Rivoluzione copernicana - Bonassisa Lab
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Anno 0 | Numero 1 | MAGGIO 2020 | EDITORE BONASSISA LAB SRL | Periodico sulla sicurezza alimentare | € 5,00 magazine Cover story Lo spillover dei virus, Roberto Burioni per BLab Magazine Ospiti d’onore Voci a confronto sul dopo emergenza: Piano, Silvestri, Harari, Canfora e Petrini Rivoluzione copernicana Il Covid-19 insegna che serve rimettere la natura al centro del nostro pensiero Il racconto QS, il sistema di controllo e gestione degli alimenti che rappresenta un modello unico al mondo
Nel numero precedente Sicurezza alimentare Per richiedere numeri arretrati comunicazione@bonassisa.it Editoriale Cover story Ospiti d’onore Sicurezza alimentare Il vero bene rifugio Che ne sarà di noi ai tempi del Coronavirus è la cura di noi stessi Cosa fare da domani Focus Il racconto Welfare Quelli che controllano QS, uno schema di controllo e Una certa idea di azienda i prodotti tricolore gestione degli alimenti davvero unico BLab magazine COMITATO SCIENTIFICO Periodico di divulgazione BLAB MAGAZINE scientifica sulla Lucia Bonassisa, BLab - FG sicurezza alimentare Emanuela Zavaglia, Golfera - RA In attesa di registrazione Analisi. Anno 0 - Numero 1 Luciano Navarini, Illy - TS Ricerca. Innovazione. Domanda inoltrata Riccardo Calcagni, Besana - NA al Tribunale di Foggia Angelo Visconti, già Consiglio il 10/1/20 ai sensi Nazionale delle Ricerche dell’Art. 5 Giancarlo Colelli, Univ. di Foggia SEDE PRINCIPALE Lucia Bonassisa Legge 8/2/1948 n.47 S.S. 16 km. 684,300 CEO Gianluca Giorgi, Univ. di Siena e dell’Art. 1 Legge Zona Incoronata - A.S.I. 7/3/2001 n.62 Giuseppe Calabrese, Univ. di Foggia 71122 Foggia Leonardo Boschetti Giovanni Mita, Istituto Scienze delle 0881.339692 Direttore commerciale EDITORE Produzioni Alimentari del Consiglio info@bonassisa.it Bonassisa Lab Srl Nazionale delle Ricerche Luca Tommasi Foggia - Ferrara - Ravenna SEDI OPERATIVE Operation Manager DIRETTORE RESPONSABILE Via Traversagno, 33 - Int. 20 PROGETTO GRAFICO E COORDINAMENTO REDAZIONALE 44121 Ferrara Giuliano de Seneen Sinkronia.it Davide Grittani Direttore amministrativo Via dell’Industria 8 - Int. 1 STAMPA 48017 Fraz. Lavezzola comunicazione@bonassisa.it Printek - Foggia Conselice (RA) bonassisa.it Si collabora esclusivamente su invito della redazione. I contenuti non sono riproducibili, salvo autorizzazione dell’Editore. L’Editore resta a disposizione per eventuali crediti testuali e fotografici. Contenuti commerciali inferiori al 20% della pubblicazione. blabmagz 3
EDITORIALE Sicurezza alimentare ai tempi del Coronavirus LUCA TOMMASI | sfida nasce dal constatare che, secondo l’indagine, circa un consumatore europeo su quattro N l’eccessiva presenza di residui di considera appunto “scontato” che pesticidi o di additivi; tuttavia la l’alimento posto in vendita sia crescente consapevolezza di vivere sicuro. E questo è un bene ma ell’aprile 2019 l’EFSA in un sistema tutelato da strumenti allo stesso tempo anche un rischio (Autorità Europea per normativi e attività di controllo, insidioso e reale. In un mondo in la Sicurezza Alimenta- tranquillizza i consumatori i quali, cui le applicazioni sono smart, le re) ha commissionato come emerge dall’indagine, pon- prestazioni customer oriented e un’indagine finalizzata gono fiducia nelle istituzioni, negli i processi friendly, siamo sempre ad approfondire l’interes- scienziati, nelle organizzazioni dei più abituati a dare per assodato il se generale dei cittadi- consumatori e nei produttori. valore aggiunto e gli attributi che ni nei confronti della Il quadro che emerge dall’indagine, orbitano intorno ai prodotti di cui sicurezza alimentare, oltre alla nell’evidenziare che la sicurezza usufruiamo, semplicemente perché consapevolezza e alla percezione alimentare è un “dato di fatto” “ce lo aspettiamo”. Tendiamo a dei rischi connessi (Eurobarometer e rappresenta un valore aggiunto ridurre la soglia di attenzione Wave EB91.3). impalpabile ma consolidato in UE, ignorando la possibilità che I risultati sono stati presentati a rimanda tuttavia a nuove sfide il valore aggiunto “presunto” giugno dello stesso anno nel corso che devono essere raccolte per non non sia poi realmente presente. della prima Giornata mondiale vanificare l’importante risultato Questa sfida interpella noi citta- della sicurezza alimentare organiz- raggiunto. Due in particolare. dini e attori della filiera agroali- zata dalle Nazioni Unite. La prima è rivolta alla governance mentare chiedendo di consolidare Tra i tanti dati interessanti, quello europea le cui politiche devono l’idea che la sicurezza alimentare che sembra emergere è che i con- mantenere viva l’attenzione e parta dal campo e finisca sulla sumatori europei sono abbastanza l’informazione sulla sicurezza tavola e, per questo, sia una attenti ai temi della sicurezza alimentare che, rappresentando un responsabilità non differibile e alimentare, tengono alla qualità valore intrinseco della qualità degli condivisa. È una sfida importante dei prodotti e, per dirla con le alimenti, necessita di costanti sti- che contribuirà a definire il consu- parole di Bernhard Url direttore moli, di dialogo con i consumatori matore del prossimo futuro: esecutivo dell’EFSA, «non si preoc- e di responsabile coinvolgimento di un consumatore informato e cupano troppo dei cibi che hanno tutti: cittadini, istituzioni, produt- coinvolto sul tema, attento ma nel piatto». Un orizzonte incorag- tori, controllori, commercianti, etc. mai preoccupato per ciò che giante che rende bene la misura La seconda sfida, più sottile ma più mangia, serenamente consapevole della situazione europea, possibile comprensibile in questo momento di non dover dare per “scontati” – sempre secondo Url – «grazie storico in cui un microrganismo i valori intrinseci di qualità ai progressi della scienza e della ha sconvolto le nostre esistenze e igiene che legittimamente si tecnologia, che hanno contribuito a cogliendo tutti impreparati, consiste attende, fiducioso in chi opera migliorare gli standard alimentari nell’evitare il rischio che ciò che per garantire la sicurezza degli e le pratiche igieniche». Ovviamente è oramai acquisito ed atteso dal alimenti. ci sono alcune cose che preoccupa- consumatore, divenga per questo no ancora, come l’uso improprio “scontato”, perdendo di forza e | OPERATION MANAGER di antibiotici, ormoni e steroidi o di attenzione. Lo spunto per tale | BONASSISA LAB blabmagz 5
COVER STORY SICUREZZA ALIMEN IL VERO BENE RIFUGIO È LA CURA DI NOI STESSI Emergenza Covid-19, dall’origine del virus alle norme di contrasto: lo spillover del Sars-CoV-2 impone una severa discussione sui controlli della nostra alimentazione all’epoca della pandemia meno attesa e più violenta dell’ultimo secolo. BLab Magazine ha chiesto di commentare alcune evidenze scientifiche a Roberto Burioni, in “prima linea” durante tutta questa emergenza. 6 blabmagz | 2020 | numero 1
COVER STORY NTARE Se al termine della fase acuta li a disposizione, inquinamento della pandemia Covid-19, delle acque, deforestazioni quando gli scienziati raccoglie- provocate dal pascolo e surri- ranno dati ormai sedimentati scaldamento del clima globale per analizzarli meglio e per – rilevava nel suo ultimo rap- scongiurare eventuali ondate porto l’Organizzazione Mon- di ritorno, il focolaio dovesse diale della Sanità, mesi prima essere confermato nei mercati dell’esplosione dell’emergenza alimentari cinesi che commer- –. Come far fronte a una tale ciano al dettaglio molte specie situazione, senza contare che animali senza macellarle, il già attualmente 800 milioni di dibattito universale che ne persone soffrono la fame? Gli seguirà non potrà non occu- insetti sono una delle possibili parsi del tema della sicurezza risposte che da qualche tempo alimentare e della necessità di circolano fra alimentaristi e un’ulteriore stretta su metodi, nutrizionisti di tutto il mondo. procedure e verifiche attraver- Al di là delle doverose riflessioni so cui si garantisce la salubrità sulla food equity e lo spreco ali- di ciò che arriva sulle nostre mentare, secondo la FAO più di tavole. 2 miliardi di persone fanno già «Nel 2050 saremo più di 9 uso di insetti per fini alimentari miliardi di persone, vivremo su e le specie commestibili in com- un pianeta con risorse sempre mercio sono oltre 1.900». più scarse, meno terre coltivabi- blabmagz 7
COVER STORY timo secolo – la sicurezza alimentare è destinata a diven- zione dei cosiddetti Novel tare un vero e proprio “bene food. In più occasioni l’Auto- rifugio”, alla stregua dei valori L’ASSENZA rità Europea per la Sicurezza che banche, privati e istituzio- DI NORMATIVE CHIARE Alimentare ha evidenziato ni portano all’incasso in caso Il ruolo della che «la potenziale insorgenza di crisi planetarie come quella Comunità Europea di pericoli microbiologici è in corso. La sicurezza alimen- prevedibilmente simile a quella tare è troppa preziosa per po- A prescindere dalla causa della associata ad altre fonti di pro- terla derubricare a disciplina diffusione del Coronavirus, le teine non trasformate, nel caso scientifica di secondo ordine, norme della Comunità Euro- in cui gli insetti vengano nutriti al contrario questa pandemia pea sul consumo di insetti e con sostanze per mangimi at- insegna che più sono stringen- animali sono apparse a scien- tualmente autorizzati», ma sul ti i controlli e meno rischi si ziati e operatori del settore punto la comunità scientifica si corrono tra le popolazioni. Una inefficaci e superate. Da anni è divisa in opinioni molto dif- esigenza dettata, in maniera si attende un adeguamento ferenti tra loro. BLab Magazine piuttosto marcata, dagli studi della legislazione che, attual- ha l’onore di ospitare il parere sulla evoluzione del Sars- mente, definisce questo tipo di Roberto Burioni, ordinario CoV-2 (o Covid 19) «I virus di alimentazione come Novel di Microbiologia e Virologia esistono fin da quando hanno food (regolamento CE 258/97), all’Università Vita-Salute San avuto un ospite da infettare, da ovvero «tutti quei prodotti e Raffaele di Milano. «Non si soli non ce la fanno a sopravvi- sostanze alimentari per i quali tratta di un discorso legato alla vere – aggiunge Burioni –. Molti non è dimostrabile un con- qualità dell’alimentazione – Coronavirus si sono adattati sumo significativo all’interno ammonisce Burioni – ma di sal- all’uomo e provocano solo dell’Unione Europea». Tuttavia vaguardare meglio, con molte banali raffreddori, insomma alcuni stati membri hanno più attenzioni rispetto a quelle sono diventati buoni e quindi ci interpretato a proprio modo il che normalmente le riservia- possiamo convivere. Poi ci sono regolamento 258/97 ed esclu- mo, la nostra salute. Credo che quelli cattivi, come il nuovo so dalla definizione di Novel quanto sia successo lo richieda Sars-CoV-2, che hanno come food gli insetti ammettendone, in maniera esplicita». serbatoio certi animali e, poi, dopo alcune valutazioni del fanno il salto di specie, arri- rischio, la distribuzione nel vando all’uomo in tempi rapidi: loro territorio (come l’Olanda e SICUREZZA ALIMENTARE, è il cosiddetto “spillover”. Il il Belgio, dove prodotti a base VERO “BENE RIFUGIO” contagio nasce sempre da una di insetto sono regolarmente DELL’UMANITÀ contiguità fra uomo e animale. in vendita nei supermercati). Verso la rivoluzione Pensiamo al morbillo: il virus è Resta il fatto che questo rego- copernicana derivato dalla peste bovina e si lamento risale al 1997, anche della nostra società è diffuso in Europa intorno al se recentemente è stata appro- XII Secolo nelle comunità rurali, vata dal Parlamento Europeo Di fronte a un’emergenza così che vivevano gomito a gomito una relazione che semplifica inattesa e violenta – probabil- con i bovini. Così ha fatto l’HIV, le procedure di autorizza- mente la più violenta dell’ul- trasmesso dagli scimpanzè 8 blabmagz | 2020 | numero 1
COVER STORY africani agli umani all’inizio del nulla, mille volte più piccolo del la nostra vita – come risposta Novecento, poi diffuso massic- diametro di un capello fa davve- a un’emergenza che potrebbe ciamente nel mondo a partire ro paura – prosegue il popolare attenuarsi, nei prossimi mesi, dagli anni Ottanta». virologo, interpellato da BLab ma non passare del tutto. «Non Ne deriva che la cura per le Magazine –. Tutto questo solo bisogna demonizzare la Cina. nostre vite non può che pas- pochi mesi fa poteva sembrare L’HIV è partito dall’Africa, come sare dalla cura verso ciò che fantascienza, oggi invece è l’Ebola. L’influenza suina dal mangiano e respiriamo, verso la realtà. Potevamo arrivarci Messico. Bisogna fare attenzio- gli stili di vita adottati, verso prima, se solo avessimo dato ne a queste generalizzazioni che le negligenze – imperdonabili ascolto alle previsioni degli non portano da nessuna parte, alla luce di quanto successo – scienziati, se solo avessimo pre- noi siamo scienziati e dobbia- e verso le leggerezze commes- visto che le nostre distrazioni mo comprendere il dato, non se per miopia, mancanza di sarebbero state fatali». biasimarlo – conclude Burioni una vera visione del domani. –. Se, come ormai la comunità Ma tutto questo era prevedi- scientifica internazionale crede bile?. «Certo che sì, lo diciamo NON DEMONIZZIAMO di aver compreso, dovesse da anni. Da tempo gli scienziati LA CINA, LA NUOVA FRON- essere confermata l’evoluzio- avevano lanciato un allarme TIERA DELLA SICUREZZA ne del virus che, in una forma circa una possibile epidemia, DEV’ESSERE L’UOMO precedente a quella attua- al punto che la questione che le, conoscevamo già, allora ci siamo sempre posti non era L’inevitabile conseguenza di l’umanità dovrà compiere uno come ma quando sarebbe arri- quello che sta succedendo, è sforzo culturale indispensabile: vata. Ed eccola… Pensare che la un auspicabile inasprimento rimettere al centro delle sue pri- Cina, gigante economico e po- dei controlli sulla sicurezza orità la conoscenza. Ovvero, per litico che qualcuno pensava di alimentare, ambientale e bio- tornare a ciò di cui si occupa il minacciare con bombe nucleari, logica – degli spazi vitali, degli vostro magazine, la conoscenza sia stata messa in ginocchio da ambienti di lavoro e della salu- di ciò che mangiamo. È un dato qualcosa che pare poco più di brità dei luoghi in cui si svolge imprescindibile, bisogna cono- NON SI TRATTA DI UN DISCORSO LEGATO ALLA QUALITÀ DELL’ALIMENTAZIONE MA DI SALVAGUARDARE MEGLIO, CON MOLTE PIÙ ATTENZIONI RISPETTO A QUELLE CHE NORMALMENTE LE RISERVIAMO, LA NOSTRA SALUTE Roberto Burioni blabmagz 9
COVER STORY SPILLOVER scerci per conoscere». L’EVOLUZIONE DELLE PANDEMIE In questi giorni una stretta sui controlli alimentari, segnata- di David Quammen (traduzione di Luigi Civalleri) mente su tutto ciò che viene Adelphi, Milano 2017; Pagg. 608; € 14,00 importato in Italia, la chiede a gran voce Coldiretti, che Considerato uno dei libri più lungimiranti e profetici invoca una revisione globale in questi mesi di pandemia da Covid-19, ecco come «dei sistemi di analisi dell’intera l’ha recensito alla sua uscita (ovvero tre anni fa) filiera – argomenta l’ufficio The New York Times. stampa nazionale dell’organiz- «Qui c’è tutto, c’è come andrà a finire tutto. Siamo stati noi a generare l’epidemia di Coronavirus. zazione dei Coltivatori diretti Potrebbe essere iniziata da un pipistrello in una grotta, Italiani – al fine di rendere più ma è stata l’attività umana a scatenarla». sicuro il rapporto tra consu- Pubblicato oltre tre anni fa, adesso è il best seller più matori e produttori, che forse ricercato il tutto il mondo: racconta di una pandemia non servirà a cancellare i danni evolutiva, cioè della evoluzione di un virus che da inno- derivanti da questa pandemia cuo diventa letale, che da fantasma diventa minaccia. ma servirà certamente a ridurre Ecco il parere di Le Scienze al libro forse più potente i campi di indagine». che Quammen abbia scritto: «Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all’altro fare un salto di specie - uno “spillover” in gergo tecnico - e colpire anche gli esseri umani. Il libro è unico nel suo genere: un po’ saggio sulla storia della medicina e un po’ reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi. L’autore ha intervi- stato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato con stile quasi poliziesco la corsa alla com- prensione dei meccanismi delle malattie. E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato sospeso come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante peculiarità di queste malattie». 10 blabmagz | 2020 | numero 1
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FOCUS OSPITI D’ONORE Il dopo emergenza, tra confusione e precauzioni che si annullano a vicenda. Dobbiamo abituarci a convivere col virus o puntare tutto sulla scienza e le sue soluzioni (quali?). Ecco il parere di alcuni luminari, ciascuno nella disciplina per cui ha speso una vita intera. Questa la fotografia che hanno scattato per BLab Magazine, senza la pretesa di indicarci la strada ma col solo intento di individuare una possibile via d’uscita. Esattamente quello che fa la scienza, scovare la vita dove sembra essercene poca. 12 blabmagz | 2020 | numero 1
SUCOF OSPITI D’ONORE RENZO PIANO | IMPEGNIAMOCI PER UN DOMANI CON MENO CERTEZZE E PIÙ BELLEZZA «Lo dico spesso, fino allo pera pubblica al Paese, ma per le avranno dato lo spazio che sfinimento. Finito tutto questo, restituirgli la dignità. Non se ne merita, guarderemo a questo se ne avete voglia ci sarà da parla mai, ma in fondo quando dramma con maggiore distac- costruire un mondo migliore. succedono cose così catastrofi- co, e forse le mie parole sulla Non mi sto tirando indietro, ma che a rimetterci è innanzi tutto ricostruzione fisica dei luoghi, data l’età non posso nemmeno la dignità di un popolo. oltre che delle anime, avranno propormi. Sto solo dicendo che E quello italiano, per fortuna, più senso. gli architetti avranno un ruolo ne ha molta. Di tutta questa storia, l’umi- importante, dovranno salvare Dopo questa emergenza suc- liazione peggiore che sento di il mondo. cederà qualcosa, e non potrà aver subito, come architetto E sentire che a questo dibatti- che essere in meglio. Perché intendo, è quella di aver dato to, talvolta noioso ma talvolta ora più che mai siamo consa- vita a costruzioni importanti anche appassionante, del dopo pevoli che la terra è fragile. in molte città del mondo e di emergenza, venga chiesto Personalmente credo che le averle viste, all’improvviso, da il parere solo a immunologi, cose torneranno quasi come un giorno all’altro, vuote, senza virologici, medici e infermieri, prima, ma serve convincersi – più persone. Ho visto venir un po’ mi addolora. Come se per davvero – che quello che meno la ragione per cui le ho scrittori, economisti, architetti è successo potrà succedere progettate, la ragione per cui le e filosofi fossero a un tratto nuovamente, che tutta questa ho immaginate. Ecco perché gli rimasti senza opinioni, senza corsa alla distruzione della architetti salveranno il mondo, dignità di parola. Invece, come natura non porta da nessuna perché senza le persone le dicevo, gli architetti avranno parte. Sogno un universo in cose che realizziamo non un ruolo molto importante, piena sintonia con sé stesso, in hanno senso. E per costruire quello di ricostruire un mondo pieno equilibrio innanzi tutto cose migliori, bisogna rico- migliore di quello attuale. con sé stesso. Penso a quello minciare da uomini migliori. Subito dopo Hiroshima, il che stiamo facendo al pianeta Migliori di come siamo stati. Giappone è stato ricostruito per soddisfare i nostri bisogni Apocalisse? No, affatto. dai migliori architetti in circo- marginali, mentre tutto intorno È la storia che ci passa sopra, lazione sulla terra. Non si tratta la natura viene continuamen- esercitando il suo diritto di linee, disegni e mattoni, ma te piegata alle volontà più all’equilibrio biologico. Bisogna di idee che portano ossigeno. insignificanti. Questa è una prenderne atto, e tornare a Guardate il ponte di Genova, grande lezione, ma come tutte impegnarsi per un domani con quello che sta succedendo le grandi lezioni della nostra meno certezze e più bellezza». è commovente. Operai che storia adesso è vista come lavorano a un ritmo instanca- una catastrofe. Ma tra qualche | ARCHITETTO bile non per assicurare un’o- anno, quando i libri di storia blabmagz 13
FOCUS OSPITI D’ONORE YUVAL NOAH HARARI | LAVARSI LE MANI, IL GESTO PIÙ RIVOLUZIONARIO DEL NOSTRO FUTURO (E DI QUELLO DEI NOSTRI FIGLI) GUIDO SILVESTRI | «Chiedere alla gente di scegliere tra privacy e salute è la radice del problema. Possiamo e dovremmo avere sia la privacy sia la salute. Possiamo scegliere di pro- teggere la nostra salute e fermare l’epidemia di Coro- LO SCONFIGGEREMO, DISPONIAMO navirus, senza istituire regimi di sorveglianza totalitari DI UN ARMAMENTARIO ma responsabilizzando i cittadini. Alcuni dei tentativi SCIENTIFICO SENZA PRECEDENTI: di maggior successo per contenere il contagio sono E LUI È UN VIRUS STUPIDO stati quelli di Corea del Sud, Taiwan e Singapore*: anche questi Paesi hanno usato in una certa misura «È un virus, non un’entità sovrannaturale. È le applicazioni di tracciamento, ma contestualmente un virus, nemmeno nella lista di quelli peg- hanno anche puntato su un maggior numero di test giori. Per cui lo sconfiggeremo. Dobbiamo sanitari, su un’informazione corretta e sulla collabora- aspettarci una tregua nell’aggressività del zione di un’opinione pubblica ben informata. Conside- contagio durante la stagione estiva, ma la rate l’atto di lavarsi le mani con il sapone. vera risposta non arriverà dal clima ma dalla È stato uno dei più grandi progressi del genere umano. scienza. I progressi della scienza richiedo- Questa semplice azione salva (ed ha salvato) milioni di no tempo, su questo non c’è dubbio. Ma vite ogni anno. Anche se la diamo per scontata, è stato siamo nel 2020 e non nel 1918, all’età della solo nell’Ottocento che gli scienziati ne hanno scoper- influenza Spagnola, o nel 1348, alla triste to l’importanza. Prima perfino i medici e gli infermieri epoca della Morte Nera. Abbiamo a disposi- passavano da un’operazione chirurgica all’altra senza zione un armamentario scientifico e tecnolo- lavarsi le mani. Oggi miliardi di persone ogni giorno si gico senza precedenti che abbiamo scate- lavano le mani, non perché abbiano paura della puli- nato contro questo virus. Ci vorrà del tempo, zia del sapone, ma perché conoscono i fatti. Io mi lavo sicuramente, ma molto meno di quello che le mani con il sapone perché so che esistono i virus sarebbe servito in ogni altra epoca della e i batteri, ho capito che questi minuscoli organismi storia umana. Perché ne sono sicuro? Perché provocano malattie e so che il sapone può eliminarli. è un virus stupido, ad esempio non è capace Ma, per raggiungere questo livello di consapevolezza, di nascondersi nel nostro DNA come invece di rispetto delle regole e di collaborazione, ci vuole fa HIV, né è capace di mutare rapidamente fiducia. Le persone devono fidarsi della scienza, delle per evadere la nostra risposta immunitaria. autorità pubbliche e dei mezzi d’informazione, che Sta facendo molti danni perché è nuovo e ci negli ultimi anni alcuni politici irresponsabili hanno ha trovati biologicamente impreparati, ma deliberatamente screditato. Chi l’avrebbe mai detto, nel lungo termine è senza speranza. Morirà lavarsi le mani è diventato il gesto politico e di ribel- lui, noi sopravviveremo». lione più importante al mondo». | CAPO DEL DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA * In realtà anche questi Paesi, sebbene limitatamente rispetto | EMORY UNIVERSITY, ATLANTA ad altri, hanno pagato un prezzo molto alto all’epidemia. | STORICO | EDITORIALISTA FINANCIAL TIMES 14 blabmagz | 2020 | numero 1
SUCOF OSPITI D’ONORE LUCIANO CANFORA | PENSIAMO DI AVER DIRITTO ALL’IMMUNITÀ Cosa succederà dopo? Non lo so, come tutti vivo SOLO PERCHÈ SIAMO OCCIDENTALI, dell’oggi. Ma nel non sapere cosa ne sarà del NOSTRO PENSIERO RIPIEGATO SULL’IO. domani, io rivolgerei lo sguardo a cosa è stato ieri, alla grande lezione dei saggi Greci e Latini. Loro «Abbiamo sacrificato la nostra dignità all’altare dei solitamente traevano spunto dalle grandi trage- parametri di Maastricht, umiliando il nostro diritto die, facevano tesoro delle catastrofi, delle guerre alla salute e le certezze basilari della nostra condi- e delle epoche che attraversavano, cercando di zione di esseri umani: lavoro, clima, alimentazione migliorare ciò che credevano di aver sbagliato. e ambiente. Abbiamo acconsentito, in maniera Forse è quello che dovremmo fare anche noi, del tutto trasversale, a tagli scriteriati sulla sanità, cominciando a pensare in maniera universale e mettendo gli ospedali nelle condizioni di dover non occidentale. Invece, a leggere l’informazione scegliere il male minore: curare quelli con più che ci viene somministrata ogni giorno, sembra prospettive di vita, abbandonare nella mani della quasi che l’immunità di gregge ci sia dovuta morte gli anziani ammalati. Questo è successo, perché occidentali, perché concessione obbliga- sotto gli occhi di un Paese che per lunghi tratti ha toria nei confronti di un pensiero superiore. Ecco, assistito alla tragedia senza sapere cosa fare. non pensiamo più da umanità ma da masse disgre- È successo da noi, ma ancora di più negli Stati Uniti gate tra loro, che agiscono solo per coltivare i loro dov’è avvenuto un vero massacro. Lì non esiste interessi. Questo atteggiamento non è un inedito una sanità pubblica, è liberismo allo stato puro storico, solitamente appartiene alle popolazioni e quindi gli effetti sono stati davvero disastrosi che sono in guerra. Allora dovremmo fare pace (*). Lasciate stare questo momento di panico, in con questa condizione, quella di essere in guerra cui è prevalsa soprattutto la paura. Torneremo a stando comodamente seduti sulle nostre miopie». parlare dell’IO e non del NOI, torneremo a parlare difendendo condizioni e privilegi esclusivamente * Gli Stati Uniti d’America sono il Paese che ha fatto registrare il personali. Senza aver imparato praticamente nulla maggior numero di vittime e di contagi al mondo (fonte: OMS). da quello che è successo, anzi nulla. Nel momento | FILOLOGO CLASSICO in cui tutto sarà finito, il vecchio vizio di isolarsi | UNIVERSITÀ DI BARI riapparirà subito, a meno che non si riesca ad imporre un cambio completo di struttura di questa baracca che si chiama Unione Europea. E allora, forse, metteremo in atto il vero europeismo: quello di Altiero Spinelli, cioè l’Europa socialista. blabmagz 15
FOCUS OSPITI D’ONORE CARLO PETRINI | PORTIAMO IN TAVOLA UN MONDO MIGLIORE «Ho capito che eravamo finiti in un bel guaio man mano, come tutti gli italiani. Quando ho visto che il sistema sanitario non reggeva ho capito che la situazione era davvero seria, e che bisognava seguire le indicazioni dell’autorità. Per la prima volta mi sono sentito anzia- no. L’anno scorso ho compiuto 70 anni, ma continuo a fare la solita vita. Quando hanno detto che sopra i 70 anni bisognava stare chiusi in casa, mi sono detto “sta parlando anche a me”. Pensare al mondo che verrà? Voi siete un giornale, avete bisogno di leggere e scrivere continuamente del futuro. E io dirigo un’uni- versità del gusto, cioè un serbatoio di speranza e delicatezza. Ma dobbiamo saperlo leggere, questo benedetto futuro. Ci sarà un ridimensionamento delle politiche liberiste, io credo. Confido in una nuova economia da non misurare necessariamente attraverso il PIL. Che senso avrebbe ricostruire tutto come prima? Ad esempio, visto che vi occupate di sicurezza alimentare, non si può più pensare che il cibo lo produca uno solo per tutti, abbiamo rubato spazio alla campagna, bisognerà riprenderselo per mettere in moto un’econo- mia primaria al servizio delle comunità locali. Bisogna fare uno sforzo di fantasia, penso a una versione moderna delle botteghe, gestite da giovani, con accesso a internet e tutta una serie di servizi, dove magari si può anche ritirare la pensione. Ci vogliono nuove idee, a salvarci sarà la diversità. L’uomo è per sua natura sociale. L’e-commerce ne uscirà rafforzato. Io penso che questo discorso di far rifiorire le comunità andrà di pari passo con lo sviluppo dell’online, perché nella comunità c’è la sicurezza affet- tiva che su internet non si trova. Se mangeremo meglio o peggio di prima? Credo meglio, voglio sperare con più consapevolezza. Perché abbiamo imparato una lezione, almeno una grande lezione. La Cina sta bandendo gli alimenti derivanti da mancata macella- zione, venduti nei mercati in cui gli animali sono esposti a qualsiasi agente batterico e atmosferico. A me i Cinesi stanno davvero sim- patici, per forza, determinazione e per grande coraggio, ma sull’ali- mentazione credo abbiano perso del tutto il contatto con la realtà. E quindi il contatto con i rischi da condotte sanitarie al limite della follia. Il fatto che siano quasi un miliardo e mezzo li costringe a procacciarsi da mangiare con metodi e procedure che, normalmen- te, in occidente sarebbero ritenute quanto meno scandalose, se non illegali. Se si ammalano loro, si ammala il mondo. Se si infettano loro, si infetta il mondo. Se crolla la loro economia, crolliamo anche noi. Vi pare un mondo sostenibile, quello in cui tutto dipende dallo stato di salute di una maggioranza economica? ». Testi raccolti grazie alla collaborazione | FONDATORE SLOW FOOD degli uffici stampa delle personalità coinvolte. 16 blabmagz | 2020 | numero 1
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PORTFOLIO FOTOCRONACA DI UNA GUERRA SILENZIOSA 18 blabmagz | 2020 | numero 1
PORTFOLIO «TANTO LA CINA È LONTANA, NON RIGUARDA NOI». LA FRAGILITÀ DI UN OCCIDENTE CHE GUARDA SOLO SÉ STESSO, POI IL SOSPETTO CHE ANCHE QUI FOSSE ARRIVATO UN NEMICO INVISIBILE E MINACCIOSO, UN FANTASMA CHE «FA PAURA MENO DI UN’INFLUENZA». DALLA SOTTOVALUTAZIONE DELL’EPIDEMIA ALLA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA PLANETARIA, DAL COLLASSO DELL’INFORMAZIONE ALLA RECLUSIONE ANTICONTAGIO. IL DIARIO PER IMMAGINI WUHAN DI CIÒ CHE È SUCCESSO, DAL LONTANO FOCOLAIO ALL’INFERNO DELLA PRIMAVERA 2020. In collaborazione con Associated Press Copyright delle immagini assolto alla fonte. blabmagz 19
PORTFOLIO DA DOVE SI RICOMINCIA, SIGNOR PRESIDENTE? «DAL CARATTERE CHE CI HA RESI CELEBRI IN TUTTO IL MONDO, DALLA NOSTRA CODOGNO CAPACITÀ DI SAPERE RIEMERGERE DAI DRAMMI E DAI GUAI COME NESSUN ALTRO POPOLO AL MONDO. SIAMO ITALIANI, MAESTRI NELLA RICOSTRUZIONE DELLE COSE E DELLE PERSONE, MAESTRI NELL’ARTE DELL’ARRANGIARSI E DEL SOPRAVVIVERE». SANDRO PERTINI, 1982 In collaborazione con Associated Press Copyright delle immagini assolto alla fonte. 20 blabmagz | 2020 | numero 1
PORTFOLIO VI PRESENTO GLI ITALIANI, MAESTRI DI RICOSTRUZIONE blabmagz 21
LO SCAFFALE LETTURE UTILI PER SAPERNE DI PIÙ SU QUELLO CHE CI È SUCCESSO VIRUS, LA GRANDE SFIDA COME I BATTERI HANNO CAMBIATO IL CORSO DELLA STORIA di Roberto Burioni (con la collaborazione di Pier Luigi Lopalco) Rizzoli, Milano 2020; Pagg. 240; € 15,00 VIRUS Nel suo nuovo libro Virus, la grande sfida, IL DIARIO “DAL VIVO” scritto in collaborazione con l’epidemiologo DEL FILOSOFO SLOVENO Pier Luigi Lopalco, Roberto Burioni ci ricorda che solo la scienza può debellare la logica di Slavoj Žižek irrazionale del virus. In più occasioni virus e batteri hanno cambiato il corso della storia: Virus è un progetto editoriale in divenire (Ponte alle l’epidemia di peste del 541 d.C., ripetutasi poi Grazie, gruppo GEMS), un saggio filosofico su quello che nei due secoli successivi, segna la vera fine stiamo vivendo e su come lo stiamo vivendo. dell’impero romano e l’inizio del Medioevo; Già disponibile in versione ebook, per chi lo acquista sarà la peste nera del Trecento è la premessa della possibile scaricare gli aggiornamenti contenenti anche crescita nell’età moderna, con il passaggio dal i prossimi interventi del celebre filosofo sloveno, che in Medioevo al Rinascimento. In entrambi i casi, questo libro riflette sull’emergenza da Covid-19 e sui il bacillo assassino arrivò a bordo delle navi e cambiamenti che comporterà alla nostra società. Slavoj nelle carovane dei mercanti che trafficavano Žižek, autore prolifico e tra i filosofi più celebri dell’epoca con l’Oriente. «Le pandemie di peste dimo- contemporanea, segue giorno per giorno la crisi pande- strano che facilità di spostamento di merci e mica che sta modificando l’esistenza degli individui, i persone, condizione essenziale dello sviluppo rapporti fra popolo e Stato, le relazioni internazionali. Il non solo economico dell’umanità, significa libro è pensato per capire meglio il momento che stiamo anche facilità di contagio». Senza la guerra attraversando, per chi avverte il bisogno di un punto di mondiale, senza i grandi movimenti di truppe osservazione più ampio che rifletta sui cambiamenti al di e il carnaio delle trincee, l’influenza Spagnola là del livello della cronaca e dell’informazione scientifica. del 1918 non si sarebbe trovata la strada «Magari si propagherà un virus ideologico diverso e molto spianata e forse non avrebbe sterminato 50 o più benefico, e che ci infetti c’è solo da augurarselo: un 100 milioni di persone in tutto il mondo. Bu- virus che ci faccia immaginare una società alternativa – rioni propone pagine da bio-thriller ma anche auspica Žižek – una società che vada oltre lo Stato-Nazio- brani di altissima divulgazione, dove sfoggia ne e si realizzi nella forma della solidarietà globale e della le notevoli doti di comunicatore, capace di cooperazione». trovare sempre la metafora più adatta. 22 blabmagz | 2020 | numero 1
LO SCAFFALE CORONAVIRUS COS’È, COME CI ATTACCA, COME DIFENDERSI di Maria Capobianchi IL VIRUS BUONO (a cura di Benedetta Moro) PERCHÉ IL NEMICO DELLA Castelvecchi, Roma 2020; Pagg. 64; € 7,00 SALUTE PUÒ DIVENTARE IL NOSTRO MIGLIOR ALLEATO Cos’è il Coronavirus? Come ci si può difendere? Perché la Cina torna a essere il focolaio di un di Claudia Schimd e Guido Silvestri grave morbo, a pochi anni dal flagello della Rizzoli, Milano 2018; Pagg. 308; € 18,00 SARS? Sono alcune delle domande a cui rispon- de Maria Capobianchi, che con il suo staff del Con la precisione del ricercatore di fama mondiale, la Laboratorio di virologia dell’Istituto Spallanzani passione del vero scienziato e l’abilità divulgativa di chi di Roma è riuscita a isolare il virus responsa- sa rendere suggestivi anche gli aspetti più tecnici della bile di aver causato in poco tempo migliaia di materia, Guido Silvestri ci mostra un modo nuovo di vittime (oltre 250mila stando ai dati OMS di guardare al rapporto virus-uomo. La storia dell’umanità è aprile 2020). Mentre sul web proliferano false costellata da terribili epidemie, capaci di mietere vittime notizie e teorie complottiste e il nostro Paese a centinaia di migliaia – se non a milioni – e in alcuni casi è duramente colpito dal contagio, l’esperta ci di cambiare il corso degli eventi. Basti pensare a morbillo racconta con rigore scientifico il virus che sta e vaiolo esportati dagli europei nel Nuovo Mondo, piegando il mondo. all’influenza Spagnola, all’AIDS e all’Ebola. Eppure, tra gli elementi in grado di scatenare malattie, essi sono i più piccoli e “indifesi”: incapaci di vivere e replicarsi senza un ospite. Possibile che il loro successo evolutivo sia legato solo alla distruzione degli organismi in cui si installano? A ben guardare, una visione del genere è limitata e fuorviante: la scienza sta ormai dimostrando che, nella storia della vita sul nostro pianeta, i virus devono aver svolto numerose e importanti funzioni. In fondo, parte cospicua del nostro DNA è fatta di retrovi- rus, e persino la formazione della placenta è qualcosa di cui siamo debitori a tali entità. Perché solo smettendola di riversare categorie morali su fenomeni biologici, ini- ziando a pensare con curiosità e a porsi domande senza pregiudizi, potremo permettere alla parte razionale della nostra mente di leggere il meraviglioso libro della natura spalancato davanti a noi. EPIDEMIE per il quale l’Organizzazione Mondiale della I PERCHÉ DI UNA Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria glo- MINACCIA GLOBALE bale. I vecchi germi, invece, espandono la loro area di azione, conquistando nuove popola- di Giovanni Rezza zioni e località geografiche precedentemente Carocci, Firenze 2020; Pagg. 142; € 13,00 indenni. È quindi indispensabile comprendere a fondo in che modo agenti infettivi come Conoscere e interpretare le dinamiche epide- i Coronavirus, l’HIV, gli arbovirus o i virus miche non è un esercizio accademico, ma il influenzali siano in grado di provocare eventi modo migliore per decidere quali interventi pandemici. L’autore – fra i massimi esperti adottare per combatterle. Lungi dall’essere a livello mondiale – traccia una storia delle sconfitte, le malattie infettive rinnovano la epidemie, ne spiega le origini e le modalità loro sfida all’umanità. Nuovi virus emergono, di diffusione, descrivendo al contempo gli come il recente e temutissimo Coronavirus, interventi per affrontarle. blabmagz 23
LO SCAFFALE IO, TRAFFICANTE DI VIRUS racconta anche cosa sarebbe UNA STORIA DI SCIENZA successo all’Italia - ben quattro E DI AMARA GIUSTIZIA anni prima dell’emergenza da Covid-19 - se non fosse di Ilaria Capua stata data alla sanità e alla (scritto con Daniele Mont D’Arpizio) ricerca scientifica l’importanza Rizzoli, Milano 2017; Pagg. 240; € 18,50 che invece meritano. Dal giugno del 2016 Ilaria Capua dirige il Centro di eccellen- «In questo libro racconto quanto sia difficile fare ricerca in za dell’Università della Florida dedicato all’approc- Italia, una vera e propria corsa a ostacoli. Mi sono impegna- cio One Health, che unifica i temi della salute umana, ta in tutti i modi per fare qualcosa di straordinario in Italia, animale e ambientale. Dopo la vicenda giudiziaria che ma poi sono stata travolta da un evento giudiziario che non l’ha vista indagata per traffico di virus e vaccino e dalla mi aspettavo. Alla fine sono stata costretta ad andarmene, quale è stata prosciolta, la ricercatrice italiana ha scelto di per la mia salute mentale e per la salvaguardia della mia raccontare la sua storia nel libro Io, trafficante di virus. Una famiglia». Una biografia appassionata e profetica, perché storia di scienza e di amara giustizia. STORIA DELLE EPIDEMIE COME SONO CAMBIATE COME CI HANNO CAMBIATO di Stefan Cunha Ujvari L’ULTIMA PESTE: (traduzione di Antonio Bambini) NOJA 1815-16 Odoya, Città di Castello 2012; Pagg. 352; € 20,00 a cura di Pietro Sisto e Sebastiano Valerio Progedit, Bari 2020; Pagg. 212; € 25,00 Storia delle epidemie è un excursus sui terribili contagi e Quasi nessuno ricorda che l’ultima peste con malattie, ma anche un percorso cui l’Europa si è trovata a fare i conti avvenne in di cura e rinascita. Se il dolore Puglia, a Noicattaro (l’antica Noja). E quasi nes- rafforza l’uomo, le epidemie abbattutesi sull’umanità suno ricorda che la popolazione della cittadina nel corso dei secoli le hanno permesso di progredire barese fu praticamente decimata, rasa al suolo. La e perfezionarsi, pur attraverso la sofferenza e la per- peste ha tragicamente accompagnato per secoli dita, trovando via via i rimedi al male. Dalla peste di la storia dell’umanità lasciando segni profondi nel Atene nel V secolo a.C. alla peste nera del Medioevo, tessuto demografico, nell’immaginario collettivo e dalla venerea sifilide al colera diffusosi durante la nella scienza medica nonché nelle arti figurative Rivoluzione industriale, fino all’Aids, all’Ebola e alle e nella devozione popolare. E non ha mancato di armi biologiche: la narrazione del dottor Ujvari ci contaminare anche la letteratura antica e moder- conduce attraverso gli anfratti medici della storia na: da Omero a Lucrezio, da Boccaccio a Manzoni, con approccio scientifico, per meglio comprendere da Defoe a Camus. Gli atti del convegno di studio le vicende umane e la loro infaticabile resistenza L’ultima peste: Noja 1815-16, organizzato nella al declino e alla morte. L’insorgenza di ogni grande cittadina barese di Noicàttaro in occasione del bi- epidemia ha da sempre modificato le civiltà e il loro centenario del contagio, permettono di ricostruire sviluppo sociale, economico e politico, ma anche, e aspetti noti e meno noti di un evento fatto di veri soprattutto, il loro rapporto con il divino, per lungo e propri “muri della peste”, nonché di provvedi- tempo inteso come forza punitiva per i peccati com- menti sanitari inadeguati, se non dannosi. Viene messi. Nulla di più falso, come l’autore ben chiarisce così restituita l’immagine di una comunità cittadi- attraverso esempi e fonti storiche: è infatti l’uomo na costretta a subire le prescrizioni di una scienza stesso il principale responsabile della comparsa e medica non ancora capace di individuare le reali della diffusione degli agenti di contagio. Premessa cause del contagio e i provvedimenti di autorità di Eugenio Paci, prefazione di Moacyr Scliar. politico-amministrative impreparate di fronte alla drammatica eccezionalità dell’evento. 24 blabmagz | 2020 | numero 1
agrimola il bello e il buono della natura. Dal 1978 AGRIMOLA S.p.A., è azienda leader nella Inoltre l’azienda ha ottenuto dal MIPAAF o dagli altri enti produzione di frutta surgelata di alta qualità, nonché preposti, ove applicabile, l’autorizzazione a trasformare i leader nella lavorazione, trasformazione e commercializ- seguenti prodotti IGP in semilavorati per l’industria: mar- zazione di castagne e marroni. roni IGP Valsusa, marrroni IGP Castel del Rio, Pesca e nettarina IGP della Romagna. L’area di proprietà è di oltre 40.000 mq e lo stabilimento Sempre sul fronte della garanzia dell’origine dei prodot- di produzione ne occupa oltre 20.000 mq. ti forniti, abbiamo informatizzato la “tracciabilità interna” Si dispone di celle frigorifere per oltre 15.000 mc, con (frutta fresca e congelata in particolare), con generazione e stampa di etichette con bar-code, contenenti, oltre alla tunnel di surgelazione statici e flottanti, silos di stoccag- descrizione dell’articolo, il nome del fornitore, il lotto e il gio puree in azoto e impianti di sterilizzazione per le pu- peso, da applicarsi poi sulle singole confezioni e sui pallet. ree di frutta. Per garantire l’eccellenza della qualità degli oltre “Il traguardo che ci prefiggiamo è di far ap- 400.000 q.li di frutta lavorata, vengono utilizzati impianti e prezzare sempre di più i frutti genuini che attrezzature all’avanguardia: selezionatrici ottiche, metal produce la nostra terra, coniugati agli alti detector ad alta risoluzione, per l’eliminazione dei corpi standard delle nostre produzioni”. estranei e il controllo dei prodotti, prima e dopo il con- fezionamento. Il laboratorio interno all’azienda, dispone Il rispetto dell’ambiente è uno degli obiettivi che da sem- di personale ed attrezzature adeguate per un attento pre si propone Agrimola S.p.A., e dal 2010 ha installato controllo di qualità interno, che segue il prodotto in tut- nel proprio stabilimento di Casalfiumanese, un impianto te le fasi del ciclo di lavorazione. fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Inoltre, dotandosi di un potabilizzatore che la rende autosufficiente nel consumo idrico, riesce non solo a Agrimola ha impostato il proprio sistema qualità sulla ridurre i costi interni ma anche a migliorare significativa- norma ISO 9001. Per quanto riguarda, invece, l’igiene, mente l’efficienza dei suoi processi. la qualità e salubrità dei prodotti forniti è in possesso Le ultime tecnologìe permettono di ultrafiltrare e debatte- delle certificazioni I.F.S., B.R.C. (per castagne e marro- rizzare l’acqua attraverso una successione di passaggi ni freschi e prodotti solo commercializzati). che prevedono l’utilizzo di raggi UV e di microfiltranti (chi- mici e a carbone attivo), così da poter garantire la mas- Sempre per quanto concerne castagne e marroni fre- sima purezza e preservando la vita e l’igiene dei prodotti schi Agrimola è in possesso della certificazione GLOBAL destinati al consumo o all’ulteriore trasformazione. GAP - OPZIONE 2 + ADD ON GRASP, integrato al modu- La potabilizzazione dell’acqua è comunque un procedi- lo TESCO NURTURE. Le produzioni aziendali sono certi- mento indispensabile per chi, come noi, tratta prodotti ficate Kosher dal rabbino Capo di Padova. biologici. vapore. ati e cotti a RRIVO! M a rr o n i p el PRESTO IN A Via G. Di Vittorio, 30 - 40020 Casalfiumanese (BO) ITALY Tel. 0039 0542 666072 | Fax 0039 0542 666770 blabmagz 25 Redazionale Agrimola A4 Bonassisa LAB.indd 1 22/04/20 11:20
FOCUS LE SENTINELLE DEL MADE IN ITALY Un giro d’affari di 150 miliardi l’anno e innumerevoli tentativi di imitazione. Il nostro food resta il più richiesto al mondo, DAVIDE GRITTANI | ma proprio per questo non tutto ciò che esibisce il tricolore è prodotto nel nostro Paese. 26 blabmagz | 2020 | numero 1
FOCUS BLab è tra i pochi laboratori mura di BLab, questo assunto ineluttabile. indipendenti (e interamente italiani) Il food Made in Italy è un mercato globale da 150 miliardi l’anno. Cento dei quali fatturati che garantiscono la sicurezza in Italia, l’altra metà oltre confine. Un business del Made in Italy autentico: così appetibile da fare dell’Italia il Paese (al ecco perché, in questo mondo) col maggior numero di tentativi di breve viaggio nell’azienda. imitazione. L’Italian Sounding – lo sfruttamen- to illegale dell’immagine, dell’etichetta, del «Siamo rimasti in pochi». blasone e talvolta del tricolore per prodotti che In che senso? non sono stati né coltivati né confezionati nel «Davvero in pochi, fidatevi». nostro Paese – causa a sua volta un danno da In pochi a far cosa? altri 100 miliardi l’anno. Ecco perché, una volta «In pochi» rimbalza come un mantra, tra le inquadrato con discreta precisione l’ordine blabmagz 27
FOCUS delle grandezze di cui parliamo, rimane un que- Food Security Index, segnatamente espresso da sito su cui si gioca gran parte dell’attendibilità Maurizio Solaro, country leader DuPont Italiana di questo fatturato. (che sostiene Economist Intelligence Unit), è Chi controlla il Made in Italy? Chi è disposto a «al progressivo depauperamento del patrimonio mettere le mani sul fuoco sulla sua provenien- costituito dalle aziende di sicurezza alimentare za, sulla sua sicurezza? che, commercialmente e culturalmente, possono «Davvero in pochi, siamo rimasti davvero in ritenersi indipendenti». pochi» di nuovo. Una istantanea che, se ricondotta al mantra di In pochi a fare cosa? cui sopra, ne spiega un po’ meglio il significato. «In pochi a controllare l’agroalimentare intera- Cioè che a parità di dimensioni e soprattutto mente italiano. In pochi quelli che possono dirlo di affidabilità, BLab è rimasto il più grande e senza timore di smentita, cioè che lo fanno dav- attrezzato laboratorio italiano indipendente a vero. E tra quei pochi, noi siamo tra i più grandi». effettuare controlli sul food interamente pro- Per una congiuntura socio-economica piuttosto dotto nell’ambito della filiera Made in Italy. semplice da argomentare – a maggior ragione «Quello che intendevo dire» puntualizza Leo- nel BelPaese che ha progressivamente ceduto nardo Boschetti, direttore commerciale BLab. i brevetti delle creazioni che l’hanno reso cele- «Siamo interamente italiani, forse gli ultimi bre nel mondo, che sembra aver rinunciato alla italiani, ad accogliere, raccontare e certificare la tutela dei suoi brand e alla protezione della bontà degli alimenti interamente italiani. Non sua creatività – è successo che tutte le aziende è cosa da poco, soprattutto in un mondo che specializzate in sicurezza alimentare abbiano, tende sempre più alla globalizzazione e all’ad- via via negli anni, preferito adeguarsi a modelli densamento delle mansioni e delle peculiarità. d’impresa sempre più globali. Il Global Food Noi con grande coraggio preserviamo i tratti Security Index, nel rilevare che l’Italia è al 15° distintivi delle aziende italiane, con lo scrupolo, posto in Europa per sicurezza alimentare e al la creatività e l’affidabilità che ci sanno mettere 23° nel mondo (graduatoria Dicembre 2019, gli italiani». al solito redatta da The Economist), ha com- Ecco perché a BLab tengono a precisare «siamo mentato un dato – apertamente contestato da rimasti in pochi», perché la matrice distintiva molti Paesi Europei – secondo cui la ragione di rappresenta di per sé un impegno, pratica- questa performance è dovuta a motivi di natura mente una vocazione. «Gli ultimi italiani a fare sociale (l’accessibilità ai prodotti, il potere le sentinelle a quello che, certamente, è italia- di acquisto delle famiglie, la libertà di scelta no». Detta così, si afferra meglio il senso di contrapposta alle logiche dei grandi gruppi) quell’affermazione che ogni tanto oscilla nei e a scelte di campo degli organi di controllo corridoi dell’azienda, tra legittimo orgoglio e (le aziende di sicurezza alimentare, che in forte senso di responsabilità. «Siamo l’ultima buona sostanza avrebbero smesso di essere difesa del Made in Italy, in materia di sicurezza arbitri imparziali ma sono diventati giocatori alimentare – aggiunge la voce di questa evi- attivi della partita). Il riferimento del Global denza, Leonardo Boschetti – l’ultima garanzia 28 blabmagz | 2020 | numero 1
FOCUS Cosa significa Made in Italy Con l’espressione Made in Italy si indica un marchio che sintetizza i valori rappre- sentativi della qualità produttiva, della creatività e dello stile italiano, identifican- do nel nostro Paese il luogo di fabbrica- zione di un dato prodotto. Il Made in Italy è un marchio d’origine, un’indicazione che attribuisce una genesi precisa, permet- tendo al consumatore di effettuare una distinzione tra merci nazionali e prodotti importati. Tuttavia, per Legge, questo marchio così identitario può essere appli- cato quando il prodotto risulta realizzato: interamente in Italia; in parte in Italia e parte in altri stati. Mentre nel primo caso non vi sono dubbi sull’applicabilità del Made in Italy, nel secondo si deve ricor- rere al criterio dell’origine doganale “non preferenziale”. Il concetto d’origine in ambito doganale ha un’accezione parti- colare, laddove si distingue tra “origine preferenziale” e “origine non preferenzia- le”. Infatti, mentre in via generale l’origine di un prodotto indica il luogo in cui la ma- teria prima è nata oppure è stata allevata/ coltivata/pescata, in ambito doganale si fa invece riferimento all’origine del prodotto al fine del pagamento del dazio sulla base di accordi preferenziali (Unione Europea) o non preferenziali (Paesi extracomuni- tari). Per questo motivo si distingue tra origine doganale “preferenziale” (che riguarda prodotti che soddisfano determi- nati requisiti e comporta la concessione di benefici daziari all’importazione); e ori- gine doganale “non preferenziale” (intesa come luogo di produzione del bene o luogo dove il prodotto ha subito l’ultima trasformazione). In accordo col Codice che, a controllare cose prodotte in Italia, siano doganale comunitario – ex art. 36, Reg. un’operatività e uno scrupolo del tutto italiani». (Ce) 450/2008, sull’origine doganale non Del resto la sentenza del Global Food Security preferenziale delle merci – un prodotto Index non lascia scampo. «Sono state compiute può essere considerato di origine italiana, e quindi riportare l’indicazione Made in scelte al ribasso, per comodità oserei dire» ha Italy, quando l’ultima trasformazione o aggiunto Solaro alla presentazione dell’ultimo lavorazione sostanziale è avvenuta nel rapporto sulla sicurezza alimentare. «Abbiamo nostro Paese: in concreto potrà essere smesso di investire cullandoci sulla qualità dei impiegato il marchio Made in Italy anche nostri prodotti e sulla bontà delle nostre pro- se tutte le parti del prodotto sono state fabbricate all’estero e vengono solo duzioni, mentre altri Paesi hanno intensificato i assemblate in Italia. L’unico settore in cui controlli e la severità delle loro indagini». Oltre l’origine del Made in Italy è verificata alla a garantire lavoro a 5 milioni di persone, il food fonte, cioè alla produzione e non alla tra- Made in Italy incarna ancora uno stile di vita, sformazione, è l’agroalimentare. Da qui la uno modo di essere e vivere, tutto nostro. Forse corsa alla brandizzazione di tutta la filiera, che senza timore di smentita può essere l’unico, forse l’ultimo. Come dicono qui, a BLab. definita la più ambita, ricercata e imitata Ecco perché andrebbe protetto con la stessa al mondo. cura con cui si protegge la bandiera. blabmagz 29
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