serie di interventi immediati per salvare           danneggiati dalle acque alte dello scorso
chi si è trovato in improvvise difficoltà e strut-      novembre, definendo le priorità, con l’o-
turali per garantirne la resilienza a fronte delle      biettivo di realizzare le difese per i prossi-
sfide economiche, sanitarie e climatiche che            mi anni;
l’intera comunità si troverà ad affrontare nei          prevedere contributi a fondo perduto a
prossimi decenni.                                       ristoro dei danni conseguenti all’attua-
                                                        zione delle misure di contenimento della
                                                        diffusione dell’epidemia da COVID-19 e
                                                        per il corretto riavvio delle attività;
                                                         in area marciana e realtina, ripristinare
                                                        vincoli idonei ad escludere attività com-
                                                        merciali incompatibili con il contesto sto-
                                                        rico, culturale e architettonico dei luoghi.

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