Stress lavoro-correlato: analisi del fenomeno e iniziative all'Istituto Tumori di Milano - Istituto Tumori Milano

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Stress lavoro-correlato: analisi del fenomeno e iniziative all'Istituto Tumori di Milano - Istituto Tumori Milano
Stress lavoro-correlato: analisi del
 fenomeno e iniziative all’Istituto
         Tumori di Milano

 Questioni generali sullo stress e sulla resilienza;
 Che cosa succede nel nostro corpo quando percepiamo un pericolo;
 Iniziative in Istituto:
          a) ambulatorio di ascolto
          b) il rischio stress lavoro correlato, l’organizzazione del lavoro
              e il benessere lavorativo;
          c) La resilienza e la gestione dello stress lavoro correlato
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Lo stress da lavoro- il burn out – è stato riconosciuto ufficialmente dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) che l’ha inserito nel suo grande elenco dei disturbi medici,
Aggiornato di anno in anno. Non si tratta di vera e propria malattia ma di “problema
Associato alla professione”…………….La decisone arriva dopo decenni di studi………..
L’agenzia speciale dell’ONU per la salute fornisce le direttive ai medici per diagnosticarlo.
“Questa è la prima volta che il burn out è stato incluso nella classifica”, ha spiegato ai
Giornalisti il portavoce dell’OMS, Tarik Jasarevic.
Il nuovo elenco ICD-11, che entrerà in vigore nel gennaio del 2022 contiene anche altre
Aggiunte… “disturbi da dipendenza – droghe- gioco d’azzardo”, comportamenti sessuali
Compulsivi”……
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Miliardi per la felicità, Jacinda Ardern inventa la
finanziaria del benessere .La premier neozelandese
annuncia che investirà in aiuti psicologici. Per la prima
volta un Paese inserisce nel bilancio indicatori come la
solitudine
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non solo Pil, non solo crescita economica, ma anche
                    benessere, felicità.

Ardern ha appena presentato una finanziaria della felicità che prevede
investimenti per ben 3,5 miliardi di dollari neozelandesi (pari a circa 2 miliardi
di euro) per contrastare una serie di fenomeni sociali legati a disturbi
psicologici – come l’ansia e la depressione – che infieriscono sul benessere dei
propri cittadini.

Non solo questo: investimenti anche per migliorare la qualità dell’acqua, per ridurre la
violenza domestica, per sradicare la povertà infantile, per aiutare i senzatetto.
Insomma, perridefinire il concetto di cittadini non soltanto come
soggetto economico e politico ma anche emotivo. oltre che per
redistribuire la ricchezza in nome dell’equità.
Possibile, o più facilmente realizzabile in un Paese di circa 325 mila persone con un tasso
di crescita di attorno al 2,5-3%, certo. Ma serve anche la volontà politica: nonostante da
anni economisti in tutto il mondo abbiano cercato di introdurre il concetto di felicità nei
parametri da loro usati, si tratta del primo caso al mondo in cui in un provvedimento
finanziario viene messo nero su bianco.
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Esprimere gratitudine
Coltivare l’ottimismo
Evitare di preoccuparsi, fare confronti a livello sociale
Evitare le “ruminazioni” mentali
Compiere atti di gentilezza
Coltivare le relazioni sociali
Sviluppare nuove strategie per far fronte agli eventi critici
Imparare a perdonare
Gustare le gioie della vita
 Impegnarsi negli obiettivi
Vivere esperienze religiose/spirituali
Avere cura del proprio corpo
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PENSARE LA SALUTE…….

      PATOGENESI                      SALUTOGENESI

Quali sono le cause della malattia,    «Quali sono le fonti della salute,
qual è il meccanismo con cui si       come si crea, e come può essere
instaura?»                            rinforzata?»

                                               La psicologia positiva
                                               La psicologia umanistica
                                               La psicologia di comunità
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Modello salutogenico di Antonovsky
“È possibile vivere e vivere bene sotto stress?”

                           SALUTO
             PROSPETTIVA PATOGENICA                1923/1994

• studiare i fattori salutogenici ovvero i fattori
  all’origine della salute
• promozione della salute: azioni dirette a
  individuare e rafforzare le risorse necessarie
  alle persone per far fronte allo stress
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I TRE FATTORI DEL S.O.C. (Sense of coherence)

       Comprehensibility                                       Manegeability
   (senso di comprensibilità)                              (senso di affrontabilità)
  possibilità di capire ciò che                       consapevolezza di possedere le
accade nel proprio ambiente e                            risorse (interne o esterne)
di riordinare gli avvenimenti in                        necessarie per affrontare gli
     un determinato quadro                             eventi ed è fortemente legata
   familiare, sociale, politico,                                all’autostima
           ideologico

                                        Meaningfulness
                                         (significatività)
                             Il senso delle cose a livello mentale
                              ed emotivo. Trovare un significato
                              crea motivazione per affrontare la
                                  vita, per combattere e per
                                           impegnarsi.
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RESILIENZA

              la capacità di un individuo di resistere
              agli urti della vita senza spezzarsi o
              incrinarsi mantenendo e potenziando le
              proprie risorse sul piano personale e
              sociale.
              E’ un costrutto multidimensionale che
              rimanda a risorse interne ed esterne.
 deriv. del lat. resilĭens -ĕntis, part. pres. di resilīre ‘rimbalzare’, tornare indietro,
saltare. Inizialmente utilizzato in fisica ed Ingegneria per descrivere la capacità di un
materiale di resistere agli urti senza spezzarsi.

 domanda
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1955/1985 Kawai (Hawaii)
698 bambini;
1/3 prognosi di disagio sociale psichico
Famiglie poco numerose, affiancati da un adulto,
fede religiosa, figura di riferimento.

                                              Werner e Smith (Werner & Smith, 1992).
RISORSE DI RESILIENZA

     interne                                             esterne
Locus of control                                      Supporto sociale
Autoefficacia/Competenza                              Qualità delle relazioni
Pensiero positivo(Ottimismo, autostima.               Interazioni supportive
Senso di soddisfazione)                               Solitudine
Hardiness (impegno, atteggiamento                     Reddito
proattivo, sfida/opportunità di crescita)             istruzione
Volontà di significato

              la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della
              sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni,
              oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà.
   Domanda
LA RESILIENZA COME TRATTO: CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE

Chiarezza degli obiettivi,
                                                Autostima, locus of control interno,
Tenacia, coerenza, aspettative.
                                   autonomia    Indipendenza, motivazione,
Fiducia nel futuro.
                                                speranzosità, controllabilità.

                                    Qualità
                  Propositi          delle         Capacità di
                    per il                          problem
                   futuro          persone           solving
                                   resilienti

                                                    Pensiero critico, pensiero
  Responsabilità, flessibilità,
                                                    Creativo, progettualità, capacità
  Empatia, abilità comunicative,
                                     Abilità        Di produrre cambiamenti.
  Senso dell’umorismo.
                                     sociali
RESILIENZA COME PROCESSO
                      INDIVIDUO
                                   FATTORI DI PROTEZIONE
    FATTORI DI RISCHIO

•    Bassa autostima
•    Difficoltà a stabilire e a    •   Fiducia e apertuta alle
     mantenere relazioni               relazioni sociali
     interpersonali positive       •   Buone capacità cognitive
•    Legami di attaccamento
     problematici                  •   Autonomia
•    Rabbia e aggressività         •   Capacità ad affrontare e
     elevate                           risolvere problemi
•    Problemi cognitivi e
     disturbi psichici             •   Progettualità e capacità di
•    Comportamenti distruttivi         realizzazione
•    Iperattività
•    Uso di psico-stimolanti
•    Isolamento sociale
•    Problemi scolastici e
     difficoltà di apprendimento
RESILIENZA COME PROCESSO
                                FAMIGLIA
FATTORI DI RISCHIO                  FATTORI DI PROTEZIONE

•   Forti dissidi familiari         •   Coesione familiare
•   Genitori problematici           •   Sostegno affettivo
•   Abusi                           •   Attività prosociali e consapevolezza
•   Alcolismo                           del loro valore
•   Comportamenti antisociali       •   Genitori coesi
•   Povertà                         •   Buon legame di attaccamento e
                                        sostegno durante l’infanzia
                                    •   Presenza di amici/che e famiglia
                                        allargata
RESILIENZA COME PROCESSO
                          COMUNITA’
FATTORI DI RISCHIO             FATTORI DI PROTEZIONE

•   Povertà                    •   Coinvolgimento del gruppo dei pari in
•   Alta densità urbana            attività di solidarietà verso la scuola e la
•   Forte mobilità                 comunità (oratorio, associazioni ecc)
                               •   Iniziative per favorire la coesione sociale,
                                   la solidarietà e la partecipazione (cene di
                                   quartiere, cinema nei cortili, feste di
                                   strada)
                               •   Interventi per promuovere il benessere
                                   nei giovani (scout, gite, gruppi musicali
                                   ecc)
Qual è il rapporto tra interazioni positive e interazioni negative
                    affinchè un gruppo abbia successo?

                                                                          M. Losada
                                     ha stabilito nel numero 2,9013 il
                                    rapporto tra interazioni positive e
                                     negative necessarie affinché un
                                          gruppo abbia successo.

servono tre commenti, espressioni o esperienze positive per bloccare gli effetti
debilitanti e bloccanti di un commento, espressione o esperienza negativa.
CHE COSA SUCCEDE QUANDO
 PERCEPIAMO UN PERICOLO?

Il sistema nervoso valuta costantemente i rischi
AMPIO CIRCUITO CORTICALE E SOTTOCORTICALE
          CHE ATTIVA UNA EMOZIONE
Non ci sono due sistemi antagonisti, ma tre livelli che sono comparsi nei mammiferi in
                            diversi movimenti evolutivi.

                                IL NERVO VAGO VENTRALE – innerva la maggior parte
                                degli organi sovra-diaframmatici (evolutivamente è più
                                recente)

                                Il SISTEMA NERVOSO SIMPATICO

                                IL NERVO VAGO DORSALE – innerva gli organi sotto-
                                diaframmatici (evolutivamente più antico)
la parte più evoluta del sistema nervoso
  autonomo viene forgiata nei primi anni di vita,
  quando il neonato entra in relazione con chi si
               prende cura di lui/lei.

Se per esempio muore un genitore, o peggio ancora in
caso di abusi, maltrattamenti o trascuratezza, può
verificarsi un’iperstimolazione del sistema vagale antico e
una scarsa maturazione di quello più recente.
LO STUDIO ACE ( Adverse Childhood Experiences)
                                     1995/1998

L’idea nacque nel 1985 a seguito dei risultati di un programma di dieta integrata
che permetteva ai partecipanti di perdere una considerevole quantità di peso. I
medici che si occupavano di questo progetto si accorsero che il più alto numero di
abbandoni dal programma si riscontrava tra le persone che ne stavano ricavando
più beneficio. (V. Felitti 1998)

Studio epidemiologico sull’influenza delle esperienze stressanti e traumatiche
infantili, indagate come possibili precursori di comportamenti a rischio per
disabilità, problemi sociali e morte negli USA.
POSSONO ESSERE CLASSIFICATE come ACEs LE SEGUENTI ESPERIENZE
   VISSUTE ALL’INTERNO DEL CONTESTO FAMILIARE PRIMA DEI 18 ANNI

Abuso fisico ricorrente
Abuso psicologico ricorrente
Abuso sessuale
Presenza all’interno della famiglia di una persona dipendente da alcol o sostanze
Presenta all’interno della famiglia di una persona incriminata per un reato
Un membro della famiglia gravemente depresso, con disturbi mentali, suicidio
Presenza di una madre trattata in modo violento
Presenza di un solo o nessun genitore (separazione precoce da un genitore biologico,
per abbandono, morte , divorzio)
Trascuratezza fisica
Trascuratezza emozionale
Già i primi dati mostrarono la correlazione tra il punteggio ACE
    e molte delle principali cause di morte negli USA.

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    più probabilità di essere fumatori
    più probabilità di tentato suicidio
    più probabilità di essere alcolizzati
    più probabilità di utilizzare droghe
    Più disturbi psicopatologici
    maggiore promiscuità sessuale
    Maggiori difficoltà relazionali e a mantenere legami duraturi
L’ESPERIENZA LAVORATIVA
E LO STRESS LAVORO CORRELATO:
         QUALE SGUARDO
LO STRESS E’ UN PROBLEMA?
 Lavoro e stress
 Lavoro e strategie di coping
 Lavoro e resilienza
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SPORTELLO DI ASCOLTO E DI
               CONSULENZA
 per la prevenzione dello Stress Lavorativo e
del disagio psicologico nell’ambiente di lavoro.
Il disagio psicologico può riguardare:
- il piano professionale, quando si verifica una qualche interazione negativa tra il
soggetto e le diverse componenti dell’ambiente di lavoro;
- il piano relazionale, quando una situazione conflittuale pregiudica le relazioni con
colleghi o superiori;
- il piano personale, configurandosi come una difficoltà momentanea nella vita
privata del soggetto che influisce sul piano professionale.

 Obiettivi dello sportello di ascolto
 Aiutare il lavoratore ad analizzare la propria esperienza di disagio al fine di
 coglierne gli elementi causali e conseguentemente individuare azioni personali
 per prevenire e/o fronteggiare lo stress lavoro-correlato.
AMBULATORIO STRESS LAVORO CORRELATO
Problematiche riportate

                             Fattori di
 Fattori di    Fattori di
                           interfaccia e
contenuto     contesto del
                           conciliazione
del lavoro       lavoro
                            casa lavoro
FATTORI DI CONTENUTO
Problemi attinenti all’ambiente fisico, all’uso di attrezzature, alla pianificazione
               dei compiti, al carico, al ritmo e l’orario di lavoro.

 Non riuscire a seguire i pazienti in relazione al piano
  assistenziale;
 interagire con pazienti angosciati e avere poco tempo;
 Interagire con pazienti aggressivi;
 Occuparsi di problematiche amministrative molto differenti
  con la conseguente percezione di frustrazione e incapacità;
 Gestione di pazienti problematici;
 Conflitti intersoggettivi conseguenti a mansioni poco chiare;
 Problemi di salute soggettivi e impossibilità a sostenere i ritmi
  di lavoro;
 Mansioni lavorative ad alto contenuto emotivo
  (sperimentazione, dissezione ed exitus delle cavie)
FATTORI DI CONTESTO LAVORATIVO
 Problemi associati al ruolo svolto, alla carriera, all’autonomia decisionale
                        e ai rapporti interpersonali.

 Convivenza in spazi piccoli e assenza di regole condivise;
 Mancanza di percezione di tutela da parte dei superiori;
 Mancanza di feedback da parte dei superiori sul proprio operato;
 Ripetitività delle mansioni con senso di alienazione dell’esperienza
  soggettiva;
 Ristrutturazione organizzativa del reparto e svalutazione
  del proprio operato con
 conseguente perdita del senso del proprio lavoro;
 Atteggiamenti di sconferma e contrapposizione tra i colleghi:
Fattori di interfaccia
       e di conciliazione casa-lavoro

 Problematiche con i figli di tipo scolastico, comportamentale
  e/o di abuso di sostanze;
 Lutto per la morte di familiari;
 Malattia invalidante e cronica di familiari
 Separazione dal partner e implicazioni economico/emotive
 Gestione di proprie malattie croniche e ripercussioni sul
  lavoro.
PROGRAMMA
  Cosa si intende per resilienza
  Chi sono le persone resilienti
  Caratteristiche delle persone resilienti

         aspetti fisici
         aspetti psichici
         aspetti spirituali

  In che modo stimolare la resilienza

Metodologia teorico-esperenziale
L’ESPERIENZA LAVORATIVA
E LO STRESS LAVORO CORRELATO:
         QUALE SGUARDO
In che modo contribuisco al mio benessere?
In che modo contribuisco al benessere del mio reparto?
Che cosa posso fare per migliorarmi?
IDENTIKIT DELLA PERSONA RESILIENTE
        PERSEVERANZA
        UMORISMO
        OTTIMISMO
        SPERANZA
        CURIOSITA’
        CREATIVITA’
        UMILTA’
        EMPATIA
        GRATITUDINE
        ALTRUISMO
        SPONTANEITA’

Domande 16,17,18
La Dimensione del senso
il vero antidoto per lo stress
          lavorativo
La Dimensione del senso

L’essere umano cerca sempre un
significato della sua esistenza,
egli è sempre nell’atto di muoversi
alla ricerca di un senso del suo
vivere……tensione radicale a trovare
e realizzare un significato e uno
scopo…..
GRAZIE
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