RIQUALIFICAZIONE IDROMORFOLOGICA ED ECOLOGICA DEL FIUME TICINO E DELLE SUE AREE UMIDE GOLENALI NEL TRATTO IN COMUNE DI PAVIA 2010-2341
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2010-2341 RIQUALIFICAZIONE IDROMORFOLOGICA ED ECOLOGICA DEL FIUME TICINO E DELLE SUE AREE UMIDE GOLENALI NEL TRATTO IN COMUNE DI PAVIA Relazione del Responsabile del Procedimento a supporto della rendicontazione finale Università degli Studi di Pavia marzo 2018
INDICE PREMESSA ..........................................................................................................................................................1 1. STUDI PRELIMINARI (AZIONE 1) .................................................................................................................2 2. SISTEMAZIONE E RINATURAZIONE DELLE SPONDE FLUVIALI PRINCIPALI (AZIONE 2) ...........................5 2.1 INTERVENTI SUL I TRONCO DI CUSTODIA (IDENTIFICATIVO PV-E-270-M) ..................................................... 6 2.2 INTERVENTI SUL I TRONCO DI CUSTODIA (IDENTIFICATIVO PV-E-275-M) ..................................................... 6 2.3 INTERVENTI SUL TRATTO LOCALIZZATO IN SPONDA DESTRA DEL FIUME TICINO (IDENTIFICATIVO PV-E-278-M) . 6 2.4 INTERVENTI SUL I TRONCO DI CUSTODIA (IDENTIFICATIVO PV-E-283-M) ..................................................... 6 2.5 INTERVENTI SUL TRATTO LOCALIZZATO IN SPONDA DESTRA DEL FIUME TICINO (IDENTIFICATIVO PV-E-278-M) . 7 3. ACQUISTO DI TERRENI E AREE VERDI (AZIONE 3) ....................................................................................7 4. SISTEMAZIONI MORFOLOGICHE E RIQUALIFICAZIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIA NELLE LANCHE (AZIONE 4) .................................................................................................................................................8 4.1 ESECUZIONE DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE IDROMORFOLOGICA ED ECOLOGICA ................................... 8 4.2 PRODUZIONE DI PIANTE PER LA FITODEPURAZIONE .................................................................................... 15 5. MONITORAGGIO (AZIONE 5) .................................................................................................................16 6. NOTA SULLA PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO - PROMOZIONE DEL PROGETTO (AZIONE 6) .........18 6.1 CONFERENZA STAMPA DI AVVIO DEL PROGETTO – 5 FEBBRAIO 2011 ........................................................ 18 6.2 EVENTO “ACQUA PER LE CITTÀ” 22 MARZO 2011 – GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2011 (WWD 2011) .................................................................................................................................................. 19 6.3 COMUNICAZIONI A SEMINARI E CONVEGNI............................................................................................. 19 6.4 PUBBLICAZIONI SU RIVISTE SCIENTIFICHE DI SETTORE ................................................................................... 19 6.5 TESI DI LAUREA....................................................................................................................................... 20 6.6 DIVULGAZIONE AMBIENTALE ................................................................................................................... 20 6.7 PUBBLICIZZAZIONE SU WEB ...................................................................................................................... 21 6.8 EVENTI FINALI DI PROGETTO .................................................................................................................... 22 7. RELAZIONE SULLA RENDICONTAZIONE ECONOMICA ..........................................................................23 7.1 A01 ACQUISTO DI IMMOBILI .................................................................................................................. 23 7.2 A02 RISTRUTTURAZIONE, MANUTENZIONE E RESTAURO DI IMMOBILI ............................................................ 24 7.3 A03 ACQUISTO DI ARREDI E ATTREZZATURE.............................................................................................. 24 7.4 A05 PERSONALE STRUTTURATO ............................................................................................................... 24 7.5 A06 PERSONALE NON STRUTTURATO ....................................................................................................... 24 7.6 A07 PRESTAZIONI PROFESSIONALI DI TERZI ............................................................................................... 24 7.7 A08 MATERIALE DI CONSUMO ............................................................................................................... 25 7.8 A09 SPESE CORRENTI ............................................................................................................................ 25
Università degli Studi di Pavia PREMESSA Il progetto “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in Comune di Pavia”, è cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Tutelare la qualità delle acque”, dal Comune di Pavia, dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia e dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (A.I.Po). La presente relazione illustra le attività svolte dai partner (Comune di Pavia e Università di Pavia) nonché dal finanziatore (A.I.Po) per lo sviluppo del progetto. L’ultimo capitolo riguarda invece la descrizione delle fasi di rendicontazione economica del progetto. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 1 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 1. STUDI PRELIMINARI (AZIONE 1) La scelta delle aree umide da sottoporre al progetto di riqualificazione è stata effettuata dopo un’accurata indagine preliminare che ha previsto un censimento delle aree umide laterali del fiume Ticino. Il censimento è stato condotto al fine di ottenere una caratterizzazione ecologica, morfologica e paesaggistica con lo scopo di valutare le aree su cui indirizzare prioritariamente gli interventi. L’indagine è stata condotta dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell’Università di Pavia, coadiuvato da A.I.Po e dal Comune di Pavia per quanto concerne la fornitura di documentazione (studi pregressi, cartografie tecniche, catastali, etc.). Il progetto prevedeva una prima fase di censimento delle aree umide laterali del fiume Ticino, escludendo i corpi idrici di chiara origine artificiale come i laghetti di cava, e provvedere ad una loro caratterizzazione morfologica ed ecologica, ai fini di valutare quelli su cui indirizzare prioritariamente gli interventi. Nel complesso sono state individuate 10 aree umide, 5 a monte del Ponte Coperto e 5 a valle. Le aree a monte sottoposte ad indagine sono state (Figura 1.1): in sponda sinistra del Ticino la Lanca della Sora (1) e la Lanca di San Lanfranco (2); in sponda destra la Lanca del Rottone (3), un paleoalveo denominato la Baia del Re (4) e la Lanca del Topo (5). Le aree a valle del Ponte Coperto, tutte ubicate in sponda sinistra idrografica, sono state: la Lanca Francana Nord e Francana Sud (o della Valle del Ticino) (7a‐7b) il paleoalveo della Cascina Belotti (8), la Lanca di Isola Caroliana (9) e infine il paleoalveo di Cascina Mezzana (10). La caratterizzazione ecologica delle aree di interesse è stata condotta attraverso l’applicazione di un indice specifico calibrato per la classificazione degli ambienti umidi oggetto di indagine: l’Indice Morfo‐Paesaggistico (IMPaL). L’indice, messo a punto appositamente dal gruppo di lavoro, prevede una serie di indicatori e di relativi descrittori che, mediante un criterio di attribuzione di punteggio sulla base di visual assessment, consentono di definire la qualità morfologica e paesaggistica della lanca esaminata e di mapparla secondo una scala cromatica che utilizza colorazioni standard. Per la costruzione di tali indici sono state effettuate alcune uscite sul campo, il cui cronoprogramma è mostrato in Tabella 1.1. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 2 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Figura 1.1 Localizzazione delle aree umide analizzate nel corso degli studi preliminari al progetto. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 3 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Tabella 1.1 Cronoprogramma delle indagini sul campo effettuate ai fini del calcolo dell’indice IMPaL. Le tempistiche indicate si riferiscono all’anno 2011. Tale indagine è stata affiancata da analisi dei parametri chimico-fisici delle acque. Sono stati indagati parametri quali il livello idrometrico, temperatura, ossigeno disciolto, pH, trasparenza, N totale, N‐NH4, N‐NO2, N‐NO3, P totale, COD, BOD5 e il conteggio del colibatterio Escherichia coli. Le analisi sono state condotte in estate, autunno e inverno del 2011, e nella primavera del 2012. In ciascuna area umida indagata, sono state posizionate aste graduate per la rilevazione mensile del livello idrometrico e, stagionalmente, sono stati rilevati i principali parametri chimico-fisici. Inoltre, nel mese di giugno 2011 sono stati eseguiti prelievi di sedimento in due lanche, potenzialmente oggetto di interventi di rimodellamento del fondale: la lanca S. Lanfranco e la lanca del Topo. Le analisi chimiche condotte allo scopo di verificare l’eventuale tossicità dei sedimenti sono state effettuate per valutare la concentrazione di parametri quali azoto totale, COT, P totale, Cadmio, Mercurio, Arsenico, Piombo, Cromo totale, Nichel, Rame, Zinco. In aggiunta alle analisi sopra citate è stata effettuata un’indagine relativamente alla componente floristica delle lanche. A questo scopo sono state effettuate quattro uscite in campo che si sono tenute all’inizio e alla fine della primavera del 2011 sulle lanche: Lanca della Baia del Re, Lanca del Rottone, Lanca della Sora, Lanca di Isola Caroliana, Lanca di San Lanfranco, Lanca di Montebolone, Paleoalveo 9 e 10 e Lanca del Topo. I dati sono stati contestualizzati su scala temporale e geografica attraverso la consultazione di fonti storiche e campioni d’erbario depositati presso l’erbario dell’Università di Pavia e del database floristico della provincia di Pavia. Onde valutare la morfologia delle aree umide e comprenderne la natura del fondo e dell’idrologia degli ambienti umidi sono state, inoltre, eseguite le batimetrie delle aree individuate come oggetto di intervento, ad eccezione della Lanca della Baia del Re poiché in asciutta al momento del campionamento. Per approfondimenti in merito ai risultati delle indagini svolte dal gruppo di ricerca per la caratterizzazione della qualità ecologica delle lanche e il resoconto floristico si rimanda alla Relazione scientifica preliminare dell’Università di Pavia (settembre 2012) e ai documenti di dettaglio delle indagini batimetriche (contenuti nella tesi di Saltarelli M. allegata alla presente – cfr. Par. 6.5), dove sono esplicati i risultati delle indagini. Con l’eccezione della Lanca del Topo e, in parte, della Lanca del Rottone, le lanche normalmente bagnate non hanno un immissario superficiale ma hanno un emissario, che sversa nel fiume Ticino o nella Roggia Vernavola, che poi a sua volta sfocia nel Ticino. Ciò dimostra come questi ambienti “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 4 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia abbiano una funzione di drenaggio o, comunque, di raccolta delle acque, che poi vanno ad interessare direttamente o indirettamente il fiume Ticino. In funzione dell’obiettivo fondamentale del progetto, che è definito dal titolo del bando della Fondazione Cariplo “Tutelare la qualità delle acque”, si è reso necessario identificare le lanche dove è auspicabile intervenire per migliorare o preservare la qualità, definendo al tempo stesso una priorità di urgenza o di opportunità. A tale scopo è stato indispensabile anche definire le proprietà dei terreni su cui insistono i biotopi e le aree limitrofe, allo scopo di avviare i necessari contatti con i proprietari ed arrivare all’acquisizione delle aree di interesse tramite l’acquisto diretto o altre forme di contrattazione. Tenuto conto delle indagini svolte e delle condizioni ambientali verificate sono state identificate due siti con priorità di intervento: la Lanca di San Lanfranco e il percorso della Roggia Canobbio, entrambe in sponda sinistra del fiume Ticino. Nonostante le buone potenzialità naturalistiche, la Lanca di San Lanfranco costituisce, infatti, l’elemento di maggiore criticità fra quelli oggetto delle indagini preliminari, in quanto nel suo tratto a monte riceve un importante scaricatore di piena del collettore fognario, che peraltro spesso è in funzione anche in assenza di eventi piovosi importanti. Per quanto riguarda la Roggia Canobbio, un dettagliato studio preliminare, eseguito dal medesimo gruppo di lavoro all’interno di un precedente progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, ha dimostrato che questo corpo idrico è idoneo a ricevere buona parte delle acque in uscita dal vicino depuratore delle acque reflue pavesi, consentendone un ulteriore affinamento prima del loro recapito nella roggia Scaricatore, dove già arrivano attualmente, e poi nel fiume Ticino. Anche in questo caso, sono necessari impianti vegetazionali intra-alveo con finalità fitodepurative. In entrambi i casi gli studi preliminari hanno evidenziato che non è sufficiente intervenire sullo specchio d’acqua in quanto tale, ma è necessario anche potenziare la fascia di vegetazione riparia a contorno - scarsa a S. Lanfranco e quasi assente nella Canobbio - al duplice scopo di rafforzarne l’effetto drenante tampone, particolarmente importante nella Canobbio collocata in mezzo a coltivi, e di riqualificare l’intero biotopo, conferendogli una propria autonomia ecologica. A questi due siti se ne sono aggiunti altri due, dove gli interventi di riqualificazione hanno soprattutto lo scopo di ripristinarne la funzionalità o di preservarne la qualità attuale: il paleoalveo della Baia del Re, di proprietà demaniale e inserito in un ambito già parzialmente riqualificato, bisognoso di una riattivazione in quanto prosciugatosi nel tempo per l’abbassamento della falda superficiale; la Lanca del Topo, anch’essa interessata marginalmente da un recente intervento di impianti vegetazionali e di proprietà comunale, che andrebbe rimodellata e arricchita dal punto di vista vegetazionale ripristinandone, almeno in parte, la situazione “storica”. 2. SISTEMAZIONE E RINATURAZIONE DELLE SPONDE FLUVIALI PRINCIPALI (AZIONE 2) Tale azione, consistente nella riqualificazione dell’assetto idromorfologico complessivo mediante interventi sull’asta fluviale principale del fiume Ticino e rinaturazione di alcune opere idrauliche esistenti, è stata effettuata interamente dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (A.I.Po), con ruolo di finanziatore di I livello. Per gli obiettivi del progetto era infatti fondamentale accompagnare gli interventi diretti sulle aree umide laterali (azione 4) con importanti interventi sull’asta principale del fiume, allo scopo di indirizzare l’equilibrio idromorfologico verso la preservazione delle aree laterali riqualificate e funzionali al miglioramento della qualità delle acque e del fiume Ticino nel suo complesso. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 5 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Rispetto alla previsione iniziale dei lavori, A.I.Po ha effettuato lavori per un’entità maggiore. Tale necessità – come si evince dalla relazione tecnica fornita dal finanziatore e allegata alla presente relazione – è emersa durante l’esecuzione dei lavori, portando A.I.Po ad un ulteriore impegno di risorse. Come indicato da tale relazione tecnica, l’Agenzia attribuisce ai singoli interventi realizzati una classifica univoca alfanumerica (PV-E-XXX), che viene riportata su tutti gli atti amministrativi e contabili di riferimento. Gli interventi di manutenzione ordinaria (PV-E-270-M, PV-E-275-M e PV-E-283- M) hanno riguardato sempre lo stesso tratto di sponda ma, essendo programmati annualmente, l’esecuzione nei diversi anni è stata oggetto di procedure distinte. La localizzazione delle aree di intervento, su base Carta Tecnica Regionale, è riportata in Figura 2.1. 2.1 Interventi sul I Tronco di Custodia (identificativo PV-E-270-M) Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria (sfalcio e decespugliamento), che ha riguardato tutte le arginature maestre e relative aree golenali di competenza dell’Agenzia. Di tali lavori una parte è localizzata sul I Tronco di Custodia, che è il tratto all’interno del territorio del Comune di Pavia, oggetto del presente progetto. I lavori sono stati eseguiti tra settembre 2011 e giugno 2012. 2.2 Interventi sul I Tronco di Custodia (identificativo PV-E-275-M) Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria (sfalcio e decespugliamento), che ha riguardato tutte le arginature maestre e relative aree golenali di competenza dell’Agenzia. Di tali lavori una parte è localizzata sul I Tronco di Custodia, che è il tratto all’interno del territorio del Comune di Pavia, oggetto del presente progetto. I lavori sono stati eseguiti tra settembre 2012 e luglio 2013. 2.3 Interventi sul tratto localizzato in sponda destra del fiume Ticino (identificativo PV-E- 278-M) Si tratta di un progetto piuttosto articolato che ha riguardato l’incremento della sicurezza idraulica, la salvaguardia delle infrastrutture idrauliche esistenti con contestuale miglioramento dell’inserimento paesaggistico-ambientale delle stesse (grazie a riqualificazione e rinaturalizzazione) e la sistemazione delle aree golenali sul territorio comunale di Pavia, in un tratto localizzato in sponda destra del fiume Ticino. I lavori sono stati eseguiti tra ottobre 2013 e marzo 2015. 2.4 Interventi sul I Tronco di Custodia (identificativo PV-E-283-M) Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria (sfalcio e decespugliamento), che ha riguardato tutte le arginature maestre e relative aree golenali di competenza dell’Agenzia. Di tali lavori una parte è localizzata sul I Tronco di Custodia, che è il tratto all’interno del territorio del Comune di Pavia, oggetto del presente progetto. I lavori sono stati eseguiti tra ottobre 2013 e settembre 2014. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 6 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 2.5 Interventi sul tratto localizzato in sponda destra del fiume Ticino (identificativo PV-E- 278-M) Si tratta di un intervento – effettuato in regime di somma urgenza e dunque non preventivato – piuttosto articolato che ha riguardato l’incremento della sicurezza idraulica, la salvaguardia delle infrastrutture idrauliche esistenti con contestuale miglioramento dell’inserimento paesaggistico- ambientale delle stesse (grazie a riqualificazione e rinaturalizzazione) e la sistemazione delle aree golenali sul territorio comunale di Pavia, in un tratto localizzato in sponda destra del fiume Ticino, in prossimità di via Milazzo. I lavori sono stati eseguiti tra giugno 2015 e maggio 2016. PV-E-278-M PV-E-139-M Lavori di manutenzione su argini maestri (PV-E-270-M; PV-E-275-M; PV-E-283-M) Figura 2.1 Localizzazione degli interventi effettuati da A.I.Po che rientrano nel presente progetto. 3. ACQUISTO DI TERRENI E AREE VERDI (AZIONE 3) Tale azione è stata portata avanti interamente dal Comune di Pavia. Il progetto inizialmente prevedeva l’acquisizione di n. 9 aree di proprietà privata localizzate in Comune di Pavia, su cui insistevano corpi idrici rilevanti ai fini del progetto. Tali aree erano localizzate lungo la Lanca Roggia Canobbio (Foglio 23 mappali 16, 17, 18 e Foglio 9 mappali 446, 239, 62, 63, “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 7 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 40) e lungo la Lanca San Lanfranco (Foglio 6 mappali 1216 e 1217). Poiché però all’interno dei confini di alcune lanche di interesse risultavano cadere solo alcune parti dei sopracitati mappali, ai fini di individuare esattamente le aree da acquistare ed i relativi costi di acquisizione, il Comune è ricorso ai servizi di un professionista (Geom. Marco Mocchi), che si è occupato del frazionamento di tali aree. Gli studi preliminari dell’azione 1 hanno in seguito comportato di individuare nella Lanca di San Lanfranco una fra le aree umide golenali di maggiore interesse nell’ambito del progetto, nonché di stralciare l’intervento sulla Roggia Canobbio (cfr. Cap. 4). Il Comune ha pertanto valutato di acquisire i soli due terreni censiti al N.C.T. di Pavia Foglio 6 mappale 1216 e mappale 1217 di proprietà della Fondazione Policlinico San Matteo (Lanca San Lanfranco). La comunicazione dell’interesse per questi terreni da parte del Comune è datata 29/02/2012 P.G. 6219 e trasmessa al Presidente della Fondazione. È seguita risposta della Fondazione Policlinico San Matteo (09/07/2012), finalizzata a prevedere un percorso condiviso che tenesse conto anche di precedenti accordi di servitù con l’Amministrazione Comunale stessa (accordi del 2009, allegati alla presente relazione). Il Comune in data 25/03/2014 ha provveduto con nuova comunicazione a sottolineare l’interesse all’acquisizione. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 83 del 30/04/2015 è stato approvato il progetto definitivo/esecutivo ed è stato contestualmente posto vincolo preordinato all’espropriazione per pubblica utilità dell’area necessaria ai lavori riferiti al Progetto per gli immobili identificati al catasto Terreni di Pavia sez. CCSS Foglio 6 mappali 1216 e 1217 di proprietà della Fondazione Policlinico San Matteo. È stata pertanto data comunicazione alla Fondazione dell’avvio del procedimento in data 15/05/2014. Con successiva comunicazione del 08/09/2015 il Comune di Pavia ha fatto richiesta di occupazione temporanea dei due mappali sopra richiamati, finalizzata alla realizzazione delle opere previste dal progetto e già appaltate. In data 25/11/2015 veniva autorizzata dalla Fondazione l’occupazione temporanea dei due mappali. Alla data attuale il processo di acquisizione è stato quasi ultimato: In data 28/03/2018 è stato scelto il notaio che dovrà espletare le pratiche relative all’esproprio dei terreni (migliore offerta – preventivo allegato alla presente) e – con i tempi tecnici necessari al Comune – l’acquisizione verrà effettuata. Come da accordi con Fondazione Cariplo, la documentazione finale verrà inviata come integrazione alla presente rendicontazione. 4. SISTEMAZIONI MORFOLOGICHE E RIQUALIFICAZIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIA NELLE LANCHE (AZIONE 4) 4.1 Esecuzione dei lavori di riqualificazione idromorfologica ed ecologica Tale azione è stata portata avanti interamente dal Comune di Pavia, che ha assegnato la progettazione a Blu Progetti srl, a cui è stato fornito supporto scientifico dall’Università di Pavia. Dalle analisi dei sedimenti effettuate nel corso dell’azione 1 (Studi preliminari) sono emersi alcuni valori sopra le soglie in alcune delle lanche esaminate. Nel 2014 il Comune ha prudenzialmente fatto eseguire degli approfondimenti, in vista della progettazione esecutiva dei lavori da eseguire. A seguito degli esiti di tali indagini chimico‐fisiche, finalizzate alla caratterizzazione dei sedimenti delle lanche (contenute nella “Relazione per rilievi altimetrici e analisi chimiche relative agli interventi di riqualificazione idromorfologica ed ecologica del fiume Ticino e delle aree golenali umide”, redatta “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 8 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia dal Dott. Geol. Felice Sacchi e allegata alla presente relazione), che hanno evidenziato la presenza di idrocarburi in tracce, si è ritenuto di non prevedere lo scavo e la relativa movimentazione dei sedimenti delle lanche. Conseguentemente le variazioni progettuali – eseguite anche in questo caso da Blu Progetti srl su incarico del Comune di Pavia, coadiuvato dall’Università di Pavia – hanno comportato: • lo stralcio dell’intervento nella Roggia Canobbio; • nella sua versione originaria, il progetto prevedeva il ripristino del collegamento idraulico tra le due lanche, mediante la riattivazione del paleoalveo di collegamento. In seguito agli esiti dei campionamenti tale intervento di collegamento è stato stralciato; • per le medesime motivazioni è stato stralciato l’intervento sulla Lanca del Topo; • nell’intervento in corrispondenza della Lanca San Lanfranco sono state aggiunte nuove piantumazioni. I lavori sono stati iniziati in data 06/10/2016 e sono stati ufficialmente conclusi in data 03/02/2017. I lavori sono stati eseguiti – a seguito di regolare gara d’appalto indetta dal Comune – dalla Società Puricelli Ambiente Verde srl. L’incarico di Direttore dei Lavori è stato svolto dall’Ing. Remo Passoni di A.I.Po (autorizzato dall’Agenzia a svolgere tale incarico), mentre la progettazione esecutiva e della sicurezza è stata affidata a Blu Progetti srl. La supervisione dei lavori è avvenuta ad opera del capofila (supervisione tecnica) e del partner Università di Pavia (supervisione scientifica). Le azioni di piantumazione di specie autoctone erbacee idrofile o igrofile sono state a carico del partner Università di Pavia (vd. Par. 4.2), che ha scelto le specie più opportune e affidato la piantumazione alla società Flora conservation, prima spin-off dell’Università di Pavia, che produce da seme essenze autoctone di ceppi locali. Diverse piante sono state prodotte anche direttamente dall’Università di Pavia (si vede par. 4.2). Lanca San Lanfranco In questa lanca gli interventi sono consistiti principalmente nella rivitalizzazione e riqualificazione dell’ambiente umido esistente, dando origine ad un’area di fitodepurazione naturale attraverso la creazione di un ecosistema filtro in uscita, che permetta il potenziale miglioramento della qualità delle acque. A questo si aggiunge una riqualificazione dell’area spondale e perifluviale della lanca. In particolare sono stati eseguiti i seguenti lavori, come da Progetto esecutivo (Figura 4.3): • interventi di miglioria forestale dei tratti spondali consistente nella pulizia delle aree e nell'eliminazione delle piante malate, malformate, polloni soprannumerari in caso di ceppaie, in particolare a carico di specie indesiderate; • piantumazione delle aree oggetto di rimodellamento con piante e arbusti di specie mesofile (Carpinus betulus, Corylus avellana, Crataegus monogyna, Quercus robur, Sambucus nigra); • creazione di un ecosistema filtro nel tratto a valle del primo scaricatore di piena del collettore fognario per un’area totale di circa 3.900 mq attraverso la piantumazione di elofite (Phragmites australis, Typha latifolia, Carex pseudocyperus, Carex acutiformis, Iris pseudacorus, Lythrum salicaria, Butomus umbellatus, Juncus effusus, Typha shuttleworthii, Thelypteris palustris). Le elofite sono state piantumate direttamente o attraverso la posa di rulli spondali per circa 120 m lineari. Per la piantumazione è stata utilizzata parte delle macrozolle asportate nell’area della Lanca Baia del Re; • rimodellamento spondale e piantumazione arbustiva e piante d’alto fusto (Carpinus betulus, Corylus avellana, Crataegus monogyna, Quercus robur, Sambucus nigra); • realizzazione di n. 3 bacheche di legno per pannelli didattici illustrativi. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 9 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia A B-B’ “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 10 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia C-C’ D-D’ Figura 4.1 Planimetria interventi (A) e relative sezioni – Lanca San Lanfranco. L’impresa ha inoltre eseguito alcuni interventi aggiuntivi, in sede di gara di aggiudicazione, che sono stati eseguiti regolarmente: • rilievo topografico • relazione geopedologica (allegata alla presente relazione) • attivazione procedura monitoraggio dei suoli • definizione di un atlante delle nuove piantumazioni • realizzazione di 120 m di rulli spondali (sponda destra della lanca) • idrosemina (miscela di semi di ecotipo locale, fertilizzanti, ammendanti e collanti) su circa 1000 m2 “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 11 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Figura 4.2 Fotografie dei lavori eseguiti alla Lanca San Lanfranco. Lanca Baia del Re In questa lanca gli interventi sono consistiti principalmente nella creazione di zone umide e nel miglioramento della funzionalità del canneto. In particolare sono stati eseguiti i seguenti lavori, come da Progetto esecutivo (Figura 4.3): • scavo e approfondimento del fondo della Lanca Baia del Re per una superficie complessiva di circa 18.600 mq. Lo scavo ha seguito l’andamento morfologico del terreno, con profondità media di circa 1,4 metri. L’approfondimento ha permesso l’intercettazione della falda, allo stato attuale affiorante solo in corrispondenza di un ridotto cariceto nella porzione di monte, e l’apertura di un’ampia ziona umida che era in fase di riduzione; • rimodellamento morfologico delle aree limitrofe alla Lanca Baia del Re tramite la ricollocazione del materiale di scavo; • eliminazione delle specie arboree e arbustive alloctone all'interno del canneto posizionato lungo il lato meridionale della lanca (Acer negundus e altre specie erbacee); • scotico del canneto e successiva ricollocazione dello stesso per la formazione di un’area igrofila lungo il perimetro della Lanca Baia del Re. Lo scotico del canneto è avvenuto attraverso l’asportazione di macrozolle mantenendo quindi intatti i rizomi delle piante e la loro vitalità. Le zolle sono state ripiantumate lungo le sponde della Lanca della Baia de Re dopo lo svolgimento delle operazioni di scavo, ad una quota più bassa di quella attuale e in “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 12 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia falda. Parte delle macrozolle è stata ripiantumata nella Lanca di San Lanfranco, non in maniera continua ma alternata a vegetazione igrofila; • piantumazione delle aree oggetto di rimodellamento con piante e arbusti di specie mesofile (Carpinus betulus, Corylus avellana, Crataegus monogyna, Quercus robur, Sambucus nigra) e di specie igrofile (Alnus glutinosa, Populus alba, Salix alba, Salix cinerea, Salix triandra, Salix purpurea, Viburnum opulus, Frangula alnus) nella fascia perimetrale dello scavo; • piantumazione di elofite (Phragmites australis, Typha latifolia, Carex pseudocyperus, Carex acutiformis, Iris pseudacorus, Lythrum salicaria, Butomus umbellatus, Juncus effusus, Typha shuttleworthii, Thelypteris palustris); • realizzazione di n. 1 ponticelloe di n. 1 pontile cieco, entrambi in legno, per l’osservazione dell’avifauna e degli spazi di acqua libera; • realizzazione e posa di n. 1 bacheca di legno per pannelli didattici illustrativi; • realizzazione di n. 2 edifici per il birdwatching; • installazione di n. 10 ricoveri per pesci composti da una pensilina realizzata con tavole di legno sostenuta da pali di legno verticali piantati sul fondo dell’alveo e infissi sulla sponda dell'alveo; • creazione di nuovi habitat per pesci con la posa in alveo di ceppi radicali recuperati nei lavori di riqualificazione. Dal progetto iniziale risultava anche uno scavo con rimodellamento e approfondimento del canale di collegamento (paleoalveo) tra la Lanca Baia del re e la tombinatura esistente, in corrispondenza del tracciato dell’antico alveo del canale; per via dei risultati delle analisi citate ad inizio capitolo, i progettisti hanno ritenuto di stralciare anche questo intervento che prevedeva movimentazione di sedimenti. I medesimi quantitativi di scavo previsti per il canale sono stati riutilizzati invece per l’ulteriore approfondimento delle quote di fondo della lanca. A “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 13 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia A-A’ B-B’ Figura 4.3 Planimetria interventi (A) e relative sezioni – Lanca Baia del Re. L’impresa ha inoltre eseguito alcuni interventi aggiuntivi, in sede di gara di aggiudicazione, che sono stati eseguiti regolarmente: • rilievo topografico • relazione geopedologica (allegata alla presente relazione) • attivazione procedura monitoraggio dei suoli • definizione di un atlante delle nuove piantumazioni • pulizia del cariceto • posa di una staccionata in legno (lunghezza 40 m) all’ingresso della lanca • realizzazione di un mascheramento per i due punti bird-watching • sostituzione di 5 ricoveri per pesci con materiale di recupero • realizzazione di 6 posatoi • realizzazione della profilatura del fondo dell’alveo • idrosemina (miscela di semi di ecotipo locale, fertilizzanti, ammendanti e collanti) su circa 6000 m2 • posa di materiale biotessile in fibra di cocco sulla sponda della lanca nelle aree alle spalle del canneto (per una superficie di 1050 m2), in sostituzione di una passerella inizialmente proposta in aggiunta dall’impresa (variazione autorizzata). “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 14 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Figura 4.4 Fotografie dei lavori eseguiti alla Lanca Baia del Re. 4.2 Produzione di piante per la fitodepurazione Tale attività condotta dal partner Università di Pavia (gruppo di lavoro del Prof. Graziano Rossi) è stata orientata alla produzione delle piante da utilizzare allo scopo di aumentare la capacità fitodepurativa negli interventi nell’ultima fase. Quindi le attività sono sommariamente consistite in: 1. individuazione di popolazioni eventuali donatrici di materiale. potenzialmente riproduttivo nell'area delle Province di Pavia e Milano; 2. raccolta semi di specie ritenute idonee e loro deposito in banca e caratterizzazione per qualità del seme (germinabilità). Tra le specie selezionate si ricordano Typha latifolia, Iris pseudacorus, Lythrum salicaria, Phragmites australis; 3. raccolta in natura di materiale vegetativo per prove di coltivazione. e produzione massiva (Typha latifolia, Iris pseudacorus, Phragmites. australis, Salix purpurea, Salix triandra, Salix alba); 4. avvio di coltivazioni sperimentali e anche già produttive presso l'Orto Botanico dell'Università di Pavia, finalizzate alla produzione per il progetto. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 15 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 5. MONITORAGGIO (AZIONE 5) Tale azione è stata condotta dal finanziatore A.I.Po per quanto riguarda gli interventi spondali dell’azione 2 e dal partner Università di Pavia per quanto concerne gli interventi sulle lanche dell’azione 4. Gli interventi spondali hanno riguardato, come indicato nel Cap. 2, sia azioni di tipo gestionale (gestione della vegetazione spondale) che opere di difesa idraulica; mentre le prime non necessitano di azioni di monitoraggio, le seconde sono state nel corso del progetto – e sono tutt’ora – oggetto di costante monitoraggio da parte di A.I.Po. Per gli interventi sulle lanche, nell’ambito delle sottoazioni di “Monitoraggio del successo delle rinaturazioni in ambito vegetazionale” e “Monitoraggio delle ricostruzioni della vegetazione”, nel corso del 2017 l’Università ha eseguito sopralluoghi mensili nelle due lanche oggetto di intervento, per la verifica del successo di attecchimento. Nella Figura 5.1 sono mostrate immagini significative riprese durante alcuni sopralluoghi post- intervento. Risulta particolarmente efficace l’intervento alla Baia del Re, dove il rispristino dello specchio d’acqua ha portato in brevissimo tempo alla ricolonizzazione spontanea di elofite e idrofite non soggette a piantumazione (si veda Fig. Figura 5.1, 25/7/2017). San Lanfranco 17/02/2017 31/05/2017 “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 16 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Baia del Re 28/10/2016 02/12/2016 08/03/2017 25/05/2017 “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 17 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 31/05/2017 Figura 5.1 Date di esecuzione dei sopralluoghi di monitoraggio vegetazionale nelle due lanche oggetto di intervento e fotografie scattate nel corso delle visite. L’impresa ha già effettuato nel corso del 2017 (primo anno di 7 previsti) i sopralluoghi per il monitoraggio delle fallanze e alcuni piccoli interventi di manutenzione della vegetazione piantumata e spondale (sfalci, bagnature). A seguito dei sopralluoghi, presso la Lanca Baia del Re nel novembre 2017 sono state ripiantumate 340 piante forestali, morte nel corso dell’estate per via del clima particolarmente siccitoso. La sottoazione “Valutazione dell’efficacia a breve termine degli interventi realizzati sulla qualità delle acque, sulla base di indicatori specifici di qualità ambientale” è in fase di realizzazione; i relativi risultati – come da accordi – verranno sottoposti a Fondazione Cariplo nell’ambito dell’invio delle integrazioni, previsto per l’azione 3. 6. NOTA SULLA PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO - PROMOZIONE DEL PROGETTO (AZIONE 6) Le strategie di promozione del progetto hanno previsto diversi step e alcuni eventi per il coinvolgimento di diverse fasce di stakeholder, dai tecnici che operano abitualmente nel settore e nelle zone di progetto, al grande pubblico, agli studenti delle scuole. Di seguito una panoramica degli eventi organizzati in sinergia tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto. 6.1 Conferenza stampa di avvio del progetto – 5 febbraio 2011 La conferenza stampa di avvio del progetto si è tenuta in data 5 febbraio 2011 nella Sala Giunta del Comune di Pavia. Sono stati invitati giornalisti di diverse testate e, oltre alla presentazione effettuata nel corso dell’evento, è stata fornita una cartella stampa con i contenuti di progetto. A seguito della giornata sono stati pubblicati alcuni articoli che riportavano al grande pubblico la notizia dell’inizio del progetto (6 febbraio 2011 sul Il Giorno e La Provincia Pavese e 13 aprile 2011 su La Provincia Pavese). Tali materiali sono forniti in allegato alla presente relazione. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 18 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 6.2 Evento “Acqua per le città” 22 marzo 2011 – Giornata Mondiale dell’Acqua 2011 (WWD 2011) Nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Acqua 2011 (22 marzo), dedicata al tema Acqua per la città, è stato organizzato presso l’Orto Botanico di Pavia un workshop dal titolo “Le aree umide golenali a Pavia”, tenuto dal Prof. Renato Sconfietti dell’Università di Pavia (coordinatore scientifico del progetto). Il workshop, dedicato alle classi prime delle scuole secondarie di II grado di Pavia, ha trattato alcuni aspetti della dinamica fluviale che portano alla formazione di questi ambienti umidi e sono state presentate le principali caratteristiche delle singole lanche pavesi, con il supporto di proiezioni. È stato inoltre presentato nel dettaglio il progetto oggetto della presente relazione. Hanno aderito i Licei scientifici Copernico, Fermi e Taramelli, l’Istituto Magistrale Cairoli e l’ITCT Bordoni, tutte di Pavia, per un totale di circa 250 studenti. 6.3 Comunicazioni a seminari e convegni Il progetto è stato illustrato anche alla comunità scientifica di settore mediante la partecipazione e la presentazione di contributi ai seguenti seminari e convegni: • Seminario Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale CISBA (Firenze, 16-17 novembre 2011), dal titolo “La bioindicazione come strumento di conoscenza e gestione degli ecosistemi” – è stato presentato un contributo dal titolo “IMPal: proposta di un metodo di rapid assessment per la definizione della qualità paesaggistica delle lanche fluviali”; l’intervento è stato inoltre pubblicato sugli atti del convegno; • XXII Convegno della Società Italiana di Ecologia SITE (Alessandria, 10-13 settembre 2012), dal titolo “Ecologia e Gestione Ambientale” – sono stati presentati una comunicazione orale dal titolo “Ecologia dinamica dei popolamenti planctonici in un ecosistema stagnale pavese” e un poster dal titolo “Analisi della comunità zooplanctonica in una lanca ad elevato impatto antropico”; • II Convegno nazionale sulla riqualificazione fluviale, dal titolo “Riqualificazione fluviale e gestione del territorio” si è tenuto a Bolzano (6-8 novembre 2012) ed è stato organizzato da Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF), dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano – è stato presentato un poster dal titolo “Recupero della funzionalità e delle connessioni ecologiche in sistemi laterali fluviali: un esempio di progettazione lungo il fiume Ticino a Pavia (Lombardia)”. I contributi sono allegati alla presente relazione. 6.4 Pubblicazioni su riviste scientifiche di settore I risultati delle indagini preliminari e la costruzione ad hoc dell’indice IMPal (cfr. Cap. 1) sono stati inoltre oggetto di pubblicazione su riviste scientifiche di settore: • Paganelli D. & Sconfietti R., 2013. Biodiversity loss in a small riverine wetland of the Ticino river (Lombardia, Northern Italy). Journal of Limnology, 72 (3): 573-581; • Paganelli D., Saltarelli M. & Sconfietti R., 2014. Seasonal evolution of the zooplankton community in two riverine wetlands of the Ticino River (Lombardy, Northern Italy). Annales de Limnologie - International Journal of Limnology, 50: 241-247; “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 19 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia • Paganelli D., Sconfietti R. & Venzaghi I., 2015. Caratterizzazione idromorfologica ed ecologica delle aree umide golenali del fiume Ticino a Pavia (Lombardia, Italia) e ipotesi di gestione. Biologia Ambientale, 29 (1): 3-14. Gli articoli pubblicati sono allegati alla presente relazione. 6.5 Tesi di laurea Il progetto e i suoi risultati preliminari sono stati anche oggetto di tesi di laurea presso l’Università di Pavia: • Tombini E., 2011. Le aree umide del fiume Ticino a Pavia: prima implementazione di un metodo di Rapid Assessment. Tesi di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura, Università di Pavia. • Targa R., 2011. Caratterizzazione ecologica di una lanca periurbana del fiume Ticino a Pavia. Tesi di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura, Università di Pavia; • Saltarelli M., 2012. Indagini ecologiche sullo zooplancton in due lanche pavesi a differente impatto antropico. Tesi di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per la Natura, Università di Pavia; • Pessina M., 2013. Caratterizzazione ecologica dello zooplancton in aree umide golenali del fiume Ticino a Pavia. Tesi di laurea triennale in Scienze Biologiche, Università di Pavia. Copia delle sopracitate tesi è allegata alla presente relazione. 6.6 Divulgazione ambientale L’intervento di riattivazione della lanca Baia del Re è stato inserito in un percorso didattico all’interno delle attività di educazione ambientale che da alcuni decenni vedono la collaborazione fra Università di Pavia e CREA (Centro regionale di Educazione ambientale) del Comune di Pavia. Figura 6.1 Gruppo di alunni della Scuola primaria “Gabelli” di Pavia sul ponte alla Baia del Re. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 20 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 6.7 Pubblicizzazione su web Il progetto è stato messo on line utilizzando il sito di “Terra” (Territorio, Ambiente, Agricoltura, Acqua), un network fra diversi Enti (Comune di Pavia, Parco del Ticino, A.I.Po), Istituti di ricerca (Università), consorzi (Consorzio Forestale Unione Agricoltori di Pavia), aperto in futuro, per progetti specifici di tutela agro-ambientale, anche a privati (agricoltori, commercianti etc.) ed a nuove adesioni. All’interno del sito è presente una sezione Progetti (Figura 6.3), dove è riportata una breve descrizione del progetto e sono scaricabili alcuni documenti di progetto (descrizione dettagliata, elenco delle aree umide golenali, lettera di intenti del Parco del Ticino e relativa di valutazione del progetto), tutti conformi a quanto presentato in sede di sottomissione del progetto a Fondazione Cariplo. Una copia della presente relazione e un riassunto dei risultati del progetto verranno inoltre caricati sulla pagina del sito web del Comune di Pavia – settore Ambiente; la relativa news comparirà inoltre nella home page dello stesso. Figura 6.2 Screenshot del sito www.terra.comune.pv.it – la pagina relativa ai progetti. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 21 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia Figura 6.3 Screenshot del sito www.terra.comune.pv.it – la pagina relativa al progetto oggetto della presente relazione. I documenti scaricabili dalla pagina sono gli stessi presentati a Fondazione Cariplo in sede di sottomissione del progetto. 6.8 Eventi finali di progetto L’evento finale del progetto orientato ad un pubblico tecnico, organizzato da tutti i partner, si è tenuto in data 8 giugno 2017 presso l’Orto Botanico di Pavia. Si è trattato di un workshop dal titolo “Dialoghi sulla connessione ecologica: esperienze a confronto”, che ha visto la partecipazione di autorità e relatori di varie realtà che operano sul territorio, nonché di Fondazione Cariplo. Il tema del workshop era orientato alla discussione sulle varie forme di connessione ecologica, partendo da alcuni casi studio. Poiché il tema coinvolgeva due progetti, entrambi cofinanziati da Fondazione Cariplo ed entrambi che hanno coinvolto gli stessi soggetti, è stato scelto di organizzare un evento unico che ricomprendesse tali progetti. I partecipanti all’incontro sono stati circa un centinaio. Per quanto concerne il presente progetto, è stato previsto un intervento specifico nel pomeriggio, che ha visto la partecipazione dei partner tecnici e del finanziatore, come si evince dalla locandina, di seguito riportata. Nell’ambito di percorsi didattici per gli studenti in sponda destra del Ticino, organizzati dal Centro Regionale Educazione Ambientale (CREA) di Pavia e tenuti dal Prof. Renato Sconfietti, sono state anche effettuate otto visite guidate alle lanche oggetto di intervento, considerate casi studio di realizzazione di opere di riqualificazione. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 22 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 7. RELAZIONE SULLA RENDICONTAZIONE ECONOMICA Nel presente Capitolo vengono forniti tutti i dettagli delle attività di rendicontazione economica del progetto, anche alla luce delle variazioni intercorse in fase di attuazione, rispetto a quanto preventivato in sede di sottomissione alla Fondazione. Il progetto ha visto una prima rendicontazione, inviata alla Fondazione ad ottobre 2014, con un ammontare di spese complessive pari a 437.374,09 euro, a seguito del quale è stato erogato un primo versamento di 150.000,00 euro. A questo proposito, come da accordi con la Dott.sa Chiarella, si segnala che il conteggio delle spese rendicontate effettuate da Fondazione Cariplo nel 2014 (566.016,00 euro) era errato, probabilmente dell’inclusione nel calcolo di un aggiornamento parziale dello stato delle spese, erroneamente inviato nel 2013 (128.641,91 euro); tali spese sono poi state nuovamente conteggiate nell’invio del 2014. La seconda rendicontazione, di 746.990,79 euro, è inviata contestualmente alla presente relazione (marzo 2018). Come da accordi con la Fondazione, l’azione 3 (Acquisto di terreni) e la parte mancante dell’azione 5 (Monitoraggio) – in corso di finalizzazione –, saranno oggetto di un’integrazione che verrà inviata appena concluse. Per tali azioni si prevede un costo previsionale di circa 30.600 euro (già inclusi nei costi inviati con la seconda rendicontazione), con il quale si raggiunge il saldo finale e la conclusione del progetto. Si segnala che alcune voci di spesa indicate nell’invio 2014 sono state attribuite in maniera erronea; poiché però la documentazione è già stata processata, si è concordato con Fondazione Cariplo di non effettuare variazioni al pregresso durante il secondo invio. Nei relativi paragrafi di questo capitolo, come richiesto, verranno però indicate nel dettaglio le attribuzioni non corrette. 7.1 A01 Acquisto di immobili Il progetto prevedeva per questa voce una spesa di 90.000 euro. Tale cifra doveva essere dedicata all’acquisizione da parte del Comune di Pavia di n. 9 aree verdi private su cui insistevano corpi idrici rilevanti ai fini del progetto, come indicato nel dettaglio nel Cap. 3. Per le motivazioni ampiamente descritte nei Cap. 3 e 4, solo un’area di quelle inizialmente previste è stata oggetto effettivo dell’azione; ciò ha portato per questa voce ad una spesa di molto inferiore a quanto preventivato in sede di sottomissione del progetto. Tale azione è tuttora in corso seppure in via di conclusione. I costi stimati – alla data attuale non ancora sostenuti – ammontano a circa 26.800 euro complessivi, imputabili a spese di personale (circa 1.230,00 euro), spese di acquisto (stima di 21.061,09 euro) e spese notarili (costo da preventivo 4.567,50 euro). Come da accordi con Fondazione Cariplo, il consuntivo di tali spese e la relativa documentazione verrà inviata come integrazione, non appena si concluderà l’azione. Si segnala che nel primo invio a questa voce è stata anche attribuita la spesa relativa ai servizi del Geom. Marco Mocchi, che si è occupato del frazionamento catastale di alcune aree da acquistare nella prima versione del progetto (6.084,96 euro), poi stralciate – come ampiamente descritto nei relativi capitoli. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 23 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
Università degli Studi di Pavia 7.2 A02 Ristrutturazione, manutenzione e restauro di immobili Questa voce di costo presenta una notevole differenza rispetto alla previsione (963.816,44 euro spesi a fronte di 762.000 previsti). Tale scostamento è dovuto principalmente all’aumento delle spese del finanziatore A.I.Po – come descritto nel Cap. 2. Si segnala a questo proposito che nell’invio del 2014 le voci di costo relative all’azione 2 effettuata da A.I.Po (di cui alla lettera della Fondazione del 22/12/2014) erano solo indicative e si riferivano al complesso delle spese raggruppate per ciascun sito di intervento; la documentazione finale, comprensiva di tutte le tranche di fatturazione dei lavori eseguiti e delle relative quietanze di pagamento, è fornita nella rendicontazione di marzo 2018. Nel primo invio a questa voce è stata erroneamente ascritta anche la spesa relativa ai servizi del Dott. Geol. Felice Sacchi, che si è occupato di rilievi altimetrici e di analisi chimiche in alcune delle aree previste di intervento (6.050,00 euro), che sarebbe dovuta figurare come prestazione professionale. 7.3 A03 Acquisto di arredi e attrezzature Il totale della voce preventivata era di 5.000,00 euro, a carico dell’Università di Pavia. L’ammontare delle spese effettivamente sostenute e documentate è invece di 2.030,28 euro. 7.4 A05 Personale strutturato Per quanto riguarda il personale strutturato il costo consuntivo complessivo di tutti i partner ammonta a 57.418,44 euro, a fronte di una previsione di 55.000 euro. Una parte di questi costi, come già segnalato, è ancora in forma preventiva, essendo il personale coinvolto nella conclusione delle azioni 3 e 5. Nella tabella riepilogativa allegata alla richiesta di rendicontazione tali costi sono stati inseriti, seppure in maniera previsionale; il consuntivo verrà inviato con una richiesta di integrazione. 7.5 A06 Personale non strutturato Per il personale non strutturato era prevista una spesa di 89.000 euro assegnata interamente all’Università di Pavia (borse e assegni di ricerca). La spesa consuntiva per questa voce ammonta invece a 77.461,78 euro. Si segnala che nel primo invio a questa voce sono state ascritte anche le spese relative alle collaborazioni occasionali attivate dall’Università per il progetto (per un totale di 18.590,98 euro). Nel secondo invio le spese relative alle collaborazioni occasionali sono invece state attribuite alla voce di spesa A07 Prestazioni professionali di terzi, come si ritiene corretto. 7.6 A07 Prestazioni professionali di terzi Le prestazioni professionali richieste risultano complessivamente inferiori (37.338,79 euro consuntivi invece di 44.000 previsti). Tale scostamento è dovuto in parte all’errata attribuzione delle voci di costo nel primo invio segnalata nei paragrafi precedenti. “Riqualificazione idromorfologica ed ecologica del Relazione del Responsabile del Procedimento a Pagina 24 fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in supporto della rendicontazione finale Comune di Pavia”
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