Risveglio di primavera della protezione dell'ambiente - Vogelwarte Sempach
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Pittima reale (foto: Karsten Mosebach) AVINEWS APRILE 2019 Risveglio di primavera della protezione dell’ambiente Per decenni, un’efficace prote- della biodiversità sta minacciando Quest’immagine è rappresentativa versità esiste già, dovrebbe sol- zione della natura è stata solo un anche le basi vitali dell’uomo. anche per gli habitat degli uccelli e tanto essere sfruttato in maniera pio desiderio di ecologi lungimi- Tali conoscenze non sono mostra dove bisogna agire affin- più sistematica. Già con la metà ranti. Ora trova finalmente spa- nuove. Già nel 1972 il Club di ché anche api, altri insetti, anfibi e del budget annuale per l’agricol- zio sulla scena politica. Roma nel suo rapporto richiamava piante possano beneficiarne. tura la Confederazione potrebbe l’attenzione sui limiti della crescita. La Stazione ornitologica ha «acquistare sponsorizzazioni di Protezione del clima e moria degli Nel 1992, alla conferenza dell’ONU condensato la necessità di agire in fiori» e trasformare il 10 % della insetti stanno inaspettatamente a Rio era stato lanciato il processo 11 punti. È essenziale ridurre l’im- superficie agricola in oasi naturali. diventando argomenti della batta- di sviluppo sostenibile ed era stata piego di concimi e pesticidi in agri- Quanto velocemente e positiva- glia elettorale e di votazioni. Scio- firmata la Convenzione sulla biodi- coltura e creare più superfici per la mente la natura reagisca a queste peri di studenti e dimostrazioni versità. Finalmente sembra che ora promozione della biodiversità. La misure viene illustrato da rivitaliz- per la protezione del clima hanno questi messaggi siano arrivati: qualità dell’acqua, la fertilità del zazioni ecologiche realizzate da raggiunto la Svizzera. In un’inizia- dobbiamo quindi cercare di sfrut- suolo e la diversità di specie ne be- agricoltori, con il sostegno della tiva i nostri vicini bavaresi chie- tare questa favorevole opportunità neficerebbero direttamente. Un Stazione ornitologica, nella Cham- dono con veemenza una più effi- politica prima che la finestra tem- innovativo agricoltore della Bassa pagne genevoise, nel Klettgau cace protezione della natura: porale si chiuda di nuovo. Baviera offre per 50 euro, su un sciaffusano e nella piana lucer- 18,4 % degli aventi diritto al voto Grazie ad approfonditi lavori aro senza pesticidi, piante per nu- nese di Wauwil. Sfruttiamo quindi hanno recentemente firmato il re- preliminari, sono disponibili le basi trire api e altri insetti ed è stato questa opportunità per una mag- ferendum di maggior successo per una migliore protezione della sorpreso da un enorme interesse giore protezione della natura e nella storia della Baviera: in Sviz- natura. Ad esempio nel nuovo At- da parte della popolazione per le una politica agricola dal 2022 ve- zera ciò corrisponderebbe a un’ini- lante degli uccelli nidificanti in sue sponsorizzazioni di fiori. In ramente ecologica. ziativa popolare con quasi un mi- Svizzera, che ci fornisce un quadro Svizzera il programma dei paga- lione di firme! Cresce la consape- aggiornato, preciso e completo menti diretti ecologici per le su- Matthias Kestenholz volezza che l’allarmante declino della situazione dell’avifauna. perfici di promozione della biodi-
AVINEWS APRILE 2019: SOTTO LA LENTE Atlante degli uccelli nidificanti: un incarico per il futuro Come possiamo migliorare la si- Nel frattempo, l’Atlante degli le cause antropogene di questi nidificanti 2013-2016 un’edi- tuazione dell’avifauna in Sviz- uccelli nidificanti in Svizzera sviluppi. In questo modo non ri- zione speciale del suo annuale zera? L’Atlante degli uccelli nidi- 2013-2016 è stato pubblicato ed sulta chiaro soltanto dove e in «Rapporto sulla situazione dell’a- ficanti 2013-2016 indica dove è è gratuitamente a disposizione di quali habitat si debba agire, ma vifauna», riassumendo i risultati necessario agire. La Stazione or- tutti gli interessati online. E ha anche quali azioni concrete deb- più importanti in 44 pagine. Co- nitologica, assieme ad altri part- mantenuto quanto promesso: bano essere intraprese. La base noscendo le limitate risorse della ner, si impegna per lo sviluppo e mai prima d’ora la protezione de- per agire è rappresentata dalle protezione della natura e degli uc- la realizzazione delle misure ne- gli uccelli nidificanti della Svizzera conoscenze elaborate in anni di celli, abbiamo infine condensato cessarie. ha potuto disporre di una base ricerca sulle esigenze degli uccelli questi risultati in un documento così solida. Il nuovo Atlante non riguardo ai loro habitat e dalle di quattro pagine, intitolato «L’At- Quasi sette anni fa, dopo mesi di mostra soltanto la situazione at- misure di conservazione testate lante degli uccelli nidificanti, un preparazione, la Stazione ornito- tuale dei nostri uccelli ma illustra con successo. incarico per il futuro». Con que- logica lanciava il grande progetto anche come la loro frequenza e sta trilogia, la Stazione ornitolo- dell’Atlante degli uccelli nidifi- distribuzione sono cambiate negli Dal libro, al rapporto sulla si- gica dispone ora di basi idonee canti 2013-2016. Nell’edizione ultimi vent’anni. Poiché gli uccelli, tuazione, alla necessità di agire per collaborare con organizza- dell’agosto 2012 delle Avinews, con le loro esigenze riguardo agli Facendo da ponte di collega- zioni partner per migliorare la si- nel suo editoriale Lukas Jenni indi- habitat, a volte molto specifiche, mento tra la descrizione della si- tuazione dei nostri uccelli nidifi- cava l’obiettivo che la Stazione or- sono sempre anche uno stru- tuazione dell’avifauna, le ragioni canti. nitologica si prefiggeva con que- mento di misura dello stato di immediate della sua evoluzione e sto progetto: creare una base per questi ultimi, l’opera mostra an- la necessità di agire, quest’opera Come decidere dove è neces- i lavori successivi. Già in quel mo- che chiaramente dove esistono rappresenta una base estrema- sario agire? mento era chiaro che questo deficit nella protezione della na- mente solida per la protezione Nella formulazione di dove sia ne- obiettivo non avrebbe potuto es- tura. della natura. Ma come possiamo cessario agire, la Stazione ornito- sere raggiunto senza il necessario Gli autori e le autrici dell’At- ora trasmettere i risultati di que- logica si è orientata alla sua pro- sostegno: «Vogliamo creare un’o- lante non si limitano tuttavia alla sto peso massimo di oltre 600 pa- pria visione di conoscere l’avi- pera collettiva, realizzabile solo descrizione della situazione gine alle diverse organizzazioni fauna indigena e conservarla per con l’aiuto di tutti i volontari che dell’avifauna o dei suoi cambia- partner e autorità? le generazioni future. Ma questi condividono la nostra passione menti. Per singole specie e interi In forma condensata: a questo non sono soltanto gli obiettivi per gli uccelli. Facciamolo in- gruppi di uccelli, come pure per i scopo, la Stazione ornitologica ha della Stazione ornitologica, dei sieme!». loro habitat, indicano quali sono dedicato all’Atlante degli uccelli suoi collaboratori volontari e delle Uccello ufficiale dell’Atlante, oltre all’Atlante degli uccelli nidificanti in Svizzera 2013-2016 (648 pp., a sinistra) l’Upupa adorna anche l’edizione speciale del Rapporto sulla situazione dell’avifauna 2018 (44 pp., nel mezzo) e l’elenco dei punti su cui è necessario agire (4 pp., a destra). 2
AVINEWS APRILE 2019: SOTTO LA LENTE organizzazioni con scopi simili. è infatti necessario, come rias- mente sei anni dopo Lukas Jenni: nidificanti, si potranno forse Anche la Svizzera ufficiale ha ripe- sume Peter Knaus, responsabile «Solo se tutte le persone e gli enti trarre altre conclusioni più posi- tutamente affermato che alla con- del progetto Atlante 2013-2016, coinvolti lavoreranno insieme per tive». servazione a lungo termine della nell’editoriale dell’edizione dell’a- questi obiettivi, un giorno, dopo biodiversità e quindi anche dell’a- gosto 2018 delle Avinews, esatta- il prossimo Atlante degli uccelli Michael Schaad vifauna deve essere data una pri- orità elevata. Con il titolo «L’At- lante degli uccelli nidificanti, un incarico per il futuro», la Stazione Dove è necessario agire ornitologica dimostra quanto prenda sul serio la necessità di Agricoltura agire. Questo documento contri- 1. Diminuzione dell’intensità dello sfruttamento agricolo attraverso una marcata riduzione dell’impiego di concimi buisce quindi anche a concretiz- e pesticidi, come pure tramite tecniche di coltivazione e raccolta rispettose della biodiversità. zare la visione della Stazione orni- 2. Ottimizzazione delle superfici per la promozione della biodiversità (SPB) mediante una qualità più elevata e una tologica. Grazie al loro influsso buona interconnessione, come pure la creazione di un numero maggiore di SPB, in particolare nei coltivi. sull’ambiente in generale, i punti 3. Adattamento del momento dello sfalcio alle esigenze riproduttive dei nidificanti nei prati, in particolare nei loro baricentri distributivi. sui quali è necessario agire favori- 4. Conservazione e promozione di strutture vicine allo stato naturale nelle zone agricole (ad es. siepi, alberi singoli, ranno, oltre agli uccelli, anche al- pascoli ben strutturati, muri a secco, scarpate, cave di ghiaia). tri animali e piante. Bosco I prossimi passi 5. romozione di boschi ben strutturati come pure, soprattutto sull’Altipiano e nel Giura, di legno morto e sopras- Nei decenni passati la Stazione suolo vecchio. 6. Creazione di bordi di bosco con larghe zone di transizione verso le zone agricole, come pure promozione di po- ornitologica ha mantenuto rego- polamenti boschivi radi e di boschi golenali. lari contatti con enti e organizza- zioni partner che occupano posi- Zone umide, specchi e corsi d’acqua zioni chiave per quanto riguarda 7. Creazione e promozione di un reticolo di biotopi umidi sufficientemente ricchi d’acqua, con zone tampone e una la promozione della biodiversità gestione appropriata. nei diversi habitat e settori. Tra di 8. Promozione di regimi di deflusso rispettosi della natura e di rivitalizzazioni di specchi e corsi d’acqua su vaste su- loro troviamo proprietari e gestori perfici, con un’adeguata gestione dei visitatori. di terreni e le loro organizzazioni, Insediamenti urbani come pure autorità cantonali e 9. Promozione di spazi verdi prossimi allo stato naturale e di grandi alberi nelle agglomerazioni, come pure di pos- nazionali. Ora il nostro istituto sibilità di nidificazione negli edifici. può basarsi su questa rete di rela- zioni per promuovere la realizza- Specie esigenti zione di misure a sostegno dei 10. Conservazione di spazi indisturbati più ampi possibile, in particolare sull’arco alpino, nel bosco e nelle zone umide, punti sui quali è necessario agire. evitando di frammentarle con infrastrutture. 11. Rafforzamento delle misure specifiche e dei progetti in favore delle specie prioritarie per la conservazione delle Come per la stesura dell’Atlante, specie. anche per migliorare la situazione Gli effettivi delle specie che nidificano nelle zone umide e lungo le rive di specchi e corsi d’acqua sono ancora modesti. Le poche zone umide ancora esistenti ospitano per lo più molte specie ma sono piccole, fragili e isolate. Immissioni di nutrienti, regolazioni del livello delle acque, drenaggi e disturbi le mettono a dura prova. Le rive di specchi e corsi d’acqua sono spesso cementificate (fotos: Roman Graf e Mathias Kestenholz). 3
AV I N E W S A P R I L E 2 0 1 9 : L A P R O T E Z I O N E D E G L I U C C E L L I S P I E G ATA Più comprensione per le sfacciate cornacchie Quasi nessun altro gruppo di uc- ruolo solo secondario nell’alimen- celli deve combattere contro così tazione degli adulti ma sono im- tanti pregiudizi come i Corvidi. portanti quale nutrimento per i Con una migliore comprensione piccoli: con un’alimentazione ricca delle relazioni ecologiche e del di proteine gli adulti consentono loro comportamento si possono loro di iniziare bene la loro vita, sfatare questi pregiudizi e dimi- esattamente come fa, ad esempio, nuire i conflitti. un’Aquila reale che nutre i suoi piccoli con marmotte. Se si consi- In Svizzera gli effettivi di molti Cor- dera la Svizzera nel suo insieme, i vidi sono in netto aumento. In par- Corvidi non hanno alcun influsso ticolare Gazza, Cornacchia nera (e sullo sviluppo degli effettivi di altri grigia) e Corvo comune sono oggi uccelli. I piccoli Passeriformi nidifi- nidificanti diffusi nei villaggi e nelle cano per lo più diverse volte città. Questi uccelli adattabili bene- all’anno e possono così compen- ficiano qui delle buone condizioni sare eventuali perdite di covate. Il Nelle zone urbane la Gazza trova tutto ciò di cui ha bisogno: cibo, dormitori e alimentari e della mancanza di ne- «Monitoraggio degli uccelli dif- siti di nidificazione (foto: Beat Rüegger). mici. Negli insediamenti gli uccelli fusi», effettuato annualmente, vivono nelle immediate vicinanze mostra che negli ultimi anni gli ef- dell’uomo, fatto che porta regolar- fettivi di Merlo, Pettirosso, Cincial- formi luoghi di nidificazione relati- Ciò che per altri animali viene con- mente a conflitti: gli abitanti ven- legra e di molte altre specie sono vamente sicuri. siderato amore parentale, per i gono disturbati dalle chiassose co- nettamente aumentati, anche se i Corvidi viene visto come malvagità. lonie di Corvo comune e dallo loro nidi possono essere saccheg- Effetti sui rapaci Per i rapaci, gli attacchi dei Corvidi sterco che si accumula sotto di giati da Corvidi. Quando i Corvidi si accaniscono su possono tuttavia risultare al mas- esse, oppure si lamentano se nel Chi osserva nel proprio giardino un rapace le simpatie vanno netta- simo fastidiosi, ma non hanno ef- loro giardino un nido di Passeri- un Corvide che saccheggia un nido, mente a favore del rapace, il fetti sulle loro popolazioni: dagli forme viene saccheggiato da una si sente comunque dalla parte dei «buono», mentre i Corvidi sono i anni 1990 gli effettivi della mag- cornacchia o una gazza. danneggiati. Chi vuole aiutare i «cattivi». I rapaci non vengono tut- gior parte dei rapaci sono infatti in Passeriformi dovrebbe piantare, in- tavia attaccati senza motivo: i Cor- aumento. Effetti sui piccoli Passeriformi vece di thuja o lauroceraso, densi vidi scacciano un potenziale ne- Spesso si sente dire che negli inse- cespugli spinosi ed essenze le- mico dal loro territorio, per proteg- Conflitti tra vicini diamenti i Corvidi decimano o ad- gnose indigene che offrano una gere sé stessi e difendere i loro Al contrario di Cornacchia nera e dirittura portano all’estinzione gli buona copertura, come prugnoli, piccoli. I Corvidi sono infatti geni- grigia, che si riproducono in coppie effettivi dei Passeriformi. Piccoli biancospini, rose selvatiche o sam- tori esemplari, che si occupano territoriali, il Corvo comune nidifica uccelli, uova e nidiacei giocano un buchi neri, che offrono ai passeri- premurosamente della loro prole. in colonie. Gran parte delle 5800- I corvi comuni nidificano volentieri nelle città e nei villaggi, dove beneficiano dell’assenza di persecuzione e di un basso rischio di predazione da parte dell’Astore e del Falco pellegrino (foto: Ralph Martin). 4
AV I N E W S A P R I L E 2 0 1 9 : L A P R O T E Z I O N E D E G L I U C C E L L I S P I E G ATA Rabenkrähe 160 nutrimento. Anche se singole zione, possono essere cacciate. Dal aziende possono essere pesante- 2012 anche il Corvo comune è cac- 140 mente colpite, ricerche hanno sti- ciabile ma gode di un periodo di Indice degli effettivi 120 mato che il danno globale agricolo protezione che va dal 16 febbraio Bestandsindex è poco elevato. I Corvidi vengono al 31 luglio. Secondo la statistica 100 tuttavia anche benvisti dagli agri- venatoria federale, tra il 2010 e il coltori poiché mangiano, tra l’altro, 2017 sono state abbattute annual- 80 anche carogne, lumache e topi. mente 9762 cornacchie nere e Responsabili dei danni alle colture 1386 gazze. Negli ultimi anni il nu- 60 sono soprattutto uccelli non nidifi- mero di corvi comuni abbattuti è 40 canti, che si riuniscono in stormi, salito alle stelle: se nel 2013 erano mentre le coppie durante il pe- ancora stati abbattuti solo 4 corvi, 1990 1995 2000 2005 2010 2015 riodo riproduttivo non causano nel 2017 erano già 200. Non si Anno praticamente alcun danno. Nei può quindi parlare di protezione. nidi di cornacchie e gazze nidifi- Una decimazione durevole degli ef- cano inoltre gufi comuni e gheppi: fettivi mediante un’intensificazione Pettirosso Jahr Cinciallegra senza i Corvidi nelle zone agricole della caccia non è tuttavia attua- Merlo 160 questi cacciatori di topi non po- bile per diversi motivi: da un lato la trebbero riprodursi. caccia è molto impegnativa poiché 140 Il metodo migliore per tenere questi uccelli, grazie alla loro ele- Indice degli effettivi lontani i Corvidi dalle colture è la vata intelligenza, in poco tempo ri- 120 prevenzione. Piantando siepi e bo- conoscono individualmente i cac- schetti campestri si offre copertura ciatori e i loro veicoli, allontanan- 100 ai loro nemici. Se i Corvidi non si dosi per tempo; dall’altro, nelle 80 sentono sicuri, il loro periodo di agglomerazioni, dove gli effettivi permanenza sui campi può ridursi. sono aumentati in maniera partico- 60 Anche scegliendo il momento lare, per motivi di sicurezza la cac- adatto per la semina si possono cia non è praticabile. 40 evitare danni. Se, malgrado ciò, si La caccia blocca inoltre alcuni 1990 1995 2000 2005 2010 2015 rende necessario scacciare i Corvidi, meccanismi naturali di regolazione Anno sono necessari fantasia e cambia- che impediscono alle popolazioni menti frequenti: questi intelligenti di crescere all’infinito. In caso di Per la Cornacchia nera i risultati dei nostri monitoraggi mostrano una tendenza uccelli imparano infatti veloce- densità elevate, si osserva infatti positiva sul lungo periodo. Lo stesso vale per altri Passeriformi diffusi nelle mente e dopo pochi giorni non re- un numero maggiore di uccelli non agglomerazioni, come il Pettirosso, il Merlo o la Cinciallegra. agiscono più alle misure dissuasive. nidificanti, che disturbano in ma- Utilizzati a turno, offrono una certa niera massiccia le coppie durante protezione palloni riempiti di gas, l’allevamento dei piccoli, ridu- 7300 coppie nidificanti in Svizzera tuati tentativi con i metodi più di- nastri colorati in plastica, eliche a cendo il successo riproduttivo. Ol- si trova nelle città. Soprattutto a sparati: frequente potatura degli vento e apparecchi con effetti dis- tre a ciò, con la densità aumenta partire da maggio, quando en- alberi, impiego di finti rapaci, re- suasivi acustici e/o visivi; i palloni a anche l’aggressività tra coppie con- trambi i genitori portano cibo alla pulsori ottici, raggi laser e altre gas sono particolarmente efficaci. finanti. Cornacchie e gazze non si loro prole, le colonie possono di- tecniche sono stati utilizzati in di- Dettagli sul loro uso corretto si pos- sopportano molto neanche tra di ventare molto rumorose, fatto che versi luoghi con diversi gradi di sono trovare nel foglio informativo loro, saccheggiando a vicenda i può portare a reclami da parte di successo. Per lo più ciò ha portato «Corvidi nelle colture agricole». loro nidi appena si presenta la pos- chi abita vicino alla colonia. Per il alla fondazione di nuove colonie Un’intensificazione della caccia, sibilità. Con la decimazione tempo- Corvo comune, uccello sociale, la nelle vicinanze, spostando quindi spesso discussa, non permette in- ranea indotta dalla caccia vengono comunicazione acustica gioca tut- il problema senza tuttavia risol- vece una soluzione a lungo ter- disattivati i meccanismi naturali di tavia un ruolo essenziale. Misura- verlo. Dal punto di vista della Sta- mine di questi conflitti. regolazione, che agiscono in caso zioni del livello sonoro hanno inol- zione ornitologica, le misure de- di densità elevate, e gli effettivi tre mostrato che i richiami dei corvi vono essere completate entro l’i- Il tema cruciale della caccia raggiungono quindi di nuovo comuni si trovano nettamente al di nizio del periodo di protezione a Contrariamente a quanto pensa la molto rapidamente le dimensioni sotto del rumore del traffico. Che metà febbraio. Documentare maggior parte della gente, gazze e precedenti. tuttavia i primi vengano maggior- eventuali interventi e i loro effetti cornacchie non sono protette e mente percepiti come disturbo è una premessa per poter impa- quindi, fuori dal periodo di prote- Livio Rey mostra quanta poca buona vo- rare da queste esperienze e otti- lontà esista nei confronti degli uc- mizzare eventuali ulteriori misure. celli. In particolare, quando sotto ai nidi si trovano parcheggi, panchine Cornacchie e agricoltura o parchi gioco, marciapiedi o fer- I Corvidi non trovano il loro cibo Trovate ulteriori informazioni sui Corvidi alla scoperta del mondo degli uccelli mate di autobus, esiste un ulteriore soltanto nelle agglomerazioni, 2019 «Corvidi: neri, furbi e giocherelloni» nei nostri fogli informativi «Gazze potenziale di conflitto dovuto ma anche nelle zone agricole e cornacchie nelle agglomerazioni», «Corvi comuni» e «Corvidi nelle colture all’insudiciamento da sterco. aperte. Stagionalmente le piante agricole» alla pagina: www.vogelwarte.ch/it/uccelli/domande-e-informazioni Per impedire l’insediamento di coltivate possono quindi costitu- corvi comuni sono già stati effet- ire una parte importante del loro 5
AV I N E W S A P R I L E 2 0 1 9 : C O N S E R VA Z I O N E D E L L E S P E C I E D I U C C E L L I Quale nidificante sul terreno, l’Allodola dipende strettamente da un’attenta gestione del suolo (foto: Mike Powles/FLPA). L’Allodola – una specie nidificante al suolo… a terra Come risulta dal bilancio conte- zione molto spesso non ha suc- è corretto, perché il problema con- venza dell’Allodola sono tuttavia nuto nell’Atlante degli uccelli ni- cesso. Questa specie caratteristica, siste nel fatto che nei campi aperti, indispensabili. dificanti in Svizzera 2013-2016, in un tempo frequente e presente quindi proprio nell’habitat dell’Al- molti luoghi l’Allodola continua a ovunque, ha dovuto essere inserita lodola, esistono ancora troppo po- Implementare – ma come? diminuire. Affinché quest’icona nella Lista Rossa come «potenzial- che SPB. In quelle zone la loro per- Per Allodola, Lepre comune & Co. delle specie delle zone agricole mente minacciata» ed è una delle centuale è soltanto di ca. l’1,6 % è indispensabile che l’offerta su va- non continui a perdere terreno 50 specie prioritarie della conserva- della superficie agricola utile. Sa- ste superfici di vegetazione bassa e sono necessarie misure di conser- zione delle specie in Svizzera. rebbe invece necessaria una per- rada durante il periodo riprodut- vazione su vasta scala, in partico- centuale più elevata. Sui seminativi, tivo venga aumentata. Nei coltivi lare più superfici di elevata qua- Le ricette ci sono le SPB fanno però concorrenza alla riteniamo quindi che esista una via lità per la promozione della bio- La conservazione dell’Allodola di- produzione intensiva e incontrano percorribile non soltanto aumen- diversità e metodi di coltivazione venta sempre più urgente. La Sta- quindi resistenze. Per un’agricol- tando l’offerta di SPB di qualità ele- più rispettosi. zione ornitologica ha sviluppato e tura svizzera ecologica e sosteni- vata, ma combinandole con misure testato già da tempo ricette per so- bile, come pure per la sopravvi- Feldlerche sulle superfici di produzione. È ne- In Svizzera l’Allodola è tra i grandi stenere i suoi effettivi. Un mosaico perdenti dell’avifauna. Dove, an- di maggesi fioriti, maggesi da rota- cora pochi decenni fa, sopra a un zione, bordi, strisce fiorite e strisce 140 chilometro quadrato di estese zone su superfici da rotazione le offre agricole aperte cantavano 20-40 posti per nidificare, semi per nu- allodole, oggi in molti luoghi la trirsi e insetti per nutrire i suoi pic- 120 Indice degli effettivi specie è scomparsa. Nidificando coli. Queste strutture nei coltivi, le Bestandsindex sul terreno, è minacciata dalle at- cosiddette superfici per la promo- 100 tuali pratiche agricole: i prati inten- zione della biodiversità (SPB), si sivi vengono falciati troppo spesso sono rivelate molto efficaci. Dove e anche nei coltivi ci sono sempre gli agricoltori, assieme alla Sta- 80 meno possibilità di nidificazione. zione ornitologica, hanno creato Per riprodursi l’Allodola necessita un’offerta idonea, l’Allodola ha soltanto di sei settimane scarse. La potuto sopravvivere, come ad 60 costruzione del nido (3-4 giorni), la esempio nel Klettgau sciaffusano, 1990 1995 2000 2005 2010 2015 deposizione delle uova (4-5 giorni), nella piana lucernese di Wauwil o Anno la loro cova (11-12 giorni) e l’alle- nella Champagne genevoise. Dopo vamento dei nidiacei (18-20 giorni) oltre 20 anni di pagamenti diretti Da anni gli effettivi di Allodola sono in continuo calo: sull’Altipiano la sua vengono effettuati in tempo re- vengono ora tuttavia espresse criti- densità è oggi dieci volte inferiore che negliJahr anni 1990 e nel frattempo gli cord, ciononostante la riprodu- che sull’efficacia delle SPB. Ciò non effettivi sono in diminuzione anche a quote più elevate. 6
O santo cielo! Per salvare L’Allodola sono necessari un numero nettamente superiore di superfici per la promozione della biodiversità nei coltivi, attenti metodi di coltivazione e sfalci più tardivi (fotos: Markus Jenny). cessario coltivare in modo di otte- e del suolo. Gli agricoltori hanno nere la resa desiderata, offrendo interesse a coltivare con metodi di contemporaneamente migliori questo tipo poiché suoli fertili e Sullo Schamserberg, nei Grigioni, a 1900-2100 m s.l.m., la densità di allodole condizioni per i nidificanti sul ter- sani sono indispensabili per assicu- raggiunge valori record per le zone di altitudine: su 8,3 km2 di superficie tro- viamo circa 200 territori. Ciò è reso possibile dalla buona posizione topogra- reno. Ciò è possibile con cereali rare a lungo termine la produzione fica e dal mosaico di habitat, composto da prati grassi leggermente conci- estivi, coltivazione senza pesticidi di generi alimentari. Per questo mati e prati magri. Contratti per sfalcio tardivo di tre quarti dei prati assicurano di cereali e mais con sottosemine, anche l’ambiente agricolo si inte- una gestione rispettosa dell’Allodola. Ora una bonifica minaccia questa pre- come pure con una semina distan- ressa sempre più a forme di colti- ziosa zona per la specie. Chiediamo che i contratti per lo sfalcio tardivo ven- ziata dei cereali. La «semina distan- vazione che preservino il terreno: gano mantenuti nella stessa misura. Quale contropartita gli agricoltori pos- ziata», chiamata anche «largo esse non danno infatti soltanto sono sfruttare il resto della superficie in maniera più flessibile. solco» viene proposta già in diversi una possibilità all’Allodola ma Cantoni nell’ambito di progetti comportano anche un potenziale d’interconnessione quale misura su vasta scala per la conservazione sulle superfici di produzione. della flora e della fauna tipiche dei La promozione dell’Allodola è campi aperti. In un grande dema- particolarmente sensata dove il pa- nio statale nel Seeland bernese esaggio è ancora ampio e aperto, stiamo testando come ciò sia at- dove è quindi ancora stato rispar- tuabile in pratica. Una lavorazione miato da una forte edificazione e del suolo poco invasiva, combi- frammentazione e dove la costitu- nata con coltivazione di mais con zione del terreno è favorevole. La sottosemine, non mantiene sol- Stazione ornitologica ha indicato tanto sano il suolo a lungo termine queste regioni su una carta della ma, grazie a una maggiore propor- presenza potenziale dell’Allodola zione di vegetazione bassa e relati- (vedi articolo nelle Avinews del di- vamente rada, offre di nuovo an- cembre 2017). che all’Allodola più possibilità di In molti luoghi sono in corso nidificazione. progetti d’interconnessione nei Esemplari organizzazioni di pro- quali possono venire integrate stra- duttori come IP-Suisse stanno av- Allodola (foto: Mathias Schäf) tegie regionali di conservazione. Se viando sempre più programmi con zone importanti per l’Allodola si i quali gli agricoltori ottengono trovano al di fuori dei perimetri per prezzi migliori con coltivazioni certo grado di infestazione viene coltivati aperti, non deve perdere l’interconnessione, non si hanno a senza erbicidi o rinunciando al gli- tollerato e le colture avvengono so- ulteriore terreno; è infatti l’imma- disposizione i fondi corrispondenti, fosato. Con queste tendenze si stanzialmente in maniera estensiva. gine di un’agricoltura rispettosa devono quindi essere trovate altre aprono letteralmente «nuovi Una coltivazione estensiva favori- della natura. Con sistemi di produ- possibilità di finanziamento. In ogni campi» per la conservazione sce la diversità di piante e di insetti. zione efficienti ed estensivi Allo- caso, per motivare e accompagnare dell’Allodola, Lepre comune & Co. Gli insetti sono impollinatori indi- dola & Co. possono riprodursi di gli agricoltori una consulenza pro- Anche queste pratiche poco inva- spensabili per le piante coltivate e, nuovo con successo anche sulle su- fessionale è indispensabile. sive possono tuttavia a volte cau- quali predatori di altri insetti, con- perfici di produzione. Da ultimo, sare problemi. La lotta alle infe- tribuiscono a diminuire i danni alle ma non meno importante: anche Come beneficia l’agricoltura stanti avviene spesso meccanica- colture. Tali prestazioni ecosistemi- alla popolazione piacciono i pae- della conservazione mente, cioè erpicando e zappando che sono indispensabili per una saggi agricoli vivi e rigogliosi, allie- dell’Allodola? le colture. Se questo avviene produzione alimentare rispettosa tati dal canto delle allodole. Le misure per la conservazione troppo spesso, i nidificanti al suolo dell’ambiente sul lungo periodo. dell’Allodola hanno spesso anche ne soffrono. In questo caso si pos- In Svizzera l’Allodola, quale uc- Judith Zellweger-Fischer & effetti di salvaguardia delle risorse sono sfruttare sinergie solo se un cello caratteristico dei paesaggi Reto Spaar 7
AV I N E W S A P R I L E 2 0 1 9 : L A P R O T E Z I O N E D E G L I U C C E L L I S P I E G ATA Prati lussureggianti – troppo concime nuoce agli uccelli La Svizzera è un Paese verde e ri- Anche se la cosiddetta efficienza goglioso. Campi e prati sono ab- dell’azoto sarà aumentata dal 22 al bondantemente concimati. Bo- 30 % e sono prevedibili progressi, schi e paludi ricevono più nu- in Svizzera la sovrabbondanza di trienti di quanto sia per loro azoto è enorme. salutare. Ciò pregiudica l’habitat di molte specie di uccelli che Pianure svizzere hanno bisogno di vegetazione eccessivamente concimate bassa e discontinua per nutrirsi o Nel nostro Paese il carico di azoto è costruire il loro nido. molto diverso da regione a re- gione: i valori più elevati vengono I concimi utilizzati in agricoltura raggiunti sull’Altipiano orientale e servono ad aumentare la resa, ma nella zona collinare prealpina, ma non vengono assorbiti completa- sono molto alti anche nelle altre mente dalle piante. Una parte con- zone a basse quote. siderevole di azoto si diffonde La soglia critica del carico di nell’aria: nel 2005, il 65 % delle azoto differisce da un habitat all’al- emissioni proveniva dall’agricol- tro, ma in Svizzera viene superata tura, il 22 % dal traffico, il 10 % da in quasi tutto il territorio: il 100 % industria e commercio e il 3 % delle torbiere alte, il 90 % dei bo- dalle economie domestiche private. schi, l’84 % delle paludi e il 42 % Luì verde (foto: Mathias Schäf) L’azoto contenuto nell’aria torna dei prati secchi ricevono più azoto perlopiù di nuovo a terra e ferti- di quanto sia per loro salutare. lizza anche superfici che non an- Dove un tempo Caglio odoroso trienti, si suppone un’influenza ne- drebbero concimate. In molti luo- Pesanti effetti sugli uccelli e Erba lucciola formavano una ve- gativa dell’aumento di questi ul- ghi, oggi queste immissioni supe- Gli eccessi di azoto che finiscono getazione al suolo discontinua, nei timi. rano di molto i 5-25 kg azoto/ha e nell’ambiente sono considerati una boschi «sovraconcimati» il sotto- Dove la deposizione di azoto anno, considerati ancora accetta- delle principali cause del declino bosco viene oggi dominato da spe- dall’aria è elevata, rispetto a siti si- bili per la maggior parte degli eco- della biodiversità nell’Europa cen- cie nitrofile come ortiche o rovi. mili la diversità vegetale è inferiore. sistemi («Critical Load»). Nel 1994 trale. Hanno gravi conseguenze Nella scelta del territorio, il Luì Ciò è dovuto al fatto che specie è stato calcolato un eccesso annuo sulla composizione delle specie e verde evita questo tipo di vegeta- particolarmente competitive si svi- di azoto di 190 000 t, con uno svi- sulla struttura della vegetazione e, zione. Anche per il Luì bianco, che luppano sempre più, soppiantando luppo invariato si stima che nel indirettamente, anche sugli uccelli si insedia soprattutto nei popola- specie di minori dimensioni, spe- 2020 saranno ancora 145 000 t. nidificanti. menti boschivi più poveri di nu- cializzate in siti magri. Nei prati pingui più poveri di specie, l’ab- bondanza di insetti è inferiore, il Numero di specie/km2 che ha effetti negativi su molte specie di uccelli delle zone agricole. Uno strato erbaceo rigoglioso rende inoltre difficile agli uccelli che si nutrono al suolo accedere agli insetti. Numerose specie in di- minuzione come Torcicollo, Allo- dola, Tottavilla, Averla piccola e Codirosso comune, per alimentarsi dipendono da una vegetazione di- scontinua e piuttosto bassa. A livello di paesaggio, la sovra- concimazione porta a un’omoge- neizzazione e una banalizzazione della flora. Analisi dei dati Atlante suggeriscono che questo vale an- che per l’avifauna. A questo scopo, abbiamo selezionato tutti i qua- drati Atlante (10 × 10 km) che si trovano sull’Altipiano o nel Giura, sotto i 600 m, e abbiamo confron- tato l’apporto medio di azoto/ha dall’aria con il numero di specie os- servate. Nei quadrati Atlante sovra- concimati sono state trovate meno Variazione dal 1993-1996 della distribuzione delle cinque specie che necessitano di terreno con vegetazione discontinua specie nidificanti, con un gradiente per la ricerca del cibo (Torcicollo, Allodola, Tottavilla, Averla piccola e Codirosso comune). La carta è risultata combinando di diminuzione di circa 11 specie le carte della variazione delle cinque specie. per ogni 10 kg/ha di azoto. 8
AV I N E W S A P R I L E 2 0 1 9 : L A P R O T E Z I O N E D E G L I U C C E L L I S P I E G ATA Effetti positivi della riduzione dei fertilizzanti nei laghi Negli specchi e nei corsi d’acqua l’evoluzione è stata differente da quella nei prati, nei pascoli e nei boschi, poiché nelle acque il nu- triente limitante non è l’azoto ma il fosforo. Mentre alcuni decenni fa molti laghi svizzeri erano ancora talmente inquinati dal fosforo pro- veniente dalle acque luride delle agglomerazioni e dall’agricoltura, da far quasi collassare i loro ecosi- stemi, grazie allo sviluppo dei si- stemi di depurazione, al divieto dei fosfati nei detersivi e alla creazione di zone cuscinetto, da allora la si- tuazione è notevolmente miglio- rata. In questo modo i canneti, ma soprattutto anche i prati sommersi di Brasca e alghe Caroficee, hanno potuto riprendersi. Ne hanno be- neficiato specie che nidificano nei canneti e il Fistione turco, che si nutre prevalentemente di Carofi- cee: negli ultimi anni, gli effettivi Il Luì verde preferisce boschi con una copertura erbosa del terreno da moderata a media, mentre evita i sottoboschi domi- invernali di questa specie sono au- nati da specie nitrofile, come i rovi. mentati in maniera significativa, come pure quelli nidificanti, che dal 1993-1996 al 2013-2016 sono azoto nell’area terrestre siamo an- getazione bassa e discontinua, in concime nuoce agli uccelli» dell’At- all’incirca quintuplicati. cora lontani da una soluzione so- questo ambito è necessario agire in lante degli uccelli nidificanti in Sviz- In Svizzera, grazie a misure mi- stenibile. Se il nostro obiettivo ri- modo rapido e deciso. zera 2013-2016. rate si è quindi riusciti a migliorare mane quello di conservare anche Roman Graf notevolmente la situazione delle specie che richiedono un paesag- Testo tratto dalle pagine Focus «Ri- acque, mentre per le perdite di gio meno concimato, con una ve- goglioso e verde erba – troppo Nei prati pingui gli insetti sono meno abbondanti e la densa vegetazione rende difficoltoso accedere agli insetti alle specie che si nutrono al suolo, come il Codirosso comune (Foto: Markus Varesvuo). 9
AVINEWS APRILE 2019: NOVITÀ DALLA RICERCA Migrazione in tempi diversi per maschi e femmine Presso numerosi uccelli migratori la migrazione di Passeriformi euro- Briedis M. et al. 2019 A full annual Differenze nei tempi di migrazione tra i maschi arrivano sui siti di nidifi- pei dotati di geolocalizzatori. perspective on sex-biased migra- maschi (in blu) e femmine (in aran- cazione qualche giorno prima I risultati dello studio mostrano tion timing in long-distance migra- cione) di Passeriformi europei, migra- tori a lunga distanza. Valori sotto lo 0: delle femmine, per occupare i ter- che i maschi migrano in generale tory birds. Proc. R. Soc. B 20182821. migrazione precoce (giorni); A: par- ritori migliori prima dei loro ri- qualche giorno prima delle fem- http://dx.doi.org/10.1098/ tenza dal sito di nidificazione; B arrivo vali. Una volta tornate, le fem- mine, con una eccezione: le date rspb.2018.2821 al sito di svernamento; C: partenza dal mine scelgono infatti il loro part- di arrivo sui siti di svernamento in sito di svernamento; D: arrivo al sito ner in base alle sue caratteristiche Africa sono identiche per i due di nidificazione. individuali e alla qualità del suo sessi. Maschi e femmine sem- territorio. brano quindi vivere tutto l’anno secondo orari di migrazione leg- Finora non si sapeva ancora preci- germente diversi. Di conseguenza, samente come i maschi prendes- l’arrivo più precoce dei maschi in sero questo vantaggio. Svernano Europa è riconducibile in gran più vicino ai siti di riproduzione, parte alla loro partenza anticipata migrano più velocemente o ini- dai siti africani. ziano la loro migrazione più presto Anche la partenza e l’arrivo dei delle femmine? Non si sapeva migratori sono strettamente le- nemmeno se la migrazione avve- gati: se in primavera un uccello ini- nisse in tempi diversi per i due zia presto la sua migrazione, è più sessi anche in altri momenti del ci- probabile che arrivi presto a desti- clo annuale. Per verificarlo, una nazione. Lo stesso vale per la mi- squadra di biologi di Sempach e grazione autunnale: più presto un loro colleghi di diverse università uccello parte dai suoi siti di ripro- europee hanno analizzato una duzione, più presto arriverà in grande quantità di dati riguardanti quelli di svernamento. . Falco pellegrino in Svizzera: trend delle popolazioni 2005-2016 Dopo il crollo degli effettivi di cativi: nel sud-ovest del Paese, tra buiscano anche l’aumento dei di- Kéry, M., Banderet, G., Neuhaus, Falco pellegrino causato dai pe- il 2008 e il 2015 la popolazione di sturbi dovuti alle attività del M., Weggler, M., Schmid, H., Satt- sticidi tra gli anni 1950 e 1970, Falco pellegrino è diminuita da 51 tempo libero (arrampicata, foto- ler, T. & Parish, D. 2019. Popula- fino all’inizio del nuovo millen- a 33 coppie (–35 %), nel Giura grafia, parapendio, escursionismo, tion trends of the Peregrine Falcon nio la popolazione svizzera di settentrionale del 43 % (da 70 a geocaching ecc.) e le perdite cau- in Switzerland with special refe- questo rapace si era nettamente 40 coppie) tra il 2009 e il 2015; a sate da collisioni con strutture ar- rence to the period 2005–2016. – ripresa, analogamente alle ten- Zurigo nel 2015 restavano solo tificiali (linee elettriche, vetrate, Ornis Hungarica 26(2): 91–103. denze osservate in numerosi al- 2-4 coppie, rispetto alle 6-7 del pale eoliche, ecc.) DOI: 10.1515/orhu-2018-0017 tri Paesi europei e dell’America 2010, ciò corrisponde a una dimi- del Nord. nuzione del 50 %! Durante questo periodo, il Sulla base di modelli dinamici tasso locale di estinzione nelle tre d’occupazione, la Stazione orni- zone di studio è almeno raddop- tologica ha stimato le tendenze piato, passando da 0,05-0,1 a 0,2, delle popolazioni svizzere di Falco mentre nel Giura settentrionale il pellegrino, in particolare la loro tasso di colonizzazione è crollato evoluzione a partire dal 2005. I da 0,3 a 0,1 e nelle altre due zone dati utilizzati provengono da tre non si è osservato alcun cambia- zone, seguite dettagliatamente mento. da gruppi di specialisti della spe- Gli autori ritengono che que- cie romandi e zurighesi: il sud-o- sti forti e recenti cali siano proba- vest del Paese (1960-2015), le bilmente dovuti a due fattori: la montagne del Giura settentrio- predazione da parte del Gufo re- nale e il Canton Zurigo (2002- ale e la persecuzione diretta e ille- 2015). gale da parte dell’uomo. Si so- Per gli ultimi anni questo stu- spetta inoltre che al declino del dio mostra purtroppo cali signifi- Falco pellegrino in Svizzera contri- Falco pellegrino (foto: Ralph Martin) 10
AVINEWS APRILE 2019: INCONTRO CON ... … Stefanie Pfefferli Esperta ornitologa, segnalatrice tardi altri corsi di botanica e di SI e naturalista a tutto campo, guida di escursioni. Stefanie Pfefferli dirige oggi il Durante il suo apprendistato centro didattico Buchwald sulla come fiorista Stefanie si guadagna natura a Ettiswil. qualcosa in più organizzando escursioni ornitologiche nei fine Alla domanda su cosa abbia de- settimana. In seguito si trasferisce stato il suo interesse per la natura in Germania come custode degli e l’avifauna, l’esperta ornitologa di uccelli su due piccolissime isole del campo di Wangen presso Olten mare di Wadden, per sei mesi deve rovistare tra i ricordi della ognuna: Scharhörn e Neuwerk. prima infanzia: era rimasta affasci- Quale unico abitante e senza ac- nata dalla Beccaccia in un libro per qua corrente in casa, sull’isola bambini sul bosco e già in prima Scharhörn, formata da dune, effet- elementare aveva spiegato a sua tua mappaggi di nidificanti, come madre, rimasta molto stupita, che pure censimenti di uccelli acquatici Stefanie Pfefferli (foto: Dennis Röseler) il coleottero che teneva in mano e… rifiuti! In questo periodo Stefa- era un cervo volante e quindi qual- nie si rende conto che vuole lavo- cosa di molto speciale. Stefanie rare nell’ambito ambientale e della Helgoland Stefanie lavora per due Oggi Stefanie dirige il centro di- entra molto presto a far parte protezione della natura. Il gufo di anni alla Stazione ornitologica dattico Buchwald sulla natura a Et- dell’associazione per la protezione palude, che allora al mattino le fa- dell’isola e presso la sede locale tiswil dove, con le sue profonde della natura del suo villaggio e già ceva visita regolarmente sulla rin- dell’associazione Jordsand. Alla conoscenze ornitologiche, il suo a 12 anni partecipa a campi e altri ghiera della sua capanna, è ancora stazione sull’isola ha la possibilità vasto sapere in altri ambiti natura- eventi del gruppo giovanile Eger- oggi il suo uccello preferito! di inanellare molti uccelli migratori. listici e le sue abilità pedagogiche kingen. In seguito, inizia a occu- Dopo uno stage nel centro Bir- Anche in Svizzera Stefanie ha colla- è esattamente al posto giusto. parsi più intensamente dell’osser- dlife Neeracherried e una forma- borato a centri d’inanellamento, vazione degli uccelli. A 15 anni fre- zione quale professionista ambien- ad esempio sul Col de Bretolet e quenta il corso di ornitologia di tale e della natura, è un’altra isola alla stazione MoDem al Wauwiler- campo di BirdLife Soletta e più del Mare del Nord ad attirarla: su moos. AVINEWS APRILE 2019: PERSONALE Novità sul personale Nella sezione Ricerca ecologica Julia Hatzl inizia invece il suo la- e della visualizzazione della migra- Alexander Grendelmeier si impe- stanno iniziando contemporanea- voro di dottorato nel progetto zione notturna sopra l’Europa. La gneranno quali dipendenti perma- mente due nuove tesi di dottorato: «Ecologia della diffusione delle base per queste analisi è costituita nenti della Stazione ornitologica. Benedetta Catitti ha effettuato il aquile reali alpine». Grazie all’im- da una grande quantità di dati rac- Entrambi occuperanno posizioni di suo lavoro di master nel progetto pegno profuso finora nel progetto, colti in oltre 100 stazioni radar in responsabilità all’interno del sul Nibbio reale, ci ha poi soste- conosce già bene sia il tema, sia il tutta Europa. «Gruppo bosco», di recente costi- nuto quale assistente di campo e perimetro di ricerca. Con Virginie Utzinger abbiamo tuzione. ora inizia la sua dissertazione nello Nell’ambito dello studio sulla potuto assumere una motivata col- Un cordiale benvenuto ai nuovi stesso progetto, con il tema «Ef- migrazione ha iniziato il suo inca- laboratrice che andrà a sostenere il collaboratori e che il nuovo lavoro fetti del periodo da nidiacei sulle rico post-doc di un anno il Raphaël team del centro di cura con un la- porti loro molte soddisfazioni! fasi seguenti della vita». Nussbaumer. Si occupa dell’analisi voro al 20 %. Karin Feller e il Da sinistra a destra: Benedetta Catitti, Julia Hatzl, Raphaël Nussbaumer, Karin Feller e Alexander Grendelmeier. 11
AVINEWS APRILE 2019: IN BREVE Lettura consigliata: Il comporta- Cambiamenti nella COSC mento degli uccelli d’Europa Pubblicato recentemente, «Le gati nel dettaglio in ogni capitolo, comportement des oiseaux d’Eu- per specie o gruppo di specie simili. rope» è una traduzione aggior- Ogni scheda di specie com- nata dell’omonimo libro in italiano, prende un testo introduttivo che uscito per la prima volta nel 2005, presenta in linea generale la biolo- e merita un posto in ogni biblio- gia e i comportamenti di 427 spe- teca ornitologica! Tradotto e pub- cie europee di uccelli, corredato da blicato da La Salamandre, in parte- illustrazioni che descrivono in ma- nariato con la Stazione ornitolo- niera precisa e didatticamente effi- gica, quest’opera unica e completa cace tecniche di caccia, corteggia- di 576 pagine entusiasmerà tutti menti, volo o nuoto, allevamento gli appassionati di ornitologia. dei piccoli, difesa del territorio, Magistralmente illustrato con modo di alimentarsi e diversi altri Franziska von Lerber e Dominik Thiel (foto sinistra: Tobias Dussex). più di 1800 disegni a matita o ac- comportamenti. quarello, questo libro è un eccel- Informazioni più ampie si tro- lente complemento alle guide per vano sul sito della nostra partner La Commissione scientifica della natura del Canton Berna e si oc- la determinazione degli uccelli. La Salamandre www.boutique.sa- Stazione ornitologica svizzera cupa di progetti di conservazione Permette di capire e contestualiz- lamandre.net, dove si può anche COSC si occupa di scegliere i temi delle specie e degli habitat. Il dr. zare i diversi comportamenti, spie- ordinare il libro per CHF 65.–. principali dell’attività scientifica, Dominik Thiel è il responsabile come pure della qualità dei pro- dell’Ufficio per la natura, la caccia getti scientifici della Stazione orni- e la pesca del Canton S. Gallo. tologica. È composta da membri Altri membri sono il prof. dr. del Consiglio di fondazione (indi- Lukas F. Keller* (presidente), il cati con *) e da altri specialisti con prof. dr. Bruno Baur, il dr. Kurt Bol- una profonda conoscenza del la- lmann*, il dr. Urs Leugger*, il prof. voro scientifico nel campo della ri- dr. Alexandre Roulin* e Corina cerca di base e/o con conoscenze Schiess. specifiche nel lavoro pratico. Con Ringraziamo Sarah Pearson per Sarah Pearson, lo scorso anno ha il suo impegno e siamo felici di po- lasciato la COSC un membro di ter contare in futuro sul supporto lunga data. professionale di Franziska von Ler- Al suo posto entrano due nuovi ber e Dominik Thiel. membri con molta esperienza pra- tica: Franziska von Lerber lavora nell’Ufficio per l’agricoltura e la IMPRESSUM Redazione: Sophie Jaquier Traduzione: Chiara Solari Collaborazione: Simon Birrer, Marcel Burkhardt, Roman Graf, Isabelle AGENDA Kaiser, Matthias Kestenholz, Livio Rey, Michael Schaad, Arno Schnei- der, Reto Spaar, Irene Schumacher, Judith Zellweger-Fischer. Tiratura: 4000 es. 1.5.-31.5.19 Concorso fotografico della Stazione ornitologica Edizioni: aprile, agosto e dicembre https://photo.vogelwarte.ch/fr/ ISSN: 2504-4087 (Ed. Online: 2504-4095) 23.5.-26.5.19 Festival della natura Carta: stampato su carta 100 % riciclata 26.5.19 Moostag, piana di Wauwil 7.6.19 Giornata mondiale dei rondoni 22.6.19 Incontro del Gruppo di lavoro Rondone, Langenthal BE Schweizerische Vogelwarte Tel. 041 462 97 00 Station ornithologique suisse Fax 041 462 97 10 Stazione ornitologica svizzera info@vogelwarte.ch Postkonto 60-2316-1 Staziun ornitologica svizra CH-6204 Sempach www.vogelwarte.ch IBAN CH47 0900 0000 6000 2316 1 12
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