GUIDA ALLA STAGIONE 2019/2020 IN ISRAELE - Wixstatic.com
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GUIDA ALLA STAGIONE 2019/2020 IN ISRAELE LA SERIE A AI RAGGI X 14 SQUADRE PRONTE A CONTENDERSI IL TITOLO. CHI SARÀ LA SORPRESA QUEST'ANNO? GLI ISRAELIANI ALL'ESTERO 45 ISRAELIANI GIOCANO AL DI FUORI DEI CONFINI DI ISRAELE. SCOPRI I PIÙ IMPORTANTI! LE PILLOLE 7 PUNTI CHIAVE SINTETICI PER CHI VUOLE SCOPRIRE IN POCO TEMPO LA LIGAT HA'AL
2° Edizione della Guida a cura di Calcio Israeliano. Tutte le informazioni sono aggiornate al 19 Ottobre 2019. Contenuti e impaginazione grafica, a cura di Luca Fortini, sono protetti dal diritto di autore nonchè dal diritto di proprietà intellettuale. E' assolutamente vietata la riproduzione,redistribuzione e appropriazione senza la previa la citazione della guida e dell'autore, dopo aver ricevuto il debito consenso da quest'ultimo. Copyright 2019- Luca Fortini - tutti i diritti riservati Segui su Facebook Calcio Israeliano VIAGGIO CALCISTICO DA HAIFA AL MAR ROSSO
INDICE GLI ARGOMENTI PER LA STAGIONE 2019/2020 04 05 06 07 INTRODUZIONE RIEPILOGO DELLA COPPE EUROPEE LA GEOGRAFIA STAGIONE 2018/19 CALCISTICA 08 09 24 26 PILLOLE PER LA GLI ISRAELIANI LE 14 SQUADRE GLI STADI STAGIONE 2019-20 ALL'ESTERO "AI RAGGI X" 30 CONCLUSIONI E PROGETTI FUTURI
INTRODUZIONE ALLA GUIDA 04/31 PERCHÉ UNA GUIDA SUL CALCIO IN ISRAELE E COSA ASPETTARSI "il calcio É l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo" p.P. pasolini Questa guida ha l'obiettivo di avvicinare appassionati di calcio internazionale, curiosi, esterofili, amanti del pallone alle vicende calcistiche in Israele. Perchè? Raccontare il calcio in Israele non vuole dire parlare solamente di sport, ma significa sapere intrecciare il risultato sportivo con cultura, arte, folklore e religione. La sacralità dei novanta minuti viene vissuta intensamente sia dai tifosi che allo stadio indossano la kippah (il copricapo rotondo ebraico) che da quelli con la kefiah (copricapo mediorientale). Mentre ebrei e palestinesi sono integrati nella stessa formazione in Serie A, ci sono anche tifosi di una squadra che abbandonano lo stadio al gol segnato da giocatori mussulmani. Il calcio israeliano è tutto questo: pregi, difetti e contraddizioni difficili da percepire guardando qualche telegiornale. Israele è più vicina a noi di quanto possiamo pensare grazie ad un campo da calcio e 22 giocatori. Quindi, all'interno della guida ci sono le 14 squadre analizzate sotto il profilo storico, dell'allenatore e della stella che scenderà in campo. Inoltre per poter raccontare al meglio il calcio israeliano, quest'anno la guida si arricchisce della rubrica "Il talento israeliano all'estero" dove verranno presentati i calciatori israeliani più importanti in giro per il mondo. Ma ci saranno anche dei brevi flash sugli stadi che ospiteranno la Ligat Ha'al, delle pillole per la stagione in corso (per chi non possiede molto tempo) ma anche una cartina geografica per cercare di entrare sempre di più dentro una realtà che dista solo poche ore di areo. Infine, ci sarà spazio per elencare qualche progetto futuro della pagina! Prima di augurarti una buona lettura, ti chiedo di lasciare un tuo parere sulla guida (anche negativo nel caso non sia stata interessante o come te la aspettavi) alla pagina Facebook "Calcio Israeliano" o di scrivere alla mail calcioisraeliano@gmail.com. Calcio Grazie e buona lettura! Israeliano VIAGGIO CALCISTICO DA HAIFA AL MAR ROSSO
RIEPILOGO STAGIONE PASSATA 05/31 LA CAVALCATA TRIONFALE DEL MACCABI TEL AVIV 27 vittorie, 8 pareggi e 1 sconfitta in 36 partite questo è il rollino di marcia del Maccabi Tel Aviv, laureato campione d’Israele con due mesi di anticipo rispetto alla chiusura del campionato. Una cavalcata unica che però non è stata utile per realizzare il double in coppa d’Israele persa in finale contro il Bnei Yehuda, la stessa squadra che è riuscita a vincere e a bloccare un team che sembrava avviarsi a dominare il campionato da imbattuto. Il filo rosso che lega le 14 squadre del campionato passato è la parola sorpresa. Sorpresa perché non ci si aspettava un Maccabi Tel Aviv in grande forma dopo 3 anni di dominio dell’Hapoel Be’er Sheva, che per larghi tratti della stagione era nelle parti basse della classifica. Altra sorpresa è stata la salvezza a dir poco miracolosa all’ultima giornata dell’Ashdod, con clamorosa retrocessione dell Maccabi Petach Tikwa che ha compiuto un harakiri sportivo.Vi ricordate la salvezza della Reggina di Mazzarri nel 2006? Provate a comprimere quella cavalcata di 37 incontri in 10 partite giocate: questa è stata la salvezza dell'Ashdod. Impressionante è stato vedere l’Hapoel Hadera, che ritornava in Serie A dopo 39 anni di assenza, giocare ad alti livelli e lottare per la 2°/3° posizione fino a Gennaio. Mentre le altre grandi del calcio israeliano (Maccabi Haifa, Be'er Sheva, Beitar) erano in affanno e non riuscivano a fare risultati utili, l'Hapoel Hadera era l'unica squadra che stava dando filo da torcere ai gialloblu di Tel Aviv. Poi il mercato di riparazione ha stravolto le carte, togliendo sia a centrocampo che in attacco i pezzi pregiati della squadra che stavano facendo la fortuna dell' Hadera. Nonostante ciò, a fine campionato si sono classificati al sesto posto stabilendo il record della posizione massima raggiunta nella serie A. Altra sorpresa, ma negativa, è stato il rendimento del Beitar Jerusalem. Partito con l’obiettivo di entrare nella lotta scudetto si è ritrovato invischiato fin da subito in quella per non retrocedere. Molte ombre e poche luci. Chiudiamo l'analisi della stagione passata con un'addio illustre al calcio giocato: Yossi Benayoun. Il gioiello di Dimona ha concluso la sua carriera internazionale al Beitar di Gerusalemme. Ora ne è il direttore sportivo, fortemente voluto dal giovane ed ambizioso presidente Moshe Hogeg.
COPPE EUROPEE 06/31 CHAMPIONS LEAGUE ED EUROPA LEAGUE: NESSUNA ISRAELIANA IMPEGNATA CHAMPIONS LEAGUE Anche quest'anno Israele non sarà rappresentata nella massima competizione europea. Il Maccabi Tel Aviv, unica squadra israeliana della competizione, è stato eliminato dai rumeni del Cluj. 180 minuti in cui i gialloblu si sono mostrati distratti e poco focalizzati sul match che stavano disputando. 3 punti per comprendere l'eliminazione del Maccabi dalla Champions, al netto della differenza di condizione fisica rispetto ai rumeni che avevano già disputato 3 giornate di campionato. 1) Mancanza di un centravanti di peso (l'islandese Kjartansson è un ricordo della passata stagione) 2) Scelte di formazione discutibili (giocatori navigati e senatori del Maccabi fatti entrare a partita compromessa) 3) Disunione alla prima difficoltà ( 11 solisti in campo: non pervenuta la volontà di sacrificarsi per il gruppo e grinta per ribaltare la situazione) EUROPA LEAGUE Quest'anno Israele non avrà nessuna squadra neanche in Europa League. Hapoel Be'er Sheva, Maccabi Haifa, Bnei Yehuda e Maccabi Tel Aviv (da fuoriuscita dalla Champions) hanno giocato i turni di qualificazione di Europa League. Maccabi Tel Aviv: eliminato dai lituani del Suduva, decisamente meno quotati. Per cercare di analizzare la fuoriuscita da ogni competizione europea, rivedete i punti 2 e 3 del paragrafo precedente. Hapoel Be'er Sheva: passa a fatica contro gli albanesi del Laçi, elimina i kazaki di Astana del Kairat, che hanno giocato 180' in maniera rude, e liquida nella partita di ritorno gli svedesi del Norrkoping. L'ultimo ostacolo prima di accedere ai gironi si chiamava Feyenoord: tra andata e ritorno un totale di 6-0. Troppo il divario con la squadra di Stam, ma anche le poche occasioni avute non sono state sfruttate a dovere. Maccabi Haifa: eliminato dai francesi dello Strasburgo al secondo turno di qualificazione. Grinta, qualità ed abnegazione non sono state sufficienti per ribaltare il blackout dell'andata in Francia. Bnei Yehuda: una vittoria epica contro gli azeri del Neftchi Baku di Bordin. Euforia in Israele per la squadra che fa giocare insieme arabi e israeliani. Consapevoli del miracolo sportivo, l'ultima sfida era il confronto con il Malmo. Il finale dei 180' è un netto 4-0 per gli svedesi. Buono l'approccio ma in campo internazionale serve più lucidità anche di fronte a decisioni apparentemente errate del direttore di gara.
LA SERIE A E LA GEOGRAFIA Libano Ironi Kiryat Shmona Hapoel Haifa Maccabi Haifa Siria Mar Mediterraneo Hapoel Hadera Maccabi Netanya Palestina/Cisgiordania Hapoel Ra'anana Hapoel Kfar Saba Tel Aviv (x3) Mar Mediterraneo Sektzia Ness Tziona Ashdod Fc Beitar Jerusalem Striscia di Gaza Palestina/Cisgiordania Hapoel Tel Aviv Hapoel Be'er Sheva Maccabi Tel Aviv Giordania Bnei Yehuda Egitto
LE PILLOLE 08/31 APPUNTI SINTETICI PER INQUADRARE LA STAGIONE 2019/2020 CALENDARIO Dal 24 Agosto 2019 al 7 Marzo 2020 (stagione) Dal 14 Marzo a metà maggio* (playoff e playout) CAMPIONI IN CARICA Maccabi Tel Aviv NEOPROMOSSE Hapoel Kfar Saba (dopo 3 anni di assenza) Sektzia Ness Tziona (dopo 51 anni di assenza) DERBY 2 ad Haifa ed 3 a Tel Aviv LA PARTITA INFUOCATA Maccabi Tel Aviv vs Maccabi Haifa IL POSSIBILE CAPOCANNONEIRE Ben Sahar (attaccante Hapoel Be'er Sheva) LA POSSIBILE SOPRESA Jan Dor (attaccante del Bnei Yehuda) * La data di chiusura definitiva verrà comunicata dalla IFPL prima dell'inizio dei playoff e playout. Bisogna tenere conto che quest'anno a Giugno 2020 ci saranno gli europei e quindi la data di chiusura potrebbe essere l'inizio del mese di Maggio. Inoltre le squadre che prenderanno parte ai playoff giocheranno 36 partite nell'arco della stagione 2019/2020, mentre saranno 33 per chi sarà impegnato nella lotta per non retrocedere nella Lega Leumit (Serie B).
FC. ASHDOD La squadra nasce nel 1999 dalla fusione tra le due società presenti in città: Hapoel Ashdod (Serie A) e Maccabi Ashdod (Serie C). Una rarità nel panorama calcistico israeliano che la società non sia affiliata al Maccabi o all' Hapoel. Alcuni tifosi, LA STORIA però, hanno rifondato nel 2016 il Maccabi Ashdod. Nessun trofeo in bacheca, ma una penalizzazione da parte della Fifa (volontà di aggiungere nomi che richiamassero altre squadre israeliane) e dalla Federcalcio locale nella compravendita del giocatore nigeriano Efe Ambrose (passato poi al Celtic, diventando il perno della difesa). OBIETTIVO: Assicurarsi la salvezza senza troppi intoppi, come fatto nella stagione passata MODULO: 4-4-3 che può diventare 4-4-1-2. 4 allenatori cambiati in una stagione in cui la retrocessione sembrava certa fino a 10 giornate dal termine. Nuovo subentro con affiancamento da parte di uno dei quattro ct licenziati, ALLENATORE: Moshe Ohayon, che andrà ad affiancare un altro ex allenatore dell' Ashod negli anni 2015-18 Ronny Awat. L'anno scorso avevamo segnalato Gadi Kinda, che ha fatto una stagione interessante (da Gennaio LA STELLA acquistato dal Bietar e a Settembre ha ricevuto la prima chiamata da Israele). Ora occhi puntati Shlomi Azulay e sulla voglia di riscatto dell'ex M.Haifa , attaccante classe'90.
BEITAR JERUSALEM Fondata nel 1936 dal 19enne Horn, appartenente al gruppo giovanile sionista Betar, viene storicamente considerata politicamente vicina alla destra israeliana, tanto che gli inglesi sciolsero la squadra durante il loro mandato sulla regione. LA STORIA Legati fortemente alla religione, il soprannome della squadra è Menorah (il candelabro a 7 braccia), hanno vinto 6 scudetti e 7 coppe di Stato. Nel 2018 la vecchia dirigenza ha ufficialmente chiamato il club"Beitar Trump Jerusalem". Ma con l'arrivo del giovane Moshe Hogeg le cose stanno cambiando: investimenti e lotta al razzismo dei tifosi de "La Familia". OBIETTIVO: Far dimenticare la disastrosa passata stagione accendendo almeno ai playoff e la finale in coppa d'Israele. MODULO: 4-2-1-3. Ronny Levi ritorna sulla panchina del Beitar per la 3°volta. Si ritrova con 13 nuovi giocatori ed una presidenza pronta ad investire. Il suo palmares: 3 coppe Israele, 3 campionati israeliani e 1 cipriota. ALLENATORE: Decisivo nella scelta su Levi, il ds Yossi Benayoun, alla sua prima stagione fuori dal terreno di gioco. Il giocatore più costoso nella storia del Beitar: Michael Ohana pagato 2 milioni di Euro. L'ex Hapoel Be'er Sheva, classe '95 viene considerato LA STELLA uno dei talenti israeliani da tenere d'occhio. Solo una partita e si è rotto il crociato. ma bisognerà rimandare ogni valutazione, a causa del suo infortunio al crociato.
BNEI JEHUDA I figli di Giuda, questo il significato del nome, sono l'espressione dell'unione di associazioni sportive ebraiche nel quartiere Hatikva, a sud di Tel Aviv. Nati nel 1935 hanno avuto il primo stadio solo 10 anni più tardi, quello che in passato fù del Bnei fino al 2004. Da quell'anno la dirigenza decise di LA STORIA giocare le partite al Bloomfield di Tel Aviv/Giaffa, nel nord della città, uno stadio più capiente e moderno rispetto al decadente Hatikva stadium, che viene ancora oggi adoperato come campo di allenamento e sede per le partite delle giovanili. 1 solo scudetto ma 4 coppe di Stato vinte, l'ultima nel 2019 contro i rivali del Maccabi Tel Aviv. OBIETTIVO: Riconfermare le ottime prestazioni della passata stagione con i playoff e la vittoria in coppa. MODULO: 5-3-2 Yossi Abukasis ha compiuto una triplice impresa: essere l'unica squadra a far perdere il Maccabi in campionato, vincere la coppa d'Israele (vs Maccabi Tel Aviv), giocare i preliminari di Europa League a ALLENATORE: testa alta arrivando ai playoff contro il Malmo. Ora il reparto offensivo è stato smantellato a favore delle dirette concorrenti. Servirà un'altra stagione da leoni per i Figli di Giuda. L'anno scorso si era segnalato Dor Jan, che ha LA STELLA giocato alla grande la sua prima stagione. Ora si annota l'ivoriano Ismaila Soru arrivato dalla Bielorussia a Gennaio 2019. Sarà il punto centrale, nel ruolo di mediano.
HAPOEL BE'ER SHEVA Fondato nel 1949 come dopolavoro di un'azienda, la Salman, che stava cercando operai (Hapoel in ebraico significa lavoratore) nella città di Be'er Sheva, alle porte del deserto israeliano. Non è un caso che il soprannome della squadra sia cammelli: addirittura per 3 anni ('93-'96) l'animale LA STORIA venne messo come simbolo nel logo. L'attuale presidente, Alona Barkat, la prima donna a dirigere un club di calcio in Israele, ha acquistato il club quando era in Serie B (Liga Leumit). Ora vorrebbe cedere il club anche se negli ultimi anni ha dominato il campionato locale. Nel Luglio 2018 è stato firmato un accordo con l'Atletico Madrid per sviluppare il settore giovanile per 10 anni. OBIETTIVO: Cercare di arrivare ai playoff con una squadra ridimensionata dal punto di vista qualitativo. MODULO: 4-2-3-1. Barak Bakhar ha una sfida importante: rendere la squadra capace di lottare per le posizioni alte della ALLENATORE: classifica nonostante in estate ci sia stata una rivoluzione sia in entrata che in uscita. Con il passare del tempo, si vede già la sua mano. Riuscirà a tenere il ritmo anche per 36 gare? Tra tantissimi addii e altrettanti arrivi (14 giocatori) è difficile scegliere, ma un nome che è una LA STELLA scommessa: Jimmy Marin (centrocampista della Costarica) classe '97 che in 7 partite di Europa League fa 3 assist.
HAPOEL KFAR SABA Nata nel 1928 sotto il mandato britannico il "villaggio dei nonni"( questa è la traduzione di Kafr Saba), raccoglie i suoi successi più importanti tra gli anni '70 e '80 con 3 coppe d'Israele e lo scudetto nel 1982/83. Per il resto la storia dei biancoverdi è un continuo lottare tra LA STORIA Lega Leumit (Serie B) e Lega Artzit (Serie C) con anni difficili anche dal punto di vista economico. Infatti nel 2012/13 oltre al nuovo proprietario venne affiancata la fondazione Halev Hayarok (i cuori verdi) nata per volere dei tifosi a sostenere le spese del club. Ma i cuori verdi si avvicinano di più ad una onlus che fa beneficenza extra calcistica che ad un azionariato popolare. Il presidente attuale è il famoso Itzhak Shum. OBIETTIVO: Salvezza MODULO: 4-2-1-3. Ofir Haim ha preso la squadra a Marzo 2019 a metà classifica e l'ha portata a vincere la Serie B. Impresa importante con un gruppo che si ritrova ALLENATORE: essenzialmente identico con qualche innesto provenienti dalla lega albanese, ungherese e palestinese. Impresa titanica la salvezza. Il capitano 29enne Omer Fadida è l'uomo simbolo dei biancoverdi e della magica vittoria LA STELLA della Liga Leumit con 63 punti. Ora ha un compito difficile: dirigere ed impostare il gioco, dato il suo ruolo da trequartista del Kafr Saba.
HAPOEL HADERA La storia della squadra è frutto di una serie di scioglimenti, unioni e fusioni che dal 1930 continuano. Infatti, l'ultimo nome(2015)completo è Hapoel Hadera Givat Olga Sholem Schwartz. Ma procediamo con ordine: la sezione Hapoel Hadera è il risultato della fusione(2006)di tutte le LA STORIA 4 squadre della città di Hadera, in provincia di Haifa. Dati gli scarsi risultati sportivi il sindaco chiese la fusione con i rivali del Givat Olga. Dopo gli iniziali attriti, avvenne l'unione tra le due società alle quali venne aggiunto anche il nome di Scholem Schwartz, ex giocatore dell'Hapoel Hadera e della nazionale israeliana oltre assessore allo sport di Hadera scomparso prematuramente. OBIETTIVO: Salvezza, nonostante gli entusiasmi della passata stagione, dato che la squadra si è indebolita fortemente. MODULO: 5-3-2. Il miracolo sportivo di Nissim Avitam si è bloccato. Ha portato l'Hadera nella massima serie dopo 39 anni di latitanza e l'ha fatto raggiungere il ALLENATORE: 6° posto (miglior prestazione in assoluto). Si è dimesso ed ora c'è Uri Guttman, figlio d'arte, alla sua prima esperienza da allenatore. L'attaccante brasiliano Lúcio Maranhão, che ancora una volta si carica sulle spalle tutto LA STELLA l'attacco della squadra senza ottime alternative. Dopo una stagione incredibile (13 gol), l'eroe dell'eliminazione dell'Inter vs Hapoel Be'er Sheva, è stato convinto a rimanere ancora ad Hadera.
HAPOEL HAIFA Gli squali di Israele hanno una storia unica e particolare che si intreccia anche con l'Italia. Infatti lo stadio comunale che dal 1955 al 2014 ha ospitato le due squadre di Haifa (Maccabi), è stato donato dal sindacato italiano UIL. Il nome Hapoel, signfica lavoratore e la squadra è nata come alternativa LA STORIA sportiva più forte all'interno della Federazione dei sindacati dei Lavoratori (Histadrut). Negli anni'30 per la vittoria finale della Coppa di Palestina (sotto mandato britannico) sfidarono la squadra della polizia di Sua Maestà. Scontenti delle decisioni arbitrali, i tifosi invasero il campo ed alcuni giocatori rubarono la coppa che venne ritrovata solo nel 2000. Gli ultimi successi sono del 2017 (Coppa di Stato) e 2018 (Supercoppa d'Israele). OBIETTIVO: Ottenere i playoff, ma il rischio è che si ritrovi ancora una volta nella lotta per non retrocedere. MODULO: 5-3-2. Haim Silvas è il nuovo volto dell'Hapoel Haifa. Ex vice di Koretski a Raanana, è stato il secondo allenatore dell'Ironi Kyriat Shmona ad essere ALLENATORE: licenziato. Le sue esperienze da allenatore non sono mai andate oltre l'anno e mezzo di contratto. Vedremo se la scelta dell'Hapoel sia giusta o bisognerà pensare già a qualche altro nome. Eden Ben Basat è ritornato a casa. Nato con i colori LA STELLA degli squali addosso ha giocato anche in Francia (Brest e Tolosa) e ora cerca il riscatto a suon di gol dopo una stagione deludente con il Be'er Sheva.
HAPOEL RA'ANANA Sebbene la città di Raanana sia stata fondata dagli ebrei americani di New York nel 1912, la squadra di calcio è invece opera del tedesco Martin Drucker nel 1938, trasferitosi in Israele. Personaggio scomdo che lascerà spazio solo in seguito al suo ritiro nel 1981. Negli anni'90 l'Hapoel risale le categorie LA STORIA minori fino ad ottenere negli anni'2000 la fama di "ammazzagrandi". Nel 2008 approda per la prima volta in Serie A. Ritorna a giocare allo stadio di Ramat Gan, periferia di Tel Aviv, ma sembra che dalla prossima stagione questo stadio possa essere demolito (43.000 posti). Al suo posto torri residenziali e uffici. L'Hapoel dovrà giocare al Sammy Ofer di Haifa, perchè non c'è un piano di ricostruzione stadio a Raanana. OBIETTIVO: Salvezza tranquilla e buon percorso in coppa. MODULO: 4-2-1-2-1. Dopo la scorsa estate decisamente movimentata* per Meni Koretski a Raanana tutto è sereno. Una tranquillità che molte squadre si sognerebbero. Umiltà, riflettori abbassati e grande voglia di ALLENATORE: lavorare: questo è il mix vincente delle ultime stagioni.*(licenziato dalla dirigenza, Meni scrive sui social che è "finalmente libero". 2 giorni dopo viene richiamato ad allenare l'Hapoel Ra'anana) Curiosità per vedere all'opera l'ala sinistra LA STELLA colombiana Carlos Rivas, classe '94, arrivato quest'estate a parametro zero dal Red Bull New York. Dovrà riscattare le ultime stagioni negative e ritornare ai livelli di quando era agli Orlando City.
HAPOEL TEL AVIV Fondata negli anni'30 come sezione sportiva del sindacato dei lavoratori di Tel Aviv, che saranno i padroni del club per oltre 70anni, ha una storia ricca di successi nei primi anni di vita. Può annoverare in bacheca anche la prima edizione della Champions League asiatica nel 1967, oltre che LA STORIA 14 campionati e 16 coppe di Stato. Nella stagione 2000/2001 arrivò ai quarti di finale di Coppa Uefa, partendo dal primo turno di qualificazione. perdendo contro il Milan di Rui Costa per 2a1. Alcuni sondaggi effettuati dai giornali più conosciuti e letti in Israele, l'Hapoel Tel Aviv è la seconda squadra più amata dagli arabo israeliani e la quarta più seguita in tutta la nazione. Hanno vinto il campionato di SerieB nel 2017/2018. OBIETTIVO: Salvezza,vittoria dei derby contro i cugini del Maccabi e migliorare l'avanzamento in coppa. MODULO: 4-1-4-1. Nisso Avitam, l'allenatore dell'impresa dell'Hapoel Hadera, affronta la sua seconda stagione in Serie A con una sfida interessante: salvare i 14 volte ALLENATORE: campioni di Israele. In attacco avrà a disposizione un talento discontinuo come Maor Buzaglo, più noto e attivo sui social che in campo. Se l'idolo di casa è Omer Dimari (scaricato dalla società per il suo peso economico, ma riammesso LA STELLA dopo le proteste dei tifosi), il talento è di Omri Altman (ex Panathinaikos arrivato quest'estate) che a 25 anni deve sbocciare nella posizione di trequartista.
IRONI KIRYAT SHMONA Società nata solamente 18 anni fa dalla fusione tra le due espressioni di calcio di Shmona. La fusione è stata voluta dalla futura presidenza ovvero, l'azienda israeliana quotata al Nasdaq, Ituran. Sebbene il business siano i GPS, l'azienda ha una sezione dedicata all'edilizia e alle costruzioni. LA STORIA La scelta di Kiryat Shmona non è casuale: molti cittadini abbandonarono le case distrutte dai razzi di Hezbollah, data la vicinanza alle alture del Golan (ancora oggi sotto egida ONU). Il calcio doveva essere un modo per riportare le persone a casa. Nel 2012 la FIFA sanziona la società in quanto nel logo compariva il nome dell'azienda Ituran. Per questo motivo, ora nello stemma ci sono i leoni di Giuda. Primo scudetto vinto nel 2011. OBIETTIVO: Dimenticare la stagione passata e lottare per entrare nella zona playoff oltre che una buona figura in coppa. MODULO: 4-3-3 La stagione passata 3 allenatori si sono seduti sulla panchina del Shmona. Ora ce n'è un quarto (debuttante) l'israelo-etiope Messay Dego. E' una ALLENATORE: scommessa nonostante abbia mostrato buone capacità di tenere le squadre nelle categorie minori e di raggiungere gli obiettivi prestabiliti (spesso salvezze in Lega Leumit). Giocatore arabo israeliano 25enne alla sua LA STELLA seconda stagione con la maglia biancoblu: Ismail Ryan. Ala destra mancina è stata l'unica nota positiva della stagione travagliata del Shmona. Ora c'è il banco di prova decisivo per l'ex M.Haifa.
MACCABI HAIFA La squadra di calcio rappresenta il gruppo sportivo più famoso della Polisportiva Maccabi Haifa, che tra le proprie attività presenta il basket, la pallamano, il nuoto, il volley e tanti altri sport. Nata nel 1913 per avvicinare i giovani ebrei al mondo dello sport, secondo i dettami della visione di LA STORIA Maccabi, nome del fronte di liberazione ebraico che lottava per l'indipendenza della Terra Promessa contro il re Antioco IV. I verdi, questo il loro soprannome, hanno vissuto all'ombra dei rivali dell'Hapoel fino agli anni'80, dove iniziano a conquistare 12 campionati e 6 coppe di Stato. E' stata la prima squadra israeliana ad accedere alla fase gironi di Champions League nel 2002/3, vinta dal Milan contro la Juventus ai rigori. OBIETTIVO: Il campionato non è impossibile da vincere se disputato con l'intensità e lucidità in Europa. MODULO: 4-3-3 Chiamato a metà dicembre 2018 per risolvere una crisi senza fine (era il terzo allenatore da Agosto), ALLENATORE: Marco Balbul ha saputo plasmare una squadra che ha finito al secondo posto con una progressione di vittorie e di bel gioco. I sogni di vincere la Ligat Ha'al devono passare LA STELLA attraverso i gol dell'ala australiana (ma con passaporto israeliano pur essendo nato nell'ex Urss) Nikita Rukavytsya. Spazia da sinistra a destra, ma agisce da attaccante.
MACCABI NETANYA Fondata nel 1934, durante gli anni della seconda guerra mondiale la formazione titolare ha visto giocare alcuni soldati inglesi d'istanza a Netanya, considerando i britannici come i primi stranieri del Maccabi. La vocazione estera si conferma anche nel 1945 quando gioca contro una selezione della LA STORIA Yugoslavia. Il Netanya rappresenta una delle squadre più importanti per la creazione di una lega professionistica di calcio in Israele, dopo la creazione dello Stato. Nella loro storia i diamanti, questo è il soprannome della squadra che riprende il logo, hanno vinto 5 campionati di Serie A e 1 coppa di Stato. Tra gli allenatori stranieri più famosi si ricorda Lothar Matthäus, che nella stagione 2009 portò il Maccabi al 4°posto in Serie A. OBIETTIVO: Playoff per insidiare le grandi del calcio in Israele (M.Tel Aviv, H.Be'er Sheva, B.Jerusalem, H.Haifa). MODULO: 4-2-3-1. Slobodan Drapić rimane ancora sulla panchina del Netanya, club con cui ha passato numerosi anni anche nelle categorie inferiori. Ad affiancarlo, da ALLENATORE: ormai molti anni il suo "vice" Shai Barda. Una coppia alla pari dato che entrambi si considerano allenatori del Netanya (insieme dal 2015 sulla panchina del Beitar). E' il colpo dell'estate: il ritorno di Almog LA STELLA Cohen dopo 9 anni in Germania tra Norimberga ed Ingolstadt. Centrocampista di interdizione e pronto a gettarsi nella mischia senza paura, come il suo idolo calcistico Gennaro Gattuso.
MACCABI TEL AVIV E' difficile riassumere in poche righe la storia del club più antico (fondato nel 1906) e più vincente della storia di Israele, con 23 campionati vinti, 23 coppe d'Israele e 2 Champions League asiatiche in bacheca. Inoltre, i gialloblu di Tel Aviv sono l'unica squadra a non essere mai retrocessa nelle categorie LA STORIA inferiori. La sezione calcistica è uno dei reparti che compongono la Polisportiva Maccabi Tel Aviv (bakset, pallamano, volley). I colori sociali furono il bianco e il blu a righe orizzontali fino agli anni'40, quando si decise di aggiungere il giallo e la stella di David, per ricordare la situazione di persecuzione degli ebrei in Europa. Curiosità: nel giugno del 1961, il Santos di Pelè giocò un' amichevole contro il Maccabi vincendo per 3a1. OBIETTIVO: Campionato, coppa di Israele. Far dimenticare la delusione della coppa. MODULO: 4-2-3-1 Vladimir Ivić deve far dimenticare il secondo fallimento in Europa. Se il primo è comprensibile, il secondo ha dell'incredibile, venendo eliminati ALLENATORE: da squadre di valore nettamente inferiore. Errori nelle scelte della formazione e giocatori fuori ruolo non sono accettabili dopo aver dominato una stagione passata con una sola sconfitta. Yonatan Cohen è il giocatore da tenere sotto LA STELLA controllo perchè sarà il faro della squadra. Il Maccabi cambia volto quando entra lui in campo (visto in Europa League) con la palla al piede: il classe '96 sa dettare i tempi di gioco.
SEKTZIA NES TZIONA L'anno di fondazione risale al 1955 in seguito alla fusione delle 4 squadre del villaggio Nes Tziona (Maccabi, Hapoel, Beitar e Southern Stars). Nella stagione 1966-68 (un campionato durò due anni a seguito di indagini legate alla corruzione calcistica) la squadra arrivò ultima incassando 132 reti nella LA STORIA sua prima apparizione in Serie A. Poi il declino fino al fallimento nel 2001. Nel 2005 un'altra squadra della città, il Maccabi Nes Tziona cambiò due volte nome fino all'appropriamento della dicitura Nes Tziona, ma con l'aggiunta della parola russa sezione (sektzia) in onore del fondatore russo del villaggio di Nes Tziona. Alla seconda apparizione in Serie A, avendo fatto il doppio salto di categoria in 2 anni. OBIETTIVO: Salvezza a tutti i costi. MODULO: 4-2-3-1 Affidarsi ad Amir Turgeman per conquistare la salvezza e pagarlo profumatamente per una squadra di provincia israeliana (90.000$) è ALLENATORE: eccessivo. Il tempo medio passato sulla panchina di una squadra è di 1 anno e l'impresa di durare 2 mesi in Serie A con il Bnei Sakhnin (che si doveva salvare ed è retrocessa) non fanno ben sperare. L'ala sinistra Raz Stein, 25enne ex M.Haifa, è stato LA STELLA decisivo per riportare la squadra in Serie A dopo 51 anni di assenza con 12 reti e 10 assist. Tanta gavetta tra Serie B e C e ora il grande palcoscenico pronto ad esaltare le doti da velocista e il fiuto per il gol.
GLI STADI 24/31 I TEATRI DI BATTAGLIA PER LA STAGIONE 2019/2020 HaMoshava Stadium (capienza: 11.500) Hapoel Kfar Saba + Sektzia Nes Tziona (stadi comunali non omologati per Serie A) Stadio che ospita le partite interne del Maccabi Petach Tikwa, retrocesso clamorosamente all'ultima giornata lo scorso campionato. Non possiede curve. Bloomfield Stadium (capienza: 29.150) Maccabi Tel Aviv + Hapoel Tel Aviv + Bnei Yehuda Inaugurato ad Agosto 2019 dopo i lavori durati due anni. Lo stadio passa da 14.413 a 29.150 posti. Dal 2017 il Maccabi e l'Hapoel hanno giocato a Netanya, mentre il Bnei al HaMoshava. Sammy Ofer (capienza 30.870) Maccabi Haifa + Hapoel Haifa Sede della nazionale israeliana per le partite casalinghe. Rinnovato completamente nel 2014, ma i lavori erano partiti nel 2009. Netanya Stadium (capienza 13.610) Maccabi Netanya Hapoel Hadera (stadio non omologato per Serie A) Lo "stadio diamante" per via del soprannome del Maccabi Netanya (i diamanti) ha visto la luce dopo 7 anni di lavori conclusi nel 2012. Ospita qualche partita della nazionale di calcio maggiore.
GLI STADI 25/31 I TEATRI DI BATTAGLIA PER LA STAGIONE 2019/2020 Ramat Gan Stadium (capienza: 41.583) Hapoel Rama'at Gan La sua forma ricorda gli stadi nei paesi dell'ex Urss, bassi e con gradinate aggiunte successivamente. Stadio perennemente semi deserto anche nei match clou. Sede della nazionale femminile israeliana. Turner Stadium (capienza: 16.126) Hapoel Be'er Sheva Una cattedrale nel deserto, data la posizione della città di Be'er Shev, in pieno deserto Negev. Inaugurato nel 2015 i lavori sono duranti 4 anni. Teddy Stadium (capienza 31.733) Beitar Jerusalem Dedicato al sindaco più longevo al potere della capitale (contesa) di Israele: Teddy Kollex. Sede della tifoseria "La Familia". Yud Alef Stadium (capienza 7.420) Ashdod Fc Dedicato agli atleti deceduti nell'attentato di Monaco 1973, il settore ospiti è più numeroso dello spazio riservato ai tifosi locali. Entro il 2022 ci sarà il nuovo stadio. Kyriat Shmona Stadium (capienza 5.300) Ironi Kyrai Shmona Fc Lo stadio più piccolo di questa Serie A, posizionato geograficamente nelle Alture del Golan a 5 km dal confine con il Libano e a 28 km dalla Siria.
GLI ISRAELIANI ALL'ESTERO 26/31 45 ISRAELIANI CHE GIOCANO A CALCIO IN GIRO PER IL MONDO. ECCO I PIÙ IMPORTANTI MOUNAS DABBUR - SIVIGLIA (SPAGNA) Arriva al Siviglia dopo stagioni passate tra Israele, Svizzera ed Austria dove si è consacrato come il miglior attaccante, segnando nuovi record. Ora il grande salto ma è ai margini del progetto del ct Lopetegui. Molto legato alla sua città natale, Nazareth, ci torna appena ha del tempo libero per stare con sua madre rimasta vedova. Ha una scuola calcio nella città. ERAN ZAHAVI - GUANGZHOU R&F (CINA) A 32 anni detta ancora legge sia in Nazionale che in Cina come centrocampista offensivo o attaccante e i numeri parlano chiaro: 22 presenze in Cina e 25 reti nel 2019 e 9 partite con la nazionale e 11 reti. Passato anche a Palermo dove però il suo talento non riuscì ad esplodere definitivamente. Non sono tutte rose e fiori: il suo carattere fumantino (oltre ad aver gettato la fascia da capitano di Israele ed aver annunciato il ritiro) non lo fa rendere così ben voluto dai tifosi. DIA SABA - GUANGZHOU R&F (CINA) Uno dei giocatori più rappresentativi della selezione di arabi mussulmani con passaporto israeliano e nel giro della nazionale. 1.68m di altezza e talento da trequartista che non si è potuto mai esprimere al meglio a causa del ginocchio troppo fragile. In Cina sta vivendo una seconda giovinezza il classe ‘92. TAL BEN HAIM - SPARTA PRAGA (R.CECA) Attaccante prolifico in patria, alle prese con la sua terza stagione in Repubblica Ceca non proprio entusiasmante. Qualità e talento da vendere visti solo a sprazzi come il gol a Buffon con pallonetto da fuori area in Israele-Italia ad Haifa valevole per le qualificazioni a Russia 2018. Ha un omonimo che gioca nel Beitar Jerusalem nel ruolo di difensore. Entrambi sono nel giro della nazionale.
GLI ISRAELIANI ALL'ESTERO 27/31 45 ISRAELIANI CHE GIOCANO A CALCIO IN GIRO PER IL MONDO. ECCO I PIÙ IMPORTANTI NIR BITON (CELTIC) - SCOZIA Cresciuto nella squadra della sua città (Ashdod), è da 6 anni alla corte dei biancoverdi di Glasgow. Centrocampista difensivo è stato martoriato da infortuni che lo hanno allontanato dal campo. Buona visione di gioco e capacità di interdizione vengono minate da una mancanza di rendimento costante a certi livelli. OFIR MARCIANO (HIBERNIAN) - SCOZIA Dal 2016 difende i pali dell’Hibernian, nonostante la concorrenza avuta dai portieri più giovani o più quotati. Per il suo trasferimento in Scozia (dopo uno fallimentare nella serie A belga) è stato il suo concittadino di Ashdod, Nir Biton, che lo ha segnalato all’Hibernian. Curiosità: un ritardo nella correzione del test d’inglese richiesto dall’ufficio immigrazione e lavoro lo ha fatto esordire 3 settimane più tardi del previsto. HATEM ABD ELHAMED (CELTIC) - SCOZIA Neoacquisto in casa Celtic. L’asse tra Nir Biton e l’agente del calciatore (Dahan - lo stesso di Marciano all’Hibernian) funziona. Lo accomuna con i due “scozzesi” il passaggio ad Ashdod, mentre si differenzia per la maggiore esperienza a livello europeo (Gent, Dinamo Bucarest e Charleroi). Calcisticamente è un mediano/terzino. LIOR REFAELOV (ANVERSA) - BELGIO Il 33enne Lior è un volto noto nella Serie A belga in quanto si è trasferito da Israele nel 2011 per giocare 7 stagioni al Brugge vincendo un campionato. Instancabile assistman, si è accasato in prestito all’Anversa dalla stagione precedente nel ruolo di centrocampista offensivo. Cresciuto nelle giovanili del Maccabi Haifa ha vinto numerosi trofei con i biancoverdi. MANOR SOLOMON (SHAKHTAR DONESTK) - UCRAINA Classe ‘99 inserito nella lista UEFA dei 100 migliori giovani under2000 da tenere sotto osservazione. Gioca da esterno da dove parte per fare la differenza con la sua rapidità palla al piede. Dotato di un buon tiro da fuori e colleziona assist. Da Gennaio in Ucraina ed è alla sua prima esperienza all’estero (con già un double in bacheca).
GLI ISRAELIANI ALL'ESTERO 28/31 45 ISRAELIANI CHE GIOCANO A CALCIO IN GIRO PER IL MONDO. ECCO I PIÙ IMPORTANTI ALON TURGEMAN (AUSTRIA WIEN) - AUSTRIA 28 anni, punta centrale in prestito all’Austria Wien dal Maccabi Haifa. La prima stagione si è conclusa con 18 presenze e 6 reti, ora speriamo di vederlo all’opera con più reti in modo tale da guadagnarsi un posto da titolare nell’11 Viola della capitale. SHON WEISSMAN (WOLSBERGER) - AUSTRIA Prima stagione in assoluto all’estero per l’attaccante classe '96. Impatto devastante: 9 partite e 11 reti fatte. Speriamo che sia l’anno della sua consacrazione per un giocatore che ha fatto molta gavetta, passata dalla Serie B (e vinta a suon di gol con il Maccabi Netanya). Convocato giustamente in nazionale maggiore. ARIEL HARUSH (SPARTA ROTTERDAM) - OLANDA Arrivato a Rotterdam nel luglio di quest’anno, per il portiere titolare della nazionale israeliana è la sua seconda esperienza all’estero dopo quella di Cipro all’Anorthosis. L’ultima stagione all’Hapoel Be’er Sheva l’ha giocata dalla panchina (5 volte schierato sui 20 convocazioni totali: complice alcuni errori nelle partite dei preludi Europa League. Il suo idolo è Buffon e nel 2014 ha dovuto lasciare il Beitar per aver difeso i due nuovi acquisti di fede musulmana. TALEB TAWATHA (LUDOGORETS RAZGRAD) - BULGARIA Classe ‘92 proveniente dal Maccabi Haifa e nativo dell’unica città araba sul mare in Israele (Jisr az Zarqa) a Settembre si svincola dai rossoneri di Francoforte e vola in Bulgaria. Difensore titolare sia in Germania che nella nazionale israeliana ha buone qualità nell’uno contro uno e supporta l’azione in fase offensiva come ala. Giocatore versatile. OMER HANIN (MAINZ) - GERMANIA Il portiere dell’Under21 israeliana ha firmato con i tedeschi del Mainz dopo essere stato rilasciato dall’Hapoel Hadera quest’estate. Uno dei suoi obiettivi era quello di giocare in Germania e quindi, terminati gli allenamenti con l’Hapoel, andava all’istituto culturale tedesco di Tel Aviv per imparare la lingua di Goethe. Il suo sogno? Vestire la maglia della Juventus, ma nel frattempo giocherà nella squadra riserve del Mainz, nella Regionaliga.
GLI ISRAELIANI ALL'ESTERO 29/31 45 ISRAELIANI CHE GIOCANO A CALCIO IN GIRO PER IL MONDO. ECCO I PIÙ IMPORTANTI BERAM KAYAK (CHARLTON) - INGHILTERRA 10 anni fa l’ultima maglia israeliana indossata (Maccabi Haifa) poi una carriera nel Regno Unito, spesa tra Celtic, Brighton e Charltron (questa estate). Centrocampista centrale destro con una buona capacità di visione ed interdizione, discreto tiro dalla distanza ed ottimo tackle. Grande sostenitore di Lennon, allenatore del Celtic. TOMER HEMED (CHARLTON) - INGHILTERRA Attaccante 32enne che ha legato la sua carriera a quella del collega Beram Kayak in terra inglese (Brighton, Qpr e Chaltron). Formato nel settore del Maccabi Tel Aviv che lo ha girato ad alcune squadre, salvo poi la chiamata dalla Spagna: tre anni al Mallorca ed uno ad Almeria, chiusi entrambi con la retrocessione della squadra. Dal 2011 in nazionale con all’attivo 17 reti in 37 partite giocate. BIBRAS NATCHO (PARTIZAN BELGRADO) - SERBIA Un curriculum insolito così come le sue origini. Il capitano della nazionale è mussulmano, ma di origine circassa (regione del Caucaso) ed in tutto Israele esistono 4.000 persone circa. Cresciuto e fatto debuttare come centrocampista centrale dall’Hapoel Tel Aviv, Bibras ha giocato per il Rubin Kazan, Paok, CSKA Mosca ed Olympiacos prima di ricevere la chiamata dal Partizan. Dotato di un ottima lettura dei tempi di gioco e della partita, sa perfettamente quando decelerare e quando aumentare di ritmo e possiede un discreto tiro dalla distanza.
PROGETTI FUTURI DELLA PAGINA 30/31 "VERSO ISRAELE E OLTRE" Prima di parlare dei progetti a breve/medio termine, bisogna spendere due parole su un vocabolo fondamentale: grazie! Grazie per aver scaricato la guida, aver letto anche solo qualche stralcio o aver messo mi piace alla pagina. Il tuo supporto è fondamentale. Sapere che ci sono persone interessate ad approfondire la propria conoscenza sul calcio in Israele non può che rendere felici. Ma non ci si ferma qui, anzi! Ecco qualche progetto per il futuro: - Instagram: a metà Novembre si entrerà nel mondo di Instagram. Cosa ci sarà sull'account? Tanto calcio, ovviamente, ma molte foto della vita in Israele per comprendere una realtà così complicata e frammentata come quella israeliana. - Sito internet: è un progetto ambizioso ma entro la fine dell'anno prossimo sarà attivo. Sarà un punto di riferimento per postare le interviste che si vogliono fare in Israele e sarà vitale nel caso in cui le pagine social (per motivazioni sconosciute) dovrebbero chiudersi improvvisamente. - Evento/raduno di Calcio Israeliano: hai letto bene. Idea folle ma sarebbe qui in Italia. Non male abbinare una partita e la visita di una città legata al mondo ebraico, anche sportivo? Prima tappa ideale: Roma. Ringraziandoti ancora del tuo supporto, scrivi alla pagina Facebook o alla mail calcioisraeliano@gmail.com un tuo pensiero sulla guida e sulle proposte future.
BUONA STAGIONE DI CALCIO IN ISRAELE “Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo sia più felice se non in uno stadio di calcio " Albert Camus
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