Scegliere di allattare al seno - Informazioni utili

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Scegliere di allattare al seno - Informazioni utili
Dipartimento Cure Primarie
    U.O. Consultori Familiari

    Dipartimento Maternità, Infanzia, Età Evolutiva
    UU.OO. Pediatria e UU.OO. Ginecologia e Ostetricia

Scegliere di allattare
al seno

                         Informazioni utili
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Scegliere di allattare
al seno

                         Informazioni utili
Scegliere di allattare al seno - Informazioni utili
U.O. AFFARI GENERALI E SEGRETERIA
Composizione ed impaginazione: Claura Campanini
Stampa: a cura del Centro Stampa Aziendale
Ravenna: 1° stampa 11.02.2005 - agg.to: marzo 2013

                                       4
Scegliere di allattare al seno - Informazioni utili
INDICE

Introduzione                                        pag.   7

I dieci passi OMS-UNICEF per la promozione
dell’allattamento al seno                           pag.   8

La scelta migliore                                  pag. 10

Vantaggi per il bambino                             pag. 11

Vantaggi per la mamma                               pag. 11

La più antica fabbrica di latte: il latte materno   pag. 12

Il colostro: il nettare della vita                  pag. 13

La montata lattea                                   pag. 14

Pulizia del capezzolo                               pag. 15

Quando cominciare                                   pag. 15

Posizioni dell'allattamento                         pag. 18

Ancoraggio e suzione                                pag. 21

Hai sufficientemente latte?                         pag. 23

Produrre latte è facile!                            pag. 25

Mangiare sano per te e per il tuo bambino           pag. 26

Alcuni incidenti di percorso                        pag. 27

Uso del tiralatte                                   pag. 29

                                     5
Conservazione del latte materno         pag. 30

Ricorda che                             pag. 31

I primi giorni insieme                  pag. 33

Cosa succede al neonato appena nasce?   pag. 38

Puericultura generale                   pag. 39

La nuova famiglia                       pag. 44

Bibliografia                            pag. 45

                             6
INTRODUZIONE

                                   Accanto all'immensa felicità
                                   dell'evento esiste la fatica e
                                   l'impegno che la mamma
                                   affronterà per sostenere la
                                   cura e la crescita del proprio
                                   figlio/a. Lo scopo di questa
                                   piccola guida vuole essere
                                   quello di informare, sulla
                                   base delle attuali evidenze
scientifiche disponibili, sulle prime cure da prestare ai neonati
ed i particolare sull'importanza dell'allattamento materno
affinché le neomamme e l'intera famiglia siano preparate a
sostenere questa nuova avventura.
Recependo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (1990), nei tre punti nascita della Provincia di Ravenna
è stata effettuata negli ultimi anni una campagna
promozionale per l'allattamento al seno.
Cercare di proseguire, il più a lungo possibile, l'allattamento
materno è quindi una sfida che richiede una forte motivazione
ed un forte impegno per molti mesi. Il pediatra di famiglia, i
pediatri ospedalieri, le puericultrici e la rete di ostetriche
territoriali sono a disposizione per sostenere questo cammino.
La guida contiene inoltre alcuni consigli di puericultura
generale che possono essere utili soprattutto alle neomamme
che sperimentano la nascita del loro primo figlio.

                               7
I dieci passi OMS-UNICEF per la
promozione dell’allattamento al seno

Passo 1   Definire un protocollo scritto per l’allattamento al
          seno e farlo conoscere a tutto il personale sanitario.

Passo 2   Fornire a tutto il personale sanitario le competenze
          necessarie per l’attuazione completa di questo
          protocollo.

Passo 3   Informare tutte le donne in stato di gravidanza sui
          vantaggi e le tecniche dell’allattamento al seno.

Passo 4   Aiutare le madri ad iniziare l’allattamento al seno
          entro mezz’ora dal parto.

Passo 5   Mostrare alle madri come allattare e come mantenere
          la secrezione lattea anche nel caso di separazione
          dal neonato.

Passo 6   Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi
          dal latte materno, tranne su prescrizione medica.

Passo 7   Sistemare i neonati nella stessa stanza della madre,
          in modo che stiano assieme 24 ore su 24 durante la
          permanenza in ospedale.

                             8
Passo 8    Incoraggiare l’allattamento al seno tutte le volte che
           il neonato piange o cerca il seno.

Passo 9    Non usare tettarelle (biberon) o succhiotti durante il
           periodo dell’allattamento al seno.

Passo 10   Favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica
           dell’allattamento al seno dove le madri possano
           rivolgersi dopo la dimissione dall’ospedale o dalla
           clinica.

                              9
La scelta migliore

L'allattamento al seno è la scelta migliore per il tuo bambino nei
primi mesi di vita.
Nessun latte artificiale possiede le sue qualità.
Il latte materno rappresenta un momento di grande intimità che
rafforza la relazione madre neonato.
Tutte le mammelle, se non in casi particolari, possono produrre
latte.
Le vere controindicazioni all'allattamento sono poche: sieropositività
della madre per HIV, forte alcolismo e tabagismo, tossicodipendenza
(sono state integrate con le indicazioni SIN).
Capezzoli rientranti, seni piccoli, ragadi, parto cesareo,
miopia non sono assolutamente controindicazioni
all'allattamento.

                                 10
Vantaggi per il bambino

-   E’ completo: ha tutta l’acqua che serve a dissetarlo (anche
    quando fa molto caldo) e contiene la giusta quantità di elementi
    per la crescita e lo sviluppo del bambino.
-   La composizione e il sapore del latte cambiano di giorno in
    giorno, da un’ora all’altra del giorno, dall’inizio alla fine della
    poppata.
-   Facilmente digeribile e facilita le funzioni digestive del neonato.
-   Il latte materno è specie specifico ed individuo specifico (ogni
    mamma produce il latte adatto al proprio bambino) quindi è
    sempre adeguato all’accrescimento del tuo bambino.
-   Contiene anticorpi che proteggono il bambino dalle infezioni
    intestinali, delle vie aeree e urinarie.
-   Previene precoci sensibilizzazioni ad alimenti.
-   Non usando il biberon e succhiotti i suoi dentini avranno meno
    problemi di carie.

Vantaggi per la mamma

- Protegge dalle complicazioni post parto come le emorragie.
- Riduce il volume dell’utero riportandolo alla normalità.
- Ritorno più veloce al peso originario.
- Minore probabilità di sviluppare osteoporosi.
- Minore incidenza di tumore alla mammella e all’ovaio.
- Diminuisce il rischio di depressione post parto.

                                 11
- E’ pratico: il latte materno non ha bisogno di integrazioni con
   altri alimenti o liquidi fino a 6 mesi (né camomilla, acqua, tisane),
   è sterile, sempre pronto, sempre caldo, non va mai a male.
- E’ economico: non comporta nessuna spesa vi può essere un
   risparmio di circa 100 euro mensili ed è conveniente anche
   per il S.S.N. per un minor uso di farmaci, di visite mediche,
   meno ricoveri, meno assenze dal lavoro delle madri.
- E’ ecologico: non ci sono contenitori da smaltire.

La più antica fabbrica di latte:
il latte materno

Dopo il parto, lo stimolo provocato dalla suzione del neonato
raggiunge, attraverso le vie nervose, il cervello materno che
produce, da parte dell’ipofisi, la secrezione di 2 ormoni: la prolattina
e l’ossitocina che portano alla produzione di latte.
Più il tuo bambino succhia, più il cervello fa produrre latte,
instaurando così il meccanismo di domanda/offerta.

                                  12
SE NON RIESCI AD
                                              ALLATTARE          NON
                                              SCORAGGIARTI,
                                              AVRAI ALTRI MODI
                                              PER       AIUTARLO,
                                              CURARLO, AMARLO
                                              E             DARGLI
                                              SOSTEGNO                E
                                              PROTEZIONE.

Il colostro: il nettare della vita

                                        È importante che tu dia al
                                        tuo    bambino        tutto   il
                                        colostro        che        hai,
                                        allattandolo il più presto
                                        possibile dopo la nascita e
                                        tutte le volte che lo
                                        richiederà nei primi giorni.
                                        Tenendolo vicino a te
                                        anche il meccanismo di
                                        regolazione fra voi sarà
                                        facilitato.

E’ il latte prodotto nei primi giorni dopo il parto.
E’ denso e giallastro oppure di colore chiaro.
Si tratta di un latte speciale, povero di grassi e ricco di carboidrati,
proteine e anticorpi, in grado di aiutare il bambino a mantenersi

                                  13
sano, prodotto in piccola quantità, comunque in grado di soddisfare
pienamente il fabbisogno del neonato nei primi giorni di vita.
I vantaggi del colostro sono: facile da digerire, scarto in quantità
ma di elevato contenuto nutrizionale, con effetto lassativo sul
bambino, che può così espellere le prime feci e, con esse, l’eccesso
di bilirubina, aiutando a prevenire l’ittero.
Questo processo naturale è responsabile dell’irrequietezza del
neonato specie nella seconda giornata di vita quindi devi attaccare
al seno il tuo bambino tutte le volte che lui lo richiede.
Non devono essere somministrare aggiunte di latte (è
dimostrato il rischio di allergia) o alti liquidi perché interferiscono
meccanismo della domanda/offerta.

La montata lattea

La montata lattea è stimolata dalla suzione del neonato, prima
attaccherai il tuo bambino prima arriverà il latte.
Dopo pochi giorni il colostro si trasforma in latte maturo. La
produzione di latte aumenta e il seno appare pieno, duro e pesante.
In questa fase è necessario allattare spesso, lasciando al
neonato libero accesso al seno, onde evitare la complicanza
più comune: “l’ingorgo mammario”.

                                 14
Pulizia del capezzolo

Non è necessario pulire il seno in modo speciale, basta un po’ di
acqua nella normale igiene quotidiana.
Non è necessario pulire il seno prima e dopo la poppata.

                                 È bene evitare il sapone perché
                                 secca la pelle. L’ideale sarebbe
                                 che la pelle del capezzolo fosse
                                 sempre morbida e asciutta.

                                 Quindi fa bene tenere il seno
                                 all’aria e fa bene usare gocce
                                 del proprio latte.
Nella prima settimana è normale che il capezzolo si irriti e che dia
un po’ fastidio, il capezzolo si deve plasmare e adattare al palato
del bambino. Il dolore poi passa.

Quando cominciare

Quando
È bene cominciare il più presto possibile perché nella prima ora
dopo il parto il neonato è particolarmente sveglio e curioso quindi
allattate appena uscite dalla sala parto.

                                15
Anche se sei stanca, quando il tuo
                                   bambino fin dalla prima poppata
                                   comincia a succhiare, il tuo seno
                                   avvierà la produzione di latte.
                                   Dopo aver poppato lungamente
                                   dormirà diverse ore e ti darà
                                   modo di riposare.

Durata
La durata della poppata è variabile.
Alcuni bambini sono molto svelti a succhiare e si staccano
soddisfatti dopo poco tempo, altri sono più lenti e pigri e non sono
soddisfatti prima di mezz’ora o anche più.
Tutte queste differenze fanno parte della normale variabilità che
deve esistere fra gli individui e se si accompagna ad un normale
accrescimento vanno accettate con serenità.

Frequenza
Allatta quando il tuo bambino ha voglia di succhiare.
Questo non significa quando piange ma anche quando muove la
testa da una parte all’altra, quando si succhia le mani, quando si
lecca le labbra. L’istinto e l’esperienza ti aiuteranno a riconoscere
questi suoi gesti anticipando i pianti ed assecondare le sue richieste.
Alimenta quindi il tuo bambino ogni volta che lo desidera.
Ciò significa circa 6-12 pasti al giorno durante le prime giornate,
perché la quantità di latte che assume è ancora scarsa e
prontamente digerita.
Il numero di pasti cambierà spontaneamente, con le variazioni
di crescita, solitamente a 2 e 6 settimane di vita e a 3 e 6 mesi.
                                 16
Un seno o due
E’ bene svuotare un seno alla volta e lasciare attaccato il bambino
quanto vuole.
Quando il bambino si stacca o rallenta bruscamente il ritmo di
suzione, è opportuno offrigli anche l’altro seno finché non
s’addormenta o non smette di succhiare.
In ogni caso il secondo seno va offerto per primo alla poppata
successiva.
Tutto questo perché il latte materno cambia composizione
anche durante la poppata: all’inizio produce acqua e lattosio
per dissetarlo e dopo produce proteine e grassi per sfamarlo.

Per staccarlo dal seno, si deve introdurre delicatamente il mignolo
nella bocca del bambino fino a che non si stacca senza tirare via
il capezzolo.

                               17
La notte
La    prolattina      è      presente
maggiormente durante la notte,
quindi allattare di notte aiuta a
mantenere alta la produzione di latte.
Il modo migliore per gestire le
poppate notturne è quello di tenere
il bambino vicino a te così da
riaddormentarvi entrambi.
I bambini mangiano anche di notte.

Posizioni dell’allattamento

Non esiste una posizione ideale per allattare, tutte vanno bene
purché la madre sia comoda e possa offrire al bambino una buona
protrusione del capezzolo.
Il bambino deve stare di fronte alla mamma, completamente su di
un fianco con il pancino ben attaccato alla madre.
Orecchio, spalla, fianco, sono in linea.

                                18
1. Posizione seduta
   Posiziona il bambino nel
   braccio corrispondente
   al seno che offri. Il
   bimbo è steso sul fianco
   con la faccia rivolta
   verso la mammella,
   appoggia il bambino
   sull’avambraccio        e
   sostienilo bene.
   Fai in modo di avere la schiena ben appoggiata ad uno schienale
   e i piedi appoggiati ad uno sgabello per rilassare i muscoli
   addominali.

2. Variante della posizione seduta è la
   Posizione traversa
   Puoi sostenere il lattante
   con il braccio opposto al
   seno che offri, tenendogli
   la testa con la mano, il
   seno va sorretto con la
   mano omolaterale.

                                19
3. Posizione a palla di rugby
   Il bambino è tenuto sotto
   il braccio, come un
   pallone, con la sua testa
   sulla tua mano, la schiena
   viene            sorretta
   dall'avambraccio
   (posizione preferita in
   caso di taglio cesareo).

4. Posizione sdraiata
   Se non si riesce a
   mantenere la posizione
   seduta, si può restare
   sdraiate col cuscino sotto
   la testa e la spalla.
   Girati sul fianco dal lato
   del seno che offri, metti
   il bambino parallelo a te,
   sempre girato sul fianco,
   con la bocca all'altezza
   del capezzolo.

                                20
Ancoraggio e suzione

                    Devi sostenere il seno con il
                    pollice sopra e le dita sotto, ad
                    una buona distanza dall'areola
                    (mano a "C").

                    Tocca le labbra del bimbo con
                    il capezzolo finché non apre
                    bene la bocca, metti il
                    capezzolo dentro la bocca del
                    bimbo e accostatelo al seno.

                    Se l'ancoraggio è corretto,
                    l'areola       sarà       quasi
                    completamente coperta dalle
                    labbra, può sporgere in parte
                    superiormente, non devono
                    sentirsi rumori a schiocco
                    della lingua e la mandibola si
                    muove avanti e indietro. Se
                    sentite     molto       dolore
                    probabilmente non si è
                    ancorato bene.

               21
Posizione giusta

                                                     Figura 1

                                                     Ancoraggio
                                                     corretto

                 Posizione sbagliata

                                                     Figura 2
                                                     Ancoraggio
                                                     scorretto
                                                     può causare
                                                     ragadi

Il naso del vostro bimbo può toccare il seno mentre si alimenta,
solitamente riescono a respirare tranquillamente, ma se vi sembra
che faccia troppo rumore o si affatichi a respirare potete premere
dolcemente il vostro seno vicino al naso del bimbo, lasciandogli
un po' di spazio.

In sintesi

Posizione
1.   Neonato sul fianco allineato (orecchio, spalla, anca)
2.   Rivolto verso la madre
3.   Naso davanti al capezzolo
4.   Sostenuto
                                22
Ancoraggio
1.   Bocca ben aperta
2.   Mento e naso aderenti al seno
3.   Labbro inferiore rivolto all'esterno
4.   Areola in parte visibile sopra il labbro superiore

Suzione
1.   Ritmo lento e profondo
2.   E' possibile udire la deglutizione
3.   Guance tonde senza fossette
4.   Non schiocchi della lingua

Una suzione corretta non è
dolorosa.
Se senti dolore probabilmente è il
bambino che non è ancorato in
maniera corretta.

Hai sufficiente latte?

Se il bambino si alimenta e riposa tranquillamente non è necessario
fare la doppia pesata ad ogni pasto basterà pesarlo 1-2 volte la
settimana ricordando che l'accrescimento medio è di 150-200 gr.
la settimana nel primo mese.
Durante la prima settimana non spaventarti se il tuo bambino non
cresce.

                                23
E' normale che il tuo bambino cali: si chiama "calo fisiologico".
Tutti i bambini nei primi giorni di vita perdono circa il 10% del
peso iniziale che solitamente viene recuperato entro il 10° giorno
di vita.
Intorno a 2 e 6/8 settimane, al 3° e al 5°/6° mese ci sono i cosiddetti
"scatti di crescita": il bambino aumenta le richieste di latte e a te
servono un paio di giorni per gratificare questa richiesta, di
conseguenza avrai un bambino un po' più agitato del solito che
vorrà succhiare più spesso.

                           Assecondalo

Cerca soprattutto di riposare: è un momento difficile e avrai bisogno
dell'aiuto dei tuoi familiari. In questi momenti è facile scoraggiarsi,
ma tieni duro e vedrai che ce la farai.

Se hai bisogno di aumentare
la quantità di latte devi
incoraggiare il tuo bambino a
succhiare più a lungo e ad
entrambe le mammelle.
Trovati un ambiente tranquillo
e una posizione comoda.
Ricordati che è un errore
saltare una poppata per
fare più latte per la poppata
successiva, meno allatti
meno stimoli avrai per la
produzione di latte.

                                 24
Produrre latte è facile!

10 Punti per produrre latte in abbondanza

1.   Poppate frequenti, no formula
     Più frequentemente si allatta più latte si produce.
     Se il tuo bambino prende latte artificiale, si sentirà troppo
     sazio per essere allattato frequentemente.

2.   Tutto ciò di cui necessita è il latte materno!
     L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda che il tuo
     bambino beva latte materno per i primi 6 mesi di vita. Non è
     necessario dargli altri cibi o bevande.

3.   Allattare tutte le volte che il bambino lo richiede
     Allatta il tuo bambino quando osservi i primi segni di fame:
     se il bambino è sveglio, si ciuccia il dito, muove gli occhi o la
     bocca o si stira.

4.   Se non ha deglutito, non mangia
     Ascolta i rumori della deglutizione ti aiuiterà a capire se il
     bambino sta ricevendo abbastanza latte.

5.   Di “no” ai ciucci e biberon
     Se utilizzi ciucci o biberon quando il bambino ha fame non
     puoi allattare frequentemente per produrre latte in
     abbondanza.

6.   Dormi vicino al bambino e allattalo da distesa
     Puoi riposare mentre allatti il tuo bambino.

                                25
7.   Mantieni la bocca del piccolo ben aperta come per
     sbadigliare con le labbra all’infuori
     La punta del capezzolo dovrebbe stare nella parte posteriore
     della gola del bambino. Il neonato deve stare di fronte, petto
     a petto, con il mento che tocca il seno. Una posizione corretta
     evita capezzoli doloranti.

8.   Osserva il bambino non l’orologio
     Allatta il bambino quando ha fame e cambia il seno quando
     deglutisce lentamente o si stacca.

9.   Vai ovunque!
     Pianifica di uscire con il tuo neonato, dappertutto, le prime
     settimane.

10. Non aspettare a chiedere aiuto se ne hai bisogno
     Se aspetti troppo tempo per ricevere aiuto, l’allattamento
     può risultare difficile. Continua ad allattare ne vale la pena.

Mangiare sano per te e per il tuo
bambino

Non esistono regole specifiche, ma gli stessi principi per una
corretta nutrizione sono applicabili alla madre che allatta come al
resto della famiglia: cibi semplici, variati, distribuiti durante l'arco
della giornata.
Non ci sono cibi che si devono assumere (come a volte si
dice del latte) o cibi che si devono evitare: attraverso la
variazione del sapore del latte materno il bambino partecipa ai
gusti alimentari della mamma.
                                  26
Limitare il consumo di caffè e gli alcolici.
Per quanto riguarda gli effetti dannosi del fumo di sigaretta
è bene ricordare che ci sono effetti sulla quantità di latte
(ipogalattia) ma anche e soprattutto sulla composizione che
risulta essere impoverita dei lipidi "nobili", importanti per
lo sviluppo del sistema nervoso. Nei casi più gravi si può
verificare nel lattante una vera e propria intossicazione da nicotina
(insonnia, tachicardia, irrequietezza, vomito, diarrea).
Inoltre l'esposizione al fumo passivo di sigaretta causa infezioni
aeree recidivanti (riniti, otiti, sinusiti, bronchiti e broncopolmoniti)
e gioca un ruolo importante come fattore di rischio nella sindrome
della morte improvvisa (SIDS).

Alcuni incidenti di percorso

Ragadi
Si tratta di taglietti alla base dei capezzoli dovuti principalmente
ad uno scorretto ancoraggio del bambino al seno.
Si consiglia di:
1. Attaccare bene il bimbo e ricominciare tutte le volte che
   l'ancoraggio non è corretto
2. Dare prima il capezzolo meno dolente
3. Fare asciugare i capezzoli all'aria con sopra il proprio latte
   (il latte materno ha un grosso potere cicatrizzante)
4. Evitare reggiseni stretti e sintetici
5. Lavare il seno con acqua tiepida
6. Evitare l'ingorgo mammario

                                  27
Ingorgo mammario
E' dovuto alla montata lattea, il seno è congestionato e dolente a
volte arrossato. Si previene e si cura posizionando correttamente
il bambino al seno.

Si consiglia di:
1. Attaccare spesso il bambino dalla parte ingorgata
2. Fare impacchi caldo umidi
3. Massaggiare il seno in direzione del capezzolo
4. Svuotare il seno con il tiralatte o con la spremitura manuale
5. Fare impacchi freddi per decongestionare e anestetizzare il
   seno lontano dalle poppate.

Mastite
Di solito è una conseguenza dell'ingorgo mammario o delle ragadi.
Si manifesta con febbre, malessere generale, dolore e
arrossamento al seno.
Si può trattare come l'ingorgo mammario, ma se dovesse insorgere
febbre o altri sintomi è necessario avvisare il proprio medico (si
possono usare antibiotici e antipiretici)

                                 28
Uso del tiralatte

Può essere utilizzato per continuare
a dare il latte al bimbo anche se la
mamma deve andare a lavorare,
quando il bambino nasce prematuro,
quando c'è un eccesso di latte,
quando per qualche ragione il
bambino non succhia.

Non si deve mai sostituire il tiralatte alla suzione del
bambino se non ci sono reali difficoltà

I tiralatte possono essere manuali o elettrici, si possono acquistare
o prendere a noleggio, sono di facile utilizzo e pulizia.
Per conservare il latte si usano appositi contenitori di vetro o di
plastica con chiusura ermetica, sono in commercio anche pratici
sacchetti.
Ogni contenitore deve essere etichettato con la data e deve
contenere piccole quantità (da 60 a 120 gr).
- lavare mani e seno prima di usare il tiralatte

- scrivere data e ora sull'etichetta della bottiglia

- dopo l'utilizzo lavare con acqua e sapone ed eventualmente
   sterilizzare

                                29
Conservazione del latte materno

Il latte materno ha proprietà antibatteriche per cui può stare a
temperatura ambiente, senza essere contaminato, per diverse ore
(4/5). Naturalmente è preferibile refrigerarlo in contenitori sterili.

Frigorifero
Il latte può rimanere per 72 ore dopo di che è meglio congelarlo.

Congelatore piccolo
Il latte si conserva per circa 3 mesi

Congelatore profondo
(-19°) il latte si mantiene anche per 6 mesi.
Se per qualche motivo, il congelatore non funzionasse
regolarmente, il latte dovrà essere gettato.

Alcune madri cominciano a tirarsi il latte e a congelarlo molto
prima di cominciare a lavorare così da averne una riserva
disponibile. Il proprio latte congelato rappresenta una sicurezza
psicologica per la madre che teme di cessarne o diminuire la
produzione.

                          Scongelamento

Non si deve mai lasciare scongelare il latte a temperatura ambiente.
Estrarre dal congelatore il contenitore, immergerlo in acqua calda,
agitarlo bene per ridistribuire i grassi e utilizzarlo. Il latte non va
mai ricongelato.

                                 30
Per evitare la distribuzione di fattori immunologici ed enzimatici, il
latte materno congelato non dovrebbe essere scaldato con forno
a microonde.
Agitarlo bene per ridistribuire i grassi che si sono depositati sulle
pareti del contenitore.
Il latte non si deve mai ricongelare.
Il latte scongelato può essere conservato nel frigorifero ed utilizzato
fino a 24 ore.

                  Utilizzo del latto scongelato

Si può usare il cucchiaio, il bicchiere, la siringa o il biberon a
seconda dell'età del bambino e del desiderio della madre. Tuttavia
se il bambino nelle prime settimane viene allattato sia al seno che
al biberon può essere confuso nella suzione e poppare al seno
meno efficacemente (può anche arrivare a rifiutare il seno). Una
volta che il bambino ha superato le 4/6 settimane di età, questa
confusione sarà meno probabile.

Ricorda che

- Per capire se il tuo bambino mangia abbastanza è sufficiente
   pesarlo una o due volte alla settimana e valutare le scariche
   fecali (da 1 a 5 scariche al dì) e le urine (6-7 pannolini bagnati).

- I 2/3 del latte che il bambino assume in una poppata si forma
   mentre succhia, soltanto 1/3 è già presente nella mammella.

                                 31
- Il tuo bambino non ha bisogno di liquidi aggiunti (acqua,
   camomilla), se ha sete chiederà una poppata in più.

- I neonati mangiano anche di notte.

- Guarda il tuo bambino e non l'orologio.

- Se il latte scarseggia (può succedere più volte) spesso non è
   necessario ricorrere a latte artificiale, basta attaccare al seno
   il bambino più spesso e il latte si ripristina in pochi giorni. È un
   errore saltare una poppata pensando di risparmiare latte per
   quella successiva (il latte non si produce tra una poppata e
   l'altra, ma durante la poppata stessa).

- La forma del capezzolo e della mammella non hanno
   importanza per la produzione di latte.

- Si può allattare anche lavorando; il latte si estrae e si conserva
   in frigorifero e nel congelatore.

- I bambini allattati al seno fanno un numero di poppate maggiore
   di quelli allattati artificialmente per la pronta digeribilità del
   latte materno.

- Normalmente è il bambino che decide quando mangiare
   (alimentazione a richiesta) ma se è un dormiglione è bene
   stimolarlo a poppare almeno 6-7 volte al giorno.

- Il latte materno può rappresentare l'alimento esclusivo per tutti
   i primi 6 mesi compiuti di vita.

- Svezzamento non significa smettere di allattare.

- Se il latte materno non è sufficiente dovranno essere utilizzati
   "latti adattati" per l'infanzia. Il latte vaccino è da introdurre
   dopo l'anno di vita.
                                 32
- Non dare succhiotti e tettarelle almeno nelle prime 4-6
   settimane.

- Qualsiasi problema riscontri, non scoraggiarti mai e
   chiedi aiuto a persone competenti, riuscirai così a
   proteggere il tuo allattamento.

I primi giorni insieme

Ciò che deve affrontare il neonato, alla nascita, non ha eguali
nell'esperienza umana. Mentre il bambino si trovava dentro di
voi, il vostro corpo si occupava del suo. Gli procurava nutrimento
e ossigeno, asportava i suoi residui, lo manteneva al caldo e protetto.
Ora che è separato da voi deve provvedere a se stesso.
Se in questi primi giorni vi lascerete guidare dagli impulsi del vostro
corpo e dalle reazioni fisiche del vostro bambino, riuscirete a
trattarlo nel modo in cui ha bisogno di essere trattato.
I suoi bisogni, semplici e ripetitivi, devono essere soddisfatti subito
e con semplicità. Ha bisogno di nutrimento e di acqua sottoforma
di latte; ha bisogno del calore e del conforto di braccia che lo
cullino, del morbido tepore di una copertina che lo avvolge; ha
bisogno di essere pulito quel tanto che basta ad evitare irritazioni
della pelle; ha bisogno di protezione.
Questo è tutto ciò di cui ha bisogno.
Questo è un periodo di adattamento: molti segni o sintomi, che
spesso vengono considerati dalla madre come patologia, non sono
altro che adattamenti fisiologici che non hanno bisogno di niente.

                                 33
- Mani e/o piedi bluastri
  Il sistema circolatorio è ancora immaturo e non riesce a irrorare
  bene le estremità.
- Macchie bluastre
  Dette macchie mongoliche sono accumuli di pigmento sotto la
  pelle. Sono più comuni in neonati scuri di pelle. Non sono lividi.
- Macchioline
  Le più comuni sono di colore rosso, giallastre al centro. Si
  tratta dell'eritema tossico dovuta al funzionamento ancora
  imperfetto della pelle e dei pori. Scompaiono in una decina di
  giorni.
- Lanugine
  Più evidente sulla fronte, sugli arti e sul dorso, è una
  caratteristica del pretermine, ma si può presentare anche nel
  nato a termine. Compare verso la ventesima settimana di
  gestazione e scompare entro la prima settimana di vita.
- Angiomi piani
  Con una frequenza dal 30 al 50% sono presenti alla nascita
  macchie rossastre alla nuca, labbro superiore, palpebre e
  fronte. Generalmente scompaiono entro il primo-secondo anno
  di vita
- Milio facciale
  Micropapule bianche, lievemente rilevate sul viso, soprattutto
  fronte, naso, guance, mento. Scompaiono da sole entro la prima
  settimana di vita
- Cefaloematoma
  Edema superficiale della cute della testa e non del cervello. Si
  risolve in poche settimane.

                                34
- Testa
  Si può presentare allungata con bozze o sporgenze dovute al
  fatto che le ossa parietali della testina sono strutturate in modo
  da muoversi e deformarsi durante il parto per consentire alla
  testa di passare attraverso la vagina.
- Genitali
  Possono essere più grandi del normale perché gli ormoni della
  madre sono passati nella circolazione del bambino provocando
  un gonfiore temporaneo. Maschi: pene e la pelle che lo ricopre
  sono a volte uniti e si separano nei primi anni. Non cercate di
  tirare indietro la pelle, potreste fargli male. Femmine: nella
  prima settimana ci possono essere delle piccole perdite
  ematiche (dovute agli ormoni materni) e delle secrezioni
  biancastre che finiranno in pochi giorni.
- Urina rossastra
  All'inizio l'urina contiene degli urati (sali minerali) che colorano
  di rosso mattone il pannolino. Può sembrare sangue. Se si è
  nel dubbio consultare una persona competente.
- Feci
  Le prime feci del neonato si chiamano "meconio" e sono di
  colore verde o nero-verdastro, appiccicose e dense. Il meconio
  dura per un paio di giorni.
  Le feci del neonato allattato al seno sono frequenti, giallastre
  e semifluide e pastose.
  Le feci del neonato allattato artificialmente sono più solide,
  con colore più marroncino.

                                35
- Starnuti
  Il     neonato          starnutisce
  frequentemente ma non è
  raffreddore:      è         solo    una
  ipersensibilità della mucosa nasale.
  Sono importanti per liberare i
  condotti ed impedire alla polvere
  di   penetrare        nei     polmoni
  attraverso il naso.
- Respiro
  Il neonato ha i polmoni piccoli ed ha un respiro così lieve che
  può essere difficile sentirlo. Il respiro si farà più forte a mano
  a mano che cresce. In alcuni casi può essere frequente e
  rumoroso ed emettere suoni sibilanti da sembrare raffreddati
- Singhiozzo
  E’ una situazione assolutamente normale della quale non
  occorre preoccuparsi.
- Rigurgito
  È un evento molto frequente. Nella maggior parte dei casi la
  risoluzione è spontanea entro pochi mesi.
- Strabismo
  Molti neonati con occhi perfettamente normali, nei primi giorni
  di vita sembrano strabici. È dovuto alla mancanza di forza dei
  muscoli attorno agli occhi ed al mancato controllo di essi da
  parte del neonato.

                                     36
- Vescicole labbro superiore
   Si chiamano vescicole da suzione e sono dovute alla suzione
   del bambino. Possono manifestarsi in qualsiasi momento
   dell'allattamento e compaiono facilmente tra un pasto e l'altro.
   Non hanno importanza.
- Lacrime
   Quasi tutti i neonati piangono senza lacrime fino a 4-6 settimane
- Calo fisiologico
   E’ un fenomeno naturale che compare in tutti i neonati durante
   i primi 2/3 giorni di vita ed è da attribuirsi ad un eccesso di
   liquidi che il piccolo perde con la sudorazione, le urine e le
   prime feci (il cosiddetto meconio). In natura il neonato sano a
   termine è attrezzato per tollerare il periodo di attesa della
   montata lattea. Il neonato normalmente cala di peso per i primi
   4-5 giorni: il calo ponderale è di solito tra il 5 ed il 10 % del
   peso alla nascita.
- Ittero fisiologico
   Si può manifestare in 2° 4° giornata di vita con un colorito
   giallastro della pelle dovuto ad un accumulo di bilirubina nel
   sangue. La luce del giorno o specifiche lampade fanno
   aumentare il metabolismo e l'eliminazione della bilirubina. È
   per questo che i neonati affetti da ittero patologico, vengono
   curati sotto delle lampade speciali (fototerapia).
   Il neonato viene ricoverato in pediatria ma la madre può
   continuare ad allattare al seno il suo bambino.

                               37
Cosa succede al neonato appena
nasce?
Nelle prime ore dopo la nascita, se il parto è andato bene e il
bambino è sano, vengono effettuate alcune operazioni per
preparare il bambino alla vita extrauterina e per controllare le sue
condizioni generali di salute.
Il neonato viene appoggiato sull'addome della mamma, perché
possa percepire subito il calore del corpo e del legame che li ha
uniti per i nove mesi. Questa operazione è molto importante perché
infonde serenità nel neonato e favorisce l'attaccamento al seno.
Viene poi tagliato il cordone ombelicale, viene reciso quel
fondamentale canale di comunicazione fra mamma e bambino
che portava al feto il nutrimento.
Dopodiché il bimbo viene lavato e misurato: vengono presi in
considerazione il peso (in media tra 2,5 e 4 Kg), la lunghezza (in
media tra 47 e 52 cm) e la circonferenza cranica (tra 32 e 36 cm).
Inoltre viene messa una crema di antibiotico negli occhi del
neonato, per prevenire un'infezione della congiuntiva, che può
essere portata da un germe presente nelle vie genitali femminili e
viene somministrata al bambino anche una piccola quantità di
vitamina K, per prevenire problemi di coagulazione.
Gli viene messo al polso un braccialetto di riconoscimento.
L'indice di Apgar: è la misura di valutazione dello stato di salute
del neonato, che viene effettuata al primo e al quinto minuto di
vita, e che assegna un punteggio sulla base di cinque parametri: il
battito cardiaco, il respiro, il colore della pelle, il tono muscolare, i
riflessi. Per ogni voce viene assegnato un punteggio da 0 a 2. Per
un neonato nato a termine (dopo la 38° settimana) è normale un
punteggio da 7 in su.
                                  38
Puericultura generale

                                Igiene
Il bagnetto
I neonati vengono lavati subito alla nascita e possono essere lavati
quotidianamente.
- Quante volte alla settimana?
   Preferiamo non dare regole.
- Quante ore dopo mangiato?
   Anche subito dopo in quanto il bagnetto viene fatto a
   temperatura corporea, sui 37°C, e non esiste il pericolo della
   congestione.
- Per quanto tempo?
   Pochi minuti all'inizio e, gradualmente, più a lungo senza
   superare i 10-15 minuti mantenendo la temperatura dell'acqua
   costante (per quanto gli piaccia l'acqua non è un pesciolino).
- In che momento della giornata?
   Ogni madre saprà scegliere il momento giusto in base al
   carattere del bambino. In genere il bagno ha un effetto
   rilassante quindi si consiglia di farlo alla sera, per favorirgli il
   sonno. Alcuni bambini, però, con il bagnetto si esaltano e invece
   di addormentarsi si ricaricano. In tali casi il bagnetto andrà
   fatto durante la giornata.
- Con quali prodotti?
   C'è l'imbarazzo della scelta ma è meglio dirvi quali prodotti
   non usare: il borotalco in polvere o altre polveri aspersorie e i
   "cotton fioc"-

                                 39
- Come lavarlo?
  Il bebè va adagiato in vasca con gesti pacati ma sicuri,
  immergendolo nell'acqua gradualmente. Il piccolo va sostenuto
  passando un braccio dietro la schiena e appoggiando il capo
  sull'avambraccio. Con la mano libera si procede poi alla pulizia
  del viso, collo, torace e gambine. Poi il bebè va girato
  sorreggendogli il petto con il braccio, per detergergli la schiena
  e il sederino.

- Come asciugarlo?
  Terminato il bagnetto occorre asciugare accuratamente il bebè:
  è opportuno tamponarlo con la massima delicatezza per non
  irritare la pelle e asciugare bene le zone delle pieghe (inguine,
  sederino, ascelle) per prevenire il ristagno di umidità che
  favorisce la macerazione della cute.

                               40
Pulizia dei genitali
Se è un maschietto non cercare di tirare indietro la pelle del pene
per pulirlo all'interno del prepuzio; spesso il prepuzio è molto adeso
al glande e solo con l'accrescimento del pene si scollerà
spontaneamente. Se è una femminuccia pulire i suoi genitali avendo
l'accortezza di effettuare il movimento dall'avanti all'indietro
evitando così di trasportare eventuali germi provenienti dalla zona
anale verso la zona dei genitali.

Pulizia del naso e delle orecchie
Per pulire le narici , se necessario, va utilizzato materiale morbido
come piccoli batuffoli di cotone, agendo delicatamente e
spruzzando, se necessario, qualche goccia di soluzione fisiologica
(si acquista in farmacia anche già confezionata in comode fialette
spremibili); verrà provocato come riflesso lo starnuto, che aiuterà
il vostro bambino nell'espulsione delle eventuali secrezioni
formatesi nel nasino.
Per la pulizia delle orecchie ricordarsi che è necessario pulire
solo il padiglione auricolare, cioè la parte esterna, senza entrare
dentro: potrebbe, infatti, risultare dannoso. Utilizzare batuffoli di
cotone imbevuti con acqua tiepida.

Pulizia degli occhi
Al mattino, quando lo cambi, lavagli la faccia solo con acqua. Se
ha secrezioni, consulta il pediatra.

                                 41
Pulizia delle mani e dei piedi
Le mani vanno lavate spesso, perché il bambino spesso se le
porta alla bocca. Nei primi giorni di vita le unghie sono molto
morbide e tendono a sfaldarsi spontaneamente. Eventualmente
utilizzare una limetta per unghie al posto delle forbicine, così da
essere certe di non poter in nessun caso lesionarlo. In seguito
utilizzare forbici a punta arrotondata, tagliarle a forma quadrata
per evitare che si formino punte che potrebbero graffiarlo.

                      Cordone ombelicale
                                           Per evitare infezioni e
                                           favorire il distacco la cosa
                                           più     importante        è
                                           mantenerlo pulito e
                                           asciutto. Il "moncone
                                           ombelicale" è il residuo
                                           del cordone ombelicale
                                           ed è lungo alcuni
                                           centimetri, è stretto da
                                           una pinza che può essere
                                           rimossa dopo 48 ore.
                                           Con il passare del tempo
                                           diventa scuro e secco e
                                           poi si stacca attorno al
                                           10° giorni se è piccolo e
sottile, in tempi più lunghi se è grande e consistente. Se noti tracce
di sangue è normale: sono capillari rotti dovuti al distacco dei
tessuti. E’ sufficiente pulirlo e asciugarlo.

                                 42
Temperatura
Nei primi mesi di vita i meccanismi di regolazione della temperatura
non sono sufficienti per cui il bambino potrebbe soffrire il freddo,
e anche il caldo, di più di un bambino più grande o di un adulto.
Spetta quindi a noi adulti vestirlo in modo adeguato e farlo
soggiornare in locali con una temperatura e un grado di umidità
adeguati onde evitare che abbia freddo oppure sudi.
In genere, per il timore che il bambino possa avere troppo freddo,
viene coperto troppo o fatto stare in locali con temperatura
eccessiva. Ricordate che le mani, e i piedi, dei bambini nel
primo mese di vita, sono freddi ma questo non significa
che abbiano freddo. Per valutare se il bambino ha freddo o
caldo toccatelo con le vostre mani, possibilmente non gelate, dietro
al collo. Se è sudato questo è un segno indubitabile che fa tropo
caldo o è coperto troppo. Nel caso di un neonato a termine, sano,
vestito, l'ambiente in casa dovrebbe avere una temperatura di 20-
22° di giorno e un po' meno di notte ed una adeguata umidità.
Dopo il primo mese di vita la temperatura può essere sui 20 gradi
di giorno e 18 gradi di notte.

                    Prevenzione della SIDS
La SIDS (morte in culla) è la prima causa di morte nell'età da 1 a
12 mesi nei paesi industrializzati.
Per prevenirla:
- Fare dormire in neonato a pancia in alto su un materasso rigido
   senza cuscino con le coperte ben rimboccate e le mani libere
- Evitare il surriscaldamento nella stanza
- Non fumare
- L'allattamento al seno è stato dimostrato un fattore protettivo
   in varie pubblicazioni scientifiche
                                 43
Passeggiate
Il bambino può uscire fin dai primi giorni di vita. È necessario
adeguare le uscite all'età del bambino ed al tempo e, comunque,
salvo rare eccezioni, il bambino che esce tanto e con qualsiasi
tempo sta meglio, è più tranquillo e si ammala di meno del bambino
che sta tanto in casa. Può e deve uscire in qualsiasi stagione.
Il bambino va vestito "a strati", leggero sotto e coperto sopra, in
modo da poterlo tenere "sempre a temperatura giusta" anche
quando si passa dall'ambiente
aperto ad uno chiuso (ristorante,
negozio etc.). Se fa molto caldo
utilizzate tranquillamente l'aria
condizionata senza esagerare.

La nuova famiglia

La maggior parte delle coppie ricorda questi giorni come un
periodo di grande emozione e confusione.
Il tuo equilibrio ormonale non si ancora ristabilito, il latte non si è
ancora completamente formato, il tuo corpo sta lottando per
riacquisire il suo equilibrio.
In ogni momento di debolezza e di stanchezza, appoggiati con
fiducia al tuo compagno e cerca in lui conforto.

     È L'INIZIO DI UNA

     MAGNIFICA AVVENTURA…

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Bibliografia
American Accademy of Pediatrics: Workgroup of Breastfeeding,
Breastfeeding and the use of hu,nan milk

Centre for breastfeeding information, Scoperte recenti sull'allattamento,
L.L.League Italia, 1999.

Davanzo R., Farmaci e allattamento: un approccio teorico e pratico.
Medico Bambino

Davanzo R., Manuale dell'allattamento al seno. Il Pensiero Scientifico,
1985.

Dichiarazione congiunta OMS - UNICEF, I dieci passi per allattare con
successo al seno, Ginevra 1989.

Kniedel S. Allattare oltre l'anno, 1999.

La Leche League Italia, "L'arte dell'allattamento materno".

SIN Raccomandazioni sull'allattamento per i nati a termine di peso ap-
propriato, sano; Medico e bambino 2002; 21:91/98

Panizon F. Cari Genitori. Edizioni Laterza, 1998.

M. Stoppare, Guida alla cura del bambino, Mondadori

SITI INTERNET
Utenti.lycos.it/lgiangrande53
www.comisi.com
www.farmasalute.it
www.ilmiobaby.com
www.mammaepapa.it
www.neonatologia-online.it
www.pianetabimbi.com

                                    45
Se hai bisogno di aiuto ci puoi
contattare a questi numeri
Ravenna   DIMISSIONI PROTETTE                        ( 3358283354
          OSTETRICHE PRESIDIO OSPED.                 ( 0544 285439
          NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO                  ( 0544 285446
          OSTETRICHE CONSULTORIO:
          l   Ravenna - Via Berlinguer, 11           ( 0544 286930
              dal lun. al ven. 10-13 - dal lun. al giov. 14,30-17,30

          l   Ravenna - Via Pola, 15                 ( 0544 287213
                                                     ( 0544 286930
              dal lun. al ven. 10-13 - dal lun. al giov. 14,30-17,30

          l   Cervia - Via Ospedale, 17              ( 0544 917634
                                                     ( 0544 286930
              dal lun. al ven. 10-13 - lun. e giov. 14,30-16,30

Lugo      DIMISSIONI PROTETTE                        ( 3357714760
          OSTETRICHE PRESIDIO OSPED.                 ( 0545 214424
          NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO                  ( 0545 214429
                                                     ( 0545 214404
          OSTETRICHE CONSULTORIO:
          l   Lugo - Viale Masi, 22                  ( 0545 213941
              dal lun. al ven. 10-13 - lun. e merc. 14,30-17,30

Faenza    DIMISSIONI PROTETTE                        ( 3351374825
          OSTETRICHE PRESIDIO OSPED.                 ( 0546 601988
                                                     ( 0546 601453
          NIDO PRESIDIO OSPEDALIERO                  ( 0546 601430
          OSTETRICHE CONSULTORIO:
          l   Faenza - Via Zaccagnini, 22            ( 0546 602055
              dal lun. al ven. 10-13 - mar. e giov. 14,30-17,30

                               46
Numero Verde del Servizio Sanitario Regionale:

        Operatori qualificati rispondono
da lunedì a venerdì dalle ore 8:30 alle ore 17:30
 il sabato mattina dalle ore 8:30 alle ore 13:30

    Sito internet Azienda USL di Ravenna:

            www.ausl.ra.it
                                                                     (1° stampa: febbraio 2005 - agg.to marzo 2013 )

       Stampa a cura del Centro Stampa dell'Azienda USL di Ravenna

       EDITORIA N.00109
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