TECHNE - architecture and social innovation - 14 | 2017 - re.public.polimi.it.

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TECHNE                           Journal of Technology for Architecture and Environment
                                                                                                              14 | 2017
Poste Italiane spa - Tassa pagata - Piego di libro
Aut. n. 072/DCB/FI1/VF del 31.03.2005

                                                          architecture and social innovation

            FIRENZE
            UNIVERSITY
            PRESS
TECHNE
Journal of Technology for Architecture and Environment

Issue 14
Year 7

Director
Mario Losasso

Scientific Committee
Ezio Andreta, Gabriella Caterina, Pier Angiolo Cetica, Romano Del Nord,
Gianfranco Dioguardi, Stephen Emmitt, Paolo Felli, Cristina Forlani,
Rosario Giuffré, Lorenzo Matteoli, Achim Menges, Gabriella Peretti,
Milica Jovanović-Popović, Fabrizio Schiaffonati, Maria Chiara Torricelli

Editor in Chief
Emilio Faroldi

Editorial Board
Ernesto Antonini, Roberto Bologna, Carola Clemente, Michele Di Sivo,
Matteo Gambaro, Maria Teresa Lucarelli, Massimo Perriccioli

Assistant Editors
Riccardo Pollo, Marina Rigillo, Maria Pilar Vettori, Teresa Villani

Editorial Assistant
Viola Fabi

Graphic Design
Veronica Dal Buono

Editorial Office
c/o SITd A onlus,
Via Toledo 402, 80134 Napoli
Email: redazionetechne@sitda.net

Issues per year: 2

Publisher
FUP (Firenze University Press)
Phone: (0039) 055 2743051
Email: journals@fupress.com

Journal of SITd A (Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura)

Il presente volume è stato stampato con i contributi economici
di ABC_Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle
Costruzioni e Ambiente Costruito_Department of Architecture,
Built Environment and Construction Engineering del Politecnico
di Milano.
SIT d A
Società Italiana della Tecnologia
dell’Architettura

TECHNE 14 | 2017
TECHNE 14 2017

     ARCHITETTURA E INNOVAZIONE SOCIALE
     ARCHITECTURE AND SOCIAL INNOVATION

     INTRODUZIONE AL TEMA INTRODUCTION TO THE ISSUE
     Cultura tecnologica e dimensioni del sociale
6
     Technological culture and social dimensions
     Mario Losasso

     PROLOGO PROLOGUE
     Architettura come materia sociale
11
     Architecture as social material
     Emilio Faroldi

     DOSSIER a cura di/edited by Cristina Forlani and Massimo Perriccioli
     Innovazione sociale: quale scenario, quale progetto
18
     Social innovation: Which scenario, which project
     Maria Cristina Forlani
     Innovazione sociale e cultura del progetto
25
     Social Innovation and design culture
     Massimo Perriccioli
     Società Luogo Progetto. Apprendere dalla crisi
32
     Society Place Project. Learning from crisis.
     Antonello Sanna
     Architettura e Democrazia. Una conversazione con Salvatore Settis
37
     Between architecture and democracy. A conversation with Salvatore Settis
     Maria Cristina Forlani, Salvatore Settis
     Architettura e Beni Comuni. La prospettiva degli usi civici
40
     Architecture and Commons. The prospect of civic uses.
     Carmine Piscopo, Daniela Buonanno
     Lo stile antropocene. Lo spazio della partecipazione e il linguaggio dell’architettura
46
     The Anthropocene style. The Space of Participation and the Language of Architecture
     Sara Marini
     Le città d’arte medio-piccole e lo sviluppo a base culturale: è possibile guardare avanti e non indietro?
51
     Medium-small sized art cities and culture-led development: Can we look ahead and not behind?
     Pierluigi Sacco
     La sostenibile leggerezza del limite
58
     The sustainable lightness of the limit
     Alessio Dionigi Battistella

     SCATTI D’AUTORE ART PHOTOGRAPHY a cura di/edited by Marco Introini
     Modernità Indiana
66
     Indian Modernity

     CONRIBUTI CONTRIBUTIONS

     SAGGI E PUNTI DI VISTA ESSAYS AND VIEWPOINTS
     La progettazione ambientale per l’inclusione sociale: il ruolo dei protocolli di certificazione ambientale
76
     Environmental design for social inclusion: the role of environmental certification protocols
     Erminia Attaianese, Antonio Acierno
     Autosostenibilità dell’habitat nel nord-Africa postcoloniale tra individuale e collettivo
88
     Self-sustainability of the post-colonial North Africa habitat between individual and collective spheres.
     Carlo Atzeni, Silvia Mocci
TECHNE 14 2017

      L’iniziativa comunitaria Urban Innovative Actions: una lettura critica dei progetti selezionati
97
      The Urban Innovative Actions initiative of the European Union: a critical analysis of the selected projects
      Alessandra Barresi
      Connecting Cultures, strategie per il miglior uso della diversità
105
      Connecting Cultures, Strategies for the Best Use of Diversity
      Cristiana Cellucci, Michele Di Sivo
      Dall’INA Casa all’Housing Sociale. Ma di quale innovazione stiamo parlando?
116
      From INA-Casa to Social Housing. But what kind of innovation are we talking about?
      Anna Delera
      Abitare Collaborativo: percorsi di coesione sociale per un nuovo welfare di comunità
125
      Collaborative living: social cohesion trajectories for a new community welfare
      Giordana Ferri, Angela Silvia Pavesi, Marta Gechelin, Rossana Zaccaria
      La rigenerazione urbana come occasione di innovazione sociale e progettualità creativa nelle periferie
139
      Urban Regeneration as an opportunity of social innovation and creative planning in urban peripheries
      Gabriella Pultrone
      American Design Activism
147
      American Design Activism
      Renata Valente

      RICERCA E SPERIMENTAZIONE RESEARCH AND EXPERIMENTATION
      Strategia per il miglioramento prestazionale nell’edilizia spontanea
158
      Strategy for better performance in spontaneous building
      Adolfo Francesco Lucio Baratta, Laura Calcagnini, Fabrizio Finucci, Antonio Magarò, Henry Molina, Hector Saul Quintana Ramirez
      Light on Vallette, Torino. Progetto di Qualificazione Urbana per l’area centrale del quartiere
168
      Light on Vallette, Turin. Urban Regeneration Project for the neighborhood’s central area
      Maria Luisa Barelli, Paola Gregory
      Home for homeless. Linee guida per la progettazione dei centri di accoglienza notturna
179
      Homes for homeless. Design guidelines for night shelters
      Cristian Campagnaro, Roberto Giordano
      Esperienze inclusive di rigenerazione urbana: caserme dismesse nella periferia di Udine
188
      Inclusive experiences of urban regeneration: abandoned barracks in the suburbs of Udine
      Christina Conti, Giovanni La Varra, Livio Petriccione, Giovanni Tubaro
      Territori della cultura tra rigenerazione e innovazione sociale. Una sperimentazione italiana
200
      Territories of culture between regeneration and social innovation. An Italian experimentation
      Francesca Daprà, Viola Fabi
      Osservatorio P.A.R.C.O. Caratterizzazioni per la qualità ambientale indoor
209
      Observatory P.A.R.C.O. Characteristics for indoor ambient quality
      Alberto De Capua, Valeria Ciulla
      Piattaforme collaborative per progetti di innovazione sociale. Il caso Miramap a Torino
218
      Collaborative platforms for social innovation projects. The Miramap case in Turin
      Francesca De Filippi, Cristina Coscia, Grazia Giulia Cocina
      Interazioni creative tra luoghi e comunità: esperienze di riattivazione delle aree interne
226
      Creative interactions between places and communities: experiences of reactivating inland areas
      Katia Fabbricatti
      Dalla gestione dell’emergenza accoglienza ad un modello di città inclusiva per le comunità migranti e per le comunità ospitanti
234
      From the management of refugee reception to a model of inclusive city for migrant and hosting communities
      Celestina Fazia
      Riqualificazione di spazi comuni autogestiti: il caso di studio di Tor Bella Monaca a Roma
241
      Regeneration of shared self-managed spaces: the case study of Tor Bella Monaca in Rome
      Tiziana Ferrante, Teresa Villani, Pierluigi Cervelli
      Tecnologie per l’adattamento e strategie di co-progettazione per rifunzionalizzare gli spazi storici
252
      Adaptive technologies and co-design strategies for historic spaces rehabilitation
      Jacopo Gaspari, Andrea Boeri, Valentina Gianfrate, Danila Longo
      Ina-Casa La Fiorita. Un protocollo per la riqualificazione condivisa dell’edilizia sociale
260
      Ina-Casa La Fiorita. A system for the shared regeneration of social housing
      Lia Marchi, Elisabetta Palumbo, Ambra Lombardi, Ernesto Antonini
TECHNE 14 2017

      La pratica dell’auto-promozione nelle abitazioni indipendenti suburbane
271
      The practice of self-provision in suburban detached homes
      Maja Lorbek
      Collective Self-Organized Housing: metodi, procedure e strumenti per nuove costruzioni e retrofit
276
      Collective Self-Organised Housing: methods, procedures and tools for new buildings and retrofit
      Emanuele Piaia, Roberto Di Giulio, Rizal Sebastian, Ton Damen
      SNAP House. Modulo abitativo temporaneo per i rifugiati in Europa
285
      SNAP House. Temporary residential module for refugees in Europe
      Andrea Rebecchi, Alessandro Mapelli, Marta Pirola, Stefano Capolongo
      Analisi dei flussi e dei fattori d’impatto sull’accessibilità e l’identità degli spazi pubblici
295
      Analysis of the flows of the factors that impact the accessibility and identity of public spaces
      Ilenia Maria Romano, Luca Marzi, Nicoletta Setola, Maria Chiara Torricelli
      L’ambiente costruito per una società che invecchia. Strumenti di indagine e strategie di intervento
309
      Building environments for an ageing society. Surveying tools and intervention strategies
      Rossella Roversi, Fabrizio Cumo, Elisa Pennacchia, Luca Gugliermetti, Giorgio Pavan
      Age-friendly cities: spazio pubblico e spazio privato
319
      Age-friendly cities: public and private space
      Lorenzo Savio, Daniela Bosia, Francesca Thiebat, Yu Zhang
      Emergenza: quale innovazione nei componenti prefabbricati per una edilizia ecosolidale
328
      Emergency: innovative prefabricated construction components for an eco-solidarity architecture
      Adriana Scarlet Sferra
      L’innovazione eco-sociale per l’efficienza dei metabolismi urbani
335
      Eco-social innovation for efficient urban metabolisms
      Alessandro Sgobbo
      Regie e processi innovativi nel progetto di riattivazione sociale e rigenerazione ambientale degli spazi pubblici residuali
343
      Innovative processes and management in the social reactivation and environmental regenerative project
      Gianpiero Venturini, Raffaella Riva
      Misure di adattamento community-based per il water sensitive urban design in contesti di vulnerabilità socio-ambientale
352
      Community-based adaptation measures for water sensitive urban design i contexts of socio-environmental vulnerability
      Cristina Visconti

      DIALOGHI DIALOGUES a cura di/edited by Jacopo Gaspari
      Tra innovazione tecnologica e innovazione sociale: una nuova dimensione di progetto e di processo
362
      Between technological innovation and social innovation: a new design and process dimension
      con | with Maurizio Busacca

369   RECENSIONI REVIEWS a cura di/edited by Andrea Giachetta
      Bocco, A. (Ed.), Yona Friedman: Tetti
372
      Stefania De Medici
      Borella, G. (Ed.), Colin Ward: Architettura del dissenso. Forme e pratiche alternative dello spazio urbano
375
      Francesca Scalisi
      Marino, G. (Ed.), Franz Graf: Les dispositifs du confort dans l’architecture du XXe siècle: connaissance et stratégies de sauvegarde
378
      Paola Ascione
      Ginelli, E. (Ed.): L’orditura dello spazio pubblico. Per una città di vicinanze
380
      Federica Ottone
Regie e processi innovativi nel progetto di riattivazione                                                                                                     RICERCA E
                                                                                                                                                              SPERIMENTAZIONE/
sociale e rigenerazione ambientale degli spazi pubblici                                                                                                       RESEARCH AND
residuali                                                                                                                                                     EXPERIMENTATION
Gianpiero Venturini, Raffaella Riva,                                                                                                                        raffaella.riva@polimi.it
Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano, Italia                                              gianpiero.venturini@polimi.it

Abstract. Il contributo restituisce alcune esperienze di ricerca orientate all’inno-                    dazione Cariplo e di Creative Industries Fund NL, sui temi
vazione di processo nel contesto di azioni e progetti per la rigenerazione delle
“periferie dell’abitare”, indagando in particolare i contenuti tecnici e le relazioni
                                                                                                        della riattivazione sociale ed economica di spazi urbani di-
operative e procedurali che intercorrono tra interventi di riqualificazione fisico-                     smessi, attraverso azioni spontanee o programmate;
spaziale e pratiche sociali partecipative. Il contesto di analisi è costituito da spazi            – i primi esiti della ricerca dottorale avviata da Gianpiero Ven-
urbani pubblici e/o collettivi che presentano caratteri di marginalità, luoghi che,
per vari motivi, hanno perduto la loro funzione originale e si configurano oggi
                                                                                                        turini nell’ambito del programma in “Architettura, ingegneria
come ambiti residuali, nei quali si palesano fenomeni di degrado sia ambienta-                          delle costruzioni e ambiente costruito” del Politecnico di Mi-
le che sociale. Una condizione ricorrente negli ambiti periferici e semi-periferici                     lano (tutor Elena Mussinelli, relatore Daniele Fanzini).
delle città, ma anche in aree centrali interessate da rilevanti processi di trasfor-
mazione legati alla dismissione produttiva e alla riconfigurazione del sistema della
                                                                                                   Mentre il primo lavoro ha posto le basi per definire, anche dal pun-
mobilità e del trasporto. Ciò che accomuna questi luoghi, indipendentemente                        to di vista tassonomico, il significato dell’intervento di riattivazio-
dalla loro dimensione o localizzazione, è il loro carattere pubblico, vale a dire                  ne, ed i modi in cui è stato praticato in alcuni casi studio europei
la loro rilevanza - in termini di “potenziale” - per le comunità di cittadini che si
trovano coinvolti nelle dinamiche di trasformazione che stanno caratterizzando
                                                                                                   di successo, il secondo lavoro, tuttora in corso, ha inteso approfon-
le città di tutto il mondo.                                                                        dirne la conoscenza dal punto di vista delle implicazioni metodo-
Parole chiave: Riattivazione, Inclusività, Partecipazione, Spazio pubblico, Eco-                   logiche e procedurali, con l’obiettivo di pervenire alla definizione
nomia della condivisione, Network relazionali, Ruolo sociale dell’architetto.                      di un toolkit di progetto applicabile a interventi di diversa natura
                                                                                                   e scala. Il percorso di approfondimento della ricerca dottorale in
                                                                                                   particolare prevede: (1) una fase teorica di analisi dei processi e dei
Introduzione                       Il rinnovato interesse per i temi                               metodi della rigenerazione urbana su diverse scale spazio/tempo-
                                   della riqualificazione dell’am-                                 rali con l’obiettivo di definire l’apparato metodologico strumentale
biente urbano indica una nuova coscienza verso l’uso consape-                                      di riferimento; (2) l’analisi di casi studio internazionali opportu-
vole delle risorse di cui disponiamo, che oggi coinvolge diretta-                                  namente selezionati per testare il modo in cui l’apparato metodo-
mente la popolazione, generando nuove pratiche di programma-                                       logico sperimentale è stato utilizzato; (3) una sperimentazione sul
zione e progettazione condivisa degli interventi. L’argomento,                                     campo che sarà condotta attraverso il metodo della ricerca-azione
riconducibile al più ampio tema della partecipazione nell’ambito                                   applicata a casi concreti di riattivazione urbana.
della cultura della progettazione alle diverse scale, è qui indagato                               Parte di questo percorso, avviatosi a gennaio 2017, ha già prodot-
attraverso due attività, tra loro interconnesse, riguardanti l’inno-                               to alcuni primi risultati, che saranno analizzati nel seguito della
vazione di processo nel contesto di azioni e progetti per la rige-                                 trattazione.
nerazione delle periferie dell’abitare:
– un’indagine svolta da maggio 2014 a gennaio 2016 attraverso                                      Inquadramento teorico            Se negli anni prima della crisi
    l’Associazione Culturale New Generations1, con il supporto                                                                      gli interventi sul territorio par-
    dell’Ambasciata e Consolato dei Paesi Bassi in Italia, di Fon-                                 tivano in genere dall’iniziativa di un operatore pubblico o pri-

Innovative processes                         Abstract. The contribution introduces                 acter, that is represented by their relevance    the context of actions and projects for
                                             some research experiences focuses on                  – in terms of “potential” – for the commu-       the regeneration of suburbs of living:
and management in                            innovation processes in the context of ac-            nities of citizens who are involved in the       • a survey conducted between May
the social reactivation                      tions and projects for the regeneration of            transformation processes that characterize          2014 and January 2016 through the
                                             the so-called “periferie dell’abitare” (sub-          the cities all over the world.                      New Generations Cultural Associa-
and environmental                            urbs of living), investigating in particular          Keywords: reactivation, inclusivity, par-           tion1 – supported by the Embassy of
regenerative project                         the technical content and operational and             ticipation, public space, sharing economy,          the Netherlands in Italy, the Cariplo
                                             procedural relations between interventions            relational networks, social role of the archi-      Foundation and the Creative Indus-
                                             of physical- spatial and participative social         tect.                                               tries Fund NL – on social and eco-
                                             practices. The context of analysis focuses                                                                nomic re-activation of discontinued
                                             on marginal public and / or collective urban                                                              urban spaces, through spontaneous
                                             spaces, places that, for various reasons,             Introduction                                        or planned actions;
                                             have lost their original function and are             The renewed interest in the urban re-            • the first outcomes of the doctoral
                                             now considered as residual areas where                generation indicates a new conscious-               research started by Gianpiero Ven-
                                             environmental and social degradation                  ness towards the use of the resources               turini under the program “Architec-
                                             phenomenas occur. A recurring condition               we have, which directly involves the                ture, Construction Engineering and
                                             in peripheral and semi-peripheral areas of            population, generating a new ap-                    Built Environment” of the Politecni-
                                             cities, but also in central areas affected by         proach for these Interventions. The                 co di Milano (tutor Elena Mussinelli,
                                             major transformation processes related to             topic, connected to the broader theme               supervisor Daniele Fanzini).
                                             productive dismantling and reconfiguration            of participation in the design culture at        While the first work has laid the
                                             of the mobility and transport system. What            the various scales, is investigated here         groundwork for defining, also from the
                                             these places have in common, regardless               through two interconnected activities,           taxonomic point of view, the meaning
                                             of their size or location, is their public char-      regarding the innovation of process in           of the reactivation intervention and the

                         343                 ISSN online: 2239-0243 | © 2017 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne                             TECHNE 14 2017
                                             DOI: 10.13128/Techne-20784
                         351
vato che, facendosi promotore di un’idea, ne finanziava diretta-                        ne e della verifica delle scelte progettuali come metodo di lavoro
mente la realizzazione, oggi sembra non essere più così. “La                            (Schiaffonati, 2008).
riduzione degli investimenti e la minore disponibilità di risorse                       Un’ampia riflessione sui processi partecipativi come strumenti
stanno favorendo il moltiplicarsi di progetti condivisi, con un                         utili al recupero dell’ambiente costruito ci viene fornita da Vitra-
dato importante di cambio rispetto al passato: il benestare delle                       no (2008), nella cui esperienza l’idea forza condivisa dagli attori
pubbliche amministrazioni in operazioni di questo tipo, che in                          dello sviluppo locale si fa strategia per costruire quadri di prio-
precedenza venivano trascurate a scapito di progetti promossi                           rità e di azioni, che concorrono alla formazione delle stesse con-
da attori economicamente più stabili” (Venturini e Venegoni,                            dizioni per la fattibilità degli interventi. Il punto di vista è condi-
2016).                                                                                  viso da Amirante, che osserva: “codici e protocolli della proget-
Architetti, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, as-                         tazione partecipata non possono essere definiti in astratto, ma
sociazioni, gruppi informali e semplici cittadini attivi sul ter-                       vanno tarati alle particolari circostanze (tempi, luoghi, storia) e
ritorio si trovano oggi sempre più spesso a collaborare, con la                         ai particolari contesti (oggetti, livelli) del processo”. La parteci-
conseguente esigenza di definire un nuovo approccio al progetto,                        pazione, intesa sia come strumento utile a comprendere processi
non più calato dall’alto come succedeva in passato, ma basato su                        spaziali e dinamiche immateriali di trasformazione del reale, sia
un’attenta analisi del contesto, il coinvolgimento delle comunità                       come strumento per definire nuovi modelli di governance isti-
locali e l’uso di strumenti adeguati. Tra questi, la pratica della                      tuzionale dentro ai principi del decentramento amministrativo,
progettazione partecipata, che Almirante (2008) colloca nei di-                         viene efficacemente riferita da Mussinelli (2008) alla doppia va-
spositivi specifici di ricerca e sperimentazione propri della Tec-                      lenza del principio di sussidiarietà: quella verticale che riporta
nologia dell’Architettura.                                                              le decisioni ai luoghi di specifico interesse, e quella orizzontale,
La partecipazione nell’ambito della cultura della progettazione                         “più simile a forme di partecipazione dal basso con strategie di
alle diverse scale è un tema che, in Italia, Schiaffonati (2008) fa ri-                 tipo bottom up”, attraverso le quali i cittadini hanno modo di
salire agli anni ’50, quando le istanze del cambiamento e della ri-                     attivarsi per promuovere azioni concrete in collaborazione con le
costruzione post bellica animavano l’attività urbanistico-edilizia,                     amministrazioni locali. Un processo di attivazione che Mussinel-
ma anche la rinascita delle istituzioni civili. Da quel momento, e                      li riferisce al concetto di geocomunità nel momento in cui riesce
per tutti gli anni ’80, periodo in cui il paese è chiamato a recepire                   ad intercettare i caratteri e la dimensione identitaria del luogo.
dispositivi comunitari in tema di sostenibilità ambientale basati                       La crescita dei livelli di adesione degli abitanti e la loro traduzio-
sulla trasparenza e la condivisione delle scelte, la partecipazione                     ne in modelli sempre più strutturati di collaborazione e coinvol-
ha permeato le vicende e la legislazione urbanistico ed edilizia,                       gimento attivo, è ben rappresentata da Amirante (2008), quando
e coinvolto importanti figure di studiosi quali Vittoria e Zanuso,                      afferma: “per la gestione di spazi aperti cittadini, sovente si regi-
dai cui scritti emerge con chiarezza l’esigenza della condivisio-                       strano casi di autogestione, attraverso iniziative poste in atto per

ways it has been put in place in some      actuated since January 2017, has al-         tives, associations, informal groups and    the country was called upon to direct
successful European case studies, the      ready produced some first results,           just plain citizens who are active in the   community resources towards environ-
second work, still ongoing, intends to     which will be analyzed in the following      region, today find themselves working       mental sustainability based on trans-
deepen its knowledge from the point of     section.                                     together more and more often, there         parency and the sharing of choices,
view of methodological and procedural                                                   is consequently the need to define a        participation has permeated planning
implications, with the aim of reaching     Theoretical framework                        new approach to the project, no longer      and building activities and legislation
the definition of a project toolkit ap-    If, in the years before the crisis, inter-   the top-down approach of the past,          and involved important scholars such
plicable to interventions of different     ventions on a specific area generally        but based on a careful analysis of the      as Vittoria and Zanuso, from whose
nature and scale. The deepening of         began with the initiative of a public or     context, the involvement of local com-      studies there clearly emerges the need
the doctoral studies will be structured    private operator, who, acting as a pro-      munities and the use of the right tools.    to share and verify project choices as a
as following: (1) a theoretical phase of   moter of an idea, directly financed          Among these is the process of partici-      working method (Schiaffonati, 2008).
analysis of processes and methods of       their realisation, today the process         patory design, which Amirante (2008)        A broad reflection on participatory
urban regeneration on different space/     seems to be different. “The reduction        ranks with the specific research and        processes as useful instruments for the
time scale, with the aim of defining       in investment and a lower availability       experimentation apparatus of Archi-         recovery of the built environment is
the referential instrumental apparatus;    of resources are favoring the multipli-      tectural Technology.                        provided by Vitrano (2008), in whose
(2) the analysis of international case     cation of shared projects, with an im-       Participation in the culture of planning    experience, the strength of the idea
studies selected to test the way the ex-   portant change compared to the past:         at different levels is a theme which in     shared by the participants in local de-
perimental methodological apparatus        the approval of public administrations       Italy Schiaffonati (2008) places in the     velopment becomes a strategy for the
has been used; (3) a field experiment      in such operations, which were previ-        50s, when the post-war need for change      formulation of plans with priorities
that will be conducted through the         ously neglected in favour of projects        and reconstruction animated the plan-       and actions which contribute to the
research-action method applied to real     promoted by more economically stable         ning-building sector and the rebirth        creation of the conditions necessary to
cases of urban reactivation.               actors (Venturini and Venegoni, 2016).       of community institutions. Since then,      ascertain project feasibility. This point
Part of this program, which has been       Architects, public service representa-       and throughout the 80s, a period when       of view is shared by Amirante, who

                     344                   R. Riva, G.Venturini                                                                                   TECHNE 14 2017
spontanea iniziativa degli utenti”. Formule nuove, quindi, che                              coinvolgimento e collaborazione, che insieme ad altri strumenti,
stanno alla base di interventi frutto della condivisione tra regia                          quali per esempio il baratto amministrativo e i contratti di cura,
tecnica e cittadinanza attiva per definire modalità di gestione e                           permette ai cittadini di esprimersi sul proprio futuro, dando cor-
di finanziamento a partire dalle reali esigenze dell’utenza (Cle-                           po a quei principi di sussidiarietà orizzontale e verticale richia-
mente, 2016).                                                                               mati da Mussinelli.
Il tema della partecipazione nella “riattivazione” e nei processi di                        Il ricorso a metodi partecipativi nei quali la strategia possa mo-
rigenerazione urbana si legano inoltre alla cultura urbanistica e                           bilitare l’intelligenza collettiva e, attraverso di essa, favorire l’in-
del planning anglosassone. Teorie diffuse da autori come Fore-                              sorgere di soluzioni innovative è un particolare aspetto del pro-
ster, Healey, Innes, affermano la legittimità e l’efficacia dell’azione                     blema posto da Fanzini e Rotaru (2015), che rimanda ai temi
di pianificazione in relazione alla capacità di promuovere con-                             dell’anticipazione come metodo progettuale e ad alcuni modelli
senso. In Italia, la scuola milanese individua nell’Action Planning                         già codificati nell’ambito del progetto riferito ai temi della soste-
un metodo che consente di individuare bisogni e problematiche                               nibilità come per esempio l’Adaptive Design, ai quali la ricerca
di uno specifico contesto locale, attraverso il diretto coinvolgi-                          dottorale guarda per definire modelli teorici di riferimento.
mento della cittadinanza, che conosce in prima persona le pro-
blematiche dell’area d’intervento. Attraverso questo approccio,                             Metodologia di analisi             L’indagine Re-Act2 si è sviluppa-
tutti i gruppi direttamente o indirettamente coinvolti dall’inter-                          utilizzata nella ricerca           ta a partire dalla realizzazione di
vento, possono far valere le proprie idee, partecipando ad incon-                                                              alcune video-interviste a esperti
tri pubblici che servono a definire la strategia di intervento.                             di diverse discipline3, che hanno permesso di definire una prima
In campo internazionale il modello dell’Open-Government rap-                                tassonomia dell’intervento di riattivazione urbana in base alla
presenta una modalità di esercizio del potere aperto e trasparen-                           quale sono stati selezionati i casi studio di successo. Dall’analisi
te, nel quale le istituzioni, le comunità di cittadini e le loro rap-                       dei casi studio sono emersi alcuni tratti comuni dell’intervento di
presentanze sono inseriti in vere e proprie reti collaborative, che                         riattivazione, riconducibili ai seguenti punti:
si differenziano per gradi di complessità: dal livello più semplice,                        1. interventi realizzati dopo il manifestarsi della crisi del 2008,
che prevede il solo coinvolgimento informativo dell’utenza, sino                                che di fatto ha decretato l’esigenza di nuovi strumenti, prati-
ai livelli superiori, nei quali il coinvolgimento investe il settag-                            che, modelli condivisi;
gio dei problemi e forme di coinvolgimento diretto dei cittadini                            2. in aree che, per vari motivi, hanno perduto la loro funzione
nei processi di programmazione, progettazione, realizzazione,                                   originale e nei quali si palesano fenomeni di degrado am-
gestione e manutenzione degli interventi. Il débat public, recen-                               bientale e/o sociale;
temente adottato dalla nuova legge quadro sugli appalti pub-                                3. su porzioni di territorio limitate e che, proprio a causa della
blici, rappresenta una forma di public engagement a cavallo tra                                 loro scala ridotta, non possiedono i requisiti per intercettare

observes: ‘codes and protocols of par-        to the concept of geocommunity when           ley, and Innes confirm the legitimacy       regarding use, up to higher levels at
ticipatory design cannot be abstractly        it is possible to isolate the character and   and efficiency of planning in relation      which the sector is faced with the prob-
defined, but must be calibrated to the        identity of place.                            to the capacity to promote consensus.       lems and varieties of real collaboration,
individual circumstances (time, place,        The growing belief of the citizens and        In Italy, the milanese school in Ac-        namely the direct involvement of citi-
history) and individual contexts (ob-         its translation into increasingly more        tion Planning identifies a method of        zens in the planning, projection, reali-
jects, levels) of the process’. Participa-    structured models of collaboration and        pinpointing the needs and problems          sation, management and maintenance
tion, seen both as a useful instrument        active involvement, is neatly illustrated     of a specific local context by the direct   processes. The recently adopted pub-
to understand spatial processes and           by Amirante (2008) when he affirms:           involvement of the residents, who un-       lic debate with regard to public works
the immaterial dynamics of the trans-         ‘often in the management of open              derstand the problems of the area from      contracts, represents a type of public
formation of reality and as an instru-        spaces, cases of self-management occur        first-hand experience. In this manage-      engagement which is both involvement
ment to define new institutional gov-         through spontaneous initiatives started       ment process, the planner becomes           and collaboration and which, together
ernance models within the principles          by the users’. New formulas, therefore,       a mediator, guaranteeing quality and        with other systems, such as adminis-
of administrative decentralisation, is        which are the basis for operations pro-       contributing to create the right condi-     trative exchange and service contracts,
effectively linked by Mussinelli (2008)       duced by sharing between technical            tions for accessibility and transparency.   allows citizens to make decisions about
to the double valence of the principle of     direction and active citizenship to de-       On an international scale, the Open-        their future, actualising the horizontal
subsidiarity: the vertical type which re-     fine management and financing meth-           Government model represents a power         and vertical principles of subsidiarity
fers decisions to places of specific inter-   ods based on the real needs of the user       operating method which is open and          referred to by Mussinelli.
est, and the horizontal, ‘more similar to     (Clemente, 2016).                             transparent, wherein the institutions,      The use of participatory methods in
forms of participation with bottom-up         The theme of participation in the “reac-      citizens and their representatives be-      which the strategy can mobilize col-
type strategies’, through which citizens      tivation” and in the urban regeneration       long to real collaborative networks         lective intelligence and, through it,
are able to promote real actions in col-      processes are tied to Anglo-Saxon ur-         which may be differentiated by levels       encourage the emergence of innovative
laboration with local government. An          ban planning and culture. Widespread          of complexity. From the most basic          solutions is a particular aspect of the
action process which Mussinelli refers        theories by authors like Forester, Hea-       level, which only provides information      problem posed by Fanzini and Rotaru

                       345                    R. Riva, G.Venturini                                                                                    TECHNE 14 2017
l’interesse di potenziali stakeholder pubblici o privati;                              prima lettura dei casi studio, ed i tre successivi (c,d, e f) emersi
4. che vedono un coinvolgimento diretto della cittadinanza at-                            dall’ulteriore analisi dei progetti, è indicata all’interno della Fig. 1.
   traverso pratiche di partecipazione o di co-progettazione;
5. in contesti urbani edificati, senza distinzione tra aree centrali                      Analisi di tre casi casi       Tra i casi 10 casi studio analizza-
   o periferiche.                                                                         studio rappresentativi         ti nell’ambito delle due ricerche,
                                                                                          della riattivazione urbana     saranno qui analizzati tre inter-
L’analisi condotta all’interno della ricerca dottorale ha previsto                                                       venti che ci permettono di com-
due ulteriori momenti di approfondimento: (1) il reperimento di                           prendere meglio i dati presentati in tabella: lo Schieblock (Rot-
materiale documentale supplementare, sia cartaceo che on-line                             terdam), Nevicata14 (Milano), il De Ceuvel (Amsterdam).
per comprendere le specificità di questi interventi; (2) l’ulteriore
analisi dei casi studio selezionati sulla base dei cinque punti uti-                      Schieblock: la proposta per la riattivazione di questo edificio (4),
lizzati per definire il termine riattivazione.                                            occupato dallo studio Olandese ZUS negli anni precedenti alla
Dalla prima analisi sono emersi due caratteri comuni a tutti i 10                         crisi, viene presentata in occasione della Biennale di Venezia del
progetti selezionati:                                                                     2008, attraverso un articolo critico. L’articolo immagina la Rot-
(a) la ridefinizione degli strumenti classici di progettazione ur-                        terdam del futuro, ma la città contemporanea è diversa da quella
bana;                                                                                     prospettata da ZUS che, attraverso questo contributo, introduce
(b) il ruolo chiave della comunità di utenti coinvolti nei processi                       per la prima volta il concetto di “temporaneità permanente” (5)
di riattivazione.                                                                         inteso come modello per ripensare agli strumenti tradizionali di
Dalla seconda analisi dei casi in oggetto sono emersi ulteriori                           progettazione urbana, sotto forma di progetti pilota sviluppati
caratteri comuni che possiamo così riassumere:                                            in corso di realizzazione. Destinato alla demolizione durante
(c) il ruolo chiave del progettista, come mediatore delle varie                           gli anni della crisi, ZUS tratta l’edificio come un progetto senza
istanze che emergono durante le fasi di progettazione e realizza-                         committenza (unsolicited architecture). La riattivazione parte at-
zione dell’intervento;                                                                    traverso l’apertura di un nuovo spazio culturale per la città, che
(d) l’introduzione di nuove economie e valori, che a loro volta                           ricalca il concetto di temporaneità permanente, in grado di cam-
definiscono nuove modalità di intervento, influenzandone il per-                          biare pelle ed adattarsi a seconda delle istanze che provengono
corso;                                                                                    dall’esterno. Lo Schieblock diventa edificio aperto alla sperimen-
(e) l’uso di strumenti tecnologici e digitali, che possono facilitare                     tazione attraverso la graduale introduzione di progetti puntua-
il coinvolgimento di un’utenza più ampia, nelle varie fasi di pro-                        li per testare l’intervento. In questo processo di trasformazione
gettazione, realizzazione, e uso di questi spazi.                                         diventa chiave il ruolo del progettista, mediatore del processo di
La correlazione tra i primi due temi (punti a, e b) emersi da una                         accompagnamento e gestione dell’intervento che favorisce l’in-

(2015), which refers to the issues of           the use of new tools, practices and       to understand the specificities of these    the journey;
anticipation as a design method and             shared models;                            interventions; (2) the further analysis     (e) the use of digital and technological
to some models already coded within         2. in areas that, for various reasons, lost   of selected case studies selecting con-     tools, that facilitate the involvement
the project related to sustainability is-       their original function and that are      sidering the five points used to define     of a broader audience in the phases
sues such as Adaptive Design, which             affected by environmental and/or          the term re-activation.                     of design, realization and use of these
the doctoral research uses to define the        social decay phenomena;                   From the first analysis two common          spaces.
theoretical reference models.               3. on limited portions of the territory       elements emerged in all the 10 selected     The correlation between the first two
                                                that, due to the small scale, do not      projects:                                   themes (points a, and b) emerged from
Analysis methodology used in the                have the requirements to receive the      (a) the redefinition of the classical in-   a first analysis of the case studies, and
research                                        interest of potential public or private   struments of urban design                   the next three (c, d, and f) emerged
The Re-Act2 survey developed from               stakeholders;                             (b) the key role of communities of users    from further analysis, is indicated
the launch of video-interviews with ex-     4. that see the direct involvement of         involved in processes of reactivation.      within the 0.1 scheme.
perts from various disciplines3, which          citizens through participatory and        From the second analysis of the cases
allowed to define a first taxonomy of           co-design practices;                      in question have emerged further com-       Analysis of three case studies repre-
the urban reactivation intervention ac-     5. in urban contexts of the built envi-       mon features that we can summarize          sentative of urban reactivation
cording to which the case studies were          ronment, with no distinction be-          this way:                                   Among the 10 case studies analysed in
successfully selected. From the analysis        tween central or peripheral areas.        (c) the key role of the designer, as me-    the two types of research, three inter-
of case studies emerged some common                                                       diator of the different requests that       ventions enabling us to better under-
features of the reactivation interven-      The analysis conducted in the doc-            emerge during the phases of design and      stand the data presented in the table
tion, which can be summarised in the        toral research has provided two fur-          realization of the intervention;            will be analysed here: Schieblock (Rot-
following points:                           ther moments of in-depth study: (1)           (d) the introduction of new economies       terdam), Nevicata14 (Milan), De Ceu-
1. interventions realized after the eco-    the collection of additional documen-         and values, that subsequently define        vel (Amsterdam).
   nomic crisis of 2008, which required     tary material, both paper and online,         the modes of intervention, influencing

                      346                   R. Riva, G.Venturini                                                                                    TECHNE 14 2017
01 | All’interno dello schema vengono indicati i 10 casi studio selezionati dalla ricerca, e la loro relazione con le caratteristiche emerse durante le due fasi di investigazione (Re-Act e
     Dottorato di ricerca).
     The scheme represents the 10 cases studies selected during the research analysis, and their relation within the two different phases of the investigation (Re-Act and Doctoral research).

troduzione di progetti pilota, e ne segue l’evoluzione. L’intervento                                  bliche ed una fase di consultazioni tecniche grazie al supporto
genera un impatto diretto sul territorio circostante, favorendo l’e-                                  dell’amministrazione locale, a cui è seguita un’ulteriore fase di
mergere di nuove economie che coinvolgono la comunità locale                                          selezione. Le proposte sono state implementate e poi sottopo-
di cittadini.                                                                                         ste a discussione pubblica, con il coinvolgimento dei cittadini,
                                                                                                      che hanno selezionato il progetto vincitore6, che proponeva di
Nevicata14: è un intervento per la riconfigurazione temporanea                                        eliminare le barriere architettoniche, ricoprendo lo spazio anti-
di Piazza Castello a Milano in area pedonale, realizzato attra-                                       stante al Castello da una superficie in calce7. Oltre al tentativo
verso un processo di carattere partecipato. Nell’Aprile del 2014                                      di impostare la varie fasi dell’intervento attraverso modalità di
il Comune di Milano lancia un bando per la pedonalizzazione                                           progettazione partecipata, è interessante la gestione degli spazi
dell’area: i progetti presentati sono stati successivamente pubbli-                                   di progetto attraverso una campagna mediatica per coinvolgere
cati on-line e selezionati attraverso un round di votazioni pub-                                      una vasta utenza. Con l’intento di coinvolgere un pubblico diffe-

Schieblock: the proposal for the reacti-           through the gradual introduction of                ing and a phase of technical consulta-              cultural activities of various kinds was
vation of this building , occupied by the          pilot projects to test the intervention.           tions thanks to the support of the local            developed. This campaign has suc-
Dutch studio ZUS in the years before               In this process of transformation, the             administration, which was followed by               ceeded in attracting a large audience,
the crisis, is presented at the Venice             role of the designer becomes crucial,              a further selection phase. The propos-              intercepting both the most habitual
Biennale in 2008 through a critical ar-            as he is the mediator of the process of            als were implemented and then sub-                  user and a portion of public audience
ticle. The article depicts the Rotterdam           accompanying and managing the inter-               jected to public discussion, involving              reached through the use of digital sup-
of the future, but the contemporary city           vention that promotes the introduction             the citizens, who selected the winning              port tools, which have highlighted the
is different from that proposed by ZUS,            of pilot projects, and he follows their            project6, which proposed to eliminate               potential of these tools in the process
which for the first time introduces the            evolution. The intervention generates a            the architectural barriers, covering the            of involvement of a diversified public
concept of “permanent temporarity”5                direct impact on the surrounding area,             space in front of the Castle by a lime              of users.
as a model for rethinking traditional              favoring the emergence of new econo-               surface7. In addition to the effort of set-
instruments of urban planning, in the              mies involving the local community of              ting up the various phases of the inter-            De Ceuvel: is a project realised between
form of pilot projects in the making.              citizens.                                          vention through participatory design, it            2012 and 2014 for the urban and en-
Destined to demolition during the                                                                     is interesting the managing of designed             vironmental re-activation of an area
years of the crisis, ZUS treats the build-         Nevicata14: is an intervention for the             spaces through a media campaign to                  located in the north of Amsterdam.
ing as an unsolicited architecture. Re-            temporary reconfiguration of Piazza                engage a broad public. With the aim                 An urban playground for innovation,
activation starts with the opening of a            Castello in Milan into a pedestrian                of involving a differentiated audience,             youth entrepreneurship, social enter-
new cultural space for the city, which             area, realised through a participatory             the Nevicata14 space management was                 prise, technological and environmental
resembles the concept of permanent                 process. In April 2014, the Municipal-             accompanied by a media communica-                   experimentation. The project stands
temporarity, able to change skin and               ity of Milan issued a call for the pedes-          tion campaign implemented with the                  on an old shipyard in a public prop-
adapt according to instances that come             trianisation of the area: the submitted            support of the social channels of the               erty area, assigned through a public
from outside. Schieblock becomes                   projects were published online and                 project (Facebook, Twitter, Instagram),             call with a 10-year tenancy agreement.
a building open to experimentation                 selected through a round of public vot-            and through which a palimpsest of                   The industrial area has been reclaimed

                         347                       R. Riva, G.Venturini                                                                                                    TECHNE 14 2017
renziato, la gestione degli spazi di Nevicata14 è stata accompa-                      vazione ambientale e graduale sensibilizzazione del cittadino a
gnata da una campagna mediatica di comunicazione realizzata                           queste pratiche).
con il supporto dei canali social del progetto (Facebook, Twitter,
Instagram), ed attraverso i quali è stato sviluppato un palinsesto                    Risultati                          Oltre ad un primo aspetto inno-
di attività culturali di diverso tipo. Questa campagna è riuscita                                                        vativo rappresentato dalla defi-
nell’intento di coinvolgere un vasto pubblico, intercettando sia                      nizione del termine riattivazione, questo doppio percorso di ri-
l’utente più abitudinario, sia una sezione di pubblico raggiunto                      cerca e analisi ha permesso di isolare tre aspetti rilevanti della
attraverso l’uso di strumenti digitali di supporto, che hanno fatto                   riattivazione urbana, le cui implicazioni operative riteniamo
emergere le potenzialità offerte di questi strumenti nei processi                     possano tradursi in nuovi modelli organizzativi e procedurali di
di coinvolgimento di un’utenza diversificata.                                         progettazione: (a) il ruolo e le competenze dell’architetto come
                                                                                      attivatore e coordinatore di processi complessi, anticipando pro-
De Ceuvel: è un progetto realizzato dal 2012 al 2014 per la riatti-                   blemi e aprendo nuove strade, anche al fine di favorire il coinvol-
vazione urbana e ambientale di un’area ubicata nel nord di Am-                        gimento diretto degli interlocutori attraverso pratiche partecipa-
sterdam. Un playground urbano per l’innovazione, l’imprendi-                          te e di co-design; (b) la natura aperta e flessibile dei processi di
toria giovanile, l’impresa sociale, la sperimentazione tecnologi-                     riattivazione urbana nel favorire l’insorgere di nuove economie,
ca e ambientale. Il progetto sorge su un vecchio cantiere navale                      a loro volta capaci di innescare forme di partecipazione, favoren-
in un’area di proprietà pubblica, assegnata attraverso bando con                      do inclusività e senso di appartenenza da parte delle comunità
un contratto di locazione della durata di 10 anni. L’area indu-                       coinvolte; (c) l’opportunità di sfruttare le potenzialità degli stru-
striale è stata bonificata a partire dal 2012 attraverso tecnolo-                     menti digitali e dei nuovi social media nel favorire il coinvolgi-
gie sperimentali di riqualificazione ambientale. Rappresenta un                       mento diretto dei cittadini. Da un lato rendendo più efficace,
esperimento unico in Europa, articolato in più fasi: l’assegna-                       chiaro e trasparente il processo decisionale e, dall’altro, offrendo-
zione dell’area pubblica attraverso bando pubblico; la bonifica                       si quali strumenti di condivisione in grado di rafforzare l’identità
dell’area di progetto e la realizzazione delle strutture che ospita-                  e il senso di appartenenza a una comunità.
no le varie funzioni; l’introduzione delle tecnologie di metabo-                      Questi tre aspetti, evidenziati molto chiaramente nei tre casi
lismo urbano e economia circolare che definiscono il progetto8.                       studio rappresentativi analizzati, si ritrovano in quelli che com-
De Ceuvel è un intervento di riattivazione urbana che mette in                        pongono la rosa del campione: il Prinzessinnengarten (Berlino),
evidenza due temi: il modello di gestione delle aree d’interven-                      iniziativa lanciata nel 2009 dal gruppo Nomadisch Grün, per il
to, attraverso il coinvolgimento della comunità di abitanti, e la                     recupero della Moritzplatz9, oggi trasformata in centro attivo
creazione di nuove economie e relazioni su più livelli (bonifica,                     che ospita un orto urbano gestito attraverso il coinvolgimento
introduzione di nuove funzioni, modelli sperimentali di riatti-                       dei cittadini locali. Da questo intervento emerge con chiarezza

from 2012 through innovative environ-      Results                                    opportunity to exploit the potential of    on the surrounding area; the Luchtsin-
mental reclamation technologies. It is a   Beyond the initial innovative aspect       digital tools and the new social media     gel, a continuation of the Schieblock
unique experiment in Europe, divided       represented by the definition for the      in promoting the direct involvement of     in Rotterdam is a project consisting
into several phases: the public area al-   term reactivation, this double sided       residents, on the one hand making the      of the realisation of a bridge, partly
location through a public call; the rec-   course of research and analysis has al-    decisional process more efficient, clear   built through on-line crowdfunding
lamation of the project area and the       lowed us to single out three aspects       and transparent and on the other, offer-   through which it was possible to raise
realization of the structures that host    relevant to urban reactivation. We be-     ing whichever methods of sharing able      the necessary funds to build it. This
the various functions; the introduction    lieve that the working implications of     to reinforce the identity and sense of     project again underlines the impor-
of urban metabolism technologies and       these can result in new organisational     belonging to a community.                  tance of the digital channels, through
circular economics that define the pro-    and procedural models of planning:         These three aspects, clearly under-        which a vast community of residents
ject8. De Ceuvel is an urban reactiva-     (a) the role and responsibilities of the   lined in the three representative case     was reached. More than 8.000 euros in
tion project that highlights two themes:   architect as an activator and coordi-      studies analysed, can be relocated in      donations were received on-line, mak-
the management model of intervention       nator of complex processes, anticipat-     those making up the best examples:         ing it possible to begin the work. Once
areas, through the involvement of the      ing problems and opening new paths,        the Prinzessinnengarten (Berlin), an       finished, the bridge joined neighbour-
community of inhabitants, and the          also facilitating the direct involvement   initiative launched in 2009 by the group   ing communities, widened the range
creation of new economies and rela-        of the parties through practical par-      Nomadisch Grun, for the reclamation        of influence, involving inhabitants and
tionships on several levels (reclama-      ticipation and co-design; (b) the open     of Moritzplatz9, today transformed         local businesses in the process of the re-
tion, introduction of new functions,       and flexible nature of the processes of    into an operations centre with an ur-      activation of the area and introducing
experimental models of environmental       urban reactivation to promote new          ban market garden run with the help        new services and economic structures.
reactivation and gradual awareness of      economies, in turn capable of activat-     of local residents. From this project      The Campo de la Cebaba and Esta es
the citizen to these practices).           ing forms of participation, fostering      the role of the designer as a mediator     una Plaza (Madrid) are both projects
                                           integration and a sense of belonging       is clear, as is the founding of an eco-    joined by the desire of the local com-
                                           within the community involved; (c) the     nomic structure with a direct impact       munity to reclaim abandoned areas in

                     348                   R. Riva, G.Venturini                                                                                 TECHNE 14 2017
il ruolo del progettista come mediatore e la nascita di economie                          di tempo limitato (Maggio 2014, Gennaio 2016) durante la quale
con un impatto diretto sul territorio; il Luchtsingel, prosecuzione                       la prima fase della ricerca è stata sviluppata. Il nuovo percorso
dello Schieblock di Rotterdam, è un intervento che consiste nella                         di investigazione intrapreso da Gianpiero Venturini (tutor Elena
realizzazione di un ponte parzialmente realizzato attraverso un’o-                        Mussinelli, relatore Daniele Fanzini) nell’ambito del Dottorato di
perazione di crowdfunding gestita on-line, e attraverso la quale                          Ricerca in “Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente
è stato possibile raccogliere le risorse necessarie alla sua realiz-                      costruito” del Politecnico di Milano ha posto le basi per superare
zazione. Questo intervento sottolinea nuovamente l’importante                             tali limiti attraverso un insieme di attività che, oltre all’approfon-
ruolo dei canali digitali del progetto, attraverso i quali è stato                        dimento teorico, prevedono il coinvolgimento in alcune impor-
possibile intercettare una vasta comunità di cittadini. Sono state                        tanti ricerche d‘area, tra cui la ricerca Prin “Adaptive Design e
oltre 8.000 le donazioni ricevute attraverso la piattaforma on-                           Innovazioni Tecnologiche per la rigenerazione resiliente dei di-
line, che hanno reso possibile l’inizio dei lavori. Una volta realiz-                     stretti urbani in regime di cambiamento climatico” (Resp. Scient.
zato, il ponte ha esteso il proprio raggio di influenza ai quartieri                      Prof. M. Lo Sasso, Resp. U.O. Prof.ssa E. Mussinelli) nell’ambito
vicini, coinvolgendo abitanti e imprenditori locali nei processi di                       della quale si sperimenteranno scenari di fattibilità per la de-
riattivazione del quartiere, con l’introduzione di nuove economie                         finizione e l’attuazione di azioni di valorizzazione fruitiva e di
e servizi; il Campo de la Cebaba e Esta es una Plaza (Madrid)                             riqualificazione dello spazio pubblico, le iniziative promosse
sono interventi accomunati dal desiderio della comunità locale                            dal “Laboratorio per la cura urbana sui temi della qualità dello
di riappropriarsi di spazi centrali abbandonati, oggi gestiti dagli                       spazio pubblico, dei processi di rigenerazione e di revisione del
abitanti che propongono un calendario di attività di diverso tipo,                        sistema infrastrutturale e viabilistico con riferimento al contesto
evitandone il degrado. In questo caso è chiaro il ruolo chiave del                        sud-est della città di Milano”, e l’intervento MARES - Resilient
progettista come mediatore dei bisogni espressi dalla comunità;                           Urban Ecosystem for a Sustainable Economy – in corso di re-
il Nod Makerpsace (Bucharest) è una fabbrica di cotone abban-                             alizzazione a Madrid ed inserito nel programma Europeo UIA,
donata che, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani impren-                         Urban Innovative Actions – European Regional Development
ditori è stata trasformata in centro di ricerca per la realizzazione                      Fund. MARES si sviluppa attraverso 5 punti affini ai temi della
di idee nel campo del design, ingegneria, architettura, per la spe-                       ricerca: M - Mobilità, A - Alimentazione, R - Riciclo, E - Energia
rimentazione di nuove tecnologie, la stampa 3d, la prototipazio-                          e S - Economia Sociale. Sulla base di questi punti verranno rea-
ne. Questo intervento genera un impatto tangibile sul territorio,                         lizzati 4 interventi per la riattivazione di edifici abbandonati, da
introducendo innovazione, economia, scambio culturale.                                    riconvertire in laboratori per attività rivolte ai cittadini.
I limiti emersi dalla prima parte della ricerca dipendono dalla
selezione di una casistica ridotta, e quindi non ancora in grado di
proporre conclusioni definitive, alla quale si aggiunge il periodo

the centre, now managed by the resi-         to this is the limited time scale (May       promoted by “Study for urban care on         NOTES
dents who have organised an agenda of        2014, January 2016) in which the first       the subject of quality for public spaces     1. Re-act, Tools for Urban Re-Activa-
different activities so preventing these     phase of the research was developed.         of the processes of regeneration and re-     tion” (2014-2016) is a project realised
areas from falling into disrepair. In this   The new course of investigation un-          assessment of the infrastructure and vi-     with the support of the Netherlands
case the key role of the architect as a      dertaken by Gianpiero Venturini (tutor       ability referring to the South-east of the   Embassy and Consulate in Italy, the
mediator to express the needs of the         Elena Mussinelli, supervisor Daniele         city of Milan” and the intervention of       Cariplo Foundation and Creative In-
community is clear; the Nod Makerp-          Fanzini) in his PhD in “Architecture,        MARES – Resilient Urban Ecosystem            dustries Fund NL.
sace (Bucharest) is an abandoned cot-        construction engineering and the built       of a Sustainable Economy – currently         2. New Generations is a cultural asso-
ton factory which, thanks to the initia-     environment” Polytechnic of Milan            in progress in Madrid and included           ciation founded in 2014, which has the
tive of a group of young entrepreneurs       has laid the basis for overcoming such       in the European programme UIA,               aim of facilitating an open debate be-
has been transformed into a research         limits through a set of activities which,    Urban Innovative Actions –European           tween architects and other professions
centre for the realisation of ideas in the   beyond the theoretical in-depth study,       Regional Development Fund. MARES             by producing publications, organising
areas of design, engineering, architec-      foresee the involvement in several           has evolved through 5 points which are       public events, and giving interviews to
ture, new technology experimentation,        important area studies, including the        akin to the subjects of the research. M      stimulate a cultural exchange between
3d printing and prototyping. This pro-       research Prin “Adaptive Design and           – mobility, A – alimentation, R – recy-      the new generation of European ar-
ject is producing a tangible effect on the   Technological Innovation for the re-         cling, E – energy, S – Social Economy.       chitects and representatives of other
area, generating innovation, economy         silient regeneration of urban districts      On the basis of these points 4 projects      disciplines.
and cultural exchange.                       under the regime of climate change”          for the reactivation of abandoned            3. The experts interviewed during
The limits emerging from the first part      (Resp. Scient. Prof. M. Lo Sasso, Resp.      buildings to be converted into work-         this course of research Re-Act are:
of the research depend on the selec-         U.O. Prof.ssa E Mussinelli) in which         shops for residents will be realised.        Ada Lucia De Cesaris (Vice Mayor of
tion of a reduced number of case stud-       feasibility is tested in order to define                                                  Milan from 2013 to 2015), José Fran-
ies making it difficult at this stage to     and realise projects to enhance the re-                                                   cisco García Lopez (Director of Her-
produce definitive conclusions. Added        generation of public areas, the initiative                                                itage, Culture and Urban Landscape,

                      349                    R. Riva, G.Venturini                                                                                    TECHNE 14 2017
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