STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI

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STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
STATO DELLE
CONOSCENZE
SUI FATTORI DI RISCHIO
AMBIENTALI
E LA SALUTE NELLA
POPOLAZIONE PISANA:
UNA REVISIONE DEGLI
STUDI ESISTENTI
In che modo le prove scientifiche possono informare le politiche
urbane? Il caso di studio della città di Pisa

Nunzia Linzalone e Gabriele Donzelli
STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO
AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA:
UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
In che modo le prove scientifiche possono informare le politiche urbane?
Il caso di studio della città di Pisa
Autori: Nunzia Linzalone, Gabriele Donzelli,

Progetto grafico: Luca Serasini
Istituto di Fisiologia Clinica, Dicembre 2021
STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
INTRODUZIONE
I governi locali sono chiamati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Una delle principali
sfide che devono affrontare riguarda la riduzione del carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e di-
sabilità delle malattie non trasmissibili, tenendo conto anche delle disuguaglianze sociali, attraverso interventi
di rimozione o riduzione dei principali fattori di rischio ambientali. Al fine di contribuire al raggiungimento del
terzo obiettivo di sviluppo sostenibile “Salute e benessere” (SDG 3) attraverso interventi per “Città e comunità
sostenibili” (SDG11), l’ufficio Ambiente del Comune di Pisa ha attivato una collaborazione con l’Istituto di Fi-
siologia Clinica del CNR di Pisa.

                                                        OBIETTIVI
Il report riassume e valuta la qualità degli studi che hanno indagato le relazioni tra esposizioni a fattori di
rischio ambientale e occorrenza di malattie e degli studi che hanno valutato i livelli di contaminazione delle
principali matrici ambientali nel territorio del Comune di Pisa. Lo scopo della revisione è fornire all’Ammini-
strazione comunale le conoscenze necessarie per promuovere processi di decisione basati sulle evidenze.

                                                          METODI
La revisione sistematica è stata condotta seguendo le linee guida PRISMA. Una ricerca bibliografica è stata
effettuata sui database Medline/PubMed ed Embase il 22 febbraio 2022, utilizzando la seguente stringa di ri-
cerca: Pisa AND (pollut* OR environment* OR health) NOT Pisa syndrome. I risultati sono stati importati nel
software Rayyan. Gli studi sono stati distinti in “environmental health” (EH) e “environmental monitoring” (EM)
per identificare i fattori di rischio ambientali per la salute umana e i livelli di contaminazione delle matrici am-
bientali. La valutazione della qualità degli studi è stata effettuata utilizzando la scala Newcastle-Ottawa (NOS).

                                                        RISULTATI
Complessivamente sono stati ritenuti elegibili 31 studi, pubblicati tra il 1985 ed il 2022, e distinti in: 21 nella classe
EH (di cui: 1 time series, 16 cross-sectional, 2 case-crossover, 2 coorte) e 9 nella classe EM (di cui: 4 aria, 3 suolo,
1 sabbia, 1 acqua). Le relazioni studiate nella classe EH hanno riguardato i seguenti outcome: malattie respira-
torie (16 studi di cui: 12 inquinamento dell’aria, 1 fumo da sigaretta, 1 grayness, 1 urbanizzazione, 1 prossimità
a strade principali); malattie dell’apparato cardiovascolare (4 studi di cui: 2 rumore, 2 inquinamento dell’aria);
annoyance (2 studi su rumore); biomonitoraggio (3 studi di cui: 1 prossimità a strade principali, 2 inquinamento
dell’aria); tutte le cause di morte e tumori del tessuto linfoide (1 studio su inquinamento dell’aria). La maggior
parte degli studi ha ottenuto una valutazione della qualità buona, pari ad un punteggio di almeno 7 della NOS.
Tutti gli studi hanno riportato associazioni tra le esposizioni ai fattori di rischio ambientali e gli incrementi di
morbilità e mortalità. Per quanto riguarda i livelli di contaminazione delle matrici ambientali, gli inquinanti
indagati sono stati: particolato atmosferico, metalli pesanti, idrocarburi e microplastiche (rispettivamente con
un numero di studi pari a: 4, 4, 1 e 1).

                                                     CONCLUSIONI
Sulla base delle evidenze disponibili, l’inquinamento atmosferico e quello acustico sono i due fattori di rischio
ambientali più importanti in termini di aumento di malattie respiratorie e cardiovascolari e richiamano l’at-
tenzione per interventi di riduzione. Inoltre, i livelli di contaminazione di microplastiche in acqua e sabbia e di
idrocarburi nel suolo urbano appaiono ambiti da comprendere meglio con approfondimenti e ricerca.

Il presente Report è il risultato dell’attività svolta nell’ambito della collaborazione con il Comune di Pisa [Prot.N.0132100/2021
- “REVISIONE STUDI ESISTENTI SULLO STATO DELLE CONOSCENZE ED EVIDENZE SUI FATTORI DI
RISCHIO E SULLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE PISANA”]

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STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
SOMMARIO
AMBIENTE E SALUTE NELLA CITTÀ DI PISA				                             2

PREAMBOLO									3

POLITICHE AMBIENTALI							5
      Attività dell’eea sulla salute e l’ambiente				 6
      Attività dell’oms sulla salute e l’ambiente				 6

IL RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE				                             7
      Obiettivi a breve termine						7
      Le nuove sfide per la sostenibilità urbana				                   8
      Governo del territorio, fattori di rischio ambientali e malattie 9

SINTESI DELLE CONOSCENZE						11
      Stato dell’ambiente nella città di pisa				  11
      Studi epidemiologici nella città di pisa				 15

REVISIONE DI STUDI NEL COMUNE DI PISA				                    17
      INTRODUZIONE							17
      MATERIALI E METODI						19
		Area di studio							19
		Framework e metodo di valutazione				20
		           Strategia di ricerca e selezione degli studi			 24
		Processo di raccolta dei dati					24
      RISULTATI								25
		Studi sulla salute ambientale					25
		Studi di monitoraggio ambientale				31

DISCUSSIONE									37
      Punti di forza e limiti							40
      Conclusioni e raccomandazioni per i decisori			 41

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI						43
      Salute ambientale							43
      Monitoraggio ambientale						45

APPENDICE 1 - Elementi di epidemiologia					                          47
APPENDICE 2 - Studi ambientali di monitoraggio				                    51
MATERIALI DI SUPPORTO Salute ambientale - Pubblicazioni

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STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
AMBIENTE E SALUTE
                NELLA CITTÀ DI PISA
P   isa è un centro urbano di medie dimen-
    sioni per numero di abitanti. Tuttavia la
presenza nel tessuto urbano e peri-urbano di
                                                        I risultati di questa attività preliminare sono
                                                        di interesse per l’Amministrazione comunale
                                                        per comporre una coerente e completa rap-
un aeroporto, di aree industriali e arterie via-        presentazione dello stato delle conoscenze e
rie importanti, rappresentano una pressione             della qualità delle informazioni per sostenere
sulla qualità dell’ambiente che richiede mo-            la programmazione di azioni future volte alla
nitoraggio e sorveglianza attive a partire dalle        sostenibilità e vivibilità della città di Pisa.
quali è possibile identificare azioni mirate di         Nell’ambito della realizzazione di obiettivi
riduzione e contenimento. Contemporane-                 di “Open Government” su tematiche inerenti
amente, la presenza a Pisa di centri di eccel-          all’ambiente e le possibili connessioni con la
lenza per la ricerca scientifica ha incontrato          salute e il benessere, il Comune di Pisa ha di-
la volontà dell’Amministrazione comunale                mostrato sensibilità e responsabilità promuo-
di contenere e ridurre potenziali rischi per la         vendo azioni trasversali insieme con chi si oc-
popolazione e di recente sono state prodotte            cupa di ricerca di interesse pubblico. In questa
alcune indagini sulla relazione tra i principali        condivisione di interessi si colloca il presente
fattori di rischio ambientali e la salute dei re-       lavoro per incrementare la conoscenza sul
sidenti. Tuttavia, non è possibile una lettura          territorio attraverso un adeguato processo di
d’insieme delle conoscenze su aspetti di sa-            analisi e valutazione che coinvolge lo scree-
lute legati al contesto urbano che sono state           ning, lo scoping, l’assessment e il reporting dei ri-
accumulate durante un ventennio mancando                sultati per promuovere raccomandazioni per
una attività sistematica di raccolta, cataloga-         le decisioni basate su evidenze.
zione e revisione degli studi scientifici.

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STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
PREAMBOLO
L   e città producono oggi oltre l’80% dell’e-
    conomia mondiale misurata in termini di
prodotto interno lordo (PIL), e sono responsa-
                                                                  rialzo delle temperature globali portano a ri-
                                                                  tenere che i cambiamenti climatici andranno
                                                                  ad aumentare i rischi nei gruppi sociali già
bili del 60% del consumo energetico globale,                      svantaggiati accrescendo le disuguaglianze
emettendo il 70% dei gas serra e producendo                       per la salute urbana. Sotto la spinta dei cam-
il 70% dei rifiuti globali, nonostante occupi-                    biamenti climatici e dei crescenti livelli di ur-
no solo il 2% circa della superficie totale del                   banizzazione le città sono considerate il più
mondo. Aria, acqua e suolo rappresentano                          importante scenario in cui avviare azioni di
ambiti di intervento in cui attualmente le aree                   contrasto alla diffusione delle malattie.
urbane stanno affrontando la grossa sfida del-
la “salute ambientale” (Environmental Health).                    La complessità del sistema urbano (Figura 1)
La salute ambientale è il campo della salute                      richiede percorsi per la salute sviluppati con
pubblica che monitora e affronta i fattori fisi-                  metodi interdisciplinari in cui siano coinvolti
ci, chimici e biologici esterni ad una persona                    epidemiologi, tossicologi, urbanisti, geologi,
e tutti i fattori correlati che incidono sui com-                 scienziati ambientali, modellisti matematici
portamenti di cui non potremmo avere il con-                      e chimici, ingegneri, esperti di informatica,
trollo diretto, ma che possono comunque ave-                      scienziati sociali, ricercatori della salute pub-
re un impatto sulla salute delle comunità1. Le                    blica e operatori sanitari. In questo modello
domande sulla salute ambientale riguardano                        di ricerca il coinvolgimento di tutte le parti in-
la comprensione del potenziale pericolo o                         teressate accresce la consapevolezza,
rischio per la salute conseguenti ad un’espo-
sizione. La risposta richiede una valutazione
dell’entità dell’esposizione e la realizzazione
di interventi volti a prevenire o mitigare l’e-
sposizione o il rischio.

Dalle città di media dimensione alle vaste aree
metropolitane, in cui l’inquinamento è so-
stanzialmente maggiore rispetto alle aree ru-
rali, la congestione del traffico, l’inquinamen-
to atmosferico, il rumore ed il pendolarismo
di lunga durata comportano l’aggravarsi degli
impatti sulla salute pubblica. Le previsioni a                             Figura 1. Aree chiave della ricerca scientifica e
                                                                                     interconnessioni nell'ambiente urbano.
                                                                                      (Fonte: Vardoulakis et. Al, 2016) 2

1 WHO. Environmental Health. 2015. http://www.who.int/topi-
cs/environmental_health/en/ Accessed on 07 December 2021
2 Vardoulakis S, Dear K, Wilkinson P. Challenges and Oppor-
tunities for Urban Environmental Health and Sustainability:
the HEALTHY-POLIS initiative. Environ Health. 2016 Mar 8;15
Suppl 1(Suppl 1):30. doi: 10.1186/s12940-016-0096-1. PMID:
26960714; PMCID: PMC4895271.

                                                              3
STATO DELLE CONOSCENZE SUI FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI E LA SALUTE NELLA POPOLAZIONE PISANA: UNA REVISIONE DEGLI STUDI ESISTENTI
consente lo scambio delle informazioni mi-                    Nella sua relazione sulla prevenzione delle
gliorando l’accettabilità degli interventi.2                  malattie mediante ambienti sani, l’Organizza-
L’innovazione e la standardizzazione dei me-                  zione Mondiale della Sanità (OMS) stima che
todi della ricerca epidemiologica tra i membri                i fattori di stress ambientali siano responsabili
della comunità internazionale sono necessa-                   per il 12-18 % di tutti i decessi nei 53 paesi della
rie per affrontare la novità introdotta da tra-               regione Europa dell’OMS. Il miglioramento
sformazioni globali e dalla complessità dei                   della qualità dell’ambiente in settori chiave
sistemi urbani nel contesto del cambiamento                   come l’aria, l’acqua e il rumore può contribu-
climatico e dello sviluppo sostenibile.                       ire a prevenire le malattie e promuovere una
                                                              vita sana nelle città e nelle comunità.
Nel sistema urbano le complesse interazioni
tra fattori climatici, ambientali e comporta-
mentali e il tessuto urbano portano a conside-
rare importante la valutazione delle opzioni
di mitigazione e adattamento rispetto ai se-
guenti aree di impatto3:
    • cambiamento climatico
    • urbanizzazione compresa
        la congestione da traffico ed il rumore
    • condizioni meteorologiche estreme
    • inquinamento chimico e
        contaminazione dell’acqua,
        del suolo, del cibo
    • inquinamento atmosferico
    • distruzione degli ecosistemi
    • rifiuti

2
3 HERA Agenda (2021): https://www.heraresearcheu.eu/he-
ra-2030-agenda) Accessed 30 December 2021.

                                                          4
POLITICHE AMBIENTALI
A    ll’inizio del 21° secolo, le strategie am-
     bientali connesse al 7° Programma di
Azione Ambientale hanno complessivamente
                                                        strategie dell’Obiettivo 3 - Salute e benessere
                                                        - contribuendo al target 3.4 “Ridurre di un ter-
                                                        zo la mortalità prematura dovuta a malattie
agito sulla riduzione delle esposizioni ad in-          non trasmissibili attraverso la prevenzione e
quinanti, riconoscendo necessaria un’azione             la cura, e promuovere la salute mentale ed il
concorde volta a conseguire la sostenibilità            benessere”.
entro i confini del Pianeta ed una vita miglio-
re dopo la crisi economica globale del 2008. Il         Negli ultimi anni, le strategie per l’Agenda
7° Programma di Azione Ambientale, definiva             2030 e la Commissione Europea hanno pun-
le coordinate entro le quali proporre le politi-        tato ad una visione di lungo periodo, decisa-
che ambientali europee dal 2014 fino al 2020.           mente più globale, di sostenibilità e resilienza
                                                        ambientale, ecologica e sociale.
Nel settembre 2015 è stata adottata all’unani-
mità da 193 Stati Membri delle Nazioni Uni-             Al livello dell’UE è in atto una vasta gamma di
te l’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.           politiche per affrontare gli impatti ambientali
Al centro dell’Agenda ci sono 17 obiettivi di           sulla salute con più decisione al fine di:
sviluppo sostenibile (Sustainable Development               • proteggere la natura e rafforzare
Goals, SDGs) collegati alle cinque dimensio-                    la resilienza ecologica;
ni della sostenibilità, ovvero Persone, Piane-              • promuovere una crescita a basse
ta, Prosperità, Pace e Partnership. Con i suoi                  emissioni di carbonio ed efficiente
169 sotto-obiettivi, l’Agenda vuole conseguire                  nell’impiego delle risorse;
nel lungo periodo un futuro di sostenibilità                • ridurre le minacce per la salute
ambientale, sociale ed economica ponendo a                      e il benessere dei cittadini legate
fondamenta i principi di universalità e capaci-                 all’inquinamento, alle sostanze
tà di dialogo. L’Obiettivo 11 - Città e comunità                chimiche e agli effetti dei cambiamenti
sostenibili - mira a rendere le città inclusive,                climatici.
sicure, resilienti e sostenibili attraverso dieci
target da raggiungere entro il 2030. Le città,
inoltre, possono supportare l’attuazione delle

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ATTIVITÀ DELL’EEA         ATTIVITÀ DELL’OMS
SULLA SALUTE E L’AMBIENTE SULLA SALUTE E L’AMBIENTE
L’AGENZIA EUROPEA PER L’AMBIENTE                          Il processo europeo per l’ambiente e la salu-
(European Environmental Agency, EEA) col-                 te, guidato dall’OMS Europa, mira a riunire
labora con partner a livello nazionale e inter-           i settori dell’ambiente e della salute e a pro-
nazionale per costituire la base di conoscenze            muovere soluzioni comuni, in particolare per
sui legami tra l’ambiente, la salute e il benes-          quanto riguarda gli obiettivi e i traguardi in
sere. Ciò comprende il lavoro per valutare in             materia di salute legati all’ambiente che ri-
che modo l’ambiente contribuisce al benes-                entrano nell’agenda per lo sviluppo sosteni-
sere umano, nonché il lavoro sull’esposizione             bile del 2030. Nella dichiarazione di Ostrava
agli specifici fattori di stress ambientali, tra          del 2017, i ministri e i rappresentanti dei paesi
cui l’inquinamento dell’aria, il rumore, le so-           della regione europea dell’OMS definiscono
stanze chimiche e i cambiamenti climatici, e              un approccio intersettoriale e inclusivo per il
i relativi effetti sulla salute. In ultima analisi,       miglioramento della salute ambientale. L’am-
i risultati in materia di salute derivano dalla           biente è un importante determinante della
combinazione di esposizioni a fattori di stress           salute, si stima che rappresenti quasi il 20% di
ambientali nel corso del tempo, il che impli-             tutti i decessi nella regione europea dell’OMS.
ca che le valutazioni della salute ambientale             La riduzione di molti rischi per la salute am-
dovrebbero adottare un approccio integrato.               bientale negli ultimi anni mostra che gli in-
L’EEA riconosce che i fattori sociali e demo-             terventi ambientali sono efficaci nel prevenire
grafici influenzano il rapporto tra ambiente e            gli impatti sulla salute, ma spesso non riesco-
salute. L’Agenzia ritiene che occorre appro-              no a proteggere le popolazioni vulnerabili. A
fondire la comprensione del modo in cui lo                causa della crescente disuguaglianza nell’e-
stato sociale e l’età di un individuo possono             sposizione ambientale stanno aumentando
incidere sia sulla loro esposizione ai fattori            le probabilità che i gruppi vulnerabili faccia-
di stress ambientali sia sull’impatto che ne              no parte degli 1,4 milioni di decessi all’anno
deriva sulla salute. L’EEA si impegna assie-              rispetto ad altri. Pertanto, per mitigare effi-
me a reti internazionali di esperti, tra cui la           cacemente queste disuguaglianze l’OMS si
Commissione Europea, l’OMS e l’Autorità                   impegna a promuovere strategie nazionali e
europea per la sicurezza alimentare, per indi-            locali mirate ai sottogruppi di popolazione
viduare i rischi ambientali emergenti.                    più esposti4. Per ridurre il carico prevenibile
(https://www.eea.europa.eu/themes/human/                  ed evitabile di morbilità, mortalità e disabilità
intro)                                                    dovute a malattie non trasmissibili l’OMS ha
                                                          fissato un obiettivo di riduzione relativa del
                                                          25% del rischio di mortalità prematura da ma-
                                                          lattie cardiovascolari, cancro, diabete o croni-
                                                          co problemi respiratori5.

                                                          4 https://www.euro.who.int/en/health-topics/environ-
                                                          ment-and-health
                                                          5 Global action plan for the prevention and control of noncom-
                                                          municable diseases 2013-2020. https://www.who.int/publica-
                                                          tions/i/item/9789241506236

                                                      6
IL RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE
          COMUNALE
I  l sindaco è il responsabile della condizione
   di salute della popolazione del suo territorio
ed in caso di emergenze sanitarie o di igiene
                                                          OBIETTIVI A BREVE TERMINE
                                                          Occorre dapprima identificare le cause che
                                                          generano disagi, malattia e morte e cercare di
pubblica adotta ordinanza contingibili e ur-              formulare un piano di prevenzione per com-
genti. Allo stato attuale, per una modifica del-          batterle, arrivare alla loro riduzione ed elimi-
la legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire          nazione. In proposito occorre promuovere,
il servizio sanitario anche se a essi (Sindaco            in collaborazione con le ASL l’indagine sullo
o collegio dei Sindaci) sono affidati dal D.lgs.          stato di salute della popolazione che raccolga
299/99 (decreto Bindi) poteri di programma-               e ordini i dati sparsi finalizzandoli ad obiet-
zione, di controllo e di giudizio sull’operato            tivi specifici. In particolare sono molto utili i
del direttore generale delle Aziende Sanitarie            profili di salute che l’autorità sanitaria aggior-
Locali (ASL). A seguito della riforma del titolo          na nel tempo6. Questi danno modo di com-
V, che ha previsto la tutela della salute nelle           prendere tassi e incidenze di patologie nella
materie di legislazione concorrente, la com-              popolazione. Tuttavia, non essendo sempre
petenza in materia sanitaria è condivisa tra              disponibili i dati per l’aggregato territoriale
vari soggetti: Ministero della Salute, Regioni,           in studio possono introdursi stime non accu-
Aziende Sanitarie Provinciali e Locali, nonché            rate dei livelli basali per gli esiti di interesse
i Sindaci. I compiti del sindaco sono quindi              nella valutazione di impatto della salute. Tra
comunque ampi, soprattutto il sindaco deve                i compiti del Comune vi sarebbero quelli di
conoscere lo stato di salute della popolazione,           tutelare la salute dei cittadini interagendo
deve prendere provvedimenti se le condizioni              con le altre istituzioni effettivamente preposte
ambientali sono invivibili, se esistono pericoli          all’organizzazione dei servizi sanitari: Regio-
incombenti e, per la direttiva Seveso, deve in-           ne e ASL. Un ruolo attivo nella prevenzione
formare la popolazione dei rischi rilevanti cui           soprattutto igienico ambientale, ma non solo,
è sottoposta.                                             e di indirizzo e di controllo riguardo alle poli-
                                                          tiche sanitarie regionali.
Il diritto alla salute della popolazione è si-
curamente un elemento su cui concentrarsi
per fare un salto di qualità. La stessa OMS
individua gli elementi cardine per esercitare
il diritto alla salute. Non si tratta di scelte di-
pendenti dalla disponibilità economica della
finanza pubblica, ma di un diritto perfetto e
quindi esigibile.

                                                          6 http://www.sds.zonapisana.it/index.php?option=com_conten-
                                                          t&view=article&id=1107:profilo-di-salute-2017&catid=107&I-
                                                          temid=180

                                                      7
LE NUOVE SFIDE PER
LA SOSTENIBILITÀ URBANA
Sulla base di queste premesse risulta strate-           Ultimamente, in considerazione della criti-
gico affrontare un problema così complesso              cità delle aree urbane connesse al cambia-
affiancando i tecnici dell’amministrazione              mento climatico, sarebbe importante anche
con esperti del settore, in particolare esperti         disporre di un sistema di sorveglianza sulle
epidemiologici. L’epidemiologia è conside-              malattie correlabili all’ambiente, tale da iden-
rata la disciplina scientifica alla base della          tificare segnali precoci di attenzione per agire
sanità pubblica, l’epidemiologia è la scienza           tempestivamente sui possibili impatti, favo-
che studia le malattie e i fattori che le deter-        rendo la resilienza delle comunità. In partico-
minano e le complesse relazioni tra cause e             lare, conoscere i fattori positivi che mitigano
effetti, avvalendosi di studi osservazionali di         l’effetto delle attività umane servirebbe a pro-
popolazione e di studi sperimentali in ambi-            teggere gruppi vulnerabili della popolazione
to clinico (cfr. Appendice 1). Con la diffusione        (anziani, bambini, donne in gravidanza, ma-
di nuove e vecchie patologie e l’avanzamento            lati cronici) con interventi mirati a ristabilire
della ricerca, l’approccio epidemiologico è di          una equità di salute.
particolare importanza nei vari settori delle
scienze biomediche e delle discipline sanita-
rie per la comprensione della storia naturale           GOVERNO DEL TERRITORIO,
delle malattie e la pianificazione degli inter-         FATTORI DI RISCHIO
venti di sanità pubblica.                               AMBIENTALI E MALATTIE
                                                        La qualità dell’ambiente locale influenza la
Al fine di garantire un ambiente naturale di            salute delle molte persone che abitano nella
buona qualità occorre rispondere alle esigen-           città determinando il loro livello di esposi-
ze di base, in termini di aria e acqua pulite,          zione ai rischi (Figura 2). Tuttavia, è la com-
di terreni fertili per la produzione alimenta-          binazione tra l’esposizione e le caratteristiche
re, di energia e di materiali per la produzione.        individuali e di popolazione (suscettibilità
Nello specifico, l’Amministrazione Comuna-              e vulnerabilità) a determinare gli impatti e
le ha voluto approfondire i legami tra diversi          la loro importanza. Pertanto, per conoscere
fattori di rischio ambientali, tra cui la qualità       gli effetti dei fattori di rischio ambientali su
dell’aria e il rumore ambientale e la connessa          una data popolazione bisogna identificarne
salute dei cittadini. Le conoscenze prodotte            la presenza e distribuzione nel territorio e le
rappresentano tessere di un mosaico molto               caratteristiche della comunità, principalmen-
articolato che vede ancora molte celle vuote e          te in termini di demografia e diffusione delle
che l’amministrazione sta cercando di colma-            malattie. A partire dagli anni ottanta, la città
re con nuove attività e studi per poter garan-          di Pisa è stata oggetto di studi di monitoraggio
tire una migliore salute pubblica e rappresen-          ambientale ed epidemiologici che hanno
tare in modo trasparente alla popolazione lo
stato della salute.

                                                    8
Figura 2. Relazione tra alcuni principali fattori di rischio sanitario presenti nell’ambiente urbano (temperatura estrema,
                    inquinamento dell’aria e rumore), l’esposizione e le caratteristiche della comunità. (Fonte: EEA, 2018) 9

prodotto diversa letteratura grigia ed alcune                           pianificazione urbanistica). 9
pubblicazioni scientifiche utili a promuove-                            In considerazione della relazione “matrici
re alcune recenti indagini7. Tuttavia, succes-                          ambientali - distribuzione della popolazione
sivamente alla pandemia globale è emersa                                – fattori di inquinamento” l’insorgenza delle
molto chiaramente la necessità di dare una                              malattie deve essere studiata a partire dalla
rilevanza pratica ai dati ambientali raccolti                           rete di cause sottostanti. L’imposizione di re-
dall’Amministrazione e resi disponibili alla                            golamenti serve a salvaguardare l’ambiente e
popolazione8, per connettere in maniera più                             prevenire gli effetti negativi sulla salute uma-
sistematica e rapida la tutela della salute pub-                        na dotandosi di sistemi di monitoraggio fina-
blica ad interventi nei settori del governo ur-                         lizzati al contenimento dei fattori di rischio
bano (ad esempio mobilità, qualità dell’aria,                           quali le emissioni di inquinanti e gas serra,

7 Minichilli F., Romanelli A.M., Bustaffa E., Coi A., Curzio O.,
Pierini A., Santoro M., Bianchi F. 2017. Rapporto di ricerca. In-
dagine sulla salute dei residenti nel Comune di Pisa in relazione
                                                                        9 EEA Report No 22/2018Unequal exposure and unequal
all’esposizione alle principali fonti di inquinamento atmosferico
                                                                        impacts: social vulnerability to air pollution, noise and extreme
8 https://www.comune.pisa.it/it/ufficio/informazioni-ambientali         temperatures in Europe

                                                                    9
contaminazioni di suolo e acqua, innalzamen-            Queste concause sono responsabili del peg-
to della temperatura, consumo di suolo e per-           gioramento della qualità della vita in una
dita della biodiversità. Dall’ambiente natura-          percentuale crescente di popolazioni espo-
le globale, questi effetti permeano l’ambiente          ste, aumentando le disuguaglianze sociali e
urbano, prevalentemente costituito da città             di salute, le malattie croniche e la mortalità
densamente popolate, causando l’aumento                 prematura con conseguente riduzione dell’a-
delle polveri sottili e di emissioni pericolose,        spettativa di vita.
compromettendo la qualità dell’aria e dando
luogo ad ondate di calore e conseguentemen-
te all’incremento di consumi energetici.

                                                   10
SINTESI
                     DELLE CONOSCENZE
L    o stato attuale delle conoscenze sulla in-
     terazione ambiente-territorio-salute nel-
la città di Pisa è frammentario e rappresenta
                                                                      Per facilitare la comprensione del lavoro
                                                                      scientifico, la valutazione e le considerazioni
                                                                      proposte, sono riportati brevi cenni di epide-
comunque un punto di partenza utile a cono-                           miologia in Appendice 1. Degli studi ambien-
scere alcune delle relazioni tra inquinamento                         tali si offre una breve descrizione in Appendi-
e salute ed offrire, in alcuni casi, una quanti-                      ce 2. Sono inclusi alcuni dati di supporto alla
ficazione di questa relazione. Tuttavia, al fine                      qualità dell’ambiente resi disponibili dal sito
di rendere la conoscenza esistente adeguata                           del Sistema Informativo Regionale Ambien-
a supportare maggiormente le decisioni che                            tale (SIRA)11.
l’amministratore dovrà prendere, si è ritenuto
prioritario condurre una revisione sistemati-                         STATO DELL’AMBIENTE
ca della letteratura scientifica, in accordo ad
orientamenti attuali della ricerca sulla salute                       NELLA CITTÀ DI PISA
ambientale (South et al., 2020)10. Lo scopo è
identificare quali matrici ambientali rappre-                         SUOLO
sentano o possono rappresentare una poten-                            L’ambiente urbano nella città si caratterizza
ziale causa di rischio aggiuntivo di malattia e                       per la presenza di circa 1,25 km2 di aree verdi
valutare se le informazioni disponibili sono                          e 27 km2 di area artificiale impermeabile. In
complete o soddisfacenti in termini di qualità.                       media, i suoli urbani di Pisa si possono clas-
Nella revisione sistematica sono stati inclusi                        sificare come aree non inquinate (Vanni et
tutti gli studi che hanno analizzato lo stato di                      al., 2015) ma con valori delle concentrazioni
inquinamento ambientale delle matrici nel                             in aumento per alcuni metalli come il rame,
territorio del comune di Pisa ed inoltre gli stu-                     soprattutto proveniente dal traffico veicolare.
di epidemiologici che hanno indagato le pos-                          Tuttavia, il suolo neutro lievemente alcalino
sibili associazioni tra esposizioni ambientali                        limita la mobilità di questi elementi riducen-
ed esiti sulla salute senza vincoli di lingua o                       do il possibile rischio umano. In considerazio-
di tempo. È evidente che l’anno 2010 segna un                         ne delle caratteristiche dei suoli, solo il Mn e
incremento dell’attenzione sul territorio con                         Zn hanno mobilità più alta (Vanni et al., 2015).
un progressivo aumento nel tempo delle pub-                           Un inquinamento diffuso e intenso in tutto il
blicazioni. Due diversi capitoli, relativamente                       territorio cittadino è legato invece alla presen-
alla componente di monitoraggio ambientale                            za di idrocarburi di petrolio totali (Cardelli
ed alle indagini epidemiologiche, sono espo-                          et al., 2017). Spostandosi in area periurbana,
sti in sintesi a seguire. In dettaglio il lavoro di                   si trova un complesso di impianti industriali
ricerca sugli studi epidemiologici e la compo-                        comprendente un inceneritore (attualmente
nente ambientale è descritto nel capitolo “Re-                        chiuso) ed attività industriali leggere (Imma-
visione di studi nel comune di Pisa”.                                 gine 1).

10 South E, Lorenc T. Use and value of systematic reviews
in English local authority public health: a qualitative study.        11 limitatamente alle autorizzazioni Ambientali Integrate
BMC Public Health. 2020;20(1):1100. Published 2020 Jul 13.            Ambientali, alle mappe del rumore e al monitoraggio di nitrati
doi:10.1186/s12889-020-09223-1                                        nell’Arno

                                                                 11
DENOMINAZIONE               INDIRIZZO                   CAT
   COLOMBO S.P.A.              VIA BELLATALLA 10/A,        IPPC                    2.5b - 6.7
                               56100 OSPEDALETTO
   TESECO S.P.A.               VIA RAGGHIANTI (EX          IPPC                    5.1 - 5.3
                               GABRIELE MONASTERIO O
                               VIA CANNIZZARO) 12, 56100
                               OSPEDALETTO
   GEOFOR S.P.A.               VIA DI GRANUCCIO 1, 56100   IPPC                    5,2
                               OSPEDALETTO
   ALL.CO                      VIA ANTONIO MEUCCI 15,      IPPC                    2,5b
                               56121 OSPEDALETTO
   LUSOCHIMICA - S.P.A.        VIA LIVORNESE 897, 56122    IPPC                    4,5
                               LA VETTOLA
   SOL S.p.A. - Pisa           Via del Nugolaio            Deposito e imbotti-     Seveso soglia
                                                           gliamento gas tecnici   inferiore
   SAINT-GOBAIN GLASS ITALIA   VIA PONTE A PIGLIERI 2,     IPPC                    3,3
   S.P.A.                      56121
   LABORATORI BALDACCI SPA     VIA S. MICHELE DEGLI        IPPC                    4,5
                               SCALZI 73, 56124
   GERRESHEIMER PISA S.P.A.    VIA MONTELUNGO 4, 56122     IPPC                    3,3

Immagine 1. Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) - ARPA Toscana Aziende AIA / Seveso

                                                  12
tra cui alcune sono soggette ad AIA (http://              sico in prossimità di strade a traffico intenso
sira.arpat.toscana.it/sira/). Quest’area è colle-         e lento ed un trend di mutagenicità inferiore
gata alla città di Pisa ed a centri minori vicini         in estate e più alta in inverno (Bronzetti et al.,
(costituendo un agglomerato complessiva-                  1997). In conclusione gli studi sull’aria devono
mente di circa 120.000 abitanti) da una rete              essere costruiti con accorgimenti metodologi-
di strade trafficate ed è frammista ad attività           ci che considerino le specificità locali.
agricole. Gli inquinanti di origine antropica
presenti nell’area intorno all’inceneritore ri-           ARIA QUALITÀ
sultano Pb e Zn, mentre i metalli litogenici              Nel complessivo gruppo di centri urbani e in-
ovvero di prevalente origine geologica sono               dustriali delle città italiane, tra cui Pisa, studia-
Cr, Ni e As. La distribuzione degli inquinanti            ti dal Progetto EpiAIR2, l’elevata eterogeneità
antropici intorno all’impianto è influenzata              negli andamenti di inquinanti, soprattutto del
dal vento prevalente verso le aree rurali, in             PM10 - NO2, è imputata alla presenza di alcu-
direzione opposta rispetto al comune di Pisa              ni casi di superamenti dei limiti di legge e va-
(da sud-ovest verso nord-est) ma non dalla                riabilità delle caratteristiche meteorologiche
distanza dall’impianto, portando a supporre               (negli anni e nelle stagioni) a parità di sorgen-
l’interferenza di altre fonti oltre l’incenerito-         ti emissive (Gandini et al., 2013). Per taluni in-
re (traffico veicolare, pratiche agricole inten-          quinanti, in particolare per il PM10, può non
sive, emissioni industriali), identificate come           essere trascurabile anche l’apporto di sabbia
principali attività nell’area (Bretzel e Caderisi,        sahariana. L’eterogeneità delle situazioni di
2011).                                                    centri diversi dimostra l’importanza della co-
                                                          noscenza delle caratteristiche locali ovvero di
ARIA TOSSICITÀ                                            attivare una sorveglianza dell’inquinamento
Andando a considerare la qualità dell’aria,               aerodiffuso proporzionata per caratterizzare
Pisa si colloca nel range delle città italiane            l’esposizione a fini epidemiologici. In tal caso,
con livello medio di inquinamento per il par-             infatti, occorre disporre di stime locali dell’e-
ticolato atmosferico (Bonetta et al., 2019). Tut-         sposizione affidabili e sufficientemente stabili
tavia, in base alla qualità del particolato oltre         presso i punti di misura. Ad esempio, si nota
che dalla quantità si identificano le proprietà           che negli studi degli effetti a breve termine
mutagene e genotossiche dell’aria ovvero l’at-            degli inquinanti atmosferici, spesso si usano
tività mutagena è più alta laddove peggiore è             come proxy le stazioni fisse di rilevamento
la qualità delle particelle in termini di com-            assumendo che tutti gli individui in un’area
posti mutageni presenti, ad es. idrocarburi               specifica abbiano la stessa esposizione. Que-
aromatici policiclici (IPA). Infatti, la geno-            sto approccio non considera la variabilità spa-
tossicità del particolato ultrafine è associata           ziale rilevata all’interno dell’area ma si assu-
a livelli di PM0,5, IPA e nitro-IPA, variabili            me sufficiente la correlazione con i punti fissi
rispetto alla stagione e alla residenza in base           per giustificare l’uso delle concentrazioni out-
alle caratteristiche dell’inquinamento locale             door come misura di esposizione. Allo stesso
(Bonetta et al., 2019). In considerazione di ciò,         modo, la disponibilità di dati da una sola cen-
si è osservato che Torino e Brescia sono peg-             tralina nelle città piccole potrebbe produrre
giori di Pisa che è peggiore di Perugia e Lec-            una stima degli effetti sulla salute più insta-
ce. Riguardo agli effetti genotossici osservati           bile. In aggiunta, per gli studi epidemiologici
a Pisa, questi sono generalmente bassi. A Pisa            sugli effetti a breve termine è prioritario con-
si è evidenziato un maggiore effetto genotos-             siderare disegni di studio alternativi, quali

                                                     13
gli studi micro-geografici, che consentono di                  ticità dove la popolazione risulta fortemente
attribuire l’esposizione in maniera più preci-                 infastidita (Licitra 2014). Le mappe (Immagi-
sa, ossia entro quartiere, o metodi alternativi                ne 2) in cui sono contemporaneamente rap-
quali i modelli land use regression (Gandini                   presentate le diverse fonti sono disponibili
et al., 2013).                                                 anche ai siti ufficiali delle autorità regionali
                                                               (http://sira.arpat.toscana.it/sira/).
RUMORE
Anche la presenza di inquinamento da fatto-                    ACQUE SUPERFICIALI E COSTA
ri fisici è di rilevanza particolare per la città              Il fiume Arno attraversa alcune delle città più
di Pisa dove la valutazione dell’esposizione                   popolate e industrializzate della Toscana e
al rumore è complicata da un contesto multi                    risente sia della pressione dei centri urbani
esposizione. Un mix di fonti contemporanee                     che dell’inquinamento proveniente da atti-
rende difficile la valutazione degli effetti di                vità industriali (agricoltura e floricoltura, in-
eventuali misure di mitigazione. La costru-                    dustrie del settore tessile, concerie e attività
zione di un indicatore validato per il contesto                di verniciatura, ecc.) ricadenti all’interno del
specifico ha permesso di mappare sul territo-                  suo bacino (l’ampiezza supera gli 8.000Km2).
rio cittadino le sorgenti di rumore identifican-               Entrambi i fattori, urbanizzazione e industrie,
do numerosi agglomerati e siti ad elevata cri-                 sono concause della presenza di micro e meso

         Immagine 2. Rappresentazione delle mappe del rumore secondo le normative Europee ed italiane
                                     per la città di Pisa per singole fonti

                                                          14
Immagine 3. Acque superficiali (Indicatori della Direttiva Nitrati)

plastiche nell’arenile fronte mare ed alla foce                  misura delle aberrazioni cromosomiche e la
del fiume in zona Parco (Scopetani et al., 2021).                formazione di micronuclei nel tessuto bucca-
Si ritrova inoltre una componente importan-                      le dei bambini. Il fattore di rischio ambientale
te di metalli pesanti, in particolare di cadmio                  più studiato è stato l’inquinamento atmosferi-
(Cd), probabilmente contenuti nei fertilizzan-                   co, il secondo è stato l’inquinamento acustico.
ti fosfatici utilizzati in agricoltura (Betti et al.,
1985). Un dato registrato dalle fonti ufficiali                  ESITI RESPIRATORI
(http://sira.arpat.toscana.it/sira/) mostra con-                 Gli studi sugli eccessi di rischio per la salute
cordanza con questi rilievi trovando un trend                    respiratoria (inclusi asma, rinite, sibili, catarro
autunno-inverno dei nitrati dal 2012-2019 in                     e tosse cronici, broncopneumopatia cronica
forte incremento in Arno in area cittadina, a                    ostruttiva, bronchite asmatica) sono associati
livello del ponte della Vittoria (Immagine 3).                   all’inquinamento atmosferico in città (N=12)
                                                                 per esposizioni croniche (Viegi, 1991, 1999; Si-
                                                                 moni, 2003; Vigotti, 2010; Nuvolone 2011; Ro-
STUDI EPIDEMIOLOGICI                                             manelli, 2019; Fasola 2020) ed acute (Vigotti,
NELLA CITTÀ DI PISA                                              2007; Simoni 2004) in riferimento alla qualità
Diversi sono gli esiti sanitari (outcome) inda-                  dell’aria in città (misure di particolato, ossidi
gati da un totale di 22 studi. Gli outcome più                   di zolfo o azoto, monossido di carbonio, parti-
studiati ricadono nel gruppo delle malattie                      colato sospeso totale). Inoltre, le associazioni
del sistema respiratorio (N=12 studi), tra cui                   sono significative per l’area urbana rispetto
principalmente asma, rinite, catarro croni-                      all’area rurale o vicino a strade a maggiore
co, broncopneumopatia cronica ostruttiva                         traffico (Maio 2009, 2019, 2022; Nuvolone 2011)
(BPCO), disturbi respiratori acuti. Il secondo                   o in prossimità di impianti industriali (Roma-
outcome più studiato appartiene al gruppo                        nelli, 2019).
delle malattie cardiovascolari (N=4 studi),
ovvero i ricoveri per esiti cardiovascolari a se-                ESITI CARDIOVASCOLARI
guito di picchi di inquinamento atmosferico                      Gli studi che indagano gli eccessi di rischio
(effetti acuti) ed inoltre sono stati studiati l’in-             per malattie cardiovascolari evidenziano
cremento della pressione arteriosa, sistolica                    un’associazione positiva con l’inquinamen-
e diastolica, e l’ipertensione in associazione                   to dell’aria e il rumore (N=4). In particolare,
all’esposizione al rumore. Inoltre, due studi                    i risultati portano a ritenere che abitare in
hanno focalizzato gli effetti biologici precoci                  area urbana o nelle vicinanze di una sorgente
e l’esposizione ad aria urbana, attraverso la                    industriale produce alcuni eccessi di rischio

                                                            15
di ospedalizzazione (Fasola 2021; Romanelli,             ALTRI ESITI
2019) e mortalità (Romanelli, 2019). Inoltre             La mortalità generale, il tumore del sistema
sono significative le associazioni con esiti car-        linfoematopoietico (Romanelli, 2019) ed il
diovascolari (ipertensione, infarto miocardico           danno citotossico e genetico hanno mostra-
acuto) (Petri, 2021; Ancona 2014) fastidio e di-         to alcuni eccessi di rischio sia per residenza
sturbi del sonno nelle aree urbane con eleva-            in area urbana che in prossimità di strade a
to rumore (Ancona, 2014).                                maggiore traffico (Milillo, 1996; Petruzzelli et
                                                         al., 1998; Villarini 2018).

                                                    16
REVISIONE DI STUDI
                     NEL COMUNE DI PISA
INTRODUZIONE                                                               co, dell’inquinamento, del rumore e degli ef-
                                                                           fetti delle isole di calore urbane consente di

L   a cresciuta attenzione sociale in Italia ai                            attuare strategie che interessano ampi gruppi
    temi di “salute ambientale” (Environmental                             della popolazione e non singoli individui14. Le
Health12), sulla scia di un trend internaziona-                            agenzie internazionali raccomandando l’in-
le, ha condotto alla riforma della Costituzio-                             serimento di “salute ed equità” come tema
ne Italiana che, a partire dall’8 febbraio 2022,                           centrale di governance e pianificazione della
inserisce la tutela dell’ambiente tra i princìpi                           città poiché riconoscono una forte spinta alla
fondamentali (Art. 9) e, inoltre, sancisce che                             prevenzione attuabile in tali contesti.15
la salute e l’ambiente sono paradigmi da tu-
telare da parte dell’economia, al pari della                               Tale approccio preventivo alla salute pubbli-
sicurezza, della libertà e della dignità uma-                              ca, basato sulla minimizzazione dei fattori di
na (Art. 41). In considerazione della tutela                               rischio, ha bisogno di conoscere in anticipo
dell’ambiente, degli interessi delle prossime                              i rischi potenziali conseguenti alle trasfor-
generazioni e del vincolo per le iniziative                                mazioni del territorio. I responsabili politici
economiche private di non creare danno alla                                hanno bisogno di conoscenze per identifica-
salute e all’ecosistema, questa nuova visione                              re e avviare soluzioni che migliorano la vi-
consentirà di approcciare le sfide aperte che                              vibilità delle città. In termini di sviluppo so-
caratterizzano il 21° secolo, molte delle quali                            stenibile sono soprattutto gli obiettivi SDG11
sono e saranno affrontate nelle aree urbane.                               e SDG3 i target di queste iniziative. Alcuni
                                                                           studi, promossi da un interesse governati-
In particolare, la riduzione delle malattie non                            vo, hanno identificato l’ambiente naturale
trasmissibili (Non-Communicable Diseases,                                  tra le aree di intervento che principalmen-
NCD) è collegata, in modo diretto o indiretto,                             te agiscono come determinanti della buo-
alla pianificazione urbana attraverso i deter-                             na salute in città. A questa si aggiungono
minanti socioeconomici della salute e i fattori                            anche: criminalità e sicurezza; formazione
di rischio biofisici. Salute e benessere rappre-                           scolastica; lavoro e reddito; servizi sanitari e
sentano la vivibilità di una città, parametro                              sociali; alloggi; tempo libero e cultura; cibo e
che può essere influenzato da governance e                                 altri beni; spazio pubblico aperto; trasporto;
pianificazione13. Conoscere come le malattie
sono associate alla riduzione della dipenden-
za dall’automobile, dell’esposizione al traffi-                            14 Giles-Corti B, Vernez-Moudon A, Reis R, Turrell G, Dan-
                                                                           nenberg AL, Badland H, Foster S, Lowe M, Sallis JF, Steven-
12 Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima                 son M, Owen N. City planning and population health: a global
l’impatto per i principali gruppi di infarto e ictus (17,7 milioni         challenge. Lancet. 2016 Dec 10;388(10062):2912-2924. doi:
di morti), tumori (8,8 milioni), malattie respiratorie (3,9 milioni        10.1016/S0140-6736(16)30066-6. Epub 2016 Sep 23. PMID:
principalmente asma e bronco pneumopatia cronico ostruttiva),              27671668.
diabete (1,6 milioni).
                                                                           15 World Health Organization, Commission on the Social De-
13 Badland H, Whitzman C, Lowe M, et al. Urban liveability:                terminants of Health. Closing the gap in a generation: health
emerging lessons from Australia for exploring the potential for            equity through action on the social determinants of health.
indicators to measure the social determinants of health. Soc Sci           Final report of the Commission on the social determinants of
Med 2014; 111: 64–73                                                       health. Geneva: World Health Organization; 2008.

                                                                      17
e coesione sociale e democrazia locale (Brow-                              ro accesso alle informazioni. Le informazioni
ne e Lowe, 2021). L’interesse dei governi locali                           sono poste in rilievo all’interno di un’apposita
verso il benessere e la vivibilità di un luogo                             sezione del sito istituzionale, alle aree tema-
sono perseguiti anche come strategia per pro-                              tiche: Territorio, Siti Naturali, Zone Costiere
muovere l’immagine della città da cui sono                                 E Marine, Diversità Biologica, Energia, Ru-
attese positive ricadute economiche (McGre-                                more, Emissioni, Scarichi, Rifiuti, Radiazioni.
evy et al., 2019).                                                         Con la collaborazione di Enti di Ricerca Pub-
                                                                           blica presenti sul territorio Pisano, eccellenze
La programmazione settoriale è uno stru-                                   riconosciute anche a livello nazionale, nuove
mento chiave per creare città sane e sostenibi-                            conoscenze possono essere prodotte attraver-
li16 quando la ricerca sulla salute è trasferita                           so la condivisione dei dati, in funzione dell’a-
in maniera sistematica all’interno dei proces-                             vanzamento verso gli obiettivi di sostenibilità.
si di elaborazione delle politiche. L’aumento
della popolazione e la rapida urbanizzazione                               La più completa descrizione delle conoscen-
ha creato una forte spinta sulla ricerca, inco-                            ze su esposizione a fattori ambientali è for-
raggiata dai governi, verso studi innovativi nei                           nita da una comprensiva revisione di studi
metodi e rilevanti per gli obiettivi locali, abbi-                         osservazionali17 che in popolazioni urbane ha
nati allo sviluppo e utilizzo di metodi migliori                           identificato tra i fattori di rischio ambientali
per comunicare la ricerca ai responsabili del-                             significativamente associati con le malattie:
le decisioni e agli stakeholder coinvolti (South,                          l’inquinamento atmosferico, il fumo di tabac-
2020). Da parte della ricerca pubblica, rispon-                            co ambientale, i metalli pesanti, le sostanze
dere in maniera efficace richiede la creazione                             chimiche, la temperatura ambientale, il ru-
di gruppi di lavoro con competenze multidi-                                more, le radiazioni e la residenza in aree ur-
sciplinari che aumentano il valore scientifico                             banizzate.
e la rilevanza politica. Inoltre, le raccomanda-
zioni prodotte sono efficaci se dispongono di                              Le evidenze supportano le associazioni con
evidenze legate al contesto. Per questo è ne-                              diversa forza statistica da bassa a moderata e
cessario costruire partenariati tra produttori                             in alcuni pochi casi anche alta.18 La carenza di
di dati e utilizzatori dei risultati che pongono                           conoscenze ancora presente motiva gli autori
come intermediari gli studiosi, che hanno fa-                              a raccomandare che la ricerca futura si con-
miliarità con i metodi della ricerca.                                      centri attraverso studi osservazionali anche
                                                                           sui fattori protettivi, sulle popolazioni vul-
Le amministrazioni detengono diverse tipo-                                 nerabili e svantaggiate, utilizzi definizioni di
logie di dati ai fini delle proprie attività isti-
tuzionali che vengono diffuse sul proprio sito                             17 Rojas-Rueda D, Morales-Zamora E, Alsufyani WA, Herbst CH,
Web nella sezione «Informazioni ambientali»                                AlBalawi SM, Alsukait R, Alomran M. Environmental Risk Fac-
in ottemperanza alla norma sulla trasparenza                               tors and Health: An Umbrella Review of Meta-Analyses. Int J
(D.Lgs. 33/2013, Capo V - Art. 40) che definisce                           Environ Res Public Health. 2021 Jan 15;18(2):704. doi: 10.3390/
gli obblighi di pubblicazione di dati e di libe-                           ijerph18020704. PMID: 33467516; PMCID: PMC7830944.
                                                                           18 La forza dell’evidenza epidemiologica include due criteri: (1)
16 Sallis JF, Bull F, Burdett R, Frank LD, Griffiths P, Giles-Corti        precisione della stima (ovvero, p < 0,001, una soglia associata
B, Stevenson M. Use of science to guide city planning policy               a un numero significativamente inferiore risultati falsi positivi) e
and practice: how to achieve healthy and sustainable futu-                 (2) coerenza dei risultati (I2 < 50%). Cfr. Rojas-Rueda, 2021 in:
re cities. Lancet. 2016 Dec 10;388(10062):2936-2947. doi:                  “Data Extraction and Analysis”.
10.1016/S0140-6736(16)30068-X.

                                                                      18
malattie ed esposizione comparabili ed inol-            La città è caratterizzata da aree residenziali e
tre supporti studi con disegno longitudinale.           strade urbane/interurbane con una popola-
                                                        zione di 89.960 abitanti al 2021 (ISTAT) che
L’obiettivo principale della revisione siste-           produce approssimativamente 61.154 tonnel-
matica è identificare le relazioni esposizio-           late di Rifiuti Solidi Urbani all’anno (ovvero
ne-malattia studiate nel territorio della citta         686 kg/ab) (Catasto Rifiuti, ISPRA 2020). La
di Pisa e, alla luce delle evidenze scientifiche        popolazione è prevalentemente raggruppata
complessivamente esistenti, riconoscere aree            in circoscrizioni ad alta densità abitativa, in
di studio che richiedono approfondimenti.               quartieri di tipo residenziale.
Il risultato è una mappa dei fattori di rischio
studiati e degli ambiti di studio che potreb-           Tuttavia, alcune circoscrizioni sono miste, con
bero richiedere ulteriori approfondimenti ed            aree residenziali ed attività produttive o com-
inoltre lo stato dell’arte sui rischi potenziali        merciali (centro storico) ed alcune includono
per la popolazione. Il presente lavoro include          importanti snodi turistici (aeroporto interna-
la valutazione della qualità degli studi pub-           zionale, ferrovia statale), culturali (Piazza dei
blicati e della loro rilevanza con l‘obiettivo          Miracoli) e campus universitari (università
di contribuire a decisioni informate da parte           Statale, S. Anna e Normale) ed ospedalieri
dell’Amministrazione comunale per avanza-               (S. Chiara, Cisanello) che occupano porzio-
re verso gli obiettivi di sostenibilità.                ni significative del centro città. Si distingue,
                                                        inoltre, una porzione di territorio costiero
                                                        (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone) ca-
                                                        ratterizzato dalla forte presenza di strutture
MATERIALI E METODI                                      ricettive e balneari, densamente popolato su
                                                        base stagionale. La città di Pisa dunque pre-
AREA DI STUDIO                                          senta una complessa struttura in termini di
Il Comune di Pisa (Toscana, Italia) è un pic-           sorgenti di rifiuti, rumore e grandi tratti fer-
colo agglomerato urbano (185 km2) situato in            roviari e stradali (come la via Emilia e la via
una regione pianeggiante a 4 m sul livello del          Tosco-Romagnola) i cui effetti interessano
mare e a pochi chilometri dalla foce del fiu-           per larga parte il centro abitato. In termini di
me Arno, che attraversa la città, circondata ad         fonti espositive puntuali, la localizzazione di
est dal monte Pisano (altitudine massima 917            alcuni dei nove impianti industriali con AIA
m). L’Arno è il fiume più grande della Tosca-           (Autorizzazione Integrata Ambientale) assog-
na e poiché scorre attraverso alcune delle più          gettati alla Direttiva IPPC (Integrated Pollution
popolate e industrializzate città toscane, sono         Prevention and Control) ricade all’interno del
documentati i trasporti di notevole quantità            tessuto urbano (incluso un impianto soggetto
contaminanti ed anche plastiche, oltre che di           a Seveso) ed altri creano agglomerati in aree
detriti, che poi vengono rilasciati nel mare an-        periferiche (Zona Ospedaletto) frammiste ad
tistante la costa.                                      alcuni nuclei abitati.

                                                   19
FRAMEWORK E METODO                                       le”, “Sostanze chimiche” (incluso 1,3-Butadie-
DI VALUTAZIONE                                           ne, Bisfenolo A, Diossine, Idrocarburi, ftalati,
Per procedere a mappare la completezza delle             Solventi organici Policlorobifenili (PCB), Poli-
conoscenze esistenti sui fattori di rischio am-          clorobifenili 153, Solventi), “Pesticidi”, “Metalli
bientale e la salute umana su Pisa, abbiamo              pesanti” (incluso Alluminio, Asbesto, Cadmio,
utilizzato come riferimento la classificazione           Cromo, Arsenico inorganico, Piombo, Silicio),
proposta nella revisione sistematica di me-              “Temperatura ambientale”, “Luminosità am-
ta-analisi aggiornata al 2021 di Rojas-Rueda             bientale”, “Rumore”, “Radon”, “Campi elettro-
et al. Questo riferimento è stato ritenuto rile-         magnetici”. In base alla letteratura, gli outcome
vante ai fini della presente revisione perché            sanitari sono associati all’inquinante con evi-
focalizzata al contesto urbano ed anche per-             denza diversa da bassa, a moderata o alta, sia in
ché metodologicamente le meta-analisi sono               condizioni di esposizione acuta che cronica (di
lo strumento statistico più potente per valuta-          breve o lunga durata). L’esistenza di evidenze
re la forza delle evidenze. Inoltre, la revisione        moderate ed alte porta a raccomandare inter-
sistematica è il metodo analitico più qualifi-           venti per la riduzione ed il contenimento del-
cato per valutare la letteratura scientifica (Ap-        le esposizioni ai fattori di rischio. Le evidenze
pendice 1).                                              basse richiamano la necessità di un approccio
In base al framework riportato in Tabella 1,             precauzionale e la considerazione delle circo-
sono identificate le categorie di fattori di ri-         stanze specifiche (tipo di esposizione, presenza
schio seguenti: “Inquinamento dell’aria” (in-            di categorie vulnerabili e sensibili) al fine di tu-
cluso particolato PM2,5 e Pm10, O3, SO2, CO, NOx,        telare la salute.
NO2, indoor air), “Fumo da tabacco ambienta-

                                                    20
POLLULANT         LONG-TERM    LONG-TERM                                                         SHORT-TERM
                  HIGH         MODERATE                             LOW                          MODERATE                    LOW
PM2.5                          Alzheimer’s disease, All-cause       Cardiovascular mortality,    Pneumonia (ch)              Out-of-hospital cardiac
                               mortality, Dementia, Depression,     Chronic kidney disease,                                  arrest, Cardiac arrhythmia,
                               Cancer mortality, Respiratory        Chronic Obstructive                                      Daily cardiovascular mor-
                               mortality, Stroke, Parkinson’s       Pulmonary Disease,                                       tality, Daily mortality, Daily
                               disease, Asthma(ch), Autism          Ischemic heart disease                                   respiratory mortality
                               spectrum disorder(ch)                mortality, Lung cancer
                                                                    mortality, Liver cancer
                                                                    mortality, Colorectal
                                                                    cancer mortality, Natu-
                                                                    ral mortality, Respira-
                                                                    tory mortality, Stroke
                                                                    mortality, Type 2 dia-
                                                                    betes, Acute respiratory
                                                                    infections (ch), Small for
                                                                    gestational age
OZONE (O3)                     Preterm birth, Parkinson’s disea-    Ischemic heart disease       Pneumonia                   Out-of-hospital cardiac
                               se, Pneumonia (ch)                   mortality, Out-of-ho-                                    arrest, All-cause mortality,
                                                                    spital cardiac arrest,                                   Cardiovascular and respira-
                                                                    All-cause mortality,                                     tory mortality
                                                                    Cardiovascular and
                                                                    respiratory mortality
SULFUR DIOXIDE                                                      Low birth weight             Pneumonia (ch)              Cardiac arrhythmia
(SO2)
CARBON MONOXI-                                                      Preterm birth                Out-of-hospital cardiac     Cardiac arrhythmia, Pneu-
DE (CO)                                                                                          arrest                      monia (ch)
INDOOR AIR POL-                                                     Cervical cancer, Cervical
LUTION (HOU-                                                        cancer, Cervical cancer,
SEHOLD)                                                             Oral cancer, Pharyngeal
                                                                    cancer
SOLID FUEL USE                 Low birth weight, Stillbirth, Pre-
                               term birth, Intrauterine growth
                               retardation, Hypertension
BIOMASS BURNING                Chronic Obstructive Pulmonary        Oesophageal squamous
                               Disease                              cell carcinoma
PM10                           Type 2 diabetes, Incidence of co-    Chronic kidney disease,      Suicide, Pneumonia(ch)      Cardiac arrhythmia, Daily
                               ronary events, Cancer mortality,     Lung cancer mortality,                                   cardiovascular mortality,
                               Asthma (ch), Autism spectrum         Incidence of chro-                                       Daily mortality, Daily respi-
                               disorder                             nic bronchitis, Low                                      ratory mortality
                                                                    birth weight, Preterm
                                                                    birth, Autism spectrum
                                                                    disorder
DESERT DUST                                                                                      Cardiovascular mortality,
                                                                                                 Mortality
BLACK CARBON                   Asthma (ch)
NITROGEN OXIDES                Chronic kidney disease, Respira-     Autistic syndrome disor-     Suicide, Pneumonia (ch),    Out-of-hospital cardiac
(NOX)                          tory mortality, Cancer mortality,    der, Cancer mortality,                                   arrest, Cardiac arrhythmia,
                               Asthma (ch), Low birth weight,       Cardiovascular mortality,                                Daily cardiovascular mor-
                                                                    All-cause mortality                                      tality, Daily mortality, Daily
                                                                                                                             respiratory mortality,

                          Tabella 1 (parte 1/3). Panoramica delle evidenze disponibili sull’esposizione
                              ambientale e gli effetti sulla salute. Modifed from: Rojas-Rueda et al., 2021

                                                                     21
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