SOLO IL NATALE CRISTIANO È QUELLO VERO

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SOLO IL NATALE CRISTIANO È QUELLO VERO
S. AMBROGIO dicembre    16-12-2011    9:12    Pagina 1

        Dicembre 2011                                      Anno XXIX n. 12

                                                                                      www.basilicasantambrogio.it - santambrogio@chiesadimilano.it - C.C.P. 26958207

       SOLO IL NATALE CRISTIANO
            È QUELLO VERO

       Betlemme, Basilica della Natività: la grotta. Una stella d’argento indica il punto preciso che da due millenni è considerato
       come il luogo preciso della nascita di Gesù. Al centro della stella, una scritta – in latino – dice: “Qui, dalla vergine Maria, è
       nato Cristo Gesù”. Un’ottantina di pellegrini legati alla parrocchia di sant’Ambrogio, si recheranno in pellegrinaggio in Terra
       Santa, dal 29 dicembre 2011 al 5 gennaio 2012, accompagnati dall’Abate don Erminio, dal diacono Jacopo e dalle guide
       in Terra Santa don Romeo Maggioni e don Roberto D’Avanzo. Tutti sarete ricordati nella preghiera nei luoghi santi.

                                                                                                                                        continua a pag. 2
SOLO IL NATALE CRISTIANO È QUELLO VERO
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         SOLO IL NATALE CRISTIANO È QUELLO VERO                                                           segue da pag. 1

         Occorre che i cristiani si riapproprino del Natale.       “figlio di Dio”, come dice il vangelo: “A quanti
                                                                   l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli
         E’ una festa strappata loro di mano e fatta propria
                                                                   di Dio…” (Giovanni 1,12).
         dalla pubblicità, dal consumismo.
         Per molti il Natale è soltanto il giorno dei regali da    La meditazione sul Natale diviene così disve-
         fare, in ossequio ai precisi dettami della moda.          lamento della vera e profonda identità di Dio e
                                                                   di noi stessi.
         E’ il giorno dello scambio di auguri… ne abbiamo
         tutti bisogno in questi tempi.                            Così rifletteva papa Paolo VI: “La prima condizio-
                                                                   ne per vivere bene il Natale è quella di conse-
         E’ il giorno della famiglia unita, che ricorda la bel-    gnargli la sua autenticità religiosa”.
         lezza degli affetti: anche questo “fa’ Natale”.           ***
                                                                   Avverto che il Natale di questo 2011 sarà un
         Ma il Natale cristiano, è Altro!                          po’ più sobrio: forse proprio il clima diffuso di
         I cristiani scoprono di non essere più padroni del        preoccupazione e incertezza potrebbe aiutarci a
         Natale ma possono essere custodi del senso                ripensare alla vera realtà del Natale.
         profondo di questa festa soltanto con uno stile di        Dispiace che a ricordarcelo non sia la nostra
         vita differente.                                          coscienza cristiana ma la crisi economica che
         Tocca ai cristiani fare riscoprire all’uomo di oggi       stiamo tutti vivendo. Essa, ancora una volta, farà
         l’identità ineffabile di questa festività a loro espro-   percepire di più la lontananza che esiste tra gli
         priata.                                                   uomini, la fortuna di pochi e la povertà di tanti!
                                                                   Sarebbe bello vivere questo Natale riscoprendo
         ***
                                                                   innanzitutto il nostro rapporto di preghiera con il
         La riflessione cristiana fa di questa festa il            Signore, purificando con il sacramento della
         giorno nel quale il desiderio di ogni uomo di             Riconciliazione il nostro cuore. Custodire il senso
         vedere il volto di Dio, si realizza nel volto di          profondo di questa festa significa anche accoglie-
         Gesù.                                                     re l’invito ad assumere stili di vita connotati da
                                                                   solidarietà e da sobrietà, che ti fanno rinunciare a
         A Natale Dio cerca casa sulla terra perché vuole          qualcosa per donare un sostegno a chi fatica nel-
         restare accanto a ciascuno di noi e per questo            l’esistenza di ogni giorno.
         diventa uno di noi.                                       Ci conceda il Signore, di vivere un Natale vero,
         A Natale Dio, in Gesù, cerca ogni uomo per dirgli         cioè un Natale cristiano.
         che la sua dignità più grande è quella di essere                                               Don Erminio

                                                                       "Nato all'interno del tempo
                                                                       porta con sè l'eternità;
                                                                       come Figlio di Dio,
                                                                       porta a noi tutti
                                                                       l'amore del Padre celeste".

                                                                       Dietrich Bonhoeffer

                                                                        Auguri di Buon Natale
                                                                           e Felice 2012!
                                                                          don Erminio, don Antonio, don Biagio,
                                                                          don Giovanni, don Luca, don Umberto,
                                                                                      diac. Jacopo
SOLO IL NATALE CRISTIANO È QUELLO VERO
S. AMBROGIO dicembre   16-12-2011   9:12   Pagina 3

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                       TEMPO DI DIO - TEMPO DELL’UOMO

        R
                   icorre nei giorni delle festività natalizie
                   anche il passaggio all’anno nuovo, che
                   noi cristiani chiamiamo “Anno del
                   Signore” o “Anno di Grazia”, perché
                   ricorda il trascorrere di 2012 anni dalla
       nascita di Gesù. Il nuovo anno è qui davanti a noi,
       pieno d’incognite e di sorprese, ma anche di spe-
       ranze e di promesse.
       In questo momento ci troviamo come su un cri-
       nale, da cui si diramano gli orizzonti di due
       anni.
       Da un lato ci si affaccia sulla valle dei giorni ormai
       finiti, non di rado archiviati con il timbro del pessi-
       mismo. Dall’altro si allarga la pianura dei giorni
       futuri, sui quali cade invece la retorica degli auguri,
       che talvolta spargono ottimismo a buon mercato.             sogni, anzi sognando in grande il nostro futuro, con
                                                                   il desiderio di guardare alla “misura alta della vita
       Su questo crinale mi avventuro anch’io, per condi-          cristiana”, con la volontà di camminare come
       videre alcune riflessioni.                                  “cerve sulle alture”.
       Ci domandiamo: come sarà il nuovo anno?                     Infine, all’inizio di questo nuovo anno, riflettia-
       Cosa succederà?                                             mo sul mistero del tempo.
       Non lo sappiamo. Sappiamo però che anche                    Secondo la Parola di Dio c’è sempre “il tempo di
       domani, dopodomani, in ogni giorno, prima che               Dio” e “il tempo dell’uomo”.
       sorga il sole, sorgerà la buona Provvidenza di Dio
       per noi. Sappiamo che ogni giorno, prima che tra-           Il tempo dell’uomo (in greco kronos) indica la
       monti il sole, sperimenteremo le raffinatezze dell’a-       distesa anonima del tempo, il fluire inarrestabile
       more di Dio, le sorprese della sua misericordia.            dei giorni, nei quali il tempo passa, scorre inesora-
                                                                   bile, sempre uguale: non accade nulla di nuovo.
       Come dice la Sacra Scrittura: “Dio continuerà a
       difenderci come la pupilla dei suoi occhi” (Salmo           Ma arriva il tempo di Dio (in greco kairòs): il
       17,8), continuerà ad accoglierci “all’ombra delle           momento favorevole, l’istante decisivo da cogliere,
       sue ali” (Salmo 16,8) e veglierà su di noi “come            l’irruzione dell’eterno nel tempo, Dio che passa e
       un’aquila che dall’alto veglia sulla sua nidiata”           interviene, agisce… e accade qualcosa, fiorisce la
       (Deuteronomio 32,11).                                       vita, rinasce la speranza.
                                                                   Ma come ha detto Gesù, prima di salire al cielo:
       Inizia un nuovo anno e oltre alla fiducia in Dio,
                                                                   “non spetta a noi conoscere tempi e momenti”
       dobbiamo impegnarci a coltivare sogni, proget-
                                                                   (cioè tempo di Dio e tempo dell’uomo) perché
       ti, grandi ideali.
                                                                   sono noti solo al Padre (Atti 1,7).
       Per compiere grandi passi, non dobbiamo soltanto
                                                                   Noi dobbiamo essere vigilanti, per “riconoscere il
       agire, ma anche sognare. Non solo pianificare, ma
                                                                   momento in cui siamo visitati da Dio” (Luca 19, 44)
       anche osare… Qualcuno ha detto, in particolare
                                                                   per non ripetere l’osservazione di Giobbe: “Dio mi
       rivolto ai giovani: “siate affamati, siate folli!”1. Pur-   passa vicino, e non lo vedo, se ne va e non me ne
       troppo ci siamo assuefatti ad un piccolo orizzonte,         accorgo” (Giobbe 9,11).
       al meschino interesse personale, al vantaggio
       immediato. Spesso viviamo rassegnati alla bana-             All’inizio di questo nuovo anno, facciamo nostra la
       lità, alla mediocrità e nel grigiore.                       preghiera di Abramo: “O Signore mio, non passare
                                                                   senza fermarti” (Genesi 18,3).
       Sappiamo però che quando ci si abitua alle cose                                                  Don Giovanni
       piccole, magari scegliendo sempre il compromes-
       so, si diventa incapaci delle grandi.
                                                                   “Stay Hungry. Stay Foolish”, ovvero: “Siate affamati, siate
       Dobbiamo ribellarci a questa visione della vita a           folli”. E’ la conclusione del discorso che Steve Jobs ha tenu-
       corto respiro: iniziamo il nuovo anno coltivando            to alla Stanford University di Palo Alto (USA) nel 2005.
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         UN MANOSCRITTO DELL’ARCHIVIO CAPITOLARE
             DI S. AMBROGIO IN MOSTRA A PRAGA

         L
                      o scorso 25 novembre si è aper ta a            dalla Caserma Garibaldi, e la dispersione dei vari
                      Praga, nel convento delle Clarisse, una        tesori, libri compresi, che quell’istituzione custodiva.
                      mostra che ha per protagonista s. Agne-        È commovente, sfogliando le antiche pergamene,
                      se di Boemia. Tra vari capolavori di pittu-    consunte dai lettori e qua e là rovinate dall’umidità
                      ra e scultura esibiti all’ammirazione dei      dei secoli, osservare come il nome di Agnese (Agnes
         visitatori c’è anche un piccolo manoscritto conser-         in latino) sia sempre preceduto o seguito da uno spa-
         vato nell’Archivio Capitolare della Basilica di S.          zio lasciato in bianco dalla pia mano del copista, nella
         Ambrogio con la segnatura M 10. È un codice di              speranza che quel vuoto venisse colmato dall’aggetti-
         aspetto dimesso, con un corredo di illustrazioni piut-      vo beata. Il manoscritto santambrosiano è dunque lo
         tosto contenuto, ma custodisce un tesoro di pietà e         specchio più fedele delle prime richieste di canoniz-
         di cultura. Agnese, figlia del re di Boemia Ottocaro I      zazione per Agnese, allora semplice virgo, per quan-
         e di Costanza d’Ungheria, nacque a Praga, a quan-           to di stirpe regale. I casi della storia vollero che sol-
         to pare, nel 1211. La nobiltà di sangue e la potenza        tanto dopo molti secoli quel desiderio, adombrato
         dei genitori fecero sì che fosse promessa in sposa a        dagli spazi in bianco che ancora segnano le pagine
         Enrico, figlio ed erede dell’imperatore Federico II:        del codice M 10, si realizzasse. Per questo il ms. del-
         ma l’amore per il messaggio di s. Francesco e s.            l’Archivio Capitolare è ora in mostra a Praga come tri-
         Chiara la indusse a rinunciare agli splendori della         buto di onore a una santa le cui vicende biografiche
         corte e a volere fermamente, non senza difficoltà,          sono fissate in inchiostro sulle pergamene del nostro
         sciogliere il fidanzamento. Il papa Gregorio IX fu a        antico volume.
         fianco della giovane che aveva scelto di abbracciare                                               Marco Petoletti
         la vita religiosa: altre proposte di matrimonio, che
         avrebbero recato in dote ad Agnese il titolo di regina
         o di imperatrice, furono saldamente rifiutate. Agne-
         se fondò dunque nella sua città di Praga un conven-
         to di Clarisse ed entrò in rapporto epistolare con s.
         Chiara di Assisi, che le spedì quattro lettere in lin-
         gua latina. Agnese morì a Praga il 2 marzo 1282. La
         sua fama di santità si diffuse prestissimo e, a non
         troppi anni di distanza dalla morte, fu scritta una vita
         della vergine figlia di Ottocaro I con lo scopo prima-
         rio di ottenerne la beatificazione. Occorrerà però
         attendere fino al 1874 perché papa Pio IX appro-
         vasse ufficialmente il culto; il 25 novembre 1989
         Giovanni Paolo II ha solennemente canonizzato s.
         Agnese di Boemia. Ebbene il manoscritto M 10 del-
         l’Archivio Capitolare santambrosiano, entro una
         legatura settecentesca in assi di legno rivestite di
         pelle, nei 56 fogli di pergamena di cui è composto,
         trasmette due opere strettamente connesse ad
         Agnese: la sua vita e le quattro lettere che s. Chiara
         le volle indirizzare. Per questi testi il nostro codice è
         testimone importantissimo e fondamentale per la
         ricostruzione critica: anzi per le epistole di Chiara è
         l’unico manoscritto completo. Per di più il libro M 10
         è scritto in gotica libraria transalpina nel sec. XIV e
         costituisce una sorta di dossier agiografico finalizza-
         to a ottenere dalla Santa Sede, già in quei tempi
         lontani, il privilegio di vedere Agnese ascendere agli
         onori degli altari. Non si sa come il volume, scritto a
         Praga in memoria di una donna boema, sia giunto a
         Milano: nell’Archivio di S. Ambrogio giunse nel sec.
         XIX dopo la distruzione della chiesa di S. Francesco              Una pagina dell’antico manoscritto conservato
         Grande, che si trovava nell’area adesso occupata                      nell’Archivio Capitolare della Basilica
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        LA PARROCCHIA: VOLTO UMANO DELLA CITTÀ

       T
                  re mesi sono passati dall’inizio della mia        confesso, mi ha dato una grande gioia perché ho
                  presenza in parrocchia: sono molte le             intravvisto la smentita dei luoghi comuni sulla città
                  esperienze che ho fatto in questo pur breve       fredda e distratta, sazia e indifferente. Questa comu-
                  lasso di tempo. Tra tutte, l’incontro con le      nità cristiana, la nostra parrocchia, mi ha testimoniato
                  famiglie dell’iniziazione cristiana mi ha         con semplicità disarmante che Chiesa significa stare
       molto colpito. La struttura semplice di questi momenti       insieme, vivere insieme gioiosamente la bellezza delle
       ha messo al centro il vero motivo di questi ritrovi: la      relazioni che il Signore ci dona. Credo che valga la
       crescita comune sul cammino della fede.                      pena insistere molto sullo stare insieme, sul trascorre-
                                                                    re del tempo gratuitamente accanto a ogni fratello o
       Tento di spiegarmi con due sottolineature. Anzitutto mi      sorella. I molti impegni e le fatiche degli inizi mi hanno
       ha molto colpito il silenzio con il quale sono state         un poco impedito di vivere il ministero in questa dire-
       accolte le mie parole di riflessione sui brani evangelici.   zione… ma credo che ora mi impegnerò a custodire
       Mentre parlavo mi sono accorto che le persone lascia-        gelosamente il sapore della comunità anche negli
       vano risuonare il contenuto, la parola stessa del            incontri casuali.
       Signore, nella loro esperienza e nella profondità della
       propria coscienza. Ho riflettuto molto su questo atteg-      Un pensiero vorrei dedicarlo alla mia prima festa di
       giamento. Mi sono convinto, spero ben interpretando,         sant’Ambrogio. Tra le molte cose che vorrei ricordare
       che il Vangelo trova in mezzo a questa comunità              spicca la percezione dello spirito di accoglienza
       terreno fertile: ci sono molti realmente affascinati         che ha animato i molti volontari: il Vangelo arriva a
       dalla sapienza evangelica e bisognosi di riporre la pro-     innescare questo turbinio di carità concreta che atten-
       pria vita nel cuore del Signore Gesù. Da questo silen-       de l’altro, si preoccupa di accogliere con semplice ed
       zio mi è venuta anche la provocazione ad accogliere          efficace concretezza. Ognuno ha svolto il suo compito,
       con attenzione e premura ogni persona che il Signore         ognuno ha portato a termine il proprio dovere. In tutto
       mi fa incontrare: in tutti, mi sono detto, il Signore ha     questo anche noi preti abbiamo avuto la grazia di
       posto il seme della fede che richiede cure amorevoli.        accogliere molte persone che, attratte dalla santità for-
                                                                    midabile di Ambrogio, sono giunte in Basilica per com-
       In secondo luogo mi ha colpito la presenza prolungata        piere quel pellegrinaggio che sta tra fede e tradizione
       in oratorio. Alla fine degli incontri la gran parte delle    e alimenta con semplicità ed efficacia la loro vita inte-
       persone si è fermata a chiacchierare, a scherzare, a         riore.
       scambiarsi opinioni. In questo atteggiamento ho letto
       una grande voglia di comunità. Mi è parso di capire          Grazie, comunità della parrocchia sant’Ambrogio, per
       che c’è bisogno di illuminare la propria esperienza di       la tua testimonianza di fede!
       vita con la vicinanza degli altri. Questa riflessione, lo                                                   don Luca
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                               IL PRIMO DISCORSO ALLA CITTÀ
                               DEL CARDINALE ANGELO SCOLA
         Anche quest’anno migliaia di persone han-            Tutte le celebrazioni del giorno di sant’Ambrogio
         no preso parte alle feste santambrosiane.            e dell’Immacolata sono state affollatissime: cori
         Il cardinale Angelo Scola ha presieduto per          polifonici provenienti da tutta la diocesi hanno
         la prima volta la Liturgia Vespertina della          proposto i canti offrendo alle tantissime persone
         vigilia di sant’Ambrogio, rivolgendo alle            in visita alla Basilica e alla tomba di Ambrogio
         Autorità e ai Fedeli, il suo primo “Discorso         un clima di raccoglimento e preghiera.
         alla Città”.

         L’Arcivescovo ha preso spunto dalle parole che il     GRAZIE a tutti coloro che hanno offer-
         cardinale Giovanni Battista Montini – poi Papa        to il loro tempo in Basilica, collaborando a
         Paolo VI – rivolse alla città in occasione della      mantenere ordinato il flusso dei pellegrini,
         festa di sant’Ambrogio nel 1962: “Questo è per        GRAZIE agli organizzatori del Mercatino
         me, e spero lo sia per voi, Autorità e popolo di
                                                               benefico (che ha avuto grande successo
         Milano, un momento felice; felice perché ricono-
         sce, non confonde, non oppone, le due società         anche in questo tempo di crisi…), GRAZIE
         qui rappresentate e simboleggiate, e le mette         all’Oratorio che ha offerto accoglienza e un
         davanti ad Ambrogio e alla religione che in lui       pasto caldo ai pellegrini… GRAZIE A
         qui si personifica nell’atteggiamento di tributar-    TUTTI coloro che in vario modo hanno col-
         si reciprocamente riverenza e stima, e di offrirsi    laborato alla buona riuscita delle feste
         quella collaborazione che non sminuisce la
                                                               patronali, testimoniando così il loro grande
         rispettiva libertà, ma la rispetta e la mette in
         azione per un fine comune, il bene dell’uomo».        affetto per sant’Ambrogio.

                                                                                              Card. Angelo Scola
                                                                                              in Sant’Ambrogio
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               CALENDARIO DICEMBRE 2011
          Domenica 18 Alle ore 18:30, in san Bernardino, concerto di Natale
                      (Vivaldi, Bach, Haendel…)
                      Ingresso a offerta libera.

          Lunedì 19            In Basilica, ore 21:00, Veglia SCOUT in preparazione al
                               Natale

          Giovedì 22           In Basilica, ore 21:00, Spazio Teatro NO’HMA Teresa
                               Pomodoro, presenta:
                               Un dono alla città di Milano: dagli scritti di sant’Ago-
                               stino, migrante per fede.
                               Lettura di alcune pagine di Aurelio Agostino.
                               Con Franco Nero, e musiche dal vivo Jamal Ouassini Ensemble

          Venerdì 23           Ore 18:30, santa messa presieduta da S.E. il cardinale
                               Gianfranco Ravasi.

          Sabato 24            Ore 23:15, veglia natalizia in preparazione alla santa
                               messa di mezzanotte

          Domenica 25 – SANTO                         NATALE
          Lunedì 26 – santo Stefano
          Ss. Messe ore 8:00, 9:00, 10:00, 18:30.

          Sabato 31, ultimo giorno del 2011
          Ore 18:30, santa messa di ringraziamento e canto del Te Deum.

          Venerdì 6 gennaio 2012
          EPIFANIA DEL SIGNORE GESU’
          Orario festivo delle messe
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             VIVERE DA GRANDI…                                                     ANAGRAFE PARROCCHIALE
          È uscito il nuovo libro del cardinale Angelo                                 NOVEMBRE 2011
          Scola, Vivere da grandi (Edizioni Marcianum                        Hanno ricevuto il Battesimo:
          Press, 120 pagine, 13 euro; con le illustrazioni
                                                                             Magnabosco Angelica, Menna Beatrice,
          di Lele Vianello, disegnatore di Hugo Prati).
                                                                             Coscia Emanuele, Mahamalage Jorden,
                                                                             Zanati Ambrogio.

                                                                             È entrato nella casa del Padre:
                                                                             Gramitto Ricci Giovanni

                                                                                                T Project società di ingegneria srl
                                                                                               ARCHITETTURA - INGEGNERIA
                                                                                              CERTIFICAZIONI - ENERGETICHE
                                                                                              Via Ugo Foscolo, 4 - 20121 Milano
                                                                                             Tel. 02 87392096 - Fax 02 87302099
                                                                                               www.tproject.it - info@tproject.it

                                                                                                                             Di Vezzosi Flavio Giuseppe
                                                                                                                                   Sede amministrativa:
                                                                                                                       P.zza Salvatore Farina, 18/10 - 20125 Milano
                                                                                                                 Tel. 02 60781512 - Fax 02 69004651 - cell. 338 7984536
                                                                                                                  Sede Operativa: Via Alberto Nota, 43 – 20126 Milano

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                                                                                      Sacchi immondizia biodegradabili - Materiali di pulizia con schede
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                                                                                Antinfortunistica per la sicurezza sul luogo di lavoro - Sale marino strade sicure

         ORARI SS. MESSE                                                     INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI
                                                                             Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco
         Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30                                   Piazza S. Ambrogio, 15                 Tel. 02.863866
                     Basilica:   ore 18.30                                                               abate@basilicasantambrogio.it
                                                                             Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete         Piazza S. Ambrogio, 15
                                                                             Tel. 02.86451300              santambrogio@chiesadimilano.it
         Festive:     Basilica:    ore 8.00 - 10.00
                                   11.00 (Capitolare in lingua latina)       Don UMBERTO OLTOLINI           Piazza S. Ambrogio, 15
                                                                             Tel. 02.72010716    donumberto@basilicasantambrogio.it
                                   12.15 - 18.00 - 19.00
                                                                             Mons. GIOVANNI MARCANDALLI      Piazza S. Ambrogio, 21
                                   17.00 Vespri
                                                                             Tel. 02.72095730    dongiovanni@basilicasantambrogio.it
                                                                             Mons. ANTONIO PAGANINI                                             Via Lanzone, 13
         Feriali:     Basilica:   ore 8.00 - 9.00 - 18.30                    Tel. 02.86451948
                      (la messa delle 8.00 è sospesa il sabato)
                                                                             Don LUCA CIVARDI                                        P.za S. Ambrogio, 25
                                                                             Tel. 02.8057842                                   donluca.civardi@gmail.com
         ORARI SS. CONFESSIONI                                               Diac. JACOPO DE VECCHI             Piazza S. Ambrogio, 15
         Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00        Tel. 3381976184    jacopo.devecchi@basilicasantambrogio.it

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