Sumiko Olympia - MPI Electronic

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Sumiko Olympia - MPI Electronic
038-040 AR429 Sumiko Olympia fonorivelatore MM PROVA.qxp_-- 08/03/21 17:41 Pagina 38

PROVE

                                                               Sumiko Olympia
                                            Una testina MM fatta in Giappone con passaporto americano.
                                             Musicalità nel solco di una tradizione quasi quarantennale.

           S       umiko nasce nel 1972 come
                   azienda importatrice negli USA
                   di prestigiosi componenti audio
           giapponesi (tra cui Fidelity Research,
           Grace, Supex, Koetsu, Kiseki, Audio
           Note). Il nome è quello della moglie di
           uno dei soci le cui origini furono de-
           terminanti per stabilire contatti com-
           merciali con i produttori del Sol Le-
           vante. Tra i fondatori vi era David
           Fletcher, un personaggio di grande
           creatività e iniziativa, che è venuto a
           mancare proprio nei giorni di stesura
           di questo articolo. Come fisico delle
           particelle sfruttò la sua preparazione
           tecnico-scientifica per allargare gli
           orizzonti dell’azienda progettando e
           sviluppando componenti proprietari.
           Il primo fu un braccio, l’MDC 800,
           detto ambiziosamente “The Arm”, un
           componente di qualità e prezzo note-
           voli per l’epoca. Da lì a realizzare un
           giradischi completo il passo fu abba-
           stanza breve e nel 1980 Fletcher
           fondò la SOTA Industries, marchio
           sotto il quale realizzò il noto Sapphire.
           Si trattava di un giradischi high-end,
           tuttora in produzione, interamente
           prodotto in America e che ovviamen-
           te si sposava alla perfezione con il sud-
           detto braccio. Le testine arrivarono
           poco dopo, nel 1982 con la serie Tali-
           sman. Fletcher sviluppò un sistema
           che permetteva di realizzare una testi-
           na MC ad elevata tensione di uscita
           senza incrementare le masse in gioco,               si è affermato come costruttore spe-        Amethyst, tutte strettamente impa-
           di fatto introducendo le prime bobine               cializzato in fonorivelatori, realizzan-    rentate tra loro. Sono fonorivelatori a
           mobili ad alta uscita per la produzione             do molti modelli di successo. La pro-       magnete mobile di nuova concezione
           di massa. Da allora il marchio Sumiko               duzione è effettivamente giapponese         per Sumiko. La Olympia si colloca nel
                                                               essendo tutti gli esemplari realizzati a    mezzo della gamma, confrontandosi
             SUMIKO OLYMPIA                                    mano a Yokohama da operatori esper-         in una fascia di mercato competitiva,
             Fonorivelatore a magnete mobile                   ti. Allo stato attuale il marchio distri-   quella subito sopra l’entry-level, dove
                                                               buisce numerosi brand importanti nel        molti audiofili possono attingere per
             Distributore per l’Italia: MPI Electronic srl,    Nord America. Nel 2010 è entrato a          avere prestazioni interessanti senza
             Via De Amicis 10, 20010 Cornaredo (MI).
             Tel. 02 9361101 - info@mpielectronic.com          far parte del McIntosh Group (prece-        investimenti esagerati.
             www.mpielectronic.com                             dentemente Fine Sounds) che possie-
             Prezzo (IVA inclusa): euro 249,00                 de grandi nomi storici dell’alta fedeltà
                                                               come McIntosh appunto ma anche So-          Progetto e costruzione
             CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE        nus faber, Audio Research e Wadia.
             Tipo: fonorivelatore a magnete mobile. Stilo:
                                                               L’attuale produzione di fonorivelatori      Sumiko sembra essere un po’ gelosa
             ellittico. Cantilever: alluminio. Tensione d’u-   Sumiko è ampia e spazia da testine hi-      del suo lavoro e, al contrario di altri,
             scita: 4 mV. Cedevolezza: 12x10-6 cm/dyn          gh-end, come la Palo Santos, fino ai        tende a non pubblicizzare più di tanto
             (100 Hz). Peso di lettura: compreso tra 1,8 e     prodotti entry level che si sono molti      i “segreti” delle proprie testine. La
             2,2 grammi (raccomandato 2 grammi). Capa-         diffusi. La linea Oyster vanta una nu-      Olympia appartiene ad una serie di fo-
             cità di carico raccomandata: 100-200 pF. Im-      trita schiera di modelli, anche di diffe-   norivelatori che condivide lo stesso
             pedenza interna: 1.130 ohm. Risposta in fre-
             quenza: 12-30k Hz. Separazione canali: 30
                                                               rente tipologia, tra cui l’omonima te-      corpo, i modelli infatti si distinguono
             dB. Bilanciamento canali: 1,5 dB. Peso: 6,5       stina Oyster e le famose Blue Point e       per altre caratteristiche strutturali che
             grammi                                            Pearl. A queste si aggiungono la Rai-       riguardano il generatore e lo stilo.
                                                               nier, l’Olympia, la Moonstone e la          Senza specificare quali particolari ma-
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Sumiko Olympia - MPI Electronic
038-040 AR429 Sumiko Olympia fonorivelatore MM PROVA.qxp_-- 08/03/21 17:41 Pagina 39

                                                                                                                Sumiko Olympia                                   PROVE

         Particolare della puntina a taglio ellittico; tutto lascia intendere che si   Il cilindro che si nota all'interno del tubolare color oro è il magnete
         tratta di un diamante "nudo", ovvero inserito direttamente integro nel        mobile che viene azionato dal movimento del cantilever. Quando la
         cantilever di alluminio.                                                      testina è montata e caricata con il giusto peso la sua posizione sarà
                                                                                       centrata correttamente. L'inserimento del gruppo stilo nella testina lo
                                                                                       porterà ad interagire con le bobine della cartuccia.

         teriali plastici siano stati impiegati il           Note d’uso e ascolto                               la rende piacevole con il repertorio
         produttore spiega che il corpo è stato                                                                 classico, dove i sempre impegnativi
         studiato per evitare l’insorgenza di ri-            L’Olympia arriva custodita in un cubo              strumenti ad arco e gli ottoni spesso
         sonanze intrinseche e per dissipare                 di legno che si apre sfilando la parte su-         obbligano a scegliere modelli più co-
         eventuali vibrazioni spurie. Il design è            periore, un vezzo quasi da gioielleria             stosi. Effettivamente è un territorio so-
         abbastanza classico ma non manca di                 che le conferisce senz’altro un certo              noro dove, senza investimenti talvolta
         personalità, con linee geometriche                  prestigio. All’interno della confezione            importanti, rischiamo di ritrovarci con
         che facilitano l’allineamento con il                troviamo accessori essenziali come                 pick-up un po’ rudi. La Olympia invece,
         portatestina dei bracci più comuni. I               una spazzolina, due viti a brugola e re-           pur lasciando spazi di miglioramento
         bordi laterali sono paralleli, dritti fino          lativa chiave per il fissaggio. Il montag-         sensibili, sa essere gradevole e offrire
         a metà altezza del corpo per poi diven-             gio crea poche difficoltà o apprensioni            dettaglio e raffinatezza apprezzabili.
         tare spioventi nell’ultimo tratto e con-            grazie al cappuccio di protezione in               Ha saputo ad esempio affrontare il “Ka-
         vergere verso il centro. Sulla superfi-             dotazione, molto avvolgente e che in               rajan sound” della Quinta Sinfonia di
         cie superiore, quella di contatto con il            pratica “copia” perfettamente il profi-            Beethoven (1962) con una certa disin-
         braccio, sono inglobate due boccole in              lo del corpo ricoprendo tutta la testina.          voltura. L’impostazione sonora non è
         ottone per alloggiare le viti. Il gruppo            Sicure quindi risultano le operazioni di           apparsa troppo tesa nonostante la par-
         stilo fuoriesce dalla parte anteriore               installazione. I pin sono ben distanziati          ticolare impostazione timbrica voluta
         come fosse una specie di “cassettino”               e non creano troppi impacci nei colle-             dal direttore. La dinamica è risultata
         di colore differente dal resto della te-            gamenti. La cedevolezza è adeguata a               apprezzabile grazie al sostegno di una
         stina. A seconda del modello abbiamo                bracci di massa effettiva tra un minimo            gamma bassa molto solida e una discre-
         il bianco per la Rainier, il verde per              di 8 e un massimo di 20 grammi.                    ta velocità sui transienti. Il timbro degli
         l’Olympia, il rosso per la Moonstone e              In funzione l’Olympia si comporta co-              ottoni è brunito e gli archi stessi non
         il nero per la Amethyst. Al centro di               me una credibile interprete, solida in
         tale sporgenza è praticata una rien-                basso e smaliziata in gamma media.
         tranza che consente di vedere il canti-             L’impostazione in gamma alta risulta
         lever dall’alto e quindi aiuta nel posi-            più “educata” rispetto ad altre MM del-
         zionamento lungo le tracce del disco.               la stessa fascia, quasi a voler evitare
         Le testine di questa famiglia condivi-              sensazionalismi. Il risultato globale è
         dono il corpo che si differenzia per il             quindi orientato ad una esposizione
         gruppo stilo che risulta intercambiabi-             timbrica sostanzialmente dolce, che
         le tra i vari modelli. Un’opportunità               appare indulgente e piacevolmente
         che può essere sfruttata al momento                 smussata. La sensazione è quella di un
         della sostituzione per fare un upgrade.             suono fluido, dalla grana non finissima
         Sulla Olympia lo stilo è dotato di canti-           (prerogativa solo di testine di prezzo
         lever in alluminio con massa ridotta                superiore) in cui raramente emergono
         rispetto a quello della Rainier. La pun-            asprezze. Di contro qualcuno potrebbe
         tina è ellittica ma non viene indicato              però desiderare una maggiore apertu-
         nulla in merito al diamante impiegato.              ra. L’Olympia si comporta in maniera
         È comunque un elemento distintivo                   adeguata alla sua categoria. Consente
         tra i vari modelli la cui qualità cresce            una facile fruizione dei dischi, delegan-
         in modo progressivo. Bisogna però te-               do prestazioni superiori a modelli di
         nere conto che al contempo la tensio-               rango più elevato. Una MM come que-
         ne di uscita risulta progressivamente               sta però sa offrire sana musicalità e una          La visione posteriore dell'Olympia ben
         più bassa al crescere del rango del mo-             generale adattabilità, pregi da non sot-           evidenzia la cartuccia inserita nel corpo di
         dello; la Olympia fornisce infatti 4                tovalutare che ci risparmiano i capricci           materiale plastico. Sulla basetta due boccole
         millivolt contro i 5 della Rainier e i 3            da prime donne dei fonorivelatori di al-           di metallo ospiteranno le viti di fissaggio. I
         della Moonstone.                                    ta gamma. Il suo carattere pacato in alto          pin di contatto sono ben distanziati.
         AUDIOREVIEW n. 429 marzo 2021                                                                                                                     39
Sumiko Olympia - MPI Electronic
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PROVE                         Sumiko Olympia

           hanno mostrato una particolare ario-        presenta arrangiamenti interessanti,
           sità. La Sumiko ha avuto però il merito     con vari strumenti protagonisti tra le
           di non enfatizzare nessuna asprezza.        tracce, anche il flauto che in “Song for
           Nei momenti più introspettivi ha tra-       Cathy” si “intrufola” tra chitarra jazz,
           smesso un’accettabile trasparenza           basso e pianoforte. Qui la Sumiko è
           mentre l’interpretazione più convin-        apparsa a suo agio, fluida e naturale.
           cente è stata senz’altro nel pieno or-      La propensione a stemperare un po’
           chestrale. La scena si è sviluppata tra i   gli strumenti a fiato ha avuto senz’al-
           due diffusori mentre il senso di profon-    tro buon gioco. La spazialità è apparsa
           dità è stato percepibile con una certa      migliore di quella riportata qualche ri-
           facilità. Non parliamo di millimetri ma     ga sopra con il vinile Deutsche Gram-
           la prospettiva dell’orchestra si è com-     mophon e con questa incisione lo sta-
           presa e in questa fascia di prezzo non è    ge si è allargato oltre i diffusori.
           una caratteristica affatto scontata.        Vale la pena inserire alcune note relati-
           Passando a generi moderni, l’intro di       ve ad un confronto diretto fatto con la
           “Telegraph Road” dei Dire Straits è         rivale Ortofon 2M Blue, recensita il
           stato reso con la necessaria dose di su-    mese scorso e ancora presente in reda-
           spense. Le battute successive hanno         zione. Il prezzo tra le due è molto vici-     Vista dal basso la Olympia mostra il
           mostrato un basso solido e frenato          no e anche le prestazioni globali sono        cantilever che si inserisce in un elemento
           con una chitarra elettrica abbastanza       pressoché equivalenti. Cambia però il         tubolare a sezione quadrata.
           decisa. Non si sono “visti” i fulmini       carattere tra le due rivali. Se la danese è
           che balenano nella copertina di questo      un po’ più estroversa e chiara in gamma
           storico album ma senz’altro i suoni si      alta, la Sumiko invece può essere di aiu-
           sono dimostrati sufficientemente net-       to a riequilibrare alcune intemperanze        come il PS Audio Stellar Phono (un ab-
           ti e ben delineati. All’altezza delle       in questo registro. Una eventualità non       binamento dal punto di vista economico
           aspettative pure le parti di pianoforte     rara in impianti della fascia in cui tali     poco probabile ma valido per compren-
           e la ritmica della batteria. La voce di     testine potrebbero essere inserite. La        dere il valore della testina in un contesto
           Knopfler è apparsa appena arretrata         scelta fra l’uno o l’altro modello non        più elevato) e un più abbordabile Prima-
           sullo stage rispetto agli strumenti.        sarà null’altro che una questione di gu-      re R15. Con il primo la Sumiko si è mag-
           Non sono emerse asprezze o induri-          sto personale e di impostazione della         giormente aperta in gamma alta, mentre
           menti anche alzando il volume, il che       catena sonora. Più diretta e aperta la        con il pre svedese la riservatezza in tale
           è stato indice di un buon tracciamento      danese, più introspettiva e rotonda la        porzione si è maggiormente avvertita.
           e di parametri di interfacciamento riu-     giapponese. Per chi ama la poligamia          Un cambio del carico capacitivo, possi-
           sciti. Il “groove” che la Sumiko ha of-     analogica sarebbe quasi da consigliare        bile con quest’ultimo pre, ha permesso
           ferto con questo e altri album rock è       la convivenza con entrambe.                   di giocare un po’ su questo equilibrio. Il
           generalmente piaciuto, ha fatto spesso      Come nota di chiusura va segnalata una        produttore consiglia una capacità di ca-
           “battere il piede a tempo” senza con-       bassa sensibilità al rumore e ai difetti di   rico non superiore ai 200 picofarad ma
           gestione tra gli strumenti.                 superficie dei dischi. Riguardo all’inter-    andando oltre non mi è sembrato di fare
           L’Olympia ha mostrato di sapersi ade-       facciamento, la Olympia si è adattata ai      danni, anzi. Con le voci e la gamma me-
           guare anche alla colonna sonora del         pre impiegati nella prova. Il test ha coin-   dia in generale il comportamento è stato
           film “Bullit” di Lalo Schifrin. L’album     volto un preamplificatore di alto livello     valido in entrambi casi, a tratti anche
                                                                                                     preferibile con il più economico dei due
                                                                                                     preamplificatori.
                                                                                                     Da segnalare come le prestazioni
                                                                                                     dell’Olympia siano andate a regime in
           La confezione è curata ,                                                                  poco tempo con le prime note non
           degna di un piccolo gioiello.                                                             troppo acerbe e le prestazioni siano
                                                                                                     sembrate stabilizzarsi rapidamente.

                                                                                                     Conclusioni
                                                                                                     L’Olympia è un fonorivelatore accessi-
                                                                                                     bile economicamente e musicalmente
                                                                                                     versatile, adatto a tutti i generi. Sa farsi
                                                                                                     apprezzare da chi ama un’impostazione
                                                                                                     timbrica morbida in alto ma robusta in
                                                                                                     basso, facendo scorrere la musica flui-
                                                                                                     da, solco dopo solco. Un risultato lode-
                                                                                                     vole, che invoglia a lunghi ascolti in pia-
                                                                                                     cevole relax. Una testina che per pre-
                                                                                                     stazioni e prezzo può aiutare molti au-
                                                                                                     diofili a far crescere il loro impianto, fa-
                                                                                                     cendo un salto di qualità dal livello di
                                                                                                     ingresso verso uno step intermedio da
                                                                                                     dove proseguire eventualmente verso
                                                                                                     l’alto oppure fermarsi e godersi buona
                                                                                                     musica analogica con soddisfazione.
                                                                                                                                  Andrea Allegri
           40                                                                                                   AUDIOREVIEW n. 429 marzo 2021
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