Strumento per la modellazione, simulazione e analisi dei rischi a terra e in aria connessi alla ricaduta dei debris nei voli suborbitali e per ...

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Strumento per la modellazione, simulazione e analisi dei rischi a terra e in aria connessi alla ricaduta dei debris nei voli suborbitali e per ...
CSTTF
                           Commercial Suborbital Transportation
                           Task Force

    Strumento per la modellazione, simulazione e
    analisi dei rischi a terra e in aria connessi alla
     ricaduta dei debris nei voli suborbitali e per
          l’accesso allo spazio (AGRAMS-t)

                     Allegato Tecnico
          (Specifica dei Requisiti di Alto Livello)

ID Documento: CST-WG3-OPS-01_IT Edizione 2.0 del 26 ottobre 2020
AGRAMS-t Allegato Tecnico                                                  CST-WG3-OPS-01_IT Ed. 2.0

                              Tabella delle revisioni

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                              Seconda            Para. 1, 2, 3, 4, 4.1.1, 4.1.2 (b), 5.1, 6.1.1, 6.1.3, 7.1,
     2.0        26.10.2020   Edizione            7.4, 7.5, 7.6, Note a piè di pagina n. 7, 8, 10

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                                                   Indice
1   Scopo                                                                          4
2   Documenti di riferimento                                                       4
3   Definizioni                                                                    4
4   Descrizione del progetto                                                       4
5   Descrizione delle attività (SOW) e obiettivi                                   5
6   Requisiti tecnici                                                              7
7   Requsiti vari                                                                  9
8   Acronimi                                                                      10

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1 Scopo

      Il presente Allegato Tecnico fornisce le specifiche di alto livello per la realizzazione di un sistema
      che consenta lo: “Sviluppo di metodologie e strumenti per la valutazione del rischio connesso
      alla ricaduta di debris nei voli suborbitali” 1 a supporto del progetto di ricerca che ENAC intende
      realizzare nell’ambito della gestione del debris.

2 Documenti di riferimento

      I documenti di riferimento di seguito riportati, come successivamente aggiornati, contengono
      informazioni necessarie per la realizzazione del sistema e sono pertanto da considerarsi come
      parte integrante del presente Allegato Tecnico.

      [R1] ENAC Commercial Suborbital Transportation Task Force, “Reference Operational
      Scenario (ROS)”, doc. n. CST-WG1-ROS-01 Ed. 1.1, November 2018
      [R2] FAA-AST, “Flight Safety Analysis Handbook” Version 1.0

3 Definizioni

      A meno di quanto diversamente specificato le definizioni applicabili sono quelle riportate nel
      documento di riferimento [R1] (ROS)2 e nei Regolamenti, Circolari o Linee Guida dell’ENAC
      relativi al settore del progetto, che hanno la precedenza.

4 Descrizione del progetto

4.1    Il progetto consisterà nello sviluppo di metodologie, strumenti di simulazione, architetture
       di sistema e procedure implementative per effettuare una analisi del rischio quantitativa
       (QRA) in grado di stimare il rischio posto dai voli suborbitali3 alle persone al suolo, in mare e
       in aria e alle infrastrutture critiche, insieme alla stima dei volumi di spazio aereo impattati dalla

1 Rif. ENAC PIANO QUINQUENNALE DELLA RICERCA 2018-2022 – PIANO OPERATIVO DELLA RICERCA
2018 (Prot. ENAC-DG-15/01/2018-0004610-P)
2 Vedasi anche, come riferimento, l’articolo: G. Di Antonio, M. Sandrucci, “A PERFORMANCE-BASED

APPROACH FOR OCCUPANTS SAFETY IN SUBORBITAL TRANSPORTATION”, Italian Association of
Aeronautics and Astronautics XXV International Congress (AIDAA 2019) 9-12 September 2019, Rome, Italy.
3 Lo strumento AGRAM-t potrà essere anche utilizzato, con eventuali adattamenti, anche per l’analisi del

rischio nel caso di voli per l’accesso allo spazio o di rientro.

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        ricaduta dei frammenti e detriti4 dovuti ad eventi catastrofici, avarie o malfunzionamenti che
        possono occorrere nelle condizioni di volo normali, anormali e di emergenza.

4.2     L’insieme delle metodologie, degli strumenti, delle architetture di sistema e delle procedure
        saranno concepiti in maniera modulare per assolvere in modo flessibile a differenti scopi e per
        poter essere primariamente utilizzati nelle seguenti fasi –

4.2.1    Durante     la   fase      di   autorizzazione    iniziale    e   di   mantenimento         continuo
         dell’autorizzazione di uno spazioporto o di un veicolo suborbitale, per:
         (a) definire/stimare il volume di spazio aereo da riservare per le operazioni suborbitali;
         (b) consentire all’Autorità di controllare e verificare la validità dell’analisi di rischio prodotta
             dal gestore dello spazioporto e dall’operatore del veicolo suborbitale.

4.2.2    Durante lo svolgimento di una operazione suborbitale per:
         (a) monitorare in tempo reale la traiettoria effettiva di un veicolo suborbitale o di uno
             spazioplano5 in condizioni di volo normale, confrontandola con la traiettoria nominale
             programmata;
         (b) prevedere, e valutare probabilisticamente, la possibilità che, in condizioni anormali o di
             emergenza, un veicolo suborbitale, uno spazioplano o i suoi detriti possano fuoriuscire
             dal volume di sicurezza predefinito assegnato alle operazioni, in modo da consentire alla
             ANSP – in coordinamento con l’Autorità ed, eventualmente, con il fornitore di servizi di
             Tracking & Surveillance (HAO-SP) – di mettere in atto delle procedure di contingenza
             adeguate volte a separare il traffico areo potenzialmente impattato ovvero fornire
             informazioni utili a minimizzare il rischio di impatto degli altri aeromobili con il veicolo o
             con il suoi detriti.

5 Descrizione delle attività (SOW) e obiettivi

5.1     Il progetto prevede tre diversi Moduli integrati tra loro come descritto di seguito. Lo
        strumento di simulazione dovrà essere in grado di integrare, per come necessario, i modelli di
        veicoli suborbitali e i dati ad essi relativi provenienti direttamente dagli operatori dei veicoli
        suborbitali, con gli ulteriori dati e informazioni provenienti dal sistema di monitoraggio in tempo
        reale e dalle previsioni meteo6.

4 Nel presente documento si utilizzeranno i termini “frammenti” o “detriti” come sinonimo del termine inglese
“debris”
5 In accordo al documento ROS [R1] la definizione di veicolo suborbitale include quella di “spazioplano”, dotato

di propulsione a razzo, inteso come caso particolare di veicolo suborbitale o come suo stadio
6 Incluse le previsioni SWE.

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5.2     Dovrà essere possibile utilizzare e implementare ogni Modulo in maniera indipendente dagli
        altri.

5.3     I Moduli dovranno essere progettati per raggiungere i seguenti obiettivi –

5.3.1     Modulo 1 – Il Modulo 1 deve simulare la ricaduta del veicolo e dei suoi detriti a seguito di un
          inconveniente, avaria, malfunzionamento o evento catastrofico durante un volo suborbitale
          (nell’ambito dello scenario descritto nel documento ROS [R1] e successive evoluzioni)
          determinando il volume di spazio aero probabilmente interessato dalla ricaduta dei
          detriti insieme alla sua proiezione (impronta) sulla superficie terrestre (ovvero l’area a rischio
          al suolo e in mare), al fine di permettere all’Autorità competente di riservare o comunque
          allocare tale volume (in maniera statica o dinamica) per la condizione delle operazioni.

5.3.2     Modulo 2 – Il Modulo 2 deve consentire l’effettuazione di una analisi quantitativa dei rischi
          per stimare adeguatamente i rischi posti dalle operazioni suborbitali alle persone e alle
          infrastrutture critiche al suolo e in mare, in termini di numero medio (atteso) di vittime7
          (casualty) per missione (rischio collettivo – Ec), probabilità individuale di incidente mortale o
          trauma/ferita grave per missione (rischio individuale), probabilità di impattare una nave o una
          infrastruttura critica per missione, tenendo conto dell’effettiva distribuzione della densità di
          popolazione nei corridoi di volo interessati, al fine di verificare il rispetto degli obiettivi di
          sicurezza regolamentari8

5.3.3     Modulo 3 – Il Modulo 3 consiste nello sviluppo dei requisiti di alto livello di una architettura
          per un sistema di monitoraggio in tempo reale della traiettoria di uno spazioplano, in grado
          di utilizzare dati e informazioni provenienti da sistemi cooperativi (come ad esempio la
          telemetria), da sistemi non cooperativi (come ad esempio sistemi di tracking & surveillance)
          o da entrambi i tipi, al fine di:

                  (a) fornire una adeguata consapevolezza situazionale (situational awareness)
                      durante le fasi di lancio e rientro di un veicolo suborbitale e di uno spazioplano
                      insieme alla capacità di individuare in maniera affidabile e con sufficiente anticipo

7 Per “vittima” (casualty) si intende una persona che abbia subito un lesione mortale (fatal injury) o una lesione
grave (serious injury), come definiti nel Regolamento (UE) n. 996/2010.
8 Gli obiettivi di sicurezza quantitativi da rispettare sono quelli prescritti dalla regolamentazione nazionale di

settore che sarà emessa dall’ENAC, includente quella per gli spazioporti, e per le operazioni dei velivoli
suborbitali, ovvero, nelle more, quelli comunque indicati dall’ENAC.

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                      ogni deviazione significativa del veicolo dalla sua traiettoria nominale
                      programmata e ogni occorrenza (mishap)9 in volo come, ad esempio, un evento
                      catastrofico, e

                  (b) fornire prontamente ogni informazione rilevate alla ANSP per consentirgli di
                      iniziare e implementare appropriate procedure di contingenza ovvero distribuire
                      agli utilizzatori dello spazio aereo e alle Autorità competenti ogni informazione
                      rilevate ai fini della mitigazione del rischio, qualora si preveda che sia probabile
                      che il veicolo, una qualunque sua parte o i suoi detriti pericolosi possano
                      fuoriuscire dal volume di spazio aero riservato o comunque allocato alle
                      operazioni suborbitali.

5.4      Il progetto dovrà tenere in debita considerazione, e dovrà trarre beneficio, da ogni esperienza
         internazionale rilevante nel settore, come ad esempio il progetto statunitense SDI (Space Data
         Integrator) sviluppato dalla FAA-AST.

6 Requisiti tecnici

6.1      Requisiti tecnici per il Modulo 1

6.1.1     Lo strumento di simulazione sarà sviluppato sulla base dello stato dell’arte e dell’esperienza
          maturata dalle università, centri di ricerca aerospaziale e altre Agenzie (in particolare la FAA-
          AST e in CNES) e potrà essere validato sulla base di casi reali.

6.1.2     La simulazione dell’evoluzione dei frammenti del veicolo dovrà tenere in conto ogni
          prevedibile variabilità dei principali parametri fisici utilizzati nel modello ed ambientali (come
          ad esempio il vento) unitamente alle incertezze associate al modello di simulazione, al fine
          di determinare il volume di spazio aereo interessato e la sua impronta alla superficie, con un
          livello di probabilità (da concordare) di almeno “3-sigma” e con un adeguato livello di
          confidenza (da concordare).

6.1.3     Il modello di simulazione dell’evoluzione del veicolo e dei suoi detriti, a seguito di occorrenza
          in volo, dovrà tenere conto del modello di rottura e delle condizioni iniziali di posizione,
          assetto e velocità del veicolo al momento dell’occorrenza (mishap) per quanto riguarda il
          moto del baricentro e il moto intorno al baricentro. In particolare il modello di simulazione

9   Per “mishap” si intende un incidente o un inconveniente.

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         dovrà utilizzare un vettore di stato iniziale dei detriti coerente con il modello di rottura del
         veicolo (in termini ad esempio di tipologia e numero dei frammenti, posizione e velocità,
         coefficiente balistico e altre proprietà aerodinamiche, di spinta, etc.). Il modello di rottura e il
         vettore di stato dei detriti dovranno essere rappresentativ del veicolo effettivamente
         impiegato nelle operazioni e quindi lo strumento di simulazione dovrà permettere di poter
         essere alimentato con questi dati caratteristici come forniti o validati dal progettista del
         veicolo; eventuali formati o interfacce da utilizzare a tale scopo dovranno essere identificati
         e descritti.

6.1.4    Il modello dovrà consentire la correzione e il miglioramento dei risultati della simulazione,
         anche in termini di affidabilità, probabilità e confidenza, mediante integrazione dei dati e delle
         informazioni aggiuntive provenienti in tempo reale da un affidabile sistema non cooperativo
         di tracking e di monitoraggio, qualora disponibili.

6.2     Requisiti tecnici per il Modulo 2.

6.2.1    Il rischio dovrà essere calcolato in maniera quantitativa mediate una QRA basata sulla
         metodologia FAA descritta nel documento FAA-AST Flight Safety Analisys Handbook [R2] o
         su una metodologa equivalente, in termini di:
                          (i) numero medio di vittime alla superficie per missione;
                          (ii) probabilità individuale di subire un incidente mortale o un trauma/ferita
                               grave per missione;
                          (iii) probabilità di impattare una nave per missione;
                          (iv) probabilità di impattare una infrastruttura critica10 per missione.

6.2.2    Il rischio per le persone alla superficie (a terra o in acqua) dovrà essere calcolato mediate
         l’utilizzo di dati di distribuzione di densità di popolazione, che tengano conto della variabilità
         temporale e dei fattori di riparo della popolazione (ad esempio all’interno di edifici). Al fine di
         ottenere una descrizione (statica o dinamica) della densità di popolazione esposta al rischio
         al tempo delle operazioni, saranno utilizzati differenti database e fonti di informazione come,
         ad esempio, dati satellitari dati di telefonia mobile. La metodologia di calcolo del rischio dovrà
         prevedere la suddivisione delle aree a rischio in aree di densità di popolazione esposta
         uniforme, in accordo a criteri di uniformità ritenuti accettabili.

6.3     Requisiti tecnici per il Modulo 3.

10 Le infrastrutture critiche sono le infrastrutture individuate e definite tali in base alla legge, ai regolamenti, ai

decreti e alle norme nazionali.

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6.3.1    Il modello di previsione in tempo reale sarà sviluppato tenendo conto dei criteri implementati
         dal modello SDI della FAA, o equivalenti.

6.3.2    Il modello di previsione in tempo reale dovrà essere progettato in modo da poter fornire al
         Service Provider ATM/STM, in un tempo sufficientemente breve, le informazioni sullo stato
         di evoluzione del veicolo e dei detriti, per come necessario, in modo da permettere al Service
         Provider di implementare delle procedure di contingenza efficaci e/o di distribuire
         informazioni rilevanti ai fini della minimizzazione del rischio di impatto dei detriti con altri
         utilizzatori dello spazio aereo.

6.3.3    Dovranno essere definiti i protocolli di comunicazione, incluso lo scambio dati, tra il centro di
         simulazione della traiettoria e dei detriti e il Service Provider ATM e STM/HAO-TM per come
         necessario.

6.3.4    Il modello dovrà essere validato sulla base di dati e informazioni provenienti da casi reali.

7 Requsiti vari

7.1     I Moduli dovranno essere sviluppati da operatori economici come definito nel Bando di Gara.

7.2     I Moduli dovranno poter essere implementati ed utilizzati nell’ambito delle operazioni previste
        dagli scenari operativi riportati nel documento [R1] “Reference Operational Scenario (ROS)”
        e successive evoluzioni.

7.3     Lo strumento di simulazione e previsione deve essere facilmente utilizzabile ed
        implementabile dall’ENAC in cooperazione con l’attuale ANSP e con gli eventuali ulteriori
        Service Providers HAO-TM/STM.

7.4     Il progetto include lo sviluppo e la fornitura di programmi di addestramento (training) e
        dimostrazioni di prova (tutorials) relativi allo strumento di simulazione e previsione.

7.5     Il termine per la realizzazione delle attività previste è fissato in 18 mesi dalla stipula del
        contratto

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8 Acronimi

    A/STM            Air/Space Traffic Management
    ANSP             Air National Service Provider
    ENAC             Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Italian Civil Aviation Authority)
    FAA              Federal Aviation Administration
    HAO              Higher Airspace Operations
    QRA              Quantitative Risk Analysis
    SDI              Space Data Integrator
    SP               Service Provider
    SOW              Statement Of Work
    S/W              Software
    SWE              Space Weather
    ROS              Reference Operational Scenario

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