Robotica Educativa Progetto - nell'ambito del progetto "SOS Lavoro" - The Biorobotics Institute
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
SOMMARIO 1. Introduzione............................................................................................................................................................................................3 2. Caratteristiche del progetto ..........................................................................................................................................................3 3. Le tre fasi del progetto .....................................................................................................................................................................4 4. I contenuti disciplinari ........................................................................................................................................................................4 4.1. Definizioni .................................................................................................................................................................................4 4.2. I componenti dei robot ......................................................................................................................................................5 5. Descrizione esecutiva delle tre fasi.............................................................................................................................................7 5.1. La PRIMA FASE – cosa è un robot? ...........................................................................................................................7 5.2. La SECONDA FASE – Progettare un Green-Robot ..............................................................................................8 5.2.1. Attività 1: Costruire il robot ...........................................................................................................................9 5.2.2. Attività 2: Programmare il robot .............................................................................................................10 5.2.3. Attività 3: I sensori del robot ......................................................................................................................11 5.3. La TERZA FASE – Preparazione dell’elaborato finale ......................................................................................13
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” 1. INTRODUZIONE La tecnologia è entrata ormai nella vita di tutti i giorni attraverso i dispositivi robotici a casa, a lavoro, nei servizi e nel tempo libero. Nonostante le nuove generazioni si possano de9inire “native digitali”, in quanto cresciute immerse in queste tecnologie, molti giovani sono spesso dei semplici utilizzatori passivi e non conoscono a fondo ciò che sta dietro a tali innovazioni. In questo contesto è ritenuta opportuna un’opera di divulgazione della cultura tecnico-‐scienti9ica che possa colmare queste lacune, cominciando dalla scuola, luogo di preparazione culturale e sociale delle nuove generazioni per poi ottenere, in prospettiva temporale, una diffusione nella società in generale. La robotica è uno strumento fortemente interdisciplinare ed estremamente coinvolgente per i giovani, che riesce a suscitare curiosità e ad avvicinare i ragazzi alla scienza e alla tecnologia in modo spontaneo ed ef9icace. Il presente progetto si propone di fornire ai giovani degli strumenti per comprendere meglio che cosa sia un robot, come funziona, quali sono i campi di utilizzo, in modo da poter divenire degli utilizzatori consapevoli ed essere ipoteticamente a loro volta dei futuri innovatori e creatori di nuove tecnologie. Inoltre, per l’anno scolastico 2013-‐2014 si è deciso sull’orientare l’introduzione alla robotica su una tematica attuale ed in linea con le direttive nazionali e comunitarie: la salvaguardia ambientale. 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Il progetto propone delle attività che non sono argomenti consueti ai programmi ministeriali per cui qui di seguito si illustreranno le caratteristiche globali del progetto, la programmazione temporale, i contenuti disciplinari ed altre informazioni che possono essere d’aiuto ai professori al 9ine di comprendere ed partecipare in modo più ef9icace e soddisfacente possibile. Obiettivo dell’attività: - Capire come funziona un robot e imparare ad individuare le parti che lo compongono. - Conoscere i principi di funzionamento dei sensori. - Acquisire le prime basi di programmazione di robot. - Conoscere come la robotica può aiutare l’uomo nella difesa dell’ambiente. - Realizzare un semplice robot che aiuti l’uomo nella salvaguardia ambientale. Classi che hanno aderito: Scuola Classi Studenti 1 L. Scienti9ico Enriques 2 classi 40 2 L. Scienti9ico Cecioni 2 classi 36 3 I. Tecnico Industriale S. Galilei 2 classi 60 4 I. Professionale Orlando 1 classe 25 5 I.T. Nautico Cappellini 1 classe 25 6 I.T. Geometri Buontalenti 1 classe 25 TOTALE 9 Classi 211 Studenti Materie di applicazione: Matematica, Fisica, Informatica e Elettronica. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .3
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” Ore previste: 8 ore. Conoscenze pregresse: nessuna in particolare. Età degli studenti: Scuole secondarie di II grado. Organizzazione del modulo: Lo scopo del modulo è far prendere con9idenza ai ragazzi con il mondo della robotica: le attività sono suddivise in più esperienze che analizzano vari aspetti dell’argomento. 3. LE TRE FASI DEL PROGETTO Il progetto ha una durata di sette mesi all’interno dell’anno scolastico, da Ottobre a 2013 a Aprile 2014 e si divide in tre fasi: • PRIMA FASE: introduzione alla robotica (ottobre2013 -‐ dicembre2013) In questa prima fase viene lanciato il progetto a livello cittadino con un evento di apertura che si terrà a ottobre. Dopo tale evento inizierà il lavoro nella classi che prevede l’introduzione alla robotica e la scoperta dei vari componenti dei robot. In tale fase è prevista almeno un intervento da parte del ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna. • SECONDA FASE: progettare un green robot (gennaio 2014 -‐ marzo2014) In questa fase le classi che hanno aderito al progetto andranno ad assemblare il kit robotico scelto (Lego Mindstorm) seguendo le attività consigliate in questo modulo. • TERZA FASE: preparazione elaborato Pinale (aprile 2014) La terza fase prevede la preparazione dell’evento 9inale durante il quale ogni classe potrà esporre il proprio lavoro. Il mese di aprile è dedicato alla preparazione degli elaborati 9inali e l’organizzazione dell’evento 9inale. PRIMA FASE SECONDA FASE TERZA FASE •evento iniziale: presentazione progetto • progettazione green robot •preparazione • introduzione alla robotica elaborati • evento finale ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile 2013 2014 diagramma temporale dell’esecuzione delle tre fasi in cui si articola il progetto 4. I CONTENUTI DISCIPLINARI Oggigiorno siamo circondati da robot, essi sono entrati nelle nostre case e nelle attività giornaliere; è quindi utile conoscere un po’ più nel dettaglio che cosa sono davvero i robot. 4.1. Definizioni Etimologia del termine “robot” Il termine “robot” fu usato per la prima volta dallo scrittore ceco Karel Capek nel 1920 nel suo romanzo R.U.R. (Rossum's Universal Robots). Deriva dal termine ceco “robota”, che signi9ica “lavoro pesante” o “lavoro forzato”. In realtà il vero inventore della parola “robot” fu il fratello di Karl Capek, Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .4
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” Josef, anche lui scrittore e pittore cubista, il quale utilizzò la parola “automat” (automa) in un suo racconto del 1917, Opilec (L'ubriacone). Il termine greco “autòmaton” signi9ica “che si muove da sé”. Il termine robotica fu usato per la prima volta (su carta stampata) nel racconto di Isaac Asimov intitolato Circolo vizioso (Runaround, 1942), presente nella sua famosa raccolta Io, Robot. In esso egli citava le tre regole della robotica, che in seguito divennero le Tre leggi della robotica: • Prima Legge: Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. • Seconda Legge: Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. • Terza Legge: Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge. DePinizioni di Robotica • Un robot è un manipolatore multifunzionale riprogrammabile progettato per muovere materiali, componenti o dispositivi specializzati, attraverso movimenti variabili programmati per lo svolgimento del compito (Robotics Industry Association 1980) • La robotica è la connessione intelligente della percezione all’azione (Michael Brady 1985) • Un robot è una macchina in grado di estrarre informazioni dall’ambiente e di usare la conoscenza sul mondo per muoversi in maniera sicura, signi9icativa e intenzionale (Maja Mataric 1990) • Robotica è la scienza e tecnologia della progettazione di sistemi meccatronici capaci di generare e controllare movimento e forza (Paolo Dario 2000) Una dePinizione più generale di robot Un robot è una macchina che raccoglie informazioni dall’ambiente circostante (“sente”) e le utilizza per piani9icare determinati comportamenti (“pensa”) che le permettono di compiere delle azioni nell’ambiente in cui si trova (“agisce”). (George Bekey, 2005) Parallelo tra uomo e robot Partendo dalla de9inizione precedente, proviamo a individuare un possibile parallelismo tra uomo e robot, utile per sempli9icare quei concetti che, a prima vista, possono risultare complessi. Il robot “sente”, cioè raccoglie informazioni dall’ambiente circostante grazie ai sensori. Essi sono dispositivi in grado di rilevare e misurare una grandezza 9isica di tipo qualsiasi (termico, luminoso, magnetico, meccanico, chimico, ecc...). Sempli9icando, possiamo farli corrispondere ai nostri sensi, infatti svolgono all’incirca la stessa funzione dei nostri vista, udito, olfatto, tatto e gusto. Il robot “pensa”, cioè pianiUica determinati comportamenti grazie al suo sistema di controllo. Si tratta di un processore che stabilisce il comportamento del robot in base alle informazioni ricevute dai sensori. Possiamo pensarlo un po’ come il nostro cervello, che riesce a prendere delle decisioni. Il robot “agisce”, cioè compie delle azioni nell’ambiente in cui si trova, grazie agli attuatori (o motori). Essi sono dispositivi che permettono al robot di compiere azioni e movimenti. Volendo fare un parallelo, essi potrebbero corrispondere ai nostri muscoli che ci permettono di interagire con il modo esterno. In9ine il robot ha bisogno di una fonte di energia (batterie, energia elettrica ...), allo stesso modo in cui noi abbiamo bisogno di cibo. 4.2. I componenti dei robot I componenti principali di un robot sono: i sensori, il sistema di controllo e gli attuatori; questi elementi sono collegati ad un meccanismo (elementi meccanici e ingranaggi connessi fra loro). Vediamo in breve le caratteristiche principali. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .5
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” diagramma che illustra l’elaborazione del flusso di informazioni tra il robot e l’ambiente circostante. I sensori sono dei dispositivi sensibili ad una determinata grandezza 9isica ed in grado di trasformarla in un segnale misurabile. Esistono molti tipi di sensori, che possono essere classi9icati in base alla grandezza misurata (temperatura, forza, posizione, suono, intensità della luce, concentrazione di un gas...) oppure in base al tipo di tecnologia che utilizzano (sensori a ultrasuoni, a infrarossi ...). Fondamentalmente, però, tutti sono in grado di misurare una grandezza 9isica e restituire in uscita un segnale elettrico interpretabile con strumentazione elettronica e PC. Il sensore, quindi, misura una grandezza in modo molto accurato e veloce e inoltre comunica direttamente con il sistema di controllo del robot. Senza entrare nel dettaglio delle tecnologie utilizzate nei singoli sensori, spesso complesse e troppo specialistiche per un primo approccio alla robotica, possiamo considerare il sensore come una scatola chiusa, che ha come entrata una variabile da misurare e come uscita un segnale elettrico. Le due grandezze sono legate da una “funzione di trasferimento”, cioè un’espressione matematica che descrive la relazione tra la grandezza in entrata (da misurare) e il segnale in uscita (il risultato fornito dal sensore). diagramma del funzionamento di un sensore: la trasformazione di una grandezza fisica. I risultati della misura possono essere semplicemente visualizzati su un display (come ad esempio nelle bilance o nei termometri elettronici). Se invece il sensore è integrato all’interno di un robot, il segnale in uscita viene inviato direttamente al microprocessore che lo interpreta e usa i dati raccolti per piani9icare i comportamenti del robot. Il sistema di controllo è l’insieme delle funzioni di comando logico che permette di monitorare e controllare la struttura meccanica del robot e di comunicare con l’ambiente. Il controllo di un robot si occupa di coordinare i segnali elettronici rilevati dal sistema di percezione (sensori) per produrre segnali di movimento da trasdurre in opportuni comandi elettrici per i motori (attuatori). Programmare un robot signi9ica fornire un insieme di istruzioni che de9iniscono un particolare compito da eseguire. Gli attuatori sono dei sistemi che permettono al robot di agire sull’ambiente esterno, sono cioè organi in grado di convertire energia in azione meccanica. I motori, ad esempio, trasformano l’energia elettrica o idraulica con cui sono alimentati in un’energia meccanica che permette il movimento del robot. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .6
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” 5. DESCRIZIONE ESECUTIVA DELLE TRE FASI Il presente progetto di Robotica Educativa si articola in tre fasi. La prima ha lo scopo di introdurre il mondo della robotica agli studenti, portando come esempio robot che sono spesso presenti nell’ambiente quotidiano 9ino ad arrivare a dei robot estremamente speci9ici per compiti particolari. La seconda fase è dedicata alla costruzione del robot ecologico (Green Robot) da parte degli stessi studenti. Il loro compito sarà quello di individuare il compito da far svolgere al proprio robot per poi costruirlo e programmarlo. La terza fase riguarderà la preparazione dei robot in visione dell’evento 9inale del progetto. Gli studenti prepareranno un elaborato riguardante l’attività svolta durante il progetto e porteranno i loro robot all’evento 9inale e conclusivo. Nei prossimi paragra9i si analizzerà in dettaglio l’aspetto operativo delle tre fasi. Si chiariscono in questo modo gli aspetti esecutivi e pratici che possono essere utilizzati come percorso di riferimento per le attività frontali con i ragazzi delle classi interessate. 5.1. La PRIMA FASE – cosa è un robot? Al 9ine di attirare l’attenzione degli studenti, si può iniziare chiedendo loro quali robot conoscono e/o hanno utilizzato direttamente oppure visto in TV o sui giornali. A questo scopo saranno mostrate immagini e 9ilmati di robot, cercando di coglierne le caratteristiche. Un’attenzione particolare sarà data ai robot in grado di aiutare l’uomo nella tutela dell’ambiente attraverso il monitoraggio delle sostanze inquinanti, la raccolta dei ri9iuti, i lavori in situazioni a rischio. Gli studenti saranno incoraggiati a formulare ipotesi su come funzionano, che cosa analizzano e sui vantaggi derivanti dal loro utilizzo. Rientra in questa fase anche un’eventuale visita ai laboratori di ricerca. Questa esperienza è molto importante perché i ragazzi, vedendo “dal vivo” i robot e parlando con i ricercatori che li hanno progettati, saranno stimolati a costruire il proprio robot, esattamente come fa un vero ricercatore. Come attività iniziale, si propone una semplice esperienza che ha lo scopo di “far toccare con mano” ai ragazzi che cos’è un robot. Si riassumono nella seguente tabella le caratteristiche di questa prima fase: PRIMA FASE Cosa è un Robot? Tipo di attività: osservazione, da svolgere in classe. Materiali necessari: Kit Robotici Durata dell’attività: 2 ore Conoscenze preliminari richieste: nessuna in particolare Grado di difficoltà: semplice Costo: nessuno -‐ i kit saranno forniti dai ricercatori Fattibilità: se la scuola possiede i kit, l’esperienza è realizzabile dall’insegnante Procedura per l’esperimento: Saranno portati in classe dei robot didattici con caratteristiche diverse, alcuni dei quali equipaggiati con sensori (luce, suono, contatto). 1. Utilizzare un tavolo abbastanza grande oppure il pavimento, preferendo super9ici senza eccessivi dislivelli. 2. Posizionare i robot sul tavolo, accenderli ed osservarne il funzionamento. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .7
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” 3. Focalizzare l’attenzione sul fatto che, nonostante la forma e l’apparenza siano diverse, i robot hanno molte caratteristiche comuni (si muovono, reagiscono agli stimoli). 4. Individuare a quali stimoli risponde ogni robot (ad es. contatto, suono...) 5. Osservare nel dettaglio i robot e individuare da quali parti sono composti, dove sono posizionati i motori, i sensori ed il sistema di controllo. 6. Se possibile, provare a smontare uno dei robot per capire come sono collegate tra loro le varie parti. Alcuni esempi di kit robotici da osservare in classe Guida per l’insegnante: Favorire l’osservazione autonoma, stimolando i ragazzi a porsi le seguenti domande: - Quali sono le capacità del robot? - A quali stimoli reagisce? Come si comporta quando riceve uno stimolo? Stimolare a proporre idee: - Di quanti motori pensi abbia bisogno per i suoi movimenti? Perché? - Di quali tipi di sensore potrebbe essere dotato? Perché? Passare in9ine ad un’osservazione più dettagliata, eventualmente smontando il robot: - Da quali e quante parti è composto il robot? - Come sono collegati tra loro i vari componenti? - Che cosa succede se interrompiamo i collegamenti? Perché? L’esperienza si pone l’obiettivo di far emergere che: i robot sono composti da sensori, sistema di controllo (microprocessore), attuatori, struttura meccanica e fonte di energia. I sensori raccolgono gli stimoli esterni e li inviano al microprocessore; il microprocessore ricevere i dati ed elabora comandi da inviare agli attuatori; gli attuatori generano il movimento della struttura meccanica seguendo le istruzioni ricevute; la struttura meccanica è un insieme articolato di elementi meccanici connessi fra loro (meccanismi e ingranaggi); la fonte di energia (batterie o corrente elettrica) fornisce al robot l’energia necessaria. I componenti sono collegati tra loro e se le connessioni vengono interrotte la funzionalità del robot sarà compromessa in parte o totalmente. 5.2. La SECONDA FASE – Progettare un Green-Robot Agli studenti sarà dato l’obiettivo di creare un robot con compiti di salvaguardia ambientale. È possibile lavorare con l’intera classe oppure in gruppi per ideare robot diversi tra loro. A titolo di esempio, potrebbe essere progettata una città in cui un robot spazza la strada, uno porta i ri9iuti al Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .8
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” centro di raccolta, uno li seleziona, ecc. La forma e l’aspetto estetico dei robot possono essere modi9icati a piacere, dando spazio a fantasia e creatività. Per la realizzazione del robot si è deciso di adottare il kit Lego Mindstorms NXT in quanto è riconosciuta come piattaforma educativa robotica robusta, facile da usare e programmare, modi9icabile e con9igurabile in modo molto semplice. Il kit comprende sensori, motori, strutture componibili ed un sistema di controllo, chiamato Mattoncino Intelligente NXT. L’iter di lavoro per ottenere un robot che funzioni correttamente è riassumibile nei seguenti passi: 1. decidere il compito del robot e, in base a quello, progettarne la forma; 2. assemblare il robot (motori, sensori, scheda di controllo, ecc.); 3. programmare il robot; 4. testarlo e modi9icarlo 9ino ad ottenere il comportamento desiderato. esempi di forme di robot costruibili con il kit Lego Mindtorms La SECONDA FASE -‐ progettare un Green Robot -‐ si articola in tre attività operative: Attività 1 – Costruire il robot Attività 2 – Programmare il robot Attività 3 – I sensori del robot 5.2.1. Attività 1: Costruire il robot Questa attività è focalizzata sulla costruzione della struttura del robot. Saranno portati in classe i kit robotici che gli studenti dovranno assemblare. SECONDA FASE ATTIVITÀ 1 - Costruire il Robot Tipo di attività: esperimento, da svolgere in classe Materiali necessari: • kit robotici Lego Mindstorms, • batterie (6 stilo AA per il kit Mindstorms) Durata dell’attività: 2 ore Conoscenze preliminari richieste: conoscenza dei principali componenti di un robot Grado di difficoltà: necessaria buona manualità e precisione per il montaggio dei kit Costo: costo dei kit (che sono già in possesso della scuola oppure forniti dai ricercatori del Sant’Anna) Fattibilità: eseguibile dagli studenti. È comunque consigliata la supervisione di un adulto perché alcune operazioni manuali possono risultare complesse Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .9
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” Procedura per l’esperimento: 1. Utilizzare un piano libero da oggetti, ad esempio il banco. 2. Aprire la scatola con il kit e riconoscere i vari componenti, con l’aiuto del manuale selezionare le parti da assemblare. 3. Assemblare la struttura, le schede elettroniche ed i motori utilizzando il cacciavite, le viti e/ o i connettori forniti nel kit. È possibile fare riferimento a uno degli esempi presenti nel manuale. I kit Mindstorms: la scatola con i componenti 4. Inserire le batterie. 5. Se i collegamenti sono corretti, premendo l’interruttore di avvio si accenderà il display. Due esempi di robot costruiti con il kit Mindstorms. 5.2.2. Attività 2: Programmare il robot In questa seconda attività della Fase 2 i ragazzi programmeranno il robot per stabilirne il comportamento e le reazioni agli stimoli esterni. Il robot sarà dotato di sensori di contatto. SECONDA FASE ATTIVITÀ 1 - Costruire il Robot Tipo di attività: esperimento, da svolgere in classe o nel laboratorio di informatica Materiali necessari: • kit Robotici Lego Mindstorms (con Batterie) • software, fornito insieme al kit • personal Computer Durata dell’attività: circa 2 ÷ 4 ore Conoscenze preliminari richieste: è di aiuto la capacità di saper sviluppare schemi a blocchi e diagrammi di flusso; è necessaria una conoscenza base dell’uso del computer Grado di difficoltà: medio -‐ complesso Costo: il software è compreso nel kit, il PC è generalmente già in dotazione alla scuola Fattibilità: eseguibile dagli studenti con la supervisione dell’insegnante Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .10
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” Procedura per l’esperimento: 1. Installare il software sul PC della scuola: l’ambiente di sviluppo è costituito da un’interfaccia visuale semplice ed intuitiva che permette di programmare il robot attraverso dei diagrammi di 9lusso. 2. Aprire un nuovo documento. 3. Con9igurare la pagina di hardware, seguendo le istruzioni fornite nel manuale. 4. Nella pagina di programmazione, comporre il diagramma di 9lusso trascinando nella 9inestra di lavoro i blocchi di comando che si trovano nella colonna sinistra dell’interfaccia e collegandoli nell’ordine corretto. Ogni blocco rappresenta un comando per il robot, sul manuale è possibile trovare le caratteristiche di ogni singolo blocco. 5. Collegare il robot al PC tramite l’apposito cavo USB e trasferire il programma sul robot. 6. Disconnettere il cavo e premere il tasto di avvio sul mattoncino Lego. 7. Se il robot è stato programmato correttamente, si comporterà come previsto; altrimenti sarà necessario modi9icare il programma per trovare l’errore. 8. Una volta ottenuti dei risultati è possibile modi9icare nuovamente il programma per dare al robot compiti sempre più complessi. Microprocessore del kit Mindstorms collegato al PC (sinistra) e l’interfaccia grafica del software per la programmazione del robot (destra). Guida per l’insegnante: Prima di costruire lo schema a blocchi è necessario avere ben chiaro: • quali informazioni è necessario ottenere dai sensori • quali comandi è necessario inviare ai motori Durante la fase di programmazione è molto utile porsi un obiettivo iniziale (ad es. “il robot dovrà fermarsi quando incontra un ostacolo”, oppure “dovrà girare a destra” ecc.). Di seguito alcuni esempi di compiti da dare al robot: - procedere sempre dritto - muoversi velocemente oppure lentamente - ruotare a sinistra - tornare indietro dopo aver urtato un ostacolo - ecc. 5.2.3. Attività 3: I sensori del robot In aggiunta alle attività descritte, si possono fare esperimenti utilizzando i sensori presenti nel kit: contatto, ultrasuoni e colore. La seguente tabella sintetizza le caratteristiche della terza attività: Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .11
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” SECONDA FASE ATTIVITÀ 3 - I sensori del Robot Tipo di attività: esperimento, da svolgere in classe Materiali necessari: • kit Robotici Lego Mindstorms (con Batterie) Durata dell’attività: circa 2 ore Conoscenze preliminari richieste: aver svolto le attività precedenti Grado di difficoltà: medio -‐ complesso Costo: costo dei kit (che sono già in possesso della scuola oppure forniti dai ricercatori del Sant’Anna) Fattibilità: eseguibile dagli studenti. Procedura per l’esperimento: A seconda del compito da svolgere, è necessario utilizzare uno o più sensori per raccogliere informazioni sull’ambiente circostante. Alcuni esempi possono essere ad esempio “segui un percorso evitando gli ostacoli”, “segui una luce”, “torna indietro quando tocchi qualcosa”. 1. Collegare ogni sensore alle porte d’ingresso del mattoncino di controllo tramite gli appositi cavi (contatto porta 1 e 2, colore 3, ultrasuoni 4). 2. Sfruttare le caratteristiche di ogni sensore per programmare il comportamento del robot attraverso il software. Selezionando un blocco sulla pagina di programmazione, in basso appare una breve descrizione delle sue proprietà. • Il sensore di contatto: è il sensore più semplice, fornisce al robot il senso del tatto, rileva quando è premuto e quando viene rilasciato. Il modo più semplice di utilizzarlo è associare un’azione da compiere quando il tasto viene premuto (ad esempio cambiare direzione quando si incontra un ostacolo). • Il sensore di distanza: il sensore a ultrasuoni permette al robot di rilevare la presenza di oggetti e di misurarne la distanza. Il principio 9isico su cui si basa è lo stesso dei pipistrelli: misura la distanza calcolando il tempo impiegato da un’onda a ultrasuoni per urtare un oggetto e tornare indietro. Il sensore può essere usato per far muovere il robot evitando gli ostacoli prima di toccarli, oppure si può progettare un robot che segnali con un allarme eventuali movimenti nella stanza. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .12
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” • Il sensore di colore: questo sensore permette al robot di distinguere tra luce e buio e di rilevare 6 diversi colori, funziona inoltre come fonte luminosa. Il sensore può essere utile per far seguire al robot una pista nera su sfondo bianco, e magari cambiare direzione quando incontra una zona rossa, oppure può essere utilizzato come sensore di luce per misurare l’intensità della luminosità nella stanza. I sensori possono essere utilizzati anche per acquisire dati dall’esterno. Attraverso l’apposita interfaccia, il kit può essere impiegato per condurre esperimenti, registrare dati e disegnare gra9ici sull’andamento dell’intensità di luce o della distanza. In questo modo il robot diventa uno strumento di misura per esperimenti di qualsiasi genere (di scienze, matematica, 9isica...). Robot che segue una pista grazie al sensore di luce. 5.3. La TERZA FASE – Preparazione dell’elaborato finale Questa ultima fase del progetto è dedicata a preparare poster, presentazioni multimediali, disegni, foto e video. Inoltre è consigliabile scrivere articoli da pubblicare sul sito web del progetto, sul giornalino scolastico e/o su organi pubblici. La parte più stimolante per gli studenti sarà la presentazione del proprio lavoro ai docenti e ai ricercatori provenienti dalle altre scuole. Questa fase fungerà quindi anche da veri=ica di tutte le attività svolte nei mesi precedenti, mettendo in mostra quanto i ragazzi abbiano imparato ed abbiano assimilato. Sarà organizzata una giornata conclusiva durante la quale ogni gruppo potrà introdurre il proprio robot e le sue caratteristiche. Potranno essere programmate delle gare tra prototipi dello stesso tipo e saranno previsti dei premi per i migliori elaborati. Scuola Superiore Sant’Anna - Istituto di BioRobotica p .13
Robotica Educativa - nell’ambito del progetto “SOS Lavoro” Stampa: Centro Stampa del Comune di Livorno, novembre 2013 p .14
Puoi anche leggere