TECHNE - architecture and social innovation - 14 | 2017 - re.public.polimi.it.
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TECHNE Journal of Technology for Architecture and Environment 14 | 2017 Poste Italiane spa - Tassa pagata - Piego di libro Aut. n. 072/DCB/FI1/VF del 31.03.2005 architecture and social innovation FIRENZE UNIVERSITY PRESS
TECHNE Journal of Technology for Architecture and Environment Issue 14 Year 7 Director Mario Losasso Scientific Committee Ezio Andreta, Gabriella Caterina, Pier Angiolo Cetica, Romano Del Nord, Gianfranco Dioguardi, Stephen Emmitt, Paolo Felli, Cristina Forlani, Rosario Giuffré, Lorenzo Matteoli, Achim Menges, Gabriella Peretti, Milica Jovanović-Popović, Fabrizio Schiaffonati, Maria Chiara Torricelli Editor in Chief Emilio Faroldi Editorial Board Ernesto Antonini, Roberto Bologna, Carola Clemente, Michele Di Sivo, Matteo Gambaro, Maria Teresa Lucarelli, Massimo Perriccioli Assistant Editors Riccardo Pollo, Marina Rigillo, Maria Pilar Vettori, Teresa Villani Editorial Assistant Viola Fabi Graphic Design Veronica Dal Buono Editorial Office c/o SITd A onlus, Via Toledo 402, 80134 Napoli Email: redazionetechne@sitda.net Issues per year: 2 Publisher FUP (Firenze University Press) Phone: (0039) 055 2743051 Email: journals@fupress.com Journal of SITd A (Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura) Il presente volume è stato stampato con i contributi economici di ABC_Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito_Department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering del Politecnico di Milano.
SIT d A Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura TECHNE 14 | 2017
TECHNE 14 2017 ARCHITETTURA E INNOVAZIONE SOCIALE ARCHITECTURE AND SOCIAL INNOVATION INTRODUZIONE AL TEMA INTRODUCTION TO THE ISSUE Cultura tecnologica e dimensioni del sociale 6 Technological culture and social dimensions Mario Losasso PROLOGO PROLOGUE Architettura come materia sociale 11 Architecture as social material Emilio Faroldi DOSSIER a cura di/edited by Cristina Forlani and Massimo Perriccioli Innovazione sociale: quale scenario, quale progetto 18 Social innovation: Which scenario, which project Maria Cristina Forlani Innovazione sociale e cultura del progetto 25 Social Innovation and design culture Massimo Perriccioli Società Luogo Progetto. Apprendere dalla crisi 32 Society Place Project. Learning from crisis. Antonello Sanna Architettura e Democrazia. Una conversazione con Salvatore Settis 37 Between architecture and democracy. A conversation with Salvatore Settis Maria Cristina Forlani, Salvatore Settis Architettura e Beni Comuni. La prospettiva degli usi civici 40 Architecture and Commons. The prospect of civic uses. Carmine Piscopo, Daniela Buonanno Lo stile antropocene. Lo spazio della partecipazione e il linguaggio dell’architettura 46 The Anthropocene style. The Space of Participation and the Language of Architecture Sara Marini Le città d’arte medio-piccole e lo sviluppo a base culturale: è possibile guardare avanti e non indietro? 51 Medium-small sized art cities and culture-led development: Can we look ahead and not behind? Pierluigi Sacco La sostenibile leggerezza del limite 58 The sustainable lightness of the limit Alessio Dionigi Battistella SCATTI D’AUTORE ART PHOTOGRAPHY a cura di/edited by Marco Introini Modernità Indiana 66 Indian Modernity CONRIBUTI CONTRIBUTIONS SAGGI E PUNTI DI VISTA ESSAYS AND VIEWPOINTS La progettazione ambientale per l’inclusione sociale: il ruolo dei protocolli di certificazione ambientale 76 Environmental design for social inclusion: the role of environmental certification protocols Erminia Attaianese, Antonio Acierno Autosostenibilità dell’habitat nel nord-Africa postcoloniale tra individuale e collettivo 88 Self-sustainability of the post-colonial North Africa habitat between individual and collective spheres. Carlo Atzeni, Silvia Mocci
TECHNE 14 2017 L’iniziativa comunitaria Urban Innovative Actions: una lettura critica dei progetti selezionati 97 The Urban Innovative Actions initiative of the European Union: a critical analysis of the selected projects Alessandra Barresi Connecting Cultures, strategie per il miglior uso della diversità 105 Connecting Cultures, Strategies for the Best Use of Diversity Cristiana Cellucci, Michele Di Sivo Dall’INA Casa all’Housing Sociale. Ma di quale innovazione stiamo parlando? 116 From INA-Casa to Social Housing. But what kind of innovation are we talking about? Anna Delera Abitare Collaborativo: percorsi di coesione sociale per un nuovo welfare di comunità 125 Collaborative living: social cohesion trajectories for a new community welfare Giordana Ferri, Angela Silvia Pavesi, Marta Gechelin, Rossana Zaccaria La rigenerazione urbana come occasione di innovazione sociale e progettualità creativa nelle periferie 139 Urban Regeneration as an opportunity of social innovation and creative planning in urban peripheries Gabriella Pultrone American Design Activism 147 American Design Activism Renata Valente RICERCA E SPERIMENTAZIONE RESEARCH AND EXPERIMENTATION Strategia per il miglioramento prestazionale nell’edilizia spontanea 158 Strategy for better performance in spontaneous building Adolfo Francesco Lucio Baratta, Laura Calcagnini, Fabrizio Finucci, Antonio Magarò, Henry Molina, Hector Saul Quintana Ramirez Light on Vallette, Torino. Progetto di Qualificazione Urbana per l’area centrale del quartiere 168 Light on Vallette, Turin. Urban Regeneration Project for the neighborhood’s central area Maria Luisa Barelli, Paola Gregory Home for homeless. Linee guida per la progettazione dei centri di accoglienza notturna 179 Homes for homeless. Design guidelines for night shelters Cristian Campagnaro, Roberto Giordano Esperienze inclusive di rigenerazione urbana: caserme dismesse nella periferia di Udine 188 Inclusive experiences of urban regeneration: abandoned barracks in the suburbs of Udine Christina Conti, Giovanni La Varra, Livio Petriccione, Giovanni Tubaro Territori della cultura tra rigenerazione e innovazione sociale. Una sperimentazione italiana 200 Territories of culture between regeneration and social innovation. An Italian experimentation Francesca Daprà, Viola Fabi Osservatorio P.A.R.C.O. Caratterizzazioni per la qualità ambientale indoor 209 Observatory P.A.R.C.O. Characteristics for indoor ambient quality Alberto De Capua, Valeria Ciulla Piattaforme collaborative per progetti di innovazione sociale. Il caso Miramap a Torino 218 Collaborative platforms for social innovation projects. The Miramap case in Turin Francesca De Filippi, Cristina Coscia, Grazia Giulia Cocina Interazioni creative tra luoghi e comunità: esperienze di riattivazione delle aree interne 226 Creative interactions between places and communities: experiences of reactivating inland areas Katia Fabbricatti Dalla gestione dell’emergenza accoglienza ad un modello di città inclusiva per le comunità migranti e per le comunità ospitanti 234 From the management of refugee reception to a model of inclusive city for migrant and hosting communities Celestina Fazia Riqualificazione di spazi comuni autogestiti: il caso di studio di Tor Bella Monaca a Roma 241 Regeneration of shared self-managed spaces: the case study of Tor Bella Monaca in Rome Tiziana Ferrante, Teresa Villani, Pierluigi Cervelli Tecnologie per l’adattamento e strategie di co-progettazione per rifunzionalizzare gli spazi storici 252 Adaptive technologies and co-design strategies for historic spaces rehabilitation Jacopo Gaspari, Andrea Boeri, Valentina Gianfrate, Danila Longo Ina-Casa La Fiorita. Un protocollo per la riqualificazione condivisa dell’edilizia sociale 260 Ina-Casa La Fiorita. A system for the shared regeneration of social housing Lia Marchi, Elisabetta Palumbo, Ambra Lombardi, Ernesto Antonini
TECHNE 14 2017 La pratica dell’auto-promozione nelle abitazioni indipendenti suburbane 271 The practice of self-provision in suburban detached homes Maja Lorbek Collective Self-Organized Housing: metodi, procedure e strumenti per nuove costruzioni e retrofit 276 Collective Self-Organised Housing: methods, procedures and tools for new buildings and retrofit Emanuele Piaia, Roberto Di Giulio, Rizal Sebastian, Ton Damen SNAP House. Modulo abitativo temporaneo per i rifugiati in Europa 285 SNAP House. Temporary residential module for refugees in Europe Andrea Rebecchi, Alessandro Mapelli, Marta Pirola, Stefano Capolongo Analisi dei flussi e dei fattori d’impatto sull’accessibilità e l’identità degli spazi pubblici 295 Analysis of the flows of the factors that impact the accessibility and identity of public spaces Ilenia Maria Romano, Luca Marzi, Nicoletta Setola, Maria Chiara Torricelli L’ambiente costruito per una società che invecchia. Strumenti di indagine e strategie di intervento 309 Building environments for an ageing society. Surveying tools and intervention strategies Rossella Roversi, Fabrizio Cumo, Elisa Pennacchia, Luca Gugliermetti, Giorgio Pavan Age-friendly cities: spazio pubblico e spazio privato 319 Age-friendly cities: public and private space Lorenzo Savio, Daniela Bosia, Francesca Thiebat, Yu Zhang Emergenza: quale innovazione nei componenti prefabbricati per una edilizia ecosolidale 328 Emergency: innovative prefabricated construction components for an eco-solidarity architecture Adriana Scarlet Sferra L’innovazione eco-sociale per l’efficienza dei metabolismi urbani 335 Eco-social innovation for efficient urban metabolisms Alessandro Sgobbo Regie e processi innovativi nel progetto di riattivazione sociale e rigenerazione ambientale degli spazi pubblici residuali 343 Innovative processes and management in the social reactivation and environmental regenerative project Gianpiero Venturini, Raffaella Riva Misure di adattamento community-based per il water sensitive urban design in contesti di vulnerabilità socio-ambientale 352 Community-based adaptation measures for water sensitive urban design i contexts of socio-environmental vulnerability Cristina Visconti DIALOGHI DIALOGUES a cura di/edited by Jacopo Gaspari Tra innovazione tecnologica e innovazione sociale: una nuova dimensione di progetto e di processo 362 Between technological innovation and social innovation: a new design and process dimension con | with Maurizio Busacca 369 RECENSIONI REVIEWS a cura di/edited by Andrea Giachetta Bocco, A. (Ed.), Yona Friedman: Tetti 372 Stefania De Medici Borella, G. (Ed.), Colin Ward: Architettura del dissenso. Forme e pratiche alternative dello spazio urbano 375 Francesca Scalisi Marino, G. (Ed.), Franz Graf: Les dispositifs du confort dans l’architecture du XXe siècle: connaissance et stratégies de sauvegarde 378 Paola Ascione Ginelli, E. (Ed.): L’orditura dello spazio pubblico. Per una città di vicinanze 380 Federica Ottone
Regie e processi innovativi nel progetto di riattivazione RICERCA E SPERIMENTAZIONE/ sociale e rigenerazione ambientale degli spazi pubblici RESEARCH AND residuali EXPERIMENTATION Gianpiero Venturini, Raffaella Riva, raffaella.riva@polimi.it Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano, Italia gianpiero.venturini@polimi.it Abstract. Il contributo restituisce alcune esperienze di ricerca orientate all’inno- dazione Cariplo e di Creative Industries Fund NL, sui temi vazione di processo nel contesto di azioni e progetti per la rigenerazione delle “periferie dell’abitare”, indagando in particolare i contenuti tecnici e le relazioni della riattivazione sociale ed economica di spazi urbani di- operative e procedurali che intercorrono tra interventi di riqualificazione fisico- smessi, attraverso azioni spontanee o programmate; spaziale e pratiche sociali partecipative. Il contesto di analisi è costituito da spazi – i primi esiti della ricerca dottorale avviata da Gianpiero Ven- urbani pubblici e/o collettivi che presentano caratteri di marginalità, luoghi che, per vari motivi, hanno perduto la loro funzione originale e si configurano oggi turini nell’ambito del programma in “Architettura, ingegneria come ambiti residuali, nei quali si palesano fenomeni di degrado sia ambienta- delle costruzioni e ambiente costruito” del Politecnico di Mi- le che sociale. Una condizione ricorrente negli ambiti periferici e semi-periferici lano (tutor Elena Mussinelli, relatore Daniele Fanzini). delle città, ma anche in aree centrali interessate da rilevanti processi di trasfor- mazione legati alla dismissione produttiva e alla riconfigurazione del sistema della Mentre il primo lavoro ha posto le basi per definire, anche dal pun- mobilità e del trasporto. Ciò che accomuna questi luoghi, indipendentemente to di vista tassonomico, il significato dell’intervento di riattivazio- dalla loro dimensione o localizzazione, è il loro carattere pubblico, vale a dire ne, ed i modi in cui è stato praticato in alcuni casi studio europei la loro rilevanza - in termini di “potenziale” - per le comunità di cittadini che si trovano coinvolti nelle dinamiche di trasformazione che stanno caratterizzando di successo, il secondo lavoro, tuttora in corso, ha inteso approfon- le città di tutto il mondo. dirne la conoscenza dal punto di vista delle implicazioni metodo- Parole chiave: Riattivazione, Inclusività, Partecipazione, Spazio pubblico, Eco- logiche e procedurali, con l’obiettivo di pervenire alla definizione nomia della condivisione, Network relazionali, Ruolo sociale dell’architetto. di un toolkit di progetto applicabile a interventi di diversa natura e scala. Il percorso di approfondimento della ricerca dottorale in particolare prevede: (1) una fase teorica di analisi dei processi e dei Introduzione Il rinnovato interesse per i temi metodi della rigenerazione urbana su diverse scale spazio/tempo- della riqualificazione dell’am- rali con l’obiettivo di definire l’apparato metodologico strumentale biente urbano indica una nuova coscienza verso l’uso consape- di riferimento; (2) l’analisi di casi studio internazionali opportu- vole delle risorse di cui disponiamo, che oggi coinvolge diretta- namente selezionati per testare il modo in cui l’apparato metodo- mente la popolazione, generando nuove pratiche di programma- logico sperimentale è stato utilizzato; (3) una sperimentazione sul zione e progettazione condivisa degli interventi. L’argomento, campo che sarà condotta attraverso il metodo della ricerca-azione riconducibile al più ampio tema della partecipazione nell’ambito applicata a casi concreti di riattivazione urbana. della cultura della progettazione alle diverse scale, è qui indagato Parte di questo percorso, avviatosi a gennaio 2017, ha già prodot- attraverso due attività, tra loro interconnesse, riguardanti l’inno- to alcuni primi risultati, che saranno analizzati nel seguito della vazione di processo nel contesto di azioni e progetti per la rige- trattazione. nerazione delle periferie dell’abitare: – un’indagine svolta da maggio 2014 a gennaio 2016 attraverso Inquadramento teorico Se negli anni prima della crisi l’Associazione Culturale New Generations1, con il supporto gli interventi sul territorio par- dell’Ambasciata e Consolato dei Paesi Bassi in Italia, di Fon- tivano in genere dall’iniziativa di un operatore pubblico o pri- Innovative processes Abstract. The contribution introduces acter, that is represented by their relevance the context of actions and projects for some research experiences focuses on – in terms of “potential” – for the commu- the regeneration of suburbs of living: and management in innovation processes in the context of ac- nities of citizens who are involved in the • a survey conducted between May the social reactivation tions and projects for the regeneration of transformation processes that characterize 2014 and January 2016 through the the so-called “periferie dell’abitare” (sub- the cities all over the world. New Generations Cultural Associa- and environmental urbs of living), investigating in particular Keywords: reactivation, inclusivity, par- tion1 – supported by the Embassy of regenerative project the technical content and operational and ticipation, public space, sharing economy, the Netherlands in Italy, the Cariplo procedural relations between interventions relational networks, social role of the archi- Foundation and the Creative Indus- of physical- spatial and participative social tect. tries Fund NL – on social and eco- practices. The context of analysis focuses nomic re-activation of discontinued on marginal public and / or collective urban urban spaces, through spontaneous spaces, places that, for various reasons, Introduction or planned actions; have lost their original function and are The renewed interest in the urban re- • the first outcomes of the doctoral now considered as residual areas where generation indicates a new conscious- research started by Gianpiero Ven- environmental and social degradation ness towards the use of the resources turini under the program “Architec- phenomenas occur. A recurring condition we have, which directly involves the ture, Construction Engineering and in peripheral and semi-peripheral areas of population, generating a new ap- Built Environment” of the Politecni- cities, but also in central areas affected by proach for these Interventions. The co di Milano (tutor Elena Mussinelli, major transformation processes related to topic, connected to the broader theme supervisor Daniele Fanzini). productive dismantling and reconfiguration of participation in the design culture at While the first work has laid the of the mobility and transport system. What the various scales, is investigated here groundwork for defining, also from the these places have in common, regardless through two interconnected activities, taxonomic point of view, the meaning of their size or location, is their public char- regarding the innovation of process in of the reactivation intervention and the 343 ISSN online: 2239-0243 | © 2017 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 14 2017 DOI: 10.13128/Techne-20784 351
vato che, facendosi promotore di un’idea, ne finanziava diretta- ne e della verifica delle scelte progettuali come metodo di lavoro mente la realizzazione, oggi sembra non essere più così. “La (Schiaffonati, 2008). riduzione degli investimenti e la minore disponibilità di risorse Un’ampia riflessione sui processi partecipativi come strumenti stanno favorendo il moltiplicarsi di progetti condivisi, con un utili al recupero dell’ambiente costruito ci viene fornita da Vitra- dato importante di cambio rispetto al passato: il benestare delle no (2008), nella cui esperienza l’idea forza condivisa dagli attori pubbliche amministrazioni in operazioni di questo tipo, che in dello sviluppo locale si fa strategia per costruire quadri di prio- precedenza venivano trascurate a scapito di progetti promossi rità e di azioni, che concorrono alla formazione delle stesse con- da attori economicamente più stabili” (Venturini e Venegoni, dizioni per la fattibilità degli interventi. Il punto di vista è condi- 2016). viso da Amirante, che osserva: “codici e protocolli della proget- Architetti, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, as- tazione partecipata non possono essere definiti in astratto, ma sociazioni, gruppi informali e semplici cittadini attivi sul ter- vanno tarati alle particolari circostanze (tempi, luoghi, storia) e ritorio si trovano oggi sempre più spesso a collaborare, con la ai particolari contesti (oggetti, livelli) del processo”. La parteci- conseguente esigenza di definire un nuovo approccio al progetto, pazione, intesa sia come strumento utile a comprendere processi non più calato dall’alto come succedeva in passato, ma basato su spaziali e dinamiche immateriali di trasformazione del reale, sia un’attenta analisi del contesto, il coinvolgimento delle comunità come strumento per definire nuovi modelli di governance isti- locali e l’uso di strumenti adeguati. Tra questi, la pratica della tuzionale dentro ai principi del decentramento amministrativo, progettazione partecipata, che Almirante (2008) colloca nei di- viene efficacemente riferita da Mussinelli (2008) alla doppia va- spositivi specifici di ricerca e sperimentazione propri della Tec- lenza del principio di sussidiarietà: quella verticale che riporta nologia dell’Architettura. le decisioni ai luoghi di specifico interesse, e quella orizzontale, La partecipazione nell’ambito della cultura della progettazione “più simile a forme di partecipazione dal basso con strategie di alle diverse scale è un tema che, in Italia, Schiaffonati (2008) fa ri- tipo bottom up”, attraverso le quali i cittadini hanno modo di salire agli anni ’50, quando le istanze del cambiamento e della ri- attivarsi per promuovere azioni concrete in collaborazione con le costruzione post bellica animavano l’attività urbanistico-edilizia, amministrazioni locali. Un processo di attivazione che Mussinel- ma anche la rinascita delle istituzioni civili. Da quel momento, e li riferisce al concetto di geocomunità nel momento in cui riesce per tutti gli anni ’80, periodo in cui il paese è chiamato a recepire ad intercettare i caratteri e la dimensione identitaria del luogo. dispositivi comunitari in tema di sostenibilità ambientale basati La crescita dei livelli di adesione degli abitanti e la loro traduzio- sulla trasparenza e la condivisione delle scelte, la partecipazione ne in modelli sempre più strutturati di collaborazione e coinvol- ha permeato le vicende e la legislazione urbanistico ed edilizia, gimento attivo, è ben rappresentata da Amirante (2008), quando e coinvolto importanti figure di studiosi quali Vittoria e Zanuso, afferma: “per la gestione di spazi aperti cittadini, sovente si regi- dai cui scritti emerge con chiarezza l’esigenza della condivisio- strano casi di autogestione, attraverso iniziative poste in atto per ways it has been put in place in some actuated since January 2017, has al- tives, associations, informal groups and the country was called upon to direct successful European case studies, the ready produced some first results, just plain citizens who are active in the community resources towards environ- second work, still ongoing, intends to which will be analyzed in the following region, today find themselves working mental sustainability based on trans- deepen its knowledge from the point of section. together more and more often, there parency and the sharing of choices, view of methodological and procedural is consequently the need to define a participation has permeated planning implications, with the aim of reaching Theoretical framework new approach to the project, no longer and building activities and legislation the definition of a project toolkit ap- If, in the years before the crisis, inter- the top-down approach of the past, and involved important scholars such plicable to interventions of different ventions on a specific area generally but based on a careful analysis of the as Vittoria and Zanuso, from whose nature and scale. The deepening of began with the initiative of a public or context, the involvement of local com- studies there clearly emerges the need the doctoral studies will be structured private operator, who, acting as a pro- munities and the use of the right tools. to share and verify project choices as a as following: (1) a theoretical phase of moter of an idea, directly financed Among these is the process of partici- working method (Schiaffonati, 2008). analysis of processes and methods of their realisation, today the process patory design, which Amirante (2008) A broad reflection on participatory urban regeneration on different space/ seems to be different. “The reduction ranks with the specific research and processes as useful instruments for the time scale, with the aim of defining in investment and a lower availability experimentation apparatus of Archi- recovery of the built environment is the referential instrumental apparatus; of resources are favoring the multipli- tectural Technology. provided by Vitrano (2008), in whose (2) the analysis of international case cation of shared projects, with an im- Participation in the culture of planning experience, the strength of the idea studies selected to test the way the ex- portant change compared to the past: at different levels is a theme which in shared by the participants in local de- perimental methodological apparatus the approval of public administrations Italy Schiaffonati (2008) places in the velopment becomes a strategy for the has been used; (3) a field experiment in such operations, which were previ- 50s, when the post-war need for change formulation of plans with priorities that will be conducted through the ously neglected in favour of projects and reconstruction animated the plan- and actions which contribute to the research-action method applied to real promoted by more economically stable ning-building sector and the rebirth creation of the conditions necessary to cases of urban reactivation. actors (Venturini and Venegoni, 2016). of community institutions. Since then, ascertain project feasibility. This point Part of this program, which has been Architects, public service representa- and throughout the 80s, a period when of view is shared by Amirante, who 344 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
spontanea iniziativa degli utenti”. Formule nuove, quindi, che coinvolgimento e collaborazione, che insieme ad altri strumenti, stanno alla base di interventi frutto della condivisione tra regia quali per esempio il baratto amministrativo e i contratti di cura, tecnica e cittadinanza attiva per definire modalità di gestione e permette ai cittadini di esprimersi sul proprio futuro, dando cor- di finanziamento a partire dalle reali esigenze dell’utenza (Cle- po a quei principi di sussidiarietà orizzontale e verticale richia- mente, 2016). mati da Mussinelli. Il tema della partecipazione nella “riattivazione” e nei processi di Il ricorso a metodi partecipativi nei quali la strategia possa mo- rigenerazione urbana si legano inoltre alla cultura urbanistica e bilitare l’intelligenza collettiva e, attraverso di essa, favorire l’in- del planning anglosassone. Teorie diffuse da autori come Fore- sorgere di soluzioni innovative è un particolare aspetto del pro- ster, Healey, Innes, affermano la legittimità e l’efficacia dell’azione blema posto da Fanzini e Rotaru (2015), che rimanda ai temi di pianificazione in relazione alla capacità di promuovere con- dell’anticipazione come metodo progettuale e ad alcuni modelli senso. In Italia, la scuola milanese individua nell’Action Planning già codificati nell’ambito del progetto riferito ai temi della soste- un metodo che consente di individuare bisogni e problematiche nibilità come per esempio l’Adaptive Design, ai quali la ricerca di uno specifico contesto locale, attraverso il diretto coinvolgi- dottorale guarda per definire modelli teorici di riferimento. mento della cittadinanza, che conosce in prima persona le pro- blematiche dell’area d’intervento. Attraverso questo approccio, Metodologia di analisi L’indagine Re-Act2 si è sviluppa- tutti i gruppi direttamente o indirettamente coinvolti dall’inter- utilizzata nella ricerca ta a partire dalla realizzazione di vento, possono far valere le proprie idee, partecipando ad incon- alcune video-interviste a esperti tri pubblici che servono a definire la strategia di intervento. di diverse discipline3, che hanno permesso di definire una prima In campo internazionale il modello dell’Open-Government rap- tassonomia dell’intervento di riattivazione urbana in base alla presenta una modalità di esercizio del potere aperto e trasparen- quale sono stati selezionati i casi studio di successo. Dall’analisi te, nel quale le istituzioni, le comunità di cittadini e le loro rap- dei casi studio sono emersi alcuni tratti comuni dell’intervento di presentanze sono inseriti in vere e proprie reti collaborative, che riattivazione, riconducibili ai seguenti punti: si differenziano per gradi di complessità: dal livello più semplice, 1. interventi realizzati dopo il manifestarsi della crisi del 2008, che prevede il solo coinvolgimento informativo dell’utenza, sino che di fatto ha decretato l’esigenza di nuovi strumenti, prati- ai livelli superiori, nei quali il coinvolgimento investe il settag- che, modelli condivisi; gio dei problemi e forme di coinvolgimento diretto dei cittadini 2. in aree che, per vari motivi, hanno perduto la loro funzione nei processi di programmazione, progettazione, realizzazione, originale e nei quali si palesano fenomeni di degrado am- gestione e manutenzione degli interventi. Il débat public, recen- bientale e/o sociale; temente adottato dalla nuova legge quadro sugli appalti pub- 3. su porzioni di territorio limitate e che, proprio a causa della blici, rappresenta una forma di public engagement a cavallo tra loro scala ridotta, non possiedono i requisiti per intercettare observes: ‘codes and protocols of par- to the concept of geocommunity when ley, and Innes confirm the legitimacy regarding use, up to higher levels at ticipatory design cannot be abstractly it is possible to isolate the character and and efficiency of planning in relation which the sector is faced with the prob- defined, but must be calibrated to the identity of place. to the capacity to promote consensus. lems and varieties of real collaboration, individual circumstances (time, place, The growing belief of the citizens and In Italy, the milanese school in Ac- namely the direct involvement of citi- history) and individual contexts (ob- its translation into increasingly more tion Planning identifies a method of zens in the planning, projection, reali- jects, levels) of the process’. Participa- structured models of collaboration and pinpointing the needs and problems sation, management and maintenance tion, seen both as a useful instrument active involvement, is neatly illustrated of a specific local context by the direct processes. The recently adopted pub- to understand spatial processes and by Amirante (2008) when he affirms: involvement of the residents, who un- lic debate with regard to public works the immaterial dynamics of the trans- ‘often in the management of open derstand the problems of the area from contracts, represents a type of public formation of reality and as an instru- spaces, cases of self-management occur first-hand experience. In this manage- engagement which is both involvement ment to define new institutional gov- through spontaneous initiatives started ment process, the planner becomes and collaboration and which, together ernance models within the principles by the users’. New formulas, therefore, a mediator, guaranteeing quality and with other systems, such as adminis- of administrative decentralisation, is which are the basis for operations pro- contributing to create the right condi- trative exchange and service contracts, effectively linked by Mussinelli (2008) duced by sharing between technical tions for accessibility and transparency. allows citizens to make decisions about to the double valence of the principle of direction and active citizenship to de- On an international scale, the Open- their future, actualising the horizontal subsidiarity: the vertical type which re- fine management and financing meth- Government model represents a power and vertical principles of subsidiarity fers decisions to places of specific inter- ods based on the real needs of the user operating method which is open and referred to by Mussinelli. est, and the horizontal, ‘more similar to (Clemente, 2016). transparent, wherein the institutions, The use of participatory methods in forms of participation with bottom-up The theme of participation in the “reac- citizens and their representatives be- which the strategy can mobilize col- type strategies’, through which citizens tivation” and in the urban regeneration long to real collaborative networks lective intelligence and, through it, are able to promote real actions in col- processes are tied to Anglo-Saxon ur- which may be differentiated by levels encourage the emergence of innovative laboration with local government. An ban planning and culture. Widespread of complexity. From the most basic solutions is a particular aspect of the action process which Mussinelli refers theories by authors like Forester, Hea- level, which only provides information problem posed by Fanzini and Rotaru 345 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
l’interesse di potenziali stakeholder pubblici o privati; prima lettura dei casi studio, ed i tre successivi (c,d, e f) emersi 4. che vedono un coinvolgimento diretto della cittadinanza at- dall’ulteriore analisi dei progetti, è indicata all’interno della Fig. 1. traverso pratiche di partecipazione o di co-progettazione; 5. in contesti urbani edificati, senza distinzione tra aree centrali Analisi di tre casi casi Tra i casi 10 casi studio analizza- o periferiche. studio rappresentativi ti nell’ambito delle due ricerche, della riattivazione urbana saranno qui analizzati tre inter- L’analisi condotta all’interno della ricerca dottorale ha previsto venti che ci permettono di com- due ulteriori momenti di approfondimento: (1) il reperimento di prendere meglio i dati presentati in tabella: lo Schieblock (Rot- materiale documentale supplementare, sia cartaceo che on-line terdam), Nevicata14 (Milano), il De Ceuvel (Amsterdam). per comprendere le specificità di questi interventi; (2) l’ulteriore analisi dei casi studio selezionati sulla base dei cinque punti uti- Schieblock: la proposta per la riattivazione di questo edificio (4), lizzati per definire il termine riattivazione. occupato dallo studio Olandese ZUS negli anni precedenti alla Dalla prima analisi sono emersi due caratteri comuni a tutti i 10 crisi, viene presentata in occasione della Biennale di Venezia del progetti selezionati: 2008, attraverso un articolo critico. L’articolo immagina la Rot- (a) la ridefinizione degli strumenti classici di progettazione ur- terdam del futuro, ma la città contemporanea è diversa da quella bana; prospettata da ZUS che, attraverso questo contributo, introduce (b) il ruolo chiave della comunità di utenti coinvolti nei processi per la prima volta il concetto di “temporaneità permanente” (5) di riattivazione. inteso come modello per ripensare agli strumenti tradizionali di Dalla seconda analisi dei casi in oggetto sono emersi ulteriori progettazione urbana, sotto forma di progetti pilota sviluppati caratteri comuni che possiamo così riassumere: in corso di realizzazione. Destinato alla demolizione durante (c) il ruolo chiave del progettista, come mediatore delle varie gli anni della crisi, ZUS tratta l’edificio come un progetto senza istanze che emergono durante le fasi di progettazione e realizza- committenza (unsolicited architecture). La riattivazione parte at- zione dell’intervento; traverso l’apertura di un nuovo spazio culturale per la città, che (d) l’introduzione di nuove economie e valori, che a loro volta ricalca il concetto di temporaneità permanente, in grado di cam- definiscono nuove modalità di intervento, influenzandone il per- biare pelle ed adattarsi a seconda delle istanze che provengono corso; dall’esterno. Lo Schieblock diventa edificio aperto alla sperimen- (e) l’uso di strumenti tecnologici e digitali, che possono facilitare tazione attraverso la graduale introduzione di progetti puntua- il coinvolgimento di un’utenza più ampia, nelle varie fasi di pro- li per testare l’intervento. In questo processo di trasformazione gettazione, realizzazione, e uso di questi spazi. diventa chiave il ruolo del progettista, mediatore del processo di La correlazione tra i primi due temi (punti a, e b) emersi da una accompagnamento e gestione dell’intervento che favorisce l’in- (2015), which refers to the issues of the use of new tools, practices and to understand the specificities of these the journey; anticipation as a design method and shared models; interventions; (2) the further analysis (e) the use of digital and technological to some models already coded within 2. in areas that, for various reasons, lost of selected case studies selecting con- tools, that facilitate the involvement the project related to sustainability is- their original function and that are sidering the five points used to define of a broader audience in the phases sues such as Adaptive Design, which affected by environmental and/or the term re-activation. of design, realization and use of these the doctoral research uses to define the social decay phenomena; From the first analysis two common spaces. theoretical reference models. 3. on limited portions of the territory elements emerged in all the 10 selected The correlation between the first two that, due to the small scale, do not projects: themes (points a, and b) emerged from Analysis methodology used in the have the requirements to receive the (a) the redefinition of the classical in- a first analysis of the case studies, and research interest of potential public or private struments of urban design the next three (c, d, and f) emerged The Re-Act2 survey developed from stakeholders; (b) the key role of communities of users from further analysis, is indicated the launch of video-interviews with ex- 4. that see the direct involvement of involved in processes of reactivation. within the 0.1 scheme. perts from various disciplines3, which citizens through participatory and From the second analysis of the cases allowed to define a first taxonomy of co-design practices; in question have emerged further com- Analysis of three case studies repre- the urban reactivation intervention ac- 5. in urban contexts of the built envi- mon features that we can summarize sentative of urban reactivation cording to which the case studies were ronment, with no distinction be- this way: Among the 10 case studies analysed in successfully selected. From the analysis tween central or peripheral areas. (c) the key role of the designer, as me- the two types of research, three inter- of case studies emerged some common diator of the different requests that ventions enabling us to better under- features of the reactivation interven- The analysis conducted in the doc- emerge during the phases of design and stand the data presented in the table tion, which can be summarised in the toral research has provided two fur- realization of the intervention; will be analysed here: Schieblock (Rot- following points: ther moments of in-depth study: (1) (d) the introduction of new economies terdam), Nevicata14 (Milan), De Ceu- 1. interventions realized after the eco- the collection of additional documen- and values, that subsequently define vel (Amsterdam). nomic crisis of 2008, which required tary material, both paper and online, the modes of intervention, influencing 346 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
01 | All’interno dello schema vengono indicati i 10 casi studio selezionati dalla ricerca, e la loro relazione con le caratteristiche emerse durante le due fasi di investigazione (Re-Act e Dottorato di ricerca). The scheme represents the 10 cases studies selected during the research analysis, and their relation within the two different phases of the investigation (Re-Act and Doctoral research). troduzione di progetti pilota, e ne segue l’evoluzione. L’intervento bliche ed una fase di consultazioni tecniche grazie al supporto genera un impatto diretto sul territorio circostante, favorendo l’e- dell’amministrazione locale, a cui è seguita un’ulteriore fase di mergere di nuove economie che coinvolgono la comunità locale selezione. Le proposte sono state implementate e poi sottopo- di cittadini. ste a discussione pubblica, con il coinvolgimento dei cittadini, che hanno selezionato il progetto vincitore6, che proponeva di Nevicata14: è un intervento per la riconfigurazione temporanea eliminare le barriere architettoniche, ricoprendo lo spazio anti- di Piazza Castello a Milano in area pedonale, realizzato attra- stante al Castello da una superficie in calce7. Oltre al tentativo verso un processo di carattere partecipato. Nell’Aprile del 2014 di impostare la varie fasi dell’intervento attraverso modalità di il Comune di Milano lancia un bando per la pedonalizzazione progettazione partecipata, è interessante la gestione degli spazi dell’area: i progetti presentati sono stati successivamente pubbli- di progetto attraverso una campagna mediatica per coinvolgere cati on-line e selezionati attraverso un round di votazioni pub- una vasta utenza. Con l’intento di coinvolgere un pubblico diffe- Schieblock: the proposal for the reacti- through the gradual introduction of ing and a phase of technical consulta- cultural activities of various kinds was vation of this building , occupied by the pilot projects to test the intervention. tions thanks to the support of the local developed. This campaign has suc- Dutch studio ZUS in the years before In this process of transformation, the administration, which was followed by ceeded in attracting a large audience, the crisis, is presented at the Venice role of the designer becomes crucial, a further selection phase. The propos- intercepting both the most habitual Biennale in 2008 through a critical ar- as he is the mediator of the process of als were implemented and then sub- user and a portion of public audience ticle. The article depicts the Rotterdam accompanying and managing the inter- jected to public discussion, involving reached through the use of digital sup- of the future, but the contemporary city vention that promotes the introduction the citizens, who selected the winning port tools, which have highlighted the is different from that proposed by ZUS, of pilot projects, and he follows their project6, which proposed to eliminate potential of these tools in the process which for the first time introduces the evolution. The intervention generates a the architectural barriers, covering the of involvement of a diversified public concept of “permanent temporarity”5 direct impact on the surrounding area, space in front of the Castle by a lime of users. as a model for rethinking traditional favoring the emergence of new econo- surface7. In addition to the effort of set- instruments of urban planning, in the mies involving the local community of ting up the various phases of the inter- De Ceuvel: is a project realised between form of pilot projects in the making. citizens. vention through participatory design, it 2012 and 2014 for the urban and en- Destined to demolition during the is interesting the managing of designed vironmental re-activation of an area years of the crisis, ZUS treats the build- Nevicata14: is an intervention for the spaces through a media campaign to located in the north of Amsterdam. ing as an unsolicited architecture. Re- temporary reconfiguration of Piazza engage a broad public. With the aim An urban playground for innovation, activation starts with the opening of a Castello in Milan into a pedestrian of involving a differentiated audience, youth entrepreneurship, social enter- new cultural space for the city, which area, realised through a participatory the Nevicata14 space management was prise, technological and environmental resembles the concept of permanent process. In April 2014, the Municipal- accompanied by a media communica- experimentation. The project stands temporarity, able to change skin and ity of Milan issued a call for the pedes- tion campaign implemented with the on an old shipyard in a public prop- adapt according to instances that come trianisation of the area: the submitted support of the social channels of the erty area, assigned through a public from outside. Schieblock becomes projects were published online and project (Facebook, Twitter, Instagram), call with a 10-year tenancy agreement. a building open to experimentation selected through a round of public vot- and through which a palimpsest of The industrial area has been reclaimed 347 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
renziato, la gestione degli spazi di Nevicata14 è stata accompa- vazione ambientale e graduale sensibilizzazione del cittadino a gnata da una campagna mediatica di comunicazione realizzata queste pratiche). con il supporto dei canali social del progetto (Facebook, Twitter, Instagram), ed attraverso i quali è stato sviluppato un palinsesto Risultati Oltre ad un primo aspetto inno- di attività culturali di diverso tipo. Questa campagna è riuscita vativo rappresentato dalla defi- nell’intento di coinvolgere un vasto pubblico, intercettando sia nizione del termine riattivazione, questo doppio percorso di ri- l’utente più abitudinario, sia una sezione di pubblico raggiunto cerca e analisi ha permesso di isolare tre aspetti rilevanti della attraverso l’uso di strumenti digitali di supporto, che hanno fatto riattivazione urbana, le cui implicazioni operative riteniamo emergere le potenzialità offerte di questi strumenti nei processi possano tradursi in nuovi modelli organizzativi e procedurali di di coinvolgimento di un’utenza diversificata. progettazione: (a) il ruolo e le competenze dell’architetto come attivatore e coordinatore di processi complessi, anticipando pro- De Ceuvel: è un progetto realizzato dal 2012 al 2014 per la riatti- blemi e aprendo nuove strade, anche al fine di favorire il coinvol- vazione urbana e ambientale di un’area ubicata nel nord di Am- gimento diretto degli interlocutori attraverso pratiche partecipa- sterdam. Un playground urbano per l’innovazione, l’imprendi- te e di co-design; (b) la natura aperta e flessibile dei processi di toria giovanile, l’impresa sociale, la sperimentazione tecnologi- riattivazione urbana nel favorire l’insorgere di nuove economie, ca e ambientale. Il progetto sorge su un vecchio cantiere navale a loro volta capaci di innescare forme di partecipazione, favoren- in un’area di proprietà pubblica, assegnata attraverso bando con do inclusività e senso di appartenenza da parte delle comunità un contratto di locazione della durata di 10 anni. L’area indu- coinvolte; (c) l’opportunità di sfruttare le potenzialità degli stru- striale è stata bonificata a partire dal 2012 attraverso tecnolo- menti digitali e dei nuovi social media nel favorire il coinvolgi- gie sperimentali di riqualificazione ambientale. Rappresenta un mento diretto dei cittadini. Da un lato rendendo più efficace, esperimento unico in Europa, articolato in più fasi: l’assegna- chiaro e trasparente il processo decisionale e, dall’altro, offrendo- zione dell’area pubblica attraverso bando pubblico; la bonifica si quali strumenti di condivisione in grado di rafforzare l’identità dell’area di progetto e la realizzazione delle strutture che ospita- e il senso di appartenenza a una comunità. no le varie funzioni; l’introduzione delle tecnologie di metabo- Questi tre aspetti, evidenziati molto chiaramente nei tre casi lismo urbano e economia circolare che definiscono il progetto8. studio rappresentativi analizzati, si ritrovano in quelli che com- De Ceuvel è un intervento di riattivazione urbana che mette in pongono la rosa del campione: il Prinzessinnengarten (Berlino), evidenza due temi: il modello di gestione delle aree d’interven- iniziativa lanciata nel 2009 dal gruppo Nomadisch Grün, per il to, attraverso il coinvolgimento della comunità di abitanti, e la recupero della Moritzplatz9, oggi trasformata in centro attivo creazione di nuove economie e relazioni su più livelli (bonifica, che ospita un orto urbano gestito attraverso il coinvolgimento introduzione di nuove funzioni, modelli sperimentali di riatti- dei cittadini locali. Da questo intervento emerge con chiarezza from 2012 through innovative environ- Results opportunity to exploit the potential of on the surrounding area; the Luchtsin- mental reclamation technologies. It is a Beyond the initial innovative aspect digital tools and the new social media gel, a continuation of the Schieblock unique experiment in Europe, divided represented by the definition for the in promoting the direct involvement of in Rotterdam is a project consisting into several phases: the public area al- term reactivation, this double sided residents, on the one hand making the of the realisation of a bridge, partly location through a public call; the rec- course of research and analysis has al- decisional process more efficient, clear built through on-line crowdfunding lamation of the project area and the lowed us to single out three aspects and transparent and on the other, offer- through which it was possible to raise realization of the structures that host relevant to urban reactivation. We be- ing whichever methods of sharing able the necessary funds to build it. This the various functions; the introduction lieve that the working implications of to reinforce the identity and sense of project again underlines the impor- of urban metabolism technologies and these can result in new organisational belonging to a community. tance of the digital channels, through circular economics that define the pro- and procedural models of planning: These three aspects, clearly under- which a vast community of residents ject8. De Ceuvel is an urban reactiva- (a) the role and responsibilities of the lined in the three representative case was reached. More than 8.000 euros in tion project that highlights two themes: architect as an activator and coordi- studies analysed, can be relocated in donations were received on-line, mak- the management model of intervention nator of complex processes, anticipat- those making up the best examples: ing it possible to begin the work. Once areas, through the involvement of the ing problems and opening new paths, the Prinzessinnengarten (Berlin), an finished, the bridge joined neighbour- community of inhabitants, and the also facilitating the direct involvement initiative launched in 2009 by the group ing communities, widened the range creation of new economies and rela- of the parties through practical par- Nomadisch Grun, for the reclamation of influence, involving inhabitants and tionships on several levels (reclama- ticipation and co-design; (b) the open of Moritzplatz9, today transformed local businesses in the process of the re- tion, introduction of new functions, and flexible nature of the processes of into an operations centre with an ur- activation of the area and introducing experimental models of environmental urban reactivation to promote new ban market garden run with the help new services and economic structures. reactivation and gradual awareness of economies, in turn capable of activat- of local residents. From this project The Campo de la Cebaba and Esta es the citizen to these practices). ing forms of participation, fostering the role of the designer as a mediator una Plaza (Madrid) are both projects integration and a sense of belonging is clear, as is the founding of an eco- joined by the desire of the local com- within the community involved; (c) the nomic structure with a direct impact munity to reclaim abandoned areas in 348 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
il ruolo del progettista come mediatore e la nascita di economie di tempo limitato (Maggio 2014, Gennaio 2016) durante la quale con un impatto diretto sul territorio; il Luchtsingel, prosecuzione la prima fase della ricerca è stata sviluppata. Il nuovo percorso dello Schieblock di Rotterdam, è un intervento che consiste nella di investigazione intrapreso da Gianpiero Venturini (tutor Elena realizzazione di un ponte parzialmente realizzato attraverso un’o- Mussinelli, relatore Daniele Fanzini) nell’ambito del Dottorato di perazione di crowdfunding gestita on-line, e attraverso la quale Ricerca in “Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente è stato possibile raccogliere le risorse necessarie alla sua realiz- costruito” del Politecnico di Milano ha posto le basi per superare zazione. Questo intervento sottolinea nuovamente l’importante tali limiti attraverso un insieme di attività che, oltre all’approfon- ruolo dei canali digitali del progetto, attraverso i quali è stato dimento teorico, prevedono il coinvolgimento in alcune impor- possibile intercettare una vasta comunità di cittadini. Sono state tanti ricerche d‘area, tra cui la ricerca Prin “Adaptive Design e oltre 8.000 le donazioni ricevute attraverso la piattaforma on- Innovazioni Tecnologiche per la rigenerazione resiliente dei di- line, che hanno reso possibile l’inizio dei lavori. Una volta realiz- stretti urbani in regime di cambiamento climatico” (Resp. Scient. zato, il ponte ha esteso il proprio raggio di influenza ai quartieri Prof. M. Lo Sasso, Resp. U.O. Prof.ssa E. Mussinelli) nell’ambito vicini, coinvolgendo abitanti e imprenditori locali nei processi di della quale si sperimenteranno scenari di fattibilità per la de- riattivazione del quartiere, con l’introduzione di nuove economie finizione e l’attuazione di azioni di valorizzazione fruitiva e di e servizi; il Campo de la Cebaba e Esta es una Plaza (Madrid) riqualificazione dello spazio pubblico, le iniziative promosse sono interventi accomunati dal desiderio della comunità locale dal “Laboratorio per la cura urbana sui temi della qualità dello di riappropriarsi di spazi centrali abbandonati, oggi gestiti dagli spazio pubblico, dei processi di rigenerazione e di revisione del abitanti che propongono un calendario di attività di diverso tipo, sistema infrastrutturale e viabilistico con riferimento al contesto evitandone il degrado. In questo caso è chiaro il ruolo chiave del sud-est della città di Milano”, e l’intervento MARES - Resilient progettista come mediatore dei bisogni espressi dalla comunità; Urban Ecosystem for a Sustainable Economy – in corso di re- il Nod Makerpsace (Bucharest) è una fabbrica di cotone abban- alizzazione a Madrid ed inserito nel programma Europeo UIA, donata che, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani impren- Urban Innovative Actions – European Regional Development ditori è stata trasformata in centro di ricerca per la realizzazione Fund. MARES si sviluppa attraverso 5 punti affini ai temi della di idee nel campo del design, ingegneria, architettura, per la spe- ricerca: M - Mobilità, A - Alimentazione, R - Riciclo, E - Energia rimentazione di nuove tecnologie, la stampa 3d, la prototipazio- e S - Economia Sociale. Sulla base di questi punti verranno rea- ne. Questo intervento genera un impatto tangibile sul territorio, lizzati 4 interventi per la riattivazione di edifici abbandonati, da introducendo innovazione, economia, scambio culturale. riconvertire in laboratori per attività rivolte ai cittadini. I limiti emersi dalla prima parte della ricerca dipendono dalla selezione di una casistica ridotta, e quindi non ancora in grado di proporre conclusioni definitive, alla quale si aggiunge il periodo the centre, now managed by the resi- to this is the limited time scale (May promoted by “Study for urban care on NOTES dents who have organised an agenda of 2014, January 2016) in which the first the subject of quality for public spaces 1. Re-act, Tools for Urban Re-Activa- different activities so preventing these phase of the research was developed. of the processes of regeneration and re- tion” (2014-2016) is a project realised areas from falling into disrepair. In this The new course of investigation un- assessment of the infrastructure and vi- with the support of the Netherlands case the key role of the architect as a dertaken by Gianpiero Venturini (tutor ability referring to the South-east of the Embassy and Consulate in Italy, the mediator to express the needs of the Elena Mussinelli, supervisor Daniele city of Milan” and the intervention of Cariplo Foundation and Creative In- community is clear; the Nod Makerp- Fanzini) in his PhD in “Architecture, MARES – Resilient Urban Ecosystem dustries Fund NL. sace (Bucharest) is an abandoned cot- construction engineering and the built of a Sustainable Economy – currently 2. New Generations is a cultural asso- ton factory which, thanks to the initia- environment” Polytechnic of Milan in progress in Madrid and included ciation founded in 2014, which has the tive of a group of young entrepreneurs has laid the basis for overcoming such in the European programme UIA, aim of facilitating an open debate be- has been transformed into a research limits through a set of activities which, Urban Innovative Actions –European tween architects and other professions centre for the realisation of ideas in the beyond the theoretical in-depth study, Regional Development Fund. MARES by producing publications, organising areas of design, engineering, architec- foresee the involvement in several has evolved through 5 points which are public events, and giving interviews to ture, new technology experimentation, important area studies, including the akin to the subjects of the research. M stimulate a cultural exchange between 3d printing and prototyping. This pro- research Prin “Adaptive Design and – mobility, A – alimentation, R – recy- the new generation of European ar- ject is producing a tangible effect on the Technological Innovation for the re- cling, E – energy, S – Social Economy. chitects and representatives of other area, generating innovation, economy silient regeneration of urban districts On the basis of these points 4 projects disciplines. and cultural exchange. under the regime of climate change” for the reactivation of abandoned 3. The experts interviewed during The limits emerging from the first part (Resp. Scient. Prof. M. Lo Sasso, Resp. buildings to be converted into work- this course of research Re-Act are: of the research depend on the selec- U.O. Prof.ssa E Mussinelli) in which shops for residents will be realised. Ada Lucia De Cesaris (Vice Mayor of tion of a reduced number of case stud- feasibility is tested in order to define Milan from 2013 to 2015), José Fran- ies making it difficult at this stage to and realise projects to enhance the re- cisco García Lopez (Director of Her- produce definitive conclusions. Added generation of public areas, the initiative itage, Culture and Urban Landscape, 349 R. Riva, G.Venturini TECHNE 14 2017
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