Screening trombofilico e gravidanza E. Grandone IRCCS "Casa Sollievo della Sofferenza" S. Giovanni R (FG)

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Screening trombofilico e gravidanza E. Grandone IRCCS "Casa Sollievo della Sofferenza" S. Giovanni R (FG)
Screening trombofilico e gravidanza
              E. Grandone
IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”
          S. Giovanni R (FG)
Complicanze tromboemboliche in gravidanza

OAumento di alcuni fattori della coagulazione (fattore di von
  Willebrand, fattore VIII, fattore V e fibrinogeno); riduzione
  della proteina S ;resistenza acquisita alla proteina C attivata
  (Clark P et al. Activated protein C sensitivity, protein C, protein S and coagulation in

  normal pregnancy. Thromb Haemost 1988; 79: 1166-1170).

OIncremento di PAI-1 e PAI-2 (Greer IA: Haemostasis and thrombosis in
  pregnancy. In: Bloom AL, Forbes CD, Thomas DP, Tuddenham EGD, 1994: 987-101).

OLa    stasi venosa, inoltre, si manifesta già dalla fine del
  primo trimestre di gestazione e raggiunge il picco alla 36ª
  settimana (Macklon NS,et al. Br J Obstet Gynaecol 1997; 104: 191-197).
Complicanze tromboemboliche
         in gravidanza
• La   stima approssimativa del numero di TVP in
 gravidanza é 1:1000-1:2000 parti, mentre la stima
 approssimativa delle EP nello stesso periodo è
 circa 1:2500-1:10.000.
• L’origine dell’aumento dei fattori della coagulazione
 in gravidanza è verosimilmente multifattoriale, ma in
 gran parte poco nota.
Complicanze tromboemboliche
           in gravidanza
                                TEV /Nro       Frequenza/mille
                              gravidanze     gravidanze (95%CI)

Parto Vaginale                125 / 556040      0.22 (0.19-0.96)
Taglio Cesareo Elettivo        23 / 33779       0.68 (0.40-0.96)
Taglio Cesareo in Urgenza      47 / 55839       0.84 (0.60-1.01)
Tutti i Tagli Cesarei          70 / 89618       0.78 (0.60-0.96)

Macklon NS, Greer I. Venous thromboembolic disease in obstetrics
  and gynaecology: the Scottish experience. Scot Med J 1996;41:83-6
Complicanze tromboemboliche in gravidanza

 Circa il 90% delle TVP in corso di gravidanza interessa
 l'arto inferiore sinistro, rispetto al 55% nelle donne non
 gravide. Questa differenza riflette il diverso decorso della
 arteria iliaca che, a sinistra, incrocia la vena ilaca interna e
 giustifica il fatto che, in gravidanza, la maggior parte delle
 TVP è ileo-femorale piuttosto che femoro-poplitea (72% vs.
 9%)
   (McColl MD, et al. Thromb Haemost 1997; 74: 1183-1188; Lindhagen A,et al. Br J
 Obstet Gynaecol 1986; 93: 348-352).
Complicanze tromboemboliche in gravidanza

Donne con deficit di anticoagulanti naturali
(AT, Prot C, Prot S) hanno un maggior
rischio   tromboembolico    associato   alla
gravidanza e al post-partum.
Complicanze tromboemboliche in gravidanza

      Studio retrospettivo : 72.000 gravidanze
    62 Donne con TVP studiate per trombofilia.

•   1/437 Factor V Leiden
•   1/113 Protein C deficiency
•   1/2.8 AT deficiency type I
•   1/42 AT deficiency type II
Mc Coll and coll Thromb Haemost 1997; 78: 1183-8
TROMBOFILIA CONGENITA E ABORTIVITA’

    Sebbene il fattore V Leiden sembri coinvolto nell’ aborto
ricorrente, la maggior parte delle donne portatrici della mutazione
non va incontro ad eventi. L’alta prevalenza della mutazione nella
popolazione generale potrebbe determinare in parte la prevalenza
nelle donne con RPL. Tale mutazione ha un ruolo importante
anche negli eventi tardivi (morti endouterine fetali).

             Il ruolo della mutazione G20210A del gene della
Protrombina nell’ aborto ricorrente, recentemente valutato in
alcuni studi è, comunque, attualmente controverso soprattutto nel
determinismo di eventi precoci (aborti
Fattore V Leiden nelle donne con aborti ricorrenti

     Studio     Pazienti     Controlli     O.R.   95% C.I.   P

     Ridker     9/113(8%)    16/437(3.7    2.3    1.0-5.2    0.05
                             %)

     Grandone   7/43(16%)    5/118(4%)     4.4    1.3-14.7   0.01

     Brenner    24/76(32%)   11/106(10     4.0    1.8-8.8    0.001
                             %)

     Wramsby    13/84        2/69 (2.9%)   7.2    1.5-34.0   0.008
                (15.5%)

     Foka       15/80        2/100         5.5    1.7-17     0.003
                (18.8%)      (2.0%)
Thrombophilic disorders and fetal
     loss: a meta-analysis
Evelyne Rey, Susan R Kahn, Michèle David, Ian
                   Shrier
          Lancet 2003; 361: 901–08
Theurapeuthic Approaches
       Inherited Thrombophilia
• To date, we know that during the puerperium
  thromboprophylaxis is important, expecially if women
  are at high risk.
• In presence of inherited thrombophilia and previous
  obstetric complications
• 1) Who are the women who need treatment?
• 2) Is thromboprophylaxis more indicated than
  therapeutic doses of anticoagulants?
• 3) Which is the gestational age at which
  thromboprophylaxis should be started?
• The risk of miscarriage tends to increase
  with gravidity whatever the outcome of the
  previous pregnancy. The risk is particularly,
  but not solely, evident when all previous
  pregnancies have been lost.
• Previous one or two miscarriages: the
  likelihood of a successful subsequent
  pregnancy is still about 80%.
• Previous three consecutive miscarriages:
  55-75% chance of a successful pregnancy.
Hypertension associated with
           pregnancy
• is a relatively frequent occurrence, affecting
  5-7% of all pregnancies.

• Definitions are often different, and this
  further confounds our understanding of this
  complication of pregnancy.
PRE-ECLAMPSIA
• Preeclampsia is a complex clinical
  syndrome potentially involving all of the
  organ systems.
• Most commonly preeclampsia is defined as
  " the occurrence of hypertension in presence
  or absence of significant proteinuria (>300
  mg/24h) in a previously normotensive
  woman" .
Author         Design     Inclusion criteria                  Cases and    Main information
                                                                controls
Dekker        Observat   Previous severe early onset     101 cases(n)    25%women with
1995          ional      PE                                              PS    deficiency,
                                                                         15% aPCR
 van Pampus    Case-       Previous severe PE                345 cases       11.3% with aPCR
 1999          control                                       67 controls     vs 1.5 controls;

Kupferminc     Case-      Women with severe PE,            110 cases         Overall
1999           control    abruptio placentae, FGR,         (PE=24;           prevalence
                          stillbirths                      AP=20;            (acquired       or
                                                           FGR=44;           inherited
                                                           Stillbirths=12    trombophilia) 65%
                                                           )                 vs 18% of controls
                                                           110 controls      (OR: 8.2, 95% CI
                                                                             4.4-15.3).
Grandone      Case-      Previous          gestational    140 cases         FVLeiden OR 4.5,
1999          control    hypertension with or without     216 controls      95%CI 1.4-14.5;
                         proteinuria                                        FII A20210 OR:
                                                                            3.0, 95%CI 1.3-
                                                                            7.0
Livingston    Case-      Severe PE                        95 cases          No      significant
2001          control                                     75 controls       difference
Quali informazioni vengono fornite ai “non
 addetti ai lavori”?

www…………………………
Trombofilia e Abortività
I fenomeni di abortività in gravidanza sono purtroppo eventi non rari. Mentre le alterazioni ormonali,
immunitarie, uterine, e cromosomiche rientrano ormai come possibili cause di aborti ripetuti, recenti studi
si orientano verso una nuova direzione: la genetica dei fattori della coagulazione del sangue.

Le donne sofferenti di trombofilia ereditaria, eccessiva coagulazione causata da
                                       un'anomalia genetica,
sono infatti la categoria più a rischio di aborto in utero a gravidanza avanzata. Nella maggior parte dei casi
la morte del feto è causata da alterazioni geniche di uno o più fattori della coagulazione del sangue che
determinano l'instaurarsi di una trombosi placentare, caratterizzata da una ostruzione dei vasi sanguigni
placentari.

Dal punto di vista della trasmissione genetica, la maggior parte dei difetti trombofilici si presenta in forma
eterozigote e si trasmette con modalita' autosomica dominante a penetranza incompleta. Le persone affette
hanno una possibilità su due di trasmettere la predisposizione alla malattia ai figli, indipendentemente dal
sesso. In gravidanza,una condizione genetica di eterozigosi o omozigosi per uno o più di questi geni è
considerata predisponente all'aborto
spontaneo.
Descrizione dei geni investigati:

FATTORE V di LEIDEN

FATTORE II (Protrombina)

MTHFR (Metilentetraidrofolatoreduttasi

Lo studio delle varianti geniche di questi tre geni è indicata in:
• Soggetti con precedenti episodi di tromboembolismo venoso o trombosi
    arteriosa;
• Donne che intendono assumere contraccettivi orali;

•   Donne con precedenti episodi di trombosi in gravidanza;
•   Donne con poliabortività · Donne con precedente figlio con DTN ( difetto tubo
    neurale);
•   Gestanti con IUGR, tromboflebite o trombosi placentare;
•   Soggetti diabetici.
VANTAGGIO dell’
              ETEROZIGOTE
• Lindqvist PG, Svensson PJ, Dahlback B, Marsal K.
Factor V Q506 mutation (activated protein C resistance)
  associated with reduced intrapartum blood loss-a possible
  evolutionary selection mechanism. Thromb Haemost
  1998 Jan;79(1):69-73

• Escuriola Ettingshausen C , Halimeh S,….Novak-Gottl.
  Symptomatic Onset of Severe Hemophilia A in childhood
  is dependent on the presence of prothrombotic risk
  factors.Thromb Haemost 2001; 85:218-20
La metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR) è un enzima coinvolto nella trasformazione del 5-10
 metilentetraidrofolato in 5 metiltetraidrofolato che serve come donatore di metili per la rimetilazione della
omocisteina a metionina tramite l'intervento della vitamina B12.

Rare mutazioni ( trasmesse con modalità autosomica recessiva)
possono causare la deficienza grave di MTHFR
con attività enzimatica inferiore al 20% e comparsa di
omocisteinemia ed omocistinuria e bassi livelli plasmatici
di acido folico. La sintomatologia clinica è grave con ritardo
dello sviluppo psico-motorio e massivi fenomeni trombotici…….
Questa mutazione, in pazienti portatori della mutazione C677T, determina un aumento dei livelli ematici
di omocisteina. Livelli aumentati di omocisteina nel sangue sono oggi considerati fattore di rischio per malattia
 vascolare, (trombosi arteriosa) forse attraverso un meccanismo mediato dai gruppi sulfidrilici sulla parete
endoteliale dei vasi.

Inoltre in condizioni di carenza alimentare di acido folico la variante termolabile della MTHFR
 porta a livelli molto bassi l'acido folico nel plasma ed è pertanto un fattore di rischio per i
difetti del tubo neurale nelle donne in gravidanza. Condizioni di eterozigosi doppia,
specie con la variante Leiden del fattore V o della variante 20210 della protrombina,
può aumentare il rischio relativo per il tromboembolismo venoso, già alto
per la presenza dell'altra variante.
PLASMINOGEN ACTIVATOR INHIBITOR 1 (PAI-1): mutazione 1-BP DEL/INS,
4G/5G

A livello della regione promotore del gene PAI-1 è presente un polimorfismo del tipo insezione/delezione di
unaG (4G/5G). Alcuni studi hanno dimostrato che il genotipo 4G/4G è associato a livelli plasmatici elevato di
P AI-1, con conseguente rischio di malattie coronariche, e nelle donne in gravidanza aumentato rischio di
preeclampsia.

FATTORE XIII: Polimorfismo VAL34LEU (V34L)

Uno stato di omozigosi per un particolare polimorfismo del gene del Fattore XIII (F13A1), consistente in
transizione G->T a livello dell'esone 2 del gene, con conseguente variazione aminoacidica leucina -> valina
a livello del codone 34, che è molto prossimo al sito di attivazione della trombina, è stata associata a un
aumento elevato dell'attività di questo enzima.
La presenza di tale mutazione in omozigosi, quindi, rappresenterebbe un fattore protettivo contro trombosi
venose.
HFE
HFE è il gene responsabile dell'Emocromatosi. HFE contiene l'informazione per la produzione di una
   proteina importante nella regolazione dell'assorbimento del ferro, anche se la sua funzione esatta è
   ancora in corso di studio. Nelle persone affette da Emocromatosi, questo gene contiene delle
   alterazioni (mutazioni), che ne alterano la funzione. Due mutazioni principali sono state identificate in
   questo gene, e denominate con le sigle: C282Y e H63D (queste sigle indicano in modo più specifico
   il tipo di alterazione: ad esempio C282Y significa che è mutato l’aminoacido in posizione 282). La
   maggioranza dei pazienti affetti da EC (dal 64 al 95 % a seconda delle popolazioni esaminate) ha
   ereditato da entrambi i genitori la mutazione C282Y, e quindi possiede questa mutazione in
   entrambe le copie del cromosoma 6. Un numero inferiore di persone affette ha invece una mutazione
   C282Y in un cromosoma 6 e una mutazione H63D nell’altro; queste persone hanno quindi ereditato
   mutazioni diverse da ciascuno dei genitori. Infine, alcune persone possiedono due copie del
   cromosoma 6 con la mutazione H63D, che in genere non determina un sovraccarico di ferro, a meno
   che non siano presenti altre cause di sovraccarico, come un eccessiva assunzione di alcool,
   un'anemia emolitica concomitante, un trattamento prolungato con ferro.

Apolipoproteina E (APO E)
L’Apolipoproteina E (APOE) è una proteina plasmatica, coinvolta nel trasporto del colesterolo, che si lega
    alla proteina amiloide, e della quale esistono tra diverse forme: APOE2, APOE3 ed APOE4,
    codificate da tre diversi alleli (E2, E3, ed E4). Le apolipoproteine svolgono un ruolo fondamentale
    nel catabolismo delle lipoproteine ricche di trigliceridi e colesterolo. Recenti studi clinici fanno
    dimostrato che l’allele 4 (APOE4) è più frequente nelle persone affette da malattia di Alzheimer
    rispetto a quelle sane. La presenza del genotipo APOE4, anche in eterozigosi, determinerebbe un
    aumento di circa 3 volte del rischio di sviluppare la malattia nelle forme ad esordio tardivo, familiari e
    sporadiche.
Human Platelet Alloantigens (HPA)

La genotipizzazione dello Human Platelet Alloantigens (HPA) permette di distinguere le due
    forme alleliche Pl (A1) e Pl (A2) determinate dal polimorfismo Leu33Pro, consistente in
    una variazione nucleotidica da T(A1) a C (A2) in posizione 1565, esone 2 del gene
    ITGB3, con conseguente variazione aminoacidica Leu->Pro a livello del codone 33.
Differenti studi hanno associato la presenza di almeno un allele Pl (A2) a stati di
    ipercoagulazione, con conseguenti complicanze trombotiche venose.

Beta Fibrinogeno (FGB): polimorfismo -455G-A

Un polimorfismo presente nella regione promotore del gene del beta Fibrinogeno
   (FGB), consistente in una transizione G->A in posizione nucleotidica -455, è associato
   con livelli plasmatici elevati di Fibrinogeno.
Angiotensin Converting Enzyme (ACE)

A livello dell'introne 16 del gene ACE è presente un polimorfismo del tipo Inserzione/Delezione (I/D).
Tale polimorfismo è dovuto alla presenza (allele I - Insertion) o assenza (allele D-Deletion) di una sequenza
ripetuta Alu di 287 bp, e può produrre tre differenti genotipi:
II = Inserzione in omozigosi
ID = Eterozigosi per Inserzione/Delezione
DD = Delezione in omozigosi.
Differenti studi hanno associato il genotipo DD con un incremento del rischio di patologie cardiovascolari, a
causa di un conseguente aumento dei liveli plasmatici di ACE (doppi rispetto ai soggetti con genotipo II).

ANGIOTENSINOGENO (AGT)

Il gene AGT controlla la produzione di angiotensinogeno, una proteina che svolge un ruolo determinante nel
sistema renina-angiotensina (RAS), sistema questo che regola la pressione arteriosa e quindi la funzionalità
cardiaca. In alcune persone il RAS è iperattivo, provocando quindi problemi al cuore e pressione arteriosa
alta.
L'alterazione (mutazione) di una regione specifica del gene AGT è associata ad un elevato rischio di
insorgenza di patologie cardiovascolari e di alcune forme di ipertensione.
Il gene AGT, in una determinata regione, presenta due varianti (polimorfismo), denominate T ed M. Quando è
presente la variante T, l'aminoacido metionina è sostituito dall'aminoacido treonina nella posizione 235 del
polipeptide angiotensinogeno, da cui la designazione M235T…...
In conclusione, quali test il
  mercato “offre” alle pazienti con
     complicanze ostetriche?
Patologie Cardiovascolari (Trombofilia Ereditaria)
Pannello Trombofilia 13 mutazioni

Diagnosi Molecolare di Trombofilia Ereditaria mediante Analisi di Mutazione dei
   Geni del Fattore V, Fattore II e MTHFR, AGT, ACE; APO E, Fattore XIII, PAI-
   1, HPA, HFE, Beta Fibrinogeno
Quali test?
     Gruppo di studio “ad hoc” per il counselling sulla
                        trombofilia
Componenti:
• C. Castaman (Vicenza)
• V. De Stefano (Roma)
• E. Grandone ( S. Giovanni R.)
• M. Margaglione (Foggia)
• I. Martinelli (Milano)
• G. Palareti , C. Legnani (Bologna)
• P. Simioni, D. Tormene ( Padova)
Quali test?

• Ricerca antifosfolipidi ( LA, aCL)
• Ricerca mutazioni FV Leiden, FIIA20210
• Dosaggio anticoagulanti naturali ( antitrombina,
  proteina C, proteina S)

• N.B. Le varianti geniche MTHFR NON sono una
  trombofilia!!!!
Quando è indicato lo screening
       per trombofilia?
• Aborti ricorrenti (n=3) apparentemente
  inspiegati
• Morti endouterine ( n=1 >20 settimane di
  gestazione)
• Preeclampsia, FGR non altrimenti spiegato
Quando NON è indicato lo screening

• Non è consigliato alcuno screening laboratoristico in
  donne asintomatiche senza storia familiare per TEV o TVS
  ricorrenti o patologia gravidica prima della prescrizione di
    anticoncezionali estroprogestinici o di trattamento sostitutivo ormonale
    o prima della programmazione della prima gravidanza.

•   Non è consigliata la valutazione periodica di tests emostatici in
    donne che assumano estroprogestinici.
• From a clinical point of view, the associations found in
  the majority of the studies between congenital causes
  of    thrombophilia      and     gestational    vascular
  complications open an important issue: the
  pharmacological treatment or prophylaxis during
  pregnancy in order to reduce the incidence or the
  recurrence of maternal and fetal complications.
  Otherwise, why should be tested a fertile woman with
  unexplained recurrent fetal losses when the possibility
  of an antithrombotic regimen cannot be offered in a
  following pregnancy?
QUESTIONI APERTE
• Profilassi nelle donne gravide
  asintomatiche con trombofilia
z Uso della profilassi nelle donne
  con anamnesi positiva in
  gravidanza e nel postpartum
z Profilassi in gravidanza in donne
  con anamnesi negativa per TEV, ma
  positiva per complicanze
• Paziente di 39 anni
• Anamnesi: 2 aborti precoci
• Mai eseguito cariotipo fetale
• Sottoponiamo la paziente a screening
  trombofilico?
• Se screening positivo per trombofilia:
  trattamento nella successiva gravidanza?
• Screening positivo: carenza di AT
• COSA FARE NELLA SUCCESSIVA
  GRAVIDANZA?

• Screening positivo: Eterozigosi FV Leiden
• COSA FARE NELLA SUCCESSIVA
  GRAVIDANZA?
• Donna di 30 anni,

• anamnesi personale e familiare muta per TEV,
  assenza di altri fattori di rischio, “cisti ovariche” ( non
  diagnosi di PCOS) per le quali si consiglia EP.

• La sottoponiamo a screening?
• Il ginecologo decide di sottoporla a screening
• Esito: presenza contemporanea di doppia
  mutazione
• Qualche mese dopo la pz è gravida
• Quale intervento?
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