TERRA e ACQUA 2020 Programma elettorale - Comune di Venezia
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www.terraeacqua2020.it @terraeacqua2020 @TAcqua2020 @terraeacqua2020 Radio TERRA e ACQUA 2020 Si ringrazia Paolo della Corte per averci concesso l’utilizzo delle foto 2
INDICE Il nostro progetto 5 Città 13 11. Residenzialità 14 12. Edilizia residenziale pubblica 17 13. Bilancio partecipato e urbanistica 19 14. Trasporto acqueo e terrestre 22 15. Sicurezza 24 Economia 27 16. Lavoro e diversificazione economica 28 17. Economia digitale 30 18. Artigianato 32 19. Piccole e medie imprese 34 10. Commercio 36 Società 39 11. Turismo sostenibile 40 12 Cultura 43 13. Sport 46 14. Musei Civici 48 15. Tradizioni 50 Persona 53 16. Politiche dell’Infanzia ed educative 54 17. Disabilità e anzianità Inclusive 57 18. Politica delle Donne 59 19. Diversità e inclusività 61 20. Salute e sanità 63 Ambiente 65 21. Cambiamento climatico, decarbonizzazione ed energie rinnovabili 66 22. Verde pubblico 69 23. Laguna e moto ondoso 72 24. Qualità dell’aria 75 25. Verifiche e bonifiche ambientali 77 3
Terra e Acqua, equilibrio e armonia Terra e acqua: nell’equilibrio fra questi due “Equilibrio” non significa equilibrismo o elementi, sapientemente preservato e go- cerchiobottismo: laddove l’armonia è sta- vernato la Repubblica di Venezia si è svilup- ta compromessa o incrinata, una spinta di pata e ha garantito benessere a chi ha scelto segno contrario è necessaria per costruire di viverci, nel corso della sua storia millena- il futuro e ripristinare gli equilibri spezzati. ria. Armonia ed equilibrio fra classi sociali e Alcuni dei grandi temi su cui presenteremo genti di diversa provenienza, che in questa proposte realistiche e realizzabili, nel segno città hanno convissuto senza conflitti etnici della concretezza e dello sviluppo sostenibi- o di classe grazie a politiche sociali che han- le riguardano i dualismi tra turismo e resi- no preceduto di qualche secolo il concetto denzialità, traffico acqueo e ambiente, gran- di “Welfare State”, hanno permesso a una de distribuzione e commercio di prossimità. città Stato di competere ad armi pari con Monarchie e Imperi grazie alla coesione in- terna e al senso di appartenenza a un desti- no comune, all’orgoglio di essere veneziani che tuttora accomuna chi vive di qua e di là dal ponte. 6
Partecipazione e coesione, solidarietà e decentramento Un Comune composto da realtà territoriali e a tutte le articolazioni territoriali, alle perso- sociali così diverse fra loro richiede un Sin- ne e alle comunità che vivono in questo ter- daco che si occupi a tempo pieno di Vene- ritorio sospeso fra terra e acqua. Va garantita zia, un prosindaco con deleghe vere e non una politica realmente solidale con i più fra- revocabili per la terraferma, il recupero delle gili, i diversamente abili, le persone anziane, forme di decentramento mortificate dal sin- chi ha perso lavoro o non lo trova. daco attualmente in carica. In caso di vittoria, nei primi 90 giorni presen- teremo una proposta organica di riforma dello statuto comunale per conseguire quel risultato sottraendolo alla discrezionalità del sindaco di turno. Pari dignità va riconosciuta 7
Diversificazione, innovazione, opportunità di lavoro L’armonia perduta fra ambiente e presen- La diversificazione economica sarà una pri- za umana va ritrovata con scelte coraggio- orità del nostro programma, per sprigionare se e lungimiranti che facciano emergere il le energie potenziali di questo Comune in potenziale straordinario di questa città e del tutte le sue articolazioni territoriali: il polo lo- suo territorio, da decenni sacrificati a forme gistico e post-industriale di Marghera, guar- di sfruttamento miope e predatorio. dando anche all’esperienza di Amburgo e di La lezione di questi ultimi mesi è che affi- altre città-porto europee, il commercio e il darsi unicamente alla monocultura turistica terziario avanzato di Mestre, le mille poten- ci rende fragili e indifesi. La sfida che ci at- zialità di Venezia, della sua Laguna e delle tende nei prossimi anni è ripensare ciò che sue isole il cui destino non deve essere quel- veniva dato per scontato e non lo è, rendere lo di museo a cielo aperto o “parco tematico” l’economia e la società cittadina resilienti ai ma di città viva e abitata. cambiamenti climatici e alle crisi congiun- turali, sviluppare e attuare una visione com- plessiva. 8
Trasparenza e concretezza, residenzialità e resilienza Revisione della spesa – spending review – economiche devono poter trovare il punto nei primi 90 giorni è l’imperativo categorico di pareggio o linea di galleggiamento che per porre fine a spese superflue o anacro- permette di sopravvivere a nuove o vecchie nistiche e a volte clientelari, mettendo in si- turbolenze come una pandemia o una crisi curezza il bilancio comunale e liberando ri- internazionale. In una economia veramente sorse per una politica della residenzialità da diversificata, i nostri figli troveranno le op- anni assente, per forme innovative di soste- portunità di lavoro che attualmente sono gno all’artigianato, per garantire dignità alla costretti a cercare altrove. popolazione anziana e diversamente abile. Cultura, commercio e artigianato verranno Una profonda revisione e semplificazione affidate a persone qualificate che abbiano dell’assetto societario delle partecipate è il le capacità di ridare a queste due fonti di secondo asse di intervento, che riguarderà ricchezza (materiale e spirituale) il ruolo che la matrioska AVM – Vela – ACTV eliminando hanno sempre avuto a Venezia. La residen- sprechi incomprensibili, riducendo le zone zialità sarà un punto cardine del nostro pro- d’ombra, garantendo un efficace trasporto gramma di governo. pubblico locale e i servizi essenziali correlati. Nella presenza stabile di residenti, le attività 9
Rispetto, benessere e sviluppo sostenibile Il benessere a cui aspiriamo non è soltan- un paio d’ore dai lancioni gran turismo; è to economico: riguarda anche la salute e la quello che produce gettito con l’imposta di qualità della vita, compromesse da un mo- soggiorno e non quello che alla Città sottrae dello di sviluppo ad alta intensità e basso va- serenità e spazi vitali senza lasciare nulla in lore aggiunto che è l’antitesi della sostenibi- cambio, se non inquinamento e rifiuti da lità. Se non abbiamo rispetto per noi stessi e smaltire. per il patrimonio straordinario di cui siamo Lo sviluppo sostenibile e il contrasto ai cam- i custodi, come possiamo pretenderlo dagli biamenti climatici non sono un’opzione tra altri, turisti o speculatori che siano? le altre ma un preciso impegno etico verso Per garantire un benessere duraturo e so- i nostri cittadini, in Europa e nel mondo, un stenibile, il turismo da richiamare in città è impegno di responsabilità verso le prossime quello ad alto valore aggiunto e non quel- generazioni che sarà elemento distintivo lo di massa: è il turismo pernottante attento per rendere la città attrattiva di persone, di alla Cultura, all’ambiente e all’artigianato lo- giovani, di imprese e Istituzioni. cale, non quello di giornata che scende per 10
Dai secoli bui al Rinascimento: cultura e opportunità Nei secoli bui erano tutti convinti che fosse vono adattarsi alla Laguna e non la Laguna il sole a ruotare intorno alla terra, e chi affer- che deve piegarsi al gigantismo navale. mava il contrario rischiava il rogo, fino al mo- Cultura, attività creative e artigianato loca- mento in cui Galilei e Copernico dimostraro- le creano ricchezza e posti di lavoro e sono, no il contrario. insieme con l’istruzione, la formazione e la La crisi in corso ha aperto gli occhi a tutti, e ricerca, le risorse strategiche su cui punta- suggerisce un’analoga rivoluzione coperni- re; Venezia ha la capacità di attirare inve- cana: non è la città che deve ruotare intorno stimenti che non siano di natura puramen- al turismo di massa, al punto di perdere l’a- te speculativa, ma relazionati alla cultura e nima in un patto faustiano, ma è il turismo all’ambiente. che deve ruotare intorno alla città e ai suoi abitanti, adattandosi agli spazi finiti e non infiniti in cui si muove. Sono le navi che de- 11
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Città 13
1. Residenzialità Dal 2015 al 2020, il Comune di Venezia ha come un potenziale bacino di nuovi residen- perso 10.000 residenti circa e la Venezia insu- ti, temporanei o stabili, con il risultato di con- lare ne ha persi 5.000, al ritmo di 1.000 all’an- tribuire alla preservazione di negozi di vici- no. Lo spopolamento dei sestieri ha cause nato e altre attività non collegate al turismo. complesse che vanno affrontate nel loro in- Le università veneziane con i loro 26.000 sieme e richiedono interventi su più fronti: studenti e oltre 2.000 dipendenti rappre- casa, lavoro e servizi sono i tre cardini su cui sentano una risorsa economica e culturale articolare una politica della residenzialità in preziosa e ormai indispensabile per il futu- grado di invertire la tendenza. Lasciando ad ro di Venezia e di Mestre. La loro sopravvi- altri le roboanti promesse di “30.000 nuo- venza però dipende dalla capacità dell’am- vi residenti” (che ormai suscitano soltanto ministrazione comunale di garantirne la un’amara risata), nostro obiettivo è ritornare compatibilità con la dimensione turistica al segno “più”, dopo decenni di saldo nega- della città. Gli studenti, i docenti, il persona- tivo che non è soltanto “naturale” come af- le tecnico amministrativo e i borsisti hanno ferma il sindaco, ma anche migratorio come l’esigenza di trovare alloggio a una distanza dimostra l’accesso agli atti dell’anagrafe co- ragionevole dalle sedi lavorative e di studio. munale realizzato nel 2018. Se sarà data loro questa possibilità, molti po- La politica della casa, primo cardine del tranno trasformarsi da residenti temporanei nostro piano, richiede interventi su tre livelli: a residenti effettivi andando a rigenerare il l’edilizia residenziale pubblica, quella privata tessuto sociale. e quella “mista” che riconosce l’iniziativa pri- Gli atenei stanno soffrendo per la man- vata in forma di cooperative, con la cessione canza di spazi per aule e laboratori. La nuova del diritto di superficie su aree di proprietà amministrazione dovrà quindi impegnarsi a comunale. Inoltre, la popolazione studen- garantire spazi idonei nella città storica per tesca universitaria può essere considerata lo sviluppo di una dimensione universitaria 14
in costante crescita, grazie anche all’effetto la problematica dello spopolamento mu- attrattivo che Venezia ha per molti studen- tuando una visione complessiva di riqualifi- ti, anche esteri. La delocalizzazione a Mestre cazione della città - anche sul piano demo- infatti se comporta alcuni vantaggi logistici grafico e occupazionale - questo pacchetto implica una ovvia perdita di immagine su cui di interventi non deve considerarsi un insie- si è costruita la personalità di questi atenei. me di provvedimenti assistenzialistici a sé L’amministrazione dovrà inoltre riprende- stanti - disconnessi da politiche di sviluppo re un dialogo con gli atenei per collaborare occupazionale e interventi di rigenerazione assieme alla rinascita sociale, economica e urbana alternativi alla monocultura turisti- culturale. Le università infatti hanno compe- ca - bensì come una leva a sostegno di tali tenze preziose e di alto livello in settori im- obiettivi. Questi provvedimenti sono ritenuti portanti come quello economico, culturale, indispensabili non solo per rilanciare la voca- turistico, ambientale che possono e devono zione residenziale del mercato immobiliare avere ricadute sul territorio. in città, ma anche per razionalizzare il feno- meno degli affitti brevi turistici e contenere Edilizia privata: ripristinare l’equilibrio fra lo- l’espansione alberghiera e delle strutture ri- cazioni turistiche e locazioni di lungo periodo cettive complementari: residenzialità priva- Fermo restando che il diritto di proprietà ta e offerta turistico-ricettiva a Venezia sono è tutelato dalla Costituzione con riserva di tematiche inesorabilmente legate a doppio legge che preclude interventi raffazzonati filo che richiedono una visione organica a o improvvisati a livello comunale, la proli- cui fare seguire un’azione comune. ferazione delle locazioni turistiche può tro- Il pacchetto si estende a 2 ambiti di inter- vare un duplice argine in: 1) politiche fiscali vento, strettamente interconnessi e comple- e incentivi a favore delle locazioni di lungo mentari l’uno all’altro: periodo; 2) regolamenti che indirettamente rendono meno conveniente la trasforma- 1 Attivazione di strumenti di incentivazione all’u- zione sistematica di interi edifici in alber- so residenziale del patrimonio edilizio privato ghi diffusi, come è stato con l’introduzione dell’obbligo di fosse settiche nel nuovo rego- Supportare i proprietari nella stipula di nuo- lamento edilizio. vi contratti d’affitto residenziale con: Il seguente pacchetto di interventi mira all’implementazione di un piano di rilancio incentivi fiscali e istituendo un fondo decennale della residenzialità privata in cit- speciale di garanzia contro i casi di moro- tà e nelle isole da attivare con la prossima sità. Ad esempio: detassazione IMU-TASI Legge Speciale per Venezia. L’ineluttabile e al 100% e dell’imposta sul reddito fondia- urgente introduzione di poteri speciali di in- rio al 50% sui nuovi contratti residenziali tervento a sostegno della residenzialità pri- (es: canone libero 4+4, canone concor- vata è una condizione imprescindibile per dato 3+2). Costo stimato: 5 milioni di euro tentare di arrestare il trend ultradecennale (3.500.000 di incentivi fiscali + 1.500.000 di spopolamento del territorio anfibio. per il fondo di garanzia); Consci della necessità di dover aggredire rimodulazione della TARI con sensibi- 15
le abbassamento delle aliquote per la prima casa, da finanziarsi con il gettito dell’imposta di soggiorno. 2. una migliore regolamentazione dei posti letto a uso turistico nel Comune di Venezia L’estensione della cosiddetta normativa sui blocchi dei cambi di destinazione d’uso a tutto il territorio comunale, per impedire la trasformazione di ulteriori spazi in strutture ricettive alberghiere; una regolamentazione stringente e qua- lificante delle locazioni turistiche, in grado di disciplinare distintamente la gestione imprenditoriale da quella non professionale (es: criteri di imprenditorialità) da ottenersi in sede di legislazione nazionale o eventual- mente di Legge Speciale. 16
2. Edilizia residenziale pubblica Le politiche di gestione dell’Edilizia Residen- tà abitative a tutela della salubrità e del ziale Pubblica hanno un ruolo cruciale, tra- decoro; scurato negli ultimi decenni, per garantire dare massima priorità alla messa in agibili- la possibilità di residenza, sviluppare il senso tà delle locazioni attualmente inagibili. civico, la prevenzione attiva della delinquen- za giovanile e stimolare la crescita del tessu- Interventi sulle graduatorie to socio-economico del territorio. Crediamo sia quindi fondamentale garantire che la di- Immediata messa in atto delle assegna- sponibilità di alloggi sia adeguata a soddi- zioni previste nei bandi già effettuati e sfare le esigenze della popolazione, soprat- chiusi; tutto quando il contesto socio-economico, il ridefinire i punteggi dei bandi per dare mercato immobiliare e la pressione turistica adeguato peso a casi di sovraffollamen- precludono la possibilità di acquisto a una to, di alloggio insalubre/non igienico, di parte significativa della popolazione. fragilità economica, di disabilità e di mo- nogenitorialità; Le nostre proposte sono: definire le priorità previste per condizioni di canone d’affitto eccedente il 50% del Interventi immediati per l’agibilità reddito, rilascio alloggio per separazione/ delle unità abitative divorzio, alloggio soggetto ad alta marea specialmente in riferimento a disabili; stilare delle liste di priorità per gli inter- regolarizzare i contratti d’affitto non re- venti segnalati da tempo e non ancora gistrati per garantire corretta assegna- effettuati; zione dei punteggi. incrementare le Ispezioni pianificate del- lo stato di salute degli edifici e delle uni- 17
Interventi sull’accessibilità Introdurre una quota preferenziale per l’assegnazione di unità abitative a piano terra/rialzato per persone con difficoltà motorie importanti (se non ad alto ri- schio di acqua alta, per quanto riguarda la parte insulare); adeguare gli edifici esistenti da un pun- to di vista strutturale per garantire e ac- crescere l’accessibilità. Interventi per incremento di disponibilità alloggi popolari Iniziare o riprendere al più presto i lavori per rendere disponibili unità libere indi- viduate. individuare gli edifici presenti sul territo- rio comunale e adatti alla riconversione in unità abitative per edilizia popolare; sviluppare un Piano Giovani, volto a indi- viduare mini appartamenti a canoni ac- cessibili per studenti e giovani lavoratori; costituire un tavolo di trattativa con ATER per la rimessa in opera degli allog- gi popolari e/o acquisto degli stessi da parte del Comune. Interventi per favorire la vendita a riscatto Riproporre la possibilità di vendita a ri- scatto di alloggi ERP, laddove la residen- za del potenziale acquirente sia conti- nuativa e certificata per almeno 30 anni consecutivi nella stessa unità abitativa oggetto della vendita. L’immobile avrà vincolo di essere usato a solo scopo re- sidenziale come condizione prevendita. 18
3. Bilancio partecipato e urbanistica Bilancio partecipato L’approccio da seguire, diverso dalle forme Per sviluppare politiche che rispondano di assemblee auto-convocate che coinvol- veramente alle esigenze e ai problemi dei gono principalmente i cittadini attivi e ri- cittadini proponiamo di creare una voce di schiano di restituire un’immagine parziale bilancio che di anno in anno venga destina- della pluralità di opinioni della cittadinan- ta alle priorità decise dalla cittadinanza con za, è quello di selezionare tramite sorteggio il modello del Bilancio Partecipato, già intro- un campione rappresentativo della popola- dotto da molti Comuni italiani fra cui Bolo- zione, che viene messo in condizioni di riu- gna (2 milioni di euro) e Milano (4,5 milioni nirsi, sentire esperti e portatori di interesse, di euro). In fase di prima applicazione, pro- di studiare, discutere e deliberare proposte poniamo di destinare a questa voce di bilan- su temi specifici di interesse pubblico che cio un importo pari a 2 milioni all’anno per i richiedano soluzioni urgenti e condivise. Il prossimi anni. Sindaco si impegnerà a fare proprie le pro- Le modalità di partecipazione della citta- poste che abbiano ottenuto l’80% del con- dinanza, da testare sul bilancio partecipato, senso del Consiglio di cittadine e cittadini e potrebbero poi essere estese ad altri ambiti giustificare pubblicamente l’eventuale mo- suscettibili di essere oggetto di consultazio- difica o non assunzione di queste proposte e ne popolare con la formula del Consiglio di di quelle che abbiano ottenuto un consenso cittadine e cittadini (Convention Citoyenne, minore. Qualora l’attuazione fosse al di là dei Citizens’ Assembly), con l’obiettivo di ridurre suo poteri, il Sindaco si impegnerà a porta- il divario fra amministratori e amministrati re le proposte alla discussione del Consiglio e di pervenire a decisioni che abbiano una Comunale in apposite sedute aperte al pub- visione di lungo respiro, perché non sotto- blico e trasmesse in streaming. Per seguire il poste alla logica delle scadenze elettorali, processo di attuazione delle proposte verrà e siano indipendenti da interessi di parte. istituita una Commissione di Monitoraggio 19
permanente formata da cittadine/i e ammi- comunale con una moratoria di cinque nistratori, estratti a sorte e a rotazione, sul anni; modello della regione del Belgio Orientale bloccare ogni cambio di destinazio- (fonti: Manifesto per le “Assemblee cittadine ne d’uso a finalità turistiche nel campo per l’Italia”; Marcin Gerwin “Le Assemblee ci- dell’ospitalità in terraferma come nelle viche. Guida a una democrazia che funzio- isole, capoluogo compreso; na”, entrambe facilmente reperibili in rete). riconvertire la cultura monoturistica a quella industriale artigianale direziona- Urbanistica le mediante la riallocazione delle attività Il territorio del Comune di Venezia è costi- nel centro storico e isole (modello città tuito da un mosaico di aree tra loro molto di Berlino e città di Genova); diverse (campagna, laguna, isole, aree de- valorizzare i beni comunali e invertire la dicate alla logistica e alla produzione indu- politica di dismissione con quella dell’ac- striale). La gestione urbanistica di questo quisizione consapevole di beni e terreni, complesso territorio richiede un cambio di affinché il Comune di Venezia investa e passo nei prossimi anni con una prospetti- crei patrimonio per le generazioni future; va a lungo termine tenendo presente che gli utilizzare i parametri OCSE e di quelli pre- scenari post COVID-19 porteranno da un lato visti per le Smart city, in sinergia con i sei alla contrazione delle risorse disponibili, ma contesti previsti relativamente al settore dall’altro all’opportunità di modificare un del Verde, inteso come Ambiente in ge- modello di sviluppo e gestione del Comune nerale e che sono, secondo la classifica- di Venezia inefficace e non più sostenibile. zione operata dall’Università di Vienna, tra Pertanto intendiamo gettare le basi per ade- i sei fattori che contraddistinguono una rire al modello di pianificazione e sostenibi- città smart, ovvero il punto n° 3: Smart lità proposto per Parigi: una città verde dei environment (Tutela Ambientale) e il n° 15 minuti, dove tutti i residenti possono rag- 5 Smart mobility (soluzioni di mobilità giungere a piedi o in bicicletta tutti i servizi intelligente), dall’e-mobility alla sharing di cui hanno bisogno nel tempo massimo di mobility ad altre forme di mobility ma- 15 minuti. Sarà quindi necessario un proces- nagement, guardando a come diminuire so di “decostruzione della città” e contrario i costi, diminuire l’impatto ambientale e alla zonizzazione, per creare un tessuto ur- ottimizzare il risparmio energetico; bano integrato, in cui i negozi si mescolano avviare per Marghera la selezione tra atti- alle case e ai bar, i centri sanitari e le scuole vità compatibili con la sicurezza della po- agli edifici uso ufficio. polazione e la riconversione delle attività dismesse sul modello città di Londra e Le nostre proposte sono: Ruhr (D) mediante i finanziamenti nazio- nali ed europei; Indirizzi di tipo strategico rivedere il quadrante Tessera in funzione della tutela del terreno agricolo residuo; Azzerare o ridurre fortemente il consu- recuperare ove possibile i lembi residui mo di suolo in ogni ambito del territorio di terreno agricolo e incentivare le siner- 20
gie tra i prodotti a km zero e l’approvvi- gionamento del Comune di Venezia; ricucire il tessuto terra acqua costituito da canali e fiumi Marzenego, Salso, Sile e Brenta anche in chiave di trasporto di merci e persone tra la terraferma, la la- guna, Venezia e le isole. Indirizzi operativi Valorizzare e riorganizzare la macchina comunale per quanto riguarda i Setto- ri Urbanistica, Edilizia Privata, Verde e Ambiente e Mobilità, riportando queste tematiche all’attenzione della gestione del territorio e nel contempo potenziare l’ufficio Finanziamenti Europei; rivedere il PI (Piano degli Interventi) per quegli aspetti in contrasto con gli indi- rizzi di sostenibilità e consumo del suolo; attivare forme di partecipazione e con- sultazione che tuttavia non compro- mettano il processo decisionale dell’am- ministrazione ma ristabiliscano un filo conduttore tra cittadini e macchina co- munale; promuovere forme sinergiche tra setto- ri del Comune in maniera che le scelte urbanistiche vadano di pari passo con quelle di ambiente, viabilità e sicurezza, in un processo “olistico o orizzontale” così da evitare che un settore agisca all’insa- puta dell’altro e comprometta l’efficacia degli interventi. 21
4. Trasporto acqueo e terrestre periferie e il centro anche in orario not- Nell’ambito della revisione di bilancio dei turno; primi 90 giorni, che riguarderà anche l’asset- alleggerire la pressione sulla direttrice to delle partecipate, vanno liberate risorse per piazzale Roma - Canal Grande, istituen- riportare il trasporto pubblico locale e livelli di do un servizio di navigazione di linea San accettabilità sul piano sociale e sanitario: an- Giuliano - Fondamenta Nove collegato che se alcuni dirigenti strapagati si ostinano a con servizio bus/tram a piazza Barche; negare l’evidenza, sono sotto gli occhi di tutti istituire, nel medio termine, una linea le immagini di mezzi pubblici che viaggiano turistica (con tarifficazione adeguata ai in condizioni incompatibili con l’emergenza costi) che da piazza Barche porti diretta- Covid, e troppe le corse mancanti a causa mente a Venezia, da sviluppare simulta- della mancata assunzione dei 250 stagionali neamente al nostro progetto di riqualifi- che garantivano la copertura dell’orario esti- cazione dell’ultimo tratto di canal salso vo. Questa deve essere la priorità assoluta nei (dall’Hotel Laguna a Piazza Barche). primi 90 giorni di mandato. Interventi per facilitare Le nostre proposte sono: il diportismo residenziale: Interventi per il trasporto pubblico Parallelamente al rafforzamento del traspor- di linea (persone) to pubblico locale, proponiamo anche di fa- cilitare il diportismo residenziale attraverso: Iniziare un ampio progetto di ammoder- namento della flotta (terrestre e acquea) riprendere la manutenzione e sostitu- con mezzi sostenibili; zione degli anelli da ormeggio, previo garantire un adeguato servizio di colle- censimento immediato di tutti quelli gamento urbano ed extraurbano tra le danneggiati o mancanti; 22
introdurre ormeggi a tempo con preno- Interventi per la razionalizzazione tazione, due volte annunciati ma mai re- del trasporto merci alizzati dalla Giunta uscente, anche via app con un massimo di ore di sosta e Il sistema attuale è caratterizzato dall’utiliz- tendenzialmente gratuiti per i residenti; zo irrazionale e anti-economico di imbarca- creare piccole darsene a pagamento zioni sproporzionate al volume di merci che nelle isole che ne sono attualmente pri- trasportano, la nostra proposta è puntare ve, come Murano e Burano, per facilitare allo smistamento merci su barche meno lo sviluppo dell’economia locale che at- impattanti fino a destinazione e rifondare tualmente soffre della mancanze di or- Centro Interscambio Merci, assolutamente meggi per il mondo del diportismo; necessario per stoccare le merci in arrivo e aumentare i posti nelle autorimesse al per poter puntare a unità di trasporto inter- Tronchetto, considerata la palese insuffi- no più piccole. cienza e le cronache liste di attesa per il parcheggio comunale di Piazzale Roma; Politiche di incentivo in favore di motori riabilitare le vie d’acqua di Mestre e le e carene eco-compatibili rive pubbliche in cui ormeggiare, da rea- lizzarsi parallelamente al nostro proget- La ZTL di Venezia va rafforzata escludendo to di riqualificazione dell’ultimo tratto di la circolazione dei mezzi più grandi e inqui- canal salso (dall’Hotel Laguna a Piazza nanti. I divieti andrebbero accompagnati da Barche: vedi scheda urbanistica e sche- politiche di incentivo anche economico per da territoriale con allegato rendering); facilitare la transizione verso imbarcazioni progettare nuove darsene da diporto, con carene e motori compatibili con le ca- per piccole unità nella gronda lagunare ratteristiche specifiche dei sestieri. e per grandi unità nei pressi dei canali marittimi o delle bocche di porto, in par- ticolare al Lido e Pellestrina. Interventi per il trasporto privato persone Per evitare la congestione del trasporto ac- queo e limitare l’inquinamento da motori diesel, vanno contingentati gli arrivi da fuo- ri Comune con i lancioni Gran Turismo, e meglio disciplinati quelli in provenienza dal Tronchetto. Vanno creati meccanismi di col- legamento permanente con la Capitaneria di Porto e con la Polizia Lagunare per limita- re il trasporto marittimo di persone e contin- gentare gli accessi. 23
5. Sicurezza La sicurezza dei cittadini e del territorio sarà rientamento sulla legalità dei vertici dei una delle tematiche al centro delle nostre po- Servizi Comunali, con azioni ed iniziative litiche. Siamo convinti che la frequentazione etiche, non limitate ai soli obblighi for- degli spazi pubblici (parchi, piazze, quartieri) mali; produca sorveglianza spontanea e riduca in capillare presenza e controllo del terri- maniera sensibile gli spazi bui e le aree degra- torio: incremento ma razionalizzazione date in cui la criminalità e in particolare la mi- dell’impiego degli agenti della Polizia Lo- crocriminalità tendono a concentrarsi. cale sul territorio e presenza non esclu- Negli ultimi anni abbiamo assistito all’au- sivamente finalizzata alla vigilanza, ma mento di presenze, in particolare a Mestre e vicinanza e sostegno della popolazione, a Marghera, di soggetti marginali, di stranieri, anche con la costituzione di presidi fissi e di immigrati irregolari e inottemperanti all’or- di pronto intervento; dine di espulsione e, non da ultimo, di minori istituire un ascolto costante dei cittadini stranieri non accompagnati. Tutto ciò richiede e delle relative associazioni al fine di pro- un impegno costante delle Forze di Polizia e muovere adeguate politiche di prevenzio- della Polizia Locale per garantire la sicurezza. ne dell’illegalità, rendendo da un lato la Crediamo quindi che l’attività di controllo del popolazione parte attiva nelle politiche di territorio e delle forze dell’ordine debba esse- prevenzione e dall’altro usufruendo delle re affiancata da una forte politica sociale volta sue conoscenze sulle zone a maggior ri- alla riqualificazione degli spazi urbani e alla ri- schio percepito. Occorre ristabilire e otti- duzione della marginalità sociale. mizzare le relazioni con le associazioni che si occupano di controllo di vicinato. Per un Le nostre proposte sono: miglior coordinamento, va incoraggiato e privilegiato l’utilizzo di canali e sistemi Aumentare la responsabilizzazione e l’o- elettronici e informatici; 24
istituire nuove squadre ispettive della principalmente ad azioni repressive, ha in Polizia Locale e potenziamento di quel- più casi sortito l’effetto contrario. I suddet- le esistenti non solo per il controllo del ti servizi vanno quindi rifinanziati onde ri- territorio, ma anche per il monitoraggio pristinare efficacemente la loro azione di costante degli immobili pubblici, ai fini identificazione precoce del disagio; di ottenere risposte il più veloci possibili, promuovere la salute pubblica focaliz- in merito a occupazioni abusive e altre zandosi su tutti quegli aspetti che possa- situazioni rilevanti; no garantire, per quanto di competenza implementare su base programmatica comunale, la sicurezza dei cittadini negli pluriennale della sorveglianza elettro- spazi condivisi, anche alla luce della re- nica sul territorio tramite l’installazione cente epidemia; di telecamere e di sistemi di controllo pianificare interventi di urbanistica remoto atti alla più veloce ed efficiente orientata alla sicurezza mediante la pro- localizzazione delle infrazioni; gettazione (e riprogettazione laddove sviluppare il rapporto con i comandi del- necessario) degli spazi fisici e dei luoghi le altre forze di polizia, con sempre mag- in maniera funzionale alla sicurezza. Si giore coordinamento per una continua pensi ad esempio a un miglioramento/ sorveglianza del territorio ai fini di una implementazione degli impianti di illu- maggiore prevenzione e repressione; minazione pubblica, specie nelle aree aumentare l’azione della polizia ammi- sensibili e/o più a rischio; nistrativa sulle criticità esistenti, per agi- investire mezzi e risorse umane nell’edu- re nel più breve tempo possibile, anche cazione alla legalità e alla prevenzione con ordinanze ad hoc, rispetto alle pro- della violenza nelle scuole e sul territorio, blematiche, anche solo potenziali, che di interagendo con e coinvolgendo le forze volta in volta si presentino, con maggior dell’Ordine (ad esempio promozione fra attenzione all’accattonaggio; gli adolescenti, anche nelle scuole, del- contrastare il commercio abusivo e di la cultura della legalità, del rispetto delle tutti i fenomeni da esso derivanti, come, regole e la responsabilità verso se stessi ad esempio, la vendita di materiale con- come cittadini; coinvolgimento dei ra- traffatto; gazzi nello sviluppo della coscienza de- creare servizi di prossimità e potenziare mocratica; miglioramento delle relazioni ulteriormente quelli esistenti, ad esem- fra ragazzi e ragazzi ed insegnanti volti a pio il vigile urbano di quartiere (figura prevenire episodi di bullismo e cyberbul- non solo di controllo, ma anche di fidu- lismo, prevaricazioni, discriminazioni). cia) ai fini di mantenere un costante rap- porto con la cittadinanza ed il territorio; dedicare maggior attenzione per il socia- le, non solo per quanto riguarda le risorse economiche, ma anche per tutti quei ser- vizi di prossimità che sono essenziali nel sostenere le fragilità. La scelta di affidarsi 25
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Economia 27
6. Lavoro e diversificazione economica La crisi legata al COVID 19 ci ha insegnato ra attualmente 6.600.000.000 di fatturato e che affidarsi unicamente alla monocultura 21.000 posti di lavoro, al netto di quelli legati turistica ci rende fragili e indifesi, e rafforza le alla crocieristica (155 milioni di euro) che ha il diseguaglianze fra categorie protette e non suo porto gestito da VTP (la stazione maritti- protette, fra uomini e donne, fra generazio- ma). ni. L’impegno che prendiamo con la città è ripartire dai punti di forza tradizionali (porto, Le nostre proposte sono: artigianato di qualità, cultura) e svilupparne di nuovi al fine di creare un’economia resi- Tutelare e ampliare le attività legate al liente alle crisi sanitarie e internazionali. porto commerciale, il cui futuro dipende da scelte strategiche coraggiose e lungi- Il porto miranti; Come già esplicitato nel capitolo “Residen- riconvertire ad area logistica lo spazio di- zialità”, le opportunità di lavoro sono condizio- sponibile - tutto o in parte - di Marghera e ne essenziale per trattenere, riportare e attira- dell’area di retroporto (2.200 ettari), ban- re residenti nel territorio comunale. La crisi in china naturale dell’Adriatico; corso ha dimostrato quanto fragile e vulnera- pianificare fin d’ora una piattaforma off- bile sia un’economia basata sulla monocultu- shore capace di garantire un futuro al no- ra turistica. Nostro primo compito sarà quindi stro Porto, oggi minacciato dal progressi- tutelare e potenziare i settori economici che vo abbandono (“scrapping”) delle navi da non dipendono unicamente dai flussi turistici 8.000 TEU in favore di portacontainer più e in particolare: l’attività portuale, la cantieri- grandi (17-19.000 TEU), che in Laguna non stica minore, l’artigianato e il distretto del ve- potranno entrare per una questione di pe- tro (Murano). scaggio (19 metri, contro i 12,5 metri del ca- Il porto commerciale di Marghera gene- nale dei Petroli). Al fine di tutelare i posti di 28
lavoro e il valore aggiunto del nostro Porto Le nostre proposte sono: serve il coraggio di guardare oltre (con- siderando inoltre che il Mose in funzione Sviluppare presso l’Arsenale il Distretto potrebbe comportare la chiusura delle pa- dell’Artigianato Artistico (v. infra); ratoie per 50 giorni all’anno). Fra le soluzio- istituire un polo di studi sul mare con de- ni già prospettate, di particolare interesse clinazioni ambientali, culturali, tecnologi- è quella denominata “V gate”, già sotto- che e di altro tipo (studi sui cambiamenti posta a “scoping” preliminare alla VIA nel climatici, ricerca nel campo della nautica a 2018, che prevede un Terminal Container energia pulita, studi storici...). Qui sono già Plurimodale d’altura al largo di Chioggia presenti realtà come il CNR-ISMAR e Thetis con un collegamento che evita la rottura che fanno ricerca sulla materia marittima; di carica (ponte allacciato alla Romea). A insediare laboratori degli atenei venezia- tale piattaforma potrebbe essere applica- ni e di altre istituzioni italiane ed estere to un pettine di espansione per le grandi che usufruirebbero degli spazi disponi- navi da crociera, che in tal modo contereb- bili, della darsena per le imbarcazioni e bero su una soluzione esterna alla Laguna della dimensione storica unica nel suo mettendo fine alla decennale polemica genere. Gli atenei stranieri saranno invi- che ha spaccato in due la città: la distan- tati a insediare qui una loro sede conce- za da Venezia non è superiore a quella che dendo loro spazi in comodato gratuito. separa Civitavecchia (terminal crocieristi- co) da Roma (destinazione reale dei cro- cieristi che sbarcano a Civitavecchia); sviluppare e potenziare il traffico com- merciale inserito nella “via della Seta” che garantisce benessere a tutta l’economia del Nord Italia e migliaia di posti di lavo- ro non legati al turismo, che potrebbero aumentare con la riconversione a logistica delle aree dismesse del retroporto. L’Arsenale L’Arsenale va “restituito” alla città e diven- tare luogo di progettualità e molteplici attivi- tà. Questa straordinaria struttura urbana non può continuare ad essere unicamente la “lo- cation” di qualche festa privata, gestita da Vela in modo opaco, inefficiente e indegno della vocazione di quello che è stato storicamente il cuore produttivo di Venezia. 29
7. Economia digitale La tecnologia digitale si configura oggi università. Questo è finalizzato a far na- come un fattore cruciale per avviare e poten- scere nuove Start-up e favorire l’ingresso ziare il processo di diversificazione economi- nel mondo del lavoro dei neodiplomati ca, fondamentale per la crescita del tessuto veneziani; socio-economico di Venezia. creare relazione caratterizzante territo- Questo processo va di pari passo allo svilup- rio-settore economico: iniziare a realizza- po di un ecosistema startup e digitale, crean- re, partendo dai Centri di Coworking, una do un Ecosistema Digitale all’interno dell’Eco- identificazione di ogni Sestiere e Quartiere sistema Lagunare per diversificare e rendere con un settore economico-professionale resiliente il DNA economico della Venezia del caratterizzante (relazione prodotto-luogo). secolo XXI. Queste sono strategie di cui andranno a Ciò richiede una strategia articolata di cui beneficiare: alcuni esempi sono: Lavoratori e studenti: Attrarre nuove Creazione di Spazi di Local Coworking: professioni qualificate e realizzare pro- utilizzo di aree ed edifici pubblici da rivi- grammi di formazione finalizzati alla ri- talizzare, per creare piccoli centri diffusi qualificazione della forza lavoro esisten- sul territorio, attrezzati e polifunzionali, te e all’ingresso nel mondo del lavoro dei fortemente correlati alle specificità del giovani diplomati. Questo Ecosistema quartiere e sestiere in cui nascono; potrà divenire un centro di catalizza- promozione di Cross Innovation: piano di zione di grandi aziende multinazionali, incentivazione delle collaborazioni e dei interessate ad aprire nuove sedi in un progetti tra settori differenti attraverso il luogo di prestigio cui associare il proprio coinvolgimento di scuole, associazioni e nome; 30
Artigianato: Far emergere il potenziale prodotti che di e-commerce. Sostener- di ogni tipo di attività artigianale e ma- ne la promozione per espanderne l’u- nifatturiera utilizzando le tecnologie di- tilizzo e fornire un costante supporto gitali, che permettono una più ampia informatico, fiscale, logistico e manage- conoscenza e commercializzazione dei riale necessario al suo funzionamento prodotti. Promuovere eventi di scambio monitorandone periodicamente la per- e condivisione di esperienze, mettendo formance in un’ottica di miglioramento in rete i centri di coworking per organiz- continuo. zare un circuito di presentazioni delle varie attività locali. Innescare e sostene- re un cambio di strategia distributiva, aiutando gli artigiani a espandere il loro mercato favorendone l’ingresso nel mer- cato digitale. Questo modello si adatta alla specificità veneziana che può conta- re su una showroom incomparabile e su un’attività combinata nei punti vendita tradizionali nella città e, appunto, on-line nei canali digitali; Piccole e medie imprese: Mettere in rete, con la collaborazione delle nostre Università, le PMI veneziane e sostener- ne la visibilità e l’espansione distributiva nei canali digitali. Creare strutture e pro- grammi di supporto e formazione mana- geriale continua. Favorire l’insediamento di Start Up innovative. Lo sviluppo dell’E- cosistema Digitale veneziano richiederà la collaborazione ed il contributo delle associazioni di categoria e delle nostre Università che, coordinate da una Divi- sione appositamente creata dal Comu- ne, apporteranno le competenze neces- sarie alla definizione e alla realizzazione di questo programma di sviluppo plu- riennale; Commercio: Sviluppare, in collaborazio- ne con le associazioni e l’Università, un portale che favorisca l’accesso dei citta- dini ai prodotti e servizi degli esercenti locali, con la funzione sia di vetrina dei 31
8. Artigianato Venezia si presta come pochi altri luoghi al rirsi per lavorare a Venezia un periodo in lavoro di un artigiano e la sua storia millenaria è cui gli spazi (casa e/o negozio) siano gra- stata caratterizzata da congregazioni che con- tuiti o a costi contenuti. Parallelamente, dividevano l’arte manuale e ne caratterizzavano offrire importanti e immediati sgravi fi- il tessuto sociale. scali oltre che servizi mirati agli artigiani In anni recenti questo si è in gran parte perso che già risiedono e operano in città; e oggi è diventato quanto mai necessario met- istituire delle Scolette: incentivare il com- tere in atto politiche volte a ripristinare un si- parto dell’artigianato a prestare il proprio stema normativo, economico e sociale che ga- sapere e impegno alla città istituendo rantisca sviluppo solido e duraturo al comparto una banca del “dare nel sapere”. Creare dell’artigianato. uno statuto dei diritti e dei doveri degli Un piano che voglia risollevare una città uni- “aggregati” (Mariegola); ca come Venezia non può prescindere dal valo- costituire un Distretto dell’Artigianato rizzare il mestiere dell’artigiano e lo può fare so- Artistico: istituire un distretto dell’artigia- stenendo con agevolazioni chi vi si dedica con nato artistico con la messa a disposizione esperienza, competenza e maestria, creando da parte del Comune di un’area all’interno occasioni di incontro e promozione e incenti- dell’Arsenale o comunque nel centro sto- vando la formazione di “comunità” di artigiani rico di Venezia. Lo spazio dovrebbe essere anche attraverso l’affidamento di spazi pubblici. attrezzato anche per consentire lavorazio- ni su grande scala, vendita dei propri pro- Le nostre proposte sono: dotti e manifestazioni promozionali. Creare una forma di incentivo che po- Nei primi 90 giorni: tremmo chiamare “Casa e Bottega”: of- frire agli artigiani che scelgono di trasfe- Avviare un censimento delle attività arti- 32
gianali “artistiche” nel territorio, anche per Comune provvederà alla promozione di distinguere (con criteri di valutazione da questo Distretto affinché diventi un luo- definire) non solo il numero ma anche la go di interesse nazionale e internaziona- qualità delle realtà presenti nel Comune le per visitatori e clienti; di Venezia. Lo scopo è individuarli singolar- il Distretto Artigianale Artistico (assimi- mente e identificare le aree di competenza; labile a un centro di co-working) sarà attuare una campagna di controllo de- ubicato in un’area messa a disposizione gli esercizi commerciali che propongono dal Comune all’interno dell’Arsenale, o in “vetro di Murano” per verificare l’effettiva un luogo di Venezia di pari valore funzio- provenienza dei prodotti in vendita, anche nale e storico. avvalendosi della tecnologia sviluppata da Promovetro che consente l’immediata Il distretto ospiterà (a rotazione e per un perio- identificazione dei prodotti contraffatti. do definito) un certo numero di artigiani e de- signer selezionati, che fanno autoproduzione Nel medio termine: (“makers”) e che nel Distretto beneficeranno di: Costi operativi più bassi (o nulli in un primo Calmierare gli affitti di proprietà del Co- periodo) per svolgere la loro normale atti- mune o di proprietà date in gestione al vità di produzione: questo sarà possibile Comune (vedi appartamenti, negozi e grazie a strutture, servizi e spazi condivisi; magazzini Ater) se destinati ad artigiani. spazi comuni più ampi e attrezzati dove Stipulare accordi con proprietà private poter eseguire eventuali lavorazioni spe- e mettere a disposizione dei fondi per ciali per un periodo definito; compensare una riduzione dei canoni una più facile e immediata collaborazio- d’affitto da privato ad artigiano; ne tra le loro diverse competenze; istituire uno sportello operativo per infor- lo spazio ospitato nel centro di Venezia mare e agevolare gli artigiani nella parte- avrà il potenziale per divenire soggetto di cipazione a bandi per formazione e finan- interesse nazionale e internazionale at- ziamento delle attività da parte della UE; traverso una efficace campagna pubbli- dare in gestione gratuita spazi “pubblici” (da citaria che sarà asse portante delle strate- censire), per un periodo di due anni almeno, gie di vendita anche on-line del prodotto. necessario soprattutto all’avvio di una nuo- va attività ma anche (sempre più spesso) Il Distretto potrà diventare luogo di eventi alla sopravvivenza di attività storiche; per la promozione quali ad esempio fiere, agire su leve fiscali per abbattere i costi seminari, dimostrazioni in sinergia con quel- d’impresa artigiana (a partire dalla ridu- li promossi da altri enti (ad es. dalla Bien- zione della tassa sui rifiuti) e riprendere nale). Il Distretto servirà, inoltre, a lanciare anche le proposte sviluppate da Confar- iniziative, anche private, mirate alla forma- tigianato nel volume Arriffarraffa; zione di eccellenze nei mestieri artigianali costituire un Distretto dell’Artigianato e al successivo inserimento di queste nuove Artistico, ovvero una sede prestigiosa competenze nel tessuto produttivo e com- per la lavorazione, promozione e vendi- merciale del territorio. ta dei prodotto artigianale veneziano. Il 33
9. Piccole e medie imprese Il modello di PMI nella nostra economia è pubblici e affidarli tramite bando: assi- trasversale in quasi tutte le attività economi- stiamo, soprattutto a Venezia, alla proli- che del tessuto sociale: sono le attività (il più ferazione di spazi vuoti. Gli enti pubblici, delle volte a gestione familiare) che abbraccia- dopo un serio censimento, potrebbero no commercio, artigianato, produzione di beni affidarli agli operatori economici ad af- e servizi; a volte con forma giuridica di società fitto calmierato: gli imprenditori si im- di capitali, a volte di società di persona. pegnerebbero a renderlo ecosostenibile Lo sviluppo di queste attività tocca proble- (in base alle nuove normative) per uno matiche che a prima vista possono sembrare “sconto” sull’affitto. Fondamentale è non lontane: la residenzialità (instaurare circoli vir- indicare un limite di età: separare i gio- tuosi: ho una attività per cui vorrei abitare vi- vani che cercano di aprire da chi ha già cino per essere sempre reperibile), la sicurez- un’attività avviata (per cui l’età è inevita- za (intere zone, soprattutto della terraferma, bilmente più alta). Da qui derivano gli al- abbandonate e in mano alla micro criminalità tri punti; perché piene di locali sfitti), il turismo (appar- promuovere la garanzia e semplificazio- tamenti ad uso turistico e piccoli alberghi per ne burocratica: l’ente pubblico può ren- le manutenzioni: mi rivolgo all’idraulico/mu- dersi garante (soprattutto verso gli istituti ratore/piastrellista/pittore di “vicinato”). Tutto di credito) per l’apertura di nuove attività questo permetterebbe la ricostituzione di un e/o l’ampliamento di quelle esistenti, so- tessuto economico-sociale che in questi anni prattutto nelle zone meno “appetibili”. è andato sempre più sfaldandosi Uno dei problemi delle PMI è l’accesso al credito: difficilmente viene erogato per il Le nostre proposte sono: pagamento degli affitti in quanto le ban- che aprono linee di credito per la produt- Censire i locali di proprietà degli enti tività e non per coprire spese “fisse”. Il più 34
delle volte l’imprenditore viene “strozza- introdurre sgravi fiscali: sebbene alcuni to” dalla burocrazia e preferisce lasciar sgravi non possono essere richiesti al Co- perdere. È necessario pertanto creare uf- mune (come il costo del lavoro, imposte fici ad hoc per aiutare il cittadino a distri- sulla produttività…), è tuttavia possibile carsi in questi meandri; proporre delle riduzioni sulle imposte co- fornire informazioni semplici e precise per munali. accedere ai fondi europei e nazionali con la creazione di un ufficio di consulenza Diversi gli incentivi per gli imprenditori: dedicato ai bandi europei, nazionali, regio- nali e comunali (le associazioni di catego- Assunzioni di personale: lavoratori che tor- ria hanno spesso strutture farraginose e nerebbero o verrebbero a vivere sia nella “spezzettate”, ottenere informazioni è dif- città storica che in terraferma (il circolo vir- ficoltoso e diventa necessario rivolgersi ad tuoso delle nuove residenzialità); un professionista per le pratiche: non tutti riqualificazione di zone “difficili” o di edi- possono permetterselo e di conseguenza fici da riqualificare: in cambio dell’apertura molte occasioni vanno perse); di un’attività in una di queste zone, il Co- sostenere la certificazione delle imprese: mune applica una riduzione delle imposte in una realtà complessa come quella ve- di competenza; neziana si è assistito alla proliferazione di ristrutturazioni green: promuovere l’instal- attività che hanno soffocato l’impresa lo- lazione di impianti fotovoltaici, flotte a car- cale, sia per l’apporto di grossi capitali sia burante a basso impatto (gas metano ed perché Venezia rappresenta una vetrina elettrico), cappotti termici agli stabilimenti. internazionale per la quale val la pena la- vorare anche “in perdita”, alterando così il mercato. La proposta è che il Comune co- stituisca un albo d’imprese certificate (o un sito internet a cui rivolgersi) in modo che il cittadino abbia la garanzia di acqui- stare un prodotto/servizio che rispetti tut- te le regole etiche-morali alla base della nostra legislazione; promuovere maggiori controlli: Quello che spesso viene lamentato da imprenditori di ogni settore è la sporadicità di controlli per quelle attività, soprattutto di imprese a ca- pitale straniero, che sembrano non dover rispettare le normative nazionali (orari non sempre definiti sia di apertura che di lavo- ro per gli operatori, sicurezza non sempre garantita…) a cui invece gli operatori nazio- nali sono spesso sottoposti; 35
10. Commercio La crisi finanziaria prima e quella sanitaria Le nostre proposte sono: degli ultimi mesi hanno messo in grande dif- ficoltà il settore del commercio nel Comune Azioni nei primi 90 giorni di Venezia. A questo si aggiungono i gravissi- mi danni causati dalle acque alte dello scorso imporre un blocco delle concessioni relative autunno. alla creazione di nuovi centri commerciali; All’importanza economica del Commercio rendere operativo un piano di defiscaliz- vanno aggiunte le sue funzioni sociali (com- zazione che abbia come priorità la ridu- mercio di vicinato e presenza fisica come de- zione della TARI da portare a livelli com- terrente contro la microcriminalità) e culturali parabili a quelli dei Comuni limitrofi; (identità della comunità). avviare un monitoraggio immediato del- Il settore del Commercio richiede pertanto le situazioni più critiche per gli esercizi una serie di interventi immediati per salvare danneggiati dalle acque alte dello scorso chi si è trovato in improvvise difficoltà e strut- novembre, definendo le priorità, con l’o- turali per garantirne la resilienza a fronte delle biettivo di realizzare le difese per i prossi- sfide economiche, sanitarie e climatiche che mi anni; l’intera comunità si troverà ad affrontare nei prevedere contributi a fondo perduto a prossimi decenni. ristoro dei danni conseguenti all’attua- zione delle misure di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e per il corretto riavvio delle attività; in area marciana e realtina, ripristinare vincoli idonei ad escludere attività com- merciali incompatibili con il contesto sto- rico, culturale e architettonico dei luoghi. 36
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