Studio sulla percezione dei tech brand cinesi e del "made in China" - TechNoodles
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Studio sulla percezione dei tech brand cinesi e del “made in China” TechNoodles cerca di comprendere la relazione “made in China”? E quale ruolo hanno le strategie tra i tech brand cinesi e il consumatore, in parti co- di comunica-zione dei brand in tutto ciò? lare italiano. Nei nostri articoli analizziamo due Queste sono le domande che hanno guidato il la- aspetti di questo scambio: da un lato le strategie voro di ricerca delle fonti e di raccolta di dati attra- comunicative e di marketing, dall’altro la perce- verso i questionari. Sul blog travate lo studio com- zione del consumatore. Proprio quest’ultimo seg- pleto di analisi della letteratura in materia di brand mento è al centro di questo studio. positioning e consumer psychology che ci ha per- Come si posizionano nella mente del consumatore messo di comprendere i retroscena di processi de- italiano i colossi cinesi? Quale significato diamo a cisionali di acquisto che sono alla base di questo report. Metodologia della raccolta dati Lo strumento utilizzato per la raccolta dei dati è il Entrambi i questionari, con brand diversi, preve- questionario (realizzato con Google Form). Sono dono che l’utente indichi il grado di validità dei state realizzate due versioni, una dedicata esclusi- brand. Ciò avviene tramite una griglia in cui è po- vamente ai brand cinesi (F2) mentre l’altra consi- sto il vincolo per l’utente di dare una risposta per dera anche Samsung e Apple (F1) in modo da valu- ciascuna riga che corrisponde ad un brand mentre tare sia il posizionamento tra le aziende cinesi sia le colonne indicano il grado di validità percepita il rapporto che sviluppano queste ultime con i dal consumatore (indicato sotto forma di stelle). principali competitors. La seconda sezione, anch’essa presente in en- Nel form F1 i brand presentati sono: Huawei, Ap- trambi i form, riguarda il rapporto qualità/ prezzo ple, Oppo, Honor, Samsung, OnePlus e Xiaomi (l’or- ed è stata adottata la stessa metodologia di rispo- dine viene modificato in maniera casuale per cia- sta adoperata nella sezione riferita alla validità. scun utente). Viene poi chiesto all’utente, tramite domanda con Nel form F2 sono: Huawei, Xiaomi, Oppo, Meizu, risposta polare (si o no), se possieda un device OnePlus e Honor (l’ordine viene modificato in ma- made in China. Abbiamo specificato, successiva- niera casuale per ciascun utente). mente alla domanda, che per device non
intendiamo solo smartphone ma anche smart- Abbiamo fornito uno spazio anche per indicare watch, computer, tablet e accessori di vario tipo. brand e device che non fossero stati presenti nella tabella preformata. Dalle sezioni successive i questionari si differen- ziano l’uno dall’altro. Per raccogliere informazioni abbiamo inserito delle call to action all’interno del blog e utilizzato F1: la pagina Facebook di TechNoodles e i canali social Il questionario si conclude con la domanda che ca- personali. Abbiamo così raggiunto un pubblico ratterizza questo form ossia “Quale significato dai trasversale dal punto di vista del consumo di pro- a "Made in China"'?” a questa segue una precisa- dotti elettronici, in termini di brand e di tipologia zione: “La prima cosa che ti viene in mente! Se vuoi di prodotto. argomenta brevemente la tua risposta per farci ca- pire come percepisci il termine”. In questo fran- gente la risposta è libera grazie all’utilizzo della ri- sposta aperta. F2: Nel caso in cui il soggetto possieda un device made in China viene invitato a farci sapere il tipo di di- spositivo. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di una griglia con caselle di controllo in cui rispon- dere con più scelte, anche su righe (brand) e co- lonne diverse (device). In questo modo racco- gliamo informazioni sia sul brand acquistato sia sul F1 e F2: possessori di device tipo di device utilizzato. made in China F2: tipi di device posseduti divisi per brand
Risultati Approfondiremo inizialmente l’aspetto della per- significato dai a “made in China”?”. Abbiamo cezione del “made in China” per capire quali siano scelto di utilizzare una domanda aperta in modo i giudizi, positivi e negativi, più radicati nel consu- da non condizionare o guidare la risposta, cosa che matore italiano. sarebbe successa predi-sponendo delle risposte multiple. Ecco i risultati: Coloro che hanno compilato il questionario 2 hanno risposto brevemente alla domanda “Quale F1: i diversi significati che i nostri lettori attribui- scono a “made in China” Una buona parte delle risposte potrebbero essere tamento e disequità”) e alla pervasività del definite neutre: “prodotto in Cina” non fa traspa- “made in China”. rire alcun giudizio, né in termini negativi né posi- Emergono altri due schieramenti che possono es- tivi. Il 18,6% parla di qualità scadente riferendosi sere visti come le posizioni più definitive: imita- al prodotto finale, ai materiali utilizzati o in gene- zione da un lato e alta tecnologia dall’altro. Inoltre, rale senza argomentare la risposta. Il 30% di que- le due risposte, riscuotono lo stesso grado di ade- sti, accenna al prezzo basso (non si parla di prezzo sione e ci sembra interessante verificare se il pos- conveniente), da far notare, in questo frangente, sesso di un device “made in China” abbia influito la risposta di un lettore che dice “prezzo basso e, nella rappresentazione. di conseguenza, qualità scadente”. Altre risposte, invece, parlano solo di economicità del prodotto senza alcun riferimento alla qualità dello stesso. In opposizione a queste risposte si colloca il 9,3% dei partecipanti secondo cui il punto forte dei brand cinesi e dei loro prodotti sarebbe il vantag- gioso rapporto qualità/prezzo. Troviamo altre conferme alle argomentazioni della letteratura ci- tata in precedenza in risposte che si collocano in Coloro che hanno risposto “alta tecnologia” sono una sfera socioeconomica in cui si fa riferimento tutti possessori di almeno un device cinese mentre allo sfruttamento dei lavoratori (“Manodopera il giudizio dell’imitazione è radicato, in egual mi- eccellente a basso costo, quindi anche sfrut- sura, indipendentemente dal device posseduto.
Dalle risposte ricevute, solo un utente ha messo in che la guerra commerciale tra Cina e Usa non stia risalto il problema, forse più attuale, della sicu- intaccando l’idea del consumatore italiano ri- rezza. Questo fattore dovrebbe essere percepito spetto al “made in China». come il più vicino al consumatore tuttavia sembra Valore percepito Il termine valore può essere interpretato in diversi In entrambi i casi, al partecipante, veniva chiesto modi dal lettore ma è stato utilizzato per rendere di attribuire a ciascun brand un punteggio da 1 a l’idea di un device che valga la pena acquistare 5. Dai voti raccolti ho poi proceduto calcolando la senza entrare nello specifico di elementi tecnici, media ponderata dei punteggi per ciascun brand. durevolezza del dispositivo o altri fattori. Va considerato, ai fini dell’attendibilità del nostro studio, che era prevista la possibilità di astenersi Grazie ai voti abbiamo potuto creare una classifica dal votare nel caso in cui non si conoscesse il brand che mette a confronto, nel caso del F1, tutti i prin- o non si avessero informazioni sufficienti a dare un cipali competitors che agiscono nel mercato giudizio. Di conseguenza, la media è stata effet- dell’elettronica di consumo, senza distinzioni dal tuata solo sul numero di votanti effettivi. punto di vista del paese d’origine e, nel caso del F2, i soli brand cinesi. F1: valore dei brand per i consumatori Dal grafico emerge una sostanziale omogeneità valido di OnePlus, vicinissimo a Huawei. Va preci- nei voti. Apple ottiene il punteggio più alto seguito sato che Apple ha ricevuto un voto da tutti i parte- da Huawei. L’elemento più inaspettato è la quarta cipanti tranne 1 mentre Oppo e One Plus hanno posizione di Samsung che viene ritenuto meno regi-strato il maggior numero di astensioni. F2: valore dei brand per i consumatori
Tra i brand cinesi Huawei è stato votato come il più mentale del consumatore, Huawei risente della valido, seguito da Xiomi. Il numero di astenuti che competizione di Apple e Samsung probabilmente si equivale per Oppo e Meizu che risultano essere perché collocati nella stessa fascia di prezzo o per- i brand meno conosciuti. ché si rivolgono allo stesso target e dunque il con- fronto è diretto. La strategia di Huawei di puntare Confronto tra F1 e F2: Huawei riceve una valuta- sull’innovazione potrebbe dunque essersi rivelata zione più alta quando affiancato dagli altri brand vincente e aver permesso un effettivo aumento cinesi rispetto ai quali è percepito in modo mi- del valore percepito del brand da parte del consu- gliore ed è più conosciuto. Nella rappresentazione matore italiano. Strategie di pricing e qualità percepita I brand cinesi fanno del rapporto qualità prezzo il Nel primo questionario, come nel caso del valore, loro cavallo di battaglia e questa è stata un’arma a sono comparati i principali attori del mercato doppio taglio, come abbiamo visto nei risultati re- dell’elettronica di consumo: lativi ai pregiudizi sul made in China, poiché, prezzi “troppo” bassi potrebbero accentuare l’idea di prodotto scadente. F1: rapporto qualità/prezzo Rispetto a quanto emerso nel grafico riferito al va- I brand cinesi ottengono il miglior posiziona- lore percepito, in questo caso Apple perde quota mento, il consumatore sente di pagare il giusto posizionandosi addirittura in ultima posizione. Ciò prezzo per il prodotto che riceve, questa po- potrebbe dipendere dall’aumento dei prezzi che trebbe essere la causa principale della continua viene percepito come in-giusto da parte del con- crescita di Huawei e gli altri. sumatore nonostante la letteratura sostenga che l’importanza del brand dovrebbe giustificare l’au- mento di prezzo.
Conclusioni e ringraziamenti La letteratura in materia di brand positioning e psi- particolare italiano, permettendoci di evidenziare cologia dei consumi ha indagato i principali fattori i punti forti dei tech brand cinesi che stanno deter- che influenzano il consumatore nel processo d’ac- minando la crescita e l’affermazione sul mercato quisto. Abbiamo analizzato alcune delle strategie globale. intraprese dalle aziende per modificare i pregiudizi Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno rispetto al prodotto e, di conseguenza, rimodulare compilato i nostri questionari e chi hanno per- il posiziona-mento dell’azienda stessa. messo di realizzare questo report. Vi invitiamo ad Confrontando questi elementi con quanto emerso approfondire l’argomento direttamente sul nostro dai risultati raccolti da TechNoodles abbiamo ap- blog alla pagina POSITIONING e seguire i nostri profondito alcuni aspetti che agiscono sulla rap- profili Facebook e Twitte presentazione mentale del consumatore, in
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