Sei lezioni per il ritorno sui banchi di scuola - UBS
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20 settembre 2021, 4:00PM UTC Chief Investment Office GWM Ricerca in materia di investimenti Sei lezioni per il ritorno sui banchi di scuola UBS House View - Weekly Global Mark Haefele, Chief Investment Officer Global Wealth Management, UBS AG Al centro dell’attenzione Questa settimana L’inflazione complessiva resta alta, ma calano le pressioni sui prezzi La Federal Reserve darà maggiori negli Stati Uniti informazioni sul tapering? Questa In vista della riunione di politica monetaria della Fed di questa settimana, i dati settimana si riunirà il comitato di politica sull’inflazione generale negli Stati Uniti si sono mantenuti in prossimità dei monetaria americano, il Federal Open massimi dal 2008, a fronte dell’aumento dei prezzi del 5,3% a/a ad agosto. Market Committee. I mercati attendono Al di là del livello dell’indice complessivo, il rapporto sull’inflazione di agosto ulteriori indicazioni sui tempi e sul ritmo del sembra corroborare la nostra tesi secondo cui le pressioni inflazionistiche tapering. Ci aspettiamo che la Fed continui iniziano a diminuire. Primo, l’aumento dei prezzi su base mensile è rallentato a usare toni cauti per non spaventare allo 0,3%, dallo 0,5% e 0,9% dei due mesi precedenti. L’inflazione «core» gli investitori. L’orientamento accomodante mensile – al netto di alimentari ed energia – ha toccato un livello rassicurante della banca centrale rende più difficile a quota 0,1%, il più basso da febbraio Secondo, diverse categorie di beni generare rendimenti, ma ci sono ancora colpiti dalla pandemia che avevano sostenuto l’inflazione negli ultimi mesi, diverse possibilità. Le riunioni di politica come le auto usate, stanno tornando alla normalità. I prezzi di auto e camion monetaria della Bank of England e della di seconda mano sono aumentati del 32% su base annua, ma su base mensile Norges Bank, che sono già più vicine sono scesi per la prima volta da sei mesi (-1,5%). Le tariffe di biglietti aerei, a operare un inasprimento, potrebbero noleggi auto e alberghi sono a loro volta diminuite. Terzo, il rischio di una mettere in luce le divergenze esistenti tra le spirale salari-prezzi appare ridotto a giudicare dai dati. La media mobile a tre varie banche centrali del mondo. mesi della crescita dei salari ad agosto, pari al 3,9%, si mantiene nell’intervallo 3-4% che prevale ormai dal 2015, secondo i dati della Fed di Atlanta. La Germania va incontro a un capovolgimento politico? Domenica i Conclusione: gli ultimi dati rafforzano la nostra convinzione che le pressioni cittadini tedeschi sono chiamati alle inflazionistiche continueranno a diminuire. Ci aspettiamo che la Fed continui urne. Secondo i sondaggi governerà una a preparare con cautela i mercati a una riduzione degli acquisti di obbligazioni coalizione guidata dall’SPD, dopo 16 in occasione della riunione del FOMC di questa settimana. Finché la politica anni di leadership della CDU/CSU con monetaria resta espansiva, consigliamo agli investitori di continuare a Angela Merkel al timone. Un’alleanza prepararsi a una robusta crescita mondiale. «semaforo» (SDP, FDP e Verdi) sarebbe più europeista e l’aspettativa di un aumento Il rialzo delle azioni giapponesi potrebbe proseguire ancora della spesa pubblica darebbe impulso alle Mentre si avvicinano le elezioni per la leadership dell’LDP (il 29 settembre) riaperture e alla ripresa. A nostro avviso, finalizzate a sostituire il Primo ministro uscente, il mercato azionario qualsiasi esito giocherà a favore delle nipponico continua a salire. La scorsa settimana il Nikkei 225 ha chiuso ai opportunità d’investimento sostenibili. massimi dal 1990 e il più ampio MSCI Japan ha ridotto la sottoperformance rispetto ai mercati globali da inizio anno. Consigliamo agli investitori di I dati confermeranno la necessità di posizionarsi in vista di un ulteriore rialzo delle azioni giapponesi, per diversi ulteriori richiami dei vaccini contro il motivi. In campo politico, il prossimo premier potrebbe varare nuovi pacchetti COVID-19? La scorsa settimana Moderna di aiuti. Le dimissioni di un Primo ministro impopolare come Suga fanno salire ha diffuso nuovi dati in base ai quali le probabilità di una nuova maggioranza dell’LDP, che porterebbe al varo di sembra che i richiami del vaccino riducano nuovi stimoli fiscali. Entrambi i candidati principali, il Ministro dei vaccini Taro la percentuale di contagi tra le persone Se non è disponibile la traduzione italiana, i link portano alla versione inglese. Il presente rapporto è stato elaborato da UBS AG. Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al documento.
Weekly Global Kono e l’ex Ministro della difesa Fumio Kishida, sono favorevoli alla politica che hanno completato il ciclo vaccinale monetaria ultra espansiva della Bank of Japan e al lancio di nuove misure di (casi «breakthrough»). Proseguono inoltre bilancio. Intanto la campagna vaccinale prosegue a pieno ritmo con un tasso gli studi sulla durata della protezione d’immunizzazione settimanale medio che sfiora il 3% della popolazione, che conferita dai vaccini. La necessità di potrebbe superare quello di Stati Uniti ed Europa. Inoltre, la robusta crescita effettuare richiami potrebbe però togliere degli utili indica che le azioni giapponesi sono ancora sottovalutate. I risultati risorse alla campagna vaccinale globale, che aziendali del 2T21 hanno mostrato una crescita del 28% a/a per i ricavi e soprattutto in alcuni Paesi in via di sviluppo del 434% per l’utile netto. I margini operativi hanno già superato i livelli pre- ha ancora un certo ritardo. pandemia. Conclusione: le azioni giapponesi si attestano tra i nostri investimenti preferiti. L’economia del Giappone dovrebbe beneficiare in modo particolare delle riaperture globali. Vediamo opportunità specifiche nelle aziende giapponesi del greentech come le case automobilistiche e le loro filiere, gli abilitatori del 5G e le società che beneficiano della normalizzazione dell’economia. La Cina resta esposta a rischi d’inasprimento normativo e di rallentamento della crescita Le notizie di stampa secondo cui le autorità cinesi intendono imporre lo scorporo dell’app di servizi finanziari Alipay hanno alimentato i timori circa le pressioni regolamentari sulle aziende del Paese. Le large cap tecnologiche cinesi (indice HSTECH) hanno chiuso la settimana in calo del 4,4%, mentre il più ampio CSI 300 è sceso del 3,1%. Anche se a nostro avviso l’inasprimento normativo fa parte degli interventi attuati per promuovere la concorrenza e proteggere i diritti dei lavoratori, e non per opporsi al libero mercato, l’incertezza in questo ambito è uno dei motivi per cui oggi siamo neutrali sulla Cina in chiave tattica. L’attuale campagna di riforme portata avanti da Pechino si è già dimostrata più profonda e duratura di quelle precedenti. Parole e fatti indicano che è troppo presto per sapere quando finiranno gli interventi e la scorsa settimana un importante consulente economico alla People’s Bank of China ha invocato controlli più stringenti sui dati degli utenti per frenare le «tendenze monopolistiche» delle big tech. Inoltre, i dati economici hanno continuato a rallentare. Le vendite al dettaglio sono salite solo del 2,5% a/a ad agosto, nettamente al di sotto delle previsioni di consenso del 7,0%, perché i lockdown di varie città hanno penalizzato i consumi. La strategia cinese di tolleranza zero nei confronti del COVID-19 aumenta i rischi di lockdown e quindi di rallentamento dell’economia. La decelerazione sarà probabilmente gestita con il varo di nuovi stimoli, ma nell’immediato non vediamo catalizzatori per un rialzo delle azioni cinesi in grado di colmare l’attuale sottoperformance di circa il 20% rispetto al mercato globale da inizio anno. Conclusione: agli investitori con un’esposizione superiore al benchmark o troppo concentrata alla Cina consigliamo di ribilanciare i portafogli a favore delle nostre aree preferite, come beni durevoli e servizi al consumo e greentech, o di ampliare l’esposizione in Asia e in altre regioni. Clicchi qui per saperne di più sulle opportunità disponibili in Asia. 02
Weekly Global Deeper Dive Sei lezioni per il ritorno sui banchi di scuola di Mark Haefele, Global Chief Investment Officer Nell’emisfero settentrionale le scuole stanno riaprendo i battenti e ci aspetta un trimestre impegnativo. Dall’economia all’ecologia, trattiamo alcune delle domande principali che dovrebbero ricevere risposta entro fine anno ed esaminiamo il loro potenziale impatto sui nostri portafogli. • In biologia scopriremo se i vaccini saranno in grado di evitare nuovi lockdown dovuti al COVID-19. Anche se qualche sviluppo locale negativo sul fronte della pandemia potrebbe frenare il recupero di alcune economie, nel complesso si continuano a registrare progressi nella lotta contro il COVID-19 e non ci aspettiamo nuovi lockdown nei Paesi con alti tassi d’immunizzazione. • In politica sapremo cosa succede quando si cerca di varare un pacchetto di stimoli fiscali da 3500 miliardi di dollari con una maggioranza risicata alla Camera dei Rappresentanti e al Senato degli Stati Uniti. Il primo piano di spesa per infrastrutture da 550 miliardi di dollari è già stato approvato al Senato grazie al sostegno bipartisan e ci aspettiamo che passi anche alla Camera, ma i tempi del varo sono incerti.. Alla luce dell’opposizione repubblicana e delle divisioni tra democratici, è probabile che sul secondo pacchetto venga raggiunto un compromesso su una cifra più bassa rispetto ai 3500 miliardi di dollari inizialmente indicati, intorno a 1,5-2 mila miliardi. Anche se i mercati scontano almeno in parte un aumento della spesa pubblica, considerato che anche le tasse verranno alzate e che gli stimoli netti saranno spalmati nell’arco di 10 anni, non crediamo che le nuove misure di sostegno siano determinanti per l’andamento degli indici azionari. • In economia, analizziamo perché la Federal Reserve (Fed) può ridurre gli acquisti di obbligazioni mentre i mercati azionari continuano a salire. La Fed si sta preparando a dare inizio al tapering, ma ha rassicurato i mercati che i futuri rialzi dei tassi d’interesse dovranno soddisfare «criteri notevolmente più stringenti». I progressi verso gli obiettivi della Fed faranno salire i rendimenti obbligazionari (quelli dei Treasury a 10 anni dovrebbero toccare l’1,8% entro fine 2021), ma l’approccio graduale eviterà probabilmente che si ripeta il «taper tantrum» del 2013, quando all’aumento dei rendimenti si era accompagnata una flessione delle azioni. • In economia aziendale analizzeremo come i margini possano mantenersi robusti nonostante le diffuse indicazioni di aumento dei costi degli input e di problemi di approvvigionamento. Le difficoltà delle filiere produttive sono a nostro parere un fenomeno di carattere microeconomico e i bassi rapporti tra scorte e vendite confermano che l’attuale situazione è causata da un’impennata della domanda e non da una diminuzione dell’offerta. Tuttavia, alcuni settori risentono dei problemi di approvvigionamento, che a nostro avviso potrebbero proseguire ancora per diversi mesi, ed è probabile che l’aumento dei costi degli input sarà citato nei risultati del 3T21 e nelle indicazioni prospettiche di alcune aziende. Ma la robusta crescita dei ricavi compensa le pressioni sui costi, dando sostegno agli utili. Nel 2T21 i ricavi dell’S&P 500 sono saliti del 4,9% su base trimestrale e di conseguenza i margini di profitto 03
Weekly Global hanno toccato i livelli più alti da diversi decenni a quasi il 14%, con un andamento stabile o in crescita in tutti i settori. A nostro avviso i margini dovrebbero rimanere robusti nei prossimi trimestri, poiché la crescita si mantiene solida e le pressioni sui costi diminuiscono. • In storia contemporanea ci occuperemo di Germania e Giappone, che si preparano a votare i loro nuovi leader. Ci aspettiamo che il partito di governo giapponese, sotto la guida della nuova leadership, conservi la maggioranza alle elezioni della Camera bassa di ottobre o novembre, risultato che potrebbe condurre a ingenti stimoli di bilancio. Storicamente le elezioni tedesche non preoccupano gli investitori, poiché il sistema elettorale favorisce la stabilità e l’evoluzione graduale. È così anche stavolta, ma i mercati finanziari farebbero bene a prepararsi a maggiori interventi regolamentari, fiscali e politici mirati a rendere la Germania più smart, più verde e più digitale. • In ecologia studieremo il fenomeno dell’«inflazione verde». I prezzi delle principali commodity utilizzate nella generazione di energia elettrica hanno registrato un forte aumento nel 2021. Ad esempio, lo scorso mese le quotazioni del gas naturale hanno raggiunto i massimi degli ultimi sette anni. Diversi fattori specifici hanno contribuito all’incremento dei prezzi da inizio anno, ma la tendenza rialzista dimostra anche la volontà di raggiungere gli obiettivi di emissioni zero e la necessità di investire nell’ampliamento della capacità di generazione rinnovabile. In sintesi, la volontà di abbattere le emissioni ha portato a una riduzione degli investimenti in carbone, ma ci vorrà tempo per sviluppare una capacità di generazione rinnovabile sufficiente. Consigliamo quindi di puntare sui settori delle energie tradizionali e dei metalli industriali, nonché sul greentech, per assumere un’esposizione diversificata e realistica alla tendenza verso un’economia a emissioni zero. Le nostre risposte a queste domande supportano le nostre tesi d’investimento. I progressi nella lotta al coronavirus, il probabile compromesso sugli stimoli fiscali negli Stati Uniti, un cambiamento graduale della politica monetaria della Fed e i robusti margini di profitto segnalano tutti un ulteriore potenziale di rialzo per le azioni, in particolare quelle esposte alla crescita mondiale, come energia, finanziari e titoli giapponesi. La nostra previsione per l’energia è collegata anche alla transizione verso un’economia a emissioni zero. In questo contesto preferiamo i produttori di energia come le grandi aziende integrate che hanno assunto impegni credibili nei confronti dell’azzeramento delle emissioni e stanno aumentando attivamente la quota di rinnovabili nel loro mix energetico. La transizione energetica dovrebbe continuare a favorire le società che sviluppano soluzioni greentech e orientate all’aria pulita, oltre a creare nuove opportunità sui mercati del carbonio. Tutte queste strategie fanno parte di una tendenza generale a favore degli investimenti sostenibili, che sono il nostro approccio d’investimento preferito su scala globale. Clicchi qui per saperne di più sugli investimenti sostenibili. 04
20 settembre 2021, 09:30AM UTC Chief Investment Office GWM Ricerca in materia di investimenti La tecnologia per contrastare i cambiamenti climatici Weekly - Regional View Italian Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS WM Italy, UBS Europe SE, Succursale Italia «Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 aprono molte opportunità per gli investitori» I prossimi anni continueranno a essere critici per l’ambiente. L’aumento della popolazione e il miglioramento degli standard di vita porteranno infatti a un aggravarsi del deficit di risorse naturali. A fronte di un’emergenza climatica ormai conclamata, la risposta da parte delle istituzioni è di dimensioni epocali. Ridurre le emissioni di CO2 è oramai prioritario in tutto il mondo avanzato: l’Unione europea, gli Stati Uniti e il Giappone vogliono azzerarle entro il 2050 e la Cina entro il 2060. In termini numerici, i Paesi che investiranno nell’azzeramento delle emissioni di CO2 rappresentano il 70% del PIL globale. Si tratta di una sfida di enorme portata e coinvolgerà i governi, che dovranno costruire nuove infrastrutture ed emanare nuova regolamentazione; le aziende, che dovranno riconfigurare i propri modelli produttivi e distributivi (quando non gli stessi prodotti); e la ricerca, che sarà fondamentale per trovare nuove soluzioni che facilitino questa transizione. Per esempio, la settimana scorsa gli Stati Uniti hanno pubblicato una serie di proposte per ridurre le emissioni: il Clean Electricity Payment Program da 150miliardi di dollari crea incentivi economici per chi aumenta l’utilizzo di fonti rinnovabili – come l’energia solare, eolica o idroelettrica – e penalizzazioni per chi non lo fa. Si tratta di una delle proposte del piano da 3500miliardi di dollari in corso di negoziazione. Inoltre, tra meno di due mesi si terrà il summit COP26 dell’ONU, durante il quale i governi dovranno presentare nuove idee per ridurre le emissioni. Insomma, la spinta per un’economia senza emissioni continuerà a livello globale per via della convergenza degli obiettivi di governi, investitori e consumatori. Ci sono numerosi settori che riceveranno impulso da queste politiche, ma la trasformazione dell’economia verso le zero emissioni di CO2 investirà in primis la produzione di energia, anche perché la domanda di energia è in continuo aumento. Il presente rapporto è stato elaborato da UBS Europe SE, Succursale Italia. Vi preghiamo di leggere i commenti di natura legale in coda al documento.
Weekly - Regional View Italian Il mix energetico dei principali Paesi sta cambiando rapidamente a favore delle rinnovabili. Ad esempio, nel 2020 gli Stati Uniti hanno installato impianti eolici per 17GW, mentre la Commissione europea propone un target del 40% del totale della produzione entro il 2030, che implica un raddoppio del contributo delle rinnovabili rispetto al livello attuale. Il Global Wind Energy Council, un’associazione che rappresenta la gran parte dei produttori di energica eolica, prevede una forte accelerazione delle installazioni di impianti in mare aperto, dai 6GW del 2020 ai 13 del 2021, con un contributo importante da parte della Cina. D’altra parte, il progresso tecnologico ha consentito di ridurre i costi dell’energia solare ed eolica e, in alcuni mercati, le energie rinnovabili sono diventate il mezzo più economico per produrre elettricità. Anche la filiera agroalimentare dovrà trasformarsi: secondo l’ONU la produzione di cibo rappresenta il 30% delle emissioni, il 40% del consumo di suolo e il 70% del consumo di acqua dolce. L’innovazione contribuirà a ridurre l’impronta ambientale e sarà a 360 gradi: dal decidere cosa produrre e consumare – riducendo le proteine animali – fino all’utilizzo di sofisticate tecnologie per le produzioni agricole, come l’agricoltura verticale. Un ulteriore settore che verrà rivoluzionato è quello della mobilità, con un maggior utilizzo dei trasporti pubblici – e quindi infrastrutture da rinnovare e potenziare – e dei propulsori elettrici o a idrogeno. In Europa non si venderanno più automobili diesel dal 2035, mentre a New York dallo stesso anno verranno commercializzate solo auto a zero emissioni. Non è quindi un caso che negli ultimi mesi molti produttori di auto europei e americani si siano presi l’impegno di annullare gradualmente la produzione di motori a combustione. Per dare un’indicazione sulla portata di questa transizione, nei prossimi quattro anni ci aspettiamo che il mercato della mobilità alternativa raggiunga i 450miliardi di dollari, quasi quattro volte la dimensione attuale. Nel giro di pochi anni questa industria potrebbe quindi cambiare completamente faccia. Le aziende e gli investitori hanno quindi a disposizione opportunità ad ampio raggio, dalla componentistica alle batterie, passando per l’elettronica, gli impianti elettrici e le certificazioni, fino ad arrivare alla guida autonoma. L’innovazione rappresenta una strada obbligata per contrastare i cambiamenti climatici e continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nell’ambito della transizione verde, tanto che sui mercati si è coniato il termine «greentech» per indicare quelle società che sviluppano nuove tecnologie per la soluzione di problemi ambientali. Sempre più spesso la sostenibilità non rappresenta solo un’alternativa etica agli investimenti tradizionali, ma diventa una vera e propria strategia di crescita per Stati, aziende e investitori. Occorre ricordare che gli investimenti richiesti rappresenteranno un propulsore per l’economia: al contrario di quanto avvenuto in seguito alle crisi del 2008 e dei debiti pubblici nel 2010, questa volta gli investimenti in conto capitale aumenteranno in modo massiccio, fornendo ulteriore supporto alla crescita economica attesa per i prossimi anni. In particolar modo, il greentech e la riduzione delle emissioni di CO2 saranno temi centrali nei prossimi anni. 06
Weekly Global Appendice Le opinioni d’investimento di UBS Chief Investment Office («CIO») sono elaborate e pubblicate dalla divisione Global Wealth Management di UBS Switzerland AG (disciplinata dalla FINMA in Svizzera) o da una sua affiliata («UBS»). Le opinioni d’investimento sono state formulate in conformità delle norme di legge volte a promuovere una ricerca d’investimento indipendente. Ricerca d’investimento generica – Informazioni sui rischi: Questa pubblicazione viene distribuita solo a fini informativi e non rappresenta un’offerta né una sollecitazione di offerta diretta per l’acquisto o la vendita di prodotti d’investimento o di altri prodotti specifici. L’analisi contenuta nella presente pubblicazione non costituisce una raccomandazione personale né tiene conto degli obiettivi d’investimento, delle strategie d’investimento, della situazione finanziaria o delle esigenze particolari di un determinato destinatario. Si basa su numerosi presupposti. 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Weekly Global trattamento fiscale di un prodotto strutturato può essere complesso e può differire da quello di un investimento diretto nello strumento sottostante. UBS Financial Services Inc. e i suoi collaboratori non forniscono consulenza fiscale. Prima di investire in qualsiasi strumento, gli investitori sono invitati a rivolgersi al proprio consulente fiscale per conoscere la propria situazione fiscale. Informazioni importanti sulle strategie basate sugli investimenti sostenibili: le strategie basate sugli investimenti sostenibili mirano a prendere in considerazione e integrare i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nel processo d’investimento e nella costruzione del portafoglio. Le strategie più varie in termini di orientamento geografico e stile d’investimento possono effettuare analisi ESG e integrarne i risultati in diversi modi. L’inclusione dei fattori ESG o delle considerazioni alla base degli investimenti sostenibili può impedire al gestore di partecipare a certe opportunità d’investimento che altrimenti sarebbero in linea con il suo obiettivo d’investimento e con altre strategie d’investimento tradizionali. I rendimenti di un portafoglio composto essenzialmente da investimenti sostenibili possono essere superiori o inferiori a quelli di un portafoglio il cui gestore non tiene conto dei fattori ESG, non opera esclusioni e non considera altri aspetti della sostenibilità, e le opportunità d’investimento a disposizione di tali portafogli possono essere diverse. Le società possono non soddisfare necessariamente elevati standard di performance per tutti gli aspetti ESG o tutti i temi degli investimenti sostenibili; inoltre, non si garantisce che le società soddisfino le aspettative negli ambiti della responsabilità aziendale, della sostenibilità e/o della performance in termini d’impatto. Gestori patrimoniali esterni / Consulenti finanziari esterni: qualora la presente ricerca o pubblicazione sia fornita a un gestore patrimoniale esterno o a un consulente finanziario esterno, UBS vieta espressamente che questa sia ridistribuita dal gestore patrimoniale esterno o dal consulente finanziario esterno e che sia resa disponibile ai rispettivi clienti e/o terzi. Stati Uniti d’America:distribuito a soggetti statunitensi da UBS Financial Services Inc., UBS Securities LLC o UBS Swiss Financial Advisers AG, consociate di UBS SA. UBS Switzerland AG, UBS Europe SE, UBS Bank, S.A., UBS Brasil Administradora de Valores Mobiliarios Ltda, UBS Asesores Mexico, S.A. de C.V., UBS SuMi TRUST Wealth Management Co., Ltd., UBS Wealth Management Israel Ltd e UBS Menkul Degerler AS sono consociate di UBS SA. UBS Financial Services Incorporated of Puerto Rico è una consociata di UBS Financial Services Inc. UBS Financial Services Inc. accetta la responsabilità dei contenuti di un documento predisposto da un’affiliata non statunitense quando distribuisce documenti a soggetti statunitensi. Tutte le transazioni di soggetti statunitensi nei titoli citati nel presente documento devono essere effettuate tramite un broker/dealer registrato negli Stati Uniti e affiliato a UBS e non tramite un’affiliata non statunitense. Il contenuto del presente documento non è stato e non sarà approvato da alcuna autorità per gli strumenti finanziari o per gli investimenti negli Stati Uniti o altrove. UBS Financial Services Inc. non agisce in veste di consulente municipale a favore di enti municipali o di persone obbligate nell’accezione della Section 15B del Securities Exchange Act (la «Municipal Advisor Rule») e le opinioni e i giudizi espressi nel presente documento non devono essere intesi come una consulenza, né costituiscono una consulenza, nell’accezione della Municipal Advisor Rule. Per maggiori dettagli sul singolo paese, consultare il sito ubs.com/cio-country-disclaimer-gr o chiedere al vostro consulente finanziario le relative informazioni sui rischi. Versione B/2021: CIO82652744 © UBS 2021. Il simbolo della chiave e UBS figurano tra i marchi registrati e non registrati di UBS. Tutti i diritti riservati. 08
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