SAI COME SI FORMANO I TERREMOTI ? - RUBRICA "LO SAPEVI CHE" By Gregory - LAIF

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SAI COME SI FORMANO I TERREMOTI ? - RUBRICA "LO SAPEVI CHE" By Gregory - LAIF
SAI COME SI FORMANO I
     TERREMOTI ?

  RUBRICA “LO SAPEVI CHE”

         By Gregory
SAI COME SI FORMANO I TERREMOTI ? - RUBRICA "LO SAPEVI CHE" By Gregory - LAIF
Cosa genera un terremoto?
    Il terremoto è un evento naturale creato dallo scontro tra placche
    tettoniche.
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    Non è uno scontro ad alta velocità, le zolle si muovono lentissime.
●
    Per scontro si intende la pressione che provocano una contro
    l’altra generando una frizione e dunque un accumulo
    considerevole di energia.
●
    Quando questa frizione raggiunge e supera il punto critico avviene
    una frattura.
E’ questa frattura a generare una serie
di onde, dette sismiche, che si
propagano fino in superficie.
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Quanto può durare un terremoto?
 Di solito non dura più di qualche minuto, ma pochi secondi
 di forte intensità possono bastare per essere distruttivi e radere
 al suole intere cittadine
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Tettonica delle placche

                       Per me la terra è come una noce
                        con il guscio che si è fessurato
                                       ed
Placche litosferiche       è sempre in movimento
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Tettonica delle placche
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    Secondo la Teoria della Tettonica delle placche,
    la litosfera (l’involucro rigido più esterno della crosta terrestre)
    è suddivisa in 20 placche (o zolle) rigide.
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    Queste placche galleggiano sulla sottostante astenosfera.
●
    Le placche, galleggiando, possono: allontanarsi l’una dall’altra;
    avvicinarsi e scontrarsi; avvicinarsi e scorrere l’una accanto
    all’altra.

                                                      Mantello terrestre
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Quando le placche (zolle) si allontanano l’una dall’altra
      si crea o si accentua la spaccatura da cui fuoriesce il
      magma e possono verificarsi 2 fenomeni:
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      1) Se l’allontanamento cessa dopo breve tempo tra le due placche (o zolle) resta
      solo una grande frattura, detta fossa tettonica, una struttura caratterizzata da ripide
      pareti a gradinata. (È questo il caso del grande sistema di fratture dell’Africa orientale, detto Great Rift Valley, che dal
      Mar Morto si estende fino ai grandi laghi dell’Africa orientale.)

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     2) Se invece l’allontanamento continua per lungo tempo si presenta la formazione
     di un nuovo mare che può diventare un oceano. (È questo il caso ad esempio della placca (o zolla)
     sudamericana e di quella africana che, lungo la dorsale medio-atlantica, si stanno allontanando a una velocità di 2 cm all’anno.)
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Quando due placche si avvicinano e si scontrano
    Quando due placche si avvicinano e si scontrano possono verificarsi 3
    fenomeni:
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    1) Se le placche che si scontrano sono due placche oceaniche, una si piega e si
    incunea sotto l’altra trascinata dalle correnti del mantello.
    Questa placca forma di fronte all’altra una fossa oceanica e, scendendo verso zone più profonde e calde del
    mantello, fonde e diventa magma. Questo fenomeno, detto subduzione, fa sì che parte di questo magma
    ritorni nel mantello, mentre un’altra parte può riemergere dando origine a dei vulcani che possono formare un
    arco vulcanico insulare.
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Placche che si scontrano...

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    2) Se le placche che si scontrano sono una placca continentale e una placca
    oceanica, quest’ultima sprofonda sotto l’altra; i materiali di cui è formata la placca
    oceanica ritornano nel mantello, fondono e diventano magma.
    Per subduzione, si ha la formazione di fosse oceaniche o di archi vulcanici insulari, con il verificarsi di
    terremoti e fenomeni vulcanici. Il materiale sprofondato, infatti, fonde e in parte tende a risalire alimentando i
    fenomeni vulcanici.
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Placche che si scontrano...

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    3) Se le placche che si scontrano sono due placche continentali, esse hanno
    la stessa densità, nessuna delle due affonda nel mantello, ma subiscono delle
    compressioni, dei piegamenti e, accavallandosi l’una sull’altra, formano delle catene
    montuose.

    Tale fenomeno, detto orogenesi, è ad esempio, quello che ha dato origine alle Alpi e alla catena
    dell’Himalaya.
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Quando due placche si avvicinano e scorrono
l’una accanto all’altra
●
    Quando due placche si avvicinano e scorrono l’una accanto all’altra, lungo una linea
    di contatto che viene detta faglia, non si ha né produzione né distruzione di
    crosta terrestre.
    Un esempio è la faglia di San Andreas in California, dove la placca pacifica slitta a fianco della placca
    nordamericana alla velocità di 5 cm all’anno. Questo scorrimento avviene a scatti e ciò può provocare dei
    terremoti.
Come si fa a definire l’intensità
di un terremoto?
●
    Convenzionalmente si utilizzano due differenti scale:
    > La scala Mercalli (per definire l’intensità)
    va da 1 a 12 gradi, quantificati in base agli
    effetti visivi riprodotti sull’ambiente e gli edifici.

    > La scala Richter (per misurare la magnitudo)
    va da 1 a 9 gradi, e misura l’energia liberata
    dal sisma
Scala Mercalli
●
    La scala Mercalli non si può misurare in modo
    scientifico, ma empirico perché dipende anche
    dal grado di vulnerabilità delle costruzioni
    (vecchie, pessima qualità…)

●
    Così viene maggiormente utilizzata la scala
    Richter, misurata con i sismografi
Come mai per uno stesso terremoto
esistono più misurazioni differenti
e divergenti?

●
    E’ una questione di parametri:
    I dati dei sismografi non vanno solo letti, ma elaborati e
    calcolati anche in relazione alle caratteristiche del territorio e
    alla resistenza delle rocce.
●
    Questo si chiama il magnitudo momento, introdotto negli anni
    ‘70 da Kanamori
    (Hiroo Kanamori: geofisico e sismologo giapponese che ha dato contributi fondamentali alla
    conoscenza della fisica dei terremoti e dei processi tettonici che li causano)
●
     Il magnitudo
     momento è sicuramente più
     preciso e pertinente, però ha il
     difetto di richiedere maggiore
     tempo.
●
     Per questo, la magnitudo
     Richter
     è il primo dato utile che viene
     diffuso.
     (Il fisico statunitense Charles Richter propose nel 1935
     la valutazione dell'energia liberata dal terremoto usando
     la magnitudo)

    Scala Richter
I terremoti avvengono in momenti particolari?
●
     I terremoti si verificano a chilometri di profondità dalla
     superficie terrestre, per cui: temperatura, condizioni climatiche
     o giorno e notte, non hanno alcun
     effetto

    E’ un evento imprevedibile per cui non
    esistono ancora macchinari in grado
    di anticipare nell’avvenimento,
    nell’intensità

                                PROFONDITA’
Due cose sicure:
  1) Una forte scossa è preceduta e seguita da una serie di
  scosse minori, dovute al riassestamento del terreno
  2) Lungo la faglia che si crea avranno luogo altri terremoti

       FAGLIA
Questa è la
segnalazione di un
leggero terremoto
che è avvenuto nella
nostra zona
a gennaio di quest’anno.

La magnitudo Richter
è stata di 2.8
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