Introduzione - Infobuild energia
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Introduzione Si fa tanto parlare di Smart Cities e mol- tali” che hanno a che vedere con l’uso to spesso le si tratta come se fossero smart dell’energia e nella maggior par- già una realtà consolidata anche nel te dei casi gestiti con “cabine di regia” nostro Paese. La situazione – almeno troppo ristrette e con la difficoltà ad questo il quadro che emerge dalla ana- integrare e coinvolgere tutti gli attori lisi dei progetti che hanno a che vedere (pubblici e privati del sistema). con le tematiche della gestione dell’e- nergia e della sostenibilità – è piuttosto Insomma un quadro con molte ombre, differente. cui si affianca però qualche spiraglio di luce. Sono pochi, circa il 5% del totale dei 353 progetti delle prime 15 città “smart” Una crescita importante soprattutto italiane, i progetti che sfruttano appie- nell’ultimo triennio del numero di pro- no le tecnologie digitali (e nemmeno getti di “digital energy” a livello di città, quelle di ultima generazione) e sono con una maggiore attenzione alla varie- ancora preponderanti i progetti dove il tà degli ambiti (dal living, alla mobility digitale quasi non viene usato o ha un all’environment) contemporaneamente impiego di base, legato alla connetti- interessati. vità o alla disponibilità di informazioni. Sono pochi, all’incirca 47 milioni di Una crescita, ancora più sostenuta, euro, gli investimenti in progetti “digi- degli investimenti da parte dei privati www.energystrategy.it 3
Introduzione (cittadini e imprese) sulle tecnologie Della necessità di sfruttare al meglio della”digital energy”, con un primo ti- questa opportunità sono convinti i nu- mido affacciarsi di esperimenti di com- merosi partner che hanno dato vita munity. alla ricerca del Digital Energy Report e alle quali va il ringraziamento per ave- Una crescita, questa da intendersi a li- re supportato la nostra analisi. La spe- vello globale, degli esempi e delle best ranza, condivisa dal gruppo di lavoro practice di applicazione di tecnologie di Energy & Strategy, è che “misurare”, digitali anche di seconda generazione con il consueto rigore metodologico (dalla blockchain ai big data & analytics) che ci contraddistingue, lo stato dell’ar- alla componente energia e sostenibilità te possa animare un sano dibattito con nelle città. gli stakeholder ed i policy maker. A volerla vedere in positivo quindi, vi è Il Digital Energy Report – nonostante un substrato di apparati e infrastrutture la maggior parte della ricerca sia sta- che – indipendentemente dalla volontà ta condotta nel 2018 – inaugura per delle “cabine di regia” delle città italia- così dire la nuova annata di Rapporti di ne – si sta costruendo e che può rap- Energy Strategy, che vedrà tra poco la presentare un punto di svolta (o forse, pubblicazione della “ammiraglia” Re- più correttamente, di partenza) per lo newable Energy Report e, a seguire, sviluppo della digital energy nelle no- una declinazione sempre nuova delle stre città smart. tematiche dell’efficienza energetica 4 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
nel mondo industriale e dei servizi, il Innovation Report, che affronta la te- mercato elettrico, lo smart building, la matica – quanto mai di attualità – del- smart mobility ed il water management. la capacità delle imprese del mondo Novità del 2019, che ben si sposa con dell’energia di “guidare” (piuttosto che il taglio di questo Rapporto, è l’Energy essere guidate) l’innovazione. Umberto Bertelè Vittorio Chiesa School of Management - Politecnico di Milano Direttore Energy & Strategy Group www.energystrategy.it 5
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Executive Summary Il contesto urbano si sta evolven- economico. Tuttavia è verosimile pen- do sempre di più verso quello che sare a un rafforzamento della cresci- è un paradigma digitale all’inter- ta di questa tecnologia a causa della no del quale trovano spazio molti decrescita di quello che è il costo al dei trend che negli ultimi anni han- kWh dello storage, oggi pari a 1.700- no caratterizzato il panorama ener- 2.000 €/kWh a livello residenziale. getico italiano europeo e mondiale. L’avvento della generazione distribu- Tra i principali trend di riferimento tro- ita, dello storage e del modello pro- viamo quello delle rinnovabili e della sumer implica per la rete elettrica il generazione distribuita che, soprattut- passaggio da un funzionamento uni- to nel caso degli impianti fotovoltaici direzionale, caratterizzato da una pro- ha permesso di sviluppare il paradig- duzione centralizzata, a un modello ma prosumer nel contesto urbano a «smart grid», caratterizzato da flussi di diversi livelli: residenziale, commer- energia bidirezionali. In questo senso ciale e industriale. L’elevato interesse appare quindi necessario procedere e conseguente sviluppo della temati- ad una digitalizzazione di quella che ca prosumer si è legata alla diffusione è la rete elettrica attraverso una se- dello storage che ad oggi non risulta rie di strumenti quali gli smart meter ancora particolarmente sostenibile che permettono di prevedere meglio a livello di investimento puramente quelli che sono i carichi, soprattutto a www.energystrategy.it 7
Executive Summary livello residenziale, permettendo una La città si sta trasformando an- miglior gestione degli impianti di ge- che a livello di building, che stan- nerazione e delle reti di distribuzione. no evolvendo verso una confi- gurazione più smart, adottando Tra i trend emergenti, che portano a soluzioni di efficienza energetica e di rafforzare la necessità di implementare intelligent building volte ad ottimiz- smart grid elettriche, vi è quello dell’e- zare quello che è il comfort abitativo mobility. Questo trend influenza la rete e la gestione dei consumi energetici. elettrica nazionale per quanto riguarda l’incremento della domanda nazionale Il Digital Energy report 2018 ha come di energia elettrica. La mobilità urbana obiettivo principale quello di map- non si sta evolvendo unicamente lun- pare e identificare l’utilizzo delle go il vettore elettrico ma vede anche soluzioni di digital energy all’inter- l’integrazione di nuovi servizi per il cit- no del paradigma della Smart City. tadino quali i servizi di mobility sharing (bike/car/fleet sharing). L’introduzione La Digital Energy e le Smart Cities di questi nuovi paradigmi permette di in Italia ridurre il traffico a livello urbano, fa- I pillar di riferimento vorendo il passaggio da un modello di trasporto fortemente caratterizzato Sono tre i pillar (rappresentati in fi- dell’utilizzo di mezzi privati ad uno inve- gura) lungo i quali è possibile leg- ce basato sull’utilizzo di mezzi pubblici gere la digitalizzazione energetica e di mezzi condivisi per quanto riguar- delle Smart City. Il living che ha a da il trasporto all’interno della città. che vedere con gli edifici e le infra- 8 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
strutture di illuminazione pubblica; sioni è stato possibile identifica- il mobility che riguarda le soluzioni re una classificazione dei pro- e le infrastrutture per la mobilità; ed getti di Smart Cities in Italia infine l’environment che riguarda la secondo le seguenti tre categorie: produzione di energia, le infrastrut- • Analogic Energy: sarà popolato da ture di rete e la gestione dei rifiuti. tutti quei progetti che sono carat- Ad ognuno di questi pillar, cui è de- terizzati da tematiche energetiche dicato ampio spazio all’interno del ma la cui implementazione non pre- Rapporto, corrispondono una gran- vede l’utilizzo di soluzioni digitali, de varietà di soluzioni tecnologiche • Digital Enabled Energy: sarà po- e possibili configurazioni che si diffe- polato da tutti quei progetti che renziano per: (i) livello di digitalizza- sono caratterizzati da tematiche zione della configurazione: indica il energetiche e parzialmente abi- grado di adozione di soluzioni digitali litati da soluzioni digitali, preva- per la gestione e ottimizzazione del- lentemente per servizi accessori, la configurazione; (ii) livello di com- plessità della configurazione: indica Digital Energy & Smart Cities: il livello difficoltà della gestione e ot- lo stato dell’arte delle città italiane timizzazione della configurazione; (iii) focus sulla tematica energy: indica Le soluzioni appartenenti alle diverse quanto la configurazione sia focaliz- categorie sono state analizzate su un zata e applicata a contesti energetici. campione di 15 città italiane, rispet- to alle quali è stata mappata l’evolu- Dall’incrocio di queste tre dimen- zione ed il posizionamento tempora- www.energystrategy.it 9
Executive Summary le dei diversi progetti, con l’obiettivo essere presenti e utilizzate a livello città. di riuscire evidenziare il momento in cui le tecnologie digitali hanno iniziato ad E’ opportuno ribadire come le so- AMBITO LIVING MOBILITY LIVING ENVIRONMENT Smart building Smart building Rinnovabili 1 1 1 Smart lighting Mobility sharing Teleriscaldamento (Pubblico) 2 2 2 Trasporto pubblico Smart grid & storage 3 3 Infrastruttura Waste management 4 4 10 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
luzioni mappate in questa sezione come vi siano altri (e a dire il vero mol- siano quelle che hanno visto una to maggiori) investimenti in tecnolo- azione di regia esplicita da parte gie per la digital energy da parte dei della città analizzata. E’ evidente privati e delle imprese sul territorio. Panel città selezionato per l’analisi Abitanti Km2 di superficie di dettaglio (energia / mobilità) 1 Milano 1.369.466 181,67 2 Bologna 390.198 160,86 3 Venezia 264.557 415,90 4 Firenze 380.005 102,32 5 Torino 879.808 130,17 6 Padova 210.733 93,03 7 Bergamo 121.140 40,16 8 Vicenza 111.620 80,57 9 Reggio nell’Emila 172.195 230,66 10 Trieste 204.347 85,11 11 Modena 185.045 183,19 12 Ravenna 158.911 653,82 13 Rimini 150.009 135,71 14 Trento 118.229 748,85 15 Genova 578.924 240,29 www.energystrategy.it 11
Executive Summary Pur tuttavia, una cosa è »dotarsi» ficienza «energetica» della comunità. di soluzioni e tecnologie di digital energy in maniera indipendente e Il quadro che uscirà da questa ana- autonoma (ossia attraverso un inve- lisi, quindi, che non è certo roseo, stimento privato non coordinato), al- va interpretato come uno «stimolo» tro è «integrare» con una forma di ad aumentare gli investimenti coor- regia queste soluzioni e tecnologie, dinati e – se e ove possibile – a in- con l’esplicito obiettivo di offrire un tegrare e «fare leva» su quanto dal servizio che migliori l’efficacia e l’ef- punto di vista infrastrutturale della di- 9% Milano 43 progetti 50 Inizio progetti Digital 45 40 19% 32% 35 59% 30 25 55% 20 15 10 26% 5 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Analogic Digital Digital Enabled Legenda Smart mobility Smart living Smart environment 12 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
gital energy è stato fatto dai privati. so un percorso di digitalizzazione a partire dal 2012, data di riferimento A solo titolo di esempio si riportano qui del primo progetto digitale e che sta i risultati relativi alla città di Milano. Per introducendo a poco a poco una se- questa città sono stati classificati 43 rie di servizi che vedono il fattore di- progetti attualmente in essere, re- gitale più come abilitatore che come lativi al comparto energia, dei quali elemento chiave per la sua fruizione. oltre la metà (55%) sono stati classi- La maggior parte dei progetti im- ficati all’interno del pillar «mobility», plementati ha visto il Comune di il 26% si riferiscono al pillar «living» Milano con un ruolo centrale di pro- e il 19% al pillar «environment». motore e sponsor delle iniziative. Dei progetti mappati, il 59% è sta- Se si passa dalla visione per to mappato come analogico, ovvero singola città, al quadro com- servizi per la città che non utilizzano plessivo a livello italiano la si- soluzioni digitali né come abilitatori tuazione non cambia di molto, pur- né come tecnologia core, il 32% è sta- troppo, a livello di “digitalizzazione”. to classificato come digital-enabled e solo il 9% come soluzione digital. In Italia sono stati mappati 353 proget- ti attualmente in essere, relativi al com- Non è possibile definire Milano una parto energia, dei quali il 28% sono stati città evoluta digitalmente in termini classificati all’interno del pillar «envi- di servizi legati al comparto cittadino, ronment», il 40% si riferiscono al pillar tuttavia è una città che ha intrapre- «mobility» e il 32% al pillar «living». www.energystrategy.it 13
Executive Summary Dei progetti mappati, il 74% è sta- to classificato come digital-enabled to mappato come analogico, ovvero e solo il 5% come soluzioni digital. servizi per la città che non utilizzano soluzioni digitali né come abilitatori A livello italiano, si conferma il trend né come tecnologia core, il 21% è sta- che vede i progetti analogici notevol- Inizio progetti Digital 400 353 progetti 350 300 28% 250 200 150 40% 100 50 32% 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Smart mobility Smart living Smart environment 14 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
mente preponderanti rispetto alle se- getti digital enabled pesano per poco zioni digital-enabled e digital. I pro- più del 20%, molto più limitata è la ANNO CONFIGU- CONFIGU- CONFIGURAZI- CITTA’ # PROGETTI % DIGITAL % DIGITAL 1°PROGET- RAZIONE RAZIONE ONE ENVIRON- ENABLED TO DIGITAL LIVING MOBILITY MENT Analogic Digital en- Milano 43 9% 32% 2012 Analogic building/Smart abled multi environment lights modal mobility Analogic Digital en- Bologna 27 7% 19% 2010 Analogic building/Smart abled multi environment lights modal mobility Analogic Venezia 22 5% 18% 2012 Analogic Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Digital en- Firenze 22 9% 41% 2009 Analogic building/Ana- abled multi environment logic lights modal mobility Analogic Digital en- Torino 28 3% 35% 2010 Analogic building/Ana- abled multi environment logic lights modal mobility Analogic Analogic Padova 33 / 9% / Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Analogic Bergamo 22 9% 5% 2014 Analogic building/Smart mobility environment lights Analogic Vicenza 12 8% / 2013 Analogic Analogic building/Ana- mobility environment logic lights www.energystrategy.it 15
Executive Summary ANNO CONFIGU- CONFIGU- CONFIGURAZI- CITTA’ # PROGETTI % DIGITAL % DIGITAL 1°PROGET- RAZIONE RAZIONE ONE ENVIRON- ENABLED TO DIGITAL LIVING MOBILITY MENT Analogic Analogic Reggio 11 9% 27% 2012 Analogic building/Ana- mobility nell’EmilIa environment logic lights Analogic Analogic Trieste 12 / 17% / Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Analogic Modena 23 4% 25% 2011 Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Analogic Ravenna 22 / 9% / Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Digital en- Rimini 30 4% 23% 2014 Analogic building/Smart abled multi environment lights modal mobility Analogic Trento 10 20% 20% 2011 Analogic Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Analogic Genova 36 5% 3% 2010 Analogic Analogic building/Ana- mobility environment logic lights Digital en- Analogic abled multi ITALIA 353 5% 21% 74% Analogic building/Ana- modal mo- environment logic lights bility 16 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
quota parte legata ai progetti digitali di ma anche Modena, Rimini o Reg- che pesa invece per il 5%. La presenza gio nell’Emilia, tra le piccole, stiano di queste 2 categorie di progetti, de- «educando» gradualmente i cittadini, linea tuttavia un trend positivo di svi- attraverso la costruzione di un «terre- luppo per il futuro. È possibile presu- no fertile» sul quale poi implementare mere una crescita dei progetti digital in futuro nuovi progetti più digitali. Le enabled che favoriranno una migliore città più grandi come Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Venezia, Vi sono differenze, tuttavia, che vale la Padova abbiano adottato strategie di pena sottolineare tra le diverse città. sviluppo della propria città differen- ti. Bologna ad esempio ha puntato fortemente sulla multi-pillarità, ov- Tra le città mappate è possibile notare vero di avviare e sviluppare progetti come le grandi città presentino po- che coprissero sia la parte di mobilità chi progetti digital, generalmente che quella di living ed environment. sotto il 10% del totale, ma presen- Al contrario invece città come To- tino una percentuale significativa di rino e Padova si sono focalizzate progetti digital enabled, general- maggiormente su uno dei tre. Un mente dalle 2 alle 3 volte superiore approccio ibrido è invece stato adot- la percentuale dei progetti digitali. tato da altre grandi città come Mila- Questo trend potrebbe essere rappre- no o Genova che si sono da un lato sentativo di una strategia che potreb- focalizzate maggiormente su un pil- be indicare come queste città, quali lar ma almeno uno degli altri due è Milano, Firenze e Torino, tra le gran- già ad un buono stadio di sviluppo. www.energystrategy.it 17
Executive Summary Le città più piccole hanno sviluppato di implementazione di progetti multi- molti meno progetti rispetto alle città pillar basati su tecnologie digitali. più grandi ma hanno coperto general- mente almeno due dei tre pillar focus Le precedenti tabelle evidenziano come del rapporto. Dalla rappresentazione la maggior parte delle città abbia una emerge che il bilanciamento dei proget- configurazione analogic lights e siano ti digitali su tutti e tre i pillar analizzati nel poche le città caratterizzate da una confi- rapporto, la cosiddetta multi-pillarità, gurazione del pillar living «smart lights», è l’approccio cui le città dovrebbero tra le quali Milano, Bologna, Bergamo e tendere poiché il focus su un singolo Rimini che hanno implementato proget- pillar è meno efficace. Per raggiungere ti di efficientamento dell’illuminazione questo obiettivo le città devono comun- pubblica e monitoraggio da remoto, in que partire da una solida base di tec- alcuni casi unito all’utilizzo di rilevatori di nologie analogiche e digital-enabled, presenza per una migliore ottimizzazione. implementate sia nel settore pubblico che in quello privato, nonché da una Per quanto riguarda il pillar mobility, circa appropriata architettura di piattafor- la metà delle città ha una configurazio- ma dati capace non solo di raccogliere ne di tipo «digital enabled multi mo- ma anche di elaborare i dati raccolti. Da dal mobility», che indica come le città questa base iniziale, le amministrazioni abbiano iniziato ad attuare progetti re- pubbliche dovrebbero promuovere po- lativi alla mobilità prima degli altri pillar. litiche di accelerazione per facilitare Al contrario è possibile notare come in la realizzazione delle fasi successive termini di environment, tutte le città sia- 18 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
no ancora notevolmente sottosviluppate Italia e legate ad una configurazione analo- gica. Gli unici progetti digital-enabled Ogni progetto, come detto in pre- legati a questo pillar riguardano solu- cedenza, è stato realizzato grazie zioni di waste management che utiliz- alla collaborazione di numerosi enti. zano cassonetti intelligenti, che hanno Vale quindi la pena analizzare come iniziato a diffondersi negli ultimi anni. è fatta e come ha funzionato la ca- bina di regia, ossia l’insieme degli La cabina di regia dei progetti di attori che hanno definito ed imple- digital energy nelle smart cities in mentato il progetto ed i ruoli che essi MODELLI DI CABINA DI REGIA Questo modello comprende progetti implementati congiuntamente da un ente 1 pubblico quale il comune e da aziende private. 2 Questo modello comprende progetti implementati congiuntamente da un ente pubblico quale il comune, da aziende private e da aziende pubbliche Questo modello comprende progetti implementati da un ente pubblico quale 3 il comune, da aziende private, da istituti di ricerca e università e aziende no- profit. www.energystrategy.it 19
Executive Summary hanno assunto. Dall’analisi dei progetti NE. (Sistema Innovativo di gestione effettuata è stato possibile estrapolare della Mobilità per le aree metropoli- tre differenti modelli, come riportato taNE) implementato a Bologna, Tori- in figura. Il Modello 1 è caratterizzato no e Genova ed il progetto Portale dalla collaborazione tra enti pubbli- alert Mobilità implementato a Milano. ci ed aziende private coinvolti nella Il Modello 3 è caratterizzato dalla colla- definizione ed implementazione del borazione tra enti pubblici, aziende, progetto. In questo modello ricadono aziende no-profit, università ed istitu- ad esempio, i progetti Gestione info ti di ricerca coinvolti nella definizione Mobilità (GiM) implementati a Mila- ed implementazione del progetto. In no, Venezia, Firenze e Reggio nell’E- questo modello ricade ad esempio, il milia, il progetto Piattaforma Traffi- progetto Isola Digitale implementato a co implementato a Firenze e Rimini, il Bergamo, il progetto REGAL implemen- progetto Isole Digitali implementato tato a Vicenza, i progetti Smart Ligh- a Milano ed il progetto Sistema di na- ting 4 smart digital city e QROWD im- vigazione della rete infrastruttura- plementati a Trento, il progetto MOV-e le del TPL implementato a Modena. implementato a Genova, il progetto Il Modello 2 è caratterizzato dalla col- Smart City Test Plan implementato laborazione tra enti pubblici, aziende a Bologna ed il progetto Cassonet- pubbliche ed aziende private coin- ti Intelligenti implementato a Milano. volti nella definizione ed implementa- zione del progetto. In questo modello Gli investimenti nei progetti di digi- ricade ad esempio, il progetto S.I.MO. tal energy nelle smart cities in Italia 20 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
Gli investimenti complessivi dei pro- dei fondi totali. Il pillar mobility con- getti mappati ammontano a poco più ta per il 30% dei fondi totali, infine, di 47 milioni di euro. Come evidente Il pillar living è quello cui sono stati dal grafico i progetti appartenenti al dedicati meno fondi, ammontando pillar environment rappresentano la solamente al 18% del totale. Emerge maggior parte dei fondi, pari al 52% con grande evidenza la ridotta dispo- 18% 52% 30% Living Mobility Environment www.energystrategy.it 21
Executive Summary nibilità di fondi stanziati in progetti punto di partenza, iniziando a focaliz- digitali in ambito smart city. Il pa- zarsi su quelle tecnologie che abbiamo ragone – che volutamente si è fatto precedentemente come «analogiche». nel Rapporto per ottenere l’effetto di «stridore» – con le attività di investi- L’amministrazione pubblica dovrebbe mento che i privati stanno portan- porsi in questo ampio scenario come do avanti su soluzioni e tecnologie un «faro», capace di sviluppare e for- abilitanti la digital energy in ambi- nire una guida a livello di organizza- to urbano è veramente impietoso. zione complessiva, considerando sia il settore pubblico sia quello privato. A livello città emergono dunque an- cora molte «ombre», ma se si amplia Per quanto riguarda il settore priva- l’orizzonte di analisi anche a ciò che to, l’amministrazione pubblica do- sta accadendo nel settore privato e vrebbe identificare un’appropriata non solamente in quello pubblico si normativa che spinga gli investimen- può notare che fenomeni di crescita ti privati verso tecnologie digitali e sono presenti in tutti e tre i pillar analiz- non più «analogiche», parallelamen- zati e che gli investimenti privati sono te a quanto fatto nel settore indu- in crescita, anche se non si legano an- striale con il «Piano Industria 4.0». cora a soluzioni fortemente digitali. Inoltre, la pubblica amministrazione I privati stanno dunque investendo in dovrebbe identificare un’opportuna modo indipendente e questo è un buon cabina di regia replicabile ed effica- 22 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
cie, composta da diversi attori, cioè sione d’insieme relativa a quelle che non solo dal comune o dalla provin- sono le principali soluzioni digital cia in cui si implementa il progetto applicate al settore dell’energia lun- digitale ma anche da aziende private go i tre pillar (focus di analisi) della e da università o centri di ricerca. La Smart City. Tra i principali trend tec- suddetta cabina di regia permetterà di nologici in ambito digitale, abbiamo implementare progetti relativi a tutti i analizzato nel dettaglio le soluzioni pillar analizzati e che puntino su tec- relative al paradigma blockchain e al nologie digitali, non più analogiche. paradigma big data and analytics. Le soluzioni di Digital Energy emer- Blockchain genti per le Smart Cities Per iniziare, la blockchain è una Lo sviluppo delle Smart City è in- tecnologia che permette la gestio- trinsecamente legato allo sviluppo ne di transazioni condivise tra più delle tecnologie digitali. Ma qua- nodi di una rete, senza il bisogno li sono gli ultimi trend tecnologi- di intermediari. Dalla sua compar- ci di maggiore rilievo per le Smart sa, la Blockchain ha subito sollevato City, e quali sono gli impatti che si un forte interesse, per i suoi ambi- possono anticipare sul loro futuro? ti applicativi in molti settori, incluso A queste domande dedichiamo la quello dell’energia. I principali van- sezione finale dell’osservatorio, che taggi della tecnologia blockchain si pone l’obiettivo di fornire una vi- includono la sicurezza, la decentraliz- www.energystrategy.it 23
Executive Summary zazione, la trasparenza, l’efficienza e gia blockchain permette un possi- la velocità: attraverso gli smart con- bile utilizzo di criptovalute basate tract, viene attivato il pagamento in sulla blockchain per effettuare il real-time, eliminando i costi relativi pagamento dell’energia consuma- al billing e ai mancati pagamenti. ta, e il billing dell’energia prodot- Nel Rapporto si sono considerati i ta e consumata. I possibili benefici vari tipi di blockchain, comprese le per le utility includono la riduzione blockchain “permissionless”, “per- dei tempi di billing, la diminuzione missioned”, e ibride, sulla base della del capitale circolante, ed una ri- tipologia di accesso (aperta o chiusa) duzione sostanziale di mancati pa- e di controllo (centralizzato o diffu- gamenti (e dei relativi costi di recu- so). Inoltre, si è considerato il ruolo pero crediti). Si prevedono inoltre degli smart contract, programmi che anche benefici per gli utenti finali: registrano i termini di un accordo tramite microgrid private – ad oggi di transazione tra due o più par- non abilitate a livello di normativa – ti all’interno di righe di codice de- potrebbero utilizzare gli smart con- positate all’interno della blockchain. tract per «fatturare» l’erogazione. Dopo aver analizzato le caratteri- • Mobility: Anche la mobilità elet- stiche della blockchain, sono sta- trica beneficerebbe dall’adozio- te mappate le seguenti applicazio- ne della tecnologia blockchain. ni specifiche all’ambito «energy», La blockchain permetterebbe di di- in base al pillar di riferimento: minuire l’impatto negativo della • Living: In ambito energy la tecnolo- mobilità elettrica sulla rete di tra- 24 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
smissione e distribuzione elettri- all’aggregazione di impianti e/o ca, abilitando la ricarica V2G/V2X. . microgrid in Virtual Power Plants. • Environment: La tecnologia blockchain trova terreno partico- Big data and Analytics larmente fertile in relazione alle applicazioni del pillar environment. Le città stanno diventando sem- La tecnologia blockchain permet- pre di più una fonte inesauribile di terebbe di sviluppare piattaforme dati ed informazioni, in particolar decentralizzate volte ad effet- modo mano a mano che diventa- tuare il trading delle commodity no sempre più smart, ed in un mon- energetiche, di incentivare la pro- do sempre più informatizzato, il ruo- duzione di energia da fonti rin- lo della raccolta e dell’analisi dei novabili, di automatizzare il pro- dati diventa fondamentale anche cesso di emissione e di trading per organizzare e gestire le città. dei certificati verdi e di abilita- Il punto di partenza per le Smart City re la vendita di energia elettrica sta prima di tutto nella consapevolez- P2P e la creazione di microgrid. za di disporre di un patrimonio di Infine, una volta superate le li- dati che acquistano valore se si ha la mitazioni normative,l’adozione capacità di analizzarli: dati generati in della tecnologia blockchain favo- modo consapevole e dati “inconsape- rirebbe l'aumento del numero di voli”, tra dati pubblici e privati, tra dati soggetti abilitati a fornire servi- finalizzati a un obiettivo e dati finaliz- zi legati alla «flessibilità» grazie zati alla conoscenza del territorio. Il www.energystrategy.it 25
Executive Summary tutto genera un flusso di informazio- matiche legate all’interoperabilità ni che ci circondano in ogni momento dei dati, la standardizzazione dei e che possono permettere di legge- processi di reperimento dei dati, e la re sempre più in dettaglio come vie- velocità necessaria alla fruizione di ne vissuta la città, nonché di fornire dati in real time. Inoltre, si riscontra- servizi ai cittadini come informazioni no importanti criticità con riferimen- sulla disponibilità di parcheggi, lo to alla privacy e all’accessibilità dei stato dell’inquinamento, o metter- dati ai provider di servizi. Per godere li in contatto con gli uffici pubblici. a pieno dei benefici per i cittadini e le Per diventare smart, le città de- aziende, è opportuno che le informa- vono impegnarsi su tre livel- zioni e i dati raccolti siano accessibili li, che definiscono l’architet- e resi disponibili a tutti gli utilizza- tura smart city in ambito dati: tori del dato, in modalità open data. • Layer 1: Apparati fisici: contato- Dopo aver analizzato le caratteristiche ri, sensori+ rete di trasmissione delle tecnologie big data e analytics, • Layer 2: Gestione ed elaborazione del sono state mappate le seguenti ap- dato: big data, anlytics , piattaforme plicazioni specifiche all’ambito «ener- • Layer 3: Utilizzo del dato: dato elaborato gy», in base al pillar di riferimento: utileperfruizionediserviziconnessiallacittà • Living: Il consumo domestico e aziendale di elettricità potreb- Esistono tuttavia diverse criticità le- be essere ridotto considerevol- gate alla raccolta e all’utilizzo dei mente grazie all’utilizzo di data dati resi disponibili dai sensori all’in- platform, incentivando anche l’a- terno della città, come forti proble- dozione di comportamenti più 26 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
consapevoli da parte dei resi- gato dai pali di illuminazione pub- denti e aumentando l’efficien- blica, di promuovere l’utilizzo del za energetica delle aziende. trasporto pubblico locale e ridurre • Mobility: La mobilità cittadina sarà i tempi e i costi di trasporto. Costi notevolmente colpita dal crescen- e consumi di carburante saranno te sviluppo delle data platform. Lo ridotti anche nella gestione delle smart street lighting, ovvero l’in- flotte e si faciliterà lo sviluppo di stallazione di «pali smart» con sen- tecnologie di autonomous driving, sori per il monitoraggio ambienta- aumentando la sicurezza stradale. le, la gestione del flusso luminoso, • Environment: Considerando le fon- il rilevamento del flusso di traffico ti rinnovabili variabili ed intermit- veicolare/pedonale, permette di tenti, l’adozione di data platform offrire ai cittadini informazioni ri- consentirebbe di aumentare l’effi- guardo a condizioni meteo, ana- cienza di produzione degli impianti lisi ambientali, la situazione del fotovoltaici ed eolici. Inoltre, il bi- traffico, situazioni critiche, vide- lanciamento delle microgrid sarà osorveglianza, disponibilità di reso più efficiente permettendo di parcheggi, internet access point. raggiungere livelli più elevati di au- Grazie alle piattaforme Internet tosufficienza energetica. Inoltre, le of Things (IoT), i dati raccolti dai piattaforme dati permetteranno di sensori permetteranno di offrire individuare agevolmente perdite ai cittadini una gamma sempre idriche e intervenire prontamente, più ampia di servizi, di regolare in di rendere più efficiente la raccolta tempo reale il flusso luminoso ero- dei rifiuti urbani e di supportare lo www.energystrategy.it 27
sviluppo di smart district, quartieri logie digitali con impatti notevoli a basso impatto ambientale, dove su numerosi KPI quali, per esem- l’inclusione sociale è incentivata. pio, la riduzione dei consumi di carburante o di energia elettrica. In conclusione, il rapporto forni- Ad oggi vi sono però numero- sce una descrizione delle principa- se sfide da fronteggiare per per- li tecnologie digitali, nonché una mettere una implementazione visione d’insieme sulle principali più diffusa di queste tecnologie. funzionalità e i motivi di successo e insuccesso delle singole soluzio- Prima fra tutte, il blocco normativo ni. Ne emerge una mappa di solu- formato da una legislazione frammen- zioni digitali per il settore ener- taria e non indirizzata verso lo svilup- gia, applicabili alla dimensione po di tecnologie digitali, come avvie- smart city/smart community o a ne invece con il piano industria 4.0. Vi quella di nuovi servizi offerti sul è inoltre una marcata difficoltà nella mercato da parte delle imprese. gestione e condivisione dei dati sia Allo stato attuale molte tecnologie verso i cittadini sia verso le aziende digitali sono già disponibili oppure e nell’allineare gli sforzi, investimen- in fase di progetto pilota già vali- ti pubblici e privati. Infine, è auspi- dato. Emerge inoltre un ritorno po- cabile che l’implementazione di pro- sitivo negli investimenti in tecno- getti di tecnologie digitali avvenga 28 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2019
seguendo una cabina di regia stan- caratterizzati da diversi fattori e carat- dard e replicabile in diversi scenari, teristiche anche di natura culturale. Davide Chiaroni Federico Frattini Responsabile della Ricerca Responsabile della Ricerca Francesca Capella Josip Kotlar Project Manager Project Manager www.energystrategy.it 29
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