ROCCHE - LE ROCCHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO NELL' ITINERARIO DELLA BELLEZZA - Valliascoprire.it
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ITINERARIO delle ROCCHE LE ROCCHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO NELL’ ITINERARIO DELLA BELLEZZA THETA
PESARO E URBINO/MARCHE NORD IL “SISTEMA” CONFCOMMERCIO PESARO E URBINO/ MARCHE NORD Terziario Donna della provincia di Pesaro e Urbino CONFCOMMERCIO SERVIZI PESARO CAT SRL PESARO E URBINO/MARCHE NORD ASSO.M.I.T.O. ENTE BILATERALE DEL TURISMO ASSOCIAZIONE MARCHIGIANA MARCHE NORD ENTE BILATERALE DEL TERZIARIO INCOMING TOUR OPERATOR O.P.S. (Organismo Paritetico Sicurezza) In copertina: Disegno di Francesco di Giorgio Martini “ Il torrione e la Rocca di Cagli”
L’ITINERARIO DELLA BELLEZZA è un percorso all’interno THE ITINERARY OF BEAUTY is a tour around the province della provincia di Pesaro e Urbino che unisce il mare of Pesaro and Urbino meant to connect the sea and the alle montagne, le colline (segno caratterizzante la nostra mountains, the hills (a trademark of our region) and the Regione) alle stupende Città d’arte; i borghi fortificati alle charming Cities of art; the fortresses and the archaeological aree archeologiche. areas. Una «strada» adatta ad un turista curioso che vuole vivere A «path» fit for the kind of curious tourists who long for esperienze uniche, fermandosi – nelle pieghe del territorio – unique experiences and visits to peculiar spots of the ad ammirare paesaggi e luoghi incontaminati, camminando territory, for landscapes and untouched places, walking or o pedalando per sentieri nel silenzio della natura, biking on paths immersed in the silence of Nature, visiting incontrando borghi «tra i più belli d’Italia» e riscoprendo i some of the most beautiful hamlets of Italy and, last but sapori ed il gusto di antiche tradizioni enogastronomiche. not least, discovering the taste and the flavour of ancient L’Itinerario della Bellezza di Confcommercio Pesaro e enogastronomic traditions. Urbino/Marche Nord è un grande contenitore dall’interno The Itinerary of Beauty promoted by Confcommercio of del quale, periodicamente, estraiamo nuove suggestioni, Pesaro and Urbino / Northern Marche is a great box from nuove proposte. which, from time to time, we extract new emotions and new Così è, ora, per l’ITINERARIO DELLE ROCCHE DI proposals. FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO This is what we are doing now concerning the ITINERARY TO DUCALE DI URBINO. THE CITADELS DESIGNED BY FRANCESCO DI GIORGIO Un viaggio – all’interno dell’Itinerario della Bellezza – MARTINI AND TO THE DUCAL PALACE IN URBINO. alla ri-scoperta delle rocche progettate e costruite da A trip – inside the Itinerary of Beauty – meant to re-discover Francesco di Giorgio Martini, l’architetto senese che the citadels designed and built by Francesco di Giorgio Federico da Montefeltro chiamò alla Sua corte di Urbino nel Martini, the architect from Siena whom Federico da 1477 e che realizzò capolavori assoluti di dell’architettura Montefeltro invited to his court in Urbino in 1477 and who militare e civile del Rinascimento. built absolute masterpieces of renaissance military and civil Non poteva mancare, in questo percorso turistico sulle architecture. tracce di Francesco di Giorgio Martini, il Palazzo Ducale This tour after the path of Francesco di Giorgio Martini could di Urbino, senz’altro l’architettura più significativa del not bypass the Ducal Palace in Urbino, which is certainly the Rinascimento marchigiano. most meaningful Renaissance building in Marche. L’ITINERARIO DELLE ROCCHE DI FRANCESCO DI The ITINERARY TO THE CITADELS DESIGNED BY GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI AND TO THE DUCAL è anche un viaggio alla scoperta della bellezza di luoghi PALACE IN URBINO is also a tour aimed at discovering the da cui trae origine la nostra storia e la nostra cultura. beauty of places where our story and our culture spread from. Amerigo Varotti Amerigo Varotti Direttore Generale General Manager Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord In collaborazione con: 3
INFO URBINO PERGOLA Confcommercio Urbino Museo dei Bronzi dorati tel.0722/320167 Largo S. Giacomo, 1 e.cecchini@ascompesaro.it tel. 0721/734090 – 0721/7373278 www.bookingurbino.com www.bronzidorati.com www.lemarchediurbino.it Riviera Incoming T.O. Riviera Incoming T.O. tel. 0721/698223 tel. 0721/698223 pesaro@rivieraincoming.net pesaro@rivieraincoming.net MONDAVIO CAGLI Ufficio Turistico Corso Roma, 1 Comune Cagli tel. 0721/977758 – 334/9211964 Assessorato al Turismo ufficio.turismo@comune.mondavio.pu.it e Beni Culturali: www.mondavioturismo.it tel. 0721/780773 – 780731 Riviera Incoming T.O. Riviera Incoming T.O. tel. 0721/698223 tel. 0721/698223 pesaro@rivieraincoming.net pesaro@rivieraincoming.net GRADARA SASSOCORVARO Gradara Innova Pro Loco Sassocorvaro tel.0541/964673 - cell. 331/1520659 tel 375/5569162 - 0722/76177 info@gradarainnova.com proloco@sassocorvaroeventi.it www.gradara.org Riviera Incoming T.O. Riviera incoming T.O. Tel. 0721/698223 tel 0721/698223 pesaro@rivieraincoming.net pesaro@rivieraincoming.net FOSSOMBRONE Ufficio IAT Piazza Dante, 23 tel. 0721/723263 – 340/8245162 (per prenotazioni e info) Riviera Incoming T.O. tel. 0721/698223 pesaro@rivieraincoming.net 4
INDICE - INDEX LE ROCCHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI E IL PALAZZO DUCALE DI URBINO NELL’ ITINERARIO DELLA BELLEZZA P. 10 P. 38 P. 46 URBINO SASSOCORVARO GRADARA P. 22 P. 28 FOSSOMBRONE MONDAVIO P. 34 P. 16 CAGLI PERGOLA 5
FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI 6
F rancesco di Giorgio Martini nasce a Siena il 23 settembre 1439. È stato uno degli artisti più versatili e creativi nel mondo dell’arte tra il Quattrocento e il Cinquecento. Inizialmente attivo come pittore e scultore, è ricordato, principalmente, come Architetto e teorico della architettura militare. Traduce Vitruvio e scrive un’opera originale, il “Trattato di architettura militare e civile” che anticipa alcune delle teorie architettoniche del Rinascimento. Di fondamentale importanza fu il soggiorno ad Urbino, presso la Corte del Duca Federico da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno 1422 – Ferrara, 10 settembre 1482), iniziato nel 1474 con l’incarico di portare a compimento il Palazzo Ducale, già disegnato ed avviato dall’Architetto dalmata Luciano Laurana (La Vrana 1420 – Pesaro 1479)., di cui Francesco ne sviluppò la già eccellente filosofia urbanistica. A Urbino, in quel tempo, il clima artistico e culturale aveva raggiunto livelli importanti e, da ogni parte, vi arrivavano letterati, scultori, pittori, architetti. Francesco di Giorgio Martini was born in Siena on September 23, 1439. He was one of the most versatile and creative artists in the XV and XVI centuries.He begun as a painter and a sculptor but is remembered mostly as an architect and a theorist of military architecture. He translated Vitruvius and wrote and original work, the “Treatise of military and civil architecture” which anticipates some renaissance theories. A basic importance had his stay in Urbino, at the court of Duke Federico da Montefeltro (Gubbio, June 7 1422 – Ferrara, September 10 1482) which begun in 1474. He was charged of completing the construction of the ducal Palace, which had been designed and started by the Dalmatian architect Luciano Laurana (La Vrana, 1420 – Pesaro 1479), of which Francesco developed the already excellent urban philosophy. In Urbino, at that time, the artistic and cultural level had already risen to a meaningful level and intellectuals, sculptors, painters and architects came there from everywhere. 7
Disegni di Francesco di Giorgio Martini Drawings by Francesco di Giorgio Martini Francesco di Giorgio Martini riuscì a sviluppare le sue ricerche nell’architettura civile e militare (abbandonando quasi completamente la pittura) e, su incarico di Federico, ristrutturò o realizzò la fortificazione del Ducato, facendo erigere o ristrutturare oltre 130 tra fortezze militari e edifici a carattere civile e religioso. Disegnò anche fortificazioni, macchine da battaglia e armi; invenzioni straordinarie e all’avanguardia (come macchine d’assedio e da guerra, alcune delle quali si possono ammirare a Mondavio). In poco tempo divenne il più grande esponente della “Architettura militare di transizione”, così chiamata in seguito alle grandi modifiche strutturali necessarie per soddisfare le nuove esigenze belliche: nascevano infatti le prime armi da fuoco e l’artiglieria aveva ormai preso il sopravvento su tutti gli altri sistemi di attacco e di difesa. Dopo la morte del grande Federico (1482), Francesco ebbe incarichi prestigiosi a Gubbio, Cortona, Ancona, Jesi, Siena, Milano, Firenze, Napoli… Morì il 29 novembre 1501. Lungo l’Itinerario della Bellezza l’Architetto senese realizzò o trasformò diversi palazzi ad uso civile e religioso ma, soprattutto, rocche e fortificazioni militari. Molte di queste sono state smantellate, distrutte o ve ne rimangono poche tracce (come i ruderi della Rocca di Pergola). Altre, rappresentano le realizzazioni più importanti e significative dell’opera del Martini e del suo ingegno: Cagli, Mondavio, Sassocorvaro, Fossombrone oltre, naturalmente, al Palazzo Ducale di Urbino. Ma non possiamo non citare il Palazzo Ducale – Corte Alta – di Fossombrone e il palazzo Vescovile, il Palazzo Comunale di Cagli, il Convento di Santa Chiara e il Mausoleo dei Duchi – Chiesa di San Bernardino a Urbino. 8
Francesco di Giorgio Martini developed his commissions in Gubbio, Cortona, Ancona, Jesi, researches in the field of civil and military Siena, Milan, Florence, Naples and elsewhere. architecture (he almost completely abandoned He died on November 29, 1501. painting) and, charged by Federico, he partly In the Itinerary of Beauty there are also civil and restructured and partly created the Duchy’s religious buildings designed by Francesco di defences, by building or restructuring more Giorgio Martini, but most remarkable are his than 130 fortresses and civil as well as religious fortresses buildings. and other military buildings. He also designed defensive architecture, war Many were dismantled and destroyed, and of machines and weapons, extraordinary and others, alas, only a few ruins are left (like the avant-garde inventions (such as siege and war ruins of the Pergola citadel). Others are the most equipment, some of which are on show important examples of Martini’s work and genius, in Mondavio). such as Cagli, Mondavio, Sassocorvaro and He soon became the greatest proponent of Fossombrone further, of course, to the Ducal “Transition military Architecture”, so called due to Palace in Urbino. the great structural modifications imposed by the Still, we cannot put aside the Ducal Palace new warfare: the first firearms were being produced – High Court – in Fossombrone and and artillery was getting the better of all other the Episcopal Palace, the Communal Palace in assault and defensive systems. After the great Cagli, the St. Chiara Convent and the Mausoleum Federico died in 1482, Francesco got important of the Dukes – St Bernardino’s, in Urbino. 9
URBINO Scorcio Torricini Palazzo Ducale di Urbino A view of the little towers of the Urbino Ducal Palace 10
Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO Urbino: la Città che ha dato i natali, nel 1483, a Raffaello Sanzio (morto il 6 aprile 1520). Urbino: Capitale del Rinascimento italiano. Urbino: Capoluogo del Montefeltro. Urbino: Sede di una delle più antiche Università degli Studi d’Europa (fondata nel 1506). Urbino: nel Palazzo Ducale è sede della Galleria Nazionale delle Marche. Since 1998 its historical centre is a UNESCO world heritage site. Urbino: the city where in 1483 Raphael Sanzio was born (he died on April 6, 1520) Urbino: the Capital City of the Italian Renaissance. Urbino: the Capital City of Montefeltro. Urbino: the seat of one of the most ancient European Universities, created in 1506. Urbino: The Ducal Palace is the seat of the National Gallery of Marche. Corte d’onore, Palazzo Ducale di Urbino Court of honour, Ducal Palace of Urbino U rbino ha origini romane (Urvinum Urbino has Roman origins (Urvinum Mataurense), Mataurense), come dimostrato dai tanti as is shown by the findings of archaeological ritrovamenti e dagli scavi effettuati (Teatro e excavations (Theatre and Archaeological Museum, Museo Archeologico, mura romane…). Ma Roman walls). But its fame, its greatness and la sua notorietà, la sua grandezza e unicità è dovuta uniqueness are due to the Montefeltro family, who alla famiglia dei Montefeltro che “governarono” sulla ruled the City and the Duchy during the low Middle Città e poi sul Ducato nel basso Medioevo e nel Ages and the Renaissance. Rinascimento. In the second half of the XV century Urbino Nella seconda metà del ‘400 Urbino diventa became the seat of the powerful Signoria of duke sede della potente signoria del duca Federico Da Federico da Montefeltro (1422-1482). Montefeltro (1422-1482). Federico, a lover of humanistic culture (and a Federico, amante della cultura umanistica (ma valiant soldier of fortune as well) invited to his court anche valoroso capitano di ventura) chiama a scholars, mathematicians, artists (Giovanni Santi, corte letterati, matematici, artisti (Giovanni Santi, Raphael’s father; Piero della Francesca, Luciano padre di Raffaello, Piero della Francesca, Luciano and Francesco Laurana, Leon Battista Alberti, e Francesco Laurana, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini). Francesco di Giorgio Martini). Federico, the lord of the Duchy from 1444 till Federico, signore del Ducato dal 1444 al 1482, volle 1482, decided to build what is considered one la realizzazione di quella che è considerata una delle of the most beautiful works of Renaissance: the più belle opere del Rinascimento: il Palazzo Ducale. Ducal Palace. 11
URBINO Scala Torricino nord, Palazzo Ducale di Urbino Staircase of the North little tower, Urbino Ducal Palace Il nuovo Palazzo è il vero fulcro della Città ed alla sua costruzione vi parteciparono alcuni fra gli artisti più grandi dell’epoca (tra i quali il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese Francesco di Giorgio Martini). Il Palazzo Ducale fu costruito in più fasi. Antonio e poi Guidantonio da Montefeltro furono i primi ad avviare l’edificazione di un edificio a due piani (oggi noto come “Palazzetto della Jole”) seguendo le direttive dell’architetto Maso di Bartolomeo. Giunto al potere nel 1444, Federico iniziò i lavori del nuovo Palazzo nel 1454 inglobando le costruzioni preesistenti. Nel 1464 la direzione dei lavori passò all’architetto Luciano Laurana (1420-1479). Sotto la sua guida, sino al 1472, vennero realizzati nuovi ambienti e, particolarmente, la famosa facciata dei torricini, il cortile d’onore, il magnifico salone monumentale e la biblioteca al piano terra. Al primo piano, su suo disegno, furono realizzati il salone del Trono, il salone degli Angeli e la sala delle Udienze. Urbino, Palazzo Ducale, Sala degli Angeli Urbino, Ducal Palace, the Hall of Angels 12
The new Palace is the real pivotal point of the City. It was built with the contribution of some of the greatest artists of that time, including Florentine Maso di Bartolomo, Dalmatian Luciano Laurana and Francesco di Giorgio Martini, from Siena. The Ducal Palace was built through a number of stages. Its construction was begun by Antonio and then by Guidantonio da Montefeltro, who created a two storeys building (known nowadays as “The little Palace of Jole”), based on instructions by architect Maso di Bartolomeo. Federico got into power in 1444. In 1454 he started the works of the new Palace, which embodied the pre- existing buildings. In 1464, and till 1472, architect Luciano Laurana (1420-1479) got the direction of works. Under his guidance new sections were built, namely the famous façade of torricini, the court of honour, the magnificent monumental hall and the library on the ground floor. On the first floor, based on a project of his, rose the throne hall, the hall of angels and the hall of hearings. In 1474 Francesco di Giorgio Martini was charged of the direction of building site, which he kept till 1485. The architect completed whole areas of the palace, created new ones and took care of the decoration of many rooms (doors, windows, capitals, hearths). He also designed the wooden inlays of the doors. He restructured many rooms, Il giardino pensile del Palazzo Ducale di Urbino including de Duchess’ apartment on The vertical garden in the Urbino Ducal Palace the noble floor, which was originally called “Castellare”. In particular, Martini designed the Nel 1474 Francesco di Giorgio Martini assunse la direzione del cantiere del loggias on the Pasquino court, the Palazzo, cui sovrintese fino al 1485. vertical garden, the spaces and the L’architetto portò a termine intere zone del palazzo, ne creò di nuove e rifinì whole, complicated hydraulic system in la decorazione interna di numerose stanze (porte, finestre, capitelli, camini). the basements, quite new at that time. Fornì anche disegni per le tarsie lignee delle porte. Ristrutturò diverse stanze The architect from Siena also created tra cui l’appartamento della Duchessa nel piano nobile, chiamata in origine the Data, the ancient ducal stables «Castellare». which could host up to 300 horses, In particolare il Martini progettò le logge sul cortile del Pasquino, il giardino and the nearby helicoidal steps which pensile, gli ambienti e tutto il complesso impianto idraulico dei sotterranei from the downstairs floor, projected by all’avanguardia per l’epoca. Mercatale, connected the Montefeltro L’architetto senese realizzò anche la Data, le antiche stalle ducali capaci di residence to the Data stables and the 300 cavalli con magazzini e locali per gli stallieri e la vicina rampa elicoidale outside of the walls. che, dal sottostante piano del Mercatale, poneva in comunicazione la Thanks to this magnificent engineering residenza dei Montefeltro con le stalle della Data e l’esterno delle mura. work, the Duke could get both to the Grazie a questa magnifica opera di ingegneria il Duca poteva arrivare alle stables and outside directly from his stalle e all’esterno direttamente dal palazzo. palace. Francesco di Giorgio Martini ne parla nel “Trattato di architettura militare e Francesco di Giorgio Martini talks civile”: «In un torrione appresso di quelle stanze – dice – è una scala a lumaca about it in his “Treatise of military and per la quale si può ire a cavallo, solo per lo Signore riservata, per la quale il civil architecture”: «In a tower by those Signore può e senza essere visto, vedere tutta la stalla e quello che fanno tutti rooms – he says – there is a spiral li famigli e maestro di stalla». staircase accessible on horseback, La Data è stata recentemente oggetto di un importante intervento di recupero reserved to the Duke, who can thus per la creazione di un centro polifunzionale con un progetto dell’architetto see the whole stable and what the Giancarlo De Carlo. stable attendants and their master do without being seen». Recently, Data underwent important restoration and recovery works, projected by architect Giancarlo De Carlo, for the creation of a multifunctional centre. 13
URBINO Palazzo Ducale , lo Studiolo del Duca, Uomini Illustri alla corte di Urbino Ducal Palace, the Duke’s little study, Illustrious Men at the court of Urbino Cuore del Palazzo Ducale ed una delle più importanti testimonianze del Rinascimento è lo Studiolo del Duca Federico. Era il luogo della meditazione ma anche dell’autocelebrazione del Duca. La progettazione sembra di Bramante ma, sicuramente, lo Studiolo è nato dalla collaborazione di più artisti tra cui Francesco di Giorgio Martini. Ha pareti di legno intarsiato alte due metri in cui sono simulate le ante semiaperte, attraverso cui si scorgono libri, un liuto rovesciato, un calamaio, fogli di musica, la corazza del Duca e tanti altri oggetti. Descrivere il Palazzo Ducale è compito arduo. Federico impiegò vent’anni a costruire quella “Habitatione bella et degna quanto si conviene ed laudabil fama delli nostri progenitori, et anco alla conditione nostra” e, quando morì, il 10 settembre 1482, neppure la vedrà finita. Il Palazzo «sembra abbia tante stanze quanti sono i giorni dell’anno» come disse Montaigne; ci sono 600 finestre, un meandro di sale, saloni, scale, rampe, giardini pensili, sotterranei… Disse Cardarelli: «si gira attorno al Palazzo Ducale senza sapere con precisione dove comincia, dove finisce Si confonde con la Città; è tutt’uno col Colle. Il Palazzo Ducale è Urbino». Dopo la morte di Federico e del figlio Guidobaldo (1508), essendosi estinta la famiglia dei Montefeltro, subentrarono alla guida del Ducato i Della Rovere con Francesco Maria I, figlio di Giovanni Della Rovere (signore di Mondavio e Senigallia) genero di Federico da Montefeltro (avendone sposato la figlia 14
Giovanna) e, nel 1631, in seguito alla morte di Francesco The very heart of the Ducal Palace, and also one Maria II Della Rovere, ultimo Duca di Urbino, il ducato passò of the most important bequests of Renaissance, allo Stato della Chiesa e da quel momento il palazzo subì un is Duke Federico’s little study. lento processo di spoliazione e abbandono. It was for the Duke a place of meditation as well Nel 1912 viene istituita all’interno del Palazzo Ducale as of auto-celebration. It is supposed to have la Galleria Nazionale delle Marche che ospita opere been designed by Bramante but was certainly di Raffaello, Piero della Francesca, Tiziano e un vasto the fruit of cooperation of several artists, including patrimonio di opere d’arte. Francesco di Giorgio Martini. La più bella definizione del palazzo Ducale di Urbino It is adorned with inlaid wooden walls two meters è dell’umanista, letterato e diplomatico Baldassarre tall representing half open shutters showing Castiglione che nel 1528 nella sua opera “Il Cortegiano” books, a reversed lute, an inkpot, music paper, scrisse: «Federico edificò un Palazzo, il più bello che in the Duke’s cuirass and many other objects. tutta Italia si trovi; e d’ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, Describing the Ducal Palace is a hard task. che non un Palazzo, ma una Città in forma di Palazzo esser Federico spent twenty years to build that pareva». “Mansion as nice and respectable as our Il Palazzo di Urbino fu dal punto di vista architettonico una ancestors’ state and commendable fame grandissima novità, realizzazione concreta del concetto di deserve, as well as our own status”, which at Umanesimo. Non più fossati, stanze inespugnabili, ma un his death, on September 10, 1482, was not yet palazzo quasi fiabesco, nato per l’arte, la cultura e la gioia finished. di vivere. Finestre grandi per avere tanta luce, soffitti che The Palace «looks like having as many rooms as sono vele spiegate al vento, scaloni larghi e comodi che are the days in a year» said Montaigne. There are permettono un incedere elegante, enormi camini nei saloni 600 windows, a maze of halls, rooms, staircases, adibiti alle cerimonie e alle feste. Vicina all’ingresso una flights, vertical gardens, caves… magnifica biblioteca aperta alla consultazione degli studiosi. Poet Vincenzo Cardarelli said: «One tours the Nei sotterranei non prigioni e segrete ma enormi cucine, Ducal Palace without exactly knowing where its dispense, bagno e una neviera per le provviste, ossia begins and where it ends. It melts with the City, tutto l’occorrente per una corte che poteva contare fino a it is one with the Hill. The Ducal Palace is Urbino». cinquecento persone. After Federico’s and his son Guidobaldo’s (1508) Federico ha potuto far costruire un palazzo del genere solo death, Montefeltro family became extinguished, perché Urbino è protetta da una specie di “cintura” fatta di the Della Rovere family replaced it at the head of poderose fortezze che ne garantivano la sicurezza. the Duchy with Francesco Maria I, Giovanni della Rovere’s child (lord of Mondavio and Senigallia), the son in law of Federico da Montefeltro (having Urbino vista della città married his daughter Giovanna) and, in 1631, Urbino, a view of the city after the death of Francesco Maria II Della Rovere, the last Duke of Urbino, the duchy was absorbed by the State of the Church; after that, the palace suffered a slow process of spoliation and abandonment. In 1912, the National Gallery of Marche was created inside the Ducal Palace. It hosts works by Raffallo, Piero della Francesca, Titian and a rich patrimony of works of art. The nicest definition of the Ducal Palace in Urbino is by the humanist, scholar and diplomat Baldassarre Castiglione who in 1528, in his work “Il Cortegiano” (“The courtier”) wrote: «Federico built a palace, the most beautiful in Italy; ad furbished it with all it takes, so that it looked not just like a Palace, but like a City in the shape of a Palace». By the architectural point of view, the Palace in Urbino was a most important innovation, the practical realization of the concept of Humanism. No longer ditches or impregnable rooms, but rather an almost fairy-tale palace meant for art, culture and joy of living. Great windows to get more light, ceilings which are sails in the wind, wide and comfortable staircases where one can walk elegantly, enormous hearths in the halls where parties and receptions took place. Near the entrance, a magnificent library open to scholars. In the basements prisons and dungeons were replaced by wide kitchens, pantries, bathrooms and by a snow-holder to keep the provisions fresh: in other words, all it took for a court which could count up to five hundred members. Federico could build such a palace because Urbino is protected by a sort of a “belt”, consisting of powerful fortifications granting its security. 15
CAGLI 16
L a città di Cagli ha origini antichissime: nella Grotta delle Nottole, appartenente allo scenografico complesso dell’Arco di Fondarca, è stata accertata una frequentazione già dall’età del bronzo antico (1800 a.C.). Nel periodo romano, con l’apertura della consolare Flaminia (220 a.C.), la località, denominata CALE, assume rilievo e grande importanza come dimostrano i tanti reperti custoditi nel Museo Archeologico e della Via Flaminia. Costituita in un libero Comune fin dal XII secolo, assoggetta oltre 52 castelli; viene parzialmente distrutta dal fuoco appiccato dai Ghibellini nel 1287 e per volere di Papa Niccolò IV ricostruita ex novo nel pianoro sottostante il precedente abitato, inglobando il borgo preesistente e seguendo un progetto urbanistico ad assi ortogonali (che sembra abbia dato lo spunto per la celebre tavola della Città Ideale conservata alla Galleria Nazionale di Urbino). È nel periodo tardo medievale e rinascimentale, con l’alleanza con Urbino ed i Montefeltro, che Cagli si sviluppa notevolmente. The city of Cagli boasts most ancient origins: the presence of human settlements has been ascertained since the ancient bronze age (1800 b.C.) in the “Grotta delle Nottole” (Cave of bats), which belongs to the scenographic complex of the Fondarca Arch. The place, called CALE, got a growing importance during the Roman age after the construction of the Flaminia consular road (220 b.C.), as is shown by many findings now kept in the Archaeological and Flaminia Road Museum. It enjoyed the status of a free Municipality since the XII century, and controlled more than 52 castles; it was partially destroyed by a fire, started by the Ghibelline in 1287, and according to the wishes of Pope Nicholas IV was completely rebuilt on the plateau under the previous location, thus incorporating the pre-existing village, based upon an orthogonal axes urban plan (which may have inspired the famous “Ideal City” painting in the National Gallery of Urbino). During the late middle ages, through its alliance with Urbino and the Torrione Martiniano Montefeltro family, Cagli got a remarkable Martiniano Tower development. 17
CAGLI Ballatoio Torrione Martininano Walkway of the Martiniano Tower Federico da Montefeltro favorì i lavori di ristrutturazione e Federico da Montefeltro supported restructuring and abbellimento di molti palazzi cittadini tra cui il medievale embellishing works on many city buildings, including Palazzo Pubblico (oggi sede del Comune e del Museo the medieval Public Palace (by now the site of the City Archeologico) affidandone il compito a Francesco di Giorgio Council and of the Archaeological Museum), which he Martini. entrusted to Francesco di Giorgio Martini. Ma Federico intuisce le necessità di creare un sistema But Federico also realized that his Duchy needed a difensivo del Ducato con rocche potentissime e fortilizi defensive system, consisting of very strong fortresses and capaci di garantire anche sicurezza contro le nuove armi castles capable of holding out against the new firearms. da fuoco. Cagli, the third city in the Duchy by inhabitants (10,000) E Cagli – terza Città del Ducato per numero di abitanti after Urbino and Gubbio, was strategic for Federico’s (10.000) dopo Urbino e Gubbio – è strategica nella politica defensive policy. The Duke therefore asked Francesco difensiva di Federico che affida pertanto all’architetto senese di Giorgio Martini to create from scratch its defensive il compito di realizzare ex novo il complesso difensivo system, consisting of a powerful stronghold on the hill composto da una poderosa rocca sul colle dei Cappuccini of the Capuchins (which offers an excellent view upon (con una ottima visuale sulla Città e sulle Valli del Bosso e the city and the Bosso and Burano valleys) and of an del Burano) e da un torrione ovoidale dabbasso, nel centro ovoid tower down in the city centre, which was once cittadino anticamente allacciato alle mura urbane. connected to the city walls. Le due strutture erano collegate tramite un “lungo These structures were connected by means of a “long cunicolo sotterraneo”, il “SOCCORSO COVERTO”, ancora underground tunnel”, called “SOCCORSO COVERTO” interamente percorribile, articolato in oltre 360 gradini che (covered support), still fully accessible, whose more dal Torrione risalivano la collina per aprirsi all’interno della than 360 steps reached from the Tower up the hill and Fortezza. emerged into the Fortress. «Una rocca concepita come vera e propria macchina «A stronghold meant to be a real war machine, da guerra, rivoluzionaria per impostazione geometrica, revolutionary as for its geometric design, its cost, calcolo economico, dimensionamento strutturale, scelte structural size, technological choices, detail solutions» tecnologiche, soluzioni di dettaglio» (G. Volpe). (G. Volpe) 18
“Soccorso coverto” “Hidden support” 19
CAGLI Ruderi della Rocca di Cagli Vestiges of the Fortress of Cagli La rocca, in costruzione nel 1481, fu smantellata nel 1502 su situata verso la Città, si notano ancora le due asole attraverso disposizione di Guidobaldo da Montefeltro (figlio di Federico) cui scorrevano le catene del ponte. che fece abbattere alcune rocche dello scacchiere feltresco Il locale del primo piano, presenta cinque troniere dotate di perché non cadessero in mano a Cesare Borgia, il Valentino. “fumigante” (camino di aspirazione dei fumi delle armi da Di essa sopravvivono alcune rovine (anche perché sui poderosi fuoco), della lastra di pietra con la tacca per la mira ed il foro avanzi della fortezza venne in seguito edificato il Convento dei circolare per l’innesto dell’arma da fuoco. Nella parte sinistra Padri Cappuccini) da cui è oggi possibile visitare i ruderi del del locale ovoidale c’è il condotto finestrato che permette di fabbricato e del puntone della rocca. attingere acqua dalla sottostante cisterna alta sei metri. Il Torrione (definito da Francesco di Giorgio Martini nei trattati Le scale lumacate conducono all’ultima stanza con copertura come una seconda rocca) è invece giunto fino a noi in ottime a capriate. L’ampio ballatoio presenta 58 caditoie per la difesa condizioni di conservazione, recentemente restaurato e piombante (chiuse da botole di legno) e 15 feritoie. destinato a funzioni museali. È di forma ellissoidale, si sviluppa Il complesso architettonico progettato da Francesco di Giorgio su 5 piani raccordati da scale lumacate culminanti nel ballatoio Martini e contenuto con dovizia di particolari nel suo “Trattato aperto in cui caditoie e feritoie si alternano a difesa della Città. di architettura civile e militare”, è considerato uno dei più Il Torrione era attorniato da un fossato (ora parzialmente importanti ed innovativi tra quelli realizzati da Francesco di recuperato) con un ponte levatoio di cui, sopra la stretta porta Giorgio Martini. 20
Scorcio ruderi della Rocca di Cagli The Vestiges of the Fortress of Cagli - a partial view The stronghold, under construction in 1481, was demolished heading to the city, the couple of eyelets where the bridge by Guidobaldo da Montefeltro (Federico’s son) along with chains passed can still be noticed. other fortresses in Montefeltro to prevent their conquest by On the walls of the hall on the first floor there are five Cesare Borgia, the duke Valentino. Only a few ruins remain embrasures equipped with a “fumigante” (a chimney meant of it, also because over what was left of the strong fortress to draw the smoke of firearms), a stone slab with an aiming was later built the convent of Capuchins, from where one can notch, and the round hole where the weapon was inserted. now visit the ruins of the building and of the fortress’ sprag. On the left side of the ovoid hall a windowed duct enables The Tower (which in his treatises Francesco di Giorgio the collection of water from the underlying, six meters high Martini describes as a second fortress) is still in an excellent tank. The spiral staircases lead to the last, truss roofed room. condition, was recently restored and is now the seat of a The wide walkway shows 58 defensive machicolations meant museum. Its shape is ellipsoidal and raises up to five levels, for throwing down projectiles (closed by wooden trapdoors) connected by spiral staircases ending up the open walkway, and 15 embrasures. where machicolations and embrasures alternate for the The architectural complex designed by Francesco di Giorgio defense of the city. Martini, described in detail in his “Treatise of civil and military The tower was surrounded by a moat (now partially dug architecture”, is believed to be one of the most important and again) with a drawbridge of which, above the narrow door original of the architect’s projects. 21
FOSSOMBRONE 22
L a città di Fossombrone, maggior centro della media vallata del Metauro, deriva le proprie origini dalla romana Forum Sempronii, antica Città sulla consolare Flaminia che si trova a circa 2 km dall’attuale centro cittadino. Ma anche Forum Sempronii non sfuggì – come tutte le Città romane – alla decadenza determinata da pestilenze, carestie o dalle tante invasioni che si abbatterono sul nostro Paese. E ciò fu particolarmente vero per una Città come Forum Sempronii situata sulla Consolare Flaminia ove transitavano i vari eserciti per raggiungere Roma con estrema facilità. Fu infatti distrutta circa nel 570 d.C. da parte dei Longobardi. The city of Fossombrone, the main one in the central Metauro river valley, owes its origins to the Roman Forum Sempronii, an ancient city rising by the Flaminia consular road, which is about two kilometres away from today’s city. Forum Sempronii, like all other Roman cities, could not escape the decadence caused by plagues, famine and barbarian invasions which devastated the Country. The latter was especially true for such a city as Forum Sempronii, lying by the Flaminia Consular road, on which travelled the invading armies to get easily to Ruderi della Rocca sulla sommità del Colle di Sant’Aldebrando Ruins of the fortress o top of Sant’Aldebrando’s Hill Rome. Indeed, it was destroyed by the Langobards in 570 a.D. 23
FOSSOMBRONE Scorcio della Rocca Chiesa di Fossombrone di San Domenico A view of theSt. Fossombrone Fortress Domenico Church Ruderi della Rocca di Fossombrone Chiesa di San Domenico Per circa due secoli non si hanno notizie precise della Città il Ruins of the Fossombrone Fortress St. Domenico Church cui nucleo urbano fu ricostruito sul Colle di Sant’Aldebrando. Poi varie vicende storiche (saccheggi, battaglie, lotte con i Comuni vicini e tra guelfi e ghibellini) sino al 1217 quando Fossombrone venne distrutta dai fanesi alleati con i riminesi. Poi la Città diventa «proprietà» dei Malatesta sino al 15 febbraio 1445, quando viene acquistata da Federico da Montefeltro per 13.000 fiorini. È con i Malatesta, ma ancor di più con Federico da Montefeltro, che Fossombrone si sviluppa dal punto di vista economico, culturale, urbanistico e architettonico con la costruzione di bellissimi palazzi ed un moderno sistema difensivo. La rocca, situata sulla sommità del Colle di Sant’Aldebrando, entro il recinto della «cittadella», è stata edificata prima dai Malatesta. Ebbe, poi, varie modifiche sino all’intervento di Federico da Montefeltro che incaricò, infine, Francesco di Giorgio Martini per un adeguamento della fortezza alle nuove esigenze difensive. For about two centuries since, no news are available about the city, whose urban nucleus was rebuilt on St. Aldebrando hill. After that, a lot of historical events occurred (raids, battles, fights against the surrounding municipalities and of the Guelph and Ghibelline factions against each other) till 1217, when Fossombrone was destroyed by the rival city of Fano, allied with Rimini. The city became then a “property” of the Malatesta family till February 15, 1445, when Federico da Montefeltro bought it for 13,000 florins. It was the Malatesta family first, and even more Federico da Montefeltro later, that built beautiful palaces and a modern defense system, and developed Fossombrone by the economic, cultural, urban and architectonic points of view. The Fortress on top of St. Aldebrando hill, inside the citadel, was first built by the Malatestas. It later underwent many modifications, until Federico da Montefeltro charged Francesco di Giorgio Martini to update the fortress according to the new defense needs. 24
Ruderi del torrione dellaChiesa RoccadidiSan Fossombrone Domenico Ruins of the tower of the Fossombrone St. DomenicoFortress Church 25
FOSSOMBRONE Scorcio della Rocca di Fossombrone A view of the Fossombrone Fortress E ciò nell’ambito di un progetto di ristrutturazione difensiva di tutto il territorio del Montefeltro (mentre, per qualificare e consolidare il proprio potere e prestigio internazionale, invitò a corte, a Urbino, decine di letterati, pittori e scultori come il Laurana, L.B. Alberti e Piero della Francesca). Come scrive Paolo Marconi nell’introduzione al libro “La Rocca di Fossombrone” di G. Volpe e R. Savelli, «la rocca rimane l’esempio più cospicuo e completo di recinto martiniano articolato in baluardetti ed in un grande rivellino carenato, a guardia del passo più strategicamente importante dello Stato d’Urbino, quello del Furlo, nella sua prima articolazione cittadina a cavallo del Metauro». Come ricorda Renzo Savelli (“Il maschio della Rocca di Fossombrone”) «Francesco di Giorgio Martini nel suo trattato parla espressamente delle quattro rocche costruite per Federico (Serra Sant’Abbondio, Cagli, Sassocorvaro e Sassofeltrio) e delle due realizzate nel Vicariato (Mondavio e Mondolfo) per conto di Giovanni Della Rovere, ma tace il suo intervento nella Rocca di Fossombrone. Eppure la tipologia forsempronese del maschio a caput carenato è ripetutamente indicata in più disegni del suo trattato». 26
L’impianto originario della rocca, con un That was done within a project aimed recinto quadrilatero con torrioni angolari, ad redesigning the defense system si deve ai Malatesta. Poi con Federico la of the whole Montefeltro; meanwhile, rocca viene adeguata alle nuove esigenze in order to qualify and strengthen militari e tecniche difensive conseguenti his power and international prestige, all’uso delle armi da fuoco. Federico invited to his court in Urbino Prima con la costruzione di nuove mura plenty of such scholars, painters perimetrali di scarpa e la trasformazione and sculptors as Laurana, L.B. del torrione sud-occidentale in baluardetto, Alberti and Piero della Francesca. poi, grazie all’intervento del Martini, con Paolo Marconi, in his introduction to l’edificazione del mastio o CAPUT, cioè di G.Volpe’s and R.Savelli’s book “La un possente rivellino dal profilo carenato al Rocca di Fossombrone” (The fortress centro del lato meridionale (1470 circa). of Fossombrone), notes: «The fortress La Rocca di Fossombrone aveva un is the most remarkable and complete “soccorso aiutorio”, un sotterraneo di example of an enclosure designed fuga. Anzi, dai sondaggi effettuati alla fine by Martini, consisting of little bastions degli anni ’90, risulterebbero esservi due and a great careened ravelin, guarding gallerie sotterranee; una “malatestiana” the Furlo Pass, strategically the most che si dirigeva verso il territorio di Fano important one in the Urbino State, built (allora soggetto ai Malatesta) ed una che for the first time inside a city, across the permetteva di fuggire ben nascosti verso Metauro river». le Cesane e da qui raggiungere Urbino As Renzo Savelli (“The donjon of the (e quindi feltresca). Fossombrone Fortress”) recalls, «In his Ma nel 1502 la rocca fu smantellata da treatise Francesco di Giorgio Martini Guidobaldo da Montefeltro, insieme ad talks expressly of the four fortresses he altre fortificazioni, per non lasciarla, intatta, built for Federico (Serra Sant’Abbondio, nelle mani del Valentino e tra le sue mura Cagli, Sassocorvaro and Sassofeltrio) venne successivamente eretta la Chiesetta and of the two ones built in the Vicariate di Sant’Aldebrando. (Mondavio and Mondolfo) for Giovanni Cadde nel dimenticatoio fino al 1968, della Rovere, but does not mention quando un gruppo di volontari iniziò his contribution to the Fossombrone il lavoro di «riscoperta» della rocca fortress. And yet, the shape of the riportando alla luce i muri di scarpa del latter appears in many drawings on his lato occidentale, la parte sepolta del caput treatise». carenato, i cunicoli di collegamento ed The original quadrilateral plant of the altre parti della fortezza che, a seguito di fortress with towers at the corners ulteriori interventi di recupero dall’alto della is due to the Malatestas. Then, with collina, domina sulla Corte Alta e la città di Federico, it is updated to the new Fossombrone. technical and military needs and defensive techniques originating from the advent of firearms. That was done first by building new RoccadidiSan Chiesa Fossombrone Domenico perimetral walls and by transforming the Fossombrone St. Domenico Fortress Church south-west tower into a little bastion, then, due to Martini’s intervention, by building the donjon, or “CAPUT”, which is a powerful careened ravelin at the centre of the south side (about 1470). In the Fossombrone Fortress there was a “rescuing help”, an escape tunnel. Based on scans performed at the end of last century’s Nineties, it even looks like there were two: a Malatesta one, heading towards Fano (at that time a Malatesta feud) and one which enabled to flee in the hide towards Le Cesane, and from there to get to Urbino (consequently, a Montefeltro tunnel) In 1502 the fortress was dismantled by Guidobaldo da Montefeltro, along with other fortifications, to prevent them from falling in the hands of duke Valentino; inside its walls was later built the little St. Aldebrando’s church. It was forgotten till 1968, when a group of volunteers started the “rediscovery” work and brought back to light the support walls on the west side, the buried side of the careened donjon, the connecting tunnels and other parts of the fortress which, after further restoration works on the hilltop, now dominates the High Court and the city of Fossombrone. 27
MONDAVIO La maestosa Rocca Roveresca di Mondavio The majestic della Rovere Fortress in Mondavio L a storia di Mondavio - sulle colline della Valle del Metauro “a un tiro di schioppo” dal mare – è legata alle vicende dei Malatesta, dei Montefeltro e dei Della Rovere. Nell’antichità faceva parte del “municipium di Suasa” ma si sviluppò nel Medioevo e nel Rinascimento grazie alla propria posizione geografica – tra Urbino, Fano e Senigallia e quindi luogo “cerniera” tra le casate dei Montefeltro e dei Della Rovere. Nella cittadina – perfettamente conservata – chiusa nella antica cinta muraria, il tempo sembra essersi fermato: i palazzi, le Chiese, i vicoli, le mura ci fanno rivivere il passato glorioso. Mondavio ebbe – nell’arco della storia – differenti signori e domini: fu dei Malatesta di Fano e poi dello Stato Pontificio. Francesco Sforza la conquistò nel 1440 ma due anni dopo fu Sigismondo Pandolfo Malatesta a diventare Signore di Mondavio avendo sposato Polissena Sforza, figlia di Francesco. 28
Mondavio lies on the hills of the Metauro river valley, a stone’s throw from the sea. It’s story is tied to the events of the Malatesta, Montefeltro and Della Rovere families. In Roman times it belonged to the “Municipium of Suasa”, but developed in the middle ages and during the Renaissance, due to its geographical position, since it sits between Urbino, Fano and Senigallia, and was therefore a hinge between the Montefeltro and Della Rovere dynasties. Time appears to have stopped there, as the town is perfectly kept inside its walls: palaces, churches, alleys and walls make its glorious past live again. Several lords dominated Mondavio during its history: it belonged to the Malatesta Family, from Fano, and then to the State of the Church. Francesco Sforza conquered it in 1440 but two years later it was Sigismondo Pandolfo Malatesta who became lord of Mondavio, after his marriage with Polissena Sforza, Fancesco’s daughter. 29
MONDAVIO Scorcio della Rocca Roveresca A view of the della Rovere Fortress 30
Chiesadella Ingresso di San Domenico Rocca Roveresca The entrance to toSt. theDomenico Church della Rovere Fortress Nel 1462 Federico da Montefeltro alla testa delle truppe In 1462, Federico da Montefeltro, at the head of the pontificie sconfisse e segnò la fine del dominio dei Vatican’s army, defeated the Malatestas and marked the Malatesta. end of their supremacy. Nel 1471 fu eletto Papa Sisto IV Della Rovere che favorì In 1471 Sixtus IV della Rovere was elected pope. l’avvicinamento della sua famiglia ai Montefeltro: elargì He favoured his family’s alliance with the Montefeltro: il titolo di Duca a Federico da Montefeltro e il Signore di Federico, after being granted by him the title of Duke, let Urbino acconsentì al matrimonio di sua figlia Giovanna his daughter Giovanna marry Giovanni della Rovere, a con il nipote del papa, Giovanni Della Rovere. nephew of the pope’s. Questi, ottenuta la signoria di Mondavio e Senigallia, The latter, after getting the lordship of Mondavio and fece costruire da Francesco di Giorgio Martini – tra il Senigallia, charged Francesco di Giorgio Martini to build a 1482 e il 1492 – una imponente rocca, da molti ritenuta il powerful fortress, erected between 1482 and 1492, which capolavoro dell’opera martiniana e comunque, una delle many think is this architect’s masterpiece, or at least one of più interessanti testimonianze della attività e dei progetti the most important examples of his activity and projects. dell’Architetto senese. The project by Francesco di Giorgio Martini envisaged Il progetto di Francesco di Giorgio Martini prevedeva a much more complex fortified structure, but the works un complesso fortificato molto più articolato ma l’opera were left unfinished, probably because of the death of both rimase incompiuta, forse, per la morte sia di Giovanni della Giovanni della Rovere and Martini (1501). Rovere che del Martini (1501). The majestic fortress, in an excellent state, is a monument La maestosa fortezza in ottimo stato di conservazione to the art of military architecture, being built with angles – si presenta come un monumento all’arte fortificatoria, which enabled it to deviate the lethal blows from costruito con prospettive sfuggenti ai micidiali colpi di bombards, instead of opposing thick walls to them. bombarda (anziché contrastarli con grosse muraglie). The Fortress is dominated by the dungeon, with its sharp La rocca è dominata dalla presenza del mastio, con i suoi corners and extremely thick walls, inside whose five spigoli affilati ed i suoi eccezionali spessori murari, in cui levels several functions are distributed and where the per cinque piani sono distribuite varie funzioni e dal quale underground and surface connecting paths start from, si dipartono i collegamenti sotterranei e di superficie verso heading for the semi-elliptical tower at the entrance il torrione semiellittico posto all’ingresso del Paese. of the city. 31
MONDAVIO Vista di Mondavio e dintorni della Rocca Roveresca A view of Mondavio and its surroundings fromethe della Rovere Fortresws Chiesa di San Domenico Armeria St. Domenico Church Armouryin 32
Inoltre il Martini fece realizzare un In addition, Martini built a little hollow torricino di rinfianco cavo, lungo la tower by the ramp leading to the rampa di accesso al mastio e, al di là dungeon and, beyond the bridge, the di un ponte, il rivellino di ingresso. access ravelin. Il mastio della Rocca di Mondavio, già The dungeon of the Mondavio Fortress, originale per il movimento elicoidale original because of the helicoidal delle facce di cui si compone l’altissima movement of the faces of its very high scarpatura, aveva molteplici funzioni. supporting walls, was meant for many I locali a pian terreno erano suddivisi in functions. sette casematte, poi vi erano locali ad The ground floor was divided into seven uso logistico (forno) ed uso residenziale pillboxes; there were then rooms meant per il castellano. for logistic purposes (oven), and for the La sommità doveva servire per piazzarvi lord to live in. bocche da fuoco di buon calibro o per The top was meant for nice sized effettuarvi tiri di precisione con armi da artillery and for precision fire from easel cavalletto. weapons. La rocca è visitabile e meta di turisti e The Fortress is accessible and is visited scolaresche che possono ammirare, by tourists and students, who inside nelle varie stanze, scene di vita its many rooms can admire scenes of rinascimentale, la sala delle torture renaissance life, the torture room (the (la rocca fu utilizzata come carcere), Fortress was used as a jail), the oven la sala del forno, il deposito delle room, the ammunition magazine. On munizioni ed una pregevole collezione the top floor of the dungeon there is a di armature e strumenti di uso militare fine collection of original armours and originali, realizzate tra l’VIII e il XVII military instruments, built between the secolo, nel piano più alto del mastio. VIII and the XVII century. La Rocca Roveresca di Mondavio è The Rovere Fortress in Mondavio arrivata ai giorni nostri sostanzialmente reached to our time without undergoing immutata negli anni, non avendo mai meaningful modifications, both because subito assedi o attacchi ed anche it never had to stand sieges or assaults perché l’essere praticamente a ridosso and because, being close to the city, it del borgo abitato ne ha evitato lo stato did not fall into the state of neglect of di abbandono in cui versano molte altre many other fortresses. fortezze. Mondavio has been awarded the Mondavio è Bandiera Arancione del Orange Flag by the Touring Club of Touring Club italiano, è Bandiera Verde Italiy, the “Green Agriculture Flag” (for “Agricoltura” (per la tutela dell’ambiente the protection of environment and e del paesaggio, l’uso razionale del landscape, the rational use of the suolo e la valorizzazione dei prodotti ground and the promotion of typical tipici legati al territorio) ed è inserita tra products of the territory) and is in the list “I Borghi più belli d’Italia”. of “The most beautiful Towns of Italy”. Sala del di Chiesa banchetto San Domenico Banquet hall Church St. Domenico 33
PERGOLA Resti di un torrione dell’antica Rocca di Pergola diroccato e coperto d’edera Remains of a tower of the ancient Pergola Fortress, in ruins and covered with ivy 34
Il testo è parzialmente tratto da uno scritto di Graziano Ilari The text is partially extracted from a work by Graziano Ilari sul sito web della Pro Loco di Pergola published on the web site of the Pergola Pro-loco P ergola sorge a circa 300 m s.l.m. nella vallata Pergola rises about 300 meters above sea level in the valley del fiume Cesano non lontano dal massiccio of the Cesano river, not far from the Monte Catria massif. del Monte Catria. A land inhabited by Umbrian, Etruscan and Senone Gaul Terra abitata da Umbri, Etruschi e Galli Senoni, populations, it was ruled by the Romans and dominated the fu dominazione romana al centro dei municipi di Sentinum centre of a territory including the municipalities of Sentinum (Sassoferrato), Suasa Senonum (Castellone di Suasa) (Sassoferrato), Suasa Senonum (Castellone di Suasa) and e Forum Sempronii (Fossombrone). Non lontano dalla Forum Sempronii (Fossombrone). Not far from the Flaminia Consolare Flaminia, furono rinvenuti, il 26 luglio 1946, consular road, on July 26 1946 the gilded bronzes of i Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola (1° secolo a.C.) Cartoceto di Pergola (1st century b.C.) were found; they are ora conservati nel Museo della Città. now in the city museum. Nel 1155 il territorio fu annesso al Comune di Gubbio per In 1155, emperor Frederick Barbarossa embodied the volontà dell’Imperatore Federico Barbarossa e Pergola fu territory into the municipality of Gubbio; and indeed, Pergola fondata proprio nel 1234 dagli Eugubini. was funded in 1234 precisely by people from Gubbio. Nel 1385 entrò a far parte della Signoria di Pandolfo In 1385, and till 1429, it became a part of Pandolfo Malatesta fino al 1429. Malatesta’s Signoria. Dopo un travagliato periodo di lotte tra varie dinastie A time of troubles and wars between several dynasties (Visconti, Medici, Sforza e Malatesta) con la sconfitta (Visconti, Medici, Sforza eand Malatesta) followed, which di Sigismondo Malatesta ad opera di Federico da ended when, after Sigismondo Malatesta was defeated by Montefeltro, fu annessa al Ducato di Urbino. Federico di Montefeltro, Pergola was annexed to the Duchy Federico incaricò Francesco di Giorgio Martini di costruire of Urbino. una possente rocca su una preesistente fortezza Federico charged Francesco di Giorgio Martini of building (nel 1326 si parla di una “torre di monte”). a strong fortress on the location of a pre-existing one È situata su un’altura adiacente al centro storico, (in 1326 a “mountain tower” is mentioned). circondata da una zona boscosa, che sovrasta l’intera It lies close to the historic centre on an upland, surrounded Città. E doveva essere veramente “maestosa”: Vespasiano by woodland, which dominates the whole city. And in due da Bisticci (1421 – 1498) scrive: «la Rocca della Pergola, time it really became “majestic”. «The Fortress in Pergola, edificio grandissimo, inespugnabile e molto bello an enormously large building, impregnable and very fine to d’abitazione». live in» Vespasiano da Bisticci (1421 – 1498) wrote about it. Vista aerea della città di Pergola Chiesa di San Domenico An aerial view of the city of Pergola St. Domenico Church 35
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