Spazi verdi urbani Di Giuliana Giugliano - RISE NUMERO I | 2019 CITTÀ E TERRITORIO - EDLupt

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Spazi verdi urbani Di Giuliana Giugliano - RISE NUMERO I | 2019 CITTÀ E TERRITORIO - EDLupt
Spazi verdi
urbani
Di Giuliana Giugliano
RISE
NUMERO I | 2019
CITTÀ E TERRITORIO
Spazi verdi urbani Di Giuliana Giugliano - RISE NUMERO I | 2019 CITTÀ E TERRITORIO - EDLupt
CITTÀ E TERRITORIO

  Di Giuliana Giugliano                                             L’impatto che l’uomo sta avendo nel corso della sua
                                                                    esistenza, sul pianeta, è diventato oramai evidente ed
                                                                    innegabile. La crescita umana, sia in termini di popola-
  Responsabile Del Laboratorio Di Studi                             zione che in termini intellettivi, ha portato ad un net-
  Rurali E Del Servizio Geologico Ed                                to miglioramento della qualità della vita ma, ha anche
  Agrimetereologico Del Centro “Raffaele                            avuto un forte impatto negativo sull’ambiente che ci
  D’ambrosio” Lupt                                                  circonda.
                                                                    A partire dalla fine della II guerra mondiale, lo svi-
                                                                    luppo industriale, le scoperte scientifiche e tecnologi-
                                                                    che che ne sono derivate, hanno portato sempre più
  It is now worldwide known that humankind,with                     ad un peggioramento dell’ambiente che ci circonda; i
  its exponential growth rate, is compromising                      cambiamenti sono ora evidenti.
  the environment, causing climate changing and                     A Rio de Janeiro, durante la conferenza dell’ONU del
  releasing large amounts of noxious gasses in the                  1992 si posero le basi per la salvaguardia dell’ambien-
  atmosphere; to control this phenomenon and                        te con il Summit della Terra che portò alla redazione
  decrease the amounts of greenhouse gases, the                     della “Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui
  European Union has enacted various standards                      cambiamenti climatici”, non si trattava di un accordo
  and regulations that are now followed by every                    vincolante ma solo di un’assunzione di responsabilità
  member country. In Italy, there is an extended                    per cercare di porre un freno alle emissioni dei gas
  green heritage, that unfortunately is scarcely                    serra. (1)
  protected and not properly conserved. The                         Dal 1 al 10 dicembre 1997, a Kyoto è stato stipulato
  municipality of Naples is among the Italian                       un trattato che aveva come obiettivo la riduzione dei
  ones with the highest amount of public parks                      gas serra per cercare di fermare l’aumento delle tem-
  and gardens, though only a few of them are in                     perature del pianeta prendendo in considerazione ol-
  healthy conditions.                                               tre all’anidride carbonica anche altri cinque gas (2), il
                                                                    metano, un sottoprodotto emesso dalle discariche e
                                                                    dall’agricoltura, l’ossido di azoto, prodotto dai veicoli
                                                                    e tre fluorocarburi di zolfo.
                                                                    Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore solo il 16
                                                                    febbraio 2005 con l’adesione della Russia perché per
                                                                    poter essere efficiente dovevano aderire 55 Paesi che
                                                                    insieme fossero responsabili di almeno il 55% delle
                                                                    emissioni dei gas serra, questo perché gli Stati Uniti
                                                                    non vi hanno mai aderito.
                                                                    L’Unione Europea, nel periodo compreso fra il 2008
                                                                    e il 2012, doveva ridurre le sue emissioni dell’8% e
                                                                    l’Italia del 6,5%.
                                                                    Dal 26 novembre all’8 dicembre 2012 a Doha (Qa-
                                                                    tar) si è tenuta la 18° conferenza ONU sul clima nella
                                                                    quale si riaffermavano le decisioni prese nella confe-
                                                                    renza di Kyoto e di prolungare il raggiungimento degli
                                                                    obiettivi previsti fino al 2020 ma i Paesi che si sono
                                                                    impegnati a tener fede a questo accordo raggiungo-
                                                                    no solo il 14% delle emissioni, perché Canada, Russia
                                                                    e Giappone si sono defilati mentre Stati Uniti, Cina,
                                                                    Brasile, Sudafrica e India hanno confermato il loro im-
                                                                    pegno, anche se hanno rifiutato di indicare gli obiettivi
                                                                    di riduzione vincolanti. (3)

In copertina: Green Capital Essen 2017 - Source: EC - Au-
diovisual Service - Photographer: Ina Fassbender
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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. I, VOLUME V, ANNO 2019 • ISSN 2421-583X | TERRITORIO

                                                                tale lo stato di salute dell’albero, la specie a cui appartiene,
                                                                le condizioni di stabilità in cui si trova, il suo stato di salute
                                                                e tutti gli interventi che vengono fatti per mantenerlo in
                                                                uno stato ottimale di conservazione. Per ogni elemento
                                                                vegetale censito viene compilata una scheda contenente
                                                                tutte le informazioni rilevate. Infine il censimento viene
                                                                pubblicato sul sito del Comune in formato WeBGIS ac-
                                                                compagnato da:
A Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015 si è tenuta • Una relazione tecnica;
la COP21; in questa Conferenza 196 paesi hanno firmato • Le schede del censimento;
un accordo nel quale si impegnano a mantenere l’aumen- • Le cartografie generali;
to della temperatura media globale al di sotto di 2 gradi • Le cartografie tematiche:
centigradi riducendo le emissioni a partire dal 4 novembre • La documentazione fotografica.
2016.                                                           Nell’esercizio finanziario del 2010 è stata pubblicata una
In accordo con quanto stabilito con il protocollo di Kyoto, relazione con il nome di “Ecobilancio” nella quale si do-
in Italia, il 16 febbraio 2013 è entrata in vigore la legge na- cumentavano le risorse alle quali si poteva accedere per
zionale 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi portare avanti programmi di natura ambientale per le va-
urbani “(4) per far si che lo sviluppo urbano cresca di pari rie Amministrazioni.
passo con lo sviluppo di parchi e con l’ampliamento del Il verde pubblico italiano, secondo i dati ISTAT riferiti
patrimonio arboricolo.                                          all’anno 2014 (6), è stimato in circa 567 milioni di metri
Si è ormai a conoscenza del ruolo fondamentale che han- quadrati composti da prati, parchi, alberi, viali. Di questo
no le piante e la vegetazione in genere nella nostra vita, un quarto circa è costituito da verde storico, parchi, ville
sia a livello agricolo che nelle nostre città, prima vedere e giardini, il 10% da grandi parchi urbani aree di arredo,
una strada alberata poteva essere considerata solo una mentre in 67 città troviamo alberi “monumentali”, tutelati
questione meramente estetica ora siamo consapevoli del dal Codice dei beni culturali. (fig. 1)
fatto che avere una città piena di spazi verdi migliora la
qualità della vita.
Le piante ricoprono diversi ruoli purificano l’aria che re-
spiriamo, trattengono le polveri sottili, evitano la corrosio-
ne superficiale del suolo e ci regalano un benessere psico
fisico migliore.
La legge 10/2013 ha imposto ai Comuni con un numero di
abitanti superiore ai 15.000 determinate regole:
• Si devono dotare di un catasto degli alberi;
• Per ogni bambino nato o adottato si deve piantare un
albero dedicato;
• I dati dell’albero vengono comunicati ai genitori del
bambino;
• A fine mandato gli amministratori del comune devono
produrre un bilancio del verde;
• L’impegno da parte di Regioni, Province e Comuni di
incrementare i polmoni verdi urbani;
• L’istituzione di un “Comitato per lo sviluppo del verde
pubblico” presso il Ministero dell’ambiente, con funzioni di
monitoraggio, promozione e rendicontazione.

Il catasto arboreo va redatto da ogni Comune con un cen-
simento che registra, qualifica e classifica tutte le albera-
ture compresi i viali alberati, i giardini scolastici, i parchi
storici, le aree attrezzate e così via.
Per l’elaborazione e la creazione di mappe si usa il sistema                 Fig. 1 Disponibilità di verde urbano nei capoluoghi di
G.I.S. (Geographic Information System) che permette di                       provincia – anno 2014 – Fonte ISTAT
rappresentare graficamente i dati rilevati.
Per quello che concerne il Catasto arboreo (5) ci sono de-                   Lo strumento più usato dai comuni italiani è stato il censi-
terminati valori da prendere in considerazione, fondamen-                    mento del verde urbano, alla fine dell’anno 2014 lo hanno

                                                                        49
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usato 84 amministrazioni e 25 città effettuano un control-     sarsi a migliorare e a salvaguardare il paesaggio, anche se
lo ed un monitoraggio costante degli alberi presenti per       questo risulta fortemente degradato e a riportarlo al suo
garantirne la salute ed evitarne l’abbattimento sia control-   stato naturale.
lato che dovuto alle intemperie. (fig. 2)                      Il PTR della Regione Campania si sviluppa in cinque Qua-
                                                               dri Territoriali di Riferimento (7):
                                                               1. Il Quadro delle reti, rete ecologica, rete dell’intercon-
                                                               nessione e la rete del rischio ambientale. Dalla sovrappo-
                                                               sizione spaziale di queste è possibile capire quali sono le
                                                               zone più a rischio e che hanno maggior bisogno di inter-
                                                               venti;
                                                               2. Il Quadro degli insediamenti abitativi. Sono stati indivi-
                                                               duati nove insediamenti, sono ambiti subregionali soggetti
                                                               a grandi investimenti;
                                                               3. Il Quadro dei Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS).
                                                               Sono stati individuati 45 sistemi sulla base dei patti territo-
                                                               riali, dei distretti industriali, dei parchi naturali, delle comu-
Fig. 2 Strumenti di pianificazione e governo del verde
                                                               nità montane e sulla base di indicatori delle dinamiche di
approvati o attuati dai comuni – anno 2014 – Fonte ISTAT
                                                               sviluppo, che serviranno poi ad identificare ed a definire
                                                               gli impegni e le risorse da utilizzare per la realizzazione dei
Fra tutti gli strumenti che servono alla pianificazione ur-
                                                               vari progetti;
banistico-territoriale che i Comuni possono usare ce ne
                                                               4. Il Quadro dei campi territoriali complessi (CTC), con
sono alcuni che possiamo ritenere fondamentali per ot-
                                                               il quale si individuano le aree più a rischio dove l’interven-
tenere dei buoni risultati, ovvero avere un Censimento
                                                               to della Regione dovrebbe essere prioritario;
del verde completo e georeferenziato, nonchè dotarsi di
                                                               5. Il Quadro delle modalità per la cooperazione istituzio-
personale che abbia competenze nel campo dell’ecologia,
                                                               nale e delle raccomandazioni per lo svolgimento di “buone
dell’arboricoltura, dell’agronomia della patologia ed ento-
                                                               pratiche”. In Campania fino al 2003 ci sono stati solo 5
mologia forestale. Per poter programmare ed attuare dei
                                                               unioni che hanno riunito 27 comuni.
Piani di sviluppo del verde fondamentale è la conoscenza
                                                               Il verde urbano può essere classificato in varie tipologie:
della vegetazione che si trova nei parchi e nei giardini pri-
                                                               • Verde di arredo, dove rientrano i giardini storici, i par-
vati, sapere quali sono le essenze autoctone della zona,
                                                               chi urbani, le strade alberate, le aiuole, le piazze;
quali resistono meglio alle malattie e quali resistono me-
                                                               • Verde funzionale dove troviamo i giardini adibiti all’uso
glio all’inquinamento.
                                                               per lo sport, per le scuole, i cimiteri;
Negli anni si è assistito alla creazione di parchi che non
                                                               • Verde privato.
tengono conto di quali specie di alberi o arbusti sia ade-
                                                               Il Comune di Napoli (8) ha sul suo sito l’elenco di tutti i
guato interrare per ottenere un parco o un giardino che
                                                               parchi presenti nelle dieci municipalità e per ognuno c’è in
duri nel tempo e che resista alle temperature della zona;
                                                               allegato una scheda da poter visionare.
inoltre, non sono rari i casi in cui si vedono specie prove-
                                                               Qui di seguito l’elenco dei parchi presenti nelle dieci mu-
nienti da altri Paesi che diventano infestanti e che soppian-
                                                               nicipalità di Napoli con una maggiore estensione.
tano le specie preesistenti.
                                                               Nella I° municipalità il parco più grande è la Villa Comu-
Ogni Regione ha attuato un PTR (Piano Territoriale Regio-
                                                               nale, realizzata nel 1780 da Re Ferdinando IV di Borbone,
nale) che serve a fornire alle Province gli strumenti per lo
                                                               ha una superficie di 110.000 mq, all’interno troviamo nu-
sviluppo del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento
                                                               merosi edifici e uno di questi ospita la stazione zoologica
Provinciale) che insieme a tutti gli altri strumenti di piani-
                                                               Anton Dohrn dove si trova l’acquario più antico d’Europa.
ficazione territoriale ed urbanistica mettono in pratica le
                                                               Dopo un lungo periodo di abbandono nel 1997 la villa è
linee guida della Convenzione Europea del Paesaggio così
                                                               stata restaurata aggiustando le cancellate esterne e do-
come richiede la legge del 9 gennaio 2006 n. 14.
                                                               tandola di un buon impianto di illuminazione. A distanza di
La Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) introduce
                                                               più di vent’anni la villa comunale continua ad avere grandi
alcune regole vincolanti in materia di paesaggio che ogni
                                                               problemi di abbandono e di degrado. Parco Virgiliano, noto
Paese contraente è tenuto a rispettare; queste regole ri-
                                                               anche col nome di parco delle Rimembranze, si estende
guardano l’impegno a “riconoscere giuridicamente il pae-
                                                               su di una superficie di 70.000 mq, situato sulla collina di
saggio quale componente essenziale dell’ambiente di vita
                                                               Posillipo offre una spettacolare vista del golfo. Il suo patri-
delle popolazioni, espressione della diversità del loro pa-
                                                               monio arboreo è stato di recente rinnovato con l’aggiunta
trimonio comune culturale e naturale e fondamento della
                                                               di nuovi alberi di leccio e di pino e con la ricostruzione
loro identità” (art. 5).
                                                               delle specie tipiche della macchia mediterranea.
Questo significa che le Istituzioni sono tenute ad interes-
                                                               Nella II° municipalità il parco più esteso è il parco Viviani.

                                                                        50
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Esso si estende su una superficie di 20.000 mq ed essendo                    ranea, la parte interna costituita da una cascata da una col-
ubicato in parte su suolo collinare troviamo un piccolo                      lina artificiale e da ruscelli. Anche qui la flora è rigogliosa
esempio di macchia mediterranea con le specie tipiche                        per la presenza di numerose palme, yucche e alberi di finto
che la caratterizzano. Riaperto nel 2017 è stato chiuso di                   pepe. Ha una superficie di 140.000 mq.
nuovo il 29 ottobre 2018 in seguito ad una forte bufera                      Nella IX° municipalità troviamo Parco Salvatore Costan-
che aveva provocato la caduta di alcuni alberi di alto fusto.                tino con una superficie di 18.000 mq che è attrezzato per
La mancanza di personale e di risorse impedisce alla mu-                     lo sport e per varie attività ludiche in quanto è attrezzato
nicipalità la necessaria manutenzione di pulizia ordinaria.                  con una pista di pattinaggio, campo da basket, campo di
Nella III° municipalità troviamo cinque parchi; il più grande                calcetto, campo di bocce e numerose panchine per la so-
è il bosco di Capodimonte. Si estende su una superficie                      sta.
di 1.300.000 mq con un’alternanza di boschi e praterie.                      Nella X° municipalità troviamo il parco intitolato a Totò
All’interno del parco troviamo numerosi fabbricati ma il                     (Antonio De Curtis), con una superficie di 14.000 mq,
più importante è la Reggia.                                                  quasi totalmente pianeggiante, è molto frequentato da
Nella IV° municipalità troviamo due giardini di circa 4.000                  sportivi e da studenti essendo ubicato vicino alla Facoltà
mq; il Parco Re Ladislao, restaurato nel 2001, è un tipico                   di Ingegneria dell’Università Federico II.Quasi al centro di
esempio di antico orto dei monaci e il giardino storico di                   Napoli troviamo un’importante riserva naturale del WWF,
Santa Maria della fede che nell’800 era adibito a Cimitero                   il Cratere degli Astroni, come si evince dal suo nome pren-
acattolico, in seguito il parco è stato svuotato di tutte le                 de vita in un cratere spento della zona di Agnano e rappre-
tombe ed è diventato un’area pubblica molto ben curata.                      senta un raro esempio di foresta naturale. Al suo interno
Nella V° municipalità insistono sei fra parchi e giardini di                 troviamo tre laghi, il più grande è alimentato da una falda
varie cubature. Villa Floridiana ha un’estensione di 60.000                  sotterranea, gli altri due sono invece sostenuti solo dalle
mq, qui c’è un belvedere dal quale si può ammirare uno                       piogge. Nell’estate del 2017 l’oasi è stata devastata da un
splendido panorama. Parco Mascagna ha una superficie                         grande incendio ma, grazie all’aiuto di numerosi volontari,
di 12.000 mq caratterizzato da alberi di alto fusto e da                     l’area ha ritrovato la sua naturale conformazione.
varie specie di piante tipicamente mediterranee. Il Parco                    In sintesi Napoli è piena di verde, fra i vari parchi, boschi
Agricolo “Salvatore Buglione” conserva ancora la sua ca-                     e giardini la città presenta una superficie di 3.398.500 mq
ratteristica agricola, sulla sua superficie di circa 10.000 mq               destinati ai cittadini, purtroppo mantenerli puliti, ordinati
troviamo la presenza di antichi agrumeti, di pioppi e sono                   e curati non è cosa da poco. La scarsità di personale e di
presenti ancora i terrazzamenti, chiusi al pubblico.                         risorse economiche messe a disposizione del Comune di
Nella VI° municipalità ci sono numerosi parchi molto este-                   Napoli, ma anche di molti altri, è irrisoria rispetto a tutto
si. Il Parco Fratelli De Filippo ha un’area di 122.000 mq,                   il lavoro che serve a preservare i giardini pubblici in uno
caratterizzato da una grande piazza ha una vocazione pre-                    stato ottimale ed usufruibile da parte dei cittadini. Mettere
valentemente dedicata allo sport e ai bambini. Parco Villa                   a dimora nuovi alberi, arbusti e piante fiorite, ha un costo
Letizia, restaurato dopo il terremoto del 1980 è adibita a                   elevato sia in termini economici che in termini di unità
“Casa della Città” con un ampio giardino aperto al pub-                      operative.
blico. Parco Massimo Troisi presenta un laghetto artificiale                 Altra cosa da non sottovalutare è la funzione di personale
di 8.000 mq e ospita oltre a numerose essenze tipiche del                    preparato in botanica, in entomologia e in patologia ve-
mediterraneo alcune specie rare estere. Si estende su di                     getale, solo in questo modo gli interventi per mantenere
una superficie di 120.000 mq. Parco De Simone contie-                        sempre in salute gli alberi saranno veloci e mirati. L’uti-
ne al suo interno una pista di pattinaggio ed un’area per                    lizzo di specie endemiche che fanno parte della Macchia
eventi.                                                                      Mediterranea tipiche delle nostre zone da un forte aiuto
Nella VII° municipalità troviamo Parco Emilia Laudati, con                   al mantenimento delle piante con pochissimi interventi da
un’estensione di 28.300 mq; vi troviamo un campo di cal-                     parte dell’uomo, non sono rari i casi in cui l’utilizzo di
cetto e un di basket e numerosi alberi di alto fusto. Con                    piante che mal si adattano ai nostri climi provochi la mor-
un’estensione di 33.000 mq e caratterizzato dalla presen-                    te della pianta stessa con la necessità poi di utilizzare altri
za di un piccolo stagno abbiamo Parco San Gaetano Errico.                    fondi per sostituirla con specie molto più resistenti. Op-
Oltre a questi sono presenti altri giardini con una superfi-                 pure si assiste al caso opposto, la specie si adatta talmente
cie inferiore ai 10.000 mq.                                                  al nostro territorio da diventare invasiva con la necessità
Nell’VIII° municipalità abbiamo il Parco dei Camaldoli. Si                   poi di doverla estirpare.
estende su 1.000.000 mq, situato sulla collina dei Camal-                    In un’inchiesta di La Repubblica di maggio 2016 (9) si ren-
doli si ha una vista panoramica di tutta la città, composto                  de noto come il verde in Italia c’è ma, sono pochi i Comu-
quasi interamente da alberi di castagno è un’area di grande                  ni che realmente stanno portando avanti le regole imposte
interesse ornitologico in quanto vi nidifica il falco pellegri-              dall’Unione Europea.
no. Il Parco di Scampia è composto da vari tipi di giardini,                 Le legge 10/2013 ha istituito il Comitato per lo sviluppo
la parte esterna con arbusti tipici della macchia mediter-                   del verde pubblico ma, le sanzioni che questo Comitato

                                                                        51
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può imporre se la legge non viene rispettata sono am-                      un numero di abitanti superiore a 15.000 non pianta un
ministrative e penali, quando si danneggia o si abbatte un                 albero per ogni nuovo nato.
albero “monumentale” e nulle se i sindaci dei Comuni con

Fig. 3 Planimetria con l’elenco dei Parchi di Napoli (Comune di Napoli)

                                                                      52
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Fig. 4- 5 Legenda dei Parchi di Napoli (Comune di Napoli)

Dal rapporto di Legambiente del 2018 (10) si può eviden-
ziare come diciassette città hanno almeno un albero ogni
quattro abitanti e che fra il 2011 e il 2016 c’è una crescita
del 3,7% dell’estensione del verde urbano nei capoluoghi
di provincia con un andamento dissimile fra ogni città.
Il rapporto che l’ISPRA ha pubblicato nel 2018 per veri-
ficare gli adempimenti portati a termine dai vari Comuni
per migliorare le aree verdi urbane ha constato che fino
al 2016 77 comuni avevano adottato il catasto degli al-
beri classificandone le specie e la loro distribuzione sul
territorio, notevoli le differenze attuative fra nord (83%)
centro (77,3%) e sud (44,7%) Italia con una differenza di
quasi metà percentuale.
Per quanto riguarda l’obbligo da parte dei Comuni con un
numero di abitanti superiore ai 15.000 sempre nel 2016
sono stati messi a dimora solo l’8% di nuovi alberi (11).
E’ ormai consolidata la tesi che avere città più verdi fa
bene oltre che all’ambiente anche all’uomo, la presenza
di vaste aree alberate migliora la qualità dell’aria perchè
diminuisce la quantità di polveri sottili disperse nell’atmo-
sfera, mitiga il clima con la funzione di termoregolazione
delle temperature, offre una casa ed un riparo ad uccel-
li ed insetti, ha un grande effetto psico-fisico benefico
sull’umore delle persone.
Il rispetto dell’ambiente è fondamentale per vivere bene
e oggi più che mai insegnare a tutti ad avere cura di ciò                 FIG. 6 Ecosistema Urbano Rapporto sulle performance
che ci circonda migliorarlo, proteggerlo, conviverci, non fa              ambientali delle città
altro che portare enormi benefici a noi e alle generazioni
future che su questo pianeta dovranno viverci dopo di
noi.

                                                                       53
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Source: EC - Audiovisual Service - Photographer: Lukasz Kobus - https://audiovisual.ec.europa.eu/en/photo/P-
039093~2F00-51

                                                                               Sitografia:

                                                                               1.      http://www.artspecialday.com/9art/2017/02/16/
                                                                               il-protocollo-di-kyoto/
                                                                               2.      https://doc.studenti.it/appunti/ricerche/2/tratta-
                                                                               to-kyoto.html
                                                                               3.      www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/clima/dos-
                                                                               sier/conferenza-onu-clima-doha.html
                                                                               4.      www.r3-gis.com/it/legge-102013-norme-lo-svi-
                                                                               luppo-degli-spazi-verdi-urbani
                                                                               5.      http://www.arboricoltura.info/le-nostre-attivita/
                                                                               censimento-del-verde/
                                                                               6.      www.istat.it/it/files//2016/05/VERDE-URBANO.
                                                                               pdf da leggere
                                                                               7.      http://www.sito.regione.campania.it/PTR2006/
                                                                               PTR_All1.pdf
                                                                               8.      http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/Ser-
                                                                               veBLOB.php/L/IT/IDPagina/13180
                                                                               9.      inchieste .repubblica.it/it/repubblica/rep-
                                                                               it/2016/05/25/news/il_lungo_addio_al_verde_pubbli-
                                                                               co-139666516/
FIG. 7 Ecosistema Urbano Rapporto sulle performance ambientali delle           10.     www.legambiente.it/wp-content/uploads/dos-
città		                                                                        sier_ecosistema_urbano_2018.pdf
                                                                               11.     http://www.isprambiente.gov.it/it/servizi-per-lam-
                                                                               biente/Supporto_ISPRA_al_Comitato_per_lo_sviluppo_
                                                                               del_verde_pubblico/relazioni-annuali/relazione_annuale_
                                                                               verde_pubblico_2018.pdf

                                                                          54
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