Stop alla Violenza sulle Donne - COMBATTIAMO QUESTO TIPO DI VIOLENZA CON DEI MEME CREATI DA NOI
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La violenza di genere Spesso sentiamo parlare di "violenza di genere" per indicare diverse forme di violenza compiute contro le donne. Le Nazioni Unite definiscono violenza di genere ogni atto, legato alla differenza di sesso, che provochi o possa provocare un danno fisico, sessuale, psicologico o una sofferenza ad una donna, compresa la minaccia di diversi tipi come la privazione della libertà, sia nella vita pubblica sia nella vita privata. Quindi per VIOLENZA DI GENERE possiamo intendere la violenza diretta ad una persona sulla base della sua appartenenza, di genere appunto, cioè la violenza compiuta dagli uomini contro le donne proprio perché sono donne. In questo senso la violenza di genere si distingue da altre forme di violenza ed è importante mantenerla separata dalle altre, per poterne comprendere le origini, le cause e le ripercussioni.
La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre, e' stata istituita nel 1981 proprio nel giorno dell’uccisione avvenuta nel 1960 delle tre sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, passate alla storia con il nome di Las Mariposas (le farfalle) per la loro lotta in difesa dei propri diritti contro la dittatura di Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Soprattutto in Italia, il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne sono le scarpe rosse, “abbandonate” in tante piazze per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il simbolo è stato ideato nel 2012 dall’artista messicana Elina Chauvet con l’opera Zapatos Rojas, la cui installazione è apparsa per la prima volta davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez.
Purtroppo questo tipo di violenza porta con sé la convinzione di una superiorità degli uomini rispetto alle donne ed è presente in tutte le parti del mondo. Con violenza di genere, però, s' intendono anche le violenze basate sulle differenze sociali, economiche e culturali fra uomini e donne. Una delle tante forme di violenza di genere esistente e, purtroppo, molto diffusa e' la violenza domestica con qui si intende che le violenze possono avvenire nella quotidianità familiare o nell’ambito privato. La violenza di genere si può manifestare in qualsiasi classe sociale.
Spesso anche attraverso i social media si diffondono convinzioni molto sbagliate su questo fenomeno. Non è vero che si tratti quasi sempre di: donne straniere; donne di classe economica o culturale bassa; persone dipendenti affettivamente o da qualche sostanza o che hanno poca autostima. Tutte le donne possono essere vittime di violenza perché la causa non sono loro, ma i loro aggressori. Un esempio La parità di genere nella scienza Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, le vincitrici del Nobel per la Chimica 2020 per lo “sviluppo di un metodo per la scrittura del genoma” (le forbici molecolari CRISPR/Cas9) sono state le uniche due donne a vincere un Nobel scientifico da sole, senza un ricercatore maschio a condividere il premio. Per il mondo dello studio e della ricerca è stata un’altra importante rottura di uno stereotipo di genere, dopo la prima assegnazione del Nobel ad una donna: Marie Curie, Nobel per la Fisica nel 1903.
LE ORIGINI DEI MEME Il termine Meme deriva dalla parola greca mímēma, che significa “imitazione”, ed è stato utilizzato per la prima volta da Richard Dawkins, un etologo e biologo britannico, nel 1976 nel libro “Il gene Egoista", dove cerca di spiegare come si diffondono le informazioni culturali. Infatti, per lo studioso, le idee si trasmettono da una generazione all’altra, proprio come accade con i geni che passano di padre in figlio. Tuttavia, non tutti i concetti vengono diffusi, ma solo quelli reputati più validi ed efficaci. Di fatto, quindi, nel concetto originario di Meme vi è la concezione che un’idea possa essere scartata e che altre possano riscontrare grande successo, ovvero diventare virali.
LA FUNZIONE DEI MEME Sicuramente, nella maggior parte dei casi, nascono con l’intento di divertire gli utenti. Tuttavia, è bene specificare che i Meme possono essere utilizzati anche per garantire ad un concetto un maggiore impatto emotivo. Negli Stati Uniti, ad esempio, il Pentagono ha creato il Meme Warfare Center, una struttura che punta a contrastare la diffusione di notizie false. Infatti, i Meme sono entrati anche nella sfera politica e sociale, riuscendo a far riflettere o a scuotere, in più di un’occasione, l’opinione pubblica.
COME, QUANDO E PERCHÉ UTILIZZARLI Ci sono motori di ricerca specializzati che permettono di risalire a significato e storia di un meme prima di utilizzarlo o condividerlo. Una delle ragioni del successo dei meme è il fatto che non è necessario essere in grado di leggere e capire tutti i loro significati, per trovarli divertenti, coinvolgenti, da condividere. Questo vuol dire che si possano utilizzare anche all’interno di contenuti, o per scopi, diversi da un semplice passatempo su Internet. Per per esempio, si utilizzano meme anche per scherzare, riflettere e confrontarsi su questioni politiche o sociali.
COME CREARE UN MEME La facilità di realizzazione dei meme è una delle principali ragioni del loro successo. Esistono dei meme generator che permettono o di utilizzare format preimpostati per realizzare il meme che si desidera o di scegliere l’immagine e la componente testuale lasciando poi che sia il generatore a confezionare il meme, fino a che non rimarrà che scaricarlo come si desidera e utilizzarlo a piacimento. Basta, però, avere una conoscenza minima dei più semplici programmi di grafica come Paint per poter realizzare in perfetta autonomia i propri meme. La sezione Immagini dei principali motori di ricerca offre una grande varietà di meme da poter utilizzare a proprio piacimento, questi sono quasi tutti gratuiti e copyleft, senza contare che esistono oggi molti archivi tematici specificatamente dedicati ai meme, all’interno dei quali se ne trovano di organizzati per parole chiave o per tipologia.
IL PRIMO MEME FAMOSO È possibile che, a questo punto, la domanda “Qual è stato il primo Internet meme della storia?” sorga spontanea. Molti sono d’accordo nell’identificarlo nel “Baby Cha Cha”, una breve clip video che mostrava un neonato nell’atto di fare mosse che ricordavano, appunto, il ballo del Cha cha. È sia nell’estetica, sia nella modalità di diffusione molto diverso rispetto ai meme più moderni: basti pensare soltanto che, diventato virale nel ’96, circolò soprattutto via email e sui primi forum. https://youtu.be/-5x5OXfe9KY
OGGI Tutto può diventare un meme !!! Politici, vip, attori e situazioni sociali particolari sono tra i migliori candidati a trasformarsi in meme.
I MEME E LA CRONACA Lo stesso accade anche per fatti di cronaca controversi, strani o che colpiscono particolarmente. Come esempio possiamo usare il caso di un’anziana signora italiana che ha interrotto una diretta Sky sulle manovre politiche del governo al grido di: «Maledetti !»
I LOLCAT Sull’onda del successo dei gattini in Rete, c’è poi una sorta di categoria a sé di meme che prende il nome di LOLCat e che ha come elemento chiave, sia per il visual sia per la parte testuale, l’espressività dei gatti e il loro carattere particolare.
COME FARE UN MEME CON IL CELLULARE 1. Decidere se scaricare un app specifica oppure se realizzarli da soli partendo direttamente da una foto o da un’immagine scelta. 2. Meme Generetor Free è una tra le applicazioni gratuite dedicate alla realizzazione di meme che si puo’ scaricare su pc, smatphone e tablet. 3. In tutti i modi basta scegliere l’immagine e seguire le indicazioni per aggiungere il testo scritto, altre immagini , degli emoji e dei baloon per vignette o fumetti.
I NOSTRI MEME IL NOSTRO CONTRIBUTO A SOSTEGNO DI UNA CAUSA GIUSTA
Presentazione a cura di: FLAMMINI LUCA E MATTIOLI NOEMI COME SUPERVISORI DELLA PRODUZIONE DEI MEME ORIGINALI; PIROLO MATTEO COME AUTORE DEL TESTO “La Violenza di genere”; DI MUZIO MARTINA COME AUTRICE DEL TESTO “I Meme”; CERONE GIULIA COME CURATRICE DELLA PRESENTAZIONE.
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