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Studio AVANA STUDIO DI FASE II DI CHEMIORADIOTERAPIA PREOPERATORIA IN ASSOCIAZIONE AD AVELUMAB IN PAZIENTI CON CARCINOMA RETTALE LOCALMENTE AVANZATO EUDRACT 2017-‐003582-‐10
Studio AVANA Sinossi STUDIO DI FASE II DI CHEMIORADIOTERAPIA PREOPERATORIA IN ASSOCIAZIONE AD AVELUMAB IN PAZIENTI CON CARCINOMA RETTALE LOCALMENTE AVANZATO Versione 2.0, Agosto, 2018 Sponsor Fondazione GONO Responsabile Scientifico Dr Lisa Salvatore -‐ Fondazione Policlinico Universitario ‘A Gemelli’ IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore Sperimentatore Responsabile del Coordinamento Prof Emilio Bria – Fondazione Policlinico Universitario ‘A Gemelli’ IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore Co-‐Investigatori Principali e Responsabili della stesura del protocollo Dr Chiara Cremolini – Azienda Ospedaliero-‐Universitaria Pisana Dr Filippo Pietrantonio – Istituto Nazionale Tumori Milano Amministrazione dello Studio e Gestione Dati Dr. Luca Boni -‐ Clinical Trials Coordinating Center, Istituto Toscano Tumori Dr. Laura Delliponti -‐ Azienda Ospedaliero-‐Universitaria Pisana Dr M. Celeste Pirozzoli-‐Dr Maria Anna Teberino-‐ Fondazione Policlinico Universitario ‘A Gemelli’ IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore 2 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
Fase dello studio Fase II a singolo braccio Indicazione Tumore del retto localmente avanzato Razionale dello studio Il trattamento chemioradioterapico concomitante e’ considerato lo standard nella gestione del tumore del retto localmente avanzato. L’ approccio chemioradioterapico preoperatorio determina infatti un importante downstaging e controllo locale di malattia, arrivando ad un tasso di risposte patologiche complete di circa il 15%. L’ immunoterapia, con anticorpi anti-‐PD-‐1 o anti-‐PDL1, ha determinate un alto tasso di risposte (fino al 40%), anche di lunga durata, nel tumore del colon-‐retto metastatico pretrattato con instabilita’ microsatellitare. Al contrario, l’attivita’ dell’immunoterapia nei tumori del colon-‐retto metastatico con stabilita’ dei microsatelliti risulta essere estremamente bassa, ma potrebbe migliorare utilizzando strategie di immunomodulazione, come ampiamente dimostrato. In tale contesto, la radioterapia sembra avere un ruolo nell’ aumentare l’immunogenicita’ del tumore e renderlo quindi maggiormente sensibile ad un trattamento immunoterapico. La radioterapia infatti sembra eliminare la tolleranza immunogenica dovuta ad un basso carico di neoantigene (come accade nei tumori del colon con stabilita’ microsatellitare) mediante l'induzione del rilascio di antigene dal tumore e l'attivazione di cellule dendritiche che portano a una risposta immunitaria anticancro mediata da linfociti T CD8+. Inoltre, gli agenti antineoplastici (come la capecitabina che viene associata alla radioterapia) possono essere sfruttati per colpire altri effettori cellulari cruciali del microambiente tumorale immunosoppressivo (cioè cellule T regolatorie e cellule soppressorie di origine mieloide). In linea con tali evidenze, Hecht et al. hanno recentemente riportato che, in pazienti con tumour del retto, la chemioradioterapia neoadiuvante aumenta l’espressione di PD-‐L1 sulle cellule tumorali, sostenendo quindi il razionale della combinazione di chemioradioterapia preoperatoria con il blocco del pathway PD-‐1/PD-‐L1. L’integrazione dell’immunoterapia nel setting neoadiuvante (invece che nel setting adiuvante) per il trattamento del tumore del retto localmente avanzato, e’ supportato 3 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
anche da evidenze precliniche: l’immunoterapia neoadiuvante, rispetto al setting adiuvante, determina infatti una maggiore espansione delle cellule T tumore-‐specifiche e una miglior risposta immunitaria anti-‐tumorale cellule T-‐mediata. Sulla base di tali considerazioni, e’ possibile quindi affermare che esiste un forte razionale biologico e clinico per valutare l’aggiunta di avelumab, un anticorpo anti-‐PD-‐L1, al trattamento standard chemioradioterapico preoperatorio nei pazienti con tumore del retto localmente avanzato tecnicamente resecabile. L’obiettivo di tale strategia e’ quello di ottenere un significativo aumento delle risposte patologiche complete e un conseguente miglioramento della sopravvivenza dei pazienti. Obiettivo primario L’ obiettivo primario dello studio e’ di valutare il tasso di risposte patologiche complete Obiettivi secondari Gli obiettivi secondary di questo studio sono: • Tasso di resezioni R0 • Downstaging tumorale • Recidiva locale • Tasso di preservazione dello sfintere • Sopravvivenza libera da progressione • Sopravvivenza globale • Profilo di sicurezza • Valutazione di potenziali biomarcatori predittive e/o prognostici Criteri di Inclusione • Consenso informato scritto • Diagnosi istologica di adenocarcinoma del retto • Tumore del retto localmente avanzato, resecabile, con almeno una delle seguenti caratteristiche: o cN+ (secondo la definizione di linfonodo clinicamente positivo ≥1 cm) o cT4 4 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
o cT3 alto rischio (secondo i criteri RM): tumore esteso entro 1 mm o oltre la fascia mesorettale (margine radiale minacciato o coinvolto); tumore al terzo inferiore del retto (≤6 cm dal margine anale); tumore esteso 5 mm o piu’ nel grasso perirettale • Margine distale del tumore ULN, il test sierologico per epatite B e C deve essere negativo] • Adeguata funzionalita’ renale: clearance della creatinina ≥ 30 mL/min secondo la formula di Cockcroft-‐Gault (o secondo i locali metodi standard); no malattia renale che potrebbe precludere il trattamento in studio o il follow-‐up • Disponibilita’ del campione tumorale basalmente e dopo chemioradioterapia + avelumab • Adeguata contraccezione per i pazienti uomini con partner fertile e pazienti donne fertili. La contraccezione deve inziare con il primo ciclo di terapia e continuare fino a 180 giorni dopo il termine del trattamento. Nota: l’astinenza e’ accettabile se questo e’ l’abituale stile di vita del paziente e il metodo di contraccezione preferito. • Test di gravidanza (eseguito su sangue o urine) negativo per le pazienti donne fertili • Volonta’ e capacita’ di essere compliante con il protocollo 5 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
Criteri di esclusione • Precedenti terapie con farmaci anti-‐cellule T o terapie immunosoppressive • Precedente RT pelvica • Malattia autoimmune attiva che potrebbe peggiorare con un farmaco immunostimolante. Pazienti con diabete tipo I, vitiligine, psoriasi, ipo-‐ o ipertiroidismo non richiedente terapia immunosoppressiva sono elegibili • Qualsiasi delle seguenti condizioni nei 6 mesi precedenti: infarto del miocardio, angina instabile/severa, bypass coronarico o arterie periferiche, scompenso cardiaco ≥ NYHA 2, ictus cerebrovascolare, TIA, aritmia cardiaca severa in trattamento o embolia polmonare sintomatica • Coagulopatia non controllata • Infezione attaiva richiedente terapia • Terapia immunosoppressiva in corso, fatta eccezione per steroidi intranasali, inalatori o topici, iniezione locale di steroidi (es iniezione intrarticolare), corticosteroidi sistemici alla dose fisiologica ≤10 mg/die di prednisone o equivalente, premedicazione con steroidi per reazioni di ipersensibilita’ (es premedicazione per il mdc della TC) • Precedente trapianto d’organo, incluso trapianto allogenico di cellule staminali • Tubercolosi attiva • Storia di HIV o AIDS • Infezione di epatite B o C allo screening (antigene HBV positivo, HCV RNA positivo se test positivo per anticorpi anti-‐HCV) • Vaccino entro 4 settimane prima dell’ inizio di avelumab o durante il trattamento, fatta eccezione per vaccini inattivati • Precedente ipersensibilita’ severa a qualsiasi componente del farmaco in studio, incluse reazioni severe ad anticorpi monoclonali (NCI CTCAE v4.03 Grado ≥ 3) • Donne incinta o in allattamento, pazienti in eta’ fertile che rifiutano di seguire un corretto metodo di contraccezione • Mancanza di integrita’ del tratta gastroenterico superiore o sindrome da malassorbimento, colite immune, malattia infiammatorio intestinale attiva (pazienti che richiedono intreventi medici o sintomatici) • Pazienti con precedenti tumori maligni (con eccezione del tumore del retto), incluso 6 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
il tumore invasivo del colon, sono elegibili se presentano un intervallo libero da malattia ≥5 anni e se considerati a basso rischio di ricaduta dal medico • Altri tumori maligni nei 5 anni precedenti, fatta eccezione per tumori della cute squamocellulari o basaliomi trattati, melanoma in situ, carcinoma della cervice in situ o carcinoma del colon-‐retto in situ • Altre condizioni mediche severe acute o croniche incluse polmoniti immuni, fibrosi polmonare o condizioni psichiatriche recenti (entro l’ultimo anno) o tentativi di suicidio; anomalie di laboratorio che possono compromettere la partecipazione allo studio • Qualsiasi trattamento controindicato per l’uso del farmaco in studio • Donne incinta o in allattamento. Donne fertili con test di gravidanza positivo o senza test basalmente. Le donne in postmenopausa devono essere in amenorrea da almeno 12 mesi. Donne e uomini fertili che non praticano adeguati metodi di contraccezione durante lo studio e nei 180 giorni successivi dopo l’ ultima somministrazione di terapia. Principali parametri di attivita’ • pCR, definita come completa regressione istologica senza evidenza di cellule tumorali yT0N0 (verra’ eseguita una revisione patologica centralizzata) • Downstaging tumorale, definito come riduzione di almeno un livello del parametro T o N tra la stadiazione strumentale basale con RM e la stadiazione patologica, senza evidenza di upstaging o progression di malattia Principali parametri di efficacia • La sopravvivenza libera da progressione verra’ valutata dall’inizio del trattamento fino ad uno dei seguenti eventi: chirurgia non radicale del tumore primitivo (resezione R2), recidiva locoregionale dopo una resezione R0/1 del tumore primitivo, malattia metastatica o progressione, o morte per qualsiasi causa, a seconda di quale si verifichi prima. La determinazione di progressione di malattia sara’ basata sulle misurazioni riportate dallo sperimentatore. I pazienti vivi che non presenteranno nessuno dei suddetti eventi alla fine dello studio saranno censorizzati all’ultima rivalutazione radiologica. • La sopravvivenza globale verra’ valutata dall’inizio del trattamento fino alla morte del paziente dovuta per qualsiasi causa. Principali parametri di safety 7 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
• Eventi avversi, parametri di laboratorio. • Ogni tossicita’ verra’ graduate secondo i criteri NCI Common Toxicity Criteria CTCAE versione 4.0. e quelli Radiation Therapy Oncology Group’s toxicity criteria. Raccolta e analisi dei campioni biologici I campioni di plasma (biopsia liquida per ctDNA e PBMCs) verranno raccolti basalmente e ogni due settimane prima dell’infusione di avelumab fino al giorno della chirurgia; dopo questa, verranno raccolti ogni 12 +/-‐1 settimane per i primi 24 mesi e ogni 24 +/-‐ 2 settimane fino a 5 anni (per valutare i livelli di ctDNA sia durante il trattamento che il follow-‐up, e il loro potenziale ruolo prognostico/predittivo). La raccolta del campione tissutale in paraffina (o almeno 25 vetrini) verra’ considerato un criterio di inclusione mandatorio sia per la biopsia pre-‐trattamento che per il campione chirurgico post-‐ trattamento. Dal tessuto tumorale, il carico mutazionale verra’ valutato attraverso l’utilizzo di next generation sequencing (Ion AmpliSeq® Comprehensive Cancer Panel, che comprende tutti gli esoni dei 409 geni cancro-‐correlati, Ion PGM®). Verranno inoltre valutati i tessuti immuno-‐correlati e i biomarcatori (incluso ma non limitato all’espressione di PD-‐L1/PD-‐L2 e PD-‐1, Immunoscore® e le sottopopolazioni FOXP3+ Treg). Da PBMCs/TILs, i riarrangiamenti TCR verranno valutati mediante una tecnica basata su DNA ad alto rendimento. 8 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
Trattamento dello studio I pazienti elegibili riceveranno: CHEMIORADIOTERAPIA PIU’ AVELUMAB: • CAPECITABINA 825 mg/mq/bid p.o. 5 giorni/settimana • RADIOTERAPIA ESTERNA 50.4 GY in 28 frazioni su 5.5 settimane • AVELUMAB 10 mg/Kg ev in 1 ora ogni 2 settimane ai giorni 1, 14, 28, 42, 56, 70 La Chirurgia con escissione mesorettale totale deve essere eseguita alla settimana 8-‐10 dopo la fine della CTRT. La scelta finale sulla procedura chirurgica (resezione addominoperineale o resezione anteriore) e’ a discrezione del chirurgo. La chemioterapia postoperatoria e’ raccomandata in base alla risposta patologica: • Se pCR o ypT1-‐2N0 > CAPECITABINA 1000-‐1250 mg/mq/bid p.o. giorni 1-‐14 ogni 3 settimane per 6 cicli • Se assenza di risposta o poor response > XELOX (capecitabina 1000 mg/mq/bid po giorni 1-‐14, oxaliplatino 100-‐130 mg/mq ev in 2 ore giorno 1) ogni 3 settimane per 6 cicli Considerazioni Statistiche L’end-‐point primario di questo studio e’ il tasso di pCR. Considerando come ipotesi nulla p0 un tasso di pCR del 15%, un livello di significativita’ del 5% (a una coda) e una potenza dell’ 80%, un campione di 101 pazienti sara’ necessario per evidenziare un aumento assoluto del 10% del tasso di pCR (dal 15% al 25%). Il regime sperimentale potra’ essere considerato per ulteriori studi se in almeno 22 pazienti verra’ osservata una pCR. Numero dei Centri Circa 15 Centri Italiani Durata dello Studio Il tempo di arruolamento previsto e’ di 24 mesi per una durata totale di 48 mesi. 9 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
Arruolamento e gestione dei dati La registrazione dei pazienti e la raccolta dei dati sono centralizzate presso la Fondazione Policlinico Universitario ‘A Gemelli’ IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore, U.O.C. Oncologia Medica Raccolta dei campioni biologici e test molecolari I campioni biologici verranno conservati presso il Centro Coordinatore (Fondazione Policlinico Universitario ‘A Gemelli’ IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore, U.O.C. Oncologia Medica), sotto la responsabilita’ del Prof. Emilio Bria. Le analisi dei biomarcatori sono centralizzate presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano. 10 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
Procedure dello studio Screening (entro 28 giorni Prima di ogni ciclo con prima dell’inizio della Alla fine della CTRT Dopo la chirurgia1 avelumab (ogni 2 settimane) terapia) Procedure Consenso informato X Anamnesi completa X Verifica criteri Incl/Escl X Valutazione tumorale (TC e PET total-‐ X X X2 body, RM pelvi, ecografia TR) ECG a 12 derivazioni X ECOG PS X X X X Esame obiettivo X X X X Esami ematochimici completi3 X X X Sierologia4 X Test di gravidanza su sangue o urine X Funzionalita’ tiroidea X X Analisi urine X Esami ematochmici parziali5 X INR, aPTT X CEA, Ca19.9 X X X Raccolta del campione tissutale in X X paraffina Raccolta di campioni di sangue e plasma X X X X Eventi avversi e tossicita’ X X X X 1. Ogni 3 mesi per I primi 2 anni, poi ogni 6 mesi fino a 5 anni; 2. Valutazione tumorale con ecografia addome e Rx torace (TC torace e addome ogni 6 mesi per I primi 2 anni e poi annualmente); 3. Emocromo completo con formula, bilirubina (totale e diretta), AST, ALT, ALP, albumina, LDH, creatinina, glicemia, elettroliti (sodio, potassio, calcio), lipasi, amilasi; 4. HIV, HBsAg, anticorpi anti-‐HBsAg, anti-‐HBcAg, anticorpi anti-‐HCV. HBV DNA dovrebbe essere valutato prima dell’ inizio del trattamento se il paziente ha una sierologia negativa per HBsAg e positiva per anti-‐HBcAb. HCV RNA dovrebbe essere valutato prima dell’ inizio del trattamento se il paziente ha test positivo per anti-‐HCV; 5. Emocromo completo con formula, bilirubina totale, creatinina, AST, ALT. 11 Studio AVANA -‐ Protocollo Versione 2.0 – Agosto, 2018
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