"SCENARI DI SALUTE MENTALE IN TEMPI DI PANDEMIA" - 07 OTTOBRE 2020 1ª edizione - Koncept srl
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SOMMARIO Introduzione.............................................................................................................................................. 9 Programma............................................................................................................................................... 11 Testimonianze....................................................................................................................................... 14 Beatrice Curci 14; Giuseppina Berio 15; Luciana Faina 17; Margherita Musso 18; Sauro Testi 19; Angela Nisticò 20; Susanna Bonfanti 20; Lorenzo Bonamassa 21; Gemma Del Carlo 21; Chiara Piletti 23; Report Mental Health Marathon 2020..................................................................... 25 1o Webinar - Risorse e innovazione in salute mentale........................... 27 1o Webinar - Post-it.................................................................................................................... 34 2o Webinar - Protagonismo degli utenti e delle famiglie..................... 40 Interviste ai protagonisti...................................................................................................... 45 Stefania Cecchi 45; Lorenzo Bonamassa 45; Maria Antonietta Gulino 45; Paolo Cantoresi 46; Claudio Martini 47; Alessandro Pagliai 48; Chiara Piletti 48; Maria Platter 49; Angela Nisticò 49; Martino Pierallini 50 I giovani e la pandemia............................................................................................................ 51 2o Webinar - Post-it.................................................................................................................... 52 Indice delle opere.............................................................................................................................. 62 Contatti........................................................................................................................................................ 63
INTRODUZIONE Giuseppe Cardamone - Direttore Area Salute Mentale Adulti; Direttore U.F.C. SMA, Prato L’evento “Scenari di salute mentale in tempo Uno dei temi forti della giornata è stato di pandemia” è stato un momento impor- quello di mettere a fuoco le problematiche tante che ha preceduto di qualche giorno di salute mentale nel contesto del rilancio la giornata mondiale della Salute Mentale del servizio pubblico. 2020, che è giunta in un momento storico Il sistema pubblico di salute mentale a di particolare complessità e di emergenza quarantadue anni dalla legge di riforma è sanitaria come mai era accaduto da più di sicuramente in una situazione di notevole un secolo a questa parte. difficoltà per varie e complesse ragioni. Nella storia della salute pubblica italiana, Da una parziale assenza di orientamenti e l’evento pandemico è andato assumendo linee di indirizzo validati a livello scientifico sempre più dimensioni rilevanti, determi- ed organizzativo alla precarietà di risorse nando un impatto significativo sulla salute umane e finanziarie, emerge la necessità mentale degli italiani. di un rilancio complessivo del sistema pub- Nella data in cui si è svolto l’evento i dati blico di salute mentale. disponibili della letteratura scientifica non Quello che sta avvenendo, ovvero il con- segnalavano trend univoci e leggibili in testo pandemico nella sua complessità, senso definitivo. Quello che tutti condivi- può rappresentare un’opportunità in tale devamo è che le persone con problemi di direzione con la consapevolezza che nel salute mentale gravi corrono rischi mag- progetto di sanità pubblica, la salute men- giori di andare incontro a forme gravi di tale deve riacquistare centralità e modalità malattia di Covid-19, pur in presenza di una certe di finanziamento. buona capacità di tenuta e di resilienza. Per Altro elemento importante della giornata tanto questa giornata ha inteso richiamare è stato quello di ribadire che è impossibile l’attenzione di tutta la popolazione sui modi affrontare questi temi senza il coinvolgi- con i quali si affronta il tema della salute mento reale degli utenti e dei loro familiari. mentale nella nostra società e nella proget- Ciò deve avvenire sia nelle scelte organiz- tualità della salute mentale. zative che nel monitoraggio dei processi
di cura e di partecipazione, promuovendo nosciuta in via preliminare pari dignità. In buone pratiche come i processi di Recovery questa ottica il Servizio pubblico di salute ed Empowerment. mentale non si affianca alla comunità, ma Quindi emerge una necessità di fare ne fa parte, interagendo ed operando in rete per promuovere la partecipazione di cooperazione con gli altri soggetti, per pro- ciascuno e in particolare la collaborazione muovere la salute mentale. tra associazioni. Siamo consapevoli che su questi presup- Lavorare nella comunità ha il significato posti, il lavoro di rete può diventare protago- di operare in un’ottica di rete che superi nista della invenzione intelligente di nuove l’idea di cura basata sul duopolio curan- pratiche per la salute mentale e che non è poi te-curato, con la comunità a far da cor- così facile costruire reti di salute mentale. nice. La rete, in quanto pluralità di nodi Siamo rimasti molto contenti di come si che interagiscono su di uno stesso piano di è svolta la giornata al punto che l’auspicio consistenza e di valore, deve poter rappre- diventa quello di poter immaginare la riedi- sentare l’interazione fra saperi cui è rico- zione del corso nell’anno 2021. 8
PROGRAMMA L’emergenza della pandemia da Covid-19 quali risorse attivare e quali esperienze e ha determinato scenari inediti con la con- modelli innovativi da valorizzare nel primo sapevolezza che non si era preparati ad una Webinar. Con la consapevolezza che sol- crisi di tali dimensioni. tanto se il ruolo e il protagonismo di utenti e Ancora non sono disponibili dati attendibili familiari saranno sostentuti si potranno fron- circa gli effetti sulla salute mentale degli indi- teggiare le crisi della convivenza in ambito vidui, dei gruppi, delle organizzazioni e delle familiare e sociale e le crisi di partecipazione differenti comunità sociali: alcune ricerche ai processi democratici nel secondo Webinar. del recente passato indicano un rilevante Questa giornata vuole quindi porre al cen- impatto psicosociale sulle persone infettate, tro sia la necessità di un’attenzione maggiore sulla popolazione generale e sugli operatori alla salute mentale nelle prospettive di salute sanitari coinvolti. Partendo da queste con- pubblica, sia il riconoscimento del ruolo che i siderazioni abbiamo individuato alcuni temi portatori di interesse devono poter svolgere prioritari da sviluppare in questo incontro: all’interno dei contesti di cura. Responsabile scientifico Interviste a cura di Giuseppe Cardamone - Direttore Area Susanna Bonfanti - Giornalista Salute Mentale Adulti Direttore U.F.C. SMA, Prato - DSMD, Azienda USL Toscana Centro
1° Webinar live Risorse ed innovazioni in salute mentale Dalle ore 11:00 alle ore 12:30 Conduce Giuseppe Cardamone – Direttore Area Salute Mentale Adulti Direttore U.F.C. SMA, Prato - DSMD, Azienda USL Toscana Centro SALUTI ISTITUZIONALI Sandra Zampa – Sottosegretario di Stato per la Salute Andrea Vannucci – Assessore Welfare e Sanità, accoglienza e integrazione, associazionismo e volontariato, casa, lavoro, sicurezza urbana, lotta alla solitudine, tradizioni popolari, Comune di Firenze Sara Funaro - Assessore Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità, Comune di Firenze Gemma Del Carlo - Presidente Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale PIANO SANITARIO E SOCIALE INTEGRATO REGIONALE Mauro Maccari - Responsabile di settore Organizzazione delle cure e percorsi cronicità COSTRUIRE SERVIZI DI COMUNITÀ E FAVORIRE IL PROTAGONISMO DELL’UTENTE COME RISPOSTA DI SALUTE PUBBLICA Lorenzo Roti - Direttore Sanitario, Azienda USL Toscana Nord Ovest PERFORMANCE TEATRALE Paola Maccario - Attrice IL CONSUMO DI FARMACI PRIMA E DOPO LA PANDEMIA Claudio Marinai - Responsabile del Settore Politiche del Farmaco e Dispositivi, Regione Toscana I DATI Fabio Voller – Coordinatore dell’Osservatorio di Epidemiologia dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana LA QUESTIONE DELLE RISORSE IN SALUTE MENTALE Valdo Ricca – Professore Ordinario di Psichiatria e Direttore Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università degli Studi di Firenze UN’ESPERIENZA TOSCANA Sauro Testi - Coordinatore progetto Patto Territoriale per la salute mentale, Zona Valdarno Aretino 10
2° Webinar live Protagonismo degli utenti e delle famiglie Dalle ore 16:00 alle ore 17:30 Conduce Giuseppe Cardamone – Direttore Area Salute Mentale Adulti Direttore U.F.C. SMA, Prato - DSMD, Azienda USL Toscana Centro PERFORMANCE TEATRALE Paola Maccario - Attrice COMUNICARE LA SALUTE MENTALE Beatrice Curci - Giornalista scientifica IL RUOLO ATTIVO DEGLI UTENTI Manuele Matteucci - Presidente Associazione Pangea Onlus IL RUOLO DEL COORDINAMENTO NELLA TUTELA DEI FAMILIARI E UTENTI DELLA SALUTE MENTALE Galileo Guidi – Vice Presidente del Coordinamento toscano delle associazioni per la salute mentale IL PUNTO DI VISTA DELL’INFERMIERE Margherita Musso - Infermiera coordinatrice SPDC, Firenze L’ESPERIENZA DELLA REGIONE LAZIO Teresa Petrangolini - Direttore di Patient Advocacy Lab, ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore DIFFERENZE DI GENERE E SALUTE MENTALE Edvige Facchi – Responsabile UFSMA amiata grossetana, colline metallifere, zona grossetana - Direttore f.f. U.O.C. Psichiatria, Grosseto IL CONTRIBUTO DELLA RETE REGIONALE TOSCANA UTENTI DELLA SALUTE MENTALE AL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI PSICHIATRICI SUL TERRITORIO Luciana Faina - Presidente Associazione ODV Rete Regionale Toscana Utenti Salute Mentale PERFORMANCE TEATRALE Paola Maccario - Attrice
TESTIMONIANZE Beatrice Curci - Giornalista scientifica Una giornata che ha focalizzato, attraverso l’Organizzazione mondiale della sanità, non i fattivi e pertinenti contributi dei parte- c’è salute senza salute mentale. L’Eurostat cipanti, la necessità di porre sempre più stima che in Italia siano 3,5 milioni le per- attenzione alle tematiche che riguardano la sone che combattono contro la depres- salute mentale. Una maratona che ha messo sione e che in Europa siano oltre 35 milioni: in luce alcuni dei temi prioritari che servono una cifra che secondo gli esperti è destinata perché la salute mentale diventi fondamen- ad aumentare. Dopo le patologie cardiova- tale nelle prospettive di una salute pubblica. scolari, rappresenta la malattia più diffusa Professionisti, operatori del settore, fami- al mondo. gliari che insieme si sono anche confrontati È da questa evidenza e consapevolezza su come superare lo stigma che ancora oggi, che dovremmo comprendere come le nel nostro Paese, aleggia sulla malattia men- malattie mentali, in particolare i disturbi tale. E, nel luogo virtuale di un webinar, ha legati alla depressione e all’ansia, siano trovato posto anche il bisogno di trovare le un tema di enorme rilevanza sociale. Si parole giuste per raccontare la malattia per- tratta di un iceberg di cui si vede solo la ché, per illuminare la salute mentale, anche punta, un iceberg che non impatta solo sul le parole contano. sistema sanitario. Ma riguarda una serie di Perché c’è qualcosa che durerà più a lungo comportamenti sociali che vorrebbero che di questa pandemia e sono gli effetti che il argomenti come la salute mentale fossero Covid-19 lascerà nella nostra psiche, sulla trattati, anche al di fuori della comunità nostra salute mentale. L’etologia umana e scientifica e quindi nella nostra quotidia- sociale e la psicologia ritengono che non nità, con rigore e metodo. siamo progettati per gestire a lungo forme Perché un modo per curare, contrastare di isolamento sociale, tranne in rari casi e combattere i pregiudizi e gli stereotipi frutto di scelte assolute come quelle fatte che ancora oggi determinano lo stigma nei da eremiti o monaci. C’è un’emergenza confronti della malattia mentale e delle per- nell’emergenza e questa riguarda il benes- sone che ne sono affette riguarda anche le sere psicologico. Perché, come sostiene parole che usiamo per definirli. Torno sulle 12
parole. Su quelle che dovremmo usare per senso e del contesto in cui vengono pronun- dirlo, sull’uso spesso scellerato che ne fac- ciate. Non possono e non devono essere ciamo. Perché se è vero, come sosteneva usate parole come pazzo, raptus, si è suici- Paul Watzlawick nel primo assioma della dato dopo l’abbondono… Con l’uso di que- comunicazione, che “non si può non comu- ste parole invece di informare sulla realtà nicare”, dipende però dal modo in cui comu- la deformiamo e non aiutiamo le persone nichiamo; e non possiamo dimenticare a comprendere. Così come non aiutiamo che le parole, il silenzio o l’attività che fac- le persone più fragili nel loro percorso di ciamo hanno sempre valore di messaggio e salute. Dobbiamo fare una scelta di campo influenzano gli altri. che riguarda soprattutto le parole che Il linguaggio ci parla! Allora come par- usiamo: dobbiamo utilizzare quelle lenitive liamo, come usiamo le parole? E come le non quelle lesive. La sfida da raccogliere sta usiamo quando ci troviamo a parlare della nel mettere da parte il sensazionalismo da malattia mentale? Non possiamo far finta cronaca e gli incommensurabili danni che di non sapere che ci sono parole che fanno produce e mettere l’accento sulle parole bene e parole che fanno male. Riflettiamo che fanno bene per ribaltare quelle che sul modo con cui talvolta appelliamo le per- fanno male. sone che soffrono di un disturbo mentale: li In tema di salute mentale e di come comu- chiamiamo matti, pazzi, fuori di testa. Invece nicarla sui media, all’interno del contesto raccontare la malattia mentale con rigore famigliare e sociale c’è bisogno di una nuova significa comprendere la grande differenza alfabetizzazione e di un glossario ragio- che sta nel dire “quella è una depressa” o nato che ci guidi per ribaltare ed eliminare “quella donna soffre di depressione”, “quello lo stigma che ancora perdura nei confronti è un pazzo schizofrenico” o “quell’uomo ha della malattia mentale e delle persone che gravi problemi psichiatrici con forti disturbi ne sono affette. Il rispetto della persona della personalità”. È nell’uso che facciamo di e della sua malattia passa anche, se non queste diverse locuzioni, che si annida la dif- soprattutto, attraverso le parole, con cui ferenza: una differenza che consiste innan- li si definisce. I mass media possono avere zitutto nel non essere pregiudiziali, nel non un grandissimo impatto sull’idea e la per- stigmatizzare il malato. Nel considerarlo cezione con cui le persone costruiscono la prima di tutto persona, una persona con un loro visione del mondo. Se, come sostiene problema di salute. Proprio come comune- il cantautore Caetano Veloso, “visto da mente avviene per coloro che hanno una vicino nessuno è normale” allora proviamo, qualsiasi altra patologia. ognuno a suo modo, a essere straordinari, Proviamo a usare parole che aggiun- anche nella scelta delle parole. Facciamolo gono valore e non che sottraggono, parole ora e non domani. Perché ora, più che mai, che accomunano invece di isolare, parole è tempo di collaborazione e responsabilità. che curano e non che ammalano, parole Solo così ce la faremo. che sensibilizzano e che tengano conto del ◆ ◆ ◆ Giuseppina Berio - Psicologa - Psicoterapeuta Nella giornata del 7 ottobre era stato pre- di Firenze e Prato, con l’obiettivo di sen- visto anche un incontro con gli studenti di sibilizzare i giovani ai temi della salute alcuni Istituti secondari di secondo grado mentale, per poi affrontare anche il tema
Altri hanno espresso il desiderio di poter essere ascoltati, con la consapevolezza che il poter dare un nome alle proprie emo- zioni, spesso poco chiare dentro di sé, possa costituire un importante primo aiuto. Molti hanno inoltre manifestato implici- tamente la richiesta che ci siano più ope- ratori adatti al delicato compito e maggior spazio e tempo a disposizione di chi si rivolge a loro. Queste richieste, peraltro, erano proprio nello spirito della Giornata, mirata appunto a chiedere maggiori e migliori investimenti sui Servizi di Salute Mentale, e a favorire il diritto e l’accessibi- lità agli interventi psicologici (o psichiatrici) quale diritto fondamentale per tutti, come era stato detto anche, nell’intervento pre- degli effetti della pandemia. I partecipanti cedente, dalla presidente dell’Ordine degli avevano precedentemente risposto ad un psicologi della Toscana. questionario sulle conoscenze e gli atteg- Altro elemento importante, emerso dalla giamenti dei giovani su salute mentale maggior parte delle risposte, è stato la pre- e benessere psicologico, sui fattori che, senza di una cultura più aperta a superare secondo loro, possono promuoverlo, su pregiudizi e stereotipi sulla malattia men- pregiudizi e conoscenze dei disturbi psi- tale, problema che alcuni hanno conosciuto chici, sui segnali di allarme che sarebbe in famigliari o amici, ponendosi inoltre utile saper riconoscere e sulle loro idee e quesiti sulle possibili cause e mostrandosi conoscenze dei Servizi di Salute mentale. consapevoli della necessità che ogni malato Nell’incontro in diretta (purtroppo senza non sia visto solo nella sua etichetta dia- dibattito visto il poco tempo a disposizione) gnostica, ma anche nella sua specificità ho cercato di dare restituzione del ricco di persona e di storia di vita. Già nei que- materiale emerso, dal quale si evince un stionari erano emerse loro domande sugli grande interesse per questi temi e la richie- effetti della pandemia sulla salute mentale. sta che si parli di più (magari anche a scuola) Nell’incontro si è appena potuto accen- di “salute mentale, importante quanto quella nare anche agli aspetti più specifici di fisica”, come hanno scritto, che si abbiano quello che gli adolescenti hanno vissuto, maggiori informazioni su come capire i segni perché privati a lungo del contatto in pre- del malessere, propri o dei coetanei, e che si senza con i coetanei e invasi spesso dalle possa sapere meglio come e dove affrontare ansie dei genitori e su come, quelli più il disagio o il disturbo psichico. fragili tra loro, siano a rischio di maggiori Alcuni hanno riferito della difficoltà a conseguenze. Se è vero infatti che molti fidarsi e affidarsi a un terapeuta “che fac- giovani hanno reagito bene, dimostrando cia del bene senza imbottire di pasticche”, inaspettate capacità di adattamento e evidentemente a seguito dell’esperienza reinventando in modo creativo la loro (propria o altrui) di non aver potuto trovare quotidianità, anche grazie alla rete, che ha l’opportunità di un buon incontro e di una favorito il mantenimento delle relazioni e buona presa in carico. degli interessi, non per tutti è andata così. 14
C’è chi ha risentito di un clima famigliare trovavano in una fase di ripresa e di deside- peggiorato, alcuni hanno avuto grossi pro- rio di riaffrontare la vita, hanno rischiato di blemi con la DAD, per altri, il cambiamento rinchiudersi nuovamente. dei ritmi sonno-veglia e problemi di ansia, I giovani avrebbero ora più che mai biso- hanno prodotto veri e propri disturbi del gno di trovare luoghi di ascolto e supporto. sonno. Spesso sono aumentati irritabilità, Sarebbe auspicabile inoltre poter prose- ipocondria, mancanza di motivazioni, fino guire il dialogo con questi studenti, creando a vera e propria apatia, perdita di speranza altri eventi che li coinvolgano direttamente per il futuro, arrivando talvolta a sfociare in per riflettere insieme, costruire strategie vero e proprio malessere depressivo. Per per potenziare il benessere psicologico e non dire di quegli adolescenti che avevano affrontare un malessere che sta aumen- già la tendenza a evitare il contatto con tando, come già evidenziato dalle prime gli altri e a rifugiarsi nella solitudine della indagini epidemiologiche su questo tema. propria stanza e nei videogiochi, che, se si ◆ ◆ ◆ Luciana Faina - Presidente Associazione ODV Rete Regionale Toscana Utenti Salute Mentale Mi presento: sono Luciana Faina e non sono delle persone con questo disagio che hanno una dottoressa ma un’utente... e sono presi- bisogno. Con le dovute cautele le Istituzioni dente della Rete Regionale Toscana Utenti e i servizi hanno il dovere di dare il giusto Salute Mentale, faccio la facilitatrice di un aiuto… sostenendo anche le associazioni gruppo d’auto-aiuto a Lucca. che si impegnano in questo! In questo periodo di pandemia ci siamo Poi bisogna lavorare ed essere aiutati ad un po’ reinventati come riunirsi perché il eliminare lo stigma che esiste nei confronti nostro aiuto viene dal contatto umano, delle persone che soffrono di un disagio dal vedersi, dall’incontrarsi… questo è mentale, perché ancora oggi, purtroppo, l’auto-mutuo aiuto e serve tantissimo. come si parla di salute mentale, bisogna Faccio anche parte di un gruppo di arte andare avanti sbattendo in muri di pre- terapia di riabilitazione psichiatrica che è giudizi, cercando di buttarli giù! Anche nel ripartito un po’ a singhiozzi. Se queste atti- mondo del lavoro e nella società. vità non hanno gli aiuti delle istituzioni che Un esempio lampante è stato quando cer- vengono incontro alle associazioni vanno cavo un luogo dove riunirsi col gruppo d’au- avanti ma a stento: le associazioni ci met- to-aiuto. Molti mi hanno accolto, anche con tono il loro, ma devono essere supportate l’intenzione di aiutarmi, ma alla domanda ed aiutate dalle istituzioni dando i mezzi che tipo di gruppo è, alla mia risposta che è necessari e il personale idoneo e sufficiente un gruppo di utenti di salute mentale, nono- per far fronte alle esigenze degli utenti… stante l’intenzione buona iniziale, la rispo- i quali, soprattutto quelli che conosco, mi sta si tramutava in un: non possiamo! cercano perché non hanno aiuti sufficienti, Insomma, se prima della pandemia c’e- alcuni hanno le infermiere psichiatriche rano delle problematiche, adesso se ne che li vanno a trovare, ma poi si trovano sono aggiunte altre e, oltre agli utenti già rinchiusi in casa, i centri diurni sono aperti in carico che hanno bisogno di supporto ma a singhiozzi e con poche attività. È vero, maggiore, ci sarà un aumento di persone c’è il Covid, ma non possiamo dimenticarci con disagio anche dovuto da questa pan-
demia... e non dovranno essere lasciati devono dare il loro contributo e far sì che soli e anche se mi ripeto vorrei dire che il servizio pubblico di salute mentale abbia noi come associazioni facciamo la nostra le risorse giuste con personale sufficiente parte con volontari che si attivano in molte e di risorse economiche! attività, ma le istituzioni della Regione ◆ ◆ ◆ Margherita Musso - Infermiera coordinatrice SOS SMA 1 e 4, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Santa Maria Nuova; UFSMA di Firenze Nasco come infermiera nei reparti ospeda- professione, ovvero la capacità di relazio- lieri dove ho lavorato e imparato tanto e che narsi e prendersi cura in maniera globale di mi è servito anche nel lavoro quotidiano, una persona fragile e sofferente. per caso mi sono trovata a lavorare nel ter- Spesso mi trovo a pensare sull’importanza ritorio in psichiatria, prima come infermiera del nostro lavoro di come riusciamo a gestire e e negli ultimi anni come coordinatrice. a pianificare i nostri interventi e mi ritrovo così Al mio arrivo in questa specialistica mi a fare delle riflessioni proprio sulla mia pro- sono trovata “nuda”, ovvero senza la mia fessione, sulla nascita di nuove figure come il sicurezza professionale che negli anni case manager e l’infermiere di famiglia, nuovi mi aveva accompagnato e che in qualche modelli assistenziali che coinvolgono la sanità maniera mi aveva fornito una identifica- e mi accorgo come noi in realtà lo siamo già: zione professionale. Mi sono trovata a non l’infermiere in psichiatria è spesso l’operatore usare più tecniche specifiche infermieristi- referente, è l’operatore chiave, è colui che che, ma a dover mettere in gioco me stessa mette insieme gli interventi sul quel paziente. come persona e come professionista di Così come l’infermiere di famiglia, l’infermiere fronte ad uno sconosciuto, tra l’altro impre- in psichiatria se ha una presa in carico del vedibile, da dover imparare a conoscere paziente si muove sincronizzando gli inter- e gestire. L’infermiere che opera in salute venti con le altre specialistiche sanitarie e mentale ha di fronte a sé un caso complesso sociali, occupandosi del paziente in maniera spesso anche in un contesto complesso. globale e nel suo contesto di vita familiare, All’inizio è stato difficile e avevo molta sociale e lavorativo. paura, poi, pian piano, appena sono riu- Anche nel momento critico di lockdown scita a togliere un po’ di barriere mentali siamo riusciti ad assicurare un’assistenza e pregiudizi e ad avere conoscenza e com- capace di garantire un contenimento dell’e- petenze, mi sono trovata ad operare in splosione sintomatica e di scompensi dei un mondo affascinante, ricco e estrema- nostri utenti, garantendo la nostra presenza. mente importante. A livello territoriale i servizi sono rima- Sono sempre più convinta (come una sti aperti, nonostante il nostro gruppo di definizione dell’Oms che non vi è salute lavoro preferisca far spostare l’utenza senza salute mentale) che ogni infermiere, verso gli ambulatori per i day therapy (già ogni operatore della salute dovrebbe sof- questo per noi è riabilitazione ed è far par- fermarsi e incrociare nella propria carriera tecipe il paziente nella sua cura). Abbiamo un periodo in psichiatria, per completarsi incrementato le domiciliari per non met- e soprattutto per migliorare quella qualità tere in difficoltà i pazienti negli sposta- che comunque fa la differenza nella nostra menti e non aumentare i rischi di contagio, 16
sione del nostro operato nel periodo della pandemia ha dedotto che le caratteristiche degli operatori e di come si muovono all’in- terno della gestione di ciò che si modifica intorno anche in maniera grave, riesce più o meno ad influenzare la tranquillità/non tranquillità del paziente, e di quanto siano importanti i nostri movimenti all’interno delle relazioni costruite per sostenere chi è fragile. La relazione è lo strumento indi- spensabile per avvicinarsi al paziente. Possiamo sintetizzare dicendo che l’in- abbiamo assicurato l’attività ambulatoriale fermiere in psichiatria si prende cura del rispettando le norme, abbiamo assicurato paziente affetto da disagio psichico adot- la gestione delle urgenze, siamo stati vicini tando un approccio globale che tenga in a loro e soprattutto ai loro familiari instau- considerazione la persona come unica rando rapporti di fiducia e garantendogli nella sua specificità, facendosi soprattutto tutta la nostra disponibilità a collaborare mediatore tra il paziente e il mondo che con loro. In realtà eravamo più preoccupati egli vive quotidianamente. L’assistenza si noi di loro: avevamo timore per le distanze basa su una visione olistica della persona, da mantenere, per l’ostacolo rappresentato si percepisce ancora di più l’importanza dai DPI, e devo dire che sono stati molto che l’infermiere pone nel comportamento attenti e non hanno creato problemi, hanno etico facendo attenzione alla dignità del rispettato le norme. paziente come persona, cercando di rispet- Passato il lockdown, il gruppo infermie- tarlo, curarlo e riabilitarlo. ristico in una discussione/confronto e revi- ◆ ◆ ◆ Sauro Testi - Coordinatore progetto Patto Territoriale per la salute mentale, Zona Valdarno Aretino Le comunità in cui viviamo hanno subito in L’esperienza che abbiamo raccontato di questo anno una serie di eventi imprevisti fattorie/comunità/territori ecosolidali è e imprevedibili che hanno prodotto effetti una delle tante esperienze che si stanno diversi tra loro ma fortemente connessi. proponendo come alternative e sostitutive La pandemia ha colpito il nostro sistema a processi di promozione di salute mentale sanitario, economico e sociale in modo brutale e benessere comunitario che la pandemia e violento generando fragilità diffuse. Non ha forse abbattuto definitivamente. solo ci siamo dovuti confrontare con la paura Il modello a cui stiamo lavorando si pone della malattia, ma anche sull’incertezza di un l’obiettivo di produrre azioni e progetti quotidiano che fatica a pensare al domani. di promozione di benessere e salute per Mai come oggi non si può pensare alla territori divenuti competenti e inclusivi salute senza definire in modo chiaro obiet- attraverso processi di co-progettazione tivi di salute mentale di comunità. In situa- partecipata utilizzando lo strumento e la zioni di crisi succede spesso che agiscano metodologia dei Patti Territoriali. processi di resilienza e innovazione. ◆ ◆ ◆
Angela Nisticò - Presidente Associazione “Solidarietà e Rinnovamento” ODV, Pistoia Viste le molteplici problematiche esistenti Nei trent’anni di attività, ho potuto sulla salute mentale, puntualizzo alcuni punti. valutare che la soluzione autonoma di Quello che ripeto sempre, ai Servizi e nei vita spesso è peggiorativa del loro stato. vari Convegni, è che manca l’ascolto, perché La solitudine è brutta, già per le persone è importante che loro esternino la loro ansia. cosiddette “normali”, figuriamoci per chi ha Che gli organi regionali preposti devono problemi di socializzazione. La soluzione lasciare i loro uffici e venire a visitare le potrebbe essere quella di mini apparta- realtà delle nostre Associazioni, come la menti con, almeno, due soggetti compatibili mia, che operano nel territorio con inseri- in tutto e per tutto. menti lavorativi ed altri affidamenti. Inoltre Servirebbero Comunità (Case Famiglia) da circa tre anni, oltre alla Salute Mentale, con attività vere e non usate come deposito. accolgo soggetti che frequentano il SERD. ◆ ◆ ◆ Susanna Bonfanti - Giornalista Salute mentale: la pandemia si trasformi in occasione per salvarsi, “distanziati” ma insieme Nessuno si salva da solo. La salute mentale logie’ appunto che, prima della pandemia, riguarda tutti durante la pandemia, non ritenevamo ‘mali’ di alcuni, molto lontani da soltanto i soggetti socialmente fragili. Tutti noi. Potremmo quindi definirci, provocato- abbiamo accusato, e stiamo accusando, riamente, e in un modo verbalmente aggres- alcuni ‘sintomi’. Una delle poche certezze sivo, non sani di mente per colpa del Covid? che il virus ha portato e porta con sé è l’a- No. Possiamo accettare i limiti della verci accomunato, reso simili, vicini, pur nostra umanità, renderci più forti cono- distanziandoci fisicamente nostro malgrado. scendo e dando un nome alle nostre paure La sorte, spesso comune, che il Sars Cov-2 ci e fragilità, e convivere, e superare, questo ha imposto è stata, ed è, caratterizzata da dramma collettivo, scegliendo valori di ansia, paura, perdita di punti di riferimento comunità, di rete solidale. La web Marathon certi, con i quali, lentamente, stiamo (forse?) ‘Scenari di salute mentale in tempo di pan- imparando a convivere. ‘Sintomi’ e ‘pato- demia’ ha rappresentato un ‘contenitore’ di testimonianze, di excursus medico-scienti- fici, di racconti dei protagonisti legati pro- prio dalla comune volontà di presenza, gli uni per gli altri, rete nella rete, uniti seppur distanti. La giornata ha richiamato la nostra umanità, le nostre rispettive professioni, a riportare valore ad un mondo di persone che, più di altre, hanno dovuto e devono fare doppiamente i conti con la pandemia. Perché la loro umanità, molto più di quella dei ‘non pazienti’, è stata chiamata, letteral- mente e suo malgrado, alle armi, costretta 18
a sfidare i propri limiti e a guardare, poten- lontano dalla consapevolezza dei cosiddetti dolo solo accettare, di esser ancora più ‘normali’. Ho accompagnato la maratona piccola e ancor più fragile di un nemico tentando di mantenermi il più possibile invisibile e sconosciuto. Ed eccolo, l’anello ‘medium’. Imparando, al contempo, mentre di congiunzione fra ‘noi’ e ‘loro’. cercavo di tirare il filo rosso fra i veri prota- Come sempre, più di sempre, durante gonisti della maratona, che nessuno dovrà questo male del mondo che sta perdurando, mai essere immune alla speranza, alla con- e che continua a portare con sé effetti col- divisione e al salvarsi insieme. laterali deflagranti, i soggetti socialmente Nessun servizio dedicato alla salute men- fragili, ai quali somigliamo tutti, devono tale ha chiuso durante il lockdown. Nes- avere la garanzia, la sicurezza di una rete suno è rimasto solo, senza cure e premure, che si prenda cura di loro e li protegga. Una durante l’emergenza, nonostante le limita- rete che si può toccare, che veda protagoni- zioni. Così si tenta di vincere le difficoltà ste la salute pubblica, i familiari, le associa- oggettive. È così che si pongono le basi di zioni, che da prima dell’insinuarsi del Sars- un benessere sociale collettivo, non solo Cov2 sotto la nostra pelle e nella nostra delle persone socialmente fragili. È così che normalità lavoravano per il bene di queste la convivenza potrà essere definita civiltà. persone in modo tenace, efficace e spesso ◆ ◆ ◆ Lorenzo Bonamassa - Psichiatra e Artista Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un disturbi depressivi, l’insorgenza di nuovi periodo storico “eccezionale”, in cui una disturbi ansioso-depressivi reattivi alla Pandemia ha condizionato e condiziona condizione di stress in cui tutti versiamo. totalmente le nostre vite e il nostro La mia specificità è quella di essere oltre lavoro. Come psichiatra ho osservato che psichiatra anche artista e credo molto che, da quando il Sistema Sanitario sta nell’arte come autocura e come terapia lottando contro il Covid19, le richieste di specifica per i disturbi mentali. Durante intervento in ambito psichiatrico e psi- la Pandemia ho osservato un gran proli- cologico sono notevolmente aumentate, ferare di ingegno artistico ed io stesso ho nonostante le persone con gravi disturbi prodotto molto e si è modificata, credo in psichici abbiano, nella gran parte dei casi, meglio, la mia creatività. Ciò rafforza la compreso, accettato e lottato con tutte mia convinzione che, anche per chi soffre le loro forze per contribuire al migliora- di disturbi psichici, l’arte può essere un mento della condizione sanitaria, rispet- ottimo strumento per affrontare e supe- tando le rigide regole imposte. Osser- rare questo momento di crisi generale. viamo tuttavia un peggioramento dei ◆ ◆ ◆ Gemma Del Carlo - Presidente del Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale Prima di tutto ringrazio per l’invito e per quali è fondamentale parlarne e affrontare aver dedicato un’intera giornata alle tema- le problematiche che le persone si trovano tiche relative alla Salute Mentale, per le ad avere e identificare soluzioni; inoltre,
in questo periodo di pandemia sempre più persone hanno avuto disturbi di tipo men- tale ed è necessario aiutarle e intervenire il prima possibile. Il Coordinamento Toscano delle Associa- zioni per la Salute Mentale si è costituito il 29 aprile 1993 e attualmente ha l’adesione di 53 associazioni di familiari e di utenti presenti in tutte le Province della Toscana. Il Coordinamento: • ha lo scopo principale di tutelare i diritti delle persone con disturbi mentali e delle loro famiglie, facendosene portavoce con la Regione Toscana, con cui ha da sempre un dialogo costante; • è impegnato nella lotta allo stigma, nel miglioramento dei servizi e nell’integra- zione sociale e lavorativa e abitativa; • organizza convegni di verifica e manife- stazioni per informare e orientare positiva- soli o con i familiari in notevole difficoltà, mente l’opinione pubblica sulle tematiche mentre le persone inserite nelle strutture inerenti la salute mentale. non hanno potuto incontrare i loro fami- liari, provocando loro una forte sofferenza. In particolare, per quanto riguarda l’ul- Durante la fase 2 e la 3 i servizi sono stati timo punto, ogni anno il Coordinamento parzialmente aperti, ma per tornare ad organizza un convegno con la Regione avere il servizio di prima garantendo le Toscana dal titolo molto significativo normative su l’igienizzazione e sul distan- “Quanto la persona è al centro della sua ziamento sociale, è necessario aumentare il cura. Programmazione e verifica dei servizi personale e identificare nuovi locali. integrati di salute mentale”. Per tutti i settori sono state identificate Il Coordinamento ha collaborato alla risorse finanziarie per superare questo stesura della Carta della Salute Mentale, periodo, in particolare anche per la sanità. che è stata elaborata a livello nazionale in É necessario pretendere che parte di esse accordo tra professionisti e associazioni siano allocate alla Salute Mentale. finalmente uniti con un unico obiettivo che É da sottolineare che la pandemia ha por- è quello di promuovere il benessere delle tato anche ad un aumento di persone con persone con disagio mentale. Ci auguriamo disturbi psicologici in particolare di depres- che la Carta per la Salute Mentale sia un sione, ansia e stress. I media hanno sempre ulteriore richiamo al Ministero della Salute parlato dell’aspetto sanitario stretto e della affinché verifichi l’applicazione di quanto conseguente crisi economica, ma non si è previsto dalle leggi vigenti in materia di data alcuna importanza ai disturbi mentali salute mentale; tali normative sono condi- conseguenti il lockdown e questa difficile vise dalle associazioni che chiedono solo ripresa verso una quasi normalità. quello che a loro spetta. Un altro aspetto molto importante è la Durante il lockdown i servizi sono stati telemedicina che in un periodo come que- chiusi e gli utenti sono stati reclusi in casa sto avrebbe aiutato molto le persone. Que- 20
sta opportunità non viene sfruttata a pieno rapporto di stima reciproca, ma è altret- e gli operatori qualche volta vanno a tro- tanto fermo e deciso a far rispettare vare gli utenti con la mascherina ferman- quanto previsto dalle leggi, affinché i dosi sulla porta e involontariamente anche percorsi individualizzati e personalizzati spaventandoli; sarebbe molto più proficuo di cui ogni paziente ha diritto, siano rigo- fare una telefonata o una video chiamata. rosamente applicati. Il Coordinamento collabora con i ser- Migliorando la qualità dei servizi, si ottiene vizi di Salute Mentale e dà fiducia ai sicuramente anche un notevole risparmio Direttori Generali delle Aree Vaste, con economico e, soprattutto, tanto benessere. i quali mantiene costanti contatti in un ◆ ◆ ◆ Chiara Piletti - Portavoce Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale Ringrazio l’organizzazione per l’invito a problemi legati al continuo aumento delle questo importante evento durato un’intera persone che soffrono di disturbi mentali a giornata, nel quale sono stati coinvolti tanti livello mondiale. attori che sono impegnati nell’ambito della L’idea di organizzare le marce è nata a salute mentale, sia politici, sia responsabili seguito di un Summit internazionale svol- dei servizi, ma anche tanti rappresentanti tosi a Copenaghen. In particolare nel 2018 delle associazioni di volontariato. il Coordinamento è stato invitato a rela- Nel mio intervento ho parlato delle zionare come esempio di buona pratica di marce non competitive organizzate dal associazionismo e di relazioni con le istitu- Coordinamento Toscano delle Associazioni zioni locali, regionali e nazionali. Il Coordi- per la Salute Mentale a partire dal 2018 in namento ha quindi deciso di organizzare occasione della Giornata Mondiale della delle marce non competitive nelle maggiori Salute Mentale, idea straordinaria che ha città della Toscana. È vero che i problemi visto la partecipazione di oltre 1000 per- non si risolvono con una marcia, ma un sone nella marcia principale avvenuta a evento con un grande impatto mediatico e Lucca nel 2018 e nel 2019 con lo scopo notevole coinvolgimento della cittadinanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle è fondamentale per orientare positiva- tematiche inerenti la salute mentale. Le mente l’opinione pubblica sulle tematiche marce sono state ripetute anche a Monte- inerenti alla salute mentale, argomento catini, Pisa e Livorno. L’iniziativa ha come che impatta una sempre maggiore fetta di titolo “La Toscana in marcia… per il benes- popolazione, sia per i ritmi frenetici ai quali sere psicofisico”. le persone sono quotidianamente sotto- Ogni anno a partire dal 1992, il 10 ottobre poste, sia per le performance che vengono si celebra la Giornata Mondiale della Salute richieste, ma anche per la crisi economica Mentale, promossa dalla Federazione e sociale, oggi più che mai amplificata dalla Mondiale per la Salute Mentale (World pandemia del Covid-19. Federation for Mental Health - WFMH) La giornata del 2020 ha come titolo con il supporto dell’Organizzazione Mon- “Maggiori investimenti, migliori risorse”; diale della sanità (OMS). Lo scopo è quello il titolo, scelto prima della pandemia, è di incrementare la consapevolezza e stimo- ancora più adatto in questo periodo di lock- lare interventi adeguati a livello globale sui down e post-lockdown dove sono aumen-
tate notevolmente le persone con disturbi Capannori (LU), Provincia di Lucca, Piom- mentali e si sono aggravate quelle che già bino (LI) e Campiglia Marittima (LI) hanno ne soffrivano; tutto questo a causa delle accolto la proposta del Coordinamento di restrizioni, della situazione sanitaria e della illuminare di verde i loro monumenti princi- crisi economica conseguente. pali; è stato scelto il colore verde in quanto In questo anno non è stato possibile esso è il colore del simbolo della giornata. organizzare marce analoghe agli anni pre- L’iniziativa ha come titolo “La Toscana in cedenti in quanto non conformi alle norme verde… per il benessere psicofisico”. anti-contagio. Il Coordinamento ha con- Ci auguriamo di riprendere presto le sigliato di procedere con iniziative indivi- marce e di vedere sempre più Comuni duali indossando il gilet arancione. illuminati di verde estendendo l’iniziativa Inoltre i Comuni di Firenze, Porcari (LU), anche a livello nazionale e internazionale. Palazzo comunale, Porcari (LU) Porta a Croce, Firenze Porta Romana, Firenze Ponte di Rivangaio, Piaggione (LU) 22
REPORT MENTAL HEALTH MARATHON 2020 Responsabile scientifico: Giuseppe Cardamone – Direttore Area Salute Mentale Adulti, Direttore U.F.C. SMA, Prato, DSMD, Azienda USL Toscana Centro Interviste a cura di: Susanna Bonfanti – Giornalista “Scenari di salute mentale in tempo di pandemia”, ovvero una giornata di riflessione su come la società, i media e le istituzioni hanno, o non hanno, saputo offrire una risposta al disagio mentale in questo momento storico così particolare e faticoso per tutti. In Toscana si è registrata una accresciuta sensibilità sul tema della salute mentale e l’obiettivo di questa maratona, così come della giornata mondiale della salute mentale, in programma come ogni anno il 10 di ottobre, è richia- mare l’attenzione delle persone e porre con forza il tema della salute mentale nell’agenda pubblica. Occorre infatti individuare nuove risorse che consentano un rafforzamento dei servizi pubblici per la salute mentale ed immaginare risposte nuove ed innovative a partire dall’ascolto dei protagonisti dei processi di cura e di assi- stenza: gli utenti e le famiglie. Gli stessi media devono interrogarsi su come proporre una riflessione su que- sta realtà, che non può più solo soffermarsi sulla dimensione della fragilità ma affermare un diritto alla salute, alla cura, al benessere. Questa pandemia, del resto, ci ha portati tutti a fare i conti con la paura, la solitudine, l’isolamento, per cui oggi tutti noi possiamo essere attori di una nuova attenzione alla salute mentale. Come dice l’OMS, d’altronde, non c’è salute senza salute mentale.
IL CONCORSO PEOPLE IN MIND Il concorso people in mind, promosso da Lundbeck Italia e alla sua seconda edizione, vuole valorizzare le varie forme di espressività della sensibilità verso la salute mentale. L’invito è ad esprimere, con la pittura, il fumetto, la fotografia o il disegno, cosa significhi “avere a mente” e “mettere al centro” le persone con disturbi mentali. “Il progetto nasce per ricordarci, da una parte, che la vita non dovrebbe essere interrotta o compromessa dalle malattie mentali e, dall’altra, che è importante conoscere queste patologie e il loro impatto sulla vita delle persone che ne sono affette e dei loro familiari. Solo in questo modo si può comprendere cosa significa vivere e convivere con disturbi mentali.” I MONOLOGHI DI PAOLA MACCARIO Un virus si è scatenato contro l’umanità Indossi i guanti, cosa fa si levi i guanti! Si metta la mascherina! Ma che fa?! Pensa di sconfiggere il virus mascherandosi? Un monologo sul senso di disorientamento di fronte a un dramma planetario che ha scosso la salute mentale di tutti noi. Un tempo per vivere la nostra vita con un ritmo più umano… una illusione ad inizio pandemia! Un inno dedicato alle mamme sopravissute al Covid! Da una gestione da equilibriste tra lavoro e attività dei bambini, ad un ritmo finalmente rallentato, con l’illusione di potersi riposare, alla realizzazione di una situazione altamente stressante tra DAD, supporto ai figli durante i compiti, smart working e mariti senza iniziativa! Lettera a me stessa – dedicata a tutte le persone che hanno il coraggio di reinventarsi Va tutto bene, concediamoci il lusso dell’attesa, riconosciamo questo senso di smarrimento, in questo periodo di incertezze e ricordiamoci che quanto evolviamo non è tutto così facile. Bisogna essere forti per saper chiedere aiuto. Senza aiuto nessuno si salverà. 24
1o WEBINAR Risorse e innovazione in salute mentale Sara Funaro, Assessore all’Educazione e wel- dell’istituzione scolastica, ma è sicura- fare del Comune di Firenze, ha aperto la mente fondamentale fare rete tra le varie giornata riconoscendo il valore di questa istituzioni e realtà operanti sul territorio iniziativa e l’importanza di affrontare con per dare una risposta adeguata. così ampia prospettiva il tema della salute mentale che, soprattutto in un momento di Il Coordinamento toscano delle Associazioni pandemia, ci coinvolge tutti. per la salute mentale si occupa di tutelare i L’amministrazione comunale ha prestato diritti delle persone con disagio mentale e un’attenzione particolare al tema delle se ne fa portavoce con le istituzioni e in par- fragilità e delle vulnerabilità, nella convin- ticolare con la Regione Toscana. zione che le criticità preesistenti abbiano subìto peggioramenti a causa del lockdown e siano state affiancate da nuove situazioni di disagio. Alcune iniziative sono state realizzate dal settore del welfare in collaborazione con l’ordine degli psicologi, altre, più orien- tate alla ricerca e alla prevenzione, con Careggi e con l’Università. Importantissimo agire anche all’interno Gemma Del Carlo Gemma Del Carlo, Presidente del Coordina- mento, ha sottolineato la carenza dei servizi per la salute mentale in questo periodo e come, ora più che mai, sia necessario poten- ziarli. Manca il personale - sempre stato numericamente inadeguato e spesso anche professionalmente non preparato. Servono anche i locali che permettano di ritrovarsi Sara Funaro nel rispetto delle norme anti Covid.
Del resto le risposte adeguate ai bisogni l’Italia spende 2 - 3 volte meno di Inghil- a lungo andare portano risparmio, mentre terra, Germania, Francia e Spagna e questo le “toppe” portano ad una dispersione è il risultato di 40 anni di poca o insufficiente delle risorse. attenzione ai nostri pazienti. Eppure parliamo di un fenomeno di massa: 1/4 della popolazione UE ha o ha avuto un disagio mentale; non si tratta di malattie rare. E, a fianco della sofferenza psichica del malato, c’è il disagio per le famiglie. Questo fenomeno deve interes- sarci tutti. In Italia il numero dei suicidi accertati è 10 volte superiore al numero degli omicidi; Valdo Ricca il timore, oggi, è che si ripeta l’incremento dei casi di suicidio già registrato con la crisi Tra queste basterebbe potenziare il ricorso del 2008. alla telemedicina e prevedere videochia- Occuparsi di queste persone è priorita- mate per raggiungere facilmente e senza rio, non solo per garantire il diritto alla oneri le persone con disagio mentale che salute sancito dalla Costituzione, ma anche sono rimaste a casa: per loro avere un con- per ottimizzare i costi per la collettività: un tatto, magari frequente e regolare, sarebbe paziente che non lavora deve essere curato molto importante, e anche la sofferenza e e mantenuto. il peso per i familiari ne sarebbero alleviati. Il tema delle risorse del personale ed eco- nomiche ben organizzate è assolutamente centrale e sarebbe importante una politica delle risorse innovativa e di insieme sul campo nazionale. Il Prof. Valdo Ricca, Diret- tore della Scuola di Specializzazione in Psichia- tria dell’Università di Firenze, ha sottolineato come in tal senso sia fondamentale che cit- Mauro Maccari tadini e soprattutto istituzioni abbiano la consapevolezza che la salute mentale è la Alla domanda posta dal Dott. Carda- prima causa di disabilità. Questo comporta mone, Direttore della Salute Mentale Adulti di costi individuali ma anche collettivi molto Prato, se ci siano azioni prioritarie a livello ingenti. Gli stessi economisti affermano che toscano che possano aiutare a non abbas- investire nella salute mentale significhe- sare la guardia e mettere nell’agenda della rebbe aumentare la ricchezza di un Paese. sanità pubblica la salute mentale tra i temi più importanti, il Prof. Ricca ha espresso I momenti di crisi sono fertili e se oggi il l’auspicio che le autorità sappiano ricono- problema della salute mentale è oggetto scere che i nostri pazienti non sono meno di maggiore attenzione forse ci possiamo importanti degli altri e sappiano cogliere aspettare anche maggiore consapevolezza le esigenze di questo momento storico e di e più risorse. conseguenza dedicare maggiori risorse a Ad oggi la situazione non è certo virtuosa: questo settore. 26
Servono nuove risorse umane e una for- mentale. Accanto a risorse insufficienti si è mazione adeguata. Il volontariato non può registrata anche una difficoltà a spendere continuare a sopperire alla insufficienza del bene quelle disponibili. personale sanitario della salute mentale. Naturalmente la pandemia ha accen- tuato le criticità già presenti e così il senso di abbandono è stato molto forte. Le rispo- ste fornite, seppur buone e tecnicamente adeguate, devono anche essere percepite come tali e non sempre è così. La tecnologia, con la telemedicina, può venire in nostro aiuto e permettere vide- ochiamate ed un monitoraggio continuo, necessario per la salute mentale come per Lorenzo Bonamassa qualsiasi altra malattia cronica: la video- chiamata consente un contatto telefonico Per questo serve una programmazione che oggi può essere di grande aiuto nel dei servizi, specialmente adesso che sono rassicurare i pazienti. Occorre quindi desti- così aumentate le persone con disturbi nare delle risorse in tal senso. mentali: solo così gli operatori potranno disporre degli strumenti necessari per far I servizi di salute mentale, spiega ancora bene il loro lavoro e, come torna a sottoli- lo psichiatra Lorenzo Bonamassa, durante neare Gemma Del Carlo del Coordinamento il lockdown non hanno mai chiuso e anzi Toscano, solo una risposta adeguata al biso- non solo abbiamo cercato di gestire situa- gno porta risparmio e benessere. zioni telefonicamente e progettando l’idea della tele-psichiatria, ma abbiamo fatto un Emerge dunque la necessità di fare rete, di lavoro territoriale faticosissimo, esponen- interconnessione tra istituzioni, associa- doci in prima persona sulle situazioni più zioni e cittadinanza e in questo quadro si complicate andando ad operare presso il inserisce il Piano Sanitario e Sociale Inte- domicilio del paziente. grato Regionale. Lavorare in équipe in un sistema di cura Mauro Maccari, responsabile dell’organiz- multimodale e a stretto contatto con il zazione delle cure e dei percorsi di cronicità, luogo di vita del paziente è un elemento ha evidenziato come cambiamenti organiz- prezioso da valorizzare come intervento zativi siano abbastanza complessi. Nel set- terapeutico, anche nei casi acuti. L’atten- tore della malattia mentale non c’è soltanto zione maggiore al paziente all’interno del un aspetto sanitario di cui tener conto, ma suo luogo di vita permette, infatti, di anti- anche un corollario del quotidiano, fami- cipare una grave ricaduta del disturbo e liare, sociale. I familiari si prendono cura di evitare un ricovero, che specialmente in della persona con malattia mentale ma ne questo momento storico sarebbe ancor più subiscono anche una serie di disagi. gravoso per tutti. In quest’ultimo periodo la penuria di per- sonale specialistico, specialmente nelle aree Restando in tema di territorio, Lorenzo Roti, periferiche, è divenuto ancor più evidente. Direttore Sanitario dell’Azienda USL Toscana È sicuramente importantissimo garan- Nord Ovest ha introdotto il tema dei servizi tire un buon livello di programmazione che di comunità e del protagonismo dell’utente tenga conto anche del settore della salute come risposta di salute pubblica.
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