Osservare,comprendere, valutare - CTS/CTI Monza e Brianza

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Osservare,comprendere,
       valutare
…dunque                                     OSSERVARE
le abilità che favoriscono l’apprendimento scolastico

Perché prima si interviene prima si
riducono le differenze scolastiche porre
quindi attenzione a:

   Sviluppo prassico e motorio
   Aspetti emotivo-relazionali
   Livello cognitivo generale
   Sviluppo delle abilità cognitive primarie
   Fattori motivazionali
Tra le abilità che intervengono nella
letto-scrittura    vanno considerati
attentamente:
Consapevolezza
   fonologica

                 Memoria fonologica                    Memoria a
                                                      Breve termine
                                       Velocità di
                                      denominazione
perché          con     il    passare          del       tempo…
…gli    apprendimenti        dipendono    da     altri     precedenti

…per gli effetti negativi su autostima e motivazione allo studio
                                dell’alunno
anche la legge tutela il minore-famiglia-docenti…infatti…

Legge 170-art 3 (Diagnosi) E’ compito delle scuole di ogni ordine e
grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita
comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei
ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti
Linee guida del 12.07.2011
“Le  difficoltà eventualmente emerse dalle attività di
  identificazione non debbono portare all’invio dei bambini al
  servizio sanitario, ma ad un aumento dell’attenzione ed alla
  proposta di specifiche attività educative e didattiche. Si
  sottolinea, al riguardo, che nella scuola dell’infanzia non è
  previsto effettuare invii al servizio specialistico per un
  sospetto di DSA”. Ed inoltre sempre per quanto riguarda la scuola
              “l’identificazione delle difficoltà di
  dell’infanzia
  sviluppo può essere attuata attraverso lo
  strumento di osservazione sistematica”. A tal
  proposito è bene sottolineare cosa significhi screening
Attività di screening
“Con il termine screening si intende una metodologia di
   rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base
   della presenza di un segno critico selezionato in precedenza
   (test predittivo)…Lo screening non ha le pretese di
   evidenziare in modo inequivocabile un disturbo NO, ma di
   individuare, con un buon livello di attendibilità, i soggetti a
   rischio SI di un determinato disturbo. Non si tratta di fare
   una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio
   diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici
   caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening
   deve essere semplice, rapido da somministrare e poco
   costoso, sia in termini di strumentazione che di impiego di
   risorse specialistiche”.        (A. Paoletti, G. Stella, “Indici qualitativi di
   rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento”, “Dislessia”,
   vol. 1, gennaio 2008)
Attraverso   un’   osservazione mirata e agile perchè
Gli insegnanti sono gli osservatori privilegiati
  Il contatto quotidiano permette:
 Conoscenza approfondita dei bambini
 I bambini non sono portati ad alterare i
  loro comportamenti; cosa che potrebbe
  accadere con un estraneo
 L’ambiente      scuola      permette        di
  programmare e svolgere attività che fanno
  emergere le capacità dei bambini
Target: bambini di 5 anni
d’età
“ A quattro anni le competenze prerequisite
  agli apprendimenti di base si trovano
  ancora in una fase emergente dello
  sviluppo, così che le osservazioni non
  rappresentano stabili previsori di rischio…
Nei bambini di cinque anni, invece, tali
  competenze..si caratterizzano come una
  condizione stabile..” C. Cornoldi
IPDA          –NUOVA               EDIZIONE                  Questionario
osservativo per l’identificazione Precoce delle difficoltà di
Apprendimento                                                           di
A. Terreni, M. L. Tretti, R. Corcella, C. Cornoldi, P. E. Tressoldi, 2002
Erickson
Criteri che hanno guidato la scelta e la
              costruzione degli ITEM

1. La PREDITTIVITA’ 2.                    TASK
   dimostrata          ANALALYSIS               (la
   sperimentalmente    scomposizione di un compito
  (quali  elementi, secondo i          complesso, come ad esempio la
  principali contributi teorici e      lettura, nei processi più
  di ricerca, sono maggiormente        elementari in cui si articola,
  predittivi      del     futuro       corrispondono alle sottoabilità
  insuccesso scolastico)               prerequisite).

                                    La formulazione degli ITEM è
                                       stata fatta in modo da ridurre
                                       il più possibile i margini di
                                       ambiguità
L’IPDA mira all’individuazione delle variabili che possono
   costituire indicatori di rischio per i futuri apprendimenti
   scolastici.
43 item
Gli item che hanno come oggetto le abilità generali sono così
   suddivisi:
 Aspetti comportamentali (item 1-9)
 Motricità (item 10-11)
 Comprensione linguistica (item 12-14)
 Espressione orale (item 15-19)
 Metacognizione (item 20-23)
 altre abilità cognitive (memoria, prassie, orientamento:
item 24-33)
Quelli per le abilità specifiche sono:
• Pre-alfabetizzazione (item 34-40)
• Pre-matematica (item 41-43)
PROCEDURA di
COMPILAZIONE
 Entro la fine di ottobre da parte degli
  insegnanti dei bambini frequentanti
  l’ultimo anno di scuola dell’infanzia
 Da una sola insegnante confrontandosi
  con la/e collega/ghe
 Dopo una settimana di osservazione
Valutazione delle affermazioni espresse negli ITEM, utilizzando
                 una scala QUATTRO LIVELLI

1. Per niente/mai
2. Poco/a volte
3. Il più delle volte/abbastanza
4. Molto/ sempre
E’ opportuno pertanto riservare l’utilizzo del punteggio 4 ai soli
     casi in cui i comportamenti osservati dimostrano che il
     bambino padroneggia completamente e sicuramente
     l’abilità descritta nell’item!
ABILITA’ GENERALI
Aspetti del comportamento
interesse e motivazione ad apprendere, adeguamento alle regole e capacità di
adattamento alle situazioni che cambiano, capacità di collaborazione, autonomia,
concentrazione e temperamento 1 – 9 item

1.Sa eseguire un’attività senza distrarsi o
  distrarre i compagni? mentre è impegnato nello
   svolgimento di un compito (come un disegno, un collage o un
   lavoro con la pasta di sale) il bambino non è facilmente
   distratto da rumori provenienti dall’esterno, dal brusio degli
   altri bambini, ecc.
Riesce a seguire la lettura di una storia da parte dell’insegnante
   anche se altri bambini chiacchierano o sono impegnati in altre
   attività.
Evita di chiacchierare in modo inappropriato e di disturbare i
   compagni nel corso dello svolgimento di attività
2. Dimostra di saper sopportare ritardi nella
  gratificazione e in tutto ciò che desidera avere
  al più presto. Accetta che gli si dica che deve finire
   un’attività prima di uscire a giocare.
E’ capace di aspettare il proprio turno quando l’insegnante
   distribuisce delle caramelle
3. Segue abitualmente le istruzioni e le regole che
  gli vengono date. Riordina quando l’insegnante chiede di
   farlo.
Evita di spingere i compagni, lanciare oggetti, dire parolacce
   (secondo le regole della classe)
4. Ha la capacità di portare a termine gli incarichi
  assegnati,    senza     essere      continuamente
  richiamato e sollecitato. Se gli si dice di fare un
  disegno, lo realizza e subito dopo lo colora, senza bisogno di
  essere guidato e richiamato passo passo.
Se invitato a riordinare la classe dopo lo svolgimento di
  un’attività, finisce spontaneamente di raccogliere tutto
  prima di uscire a giocare con gli altri bambini.
5. Se gli viene richiesto, cambia attività insieme
  al resto della classe, anziché perseverare in
  quella precedentemente intrapresa. Se gli si dice di
  mettere via il disegno nella propria cartellina, quando è il
  momento di andare a mangiare nella mensa, il bambino si
  interrompe e lo fa, anche se non ha finito.
Accetta di sospendere quello che sta facendo per passare a svolgere
   un’attività diversa, anche se preferisce la precedente.
6. Ha una buona capacità di cooperare con i suoi
  compagni . Quando deve svolgere un’attività assieme a un
   compagno lavora proficuamente, collaborando e senza litigare.
Lavora volentieri in gruppo.
7.     Risolve semplici problemi da solo, senza
     chiedere aiuto all’insegnante (ad esempio, riesce
     a trovare il materiale necessario per completare
     un compito dopo aver compreso ciò che gli
     occorre) sa autonomamente dove prendere il foglio, la matita e i
   pennarelli, senza richiedere di essere continuamente indirizzato
   dall’insegnante, quando si annuncia che è il momento di disegnare.
Svolge autonomamente le operazioni richieste per lo svolgimento di
   attività di routine
8.Si adegua facilmente alle nuove situazioni Se
  viene cambiata la disposizione dei mobili o viene inserito un
  nuovo bambino nella classe non manifesta a lungo segnali
  evidenti di disagio.
9.Si dimostra interessato e curioso nei confronto
  degli apprendimento di lettura, scrittura e
  calcolo. Gli piace molto guardare i libri e “fingere” di
   leggerli (non solo le figure ma anche le parole scritte).
Pone spesso domande del tipo:”Cosa c’è scritto qui?”, “Come si
   fa a scrivere…?”,”Quanti sono questi?”.
Si dice desideroso di cominciare la scuola perché vuole imparare
   a leggere e scrivere.
Accompagna spontaneamente l’insegnante mentre conta i
   bambini presenti.
Motricita’                    viene presa in considerazione la qualità della
coordinazione generale dei movimenti e della motricità fine   item 10-11

10. Ha una buona coordinazione generale dei
  movimenti? Riesce a camminare, correre, saltare, lanciare una
  palla in maniera sufficientemente armonica.
Non è goffo nei movimenti, non inciampa o rovescia gli oggetti in
  continuazione.
11. Ha una buona capacità nei compiti di motricità
  fine (ad esempio, nell’utilizzo delle forbici o
  nell’infilare le perline). Riesce a ritagliare un cerchio o
    un quadrato. E’ in grado di fare “cornicette”.
E’ in grado di “punteggiare” seguendo i contorni di un disegno.
Riesce a infilare una collana senza far cadere le perline.
Comprensione linguistica                                              gli item
sono centrati sulla capacità di ascoltare e seguire conversazioni, di capire le
istruzioni e le parole dell’insegnante                      item 12-14

12. Ascolta e segue le conversazioni e le
  argomentazioni affrontate in classe in modo
  adeguato rispetto all’età Quando l’insegnante parla
  dimostra di comprendere quanto viene detto.
Dimostra di cogliere le incongruenze in un discorso e in un
  racconto come ad esempio “Luca arrivò in ritardo alla
  stazione, il treno era già partito e lui salì”.
Eventuali domande e commenti sono pertinenti.
13. Capisce il significato delle parole che
  l’insegnante usa Ha una buona competenza lessicale
   rispetto ai bambini della stessa età e alla classe.
Non fraintende le richieste dell’insegnante (ad esempio non
  porta un oggetto al posto di un altro che gli è stato chiesto,
  svolge quello che gli viene richiesto, ecc…).
Sa indicare correttamente figure e colori raffigurati in un
  libro, nominati dall’insegnante.
14. Comprende le istruzioni date a voce
Dimostra di aver capito le consegne date a voce dall’insegnante
  (anche se talvolta decide di non seguirle!).
Espressione orale                                      si valutano la capacità di
raccontare un episodio vissuto, la chiarezza nell’espressione, la ricchezza del
vocabolario, la capacità di descrivere vignette e il livello morfo-sintattico della
frase.                                                          item 15-19

15. Ha una buona capacità di raccontare un
  episodio a cui ha assistito o al quale ha preso
  parte. Racconta quello che ha fatto durante il fine
   settimana o in una gita a cui ha preso parte in maniera
   coerente, ricca e comprensibile per l’interlocutore.
16. Riesce a esprimere in modo chiaro propri
  pensieri, sentimenti ed esigenze. Se ha bisogno di
   qualcosa, lo esprime in modo chiaramente comprensibile.
Se prova un’emozione particolare (paura o gioia, ad esempio) è in
   grado di comunicarla.
Sa esprimere un pensiero in modo adeguato all’età
17. Ha un vocabolario ricco.             Utilizza parole ed espressioni
   adeguate alla sua età, anziché ricorrere al linguaggio infantile (dice
   ad esempio:” Ho dormito” e non “Ho fatto la nanna”, “Ho fame”
   piuttosto di “Voglio la pappa”).
Il suo vocabolario non è limitato ai nomi degli oggetti ma utilizza
   correntemente una varietà di verbi e aggettivi, secondo quanto ci si
   può aspettare alla sua età.
18. Sa     descrivere   una   semplice    storiella
  rappresentata in una serie di vignette. Quando gli
   viene chiesto di raccontare una storia rappresentata in una serie di
   vignette (almeno quattro) lo fa in maniera coerente e ricca, e si
   mantiene aderente a quanto raffigurato nelle immagini.
19. Dal punto di vista morfo-sintattico si esprime
  correttamente (singolare e plurale, concordanza di
   articoli, coniugazione di verbi, costruzione di frasi, ecc.).
   E’ in grado di denominare correttamente al singolare e plurale gli
   stessi oggetti (riservare il punteggio 4 ai bambini che riescono
   anche con parole irregolari, ad esempio dito/dita, uovo/uova).
   Articola le frasi senza commettere errori grammaticali.
Metacognizione                                (consapevolezza e controllo sui
processi cognitivi) indaga la capacità di usare strategie per imparare meglio, la
consapevolezza di non capire alcune cose, la persistenza nel compito, la capacità
di capire che pensieri, rumori o altri stimoli possono disturbare l’esecuzione
dell’attività che si sta svolgendo.                             Item 20-23

20. Capisce che è possibile migliorare il ricordo
  imparando “Meglio” le cose (impegnandosi
  nell’utilizzare      intenzionalmente         dei
  modi/strategie per imparare meglio). Se il bambino
  deve imparare una canzone o una filastrocca prova talvolta a
  ripeterla da solo, senza che gli sia stato chiesto di farlo.
Quando gli viene chiesto di andare a prendere alcuni oggetti in
  un’altra classe, durante il tragitto, si ripete il nome degli
  oggetti.
Quando gioca a “Memory”, se ha individuato una coppia di carte
  uguali che non sono state ancora scoperte insieme, tiene gli
  occhi fissi su di esse finchè non arriva il suo turno.
Quando in classe si fa il calendario dimostra o riferisce delle
  strategie per ricordarsi il giorno della settimana (ad esempio
  “Guardo a quale colore è abbinato il giorno”).
21. Quando non capisce qualcosa, sembra
  rendersene conto (chiede chiarimenti, dimostra
  in qualche altro modo di non avere capito)
Se l’insegnante descrive un gioco o un’attività un po’ complessi
  per il bambino, si mostra perplesso e chiede che gli vengano
  rispiegati.
Se non è stato attento o non era presente alla spiegazione di
  qualcosa, fa spontaneamente delle domande su quello che non
  sa.
22. Di fronte a situazioni che lo mettono in
  difficoltà non tende ad abbandonare il compito,
  ma a persistere in questo. Se non riesce a svolgere
  un esercizio motorio al primo tentativo, non si scoraggia e
  ritenta.
Se ha qualche difficoltà nel copiare un disegno, non si limita a
  stracciare il foglio o a dire che non è capace, ma prova
  ancora.
23. Capisce che si può essere disturbati durante
  un’attività dalla presenza di altri pensieri, di
  rumori e/o altri stimoli in genere. Quando gioca a
  “Memory”, o a un altro gioco che richiede attenzione, chiede
  agli altri bambini di stare in silenzio.
Se non riesce a svolgere un compito impegnativo perché
  qualcosa lo disturba, lo esplicita o esprime il desiderio che
  venga eliminato il fattore distrazione.
Abilità                cognitive(memoria
verbale               e abilità visuo-
spaziali)                                       item 24-33

Memoria verbale item 24-28
24. Riesce ad imparare brevi filastrocche a
  memoria. Si intende l’apprendimento di brevi poesie o il
  ritornello di una canzone.
25. Sa ripetere con parole sue quanto gli è stato
  appena detto. Se l’insegnante racconta una breve storia
  è in grado di ripeterne i fatti principali.
Sa riferire a un altro bambino le istruzioni per lo svolgimento di
  un compito che l’insegnante ha appena spiegato.
26. Riesce a ricordare le informazioni, gli esempi
  e gli ordini dati a voce in precedenza. Ricorda il
   nome di una persona che è venuta il giorno prima a parlare e a
   giocare con i bambini.
Sa riferire a un compagno qualcosa che l’insegnante ha
   raccomandato di fare il giorno prima.
Rispetto alle attività proposte come tema dell’anno riesce a
   ricordare i nomi dei personaggi guida, a riportare le loro
   vicende, a riferire le attività che l’insegnante ha illustrato il
   giorno precedente.
Il bambino ricorda all’insegnante delle cose che lei si era
   proposta di fare il giorno precedente (ad esempio “Maestra,
   ma avevi detto che oggi dovevi portare una scatola più
   grande per mettere i cartellini con i nomi dei giorni della
   settimana e le figurine del tempo?”, “Maestra oggi facciamo
   la pasta di sale? Ce l’avevi detto ieri!”).
27. Riconosce che parole stampate, lettere o
  simboli grafici sono gli stessi che gli sono già
  stati presentati il giorno precedente. Se
   l’insegnante gli mostra come si scrive il suo nome, il giorno
   successivo il bambino riesce a riconoscerlo tra altre parole
   scritte su un foglio.
Riconosce la letterina “A” tra altre sparse in un foglio, se il
   giorno prima sono state svolte dall’insegnante attività e
   giochi finalizzati a impararla.
Riconosce su una scatola di giochi, su un libro o altrove una o più
   lettere che compongono il suo nome o quello di un amico, dopo
   che ha avuto modo di vedere questi nomi scritti sui cartellini.
28. E’ capace di tenere a mente più cose
  contemporaneamente (ad esempio se gli si
  chiede di prendere tre oggetti li ricorda tutti).
   Se l’insegnante chiede di portarle la gomma, la matita e un
   foglio rosso, il bambino lo fa senza dimenticare nulla.
Il bambino non si confonde, in un gioco a squadre di quattro, nel
    ricordare quali sono i suoi tre compagni.
29. Riesce a disegnare una figura umana in cui
  siano riconoscibili la testa, il corpo e le gambe.
   Se le parti descritte sono tutte presenti (necessario per dare
   almeno 2 punti), l’insegnante può riferirsi alla sua esperienza, nel
   confronto con gli altri bambini, per valutare il livello del disegno e
   graduare il punteggio.
30. Riesce a copiare una semplice figura geometrica (ad
  esempio un triangolo) in modo che questa risulti
  riconoscibile. Anche in questo caso, una volta soddisfatti i requisiti
   minimi per il riconoscimento della figura (che si tratti di una figura
   chiusa, con tre angoli e lati ben definiti, nell’esempio del triangolo),
   l’insegnante decide quale punteggio attribuire, riferendosi a
   parametri quali il tratto deciso o il rispetto delle proporzioni del
   modello, sulla base dell’esperienza, nel confronto con i coetanei.
31. Sa sfruttare adeguatamente lo spazio del
  foglio e del quaderno in generale, quando
  disegna o scrive. Disegna nella parte centrale del foglio,
   e non solo in un angolo o da una parte.
Utilizza una buona parte dello spazio a disposizione nel foglio,
   quando disegna o prova a scrivere il suo nome.
32. Ha una buona capacità di seguire semplici
  comandi che implicano relazioni spaziali (alto,
  basso, davanti, dietro, di fianco a…). Riesce a
  eseguire consegne come: “Prendi il foglio sopra il banco” o
  “Metti la gomma di fianco alla colla” o ancora “Rimetti i
  giocattoli dentro l’armadio”.
33. Si orienta bene e prontamente nello spazio (ad
  esempio, quando deve dirigersi verso un
  determinato luogo, oggetto o persona). Trova
  senza problemi la strada se gli si chiede di andare da solo a
chiamare un’altra insegnante che si trova nella classe dove i
   bambini svolgono attività tutti i pomeriggi.
Si avvia autonomamente nella direzione giusta quando
   l’insegnante annuncia che è arrivato il momento di andare a
   giocare in giardino.
ABILITA’ SPECIFICHE
Pre-alfabetizzazione
  vengono considerate le attività metalinguistiche relative alla consapevolezza
fonologica e alla comprensione della relazione tra linguaggio scritto e parlato, la

discriminazione di fonemi e dei grafemi e la capacità di riprodurli in sequenza.
Item 34-40

34. Dimostra di saper discriminare uditivamente le
  differenze e le somiglianze nei suoni delle lettere
  all’interno delle   parole    (ad  esempio:     belle/pelle,
  casa/cosa). Comprende i giochi e le filastrocche basati sulla
   sostituzione di fonemi o sulle rime.
Sa indicare correttamente i disegni raffiguranti due oggetti il cui nome
   differisce per un fonema (ad esempio lana-rana, mela-vela, zucca-
   mucca).
In attività in classe in cui la maestra intenzionalmente propone
   frasi in cui una parola viene sostituita con una assonante (ad
   esempio “ieri a cena ho mangiato il bollo”, “Il mio pane Buc
   mangia l’osso”) il bambino ride e individua la parola corretta.
Dopo la proposta di qualche esempio il bambino riesce a trovare
   una rima per il suo nome o quello di un compagno (“Rossella
   tutta bella”, “Piero ha il vestito nero”, “Giovanna mangia la
   panna”).
35. Sa percepire e ripetere esattamente parole
  nuove subito dopo averle sentite. Sa ripetere
  correttamente il nome di un oggetto per lui nuovo, subito
  dopo che l’insegnante lo denomina.
Sa ripetere il nome di un compagno che è appena stato
  presentato, anche se ha un nome insolito e a lui sconosciuto.
36. Capisce che le parole sono composte da suoni
  (fonemi) separati. Se gli si chiede di ricomporre una
  parola presentata secondo una divisione sillaba per sillaba o
  fonema, comprende il compito (anche se può compiere errori
  nello svolgimento).
Se gli si chiede di scandire una parola in sillabe battendo le mani,
  comprende il compito (anche se può compiere errori nello
  svolgimento).
Sa svolgere giochi in cui bisogna trovare le parole che iniziano con
  una particolare sillaba (ad esempio “E’ arrivato un bastimento
  carico di pa…pane, pa..patate. Quali altre parole iniziano con
  pa?”).
37. Sa distinguere i grafemi da altri grafemi. Sa
  indicare quali sono le lettere in un insieme di segni nel quale
  sono mescolate a piccoli disegni e scarabocchi.
L’insegnante può organizzare una caccia al tesoro appendendo in
    giro per la classe lettere e segni privi di significato. Si
    spiega ai bambini che devono prendere e riportare alla
    maestra solo le letterine vere e non gli altri segni.
38. E’ consapevole che le parole scritte nei libri
  corrispondono a quelle dette a voce. Mentre
  l’insegnante sta leggendo un libro, il bambino pone domande
  come: ”Che cosa c’è scritto qui?” oppure “Dove è scritto
  “mamma”?”.
39. Riesce a scrivere il suo nome
Gli si può chiedere di farlo sul foglio di un disegno che ha
   appena eseguito.
40. Riesce a copiare una semplice parola (ad
  esempio “TAVOLA” ). Si può organizzare un gioco nel
  quale ai bambini viene chiesto singolarmente di provare a
  copiare alcune parole semplici.
Pre-matematica                                il questionario fa riferimento ad
associare a piccoli numeri la rispettiva quantità, di confrontare quantità diverse

e   di saper fare piccoli     ragionamenti   basati sull’aggiungere   o togliere
item 41-43

41. Comprende a che quantità corrispondono
  i numeri da 1 a 4 (ad esempio risponde
  adeguatamente se gli si chiede di
  prendere 4 oggetti). Si può provare con qualsiasi
    tipo di oggetto o giocattolo presente nella classe (cubetti,
    matite, ecc.).
42. Sa confrontare numerosità diverse: tra due
  insieme di oggetti, riconosce quale ne contiene di
  più e quale di meno (ad esempio tra due insiemi
  di 4 e 6 palline).
Tra due mucchietti di 5 e 8 caramelle, oppure di fronte al
  disegno di due insiemi contenenti piccole, ma diverse, quantità
  di oggetti (funghi, stelline, coniglietti) indica correttamente
  quello dove ce ne sono di più e quello dove ce ne sono di meno.
43.     Sa    fare   piccoli   ragionamenti   basati
  sull’aggiungere e togliere (ad esempio risolve una
  situazione del tipo: Marco ha tre palloncini; ne
  volano via due: Marco adesso ne ha più o meno ?)
Risponde correttamente a un quesito come: ”Nella nostra classe
   ci sono venti bambini. Se arrivano due bambini di un’altra
   sezione saremo di più o di meno?”:
Attribuzione del punteggio
   Il punteggio totale si ottiene sommando i
    punteggi assegnati ai singoli item
   Si considerano “a rischio” i bambini il cui
    punteggio totale risulti uguale o inferiore a
    107 (corrispondente al 10° percentile)
Valori normativi del questionario IPDA con
riferimento al punteggio totale –ottobre-

Percentile   Valore     Fascia di       Collocazione dei
             punteggi   rischio         punteggi totali
             o totale                   rispetto al criterio
1-10         43-107     Rischio alto    Richiesta di
                                        intervento immediato
11-20        108-118 Rischio medio-     Richiesta di
                     alto               attenzione
21-50        119 - 135 rischio medio - Prestazione
                       basso           sufficiente rispetto al
                                       criterio
51-99        136-172    Rischio basso   Criterio pienamente
                                        raggiunto
Valori normativi del questionario osservativo
  IPDA con riferimento al punteggio totale-
                   MAGGIO
Percentile   Valore          Fascia di      Collocazione dei
             punteggio       rischio        punteggi totali
             totale                         rispetto al criterio
1-10         da   43 a 116   Rischio alto   Richiesta
                                            intervento
                                            immediato
11-20        da   117 a 127 Rischio         Richiesta di
                            medio-alto      attenzione

21-50        da 128   a 148 Rschio          Prestazione
                            medio-basso     sufficiente rispetto
                                            al criterio
51-99        da   149 a 172 Rischio basso   Criterio pienamente
                                            raggiunto
OSSERVAZIONI ED ANNOTAZIONI
       SPECIFICHE relative a:

 Aspetti del carattere
 Aspetti linguistici di rilevanza
 Aspetti cognitivi di rilevanza
 Vissuto e partecipazione
_____________________________________
  ___________________________________
  ___________________________________
  ___________________________________
L’alunno è seguito da:
 Servizi sociali
 Consultorio Familiare
 Tutela minore
 Percorso di psicomotricità
 Percorso di logopedia
 UONPIA
 Altro -----------------------------
RAPPORTI CON LE               SI             NO
FAMIGLIE
I genitori partecipano alle
assemblee (triennio)
I genitori partecipano ai
colloqui

 RAPPORTI CON LE         serenamente Con      Con indifferenza
 FAMIGLIE                            ansia
 I genitori vivono
 serenamente
 l’impegno scolastico
 del figlio
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