Scegliere di allattare al seno - Informazioni utili
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Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Familiari Dipartimento Maternità, Infanzia, Età Evolutiva UU.OO. Pediatria e UU.OO. Ginecologia e Ostetricia Scegliere di allattare al seno Informazioni utili
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U.O. AFFARI GENERALI E SEGRETERIA Composizione ed impaginazione: Claura Campanini Stampa: a cura del Centro Stampa Aziendale Ravenna: 1° stampa 11.02.2005 - agg.to: marzo 2013 4
INDICE Introduzione pag. 7 I dieci passi OMS-UNICEF per la promozione dell’allattamento al seno pag. 8 La scelta migliore pag. 10 Vantaggi per il bambino pag. 11 Vantaggi per la mamma pag. 11 La più antica fabbrica di latte: il latte materno pag. 12 Il colostro: il nettare della vita pag. 13 La montata lattea pag. 14 Pulizia del capezzolo pag. 15 Quando cominciare pag. 15 Posizioni dell'allattamento pag. 18 Ancoraggio e suzione pag. 21 Hai sufficientemente latte? pag. 23 Produrre latte è facile! pag. 25 Mangiare sano per te e per il tuo bambino pag. 26 Alcuni incidenti di percorso pag. 27 Uso del tiralatte pag. 29 5
Conservazione del latte materno pag. 30 Ricorda che pag. 31 I primi giorni insieme pag. 33 Cosa succede al neonato appena nasce? pag. 38 Puericultura generale pag. 39 La nuova famiglia pag. 44 Bibliografia pag. 45 6
INTRODUZIONE Accanto all'immensa felicità dell'evento esiste la fatica e l'impegno che la mamma affronterà per sostenere la cura e la crescita del proprio figlio/a. Lo scopo di questa piccola guida vuole essere quello di informare, sulla base delle attuali evidenze scientifiche disponibili, sulle prime cure da prestare ai neonati ed i particolare sull'importanza dell'allattamento materno affinché le neomamme e l'intera famiglia siano preparate a sostenere questa nuova avventura. Recependo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (1990), nei tre punti nascita della Provincia di Ravenna è stata effettuata negli ultimi anni una campagna promozionale per l'allattamento al seno. Cercare di proseguire, il più a lungo possibile, l'allattamento materno è quindi una sfida che richiede una forte motivazione ed un forte impegno per molti mesi. Il pediatra di famiglia, i pediatri ospedalieri, le puericultrici e la rete di ostetriche territoriali sono a disposizione per sostenere questo cammino. La guida contiene inoltre alcuni consigli di puericultura generale che possono essere utili soprattutto alle neomamme che sperimentano la nascita del loro primo figlio. 7
I dieci passi OMS-UNICEF per la promozione dell’allattamento al seno Passo 1 Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno e farlo conoscere a tutto il personale sanitario. Passo 2 Fornire a tutto il personale sanitario le competenze necessarie per l’attuazione completa di questo protocollo. Passo 3 Informare tutte le donne in stato di gravidanza sui vantaggi e le tecniche dell’allattamento al seno. Passo 4 Aiutare le madri ad iniziare l’allattamento al seno entro mezz’ora dal parto. Passo 5 Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso di separazione dal neonato. Passo 6 Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne su prescrizione medica. Passo 7 Sistemare i neonati nella stessa stanza della madre, in modo che stiano assieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale. 8
Passo 8 Incoraggiare l’allattamento al seno tutte le volte che il neonato piange o cerca il seno. Passo 9 Non usare tettarelle (biberon) o succhiotti durante il periodo dell’allattamento al seno. Passo 10 Favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica dell’allattamento al seno dove le madri possano rivolgersi dopo la dimissione dall’ospedale o dalla clinica. 9
La scelta migliore L'allattamento al seno è la scelta migliore per il tuo bambino nei primi mesi di vita. Nessun latte artificiale possiede le sue qualità. Il latte materno rappresenta un momento di grande intimità che rafforza la relazione madre neonato. Tutte le mammelle, se non in casi particolari, possono produrre latte. Le vere controindicazioni all'allattamento sono poche: sieropositività della madre per HIV, forte alcolismo e tabagismo, tossicodipendenza (sono state integrate con le indicazioni SIN). Capezzoli rientranti, seni piccoli, ragadi, parto cesareo, miopia non sono assolutamente controindicazioni all'allattamento. 10
Vantaggi per il bambino - E’ completo: ha tutta l’acqua che serve a dissetarlo (anche quando fa molto caldo) e contiene la giusta quantità di elementi per la crescita e lo sviluppo del bambino. - La composizione e il sapore del latte cambiano di giorno in giorno, da un’ora all’altra del giorno, dall’inizio alla fine della poppata. - Facilmente digeribile e facilita le funzioni digestive del neonato. - Il latte materno è specie specifico ed individuo specifico (ogni mamma produce il latte adatto al proprio bambino) quindi è sempre adeguato all’accrescimento del tuo bambino. - Contiene anticorpi che proteggono il bambino dalle infezioni intestinali, delle vie aeree e urinarie. - Previene precoci sensibilizzazioni ad alimenti. - Non usando il biberon e succhiotti i suoi dentini avranno meno problemi di carie. Vantaggi per la mamma - Protegge dalle complicazioni post parto come le emorragie. - Riduce il volume dell’utero riportandolo alla normalità. - Ritorno più veloce al peso originario. - Minore probabilità di sviluppare osteoporosi. - Minore incidenza di tumore alla mammella e all’ovaio. - Diminuisce il rischio di depressione post parto. 11
- E’ pratico: il latte materno non ha bisogno di integrazioni con altri alimenti o liquidi fino a 6 mesi (né camomilla, acqua, tisane), è sterile, sempre pronto, sempre caldo, non va mai a male. - E’ economico: non comporta nessuna spesa vi può essere un risparmio di circa 100 euro mensili ed è conveniente anche per il S.S.N. per un minor uso di farmaci, di visite mediche, meno ricoveri, meno assenze dal lavoro delle madri. - E’ ecologico: non ci sono contenitori da smaltire. La più antica fabbrica di latte: il latte materno Dopo il parto, lo stimolo provocato dalla suzione del neonato raggiunge, attraverso le vie nervose, il cervello materno che produce, da parte dell’ipofisi, la secrezione di 2 ormoni: la prolattina e l’ossitocina che portano alla produzione di latte. Più il tuo bambino succhia, più il cervello fa produrre latte, instaurando così il meccanismo di domanda/offerta. 12
SE NON RIESCI AD ALLATTARE NON SCORAGGIARTI, AVRAI ALTRI MODI PER AIUTARLO, CURARLO, AMARLO E DARGLI SOSTEGNO E PROTEZIONE. Il colostro: il nettare della vita È importante che tu dia al tuo bambino tutto il colostro che hai, allattandolo il più presto possibile dopo la nascita e tutte le volte che lo richiederà nei primi giorni. Tenendolo vicino a te anche il meccanismo di regolazione fra voi sarà facilitato. E’ il latte prodotto nei primi giorni dopo il parto. E’ denso e giallastro oppure di colore chiaro. Si tratta di un latte speciale, povero di grassi e ricco di carboidrati, proteine e anticorpi, in grado di aiutare il bambino a mantenersi 13
sano, prodotto in piccola quantità, comunque in grado di soddisfare pienamente il fabbisogno del neonato nei primi giorni di vita. I vantaggi del colostro sono: facile da digerire, scarto in quantità ma di elevato contenuto nutrizionale, con effetto lassativo sul bambino, che può così espellere le prime feci e, con esse, l’eccesso di bilirubina, aiutando a prevenire l’ittero. Questo processo naturale è responsabile dell’irrequietezza del neonato specie nella seconda giornata di vita quindi devi attaccare al seno il tuo bambino tutte le volte che lui lo richiede. Non devono essere somministrare aggiunte di latte (è dimostrato il rischio di allergia) o alti liquidi perché interferiscono meccanismo della domanda/offerta. La montata lattea La montata lattea è stimolata dalla suzione del neonato, prima attaccherai il tuo bambino prima arriverà il latte. Dopo pochi giorni il colostro si trasforma in latte maturo. La produzione di latte aumenta e il seno appare pieno, duro e pesante. In questa fase è necessario allattare spesso, lasciando al neonato libero accesso al seno, onde evitare la complicanza più comune: “l’ingorgo mammario”. 14
Pulizia del capezzolo Non è necessario pulire il seno in modo speciale, basta un po’ di acqua nella normale igiene quotidiana. Non è necessario pulire il seno prima e dopo la poppata. È bene evitare il sapone perché secca la pelle. L’ideale sarebbe che la pelle del capezzolo fosse sempre morbida e asciutta. Quindi fa bene tenere il seno all’aria e fa bene usare gocce del proprio latte. Nella prima settimana è normale che il capezzolo si irriti e che dia un po’ fastidio, il capezzolo si deve plasmare e adattare al palato del bambino. Il dolore poi passa. Quando cominciare Quando È bene cominciare il più presto possibile perché nella prima ora dopo il parto il neonato è particolarmente sveglio e curioso quindi allattate appena uscite dalla sala parto. 15
Anche se sei stanca, quando il tuo bambino fin dalla prima poppata comincia a succhiare, il tuo seno avvierà la produzione di latte. Dopo aver poppato lungamente dormirà diverse ore e ti darà modo di riposare. Durata La durata della poppata è variabile. Alcuni bambini sono molto svelti a succhiare e si staccano soddisfatti dopo poco tempo, altri sono più lenti e pigri e non sono soddisfatti prima di mezz’ora o anche più. Tutte queste differenze fanno parte della normale variabilità che deve esistere fra gli individui e se si accompagna ad un normale accrescimento vanno accettate con serenità. Frequenza Allatta quando il tuo bambino ha voglia di succhiare. Questo non significa quando piange ma anche quando muove la testa da una parte all’altra, quando si succhia le mani, quando si lecca le labbra. L’istinto e l’esperienza ti aiuteranno a riconoscere questi suoi gesti anticipando i pianti ed assecondare le sue richieste. Alimenta quindi il tuo bambino ogni volta che lo desidera. Ciò significa circa 6-12 pasti al giorno durante le prime giornate, perché la quantità di latte che assume è ancora scarsa e prontamente digerita. Il numero di pasti cambierà spontaneamente, con le variazioni di crescita, solitamente a 2 e 6 settimane di vita e a 3 e 6 mesi. 16
Un seno o due E’ bene svuotare un seno alla volta e lasciare attaccato il bambino quanto vuole. Quando il bambino si stacca o rallenta bruscamente il ritmo di suzione, è opportuno offrigli anche l’altro seno finché non s’addormenta o non smette di succhiare. In ogni caso il secondo seno va offerto per primo alla poppata successiva. Tutto questo perché il latte materno cambia composizione anche durante la poppata: all’inizio produce acqua e lattosio per dissetarlo e dopo produce proteine e grassi per sfamarlo. Per staccarlo dal seno, si deve introdurre delicatamente il mignolo nella bocca del bambino fino a che non si stacca senza tirare via il capezzolo. 17
La notte La prolattina è presente maggiormente durante la notte, quindi allattare di notte aiuta a mantenere alta la produzione di latte. Il modo migliore per gestire le poppate notturne è quello di tenere il bambino vicino a te così da riaddormentarvi entrambi. I bambini mangiano anche di notte. Posizioni dell’allattamento Non esiste una posizione ideale per allattare, tutte vanno bene purché la madre sia comoda e possa offrire al bambino una buona protrusione del capezzolo. Il bambino deve stare di fronte alla mamma, completamente su di un fianco con il pancino ben attaccato alla madre. Orecchio, spalla, fianco, sono in linea. 18
1. Posizione seduta Posiziona il bambino nel braccio corrispondente al seno che offri. Il bimbo è steso sul fianco con la faccia rivolta verso la mammella, appoggia il bambino sull’avambraccio e sostienilo bene. Fai in modo di avere la schiena ben appoggiata ad uno schienale e i piedi appoggiati ad uno sgabello per rilassare i muscoli addominali. 2. Variante della posizione seduta è la Posizione traversa Puoi sostenere il lattante con il braccio opposto al seno che offri, tenendogli la testa con la mano, il seno va sorretto con la mano omolaterale. 19
3. Posizione a palla di rugby Il bambino è tenuto sotto il braccio, come un pallone, con la sua testa sulla tua mano, la schiena viene sorretta dall'avambraccio (posizione preferita in caso di taglio cesareo). 4. Posizione sdraiata Se non si riesce a mantenere la posizione seduta, si può restare sdraiate col cuscino sotto la testa e la spalla. Girati sul fianco dal lato del seno che offri, metti il bambino parallelo a te, sempre girato sul fianco, con la bocca all'altezza del capezzolo. 20
Ancoraggio e suzione Devi sostenere il seno con il pollice sopra e le dita sotto, ad una buona distanza dall'areola (mano a "C"). Tocca le labbra del bimbo con il capezzolo finché non apre bene la bocca, metti il capezzolo dentro la bocca del bimbo e accostatelo al seno. Se l'ancoraggio è corretto, l'areola sarà quasi completamente coperta dalle labbra, può sporgere in parte superiormente, non devono sentirsi rumori a schiocco della lingua e la mandibola si muove avanti e indietro. Se sentite molto dolore probabilmente non si è ancorato bene. 21
Posizione giusta Figura 1 Ancoraggio corretto Posizione sbagliata Figura 2 Ancoraggio scorretto può causare ragadi Il naso del vostro bimbo può toccare il seno mentre si alimenta, solitamente riescono a respirare tranquillamente, ma se vi sembra che faccia troppo rumore o si affatichi a respirare potete premere dolcemente il vostro seno vicino al naso del bimbo, lasciandogli un po' di spazio. In sintesi Posizione 1. Neonato sul fianco allineato (orecchio, spalla, anca) 2. Rivolto verso la madre 3. Naso davanti al capezzolo 4. Sostenuto 22
Ancoraggio 1. Bocca ben aperta 2. Mento e naso aderenti al seno 3. Labbro inferiore rivolto all'esterno 4. Areola in parte visibile sopra il labbro superiore Suzione 1. Ritmo lento e profondo 2. E' possibile udire la deglutizione 3. Guance tonde senza fossette 4. Non schiocchi della lingua Una suzione corretta non è dolorosa. Se senti dolore probabilmente è il bambino che non è ancorato in maniera corretta. Hai sufficiente latte? Se il bambino si alimenta e riposa tranquillamente non è necessario fare la doppia pesata ad ogni pasto basterà pesarlo 1-2 volte la settimana ricordando che l'accrescimento medio è di 150-200 gr. la settimana nel primo mese. Durante la prima settimana non spaventarti se il tuo bambino non cresce. 23
E' normale che il tuo bambino cali: si chiama "calo fisiologico". Tutti i bambini nei primi giorni di vita perdono circa il 10% del peso iniziale che solitamente viene recuperato entro il 10° giorno di vita. Intorno a 2 e 6/8 settimane, al 3° e al 5°/6° mese ci sono i cosiddetti "scatti di crescita": il bambino aumenta le richieste di latte e a te servono un paio di giorni per gratificare questa richiesta, di conseguenza avrai un bambino un po' più agitato del solito che vorrà succhiare più spesso. Assecondalo Cerca soprattutto di riposare: è un momento difficile e avrai bisogno dell'aiuto dei tuoi familiari. In questi momenti è facile scoraggiarsi, ma tieni duro e vedrai che ce la farai. Se hai bisogno di aumentare la quantità di latte devi incoraggiare il tuo bambino a succhiare più a lungo e ad entrambe le mammelle. Trovati un ambiente tranquillo e una posizione comoda. Ricordati che è un errore saltare una poppata per fare più latte per la poppata successiva, meno allatti meno stimoli avrai per la produzione di latte. 24
Produrre latte è facile! 10 Punti per produrre latte in abbondanza 1. Poppate frequenti, no formula Più frequentemente si allatta più latte si produce. Se il tuo bambino prende latte artificiale, si sentirà troppo sazio per essere allattato frequentemente. 2. Tutto ciò di cui necessita è il latte materno! L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda che il tuo bambino beva latte materno per i primi 6 mesi di vita. Non è necessario dargli altri cibi o bevande. 3. Allattare tutte le volte che il bambino lo richiede Allatta il tuo bambino quando osservi i primi segni di fame: se il bambino è sveglio, si ciuccia il dito, muove gli occhi o la bocca o si stira. 4. Se non ha deglutito, non mangia Ascolta i rumori della deglutizione ti aiuiterà a capire se il bambino sta ricevendo abbastanza latte. 5. Di “no” ai ciucci e biberon Se utilizzi ciucci o biberon quando il bambino ha fame non puoi allattare frequentemente per produrre latte in abbondanza. 6. Dormi vicino al bambino e allattalo da distesa Puoi riposare mentre allatti il tuo bambino. 25
7. Mantieni la bocca del piccolo ben aperta come per sbadigliare con le labbra all’infuori La punta del capezzolo dovrebbe stare nella parte posteriore della gola del bambino. Il neonato deve stare di fronte, petto a petto, con il mento che tocca il seno. Una posizione corretta evita capezzoli doloranti. 8. Osserva il bambino non l’orologio Allatta il bambino quando ha fame e cambia il seno quando deglutisce lentamente o si stacca. 9. Vai ovunque! Pianifica di uscire con il tuo neonato, dappertutto, le prime settimane. 10. Non aspettare a chiedere aiuto se ne hai bisogno Se aspetti troppo tempo per ricevere aiuto, l’allattamento può risultare difficile. Continua ad allattare ne vale la pena. Mangiare sano per te e per il tuo bambino Non esistono regole specifiche, ma gli stessi principi per una corretta nutrizione sono applicabili alla madre che allatta come al resto della famiglia: cibi semplici, variati, distribuiti durante l'arco della giornata. Non ci sono cibi che si devono assumere (come a volte si dice del latte) o cibi che si devono evitare: attraverso la variazione del sapore del latte materno il bambino partecipa ai gusti alimentari della mamma. 26
Limitare il consumo di caffè e gli alcolici. Per quanto riguarda gli effetti dannosi del fumo di sigaretta è bene ricordare che ci sono effetti sulla quantità di latte (ipogalattia) ma anche e soprattutto sulla composizione che risulta essere impoverita dei lipidi "nobili", importanti per lo sviluppo del sistema nervoso. Nei casi più gravi si può verificare nel lattante una vera e propria intossicazione da nicotina (insonnia, tachicardia, irrequietezza, vomito, diarrea). Inoltre l'esposizione al fumo passivo di sigaretta causa infezioni aeree recidivanti (riniti, otiti, sinusiti, bronchiti e broncopolmoniti) e gioca un ruolo importante come fattore di rischio nella sindrome della morte improvvisa (SIDS). Alcuni incidenti di percorso Ragadi Si tratta di taglietti alla base dei capezzoli dovuti principalmente ad uno scorretto ancoraggio del bambino al seno. Si consiglia di: 1. Attaccare bene il bimbo e ricominciare tutte le volte che l'ancoraggio non è corretto 2. Dare prima il capezzolo meno dolente 3. Fare asciugare i capezzoli all'aria con sopra il proprio latte (il latte materno ha un grosso potere cicatrizzante) 4. Evitare reggiseni stretti e sintetici 5. Lavare il seno con acqua tiepida 6. Evitare l'ingorgo mammario 27
Ingorgo mammario E' dovuto alla montata lattea, il seno è congestionato e dolente a volte arrossato. Si previene e si cura posizionando correttamente il bambino al seno. Si consiglia di: 1. Attaccare spesso il bambino dalla parte ingorgata 2. Fare impacchi caldo umidi 3. Massaggiare il seno in direzione del capezzolo 4. Svuotare il seno con il tiralatte o con la spremitura manuale 5. Fare impacchi freddi per decongestionare e anestetizzare il seno lontano dalle poppate. Mastite Di solito è una conseguenza dell'ingorgo mammario o delle ragadi. Si manifesta con febbre, malessere generale, dolore e arrossamento al seno. Si può trattare come l'ingorgo mammario, ma se dovesse insorgere febbre o altri sintomi è necessario avvisare il proprio medico (si possono usare antibiotici e antipiretici) 28
Uso del tiralatte Può essere utilizzato per continuare a dare il latte al bimbo anche se la mamma deve andare a lavorare, quando il bambino nasce prematuro, quando c'è un eccesso di latte, quando per qualche ragione il bambino non succhia. Non si deve mai sostituire il tiralatte alla suzione del bambino se non ci sono reali difficoltà I tiralatte possono essere manuali o elettrici, si possono acquistare o prendere a noleggio, sono di facile utilizzo e pulizia. Per conservare il latte si usano appositi contenitori di vetro o di plastica con chiusura ermetica, sono in commercio anche pratici sacchetti. Ogni contenitore deve essere etichettato con la data e deve contenere piccole quantità (da 60 a 120 gr). - lavare mani e seno prima di usare il tiralatte - scrivere data e ora sull'etichetta della bottiglia - dopo l'utilizzo lavare con acqua e sapone ed eventualmente sterilizzare 29
Conservazione del latte materno Il latte materno ha proprietà antibatteriche per cui può stare a temperatura ambiente, senza essere contaminato, per diverse ore (4/5). Naturalmente è preferibile refrigerarlo in contenitori sterili. Frigorifero Il latte può rimanere per 72 ore dopo di che è meglio congelarlo. Congelatore piccolo Il latte si conserva per circa 3 mesi Congelatore profondo (-19°) il latte si mantiene anche per 6 mesi. Se per qualche motivo, il congelatore non funzionasse regolarmente, il latte dovrà essere gettato. Alcune madri cominciano a tirarsi il latte e a congelarlo molto prima di cominciare a lavorare così da averne una riserva disponibile. Il proprio latte congelato rappresenta una sicurezza psicologica per la madre che teme di cessarne o diminuire la produzione. Scongelamento Non si deve mai lasciare scongelare il latte a temperatura ambiente. Estrarre dal congelatore il contenitore, immergerlo in acqua calda, agitarlo bene per ridistribuire i grassi e utilizzarlo. Il latte non va mai ricongelato. 30
Per evitare la distribuzione di fattori immunologici ed enzimatici, il latte materno congelato non dovrebbe essere scaldato con forno a microonde. Agitarlo bene per ridistribuire i grassi che si sono depositati sulle pareti del contenitore. Il latte non si deve mai ricongelare. Il latte scongelato può essere conservato nel frigorifero ed utilizzato fino a 24 ore. Utilizzo del latto scongelato Si può usare il cucchiaio, il bicchiere, la siringa o il biberon a seconda dell'età del bambino e del desiderio della madre. Tuttavia se il bambino nelle prime settimane viene allattato sia al seno che al biberon può essere confuso nella suzione e poppare al seno meno efficacemente (può anche arrivare a rifiutare il seno). Una volta che il bambino ha superato le 4/6 settimane di età, questa confusione sarà meno probabile. Ricorda che - Per capire se il tuo bambino mangia abbastanza è sufficiente pesarlo una o due volte alla settimana e valutare le scariche fecali (da 1 a 5 scariche al dì) e le urine (6-7 pannolini bagnati). - I 2/3 del latte che il bambino assume in una poppata si forma mentre succhia, soltanto 1/3 è già presente nella mammella. 31
- Il tuo bambino non ha bisogno di liquidi aggiunti (acqua, camomilla), se ha sete chiederà una poppata in più. - I neonati mangiano anche di notte. - Guarda il tuo bambino e non l'orologio. - Se il latte scarseggia (può succedere più volte) spesso non è necessario ricorrere a latte artificiale, basta attaccare al seno il bambino più spesso e il latte si ripristina in pochi giorni. È un errore saltare una poppata pensando di risparmiare latte per quella successiva (il latte non si produce tra una poppata e l'altra, ma durante la poppata stessa). - La forma del capezzolo e della mammella non hanno importanza per la produzione di latte. - Si può allattare anche lavorando; il latte si estrae e si conserva in frigorifero e nel congelatore. - I bambini allattati al seno fanno un numero di poppate maggiore di quelli allattati artificialmente per la pronta digeribilità del latte materno. - Normalmente è il bambino che decide quando mangiare (alimentazione a richiesta) ma se è un dormiglione è bene stimolarlo a poppare almeno 6-7 volte al giorno. - Il latte materno può rappresentare l'alimento esclusivo per tutti i primi 6 mesi compiuti di vita. - Svezzamento non significa smettere di allattare. - Se il latte materno non è sufficiente dovranno essere utilizzati "latti adattati" per l'infanzia. Il latte vaccino è da introdurre dopo l'anno di vita. 32
- Non dare succhiotti e tettarelle almeno nelle prime 4-6 settimane. - Qualsiasi problema riscontri, non scoraggiarti mai e chiedi aiuto a persone competenti, riuscirai così a proteggere il tuo allattamento. I primi giorni insieme Ciò che deve affrontare il neonato, alla nascita, non ha eguali nell'esperienza umana. Mentre il bambino si trovava dentro di voi, il vostro corpo si occupava del suo. Gli procurava nutrimento e ossigeno, asportava i suoi residui, lo manteneva al caldo e protetto. Ora che è separato da voi deve provvedere a se stesso. Se in questi primi giorni vi lascerete guidare dagli impulsi del vostro corpo e dalle reazioni fisiche del vostro bambino, riuscirete a trattarlo nel modo in cui ha bisogno di essere trattato. I suoi bisogni, semplici e ripetitivi, devono essere soddisfatti subito e con semplicità. Ha bisogno di nutrimento e di acqua sottoforma di latte; ha bisogno del calore e del conforto di braccia che lo cullino, del morbido tepore di una copertina che lo avvolge; ha bisogno di essere pulito quel tanto che basta ad evitare irritazioni della pelle; ha bisogno di protezione. Questo è tutto ciò di cui ha bisogno. Questo è un periodo di adattamento: molti segni o sintomi, che spesso vengono considerati dalla madre come patologia, non sono altro che adattamenti fisiologici che non hanno bisogno di niente. 33
- Mani e/o piedi bluastri Il sistema circolatorio è ancora immaturo e non riesce a irrorare bene le estremità. - Macchie bluastre Dette macchie mongoliche sono accumuli di pigmento sotto la pelle. Sono più comuni in neonati scuri di pelle. Non sono lividi. - Macchioline Le più comuni sono di colore rosso, giallastre al centro. Si tratta dell'eritema tossico dovuta al funzionamento ancora imperfetto della pelle e dei pori. Scompaiono in una decina di giorni. - Lanugine Più evidente sulla fronte, sugli arti e sul dorso, è una caratteristica del pretermine, ma si può presentare anche nel nato a termine. Compare verso la ventesima settimana di gestazione e scompare entro la prima settimana di vita. - Angiomi piani Con una frequenza dal 30 al 50% sono presenti alla nascita macchie rossastre alla nuca, labbro superiore, palpebre e fronte. Generalmente scompaiono entro il primo-secondo anno di vita - Milio facciale Micropapule bianche, lievemente rilevate sul viso, soprattutto fronte, naso, guance, mento. Scompaiono da sole entro la prima settimana di vita - Cefaloematoma Edema superficiale della cute della testa e non del cervello. Si risolve in poche settimane. 34
- Testa Si può presentare allungata con bozze o sporgenze dovute al fatto che le ossa parietali della testina sono strutturate in modo da muoversi e deformarsi durante il parto per consentire alla testa di passare attraverso la vagina. - Genitali Possono essere più grandi del normale perché gli ormoni della madre sono passati nella circolazione del bambino provocando un gonfiore temporaneo. Maschi: pene e la pelle che lo ricopre sono a volte uniti e si separano nei primi anni. Non cercate di tirare indietro la pelle, potreste fargli male. Femmine: nella prima settimana ci possono essere delle piccole perdite ematiche (dovute agli ormoni materni) e delle secrezioni biancastre che finiranno in pochi giorni. - Urina rossastra All'inizio l'urina contiene degli urati (sali minerali) che colorano di rosso mattone il pannolino. Può sembrare sangue. Se si è nel dubbio consultare una persona competente. - Feci Le prime feci del neonato si chiamano "meconio" e sono di colore verde o nero-verdastro, appiccicose e dense. Il meconio dura per un paio di giorni. Le feci del neonato allattato al seno sono frequenti, giallastre e semifluide e pastose. Le feci del neonato allattato artificialmente sono più solide, con colore più marroncino. 35
- Starnuti Il neonato starnutisce frequentemente ma non è raffreddore: è solo una ipersensibilità della mucosa nasale. Sono importanti per liberare i condotti ed impedire alla polvere di penetrare nei polmoni attraverso il naso. - Respiro Il neonato ha i polmoni piccoli ed ha un respiro così lieve che può essere difficile sentirlo. Il respiro si farà più forte a mano a mano che cresce. In alcuni casi può essere frequente e rumoroso ed emettere suoni sibilanti da sembrare raffreddati - Singhiozzo E’ una situazione assolutamente normale della quale non occorre preoccuparsi. - Rigurgito È un evento molto frequente. Nella maggior parte dei casi la risoluzione è spontanea entro pochi mesi. - Strabismo Molti neonati con occhi perfettamente normali, nei primi giorni di vita sembrano strabici. È dovuto alla mancanza di forza dei muscoli attorno agli occhi ed al mancato controllo di essi da parte del neonato. 36
- Vescicole labbro superiore Si chiamano vescicole da suzione e sono dovute alla suzione del bambino. Possono manifestarsi in qualsiasi momento dell'allattamento e compaiono facilmente tra un pasto e l'altro. Non hanno importanza. - Lacrime Quasi tutti i neonati piangono senza lacrime fino a 4-6 settimane - Calo fisiologico E’ un fenomeno naturale che compare in tutti i neonati durante i primi 2/3 giorni di vita ed è da attribuirsi ad un eccesso di liquidi che il piccolo perde con la sudorazione, le urine e le prime feci (il cosiddetto meconio). In natura il neonato sano a termine è attrezzato per tollerare il periodo di attesa della montata lattea. Il neonato normalmente cala di peso per i primi 4-5 giorni: il calo ponderale è di solito tra il 5 ed il 10 % del peso alla nascita. - Ittero fisiologico Si può manifestare in 2° 4° giornata di vita con un colorito giallastro della pelle dovuto ad un accumulo di bilirubina nel sangue. La luce del giorno o specifiche lampade fanno aumentare il metabolismo e l'eliminazione della bilirubina. È per questo che i neonati affetti da ittero patologico, vengono curati sotto delle lampade speciali (fototerapia). Il neonato viene ricoverato in pediatria ma la madre può continuare ad allattare al seno il suo bambino. 37
Cosa succede al neonato appena nasce? Nelle prime ore dopo la nascita, se il parto è andato bene e il bambino è sano, vengono effettuate alcune operazioni per preparare il bambino alla vita extrauterina e per controllare le sue condizioni generali di salute. Il neonato viene appoggiato sull'addome della mamma, perché possa percepire subito il calore del corpo e del legame che li ha uniti per i nove mesi. Questa operazione è molto importante perché infonde serenità nel neonato e favorisce l'attaccamento al seno. Viene poi tagliato il cordone ombelicale, viene reciso quel fondamentale canale di comunicazione fra mamma e bambino che portava al feto il nutrimento. Dopodiché il bimbo viene lavato e misurato: vengono presi in considerazione il peso (in media tra 2,5 e 4 Kg), la lunghezza (in media tra 47 e 52 cm) e la circonferenza cranica (tra 32 e 36 cm). Inoltre viene messa una crema di antibiotico negli occhi del neonato, per prevenire un'infezione della congiuntiva, che può essere portata da un germe presente nelle vie genitali femminili e viene somministrata al bambino anche una piccola quantità di vitamina K, per prevenire problemi di coagulazione. Gli viene messo al polso un braccialetto di riconoscimento. L'indice di Apgar: è la misura di valutazione dello stato di salute del neonato, che viene effettuata al primo e al quinto minuto di vita, e che assegna un punteggio sulla base di cinque parametri: il battito cardiaco, il respiro, il colore della pelle, il tono muscolare, i riflessi. Per ogni voce viene assegnato un punteggio da 0 a 2. Per un neonato nato a termine (dopo la 38° settimana) è normale un punteggio da 7 in su. 38
Puericultura generale Igiene Il bagnetto I neonati vengono lavati subito alla nascita e possono essere lavati quotidianamente. - Quante volte alla settimana? Preferiamo non dare regole. - Quante ore dopo mangiato? Anche subito dopo in quanto il bagnetto viene fatto a temperatura corporea, sui 37°C, e non esiste il pericolo della congestione. - Per quanto tempo? Pochi minuti all'inizio e, gradualmente, più a lungo senza superare i 10-15 minuti mantenendo la temperatura dell'acqua costante (per quanto gli piaccia l'acqua non è un pesciolino). - In che momento della giornata? Ogni madre saprà scegliere il momento giusto in base al carattere del bambino. In genere il bagno ha un effetto rilassante quindi si consiglia di farlo alla sera, per favorirgli il sonno. Alcuni bambini, però, con il bagnetto si esaltano e invece di addormentarsi si ricaricano. In tali casi il bagnetto andrà fatto durante la giornata. - Con quali prodotti? C'è l'imbarazzo della scelta ma è meglio dirvi quali prodotti non usare: il borotalco in polvere o altre polveri aspersorie e i "cotton fioc"- 39
- Come lavarlo? Il bebè va adagiato in vasca con gesti pacati ma sicuri, immergendolo nell'acqua gradualmente. Il piccolo va sostenuto passando un braccio dietro la schiena e appoggiando il capo sull'avambraccio. Con la mano libera si procede poi alla pulizia del viso, collo, torace e gambine. Poi il bebè va girato sorreggendogli il petto con il braccio, per detergergli la schiena e il sederino. - Come asciugarlo? Terminato il bagnetto occorre asciugare accuratamente il bebè: è opportuno tamponarlo con la massima delicatezza per non irritare la pelle e asciugare bene le zone delle pieghe (inguine, sederino, ascelle) per prevenire il ristagno di umidità che favorisce la macerazione della cute. 40
Pulizia dei genitali Se è un maschietto non cercare di tirare indietro la pelle del pene per pulirlo all'interno del prepuzio; spesso il prepuzio è molto adeso al glande e solo con l'accrescimento del pene si scollerà spontaneamente. Se è una femminuccia pulire i suoi genitali avendo l'accortezza di effettuare il movimento dall'avanti all'indietro evitando così di trasportare eventuali germi provenienti dalla zona anale verso la zona dei genitali. Pulizia del naso e delle orecchie Per pulire le narici , se necessario, va utilizzato materiale morbido come piccoli batuffoli di cotone, agendo delicatamente e spruzzando, se necessario, qualche goccia di soluzione fisiologica (si acquista in farmacia anche già confezionata in comode fialette spremibili); verrà provocato come riflesso lo starnuto, che aiuterà il vostro bambino nell'espulsione delle eventuali secrezioni formatesi nel nasino. Per la pulizia delle orecchie ricordarsi che è necessario pulire solo il padiglione auricolare, cioè la parte esterna, senza entrare dentro: potrebbe, infatti, risultare dannoso. Utilizzare batuffoli di cotone imbevuti con acqua tiepida. Pulizia degli occhi Al mattino, quando lo cambi, lavagli la faccia solo con acqua. Se ha secrezioni, consulta il pediatra. 41
Pulizia delle mani e dei piedi Le mani vanno lavate spesso, perché il bambino spesso se le porta alla bocca. Nei primi giorni di vita le unghie sono molto morbide e tendono a sfaldarsi spontaneamente. Eventualmente utilizzare una limetta per unghie al posto delle forbicine, così da essere certe di non poter in nessun caso lesionarlo. In seguito utilizzare forbici a punta arrotondata, tagliarle a forma quadrata per evitare che si formino punte che potrebbero graffiarlo. Cordone ombelicale Per evitare infezioni e favorire il distacco la cosa più importante è mantenerlo pulito e asciutto. Il "moncone ombelicale" è il residuo del cordone ombelicale ed è lungo alcuni centimetri, è stretto da una pinza che può essere rimossa dopo 48 ore. Con il passare del tempo diventa scuro e secco e poi si stacca attorno al 10° giorni se è piccolo e sottile, in tempi più lunghi se è grande e consistente. Se noti tracce di sangue è normale: sono capillari rotti dovuti al distacco dei tessuti. E’ sufficiente pulirlo e asciugarlo. 42
Temperatura Nei primi mesi di vita i meccanismi di regolazione della temperatura non sono sufficienti per cui il bambino potrebbe soffrire il freddo, e anche il caldo, di più di un bambino più grande o di un adulto. Spetta quindi a noi adulti vestirlo in modo adeguato e farlo soggiornare in locali con una temperatura e un grado di umidità adeguati onde evitare che abbia freddo oppure sudi. In genere, per il timore che il bambino possa avere troppo freddo, viene coperto troppo o fatto stare in locali con temperatura eccessiva. Ricordate che le mani, e i piedi, dei bambini nel primo mese di vita, sono freddi ma questo non significa che abbiano freddo. Per valutare se il bambino ha freddo o caldo toccatelo con le vostre mani, possibilmente non gelate, dietro al collo. Se è sudato questo è un segno indubitabile che fa tropo caldo o è coperto troppo. Nel caso di un neonato a termine, sano, vestito, l'ambiente in casa dovrebbe avere una temperatura di 20- 22° di giorno e un po' meno di notte ed una adeguata umidità. Dopo il primo mese di vita la temperatura può essere sui 20 gradi di giorno e 18 gradi di notte. Prevenzione della SIDS La SIDS (morte in culla) è la prima causa di morte nell'età da 1 a 12 mesi nei paesi industrializzati. Per prevenirla: - Fare dormire in neonato a pancia in alto su un materasso rigido senza cuscino con le coperte ben rimboccate e le mani libere - Evitare il surriscaldamento nella stanza - Non fumare - L'allattamento al seno è stato dimostrato un fattore protettivo in varie pubblicazioni scientifiche 43
Passeggiate Il bambino può uscire fin dai primi giorni di vita. È necessario adeguare le uscite all'età del bambino ed al tempo e, comunque, salvo rare eccezioni, il bambino che esce tanto e con qualsiasi tempo sta meglio, è più tranquillo e si ammala di meno del bambino che sta tanto in casa. Può e deve uscire in qualsiasi stagione. Il bambino va vestito "a strati", leggero sotto e coperto sopra, in modo da poterlo tenere "sempre a temperatura giusta" anche quando si passa dall'ambiente aperto ad uno chiuso (ristorante, negozio etc.). Se fa molto caldo utilizzate tranquillamente l'aria condizionata senza esagerare. La nuova famiglia La maggior parte delle coppie ricorda questi giorni come un periodo di grande emozione e confusione. Il tuo equilibrio ormonale non si ancora ristabilito, il latte non si è ancora completamente formato, il tuo corpo sta lottando per riacquisire il suo equilibrio. In ogni momento di debolezza e di stanchezza, appoggiati con fiducia al tuo compagno e cerca in lui conforto. È L'INIZIO DI UNA MAGNIFICA AVVENTURA… 44
Bibliografia American Accademy of Pediatrics: Workgroup of Breastfeeding, Breastfeeding and the use of hu,nan milk Centre for breastfeeding information, Scoperte recenti sull'allattamento, L.L.League Italia, 1999. Davanzo R., Farmaci e allattamento: un approccio teorico e pratico. Medico Bambino Davanzo R., Manuale dell'allattamento al seno. Il Pensiero Scientifico, 1985. Dichiarazione congiunta OMS - UNICEF, I dieci passi per allattare con successo al seno, Ginevra 1989. Kniedel S. Allattare oltre l'anno, 1999. La Leche League Italia, "L'arte dell'allattamento materno". SIN Raccomandazioni sull'allattamento per i nati a termine di peso ap- propriato, sano; Medico e bambino 2002; 21:91/98 Panizon F. Cari Genitori. Edizioni Laterza, 1998. M. Stoppare, Guida alla cura del bambino, Mondadori SITI INTERNET Utenti.lycos.it/lgiangrande53 www.comisi.com www.farmasalute.it www.ilmiobaby.com www.mammaepapa.it www.neonatologia-online.it www.pianetabimbi.com 45
Se hai bisogno di aiuto ci puoi contattare a questi numeri Ravenna DIMISSIONI PROTETTE ( 3358283354 OSTETRICHE PRESIDIO OSPED. ( 0544 285439 NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO ( 0544 285446 OSTETRICHE CONSULTORIO: l Ravenna - Via Berlinguer, 11 ( 0544 286930 dal lun. al ven. 10-13 - dal lun. al giov. 14,30-17,30 l Ravenna - Via Pola, 15 ( 0544 287213 ( 0544 286930 dal lun. al ven. 10-13 - dal lun. al giov. 14,30-17,30 l Cervia - Via Ospedale, 17 ( 0544 917634 ( 0544 286930 dal lun. al ven. 10-13 - lun. e giov. 14,30-16,30 Lugo DIMISSIONI PROTETTE ( 3357714760 OSTETRICHE PRESIDIO OSPED. ( 0545 214424 NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO ( 0545 214429 ( 0545 214404 OSTETRICHE CONSULTORIO: l Lugo - Viale Masi, 22 ( 0545 213941 dal lun. al ven. 10-13 - lun. e merc. 14,30-17,30 Faenza DIMISSIONI PROTETTE ( 3351374825 OSTETRICHE PRESIDIO OSPED. ( 0546 601988 ( 0546 601453 NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO ( 0546 601430 OSTETRICHE CONSULTORIO: l Faenza - Via Zaccagnini, 22 ( 0546 602055 dal lun. al ven. 10-13 - mar. e giov. 14,30-17,30 46
Numero Verde del Servizio Sanitario Regionale: Operatori qualificati rispondono da lunedì a venerdì dalle ore 8:30 alle ore 17:30 il sabato mattina dalle ore 8:30 alle ore 13:30 Sito internet Azienda USL di Ravenna: www.ausl.ra.it (1° stampa: febbraio 2005 - agg.to marzo 2013 ) Stampa a cura del Centro Stampa dell'Azienda USL di Ravenna EDITORIA N.00109
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