RUSSIA SIBERIA La Tundra Artica e il Festival dei Nenet - I Viaggi di Maurizio Levi

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RUSSIA SIBERIA La Tundra Artica e il Festival dei Nenet - I Viaggi di Maurizio Levi
RUSSIA SIBERIA
                 La Tundra Artica e il Festival dei Nenet
  Spedizione lungo il corso ghiacciato del fiume Ob al seguito di una piccola
                      comunità di pastori nomadi Nenet
                     14 giorni – in hotel e 6 notti in chum

Una straordinaria spedizione nella Siberia nordoccidentale, lungo l’ultimo tratto
del fiume Ob, alla base della Penisola di Yamal, una striscia di tundra artica che
si estende nel Mar di Kara, a nord del Circolo Polare Artico. Nella lingua
locale Yamal significa “fine della terra”, un luogo remoto battuto dal vento,
ricoperto di permagelo e arbusti nani, la patria dei pastori nomadi Nenet che da
secoli vi portano le loro mandrie di renne per la transumanza annuale. I Nenet
vivono da sempre ai confini della civiltà e, pur essendo stati sottoposti a decenni
di collettivizzazione forzata e persecuzioni religiose, sono riusciti a conservare la
propria lingua, la propria visione animista del mondo e le proprie tradizioni
nomadi. In primavera, quando le giornate si allungano, le temperature artiche si
addolciscono, e la permanenza della neve e dei fiumi ghiacciati consentono
ancora di muoversi in slitta, le mandrie di renne vengono spostate rapidamente a
nord, alla ricerca dei pascoli di licheni. Dalla città di Salekhard si raggiunge in
trekol, il mezzo fuoristrada siberiano, il villaggio di Yar-Sale, per partecipare al
colorato festival locale. Oltre Yar-Sale ha inizio la vera e propria spedizione al
seguito di una piccola comunità di Nenet, dormendo nelle loro tende, chum,
mangiando il loro cibo, e partecipando a tutte le loro attività quotidiane di
pastori nomadi. Un’esperienza davvero unica e indimenticabile!
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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 25 Marzo

1° giorno / Partenza dall’Italia
Partenza da Milano Linate nel primo pomeriggio con volo di linea Lufthansa, via
Francoforte, per Mosca. Arrivo all’aeroporto di Mosca-Domodedovo in serata,
disbrigo delle formalità d’ingresso e prosecuzione in nottata con il volo di linea
Yamal Airlines per Salekhard. Pernottamento parte nella lounge dell’aeroporto e
parte a bordo del volo domestico.
Pasti: pranzo e cena liberi.

2° giorno / Arrivo a Salekhard
Il museo etno-paleontologico, la fortezza di Obdorsk e il Circolo Polare
Artico
Arrivo a Salekhard al mattino, incontro con lo staff locale e trasferimento all’hotel
(N.B. Le camere sono disponibili a partire dalle 13:00). Salekhard è
il capoluogo del circondario autonomo Yamalo-Nenets, situato in Siberia, nel
cuore dell’Artico russo. La città è sita esattamente sul Circolo Polare Artico, circa
1.700 km a nord-est di Mosca, sulla riva destra del fiume Ob´, alla confluenza del
fiume Poluj. Le sue origini risalgono alla fondazione della Fortezza di Obdorsk
(così chiamata proprio in virtù della sua collocazione presso il fiume Ob´)
costruita nel 1595 dai coloni russi che seguivano l’avanzata del comandante
cosacco Ermak Timofeevič al di là degli Urali. Oltre ad avere un ruolo importante
nell’industria del gas, Salekhard svolge il ruolo di centro culturale per le
popolazioni indigene che vivono nel territorio della Penisola di Yamal. Tra le altre
cose, visita del Shemanovskiy Yamal-Nenets District Museum, la cui sezione più
importante è senza dubbio quella dedicata ai mammut, che ospita uno scheletro di
mammut quasi completamente integro e la mummia di un cucciolo di mammut,
Lyuba, ritrovato nel 2007 in ottimo stato di conservazione. Pernottamento in
hotel.
Pasti: colazione a bordo, pranzo e cena in ristorate locale / hotel.

3° giorno / Salekhard – Aksarka – Yar-Sale
Il trasferimento in trekol sulle acque ghiacciate del fiume Ob
Dopo la prima colazione partenza verso est con automezzi Trekol (fuoristrada
russo a 6 ruote motrici, con 5/6 passeggeri per veicolo) per il villaggio di Yar-
Sale. Si percorre un primo tratto di strada asfaltata fino alla comunità rurale di
Aksarka e poi si continua sulla pista che si sviluppa sulle acque ghiacciate del
fiume Ob. In inverno e all’inizio della primavera l’Ob´ si trasforma infatti in
un’autostrada di ghiaccio che consente di raggiungere i villaggi che sorgono in
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prossimità delle sue rive. La durata del viaggio dipende dalle condizioni
atmosferiche e dalla quantità di neve presente sulla pista. Arrivo a Yar-Sale nel
tardo pomeriggio. Pernottamento in guest-house o semplice hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in ristorante locale / hotel.

Il sistema fluviale dell’Ob´ e dell’Irtyš
Due tra i più lunghi fiumi dell’Asia, l’Ob´ e l’Irtyš, si uniscono per formare un
sistema idrico, che raccoglie le acque della Siberia occidentale e le versa, quando
la stagione lo consente, nel Mar Glaciale Artico. D’estate costituiscono una rete di
comunicazioni fluviali frequentatissima, ma d’inverno gelano e, al disgelo,
inondano la pianura formando impercorribili acquitrini fangosi. Il sistema fluviale
è per lunghezza il secondo corso d’acqua dell’Asia (5.410 km), ma il primo per
ampiezza del bacino (poco meno di 3 milioni di chilometri quadrati). Il fiume
sfocia nel Mar di Kara, oltre il Circolo Polare Artico, in una stretta e profonda
insenatura che prende il nome di Golfo dell’Ob´.

4° giorno / Yar-Sale – accampamento Nenet
Attraverso i paesaggi della tundra artica, la sistemazione nel chum
(l’abitazione tradizionale ricoperta di pelli di renna)
Dopo la prima colazione partenza in trekol per l’accampamento Nenet. I tempi di
percorrenza dipendono dalle condizioni metereologiche e dal luogo in cui si trova
in quel momento la comunità Nenet preposta ad ospitarci, infatti in primavera le
mandrie di renne vengono spostate da sud a nord alla ricerca del pascolo. Arrivo
al campo e sistemazione in chum. Pernottamento in chum.
Pasti: colazione in guest-house/hotel, pranzo e cena in chum.

Il chum è la tipica tenda a struttura conica, composta da pali di legno e rivestita
di pelli di renna, utilizzata dai popoli nomadi uralici (Nenet, Nganasani, Enci,
Chanti, Mansi, Komi), allevatori di renne. Al centro c'è un focolare e il fumo
fuoriesce attraverso un foro posto al vertice. Alta e spaziosa (alla base misura
usualmente 8 metri di diametro) assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si
sta comodamente in piedi. Si dorme su strati di morbide pelli di renna e si mangia
seduti a terra intorno a un basso tavolo. E’ generalmente pulita e permette di
assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi. In ogni chum si
dorme in 4/6 persone. Non vi è corrente elettrica, non ci sono letti né bagni ed è
indispensabile il sacco a pelo.

La tundra è un bioma (o vasta formazione vegetale) proprio della regioni
subpolare e occupa zone dell’emisfero boreale dove la temperatura media annuale
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è inferiore allo zero. Il suo limite settentrionale sono i ghiacci polari perenni
(banchisa polare e calotte glaciali), mentre a sud essa si arresta alle prime
formazioni forestali della taiga (foresta boreale). Il clima è particolarmente rigido
e del tutto inadatto per alcuni organismi viventi. I raggi del Sole sono bassi
sull’orizzonte e le temperature invernali raggiungono anche i - 40 °C, l’estate è
breve e non dura più di due mesi. Il suolo è detto permafrost perché ghiacciato in
modo permanente fino a profondità elevate. Nonostante le piogge siano scarse
quanto nelle regioni desertiche, l’ambiente è ricco di laghi, paludi e acquitrini.
Questo perché durante la stagione estiva il ghiaccio superficiale si scioglie,
l’acqua si accumula e ristagna in superficie, non riuscendo a evaporare a causa
delle basse temperature. In queste particolari condizioni, in modo analogo alla
taiga, la decomposizione dei resti animali o vegetali è piuttosto lenta e i suoli sono
poveri di sostanze nutrienti, soprattutto di quelle a base d’azoto. Le pianure più o
meno ondulate su cui si sviluppa la tundra sono completamente prive di alberi. Le
basse temperature, la persistenza della neve per lunghi periodi, l’estate breve e i
venti freddissimi, oltre al suolo gelato, ostacolano la crescita delle piante. Mano a
mano che si procede verso nord e le condizioni ambientali si fanno sempre più
rigide, il paesaggio cambia. Se nelle zone più a sud crescono piccoli alberelli o
arbusti, talvolta gli stessi che formano il sottobosco delle foreste di conifere, via
via che si va verso il Polo prevalgono arbusti nani, come betulle, salici e mirtilli
alti al massimo una trentina di centimetri. Si tratta di piante con foglie piccole e
dure che tentano di ostacolare in tutti i modi la perdita di acqua per traspirazione.
In corrispondenza degli acquitrini, invece, sono frequenti giunchi, carici o
ciperacee, cioè piante che vivono in ambienti più umidi. Andando verso latitudini
ancora maggiori, rimangono solo piante minuscole e, a seconda del tipo di
vegetazione dominante, si parla di tundra a muschio nelle zone più umide, o
di tundra a licheni, se predominano questi organismi vegetali i quali, crescendo
anche su suoli completamente aridi, sono gli ultimi a sparire e conferiscono al
paesaggio una colorazione grigia o biancastra. Si tratta di aree che in estate sono
adibite al pascolo, come nella Penisola di Yamal, dove mandrie di renne vi
brucano per nutrirsi dei licheni.

5°-9° giorno / Accampamento Nenet
La vita quotidiana con i nomadi allevatori di renne… e se fortunati
partecipazione a uan giornata di migrazione verso nord
Giornate dedicate alla conoscenza e alla condivisione degli usi e costumi della
comunità Nenet. Si partecipa alle attività quotidiane delle donne: raccolta della
legna per alimentare il fuoco, cucina, raccolta del ghiaccio o della neve per
ricavare acqua potabile, conciatura delle pelli di renna, cucito… e a quelle degli
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uomini: pastorizia, cattura con il lazo delle renne da macellare, costruzione delle
slitte, pesca… Si osservano le mandrie di renne al pascolo (migliaia di esemplari)
che scavano con gli zoccoli il manto nevoso per brucare i muschi e i licheni
sottostanti. Se fortunati si partecipa alla migrazione e quindi allo smontaggio dei
chum, al caricamento di tutti gli averi sulle slitte trainate dalle renne, al
trasferimento delle mandrie, con l’aiuto dei cani di razza Samoiedo, e al
rimontaggio dell’accampamento in una zona più a nord… Tutto questo nel
contesto della tundra artica, un bianco deserto polare, un mondo etereo senza
orizzonti… un’esperienza unica e irripetibile! Pernottamenti in chum.
Pasti: colazione, pranzo e cena in chum.

I Nenet vivono da sempre ai confini della civiltà e, pur essendo stati sottoposti a
decenni di collettivizzazione forzata e persecuzioni religiose, sono riusciti a
conservare la propria lingua, la propria visione animista del mondo e le proprie
tradizioni nomadi. Questo popolo nomade del grande nord russo convive con la
renna in una sorta di simbiosi da più di mille anni. In primavera, quando le
giornate si allungano, le temperature artiche si addolciscono, e la permanenza
della neve e dei fiumi ghiacciati consentono ancora di muoversi in slitta, le
mandrie di renne vengono spostate rapidamente a nord, alla ricerca dei pascoli di
licheni. Della renna i Nenet non buttano via nulla: è il loro cibo (crudo o bollito
che sia), il loro mezzo di trasporto, il loro abbigliamento. Del ruminante semi-
selvatico sono fatti i rivestimenti delle loro tende coniche e i loro abiti di pelliccia,
comprese le cuciture realizzate con i nervi dell’animale. Della renna sono usati
perfino i tendini e le ossa nella costruzione di slitte. I tratti del viso dei Nenet sono
simili a quelli del popolo mongolo: fronte piatta, occhi a mandorla e pelle scura;
la maggior parte della popolazione è di bassa statura. Seppur influenzato
dal cristianesimo ortodosso, lo sciamanesimo dei Nenet si è tuttavia preservato
fino al XXI secolo. A capo della nutrita schiera di dei e di spiriti venerati vi è
Num, il Dio supremo che dimora in tutti gli elementi naturali e integra in sé ogni
fenomeno atmosferico. Privo di forma e mai raffigurato, è adorato in modo
particolare e due volte l’anno, nel corso delle feste di primavera e autunno, in suo
onore vengono immolate grandi renne bianche. Oggi lo stile di vita nomade dei
Nenet è minacciato dagli effetti dei cambiamenti climatici, che rendono la tundra
sempre più imprevedibile, e dalla scoperta che la Penisola di Yamal contiene la
riserva di gas più grande del pianeta.

La renna (Rangifer tarandus), chiamata caribù in America del Nord, vive
nella tundra artica e nelle regioni forestali subartiche di Alaska, Canada,
Scandinavia e Russia. La dimensione di questo erbivoro varia in base all’area
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geografica abitata e, in generale, le popolazioni presenti alle latitudini meridionali
sono più grandi rispetto ai loro cugini del Nord. Il maschio è nettamente più
imponente della femmina e presenta un’altezza alla spalla di 120 cm e una
lunghezza totale di 150-230 cm, mentre il peso oscilla fra i 60 e i 318 kg. La fitta
pelliccia è un’arma vincente contro le fredde temperature artiche e il colore varia
dal marrone scuro al quasi bianco, tipico delle popolazioni della Groenlandia.
Gli zoccoli sono particolarmente allargati e aiutano l’animale a non
sprofondare nella neve alta e mentre nuota. La renna, inoltre, è l’unica specie di
cervide che presenta le corna nei due sessi: nei maschi adulti queste sono enormi e
ramificate, mentre le femmine e i giovani sfoggiano palchi piccoli e semplici. In
entrambi i casi, le corna cadono e sono rinnovate ogni anno. Le renne sono gli
animali terrestri in grado di compiere la migrazione più lunga, fino a 5000 km
l’anno. Fra l’autunno e la primavera, infatti, le mandrie si spostano sia per
sfuggire al gelido freddo artico, sia in cerca di nuovi pascoli da brucare. In caso di
pericolo, inoltre, possono raggiungere sprint di velocità che toccano gli 80 km/h.
Sono animali socievoli, che soprattutto durante l’estate si riuniscono in mandrie di
decine di migliaia di individui con cui si “dividono” l’enorme fastidio procurato
dagli sciami di zanzare e dalle mosche, insaziabili succhia sangue. Mangino
qualsiasi tipo di vegetale e sono in grado di scovare il cibo anche sotto la neve
grazie al potente olfatto. Durante la stagione riproduttiva i maschi smettono di
alimentarsi e dedicano ogni loro energia alla conquista di un gruppo di femmine
(da 5 a 15) e per fronteggiarsi con i rivali. Un’attività che spesso li lascia feriti ed
esausti. Le femmine partoriscono ogni anno un solo piccolo, che pesa 3-12 kg ed è
molto precoce: a pochi minuti di vita succhia il latte, dopo un’ora segue la madre
ed entro il mese e mezzo è svezzato e bruca vegetali. Le femmine generalmente
vivono più dei maschi, oltre 15 anni contro una media di meno di 5 anni, e appena
nata, la renna è facile preda di orsi e lupi

10° giorno / Accampamento Nenet – Yar-Sale
L’addio all’accampamento Nenet
Dopo la prima colazione si trascorrono gli ultimi momenti con la comunità Nenet.
L’esperienza vissuta con i nomadi allevatori di renne rimarrà indelebile nei nostri
cuori e nelle nostre menti. Partenza in trekol attraverso la tundra artica per Yar-
Sale. Arrivo a Yar-Sale nel pomeriggio. Pernottamento in guest-house o semplice
hotel.
Pasti: colazione in chum, pranzo e cena in guest-house/hotel.
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11°-12° giorno / Yar-Sale
Il Festival del Folklore Nenet
Ogni anno, alla fine di marzo, centinaia di nomadi, con i loro abiti tradizionali,
lasciano i loro accampamenti sparsi nella tundra per dirigersi nella cittadina di
Yar-Sale e prendere parte alle celebrazioni del Festival del Folklore Nenet. Il
programma prevede usualmente gare di lotta, gare di salto ad ostacoli, gare di
presa con lazo, sfilate in costume tradizionale, ma soprattutto una spettacolare
corsa con slitte trainate da renne. Pernottamento in guest-house o semplice hotel.
Pasti: colazioni, pranzi e cene in guest-house/hotel o ristorante locale

13° giorno / Yar-Sale – Salekhard
Dopo la prima colazione partenza per Salekhard percorrendo a ritroso la pista
sulle acque ghiacciate del fiume Ob in trekol. Arrivo a Salekhard nel pomeriggio.
Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in guest-house/hotel, pranzo con lunch-box, cena in ristorante
locale/hotel

14° giorno / Salekhard – Mosca – Italia
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di
linea Yamal Airlines per Mosca. Arrivo a Mosca-Domodedovo e nel pomeriggio
proseguimento per l’Italia con volo di linea Lufthansa via Francoforte. Arrivo a
Milano Malpensa in serata.
Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi
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Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti – Si utilizzano minibus per i trasferimenti a
Salekhard e Yar-Sale; trekol (automezzi fuoristrada a sei ruote motrici, con 5/6
passeggeri per veicolo) per i trasferimenti nella tundra. Due voli domestici:
Mosca-Salekhard e viceversa. Per raggiungere l’accampamento Nenet e per
seguire l’eventuale migrazione potrebbe essere necessario spostarsi in
vagoncini di legno trainati da motoslitta. Guida locale di lingua inglese e nostro
accompagnatore a partire da un minimo di 8 partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Hotel di categoria 3* a Salekhard (Yuribey Hotel o
similare, 2 notti), guest-house o semplice hotel a Yar-Sale (4 notti), chum in
accampamento Nenet (6 notti) (N.B. In un chum si dorme in 4/6 persone, su
pelli di renna poggiate sul pavimento, non c’è corrente elettrica, non c’é il
bagno ed è indispensabile il sacco a pelo). Pensione completa dal 2° al 13°
giorno. I pasti a Salekhard e Yar-Sale sono consumati in ristoranti locali o nei
ristoranti delle strutture dove sono previsti i pernottamenti. Durante il soggiorno
nell’accampamento i pasti vengono preparati dalla comunità Nenet con
abbondanza di carne di renna.
Clima – Tra fine Marzo e inizio Aprile, il periodo in cui è programmato questo
viaggio, le temperature medie iniziano a risalire verso gli 0°C, ci sono 12 ore di
luce e lo spessore medio del manto nevoso è di circa mezzo metro. Il clima è
comunque imprevedibile a queste latitudini e nonostante il global warming le
temperature minime potrebbero anche scendere a -20°C.
Abbigliamento e varie: abbigliamento da montagna invernale con capi molto
pesanti adatti per le basse temperature (giaccone, maglioni, pantaloni, berretto,
guanti, sciarpe, stivali tipo doposci…), sacco a pelo (comfort - 15/20°C), torcia
elettrica, power bank (accumulatore portatile) per ricaricare telefonini e batterie
delle macchine fotografiche che tendono a scaricarsi rapidamente con il freddo.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria.
Formalità burocratiche – Necessario il passaporto firmato con validità 6 mesi
dalla data d’ingresso, con almeno due pagine libere; 2 foto tessera a colori a
sfondo bianco e l’apposito modulo compilato e firmato in tutte le sue parti. Inviare
la documentazione almeno tre settimane prima della partenza
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio-spedizione di grande
interesse etnografico e paesaggistico adatto a chi è interessato a incontrare
popolazioni uniche in luoghi fuori dal mondo. E’ richiesta una buona dose di
spirito di adattamento per i giorni trascorsi nell’accampamento Nenet dormendo
nel chum e mangiando i pasti preparati dalla comunità locale. Si segnalano
temperature medie variabili tra 0°C e - 20°C.
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QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano:

 € 3.700 base 10 partecipanti
 € 4.050 base 8-9 partecipanti

 Da aggiungere:
 - partenze da altre città                                    su richiesta
 - supplemento singola (6 notti in hotel/guest-house             € 330
 - tasse aeroportuali e security surcharge                       € 340 (circa)
 - copertura assicurativa di viaggio                       vedi tabella sotto
 - costo individuale gestione pratica                            € 90
 - visto consolare d’ingresso                                    € 130

 Date di partenza:
 - da mercoledì 25 Marzo a martedì 7 Aprile 2020

 OPERATIVO VOLI
 25/03    MILANO LINATE – FRANCOFORTE                       13.45-15.00
 25/03    FRANCOFORTE – MOSCA                               16.30-21.45
 07/04    MOSCA – MONACO                                    16.00-18.15
 07/04    MONACO – MILANO MALPENSA                          19.25-20.30

Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

 Le quotazioni includono:
 Voli internazionali e voli locali in classe economica, accoglienza e trasferimenti
 da/per l’aeroporto, trasporti con minibus e trekol, i pernottamenti con prima
 colazione, pensione completa dal 2° al 13° giorno, la lounge nell’aeroporto di
 Mosca/Domodedovo durante lo scalo del volo di andata, la guida locale parlante
 inglese e l’accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti, i
 permessi speciali per accedere nel circondario autonomo Yamalo-Nenets,
 l’assicurazione come specificato, il dossier informativo/culturale o guida.

 Le quotazioni non includono:
 I pasti del 1° e 14° giorno, le bevande ai pasti, mance ed extra personali, il visto
 consolare, tutto quanto non espressamente specificato.
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La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”
- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000)
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di
  viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità
  permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese
accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo
dell’importo si evince dalla tabella che segue:

       Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
             € 1.000,00                          € 50
             € 2.000,00                          € 90
             € 3.000,00                         € 130
             € 4.000,00                         € 165
             € 5.000,00                         € 190
            € 10.000,00                         € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese
gestione pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a
€ 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di
€ 55,00, da specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro
sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI

     La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio RUB/Euro = 0,14
in vigore nel mese di Giugno 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20
giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

      Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.

     Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.

      Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.

     L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.

      Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli
interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea,
indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i
disservizi a esse correlati.

Milano, 25.09.2019 n. 1

                              Organizzazione tecnica:
                          I Viaggi di Maurizio Levi
                     Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
                 Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
          E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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