Teoria e Storia della traduzione 1 a.a. 2019/2020 - Problemi di traduzione - Diadori - UniCa
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
L’analisi dei fattori interni ed esterni del testo porta alla luce una gerarchia di problemi da affrontare agendo su: • scelta dell’approccio traduttivo • (possibile) adattamento culturale • problemi linguistici
1: Anisomorfismo lingue diverse danno diversa forma linguistica allo stesso concetto. Manca una perfetta sovrapposizione. • Per questo: home e house = casa, bosco e legno = wood. • Non esistono due lingue perfettamente sovrapponibili, né a livello lessicale, né a livello sintattico, né a livello culturale Attenzione: non significa parlare di intraducibilità. il dizionario propone una corrispondenza ingannatoria (riflessione attenta su ogni occorrenza) • Il traduttore deve scegliere di volta in volta la soluzione migliore, deve negoziare.
1: Anisomorfismo • «Il significato deriva non tanto dai singoli “messaggi”, quanto dalle multiple relazioni tra i messaggi e i “codici” o sistemi segnici convenzionali usati: quali elementi del repertorio del codice sono stati selezionati, e secondo quali regole sono stati combinati?» (Delabastita, There’s a double tongue) • Per dirla con Eco: se a livello lessicale non esistono sinonimi, due diversi enunciati possono esprimere la stessa proposizione (o informazione invariante, o contenuto proposizionale invariante…)
1: Anisomorfismo ‘Punti di crisi’ legati all’anisomorfismo • Differente segmentazione della realtà. Una lingua interpreta la realtà secondo un modo che non è convenzionale e non necessariamente è condiviso. A seconda delle esperienze di quella cultura, elementi specifici saranno messi in risalto.
Eco, Notti Attiche di Aulo Gellio (II sec d.C)e i colori • Difficoltà nel figurarsi esattamente l’effetto cromatico evocato dal colore. • Es fulvus: criniera del leone, sabbia, lupi, oro, aquile. • Viridis: erba, cieli, pappagalli, mare, alberi. Il modo di segmentare i colori cambia da cultura a cultura. Conta la risposta percettiva alla variazione cromatica. Per questo l’importante non è cercare il corrispondente esatto ma ricreare l’effetto (in questo caso, di varietà e policromia)
1: Anisomorfismo Punti di crisi’ legati all’anisomorfismo • Diversa posizione degli elementi nella frase. Es. in inglese l’ordine delle parole nella frase è più rigido, lingua inglese a bassa inflessione, la posizione delle parole nella frase ne indica la funzione logica, “S.V.O. language”, .
1: Anisomorfismo • Aspetto del verbo. La dimensione temporale attribuita dal parlante all'azione espressa. Però lingue diverse hanno strumenti diversi per esprimerla. Vive con i genitori vs He’s living with his parents. L’italiano non ha bisogno della forma progressiva! • Perfetta corrispondenza del lemma. Spesso manca un rapporto uno a uno, e un termine va reso con una parafasi o con più parole. Questo può avere conseguenze sulla struttura e sul ritmo della frase.
Cosa succederebbe traducendo parola per parola? il cinese è una lingua isolante: Mancanza quasi totale di morfologia: L’ italiano è una lingua flessiva. Le relazioni grammaticali sono normalmente espresse da un unico suffisso.
2 : Connotazione • Non conta solo il valore denotativo, primario e fisso, ma anche quello connotativo. Attenzione al significato che va oltre quello letterale e che è plasmato dalla persona, dalla cultura, dal contesto. Competenza comunicativa è anche saper riconoscere la connotazione. • Es. Il gatto è nero (denotazione) vs ho visto un gatto nero (possibile connotazione aggiuntiva). • ‘Rat’: malattie, sporcizia, OPPURE avanzamento della ricerca scientifica. BONUS: in inglese indica anche intelligenza elevata
Implicazioni della connotazione • La connotazione può rivelare ideologia (poiché il linguaggio descrive come il parlante vede il mondo) Tramite la connotazione emergono: • Origini e classe sociale, età, relazioni fra parlanti (es. certe espressioni sono tipiche di una classe sociale); • La posizione (favorevole o meno) del parlante; • Associazioni che una cultura costruisce con un termine (es. ‘donna’ assimilato a fragilità/debolezza).
Connotazione linguaggio giornalistico • lessico, fortemente connotato ed espressivo; anglismi; neologismi-sigle (es. –ino, valore di “appartenente o relativo a” + sfumatura semantica nuova che «contribuisce a sdrammatizzare fenomeni di forte tensione sociale» (Adamo-Della Valle, 89); -esco, -(o)logia e -(o)logo: ironico-negativo; • l’uso connotativo della punteggiatura
Connotazione la pronuncia straniera • La pronuncia (che incarna lingua e cultura in questione) diventa strumento per connotare personaggi. • Friends, Paolo il latin lover: Pablo. • Tutti i modi di esplicitare la pronuncia straniera in letteratura tendono ad imitare il suono tipico. Si gioca sullo stereotipo.
connotazione Idioletti Via col vento perde la parlata di Mami, tipica degli schiavi afroamericani del sud, e ne acquista uno tutto italiano, che non ha nulla dell’originale ed è basato sulla semplicità e sui verbi all’infinito (e pericolosamente vicino alla satira fascista)
Connotazione Idioletti La ricostruzione dell’idioletto nei Simpsons: Bart: Eat my shorts! Ciucciati il calzino! Don't have a cow! Non farti infartare! • Si è fatto anche di meglio: Babi Ciuccellona
3: Neologismi • Spesso in saggistica, per nuova terminologia. Si può agire per calco o per glossa. • Il calco è favorito se le strategie di formazione delle parole, come la suffissazione o la prefissazione, sono già presenti ed affermate nella L2 • Nei testi scientifici spesso non vengono toccati, contribuendo all’affermazione dei tecnicismi in lingua inglese.
3: Neologismi • Per i neologismi da parlata giovanile, ci vuole creatività. Storpiature, parole totalmente inventate, frutto di varietà diatopica, diastratica, diacronica. • Il giovane Holden-The Catcher in the Rye di J.D. Salinger: Adriana Motti(sul gergo): ‹‹Allora i ragazzi parlavano così. Mi son dovuta adeguare, e chiedere ai miei nipoti: in americano poteva essere più sobrio, aveva lo stile di Salinger che lo sosteneva, in italiano io dovevo reinventarmelo›› “una cosa da lasciarti secco”, “marpione sfessato”, “infanzia schifa’’ gli intercalari: ‘‘e tutto quanto”, “e compagnia bella”
3: Neologismi • Hapax: Parola o espressione che ricorre una sola volta in un testo, in un gruppo di testi o nell’intera documentazione di cui si dispone per una lingua. • Assumono importanza quelli che, coniati da un autore, costituiscono l’unico esempio documentato nella storia della lingua, o vi si ritrovano con estrema rarità.
3: Neologismi • ‘Parole rozze e disonorate’ di Dante Dante «è stato il primo a provare quanto la lingua […] fosse duttile e predisposta, nel medesimo autore, a impieghi diversi» (Riccardo Tesi, Storia dell’italiano. La formazione della lingua comune dalle origini al Rinascimento, 2001) • Trifone ipotizza che verbi come accaffare ʻafferrareʼ e, in senso figurato, ʻarraffareʼ, o accoccare ʻassestare (un colpo)ʼ, pur attestati nella Commedia per la prima volta, possano esser stati diffusi in contesti di oralità popolare, come farebbe credere anche il loro inserimento in discorsi diretti.
3: Neologismi Neologismi sicuri: • inurbarsi (ancora oggi in uso, es.: contadini inurbati); • indiarsi ʻassimilarsi a Dioʼ; • indonnarsi ʻfarsi signoraʼ (essendo donna equivalente a ʻsignoraʼ, dal lat. Domina); • inlibrare ʻtenere in equilibrioʼ; • inluiarsi ʻpenetrare in luiʼ; • inventrarsi ʻstare nel ventre, nella parte più internaʼ; • insemprarsi ʻdurare per sempreʼ; • indovarsi ʻtrovar luogo.
Neologismi e devianza linguistica • Variazioni rispetto alla norma = Come si può caratterizzare e misurare la devianza nella lingua? Bisogna disporre di un canone di riferimento. Ma il canone è legato al punto di vista scelto nell'osservare un fenomeno. In più, la norma che descrive la forma standard può essere modificata, partendo da scelte di una certa varietà linguistica che poi si affermano su larga scala. • Errori tramandati da letterati e non.
Neologismi e Devianza linguistica in traduzione • Il traduttore lavora per ricreare una devianza verosimile oppure la elimina. • Quando va mantenuta: se è elemento che caratterizza il personaggio o ha valore nell’equilibrio complessivo. Es. devianza linguistica con intenti comici: impone di essere ascoltata e riprodotta; varietà substandard oppure refusi che vanno mantenuti. • Devianza linguistica nell’interpretariato: viene omessa.
4. Giochi di parole Es. ‘You come most carefully upon your hour’ (Hamlet) • Done with or showing thought and attention; • Anxious to protect (something) from harm or loss; solicitous (OED) •RUSCONI (1866) : Venite con molta esattezza alla vostra ora. •MONTALE (1949): Puntuale fino allo scrupolo. •SQUARZINA (1953): Sei molto puntuale. •LODOVICI (1960): Puntuale all’ora vostra. •PICCOLI (1964) Voi venite assai esattamente alla vostra ora. •D’AGOSTINO (1984): Arrivi molto puntuale. •LOMBARDO (1995) Arrivi puntualmente alla tua ora. •SERPIERI (1997): Arrivi puntualissimo alla tua ora 1866, 13.
4. Giochi di parole ❖ PUN > PUN, ossia l’esito che da un pun ottiene un altro pun. • Es. The naked truth of it is, I have no shirt. (Love’s Labour’s Lost) • «naked» ha il doppio senso di «puro, sincero» e di «non coperto da vestiti» • La nuda verità è, non ho la camicia Delabastita, There’s a Double Tongue
4. Giochi di parole JOEY: But it is odd how a woman’s purse looks so good on me, a man. RACHEL: Exactly, unisex. JOEY: Maybe you need sex, I had sex a couple days ago. RACHEL: No, no, Joey. “U-N-I” sex. JOEY: I ain’t going to say no to that… JOEY: è pazzesco come una borsetta da donna stia così bene a me, un uomo. RACHEL: esatto, senza sesso! JOEY: Sarai tu senza sesso! Io l’ho fatto due giorni fa. RACHEL: No, Joey. È per tutti e due i sessi JOEY: ‘sesso per noi due? Non posso rifiutare!’ RACHEL: No, Joey… è senza sesso la tracolla JOEY:se sei a dieta chiamami
4. Giochi di parole ❖PUN > NON-PUN. il gioco di parole del prototesto risulta in un frammento di testo privo di qualsiasi gioco di parole • Peace! Be to me and every man that dares not fight. (Love’s Labour’s Lost) • «peace» ha il doppio senso di «silenzio» e di «assenza di lotta, di lite» • Calma! Pace a me e a tutti gli uomini che non osano lottare. • il residuo traduttivo non è tanto nel contenuto semantico, quanto nel mancato convogliamento dell’atteggiamento linguistico, dello stato d’animo del doppio senso.
4. Giochi di parole ❖PUN > PUNOID, ossia l’esito di un pun tradotto con uno pseudogioco di parole, un artificio retorico. ARMADO: I do adore thy sweet grace’s slipper BOYET (Aside to Dumain) Loves her by the foot DUMAIN (Aside to Boyet) He may not be the yard’. (Love's Labour's Lost) «yard» ha il doppio senso di «unità di misura, iarda» e di «inadeguatezza di dimensioni in termini sessuali». ARMADO: Io adoro la pantofola della tua dolce grazia BOYET: L'ama a misura di piede. DUMAIN: Forse non ce la farebbe a misura di canna
4. Giochi di parole ST: CHANDLER: I just think it’s time for you to settle down, you know, make a choice, pick a lane. JOEY: Who’s Elaine? TT: CHANDLER: è il momento di sistemarti, fai una scelta, scegli quella corsia. JOEY: Chi è Corsia?
4. Giochi di parole ❖PUN > ZERO. Nel metatesto non si reperisce alcun frammento traducente del gioco di parole. È un caso di omissione. KING […] But now, my cousin Hamlet, and my son- HAMLET (aside) a little more than kin, and less than kind. KING How is it that the clouds still hang on you? HAMLET Not so, my lord; I am too much i’ th’ sun. kin/kind, che comunica principalmente: • una relazione più stretta di quella tra semplici parenti; • la mancanza di gentilezza e di affetto che dovrebbe sorgere naturale tra consanguinei. • l’assonanza tra ‘King’ e ‘kin’, a sottolineare che il gioco non c’è solo sentimento ma anche politica;
4. Giochi di parole ST KING […] But now, my cousin Hamlet, and my son- HAMLET (aside) a little more than kin, and less than kind. KING How is it that the clouds still hang on you? HAMLET Not so, my lord; I am too much i’ th’ sun. ‘In the sun’, gioca sull’omofonia: • 1‘In the sun’ inteso come esposto, visibile + sole che si riferisce all’emblema reale, data la posizione di Amleto + il proverbio ‘to be in the sun’=''out of home, outlawed, disinherited''. • 2‘In the son’, quindi una nuova relazione padre-figlio che Amleto non accoglie di buon grado ‹‹Purtroppo il gioco di parole che inaugura la sua azione scenica – azione, innanzitutto, linguistica – non è riproducibile in italiano›› (Serpieri: 1997)
4. Giochi di parole • TT MONTALE RE […] E tu Amleto, nipote mio e figliuolo… AMLETO a parte Un po’ più che nipote e meno che figlio… RE Sei dunque ancora abbuiato? AMLETO Sono fin troppo al chiaro, mio sovrano • TT SQUARZINA RE […]E adesso, Amleto, mio cugino e figlio… AMLETO (a parte) Un po’ più che cugino, molto meno che figlio. RE Perché ancora quelle nubi sulla tua fronte? AMLETO Nubi? Monsignore, c’è fin troppo sole
4. Giochi di parole ❖Pun ST > Pun TT: «copia diretta», consiste nella trascrizione del gioco di parole nella lingua in cui è stato espresso nel prototesto, senza spiegazioni, lasciando il lettore del metatesto ad affrontare, solo, il pun. ❖NON-PUN > PUN, ossia dell’aggiunta di un gioco di parole non presente nell’originale, solitamente alla ricerca di una compensazione. Il materiale nel prototesto era presente, ma non creava giochi di parole. ❖ZERO > PUN, nella quale il gioco di parole viene creato da zero, mediante l’aggiunta di materiale verbale inesistente nell’originale (es. ‘Larvato consiglio di un bruco’). ❖Resa metatestuale, come per esempio una nota del traduttore, ma anche interventi ‘esterni’ al testo (interviste, saggi, etc)
5. Il testo mescidato • code switching (livello di frase) • code mixing (livello lessicale, parole) • Forestierismi Es: ‘Guerra e pace’ e la lingua francese. La Russia nobiliare del 18mo secolo era multi linguistica, e il francese era segno di nobiltà, addirittura superiore al russo per capacità espressiva. Pietro il Grande voleva introdurre un modo di vivere prettamente europeo, che non passava solo per abbigliamento ma anche per lingue parlate.
5. Il testo mescidato Code switching nel testo letterario : Camilleri Necessità letterarie (oltre alla situazione comunicativa, argomento, interlocutore, distanza sociale – culturale, comicità ) Tra italiano e siciliano: • Beatrice s’assittò nuovamente, Mimì si calò sulla seggia, rigido che pareva avesse d’incoddro un’armatura medievale. Ancora non si faceva capace come gli fosse capitata quella grazia di Dio, ma la cosa che ci aveva messo il carrico di undici era stata l’insolita gentilezza di Montalbano. Il quale sinni niscì dalla trattoria canticchiando. (La gita a Tindari , pag. 94) O tra italiano, siciliano e spagnolo: • Mentre aspettava nel suo studio Hortensio e Honorio che aveva andato a chiamare con un servo, don Sebastiano esaminò la quistione principale: se el condenado avesse detto di sì alla propuesta, cuando avrebbe dovuto anunciar a donna Isabella che doveva yacer con un hombre che no era su esposo? (Il re di Girgenti, pag.20)
5. Il testo mescidato • USO DEL DIALETTO ITALIANIZZATO Tra la parlantina di Ingrid e la velocità che la svidisa teneva, a Montalbano non parse di aviri caminato tanto quando la machina si fermò davanti a un casale in aperta campagna. (Il giro di boa, pag. 171) • ALTRI DIALETTI • genovese : Che bella nottata! O ciæo da lunna o s’allargava in sciâ campagna, paiva de giorno, no passava unna fia de vento, giusto quarche baietto de can, quarche grillo cantadô. (La mossa del cavallo, pag. 101) • toscano : Oddio, Ferraguto, ’un facciamo equivoci! Da noi abusato vòle dire, come dire, disorientato. A quattr’occhi, Ferraguto: l’è proprio di mestieri rihorrere a questi mezzi estremi? (Il birraio di Preston, pag. 117) • romano : Ho capito, disse Traquandi. Seconno voi io me ne devo annà fora de qua de prescia. (ibidem, 199)
5. Il testo mescidato • Come si è lavorato? Dove i dialetti non esistono affatto, i traduttori non hanno potuto ricorrervi. Simonetta Neto ha tradotto in portoghese i romanzi della serie di Montalbano per la Difel Difusao. ‘‘Ho cercato di utilizzare forme che corrispondessero il più possibile a una lingua colto-popolare come è quella di Camilleri, e mi hanno aiutato amici siciliani”. Un linguaggio colloquiale, non letterario. Le frasi in dialetto stretto sono state lasciate così com’erano, spiegate con note a piè pagina.
5. Il testo mescidato • Traduzione finlandese, Helinä Kangas: “Le nostre culture sono troppo diverse: così ho preferito usare un linguaggio normale ma molto vivace, colorito, colloquiale, a volte un po’ arcaico. Le frasi in dialetto stretto, invece, le ho lasciate tali e quali, traducendole poi in finlandese. Il fatto di lasciare inalterati termini come “Ciao”, “Amore”, “Signora”, oltre all’ambientazione in Sicilia, offre comunque un colore particolare alle storie”. ...
5. Il testo mescidato • Prima di Camilleri: Verga ‘onde agevolare il suo compito io mi metto a sua disposizione per aiutarla in quelle parti della traduzione dove il carattere e l’indole delle stile siciliano sarebbero, non solo per lei straniero, ma anche per un italiano di difficoltà insormontabile’ (Verga al traduttore francese, Edouard Rod) • Problemi principali de I Malavoglia: ricchezza di proverbi, incastrati nel e funzionali al racconto popolare; registro dialettale; referenti locali
5. Il testo mescidato • ST Chi ha roba in mare non ha nulla TTQuien tiene posesiones en la mar, con nada debe contar (trad. di María Teresa Navarro Salazar) Quein al mar fía lo suyo no lo tenga por seguro (Versione accertata nella tradizione paremiologica spagnola) • ST Chi piglia bellezze piglia corna TT Quien con guapa casó cuernos crió Viejo que con moza casó o muere cabrito o vive cabrón
5. Il testo mescidato • Fraseologia: ‘pagare col violino’: pavari a viulinu, concedere agevolazioni di pagamento per cancellare progressivamente il debito (conseguenza della vita rurale, prodotti disponibili a cadenza non fissa) Verga indica al traduttore francese ‘pagare una certa somma di denaro a piccole rate, un tanto al mese’. ST:‘Agostino Piedipapera […] riuscì a farli mettere d’accordo sulle due onze e dieci a salma, da pagarsi ‘col violino’ a tanto al mese’.
5. Il testo mescidato • Varie traduzioni spagnole: TT1 Agustín el Patizambo […] consiguió ponerlos de acuerdo en dos onzas y diez por salma a pagar ‘a tocateja’ a tanto el mes. (in contante, senza dilazioni: l’esatto contrario!) TT2 Agustín ‘Piedipapera’ […] consiguió ponerlos de acuerdo en dos onzas y diez decimos la salma, para pagar ‘con el violín’ a tanto el mes. (traduzione letterale, ma non chiarisce il senso dialettale) TT3 Agustín Piedeganso […] consiguió ponerlos de acuerdo en el precio de dos onzas y diez por salma, que pagarían poco a poco, conforme pudieran.
Puoi anche leggere