TEA TROmagazine TRE PER TE 2017/2018 - Libertà
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TEA NUMERO 24 TRE PER TE 2017/2018 Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza TRO L’altra scena Festival di teatro contemporaneo InFormazione Teatrale magazine Periodico di informazione - Stagione di Prosa 2017/18 Fondazione Teatri di Piacenza Teatro Gioco Vita
TRE PER TE 2017/2018 U na Stagione, “Tre per Te” 2017/2018, ancora una volta fatta di passioni e desideri, vissuta con ansia creativa e con la consapevolezza del dubbio e della responsabilità di non deludere il nostro pubblico. Con l’obiettivo di fare leva sulla curiosità dello spettatore, attenti alle novità, pur consapevoli che certe scelte aprono il dibattito e la discussione, perché la parola teatrale può dividere. Il nostro fare teatro è un flusso continuo di idee e di progetti, sempre in ascolto del pubblico: le critiche, i suggerimenti, le riflessioni che cogliamo dagli spettatori ci danno la forza per continuare a lavorare senza rinunciare al cambiamento, allo stupore, alla curiosità. Sempre con l’idea di un teatro aperto al mondo e che allo stesso tempo vive profondamente radicato nella città, nel territorio e nella vita dei cittadini. Senza rinunciare al grande teatro di tradizione, crediamo necessario dare spazio a forme d’arte scenica innovative, alle nuove generazioni, alle nuove drammaturgie. Crediamo necessario favorire attraverso il linguaggio teatrale l’indagine di temi e problemi legati al presente, con spettacoli nel segno dell’attualità, scelti per divertire ed emozionare il pubblico, attraverso contenuti a volte impegnativi ma sempre sviluppati con professionalità, serietà e rigore, in alcuni casi con piacevole ironia. La Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018 sarà inaugurata da un grande evento internazionale che mette a confronto acrobazia, teatro, danza e musica: La Verità scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca. Uniche due date italiane: Piacenza e Udine. Seguirà un classico di Eduardo De Filippo, Non ti pago, con la regia del figlio Luca recentemente scomparso. Nel cartellone ritroviamo dopo alcuni anni di assenza il Piccolo Teatro di Milano. Oltre al Piccolo, altri due S Teatri Nazionali, la Fondazione Teatro Stabile di Torino e il Teatro Stabile del Veneto. Tra teatro e letteratura, gli spettacoli Il nome della rosa da Umberto Eco nella versione teatrale di Stefano i alza il sipario sulla nuova Stagione di Prosa, i cui tre cartelloni ci regaleranno un percorso culturale e Massini e Il casellante dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, che firma anche il testo teatrale insieme artistico di qualità, in un viaggio tra la leggerezza della commedia e la profondità, che il Teatro aiuta al regista Giuseppe Dipasquale. sempre a sviscerare, delle riflessioni sulla condizione dell’uomo e sul suo cammino. Novità assoluta della stagione, Vetri rotti di Arthur Miller con Elena Sofia Ricci e GianMarco Tognazzi. Tanti i nomi di spicco - di interpreti, autori e registi - chiamati a regalare emozioni e magia al pubblico Attesi ritorni quelli di Marco Paolini, alle prese con i temi dell’evoluzione tecnologica nella società odierna piacentino, che sono certa saprà cogliere con sensibilità le suggestioni evocate da questo ricco ventaglio in Le avventure di Numero Primo, e di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, che con lo spettacolo Premio di spettacoli. L’auspicio, da parte mia, è innanzitutto che tra gli spettatori siano sempre più numerosi i Ubu 2016 Amore proseguono il loro originale percorso drammaturgico. giovani, la cui sete di risposte e di riferimenti può trovare, nel Teatro, un approdo o un punto di vista nuovo, Tra gli altri, spiccano nel programma attori di fama apprezzati a teatro ma anche nel cinema e nella che si apra verso orizzonti più vasti. D’altra parte, sono convinta che la varietà delle proposte sia tale da televisione: Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Vincenzo Salemme, Emilio Solfrizzi, oltre ai già citati Elena soddisfare le aspettative e suscitare l’entusiasmo di un pubblico ampio ed eterogeneo, richiamando anche Sofia Ricci e GianMarco Tognazzi. da altre città gli appassionati che magari vedranno, in questi cartelloni, un’attrattiva ulteriore per venire a Da segnalare alcune presenze piacentine in cartellone: Mariangela Granelli, Mirandolina ne La locandiera, scoprire il nostro patrimonio storico e artistico. Rolando Tarquini in La Verità e Letizia Bravi in un nuovo progetto produttivo del Festival “L’altra scena”. L’impegno dell’Amministrazione comunale, in tal senso, sarà forte e costante: far sì che ciascuna Il Teatro Danza rivolgerà un’attenzione particolare alla “danza di comunità”, con percorsi laboratoriali grazie componente del sistema culturale si leghi alle altre e le valorizzi, contribuendo alla promozione turistica ai quali alcune realtà locali saranno coinvolte nelle rappresentazioni. del territorio e innescando un circuito virtuoso in cui l’offerta della Stagione teatrale diventi un tassello A questa programmazione si aggiungono il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” e il cartellone prezioso in questo mosaico. Permettendo, così, anche di far conoscere e apprezzare come meritano quegli Pre/Visioni, arrivando così con il Teatro Ragazzi a completare l’offerta di teatro per la città e il territorio. scrigni di straordinaria bellezza rappresentati dal nostro Municipale e dai Filodrammatici. Una stagione teatrale che non vuole essere solo un catalogo di spettacoli ma un insieme di proposte che Un augurio di buon lavoro va quindi a tutto lo staff della Fondazione Teatri di Piacenza e di Teatro Gioco testimoniano e valorizzano le diverse potenzialità del teatro, un’arte sempre in grado di dialogare con una Vita, anche se il riconoscimento più importante, per l’edizione 2017-2018 di “Tre per Te” e “L’altra scena”, molteplicità di linguaggi e tematiche e di lasciare un segno forte nella vita delle persone e della comunità. sarà come sempre l’applauso degli spettatori. Diego Maj Patrizia Barbieri Direttore artistico Sindaco di Piacenza Teatro Gioco Vita Presidente della Fondazione Teatri
TEATRO MAGAZINE NUMERO 24 SOMMARIO TEATROMAGAZINE PROGRAMMA Anno 14 - n. 24 Prosa 4 Altri Percorsi 6 Edizioni Teatro Danza 7 TEATRO GIOCO VITA SPETTACOLI DI PROSA Direttore Diego Maj Non ti pago 9 Il borghese gentiluomo 10 Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza L’ora di ricevimento 11 Tel. 0523.332613 - Fax 0523.338428 Il casellante 12 www.teatrogiocovita.it - info@teatrogiocovita.it Father and son 13 Una festa esagerata! 14 Direttore responsabile Vetri rotti 15 Simona Rossi Le avventure di Numero Primo 16 Progetto grafico e realizzazione SPETTACOLI ALTRI PERCORSI Dalla parte della Cultura. Matteo Maria Maj La Verità 17 Pinocchio 18 Redazione La locandiera 19 Simona Rossi, Emma-Chiara Perotti Il nome della rosa 20 ufficiostampa@teatrogiocovita.it Amore 21 Ha collaborato SPETTACOLI TEATRO DANZA Marilisa Fiorani Quintetto 22 La bellezza ti stupirà 23 #oggièilmiogiorno 24 Stampa Luglio 2017 Io vorrei che questo ballo non finisse mai 25 Aut. Tribunale di Piacenza n° 604 del 31.12.2004 FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO L’altra scena 2017 26 Fotografie: ATTIVITÀ COLLATERALI Masiar Pasquali (Non ti pago) InFormazione Teatrale 2017/2018 28 Mario D’Angelo (Il borghese gentiluomo) Antonio Parrinello (Il casellante) Bepi Caroli (Father and son) INFORMAZIONI Marco Rossi (Elena Sofia Ricci _ Vetri Rotti) Biglietteria/Schema abbonamenti 30 Marco Caselli Nirmal (Le avventure di Numero Primo) Abbonamenti 32 Viviana Cangialosi (La Verità) Carnet 6 spettacoli 34 Brunella Giolivo (Pinocchio) Biglietti 34 Alfredo Tabocchini (Il nome della rosa) Paolo Galletta (Amore) Biglietti “Last Minute” 35 via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza Offerte e promozioni 36 Alex Brenner (Quintetto) Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 Marina Anedda (Io vorrei che questo ballo non finisse mai) Comunicazioni 37 info@lafondazione.com - www.lafondazione.com
S A P RO 7-8 novembre 2017 19-20 dicembre 2017 5-6 febbraio 2018 20-21 marzo 2018 NON TI PAGO Teatro Stabile dell’Umbria Claudio Bisio Elena Sofia Ricci GianMarco Tognazzi di Eduardo De Filippo L’ORA DI RICEVIMENTO (banlieue) FATHER AND SON VETRI ROTTI con (in ordine di apparizione) Carolina Rosi, di Stefano Massini ispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Arthur Miller Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura, regia Michele Placido di Michele Serra con Maurizio Donadoni Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, con Fabrizio Bentivoglio con Claudio Bisio regia Armando Pugliese Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, e Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, e con i musicisti Laura Masotto (violino), produzione ErreTiTeatro30 Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca Arianna Ancarani, Carolina Balucani, Rabii Brahim, Marco Bianchi (chitarra) regia Luca De Filippo Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, regia Giorgio Gallione scene Gianmaurizio Fercioni Giulia Zeetti, Marouane Zotti scene e costumi Guido Fiorato 5-6 aprile 2018 costumi Silvia Polidori scena Marco Rossi musiche Paolo Silvestri musiche Nicola Piovani costumi Andrea Cavalletto luci Aldo Mantovani Marco Paolini luci Stefano Stacchini musiche originali Luca D’Alberto - voce cantante produzione Teatro dell’Archivolto Federica Vincenti LE AVVENTURE DI NUMERO PRIMO produzione Elledieffe - La Compagnia di Teatro di Marco Paolini e Gianfranco Bettin di Luca De Filippo luci Simone De Angelis tavole illustrate Roberto Abbiati 20-21 febbraio 2018 musiche originali Stefano Nanni 5-6 dicembre 2017 23-24 gennaio 2018 assistente alla regia Angelo De Matteis Vincenzo Salemme collaborazione alla messa in scena Roberto Abbiati UNA FESTA ESAGERATA! audiovisivi e luci Michele Mescalchin Emilio Solfrizzi Moni Ovadia fonica Tiziano Vecchiato una nuova commedia scritta, diretta e interpretata da IL BORGHESE GENTILUOMO Valeria Contadino Mario Incudine Vincenzo Salemme direzione tecnica Marco Busetto di Molière IL CASELLANTE con (in ordine alfabetico) Nicola Acunzo, voci campionate Beatrice Gallo, Emanuele Wiltsch regia Armando Pugliese di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D’Auria, produzione Michela Signori, Jolefilm traduzione e adattamento Annarosa Pedol dal romanzo di Andrea Camilleri, Sellerio Editore - Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò, con (in ordine alfabetico) Viviana Altieri, Anita Palermo Mirea Flavia Stellato Bartolucci, Fabrizio Contri, Nico Di Crescenzo, con Sergio Seminara, Giampaolo Romania scene Alessandro Chiti Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Lydia Giordano, musiche dal vivo con Antonio Vasta, Antonio Putzu costumi Francesca Romana Scudiero Simone Luglio, Elisabetta Mandalari, Roberto Turchetta musiche originali Mario Incudine con la collaborazione musiche Antonio Boccia scena Andrea Taddei di Antonio Vasta disegno luci Francesco Adinolfi costumi Sandra Cardini scene Giuseppe Dipasquale produzione Diana Or.I.S. musiche Antonio Sinagra costumi Elisa Savi luci Gaetano La Mela luci Gianni Grasso produzione ErreTiTeatro30 regia Giuseppe Dipasquale produzione Corvino Produzioni, TEATRO MUNICIPALE Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, Inizio spettacoli ore 21 4 Comune di Caltanissetta 5
S I A OR 9 gennaio 2018 AN Z E RC D IP LA LOCANDIERA R O LTR di Carlo Goldoni AT A TE regia Andrea Chiodi con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala, Francesca Porrini scene e costumi Margherita Baldoni assistente alla regia Maria Laura Palmeri disegno luci Marco Grisa musiche Daniele D’Angelo produzione Proxima Res 23 ottobre 2017 19 gennaio 2018 30 marzo 2018 16 gennaio 2018 Teatro Filodrammatici Teatro Filodrammatici Compagnia Finzi Pasca presenta IL NOME DELLA ROSA QUINTETTO #OGGIÈILMIOGIORNO LA VERITÀ di Umberto Eco di e con Marco Chenevier progetto Ex Aequo scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca versione teatrale di Stefano Massini (© 2015) produzione TIDA - Théâtre Danse performance comunità e arte fondatori e creatori Daniele Finzi Pasca autore regista, regia e adattamento Leo Muscato con il sostegno di MiBACT – Ministero Beni e Attività di Silvia Gribaudi co-design luci e coreografie, Julie Hamelin Finzi direttrice con (in ordine alfabetico) Eugenio Allegri, Culturali, Assessorato Istruzione e Cultura con Silvia Gribaudi, Rosaria Vendittelli di creazione, produttrice e partecipazione alla scrittura, Giovanni Anzaldo, Renato Carpentieri, della Regione Valle d’Aosta e partecipanti al workshop comunità Maria Bonzanigo musica, sound design e co-design Luigi Diberti, Luca Lazzareschi ideato da Silvia Gribaudi coreografie, Hugo Gargiulo scenografia e accessori, produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, 23-24 febbraio 2018 e Matteo Maffesanti progetto Ex Aequo Antonio Vergamini produttore esecutivo e consulente Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto - creato con Anticorpi ResiDanceXL2017, artistico Teatro Gioia Teatro Nazionale Malmo Dansstationen, Associazione Culturale Zebra partner alla creazione Cornèrcard, Grand Hotel Villa in accordo con Gianluca Ramazzotti per Artù si ringrazia Le Club Piacenza Castagnola, Fidinam, Caffè Chicco d’Oro, Compagnia Enzo Cosimi e con Alessandro Longobardi per Viola Produzioni Helsinn - Partner internazionale con il sostegno di FIDEURAM LA BELLEZZA TI STUPIRÀ performance/installazione di Enzo Cosimi 20-21 aprile 2018 21 novembre 2017 6-7-8 marzo 2018 regia, video, coreografia Enzo Cosimi Teatro Gioia Teatro Filodrammatici costumi Antonio Marras PINOCCHIO disegno luci Gianni Staropoli Riccardo Buscarini da Carlo Collodi Compagnia Scimone Sframeli disegno luci - Cagliari Capitale Italiana IO VORREI CHE QUESTO BALLO drammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, AMORE della Cultura 2015 Loic Hamelin NON FINISSE MAI Linda Dalisi di Spiro Scimone violoncello Flavia Passigli testi/regia Riccardo Buscarini regia Antonio Latella con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, con la partecipazione dei cittadini interpreti Riccardo Buscarini, Sabrina Fontanella, scene Giuseppe Stellato Gianluca Cesale, Giulia Weber organizzazione Anita Bartolini Vincenzo Verdesca costumi Graziella Pepe regia Francesco Sframeli produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, suono, dj set e allestimento scenico Davide Giacobbi / luci Simone De Angelis scena Lino Fiorito Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015 Santafabbrica con musiche di Nino Rota, musiche e suono Franco Visioli disegno luci Beatrice Ficalbi si ringrazia la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio Rosemary Clooney e altri con (in ordine alfabetico) Michele Andrei, regista assistente Roberto Bonaventura luci e proiezioni Alessandro Gelmini Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa, produzione Compagnia Scimone Sframeli costumi e trucco Vincenzo Verdesca Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse produzione Teatro Gioco Vita, Massimiliano Speziani Riccardo Buscarini/TIR Danza (Modena) produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa TEATRO MUNICIPALE TEATRO FILODRAMMATICI TEATRO FILODRAMMATICI TEATRO GIOIA 6 Inizio spettacoli ore 21 Inizio spettacoli ore 21 7
PROSA ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA D alla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Teatro Gioco Vita è una realtà primaria a livello nazionale e internazionale: tra i fondatori del movimento dell’animazione teatrale prima e del teatro ragazzi poi, conosciuto in tutto il mondo per il linguaggio delle ombre, ha stretto collaborazioni con importanti enti e istituzioni teatrali in Italia e all’estero. E l’Associazione intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere questa importante attività svolta a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione figurano: la promozione di iniziative di ricerca e Non ti pago divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. L In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza. a Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, sostenuta di Eduardo De Filippo dall’ottima accoglienza che Non ti pago ha registrato con (in ordine di apparizione) Carolina Rosi, in tutti i teatri che lo hanno ospitato, ripropone lo Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, spettacolo nella Stagione 2017/2018 sia per portare Federica Altamura, Andrea Cioffi, avanti i progetti di Luca sia per dare compimento al TESSERAMENTO 2017/2018 Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, suo desiderio di non fermare il lavoro della compagnia. Carmen Annibale, Paola Fulciniti, 20 EURO - Socio ordinario Luca mancherà sulla scena, ma ha lasciato una precisa ed accurata regia, fedele ai tempi e alla scrittura di suo Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Allocca 5 EURO - Socio studente padre con una modalità tutta sua di dare continuità alla regia Luca De Filippo tradizione senza rinunciare a una propria identità. scene Gianmaurizio Fercioni Non ti pago, uno dei testi più noti della prima dram- costumi Silvia Polidori maturgia eduardiana e anche uno dei più divertenti, è musiche Nicola Piovani una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni luci Stefano Stacchini e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, produzione Elledieffe - La Compagnia che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce di Teatro di Luca De Filippo e miseria non rinuncia però alla speranza, all’illusione, INFO all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore. TEATRO MUNICIPALE Associazione Amici del Come lo stesso Luca aveva stabilito a sostituirlo è stato Teatro Gioco Vita chiamato Gianfelice Imparato, un attore che si è formato martedì 7 novembre 2017 Presidente Stefano Pareti con Eduardo e che si è dimostrato pienamente all’altezza mercoledì 8 novembre 2017 Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza del non facile compito mostrando di essere perfettamente Tel. 0523.315578 - Fax a suo agio nei panni di Ferdinando Quagliuolo. Ad 0523.338428 interpretare il ruolo di sua moglie Concetta è Carolina durata 2h (compreso intervallo) Rosi, figlia di Francesco, uno dei grandi Maestri del info@amicidelteatrogiocovita.it cinema italiano, che da anni in Compagnia interpreta i principali ruoli femminili. 9
PROSA PROSA L’ora di ricevimento Emilio Solfrizzi Il borghese gentiluomo (banlieue) U I di Molière n ricco borghese, il signor Jourdain, sogna di l professor Ardeche è un insegnante di materie di Stefano Massini regia Armando Pugliese diventare nobile, tra adulatori e scrocconi che letterarie. Un disilluso, un cinico, uno spietato regia Michele Placido traduzione e adattamento Annarosa Pedol lo raggirano e assecondano la sua follia pur di osservatore e un lucidissimo polemista. Fra le sue con Fabrizio Bentivoglio con (in ordine alfabetico) Viviana Altieri, ottenerne un guadagno. A questi si contrappone la moglie, passioni svettano Rabelais e il Candide di Voltaire. Peccato e Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, donna estremamente pratica e razionale, che cerca di farlo che la sua classe si trovi nel cuore dell’esplosiva banlieue Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Arianna Ancarani, Carolina Balucani, rinsavire. Alla coppia dei Jourdain si aggiunge quella di Les Izards, ai margini dell’area metropolitana di Tolosa: Nico Di Crescenzo, Cristiano Dessì, Rabii Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, dei servitori dei due coniugi: la simpatica e coraggiosa un luogo in cui la scuola, al di là di Rabelais e di Voltaire, Lisa Galantini, Lydia Giordano, Nicoletta e Coviello, che si amano. Ne nasce una farsa, è una trincea contro ogni forma di degrado. La scolaresca Balkissa Maiga, Giulia Zeetti, Marouane Zotti Simone Luglio, Elisabetta Mandalari, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico: quella che gli è stata affidata quest’anno è ancora una volta un scena Marco Rossi Roberto Turchetta del Gran Turco. Coviello, travestito da turco, si presenta crogiuolo di culture e razze, con l’incognita sempre in costumi Andrea Cavalletto scena Andrea Taddei a Jourdain e gli fa credere che il figlio del Gran Turco, agguato di improvvisi crolli: nella convinzione che il vero musiche originali Luca D’Alberto costumi Sandra Cardini di lignaggio reale, è qui per sposare sua figlia Lucilla. trionfo sarebbe portare fino in fondo i suoi allievi senza voce cantante Federica Vincenti musiche Antonio Sinagra Jourdain, lusingato dalle promesse di nobiltà, cade nel perderne nessuno per strada, il professor Ardeche riceve luci Simone De Angelis luci Gaetano La Mela tranello. Di fronte all’ennesimo rifiuto del “borghese” di le famiglie degli scolari ogni settimana per un’ora. Ed è produzione Teatro Stabile dell’Umbria uno spettacolo prodotto da Roberto Toni dare in sposa sua figlia al non nobile ragazzo che ama, attraverso un incalzante mosaico di brevi colloqui con per ErreTiTeatro30 tutti d’accordo gli giocano la beffa finale. Al termine della questa umanità assortita di madri e padri che prende vicenda Jourdain continuerà a sognare tutto quello che vita sulla scena l’intero anno scolastico della classe Sesta non potrà mai avere, come succede ai grandi personaggi sezione C, da settembre a giugno. Al pubblico spetta il TEATRO MUNICIPALE TEATRO MUNICIPALE comici del teatro di Molière. compito di immaginare i visi e le fattezze dei giovanissimi martedì 19 dicembre 2017 martedì 5 dicembre 2017 Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita allievi, ognuno ribattezzato dal professor Ardeche con un mercoledì 20 dicembre 2017 mercoledì 6 dicembre 2017 Tartufo, anche questo borghese che sogna di diventare ironico soprannome, e ognuno protagonista a suo modo un gentiluomo è, nella cultura letteraria europea, un di un frammento dello spettacolo. Sullo sfondo, dietro archetipo: è il modello esemplare e imprescindibile del una grande vetrata, un grande albero da frutto sembra durata 2h (con intervallo) nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che assistere impassibile all’avvicendarsi dei personaggi, durata 2h (senza intervallo) pretende di comprare col denaro quei meriti e quei titoli al dramma dell’esclusione sociale, ai piccoli incidenti che non avrà mai. scolastici di questi giovani apprendisti della vita. 10 Stefano Massini 11
PROSA PROSA Moni Ovadia Valeria Contadino Mario Incudine Claudio Bisio Il casellante Father and son I I di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale l casellante è, fra i libri di Andrea Camilleri, uno dei l rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con ispirato a Gli Sdraiati dal romanzo di Andrea Camilleri, più struggentemente divertenti del ciclo cosiddetto un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e e Breviario comico di Michele Serra Sellerio Editore - Palermo “mitologico”. Dopo Maruzza Musumeci e prima de il doloroso, tra il comico e il tragico. Una riflessione con Claudio Bisio con Sergio Seminara, Giampaolo Romania Il sonaglio, l’opera disegna i tratti di una Sicilia arcaica sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, e con i musicisti Laura Masotto (violino), e moderna, comica e tragica, ferocemente logica e sui concetti - entrambi consumatissimi - di libertà e di musiche dal vivo con Antonio Vasta, Marco Bianchi (chitarra) paradossale a un tempo. Dopo il successo ottenuto autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e Antonio Putzu regia Giorgio Gallione dalle trasposizioni per il teatro de Il birraio di Preston, La in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. musiche originali Mario Incudine concessione del telefono, che insieme a La cattura, Troppu Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e scene e costumi Guido Fiorato con la collaborazione di Antonio Vasta trafficu ppi nenti, La Signora Leuca, Cannibardo e la Sicilia nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle musiche Paolo Silvestri scene Giuseppe Dipasquale costituiscono la drammaturgia degli ultimi anni, Camilleri proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati luci Aldo Mantovani costumi Elisa Savi e Dipasquale tornano nuovamente insieme per riproporre e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o produzione Teatro dell’Archivolto luci Gianni Grasso al pubblico teatrale nazionale una nuova avventura tratta disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto regia Giuseppe Dipasquale dai racconti del popolare scrittore siciliano. Affogato nel nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo produzione Corvino Produzioni, mondo mitologico di Camilleri, costellato di personaggi interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, reali fantasiosamente trasfigurati, Il casellante parla di una quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente Comune di Caltanissetta metamorfosi che passa attraverso il dolore della maternità sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti TEATRO MUNICIPALE negata e della guerra, ma è anche una narrazione in lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo lunedì 5 febbraio 2018 musica divertita e irridente del periodo fascista nella con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano martedì 6 febbraio 2018 Sicilia degli anni Quaranta. Personale, originalissima è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la TEATRO MUNICIPALE e sperimentale, la lingua di Camilleri calca e ricalca, in evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore martedì 23 gennaio 2018 una teatralissima sinfonia di parlate, una meravigliosa alibi per la fuga. Inventiva sfrenata, comicità, brutalità, mercoledì 24 gennaio 2018 “sicilitudine”, tra neologismi e modi di dire mutuati dal moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio dialetto e rielaborati in chiave colta. Uno spettacolo con che permettono a Claudio Bisio di confrontarsi con un musiche, dove si ride e ci si commuove al tempo stesso. testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica durata 1h 25’ (senza intervallo) durata 2h (con intervallo) Gli attori e i musicisti, immersi nella stessa azione teatrale al tempo stesso. narrano una vicenda metaforica che gioca sulla parola, 12 sulla musica e sull’immagine. 13
PROSA PROSA Vincenzo Salemme Elena Sofia Ricci GianMarco Tognazzi Una festa esagerata! Vetri rotti R B una nuova commedia scritta, diretta ipresa per il secondo anno dello spettacolo di punta rooklyn, novembre 1938. Sylvia Gellburg, ebrea, di Arthur Miller e interpretata da Vincenzo Salemme della stagione teatrale 2016/2017, una commedia casalinga, viene improvvisamente colpita da con Maurizio Donadoni con (in ordine alfabetico) Nicola Acunzo, di successo accompagnata da un riscontro di un’inspiegabile paralisi agli arti inferiori. Il medico, regia Armando Pugliese Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, pubblico che ha raggiunto il suo apice di presenze al Herry Hyman, suo coetaneo e conoscente, è convinto uno spettacolo prodotto da Roberto Toni Teatro Sistina di Roma dove, battendo ogni record di della natura psicosomatica del male e, al tempo stesso, è Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, per ErreTiTeatro30 presenze, lo spettacolo è arrivato a contare oltre 18.000 sentimentalmente attratto dalla donna, mentre il marito Antonio Guerriero, Giovanni Ribò, spettatori in sole tre settimane. di Sylvia, Phillip, non riesce ad accettare quanto sta Mirea Flavia Stellato accadendo. Ben presto emerge che Sylvia è ossessionata scene Alessandro Chiti Una festa esagerata! nasce da un’idea che avevo in mente dalle notizie delle persecuzioni contro gli ebrei in costumi Francesca Romana Scudiero da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare Germania. Sono gli echi della Kristallnacht, ma forse musiche Antonio Boccia in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco l’angoscia della protagonista per quegli avvenimenti si disegno luci Francesco Adinolfi dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, somma ad altre fonti di frustrazione ed inquietudine... produzione Diana Or.I.S. ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, Miller, trattando il tema immenso dell’Olocausto, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola torna pacatamente indietro alla ricerca delle proprie borghesia”. Volevo parlare delle cosiddette persone percezioni e sensazioni di allora, ambientando questa sua normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo nuova commedia in una Brooklyn isolata e provinciale, TEATRO MUNICIPALE scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni soddisfatta della propria mediocrità. martedì 20 marzo 2018 TEATRO MUNICIPALE sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada La prima ufficiale di Broken Glass ha avuto luogo al Long mercoledì 21 marzo 2018 martedì 20 febbraio 2018 per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, Wharf Theatre di New Haven il 1° marzo 1994. L’edizione mercoledì 21 febbraio 2018 alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, italiana ha debuttato a Bologna il 28 febbraio 1995, per la perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come regia di Mario Missiroli, con Valeria Moriconi nella parte un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo di Sylvia Gellburg. zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, durata 2h (con intervallo) al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in nuova produzione qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda. Vincenzo Salemme 14 15
PROSA ALTRI PERCORSI Marco Paolini Le avventure Compagnia Finzi Pasca di Numero Primo La Verità N L di Marco Paolini e Gianfranco Bettin umero Primo è una storia che racconta di un a Verità, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca tavole illustrate Roberto Abbiati futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani mette a confronto l’acrobazia, il teatro, la danza fondatori e creatori musiche originali Stefano Nanni rimescolati insieme come si fa con le carte prima e la musica. Undici artisti si cimentano in un Daniele Finzi Pasca autore regista, assistente alla regia Angelo De Matteis di giocare. Numero Primo è anche il soprannome del gioco d’immagini che attraversa il surrealismo. co-design luci e coreografie protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta. Ma anche Una storia d’amore, una riflessione sulla verità, un collaborazione alla messa Julie Hamelin Finzi direttrice di creazione, le cose e le bestie hanno voci e pensieri in questa storia. poema acrobatico composto dalla visione di un in scena Roberto Abbiati produttrice e partecipazione alla scrittura Marco Paolini e Gianfranco Bettin, coautori di questo gruppo di creatori dalla firma unica. Dalla prima audiovisivi e luci Michele Mescalchin lavoro, sono partiti da alcune domande. Qual è il rapporto a Montréal nel gennaio 2013, è stato presentato Maria Bonzanigo musica, sound design fonica Tiziano Vecchiato di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? più di 360 volte in tutto il mondo, davanti a più di e co-design coreografie direzione tecnica Marco Busetto Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto 296.000 spettatori. Hugo Gargiulo scenografia e accessori voci campionate Beatrice Gallo, ci interessa sapere di loro? Quali domande ci poniamo e Antonio Vergamini produttore esecutivo Emanuele Wiltsch quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che Il linguaggio dell’acrobazia, del teatro fisico, e consulente artistico produzione Michela Signori, Jolefilm ci impongono per stare al loro passo? Quanto sottile è il potrebbe facilmente conquistare un territorio dove partner alla creazione confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale? non è né notte né giorno, dove la luce non carezza Cornèrcard, Grand Hotel Villa Castagnola, Se c’è una direzione c’è anche una destinazione di tutto la realtà, bensì la crea, la inventa, la reinventa. Fidinam, Caffè Chicco d’Oro, questo movimento? Il linguaggio degli acrobati sollecita il nostro Helsinn - Partner internazionale inconscio, facendoci vedere paesaggi interiori TEATRO MUNICIPALE Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, che appaiono più veri del vero. I paesaggi di Dalí giovedì 5 aprile 2018 di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, sono notturni oppure diurni? La risposta è che non TEATRO MUNICIPALE venerdì 6 aprile 2018 così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della sono né l’uno né l’altro, ma appartengono ad una lunedì 23 ottobre 2017 mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione diversa dimensione, la dimensione dei sogni. tecnologica. Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso Daniele Finzi Pasca di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza durata 2h (senza intervallo) al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo durata 2h (con intervallo) farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album. 16 Marco Paolini 17
ALTRI PERCORSI ALTRI PERCORSI Pinocchio La locandiera T F da Carlo Collodi utt’altro che “romanzo per bambini”, nel suo irenze, luogo della sciacquatura in Arno manzoniana di Carlo Goldoni drammaturgia Antonio Latella, adattamento per la scena dell’opera di Collodi, ma anche goldoniana. Questo il luogo in cui agiscono regia Andrea Chiodi Federico Bellini, Linda Dalisi Latella si pone davanti al burattino di legno cercando le figure di una apparente spensierata commedia con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, regia Antonio Latella uno sguardo depurato dalle infinite interpretazioni amorosa in cui però il non detto, il non desiderato, il Tindaro Granata, Mariangela Granelli, depositatesi per 135 anni; cercando, se esiste, quel che non voluto diventano parole schiette, desideri e voglie, scene Giuseppe Stellato Emiliano Masala, Francesca Porrini finora non è stato visto. il tutto in lingua italiana, che danno a questa commedia costumi Graziella Pepe scene e costumi Margherita Baldoni Goldoniana un carattere universale e squisitamente luci Simone De Angelis Siamo abituati a pensare che il burattino Pinocchio veda assistente alla regia Maria Laura Palmeri moderno. Partendo dai Memoires in cui lo stesso Goldoni musiche e suono Franco Visioli il proprio naso allungarsi ogni volta che dice una bugia; disegno luci Marco Grisa afferma di essere partito da bambino giocando con delle con (in ordine alfabetico) Michele Andrei, così ci hanno insegnato e questo abbiamo imparato a musiche Daniele D’Angelo piccole poupettes a costruire i suoi testi e a pensare che Anna Coppola, Stefano Laguni, credere. Eppure anche questa è una menzogna raccontata realizzazione costumi Maria Barbara de Marco non bastava più un canovaccio ma era necessario un dagli adulti. Il naso di Pinocchio, nella favola collodiana, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, testo, ho immaginato che gli attori potessero proprio produzione Proxima Res si allunga varie volte, ma non sempre quando Pinocchio Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, interagire con questo mondo dell’infanzia di Goldoni e mente. A volte si allunga perché vive… (…) Non so quale Massimiliano Speziani dialogare di volta in volta con delle piccole bambole che Pinocchio racconteremo; se lo sapessi sarebbe questa produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro rappresentino in modo efficace i rapporti tra i personaggi e la prima menzogna da cui iniziare. Penso che Pinocchio d’Europa la straordinaria macchina teatrale che è La locandiera. Una TEATRO MUNICIPALE appartenga a tutti, grandi e piccini, come ognuno di noi Locandiera che agirà tutta intorno ad un grande tavolo, ha la sua idea di Pinocchio, in quanto egli risponde a ciò martedì 9 gennaio 2018 tavolo da gioco e tavolo da pranzo, così chiaro il che cosa che noi stessi siamo o siamo stati, o a ciò che avremmo avviene sopra e meno chiaro che cosa avviene sotto, una TEATRO MUNICIPALE voluto essere. In questa appartenenza, in questa memoria locandiera che è sicuramente la rappresentazione del Don martedì 21 novembre 2017 condivisa risiede l’universalità del nostro personaggio, Giovanni letterario ma al femminile, con i personaggi che proprio in quanto non esiste risulta più vero del vero. che appariranno e scompariranno tra una moltitudine Come la pentola di fagioli pittati, come il fuoco dipinto di costumi del repertorio del teatro di Goldoni. Un gioco nella povera casa di Geppetto, che sembra così vero che, durata 2h 50’ (più intervallo) insomma che coinvolgerà i protagonisti nel mondo caro a durata 1h 40’ (senza intervallo) al solo pensarlo, ci scalda l’animo. Sarà l’artificio del teatro, Goldoni, dalle maschere che se ne vanno, ai costumi del ancora una volta, a svelarci con il suo raffinato mentire la repertorio fino alle sue amate poupettes dell’infanzia. verità. 18 Antonio Latella Andrea Chiodi 19
ALTRI PERCORSI ALTRI PERCORSI Compagnia Scimone Sframeli Il nome della rosa Amore I D di Umberto Eco l nome della rosa, tradotto in 47 lingue, ha vinto ai, amore, dammi un bacio sulle labbra! Dammi un di Spiro Scimone versione teatrale di Stefano Massini (© 2015) il Premio Strega nel 1981 e la sua versione bel bacio sulle labbra!... Come da giovani, amore... con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, regia e adattamento Leo Muscato cinematografica è stata diretta da Jean-Jacques Come quando eravamo giovani, amore! Gianluca Cesale, Giulia Weber con (in ordine alfabetico) Eugenio Allegri, Annaud nel 1986, protagonista Sean Connery. La prima regia Francesco Sframeli trasposizione teatrale di questo straordinario best seller Con Amore la Compagnia Scimone Sframeli prosegue il Giovanni Anzaldo, Renato Carpentieri, proprio percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, scena Lino Fiorito è di Stefano Massini, scrittore e drammaturgo tra i più Luigi Diberti, Luca Lazzareschi all’interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno disegno luci Beatrice Ficalbi apprezzati in Italia e all’estero, autore di Lehman Trilogy. produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro La regia dello spettacolo è affidata a Leo Muscato, che per nome e sono “tutti vecchietti”. In scena due coppie: il regista assistente Roberto Bonaventura Nazionale, Teatro Stabile di Genova, Teatro il Teatro Stabile di Torino ha diretto Come vi piace e che in vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. produzione Compagnia Scimone Sframeli Stabile del Veneto - Teatro Nazionale Quattro figure che si muovono tra le tombe. La scena in collaborazione con questo spettacolo dirige un cast di grandi interpreti, in un in accordo con Gianluca Ramazzotti per Artù è, infatti, un cimitero. Il tempo è sospeso, forse, stanno Théâtre Garonne Toulouse crossover generazionale che non mancherà di animare un e con Alessandro Longobardi per Viola Produzioni vivendo l’ultimo giorno della loro vita. Dialoghi quotidiani testo scritto per la scena ma all’altezza del grande romanzo. con il sostegno di FIDEURAM e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni Premio Ubu 2016 Muscato, che alterna regie di prosa a quelle liriche, ha e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità Miglior novità o progetto drammaturgico Il nome della rosa di Umberto Eco trovato nel romanzo di Eco una sfida appassionante. e la tragedia del quotidiano. L’Amore è una condizione Miglior allestimento scenico è pubblicato da Bompiani estrema e, forse, eterna. Se è vero che al centro dell’opera di Eco vi è la feroce lotta fra Nomination Miglior spettacolo chi si crede in possesso della verità e agisce con tutti i mezzi (…) niente è chiaro ma tutto è detto nello spessore TEATRO MUNICIPALE per difenderla, e chi al contrario concepisce la verità come combinato delle parole e delle risposte incessantemente TEATRO FILODRAMMATICI la libera conquista dell’intelletto umano, è altrettanto vero ripetute e ridette, martellate come nella reiterazione di una martedì 16 gennaio 2018 martedì 6 marzo 2018 che non è la fede a essere messa in discussione, ma due litania angosciante. Niente è detto ma tutto è chiaro: parole dette in sordina, solo metafore, per non dire quel poco che mercoledì 7 marzo 2018 modi di viverla differenti. Uno guarda all’esterno, l’altro all’interno; uno è serioso, l’altro fortemente ironico. Anche ci sarebbe da dire, il tutto da non dire simile alla radice giovedì 8 marzo 2018 durata 2h (con intervallo) per questo, se ne saremo capaci, proveremo a raccontare stessa del luogo culturale di Spiro Scimone. Un tempo questa storia con una lieve leggerezza che possa qua e là defunto e uno spazio da fine di partita: il mondo è ridotto a durata 1h (senza intervallo) sollecitare il riso, con buona pace del vecchio frate Jorge. un minimo in cui trionfa l’ovvio, inchiodato alla truculenza Leo Muscato reiterata, come una sequela poetica visceralmente comica. 20 Jean Paul Manganaro 21
TEATRO DANZA TEATRO DANZA Compagnia Enzo Cosimi Quintetto La bellezza ti stupirà I L di e con Marco Chenevier l “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia a creazione, di natura coreografica/performativa performance/installazione di Enzo Cosimi produzione TIDA - Théâtre Danse la vita universale, l’individualità umana, la volontà, e installativa, nasce da una indagine e regia, video, coreografia Enzo Cosimi con il sostegno di MiBACT – Ministero Beni l’intelligenza, l’ispirazione e il genio. Simboleggia riflessione sui temi della marginalità sociale, costumi Antonio Marras e Attività Culturali, Assessorato Istruzione e anche l’evoluzione verticale, il movimento progressivo sulla figura dell’homeless e sulla sua regale disegno luci Gianni Staropoli ascendente. Per l’esoterismo il “5” è il numero dell’uomo solitudine nella società contemporanea. Il lavoro, Cultura della Regione Valle d’Aosta disegno luci - Cagliari Capitale Italiana della come punto mediano tra terra e cielo, e indica che sviluppatosi attraverso studi precedenti, è realizzato Cultura 2015 Loic Hamelin l’ascensione verso una condizione superiore è possibile. in collaborazione con Associazioni di persone senza Spettacolo vincitore del Be Festival - Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il numero delle fissa dimora, un mondo sotterraneo, abitato da violoncello Flavia Passigli Birmingham 2015 dita di un uomo, è la base decimale matematica, è il figure borderline che scelgono o si trovano a vivere con la partecipazione dei cittadini Inserito nella “Top 10 Comedy 2016” numero del pentacolo ed il numero della stella a cinque drammaticamente ai bordi della società odierna. organizzazione Anita Bartolini del quotidiano inglese “The Guardian” punte. Si tratta di una cifra dell’uomo, a cui gli uomini L’esperienza di vita degli homeless rappresenta il produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Secondo premio del pubblico al Mess hanno attribuito significati trascendentali fin dalla notte fulcro drammaturgico del lavoro, ispirato dall’opera Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015 Festival - Sarajevo 2015 dei tempi. Ma oggi c’è la crisi... di Joseph Beuys. Primo premio per la danza contemporanea Il progetto vede la collaborazione per i costumi del si ringrazia al Sarajevo Winter festival – 2013 Quintetto potrebbe essere lo spettacolo più divertente che fashion designer Antonio Marras, tra i più interessanti Secondo classifcato al Next Generation abbia visto in tutto l’anno. È l’esecuzione che fa la differenza, e innovativi stilisti del design contemporaneo. Una in Quintetto. (...) L’incertezza che queste performance sfilata visionaria, video ritratti di persone senza festival - Padova 2013 generano rispetto a ciò che stiamo guardando – quello fissa dimora nei loro luoghi di vita, diventano un stato dell’arte che è capace di toglierci il tappeto da sotto tableau vivant, un unico piano sequenza che prende i piedi, di cambiare forma – permette di stimolare e le sembianze di un racconto fiabesco immerso TEATRO GIOIA TEATRO FILODRAMMATICI intensificare il tipo di risata che nasce quando qualcosa di in un’inquietudine sospesa e rarefatta. In questo venerdì 23 febbraio 2018 venerdì 19 gennaio 2018 divertente ti arriva completamente fuori contesto. Questa è modo, la sensibilità contemporanea “sporca” l’aurea sabato 24 febbraio 2018 la risata di cui ho avuto esperienza quando la performance intoccabile del Principe-homeless, attraverso uno di Chenevier mi ha ricordato in modo glorioso che ci sono sguardo allo stesso tempo estetico e socio-politico, persone competentemente divertenti che operano in tutti realizzando una coreografia politica, scevra da durata 45’ durata 1h (senza intervallo) gli ambiti delle arti performative. comune retorica. Brian Logan (“The Guardian”) 22 23
TEATRO DANZA TEATRO DANZA Riccardo Buscarini #oggièilmiogiorno Io vorrei che questo progetto Ex Aequo ballo non finisse mai U L performance comunità e arte na performance che prevede la partecipazione di ’anima del cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60 testi/regia Riccardo Buscarini di Silvia Gribaudi un gruppo di donne che andranno in scena con colora di un’atmosfera onirica Io vorrei che questo interpreti Riccardo Buscarini, con Silvia Gribaudi, Rosaria Vendittelli le artiste, dopo aver partecipato a un laboratorio ballo non finisse mai, uno spettacolo/evento in cui Sabrina Fontanella, Vincenzo Verdesca e partecipanti al workshop comunità che coinvolge la comunità locale. Un racconto fatto di tre giovani performer invitano il pubblico a partecipare, suono, dj set e allestimento scenico immagini di movimento in cui ogni partecipante coglie attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da ideato da Silvia Gribaudi Davide Giacobbi / Santafabbrica con musiche l’attimo, invitando il pubblico stesso ad OSARE all’azione. celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, e Matteo Maffesanti progetto Ex Aequo di Nino Rota, Rosemary Clooney e altri Vittorio De Sica e altri. creato con Anticorpi ResiDanceXL2017, L’ironia come strada intima e condivisa per cercare una luci e proiezioni Alessandro Gelmini Malmo Dansstationen, comunità complice. La complicità come strada intima Quando mi è stato chiesto di chiudere il cartellone Teatro costumi e trucco Vincenzo Verdesca Associazione Culturale Zebra e condivisa per cercare una comunità dinamica. Il Danza della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/2018 con produzione Teatro Gioco Vita, dinamismo come strada intima e condivisa per cercare una un evento che specificatamente contenesse il cinema, Riccardo Buscarini/TIR Danza (Modena) si ringrazia comunità consapevole. La consapevolezza come strada la danza e il coinvolgimento fisico del pubblico, ho intima e condivisa per cercare una comunità danzante. subito pensato ad una festa dedicata al grande cinema ll sudore come strada intima e condivisa per cercare una italiano che possa essere uno scanzonato e allo stesso comunità inclusiva. L’inclusione come strada intima e tempo teso tributo, denso di desiderio e nostalgia. Io condivisa per cercare una comunità di abitanti. L’abitante vorrei che questo ballo non finisse mai significa infatti TEATRO GIOIA come strada intima e condivisa per cercare una comunità questo: un’immagine di sogno. Perché tutti, in fin dei venerdì 20 aprile 2018 di esclusi. L’escluso come strada intima e condivisa per conti, vorremmo, o avremmo voluto, almeno per un solo sabato 21 aprile 2018 cercare una comunità di folli. Il folle come strada intima fotogramma, essere protagonisti di quei capolavori. TEATRO FILODRAMMATICI e condivisa per cercare una comunità di occhi. L’occhio Riccardo Buscarini venerdì 30 marzo 2018 come strada intima e condivisa per cercare una comunità di sorrisi. Il sorriso come strada intima e condivisa per cercare una comunità di voragini. La voragine come strada intima e condivisa per cercare una comunità di possibilisti nuova creazione nuova creazione (…) Il bambino come strada intima e condivisa per cercare una comunità di se stessi. Se stesso come strada intima e condivisa per cercare una comunità. (…) 24 Antonio Rinaldi 25
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