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RISE Rivista Internazionale di Studi Europei Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO III | ANNO II LUGLIO 2016
Editor in Chief Vice-chief editor Guglielmo Trupiano Enrica Amaturo Sommario Vincenza Faraco Marisa Squillante Associated editors Teresa Boccia Mariano Bonavolontà Carmen Cioffi Stefano De Falco CITTÀ E TERRITORIO Francesca Dovetto Gabriella Duca Le nuove strategie europee per i Paolo Rotili cambiamenti climatici International Editorial Jorgen Vitting Andersen Isabella Martuscelli Board Francesco Saverio Coppola Chiara Corbo pg. 3 Antonio Corvino Carmen Costea Filippo de Rossi CITTÀ E TERRITORIO Pierre Ecochard Ana Falù Il Climate Change e l’Europa: Pier Paolo Forte Serge Galam inquadramento del fenomeno e dei Alessandro Giordani Massimo Marrelli fattori di rischio Milena Petters Melo Alberto Fortelli, Ferdinando Maria Musto Heike Munder Christian Nicolas pg. 7 Giovanni Polara Antonio Rapolla Ines Sanchez de Madariaga CITTÀ E TERRITORIO Massimo Squillante Matthias Vogt La sostenibilità al centro delle politiche Marco Zupi europee: l’eco-innovazione Local Editorial Board Antonio Acierno Roberta Capuano Mariarosalba Angrisani Anna Elvira Arnò pg. 15 Erminia Attaianese Amelia Bandini Barbara Bertoli CITTÀ E TERRITORIO Roberta Capuano Le 10 priorità di Juncker nella Commissione europea Flavia Cavaliere Bice Cavallo Giovanni Del Conte Enrica Rapolla Barbara Delle Donne Maria Esposito pg. 20 Loreta Ferravante Paola Fiorentino Veronica Giuliano CITTÀ E TERRITORIO Ettore Guerrera Valeria Maiorano Il GPP: la pubblica amministrazione in Giuseppina Mari Isabella Martuscelli soccorso dell’ambiente Mario Masciocchi Nicoletta Murru Pia Di Salvo Ferdinando Maria Musto pg. 26 Antonietta Maria Nisi Stefania Palmentieri Eva Panetti CITTÀ E TERRITORIO Valeria Paoletti Enrica Rapolla La fragilità del territorio Italiano Loredana Rivieccio Maria Scognamiglio Ferdinando Maria Musto Maria Camilla Spena pg. 30 Managing Director Enrica Rapolla Technical Editor Bice Cavallo CITTÀ E TERRITORIO Editorial Secretariat Gabriella Duca Stazione meteorologica LUPT di Pia Di Salvo Napoli centro: i dati dell’anno 2015 Editorial Producer and Promotion Manager Mariano Bonavolontà Alberto Fortelli, Pia di Salvo, Ferdinando Maria Art Direction Musto Valeria Pucci pg. 37 ISSN 2421-583X In copertina: © decorazioni del COP21 di Parigi. Anno II, Numero III © European Union , 2015/Source: EC - Audiovisual Service/ Newsletter tematica di luglio Photo: Silvère Gérard 01-31 luglio Le opinioni espresse in questa pubblicazione sono esclusivamente quelle degli autori. La Commissione non è responsabile dell’eventuale utilizzo delle informazioni contenute in tale pubblicazione. Questa pubblicazione è realizzata con il contributo dell’Unione europea.
IN T ERGOV ERNMEN TA L PA NEL ON climate change Le nuove strategie europee per i cambiamenti climatici di Isabella Martuscelli RISE NUMERO 1 | 2016 CITTÀ E TERRITORIO
CITTÀ E TERRITORIO Isabella Martuscelli L’impatto ambientale creato dalle attività umane con l’aumento della concentrazione atmosferica delle emissioni dei gas ha causato dei cambiamenti su Ricercatore presso il DiARC Dipartimento di scala globale, intensificando l’effetto serra naturale. Architettura, Università degli Studi di Napoli È oramai indiscutibile che i gas serra danneggiano Federico II l’ambiente, gli individui e le future generazioni e il tradizionale modello di sviluppo dipendente dal Abstract carbonio e dai combustibili tradizionali è da superare definitivamente. In order to minimize the effects of climate Nel mutato scenario globale, economico e change, the EU adopted new integrated ambientale, non si tratta più di politiche ambientali strategies in the field of energy and climate to in senso generico ma di misure specifiche finalizzate curb emissions of gases into the atmosphere al raggiungimento di obiettivi prestabiliti. as well as to stimulate growth through clean Secondo i vari rapporti presentati dall’IPCC technologies that are, at the same time, (Intergovernmental Panel on Climate Change) nel an opportunity for competitiveness and 1990, 1995, 2001 e 2007, i mutamenti climatici negli employment increase. ultimi 50 anni sono attribuibili prevalentemente alle attività umane in quanto il recente riscaldamento si è sviluppato in un intervallo molto più breve rispetto ai mutamenti climatici che si sono verificati dall’era preindustriale ed in quanto i fattori naturali 1 provocano un aumento del riscaldamento di 0,85°C. Nel rapporto del 2007, l’IPCC denunciava l’aumento dei rischi provocati dai cambiamenti climatici sostenendo la necessità di provvedere ad una crescita sostenibile nel medio e nel lungo periodo.2 Nel corso dell’ultimo ventennio gli eventi climatici estremi sono aumentati del 900% rispetto a quelli verificatisi dal 1970 al 1990 e la temperatura globale media sulla superficie del suolo e del mare è aumentata di 0,6° - 0,2° C 3. Il V° Rapporto IPCC sul clima è stato presentato a Copenaghen in Danimarca il 2 novembre 2014 e rappresenta uno dei maggiori approfondimenti sul tema dal 2007 4. Al V° Rapporto di valutazione (Fifth Assessment Report /AR5) dell’IPCC hanno contribuito tre Working Group ed un Synthesis Report. Il primo gruppo si occupa dei fenomeni fisici legati ai mutamenti climatici, il secondo dell’impatto del riscaldamento globale sui sistemi e individua le opzioni di adattamento naturali e della relativa vulnerabilità, il terzo ha il compito di dare pareri sui rimedi possibili al fine di tagliare le emissioni di CO2 (c.d. mitigation). 1 L’irraggiamento del sole produce solo lo 0,1° di aumento delle temperature. 2 V. “Climate Change 2001: Impacts, Adaptation & Vulnerability: Contribution of Working Group II to the Third Assessment Report of the IPCC”, IPCC 2001. 3 Nel periodo tra il 1984 ed il 2012 sono state re- gistrate le temperature più calde rispetto a molti decenni precedenti. 4 V. il V° Rapporto di valutazione (Fifth Assessment Report /AR5) dell’IPCC a cui hanno contribuito tre Wor- king Group ed un Synthesis Report.
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Gli effetti dei mutamenti climatici sono oramai visibili anche più efficiente come consumo energetico 7 mediante sulle condizioni meteorologiche regionali, sull’ambiente il ricorso al mercato delle quote di scambio (ETS che fisico, sugli ecosistemi, sull’economia e sulla società. rappresenta il principale strumento europeo per ridurre Siamo in presenza di un aumento della temperatura del le emissioni di gas serra nei settori energetico, industriale pianeta e un aumento della variabilità del clima, inoltre le e dell’aviazione e riguarda il 45% circa delle emissioni di precipitazioni in Europa sono aumentate sia come quantità gas serra dell’UE) e alla copertura anche di settori finora che come intensità con disastrose conseguenze sulla esclusi come i trasporti, agricoltura, edilizia e rifiuti. produzione di cibo, sulla disponibilità di acqua, con un impatto Ed infatti, entro il 2050 8 l’UE si è imposta l’obiettivo di già apprezzabile sulla salute umana e sul benessere globale. ridurre le emissioni dell’80-95% rispetto ai livelli registrati Se non si riuscirà a ridurre le emissioni di CO2 mediante nel 1990 mediante un periodo di transizione che prevede un’azione coordinata tra i vari Paesi che preveda una una prima tappa di riduzione delle emissioni del 40% entro riduzione drastica delle emissioni, le temperature il 2030 9 ed una seconda tappa di riduzione del 60% entro potrebbero aumentare per la fine di questo secolo di il 2040. cinque gradi rispetto ai livelli preindustriali. I risultati relativi alla riduzione delle emissioni sono “La maggior parte degli aspetti del cambiamento climatico sottoposti nel tempo a regolari monitoraggi dall’UE la perdureranno per parecchi secoli anche se le emissioni di quale fornisce altresì orientamenti strategici in caso di CO2 saranno fermate. Questo comporta un sostanziale necessità ed ogni paese è obbligato a presentare report di impegno multisecolare per il cambiamento climatico, verifica delle proprie emissioni. causato dalle emissioni di CO2 passate, presenti e future”5. In base al Pacchetto per il clima e l’energia 2020 è stato Inoltre, più elevata è la temperatura maggiore è il rischio adottato dai leader dell’UE nell’ottobre 2014 il Quadro di creare mutamenti irreversibili degli ecosistemi e di per il clima e l’energia 2030. determinare una grande distruttività degli eventi naturali, Il Quadro per il clima e l’energia 2030 fissa tre obiettivi, sebbene la vulnerabilità sarà differente nei diversi luoghi. vincolanti a livello UE, che sono il raggiungimento di una “A livello globale, l’oceano continuerà a riscaldarsi nel riduzione del 40% delle emissioni di gas a serra rispetto corso del XXI secolo. Il calore penetrerà dalla superficie ai livelli del 1990, l’aumento almeno al 27% della quota fin nell’oceano profondo e influenzerà la circolazione di consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili oceanica... e il tasso di innalzamento del livello del e, al contempo, un miglioramento del 27% dell’efficienza mare molto probabilmente supererà quello osservato energetica 10 entro il 2030. nel periodo 1971-2010 per effetto dell’aumento del Questi obiettivi sono stati definiti11 in un contesto riscaldamento degli oceani e dell’incremento della perdita coerente agli obiettivi individuati nella roadmap 2050 di massa dai ghiacciai e dalle calotte glaciali 6”. relativi al raggiungimento di un’economia competitiva Le strategie sul clima portate avanti dall’UE consistono nel a basse emissioni di carbonio e nel Libro Bianco sui raggiungimento di alcuni obiettivi per la riduzione delle trasporti12 ove si prevede per il 2030 una riduzione delle emissioni di gas serra progressivamente in un periodo che emissioni di gas serra del 20 % rispetto ai livelli registrati termina al 2050. nel 2008. A fine 2008, il Parlamento europeo ha emanato il Pacchetto Il Quadro, oltre a realizzare importanti benefici nel campo per il clima e l’energia in cui vi è particolare attenzione dell’ambiente e della salute ha come obiettivo anche quello anche agli effetti occupazionali relativi alla produzione di di costruire un mercato che distribuisca energia a costi energia da fonti rinnovabili. accessibili per tutti i consumatori, riduca la dipendenza Il Pacchetto contiene norme vincolanti per l’UE finalizzate a dell’UE dalle importazioni e che crei ulteriori opportunità raggiungere a livello europeo gli obiettivi in materia di clima di sviluppo e occupazione. ed energia per il 2020, tra cui la riduzione del 20% delle Sebbene si dovrà intervenire in tutti i settori più importanti emissioni di gas serra rispetto al 1990, l’aumento al 20% del che producono emissioni nell’area UE quali l’energia, ricorso all’energia da fonti rinnovabili, efficienza in termini di l’industria e i trasporti, l’edilizia, agricoltura, è evidente costo e efficacia nell’uso delle risorse, entro tale anno. sia che la quota di riduzione sarà diversa a seconda dei Gli obiettivi sul clima e l’energia sono stati stabiliti al fine di permettere all’UE di attuare le necessarie politiche di 7 Così come precisato in dettaglio nella “Low-carbon trasformazione mediante la realizzazione di un’economia roadmap” a basso consumo di carbone rispettosa del clima ed 8 L’obiettivo prefissato prevede unicamente riduzioni interne vale a dire senza il ricorso a crediti internazionali. 9 V. il Quadro per il clima e l’energia 2030. 5 V.V° Rapporto di valutazione IPCC. 10 V. Direttiva 2012/27 UE sull’efficienza energetica. 6 V. V° Rapporto di valutazione IPCC: “Il cambiamento 11 Anche in vista del nuovo Accordo internazionale sul climatico influenzerà i processi del ciclo del carbonio esacer- clima che entrerà in vigore dal 2020. bando in un certo senso l’aumento di CO2 in atmosfera (con- 12 Libro Bianco “Tabella di marcia verso uno spazio unico fidenza alta). L’ulteriore assorbimento di carbonio da parte europeo dei trasporti -Per una politica dei trasporti competitiva dell’oceano aumenterà l’acidificazione degli oceani.”. e sostenibile”. 5
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Uno screenshot dal video promozionale di European Energy Union. © European Union, 2015/Source: EC - Audiovisual Service vari settori sia che il ruolo principale è svolto, ai fini della globale l’impatto sull’occupazione per tale settore sarà riduzione di emissioni, dalle energie pulite. molto significativo 14. Ed infatti, il settore energia detiene il maggiore ruolo per Le energie rinnovabili rappresentano un importante la riduzione delle emissioni, tant’è che da solo potrebbe settore che incentiva importanti opportunità di sviluppo eliminare quasi del tutto le emissioni di CO2 entro il 2050. delle tecnologie esistenti e va indirettamente ad influire Secondo l’economista Nicholas Stern13, alla base delle sul Pil e sull’occupazione. scelte di politica economica va posta la comparazione dei Le norme del Pacchetto andranno ad aumentare l’autonomia prezzi sostenuti relativi ad esempio al petrolio e i costi energetica dell’UE abbassando la dipendenza dalle che la società dovrà sopportare, per produrre o utilizzare importazioni dell’energia, a creare occupazione, a rendere determinati beni. più competitivo il mercato europeo ma contribuiranno, L’approvvigionamento di energia elettrica dovrà avvenire altresì, a realizzare l’Unione dell’energia europea 15. da fonti rinnovabili, (eoliche, solari, idriche, biomassa, Recentemente è stata aperta dalla Commissione europea centrali nucleari, etc.). una fase di consultazione che preveda l’emanazione di una I combustibili fossili nel campo dei trasporti e del nuova direttiva per il periodo 2020-2030 sulle energie riscaldamento potranno essere sostituiti dall’energia rinnovabili, la cui emanazione è prevista a fine del 2016 per elettrica e da fonti rinnovabili, almeno parzialmente. rivalutare la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica Inevitabilmente questo comporterà una modifica nei alla luce degli obiettivi di efficienza energetica al 2030. 16 sistemi di produzione, oltre che nei comportamenti Ad aprile di quest’anno l’Ipcc ha approvato per la fine di consumo, che avrà un impatto significativo anche sul dell’anno l’inizio dei preparativi per il prossimo Rapporto mercato del lavoro e sull’occupazione poiché è evidente AR6 2020/2021 che si avvarrà dei contributi dei tre dei che le condizioni climatiche hanno un impatto sull’attività gruppi di lavoro e del Rapporto di Sintesi nel 2022. economica e produttiva e, pertanto, sull’occupazione. L’investimento necessario per effettuare la transizione fino I settori economici più sensibili ai cambiamenti climatici al 2050 si stima che sarà di ulteriori 270 miliardi di euro. vale a dire l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca, il turismo, la sanità, il settore finanziario nonché le infrastrutture In copertina: la copertina del Climate change 2014 ed il settore energetico il quale contribuisce per circa il Synthesis report (IPCC). 70% all’immissione nell’atmosfera di gas a effetto serra. In tale ultimo settore, le scelte produttive e di consumo dell’energia sono legate alle condizioni climatiche sia dei 14 Studio pubblicato nel 2007 a cura Social Development vari paesi che dei vari periodi stagionali, incidendo così sul Agency e Confederazione europea sindacati. dato occupazionale, implicando cambiamenti significativi 15 Nel 2015, la Commissione europea ha presentato un della forza lavoro richiesta. Pacchetto di proposte in materia energetica tra cui un sistema Pertanto, con l’innalzamento dei livelli di riscaldamento di governance c.d. “European Energy Union” che costituisce uno strumento di risoluzione dei problemi relativi ai costi dell’e- 13 N. Stern, “The economics of climate change: The Stern nergia elettrica in campo industriale. Review, Cambridge University Press”, 2007. 16 V. ec.europa.eu/energy. 6
Il Climate Change e l’Europa: inquadramento del fenomeno e dei fattori di rischio di Alberto Fortelli e Ferdinando Maria Musto RISE NUMERO III | 2016 CITTÀ E TERRITORIO
CITTÀ E TERRITORIO Alberto Fortelli 1 I fenomeni del Global Warming e del Climate Change Ingegnere idraulico Il “Global Warming” è il processo di incremento del contenuto di energia termica presente negli strati inferiori dell’atmosfera terrestre. Dal punto di vista Ferdinando Maria Musto fisico, esso si manifesta attraverso la misurazione di temperature anomalmente elevate. Il Climate Change è, invece, l’insieme delle fenomenologie Co-Direttore del Coordinamento di Settore a scala planetaria che si manifestano a motivo Aree rurali e assetto del territorio dell’incremento termico dell’atmosfera terrestre. Non Centro Europe Direct LUPT Università degli è possibile produrre un elenco dettagliato ed esaustivo Studi di Napoli Federico II di queste ultime, sia per la moltitudine delle stesse, sia perché molte di esse sono in correlazione tra di loro e in Abstract parte si sovrappongono e si fondono.Volendo riportare alcuni dei maggiori processi ascrivibili al Climate Change The Climate Change is the most important possiamo citare i cambiamenti dei regimi pluviometrici in process on a planetary scale that affects the vaste aree, sia in termini di incremento che di decremento Earth, due to its capacity to penetrate into delle precipitazioni, l’aumento di frequenza dei fenomeni every context of the animal and vegetable reign estremi quali cicloni tropicali, tornado, sistemi convettivi and, therefore, to affect life of Man. a mesoscala nelle aree geografiche sede abituale di The Climate Change is a direct result of questi fenomeni ma anche la loro comparsa in aree per Global Warming, a physical modification of le quali essi erano del tutto sconosciuti. thermal status of Earth atmosphere, able to A tali modificazioni si associano processi di sub- put in motion most of the dynamics of Climate tropicalizzazione del Clima, di desertificazione, di modification. riduzione dell’estensione dei ghiacciai montani, e così via. Every year, in every part of the world, huge and Comun denominatore a tutti questi processi è not quantifiable damages are caused, directly la capacità di condizionare negativamente la vita or indirectly, by meteorological phenomena dell’Uomo e degli ecosistemi naturali, mettendo alla attributable to Global Warming: floods and prova la loro capacità di adattamento al cambiamento flash floods, hurricanes, tornado, drought, heat e causando danni economici immensi, talora di non waves and so on. In this contest, Europe is to immediata individuazione e quantificabilità. consider a focus area, being particularly and strongly affected by these phenomena. From this derives the importance to go on studying 1.1 Il Global Warming: realtà o creazione global warming processes, to better understand mediatica? and forecast these extreme phenomena, but also adding to the scientific attention another L’andamento termometrico dell’ultimo secolo è stato kind of relevant processes, able to injure human caratterizzato da una quasi ininterrotta risalita delle health, the ones of Local Heating in urban areas. temperature: tale trend, per la costanza mostrata nel corso dei decenni, ha assunto il rango di processo di tipo climatologico (vedi Figura 1). Anche i dati più recenti, relativi al 1° quadrimestre 2016, confermano questo orientamento al riscaldamento, seppur con una serie di particolarità meritevoli di essere interpretate (vedi Figura 2) Un processo di evoluzione delle condizioni meteorologiche per poter essere definito di tipo climatico deve svilupparsi su almeno 30 anni consecutivi: in altri termini, l’occorrenza, per esempio, di un periodo di 10 anni con temperature superiori alla norma, lo si deve considerare una “normale” oscillazione meteorologica; se tale anomalia si protrae, invece, per oltre 30 anni, essa può essere considerata una effettiva forma di modificazione climatica. Allo stato attuale non esiste uniformità di veduta tra
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Figura 1: diagramma dell’andamento termico a scala planetaria dal 1880 ad oggi, generato mediando i valori relativi alle terre emerse e quelli relativi agli strati superficiali delle masse oceaniche. Dopo il minimo termico avvenuto intorno al 1910, e ad eccezione di una fase con comportamento irregolare tra il 1940 ed il 1975, il trend è stato sempre al rialzo, in maniera più marcata dalla metà degli anni ’70 (Fonte: NOAA). i vari ricercatori del settore, che si dividono tra quelli petrolio e gas) nella produzione di energia, nel trasporto, che ritengono che il Global Warming sia un processo nell’industria e nell’uso domestico (CO2); fondamentalmente dettato da dinamiche planetarie che • l’agricoltura (CH4) e le modifiche della destinazione avvengono nel nostro sistema solare, con ruolo di maggiore dei suoli; importanza svolto dal Sole, (Mazzarella A., 2009) e quelli • la messa a discarica dei rifiuti (CH4); che invece individuano una quasi esclusiva responsabilità • l’utilizzo dei gas fluorurati di origine industriale. dell’Uomo attraverso le sue attività (ricercatori impegnati L’incremento delle temperature dell’atmosfera fa si che nelle attività dell’IPCC). quest’ultima possa contenere un maggiore tenore di Il fattore antropico agisce attraverso l’incremento della vapore acqueo, il più importante gas a effetto serra naturale concentrazione dei gas a effetto serra indotto dalle attività presente in atmosfera. Esso possiede una capacità di umane. Le principali fonti di tali gas sono (http://climate. limitare la dispersione radiativa ad onda lunga emessa dalla nasa.gov/causes): superficie terrestre nettamente superiore alla somma di • la combustione di carburanti fossili (carbone, tutte quelle relative agli altri gas a effetto serra. Figura 2: carta planetaria relativa agli scarti termici tra i valori medi su base trentennale (1981-2010) e quelli misurati nel primo quadrimestre 2016: si nota la larga prevalenza delle aree con colorazione rosso scuro alle alte latitudini dell’emisfero boreale mentre una situazione opposta interessa le elevate latitudini di quello boreale, a conferma della complessità del sistema terrestre (Fonte NOAA). 9
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Infografica dal sito http://climate.nasa.gov/causes/ L’effetto serra consiste nella capacità del sistema “Terra/ settore forestale, sulla produzione energetica, sul turismo Atmosfera terrestre” di limitare la dispersione termica e sulle infrastrutture in generale. radiativa grazie alla proprietà dell’atmosfera di essere Tra le regioni europee particolarmente vulnerabili ai trasparente alla radiazione proveniente dal Sole (onda cambiamenti climatici si annoverano: corta) e parzialmente opaca nei confronti di quella • l’Europa meridionale e il bacino mediterraneo (a causa riemessa dalla superficie terrestre (onda lunga). dell’aumento di frequenza delle ondate di calore e delle L’effetto serra, spesso considerato un nemico dell’Uomo, fasi siccitose); è, al contrario, il processo che rende possibile la vita sul • le aree montuose (a causa dell’aumento dello pianeta Terra: in sua assenza le temperature sarebbero scioglimento della neve e del ghiaccio); gelide nella parte in ombra e insostenibilmente calde nella • le zone costiere, i delta e le pianure alluvionali (a causa porzione esposta ai raggi solari, con un valore medio della degli aumenti del livello del mare e delle crescenti piogge temperatura planetaria molto basso, prossimo ai -20°C. intense, alluvioni e tempeste); Il nemico dell’Uomo non è quindi l’effetto serra ma la sua • l’estremo nord Europa e l’Artico (a causa delle intensificazione: un più marcato effetto serra si traduce in temperature in aumento e dei ghiacciai in scioglimento). una riduzione della radiazione infrarossa (termica) che si Anche l’Italia, analizzando i dati degli ultimi anni, sta disperde nello spazio alla quale si associa un incremento risentendo delle conseguenze del Cambiamento della temperatura atmosferica. Climatico. Esistono ambienti nei quali le conseguenze Tutto ciò dimostra la complessità delle dinamiche risultano particolarmente negative; tra di essi possiamo radiative che avvengono quando il sistema “Terra/ citare l’ambiente alpino, sia di alta montagna che di valle, atmosfera terrestre” viene investito dalla radiazione solare che risente dell’incremento delle temperature in quota, il incidente, tanto da rendere difficoltoso attribuire un peso bacino del fiume Po e le aree del sud Italia affette da forme percentuale al fattore naturale o a quello antropico. di incipiente desertificazione. In Italia, la vulnerabilità al Cambiamento Climatico dipende, 2 Il Climate Change in Europa: contesto principalmente, dai seguenti fattori: territoriale ad elevata vulnerabilità -- aumento di intensità e frequenza delle ondate di calore (heat waves) di origine nord-africana; I cambiamenti climatici esercitano una pressione sugli -- sviluppo di processi di Local Warming che si sommano ecosistemi terrestri. Tali cambiamenti sono orientati a quelli di Global Warming; verso un generale incremento termico le cui conseguenze -- elevata probabilità di sviluppo di sistemi meteorologici consistono, in larga prevalenza, in spostamenti verso nord a grande contenuto energetico, capaci di apportare ingenti (nell’emisfero boreale) di molteplici specie vegetali e animali, quantitativi di pioggia; con un impatto mediamente negativo sull’agricoltura, sul -- elevata fragilità del territorio, dovuta a concomitanti 10
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO fattori morfologici, idrologici, geologici, geomorfologici e dedicare un sempre maggiore spazio all’informazione pedologici; meteorologica in generale e a quella dei fenomeni -- utilizzazione di criteri di insediamento urbanistico estremi in particolare. Alcune terminologie, ancorché non che evidenziano una inconsapevolezza del rischio da essi strettamente scientifiche, hanno invaso i media: si pensi indotto; alle “bombe d’acqua”(wet downburst), le “alluvioni lampo” -- presenza di retroazioni (feedback) positive nelle (flash flood) , le colate detritiche rapide (debris flow), tutti variazioni osservabili nelle forzanti meteo-idrologiche. fenomeni aventi la capacità di coinvolgere l’Uomo e le sue opere, causando danni, talora estremi. 2.1 Il Climate Change in area mediterranea: Le tragiche alluvioni a scala locale di Sarno (anno 1998 - incremento di frequenza ed intensità dei fenomeni di 159 vittime) e di Ischia (anno 2006 – 4 vittime) (Esposito et al., 2015) sono rappresentative della coazione di tipo alluvionale a rapida insorgenza. fenomeni precipitativi di rilevante entità con le peculiarità L’area mediterranea è una zona di transizione tra tre vasti geo-litologiche dei luoghi interessati (nel caso di specie, comparti geografici, ciascuno di essi caratterizzato da ben presenza di terreni piroclastici) mentre le alluvioni definite peculiarità meteo-climatiche – Mazzarella (2011, p.187): Genova del novembre 2011 (6 vittime) e ottobre 2014 - il continente africano; sono la rappresentazione di come un evento meteorico Figure 3 - 4: anomalie dell’andamento termico a scala globale ed europea (terre emerse): i diagrammi mostrano che a scala europea l’eccedenza termica assume maggiore consistenza, con un numero maggiore di anni in cui si supera il valore soglia di 1°C. - l’Oceano Atlantico - le vaste pianure dell’Europa orientale. Questa posizione fa si che l’area mediterranea risulti particolarmente esposta alle conseguenze del cambiamento climatico, in un quadro generale di estrema complessità. I dati forniti dal NOAA evidenziano che il riscaldamento per il continente europeo è più marcato rispetto a quello misurato a scala globale, con evidenze di particolare rilievo proprio in area mediterranea. La naturale conseguenza di questo quadro è una destabilizzazione del comportamento meteorologico, con aumento della frequenza e della intensità dei fenomeni estremi. Basti pensare ai fenomeni alluvionali degli ultimi 10 anni, che hanno coinvolto il territorio italiano (Calabria, Emilia Figura 5: un violento nubifragio sta per abbattersi su Napoli il Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana), coesistenti, e giorno 12/10/2012: nel giro di 10 minuti cadranno oltre 20 mm talora in sovrapposizione, con forme iniziali di desertificazione di pioggia (pari a 20000 m3 di acqua per ogni km2), causando in alcune aree geografiche, in particolare del sud Italia. danni e gravi disagi per la popolazione (dato relativo alla stazione meteo L.U.P.T. - http://www.lupt.unina.it/meteo/) I mass media, sotto la spinta del grande interesse che esiste nei confronti di queste fenomenologie, hanno dovuto 11
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Figura 6: strade di Genova durante un nubifragio, invase da una crescente ondata di piena, con il livello idrico che ha già raggiunto 40 cm circa. estremamente intenso possa trasformarsi in catastrofe per aliquota di energia, di tipo latente, è quella responsabile l’interazione con un territorio non più in grado di gestire dei fenomeni meteorologici più intensi che avvengono adeguatamente, dal punto di vista idrologico, gli apporti sulla superficie terrestre: gli uragani, i tornado, i temporali pluviali caduti al suolo. Nel caso di Genova, risulta di e, di conseguenza, le precipitazioni piovose estremamente immediata evidenza che le modifiche apportate dall’Uomo intense che possono riversarsi al suolo in brevi intervalli sul territorio siano la principale causa del disastro. di tempo. La vulnerabilità del paese sta subendo, quindi, rilevanti L’acqua per passare dallo stato liquido allo stato gassoso cambiamenti, soprattutto nei confronti degli eventi che si (evaporazione) necessita di una grande quantità di estrinsecano su scale temporali ridotte. A ciò concorrono energia, quella stessa energia che si “libera” quando il anche le modalità con le quali l’espansione urbana si è vapor acqueo torna allo stato liquido (condensazione). sviluppata, con consistenti occupazioni di aree prima Una massa di aria molto calda e umida contiene grandi disponibili per l’invaso dei volumi di piena e il progressivo aliquote di energia latente ma,comunque,immediatamente abbandono della funzione di manutenzione e presidio del disponibile per alimentare i processi termodinamici che territorio (ANCE/CRESME 2012). portano allo sviluppo dei cumulonembi, l’unico genere I cambiamenti climatici in atto, come già visto, agiscono su due di nubi in grado di generare i temporali, e in alcune elementi essenziali del clima: le temperature atmosferiche e situazioni particolari, i nubifragi. le precipitazioni, queste ultime in soluzione più diversificata Il riscaldamento globale, quindi, può essere identificato e con diversa incidenza su aree geografiche diverse. quale elemento alla base dell’incremento, sia in termini L’aumento delle temperature corrisponde ad un aumento di frequenza che di intensità, dei fenomeni pluviometrici dell’energia presente nella Troposfera, la parte più interna di grande intensità. Questi ultimi inducono fenomeni di dell’atmosfera, quella che dalla superficie terrestre si dissesto estremamente diversificati in funzione delle estende sino a circa 12.000 m di quota. caratteristiche geo-morfo-litologiche e dimensionali dei I fenomeni meteorologici di estrema violenza sono bacini interessati dagli eventi meteorici estremi. sempre la manifestazione tangibile di una concentrazione Quanto sopra riportato emerge chiaramente dai recenti di questo surplus energetico in corrispondenza di aree risultati di ricerca scientifica in ambito internazionale; geografiche di limitata estensione. Il concetto fisico è in essi viene evidenziata la necessità che lo studio evidente: nell’atmosfera è presente energia diffusa, in dell’impatto dei cambiamenti climatici sia condotto parte misurabile direttamente (energia termica sensibile analizzando e considerando l’ambiente quale sistema o calore), in parte desumibile dai valori dell’umidità complesso ed articolato, nel quale ogni componente è in presente sotto forma di vapor acqueo. Questa seconda intima correlazione con le altre. 12
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Figure 7-8: profondi vortici ciclonici investono il Mediterraneo centro-occidentale, apportando venti di tempesta su vaste aree (Figura 7: Fonte EUMETSAT – European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites; Figura 8: Fonte C.N.M.C.A. – Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica). E’ necessario, pertanto, affiancare allo studio del clima estesi, arature più profonde, rimodellazione sistematica l’analisi dei cambiamenti d’uso del suolo, dei versanti, delle dei versanti, abbandono di aree coltivate) induce impatti aste fluviali e dell’assetto urbano. Occorre analizzare il significativi sui territori interessati, con predisposizione sistema congiunto clima-idrologia-geologia, includendo alla franosità, superficiale e profonda, e a diversi negli studi di impatto l’analisi del cambiamento idrologico, fenomeni erosivi. ossia il cambiamento del sistema che fa da tramite tra le Il modello insediativo dispersivo che si è imposto nel sollecitazioni climatiche e i fenomeni di dissesto. nostro paese dagli anni ’70 dello scorso secolo, facilitato Ciò richiede un approccio intersettoriale di sintesi, in dalla progressiva perdita di ruolo della pianificazione, ha linea con i recenti orientamenti della comunità scientifica favorito un aumento dello sprawl urbano (o dispersione internazionale sulle istanze emergenti a livello globale per urbana) a scapito di una pianificazione territoriale la decade scientifica 2013-2022. sostenibile. La dispersione urbana, che rappresenta una I cambiamenti climatici e idrologici rendono necessaria rapida e disordinata crescita dell’area metropolitana nelle ed indifferibile una rianalisi tecnico-ingegneristica di zone periferiche a bassa densità abitativa, determina diversi tutte quelle opere chiamate a gestire, immagazzinare o a effetti, tutti nefasti in termini di gestibilità ecocompatibile regimentare gli apporti meteorici (invasi artificiali, canali del territorio. di scolmamento, dighe, ecc.) al fine di apportare, nel L’impermeabilizzazione del suolo introdotta dall’espansione minor tempo possibile, tutti gli adeguamenti tecnicamente delle aree urbane rappresenta la principale causa di praticabili e, in ogni caso, rideterminare i livelli di rischio degrado del suolo in Europa, in quanto comporta un rischio esistenti alla luce dei valori di accumulo pluviometrico accresciuto di inondazioni, contribuisce al riscaldamento osservati negli ultimi 10 anni. globale, minaccia la biodiversità; essa suscita particolare preoccupazione poiché vengono ad essere ricoperti terreni 2.2 Eventi idrogeologici recenti in Italia: evidenze di agricoli fertili e aree naturali e semi-naturali, contribuendo cambiamenti climatici e ambientali. alla progressiva e sistematica distruzione del paesaggio rurale (Pileri e Granata, 2012). Negli ultimi 60 anni l’Italia ha assistito ad un cambiamento Poiché una misura del rischio idrologico è data dal prodotto idrologico di notevole rilevanza. La trasformazione della probabilità degli eventi per la vulnerabilità degli elementi dell’uso del suolo, infatti, interagisce con le precipitazioni a rischio, è di immediata evidenza come la congiuntura di una di grande intensità, generando una modifica della risposta maggiore frequenza degli eventi combinata ad una maggiore idrologica (Brath al., 2006). L’impatto maggiore è dovuto vulnerabilità del territorio possa indurre eventi calamitosi, il ad interventi antropici lungo le aste fluviali e, in particolare, più delle volte verificatisi in zone di cui era nota la condizione all’urbanizzazione che ha ridotto localmente lo spazio di di rischio idrogeologico elevato. espansione naturale degli alvei. Il Ministero dell’Ambiente e dalla Tutela del Territorio e del La modifica delle pratiche agricole e forestali (campi più Mare rende noto che le aree ad elevata criticità idrogeologica 13
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO interessano il 9,6% circa della superficie territoriale del paese questo, seppur “irrisorio”, grado centigrado può esercitare in (oltre 29500 km2, e l’82% dei comuni italiani (6631 comuni). termini di possibilità di insediamento e di corretto sviluppo Dalla superficie esposta a elevata criticità idrogeologica, di specifiche colture agricole, con ripercussioni significative si stima che la popolazione potenzialmente esposta a sulle economie a scala locale. rischio sia pari a 5,8 milioni di persone (il 10% circa della Per il comparto mediterraneo, area climatica di transizione popolazione nazionale), e gli edifici interessati siano circa tra il clima oceanico tipico dell’Europa centrale e quello 1,3 milioni. Questi dati evidenziano una situazione critica tropicale della parte settentrionale del continente africano, e che, purtroppo, data l’assenza di iniziative concrete volte strutturalmente esposto, quindi, ad una spiccata incostanza a contrastare le fenomenologie descritte, è destinata a meteorologica, i fenomeni di maggior rilievo introdotti dal protrarsi e ad aggravarsi nei prossimi anni. Global Warming sono le alluvioni lampo. La storia recente italiana ha proposto, purtroppo, numerose Il grande numero di vittime e i danni enormi causati, evidenze di criticità territoriale in termini di dissesto impongono di individuare efficaci strategie di difesa, idrogeologico. Gli eventi più recenti sono occorsi nel 2011 consistenti non solo nella realizzazione di nuove opere e nel 2012, con effetti drammatici in Liguria, in Toscana e in di regimentazione delle acque meteoriche ma, anche e Sicilia (Silvestro et al. 2012). soprattutto, nella implementazione di sistemi di Early Warning, capaci di monitorare in tempo reale l’evoluzione dei 3 Politiche UE di mitigazione del rischio fenomeni pluviometrici di grande intensità, consentendo ai derivante dal Global Warming cittadini presenti nelle aree a rischio di potersi trasferire in aree sicure, fuori dai prevedibili percorsi dei flussi idrici In accordo con l’orientamento scientifico prevalente, l’Unione di piena. Europea ha preso in carico l’obiettivo del contenimento del Global Warming. La strada per conseguire questo risultato è stata individuata nella riduzione delle emissioni di gas a effetto Bibliografia serra, da perseguire tramite: Di Baldassarre G., A. Castellarin, A. Brath • il miglioramento continuo dell’efficienza energetica di (2006): Relationships between statistics of rainfall extremes un’ampia serie di attrezzature ed elettrodomestici; and mean annual precipitation: an application for design- • l’obbligo di un maggiore utilizzo di fonti energetiche storm estimation in northern central Italy, Hydrology and rinnovabili, quali quelle eoliche, solari, idriche e la biomassa, Earth System Sciences, 10, 589–601 e di carburanti rinnovabili nel settore dei trasporti, quali i Esposito L., Fortelli A., Pasculli A. (2015). EVENTI biocarburanti; METEOROLOGICI E STABILITA’ DEL TERRITORIO – • il sostegno allo sviluppo delle tecnologie per la cattura e Aracne editrice S.r.l., p. 284 lo stoccaggio del carbonio per intrappolare e immagazzinare la Mazzarella A., Fortelli A. (2011). ELEMENTI DI CO2 emessa dalle centrali elettriche e da altri grandi impianti; METEOROLOGIA E CLIMATOLOGIA – Aracne Editrice • l’intervento tramite il sistema di scambio delle quote di S.r.l. , p. 178. emissioni (ETS UE), lo strumento chiave dell’UE per la riduzione Pileri P., Granata E. (2012). AMOR LOCI – SUOLO, delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dall’industria. AMBIENTE E CULTURA – Libreria Cortina Editore Mazzarella A. (2009): Sun-climate linkage now confirmed - Conclusioni Energy & Environment, 20, 123-130, 2009. Il Cambiamento Climatico è un fenomeno con il quale stiamo convivendo e con il quale, anche in futuro, dovremo necessariamente confrontarci. SITOGRAFIA L’Uomo è in grado di gestire in maniera tranquilla le oscillazioni termiche, anche di diversi gradi centigradi, tramite http://www.ncdc.noaa.gov/climate-monitoring l’abbigliamento o il condizionamento degli ambienti interni. http://www.lupt.unina.it/meteo/ Queste oscillazioni le sperimentiamo nel corso di tutto http://www.meteo.unina.it l’anno, a motivo dell’avvicendarsi dei sistemi meteorologici http://climate.nasa.gov/causes associati all’arrivo di masse di aria calda o fredda (fronti caldi o freddi). Quando si quantifica il Global Warming (vedi In copertina: Energy Union and Climate, © European diagrammi ad inizio lavoro) si parla di variazioni termiche di Union , 2015 / Source: EC - Audiovisual Service / 1°C nell’arco temporale di 100 anni, valore che possiamo Photo: Cristof Echard considerare irrisorio in confronto alle oscillazioni termiche su base meteorologica. A differenza dell’Uomo, gli ecosistemi terrestri sono nettamente più sensibili alle variazioni termiche “medie”: sul comparto europeo 1°C di differenza, in termini geoclimatici, corrisponde, mediamente, a circa 200 km di differenza di latitudine. E’ allora evidente l’influenza che 14
La sostenibilità al centro delle politiche europee: l’eco-innovazione Roberta Capuano RISE NUMERO III | 2016 CITTÀ E TERRITORIO
CITTÀ E TERRITORIO Roberta Capuano Le politiche ambientali in Europa hanno avuto un notevole sviluppo, dal lontano 1972, anno in cui i Capi di Stato e di governo europei, all’indomani della Componente del Coordinamento di settore prima conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente, per Ricerca e sviluppo hanno ravvisato la necessità di formulare una Centro Europe Direct LUPT Università degli politica comunitaria in materia di ambiente che Studi di Napoli Federico II accompagnasse l’espansione economica; l’anno successivo venne adottato il Primo Programma Abstract d’Azione Ambientale. Le politiche hanno assunto un’importanza fondamentale nel determinare Environmental policies have widened their miglioramenti dello stato del nostro ambiente. In boundaries, gathering the new concept of proposito, nel corso degli anni, è stato adottato sustainability, due to the needs of progress and un numero cospicuo di atti giuridici in materia development. Sustainable development means ambientale: già nel 1987, l’Atto Unico europeo the satisfaction of the current generations’ ha introdotto un nuovo titolo “Ambiente” che ha needs, without compromising the capacity for gettato la base giuridica per una politica ambientale the future generations to satisfy their own needs; comune allo scopo di tutelare e salvaguardare la that reflects a better quality of life, now and in qualità dell’ambiente, proteggere la salute umana the future. This development’s idea entices a e garantire un uso razionale delle risorse naturali. particular vision of the progress, including short Successivamente, nel 1993, il Trattato Maastricht ha and long term objectives to achieve through ufficializzato il settore ambiente all’interno della local and global interventions, and embracing politica unionale, attraverso l’introduzione della social, economic and environmental issues, procedura di codecisione e con la regola generale meant as interdependent and inseparable del voto a maggioranza qualificata in seno al elements of the human progress. This situation Consiglio. Una svolta importante, che ha rafforzato forces a transformation of the European l’impegno europeo in materia ambientale, è stata economy through incentives for the research, quella del Trattato di Amsterdam; è stato stabilito the introduction of eco-innovations into the l’obbligo di inserire la tutela ambientale ad market and consumers sensitisation. The shift integrazione di tutte le politiche settoriali dell’Ue towards a greener economy implies the ability al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Dieci to innovate production and consumption anni dopo, nel Trattato di Lisbona, si comincia a cycles but also culture and lifestyle, through the parlare del problema dei cambiamenti climatici development and the implementation of eco- e dello sviluppo sostenibile come obiettivo da innovation. Indeed, eco-innovation takes into aggiungere e perseguire nell’ambito delle relazioni account the economic, social and environmental con i paesi terzi1. dimensions as basilar components for the Sviluppo sostenibile significa riuscire a soddisfare sustainable development. i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri, quindi una migliore qualità della vita per tutti, ora e per le generazioni future. Questa idea di sviluppo contempla una visione del progresso che ingloba obiettivi immediati e a lungo termine, attraverso interventi locali e globali, includendo le questioni sociali, economiche e ambientali come elementi inscindibili e interdipendenti del progresso umano. Il passaggio dai temi tradizionali, tutela delle specie a rischio, qualità dell’aria e dell’acqua, per citare degli esempi, alla rilevanza che attualmente è posta sulla necessità di un approccio integrato delle diverse politiche, sottolinea da un lato l’evoluzione della politica ambientale dell’Ue e dall’altro la dimensione globale delle tematiche che ha ad oggetto. Tale percorso evolutivo ha segnato, quindi, 1 http://www.europarl.europa.eu/
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO lo spostamento del focus da una politica di risanamento innovazione, poiché essa considera sia la dimensione a strategie coordinate e condivise di prevenzione del economica, che le dimensioni sociale e ambientale come deterioramento ambientale2. componenti imprescindibili dello sviluppo sostenibile. Inoltre, la legislazione ambientale si ripercuote in molti Per eco-innovazione si intende 4. economiche. Resta comunque complicato attuare la La definizione di eco-innovazione raccoglie tutte le forme consistente normativa che le politiche europee hanno di innovazione, non solo tecnologica, che si tramutano stabilito in materia ambientale. in opportunità commerciali e in benefici all’ambiente. La strategia Europa 2020 sottolinea la centralità della L’eco-innovazione riguarda il modo in cui le risorse politica ambientale per il raggiungimento degli obiettivi naturali vengono usate e i modelli di produzione e di generali di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva consumo, e va a braccetto con i concetti di eco-efficienza che mira alla costruzione di un’Europa con un’economia e di eco-industrie. L’eco-innovazione incoraggia le knowledge based ed efficiente per quanto attiene all’uso soluzioni rispettose dell’ambiente per attirare una nuova delle risorse. Ciò vuol dire innanzitutto creare una generazione di attività manifatturiere e di servizi ad complementarità tra i settori ambientale ed economico: alta tecnologia, favorendo le soluzioni che minimizzino la promozione di un’economia più verde, con un uso più i flussi di materiali e di energia, modificando prodotti efficiente delle risorse, tiene sotto controllo il rischio e metodi di produzione e aumentando il vantaggio ambientale, e, al contempo, favorisce l’ingresso nel competitivo; la diffusione e l’impulso di soluzioni nuove mercato di nuove tecnologie ecosostenibili che di fatto risultano indispensabili per dare slancio alle potenzialità creano occupazione, rafforzano la competitività delle dei benefici economici, mediante riduzione dei costi, imprese e rilanciano l’economia3. innovazione, ingresso nei mercati internazionali, Una mossa davvero intelligente è quella di creare accrescimento della competitività europea, creazione di deterrenti e incentivi che convincano imprenditori e nuovo lavoro per profili altamente qualificati. consumatori a preferire produzioni e prodotti più green, Elementi rilevanti per l’eco-innovazione sono: come la possibilità di avvalersi di imposte e sussidi; i • lo sviluppo di tecnologie low carbon ad alta vertici europei mirano in questo modo ad eliminare efficienza energetica nei processi industriali e nella progressivamente i sostegni alle industrie, ma anche organizzazione del territorio e delle città; ai trasporti, all’agricoltura e all’energia, che persistono • l’utilizzo di processi di produzione a basso impatto nell’uso di prodotti e processi inquinanti. Il fine ultimo ambientale minimizzando il consumo di risorse; non è solo quello dell’attuazione delle politiche ma • l’utilizzo di materie prime rinnovabili, nella fare in modo che la sostenibilità diventi il principio produzione di beni materiali, come le biomasse e le guida delle scelte quotidiane di ogni singolo individuo nuove risorse agro-industriali, che permettono la e, di conseguenza, delineare il modo in cui le decisioni preparazione di prodotti riciclabili o biodegradabili; cruciali, sia economiche che politiche, debbano essere • lo sviluppo di metodi e strumenti per la valutazione prese; si mira quindi ad un profondo cambiamento quantitativa degli impatti ambientali indotti dalle culturale tale da incidere a tutto tondo sulla vita dei tecnologie e dai prodotti innovativi. cittadini. L’esigenza di coordinare la tutela dell’ambiente • L’eco-innovazione può presentare diverse e il rafforzamento della competitività pone le politiche sfaccettature dividendosi in differenti tipologie : 5 ambientali in una posizione privilegiata in grado, se • l’eco-innovazione di processo, che promuove lo fatta bene, di promuovere investimenti e creare offerta sviluppo di nuovi processi a ridotto utilizzo di risorse e di lavoro. Tale situazione impone una trasformazione con minore impatto ambientale, che preannuncia nuovi dell’economia europea attraverso incentivi alla ricerca, prodotti più sostenibili e, quindi, nuovi stili di consumo. l’introduzione delle eco-innovazioni nel mercato e la • l’eco-innovazione di prodotto, che naturalmente sensibilizzazione dei consumatori. auspica alla creazione di prodotti più ecocompatibili in Come si è già detto, convertirsi ad un’economia più tutte le fasi di realizzazione della produzione. verde richiede la capacità di innovare non soltanto cicli produttivi e consumi ma soprattutto cultura e stili di 4 Commissione europea, “Ecoinnovazione: la chiave per vita mediante lo sviluppo e la implementazione dell’eco- la competitività futura dell’Europa”, http://ec.europa.eu/environ- ment/pubs/pdf/factsheets/ecoinnovation/it.pdf 2 Le politiche dell’Unione europea: Ambiente. 5 Documento elaborato dal gruppo di lavoro “Eco-in- Commissione europea- Direzione generale della Comunicazione novazione e Start-up”, Sviluppo dell’eco-innovazione e start-up. Informazioni per i cittadini, Bruxelles, BELGIO, novembre 2014. Stati Generali della Green Economy 2015. 3 ibidem 17
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO Infografica dal documento COM(2014) 398 final della Commissione Europea. • l’eco-innovazione trasversale (General purpose), del 20146, in cui si promuove l’innovazione nei mercati cioè l’implementazione di tecnologie generalizzate, come dei materiali riciclati, nuove tipologie imprenditoriali, la ad esempio le ICT, le biotecnologie, le nanotecnologie, progettazione ecocompatibile, indicando questa come la dagli effetti ecoinnovativi da valutare volta per volta. strada possibile da percorrere per ottenere una società • l’eco-innovazione macro-organizzativa, ovvero a “rifiuti zero”. In questa prospettiva una posizione di nuove strutture e infrastrutture organizzative, rilievo spetta alla Responsible Research and Innovation che contemplano nuovi metodi organizzativi della (RRI), voluta dalla Commissione Europea per ridurre la produzione e nuovi comportamenti di consumo che, distanza fra comunità scientifica e società, con relazioni coinvolgendo l’intero territorio e i suoi servizi, può interdipendenti e di reciproca responsabilità tra le parti. consentire una maggiore efficienza vuoi dal punto di Importanti sono anche le Startup, che rappresentano vista ambientale vuoi dal punto di vista sociale. spesso un modello virtuoso di trasferimento dei risultati L’eco-innovazione può e deve diventare strumento della ricerca al territorio e al mercato e sono di fatto principale per pilotare il passaggio da un’economia luogo di sperimentazione di nuovi modelli di business, “lineare” ad un’economia “circolare”, secondo quanto indicato in una comunicazione della Commissione Europea 6 COM(2014) 398 final Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti Bruxelles, 2.7.2014 18
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