Se insegni che certe cose non si fanno, INTERVISTA - Moked
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/ P6 INTERVISTA n. 1 | gennaio 2020 pagine ebraiche “Se insegni che certe cose non si fanno, Da una piccola ribellione estiva Rosy Russo ha creato un movimento diffuso in più di 30 Paesi Ada Treves Ideatrice di Parole O_Stili e madre di quattro figli. Si definisce “creativa dalla testa ai “Noi nasciamo con quest’incli- piedi, un po’ copywriter, un po‘ social media manager, un po’ docente, un po’ consu- nazione ad essere feroci: i social lente”. Rosy Russo è titolare dell’agenzia di comunicazione Spaziouau e nel 2016 ha amplificano. Ma la nostra è una sfida educativa. Se tu insegni che fondato il progetto di sensibilizzazione ed educazione contro l’ostilità delle parole in certe cose non si fanno, allora rete nato con l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi non si fanno”. negativi. È con queste sue parole che il Corriere della Sera presenta Ro- Il suo è un progetto condiviso con un’ampia e variegata community di professionisti sy Russo, inserita tra le Cinquan- del marketing, della comunicazione, della politica e del giornalismo. Di se stessa dice: ta donne del 2019, insieme a “Credo nei sogni ma tengo sempre i piedi ben ancorati a terra, senza smettere di guar- scienziate del calibro di Amalia Ercoli Finzi e alla Testimone dare il cielo”. della Shoah e senatrice a vita Li- liana Segre, per restare in Italia, su quanto soffrissero anche loro o alla presidente della Commis- sul tema del digitale. sione Europea Ursula Von Der Leyen, al premio Nobel per la Avete deciso subito di attivarvi? letteratura Olga Tokarczuk o C’è stato un fittissimo scambio Greta Thunberg. Come quest’ul- di mail, telefonate, messaggi... si- tima Rosy Russo è definita “at- no a quando ho lanciato la ri- tivista”, e non sarebbe possibile chiesta di segnalarmi tre cose da una definizione più appropriata cui ripartire per vivere meglio la per questa triestina quasi cin- rete. Poi noi, in agenzia, abbia- quantenne che, dal nulla, ha mo fatto la sintesi. Ne sono nati creato Parole O_Stili. nove principi, ma abbiamo pen- Un po’ movimento dal basso, sato che se doveva essere un un po’ community online, Parole progetto per la rete non pote- O_Stili è un progetto che ha vamo non costruirlo con la rete. l’ambizione di ridefinire lo stile Così abbiamo aperto una pagina con cui stare in rete, nato dal- su Facebook. Pubblica, aperta a l’esasperazione di una grande tutti, dove abbiamo presentato sognatrice che non pare capace ciò a cui eravamo arrivati. di concepire che i suoi sogni possano restare incompiuti. Te- La risposta è stata positiva? nace, determinata, pragmatica, Più che positiva: abbiamo rice- Rosy Russo con il suo Manifesto vuto in poco tempo migliaia di ha l’obiettivo di responsabiliz- contributi. Con una ulteriore sin- zare ed educare gli utenti del tesi siamo arrivati a 24 principi. web. Vuole portarli a scegliere Era la fine dell’anno. forme di comunicazione non A gennaio li abbiamo rimessi in ostile, organizzando iniziative di rete per farli votare, e abbiamo sensibilizzazione e formazione salvato i primi dieci. che si rivolgono a tutti, partendo dall’idea che “virtuale è reale”: Il manifesto... che l’ostilità in Rete ha conse- Sì, e il 17 febbraio guenze concrete nella vita delle abbiamo presentato persone. Era poco prima di fer- i nostri dieci punti, il ragosto, tre anni e mezzo fa, e nostro Manifesto Rosy Russo ne aveva abbastanza della comunicazione dell’aggressività che vedeva non ostile. Abbiamo montare in rete. Per una persona voluto farne un grande evento, che si autodefinisce “Consulente e anche se non avevo mai gesti- di comunicazione, creativa dalla to prima cose di quelle dimen- testa ai piedi, un po’ copywriter, sioni siamo riusciti ad avere con un po’ social media manager, un noi diversi personaggi di peso, po’ docente, un po’ consulente” che ci hanno aiutati moltissimo lo spazio digitale è lo spazio del ad attirare l’attenzione su quello quotidiano, un luogo dove abi- che stavamo facendo. tare bene è essenziale. Starci male impensabile. Chi c’era, con voi? municazione e marketing) e scritto a una settantina di per- subito che la risposta era stata Tantissime persone, in realtà, Quindi hai provato a cambiare le cose. quell’anno era davvero troppo. sone, sotto ferragosto, subito pri- tale da non poter restare nel- quella community che si era for- No, non subito, in realtà. Sono Così ho pensato di provare a ma di staccare e andare in va- l’ambito della conversazione pri- mata sia online che offline, e an- quotidianamente esposta a pa- chiedere ad alcuni amici se ero canza. vata, tra amici e colleghi. Uno che qui in città, a Trieste. È ve- role ostili per il lavoro che fac- solo io a non poterne più di quel soltanto mi aveva scritto di non nuto Gianni Morandi, che in re- ciamo in agenzia (è fondatrice modo di vivere la rete o se an- E cosa è successo? essere interessato, e avevo rice- te ha un ruolo positivo, è un in- di SpazioUAU, agenzia di co- che loro facevano fatica. Ho Al rientro mi sono resa conto vuto invece grandi confidenze fluencer importante. C’erano En- www.moked.it
pagine ebraiche n. 1 | gennaio 2020 INTERVISTA / P7 allora non si fanno” E invece fra poco sono tre anni. E di questo periodo parli sempre al plurale. Certo, sì, perché non ho mai la- vorato da sola. Ho lanciato un seme al momento giusto, evi- dentemente era qualcosa che stava maturando e mi hanno se- guita in tanti. Da subito. Ci sono in primis le persone che lavora- no con me in ufficio, che fanno !– DONNE DA VICINO Eva da sempre tutto il lavoro di base, dalla segreteria alla comunica- zione, e hanno partecipato dav- vero in tantissimi. Abbiamo con- Eva Benatar Laitman Bohrer è diviso decisioni, ragionamenti, una sopravvissuta della Shoah materiali che potevano essere spagnola di Madrid. È stata sal- vata quando aveva nove mesi a utili e interessanti per quello che Budapest, dove era nata, da cercavamo di costruire. Angel Sanz Briz. In Ungheria è ritornata pochi mesi fa per rac- “I Settanta”... in ambito ebraico ha contare la sua storia e incon- una risonanza importante, erano trare il figlio del diplomatico spagnolo noto come “Angelo di i primi traduttori in greco della Budapest”, Giusto tra le Na- Bibbia. zioni di Yad Vashem, che du- Sì, è vero! Noi siamo diventati rante la seconda guerra quasi subito un centinaio... È un mondiale salvò migliaia di ebrei gruppo molto bello, e molto af- dallo sterminio nazista. L’azione di salvataggio condotta fiatato. E una delle cose più belle da Sanz Briz iniziò il 20 luglio è che tante persone chiamano, 1944 quando si mise in contatto ci scrivono, chiedono come pos- con le organizzazioni ebraiche sono dare una mano. per proteggere i bambini rimasti La condivisione è la nostra for- orfani, consegnando cinquecento passaporti che consentivano ai za: coloro che partecipano alla piccoli di raggiungere la Spagna elaborazione del manifesto, e so- via Tangeri. A Budapest Sanz no stati davvero tantissimi, sono Briz nascose svariati gruppi di i primi che se ne fanno promo- persone creando delle case di tori. protezione che godevano dell’ex- Non era un problema solo tuo, al- Claudia De Benedetti lora. Probiviro Decisamente no, era un proble- dell’Unione ma di tutti, come il Manifesto è delle Comunità Ebraiche Italiane rico Mentana e Laura Boldrini... avevamo pensato di fare un pri- l'aspettavo. Si trattava di una co- di tutti. È stato un movimento Pensavamo che fosse il nostro mo evento, abbiamo deciso di sa che avevamo fatto per noi, dal basso che lentamente ha fat- traterritorialità e al loro interno punto di arrivo. rimandare, proprio per organiz- uno strumento per aiutarci a ri- to partire qualcosa di grande. offrì rifugio ad oltre duemila zare le cose un po’ più i grande, definire i confini, per stare bene ebrei perseguitati. La mamma di E invece parrebbe essere stato so- con calma. Siamo partiti in una in rete. Per di più per sei mesi, Qualcosa che non è rimasto “solo” Eva partorì all’interno di una piccola e provvisoria oasi di lo l’inizio. settantina, ci siamo trovati con in agenzia, da me, avevamo fatto una pagina su Facebook. tranquillità. Alla fine del 1944, Sì, ma non ce lo aspettavamo. un migliaio di persone. doppio lavoro, senza sponsor No, proprio perché “Virtuale è infatti, al diplomatico fu inti- Ci eravamo resi conto che la vi- importanti, ed eravamo tutti fe- reale”, come dice il primo punto mato di abbandonare l’amba- ralità del manifesto ci avrebbe Ma non pensavi vi avrebbero se- licissimi al pensiero di poter tor- del Manifesto! Il primo mondo sciata: l’ordine proveniva da portati a numeri molto alti, tanto guiti così attivamente. nare a fare il nostro lavoro, il 18 che ci ha subito coinvolto mol- Madrid e intimava di chiudere a titolo definitivo la rappresen- che già a novembre, quando No, per nulla, davvero non me febbraio. tissimo è stato / segue a P8 tanza diplomatica. Sanz Briz si allontanò dalla capitale unghe- rese senza procedere ad alcun atto formale. Il luogo in cui la fa- miglia di Eva aveva trovato rifu- gio divenne così ancora protetto Le parole, per evolverci AA.VV. da un’altra persona ben nota in Italia: quel Giorgio Perlasca che già da mesi stava collaborando terrogano più di quanto non fac- tropologica e, di fatto, ge- con Sanz Briz per proteggere PAROLE OSTILI degli ebrei. “Difficile dire quante Nicola Lagioia ciano ogni giorno gli scrittori. netica. Chi considera la scrittore Laterza persone salvò Sanz Briz con la La prima edizione del Salone poesia un modo per pas- sua opera, spiega Eva, i docu- del Libro, tanti anni fa, fu aperta sare il tempo, una lettura, menti indicano 4.295. Certo da Iosif Brodskij, il grande poeta commette un crimine an- Sanz Briz fu uno dei maggiori russo che probabilmente ha dato tropologico, in primo luogo con- essere dei bruti è il no- protagonista della grande opera- della letteratura, e della poesia tro se stesso». stro banco di prova quotidiano. zione di salvataggio attuata a Budapest dai diplomatici dei Il volume di racconti intitolato Pa- in particolare, una delle defini- L’uso della lingua come meta (...) paesi neutrali, che vide la colla- role ostili, pubblicato da Laterza zioni più radicali e audaci degli antropologica e dunque come Qualunque parola che ognuno borazione di tanti grandi uomini in collaborazione con il Salone in- ultimi decenni. «La poesia non strumento evolutivo? Se oltre di noi pronuncia è dunque un che si impegnarono con grande ternazionale del libro di Torino, ha è una branca dell’arte», scriveva all’uso della lingua ciò che ci di- possibile attentato contro la spe- generosità, incuranti del peri- una prefazione di Nicola Lagioia, Brodskij, «è qualcosa di più. Se stingue dalle altre specie è il pos- cie? Preferisco vederla in un altro colo, per costruire una vera e propria rete di salvataggio per che del Salone è direttore. Ne pro- ciò che ci distingue dalle altre sesso del libero arbitrio (o per- modo: in qualunque parola che noi perseguitati e con Sanz Briz, poniamo qui qualche passaggio. specie è la parola, allora la poe- lomeno di un arbitrio non del pronunciamo può nascondersi, naturalmente, Giorgio Perlasca e sia, che è l’operazione linguistica tutto precluso), allora usare le ogni giorno, il segreto della no- Raul Wallemberg.” Pochi, sull’uso delle parole, si in- suprema, è la nostra meta an- parole per evolverci o tornare a stra liberazione. www.moked.it
/ P8 INTERVISTA n. 1 | gennaio 2020 pagine ebraiche segue da P7 / quello della scuola, con inse- gnanti che chiedevano materiali, o come potevano usare il Ma- nifesto in classe. Così ci siamo attivati e già nel maggio dello stesso anno abbiamo organiz- zato “Condivido”, a Milano. Ha partecipato l’allora ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ed è stato l’inizio della collabo- razione con il Miur. Avete creato voi dei materiali di- dattici? Sì, le schede sono tutte scari- cabili gratuitamente, e sono già più di 200. Abbiamo rilanciato la palla agli insegnanti, chieden- do loro cosa avrebbero fatto, per dedicare un’ora di lezione al Manifesto. Abbiamo creato una griglia di domande pre- stampata, chiedendo che fonti avrebbero usato, come avreb- bero insegnato i principi, e poi raccolto le risposte. Ha funzionato, parrebbe. Sono state scaricate più di 70mila volte! Noi non sappia- mo chi le usa, ma spesso rice- E sono arrivati i premi e i ricono- Sarfatti e Costa stesse persone fessori universitari che ci seguo- viamo i risultati del lavoro in scimenti... PAROLE APPUNTITE, sono spesso an- no da tempo. Era inizio 2018. classe: sono nati video, canzoni, Sì, anche, e fanno piacere, so- PAROLE PIUMATE che genitori di cose davvero bellissime, a volte prattutto la medaglia del Presi- Panini ragazzi che stan- Non vi fermate più. emozionanti. E sono classi di dente della Repubblica, ma sono no a loro volta In effetti... a dicembre 2018 sia- tutte le età, dalla materna alla importanti soprattutto le colla- occupava di sui social. Si ragiona di fake mo andati al Sud, che è una re- fine delle superiori. Ci chiamano borazioni, in primis quelle con Pubblica Amministrazione. Poi news come di personal bran- altà difficile per questi temi, e a volte per chiedere se abbiamo le università, a partire dalla Cat- nel giugno 2018 è arrivato quel- ding, o di cyber bullismo, che è spesso non abbiamo i fondi per tempo di collegarci, magari via tolica, che ci appoggia sin dal- lo per le aziende, nato dai per- sempre più diffuso. intervenire. A Bari abbiamo ri- skype, per fare domande, o per l’inizio, ma anche con Padova, corsi formativi che nel frattem- petuto l’esperienza milanese, ma mostrare il loro lavoro. È qual- Urbino, Trieste. E con il Miur. po abbiamo iniziato ad offrire, Si torna sempre ai giovani. aprendo anche ai ragazzi. E ra- cosa di davvero coinvolgente, Tutto quello che facciamo è lavorando con diverse multina- Non si può prescindere! I ragaz- gionando sullo sport, un altro ed entusiasmante, ogni volta. sempre condiviso e scritto a più zionali. zi sanno che virtuale è reale, ma lavoro che ho trovato molto mani, è la cosa più importante. gli adulti, gli insegnanti, ancora coinvolgente: abbiamo interpel- Come fate a non perdere il con- Una scelta fatta per arrivare al faticano. Per educare i giovani lato più di 200 persone tra atleti, trollo di un progetto che cresce Perché in effetti non vi siete po- mondo degli adulti? bisogna educare prima chi si oc- giornalisti sportivi, responsabili così rapidamente? tuti fermare, poi. Anche, sì. Sono spesso grandi cupa di loro. I docenti sono an- delle associazioni, Coni, giorna- Un upgrade del sito permetterà No... dopo il lavoro sulle schede realtà, in cui ci rapportiamo sia cora convinti che tutto quello listi sportivi... c'erano i direttori a breve di caricare il risultato didattiche in molti ci hanno coi top manager - hanno una che sta nel cellulare deve stare delle tre testate giornalistiche del lavoro che viene fatto sul chiesto di approfondire temati- doppia responsabilità - che con fuori dalle classi, per esempio. sportive nazionali. Sempre con manifesto. E c’è sempre un con- che specifiche insieme a esperti gli operai, a seconda delle situa- Così abbiamo organizzato un la stessa modalità: abbiamo af- trollo, soprattutto per la parte dei relativi settori. zioni. Sono corsi trasversali, ci evento in Cattolica, a Milano, fidato loro i nostri dieci principi, didattica, e per la formazione La prima declinazione del ma- rivolgiamo a chi lavora in azien- cui hanno partecipato più di chiedendo se volevano darci che abbiamo iniziato subito a nifesto è nata un po’ da un mio de che hanno una propria social 1500 insegnanti, di ogni ordine una mano. sviluppare. E proprio per dare interesse per la comunicazione media policy ma anche a realtà e grado. Abbiamo offerto più di delle garanzie abbiamo un team politica, che mi pare da sempre in cui il problema non viene af- 40 laboratori, tutti gratuiti, gestiti Il linguaggio dello sport spesso è che abbiamo chiamato “Acade- abbia una influenza enorme su frontato in maniera strutturata. dai nostri collaboratori, dal più che ostile. my”, che riunisce le persone che tutti noi. Ho coinvolto più di Senza mai dimenticare che le gruppo dell’Academy, da pro- Sì, soprattutto nel calcio, ma non hanno lavorato e lavorano con trenta comunicatori del settore, Parole O_Stili. Sono docenti molti spin doctor dei politici, af- universitari, pedagogisti, esperti fidando a ciascuno di loro un di comunicazione, di digitale, a principio, da commentare alla volte blogger o influencer che conoscono lo strumento e con- dividono i nostri principi. luce della sua esperienza. Il Ma- nifesto della politica è stato pre- sentato in Senato. Le parole, per domandare del libro di Torino, si apre con un proprio perché virtuale. O un vi- Una rete notevole. Un bel salto, in pochi mesi. Poi? Loredana testo di Loredana Lipperini, che lo deo su YouTube che convince Lipperini Sì, un po’ sono stata fortunata, Nel febbraio 2018, per il primo giornalista ha curato. Ne proponiamo qui al- il mondo dell’esistenza del dia- un po’ in effetti ho attinto alla compleanno del Manifesto, ab- cuni passaggi. volo. Oppure, ancora, una setta rete di contatti che ho svilup- biamo presentato la declinazio- che è stata la prima a cimentarsi pato col mio lavoro, anche in ne per le istituzioni, su cui era- Immaginate una società dove con le tecnologie digitali e i cui progetti precedenti. E poi ov- vamo stati molto sollecitati. non sia più possibile leggere se membri decidono di suicidarsi viamente più funziona e più ve- L’occasione è stato un convegno Il volume di racconti Parole ostili, non nella propria mente, e pro- (proprio per questo?). Scoprirete, niamo ascoltati, abbiamo visibi- internazionale, grazie alla colla- pubblicato da Laterza in collabo- prio per questo si va alla ricerca ancora: uno scrittore che decide lità e credibilità. borazione col ministero che si razione con il Salone internazionale di un libro inesistente, ma reale di ascoltare fino in fondo la te- www.moked.it
pagine ebraiche n. 1 | gennaio 2020 INTERVISTA / P9 la diffusione e l’applicazione del Manifesto. Un successo dopo l’altro. Non ave- te avuto difficoltà? Qualcuna ovviamente sì, soprat- tutto all’inizio quando le nostre iniziative erano poco conosciute. Hanno tentato all’inizio di affib- biarci un’etichetta che però è du- rata poco, fortunatamente. In al- cuni ambienti della comunica- zione si parlava di “buonismo cattolico” e con un po’ di scher- no ci chiamavano “quelli del ma- nifesto dell’oratorio”. Si è visto però subito che stavamo coin- volgendo persone che proveni- vano da storie e contesti molto diversi tra di loro. Per di più il manifesto è scritto volutamente in prima persona, non ci sono lezioncine: chi firma si assume la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni. E adesso? Adesso abbiamo davanti a noi un progetto ambizioso e urgen- te: uno strumento per riflettere su razzismo, accoglienza, xeno- solo. E proprio per questo ab- una fava... Poi abbiamo svilup- fobia, omofobia, misoginia, han- biamo voluto coinvolgere tutto pato il Manifesto per la scienza, difobia e antisemitismo. Sarà la il mondo dello sport, non solo presentato lo scorso giugno. prossima declinazione, un Ma- i calciatori, ma gli arbitri, le ra- nifesto per l'inclusione (ma il ti- gazze della pallavolo, dall’atletica Perché per la scienza? tolo è provvisorio). Insieme al- al karate fino agli sport meno Perché se ne sentono di tutti i l’Unione delle Comunità Ebrai- noti. È importante anche non colori, basta pensare al terra- che Italiane, che ci ha sollecitati essere troppo specifici, devono piattismo... qui a Trieste abbia- sull’argomento, abbiamo già ini- essere principi il più possibile mo la Sissa, e nel 2020 la città ziato a confrontarci, e stiamo la- universali, altrimenti perdono di sarà la capitale euro- vorando sul progetto, forza. pea per la scienza. E che coinvolgerà associa- poi come dicevo più E con lo sport avete di nuovo passa il tempo più è Cubeddu e Taddia coinvolto i giovani, giusto? facile, veniamo ascol- PENSO, PARLO, Sì, assolutamente, ma contem- tati. E riusciamo con POSTO poraneamente stavamo lavoran- più facilità ad aprire il Castoro do per i piccolissimi, perché ab- collaborazioni con biamo ricevuto mail di inse- aziende che ci sosten- gnanti delle scuole dell'infanzia gono: si sviluppa con loro uno zioni, enti e istituzioni, che chiedevano materiali, rac- strumento - come il metro che aziende e comuni cittadini e ver- contando come i primi proble- misura la sensibilità sul cyber rà presentato ufficialmente du- mi nascano già a quell’età. bullismo, che abbiamo fatto con rante il nostro prossimo evento Ikea - e poi lo si ripropone. annuale di Parole O_Stili. Non è presto? ! Liliana Segre, che alla convention di Trieste ha mandato un video Una maestra del primo anno messaggio, ha recentemente incontrato Rosy Russo a Milano Recentemente avete coinvolto C’è già una data? della primaria mi ha raccontato anche i sindaci, giusto? Sì, dopo quel primo appunta- come spesso i genitori che ven- gue invece di dedicare loro del contare, li prendono in braccio Si tratta di un movimento che mento nel febbraio 2017 abbia- gono a prendere i bimbi che se- tempo, abbracciarli, farsi rac- con il telefono nell’altra mano sta crescendo: avevamo già al- mo organizzato ogni anno un e vanno via quasi senza saluta- cune firme, poi qualche settima- incontro qui a Trieste. re... I bambini che parlano tardi na addietro sono stati Sala e Ap- È un’occasione in cui tiriamo le e parlano poco sono sempre di pendino, sindaci di Milano e fila di quello che abbiamo por- più, e c’è una grande responsa- Torino, a firmare insieme, e si tato avanti nei dodici mesi pre- lefonata di un’importuna; due stino. Salvo, infine, scegliere il bilità dei genitori, che spesso la- sono impegnati a organizzare cedenti. Gli altri incontri sono donne che trovano la vita tra- silenzio. sciano loro in mano un tablet iniziative che coinvolgeranno più legati a qualcosa che ci viene scorsa su Facebook più appa- Ci sono, qui, mondi che vi sono invece di raccontare una storia, tutta la città. Abbiamo avuto an- richiesto, proposto, a qualcosa gante di quella reale; uno status noti e universi da scoprire. Al- o che sono loro stessi troppo che i sindaci della Basilicata, tut- in cui veniamo coinvolti, ma qui innocente che ferisce chi è già cuni racconti vi metteranno alla spesso “dentro” lo smartphone. ti, che si sono ritrovati per fir- raccontiamo il lavoro fatto. ferito e il conforto di odiare una prova, altri vi accarezzeranno, mare, e il presidente dell’Anci, E qui presentiamo le novità più persona che non si conosce. E nessuno vi darà certezze. Perché A chi vi rivolgete, in questo caso? l’Associazione Nazionale dei importanti. Quelle a cui teniamo inoltre: saprete tutto sulla spa- la letteratura non risponde alle Il manifesto per i piccolissimi Comuni Italiani, che ha invitato particolarmente. Dato che sarà ratoria provocata dalla pizza al domande, ma ne pone di nuove. ovviamente ha come obiettivo tutti i sindaci d’Italia a mettere un Manifesto in cui crediamo formaggio e vi troverete impi- E il porsi domande rende più chi sta vicino a loro, in modo la loro firma (che deve sempre molto abbiamo deciso di pre- gliati nella rabbia di un gruppo consapevole chi legge: non è per che siano consapevoli. Si arriva passare per l’approvazione della sentarlo in quell’occasione. di adolescenti, e nei relativi – e questo che scriviamo e leggia- ai piccoli passando per gli adulti, Giunta comunale, ovviamente) L’appuntamento è per l’8 e il 9 imprevedibili – interventi del de- mo, del resto? e prendiamo due piccioni con e a impegnarsi attivamente per maggio prossimi, a Trieste. www.moked.it
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