SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE

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SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE
Trimestrale a cura del CSV Molise - II numero - APRILE 2021
                                                                  Tutti i
                                                                            COLORIdel Dono
                                                                            GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

SOCIAl
PROTECTION
 La ripartenza globale
SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE
Trimestrale a cura del CSV Molise - II numero - APRILE 2021

 SOMMARIO                                                                         SOCIAl
                                                                                  PROTECTION
 3     L’Editoriale                                                                   La ripartenza globale

       di Valentina Ciarlante
 4     La missione del forum del Terzo Settore
       di Valentina Ciarlante
                                                                              Tutti i colori del dono
 5     Regione e ASREM assenti, Massaro: «Più dignità al terzo settore»       Gli orizzonti sociali del Molise
       di Valentina Ciarlante
 7     Promossa o bocciata? La scuola ai tempi del Coronavirus                N° II Aprile 2021
       di Antonio Sinibaldi                                                   Periodico trimestrale
 8     La sanità da ricostruire                                               di informazione
       di Michele Iorio                                                       sul Terzo Settore
 10 Inefficienze e storture nella gestione della pandemia                     dell’Associazione Tree
       di Lucio Pastore                                                       CSV Molise
 12 Speciale Terzo Settore, parla l’esperto Alessandro Lombardi               Viale Alessandro Manzoni, 129
       di Valentina Ciarlante                                                 Campobasso
 14 Il volontariato e il costo della ‘Non Europa’                             Tel. 0874 418453
       di Aldo Patriciello                                                    www.csvmolise.it
                                                                              Reg.Trib di Isernia
 16 L’amministrazione Gravina punta sul sociale
       di Carmine Aceto                                                       n. 4/2020
                                                                              Direttore responsabile
 18 Poveri o impoveriti?
       di S.E. Mons. Giancarlo Bregantini                                     Valentina Ciarlante
                                                                              Direttore editoriale
 20 Volontari in zona rossa                                                   Gian Franco Massaro
       di Valentina Ciarlante
                                                                              Presidente CSV Molise
 22 Il genio femminile delle Madri Costituenti
       di Maria Antonietta Mariani
                                                                              Grafica e stampa
 23 L’esercito rosa del volontariato                                          QUIDESIGN
       di Giuditta Lembo
                                                                              Via G.Tedeschi, 84
 24 Elodie a Sanremo, un monito contro la povertà educativa                   86170 Isernia
       di Antonella Iammarino
                                                                              Tel. 0865 520103
 26 Disabili dimenticati, le paure delle famiglie                             grafico333@hotmail.it
       di Monica Di Filippo
 27 L’oro verde, prezioso per la nostra salute                                Chiuso in redazione
       di Barbara Fusco
                                                                              il 21 aprile 2021
 28 Aumentano gli indigenti, la Caritas fa il punto
       di Paola De Lena
 30 Volontariato e Sport, la lezione di coach Capobianco
       di Vincenzo Ciccone
                                                                              I contribuiti di questa pubblicazione
 31 I progetti del CSV Napoli contro la crisi                                    sono volontari e non retribuiti.
       di Valeria Rega
                                                                                  Contenuti ed opinioni presenti
                                                                                      negli articoli possono
                                                                               non rispecchiare la linea editoriale.
                                                                                   È possibile usare parti della
                                                                                  pubblicazione citando la fonte
                                                                                      e senza scopi di lucro
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Tutti i
                                                         COLORIdel Dono
                                                         GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

    La cultura del volontariato:                                                                                          di Valentina Ciarlante

    ‘vaccino’
                                                                                                                         Giornalista Professionista
                                                                                                                  Responsabile Ufficio Stampa CSV MOLISE

    a supporto
    del siero antivirus
                                                                                                 L’EDITORIALE

A
             l termine del primo anno senza abbracci c’è                        sono ingenerate discussioni su più livelli.
             ancora più bisogno di protezione.                                  	Nell’arco delle ultime settimane ognuno rivendicava
             È trascorsa la seconda Pasqua in lockdown,                         un sacrosanto diritto che spetta a ogni cittadino, ma forse
             sta per arrivare un’altra estate in mascherina                     senza curarsi di quali fossero le effettive priorità durante
e non c’è traccia della ‘nuova normalità’ che si auspicava                      una vaccinazione epocale, mai messa in atto prima d’ora.
all’insorgere della pandemia da Covid-19.                                       		Lo scenario che si è creato ha rischiato di creare
	Il virus subisce delle mutazioni, la malattia continua                         tensioni sociali e intanto gli over 80, i soggetti altamente
a espandersi e le istituzioni fanno fatica a garantire                          vulnerabili, i disabili, i malati cronici e i volontari erano
l’assistenza sanitaria, mentre parallelamente i volontari                       ancora in attesa delle prime dosi.
continuano a infondere speranza.                                                	I volontari, appunto, persone costantemente a
	L’assenza del calore degli amici e la distanza dai                             rischio, finalmente sono riusciti a vaccinarsi alla fine di
familiari hanno determinato paura e insofferenza. Il timore                     marzo e per loro si è speso lo stesso Centro di servizio,
di infettare se stessi e gli altri e la sfiducia verso il sistema               rivolgendo appelli alle autorità preposte.
di cure, che induce molti a non far ricorso agli ospedali, si                           Si tratta di 600 operatori di Protezione Civile,
accompagnano alla voglia di tornare ad assaporare la vita,                      quindi c’è molta strada da fare per coprire le fasce che
ma l’uscita dal tunnel sembra ancora lontana.                                   riguardano i colleghi impegnati con altre organizzazioni
         C’è bisogno di protezione, quella che ci                               non profit.
piomba addosso con lo sguardo di chi ci ama e                                   	Nel secondo numero di ‘Tutti i colori del dono’ si
che ci aiuta ad andare avanti, ma anche, in senso                               parla di quella protezione necessaria a ripartire e di come
molto più pratico, quella che ci consente di avere                              il mondo del Sociale, pur restando in prima linea, non sia
uno scudo contro il virus e cioè il vaccino.                                    abbastanza considerato da chi di dovere.
	La Regione Molise nella classifica delle                                               Apriremo squarci sulla Riforma del Terzo
somministrazioni in rapporto alla popolazione è ai primi                        Settore, volgeremo lo sguardo sull’Europa e
posti e, nonostante questo, sul territorio si sono registrati                   verso i progetti di volontariato già attivi, daremo
ritardi e disservizi, tanto che il commissario straordinario                    spazio alle tante denunce di persone che si
per l’emergenza Figliuolo ha inviato una task force a                           sentono dimenticate.
supporto della struttura locale per l’immunizzazione delle                              In queste pagine inoltre diverse riflessioni sul
persone fragili.                                                                bisogno di maggiori tutele per i minori e studenti, su
         Questa piccola terra potrebbe essere                                   quanto lo sport possa aiutare a uscire dall’isolamento e
considerata alla stregua dello Stato d’Israele                                  tanto altro.
d’Italia, viste le dimensioni e la popolazione, ma                                      Una piccola dose di protezione proviamo a
la campagna procede a rilento e nel frattempo si                                darla noi con la cultura della non indifferenza.

                                                                                                                                            _3
SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE
Tutti i
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                                            GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

 di Valentina Ciarlante          intervista
                                                                               ruolo istituzionale del Forum.
                              alla portavoce                                   Ora ci auguriamo che i decisori
                             Elisabetta Macari                                 politici molisani vogliano sostenere

                          D
                                                                               gli enti della nostra regione anche in
                                      ottoressa Macari,                        ragione delle importanti sfide che ci
                                      il Forum in                              attendono per le modifiche apportate
                                      Molise è una                             all’associazionismo dalla riforma del
                                      realtà giovane                           2017 e in linea con gli importanti
La mission del Forum

                          e lei è stata nominata                               provvedimenti governativi presi di
                          portavoce proprio con                                recente».
 del Terzo Settore

                          l’insorgere della pandemia:
                          quali sfide vi siete trovati                         Quali le necessità e i bisogni
                          subito ad affrontare?                                principali che sono emersi in
                          «Il Forum, come tutte le realtà                      questi mesi?
                          associative molisane, ha subito                      Gli enti non profit, associazioni,
                          un rallentamento forzato della                       cooperative e fondazioni molisane
                          mission. Tuttavia abbiamo                            hanno subito una forte contrazione
                          avuto modo di apprezzare le                          nelle attività e nei ricavi, così come
                          tante energie positive delle                         il comparto delle imprese profit.
                          comunità locali, che si sono                         Però è evidente che la chiusura di
                          mobilitate da marzo 2020, e                          molte attività economiche ha creato
                          il fondamentale ruolo svolto                         perdite di fatturato alle imprese, le
                          dal Terzo Settore, garantendo                        dimensioni di queste perdite e le
                          continuità di servizi e                              loro conseguenze non sono facili da
                          assistenza e sviluppando                             stimare per gli enti del Terzo Settore
                          nuove soluzioni per i cittadini,                     molisani».
                          soprattutto in aiuto alle
                          persone più fragili».		                              La collaborazione col CSV
                          Avete organizzato la                                 potrebbe essere utile a
                          struttura in tutti gli ambiti                        fortificare la rete del mondo
                          tra cui la comunicazione.                            non profit?
                          Quale la mission che vi                              «È assolutamente auspicabile
                          proponete di perseguire in                           per valorizzare e potenziare le
                          una terra piccola, ma dalle                          esperienze virtuose di volontariato
                          tante potenzialità?                                  e cittadinanza, in considerazione
                          «Nonostante il rallentamento                         del fatto che il Forum e il CSV sono
                          forzato a causa della                                fondamentali connettori delle
                          pandemia, vogliamo                                   diverse attività del Terzo Settore.
                          intensificare il nostro ruolo                        Mi auguro, pertanto, di potenziare
                          di interprete e collettore tra                       il dialogo con il Centro di servizio
                          le esigenze e le istanze del                         per il volontariato e la capacità di
                          mondo del Terzo Settore                              essere strumenti di sostegno per le
                          molisano da un lato e le                             associazioni e per la comunità nel
                          istituzioni dall’altro.Vogliamo                      rispetto dei reciproci ruoli e ambiti
                          cioè sottolineare e valorizzare                      di azione».
                          anche in Molise quello che è il

 _4
SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE
Regione e Asrem assenti

                                                     Massaro:
                          «Più dignità al
                          Terzo Settore»

                            di Valentina Ciarlante

                                                                   che movimenta decine di migliaia di
                                                                   cittadini e che rappresenta un sostegno
                                                                   indispensabile al welfare del territorio.

                          Q
                                                                   	Il presidente di CSV e AVIS
                                      uattro assessori regionali   Molise Gian Franco Massaro ha
                                      alle Politiche Sociali in    inteso riportare il
                                      tre anni, una campagna       tema del Sociale
                                      di    vaccinazione    che    sotto i riflettori,
                          dimentica molte categorie, un            lamentando
                          dialogo aperto col Terzo Settore ma      l’assenza         di
                          senza risultati. Quanto accaduto         Regione e Asrem
                          recentemente in Molise racconta la       nel rapporto col
                          scarsa considerazione da parte degli     non profit.
                          enti preposti verso un comparto

                                                                                                         5_
SOCIAL PROTECTION LA RIPARTENZA GLOBALE - CSV MOLISE
Tutti i
                                          COLORIdel Dono
                                          GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

                                                                       Lei ha riscontrato criticità anche

             «    Sono trascorsi più di due
              anni da quando il presidente
                                                                 in merito alle articolazioni territoriali
                                                                 dell’Asrem che per anni hanno affidato
                                                                 all’AVIS la raccolta sangue, perché?
              della Regione garantì un                                 «Ce ne occupiamo da otto anni, ma
              sostegno al Centro di servizio                     da quando l’azienda sanitaria è gestita
              per il volontariato, con                           dagli attuali direttori Florenzano e Scafarto
              particolare riferimento alle                       la connessione con AVIS si è completamente
persone disabili. Furono quindi convocate                        interrotta e senza alcun motivo.
le associazioni, al fine di raccogliere bisogni                        Inoltre da parte della Regione e dell’ex
e istanze. Era il 7 febbraio 2019, ma da                         commissario è stata sollecitata la gestione
allora non c’è stato più nessun segnale,                         delle articolazioni Asrem in cui si effettuano
fatta eccezione per diversi incontri avuti                       le raccolte da parte dell’AVIS. Operiamo
con l’ex assessore Marone nel dicembre                           da sempre in questo ambito, siamo un
2020, quest’ultimo peraltro dichiaratosi                         baluardo della raccolta e donazione sangue.
disponibile ad aiutare il CSV, organo che                        Eppure chi gestisce la sanità in Molise ci
funge da raccordo indispensabile per gli enti                              ignora: un fatto grave che non era
del Terzo Settore. Non chiediamo                                           mai accaduto.
erogazioni di somme ingenti, ma                                            Mi preme infine ringraziare la
solo una piccola attenzione nei                                            dottoressa Lolita Gallo, direttrice
confronti di migliaia di volontari.                                        generale per la Salute della
Noi facciamo la nostra parte ogni                                          Regione, per l’attenzione mostrata

                               »
giorno, ma avere una sponda nelle                                          nei confronti dell’AVIS».
istituzioni agevolerebbe tutti     .
                                                                           Il CSV in definitiva cosa
Relativamente          al     centro                                       chiede?
raccolta sangue dell’AVIS                                                  «Che venga riconosciuto il suo
Molise lei ha dovuto lottare per                                 ruolo, in conformità a quanto accade
ottenere i vaccini. Cosa è accaduto?                             nelle altre regioni, ad esempio il Piemonte
       «Su disposizione del direttore generale                   ha erogato al CSV regionale 104mila
del Ministero della Salute Giovanni Rezza,                       euro, il Veneto 123mila euro e potrei
gli operatori delle Unità di raccolta gestite                    continuare.
dalle associazioni di donatori di sangue sono                          Le richieste fatte, lo ribadisco, non sono
stati equiparati agli operatori da sottoporre                    per noi, ma per le migliaia di volontari che
prioritariamente alla vaccinazione, eppure                       operano quotidianamente e che, ancora di
in Molise questo non è avvenuto.                                 più durante la pandemia, hanno trovato
       Le mie missive inviate al direttore                       nel CSV un riferimento sicuro.
generale Asrem non hanno ricevuto risposta                             Abbiamo donato dispositivi di
e soltanto quando ho chiesto l’intervento                        protezione, tamponi rapidi, ben 3mila test
dell’ex commissario alla Sanità Giustini è                       sierologici ad associazioni e Comuni e
stato riconosciuto il diritto a immunizzare                      continueremo a farlo».
gli operatori.
Un ulteriore segnale di disorganizzazione».

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                                            GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

  di Antonio Sinibaldi
                            Promossa o bocciata?
                               LA SCUOLA ai tempi
 Titolare OneWebStudio.it

 del              CORONAVIRUS
T
           ra zona gialla e       3 giorni, la signora ancora                  vorrei rivolgermi al Garante
           zona arancione non     non riceve nessuna chiamata,                 della Privacy per chiedergli:
           cambia nulla, si va    la famiglia è in quarantena “da              perché non si dicono i nomi
           a scuola ragazzi,      sola”, ma a scuola i bambini                 di     chi     quotidianamente
non c’è scampo. Ragionando:       comunque “erano” già andati.                 risulta positivo?
bar, ristoranti, alcuni negozi    Diciamo che “a scuola” si è                  Naturalmente questa persona
e attività chiuse. L’idea della   sicuri, ma per arrivarci?                    non potrà ricordarsi tutti
chiusura è e resta quella dei           Sia i bambini piccoli                  coloro che ha incontrato, ma
potenziali contagi. Bene.         che quelli grandi, devono                    se ci fosse il modo di rendere
	La scuola, invece, non è         prendere pulmini, navette,                   pubblico il suo nome “io”
affatto un veicolo di contagi,    pullman di linea che,                        sarei certo di dover fare
quindi facciamola rimanere        paradossalmente,           sono              qualcosa, come ad esempio
aperta!                           abbastanza       affollati. Ma               non mandare i miei figli a
Vi racconto una storia: una       qui il virus non arriva, che                 scuola.
mamma inizia ad avere dei         sciocco!!! Scusatemi.                               Quando si tornerà a
brividi e decide di farsi                                                            scuola ci sarà paura,
un tampone rapido.                                                                   consapevolezza         e
Esito: positiva.                                                                     voglia di esorcizzare
	Chiama la ASREM,                                                                    un momento molto
dice di aver fatto il                                                                particolare. La cosa
tampone, le rispondono                                                               sicura è che qualcosa ci
“la chiameremo noi”.                                                                 sta sfuggendo di mano,
Nel      frattempo      la                                                           l’ego di qualcuno sta
mamma non sa se                                                                      volando fino a Marte
mandare i figli a scuola                                                             e dintorni e, per non
oppure no, l’ASREM                                                                   ammettere       di  aver
non le ha vietato di fare                                                            pensato male, si ostina
nulla e lei che fa?                     Spesso mi arrivano                     a continuare in una direzione
       Si isola, ma intanto       messaggi       con      “nomi”               che “potrebbe” essere fatale
i figli già erano scuola, già     di presunti “positivi” e,                    per molti.
avevano avuto contatti con        naturalmente, scatta la molla:                      Pensiamo alla salute,
“qualcuno”.                       “Ma ci sono stato vicino? Ah,                prima che al portafoglio del
Solo i tamponi dell’ASREM         no, meno male.” oppure “Tre                  27 del mese.
possono        decidere     se    giorni fa l’ho visto e ora?”.                	Il buonsenso al tempo
bloccare o meno una persona             Visto      che     essere              della pandemia è un baccello
impedendole di uscire e           positivi “sembrerebbe” un                    chiuso per neve.
avere contatti?                   male, tanto che molti hanno
       Ad oggi, e sono passati    paura di dirlo piubblicamante

                                                                                                          7_
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                                                          S
                                                                    ebbene l’inattesa diffusione del
                                                                    coronavirus ha, ovunque in Italia,
     di Michele Iorio                                               messo in crisi il sistema sanitario
    Consigliere regionale                                           evidenziandone i lati critici, nella nostra
ed ex Governatore del Molise
                                                          Regione la situazione è di gran lunga peggiore
                                                          perché all’evento imprevedibile si è aggiunta la
                                                          parallela e imprevedibile caparbietà di non voler
                                                          dotare il Molise di un centro Covid dedicato.
                                                          	Una scelleratezza che oggi si trasforma
                                                          in accuse verso chi ha sostenuto una
                                                          programmazione che avrebbe portato i molisani

          Mo
                                                          ad avere 200 posti letto di Terapia Intensiva e
                                                          Sub Intensiva per i pazienti Covid e ospedali
                                                          pubblici “liberi” dalla gestione ospedaliera
                                                          della pandemia e quindi rivolti alla cura delle
                                                          patologie ordinarie e tempodipendenti che

           li
                                                          ormai in Molise non si curano più.
                                                          	Nella certezza che la magistratura seguirà
                                                          il suo corso, approfondendo nel merito l’intera
                                                          vicenda che ha indotto a programmare, a
                                                          danno dei molisani, ospedali misti, appare

          se
                                                          indispensabile anche dal punto di vista politico
                                                          approfondire responsabilità gestionali sulla
                                                          situazione ospedaliera in cui concretamente
                                                          versa oggi il Molise.
                                                          	Da un anno porto avanti quella che ritengo
                                                          essere una battaglia di civiltà andando in aula,

                 senza

           centro
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ogni martedì, a pretendere che si segua la                       scellerata, che ha prodotto la situazione che
linea di aprire il centro Covid per liberare gli                 oggi tutti viviamo. Tutti sapevano che, con
ospedali pubblici. Lo faccio nella convinzione                   questa soluzione, se ci fossero stati più di sei
che il dovere di chi è stato eletto dal popolo                   ricoveri Covid in rianimazione, ciò avrebbe
sia quello di ricercare soluzioni che da subito                  determinato l’impossibilità di utilizzare gli
possano dare respiro a medici e cittadini.                       altri posti letto della terapia intensiva del
      So bene che questo compito spetterebbe                     Cardarelli per le altre patologie.
prevalentemente a chi riveste il ruolo di                        	Con l’esperienza medica e politica che
presidente della Regione ma, nel caso Molise,                    mi porto sulle spalle continuerò ad urlare in
il nostro ha inteso la sua funzione come                         tutte le sedi che i componenti dell’Unità di
colui che, posizionato sulla sponda del fiume,                   crisi devono essere rimossi per aver portato
incrocia le braccia e guarda i cadaveri passare.                 il Molise in questa situazione in cui anche la
Eppure lo stesso, in qualità di commissario                      famosa torre Covid non sarà più realizzata nei
all’emergenza, ha enormi poteri che non ha                       tempi compatibili con l’emergenza.
mai esercitato.                                                  	Nonostante il tentativo di silenziarmi,
      Sono stati spesi però fiumi di parole                      non smetterò mai di adempiere al mio dovere
contro il centro Covid a Larino. Eppure oggi                     politico, civico e morale di presentare alla mia
il Molise non ha più posti letto (con pazienti                   popolazione una soluzione vera, concreta,
trasportati fuori regione) e non ha un centro                    veloce. Che era, è e rimane l’organizzazione
Covid dedicato.                                                  del Vietri di Larino nel centro Covid dedicato
      Per salvare i molisani l’unica cosa che                    del Molise.
non andava fatta era creare un ospedale misto                    	Lascio all’incapacità politica ideare
al Cardarelli di Campobasso, unico centro                        slogan passando da quello preferito del 2020
hub di I Livello di tutto il Molise.                             “È tutto sotto controllo” a quello del 2021 “Il
	Chi mastica di sanità sapeva benissimo                          Molise sta in queste condizioni per colpa di
cosa avrebbe comportato questa scelta                            chi voleva il Vietri”.

Covid
 un errore pagato a caro prezzo
                                                                                                              9_
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       di Lucio Pastore
Dirigente medico Pronto Soccorso
  Ospedale Veneziale di Isernia
                                     Inefficienze e storture
                                                                                  nella gestione
                                                                         della pandemia

    C
                he cosa ci sta insegnando questa pandemia?                      	Le scelte che fa il privato sono
                Semplicemente che la gestione politica della                    essenzialmente di profitto e non di
                sanità, in questa Regione, è un vero disastro.                  risposta ai bisogni reali. Un esempio
                Poiché il maggior trasferimento di fondi alle                   clamoroso è quello dei posti letto
    Regioni lo Stato lo effettua proprio con la sanità, questa                  per patologie neurologiche. Quasi
    diventa il bancomat per la gestione del potere.                             il 16% dei circa mille posti ospedalieri
    	In pratica le scelte strutturali non                                                  della Regione Molise è dedicato a patologie
    vengono fatte in base ai reali bisogni                                                        neurologiche.
    della popolazione, ma in rapporto alle                                                                    Questi vengono occupati
    esigenze dei vari clienti ed amici.                                                                  in massima parte da un’utenza
    Così si determinano distorsioni                                                                        extraregionale, mentre i nostri
    organizzative e gestionali che si                                                                        pazienti rimangono buttati per
    ripercuotono sulla funzionalità                                                                           giorni in lettighe nei Pronto
    del sistema sanitario.                                                                                     Soccorsi in attesa di un posto
    	Una delle scelte più                                                                                      letto che, per altre patologie,
    incisive di tipo clientelare                                                                               non c’è.
    è stata quella di cedere                                                                                  Stranamente mancano posti
    progressivamente posti letto e                                                                           letto anche per pazienti con
    servizi ai privati convenzionati.                                                                      patologie neurologiche e siamo
    Questi attingono allo stesso fondo                                                                   costretti a trattenerli nel nostro
    sanitario delle strutture pubbliche                                                               servizio o a trasferirli fuori Regione.
    per cui, più non funziona il pubblico, più                                                    Anche la medicina territoriale è
    loro possono avere profitti.                                                            stata depauperata progressivamente
            Attualmente circa il 40% dei posti letto ed il 43% del              con questa politica.
    fondo sanitario regionale vanno ai privati convenzionati.                   Quando è scoppiata la pandemia, tutte le
            Quando, con l’entrata nell’Unione Europea, non è                    inefficienze e le storture del sistema si sono
    stato più possibile espandere il debito pubblico, si è reso                 disvelate.
    necessario contenere le spese. Per fare questo si è scelto                          Manca una governance per cui non si sono avute
    di chiudere progressivamente ospedali e servizi, mentre si                  scelte strategiche davvero efficaci.
    è continuato a finanziare ed espandere le strutture private                 Il Covid è una patologia che non dovrebbe arrivare in
              convenzionate.                                                    ospedale, ma dovrebbe essere curata sul territorio.
                      	In questo modo il debito, nonostante                     Quindi, la prima azione sarebbe dovuta essere quella di
                         il   depauperarsi       del       sistema              rafforzare la medicina territoriale in maniera tale che
                          pubblico, è rimasto e lo stiamo                       i pazienti potessero essere assistiti a domicilio e non
                          pagando permanendo in regime di                       abbandonati a domicilio. Il rafforzamento della medicina
                         commissariamento da 12 anni.                           territoriale è stato del tutto insufficiente.

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                                                    LA SANITÀ da
                                                    RICOSTRUIRE
        Bisognava          individuare          un                                 si sono create le condizioni per indirizzare i fondi
ospedale da dedicare al Covid diverso                                              dell’emergenza verso i privati.
dai tre ospedali di Campobasso, Isernia                                             Alla fine di questa disastrosa gestione
e Termoli. Questi avrebbero dovuto                                              qualcuno ci dovrà spiegare come un piccolo
continuare a trattare le altre patologie, diverse dal                     territorio con 300mila abitanti ed una densità
Covid, che comunque sono sempre presenti.                                 abitativa molto bassa abbia avuto più di 350
        Avevamo proposto l’ospedale di Larino che ci                      morti ed un indice Rt tra i più alti d’Italia.
sembrava il più idoneo, ma bisognava investire i soldi                    Tra l’altro, gli ospedali stanno morendo per
dell’emergenza per attrezzarlo.                                           consunzione per mancanza di capitale umano.
Si sono fatte altre scelte per cui il Cardarelli, unico DEA               	In regime di commissariamento è stata rottamata
di I livello della Regione, si è defunzionalizzato ed è                   una intera generazione di medici nel 2010 senza
diventato essenzialmente un ospedale Covid con difficoltà                 possibilità di ricambio ed ora siamo in una condizione
a rispondere alle altre esigenze dei pazienti.                            davvero disperata e gli ospedali non potranno rimanere
        Poi si sono create le condizioni per aumentare                    aperti per molto tempo in queste condizioni.
le difficoltà di gestione dei ricoveri con la norma che                          Forse, la volontà politica è proprio questa per
prevede di effettuare due tamponi molecolari a distanza                   cedere tutto il fondo sanitario regionale ai privati
di 48 ore per poter accedere in ospedale.                                 convenzionati e realizzare, prima regione italiana, il
In assenza di un’ampia zona grigia in cui far attendere i                 passaggio al privato di un bene comune come la salute.
pazienti si sarebbero intasati i Pronto soccorsi, cosa che è              	Il Covid ha disvelato, velocemente, in maniera
regolarmente avvenuta.                                                    molto chiara a tutti ciò che ad alcuni addetti ai lavori era
	In questo preciso istante, aumentata l’emergenza,                        chiaro da anni e lo ha fatto in maniera drammatica.
si sono aperte le convenzioni con i privati anche per il
Covid. Così, invece di investire per rafforzare il pubblico,

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SPECIALE TERZO SETTORE

                           Innovazione
                           sociale
                           e nuova
                           comunicazione
                           le chiavi
                           per la

                   RIPRESA
                         L
                                   ’emergenza sanitaria ha mostrato le due                   un cambiamento per l’intero comparto sociale.
                                   nuove facce del Terzo Settore. Molte                      Mutazione che è stata analizzata da Alessandro
                                   associazioni hanno dovuto fare i conti con                Lombardi, direttore generale del Terzo settore e della
                                   lo stop forzato del loro ‘lavoro’: niente più             responsabilità sociale delle imprese presso il Ministero
                         attività in favore dei bimbi disabili, basta a convegni,            del lavoro e delle politiche sociali.
                         eventi e manifestazioni aggregative, chiusura dello                         Dottor Lombardi, la pandemia come ha
                         sport anche come forma inclusiva e riabilitativa.                   cambiato il Terzo Settore?
                         Alcune organizzazioni sono riuscite a reinventarsi                          «La pandemia ha generato due differenti
                         utilizzando il variegato mondo del web, ma la maggior               effetti. Da un lato, per un numero limitato di
                         parte sta ancora facendo i conti con la possibilità di              associazioni, quelle impegnate nell’attività
                         non sopravvivere dopo la pandemia.                                                  sanitaria e di protezione civile,
                         	Nell’ampio sottobosco del Terzo                                                    ha comportato un incremento
                         Settore ci sono realtà in crisi, ma il                                              delle attività, ma dall’altro, per la
                         secondo risvolto dell’emergenza, che                                                gran parte, ha determinato una
                         è alla luce del sole, è l’importanza che                                            grandissima contrazione o anche
                         hanno assunto i volontari nell’assistenza                                           una impossibilità a svolgere le stesse,
                         ai malati e alle persone fragili.                                                   a causa delle misure di contenimento
                         	Da un anno ormai le associazioni                                                   del contagio.
                         di protezione civile sono in movimento                                              Questi due profili che portano
                         per garantire farmaci, alimenti,                                                    con sé l‘ulteriore aspetto della
                         sostegno psicologico ai pazienti affetti                                            tenuta complessiva degli enti,
                         dal Covid-19 e questo ha determinato                                                relativamente alla loro sostenibilità

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                L’INTERVISTA
                                    di Valentina Ciarlante

finanziaria, perché essendo venute meno le fonti di                  agli enti non commerciali, come i contributi per i
autofinanziamento esistono ora delle difficoltà.                     canoni di imposta, nella logica che la ripresa passa
Questo il quadro guardando gli effetti immediati,                    non solo per il sostegno alle imprese ma anche agli
però proviamo anche a collocarci in una prospettiva                  enti non lucrativi.
di superamento e di ripresa. In questo il Terzo Settore              Stanziati anche 170 milioni per ristori a favore degli
rimane centrale, perché vi è una esigenza di investire               enti del Terzo Settore su cui si sta finalizzando il
in una logica di sussidiarietà, visto anche il suo                   decreto attuativo.
ruolo trasversale. È necessario che il Terzo Settore sia             Altre misure dovranno essere approntate nella
posto in condizione di poter continuare a operare».                  prospettiva del riconoscimento del Terzo Settore del
       In una situazione in cui imperano paura                       PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Così
e distanza qual è il valore aggiunto che viene                       come tutto il ragionamento che viene sviluppato nel
incarnato dai volontari?                                             nuovo programma dei fondi europei».
       «Dobbiamo guardare a una visione                                     Il futuro della società si interseca col
complessiva nella quale possiamo cogliere alcune                     futuro del non profit. Su cosa occorre puntare?
lezioni importanti. La prossimità e la vicinanza alle                       «Sulla trasversalità. Dalla cultura alla sanità
comunità, che sono tipiche delle organizzazioni del                  allo sport si può puntare su due concetti chiave:
Terzo Settore, si sono dimostrate ancora una volta                   l’innovazione sociale accompagnata a quelli che
fondamentali sia nella prima fase acuta sia in                       sono i sistemi di valutazione del cambiamento
quelle successive. Questa prossimità ha consentito                   generato sulle comunità di riferimento e la
di mantenere viva la relazionalità che caratterizza                  valorizzazione delle forme di collaborazione tra
gli enti del Terzo Settore e che oggi è un’esigenza                  pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore
avvertita ancor di più in una prospettiva in cui                     previste nel codice ».
il distanziamento non favorisce la relazionalità.
Ma quella cultura di creare legami ha fatto sì che
                                                                     Le considerazioni espresse nell’intervista sono frutto esclusivo
gli enti potessero fornire risposte ai bisogni delle                 del pensiero dell’intervistato e non hanno carattere in alcun
singole comunità. Serve quindi necessariamente un                    modo impegnativo per l’amministrazione di appartenenza.
sostegno».
       Il Governo vede nel Terzo Settore una
priorità. Quali forme di aiuto sono allo studio?
       «A partire dal decreto Rilancio sono state
                                                                                Alessandro Lombardi, direttore generale
messe in campo diverse misure. Le risorse sono state
                                                                                  del Terzo settore e della responsabilità
incrementate di 100 milioni: 80 destinati alle regioni
e 20 al sostegno degli enti di rilevanza nazionale.                                           sociale delle imprese presso
È stata introdotta l’accelerazione del 5 per mille,                                                  il Ministero del lavoro
erogando le due annualità 2018 e 2019.                                                             e delle politiche sociali,
In generale sono state previste misure                                                 analizza il momento del non profit
originariamente pensate per le aziende, poi estese                                    e le prospettive del post-pandemia

                                                                                                                               13_
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      di Aldo Patriciello
Deputato al Parlamento Europeo
                                 IL VOLONTARIATO
                                 E IL COSTO DELLA

‘NON EUROPA’
                                                                T
                                                                           roppe volte, allorquando si parla di
                                                                           Unione Europea, c’è la tendenza a voler
                                                                           amplificarne i difetti e le imperfezioni,
                                                                           trascurando i meriti e le virtù. Sia
                                                                chiaro: il percorso storico, politico ed economico
                                                                dell’integrazione europea – così come pensato dai
                                                                suoi padri fondatori a partire dal 1950 – è tutt’ora
                                                                incompiuto. L’Unione Europea è il più grande
                                                                laboratorio istituzionale del mondo: molto c’è
                                                                ancora da fare e tanti sono gli aspetti da migliorare.
                                                                       Ma c’è Europa e Europa. Accanto a quella
                                                                dei regolamenti, delle banche, del mercato
                                                                unico, dei processi normativi e della
                                                                moneta, ne esiste un’altra. Un’Europa
                                                                che conosce a fondo il valore e gli effetti
                                                                positivi del voler dedicare il tempo agli
                                                                altri. L’Europa del volontariato, insomma.
                                                                I numeri sono consistenti.
                                                                       Circa 1,5 milioni di europei fra i 15 e
                                                                i trent’anni fanno volontariato nei settori
                                                                più diversi come la cultura, lo sport o
                                                                l’ambiente. C’è chi si occupa di istruzione e
                                                                bambini, chi di patrimonio culturale e chi di
                                                                animali.
                                                                    Il volontariato non
                                                                solo risponde a un bisogno
                                                                della società e delle persone
                                                                in difficoltà, ma è anche
                                                                un’occasione di crescita per i
                                                                giovani.
                                                                      Attraverso il volontariato i giovani possono
                                                                fare un’esperienza lavorativa e acquisire nuove
                                                                competenze. Sono queste le motivazioni che

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hanno spinto l’Unione Europea a rafforzare la
propria azione in questo ambito negli ultimi
anni.
	Con due strumenti fondamentali: il
                                                                         Come Parlamento europeo
Servizio volontario europeo e il Corpo
europeo di solidarietà. Il primo ha avuto                            abbiamo inoltre richiesto
lo scopo principale di dare ai giovani volontari                     di aprire le opportunità di
la possibilità di viaggiare e prestare servizio
                                                                     volontariato anche a persone
all’estero coprendo i costi di viaggio, alloggio,
assicurazione e le spese correnti.                                   che vivono fuori dall’UE, di
	Un successo testimoniato dalla grande                               dare ai volontari una migliore
adesione di tanti giovani che vi hanno aderito:
                                                                     protezione legale e di
negli ultimi 20 anni, oltre centomila, tra
ragazze e ragazzi, hanno partecipato ad                              trovare più fondi per queste
attività di volontariato internazionale                              iniziative.
attraverso il Servizio volontario europeo.                           	C’è un’esigenza, in definitiva, cui io credo
	Il secondo, invece, creato nel 2016, vuole                          sia opportuno e doveroso dare ascolto: quella
incoraggiare coloro che desiderano portare un                        di permettere a tutti i volontari impegnati in
aiuto nelle zone di crisi.                                           tanti progetti in giro per l’Europa di adoperarsi
Attraverso questo è possibile infatti aiutare in                     all’interno di una solida cornice europea.
caso di disastri naturali come le inondazioni o                             Perché quello che manca, attualmente, è
venire in soccorso dei migranti e dei rifugiati.                     un’uniformità giuridica, progettuale e logistica di
Anche in questo caso l’UE copre i costi di viaggio,                  tutto ciò che riguarda il mondo del volontariato.
alloggio, assicurazione e le spese correnti, dando                   Sono questi, in definitiva, i costi della “non
la possibilità di partecipare a progetti che vanno                   Europa”. Cioè le difficoltà che i volontari e le
dalle due settimane ad un massimo di dodici                          associazioni scontano per il fatto che non esista,
mesi.                                                                al momento, un unico e definito quadro europeo
	Nel corso degli anni, tuttavia, tante sono                          sulla materia.
state le perplessità circa l’opportunità di limitare                        Sono convinto che anche in questo ambito
la partecipazione a progetti simili soltanto                         l’Unione Europea saprà compiere nei prossimi
ai più giovani. La solidarietà non può avere                          anni dei passi avanti decisivi. Perché un’Europa
limiti e barriere di nessun tipo, tantomeno                           coesa e solidale non può prescindere dal
legati all’età. Ecco perché nel 2016 abbiamo                          sostegno a tutti coloro che fanno della solidarietà
adottato una risoluzione ufficiale per chiedere                       e della cura verso il prossimo la cifra stilistica
alla Commissione europea di permettere alle                           della propria vita.
persone di tutte le età di partecipare.

                                                                                                                    15_
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 di Carmine Aceto
      Giornalista

L’amministrazione
condivisa
del sindaco Gravina
punta
sul sociale

L
           a pandemia ha reso complicate anche                     cittadini, ma che a causa delle restrizioni
           le cose all’apparenza più semplici e                    non si sono potuti erogare. È stato fatto
           i primi a rendersene conto, durante                     un grande sforzo in tal senso da parte
           questo lungo anno, sono stati gli                       dell’Amministrazione e in particolare dal
amministratori locali, chiamati a far fronte,                      settore delle Politiche Sociali, senza tuttavia
in modo diretto, alle esigenze della propria                       tralasciare l’attività di ricerca di ulteriori
popolazione.                                                       finanziamenti che potessero implementare la
       A      Campobasso,      l’amministrazione                   programmazione con particolare riferimento
guidata dal sindaco Roberto Gravina ha dovuto                      ad alcuni bandi per il contrasto alla povertà
riprogrammare una serie di interventi nel                          educativa indetti dal Dipartimento per le
sociale per meglio affrontare l’emergenza                          Politiche della Famiglia».
sanitaria.                                                         	Un’attività intensa, insomma, quella
       «Nell’ultimo anno – ha spiegato il primo                    dell’Amministrazione, dedita ad intercettare
cittadino -, molte energie del settore delle                       nuove risorse da utilizzare sul territorio.
Politiche Sociali sono state spese per far fronte                  «Abbiamo seminato molto dall’inizio del
alle numerose e straordinarie difficoltà che la                    mandato e se per alcune iniziative siamo
pandemia ha portato nella nostra società».                         ancora in attesa degli esiti, per altre
	In effetti, alle situazioni di disagio                            abbiamo già ottenuto i fondi e cominciato
economico si sono aggiunte le conseguenze                          a lavorare», ha proseguito il sindaco.
sullo stato di salute, che il distanziamento                              Tra tutte merita particolare menzione
sociale ha generato soprattutto per le persone                     il progetto di innovazione sociale intitolato
più fragili.                                                       Educommunity, in collaborazione con la
       «Si sono dovuti ripensare molti servizi                     Cooperativa Sociale Sirio, attraverso il quale
che, oramai collaudati - ancora Gravina -, da                      si sta puntando a creare un nuovo centro
tempo fornivano risposte alle richieste dei                        multiservizi per minori.

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                                           GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

	Il progetto ha ottenuto il contributo del                        	Il Comune di Campobasso ha già attivato
Fondo di Innovazione Sociale della Presidenza                     diversi progetti di Amministrazione condivisa,
del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della                    grazie ai quali delle associazioni hanno realizzato
Funzione Pubblica.                                                interventi di riqualificazione del patrimonio
	Oltre all’area minori, il Comune di                              comunale, oppure si occupano della gestione
Campobasso sta lavorando molto per altre                          di piccoli spazi cittadini, offrendo un utilissimo
categorie di persone meritevoli di attenzione                     supporto al Comune.
da parte delle Politiche Sociali.                                       «È nostra intenzione proseguire su
      «Stiamo perfezionando il progetto Telec@                    questa strada - ha concluso Gravina - sicuri
are con l’associazione AMMA – ha aggiunto                         che il futuro dell’amministrazione della
il sindaco –. Prevede una serie di azioni                         Cosa Pubblica non possa prescindere da una
che vanno dalla sensibilizzazione fino al                         crescente sinergia tra gli Enti locali e il Terzo
monitoraggio sanitario di persone anziane di                      Settore».
età compresa tra i 65 e i 75 anni della città di
Campobasso al fine di prevenire l’insorgenza
dell’Alzheimer.
Il rapporto di collaborazione con il Terzo
Settore è di fondamentale importanza
ed è sempre più spesso ricercato
dall’amministrazione comunale che per
il suo operato, il più delle volte, predilige
il coinvolgimento di chi si occupa con
passione e competenza di specifici ambiti,
mettendosi a disposizione e al servizio
della collettività».
                                                                                   Roberto Gravina Sindaco di Campobasso

                                                                                                                   17_
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di S.E. Mons. Giancarlo Bregantini
       Vescovo della diocesi
      di Campobasso-Boiano

                                                                   nemmeno a Castel Gandolfo. Resta nell’afa,
                                                                   pesantissima in certi giorni, di Roma. I cardinali,
                                                                   invece, scappano tutti da Roma
                                                                         Perché dice sempre che i poveri non
                                                                   vanno in ferie! E allora, nemmeno il Papa può
                                                                   permetterselo! Da questa forza rivoluzionaria
                                                                   della condivisione si arriva alla necessità del
                                                                   cambiamento sociale e politico.
                                                                   Se Gesù ha potuto gridare “Beati i poveri in
                                                                   spirito, perché di essi è il Regno dei cieli”, è
                                                                   perché per primo ha vissuto in un minuscolo,
                                                                   disprezzato paesucolo della Galilea, terra
                                                                   dimenticata, terra guardata male.
                                                                         La povertà non la si capisce, se

               S
                                                                   non la si vive. Altrimenti, la si giudica.
                      iamo poveri o impoveriti?
                                                                   Ed ha mille volti, tante facce. C’è in
                      È la domanda centrale del
    IL PUNTO

                                                                   primo luogo una povertà materiale quando
                      nostro    cammino      odierno,
                                                                   non si riesce a mettere un pezzo di pane a
                      specie in tempo di pandemia,
                                                                   tavola, con il grido dei bambini che trafigge il
           poiché dalla risposta a questa domanda
                                                                   cuore. È allora che la povertà si fa maledizione
           dipendono poi molte altre scelte. Infatti,
                                                                   insopportabile. Perché guardi altre tavole
           nessuno nasce povero. Se si è poveri è
                                                                   imbandite di ogni ben di Dio. E ti chiedi perché
           perché ci sono i ricchi. Se qualcuno
                                                                   succeda questa ingiustizia.
           mangia troppo allora c’è chi muore di
                                                                   	C’è poi alla radice una povertà di lavoro.
           fame.
                                                                   Non siamo tutti uguali sul piano sindacale. La
                 Se manca il lavoro, è anche perché
                                                                   pubblica amministrazione ha potuto pagare
                 in certe famiglie, fortunate, c’è chi
                                                                   bene i suoi dipendenti, anche in tempo di
                 ha due lavori, per la mamma e per
                                                                   Covid.
                 il papà!
                                                                   	Non è così per il lavoro nelle ditte private,
     La nostra riflessione sulla povertà è allora
                                                                   qui i dipendenti sono stati garantiti, certo, per
     attualissima, per vedere come oggi è guardata
                                                                   alcuni mesi, grazie al blocco dei licenziamenti.
     dalla Chiesa di Papa Francesco. Con un
                                                                   Ma non si è arrivati a sanare la radice di mali.
     esempio immediato. Papa Francesco, in agosto,
                                                                   Si interviene sulle conseguenze. Ma
     non fa le ferie.
                                                                   non si opera sulle cause.
     	Non va sulle Dolomiti. Non si reca
                                                                         E sarà questa la grande sfida della

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riforma della pubblica amministrazione
che si sta operando, in queste settimane,
in Italia. Garantire il futuro a tutti i
lavoratori, perché tutti siano di pari
dignità! Pubblici o privati, siano uguali. Nello
Stato o nelle aziende private. Non ci deve essere
differenza di giustizia! Tanto meno tra donne
e uomini. Da qui una serie di riflessioni che
papa Francesco ci ha offerto nella sua celebre
Esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
	In questo scritto Papa Francesco delinea
le cause di tante ingiustizie: un’economia di
esclusione, la nuova idolatria del denaro, un
denaro che governa invece di servire, una
inequità che genera violenza, innestate
in alcune sfide culturali e religiose, come la
accidia egoistica, il pessimismo sterile, la
mondanità spirituale, la guerra tra colleghi.
La risposta alla povertà passa per scelte a due
livelli. Il primo, è l’elemosina, che non risolve
i grandi nodi, ma permette di avere un cuore
aperto per chi dona e un ristoro immediato per
chi riceve.
       Poi è necessario operare a livello più alto,
fino ad una nuova legislazione economica e
sociale, che permetta di incidere sulle radici
delle ingiustizie, onde creare una società più
giusta ed equa. È il compito di ogni uomo di
buona volontà.

                                                                             19_
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      di Valentina Ciarlante

                    il cuore
  Da dietro alla porta quello

                                                                 P
                                                                             er il basso Molise la Pasqua è
  sguardo che riempie

                                                                             arrivata dopo oltre 40 giorni in
                                                                             zona rossa.
                                                                             A poter uscire erano solo coloro
                                                                 che si prendevano cura di altre persone,
                                                                 cioè volontari instancabili che hanno
                                                                 portato avanti un impegno reso ancora più
                                                                 complicato dall’elevato rischio di contagio.
                                                                        Ma con la pandemia il legame che
                                                                 si è creato tra chi dona e chi riceve si è
                                                                 rafforzato, tanto che nessuno ha avuto paura
                                                                 di condividere anche i propri sentimenti più
                                                                 oscuri.
                                                                        Quello che si legge negli occhi di
                                                                 chi si è trovato a lottare contro il virus
                                                                 ha rappresentato la prova più grande da
                                                                 superare. Ma i volontari ci sono riusciti,
                                                                 perché la voglia di offrire speranza ha
                                                                 prevalso sullo scoramento.
                                                                        «Come associazione siamo stati
                                                                 sempre attivi, ma lo scenario alla fine
                                                                 di gennaio è completamente mutato –
                                                                 racconta Massimiliano -. La piccola realtà di
                                                                 Campomarino è stata protagonista di una
                                                                 escalation di contagi senza precedenti. Molti
                                                                 si sono ammalati, alcuni non ce l’hanno fatta
                                                                 e tutto questo ha portato me e gli altri a
                                                                 prestare aiuto a un numero sempre maggiore
                                                                 di persone. Non avevo considerato una

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                                              GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

                                 volontari in zona rossa
nuova variabile: la paura con cui                                       «Sono rimasta impressionata dal senso
anche noi volontari ci siamo trovati                             di abbandono che avvertivano tante persone
a fare i conti, ma questo non ci ha                              – dice Daniela -. Grazie al coraggio dei
fermato».                                                        volontari però tutti hanno potuto ricevere
Di fronte alle continue richieste di beni                              beni di prima necessità e solidarietà».
primari, di bombole d’ossigeno                                               	Dopo 28 anni di esperienza,
salvavita nessuno ha mai                                                        il presidente dell’associazione
abbandonato il campo, anzi.                                                        AISA Giuseppe Pesce
      «È stato come                                                                  confessa di essersi trovato
trovarsi in una brutta                                                                di fronte al rischio più
tempesta senza avere                                                                   grande.
il sentore di cosa                                                                       «Il nemico invisibile si
stesse per succedere                                                                    è portato via amici con
– le parole di Antonio -.                                                               cui ho condiviso la mia
Citando Poe: “La                                                                        vita – ha spiegato -.
morte rossa era entrata                                                                  Nonostante il
nel castello senza                                                                    dolore, occorreva
annunciarsi”, tuttavia ho                                                           rimanere lucidi e
avuto un’impressione positiva                                                     concentrati perché
da parte della gente e i sorrisi di                                           questo è fondamentale
ringraziamento da dietro alle porte mi                                    durante un’emergenza.
hanno dato un senso di gratificazione».                                 Ringrazio i miei volontari per non aver
      «Ciò che rimarrà impresso nella mia                        mai mollato.
mente - spiega Vittoria – saranno gli occhi di                   	Le attestazioni di ringraziamento
ogni singola persona colpita dal Covid che ho                    ricevute mi rincuorano perché siamo riusciti
incrociato dietro le vetrate delle abitazioni.                   a dare un contributo nel momento più
Ogni famiglia che guarisce colma il mio cuore                    buio della nostra comunità. Un grazie infine
di gioia infinita, il sacrificio viene ripagato da               per il supporto anche al CSV Molise e alla
conferme di guarigione».                                         Protezione Civile».

                                                                                                              21_
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 di Maria Antonietta Mariani
                                         Il genio femminile
                                    delle Madri Costituenti
Avvocato e presidente CIF Molise

   I
         l 2 giugno 1946 le donne                                                     cinque che entrarono a far parte della
         italiane esercitarono per la                                                 Commissione Speciale divenuta

                                                              21
         prima volta il diritto di votare e                                           nota con il nome Commissione
         di essere elette. Fu una giornata                                            dei 75 e incaricata di elaborare e
   importante per tutta l’Italia. Tra le              Le                              proporre il progetto di Costituzione

                                                  pioniere
   macerie e le miserie lasciate dalla                                                da discutere in aula. Tra loro Maria
   dittatura e dalla guerra, ovunque si                                               Federici (D.C.) prima presidente del
   discuteva di politica e la voglia di                                               Centro Italiano Femminile.
   ricominciare era tanta. Per le donne             che hanno                         		       Grazie al contributo e al
   quella divenne una primavera                                                       coraggio di queste 21 Madri della
   eccezionale. Per la prima volta                    fatto                           Repubblica le donne entrano
   poterono non solo ascoltare, ma                                                    ufficialmente dalla porta principale
   anche prendere parte attivamente                     la                            nella vita pubblica del nostro Paese,
   alla vita politica.
   	Le donne quel 2 giugno 1946               costituzione                            attraverso il riconoscimento nella
                                                                                      Costituzione di principi come la
   votarono in massa. Ne furono elette                                                pari dignità sociale e l’uguaglianza

                  L’esercito rosa del volontariato:

                                                         Q
                                                                       uest’anno, in qualità di Consigliera di Parità delle Province
                                                                       di Campobasso e Isernia, ho voluto dedicare l’8 marzo alla
                                                                       solidarietà e rivolgere un pensiero alle tante volontarie e
                                                                       associazioni, che fanno parte di quell’esercito del volontariato
                                                         che, anche in Molise, è un esercito soprattutto rosa, ritenendo così di
                                                         lanciare un messaggio celebrativo verso chi ogni giorno dà vita, attraverso
                                                         il proprio impegno, alla solidarietà e all’aiuto verso gli altri.
                                                                   Sono attenta, per ruolo e cultura personale, al mondo del lavoro e
                                                         delle professioni, dove ci sarebbe da dire molto sul ruolo delle donne e su
                                                         quanto ci sia ancora da fare per raggiungere standard di parità, soprattutto
                                                         sotto il profilo delle opportunità, delle retribuzioni, della carriera.
                                                                   Ma ciò che mi appassiona oggi è guardare a tutto quell’universo
                                                         femminile che è impegnato nel volontariato tanto più in un momento
                                                         difficile come quello relativo alla pandemia da Covid-19.
                                                                   Essere donna impegnata nel volontariato significa
                                                         oggi contribuire a sostenere un sistema di welfare che
                                                         riesce a intercettare quei bisogni che restano spesso

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                                                                               	Le donne erano approdate alla politica per
                                                                               spirito di servizio o per obbedienza al monito del
                                                                               Papa, che si era rivolto a loro in un celebre discorso
                                                                               del 1945,invitandole all’assunzione di responsabilità
                                                                               nella vita pubblica ed esclamando: “Tua res agitur!”.
                                                                                      A volte abbiamo l’impressione, leggendo le
                                                                               norme della Costituzione, di imbatterci in vere e
                                                                               proprie profezie.
                                                                                     Le nostre madri costituenti ci
                                                                                  hanno dato la possibilità di vivere
                                                                                   in democrazia, insegnandoci che
davanti alla legge di tutti i cittadini (art. 3), la parità                     l’impegno per conservarla deve essere
tra uomini e donne in ambito lavorativo (art. 4 e                                             quotidiano.
art. 37), l’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi
all’interno del matrimonio (art. 29) e la parità di                            	La meditazione sulle parole da loro espresse
accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive in                        ci deve stimolare ad ottenere la piena attuazione
condizione di uguaglianza.                                                     delle norme costituzionali, il ricordo delle loro
	Disse Sibilla Aleramo: «Si dovevano toccare gli                               vite ci deve provocare un serio impegno nella vita
abissi dell’orrore e della tragedia perché gli uomini                          politica e sociale di tutti i giorni. Le madri della
si convincessero a chiedere l’aiuto delle donne                                Repubblica sono state capaci di tradurre in regole il
nella società e nella politica».                                               sogno di una vita civile.

orgoglio di genere
marginali all’interno del nostro sistema economico e sociale,                  	Ed è nel ruolo
significa contribuire a quella visione della solidarietà che è fatta           stesso dell’impegno civile
di cura e di coraggio allo stesso tempo, di forza e di gentilezza, di          che ritrovo, in qualità di                          di Giuditta Lembo
                                                                                                                           Consigliera di Parità di Campobasso
attenzione e di altruismo.                                                     Consigliera di Parità, il               e Isernia e presidente ‘Il cuore delle donne’
	Con un pizzico di orgoglio di genere e un pizzico di                          senso di dedicare queste
orgoglio di volontaria (sono presidente dell’associazione ‘Il                  mie riflessioni alle donne
Cuore delle Donne’ e vicepresidente dell’associazione IRIS                     nel volontariato con l’auspicio che cresca sempre di più la cultura
malate oncologiche), voglio esprimere quello che io ritengo                    che le veda protagoniste della realtà e artefici di un cambiamento,
essere un pregio: essere donna e presidente o componente di una                quali soggetti volti all’azione e a definire un ruolo di guida.
associazione di volontariato credo sia un binomio che arricchisce              Essere volontarie significa soprattutto questo, si pensi per
lo stesso mondo del volontariato, credo aiuti meglio a mediare                 esempio alle donne impegnate al fianco delle vittime di violenza!
e a organizzare le attività, soprattutto quando queste si basano                        Mi complimento con il CSV per il grande impegno nel
sull’impegno e la voglia di mettersi a disposizione degli altri.               promuovere le tante attività del volontariato molisano e sono
	Essere donna ci permette di guardare agli obiettivi,                          convinta che insieme e in rete possiamo raggiungere i tanti
anche i più complicati, con determinazione mettendo in campo                   obiettivi finalizzati al bene comune perché il volontariato è una
una energia e una forza che credo appartengano solo al mondo                   risorsa e un valore per l’intera collettività!
femminile.

                                                                                                                                                      23_
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                                                 GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

di Antonella Iammarino
   Direttrice Il Colibrì

A
             vvolta in un appariscente vestito rosso la
             splendida Elodie al Festival di Sanremo
             2021 ha raccontato emozionata la sua
             storia. La periferia fisica e culturale, le
difficoltà economiche, i comportamenti al limite,
la distanza infinita dai coetanei senza problemi di
povertà. Lei ce l’ha fatta a far conoscere quanto è
brava, oltre che bella. Un incontro fortunato con
un musicista che l’ha avvicinata al jazz le ha aperto
le porte di una vita assolutamente inaspettata. Ma
quanti suoi coetanei, con i loro sogni di vita, sono
rimasti al palo?
		Eccolo il tema del momento, che il
Festival nazionale ha voluto abbracciare: la povertà
educativa di tanti nostri ragazzi. Un binomio che da
qualche tempo permea fortemente tutti gli angoli
delle politiche sociali che riguardano i minori. E
per il quale, per fortuna, vengono investite risorse
a livello nazionale ed internazionale con bandi che                     meno possibilità di partecipare ad attività che
finanziano le migliori (speriamo) progettualità.                        possano tirarne fuori davvero le potenzialità.
        I dati più recenti ci dicono che nel                                   Magari alcuni ci riusciranno lo stesso, ma
nostro paese abbiamo circa un milione                                   a un prezzo mediamente molto più alto. E tanti
e 200mila minori che vivono in povertà                                  resteranno al palo, senza poter scegliere il loro
assoluta. E altri due milioni in povertà                                percorso. Elodie ha raccontato di essere
relativa. Quando sentiamo il termine ‘povertà’                          stata fortunata, ma per tantissimi, troppi,
pensiamo subito alle difficoltà economiche di tante                     non è così.
famiglie.                                                                      Allora è bene che una società civile
        Ma la povertà educativa è molto di                              si dia da fare per recuperare valori forti
più. Investe necessariamente anche la                                   come la collaborazione e per fornire a tutti
dimensione emotiva e sociale dei bambini,                               i minori le stesse opportunità di sviluppo.
limitando le opportunità di sviluppo,                                   	E perché questo possa essere messo in campo
personale e relazionale.                                                in maniera oculata e proficua occorre mappare
	Un bambino che nasce in un contesto                                    il territorio e capire bene la distribuzione
economicamente svantaggiato ha certamente                               dei bisogni.

La              storia di Elodie
a Sanremo, un monito
contro la povertà educativa
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Tutti i
                                                COLORIdel Dono
                                                GLI ORIZZONTI SOCIALI DEL MOLISE

                                                                                    Occorre un osservatorio
                                                                                          sociale che funzioni
                                                                                     e che possa monitorare
                                                                                       i reali bisogni per non
                                                                                   lasciare indietro nessuno

                                                                       supporto che possa indicare parametri uniformi
                                                                       nella raccolta delle informazioni per fare poi una
                                                                       stima organica e unica.
                                                                              Ma che cosa significa non avere una mappa
                                                                       unica dei bisogni dell’infanzia in Molise? Significa
                                                                       tante cose.
                                                                       Innanzitutto, si rischia di lasciare indietro esigenze
                                                                       importanti per correre dietro a quelle più gettonate,
                                                                       ma magari meno necessarie. Poi è un danno per i
                                                                       bambini stessi, perché gli interventi non vengono
                                                                       programmati in maniera oculata sul territorio e
                                                                       quindi ci saranno sempre territori con mille progetti
                                                                       e territori dimenticati. Infine, ci sono conseguenze
                                                                       sull’economia locale, perché l’esposizione del
                                                                       contesto nella progettazione si fa con i dati e molti
                                                                       progetti non vengono finanziati, perché il quadro
                                                                       che si illustra è scarsamente documentato.
                                                                       	In passato ci sono stati alcuni tentativi da
                                                                       parte della Regione di istituire un osservatorio
               Foto © Il Messaggero
                                                                       regionale sui fenomeni dell’infanzia, ma come
                                                                       spesso accade si trattava di realtà legate al precariato
                                                                       e quindi sfumate. Ma attenzione: quella che non
Ecco allora la funzione imprescindibile
                                                                       sfuma è la necessità di dare ai nostri bambini e ai
dell’osservatorio sociale, che a livello
                                                                       nostri ragazzi la giusta attenzione. Oggi più che
centrale è presente presso le più importanti
                                                                       mai, visto che alla crisi preesistente si è aggiunta
agenzie per l’infanzia e l’adolescenza
                                                                       quella portata dalla pandemia. Con conseguenze su
(Unicef, Con i Bambini, Save the Children
                                                                       ogni fronte per tutte le fasce di età.
e altre), ma che a livello locale in Molise
                                                                       	Le politiche per l’infanzia vanno riprese
lascia pesantemente a desiderare.
                                                                       in mano con determinazione e soprattutto con
       Allo stato attuale in regione ottenere dei
                                                                       competenza. I ruoli di chi deve muovere le fila (ad
dati completi e coerenti sulla situazione dei minori
                                                                       ogni livello) devono essere attribuiti a chi sa come
in termini di povertà educativa (ma non solo su
                                                                       e dove mettere mano. Le buone pratiche in materia
questo tema) è praticamente impossibile.
                                                                       ci dicono che bisogna saper conciliare le strategie
       A muoversi sono i singoli Ambiti sociali
                                                                       più avanzate del momento con l’esperienza di chi
territoriali, che raccolgono i dati quando e come
                                                                       meglio conosce, come lo chiamò Kipling nel Libro
possono, in base al personale e agli oneri più urgenti.
                                                                       della Giungla, il cucciolo di uomo.
È assente però un sistema di coordinamento e di
                                                                                                                          25_
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