STAGIONE 2021/22 - Comune di Besana in Brianza
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Biglietteria Musica e Canzoni Prosa Cabaret Teatro Famiglie 21 novembre La fabbrica del teatro ingresso € 5.00 ore 16.30 I Frullattori 24 novembre Canti e ballate della Brianza ingresso Gratuito ore 21.00 Giordano Dall’Armellina 4 dicembre Di sabbia e di vento intero € 12.00 ore 21.00 Teatro in mostra under 20 € 10.00 17 dicembre Men in back intero € 18.00 ore 21.00 Persi per Persi under 17 € 15.00 22 gennaio Gino Bartali, eroe silenzioso intero € 10.00 ore 21.00 Luna e GNAC Teatro under 20 € 6.00 23 gennaio Il giardino del gigante ingresso € 5.00 ore 16.30 Gruppo Panta Rei 4 febbraio Sono una cattiva persona intero € 22.00 ore 21.00 ma una fantastica scimmia under 17 € 18.00 13 febbraio Moztri! Inno all’infanzia ingresso € 5.00 ore 16.30 Luna e GNAC Teatro 19 febbraio Non è vero... ma ci credo intero € 10.00 ore 21.00 Asso.ne Teatrale Besana in Brianza under 20 € 6.00 19 marzo Mia moglie parla strano intero € 12.00 ore 21.00 Compagnia Teatro Binario 7 under 20 € 10.00 ORARI DELLA BIGLIETTERIA Presso il CineTeatro Edelweiss nei giorni dello spettacolo per prenotazioni edelweissbesana.com prenotazioni@edelweissbesana.com piazza don Pietro Cuzzi 1 facebook.com/cineteatroedelweiss Besana In Brianza MB
Ricominciamo! Cari spettatori, ripartiamo insieme con entusiasmo! Siamo pronti per offrirvi una stagione più ampia che mai! Gli ingredienti della nuova stagione saranno la musica, con un concerto di canzoni e ballate brianzole per rievocare la tradizio- ne che Santa Caterina, patrona della nostra comunità, tutti gli anni ci ricorda; il teatro civile, con l’impegno attivo a celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulla donna e con la volontà di trasmettere ai più il ricordo della tragedia della Shoa che non deve essere dimenticata; il teatro di prosa napoletano, con la sua tipica superstizione, e quello spensierato, divertente e con- temporaneo ispirato alle commedie di Dario Fo. Infine, come grande novità, proponiamo due spettacoli di caba- ret che, speriamo sappiano portare allegria e spensieratezza in questo momento particolare della vita di tutti. Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che parteciperanno o che, in qualunque modo, promuoveranno questa proposta cultu- rale consentendo di mantenere vivo il nostro cineteatro, perché, il nostro miglior premio è la soddisfazione del pubblico. I volontari del cineteatro Edelweiss
Giordano Dall’Armellina MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2021 Canti e ballate della Brianza con uno sguardo all’Europa Aspettiamo insieme la festa di Santa Caterina Giordano Dall’Armellina si occupa di studi sul folclore dal 1978. Le sue ricerche sono prose- guite negli anni successivi e frequentando il Folk Club di Edimburgo ha conosciuto diversi artisti che gli anno fornito ulteriore materiale sonoro per le sue ricerche. Ma è stato dopo una sua esibizione al Folk Club che gli venne l’idea di aprire a Milano un locale che potesse offrire ai milanesi uno spazio dove ascoltare musica popolare europea. Fu così che il 4 aprile 1981, con la presenza di Nanni Svampa, aprì il Folk-Club Ponte delle Gabelle che si avvalse successivamente dell’aiuto di altri appassionati, primo fra tutti Gian- carlo Nostrini, noto conduttore della “Sacca del diavolo” a Radio Popolare Milano. Dagli anni ’80 e fino ad oggi ha tenuto più di 1900 concerti in Italia e all’estero. Gli Istituti Italiani di Cultura all’estero lo hanno chiamato per tenere conferenze/concerti presso cinque università statunitensi, sette canadesi e in Germania. Si è esibito anche in Spagna, Francia, Svizzera, Svezia, Scozia, Irlanda, Australia, Eritrea, Isra- ele e più volte al Conservatorio di Milano, oltre che in diverse università italiane. Nel 2009 ha pubblicato il saggio Ballate Popolari Europee che ha avuto tre ristampe ed al quale hanno partecipato più di 50 artisti fra i più bei nomi del folk. Ad Aprile 2013 esce il nuovo saggio “Ballate Europee da Boccaccio a Bob Dylan” con 81 brani al quale hanno collaborato ben 79 artisti provenienti dal folk italiano e internazionale. Ha pubblicato anche articoli su riviste specializzate (ha collaborato con Lineatrad, la rivi- sta on line dedicata al mondo del folk) e saggi in libri fra i quali Educare all’Europa a cura di Giuseppe Deiana (Ed. Unicopli) e Educazione letteraria e nuove tecnologie a cura di Paolo Balboni (Utet).
Alessandro Baito e Laura Negretti SABATO 4 DICEMBRE 2021 Di sabbia e di vento di Marco Filatori È accaduto anche a me! regia Luca Ligato produzione Teatro in Mostra scenografia Armando Vairo progetto Laura Negretti Discriminazione di genere e disparità tra i sessi. Due modi diversi per provare a definire in collaborazione con quello che da sempre è squallidamente, tristemente, subdolamente e ineluttabilmente davanti agli occhi di tutti. Le donne valgono meno, contano meno, decidono meno, guadagnano meno, lavorano meno, comandano meno, ottengono meno. MENO, MENO, MENO! Eppure sarebbe così semplice capire che la strada per la parità non passa dal PIÙ ma dall’UGUALE. Dall’INCLUSIONE e non dall’ESCLUSIONE! La storia che proveremo a raccontare è questa. Semplice? No, per niente! Come fai a raccontare un qualcosa che fa parte della natura umana; dall’origine dei tempi ad oggi?! Abbiamo scelto dunque di raccontare la storia di un’unica donna che porta sulle sue spalle la storia di tutte le donne sopraffatte, discriminate, abusate solo ed unicamente per la colpa di essere nate donne. Da Giovanna d’Arco, mandata al rogo come eretica nel XV secolo, perché aveva “semplicemente” scelto di combattere come un uomo, vestita come un uomo, per quello in cui credeva. Passando per Camille Claudel colpevole, quattro secoli dopo Giovanna, di essere una grandiosa scultrice in un’epoca in cui le donne potevano al massimo dipingere graziosi acquerelli. Condannata dalla sua bravura e dalla sua bellezza ad essere un’anomalia e dunque, come tale, rinchiusa in manicomio per trent’anni. Per arrivare fino ai giorni nostri; nel progredito XXI secolo dove il desiderio di maternità può costarti la perdita del posto di lavoro! Uno spettacolo che vuole spingere le donne a desiderare in grande, a conquistare spazi professionali che finora sono stati preclusi loro, a colmare la disparità di retribuzione con gli uomini, a ridisegnare gli equilibri all’interno della famiglia e a combattere contro gli abusi di potere; qualsiasi abuso di potere! La storia di tre donne che lottano, a distanza di secoli, per la propria autostima, che vogliono considerarsi, e che sono, “unlimited”, senza limiti!
PxP - Persi per Persi VENERDÌ 17 DICEMBRE 2021 Men in back Cabaret di e con Angelo Ciccognani e Rafael Didoni La loro storia inizia nel 1995. Entrambi ancora confusi sul futuro da intraprendere, si lasciano sedurre da un’occasione più unica che rara: divertirsi. Comincia così, per caso, l’avventura di una delle coppie comiche più surreali di sempre: sketch votati all’assurdo, ingenuamente potenti, silenziosi con dialoghi tridimensionali. Pur non essendosi mai lasciati, oggi si ritrovano ed a tal proposito dichiarano: “martedì non poteva lui, giovedì non potevo io…”così son passati gli anni … Hanno fatto ridere tutti, dai Capi di Stato ai Tuareg del deserto, dai Pigmei alle più alte cariche del Mondo aziendale. Dal Laboratorio Scaldasole a Radio Popolare, dal Rolling Stone al Bloom di Mezzago, dal Teatro Filodrammatici al Ciak di Milano, dal Palavobis al Fate vobis… la loro comicità, dopo aver fatto il giro giro tondo, torna in “Men in back” con gli sketch che li hanno resi immortali: peripezie in piscina, in aereo, in chiesa, ecc… il tutto intervallato - qua e là - dalle performances musicali di Rafael Didoni con la sua chitarra... Si erano persiXpersi…. ma ora li abbiamo ritrovati e non potranno perdersi mai più!!! …. voi non perdetevi lo spettacolo!!!
Federica Molteni SABATO 22 GENNAIO 2022 Gino Bartali, eroe silenzioso tratto da “La corsa giusta” di Antonio Ferrara regia Carmen Pellegrinelli produzione Luna e GNAC Teatro scenografia Michele Eynard con Federica Molteni Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale. Gino Bartali, a soli ventiquattro anni, incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. Protagonista assoluto, ha un grande sogno: vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Ma la Storia, incarnata nel Fascismo, entra prepotentemente a cambiare per sempre la sua carriera: la sua vita sportiva viene piegata ai voleri e alle mire del Duce, che vede in Gino Bartali l’ambasciatore azzurro del fascismo nel mondo... Ma Bartali non ci sta, ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di Ginettaccio, che aderisce come staffetta alla rete clandestina organizzata dall’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa. Una corsa giusta, nella speranza che il mondo cambi e ritrovi il suo senso. Per parlare dell’Italia e degli italiani al tempo del fascismo, della fatica dello sport e del silenzio delle azioni più coraggiose. Per raccontare la vita di un campione sportivo, ma soprattutto di un uomo che ha scelto da che parte stare. Lo spettacolo racconta questa storia in maniera appassionante e approfondita. Una storia che Bartali ha sempre tenuto nascosta, perchè “il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa”. “Le medaglie sportive te le attaccano sulle maglie e poi splenderanno in qualche museo. Quelle guadagnate nel fare il bene si attaccano sull’anima e splenderanno altrove” (Gino Bartali)
Mary Sarnataro VENERDÌ 4 FEBBRAIO 2022 Sono una brutta persona ma una fantastica scimmia di e con Mary Sarnataro Sapete cosa hanno in comune Chiara Ferragni, Greta Thunberg e Giulia De Lellis? Loro non dicono parolacce, non fumano, non bevono, non prendono mai in giro nessuno, si schierano sempre dalla parte giusta, hanno dei cani che viziano come figli unici e non dicono mai una scomoda verità! Insomma: sono delle belle persone o non si spiegherebbero i milioni di followers che le seguono e le amano. Io… beh io, invece no! Io sono una brutta persona. Forse perché mangio carne, non sono bella (beh, se è per questo neanche Greta lo è); forse perché non sopporto chi è privilegiato e ciononostante si lamenta, o chi fa il prepotente con i deboli tipo i lavavetri con le donne alla guida; forse, anzi sicuramente, perché spesso mi scappa una parola di troppo, ovviamente scomoda. Tutto questa fa di me una brutta persona… e infatti io mica ce li ho tutti ‘sti followers. Eppure ci ho provato ad essere una brava persona. Ho fatto volontariato senza farmi rapire, sono stata cornificata ma ho reagito facendo ancora beneficenza, ho fatto tantissimi corsi, forse anche troppi, dal mermaiding, al corso per diventare arbitro, senza tralasciare quelli classici, ma sempre attuali, di ballo latino-americano, chitarra, uncinetto e ginnastica militare. Ed ora so fare tantissime cose… ma tutte male, ovviamente! E dopo tutto questo sbattimento non solo non sono migliorata ma ho anche abbassato notevolmente la mia autostima! Ma se neanche tutto questo è servito, ho capito che devo accettare di essere una brutta persona. Jodi Picoult, che voi probabilmente non sapete neppure chi sia perché siete ignoranti (vedete, sono una brutta persona), dice: “ci sono due modi per essere felici: migliorare la vostra realtà, o abbassare le vostre aspettative.” Ecco fatto! SONO UNA BRUTTA PERSONA MA UNA FANTASTICA SCIMMIA.
Associazione Teatrale Besana in Brianza SABATO 19 FEBBRAIO 2022 Non è vero... ma ci credo di Peppino de Filippo regia Vito Adone con Vito Adone, Davide Villa, Luca Viganò, Andrea Adone, Benedetta Pennati, Alice Negri, Martina Dronti, Daniela Radaelli, Lorena Bacchelli Il commendatore Gervasio Savastano è tormentato dalla superstizione; i suoi affari in collaborazione con non vanno bene e lui ritiene che la colpa sia di un suo impiegato, Belisario Malvurio, cui attribuisce un influsso malefico. Anche in famiglia ci sono problemi: sua figlia Rosina si è innamorata di un giovane impie- -gato, che il commendatore ritiene non all'altezza della ragazza. All'improvviso, però, la fortuna sembra ricordarsi del commendator Savastano; in azienda arriva un giovane, Alberto Sammaria, gobbo, e con il suo arrivo gli affari cominciano di colpo ad andar bene. Anche la figlia del commendatore sembra aver ritrovato la serenità, il giovane di cui era perdutamente innamorata è diventato un lontano ricordo. Tutto sembra filare liscio, ma il diavolo ci mette lo zampino: Alberto Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di Rosina, e per questo motivo è costretto a dare le dimissioni. Il commendatore è disperato, ma troverà una soluzione: convincerà sua figlia a sposare Sammaria. Dopo un'iniziale resistenza, la ragazza si convince; ma un incubo sconvolge i sogni del commendatore: che i suoi nipotini ereditino il difetto fisico di Sammaria. Il matrimonio si celebra, ma il commendatore non riesce ad allontanare i suoi timori e comunica ai ragazzi la sua intenzione di invalidare le nozze; ma a questo punto scoprirà di essere stato raggirato: Sammaria non è altri che il giovane di cui Rosina era sempre stata innamorata e la gobba era solo un artificio per consentirgli di entrare nelle grazie del futuro suocero. Il commendatore cede all'amore dei due giovani, anche perché, pure se non è gobbo, Sammaria ha portato bene.
Barbara Bertato e Alfredo Collina SABATO 19 MARZO 2022 Mia moglie parla strano Cosa accade quando l’amore c’è? Accade l’amore... regia Corrado Accordino con Barbara Bertato ass. regia Valentina Paiano Alfredo Collina in collaborazione con ... con le sue semplici complicazioni e la sua imprevedibile quotidianità. La storia di una coppia che deve affrontare eventi importanti come il tentativo di avere figli, il risveglio del desiderio sessuale, la diversa sopportazione del dolore dei due sessi, la ricomparsa inopportuna di ex ritenuti dimenticati. Lui è lombardo, lei campana. Il terzo incomodo è un artista internazionale squattrinato. Le differenti origini sono un contrappunto naturale al loro rapporto. I retroscena familiari dell’uno e dell’altro fanno spesso emergere contrasti dal sapore agrodolce. Lo spettacolo ruba pochi giorni di vita di questa coppia, ma nel ristretto tempo concesso, sono molto ben evidenziati i caratteri dominanti, gli equivoci, le provocazioni, le situazioni imperfette in cui precipitano. Fino a giungere poi, brioches e caffè in mano, ad un insperato e ormai inatteso finale. Lo spettacolo s’ispira alle commedie di Dario Fo e Franca Rame per un giocoso divertissement sulla vita di coppia, prendendo come spunto le differenze culturali e lessicali tra due coniugi di diversa origine. Il risultato è una spassosissima satira di costume su vezzi, fisime e usanze regionali, nel quadro di un sentimento che trionfa al di là di ogni intemperanza, fino al coup de théâtre conclusivo. Un affresco di quotidianità in cui, oltre all’Italia, si riconoscono finalmente compiuti in amore anche gli italiani”.
Teatro per le Famiglie “Ascoltare i bambini è faticoso... non perché c’è da piegarsi per andargli più vicino, ma perché bisogna alzarsi, allungarsi in punta di piedi per arrivare all’altezza dei loro sogni”. L’amicizia e i sogni sono i protagonisti di questa favolosa stagio- ne teatrale per le famiglie, temi sempre cari a tutti i genitori. Sin da quando abbiamo progettato la prima rassegna per fami- glie, l’obiettivo è stato la centralità del bambino nella famiglia considerata, non sempre, dal punto di vista genitoriale. Ne “Il giardino del gigante”, grazie a un linguaggio semplice, im- mediato e ricco di spunti comici, la nostra versione del celebre racconto di Oscar Wilde indaga il tema della relazione, dell’ami- cizia e della necessità di aprirsi all’altro per conoscere e scoprire la bellezza della condivisione. Moztri! è uno spettacolo che cerca di parlare contemporanea- mente a bambini e genitori: ai bambini attraverso il teatro di figu- ra, che apre al mondo fantastico di Tobia, ai genitori attraverso le situazioni paradossali in cui loro stessi si cacciano per fare in modo che il figlio possa corrispondere all’ideale che di lui si era- no costruiti. Ci auguriamo di vedervi numerosi per aiutarci a sostenere il pro- getto di crescita dei nostri bimbi. Grazie!
I frullattori DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021 La fabbrica del teatro Spettacolo interattivo di e con Walter e Cristina in collaborazione con Signore e Signori, Bambini e Bambine, benvenuti nella nostra fabbrica. Oggi sarete gli operai di questa fabbrica, gli artefici della costruzione, gli attori del nostro e anche vostro spettacolo: la fabbrica del teatro! sezione comunale di Besana in Brianza Adatto a tutte le età!
Gruppo Panta Rei DOMENICA 23 GENNAIO 2022 Il giardino del gigante Liberamente ispirato a “Il gigante egoista” di Oscar Wilde regia Paolo Bergamo costumi Graziella Costa musiche Paolo Bergamo scenografie Damiano Zanchetta luci Francesco Corona Un vecchio gigante, poco incline a socializzare, torna da un lungo viaggio e trova nel suo in collaborazione con giardino una bambina. Incapace di accettare la sua compagnia, anzi, ritenendola un vero e proprio fastidio, caccia dalla sua proprietà la piccola intrusa e decide di erigere un muro per impedirle di entrare ancora a giocare nel giardino. D’incanto il suo bellissimo prato, che fin sezione comunale di lì era stato baciato da un caldo sole primaverile, sprofonda in un gelido inverno, aggredito Besana in Brianza da raffiche di vento e pioggia. Solo un atto di bontà potrà riportare quel giardino in vita, un piccolo atto che possa scaldare il cuore del gigante. Protagonisti della nostra storia sono un vecchio gigante, scontroso e solitario, e una bambina, allegra e misteriosa. Al centro di questo lavoro emerge la relazione tra queste due personalità, l’una protesa a difendere il proprio mondo, non più grande di un giardino, e l’altra invece propensa a socializzare, a scoprire nuovi mondi e a condividere nuove esperienze. Grazie a un linguaggio semplice, immediato e ricco di spunti comici, la nostra versione del celebre racconto di Oscar Wilde indaga il tema della relazione, dell’amicizia e della necessità di aprirsi all’altro per conoscere e scoprire la bellezza della condivisione. Età consigliata dai 3 anni in su Durata 55 minuti
Luna e GNAC Teatro DOMENICA 13 FEBBRAIO 2022 Moztri! Inno all’infanzia Disegno mostri perché non sono razzisti: mangiano tutti regia Carmen Pellegrinelli con Michele Eynard e Federica Molteni disegni Michele Eynard scenografie Enzo Mologni in collaborazione con Questa è la storia di Tobia, un bambino di poche parole, che ama stare solo e soprattutto ama disegnare mostri. Ma è anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto, che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile. sezione comunale di Besana in Brianza Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo gli standard educativi della maestra. Ma Tobia è anche un bambino ricco e pieno di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia del suo immaginario. Gaston Bachelard la chiama “reverie”: la capacità immaginativa di abbandono alla fantasia e ai sogni ad occhi aperti. È una risorse dal grande valore conoscitivo e non un deficit di realtà. Riconoscere e concedere il tempo della rêverie a un bambino o a un ragazzo, non è cosa da poco, è una qualità della conoscenza che pochi adulti posseggono, una forma di fiducia e rispetto verso il farsi di un'identità che è dovuta. Età consigliata dai 5 anni in su Durata 60 minuti
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