Osservare,comprendere, valutare - CTS/CTI Monza e Brianza
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Osservare,comprendere, valutare
…dunque OSSERVARE le abilità che favoriscono l’apprendimento scolastico Perché prima si interviene prima si riducono le differenze scolastiche porre quindi attenzione a: Sviluppo prassico e motorio Aspetti emotivo-relazionali Livello cognitivo generale Sviluppo delle abilità cognitive primarie Fattori motivazionali
Tra le abilità che intervengono nella letto-scrittura vanno considerati attentamente: Consapevolezza fonologica Memoria fonologica Memoria a Breve termine Velocità di denominazione
perché con il passare del tempo… …gli apprendimenti dipendono da altri precedenti …per gli effetti negativi su autostima e motivazione allo studio dell’alunno anche la legge tutela il minore-famiglia-docenti…infatti… Legge 170-art 3 (Diagnosi) E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti
Linee guida del 12.07.2011 “Le difficoltà eventualmente emerse dalle attività di identificazione non debbono portare all’invio dei bambini al servizio sanitario, ma ad un aumento dell’attenzione ed alla proposta di specifiche attività educative e didattiche. Si sottolinea, al riguardo, che nella scuola dell’infanzia non è previsto effettuare invii al servizio specialistico per un sospetto di DSA”. Ed inoltre sempre per quanto riguarda la scuola “l’identificazione delle difficoltà di dell’infanzia sviluppo può essere attuata attraverso lo strumento di osservazione sistematica”. A tal proposito è bene sottolineare cosa significhi screening
Attività di screening “Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base della presenza di un segno critico selezionato in precedenza (test predittivo)…Lo screening non ha le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo NO, ma di individuare, con un buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio SI di un determinato disturbo. Non si tratta di fare una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco costoso, sia in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche”. (A. Paoletti, G. Stella, “Indici qualitativi di rischio negli screening sui disturbi specifici di apprendimento”, “Dislessia”, vol. 1, gennaio 2008)
Attraverso un’ osservazione mirata e agile perchè Gli insegnanti sono gli osservatori privilegiati Il contatto quotidiano permette: Conoscenza approfondita dei bambini I bambini non sono portati ad alterare i loro comportamenti; cosa che potrebbe accadere con un estraneo L’ambiente scuola permette di programmare e svolgere attività che fanno emergere le capacità dei bambini
Target: bambini di 5 anni d’età “ A quattro anni le competenze prerequisite agli apprendimenti di base si trovano ancora in una fase emergente dello sviluppo, così che le osservazioni non rappresentano stabili previsori di rischio… Nei bambini di cinque anni, invece, tali competenze..si caratterizzano come una condizione stabile..” C. Cornoldi
IPDA –NUOVA EDIZIONE Questionario osservativo per l’identificazione Precoce delle difficoltà di Apprendimento di A. Terreni, M. L. Tretti, R. Corcella, C. Cornoldi, P. E. Tressoldi, 2002 Erickson
Criteri che hanno guidato la scelta e la costruzione degli ITEM 1. La PREDITTIVITA’ 2. TASK dimostrata ANALALYSIS (la sperimentalmente scomposizione di un compito (quali elementi, secondo i complesso, come ad esempio la principali contributi teorici e lettura, nei processi più di ricerca, sono maggiormente elementari in cui si articola, predittivi del futuro corrispondono alle sottoabilità insuccesso scolastico) prerequisite). La formulazione degli ITEM è stata fatta in modo da ridurre il più possibile i margini di ambiguità
L’IPDA mira all’individuazione delle variabili che possono costituire indicatori di rischio per i futuri apprendimenti scolastici. 43 item Gli item che hanno come oggetto le abilità generali sono così suddivisi: Aspetti comportamentali (item 1-9) Motricità (item 10-11) Comprensione linguistica (item 12-14) Espressione orale (item 15-19) Metacognizione (item 20-23) altre abilità cognitive (memoria, prassie, orientamento: item 24-33) Quelli per le abilità specifiche sono: • Pre-alfabetizzazione (item 34-40) • Pre-matematica (item 41-43)
PROCEDURA di COMPILAZIONE Entro la fine di ottobre da parte degli insegnanti dei bambini frequentanti l’ultimo anno di scuola dell’infanzia Da una sola insegnante confrontandosi con la/e collega/ghe Dopo una settimana di osservazione
Valutazione delle affermazioni espresse negli ITEM, utilizzando una scala QUATTRO LIVELLI 1. Per niente/mai 2. Poco/a volte 3. Il più delle volte/abbastanza 4. Molto/ sempre E’ opportuno pertanto riservare l’utilizzo del punteggio 4 ai soli casi in cui i comportamenti osservati dimostrano che il bambino padroneggia completamente e sicuramente l’abilità descritta nell’item!
ABILITA’ GENERALI
Aspetti del comportamento interesse e motivazione ad apprendere, adeguamento alle regole e capacità di adattamento alle situazioni che cambiano, capacità di collaborazione, autonomia, concentrazione e temperamento 1 – 9 item 1.Sa eseguire un’attività senza distrarsi o distrarre i compagni? mentre è impegnato nello svolgimento di un compito (come un disegno, un collage o un lavoro con la pasta di sale) il bambino non è facilmente distratto da rumori provenienti dall’esterno, dal brusio degli altri bambini, ecc. Riesce a seguire la lettura di una storia da parte dell’insegnante anche se altri bambini chiacchierano o sono impegnati in altre attività. Evita di chiacchierare in modo inappropriato e di disturbare i compagni nel corso dello svolgimento di attività
2. Dimostra di saper sopportare ritardi nella gratificazione e in tutto ciò che desidera avere al più presto. Accetta che gli si dica che deve finire un’attività prima di uscire a giocare. E’ capace di aspettare il proprio turno quando l’insegnante distribuisce delle caramelle 3. Segue abitualmente le istruzioni e le regole che gli vengono date. Riordina quando l’insegnante chiede di farlo. Evita di spingere i compagni, lanciare oggetti, dire parolacce (secondo le regole della classe)
4. Ha la capacità di portare a termine gli incarichi assegnati, senza essere continuamente richiamato e sollecitato. Se gli si dice di fare un disegno, lo realizza e subito dopo lo colora, senza bisogno di essere guidato e richiamato passo passo. Se invitato a riordinare la classe dopo lo svolgimento di un’attività, finisce spontaneamente di raccogliere tutto prima di uscire a giocare con gli altri bambini. 5. Se gli viene richiesto, cambia attività insieme al resto della classe, anziché perseverare in quella precedentemente intrapresa. Se gli si dice di mettere via il disegno nella propria cartellina, quando è il momento di andare a mangiare nella mensa, il bambino si interrompe e lo fa, anche se non ha finito.
Accetta di sospendere quello che sta facendo per passare a svolgere un’attività diversa, anche se preferisce la precedente. 6. Ha una buona capacità di cooperare con i suoi compagni . Quando deve svolgere un’attività assieme a un compagno lavora proficuamente, collaborando e senza litigare. Lavora volentieri in gruppo. 7. Risolve semplici problemi da solo, senza chiedere aiuto all’insegnante (ad esempio, riesce a trovare il materiale necessario per completare un compito dopo aver compreso ciò che gli occorre) sa autonomamente dove prendere il foglio, la matita e i pennarelli, senza richiedere di essere continuamente indirizzato dall’insegnante, quando si annuncia che è il momento di disegnare. Svolge autonomamente le operazioni richieste per lo svolgimento di attività di routine
8.Si adegua facilmente alle nuove situazioni Se viene cambiata la disposizione dei mobili o viene inserito un nuovo bambino nella classe non manifesta a lungo segnali evidenti di disagio. 9.Si dimostra interessato e curioso nei confronto degli apprendimento di lettura, scrittura e calcolo. Gli piace molto guardare i libri e “fingere” di leggerli (non solo le figure ma anche le parole scritte). Pone spesso domande del tipo:”Cosa c’è scritto qui?”, “Come si fa a scrivere…?”,”Quanti sono questi?”. Si dice desideroso di cominciare la scuola perché vuole imparare a leggere e scrivere. Accompagna spontaneamente l’insegnante mentre conta i bambini presenti.
Motricita’ viene presa in considerazione la qualità della coordinazione generale dei movimenti e della motricità fine item 10-11 10. Ha una buona coordinazione generale dei movimenti? Riesce a camminare, correre, saltare, lanciare una palla in maniera sufficientemente armonica. Non è goffo nei movimenti, non inciampa o rovescia gli oggetti in continuazione. 11. Ha una buona capacità nei compiti di motricità fine (ad esempio, nell’utilizzo delle forbici o nell’infilare le perline). Riesce a ritagliare un cerchio o un quadrato. E’ in grado di fare “cornicette”. E’ in grado di “punteggiare” seguendo i contorni di un disegno. Riesce a infilare una collana senza far cadere le perline.
Comprensione linguistica gli item sono centrati sulla capacità di ascoltare e seguire conversazioni, di capire le istruzioni e le parole dell’insegnante item 12-14 12. Ascolta e segue le conversazioni e le argomentazioni affrontate in classe in modo adeguato rispetto all’età Quando l’insegnante parla dimostra di comprendere quanto viene detto. Dimostra di cogliere le incongruenze in un discorso e in un racconto come ad esempio “Luca arrivò in ritardo alla stazione, il treno era già partito e lui salì”. Eventuali domande e commenti sono pertinenti. 13. Capisce il significato delle parole che l’insegnante usa Ha una buona competenza lessicale rispetto ai bambini della stessa età e alla classe.
Non fraintende le richieste dell’insegnante (ad esempio non porta un oggetto al posto di un altro che gli è stato chiesto, svolge quello che gli viene richiesto, ecc…). Sa indicare correttamente figure e colori raffigurati in un libro, nominati dall’insegnante. 14. Comprende le istruzioni date a voce Dimostra di aver capito le consegne date a voce dall’insegnante (anche se talvolta decide di non seguirle!).
Espressione orale si valutano la capacità di raccontare un episodio vissuto, la chiarezza nell’espressione, la ricchezza del vocabolario, la capacità di descrivere vignette e il livello morfo-sintattico della frase. item 15-19 15. Ha una buona capacità di raccontare un episodio a cui ha assistito o al quale ha preso parte. Racconta quello che ha fatto durante il fine settimana o in una gita a cui ha preso parte in maniera coerente, ricca e comprensibile per l’interlocutore. 16. Riesce a esprimere in modo chiaro propri pensieri, sentimenti ed esigenze. Se ha bisogno di qualcosa, lo esprime in modo chiaramente comprensibile. Se prova un’emozione particolare (paura o gioia, ad esempio) è in grado di comunicarla. Sa esprimere un pensiero in modo adeguato all’età
17. Ha un vocabolario ricco. Utilizza parole ed espressioni adeguate alla sua età, anziché ricorrere al linguaggio infantile (dice ad esempio:” Ho dormito” e non “Ho fatto la nanna”, “Ho fame” piuttosto di “Voglio la pappa”). Il suo vocabolario non è limitato ai nomi degli oggetti ma utilizza correntemente una varietà di verbi e aggettivi, secondo quanto ci si può aspettare alla sua età. 18. Sa descrivere una semplice storiella rappresentata in una serie di vignette. Quando gli viene chiesto di raccontare una storia rappresentata in una serie di vignette (almeno quattro) lo fa in maniera coerente e ricca, e si mantiene aderente a quanto raffigurato nelle immagini. 19. Dal punto di vista morfo-sintattico si esprime correttamente (singolare e plurale, concordanza di articoli, coniugazione di verbi, costruzione di frasi, ecc.). E’ in grado di denominare correttamente al singolare e plurale gli stessi oggetti (riservare il punteggio 4 ai bambini che riescono anche con parole irregolari, ad esempio dito/dita, uovo/uova). Articola le frasi senza commettere errori grammaticali.
Metacognizione (consapevolezza e controllo sui processi cognitivi) indaga la capacità di usare strategie per imparare meglio, la consapevolezza di non capire alcune cose, la persistenza nel compito, la capacità di capire che pensieri, rumori o altri stimoli possono disturbare l’esecuzione dell’attività che si sta svolgendo. Item 20-23 20. Capisce che è possibile migliorare il ricordo imparando “Meglio” le cose (impegnandosi nell’utilizzare intenzionalmente dei modi/strategie per imparare meglio). Se il bambino deve imparare una canzone o una filastrocca prova talvolta a ripeterla da solo, senza che gli sia stato chiesto di farlo. Quando gli viene chiesto di andare a prendere alcuni oggetti in un’altra classe, durante il tragitto, si ripete il nome degli oggetti.
Quando gioca a “Memory”, se ha individuato una coppia di carte uguali che non sono state ancora scoperte insieme, tiene gli occhi fissi su di esse finchè non arriva il suo turno. Quando in classe si fa il calendario dimostra o riferisce delle strategie per ricordarsi il giorno della settimana (ad esempio “Guardo a quale colore è abbinato il giorno”). 21. Quando non capisce qualcosa, sembra rendersene conto (chiede chiarimenti, dimostra in qualche altro modo di non avere capito) Se l’insegnante descrive un gioco o un’attività un po’ complessi per il bambino, si mostra perplesso e chiede che gli vengano rispiegati. Se non è stato attento o non era presente alla spiegazione di qualcosa, fa spontaneamente delle domande su quello che non sa.
22. Di fronte a situazioni che lo mettono in difficoltà non tende ad abbandonare il compito, ma a persistere in questo. Se non riesce a svolgere un esercizio motorio al primo tentativo, non si scoraggia e ritenta. Se ha qualche difficoltà nel copiare un disegno, non si limita a stracciare il foglio o a dire che non è capace, ma prova ancora. 23. Capisce che si può essere disturbati durante un’attività dalla presenza di altri pensieri, di rumori e/o altri stimoli in genere. Quando gioca a “Memory”, o a un altro gioco che richiede attenzione, chiede agli altri bambini di stare in silenzio. Se non riesce a svolgere un compito impegnativo perché qualcosa lo disturba, lo esplicita o esprime il desiderio che venga eliminato il fattore distrazione.
Abilità cognitive(memoria verbale e abilità visuo- spaziali) item 24-33 Memoria verbale item 24-28 24. Riesce ad imparare brevi filastrocche a memoria. Si intende l’apprendimento di brevi poesie o il ritornello di una canzone. 25. Sa ripetere con parole sue quanto gli è stato appena detto. Se l’insegnante racconta una breve storia è in grado di ripeterne i fatti principali. Sa riferire a un altro bambino le istruzioni per lo svolgimento di un compito che l’insegnante ha appena spiegato.
26. Riesce a ricordare le informazioni, gli esempi e gli ordini dati a voce in precedenza. Ricorda il nome di una persona che è venuta il giorno prima a parlare e a giocare con i bambini. Sa riferire a un compagno qualcosa che l’insegnante ha raccomandato di fare il giorno prima. Rispetto alle attività proposte come tema dell’anno riesce a ricordare i nomi dei personaggi guida, a riportare le loro vicende, a riferire le attività che l’insegnante ha illustrato il giorno precedente. Il bambino ricorda all’insegnante delle cose che lei si era proposta di fare il giorno precedente (ad esempio “Maestra, ma avevi detto che oggi dovevi portare una scatola più grande per mettere i cartellini con i nomi dei giorni della settimana e le figurine del tempo?”, “Maestra oggi facciamo la pasta di sale? Ce l’avevi detto ieri!”).
27. Riconosce che parole stampate, lettere o simboli grafici sono gli stessi che gli sono già stati presentati il giorno precedente. Se l’insegnante gli mostra come si scrive il suo nome, il giorno successivo il bambino riesce a riconoscerlo tra altre parole scritte su un foglio. Riconosce la letterina “A” tra altre sparse in un foglio, se il giorno prima sono state svolte dall’insegnante attività e giochi finalizzati a impararla. Riconosce su una scatola di giochi, su un libro o altrove una o più lettere che compongono il suo nome o quello di un amico, dopo che ha avuto modo di vedere questi nomi scritti sui cartellini. 28. E’ capace di tenere a mente più cose contemporaneamente (ad esempio se gli si chiede di prendere tre oggetti li ricorda tutti). Se l’insegnante chiede di portarle la gomma, la matita e un foglio rosso, il bambino lo fa senza dimenticare nulla.
Il bambino non si confonde, in un gioco a squadre di quattro, nel ricordare quali sono i suoi tre compagni. 29. Riesce a disegnare una figura umana in cui siano riconoscibili la testa, il corpo e le gambe. Se le parti descritte sono tutte presenti (necessario per dare almeno 2 punti), l’insegnante può riferirsi alla sua esperienza, nel confronto con gli altri bambini, per valutare il livello del disegno e graduare il punteggio. 30. Riesce a copiare una semplice figura geometrica (ad esempio un triangolo) in modo che questa risulti riconoscibile. Anche in questo caso, una volta soddisfatti i requisiti minimi per il riconoscimento della figura (che si tratti di una figura chiusa, con tre angoli e lati ben definiti, nell’esempio del triangolo), l’insegnante decide quale punteggio attribuire, riferendosi a parametri quali il tratto deciso o il rispetto delle proporzioni del modello, sulla base dell’esperienza, nel confronto con i coetanei.
31. Sa sfruttare adeguatamente lo spazio del foglio e del quaderno in generale, quando disegna o scrive. Disegna nella parte centrale del foglio, e non solo in un angolo o da una parte. Utilizza una buona parte dello spazio a disposizione nel foglio, quando disegna o prova a scrivere il suo nome. 32. Ha una buona capacità di seguire semplici comandi che implicano relazioni spaziali (alto, basso, davanti, dietro, di fianco a…). Riesce a eseguire consegne come: “Prendi il foglio sopra il banco” o “Metti la gomma di fianco alla colla” o ancora “Rimetti i giocattoli dentro l’armadio”. 33. Si orienta bene e prontamente nello spazio (ad esempio, quando deve dirigersi verso un determinato luogo, oggetto o persona). Trova senza problemi la strada se gli si chiede di andare da solo a
chiamare un’altra insegnante che si trova nella classe dove i bambini svolgono attività tutti i pomeriggi. Si avvia autonomamente nella direzione giusta quando l’insegnante annuncia che è arrivato il momento di andare a giocare in giardino.
ABILITA’ SPECIFICHE
Pre-alfabetizzazione vengono considerate le attività metalinguistiche relative alla consapevolezza fonologica e alla comprensione della relazione tra linguaggio scritto e parlato, la discriminazione di fonemi e dei grafemi e la capacità di riprodurli in sequenza. Item 34-40 34. Dimostra di saper discriminare uditivamente le differenze e le somiglianze nei suoni delle lettere all’interno delle parole (ad esempio: belle/pelle, casa/cosa). Comprende i giochi e le filastrocche basati sulla sostituzione di fonemi o sulle rime. Sa indicare correttamente i disegni raffiguranti due oggetti il cui nome differisce per un fonema (ad esempio lana-rana, mela-vela, zucca- mucca).
In attività in classe in cui la maestra intenzionalmente propone frasi in cui una parola viene sostituita con una assonante (ad esempio “ieri a cena ho mangiato il bollo”, “Il mio pane Buc mangia l’osso”) il bambino ride e individua la parola corretta. Dopo la proposta di qualche esempio il bambino riesce a trovare una rima per il suo nome o quello di un compagno (“Rossella tutta bella”, “Piero ha il vestito nero”, “Giovanna mangia la panna”). 35. Sa percepire e ripetere esattamente parole nuove subito dopo averle sentite. Sa ripetere correttamente il nome di un oggetto per lui nuovo, subito dopo che l’insegnante lo denomina. Sa ripetere il nome di un compagno che è appena stato presentato, anche se ha un nome insolito e a lui sconosciuto.
36. Capisce che le parole sono composte da suoni (fonemi) separati. Se gli si chiede di ricomporre una parola presentata secondo una divisione sillaba per sillaba o fonema, comprende il compito (anche se può compiere errori nello svolgimento). Se gli si chiede di scandire una parola in sillabe battendo le mani, comprende il compito (anche se può compiere errori nello svolgimento). Sa svolgere giochi in cui bisogna trovare le parole che iniziano con una particolare sillaba (ad esempio “E’ arrivato un bastimento carico di pa…pane, pa..patate. Quali altre parole iniziano con pa?”). 37. Sa distinguere i grafemi da altri grafemi. Sa indicare quali sono le lettere in un insieme di segni nel quale sono mescolate a piccoli disegni e scarabocchi.
L’insegnante può organizzare una caccia al tesoro appendendo in giro per la classe lettere e segni privi di significato. Si spiega ai bambini che devono prendere e riportare alla maestra solo le letterine vere e non gli altri segni. 38. E’ consapevole che le parole scritte nei libri corrispondono a quelle dette a voce. Mentre l’insegnante sta leggendo un libro, il bambino pone domande come: ”Che cosa c’è scritto qui?” oppure “Dove è scritto “mamma”?”. 39. Riesce a scrivere il suo nome Gli si può chiedere di farlo sul foglio di un disegno che ha appena eseguito. 40. Riesce a copiare una semplice parola (ad esempio “TAVOLA” ). Si può organizzare un gioco nel quale ai bambini viene chiesto singolarmente di provare a copiare alcune parole semplici.
Pre-matematica il questionario fa riferimento ad associare a piccoli numeri la rispettiva quantità, di confrontare quantità diverse e di saper fare piccoli ragionamenti basati sull’aggiungere o togliere item 41-43 41. Comprende a che quantità corrispondono i numeri da 1 a 4 (ad esempio risponde adeguatamente se gli si chiede di prendere 4 oggetti). Si può provare con qualsiasi tipo di oggetto o giocattolo presente nella classe (cubetti, matite, ecc.).
42. Sa confrontare numerosità diverse: tra due insieme di oggetti, riconosce quale ne contiene di più e quale di meno (ad esempio tra due insiemi di 4 e 6 palline). Tra due mucchietti di 5 e 8 caramelle, oppure di fronte al disegno di due insiemi contenenti piccole, ma diverse, quantità di oggetti (funghi, stelline, coniglietti) indica correttamente quello dove ce ne sono di più e quello dove ce ne sono di meno. 43. Sa fare piccoli ragionamenti basati sull’aggiungere e togliere (ad esempio risolve una situazione del tipo: Marco ha tre palloncini; ne volano via due: Marco adesso ne ha più o meno ?) Risponde correttamente a un quesito come: ”Nella nostra classe ci sono venti bambini. Se arrivano due bambini di un’altra sezione saremo di più o di meno?”:
Attribuzione del punteggio Il punteggio totale si ottiene sommando i punteggi assegnati ai singoli item Si considerano “a rischio” i bambini il cui punteggio totale risulti uguale o inferiore a 107 (corrispondente al 10° percentile)
Valori normativi del questionario IPDA con riferimento al punteggio totale –ottobre- Percentile Valore Fascia di Collocazione dei punteggi rischio punteggi totali o totale rispetto al criterio 1-10 43-107 Rischio alto Richiesta di intervento immediato 11-20 108-118 Rischio medio- Richiesta di alto attenzione 21-50 119 - 135 rischio medio - Prestazione basso sufficiente rispetto al criterio 51-99 136-172 Rischio basso Criterio pienamente raggiunto
Valori normativi del questionario osservativo IPDA con riferimento al punteggio totale- MAGGIO Percentile Valore Fascia di Collocazione dei punteggio rischio punteggi totali totale rispetto al criterio 1-10 da 43 a 116 Rischio alto Richiesta intervento immediato 11-20 da 117 a 127 Rischio Richiesta di medio-alto attenzione 21-50 da 128 a 148 Rschio Prestazione medio-basso sufficiente rispetto al criterio 51-99 da 149 a 172 Rischio basso Criterio pienamente raggiunto
OSSERVAZIONI ED ANNOTAZIONI SPECIFICHE relative a: Aspetti del carattere Aspetti linguistici di rilevanza Aspetti cognitivi di rilevanza Vissuto e partecipazione _____________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________
L’alunno è seguito da: Servizi sociali Consultorio Familiare Tutela minore Percorso di psicomotricità Percorso di logopedia UONPIA Altro -----------------------------
RAPPORTI CON LE SI NO FAMIGLIE I genitori partecipano alle assemblee (triennio) I genitori partecipano ai colloqui RAPPORTI CON LE serenamente Con Con indifferenza FAMIGLIE ansia I genitori vivono serenamente l’impegno scolastico del figlio
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