SEO per l'App Store: la guida dell'Inbound Marketing per il Mobile

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SEO per l'App Store: la guida dell'Inbound Marketing per il Mobile
SEO per l'App Store: la guida dell'Inbound Marketing per il Mobile                                      Ian Sefferman

SEO per l'App Store: la guida dell'Inbound
Marketing per il Mobile
Di Ian Sefferman

Articolo originale:
App Store SEO: The Inbound Marketer's Guide to Mobile
http://moz.com/blog/app-store-seo-the-inbound-marketers-guide-to-mobile
20 Giugno 2013

                                                            L'ecosistema delle app sta crescendo più
                                                            rapidamente di qualsiasi altro ecosistema
                                                            prima d'ora e il passaggio dal web sui desktop
                                                            alle app per i dispositivi mobile, sta
                                                            avvenendo più velocemente di quanto anche
                                                            le previsioni più ottimistiche facessero
                                                            pensare. Tradizionalmente, il blog Moz non ha
                                                            mai avuto molti contenuti sul mobile,
 Foto di Shardayyy                                          sull'ecosistema e sul marketing per le app.
                                                            Rand, in passato, ha scritto
                                                            [http://moz.com/rand/app-store-seo-why-im-still-a-skeptic/]
su ciò che pensava dell'App Store Optimization (ASO) [http://moz.com/rand/mobile-wont-change-
everything/] e sulle applicazioni mobile, ma con lo spostamento massiccio dell'attenzione
dei consumatori verso i dispositivi mobile, i tempi sono cambiati. Il vostro obiettivo come
specialisti di marketing digitale, è quello di raggiungere i clienti dove si trovano, il che
significa sempre di più, mirare ai loro dispositivi mobili (smartphone, tablet, ecc) e
attraverso l'app store.

In qualità di CEO di una startup che si occupa di app store optimization e app marketing
tools, sono profondamente coinvolto dal mondo degli app store, dovendo seguire gli
algoritmi ed aiutare i nostri clienti a dare un senso a questo campo di gioco nuovo di
zecca. Siamo ancora al 'giorno zero' dell'ecosistema app, che si evolve rapidamente ed
ogni nuovo annuncio (come l'iOS 7) porta grandi cambiamenti al marketing per le app
[http://www.mobiledevhq.com/howdoesios7affectappmarketersandhowdoyoutakeadvantage--110/articles] .

Oggi, sono felicissimo di scrivere sul blog Moz, una guida per principianti, sul marketing
per le applicazioni mobile. Parlerò brevemente di tutti i canali dell'app marketing, ma mi
concentrerò particolarmente sull'ASO (la SEO per l'app store). Questo post è una
panoramica ad alto livello dell'app marketing; non intende rendervi degli esperti in
nessuno degli aspetti trattati, ma è pensata per essere la scintilla che potrebbe spingervi
ad approfondire aspetti specifici, come l'ASO.

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La crescita della App per mobile continua in modo
esplosivo
Cominciamo con una veloce panoramica dell'ecosistema app.

L'ecosistema nel suo complesso è molto giovane, con il lancio dell'App Store per iOS
avvenuto solo cinque anni fa, nel 2008. A grandi linee, nel corso degli ultimi cinque anni
è rapidamente diventata una corsa a due, con iOS e Google Play come concorrenti
principali. Senza dubbio, ci sono altri contendenti vitali, che giocano per il terzo posto,
come Amazon, Microsoft e RIMM, ma iOS e Google Play sono chiaramente in testa al
gruppo.

iOS e Google Play sono molto vicini come numero totale di download, con iOS che a
Maggio ha superato 50 miliardi di download
[http://www.mobiledevhq.com/appstorereaches50billiondownloads-105/articles] totali e Google Play 48
miliardi [http://android-developers.blogspot.com/2013/05/android-at-google-io-2013-keynote-wrapup.html].
Con alcune eccezioni, la regola generale è che le app per iOS producono molte più
entrate rispetto alle app per Google Play. A livello internazionale, il gioco può cambiare in
maniera drastica a seconda del paese. Ad esempio, nei paesi in via di sviluppo come
l'India e la Cina, vediamo altre piattaforme Android e app store che stanno rapidamente
entrando in scena. Ecco una panoramica eccellente delle quote del mercato
internazionale del mobile [http://blog.flurry.com/bid/97860/The-iOS-and-Android-Two-Horse-Race-A-
Deeper-Look-into-Market-Share] .

L'app marketing è maturato enormemente, così come l'ecosistema nel suo complesso. E'
iniziato con canali molto semplici come i banner CPM su altre applicazioni (in pratica
erano l'equivalente di "Tesoro, mi si sono ristretti i banner"), poi fu la volta dei canali più
complessi, ma meno facili da utilizzare, come le installazioni incentivate ("Hai finito le
fiches del poker? Nessun problema, ne puoi avere altre 10, solo installando quest'altra
applicazione") per poi spostarsi rapidamente verso i canali pagati meglio (CPI - Costo
Per installazione, video, e così via). L'app di marketing ora si sta muovendo verso una
migliore combinazione di canali a pagamento e naturali (organic), come la ricerca
sull'app store, il social ed altro ancora. Vi suona familiare?

Come fanno gli utenti trovare le applicazioni?
A differenza del web, non c'è un modo infallibile per determinare esattamente da dove
vengono i vostri download. L'app di marketing si basa su studi, aneddoti di altri venditori
e i dati forniti dai fornitori di piattaforme (Apple, Google, ecc), per scoprire quali sono i
canali più efficaci e più utilizzati per la distribuzione delle app.

Due grandi studi a cui fanno riferimento molti ASO, vengono dalla ricerca delle aziende
Nielsen [http://www.businessinsider.com/search-is-the-biggest-driver-of-app-discovery-2012-8] e Forrester
[http://techcrunch.com/2013/04/17/forrester-app-discovery-report/] (clicca per vedere i risultati dello

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studio completo, piuttosto che le versioni modificate qui di seguito). Entrambi gli studi
mostrano che i canali naturali 'inbound' negli App Store, sono quelli che portano il
maggior numero di download. In particolare, concordano entrambi che la ricerca sugli
App Store è il canale più ampio, con il 61% dei consumatori che trovano applicazioni
tramite la ricerca sull'App Store.

Inoltre, alcuni dei dati più utili, anche se non del tutto completi, vengono dai fornitori delle
piattaforme stesse. Il responsabile della funzione 'Search and Discovery' di Google Play,
Ankit Jain, ha recentemente riportato in un post una meravigliosa citazione
[http://www.insidemobileapps.com/2013/05/17/google-discloses-how-search-for-google-play-works-for-the-first-
                                       riguardo alla dimensione della ricerca sugli App
time-12-percent-of-dau-search-for-apps-daily/]
Store, tratta dalla sua presentazione al Google I / O:

                                                                     [Per l'applicazione media, in
                                                                     effetti, la ricerca produce la
                                                                     maggior parte delle installazioni
                                                                     – n.d.t.]

                                                            Proprio come sul web, la ricerca
                                                            naturale (organic) sugli App
Store è solo una componente dell'inbound marketing per le app. Il concetto di 'inbound'
(citazione non sollecitata – n.d.t.) nell'ecosistema app, è disponibile in molti gusti diversi,
che includono: la ricerca, i social media, gli elenchi delle più votate (Top Chart),

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rifermenti dai siti web e altro ancora. Uno particolarmente degno di nota, che differisce
dal web convenzionale, sono i Top Charts degli App Store.

Distinti dalla ricerca sull'App Store, i Top Charts possono essere degli incredibili
generatori di download per la vostra applicazione, soprattutto se si tratta di una
applicazione per il pubblico generale dei consumatori. Entrare nei Top Charts e gestire la
vostra posizione in quegli elenchi, è un'arte-scienza in sé, che da sola potrebbe
giustificare tutta una serie di post. Uno degli aspetti più interessanti delle Top Charts è
come sia possibile utilizzare il marketing a pagamento come benzina per il l'inbound
marketing, comprandovi di fatto il percorso che porta alle Top Charts
[http://venturebeat.com/2013/06/04/how-96000-can-buy-you-a-top-10-ranking-in-the-u-s-app-store/] .

Attenzione, però: Apple non ama coloro che cercano palesemente di forzare le regole del
loro sistema e potrebbe trovare un modo per espellervi dal loro store (un po' come un
Panda o un Penguin per le app). Inoltre, credo che i Top Charts siano un gioco a breve
termine in un App Store: erano moderatamente interessanti quando c'erano 100.000
applicazioni, sono state acquistate dagli operatori di marketing quando siamo arrivati ad
un paio di milioni di applicazioni e saranno inutili con 100.000.000 di app.

In cosa differisce l'App Marketing dal Web Marketing?
Per molti aspetti, l'app marketing è significativamente diverso dal web marketing. E'
importante che riconosciate quali delle vostre competenze potrete tradurre e quali
ulteriori avrete bisogno di impararne.

In primo luogo, l'ecosistema app è davvero una corsa a due e quei due cavalli di testa
non potevano essere più diversi. Nel mondo del web, se guardate la ricerca, c'è in
pratica un solo contendente che interessa la maggior parte dei SEO (mi dispiace Bing!).
Nell'ecosistema delle app, tuttavia, è necessario prendere una decisione molto specifica
su quale piattaforma (o piattaforme) volete focalizzarvi, in base alle risorse di sviluppo,
alle risorse di marketing e così via. Ogni piattaforma funziona in modo completamente
diversa (soprattutto la ricerca), quindi è importante che sappiate che dovrete concentrarvi
su ciascuna in modo indipendente.

Foto di Paul [http://www.flickr.com/photos/81265351@N00/6944127567/]

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Gli ecosistemi web e app differiscono, perché per le app non vi è alcuna informazione di
provenienza degli utenti. Per loro natura gli App Store sono guardiani ed è molto difficile
vedere da dove arrivano le installazioni. Può dipendere dalla piattaforma in cui si è (ed è
certamente più il caso dell'iOS), ma il problema esiste in entrambe. Così, mentre sul web
si va spesso a vedere da dove provengono le nostre visite (anche se Google è deciso a
tutelare la privacy degli utenti ed estendere l'oscuramento 'not provided', sulla parola
chiave utilizzata dall'utente [http://moz.com/blog/quantifying-googles-keyword-referral-
data-shutdown]), negli app store è la norma non sapere mai da dove provengono le
installazioni, neppure a grandi linee. Ci sono alcuni trucchi che spiego di seguito, ma
ricordate, l'attribuzione della provenienza, negli App Store è difficile.

Infine, siamo ancora al giorno zero dell'ecosistema app. Questo significa che abbiamo da
crescere un bel po'. In particolare, la 'long tail' è ancora in crescita e con essa anche la
consapevolezza di cosa ci vorrà per realizzare dei business di successo. Mi capita
spesso di equiparare l'ecosistema app con il web della fine degli anni '90: gli algoritmi di
ricerca non sono ancora stati realizzati e il denaro è ancora concentrato nelle mani di
pochi grandi soggetti. Questo da una grande opportunità a coloro che vogliono fare il
grande passo ed essere in pista nelle prime fasi del processo, ma devono anche mettersi
in testa che bisogna dedicarci tempo e volontà, per cercare di contribuire a far maturare
l'intero ecosistema, attraverso l'educazione e l'evangelizzazione.

Ecco un grafico che scelgo spesso per descrivere come vedo il panorama
dell'ecosistema app: alcuni produttori di app fanno un sacco di soldi, mentre la maggior
parte, ne fanno molto pochi, con quasi nessuno che si colloca nel mezzo. Rispetto
all'ecosistema web, dove vi è una cospicua area di mezzo, fatta di aziende che fanno
una quantità di denaro interessante, l'ecosistema app ha bisogno di continuare a
crescere e arrotondare questa curva per renderla più simile a quella del web. Credo che
questo accadrà, proprio come è successo con il web nel corso degli anni.

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Come ottimizzare per i motori di ricerca dell'App Store
Tuffiamoci nella ricerca sugli App Store e di come cambiano i motori di ricerca, in base
alla piattaforma.

Prima cosa: ricordate quando ho detto l'ecosistema delle app mi ricordava il web della
metà e fine degli anni '90? Tenete a mente quella immagine, quando pensate alla
ricerca. La ricerca sull'App Store non è stata "ideata", nello stesso modo in cui Google ha
"ideato" la ricerca sul web. In poche parole, nell'ecosistema app siamo ancora nella
modalità di AltaVista: qualcosa di meglio di quello che dava la directory di Yahoo, ma
non incredibilmente sofisticato come ciò che Google sarebbe diventato di lì a pochi anni.

Proprio come il web ha una SEO on-page e una SEO off-page, le app hanno una ASO
on-metadata e una off-metadata. La ASO on-metadata include fattori totalmente sotto il
vostro controllo e spesso sono le cose che hanno a che fare con la vostra presenza
sull'App Store. La ASO off-metadata include fattori che potrebbero non essere
completamente sotto il vostro controllo, ma che potete ancora influenzare. Ecco alcune
delle manopole e leve più importanti che voi come marketer potete muovere, per
influenzare le prestazioni sulla ricerca e alcuni suggerimenti rapidi su come ottimizzarne
l'uso.

On-Metadata
Titolo dell'app

Il titolo di un'app è il singolo fattore ASO più importante per il raking, di tutti i metadati. E'
equivalente al tag  nel vostro HTML ed è un segnale eccezionale per l'App Store
su cos'è la vostra applicazione.

Sul web, fate in modo che il titolo includa sia la descrizione di quello che fate (comprese
le keyword), così come il marchio; entrambi gli elementi dovrebbero esistere anche
sull'App Store. Assicuratevi di includere le parole chiave, ma senza fare spam.
Accertatevi che per un parser sia facile da analizzare e che abbia un senso. Esempio:
"Strava Run – Tracciatori GPS per l'allenamento alla corsa e ciclismo"
[https://itunes.apple.com/us/app/strava-run-gps-running-training/id488914018?mt=8]

Descrizione

Patrick Haig [https://twitter.com/prhaig], il nostro vicepresidente di Customer Success, ama
spezzare le descrizioni in due sezioni: una visibile nella prima schermata (above the fold)
ed una successiva (vi suona familiare?). Lui dice: "Above the fold dovrebbero esserci 1 o
2 frasi che descrivono l'applicazione e il suo esempio di utilizzo primario, mentre la
seconda parte (below the fold) dovrebbe riportare un'insieme chiaro delle funzionalità ed
elementi di 'riprova sociale' [http://francescogavello.it/riprova-sociale]". Adesso ci immergeremo in
alcune delle differenze sui campi descrittivi per le varie piattaforme.

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Campo keyword

Il campo keyword, in iOS, è un campo di 100 caratteri che è possibile utilizzare per dire
alla ricerca di iTunes le parole chiave per cui dovremmo uscire sui risultati. Dal momento
che si dispone di soli 100 caratteri, è necessario utilizzarli con saggezza. Un paio di
consigli:

     •     Al momento di scegliere le parole chiave, proprio come sul web, concentratevi
           sulla pertinenza, il volume delle ricerche (popolarità) e la difficoltà di
           posizionamento.

     •     Non usate frasi con più di una di parola. Separate le singole parole (Apple può
           combinarli al vostro posto).

     •     Non ripetete parole chiave che sono già nel titolo (mettete quelle più importanti
           nel titolo, lasciando il campo parola chiave per le parole chiave secondarie).

     •     Separate le parole chiave con le virgole e non utilizzate spazi da nessuna parte.

L'icona

I consumatori sono schizzinosi. Vogliono app belle, eleganti e semplici da capire. La
vostra icona è spesso la loro prima interazione con la vostra applicazione, per cui
assicuratevi di fare il miglior lavoro possibile per trasmettere il vostro marchio, l'eleganza
e l'utilità dell'app. Ricordate, nei risultati della ricerca, l'icona è uno
dei pochi modi per trasmettere il marchio e l'utilità. Pensatela coma
parte del meta-tag 'DESCRIPTION' che si usa nella SEO. Ad
esempio, SoundCloud
[https://itunes.apple.com/us/app/soundcloud/id336353151?mt=8] ha fatto un
lavoro eccellente con la sua icona e per il suo branding.

Schermate

La regola più importante da ricordare quando create i vostri screenshot è che non
dovrebbero essere semplici schermate, piuttosto si tratta di grafica promozionale. Ciò
significa che potete includere testo o altri elementi grafici per raccontare la storia della
vostra app in un interessante modalità visiva.

Soprattutto in iOS, in cui la scheda della app mostra la prima schermata (nei risultati
della ricerca n.d.t.), è utilissimo che un'app visualizzi una grafica che illustri l'applicazione
in modo immediato, così da aumentare le conversioni dai risultati della ricerca verso la
visualizzazione della pagina dell'applicazione e in ultima analisi, verso l'installazione
dell'app.

I migliori specialisti di marketing di app, usano per i loro screenshot insieme alla grafica
promozionale per creare un flusso che porta l'utente attraverso la storia. Ogni immagine

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può essere costruita sulla schermata precedente, dando all'utente una ragione per
continuare a scorrere e conoscere la vostra applicazione.

Ecco un ottimo esempio di come utilizzare le immagini in modo efficace dai nostri amici
di Haiku Deck [http://www.haikudeck.com/].

Fuori dai Metadata
Al di fuori del vostro controllo diretto, dovrete anche concentrarvi su alcune cose per
assicurare le migliori prestazioni in termini di ASO.

Valutazioni

                                            Ogni applicazione ha un 'rating' (voto). Il vostro
                                            lavoro come specialista di marketing è quello
                                            di garantire che la vostra applicazione ottenga
                                            un ottimo punteggio complessivo. La
valutazione è direttamente legata alle prestazioni dell'app nella ricerca sull'App Store, il
che ci porta a credere che il voto sia un elemento di ranking della ricerca.

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Recensioni

Sono simili alle valutazioni, per cui vogliamo garantirci che le recensioni che gli utenti
scrivono sulla nostra applicazione siano positive. Le recensioni dovranno contribuire ad
aumentare il tasso di conversione dalla pagina della app, ai download.

Se cercate un ottimo prodotto per aiutarvi ad aumentare il vostro punteggio e migliorare
le recensioni, date un'occhiata ad Apptentive [http://www.apptentive.com/].

Link-building

Questo lo tratteremo più avanti, ma basti dire che lo sviluppo dei link alla pagina della
vostra applicazione ha importanza sull'App Store per le applicazioni di Google Play. Dato
che siete tutti dei SEO, sapete già tutto su come lavorare su questo aspetto!

Come differiscono iOS e Google Play nella ricerca sull'App
Store?
Le differenze fra le piattaforme significa che ci sono leve diverse da muovere. Google
Play e iOS agiscono in piena autonomia e spesso, in modo diverso. Le differenze sono di
ampio respiro, ma quali sono le due principali?

In generale, il modo di pensare alle differenze è che Google è Google e Apple è Apple.
Bella scoperta, giusto? Google ha costruito le infrastrutture e la tecnologia per
apprendere dal web e utilizzare molti elementi da dati diversi per prendere una
decisione. Apple, dal canto suo, non ha indici del web e proviene dal background dei
media. In caso di dubbio, immaginate che cosa fareste se foste ognuno di loro, avendo la
loro storia alle spalle.

Ecco un paio di esempi concreti.

Descrizione invece che Parole Chiave

In iOS, c'è un campo per le parole chiave. E' facile vedere da dove è venuto, soprattutto
quando si pensa al background di iTunes per la musica: una canzone ha un titolo (titolo
dell'app), il musicista (nome dello sviluppatore) e poi ha bisogno di un paio di parole
chiave per descrivere il genere della canzone ("motown", "reggae", ecc). Quando Apple
ha lanciato il suo App Store, ha utilizzato la stessa tecnologia che si era già costruita per
la musica, il che significava che il titolo dell'applicazione, il nome dello sviluppatore e le
parole chiave sono gli unici campi utilizzati per capire come ricercare un'app. Si noti che
la descrizione non viene presa in considerazione in iOS (ma mi aspetto che questo
cambi presto).

D'altra parte, non c'è il campo parola chiave in Google Play; c'è solo il campo
descrizione. Così, mentre iOS non prende in considerazione la descrizione, in Google

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Play la descrizione è tutto ciò che avete, per cui fate esattamente lo stesso che sul web:
inserite le keyword nei vostri contenuti, senza fare spamming.

Sfruttare il PageRank in Google Play

Un'altra grande differenza fra iOS e Google Play, è che Google ha accesso al PageRank
e il grafo dei link del web, mentre Apple non lo fa. Così, Google prenderà in
considerazione i link in entrata alla pagina di dettaglio della vostra applicazione (ad
esempio, https://play.google.com/store/apps/details?id=com.symantec.mobilesecurity)
come fattore di ranking nella ricerca di Google Play, mentre Apple no.

Come misurare il successo nell'App Marketing
E' molto difficile misurare il successo nel marketing per le app, con gli stessi metodi in cui
si può farlo nel web. Ciò è particolarmente vero quando si lavora con i canali 'inbound'. E'
ancora presto, ma nel seguito andrà sempre meglio, con sempre più strumenti e servizi
che stanno venendo fuori, per aiutare gli operatori del marketing a valutare il successo.
Ecco alcuni dei modi in cui oggi, vi consiglio di misurare il successo sugli App Store:

Posizionamento nella ricerca

Proprio come sul web, un modo eccellente per misurare il vostro successo sulla ricerca
di un App Store, è quello di monitorare il vostro posizionamento, per gli specifici termini
di ricerca che vi interessano, nel tempo e rispetto alla concorrenza. Il monitoraggio del
ranking è incredibilmente utile agli ASO, per capire il loro progresso.

Top Charts

I Top Charts, specialmente Top Charts all'interno di una categoria particolare, fanno un
grande lavoro nel permetterci di capire il nostro successo rispetto al resto delle
applicazioni della vostra categoria.

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SEO per l'App Store: la guida dell'Inbound Marketing per il Mobile                   Ian Sefferman

Valutazioni e recensioni

Così come le valutazioni e le recensioni aiutano il vostro ASO, sono anche grandi
metriche per monitorare nel tempo, come si sta andando con l'app marketing. Tenete
traccia di ciò che gli utenti dicono e come lo dicono (consiglio professionale: ascoltare la
loro terminologia è un ottimo modo per fare la ricerca delle parole chiave) e come stanno
valutando la vostra app.

Download

Andando un passettino oltre, correlare le vostre posizioni sui risultati delle ricerche con i
download, vi permetterà di capire l'effetto che il vostro lavoro ASO sta avendo sulla
performance dell'app. Un modo di farlo, è integrare i dati di iTunes Connect
[https://itunesconnect.apple.com/], sovrapponendo le posizioni sui risultati delle ricerche con i
vostri download, in modo da poter osservare visivamente, quanto ogni parola chiave sia
correlata con i download. Non è perfetto, ma aiuta!

Conversione e ricavi

Alla fine dei conti, i proventi sono la metrica più importante che dovreste considerare.
Naturalmente, dovreste eseguire il monitoraggio delle vostre entrate e fare la stessa
correlazione con le prestazioni della ricerca. Inoltre, dovreste osservare il vostro tasso di
conversione nel tempo. Spesso vediamo applicazioni il cui tasso di conversione decolla,
incrementando l'azione ASO, perché gli utenti sono molto più coinvolti con l'app.

Strumenti e risorse da utilizzare per supportare l'App
Marketing
Per concludere questo post, voglio parlarvi velocemente di alcuni strumenti e risorse da
utilizzare per suportare il processo di marketing per le app.

                                   http://www.apptamin.com/

Sylvain ha scritto alcuni contenuti eccellenti, in cui ha intuizioni formidabili sul'app
marketing e ASO, su (Apptamin), il blog della sua azienda.

                                  http://www.apptentive.com/

                        Ho accennato sopra ad Apptentive e sono davvero il modo
migliore che conosco per incidere sulle vostre valutazioni e recensioni e ottenere un
grande feedback dai clienti.

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                                 http://www.mobiledevhq.com/

Oltre ad avere una grande prodotto gratuito da cablare nell'app, per l'analisi (Flurry
Analytics), ed anche un interessante prodotto per la pubblicità a pagamento (AppCircle),
Flurry pubblica anche sul suo blog, alcuni dei dati più interessanti sull'ecosistema app.

                                http://www.mobileapptracking.com/

                        Se state cercando di ottenere una certa visibilità della
provenienza degli utenti, nella vostra pubblicità a pagamento (i canali inbound non
possono essere scorporati, mi dispiace!), allora MobileAppTracking fa per voi. Vi
permette di capire quali canali a pagamento per voi sono risultati i migliori, in base alla
metrica di vostra scelta. Il meglio è che si paga solo per quello che si utilizza.

                            http://www.mobiledevhq.com/

                           Questa, naturalmente, è una promozione spudorata. Detto questo, il
                           nostro prodotto è un ottimo modo per capire le vostre prestazioni
                           nella ricerca sull'App Store, aiutare nella ricerca di parole chiave ed
                           inoltre vi dà l'analisi della concorrenza. Offriamo uno strumento
gratuito (per sempre) per gli sviluppatori Indie (sviluppatori di video game indipendenti
[http://en.wikipedia.org/wiki/Indie_game] ) che può crescere di scala, fino ad un utilizzo per i più
grandi clienti aziendali.

Ora è il vostro turno
A questo punto, spero che sia chiaro che ci sono un sacco di cose nell'ecosistema app.
Siamo ancora al giorno zero, ma ci sono molte più opportunità di fronte a noi che alle
nostre spalle.

Questa guida è stata pensata per stuzzicare l'appetito, mostrandovi alcune delle cose
incredibili che accadono e vi aiutano a capire le regole del gioco, per lo più a livello di
panoramica. Io non ho coperto neanche l'uno per cento di tutto lo spettro dell'app
marketing, ma spero di avervi insegnato alcune cose circa l'ecosistema e l'ASO.

Ora è il vostro turno: andate là fuori e iniziate a lavorare nell'ecosistema app! Se avete
già lavorato con le app, o se state pensando di farlo, ma avete domande, vi prego di
scrivere i vostri commenti o di mandarmi una mail in qualsiasi momento
(iseff@mobiledevhq.com). Farò del mio meglio per rispondere a qualsiasi cosa nel modo
più trasparente possibile.

www.ideawebitalia.it                                                                          12 / 13
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Ian Sefferman è Amministratore Delegato di MobileDevHQ [http://www.mobiledevhq.com/],
produttore leader di strumenti per l'ottimizzazione sugli App Store. E' un ingegnere del
software di formazione ed ha lavorato ad Amazon.com prima di passare all'ecosistema
app, 4 anni fa. Seguitelo su Twitter all'indirizzo @iseff.

                         Ian Sefferman
                                                                        traduzione di Marco Dini

                  L’articolo esprime le posizioni proprie dell’autore (esclusa l’eventualità
                  remota che si trovasse sotto ipnosi) e possono non sempre riflettere le
opinioni di SEOmoz, Inc.

MOZ non è affiliato con questo sito e non ha visionato questa traduzione. MOZ fornisce i
migliori strumenti [http://www.seomoz.org/tools] e risorse [http://www.seomoz.org/blog]
SEO del Web.

Foto iniziale
autore: Shardayyy
immagine originale: http://www.flickr.com/photos/shardayyy/7417451300/
diritti di riproduzione: http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.it

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