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IL SOLISTA DELLA PAN Magg. Miriano Porri Laboratorio Fotografico 313° Gruppo PAN Serg. Magg. Capo Spec. Stefano Braccini Rivista n° 327/2018 See page 39 22 23
Provate a chiedere a un bambino cosa vuole fare Oggi proveremo a raccontare da grande, una delle prime risposte sarà molto pro- babilmente: pilotare un aereo! Se poi continuerete quanto lavoro e quale con le domande, altrettanto probabilmente la risposta potrebbe essere: uno dei piloti delle Frecce Tricolori! addestramento ci sono dietro Come non comprendere queste risposte, ripensando alle emozioni che tutti noi abbiamo provato durante una manifestazione delle ogni esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale? Le manovre e le evoluzioni che ci lasciano senza fiato Frecce Tricolori approfondendo per circa 30 minuti sono però solo la punta dell’iceberg di un immenso lavoro che ogni giorno impegna tutto il il suggestivo personale del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, che poi è soltanto la parte più visibile di tutto il lavoro “punto di vista” di Pony 10, svolto quotidianamente dalle donne e dagli uomini dell’Aeronautica Militare. quello che ruba la scena… Nell’immaginario collettivo, le acrobazie delle Frecce Tricolori sono una delle cose che più si avvicinano il solista! all’idea di bellezza e perfezione dell’attività di volo. Durante ogni esibizione si perde quasi il senso del tempo osservando l’alternanza di manovre dei nove elementi della formazione con i passaggi mozzafiato del solista. Vedendo il programma completo della PAN, così come viene svolto durante una manifestazione, forse non si riesce a concepire in maniera concreta quale sia il lungo iter che i piloti delle Pattuglia devono seguire per mesi. Oggi proveremo a spiegare quanto lavoro e quale addestramento ci sono dietro una manifestazione delle Frecce Tricolori approfondendo il suggestivo “punto di vista” di Pony 10, quello che ruba la scena… il solista! Subito dopo l’assegnazione, i nuovi piloti vivono la Ad accoglierci al nostro arrivo a Rivolto c’è il Tenente prima stagione alla PAN da “sacco”, in sostanza da Colonnello Mirco Caffelli, Comandante del 313° spettatore con un punto di osservazione privilegiato G.A.A., il quale ci accompagna nella “casa” delle su tutto quello che avviene prima, durante e dopo una Frecce Tricolori, all’interno del 2° Stormo. Il clima che manifestazione aerea. si respira presso la palazzina e le strutture 313° Gruppo Finito il calendario delle esibizioni, nel periodo otto- è un indecifrabile misto tra sacralità e familiarità; da bre-novembre inizia l’addestramento vero. Si inizia con una parte ci sono pagine di storia aeronautica che si il volo acrobatico, poi a volare in coppia, aumentando vedono scorrere sulle foto appese, dall’altra la sempli- pian piano le difficoltà e il numero di velivoli con i quali cità con la quale il personale della PAN accoglie sem- interagire, in modo da svolgere un continuous training pre gli innumerevoli ospiti e i visitatori. che porterà il neo assegnato ad essere idoneo a volare Tra le prime cose che il Comandante ci vuol trasmet- con tutta formazione già la successiva primavera, tere, infatti, c’è la bellezza di un’esperienza non solo pronto per il fatidico debutto del 1° maggio. operativa ma di vita; il sentirsi parte di un gruppo che Noi ci troviamo a Rivolto proprio in questa fase, va ben oltre l’ambito lavorativo. siamo nell’ultima parte dell’addestramento e la forma- Proprio per questo, ci dice, la selezione per l’in- zione oggi andrà in volo al completo. gresso in Pattuglia non si basa tanto sulle capacità La giornata inizia con il solito briefing mattutino, professionali dei piloti, quanto invece sulle cosiddette dove gli esperti dei vari settori presentano la situazione non-technical skills, ossia l’abilità di saper gestire altre meteo prevista, lo stato di efficienza dei velivoli e le fondamentali dinamiche quali ad esempio quelle che attività di pubblica informazione in agenda. intercorrono all’interno di un gruppo. Uno dei piloti più giovani cura poi l’aspetto della Il T.Col. Caffelli ci racconta che i piloti arrivano al Sicurezza Volo ricordando, come ogni giorno, le moda- 313° G.A.A. con alle spalle circa 700 ore di volo, pro- lità con cui gestire una delle possibili emergenze. venienti da diversi enti dell’Aeronautica Militare per Si passa infine alla definizione del programma di volo ritornare poi in altri Reparti Operativi alla fine di que- previsto. Il Maggiore Gaetano Farina, Capoformazione, sta fantastica esperienza che li mantiene comunque illustra in ogni minimo dettaglio la missione da volare, pronti per un immediato impiego. sottolineando gli obiettivi da raggiungere. 24 25
Il Comandante di Gruppo chiude il briefing fornendo E’ proprio dal seggiolino dietro al Cap. Barbero che le sue indicazioni finali inerenti aspetti operativi e di comprendiamo appieno cosa significhi veramente fare sicurezza ed è interessante vedere come la sua opera questo lavoro: vuol dire essere parte integrante di un di supervisione sull’attività si concretizzi anche grazie team di professionisti, che sono poi i tuoi compagni alla demoltiplica dei Leader delle due Sezioni, Pony di tutti i giorni, ma al contempo dover dare il massimo 1 e Pony 6, che sono appunto il Maggiore Farina e il anche quando si è distante da loro. Capitano Mattia Bortoluzzi. Al termine, ognuno dei Vuol dire essere un pezzo unico di uno stupendo piloti è indottrinato individualmente e con precisione insieme. Il tempo della missione trascorre molto su tutto lo sviluppo della missione che lo attende ed è velocemente, tanto che rimaniamo sorpresi quando assolutamente pronto per andare in volo. scopriamo che tutti gli MB-339 si stanno portando La situazione meteorologica non impone particolari all’atterraggio. restrizioni, è tutto confermato: si va in volo! Iniziano le In pochi minuti gli aerei sono di nuovo in hangar e fasi di avvicinamento alla missione che si susseguono pronti a ricevere le cure degli specialisti mentre i piloti con estrema rapidità, i preparativi, la vestizione in sala si apprestano ad effettuare il loro debriefing. equipaggiamenti, i caschi da indossare e in pochi Il review della missione è un momento delicato e minuti i piloti sono già ai velivoli. importantissimo, il personale della Frecce Tricolori si Il rullaggio e il decollo sono scene familiari a tutti addestra con una cura maniacale per migliorare ogni quelli che hanno assistito a una manifestazione aerea giorno e raggiungere i livelli di perfezione che il pub- in giro per il mondo ma visti a Rivolto hanno una piccola blico potrà ammirare durante le prossime esibizioni. sfumatura di intimità in più. Sembra quasi di andare a I piloti della Pattuglia però non sono ancora com- trovare un vecchio amico a casa sua. pletamente soddisfatti, vedono e rivedono la mis- Noi oggi siamo in volo con il Capitano Filippo Barbero, sione, ne parlano e cercano di capire dove e come si Pony 10, o più semplicemente… il solista della PAN! possa migliorare, perché come ogni professionista Subito dopo il decollo ci ricongiungiamo agli altri veli- dell’A.M. sanno che c’è sempre un margine dove si voli, poiché il solista eseguirà la prima parte dell’esibi- può migliorare! zione insieme al resto della formazione. La cosa che Finito il debriefing riusciamo a parlare con un po’ di colpisce di più in questi primi minuti è vedere la preci- tranquillità con il Capitano Filippo Barbero, colui che sione con la quale gli MB-339 PAN eseguono le mano- per un giorno è stato il nostro speciale pilota. Filippo ci vre mantenendo una distanza così ristretta tra loro. racconta senza pause tutta la lunga trafila necessaria a La nostra leggera apprensione, causata semplice- diventare una delle persone più invidiate da tutti quelli mente dall’inesperienza in questo tipo di attività, viene che amano il volo. subito stemperata dalla voce tranquilla e cadenzata Lui la riporta come una normale e naturale sequenza che ci arriva in cuffia direttamente dalla “biga”, che di eventi, è preciso e attento nell’esposizione e, come scandisce i tempi delle manovre con una precisione se fosse ancora ai comandi del suo velivolo, ci rac- tale da farci tornare a respirare con calma. conta delle selezioni, del momento in cui è stato scelto Quello che sentiamo parlare è proprio il Comandante e pensava ad uno scherzo, dei primi voli e delle tanti del Gruppo nella sua postazione privilegiata (la biga) missioni durante i mesi di addestramento. che, grazie alla sua esperienza, fornisce fondamentali Ci racconta la bellezza dei primi giorni e la difficoltà indicazioni inerenti sia gli aspetti squisitamente tecnici di un traguardo che si spostava sempre più avanti, si che quelli di sicurezza del volo. ricorda in particolare dell’emozione per la prima esi- Dopo aver effettuato la manovra del cardioide, l’e- bizione, con la famiglia presente, gli torna in mente il norme cuore che è tra le figure più conosciute e apprez- 50° anniversario della PAN, quando le cinquecentomila zate dal pubblico, ci separiamo dal resto della pattuglia persone presenti coprivano tutto il prato. iniziando così la vera fase da solista, quella che pre- La sua allegria contagiosa fa trascorrere i minuti vede un’alternanza di manovre in solitaria e incroci con come i suoi mesi e anni trascorsi alle Frecce, con la formazione. In questa sequenza si esplicita la vera emozione. I dettagli tecnici diventano forse meno peculiarità del ruolo di Pony 10. importanti, ci dice tuttavia che i nuovi assegnati sono E’ una successione ininterrotta di emozioni e di adre- destinati a ricoprire inizialmente le posizioni di Pony nalina: tonneau e voli rovesci lungo l’asse della pista 7, 8 o 9, quelle dei 3 gregari più esterni. Sono quelle vengono eseguiti con la precisione che contraddistin- più lontane dal leader, dove il volo è più movimen- gue tutti i piloti delle Frecce. Ci accorgiamo però che tato ma dove non si possono generare interferenze a il nostro pilota è impegnato in una continua ricerca di cascata verso altri elementi. punti di riferimento a terra, mentre altri sembra addi- Con il passare degli anni avvengono poi variazioni rittura trovarne in volo. Quello che possiamo apprez- all’interno della formazione, per un normale ricambio zare di più è il suo impegno nel mantenere in vista, per che eviti anche fenomeni di overconfidence in una spe- quanto possibile, i suoi compagni. cifica posizione. 26 27
Ci spiega che per arrivare a fare il solista servono contingenti situazioni meteorologiche o del luogo in cui si almeno 3-5 anni in posizioni da gregario e che la scelta svolge la manifestazione. La nostra curiosità più grande di questa figura tiene conto di tantissimi fattori, collegati però è sempre quella e a questo punto lo interrompiamo principalmente all’anzianità di grado e all’avvicendamento per chiedergli cosa significhi veramente e cosa si provi ad del Comandante. Nello specifico, il solista viene scelto tra essere il solista della PAN. Lui si fa più serio e ricorda che i gregari che abbiano già maturato un’esperienza neces- all’inizio aveva dei dubbi su tante cose e si chiedeva se ci saria a garantire la massima affidabilità da un punto di sarebbe riuscito, come è comprensibile che sia. vista delle prestazioni, che è poi la caratteristica che viene Riconosce però che è stata una fortuna immensa e ricercata in tutti i piloti già nella fase di selezione iniziale. che questo incarico gli ha dato tantissimo dal punto di Durante il volo acrobatico ci sono infatti tantissime vista umano e professionale. variabili esterne e dieci variabili interne che sono gli Quando Filippo lascerà le Frecce Tricolori e diven- elementi della formazione, l’equilibrio diventa quindi terà uno dei piloti che conservano lo stemma del 313° una peculiarità irrinunciabile. Gruppo tra i ricordi dei Reparti passati. Ci facciamo raccontare quali siano le specificità tec- Ammette un po’ a malincuore che da una parte niche della figura del solista e se questa sia davvero è giusto che sia così, che il ricambio è necessario, così particolare. Il Cap. Barbero ci dice che ogni posi- perché questo Gruppo merita sempre nuova linfa e zione è ovviamente diversa dalle altre, ma quella del soli- continui stimoli. Stiamo per salutare Filippo quando sta un po’ di più, tanto che si può gestire anche la fase per un attimo ci torna in mente il bambino di cui par- di addestramento con una relativa autonomia, concen- lavamo all’inizio, quello che ama gli aerei, quello che trandosi sull’affinamento dell’esecuzione delle manovre. ama il volo e le Frecce Tricolori, quel bambino che Le vere differenze sono però quelle che tutti possono in fondo siamo stati tutti noi. Gli chiediamo allora se apprezzare durante un’esibizione: oltre alla componente tutto questo era proprio il suo sogno, se da piccolo squisitamente tecnica ed estetica, infatti, una prerogativa immaginava qualcosa di simile. devoluta al solista è il rispetto dei tempi di incrocio con il Filippo ci pensa su, sorride ancora e ci dice: “In effetti resto della formazione e di inserimento tra le varie figure, non era il mio sogno da bambino, ma se adesso tor- adeguandosi al ritmo impostato da Pony 1 in base alle nassi bambino sarebbe sicuramente il mio sogno”. 28 29
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