SEMINARIO DI STUDI ON LINE NOVECENTO DI CONFINE. RICERCHE E COMUNICAZIONE - | Istoreto
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GIORNO DEL RICORDO 2021 ° MARTEDÌ 9 FEBBRAIO 2021 SEMINARIO DI STUDI ON LINE NOVECENTO DI CONFINE. RICERCHE E COMUNICAZIONE Presentazione del volume Lucia Cinato, Voci di tedeschi in fuga. L’intervista autobiografica come contributo alla memoria collettiva (Alessandria 2020) Simona Leonardi (Università di Genova)
THEODORA DRAGOSTINOVA (2016)
REFUGEES OR IMMIGRANTS? THE MIGRATION CRISIS IN EUROPE IN HISTORICAL PERSPECTIVE
- “During the 20th century, Europe saw some of the largest waves of refugees and most
violent forced migrations in human history, especially as a result of the First and
Second World Wars. Some of these forced migrations can be more accurately described
as ethnic cleansing and, in the case of the removal and ultimate extermination of Jews
from Europe, genocide”
profughe armene in fuga dalla Turchia profughi greci in fuga dalla TurchiaONDATE MIGRATORIE IN EUROPA - XX SECOLO - ALCUNE TAPPE
- 1912 / 1913: guerre balcaniche
- 1914-1918: Prima guerra mondiale
- 1917 sgg.: guerra civile e rivoluzione in Russia
- 1921-22 guerra greco-turca (1923: ‘scambio’ di popolazioni sotto l’egida della Lega delle Nazioni, ca.
2.000.000 di persone coinvolte)
- dal 1922: regime fascista in Italia
- dal 1933: regime nazista in Germania e poi nei territori via via annessi.
- 1936-1939: guerra civile in Spagna
- 1938, ottobre: ‘Polenaktion’: ca 17.000 ebrei con cittadinanza polacca espulsi dal Reich tedesco
- dopo 1945: proseguimento dell’omogenizzazione etnica’ dell’Europa
- ca. 13/14 milioni di ‘tedeschi’ espulsi da Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia, Romania, Ungheria (sia
territori prima del 1945 tedeschi sia appartenenti a minoranze etniche da secoli nei paesi –
conferenza di Potsdam)
- migrazioni di polacchi dall’URSS in Polonia (territori ex tedeschi)
- migrazioni di italiani da Jugoslavia
- 1991-2001: guerre iugoslave, ca 2,7 milioni di DP (displaced persons) e profughi
- post 1990: ca. 2,4 milioni di ‘tedeschi di Russia’ (Russlanddeutsche) emigrano in GermaniaDIFFUSIONE DELLA LINGUA TEDESCA NEL 1910
basata su carta di V. Schmidt e J. Metelka,
redatta sulla base delle dichiarazione dei
censimenti del 1910 nel Reich tedesco, Austria-
Ungheria e Svizzera.CULTURA TEDESCA
1883, Oberehnheim, Alsazia,
1901, Czernowitz, Austria-Ungheria, 1883, Praga, Austria-Ungheria, 1930, Šternberk, Cecoslovacchia,-, 1751, Seßwegen, Livonia, Impero russo,
Libero territorio del Reich tedesco, oggi
oggi Černivci, Ucraina oggi Repubblica Ceca oggi Repubblica Ceca, oggi Cēsvaine, Lettonia
Obernai, Francia
1929, Landsberg an der Warte, Germania, 1724, Königsberg, Prussia, 1875, Praga, Austria-Ungheria, 1927, Libera città di Danzica, 1903, Breslavia (Breslau, Germania),
oggi Gorzów Wielkopolski, Polonia oggi Kaliningrad, Russia oggi Repubblica Ceca oggi Polonia oggi Wrocław, PoloniaEMIGRAZIONE DAL REICH TEDESCO (1933-39)
MODIFICHE TERRITORIALI DELLA GERMANIA NEL XX SEC.
Spiegel Geschichte 1/2011, https://www.spiegel.de/spiegel/spiegelgeschichte/index-2011-1.htmlVOCI DI TEDESCHI IN FUGA
- progetto Flucht und Familiengeschichten aus
Ostpreußen
- Le storie di Otto, Hedwig e Gertrud
- Intersezioni tra la ‘grande’ e la ‘piccola’ storia:
- Viaggio/partenza/esodo: le fughe dalla
Prussia orientale
- Approdo /arrivo: i profughi tedeschi e la nuova
Heimat
- Spostamento di con ni: i tedeschi rimasti in
Polonia
fiVOCI DI TEDESCHI IN FUGA
VOCI DI TEDESCHI IN FUGA – VOCI DI OTTO, HEDWIG E GERTRUD
OTTO
- nato nel 1929
- 20.1.1945 (15 anni): fuga dalla scuola di Hohenstein, Prussia
orientale (oggi Olsztynek, Polonia)
- reclutamento forzato e addestramento a Rügen, Mar Baltico
- invio al fronte nei pressi di Stettino (oggi Szczecin, Polonia)
- trasferimento per nave in Danimarica (Sønderborg); resa
tedesca
- 1945-1947: due anni di prigionia inglese a Kolding in
Danimarca, iniziale sminamento delle coste danesi
- 1956: ricongiungimento con la madre e le sorelle
Otto a 15 anniVOCI DI TEDESCHI IN FUGA – VOCI DI OTTO, HEDWIG E GERTRUD OTTO
VOCI DI TEDESCHI IN FUGA – VOCI DI OTTO, HEDWIG E GERTRUD
HEDWIG E GERTRUD
- nate nel 1936
- rimangono nel paese dʼorigine, a Süssenthal, Prussia
Orientale (oggi Sętal, Polonia)
- gennaio 1945: l’Armata Rossa occupa Süssenthal
- estate 1945: conferenza di Potsdam sancisce la linea Oder-
Neiße come con ni tedeschi orientali;
- 1956: trasferimento in Germania Ovest; ricongiungimento
con Otto
Hedwig e Gertrud a 10 anni
fiI TEDESCHI RIMASTI IN POLONIA – IDENTITÀ
- Identità linguistica
- Identità religiosa
- Identità culturale (e ‘nazionale’)
- Süssenthal: 1920: referendum (Trattato di Versailles) se rimanere parte della
Germania o passare alla Polonia; 500 voti per rimanere in Germania, 0 per passare
alla PoloniaIDENTITÀ LINGUISTICA
ATTEGGIAMENTO LINGUISTICO (SPRACHEINSTELLUNG)
1477 LC
konnte deine mutter polnisch dann 1477 LC ma tua mamma sapeva poi il polacco?
1478 OT
[nee ] 1478 OT [no ]
1479 MA
[nee ] 1479 MA [no]
1480 OT
die hat_s bis die hat_s in dreizehn jahren nie 1480 OT in tredici anni non l’ha mai voluto imparare
gelernt 1481 era troppo testarda
1481 die war wieder zu stur gewesen 1482 MA si è rifiutata, ecco perché
1482 MA die hat sich geweigert darum 1483 OT si è rifiutata
1483 OT die hat sich geweigertSTIGMA / CANCELLAZIONE
PROSPETTIVE
LINGUA E MEMORIA
- ‘Israelkorpus’ – interviste narrative a israeliani di origine tedesca; tra questi diversi
provenienti da aree che sono ora Polonia
- Intervista di Anne Betten con Efraim Orni (nato a Breslavia il 10.3.1914 come Fritz
Schwarzbaum, emigrazione in Palestina 1938); Gerusalemme, 20.4.1991
- Als ich weggegangen bin aus Deutschland, war Deutschland äh die große Enttäuschung
und der große Feind schon geworden, das war 1938. Und dann kamen die Nachrichten
aus […] dem Zweiten Weltkrieg, die natürlich den Abstand noch mehr vertieften. Dazu kam,
dass die engere Heimat Schlesien, Breslau heute nicht mehr deutsch ist und nicht mehr
deutschsprachig ist und mich nichts mehr mit dieser Provinz und dieser Stadt verbindet.
- Quando io sono andato via dalla Germania, la Germania era già diventata la grande
delusione e il grande nemico, era il 1938. E poi vennero le notizie della Seconda guerra
mondiale, che ovviamente resero la distanza ancora più grande. In più ci fu il fatto che
la regione dove sono nato, la Heimat, la Slesia, Breslavia, oggi non è più tedesca e non
si parla più tedesco e niente mi lega più con questa provincia, con questa città.STOLPERSTEINE (‘PIETRE D’INCIAMPO’) IN POLONIA -kamienie pamięci ‘pietre della memoria’ -1. pietra: 2008 a Wrocław per Edith Stein -totale: 32, in 8 città (tra cui 2, Wrocław e Słubice, prima nel 1945 territorio tedesco – Breslau e Dammvorstadt, località di Francoforte/Oder) -Italia: totale: oltre 1.300 - Torino: 114 -Germania: oltre 75.000
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