ROCCHE - LE ROCCHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO NELL' ITINERARIO DELLA BELLEZZA - Valliascoprire.it

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ITINERARIO delle
ROCCHE

         LE ROCCHE
         DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI
         E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO
         NELL’ ITINERARIO DELLA BELLEZZA

             THETA
PESARO E URBINO/MARCHE NORD

               IL “SISTEMA”
CONFCOMMERCIO PESARO E URBINO/ MARCHE NORD

                                                                                   Terziario Donna
                                                                          della provincia di Pesaro e Urbino

                                                                              CONFCOMMERCIO SERVIZI
                                                                                  PESARO CAT SRL
                                PESARO E URBINO/MARCHE NORD

                                                                          ASSO.M.I.T.O.
                             ENTE BILATERALE DEL TURISMO             ASSOCIAZIONE MARCHIGIANA
       MARCHE NORD
                            ENTE BILATERALE DEL TERZIARIO             INCOMING TOUR OPERATOR
                           O.P.S. (Organismo Paritetico Sicurezza)

  In copertina: Disegno di Francesco di Giorgio Martini “ Il torrione e la Rocca di Cagli”
L’ITINERARIO DELLA BELLEZZA è un percorso all’interno            THE ITINERARY OF BEAUTY is a tour around the province
della provincia di Pesaro e Urbino che unisce il mare            of Pesaro and Urbino meant to connect the sea and the
alle montagne, le colline (segno caratterizzante la nostra       mountains, the hills (a trademark of our region) and the
Regione) alle stupende Città d’arte; i borghi fortificati alle   charming Cities of art; the fortresses and the archaeological
aree archeologiche.                                              areas.
Una «strada» adatta ad un turista curioso che vuole vivere       A «path» fit for the kind of curious tourists who long for
esperienze uniche, fermandosi – nelle pieghe del territorio –    unique experiences and visits to peculiar spots of the
ad ammirare paesaggi e luoghi incontaminati, camminando          territory, for landscapes and untouched places, walking or
o pedalando per sentieri nel silenzio della natura,              biking on paths immersed in the silence of Nature, visiting
incontrando borghi «tra i più belli d’Italia» e riscoprendo i    some of the most beautiful hamlets of Italy and, last but
sapori ed il gusto di antiche tradizioni enogastronomiche.       not least, discovering the taste and the flavour of ancient
L’Itinerario della Bellezza di Confcommercio Pesaro e            enogastronomic traditions.
Urbino/Marche Nord è un grande contenitore dall’interno          The Itinerary of Beauty promoted by Confcommercio of
del quale, periodicamente, estraiamo nuove suggestioni,          Pesaro and Urbino / Northern Marche is a great box from
nuove proposte.                                                  which, from time to time, we extract new emotions and new
Così è, ora, per l’ITINERARIO DELLE ROCCHE DI                    proposals.
FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO                        This is what we are doing now concerning the ITINERARY TO
DUCALE DI URBINO.                                                THE CITADELS DESIGNED BY FRANCESCO DI GIORGIO
Un viaggio – all’interno dell’Itinerario della Bellezza –        MARTINI AND TO THE DUCAL PALACE IN URBINO.
alla ri-scoperta delle rocche progettate e costruite da          A trip – inside the Itinerary of Beauty – meant to re-discover
Francesco di Giorgio Martini, l’architetto senese che            the citadels designed and built by Francesco di Giorgio
Federico da Montefeltro chiamò alla Sua corte di Urbino nel      Martini, the architect from Siena whom Federico da
1477 e che realizzò capolavori assoluti di dell’architettura     Montefeltro invited to his court in Urbino in 1477 and who
militare e civile del Rinascimento.                              built absolute masterpieces of renaissance military and civil
Non poteva mancare, in questo percorso turistico sulle           architecture.
tracce di Francesco di Giorgio Martini, il Palazzo Ducale        This tour after the path of Francesco di Giorgio Martini could
di Urbino, senz’altro l’architettura più significativa del       not bypass the Ducal Palace in Urbino, which is certainly the
Rinascimento marchigiano.                                        most meaningful Renaissance building in Marche.
L’ITINERARIO DELLE ROCCHE DI FRANCESCO DI                        The ITINERARY TO THE CITADELS DESIGNED BY
GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO                    FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI AND TO THE DUCAL
è anche un viaggio alla scoperta della bellezza di luoghi        PALACE IN URBINO is also a tour aimed at discovering the
da cui trae origine la nostra storia e la nostra cultura.        beauty of places where our story and our culture spread from.

Amerigo Varotti                                                  Amerigo Varotti
Direttore Generale                                               General Manager
Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord                        Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord

In collaborazione con:

                                                                                                                                  3
INFO

           URBINO                           PERGOLA
           Confcommercio Urbino             Museo dei Bronzi dorati
           tel.0722/320167                  Largo S. Giacomo, 1
           e.cecchini@ascompesaro.it        tel. 0721/734090 – 0721/7373278
           www.bookingurbino.com            www.bronzidorati.com
           www.lemarchediurbino.it          Riviera Incoming T.O.
           Riviera Incoming T.O.            tel. 0721/698223
           tel. 0721/698223                 pesaro@rivieraincoming.net
           pesaro@rivieraincoming.net
                                            MONDAVIO
           CAGLI                            Ufficio Turistico Corso Roma, 1
           Comune Cagli                     tel. 0721/977758 – 334/9211964
           Assessorato al Turismo           ufficio.turismo@comune.mondavio.pu.it
           e Beni Culturali:                www.mondavioturismo.it
           tel. 0721/780773 – 780731        Riviera Incoming T.O.
           Riviera Incoming T.O.            tel. 0721/698223
           tel. 0721/698223                 pesaro@rivieraincoming.net
           pesaro@rivieraincoming.net
                                            GRADARA
           SASSOCORVARO                     Gradara Innova
           Pro Loco Sassocorvaro            tel.0541/964673 - cell. 331/1520659
           tel 375/5569162 - 0722/76177     info@gradarainnova.com
           proloco@sassocorvaroeventi.it    www.gradara.org
           Riviera Incoming T.O.            Riviera incoming T.O.
           Tel. 0721/698223                 tel 0721/698223
           pesaro@rivieraincoming.net       pesaro@rivieraincoming.net

           FOSSOMBRONE
           Ufficio IAT Piazza Dante, 23
           tel. 0721/723263 – 340/8245162
           (per prenotazioni e info)
           Riviera Incoming T.O.
           tel. 0721/698223
           pesaro@rivieraincoming.net

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INDICE - INDEX

LE ROCCHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI
      E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO
          NELL’ ITINERARIO DELLA BELLEZZA

                                    P. 10

          P. 38
                                                        P. 46
                          URBINO

  SASSOCORVARO
                                             GRADARA

          P. 22
                                                                      P. 28

   FOSSOMBRONE
                                                       MONDAVIO

                                                      P. 34
                            P. 16

                  CAGLI                     PERGOLA

                                                                                 5
FRANCESCO
    DI GIORGIO
    MARTINI

6
F
           rancesco di Giorgio Martini nasce
           a Siena il 23 settembre 1439.
           È stato uno degli artisti più versatili
           e creativi nel mondo dell’arte tra il
           Quattrocento e il Cinquecento.
Inizialmente attivo come pittore e scultore, è
ricordato, principalmente, come Architetto e
teorico della architettura militare.
Traduce Vitruvio e scrive un’opera
originale, il “Trattato di architettura militare
e civile” che anticipa alcune delle teorie
architettoniche del Rinascimento.
Di fondamentale importanza fu il soggiorno
ad Urbino, presso la Corte del Duca
Federico da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno
1422 – Ferrara, 10 settembre 1482),
iniziato nel 1474 con l’incarico di portare
a compimento il Palazzo Ducale, già
disegnato ed avviato dall’Architetto dalmata
Luciano Laurana (La Vrana 1420 – Pesaro
1479)., di cui Francesco ne sviluppò la già
eccellente filosofia urbanistica.
A Urbino, in quel tempo, il clima artistico e
culturale aveva raggiunto livelli importanti e,
da ogni parte, vi arrivavano letterati, scultori,
pittori, architetti.

Francesco di Giorgio Martini was born
in Siena on September 23, 1439.
He was one of the most versatile
and creative artists in the XV and XVI
centuries.He begun as a painter and a
sculptor but is remembered mostly as
an architect and a theorist of military
architecture.
He translated Vitruvius and wrote and
original work, the “Treatise of military
and civil architecture” which anticipates
some renaissance theories.
A basic importance had his stay in
Urbino, at the court of Duke Federico
da Montefeltro (Gubbio, June 7 1422
– Ferrara, September 10 1482) which
begun in 1474. He was charged
of completing the construction of
the ducal Palace, which had been
designed and started by the Dalmatian
architect Luciano Laurana (La Vrana,
1420 – Pesaro 1479), of which
Francesco developed the already
excellent urban philosophy.
In Urbino, at that time, the artistic
and cultural level had already risen to
a meaningful level and intellectuals,
sculptors, painters and architects
came there from everywhere.

                                                     7
Disegni di Francesco di Giorgio Martini
                                                                              Drawings by Francesco di Giorgio Martini

    Francesco di Giorgio Martini riuscì a sviluppare le sue ricerche nell’architettura civile e militare (abbandonando
    quasi completamente la pittura) e, su incarico di Federico, ristrutturò o realizzò la fortificazione del Ducato,
    facendo erigere o ristrutturare oltre 130 tra fortezze militari e edifici a carattere civile e religioso.
    Disegnò anche fortificazioni, macchine da battaglia e armi; invenzioni straordinarie e all’avanguardia
    (come macchine d’assedio e da guerra, alcune delle quali si possono ammirare a Mondavio).
    In poco tempo divenne il più grande esponente della “Architettura militare di transizione”, così chiamata in
    seguito alle grandi modifiche strutturali necessarie per soddisfare le nuove esigenze belliche: nascevano infatti
    le prime armi da fuoco e l’artiglieria aveva ormai preso il sopravvento su tutti gli altri sistemi di attacco e di
    difesa. Dopo la morte del grande Federico (1482), Francesco ebbe incarichi prestigiosi a Gubbio, Cortona,
    Ancona, Jesi, Siena, Milano, Firenze, Napoli…
    Morì il 29 novembre 1501.
    Lungo l’Itinerario della Bellezza l’Architetto senese realizzò o trasformò diversi palazzi ad uso civile e
    religioso ma, soprattutto, rocche e fortificazioni militari. Molte di queste sono state smantellate, distrutte o ve
    ne rimangono poche tracce (come i ruderi della Rocca di Pergola). Altre, rappresentano le realizzazioni più
    importanti e significative dell’opera del Martini e del suo ingegno: Cagli, Mondavio, Sassocorvaro, Fossombrone
    oltre, naturalmente, al Palazzo Ducale di Urbino.
    Ma non possiamo non citare il Palazzo Ducale – Corte Alta – di Fossombrone e il palazzo Vescovile, il Palazzo
    Comunale di Cagli, il Convento di Santa Chiara e il Mausoleo dei Duchi – Chiesa di San Bernardino a Urbino.

8
Francesco di Giorgio Martini developed his             commissions in Gubbio, Cortona, Ancona, Jesi,
researches in the field of civil and military          Siena, Milan, Florence, Naples and elsewhere.
architecture (he almost completely abandoned           He died on November 29, 1501.
painting) and, charged by Federico, he partly          In the Itinerary of Beauty there are also civil and
restructured and partly created the Duchy’s            religious buildings designed by Francesco di
defences, by building or restructuring more            Giorgio Martini, but most remarkable are his
than 130 fortresses and civil as well as religious     fortresses
buildings.                                             and other military buildings.
He also designed defensive architecture, war           Many were dismantled and destroyed, and of
machines and weapons, extraordinary and                others, alas, only a few ruins are left (like the
avant-garde inventions (such as siege and war          ruins of the Pergola citadel). Others are the most
equipment, some of which are on show                   important examples of Martini’s work and genius,
in Mondavio).                                          such as Cagli, Mondavio, Sassocorvaro and
He soon became the greatest proponent of               Fossombrone further, of course, to the Ducal
“Transition military Architecture”, so called due to   Palace in Urbino.
the great structural modifications imposed by the      Still, we cannot put aside the Ducal Palace
new warfare: the first firearms were being produced    – High Court – in Fossombrone and
and artillery was getting the better of all other      the Episcopal Palace, the Communal Palace in
assault and defensive systems. After the great         Cagli, the St. Chiara Convent and the Mausoleum
Federico died in 1482, Francesco got important         of the Dukes – St Bernardino’s, in Urbino.

                                                                                                             9
URBINO

                Scorcio Torricini Palazzo Ducale di Urbino
     A view of the little towers of the Urbino Ducal Palace

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Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO
        Urbino: la Città che ha dato i natali, nel 1483, a Raffaello Sanzio (morto il 6 aprile 1520).
                                Urbino: Capitale del Rinascimento italiano.
                                   Urbino: Capoluogo del Montefeltro.
       Urbino: Sede di una delle più antiche Università degli Studi d’Europa (fondata nel 1506).
              Urbino: nel Palazzo Ducale è sede della Galleria Nazionale delle Marche.

                     Since 1998 its historical centre is a UNESCO world heritage site.
            Urbino: the city where in 1483 Raphael Sanzio was born (he died on April 6, 1520)
                             Urbino: the Capital City of the Italian Renaissance.
                                  Urbino: the Capital City of Montefeltro.
            Urbino: the seat of one of the most ancient European Universities, created in 1506.
                  Urbino: The Ducal Palace is the seat of the National Gallery of Marche.

                                                                                 Corte d’onore, Palazzo Ducale di Urbino
                                                                                 Court of honour, Ducal Palace of Urbino

U
          rbino ha origini romane (Urvinum                  Urbino has Roman origins (Urvinum Mataurense),
          Mataurense), come dimostrato dai tanti            as is shown by the findings of archaeological
          ritrovamenti e dagli scavi effettuati (Teatro e   excavations (Theatre and Archaeological Museum,
          Museo Archeologico, mura romane…). Ma             Roman walls). But its fame, its greatness and
la sua notorietà, la sua grandezza e unicità è dovuta       uniqueness are due to the Montefeltro family, who
alla famiglia dei Montefeltro che “governarono” sulla       ruled the City and the Duchy during the low Middle
Città e poi sul Ducato nel basso Medioevo e nel             Ages and the Renaissance.
Rinascimento.                                               In the second half of the XV century Urbino
Nella seconda metà del ‘400 Urbino diventa                  became the seat of the powerful Signoria of duke
sede della potente signoria del duca Federico Da            Federico da Montefeltro (1422-1482).
Montefeltro (1422-1482).                                    Federico, a lover of humanistic culture (and a
Federico, amante della cultura umanistica (ma               valiant soldier of fortune as well) invited to his court
anche valoroso capitano di ventura) chiama a                scholars, mathematicians, artists (Giovanni Santi,
corte letterati, matematici, artisti (Giovanni Santi,       Raphael’s father; Piero della Francesca, Luciano
padre di Raffaello, Piero della Francesca, Luciano          and Francesco Laurana, Leon Battista Alberti,
e Francesco Laurana, Leon Battista Alberti,                 Francesco di Giorgio Martini).
Francesco di Giorgio Martini).                              Federico, the lord of the Duchy from 1444 till
Federico, signore del Ducato dal 1444 al 1482, volle        1482, decided to build what is considered one
la realizzazione di quella che è considerata una delle      of the most beautiful works of Renaissance: the
più belle opere del Rinascimento: il Palazzo Ducale.        Ducal Palace.

                                                                                                                           11
URBINO

     Scala Torricino nord, Palazzo Ducale di Urbino
     Staircase of the North little tower, Urbino Ducal Palace

     Il nuovo Palazzo è il vero fulcro della Città ed alla sua costruzione vi
     parteciparono alcuni fra gli artisti più grandi dell’epoca (tra i quali il
     fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese
     Francesco di Giorgio Martini).
     Il Palazzo Ducale fu costruito in più fasi. Antonio e poi Guidantonio da
     Montefeltro furono i primi ad avviare l’edificazione di un edificio a due
     piani (oggi noto come “Palazzetto della Jole”) seguendo le direttive
     dell’architetto Maso di Bartolomeo.
     Giunto al potere nel 1444, Federico iniziò i lavori del nuovo Palazzo
     nel 1454 inglobando le costruzioni preesistenti.
     Nel 1464 la direzione dei lavori passò all’architetto Luciano Laurana
     (1420-1479). Sotto la sua guida, sino al 1472, vennero realizzati nuovi
     ambienti e, particolarmente, la famosa facciata dei torricini, il cortile
     d’onore, il magnifico salone monumentale e la biblioteca al piano terra.
     Al primo piano, su suo disegno, furono realizzati il salone del Trono,
     il salone degli Angeli e la sala delle Udienze.
                                                                                  Urbino, Palazzo Ducale, Sala degli Angeli
                                                                                  Urbino, Ducal Palace, the Hall of Angels
12
The new Palace is the real pivotal
                                                                                         point of the City. It was built with the
                                                                                         contribution of some of the greatest
                                                                                         artists of that time, including Florentine
                                                                                         Maso di Bartolomo, Dalmatian Luciano
                                                                                         Laurana and Francesco di Giorgio
                                                                                         Martini, from Siena.
                                                                                         The Ducal Palace was built through
                                                                                         a number of stages. Its construction
                                                                                         was begun by Antonio and then by
                                                                                         Guidantonio da Montefeltro, who
                                                                                         created a two storeys building (known
                                                                                         nowadays as “The little Palace of Jole”),
                                                                                         based on instructions by architect
                                                                                         Maso di Bartolomeo.
                                                                                         Federico got into power in 1444. In
                                                                                         1454 he started the works of the new
                                                                                         Palace, which embodied the pre-
                                                                                         existing buildings.
                                                                                         In 1464, and till 1472, architect Luciano
                                                                                         Laurana (1420-1479) got the direction
                                                                                         of works. Under his guidance new
                                                                                         sections were built, namely the famous
                                                                                         façade of torricini, the court of honour,
                                                                                         the magnificent monumental hall and
                                                                                         the library on the ground floor. On the
                                                                                         first floor, based on a project of his,
                                                                                         rose the throne hall, the hall of angels
                                                                                         and the hall of hearings.
                                                                                         In 1474 Francesco di Giorgio Martini
                                                                                         was charged of the direction of building
                                                                                         site, which he kept till 1485.
                                                                                         The architect completed whole areas of
                                                                                         the palace, created new ones and took
                                                                                         care of the decoration of many rooms
                                                                                         (doors, windows, capitals, hearths). He
                                                                                         also designed the wooden inlays of the
                                                                                         doors. He restructured many rooms,
                                      Il giardino pensile del Palazzo Ducale di Urbino   including de Duchess’ apartment on
                                       The vertical garden in the Urbino Ducal Palace    the noble floor, which was originally
                                                                                         called “Castellare”.
                                                                                         In particular, Martini designed the
Nel 1474 Francesco di Giorgio Martini assunse la direzione del cantiere del              loggias on the Pasquino court, the
Palazzo, cui sovrintese fino al 1485.                                                    vertical garden, the spaces and the
L’architetto portò a termine intere zone del palazzo, ne creò di nuove e rifinì          whole, complicated hydraulic system in
la decorazione interna di numerose stanze (porte, finestre, capitelli, camini).          the basements, quite new at that time.
Fornì anche disegni per le tarsie lignee delle porte. Ristrutturò diverse stanze         The architect from Siena also created
tra cui l’appartamento della Duchessa nel piano nobile, chiamata in origine              the Data, the ancient ducal stables
«Castellare».                                                                            which could host up to 300 horses,
In particolare il Martini progettò le logge sul cortile del Pasquino, il giardino        and the nearby helicoidal steps which
pensile, gli ambienti e tutto il complesso impianto idraulico dei sotterranei            from the downstairs floor, projected by
all’avanguardia per l’epoca.                                                             Mercatale, connected the Montefeltro
L’architetto senese realizzò anche la Data, le antiche stalle ducali capaci di           residence to the Data stables and the
300 cavalli con magazzini e locali per gli stallieri e la vicina rampa elicoidale        outside of the walls.
che, dal sottostante piano del Mercatale, poneva in comunicazione la                     Thanks to this magnificent engineering
residenza dei Montefeltro con le stalle della Data e l’esterno delle mura.               work, the Duke could get both to the
Grazie a questa magnifica opera di ingegneria il Duca poteva arrivare alle               stables and outside directly from his
stalle e all’esterno direttamente dal palazzo.                                           palace.
Francesco di Giorgio Martini ne parla nel “Trattato di architettura militare e           Francesco di Giorgio Martini talks
civile”: «In un torrione appresso di quelle stanze – dice – è una scala a lumaca         about it in his “Treatise of military and
per la quale si può ire a cavallo, solo per lo Signore riservata, per la quale il        civil architecture”: «In a tower by those
Signore può e senza essere visto, vedere tutta la stalla e quello che fanno tutti        rooms – he says – there is a spiral
li famigli e maestro di stalla».                                                         staircase accessible on horseback,
La Data è stata recentemente oggetto di un importante intervento di recupero             reserved to the Duke, who can thus
per la creazione di un centro polifunzionale con un progetto dell’architetto             see the whole stable and what the
Giancarlo De Carlo.                                                                      stable attendants and their master do
                                                                                         without being seen».
                                                                                         Recently, Data underwent important
                                                                                         restoration and recovery works,
                                                                                         projected by architect Giancarlo
                                                                                         De Carlo, for the creation of a
                                                                                         multifunctional centre.

                                                                                                                                      13
URBINO

                                                                          Palazzo Ducale , lo Studiolo del Duca, Uomini Illustri alla corte di Urbino
                                                                         Ducal Palace, the Duke’s little study, Illustrious Men at the court of Urbino

     Cuore del Palazzo Ducale ed una delle più importanti
     testimonianze del Rinascimento è lo Studiolo del Duca
     Federico.
     Era il luogo della meditazione ma anche dell’autocelebrazione
     del Duca. La progettazione sembra di Bramante ma,
     sicuramente, lo Studiolo è nato dalla collaborazione di più
     artisti tra cui Francesco di Giorgio Martini.
     Ha pareti di legno intarsiato alte due metri in cui sono simulate
     le ante semiaperte, attraverso cui si scorgono libri, un liuto
     rovesciato, un calamaio, fogli di musica, la corazza del Duca e
     tanti altri oggetti.
     Descrivere il Palazzo Ducale è compito arduo. Federico
     impiegò vent’anni a costruire quella “Habitatione bella
     et degna quanto si conviene ed laudabil fama delli nostri
     progenitori, et anco alla conditione nostra” e, quando morì,
     il 10 settembre 1482, neppure la vedrà finita.
     Il Palazzo «sembra abbia tante stanze quanti sono i giorni
     dell’anno» come disse Montaigne; ci sono 600 finestre,
     un meandro di sale, saloni, scale, rampe, giardini pensili,
     sotterranei…
     Disse Cardarelli: «si gira attorno al Palazzo Ducale senza
     sapere con precisione dove comincia, dove finisce Si
     confonde con la Città; è tutt’uno col Colle. Il Palazzo Ducale
     è Urbino».
     Dopo la morte di Federico e del figlio Guidobaldo (1508),
     essendosi estinta la famiglia dei Montefeltro, subentrarono alla
     guida del Ducato i Della Rovere con Francesco Maria I, figlio
     di Giovanni Della Rovere (signore di Mondavio e Senigallia)
     genero di Federico da Montefeltro (avendone sposato la figlia

14
Giovanna) e, nel 1631, in seguito alla morte di Francesco               The very heart of the Ducal Palace, and also one
Maria II Della Rovere, ultimo Duca di Urbino, il ducato passò           of the most important bequests of Renaissance,
allo Stato della Chiesa e da quel momento il palazzo subì un            is Duke Federico’s little study.
lento processo di spoliazione e abbandono.                              It was for the Duke a place of meditation as well
Nel 1912 viene istituita all’interno del Palazzo Ducale                 as of auto-celebration. It is supposed to have
la Galleria Nazionale delle Marche che ospita opere                     been designed by Bramante but was certainly
di Raffaello, Piero della Francesca, Tiziano e un vasto                 the fruit of cooperation of several artists, including
patrimonio di opere d’arte.                                             Francesco di Giorgio Martini.
La più bella definizione del palazzo Ducale di Urbino                   It is adorned with inlaid wooden walls two meters
è dell’umanista, letterato e diplomatico Baldassarre                    tall representing half open shutters showing
Castiglione che nel 1528 nella sua opera “Il Cortegiano”                books, a reversed lute, an inkpot, music paper,
scrisse: «Federico edificò un Palazzo, il più bello che in              the Duke’s cuirass and many other objects.
tutta Italia si trovi; e d’ogni opportuna cosa sì ben lo fornì,         Describing the Ducal Palace is a hard task.
che non un Palazzo, ma una Città in forma di Palazzo esser              Federico spent twenty years to build that
pareva».                                                                “Mansion as nice and respectable as our
Il Palazzo di Urbino fu dal punto di vista architettonico una           ancestors’ state and commendable fame
grandissima novità, realizzazione concreta del concetto di              deserve, as well as our own status”, which at
Umanesimo. Non più fossati, stanze inespugnabili, ma un                 his death, on September 10, 1482, was not yet
palazzo quasi fiabesco, nato per l’arte, la cultura e la gioia          finished.
di vivere. Finestre grandi per avere tanta luce, soffitti che           The Palace «looks like having as many rooms as
sono vele spiegate al vento, scaloni larghi e comodi che                are the days in a year» said Montaigne. There are
permettono un incedere elegante, enormi camini nei saloni               600 windows, a maze of halls, rooms, staircases,
adibiti alle cerimonie e alle feste. Vicina all’ingresso una            flights, vertical gardens, caves…
magnifica biblioteca aperta alla consultazione degli studiosi.          Poet Vincenzo Cardarelli said: «One tours the
Nei sotterranei non prigioni e segrete ma enormi cucine,                Ducal Palace without exactly knowing where its
dispense, bagno e una neviera per le provviste, ossia                   begins and where it ends. It melts with the City,
tutto l’occorrente per una corte che poteva contare fino a              it is one with the Hill. The Ducal Palace is Urbino».
cinquecento persone.                                                    After Federico’s and his son Guidobaldo’s (1508)
Federico ha potuto far costruire un palazzo del genere solo             death, Montefeltro family became extinguished,
perché Urbino è protetta da una specie di “cintura” fatta di            the Della Rovere family replaced it at the head of
poderose fortezze che ne garantivano la sicurezza.                      the Duchy with Francesco Maria I, Giovanni della
                                                                        Rovere’s child (lord of Mondavio and Senigallia),
                                                                        the son in law of Federico da Montefeltro (having
                                             Urbino vista della città   married his daughter Giovanna) and, in 1631,
                                           Urbino, a view of the city   after the death of Francesco Maria II Della
                                                                        Rovere, the last Duke of Urbino, the duchy was
                                                                        absorbed by the State of the Church; after that,
                                                                        the palace suffered a slow process of spoliation
                                                                        and abandonment.
                                                                        In 1912, the National Gallery of Marche was
                                                                        created inside the Ducal Palace. It hosts works
                                                                        by Raffallo, Piero della Francesca, Titian and a
                                                                        rich patrimony of works of art.
                                                                        The nicest definition of the Ducal Palace in
                                                                        Urbino is by the humanist, scholar and diplomat
                                                                        Baldassarre Castiglione who in 1528, in his work
                                                                        “Il Cortegiano” (“The courtier”) wrote: «Federico
                                                                        built a palace, the most beautiful in Italy; ad
                                                                        furbished it with all it takes, so that it looked not
                                                                        just like a Palace, but like a City in the shape of
                                                                        a Palace».
                                                                        By the architectural point of view, the Palace in
                                                                        Urbino was a most important innovation, the
                                                                        practical realization of the concept of Humanism.
                                                                        No longer ditches or impregnable rooms, but
                                                                        rather an almost fairy-tale palace meant for
                                                                        art, culture and joy of living. Great windows to
                                                                        get more light, ceilings which are sails in the
                                                                        wind, wide and comfortable staircases where
                                                                        one can walk elegantly, enormous hearths in
                                                                        the halls where parties and receptions took
                                                                        place. Near the entrance, a magnificent library
                                                                        open to scholars. In the basements prisons
                                                                        and dungeons were replaced by wide kitchens,
                                                                        pantries, bathrooms and by a snow-holder to
                                                                        keep the provisions fresh: in other words, all it
                                                                        took for a court which could count up to five
                                                                        hundred members.
                                                                        Federico could build such a palace because
                                                                        Urbino is protected by a sort of a “belt”,
                                                                        consisting of powerful fortifications granting its
                                                                        security.

                                                                                                                                 15
CAGLI

16
L
                              a città di Cagli ha origini antichissime:
                              nella Grotta delle Nottole,
                              appartenente allo scenografico
                              complesso dell’Arco di Fondarca,
                      è stata accertata una frequentazione già
                      dall’età del bronzo antico (1800 a.C.).
                      Nel periodo romano, con l’apertura della
                      consolare Flaminia (220 a.C.), la località,
                      denominata CALE, assume rilievo e grande
                      importanza come dimostrano i tanti reperti
                      custoditi nel Museo Archeologico e della Via
                      Flaminia.
                      Costituita in un libero Comune fin dal XII
                      secolo, assoggetta oltre 52 castelli; viene
                      parzialmente distrutta dal fuoco appiccato
                      dai Ghibellini nel 1287 e per volere di
                      Papa Niccolò IV ricostruita ex novo nel
                      pianoro sottostante il precedente abitato,
                      inglobando il borgo preesistente e seguendo
                      un progetto urbanistico ad assi ortogonali
                      (che sembra abbia dato lo spunto per la
                      celebre tavola della Città Ideale conservata
                      alla Galleria Nazionale di Urbino).
                      È nel periodo tardo medievale e
                      rinascimentale, con l’alleanza con Urbino
                      ed i Montefeltro, che Cagli si sviluppa
                      notevolmente.

                      The city of Cagli boasts most ancient
                      origins: the presence of human
                      settlements has been ascertained since
                      the ancient bronze age (1800 b.C.) in
                      the “Grotta delle Nottole” (Cave of bats),
                      which belongs to the scenographic
                      complex of the Fondarca Arch.
                      The place, called CALE, got a growing
                      importance during the Roman age after
                      the construction of the Flaminia consular
                      road (220 b.C.), as is shown by many
                      findings now kept in the Archaeological
                      and Flaminia Road Museum.
                      It enjoyed the status of a free Municipality
                      since the XII century, and controlled
                      more than 52 castles; it was partially
                      destroyed by a fire, started by the
                      Ghibelline in 1287, and according to
                      the wishes of Pope Nicholas IV was
                      completely rebuilt on the plateau under
                      the previous location, thus incorporating
                      the pre-existing village, based upon an
                      orthogonal axes urban plan (which may
                      have inspired the famous “Ideal City”
                      painting in the National Gallery of Urbino).
                      During the late middle ages, through
                      its alliance with Urbino and the
Torrione Martiniano   Montefeltro family, Cagli got a remarkable
  Martiniano Tower    development.

                                                                          17
CAGLI

     Ballatoio Torrione Martininano
     Walkway of the Martiniano Tower

     Federico da Montefeltro favorì i lavori di ristrutturazione e      Federico da Montefeltro supported restructuring and
     abbellimento di molti palazzi cittadini tra cui il medievale       embellishing works on many city buildings, including
     Palazzo Pubblico (oggi sede del Comune e del Museo                 the medieval Public Palace (by now the site of the City
     Archeologico) affidandone il compito a Francesco di Giorgio        Council and of the Archaeological Museum), which he
     Martini.                                                           entrusted to Francesco di Giorgio Martini.
     Ma Federico intuisce le necessità di creare un sistema             But Federico also realized that his Duchy needed a
     difensivo del Ducato con rocche potentissime e fortilizi           defensive system, consisting of very strong fortresses and
     capaci di garantire anche sicurezza contro le nuove armi           castles capable of holding out against the new firearms.
     da fuoco.                                                          Cagli, the third city in the Duchy by inhabitants (10,000)
     E Cagli – terza Città del Ducato per numero di abitanti            after Urbino and Gubbio, was strategic for Federico’s
     (10.000) dopo Urbino e Gubbio – è strategica nella politica        defensive policy. The Duke therefore asked Francesco
     difensiva di Federico che affida pertanto all’architetto senese    di Giorgio Martini to create from scratch its defensive
     il compito di realizzare ex novo il complesso difensivo            system, consisting of a powerful stronghold on the hill
     composto da una poderosa rocca sul colle dei Cappuccini            of the Capuchins (which offers an excellent view upon
     (con una ottima visuale sulla Città e sulle Valli del Bosso e      the city and the Bosso and Burano valleys) and of an
     del Burano) e da un torrione ovoidale dabbasso, nel centro         ovoid tower down in the city centre, which was once
     cittadino anticamente allacciato alle mura urbane.                 connected to the city walls.
     Le due strutture erano collegate tramite un “lungo                 These structures were connected by means of a “long
     cunicolo sotterraneo”, il “SOCCORSO COVERTO”, ancora               underground tunnel”, called “SOCCORSO COVERTO”
     interamente percorribile, articolato in oltre 360 gradini che      (covered support), still fully accessible, whose more
     dal Torrione risalivano la collina per aprirsi all’interno della   than 360 steps reached from the Tower up the hill and
     Fortezza.                                                          emerged into the Fortress.
     «Una rocca concepita come vera e propria macchina                  «A stronghold meant to be a real war machine,
     da guerra, rivoluzionaria per impostazione geometrica,             revolutionary as for its geometric design, its cost,
     calcolo economico, dimensionamento strutturale, scelte             structural size, technological choices, detail solutions»
     tecnologiche, soluzioni di dettaglio» (G. Volpe).                  (G. Volpe)

18
“Soccorso coverto”
  “Hidden support”

                     19
CAGLI

     Ruderi della Rocca di Cagli
     Vestiges of the Fortress of Cagli

     La rocca, in costruzione nel 1481, fu smantellata nel 1502 su          situata verso la Città, si notano ancora le due asole attraverso
     disposizione di Guidobaldo da Montefeltro (figlio di Federico)         cui scorrevano le catene del ponte.
     che fece abbattere alcune rocche dello scacchiere feltresco            Il locale del primo piano, presenta cinque troniere dotate di
     perché non cadessero in mano a Cesare Borgia, il Valentino.            “fumigante” (camino di aspirazione dei fumi delle armi da
     Di essa sopravvivono alcune rovine (anche perché sui poderosi          fuoco), della lastra di pietra con la tacca per la mira ed il foro
     avanzi della fortezza venne in seguito edificato il Convento dei       circolare per l’innesto dell’arma da fuoco. Nella parte sinistra
     Padri Cappuccini) da cui è oggi possibile visitare i ruderi del        del locale ovoidale c’è il condotto finestrato che permette di
     fabbricato e del puntone della rocca.                                  attingere acqua dalla sottostante cisterna alta sei metri.
     Il Torrione (definito da Francesco di Giorgio Martini nei trattati     Le scale lumacate conducono all’ultima stanza con copertura
     come una seconda rocca) è invece giunto fino a noi in ottime           a capriate. L’ampio ballatoio presenta 58 caditoie per la difesa
     condizioni di conservazione, recentemente restaurato e                 piombante (chiuse da botole di legno) e 15 feritoie.
     destinato a funzioni museali. È di forma ellissoidale, si sviluppa     Il complesso architettonico progettato da Francesco di Giorgio
     su 5 piani raccordati da scale lumacate culminanti nel ballatoio       Martini e contenuto con dovizia di particolari nel suo “Trattato
     aperto in cui caditoie e feritoie si alternano a difesa della Città.   di architettura civile e militare”, è considerato uno dei più
     Il Torrione era attorniato da un fossato (ora parzialmente             importanti ed innovativi tra quelli realizzati da Francesco di
     recuperato) con un ponte levatoio di cui, sopra la stretta porta       Giorgio Martini.

20
Scorcio ruderi della Rocca di Cagli
                                                                                       The Vestiges of the Fortress of Cagli - a partial view

The stronghold, under construction in 1481, was demolished         heading to the city, the couple of eyelets where the bridge
by Guidobaldo da Montefeltro (Federico’s son) along with           chains passed can still be noticed.
other fortresses in Montefeltro to prevent their conquest by       On the walls of the hall on the first floor there are five
Cesare Borgia, the duke Valentino. Only a few ruins remain         embrasures equipped with a “fumigante” (a chimney meant
of it, also because over what was left of the strong fortress      to draw the smoke of firearms), a stone slab with an aiming
was later built the convent of Capuchins, from where one can       notch, and the round hole where the weapon was inserted.
now visit the ruins of the building and of the fortress’ sprag.    On the left side of the ovoid hall a windowed duct enables
The Tower (which in his treatises Francesco di Giorgio             the collection of water from the underlying, six meters high
Martini describes as a second fortress) is still in an excellent   tank. The spiral staircases lead to the last, truss roofed room.
condition, was recently restored and is now the seat of a          The wide walkway shows 58 defensive machicolations meant
museum. Its shape is ellipsoidal and raises up to five levels,     for throwing down projectiles (closed by wooden trapdoors)
connected by spiral staircases ending up the open walkway,         and 15 embrasures.
where machicolations and embrasures alternate for the              The architectural complex designed by Francesco di Giorgio
defense of the city.                                               Martini, described in detail in his “Treatise of civil and military
The tower was surrounded by a moat (now partially dug              architecture”, is believed to be one of the most important and
again) with a drawbridge of which, above the narrow door           original of the architect’s projects.

                                                                                                                                                21
FOSSOMBRONE

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L
                                                                            a città di Fossombrone,
                                                                            maggior centro della media
                                                                            vallata del Metauro, deriva le
                                                                             proprie origini dalla romana
                                                                    Forum Sempronii, antica Città sulla
                                                                    consolare Flaminia che si trova
                                                                    a circa 2 km dall’attuale centro
                                                                    cittadino.
                                                                    Ma anche Forum Sempronii non
                                                                    sfuggì – come tutte le Città romane
                                                                    – alla decadenza determinata da
                                                                    pestilenze, carestie o dalle tante
                                                                    invasioni che si abbatterono
                                                                    sul nostro Paese. E ciò fu
                                                                    particolarmente vero per una Città
                                                                    come Forum Sempronii situata sulla
                                                                    Consolare Flaminia ove transitavano
                                                                    i vari eserciti per raggiungere Roma
                                                                    con estrema facilità. Fu infatti
                                                                    distrutta circa nel 570 d.C. da parte
                                                                    dei Longobardi.

                                                                    The city of Fossombrone, the
                                                                    main one in the central Metauro
                                                                    river valley, owes its origins to
                                                                    the Roman Forum Sempronii, an
                                                                    ancient city rising by the Flaminia
                                                                    consular road, which is about two
                                                                    kilometres away from today’s city.
                                                                    Forum Sempronii, like all other
                                                                    Roman cities, could not escape
                                                                    the decadence caused by
                                                                    plagues, famine and barbarian
                                                                    invasions which devastated the
                                                                    Country. The latter was especially
                                                                    true for such a city as Forum
                                                                    Sempronii, lying by the Flaminia
                                                                    Consular road, on which travelled
                                                                    the invading armies to get easily to
Ruderi della Rocca sulla sommità del Colle di Sant’Aldebrando
            Ruins of the fortress o top of Sant’Aldebrando’s Hill   Rome. Indeed, it was destroyed by
                                                                    the Langobards in 570 a.D.

                                                                                                             23
FOSSOMBRONE

                                                                                                   Scorcio della Rocca
                                                                                                              Chiesa     di Fossombrone
                                                                                                                      di San  Domenico
                                                                                                    A view of theSt.
                                                                                                                  Fossombrone    Fortress
                                                                                                                     Domenico Church

     Ruderi della Rocca di Fossombrone   Chiesa di San Domenico
                                                                  Per circa due secoli non si hanno notizie precise della Città il
     Ruins of the Fossombrone Fortress      St. Domenico Church   cui nucleo urbano fu ricostruito sul Colle di Sant’Aldebrando.
                                                                  Poi varie vicende storiche (saccheggi, battaglie, lotte con i
                                                                  Comuni vicini e tra guelfi e ghibellini) sino al 1217 quando
                                                                  Fossombrone venne distrutta dai fanesi alleati con i riminesi.
                                                                  Poi la Città diventa «proprietà» dei Malatesta sino al 15
                                                                  febbraio 1445, quando viene acquistata da Federico da
                                                                  Montefeltro per 13.000 fiorini.
                                                                  È con i Malatesta, ma ancor di più con Federico da
                                                                  Montefeltro, che Fossombrone si sviluppa dal punto di vista
                                                                  economico, culturale, urbanistico e architettonico con la
                                                                  costruzione di bellissimi palazzi ed un moderno sistema
                                                                  difensivo.
                                                                  La rocca, situata sulla sommità del Colle di Sant’Aldebrando,
                                                                  entro il recinto della «cittadella», è stata edificata prima dai
                                                                  Malatesta. Ebbe, poi, varie modifiche sino all’intervento di
                                                                  Federico da Montefeltro che incaricò, infine, Francesco di
                                                                  Giorgio Martini per un adeguamento della fortezza alle nuove
                                                                  esigenze difensive.

                                                                     For about two centuries since, no news are available
                                                                     about the city, whose urban nucleus was rebuilt on
                                                                     St. Aldebrando hill.
                                                                     After that, a lot of historical events occurred (raids, battles,
                                                                     fights against the surrounding municipalities and of the
                                                                     Guelph and Ghibelline factions against each other) till
                                                                     1217, when Fossombrone was destroyed by the rival
                                                                     city of Fano, allied with Rimini. The city became then a
                                                                     “property” of the Malatesta family till February 15, 1445,
                                                                     when Federico da Montefeltro bought it for 13,000 florins.
                                                                     It was the Malatesta family first, and even more Federico
                                                                     da Montefeltro later, that built beautiful palaces and a
                                                                     modern defense system, and developed Fossombrone
                                                                     by the economic, cultural, urban and architectonic points
                                                                     of view.
                                                                     The Fortress on top of St. Aldebrando hill, inside the
                                                                     citadel, was first built by the Malatestas.
                                                                     It later underwent many modifications, until Federico
                                                                     da Montefeltro charged Francesco di Giorgio Martini to
                                                                     update the fortress according to the new defense needs.

24
Ruderi del torrione dellaChiesa
                          RoccadidiSan
                                    Fossombrone
                                       Domenico
Ruins of the tower of the Fossombrone
                            St. DomenicoFortress
                                         Church

                                                   25
FOSSOMBRONE

                                                                          Scorcio della Rocca di Fossombrone
                                                                           A view of the Fossombrone Fortress

     E ciò nell’ambito di un progetto di ristrutturazione difensiva
     di tutto il territorio del Montefeltro (mentre, per qualificare e
     consolidare il proprio potere e prestigio internazionale, invitò
     a corte, a Urbino, decine di letterati, pittori e scultori come il
     Laurana, L.B. Alberti e Piero della Francesca).
     Come scrive Paolo Marconi nell’introduzione al libro “La Rocca
     di Fossombrone” di G. Volpe e R. Savelli, «la rocca rimane
     l’esempio più cospicuo e completo di recinto martiniano
     articolato in baluardetti ed in un grande rivellino carenato,
     a guardia del passo più strategicamente importante dello
     Stato d’Urbino, quello del Furlo, nella sua prima articolazione
     cittadina a cavallo del Metauro».
     Come ricorda Renzo Savelli (“Il maschio della Rocca di
     Fossombrone”) «Francesco di Giorgio Martini nel suo
     trattato parla espressamente delle quattro rocche costruite
     per Federico (Serra Sant’Abbondio, Cagli, Sassocorvaro e
     Sassofeltrio) e delle due realizzate nel Vicariato (Mondavio e
     Mondolfo) per conto di Giovanni Della Rovere, ma tace il suo
     intervento nella Rocca di Fossombrone. Eppure la tipologia
     forsempronese del maschio a caput carenato è ripetutamente
     indicata in più disegni del suo trattato».

26
L’impianto originario della rocca, con un           That was done within a project aimed
recinto quadrilatero con torrioni angolari,         ad redesigning the defense system
si deve ai Malatesta. Poi con Federico la           of the whole Montefeltro; meanwhile,
rocca viene adeguata alle nuove esigenze            in order to qualify and strengthen
militari e tecniche difensive conseguenti           his power and international prestige,
all’uso delle armi da fuoco.                        Federico invited to his court in Urbino
Prima con la costruzione di nuove mura              plenty of such scholars, painters
perimetrali di scarpa e la trasformazione           and sculptors as Laurana, L.B.
del torrione sud-occidentale in baluardetto,        Alberti and Piero della Francesca.
poi, grazie all’intervento del Martini, con         Paolo Marconi, in his introduction to
l’edificazione del mastio o CAPUT, cioè di          G.Volpe’s and R.Savelli’s book “La
un possente rivellino dal profilo carenato al       Rocca di Fossombrone” (The fortress
centro del lato meridionale (1470 circa).           of Fossombrone), notes: «The fortress
La Rocca di Fossombrone aveva un                    is the most remarkable and complete
“soccorso aiutorio”, un sotterraneo di              example of an enclosure designed
fuga. Anzi, dai sondaggi effettuati alla fine       by Martini, consisting of little bastions
degli anni ’90, risulterebbero esservi due          and a great careened ravelin, guarding
gallerie sotterranee; una “malatestiana”            the Furlo Pass, strategically the most
che si dirigeva verso il territorio di Fano         important one in the Urbino State, built
(allora soggetto ai Malatesta) ed una che           for the first time inside a city, across the
permetteva di fuggire ben nascosti verso            Metauro river».
le Cesane e da qui raggiungere Urbino               As Renzo Savelli (“The donjon of the
(e quindi feltresca).                               Fossombrone Fortress”) recalls, «In his
Ma nel 1502 la rocca fu smantellata da              treatise Francesco di Giorgio Martini
Guidobaldo da Montefeltro, insieme ad               talks expressly of the four fortresses he
altre fortificazioni, per non lasciarla, intatta,   built for Federico (Serra Sant’Abbondio,
nelle mani del Valentino e tra le sue mura          Cagli, Sassocorvaro and Sassofeltrio)
venne successivamente eretta la Chiesetta           and of the two ones built in the Vicariate
di Sant’Aldebrando.                                 (Mondavio and Mondolfo) for Giovanni
Cadde nel dimenticatoio fino al 1968,               della Rovere, but does not mention
quando un gruppo di volontari iniziò                his contribution to the Fossombrone
il lavoro di «riscoperta» della rocca               fortress. And yet, the shape of the
riportando alla luce i muri di scarpa del           latter appears in many drawings on his
lato occidentale, la parte sepolta del caput        treatise».
carenato, i cunicoli di collegamento ed             The original quadrilateral plant of the
altre parti della fortezza che, a seguito di        fortress with towers at the corners
ulteriori interventi di recupero dall’alto della    is due to the Malatestas. Then, with
collina, domina sulla Corte Alta e la città di      Federico, it is updated to the new
Fossombrone.                                        technical and military needs and
                                                    defensive techniques originating from
                                                    the advent of firearms.
                                                    That was done first by building new
                      RoccadidiSan
                     Chiesa     Fossombrone
                                   Domenico         perimetral walls and by transforming the
                       Fossombrone
                        St. Domenico Fortress
                                     Church         south-west tower into a little bastion,
                                                    then, due to Martini’s intervention, by
                                                    building the donjon, or “CAPUT”, which
                                                    is a powerful careened ravelin at the
                                                    centre of the south side (about 1470).
                                                    In the Fossombrone Fortress there was
                                                    a “rescuing help”, an escape tunnel.
                                                    Based on scans performed at the
                                                    end of last century’s Nineties, it even
                                                    looks like there were two: a Malatesta
                                                    one, heading towards Fano (at that
                                                    time a Malatesta feud) and one which
                                                    enabled to flee in the hide towards Le
                                                    Cesane, and from there to get to Urbino
                                                    (consequently, a Montefeltro tunnel)
                                                    In 1502 the fortress was dismantled by
                                                    Guidobaldo da Montefeltro, along with
                                                    other fortifications, to prevent them from
                                                    falling in the hands of duke Valentino;
                                                    inside its walls was later built the little
                                                    St. Aldebrando’s church.
                                                    It was forgotten till 1968, when a group
                                                    of volunteers started the “rediscovery”
                                                    work and brought back to light the
                                                    support walls on the west side, the
                                                    buried side of the careened donjon,
                                                    the connecting tunnels and other
                                                    parts of the fortress which, after further
                                                    restoration works on the hilltop, now
                                                    dominates the High Court and the city
                                                    of Fossombrone.

                                                                                                   27
MONDAVIO

                               La maestosa Rocca Roveresca di Mondavio
                             The majestic della Rovere Fortress in Mondavio

     L
             a storia di Mondavio - sulle colline della Valle del Metauro
             “a un tiro di schioppo” dal mare – è legata alle vicende dei
             Malatesta, dei Montefeltro e dei Della Rovere.
             Nell’antichità faceva parte del “municipium di Suasa” ma
     si sviluppò nel Medioevo e nel Rinascimento grazie alla propria
     posizione geografica – tra Urbino, Fano e Senigallia e quindi
     luogo “cerniera” tra le casate dei Montefeltro e dei Della Rovere.
     Nella cittadina – perfettamente conservata – chiusa nella antica
     cinta muraria, il tempo sembra essersi fermato: i palazzi, le
     Chiese, i vicoli, le mura ci fanno rivivere il passato glorioso.
     Mondavio ebbe – nell’arco della storia – differenti signori e
     domini: fu dei Malatesta di Fano e poi dello Stato Pontificio.
     Francesco Sforza la conquistò nel 1440 ma due anni dopo fu
     Sigismondo Pandolfo Malatesta a diventare Signore di Mondavio
     avendo sposato Polissena Sforza, figlia di Francesco.

28
Mondavio lies on the hills of the Metauro river valley, a stone’s throw from
the sea. It’s story is tied to the events of the Malatesta, Montefeltro
and Della Rovere families.
In Roman times it belonged to the “Municipium of Suasa”, but developed in the
middle ages and during the Renaissance, due to its geographical position, since it
sits between Urbino, Fano and Senigallia, and was therefore a hinge between the
Montefeltro and Della Rovere dynasties.
Time appears to have stopped there, as the town is perfectly kept inside its walls:
palaces, churches, alleys and walls make its glorious past live again.
Several lords dominated Mondavio during its history: it belonged to the Malatesta
Family, from Fano, and then to the State of the Church. Francesco Sforza
conquered it in 1440 but two years later it was Sigismondo Pandolfo Malatesta
who became lord of Mondavio, after his marriage with Polissena Sforza,
Fancesco’s daughter.

                                                                                      29
MONDAVIO

     Scorcio della Rocca Roveresca
     A view of the della Rovere Fortress

30
Chiesadella
                                                                                                     Ingresso    di San  Domenico
                                                                                                                      Rocca Roveresca
                                                                                          The entrance to toSt.
                                                                                                             theDomenico   Church
                                                                                                                  della Rovere Fortress

Nel 1462 Federico da Montefeltro alla testa delle truppe         In 1462, Federico da Montefeltro, at the head of the
pontificie sconfisse e segnò la fine del dominio dei             Vatican’s army, defeated the Malatestas and marked the
Malatesta.                                                       end of their supremacy.
Nel 1471 fu eletto Papa Sisto IV Della Rovere che favorì         In 1471 Sixtus IV della Rovere was elected pope.
l’avvicinamento della sua famiglia ai Montefeltro: elargì        He favoured his family’s alliance with the Montefeltro:
il titolo di Duca a Federico da Montefeltro e il Signore di      Federico, after being granted by him the title of Duke, let
Urbino acconsentì al matrimonio di sua figlia Giovanna           his daughter Giovanna marry Giovanni della Rovere, a
con il nipote del papa, Giovanni Della Rovere.                   nephew of the pope’s.
Questi, ottenuta la signoria di Mondavio e Senigallia,           The latter, after getting the lordship of Mondavio and
fece costruire da Francesco di Giorgio Martini – tra il          Senigallia, charged Francesco di Giorgio Martini to build a
1482 e il 1492 – una imponente rocca, da molti ritenuta il       powerful fortress, erected between 1482 and 1492, which
capolavoro dell’opera martiniana e comunque, una delle           many think is this architect’s masterpiece, or at least one of
più interessanti testimonianze della attività e dei progetti     the most important examples of his activity and projects.
dell’Architetto senese.                                          The project by Francesco di Giorgio Martini envisaged
Il progetto di Francesco di Giorgio Martini prevedeva            a much more complex fortified structure, but the works
un complesso fortificato molto più articolato ma l’opera         were left unfinished, probably because of the death of both
rimase incompiuta, forse, per la morte sia di Giovanni della     Giovanni della Rovere and Martini (1501).
Rovere che del Martini (1501).                                   The majestic fortress, in an excellent state, is a monument
La maestosa fortezza in ottimo stato di conservazione            to the art of military architecture, being built with angles
– si presenta come un monumento all’arte fortificatoria,         which enabled it to deviate the lethal blows from
costruito con prospettive sfuggenti ai micidiali colpi di        bombards, instead of opposing thick walls to them.
bombarda (anziché contrastarli con grosse muraglie).             The Fortress is dominated by the dungeon, with its sharp
La rocca è dominata dalla presenza del mastio, con i suoi        corners and extremely thick walls, inside whose five
spigoli affilati ed i suoi eccezionali spessori murari, in cui   levels several functions are distributed and where the
per cinque piani sono distribuite varie funzioni e dal quale     underground and surface connecting paths start from,
si dipartono i collegamenti sotterranei e di superficie verso    heading for the semi-elliptical tower at the entrance
il torrione semiellittico posto all’ingresso del Paese.          of the city.

                                                                                                                                          31
MONDAVIO

     Vista di Mondavio e dintorni della Rocca Roveresca
     A view of Mondavio and its surroundings fromethe della Rovere Fortresws

      Chiesa di San Domenico
      Armeria
      St. Domenico Church
      Armouryin

32
Inoltre il Martini fece realizzare un            In addition, Martini built a little hollow
                           torricino di rinfianco cavo, lungo la            tower by the ramp leading to the
                           rampa di accesso al mastio e, al di là           dungeon and, beyond the bridge, the
                           di un ponte, il rivellino di ingresso.           access ravelin.
                           Il mastio della Rocca di Mondavio, già           The dungeon of the Mondavio Fortress,
                           originale per il movimento elicoidale            original because of the helicoidal
                           delle facce di cui si compone l’altissima        movement of the faces of its very high
                           scarpatura, aveva molteplici funzioni.           supporting walls, was meant for many
                           I locali a pian terreno erano suddivisi in       functions.
                           sette casematte, poi vi erano locali ad          The ground floor was divided into seven
                           uso logistico (forno) ed uso residenziale        pillboxes; there were then rooms meant
                           per il castellano.                               for logistic purposes (oven), and for the
                           La sommità doveva servire per piazzarvi          lord to live in.
                           bocche da fuoco di buon calibro o per            The top was meant for nice sized
                           effettuarvi tiri di precisione con armi da       artillery and for precision fire from easel
                           cavalletto.                                      weapons.
                           La rocca è visitabile e meta di turisti e        The Fortress is accessible and is visited
                           scolaresche che possono ammirare,                by tourists and students, who inside
                           nelle varie stanze, scene di vita                its many rooms can admire scenes of
                           rinascimentale, la sala delle torture            renaissance life, the torture room (the
                           (la rocca fu utilizzata come carcere),           Fortress was used as a jail), the oven
                           la sala del forno, il deposito delle             room, the ammunition magazine. On
                           munizioni ed una pregevole collezione            the top floor of the dungeon there is a
                           di armature e strumenti di uso militare          fine collection of original armours and
                           originali, realizzate tra l’VIII e il XVII       military instruments, built between the
                           secolo, nel piano più alto del mastio.           VIII and the XVII century.
                           La Rocca Roveresca di Mondavio è                 The Rovere Fortress in Mondavio
                           arrivata ai giorni nostri sostanzialmente        reached to our time without undergoing
                           immutata negli anni, non avendo mai              meaningful modifications, both because
                           subito assedi o attacchi ed anche                it never had to stand sieges or assaults
                           perché l’essere praticamente a ridosso           and because, being close to the city, it
                           del borgo abitato ne ha evitato lo stato         did not fall into the state of neglect of
                           di abbandono in cui versano molte altre          many other fortresses.
                           fortezze.                                        Mondavio has been awarded the
                           Mondavio è Bandiera Arancione del                Orange Flag by the Touring Club of
                           Touring Club italiano, è Bandiera Verde          Italiy, the “Green Agriculture Flag” (for
                           “Agricoltura” (per la tutela dell’ambiente       the protection of environment and
                           e del paesaggio, l’uso razionale del             landscape, the rational use of the
                           suolo e la valorizzazione dei prodotti           ground and the promotion of typical
                           tipici legati al territorio) ed è inserita tra   products of the territory) and is in the list
                           “I Borghi più belli d’Italia”.                   of “The most beautiful Towns of Italy”.

Sala del di
 Chiesa  banchetto
            San Domenico
Banquet  hall Church
 St. Domenico

                                                                                                                            33
PERGOLA

        Resti di un torrione dell’antica Rocca di Pergola diroccato e coperto d’edera
     Remains of a tower of the ancient Pergola Fortress, in ruins and covered with ivy

34
Il testo è parzialmente tratto da uno scritto di Graziano Ilari    The text is partially extracted from a work by Graziano Ilari
             sul sito web della Pro Loco di Pergola                    published on the web site of the Pergola Pro-loco

 P
          ergola sorge a circa 300 m s.l.m. nella vallata          Pergola rises about 300 meters above sea level in the valley
          del fiume Cesano non lontano dal massiccio               of the Cesano river, not far from the Monte Catria massif.
          del Monte Catria.                                        A land inhabited by Umbrian, Etruscan and Senone Gaul
          Terra abitata da Umbri, Etruschi e Galli Senoni,         populations, it was ruled by the Romans and dominated the
 fu dominazione romana al centro dei municipi di Sentinum          centre of a territory including the municipalities of Sentinum
 (Sassoferrato), Suasa Senonum (Castellone di Suasa)               (Sassoferrato), Suasa Senonum (Castellone di Suasa) and
 e Forum Sempronii (Fossombrone). Non lontano dalla                Forum Sempronii (Fossombrone). Not far from the Flaminia
 Consolare Flaminia, furono rinvenuti, il 26 luglio 1946,          consular road, on July 26 1946 the gilded bronzes of
 i Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola (1° secolo a.C.)          Cartoceto di Pergola (1st century b.C.) were found; they are
 ora conservati nel Museo della Città.                             now in the city museum.
 Nel 1155 il territorio fu annesso al Comune di Gubbio per         In 1155, emperor Frederick Barbarossa embodied the
 volontà dell’Imperatore Federico Barbarossa e Pergola fu          territory into the municipality of Gubbio; and indeed, Pergola
 fondata proprio nel 1234 dagli Eugubini.                          was funded in 1234 precisely by people from Gubbio.
 Nel 1385 entrò a far parte della Signoria di Pandolfo             In 1385, and till 1429, it became a part of Pandolfo
 Malatesta fino al 1429.                                           Malatesta’s Signoria.
 Dopo un travagliato periodo di lotte tra varie dinastie           A time of troubles and wars between several dynasties
 (Visconti, Medici, Sforza e Malatesta) con la sconfitta           (Visconti, Medici, Sforza eand Malatesta) followed, which
 di Sigismondo Malatesta ad opera di Federico da                   ended when, after Sigismondo Malatesta was defeated by
 Montefeltro, fu annessa al Ducato di Urbino.                      Federico di Montefeltro, Pergola was annexed to the Duchy
 Federico incaricò Francesco di Giorgio Martini di costruire       of Urbino.
 una possente rocca su una preesistente fortezza                   Federico charged Francesco di Giorgio Martini of building
 (nel 1326 si parla di una “torre di monte”).                      a strong fortress on the location of a pre-existing one
 È situata su un’altura adiacente al centro storico,               (in 1326 a “mountain tower” is mentioned).
 circondata da una zona boscosa, che sovrasta l’intera             It lies close to the historic centre on an upland, surrounded
 Città. E doveva essere veramente “maestosa”: Vespasiano           by woodland, which dominates the whole city. And in due
 da Bisticci (1421 – 1498) scrive: «la Rocca della Pergola,        time it really became “majestic”. «The Fortress in Pergola,
 edificio grandissimo, inespugnabile e molto bello                 an enormously large building, impregnable and very fine to
 d’abitazione».                                                    live in» Vespasiano da Bisticci (1421 – 1498) wrote about it.

Vista aerea della città di Pergola                                                                            Chiesa di San Domenico
An aerial view of the city of Pergola                                                                            St. Domenico Church

                                                                                                                                       35
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