REPORT SPAC - DICEMBRE 2018 - BEBEEZ.IT
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Dicembre 2018 Report Spac
Hanno raccolto poco meno di 4 miliardi di euro dal 2011 le Spac o veicoli simili come le cosiddette pre-booking company, cioè veicoli che raccolgono denaro allo scopo di acquistare una quota di una società target e portarla in borsa. I 30 veicoli di questo tipo, dal momento del lancio del primo, cioè Italy 1 Investments, hanno investito complessivamente oltre 2 miliardi di euro e hanno ancora a disposizione poco meno di 2 miliardi. I dati emergono dal database BeBeez Private Data. Dai dati emerge anche che di questo totale di 2 miliardi ancora da investire, poco più della metà Spac ha in realtà già trovato una collocazione, nel senso che sono state annunciate le fusioni (cosiddette e pre-booking company business combination) con le rispettive società target, mentre c’è ancora circa un hanno raccolto miliardo alla ricerca di un obiettivo, spalmato su otto Spac e un feeder fund (Ipo Club). oltre 4 mld euro Quest’ultimo, promosso da Azimut e gruppo Electa, investe sempre una quota del 30% del dal 2011. Ne hanno valore delle operazioni a cui partecipa. A oggi ha ancora a disposizione 115 milioni, visto che ha già promosso una pre-booking company (Ipo Challenger 1), ha partecipato a un investimento di investiti oltre 2 e hanno private equity tradizionale, in ottica di ipo nel medio periodo, quindi un po’ fuori dal contesto per trovato target per poco cui era stato studiato (The Organic Factory, insieme a Azimut ed Electa), ha investito in Spac meno di un mld promosse da terze parti ed è stato anchor investor della prima operazione condotta con la struttura Spac-in-Cloud, sulla piattaforma di private placement Elite Club Deal di Borsa Italiana, sviluppata insieme a Electa. Tramite questa piattaforma nelle scorse settimane è sbarcata sul listino Digital Value, gruppo di information technology nato dall’unione della romana Italware e della milanese ITD Solutions. Tornando alle operazioni già concluse, quest’anno grazie alle Spac o simil-Spac sono arrivate a Piazza Affari sei società: Industrie Chimiche Forestali (maggio), Cellular Italia (giugno), CFT (luglio), Guala Closures (agosto), Fine Foods Pharmaceuticals (ottobre) e Digital Value (novembre). Quest’ultima per la verità, si diceva, è arrivata in quotazione senza passare dalla business combination con una Spac, ma replicando i passaggi che di
norma costituiscono la struttura delle operazioni condotte con le Spac. Ci sono stati infatti dei promotori che hanno finanziato la fase preparatoria e di verifica dell’operazione, che hanno sottoscritto strumenti finanziari il cui sviluppo di valore è subordinato all’apprezzamento di mercato delle azioni della società una volta quotata; e ci sono stati dei cosiddetti corner investor (investitori-chiave) e dei follow-on investor (investitori che seguono i primi). A brevissimo arriverà a conclusione anche l’integrazione tra la Spac tematica Archimede e Net Insurance, dopo che nei giorni scorsi l’assemblea di Archimede ha dato il via libera all’operazione con una maggioranza di oltre l’89%. In dirittura d’arrivo c’è poi anche Banca Interprovinciale, che si fonderà con Spaxs e darà vita a Illimity. In questo caso sono già arrivate tutte le autorizzazioni di Banca d’Italia e Bce e i recessi sono stati minimi. Infine in attesa del verdetto degli azionisti della Spac IdeaMi c’è il gruppo Agrati, uno dei principali produttori mondiali di sistemi di fissaggio nel settore dei componenti per l’industria automobilistica, per il quale la Spac ha annunciato di recente il progetto di integrazione. In questo caso, il fatto che la Spac sia stata promossa da due investitori istituzionali come Banca Imi e Dea Capital fa immaginare che l’operazione possa arrivare facilmente a buon fine. Diverso è stato invece il caso di Capital For Progress 2 (CFP2), la seconda Spac promossa da Massimo Capuano, Antonio Perricone, Marco Fumagalli, Alessandra Bianchi e Bruno Gattai, che a inizio novembre ha ricevuto dai soci una vera e propria doccia gelata, perché per la prima volta nella storia delle Spac in Italia la proposta di una business combination è stata accolta con una percentuale di recessi superiore alla soglia massima prevista per poter confermare l’operazione (addirittura oltre il 57%). Un risultato questo che non ha nulla a che fare con la qualità della società target prescelta, ABK Group Industrie Ceramiche, che anzi viene considerata dai più un’azienda molto interessante. Il problema, però è un altro e cioè il fatto che da quando sono stati raccolti i capitali nell’estate 2017 al momento dell’annuncio della business combination il mondo è cambiato. Il risultato delle elezioni ha spaventato molti investitori esteri e chi come CFP2 aveva raccolto capitali tra gli stranieri ha subito il fuggi-fuggi. Il risultato è stata una depressione delle quotazioni che in molti casi per le Spac viaggiano oggi poco sopra quota 9 euro, quindi parecchio lontano dai tradizionali 10 euro utilizzati come base di partenza da praticamente tutte le Spac. E un ricambio importante di soci nell’azionariato (si veda la percentuale di rotazione del capitale in tabella). Chi ha comprato? Soggetti vari, dai fondi speculativi a ricchi investitori privati, tutti spinti dall’opportunità di acquistare a sconto oggi un titolo che, quando si
presenterà l’occasione per il recesso, potrà essere rimborsato a 10 euro o poco meno, il tutto nel giro di pochi mesi. Un guadagno niente male di questi tempi. Certo, se tutti fanno questo ragionamento l’operazione salta e quindi la nuova scommessa è sperare che la Spac in questione non riesca a trovare una soluzione prima della scadenza dei canonici 2 anni dalla quotazione, nel qual caso sarà costretta a sciogliersi e rimborsare i soci sempre a 10 euro. Difficile difendersi da questi attacchi per le Spac già quotate. A meno che tra i soci siano presenti anchor investor forti che sarebbero in grado di rilevare le azioni oggetto di un eventuale recesso in massa e portare a buon fine l’operazione. Spac di questo tipo sono per esempio ALPI che ha alle spalle Mediobanca oppure VEI 1 che dietro ha Palladio Finanziaria. Tornando a CP2 ora il momento è delicato. Sino al prossimo 6 dicembre sono in vendita le azioni oggetto del recesso, dopodichè i promotori hanno ancora tempo sei mesi per trovare un investitore terzo che se le voglia comprare, già sapendo che il target è ABK. Il problema è che il prezzo di acquisto proposto deve essere necessariamente quello del recesso, mentre sul mercato il prezzo della Spac è oggi più basso. “Certamente lo strumento della Spac si è rivelato valido, perché ha aiutato molte società ad arrivare sul listino anche quando i momenti di mercato erano difficili e ha facilitato investimenti in economia reale. Come tutti i progetti nuovi, anche le Spac vanno affinate nella ricerca della struttura migliore per tutti gli interlocutori”, ha commentato Simone Strocchi, presidente dell’Associazione Italiana Spac , oltre che promotore di varie Spac e pre-booking company attraverso il suo gruppo Electa. “A mio parere la disaffezione di mercato che ha riguardato recentemente alcune Spac tradizionali si è manifestata anche in ragione del consistente ritardo del time to market, evidenziando che per la buona riuscita dell’operazione è cruciale un tempo di esecuzione molto breve, come si è visto che accade nel caso delle pre-booking company. Questi sono veicoli similIi alla Spac, ma raccolgono denaro dagli investitori con obbligazioni a breve non quotate, liquidabili esercitando un’opzione put verso lo stesso emittente. Questi veicoli sono capaci di investire in tempo breve nel target giusto, per accompagnarlo sul listino con un’iniezione già pronta di capitali eseguita contestualmente al rimborso in natura delle obbligazioni, con azioni e warrant emessi dalla stessa target”, ha detto ancora Strocchi, aggiungendo poi che “addirittura immediato è il tempo che passa tra raccolta e quotazione nel caso della Spac-in-cloud. A mio parere, l’impegno dei promotori che lavorano in trasparenza con un anchor investor dà una grande tranquillità agli altri investitori, che sanno già su quale target stanno mettendo il loro denaro e che sono in compagnia di un investitore che ha un approccio di medio- lungo periodo”.
L'attività delle Spac o pre-booking company attive in Italia Data Mercato Data quotazione quotazione Capitale Target acquisito quotazione Rotazione % Nome Promotori Spac Spac raccolto o annunciato target del capitale* da 5 marzo a Mln euro 29 nov 2018 Italy 1 V. Gamberale, C.Mammola, G. Revoltella, Investments sa R.Berger, gen-11 Miv 150 IVS spa mag-12 4,48 F. Lahmstein e G.Wendenburg Made in Italy 1 spa M. Carlotti, L. Giacometti e S. Strocchi giu-11 Aim Italia 50 Sesa spa feb-13 16,6 Italian Wine IPO Challenger (1) S.Strocchi, A. Oggioni, Electa e L. Giacometti nd bond privato 52 Brands spa gen-15 24,49 S. Erede, G.Mion, R. Italia, C.Pagliani, Space E.Subert, dic-14 Miv 130 Fila spa giu-15 29,04 A. Ambrosio e E. De Bernardi Industrial Stars of Italy Attilio Arietti e Giovanni Cavallini lug-13 Aim Italia 50 Lu-Ve spa lug-15 5,68 M. Carlotti, Idea Capital Funds sgr, Zephyro spa (ex Annullata il GreenItaly 1 spa Vedogreen dic-14 Aim Italia 35 Prima Vera) dic-15** 23/10/2018 Capital for M. Capuano, A. Perricone, M. Fumagalli e A. Progress 1 Bianchi set-15 Aim Italia 51 GPI dic-16 5,75 L. Giacometti, G. Lugli, S. Malagoli e S. Glenalta Food Marenco nov-15 Aim Italia 80 Gruppo Orsero feb-17 21 S. Erede, G.Mion, R. Italia, C.Pagliani, Space 2 E.Subert, lug-15 Miv 155,15 Avio spa apr-17 36,95 A. Ambrosio e E. De Bernardi Industrial Stars of Italy 2 Attilio Arietti e Giovanni Cavallini mag-16 Aim Italia 50,5 SIT group lug-17 4,06
Data Mercato Data quotazione quotazione Capitale Target acquisito quotazione Rotazione % Nome Promotori Spac Spac raccolto o annunciato target del capitale* da 5 marzo a Mln euro 29 nov 2018 S. Strocchi, A.Oggioni, Electa, Azimut fondo chiuso IPO Club (1) Holding in raccolta privato 150 nd nd - Crescita Holding srl (M. Armanini, C. Crescita D’Ippolito, M.Drago, mar-17 Aim Italia 130 Cellular Italia giu-18 7,12 C. Moser, A. Tazartes, A. Toffoletto) e Dea Capital spa Space 3 spin-off da Space 2 apr-17 Miv 152,85 Aquafil dic-17 15,85 Ipo Challenger 1 (2) Ipo Club, che ne è anchor investor giu-17 bond privato 20 PharmaNutra lug-17 8,21 Glenalta L. Giacometti, G. Lugli lug-17 Aim Italia 100 Gruppo CFT nd 7,52 G. Braggiotti, Fineurop Soditic, M. Carlotti e Sprint Italy F. Pintucci lug-17 Aim Italia 150 nd nd 6,17 Industrie Chimiche EPS (4) Private Equity Partners sgr ed Equita sim ago-17 Aim Italia 150 Forestali mag-18 15,15 ABK Group Capital for M. Capuano, A. Perricone, M. Fumagalli e Industrie Progress 2 A. Bianchi ago-17 Aim Italia 65 Ceramiche (5) nd 24,27 Industrial Stars of Italy 3 Attilio Arietti e Giovanni Cavallini ott-17 Aim Italia 150 nd nd 13,1 Maurizio Borletti, Paolo De Spirt e Gabriele Spactiv Bavagnoli ott-17 Aim Italia 90 nd nd 7,7 mar 2019 IdeaMi Banca Imi e Dea Capital dic-17 Aim Italia 250 Gruppo Agrati (6) 8,73 S. Erede, G.Mion, R. Italia, C.Pagliani, Space 4 E.Subert, dic-17 Miv 500 Guala Closures ago-18 12,81 A. Ambrosio e E. De Bernardi
Data Mercato Data quotazione quotazione Capitale Target acquisito quotazione Rotazione % Nome Promotori Spac Spac raccolto o annunciato target del capitale* da 5 marzo a Mln euro 29 nov 2018 Mediobanca, Stefano Giambelli, Roberto Marsella, Massimo Perona e Stefano ALP.I Rangone feb-18 Aim Italia 100 nd nd 5,04 VEI 1 Palladio Holding feb-18 Aim Italia 100 nd nd 13,64 Alessandra Gavirati, Carlo Castellano, Jody Life Care Capital Vender, Luigi Sala, Alessadnro Piga mar-18 Aim Italia 140 nd nd 14,57 Gabelli value for Italy Gabelli Investment Partners International apr-18 Aim Italia 110 nd nd 4,4 Andrea Battista, Gianpiero Rosmarini e Archimede Matteo Carbone mag-18 Aim Italia 47 Net Insurance dic-18 (6) 6,38 Marco Galateri di Genola, Vitaliano TheSpac Borromeo e Giovanni Lega lug-18 Aim Italia 60 nd ago-18 4,86 Spac-in-Cloud (7) Ipo Club, Electa Venture nov-18 Aim Italia 22,5 Digital Value nov-18 0,66 Totale raccolto 3.991,00 Totale investito 2.014,00 Totale ancora da investire (righe in grassetto) 1.977,00 Totale già allocato in business combination annunciate ma non concluse 962,00 Totale ancora da investire e non ancora allocato 1.015,00 Note: *rapporto percentuale tra numero totale di azioni scambiate nel periodo e numero di azioni componenti il capitale (fonte: Bloomberg); **delistata dopo opa da parte di Edison (1) tecnicamente non di tratta di una Spac, ma di un fondo chiuso cheè anchor investor al 30% di più Spac o pre-booking company (2) tecnicamente non si tratta di una Spac, ma di una pre-booking company non quotata, che ha emesso obbligazioni destinate a essere convertite in azioni della target potenziale in occasione dell'ipo della target
(3) in origine ha raccolto 308 milioni, poi è stata scissa al momento della business combination e a Space 3 sono stati apportati 152,85 milioni (4) in origine ha raccolto 150 milioni, ma è stata scissa al momento della business combinatione e a EPS Equita PEP SPAC2 è stato apportato metà del capitale (5) business combination deliberata, ma recessi sopra la soglia (6) attesa, già deliberata business combination dalle due assemblee e recessi sotto la soglia (7) tecnicamente non si tratta di una Spac, perché non è stato strutturato un veicolo di investimento, bensì è stato organizzato un club deal sulla piattaforma Spac-in-Cloud di Elite Club Deal di Borsa Italiana Fonte: BeBeez Private Data Il 5 novembre 2018 è nato BeBeez Private Data, un potente database che contiene informazioni sulle società target degli investitori di private equity, venture capital e private debt. Oltre che i profili e i contatti dei principali investitori di private capital del mondo attivi in Italia. Uno strumento di lavoro indispensabile per gli investitori, per le banche finanziatrici, per i loro consulenti e per gli stessi imprenditori https://privatedata.bebeez.it/
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