RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO III | ANNO II LUGLIO ...

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RISE
Rivista Internazionale
di Studi Europei
Centro Europe Direct LUPT
Università degli Studi di Napoli Federico II

NUMERO III | ANNO II
LUGLIO 2016
RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO III | ANNO II LUGLIO ...
Editor in Chief

 Vice-chief editor
                                Guglielmo Trupiano

                                Enrica Amaturo
                                                                Sommario
                                Vincenza Faraco
                                Marisa Squillante
 Associated editors             Teresa Boccia
                                Mariano Bonavolontà
                                Carmen Cioffi
                                Stefano De Falco                CITTÀ E TERRITORIO
                                Francesca Dovetto
                                Gabriella Duca                  Le nuove strategie europee per i
                                Paolo Rotili
                                                                cambiamenti climatici
 International Editorial        Jorgen Vitting Andersen         Isabella Martuscelli
 Board                          Francesco Saverio Coppola
                                Chiara Corbo                    pg. 3
                                Antonio Corvino
                                Carmen Costea
                                Filippo de Rossi                CITTÀ E TERRITORIO
                                Pierre Ecochard
                                Ana Falù                        Il    Climate       Change      e    l’Europa:
                                Pier Paolo Forte
                                Serge Galam                     inquadramento del fenomeno e dei
                                Alessandro Giordani
                                Massimo Marrelli
                                                                fattori di rischio
                                Milena Petters Melo             Alberto Fortelli, Ferdinando Maria Musto
                                Heike Munder
                                Christian Nicolas               pg. 7
                                Giovanni Polara
                                Antonio Rapolla
                                Ines Sanchez de Madariaga       CITTÀ E TERRITORIO
                                Massimo Squillante
                                Matthias Vogt
                                                                La sostenibilità al centro delle politiche
                                Marco Zupi                      europee: l’eco-innovazione
 Local Editorial Board          Antonio Acierno                 Roberta Capuano
                                Mariarosalba Angrisani
                                Anna Elvira Arnò
                                                                pg. 15
                                Erminia Attaianese
                                Amelia Bandini
                                Barbara Bertoli
                                                                CITTÀ E TERRITORIO
                                Roberta Capuano                 Le 10 priorità di Juncker nella
                                                                Commissione europea
                                Flavia Cavaliere
                                Bice Cavallo
                                Giovanni Del Conte              Enrica Rapolla
                                Barbara Delle Donne
                                Maria Esposito                  pg. 20
                                Loreta Ferravante
                                Paola Fiorentino
                                Veronica Giuliano               CITTÀ E TERRITORIO
                                Ettore Guerrera
                                Valeria Maiorano                Il GPP: la pubblica amministrazione in
                                Giuseppina Mari
                                Isabella Martuscelli            soccorso dell’ambiente
                                Mario Masciocchi
                                Nicoletta Murru
                                                                Pia Di Salvo
                                Ferdinando Maria Musto          pg. 26
                                Antonietta Maria Nisi
                                Stefania Palmentieri
                                Eva Panetti                     CITTÀ E TERRITORIO
                                Valeria Paoletti
                                Enrica Rapolla                  La fragilità del territorio Italiano
                                Loredana Rivieccio
                                Maria Scognamiglio              Ferdinando Maria Musto
                                Maria Camilla Spena             pg. 30
 Managing Director
                                Enrica Rapolla
 Technical Editor
                                Bice Cavallo                    CITTÀ E TERRITORIO
 Editorial Secretariat
                                Gabriella Duca
                                                                Stazione meteorologica LUPT di
                                Pia Di Salvo                    Napoli centro: i dati dell’anno 2015
 Editorial Producer and
 Promotion Manager              Mariano Bonavolontà             Alberto Fortelli, Pia di Salvo, Ferdinando Maria
 Art Direction
                                                                Musto
                                Valeria Pucci
                                                                pg. 37

ISSN 2421-583X                                                  In copertina: © decorazioni del COP21 di Parigi.
Anno II, Numero III                                             © European Union , 2015/Source: EC - Audiovisual Service/
Newsletter tematica di luglio                                   Photo: Silvère Gérard
01-31 luglio

Le opinioni         espresse        in      questa pubblicazione    sono      esclusivamente quelle degli autori.
La Commissione non è responsabile dell’eventuale utilizzo delle informazioni contenute in tale pubblicazione. Questa
pubblicazione è realizzata con il contributo dell’Unione europea.
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IN T ERGOV ERNMEN TA L PA NEL ON   climate change

Le nuove strategie europee
per i cambiamenti climatici

di Isabella Martuscelli

RISE
NUMERO 1 | 2016
CITTÀ E TERRITORIO
RISE Rivista Internazionale di Studi Europei - Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II NUMERO III | ANNO II LUGLIO ...
CITTÀ E TERRITORIO

Isabella Martuscelli                                              L’impatto ambientale creato dalle attività umane con
                                                                  l’aumento della concentrazione atmosferica delle
                                                                  emissioni dei gas ha causato dei cambiamenti su
Ricercatore presso il DiARC Dipartimento di                       scala globale, intensificando l’effetto serra naturale.
Architettura, Università degli Studi di Napoli                    È oramai indiscutibile che i gas serra danneggiano
Federico II                                                       l’ambiente, gli individui e le future generazioni e il
                                                                  tradizionale modello di sviluppo dipendente dal
Abstract                                                          carbonio e dai combustibili tradizionali è da superare
                                                                  definitivamente.
In order to minimize the effects of climate
                                                                  Nel mutato scenario globale, economico e
change, the EU adopted new integrated
                                                                  ambientale, non si tratta più di politiche ambientali
strategies in the field of energy and climate to
                                                                  in senso generico ma di misure specifiche finalizzate
curb emissions of gases into the atmosphere
                                                                  al raggiungimento di obiettivi prestabiliti.
as well as to stimulate growth through clean
                                                                  Secondo i vari rapporti presentati dall’IPCC
technologies that are, at the same time,
                                                                  (Intergovernmental Panel on Climate Change) nel
an opportunity for competitiveness and
                                                                  1990, 1995, 2001 e 2007, i mutamenti climatici negli
employment increase.
                                                                  ultimi 50 anni sono attribuibili prevalentemente alle
                                                                  attività umane in quanto il recente riscaldamento
                                                                  si è sviluppato in un intervallo molto più breve
                                                                  rispetto ai mutamenti climatici che si sono verificati
                                                                  dall’era preindustriale ed in quanto i fattori naturali 1
                                                                  provocano un aumento del riscaldamento di 0,85°C.
                                                                  Nel rapporto del 2007, l’IPCC denunciava l’aumento
                                                                  dei rischi provocati dai cambiamenti climatici
                                                                  sostenendo la necessità di provvedere ad una
                                                                  crescita sostenibile nel medio e nel lungo periodo.2
                                                                  Nel corso dell’ultimo ventennio gli eventi climatici
                                                                  estremi sono aumentati del 900% rispetto a quelli
                                                                  verificatisi dal 1970 al 1990 e la temperatura
                                                                  globale media sulla superficie del suolo e del mare è
                                                                  aumentata di 0,6° - 0,2° C 3.
                                                                  Il V° Rapporto IPCC sul clima è stato presentato
                                                                  a Copenaghen in Danimarca il 2 novembre 2014 e
                                                                  rappresenta uno dei maggiori approfondimenti sul
                                                                  tema dal 2007 4.
                                                                  Al V° Rapporto di valutazione (Fifth Assessment
                                                                  Report /AR5) dell’IPCC hanno contribuito tre
                                                                  Working Group ed un Synthesis Report.
                                                                  Il primo gruppo si occupa dei fenomeni fisici legati
                                                                  ai mutamenti climatici, il secondo dell’impatto
                                                                  del riscaldamento globale sui sistemi e individua
                                                                  le opzioni di adattamento naturali e della relativa
                                                                  vulnerabilità, il terzo ha il compito di dare pareri sui
                                                                  rimedi possibili al fine di tagliare le emissioni di CO2
                                                                  (c.d. mitigation).

                                                                  1          L’irraggiamento del sole produce solo lo 0,1° di
                                                                  aumento delle temperature.
                                                                  2          V. “Climate Change 2001: Impacts, Adaptation &
                                                                  Vulnerability: Contribution of Working Group II to the
                                                                  Third Assessment Report of the IPCC”, IPCC 2001.
                                                                  3          Nel periodo tra il 1984 ed il 2012 sono state re-
                                                                  gistrate le temperature più calde rispetto a molti decenni
                                                                  precedenti.
                                                                  4         V. il V° Rapporto di valutazione (Fifth Assessment
                                                                  Report /AR5) dell’IPCC a cui hanno contribuito tre Wor-
                                                                  king Group ed un Synthesis Report.
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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO

Gli effetti dei mutamenti climatici sono oramai visibili                       anche più efficiente come consumo energetico 7 mediante
sulle condizioni meteorologiche regionali, sull’ambiente                       il ricorso al mercato delle quote di scambio (ETS che
fisico, sugli ecosistemi, sull’economia e sulla società.                       rappresenta il principale strumento europeo per ridurre
Siamo in presenza di un aumento della temperatura del                          le emissioni di gas serra nei settori energetico, industriale
pianeta e un aumento della variabilità del clima, inoltre le                   e dell’aviazione e riguarda il 45% circa delle emissioni di
precipitazioni in Europa sono aumentate sia come quantità                      gas serra dell’UE) e alla copertura anche di settori finora
che come intensità con disastrose conseguenze sulla                            esclusi come i trasporti, agricoltura, edilizia e rifiuti.
produzione di cibo, sulla disponibilità di acqua, con un impatto               Ed infatti, entro il 2050 8 l’UE si è imposta l’obiettivo di
già apprezzabile sulla salute umana e sul benessere globale.                   ridurre le emissioni dell’80-95% rispetto ai livelli registrati
Se non si riuscirà a ridurre le emissioni di CO2 mediante                      nel 1990 mediante un periodo di transizione che prevede
un’azione coordinata tra i vari Paesi che preveda una                          una prima tappa di riduzione delle emissioni del 40% entro
riduzione drastica delle emissioni, le temperature                             il 2030 9 ed una seconda tappa di riduzione del 60% entro
potrebbero aumentare per la fine di questo secolo di                           il 2040.
cinque gradi rispetto ai livelli preindustriali.                               I risultati relativi alla riduzione delle emissioni sono
“La maggior parte degli aspetti del cambiamento climatico                      sottoposti nel tempo a regolari monitoraggi dall’UE la
perdureranno per parecchi secoli anche se le emissioni di                      quale fornisce altresì orientamenti strategici in caso di
CO2 saranno fermate. Questo comporta un sostanziale                            necessità ed ogni paese è obbligato a presentare report di
impegno multisecolare per il cambiamento climatico,                            verifica delle proprie emissioni.
causato dalle emissioni di CO2 passate, presenti e future”5.                   In base al Pacchetto per il clima e l’energia 2020 è stato
Inoltre, più elevata è la temperatura maggiore è il rischio                    adottato dai leader dell’UE nell’ottobre 2014 il Quadro
di creare mutamenti irreversibili degli ecosistemi e di                        per il clima e l’energia 2030.
determinare una grande distruttività degli eventi naturali,                    Il Quadro per il clima e l’energia 2030 fissa tre obiettivi,
sebbene la vulnerabilità sarà differente nei diversi luoghi.                   vincolanti a livello UE, che sono il raggiungimento di una
“A livello globale, l’oceano continuerà a riscaldarsi nel                      riduzione del 40% delle emissioni di gas a serra rispetto
corso del XXI secolo. Il calore penetrerà dalla superficie                     ai livelli del 1990, l’aumento almeno al 27% della quota
fin nell’oceano profondo e influenzerà la circolazione                         di consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili
oceanica... e il tasso di innalzamento del livello del                         e, al contempo, un miglioramento del 27% dell’efficienza
mare molto probabilmente supererà quello osservato                             energetica 10 entro il 2030.
nel periodo 1971-2010 per effetto dell’aumento del                             Questi obiettivi sono stati definiti11 in un contesto
riscaldamento degli oceani e dell’incremento della perdita                     coerente agli obiettivi individuati nella roadmap 2050
di massa dai ghiacciai e dalle calotte glaciali 6”.                            relativi al raggiungimento di un’economia competitiva
Le strategie sul clima portate avanti dall’UE consistono nel                   a basse emissioni di carbonio e nel Libro Bianco sui
raggiungimento di alcuni obiettivi per la riduzione delle                      trasporti12 ove si prevede per il 2030 una riduzione delle
emissioni di gas serra progressivamente in un periodo che                      emissioni di gas serra del 20 % rispetto ai livelli registrati
termina al 2050.                                                               nel 2008.
A fine 2008, il Parlamento europeo ha emanato il Pacchetto                     Il Quadro, oltre a realizzare importanti benefici nel campo
per il clima e l’energia in cui vi è particolare attenzione                    dell’ambiente e della salute ha come obiettivo anche quello
anche agli effetti occupazionali relativi alla produzione di                   di costruire un mercato che distribuisca energia a costi
energia da fonti rinnovabili.                                                  accessibili per tutti i consumatori, riduca la dipendenza
Il Pacchetto contiene norme vincolanti per l’UE finalizzate a                  dell’UE dalle importazioni e che crei ulteriori opportunità
raggiungere a livello europeo gli obiettivi in materia di clima                di sviluppo e occupazione.
ed energia per il 2020, tra cui la riduzione del 20% delle                     Sebbene si dovrà intervenire in tutti i settori più importanti
emissioni di gas serra rispetto al 1990, l’aumento al 20% del                  che producono emissioni nell’area UE quali l’energia,
ricorso all’energia da fonti rinnovabili, efficienza in termini di             l’industria e i trasporti, l’edilizia, agricoltura, è evidente
costo e efficacia nell’uso delle risorse, entro tale anno.                     sia che la quota di riduzione sarà diversa a seconda dei
Gli obiettivi sul clima e l’energia sono stati stabiliti al fine
di permettere all’UE di attuare le necessarie politiche di                     7         Così come precisato in dettaglio nella “Low-carbon
trasformazione mediante la realizzazione di un’economia                        roadmap”
a basso consumo di carbone rispettosa del clima ed                             8         L’obiettivo prefissato prevede unicamente riduzioni
                                                                               interne vale a dire senza il ricorso a crediti internazionali.
                                                                               9        V. il Quadro per il clima e l’energia 2030.
5        V.V° Rapporto di valutazione IPCC.                                    10       V. Direttiva 2012/27 UE sull’efficienza energetica.
6         V. V° Rapporto di valutazione IPCC: “Il cambiamento                  11        Anche in vista del nuovo Accordo internazionale sul
climatico influenzerà i processi del ciclo del carbonio esacer-                clima che entrerà in vigore dal 2020.
bando in un certo senso l’aumento di CO2 in atmosfera (con-                    12        Libro Bianco “Tabella di marcia verso uno spazio unico
fidenza alta). L’ulteriore assorbimento di carbonio da parte                   europeo dei trasporti -Per una politica dei trasporti competitiva
dell’oceano aumenterà l’acidificazione degli oceani.”.                         e sostenibile”.

                                                                           5
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Uno screenshot dal video promozionale di European Energy Union. © European Union, 2015/Source: EC - Audiovisual
Service

vari settori sia che il ruolo principale è svolto, ai fini della               globale l’impatto sull’occupazione per tale settore sarà
riduzione di emissioni, dalle energie pulite.                                  molto significativo 14.
Ed infatti, il settore energia detiene il maggiore ruolo per                   Le energie rinnovabili rappresentano un importante
la riduzione delle emissioni, tant’è che da solo potrebbe                      settore che incentiva importanti opportunità di sviluppo
eliminare quasi del tutto le emissioni di CO2 entro il 2050.                   delle tecnologie esistenti e va indirettamente ad influire
Secondo l’economista Nicholas Stern13, alla base delle                         sul Pil e sull’occupazione.
scelte di politica economica va posta la comparazione dei                      Le norme del Pacchetto andranno ad aumentare l’autonomia
prezzi sostenuti relativi ad esempio al petrolio e i costi                     energetica dell’UE abbassando la dipendenza dalle
che la società dovrà sopportare, per produrre o utilizzare                     importazioni dell’energia, a creare occupazione, a rendere
determinati beni.                                                              più competitivo il mercato europeo ma contribuiranno,
L’approvvigionamento di energia elettrica dovrà avvenire                       altresì, a realizzare l’Unione dell’energia europea 15.
da fonti rinnovabili, (eoliche, solari, idriche, biomassa,                     Recentemente è stata aperta dalla Commissione europea
centrali nucleari, etc.).                                                      una fase di consultazione che preveda l’emanazione di una
I combustibili fossili nel campo dei trasporti e del                           nuova direttiva per il periodo 2020-2030 sulle energie
riscaldamento potranno essere sostituiti dall’energia                          rinnovabili, la cui emanazione è prevista a fine del 2016 per
elettrica e da fonti rinnovabili, almeno parzialmente.                         rivalutare la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica
Inevitabilmente questo comporterà una modifica nei                             alla luce degli obiettivi di efficienza energetica al 2030. 16
sistemi di produzione, oltre che nei comportamenti                             Ad aprile di quest’anno l’Ipcc ha approvato per la fine
di consumo, che avrà un impatto significativo anche sul                        dell’anno l’inizio dei preparativi per il prossimo Rapporto
mercato del lavoro e sull’occupazione poiché è evidente                        AR6 2020/2021 che si avvarrà dei contributi dei tre dei
che le condizioni climatiche hanno un impatto sull’attività                    gruppi di lavoro e del Rapporto di Sintesi nel 2022.
economica e produttiva e, pertanto, sull’occupazione.                          L’investimento necessario per effettuare la transizione fino
I settori economici più sensibili ai cambiamenti climatici                     al 2050 si stima che sarà di ulteriori 270 miliardi di euro.
vale a dire l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca, il turismo,
la sanità, il settore finanziario nonché le infrastrutture                     In copertina: la copertina del Climate change 2014
ed il settore energetico il quale contribuisce per circa il                    Synthesis report (IPCC).
70% all’immissione nell’atmosfera di gas a effetto serra.
In tale ultimo settore, le scelte produttive e di consumo
dell’energia sono legate alle condizioni climatiche sia dei                    14        Studio pubblicato nel 2007 a cura Social Development
vari paesi che dei vari periodi stagionali, incidendo così sul                 Agency e Confederazione europea sindacati.
dato occupazionale, implicando cambiamenti significativi                       15        Nel 2015, la Commissione europea ha presentato un
della forza lavoro richiesta.                                                  Pacchetto di proposte in materia energetica tra cui un sistema
Pertanto, con l’innalzamento dei livelli di riscaldamento                      di governance c.d. “European Energy Union” che costituisce
                                                                               uno strumento di risoluzione dei problemi relativi ai costi dell’e-
13       N. Stern, “The economics of climate change: The Stern                 nergia elettrica in campo industriale.
Review, Cambridge University Press”, 2007.                                     16        V. ec.europa.eu/energy.

                                                                           6
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Il Climate Change e l’Europa:
inquadramento del fenomeno e
dei fattori di rischio
di Alberto Fortelli e Ferdinando Maria Musto

RISE
NUMERO III | 2016
CITTÀ E TERRITORIO
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CITTÀ E TERRITORIO

Alberto Fortelli                                                   1    I fenomeni del Global Warming
                                                                   e del Climate Change
Ingegnere idraulico
                                                                   Il “Global Warming” è il processo di incremento del
                                                                   contenuto di energia termica presente negli strati
                                                                   inferiori dell’atmosfera terrestre. Dal punto di vista
Ferdinando Maria Musto                                             fisico, esso si manifesta attraverso la misurazione di
                                                                   temperature anomalmente elevate.
                                                                   Il Climate Change è, invece, l’insieme delle fenomenologie
Co-Direttore del Coordinamento di Settore
                                                                   a scala planetaria che si manifestano a motivo
Aree rurali e assetto del territorio                               dell’incremento termico dell’atmosfera terrestre. Non
Centro Europe Direct LUPT Università degli                         è possibile produrre un elenco dettagliato ed esaustivo
Studi di Napoli Federico II                                        di queste ultime, sia per la moltitudine delle stesse, sia
                                                                   perché molte di esse sono in correlazione tra di loro e in
Abstract                                                           parte si sovrappongono e si fondono.Volendo riportare
                                                                   alcuni dei maggiori processi ascrivibili al Climate Change
The Climate Change is the most important                           possiamo citare i cambiamenti dei regimi pluviometrici in
process on a planetary scale that affects the                      vaste aree, sia in termini di incremento che di decremento
Earth, due to its capacity to penetrate into                       delle precipitazioni, l’aumento di frequenza dei fenomeni
every context of the animal and vegetable reign                    estremi quali cicloni tropicali, tornado, sistemi convettivi
and, therefore, to affect life of Man.                             a mesoscala nelle aree geografiche sede abituale di
The Climate Change is a direct result of                           questi fenomeni ma anche la loro comparsa in aree per
Global Warming, a physical modification of                         le quali essi erano del tutto sconosciuti.
thermal status of Earth atmosphere, able to                        A tali modificazioni si associano processi di sub-
put in motion most of the dynamics of Climate                      tropicalizzazione del Clima, di desertificazione, di
modification.                                                      riduzione dell’estensione dei ghiacciai montani, e così via.
Every year, in every part of the world, huge and                   Comun denominatore a tutti questi processi è
not quantifiable damages are caused, directly                      la capacità di condizionare negativamente la vita
or indirectly, by meteorological phenomena                         dell’Uomo e degli ecosistemi naturali, mettendo alla
attributable to Global Warming: floods and                         prova la loro capacità di adattamento al cambiamento
flash floods, hurricanes, tornado, drought, heat                   e causando danni economici immensi, talora di non
waves and so on. In this contest, Europe is to                     immediata individuazione e quantificabilità.
consider a focus area, being particularly and
strongly affected by these phenomena. From
this derives the importance to go on studying                      1.1 Il Global Warming: realtà o creazione
global warming processes, to better understand                     mediatica?
and forecast these extreme phenomena, but
also adding to the scientific attention another                    L’andamento termometrico dell’ultimo secolo è stato
kind of relevant processes, able to injure human                   caratterizzato da una quasi ininterrotta risalita delle
health, the ones of Local Heating in urban areas.                  temperature: tale trend, per la costanza mostrata nel
                                                                   corso dei decenni, ha assunto il rango di processo
                                                                   di tipo climatologico (vedi Figura 1). Anche i dati più
                                                                   recenti, relativi al 1° quadrimestre 2016, confermano
                                                                   questo orientamento al riscaldamento, seppur con una
                                                                   serie di particolarità meritevoli di essere interpretate
                                                                   (vedi Figura 2)
                                                                   Un processo di evoluzione delle condizioni
                                                                   meteorologiche per poter essere definito di tipo
                                                                   climatico deve svilupparsi su almeno 30 anni
                                                                   consecutivi: in altri termini, l’occorrenza, per esempio,
                                                                   di un periodo di 10 anni con temperature superiori
                                                                   alla norma, lo si deve considerare una “normale”
                                                                   oscillazione meteorologica; se tale anomalia si protrae,
                                                                   invece, per oltre 30 anni, essa può essere considerata
                                                                   una effettiva forma di modificazione climatica.
                                                                   Allo stato attuale non esiste uniformità di veduta tra
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Figura 1: diagramma dell’andamento termico a scala planetaria dal 1880 ad oggi, generato mediando i valori relativi alle
terre emerse e quelli relativi agli strati superficiali delle masse oceaniche. Dopo il minimo termico avvenuto intorno al
1910, e ad eccezione di una fase con comportamento irregolare tra il 1940 ed il 1975, il trend è stato sempre al rialzo,
in maniera più marcata dalla metà degli anni ’70 (Fonte: NOAA).

i vari ricercatori del settore, che si dividono tra quelli                    petrolio e gas) nella produzione di energia, nel trasporto,
che ritengono che il Global Warming sia un processo                           nell’industria e nell’uso domestico (CO2);
fondamentalmente dettato da dinamiche planetarie che                          • l’agricoltura (CH4) e le modifiche della destinazione
avvengono nel nostro sistema solare, con ruolo di maggiore                    dei suoli;
importanza svolto dal Sole, (Mazzarella A., 2009) e quelli                    • la messa a discarica dei rifiuti (CH4);
che invece individuano una quasi esclusiva responsabilità                     • l’utilizzo dei gas fluorurati di origine industriale.
dell’Uomo attraverso le sue attività (ricercatori impegnati                   L’incremento delle temperature dell’atmosfera fa si che
nelle attività dell’IPCC).                                                    quest’ultima possa contenere un maggiore tenore di
Il fattore antropico agisce attraverso l’incremento della                     vapore acqueo, il più importante gas a effetto serra naturale
concentrazione dei gas a effetto serra indotto dalle attività                 presente in atmosfera. Esso possiede una capacità di
umane. Le principali fonti di tali gas sono (http://climate.                  limitare la dispersione radiativa ad onda lunga emessa dalla
nasa.gov/causes):                                                             superficie terrestre nettamente superiore alla somma di
• la combustione di carburanti fossili (carbone,                              tutte quelle relative agli altri gas a effetto serra.

Figura 2: carta planetaria relativa agli scarti termici tra i valori medi su base trentennale (1981-2010) e quelli misurati
nel primo quadrimestre 2016: si nota la larga prevalenza delle aree con colorazione rosso scuro alle alte latitudini
dell’emisfero boreale mentre una situazione opposta interessa le elevate latitudini di quello boreale, a conferma della
complessità del sistema terrestre (Fonte NOAA).
                                                                          9
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Infografica dal sito http://climate.nasa.gov/causes/

L’effetto serra consiste nella capacità del sistema “Terra/      settore forestale, sulla produzione energetica, sul turismo
Atmosfera terrestre” di limitare la dispersione termica          e sulle infrastrutture in generale.
radiativa grazie alla proprietà dell’atmosfera di essere         Tra le regioni europee particolarmente vulnerabili ai
trasparente alla radiazione proveniente dal Sole (onda           cambiamenti climatici si annoverano:
corta) e parzialmente opaca nei confronti di quella              • l’Europa meridionale e il bacino mediterraneo (a causa
riemessa dalla superficie terrestre (onda lunga).                dell’aumento di frequenza delle ondate di calore e delle
L’effetto serra, spesso considerato un nemico dell’Uomo,         fasi siccitose);
è, al contrario, il processo che rende possibile la vita sul     • le aree montuose (a causa dell’aumento dello
pianeta Terra: in sua assenza le temperature sarebbero           scioglimento della neve e del ghiaccio);
gelide nella parte in ombra e insostenibilmente calde nella      • le zone costiere, i delta e le pianure alluvionali (a causa
porzione esposta ai raggi solari, con un valore medio della      degli aumenti del livello del mare e delle crescenti piogge
temperatura planetaria molto basso, prossimo ai -20°C.           intense, alluvioni e tempeste);
Il nemico dell’Uomo non è quindi l’effetto serra ma la sua       • l’estremo nord Europa e l’Artico (a causa delle
intensificazione: un più marcato effetto serra si traduce in     temperature in aumento e dei ghiacciai in scioglimento).
una riduzione della radiazione infrarossa (termica) che si       Anche l’Italia, analizzando i dati degli ultimi anni, sta
disperde nello spazio alla quale si associa un incremento        risentendo delle conseguenze del Cambiamento
della temperatura atmosferica.                                   Climatico. Esistono ambienti nei quali le conseguenze
Tutto ciò dimostra la complessità delle dinamiche                risultano particolarmente negative; tra di essi possiamo
radiative che avvengono quando il sistema “Terra/                citare l’ambiente alpino, sia di alta montagna che di valle,
atmosfera terrestre” viene investito dalla radiazione solare     che risente dell’incremento delle temperature in quota, il
incidente, tanto da rendere difficoltoso attribuire un peso      bacino del fiume Po e le aree del sud Italia affette da forme
percentuale al fattore naturale o a quello antropico.            di incipiente desertificazione.
                                                                 In Italia, la vulnerabilità al Cambiamento Climatico dipende,
2 Il Climate Change in Europa: contesto principalmente, dai seguenti fattori:
territoriale ad elevata vulnerabilità                            -- aumento di intensità e frequenza delle ondate di calore
                                                                 (heat waves) di origine nord-africana;
I cambiamenti climatici esercitano una pressione sugli -- sviluppo di processi di Local Warming che si sommano
ecosistemi terrestri. Tali cambiamenti sono orientati a quelli di Global Warming;
verso un generale incremento termico le cui conseguenze -- elevata probabilità di sviluppo di sistemi meteorologici
consistono, in larga prevalenza, in spostamenti verso nord a grande contenuto energetico, capaci di apportare ingenti
(nell’emisfero boreale) di molteplici specie vegetali e animali, quantitativi di pioggia;
con un impatto mediamente negativo sull’agricoltura, sul -- elevata fragilità del territorio, dovuta a concomitanti
                                                                         10
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fattori morfologici, idrologici, geologici, geomorfologici e      dedicare un sempre maggiore spazio all’informazione
pedologici;                                                       meteorologica in generale e a quella dei fenomeni
-- utilizzazione di criteri di insediamento urbanistico           estremi in particolare. Alcune terminologie, ancorché non
che evidenziano una inconsapevolezza del rischio da essi          strettamente scientifiche, hanno invaso i media: si pensi
indotto;                                                          alle “bombe d’acqua”(wet downburst), le “alluvioni lampo”
--    presenza di retroazioni (feedback) positive nelle           (flash flood) , le colate detritiche rapide (debris flow), tutti
variazioni osservabili nelle forzanti meteo-idrologiche.          fenomeni aventi la capacità di coinvolgere l’Uomo e le sue
                                                                  opere, causando danni, talora estremi.
2.1 Il Climate Change in area mediterranea: Le tragiche alluvioni a scala locale di Sarno (anno 1998 -
incremento di frequenza ed intensità dei fenomeni di 159 vittime) e di Ischia (anno 2006 – 4 vittime) (Esposito
                                                                  et al., 2015) sono rappresentative della coazione di
tipo alluvionale a rapida insorgenza.                             fenomeni precipitativi di rilevante entità con le peculiarità
L’area mediterranea è una zona di transizione tra tre vasti geo-litologiche dei luoghi interessati (nel caso di specie,
comparti geografici, ciascuno di essi caratterizzato da ben presenza di terreni piroclastici) mentre le alluvioni
definite peculiarità meteo-climatiche – Mazzarella (2011, p.187): Genova del novembre 2011 (6 vittime) e ottobre 2014
- il continente africano;                                         sono la rappresentazione di come un evento meteorico

Figure 3 - 4: anomalie dell’andamento termico a scala globale ed europea (terre emerse): i diagrammi mostrano che a
scala europea l’eccedenza termica assume maggiore consistenza, con un numero maggiore di anni in cui si supera il
valore soglia di 1°C.

- l’Oceano Atlantico
- le vaste pianure dell’Europa orientale.

Questa posizione fa si che l’area mediterranea risulti
particolarmente esposta alle conseguenze del cambiamento
climatico, in un quadro generale di estrema complessità.
I dati forniti dal NOAA evidenziano che il riscaldamento
per il continente europeo è più marcato rispetto a quello
misurato a scala globale, con evidenze di particolare rilievo
proprio in area mediterranea.
La naturale conseguenza di questo quadro è una
destabilizzazione del comportamento meteorologico, con
aumento della frequenza e della intensità dei fenomeni
estremi. Basti pensare ai fenomeni alluvionali degli ultimi 10
anni, che hanno coinvolto il territorio italiano (Calabria, Emilia             Figura 5: un violento nubifragio sta per abbattersi su Napoli il
Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana), coesistenti, e                  giorno 12/10/2012: nel giro di 10 minuti cadranno oltre 20 mm
talora in sovrapposizione, con forme iniziali di desertificazione              di pioggia (pari a 20000 m3 di acqua per ogni km2), causando
in alcune aree geografiche, in particolare del sud Italia.                     danni e gravi disagi per la popolazione (dato relativo alla stazione
                                                                               meteo L.U.P.T. - http://www.lupt.unina.it/meteo/)
I mass media, sotto la spinta del grande interesse che esiste
nei confronti di queste fenomenologie, hanno dovuto

                                                                          11
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Figura 6: strade di Genova durante un nubifragio, invase da una crescente ondata di piena, con il livello idrico che ha
già raggiunto 40 cm circa.

estremamente intenso possa trasformarsi in catastrofe per                      aliquota di energia, di tipo latente, è quella responsabile
l’interazione con un territorio non più in grado di gestire                    dei fenomeni meteorologici più intensi che avvengono
adeguatamente, dal punto di vista idrologico, gli apporti                      sulla superficie terrestre: gli uragani, i tornado, i temporali
pluviali caduti al suolo. Nel caso di Genova, risulta di                       e, di conseguenza, le precipitazioni piovose estremamente
immediata evidenza che le modifiche apportate dall’Uomo                        intense che possono riversarsi al suolo in brevi intervalli
sul territorio siano la principale causa del disastro.                         di tempo.
La vulnerabilità del paese sta subendo, quindi, rilevanti                      L’acqua per passare dallo stato liquido allo stato gassoso
cambiamenti, soprattutto nei confronti degli eventi che si                     (evaporazione) necessita di una grande quantità di
estrinsecano su scale temporali ridotte. A ciò concorrono                      energia, quella stessa energia che si “libera” quando il
anche le modalità con le quali l’espansione urbana si è                        vapor acqueo torna allo stato liquido (condensazione).
sviluppata, con consistenti occupazioni di aree prima                          Una massa di aria molto calda e umida contiene grandi
disponibili per l’invaso dei volumi di piena e il progressivo                  aliquote di energia latente ma,comunque,immediatamente
abbandono della funzione di manutenzione e presidio del                        disponibile per alimentare i processi termodinamici che
territorio (ANCE/CRESME 2012).                                                 portano allo sviluppo dei cumulonembi, l’unico genere
I cambiamenti climatici in atto, come già visto, agiscono su due               di nubi in grado di generare i temporali, e in alcune
elementi essenziali del clima: le temperature atmosferiche e                   situazioni particolari, i nubifragi.
le precipitazioni, queste ultime in soluzione più diversificata                Il riscaldamento globale, quindi, può essere identificato
e con diversa incidenza su aree geografiche diverse.                           quale elemento alla base dell’incremento, sia in termini
L’aumento delle temperature corrisponde ad un aumento                          di frequenza che di intensità, dei fenomeni pluviometrici
dell’energia presente nella Troposfera, la parte più interna                   di grande intensità. Questi ultimi inducono fenomeni di
dell’atmosfera, quella che dalla superficie terrestre si                       dissesto estremamente diversificati in funzione delle
estende sino a circa 12.000 m di quota.                                        caratteristiche geo-morfo-litologiche e dimensionali dei
I fenomeni meteorologici di estrema violenza sono                              bacini interessati dagli eventi meteorici estremi.
sempre la manifestazione tangibile di una concentrazione                       Quanto sopra riportato emerge chiaramente dai recenti
di questo surplus energetico in corrispondenza di aree                         risultati di ricerca scientifica in ambito internazionale;
geografiche di limitata estensione. Il concetto fisico è                       in essi viene evidenziata la necessità che lo studio
evidente: nell’atmosfera è presente energia diffusa, in                        dell’impatto dei cambiamenti climatici sia condotto
parte misurabile direttamente (energia termica sensibile                       analizzando e considerando l’ambiente quale sistema
o calore), in parte desumibile dai valori dell’umidità                         complesso ed articolato, nel quale ogni componente è in
presente sotto forma di vapor acqueo. Questa seconda                           intima correlazione con le altre.

                                                                          12
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Figure 7-8: profondi vortici ciclonici investono il Mediterraneo centro-occidentale, apportando venti di tempesta su vaste aree
(Figura 7: Fonte EUMETSAT – European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites; Figura 8: Fonte C.N.M.C.A.
– Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica).

E’ necessario, pertanto, affiancare allo studio del clima         estesi, arature più profonde, rimodellazione sistematica
l’analisi dei cambiamenti d’uso del suolo, dei versanti, delle    dei versanti, abbandono di aree coltivate) induce impatti
aste fluviali e dell’assetto urbano. Occorre analizzare il        significativi sui territori interessati, con predisposizione
sistema congiunto clima-idrologia-geologia, includendo            alla franosità, superficiale e profonda, e a diversi
negli studi di impatto l’analisi del cambiamento idrologico,      fenomeni erosivi.
ossia il cambiamento del sistema che fa da tramite tra le         Il modello insediativo dispersivo che si è imposto nel
sollecitazioni climatiche e i fenomeni di dissesto.               nostro paese dagli anni ’70 dello scorso secolo, facilitato
Ciò richiede un approccio intersettoriale di sintesi, in          dalla progressiva perdita di ruolo della pianificazione, ha
linea con i recenti orientamenti della comunità scientifica       favorito un aumento dello sprawl urbano (o dispersione
internazionale sulle istanze emergenti a livello globale per      urbana) a scapito di una pianificazione territoriale
la decade scientifica 2013-2022.                                  sostenibile. La dispersione urbana, che rappresenta una
I cambiamenti climatici e idrologici rendono necessaria           rapida e disordinata crescita dell’area metropolitana nelle
ed indifferibile una rianalisi tecnico-ingegneristica di          zone periferiche a bassa densità abitativa, determina diversi
tutte quelle opere chiamate a gestire, immagazzinare o a          effetti, tutti nefasti in termini di gestibilità ecocompatibile
regimentare gli apporti meteorici (invasi artificiali, canali     del territorio.
di scolmamento, dighe, ecc.) al fine di apportare, nel            L’impermeabilizzazione del suolo introdotta dall’espansione
minor tempo possibile, tutti gli adeguamenti tecnicamente         delle aree urbane rappresenta la principale causa di
praticabili e, in ogni caso, rideterminare i livelli di rischio   degrado del suolo in Europa, in quanto comporta un rischio
esistenti alla luce dei valori di accumulo pluviometrico          accresciuto di inondazioni, contribuisce al riscaldamento
osservati negli ultimi 10 anni.                                   globale, minaccia la biodiversità; essa suscita particolare
                                                                  preoccupazione poiché vengono ad essere ricoperti terreni
2.2 Eventi idrogeologici recenti in Italia: evidenze di agricoli fertili e aree naturali e semi-naturali, contribuendo
cambiamenti climatici e ambientali.                               alla progressiva e sistematica distruzione del paesaggio rurale
                                                                  (Pileri e Granata, 2012).
Negli ultimi 60 anni l’Italia ha assistito ad un cambiamento Poiché una misura del rischio idrologico è data dal prodotto
idrologico di notevole rilevanza. La trasformazione della probabilità degli eventi per la vulnerabilità degli elementi
dell’uso del suolo, infatti, interagisce con le precipitazioni a rischio, è di immediata evidenza come la congiuntura di una
di grande intensità, generando una modifica della risposta maggiore frequenza degli eventi combinata ad una maggiore
idrologica (Brath al., 2006). L’impatto maggiore è dovuto vulnerabilità del territorio possa indurre eventi calamitosi, il
ad interventi antropici lungo le aste fluviali e, in particolare, più delle volte verificatisi in zone di cui era nota la condizione
all’urbanizzazione che ha ridotto localmente lo spazio di di rischio idrogeologico elevato.
espansione naturale degli alvei.                                  Il Ministero dell’Ambiente e dalla Tutela del Territorio e del
La modifica delle pratiche agricole e forestali (campi più Mare rende noto che le aree ad elevata criticità idrogeologica

                                                                          13
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO

interessano il 9,6% circa della superficie territoriale del paese              questo, seppur “irrisorio”, grado centigrado può esercitare in
(oltre 29500 km2, e l’82% dei comuni italiani (6631 comuni).                   termini di possibilità di insediamento e di corretto sviluppo
Dalla superficie esposta a elevata criticità idrogeologica,                    di specifiche colture agricole, con ripercussioni significative
si stima che la popolazione potenzialmente esposta a                           sulle economie a scala locale.
rischio sia pari a 5,8 milioni di persone (il 10% circa della                  Per il comparto mediterraneo, area climatica di transizione
popolazione nazionale), e gli edifici interessati siano circa                  tra il clima oceanico tipico dell’Europa centrale e quello
1,3 milioni. Questi dati evidenziano una situazione critica                    tropicale della parte settentrionale del continente africano,
e che, purtroppo, data l’assenza di iniziative concrete volte                  strutturalmente esposto, quindi, ad una spiccata incostanza
a contrastare le fenomenologie descritte, è destinata a                        meteorologica, i fenomeni di maggior rilievo introdotti dal
protrarsi e ad aggravarsi nei prossimi anni.                                   Global Warming sono le alluvioni lampo.
La storia recente italiana ha proposto, purtroppo, numerose                    Il grande numero di vittime e i danni enormi causati,
evidenze di criticità territoriale in termini di dissesto                      impongono di individuare efficaci strategie di difesa,
idrogeologico. Gli eventi più recenti sono occorsi nel 2011                    consistenti non solo nella realizzazione di nuove opere
e nel 2012, con effetti drammatici in Liguria, in Toscana e in                 di regimentazione delle acque meteoriche ma, anche e
Sicilia (Silvestro et al. 2012).                                               soprattutto, nella implementazione di sistemi di Early
                                                                               Warning, capaci di monitorare in tempo reale l’evoluzione dei
3 Politiche UE di mitigazione del rischio                                      fenomeni pluviometrici di grande intensità, consentendo ai
derivante dal Global Warming                                                   cittadini presenti nelle aree a rischio di potersi trasferire
                                                                               in aree sicure, fuori dai prevedibili percorsi dei flussi idrici
In accordo con l’orientamento scientifico prevalente, l’Unione                 di piena.
Europea ha preso in carico l’obiettivo del contenimento del
Global Warming. La strada per conseguire questo risultato è
stata individuata nella riduzione delle emissioni di gas a effetto             Bibliografia
serra, da perseguire tramite:                                                  Di Baldassarre G., A. Castellarin, A. Brath
• il miglioramento continuo dell’efficienza energetica di                      (2006): Relationships between statistics of rainfall extremes
un’ampia serie di attrezzature ed elettrodomestici;                            and mean annual precipitation: an application for design-
• l’obbligo di un maggiore utilizzo di fonti energetiche                       storm estimation in northern central Italy, Hydrology and
rinnovabili, quali quelle eoliche, solari, idriche e la biomassa,              Earth System Sciences, 10, 589–601
e di carburanti rinnovabili nel settore dei trasporti, quali i                 Esposito L., Fortelli A., Pasculli A. (2015). EVENTI
biocarburanti;                                                                 METEOROLOGICI E STABILITA’ DEL TERRITORIO –
• il sostegno allo sviluppo delle tecnologie per la cattura e                  Aracne editrice S.r.l., p. 284
lo stoccaggio del carbonio per intrappolare e immagazzinare la                 Mazzarella A., Fortelli A. (2011). ELEMENTI DI
CO2 emessa dalle centrali elettriche e da altri grandi impianti;               METEOROLOGIA E CLIMATOLOGIA – Aracne Editrice
• l’intervento tramite il sistema di scambio delle quote di                    S.r.l. , p. 178.
emissioni (ETS UE), lo strumento chiave dell’UE per la riduzione               Pileri P., Granata E. (2012). AMOR LOCI – SUOLO,
delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dall’industria.             AMBIENTE E CULTURA – Libreria Cortina Editore
                                                                               Mazzarella A. (2009): Sun-climate linkage now confirmed -
Conclusioni                                                                    Energy & Environment, 20, 123-130, 2009.
Il Cambiamento Climatico è un fenomeno con il quale
stiamo convivendo e con il quale, anche in futuro, dovremo
necessariamente confrontarci.                                                  SITOGRAFIA
L’Uomo è in grado di gestire in maniera tranquilla le
oscillazioni termiche, anche di diversi gradi centigradi, tramite              http://www.ncdc.noaa.gov/climate-monitoring
l’abbigliamento o il condizionamento degli ambienti interni.                   http://www.lupt.unina.it/meteo/
Queste oscillazioni le sperimentiamo nel corso di tutto                        http://www.meteo.unina.it
l’anno, a motivo dell’avvicendarsi dei sistemi meteorologici                   http://climate.nasa.gov/causes
associati all’arrivo di masse di aria calda o fredda (fronti
caldi o freddi). Quando si quantifica il Global Warming (vedi                  In copertina: Energy Union and Climate, © European
diagrammi ad inizio lavoro) si parla di variazioni termiche di                 Union , 2015 / Source: EC - Audiovisual Service /
1°C nell’arco temporale di 100 anni, valore che possiamo                       Photo: Cristof Echard
considerare irrisorio in confronto alle oscillazioni termiche
su base meteorologica. A differenza dell’Uomo, gli ecosistemi
terrestri sono nettamente più sensibili alle variazioni
termiche “medie”: sul comparto europeo 1°C di differenza,
in termini geoclimatici, corrisponde, mediamente, a circa 200
km di differenza di latitudine. E’ allora evidente l’influenza che

                                                                          14
La sostenibilità al centro delle
politiche europee:
l’eco-innovazione
Roberta Capuano

RISE
NUMERO III | 2016
CITTÀ E TERRITORIO
CITTÀ E TERRITORIO

Roberta Capuano                                                     Le politiche ambientali in Europa hanno avuto un
                                                                    notevole sviluppo, dal lontano 1972, anno in cui i
                                                                    Capi di Stato e di governo europei, all’indomani della
Componente del Coordinamento di settore                             prima conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente,
per Ricerca e sviluppo                                              hanno ravvisato la necessità di formulare una
Centro Europe Direct LUPT Università degli                          politica comunitaria in materia di ambiente che
Studi di Napoli Federico II                                         accompagnasse l’espansione economica; l’anno
                                                                    successivo venne adottato il Primo Programma
Abstract                                                            d’Azione Ambientale. Le politiche hanno assunto
                                                                    un’importanza fondamentale nel determinare
Environmental policies have widened their
                                                                    miglioramenti dello stato del nostro ambiente. In
boundaries, gathering the new concept of
                                                                    proposito, nel corso degli anni, è stato adottato
sustainability, due to the needs of progress and
                                                                    un numero cospicuo di atti giuridici in materia
development. Sustainable development means
                                                                    ambientale: già nel 1987, l’Atto Unico europeo
the satisfaction of the current generations’
                                                                    ha introdotto un nuovo titolo “Ambiente” che ha
needs, without compromising the capacity for
                                                                    gettato la base giuridica per una politica ambientale
the future generations to satisfy their own needs;
                                                                    comune allo scopo di tutelare e salvaguardare la
that reflects a better quality of life, now and in
                                                                    qualità dell’ambiente, proteggere la salute umana
the future. This development’s idea entices a
                                                                    e garantire un uso razionale delle risorse naturali.
particular vision of the progress, including short
                                                                    Successivamente, nel 1993, il Trattato Maastricht ha
and long term objectives to achieve through
                                                                    ufficializzato il settore ambiente all’interno della
local and global interventions, and embracing
                                                                    politica unionale, attraverso l’introduzione della
social, economic and environmental issues,
                                                                    procedura di codecisione e con la regola generale
meant as interdependent and inseparable
                                                                    del voto a maggioranza qualificata in seno al
elements of the human progress. This situation
                                                                    Consiglio. Una svolta importante, che ha rafforzato
forces a transformation of the European
                                                                    l’impegno europeo in materia ambientale, è stata
economy through incentives for the research,
                                                                    quella del Trattato di Amsterdam; è stato stabilito
the introduction of eco-innovations into the
                                                                    l’obbligo di inserire la tutela ambientale ad
market and consumers sensitisation. The shift
                                                                    integrazione di tutte le politiche settoriali dell’Ue
towards a greener economy implies the ability
                                                                    al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Dieci
to innovate production and consumption
                                                                    anni dopo, nel Trattato di Lisbona, si comincia a
cycles but also culture and lifestyle, through the
                                                                    parlare del problema dei cambiamenti climatici
development and the implementation of eco-
                                                                    e dello sviluppo sostenibile come obiettivo da
innovation. Indeed, eco-innovation takes into
                                                                    aggiungere e perseguire nell’ambito delle relazioni
account the economic, social and environmental
                                                                    con i paesi terzi1.
dimensions as basilar components for the
                                                                    Sviluppo sostenibile significa riuscire a soddisfare
sustainable development.
                                                                    i bisogni delle generazioni attuali senza
                                                                    compromettere la capacità delle future generazioni
                                                                    di soddisfare i propri, quindi una migliore qualità
                                                                    della vita per tutti, ora e per le generazioni future.
                                                                    Questa idea di sviluppo contempla una visione
                                                                    del progresso che ingloba obiettivi immediati e
                                                                    a lungo termine, attraverso interventi locali e
                                                                    globali, includendo le questioni sociali, economiche
                                                                    e ambientali come elementi inscindibili e
                                                                    interdipendenti del progresso umano.
                                                                    Il passaggio dai temi tradizionali, tutela delle specie
                                                                    a rischio, qualità dell’aria e dell’acqua, per citare
                                                                    degli esempi, alla rilevanza che attualmente è posta
                                                                    sulla necessità di un approccio integrato delle
                                                                    diverse politiche, sottolinea da un lato l’evoluzione
                                                                    della politica ambientale dell’Ue e dall’altro la
                                                                    dimensione globale delle tematiche che ha ad
                                                                    oggetto. Tale percorso evolutivo ha segnato, quindi,
                                                                    1       http://www.europarl.europa.eu/
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO

lo spostamento del focus da una politica di risanamento                        innovazione, poiché essa considera sia la dimensione
a strategie coordinate e condivise di prevenzione del                          economica, che le dimensioni sociale e ambientale come
deterioramento ambientale2.                                                    componenti imprescindibili dello sviluppo sostenibile.
Inoltre, la legislazione ambientale si ripercuote in molti                     Per eco-innovazione si intende 4.
economiche. Resta comunque complicato attuare la                               La definizione di eco-innovazione raccoglie tutte le forme
consistente normativa che le politiche europee hanno                           di innovazione, non solo tecnologica, che si tramutano
stabilito in materia ambientale.                                               in opportunità commerciali e in benefici all’ambiente.
La strategia Europa 2020 sottolinea la centralità della                        L’eco-innovazione riguarda il modo in cui le risorse
politica ambientale per il raggiungimento degli obiettivi                      naturali vengono usate e i modelli di produzione e di
generali di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva                     consumo, e va a braccetto con i concetti di eco-efficienza
che mira alla costruzione di un’Europa con un’economia                         e di eco-industrie. L’eco-innovazione incoraggia le
knowledge based ed efficiente per quanto attiene all’uso                       soluzioni rispettose dell’ambiente per attirare una nuova
delle risorse. Ciò vuol dire innanzitutto creare una                           generazione di attività manifatturiere e di servizi ad
complementarità tra i settori ambientale ed economico:                         alta tecnologia, favorendo le soluzioni che minimizzino
la promozione di un’economia più verde, con un uso più                         i flussi di materiali e di energia, modificando prodotti
efficiente delle risorse, tiene sotto controllo il rischio                     e metodi di produzione e aumentando il vantaggio
ambientale, e, al contempo, favorisce l’ingresso nel                           competitivo; la diffusione e l’impulso di soluzioni nuove
mercato di nuove tecnologie ecosostenibili che di fatto                        risultano indispensabili per dare slancio alle potenzialità
creano occupazione, rafforzano la competitività delle                          dei benefici economici, mediante riduzione dei costi,
imprese e rilanciano l’economia3.                                              innovazione, ingresso nei mercati internazionali,
Una mossa davvero intelligente è quella di creare                              accrescimento della competitività europea, creazione di
deterrenti e incentivi che convincano imprenditori e                           nuovo lavoro per profili altamente qualificati.
consumatori a preferire produzioni e prodotti più green,                       Elementi rilevanti per l’eco-innovazione sono:
come la possibilità di avvalersi di imposte e sussidi; i                       • lo sviluppo di tecnologie low carbon ad alta
vertici europei mirano in questo modo ad eliminare                             efficienza energetica nei processi industriali e nella
progressivamente i sostegni alle industrie, ma anche                           organizzazione del territorio e delle città;
ai trasporti, all’agricoltura e all’energia, che persistono                    • l’utilizzo di processi di produzione a basso impatto
nell’uso di prodotti e processi inquinanti. Il fine ultimo                     ambientale minimizzando il consumo di risorse;
non è solo quello dell’attuazione delle politiche ma                           • l’utilizzo di materie prime rinnovabili, nella
fare in modo che la sostenibilità diventi il principio                         produzione di beni materiali, come le biomasse e le
guida delle scelte quotidiane di ogni singolo individuo                        nuove risorse agro-industriali, che permettono la
e, di conseguenza, delineare il modo in cui le decisioni                       preparazione di prodotti riciclabili o biodegradabili;
cruciali, sia economiche che politiche, debbano essere                         • lo sviluppo di metodi e strumenti per la valutazione
prese; si mira quindi ad un profondo cambiamento                               quantitativa degli impatti ambientali indotti dalle
culturale tale da incidere a tutto tondo sulla vita dei                        tecnologie e dai prodotti innovativi.
cittadini. L’esigenza di coordinare la tutela dell’ambiente                    • L’eco-innovazione           può     presentare        diverse
e il rafforzamento della competitività pone le politiche                       sfaccettature dividendosi in differenti tipologie :   5

ambientali in una posizione privilegiata in grado, se                          • l’eco-innovazione di processo, che promuove lo
fatta bene, di promuovere investimenti e creare offerta                        sviluppo di nuovi processi a ridotto utilizzo di risorse e
di lavoro. Tale situazione impone una trasformazione                           con minore impatto ambientale, che preannuncia nuovi
dell’economia europea attraverso incentivi alla ricerca,                       prodotti più sostenibili e, quindi, nuovi stili di consumo.
l’introduzione delle eco-innovazioni nel mercato e la                          • l’eco-innovazione di prodotto, che naturalmente
sensibilizzazione dei consumatori.                                             auspica alla creazione di prodotti più ecocompatibili in
Come si è già detto, convertirsi ad un’economia più                            tutte le fasi di realizzazione della produzione.
verde richiede la capacità di innovare non soltanto cicli
produttivi e consumi ma soprattutto cultura e stili di                         4        Commissione europea, “Ecoinnovazione: la chiave per
vita mediante lo sviluppo e la implementazione dell’eco-                       la competitività futura dell’Europa”, http://ec.europa.eu/environ-
                                                                               ment/pubs/pdf/factsheets/ecoinnovation/it.pdf
2           Le politiche dell’Unione europea: Ambiente.                        5        Documento elaborato dal gruppo di lavoro “Eco-in-
Commissione europea- Direzione generale della Comunicazione                    novazione e Start-up”, Sviluppo dell’eco-innovazione e start-up.
Informazioni per i cittadini, Bruxelles, BELGIO, novembre 2014.                Stati Generali della Green Economy 2015.
3        ibidem

                                                                          17
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei -N. III, VOLUME II, ANNO 2016 • ISSN 2421-583X | CITTÀ E TERRITORIO

Infografica dal documento COM(2014) 398 final della Commissione Europea.

• l’eco-innovazione trasversale (General purpose),                          del 20146, in cui si promuove l’innovazione nei mercati
cioè l’implementazione di tecnologie generalizzate, come                    dei materiali riciclati, nuove tipologie imprenditoriali, la
ad esempio le ICT, le biotecnologie, le nanotecnologie,                     progettazione ecocompatibile, indicando questa come la
dagli effetti ecoinnovativi da valutare volta per volta.                    strada possibile da percorrere per ottenere una società
• l’eco-innovazione macro-organizzativa, ovvero                             a “rifiuti zero”. In questa prospettiva una posizione di
nuove strutture e infrastrutture organizzative,                             rilievo spetta alla Responsible Research and Innovation
che contemplano nuovi metodi organizzativi della                            (RRI), voluta dalla Commissione Europea per ridurre la
produzione e nuovi comportamenti di consumo che,                            distanza fra comunità scientifica e società, con relazioni
coinvolgendo l’intero territorio e i suoi servizi, può                      interdipendenti e di reciproca responsabilità tra le parti.
consentire una maggiore efficienza vuoi dal punto di                        Importanti sono anche le Startup, che rappresentano
vista ambientale vuoi dal punto di vista sociale.                           spesso un modello virtuoso di trasferimento dei risultati
L’eco-innovazione può e deve diventare strumento                            della ricerca al territorio e al mercato e sono di fatto
principale per pilotare il passaggio da un’economia                         luogo di sperimentazione di nuovi modelli di business,
“lineare” ad un’economia “circolare”, secondo quanto
indicato in una comunicazione della Commissione Europea                     6       COM(2014) 398 final Verso un’economia circolare:
                                                                            programma per un’Europa a zero rifiuti Bruxelles, 2.7.2014

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