Prepara il tuo team alle - sfide del E-BOOK - BeyondTheBox

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E-BOOK

Prepara il
tuo team alle
sfide del
futuro
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Prepara il tuo team
alle sfide del futuro

SKILLS MAPPING

COMPETENZE SPECIFICHE

SOFT SKILLS

SOCIAL LEARNING

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CAPITOLO 1

Skills Mapping
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Cos’è lo Skills
    Mapping?
    Traducendo letteralmente si
    tratta del bilancio delle
    competenze ed è uno
    strumento divenuto ormai
    fondamentale per tutti coloro
    che vogliono davvero orientarsi
    in un mercato del lavoro che
    cambia rapidamente.

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14% Della forza lavoro globale si dovrà
    riqualificare entro il 2030

       Perché redigere una skill map?
       Partiamo da un presupposto: conoscere il proprio team di lavoro è la
       base per poter costruire qualunque nuova opportunità.
       Una volta compreso questo passaggio fondamentale, risulterà chiaro
       che capire chi sono i vostri collaboratori in termini di “mappa delle
       competenze” porterà un notevole valore aggiunto ad ogni progetto o
       strategia voleste implementare.

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Lo skills mapping delinea ogni
    professionista in termini di tappe del
    percorso professionale, obiettivi raggiunti,
    competenze da implementare, traguardi
    da raggiungere e pianificazione dei passi e
    delle strategie per ottenere questi
    risultati.
    Se è vero che ogni anno le aziende
    redigono un bilancio per analizzare lo
    stato delle proprie finanze, perché non
    fare lo stesso con le proprie risorse
    umane, andando ad analizzarne il valore
    intrinseco e le competenze.
    Avere una skills map ben delineata è
    fondamentale per ottenere un vero e
    proprio strumento di valutazione per ogni
    reparto HR.

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Cosa si valuta con il
                           bilancio delle competenze?
                           Dal punto di vista dell’ HR Manager, avere un
                           quadro d’insieme delle competenze presenti
                           nella propria azienda diventa fondamentale
                           per valutare diversi aspetti:

Le competenze tecniche      1. Capire se tutti i “ruoli chiave” dell’azienda
                               in un’ottica di competenze strategiche
devono essere                  sono “coperti”;
continuamente rinnovate.
                            2. Avere un’idea di sviluppo delle
Diventano obsolete già

     18
                               competenze per dare un respiro almeno
dopo               mesi        quinquennale ai piani HR;

                            3. Fare un bilancio delle competenze è
                               necessario per avere un posizionamento
                               preciso nel mercato di riferimento;

                            4. Comprendere i “vuoti di competenza”

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Perché implementarlo?

La skill map è necessaria, oltre che per tutte
le ragioni espresse prima, anche per
assicurare una gestione mirata delle persone,
sicuramente in termini retributivi ma
soprattutto in termini di sviluppo di carriera.
Offrire al proprio team strumenti di
formazione “smart” che possano andare a
colmare i “vuoti di competenze” delineati
dalla skill map sarà dunque il primo passo
non solo per rafforzare il team ma anche per
poter soddisfare le ambizioni delle proprie
risorse permettendone una crescita
professionale e personale, ottenendo così il
risultato di trattenere i talenti e poter
pianificare il futuro sviluppo dell’azienda.

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CAPITOLO 2

Competenze specifiche
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Competenze
     Specifiche
     Una volta creata la
     skills map diventa necessario
     leggerla ed interpretarla al
     meglio: individuare i “vuoti di
     competenza” è il primo passo per
     iniziare a colmarli e rendere il
     proprio team più forte andandolo
     poi a formare su competenze
     specifiche.

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In un mondo come quello di oggi dove tutto
Gli strumenti per la   “accade nel web”, basta fare un click e si viene
formazione aziendale   letteralmente “sommersi” dalle proposte di
                       formazione aziendale.

                       Gli strumenti disponibili sono tra i più disparati e,
                       come sempre accade quando c’è troppa scelta, è
                       sempre bene capire “cosa offre il mercato” per
                       potersi orientare al meglio.

     27%

                       73%
                       Delle aziende dichiara di non
             73%
                       fare alcun tipo di formazione
                       online ma limitarsi alla
                       formazione obbligatoria in aula
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Piattaforme E-Learning

     Si tratta di una formula di apprendimento
     digitale che molto spesso si traduce in un
     insieme di lezioni pre - impostate con, al
     massimo, una piattaforma interattiva dove
     potersi esercitare o un numero customer
     service da contattare per avere informazioni
     che non fossero espresse nella pagina
     delle FAQ’s.

     Se il vantaggio di questo metodo può essere
     visto nella pressoché infinita offerta di
     contenuti ed argomenti disponibili, più di uno
     studio condotto su questo genere di
     formazione ha reso chiaro che le lezioni
     troppo generiche e l’assenza di contatto
     diretto con il formatore la rendono una
     metodologia di formazione poco efficace.

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Bitesize Learning

                            Si tratta dello sviluppo naturale dell’e-learning.
                            Prendendo spunto dalle debolezze riscontrate
                            dal metodo “video-lezioni” si sono

25%
                            implementati dei “mini-corsi” più specifici che
                            vanno a “spezzettare” il macro-argomento
                            suddividendolo in “mini capitoli” che l’utente
                            può scegliere in autonomia.

                            Se è vero che in questo modo il tasso di
È la percentuale di corso   abbandono della frequenza diminuisce,
che in media gli utenti     rimane sempre inalterato il dato sulla carenza
portano a termine, che      di dialogo diretto, senza contare la difficoltà
                            per l’utente di andare a capire e cercare
sale al 45% quando il       esattamente la “pillola” di corso che gli serve
corso è a pagamento         per superare il suo vuoto di competenza.

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SMART LEARNING

La formazione agile (o smart learning)
è una modalità di esecuzione della
formazione aziendale caratterizzata
dall'assenza di vincoli orari o spaziali
e una modalità di apprendimento
semplice, veloce e confidenziale,
stabilita mediante contatto tra
dipendenti ed Esperti; una modalità
che aiuta il lavoratore a conciliare i
tempi di apprendimento e lavoro e, al
contempo, favorire la crescita della
sua produttività.

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Qualunque sia la scelta adottata per la
formazione del vostro team, ciò che più di
tutto serve tenere ben presente per evitare
di sprecare risorse economiche e tempo

                                                64%
dei propri collaboratori è capire che ciò
che più serve è proporre una formazione
che sia mirata sui veri bisogni di ciascun
individuo.

Contenuti troppo generalizzati andranno a
far disperdere il valore della skills map che
ha registrato, per ciascun membro del                Degli imprenditori
team, le personali esigenze di formazione.           ritiene che i propri
Creare competenze non può essere un                dipendenti debbano
automatismo; l’apprendimento reale ed            connettersi con risorse
efficace passa necessariamente da un
momento di confronto “one to one” nel                 formative su base
quale si possano ottenere contenuti e           settimanale, quotidiana
formazione personalizzata per utente.
                                                            o più spesso
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CAPITOLO 3

Soft Skills
Soft Skills

     Una delle ultime tendenze in ambito
     business riguarda l’utilizzo ed il
     rinforzo delle cosiddette “competenze
     trasversali” o soft skills.
     L’obiettivo? Aumentare e potenziare la
     produttività.

     Letteralmente tradotto dall’inglese, il
     termine soft skill significa
     “competenza morbida”; nel mondo del
     lavoro esse si contrappongono alle
     “hard skills” cioè alle “competenze
     rigide” ovvero a quelle più specifiche e
     tecniche.

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Si tratta dell’insieme di tutte le abilità che appassionano e
     caratterizzano ciascun individuo, rese propedeutiche al
     miglioramento dell’interazione tra colleghi e più in generale
     all’implementazione e alla crescita del proprio profilo professionale.
     L’ingresso delle soft skills nella cultura aziendale si attesta intorno
     agli anni ’60 anche se in un primo tempo esse furono viste come
     “secondarie” rispetto alle hard skills.
     Ad oggi, creare e rinforzare le competenze trasversali è diventato
     uno dei pilastri più importanti di ogni piano di formazione
     aziendale. Le soft skills sono strettamente connesse con ciò il QIE,
     ovvero il Quoziente Intellettivo Emotivo.
18
Quali sono le soft skills?

                                               Hanno a che vedere con il nostro modo
      COMPETENZE                                  di approcciare il mondo esterno: si
      TRASVERSALI                                  passa dalla capacità di leadrship a
        INTERNE                                           quella di lavorare in gruppo,
                                                       dall’autopromozione alle abilità
                                                                         comunicative.

      Hanno a che fare il modo in cui ciascuno
      di noi percepisce e dialoga con sé
                                                                   COMPETENZE
      stesso; per fare alcuni esempi, le
                                                                   TRASVERSALI
      competenze trasversali interne possono                         ESTERNE
      essere la fiducia in sé stessi, la capacità di
      problem solving, la perseveranza o la
      flessibilità.

19
Oltre ad “interne ed
esterne”, le soft skills che
caratterizzano ciascuno di
noi possono essere definite
creative: si tratta delle
passioni, degli hobby che
ciascuno ha e a cui dedica
del tempo semplicemente
per trarne un giovamento
personale.

  20
Basta leggere qualunque annuncio di lavoro oggi
     per comprendere quanto interesse ci sia da parte
     delle aziende nel conoscere le soft skills di ogni
     candidato.

     Se è vero che le “competenze morbide” hanno fatto
     il loro ingresso nel mondo del lavoro negli anni ’60 è
     altrettanto vero che la loro importanza è diventata
     sempre più cruciale con il passare del tempo.

     Conoscere e comprendere quali siano le capacità
     trasversali di ciascuna risorsa del team non solo
     diventa uno strumento fondamentale per capire
     quali siano i punti di forza e di debolezza di ciascun
     lavoratore ma porta anche vantaggi strategici
     rilevanti per poter gestire il gruppo di lavoro da
     parte dell’HR manager.

21
Poter conoscere i livelli di controllo delle
                                emozioni, la capacità di empatia, quella di
                                leadership, il livello di adattabilità e di
                                proattività di ciascun individuo diventa l’arma

      91%
                                vincente per creare progetti e squadre di
                                lavoro omogenee e ben strutturate.

                                Se conoscere le soft skills è dunque
                                importante, andare ad incrementarle,
                                soprattutto quelle creative, con corsi o
                                metodi di formazione aziendale specifici,
        Degli intervistati in   risulterà un’arma vincente per aumentare
 un’indagine condotta da        l’affezione che ciascun lavoratore proverà nei
                                confronti della propria azienda, che verrà
     LinkedIn su 5000 HR        percepita come “umana” e pronta ad
Manager ritiene che le soft     ascoltare e a puntare sulle capacità di
 skills siano determinanti      ciascuna risorsa, anche andando oltre i singoli
                                ruoli.
 nell’influenzare il mondo
           del lavoro futuro
 22
CAPITOLO 4

Social Learning
Social Learning

     Gli strumenti per la formazione
     aziendale di ultima generazione
     esplorano moltissime soluzioni e
     propongono svariate piattaforme,
     tutte online.

     Se affrontiamo il tema della
     formazione dal punto di vista più
     strettamente antropologico però, ci
     sarà semplice intuire come
     l’apprendimento più antico ed
     “istintivo” dell’uomo sia quello
     sociale e collaborativo.

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Cercare di apprendere attraverso video lezioni
                                         spesso lunghe e senza la possibilità di avere
                                         interazione con il docente non va
                                         propriamente d’accordo con ciò che l’uomo
                                         ha fatto per milioni di anni: imparare da altri
                                         uomini e collaborare per raggiungere insieme
                                         l’obiettivo.

                                         Lo schema “docente-discente” è
                                         relativamente nuovo: solo negli ultimi duemila
                                         anni circa l’apprendimento si è trasformato in
                                         una serie di formalismi come quello della
                                         classica “lezione frontale”.

Albert Bandura                           Gli studi sulle teorie dell’apprendimento
                                         umano hanno più volte confermato questo
                                         assunto di base: Bandura, uno dei fondatori
Psicologo canadese noto per il suo
lavoro sulla teoria dell'apprendimento   della Teoria Sociale Cognitiva, ha dimostrato
sociale, specie nel suo impatto sulla    con le sue teorie che l’uomo apprende
teoria sociale cognitiva                 attraverso la sua relazione con l’altro,
                                         imitando, interagendo ed imparando.
 25
Altro pilastro teorico è rappresentato da una ricerca di Brandon
     Hall, la quale ha dimostrato che la maggior parte delle
     informazioni apprese e costantemente acquisite dall’uomo
     vengono immagazzinate attraverso canali “non formali”.

     Da queste basi teoriche prende l’avvio il social learning, uno dei
     metodi più efficaci per ottimizzare la formazione.

26
L’apprendimento del passato
L’apprendimento avviene attraverso tre diversi approcci

      70%                        Formazione Esperienziale: le persone imparano
                                 sul posto di lavoro attraverso la pratica e le sfide
                                 che affrontano

      20%
                                 Formazione Sociale: le persone imparano attraverso
                                 sessioni di training, mentoring
                                 e interazione con i propri pari.

      10%                        Formazione Formale: le persone imparano
                                 attraverso eventi strutturati, tra cui corsi
                                 e programmi online

 27
L’apprendimento del futuro

                                          20%
     80%
                                          mescolato con
                                          istruttore e basata su
                                          aula virtuale e reale

                informale, sociale,
                mobile, e collaborativo
28
Cos’è esattamente il
     Social Learning
     Interazione è la parola chiave per capire cos’è il
     social learning: la necessità insita nella natura
     dell’uomo di interagire ed osservare gli altri, non
     serve solo durante l’infanzia ma è un meccanismo
     utile ed efficace anche nell’età adulta, declinato nel
     contesto professionale.

     Non solo le lezioni, con il social learning viene
     condivisa cultura e conoscenza all’interno del
     sistema aziendale. Il sapere in questo modo,
     soprattutto quello non accademico, sarà libero di
     circolare, passerà da capo a dipendente e
     viceversa, sarà quello scatto in grado di garantire
     performance più elevate. Non esistono più docenti
     da una parte e studenti dall’altra, il social learning
     abbatte le barriere e, grazie anche alle piattaforme
     digitali delle quali si nutre, toglie la patina di
     formalità ai processi di formazione in azienda.
29
Partiamo da un presupposto: ciò che impariamo
     attraverso il social learning è ciò che meglio
     ricordiamo.

     Da qui risulterà facile comprendere come questo
     tipo di formazione, declinato in ambito
     aziendale, renderà le nozioni apprese
     definitivamente inserite nel team, senza più
     doverle rinforzare.

     Ogni uomo è un “animale sociale”, quindi
     ognuno di noi vuole sentirsi “parte del gruppo”:
     ecco che il social learning va a rafforzare le
     interazioni tra colleghi, rendendo il team più
     forte, unito e coeso proprio perché “impara
     insieme”. Altra sfumatura interessante per
     questo punto è quella per cui si riducono
     notevolmente i tempi di inserimento dei nuovi
     assunti e si osserva un netto miglioramento della
     comunicazione sul posto di lavoro.

30
Collaborare ed imparare con l’aiuto dei
propri colleghi è un’idea tanto
semplice quanto efficace: non solo in
questo modo si “sbloccano” e si
diffondono nuove conoscenze a tutti i
livelli del team ma la formazione
diventa vera e propria parte integrante
della cultura aziendale in quanto “tutti
imparano da tutti”.

L’aggiornamento diventa parte
integrante della cultura di un’azienda
che sceglie il social learning: diventa
implicito, coinvolgente e stimolante.

Andando a proseguire la “carrellata”
di vantaggi che il social learning porta
alla formazione aziendale ne possiamo
individuare ancora almeno due:

31
- In primo luogo, al contrario dei classici
     “corsi online”, imparare dai colleghi aiuta a
     non “disperdere” le informazioni. Studi sui
     meccanismi della memoria hanno infatti
     dimostrato che imparare nella classica
     formula “docente-discente” porta ad una
     grande dispersione delle informazioni.
     Sintetizzando dunque possiamo affermare che
     imparare da altri membri del nostro team di
     lavoro ci porterà automaticamente a ricordare
     di più e meglio le informazioni;

     - Essere al centro del processo di
     apprendimento porterà ogni lavoratore ad
     essere motivato, proattivo e propositivo. Ogni
     membro del team si ritroverà ad essere sia
     “alunno” che “docente”.

32
Trasforma la
formazione del tuo
team in un vantaggio
competitivo
Scopri come il nostro metodo di
apprendimento ti permetterà di
colmare i gap di competenze e far
crescere la tua aziende e il tuo team.

     PARLA CON IL TEAM

33
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