Report di attività - Emergency
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70. Marzo 2014 Numero speciale "20 anni di EMERGENCY" Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MI Report di attività
Direttore responsabile Progetto grafico Roberto Satolli Giulia Ferranti, Angela Fittipaldi Direttore Stampa Gino Strada Redazione Simonetta Gola Numero Speciale, supplemento al Trimestrale - Litografica Cuggiono, Registrazione Tribunale di Milano al n° 701 del 31.12.1994 1994, NASCE EMERGENCY di Gino Strada, Chirurgo e fondatore di EMERGENCY Tiratura 250.000 copie, 191.849 delle quali spedite HANNO COLLABORATO ai sostenitori Raffaela Baiocchi, Andrea Bellardinelli, Maurizio Cardi, Maria De Pasquale, Simonetta Redazione Gola, Hawar Mustafa, Mimmo Risica, Emanuele via Gerolamo Vida, 11 Rossini, Cecilia Strada, Gino Strada, Manuela 20127 Milano Valenti T +39 02 863 161 F +39 02 863 163 36 Fotografie info@emergency.it Archivio Emergency, Marco Affanni, Marcello www.emergency.it Bonfanti, Francesco Cocco, Simone Cerio, Khelly Manou De Mahoungou, Massimo Grimaldi, Anne Holmes, Paul Lay, Guido Morozzi, Baudouin Mouanda, GiBi Peluffo, Pierre Terdjman, Mattia Velati È iniziato tutto 20 anni fa. Le immagini che ci arrivavano erano Mentre scrivo oggi, 20 anni dopo, ci Per alcuni significa essere ancora vivi terribili: persone massacrate, villaggi troviamo ancora in prima linea in un’altra invece che non esserlo. distrutti, il terrore dei machete. guerra africana. Era il genocidio in Ruanda. In Centrafrica è in corso una carneficina. Missione dopo missione, progetto dopo Un milione di sfollati su 5 milioni di progetto, è aumentato il numero delle Con altri medici e infermieri, eravamo abitanti, migliaia di feriti, non si contano persone che hanno scelto di sostenere stati in alcune delle guerre peggiori del i morti. il nostro lavoro, qualcuno con una pianeta. A guardarla da un ospedale, come Questa volta immagini ne arrivano poche: donazione, qualcun altro con il proprio noi avevamo fatto per qualche anno, si dall’inizio della guerra, nel marzo dello tempo. Perché l’hanno fatto? capisce velocemente che cosa è la guerra: scorso anno, in Centrafrica è arrivato Perché hanno avuto fiducia in quello che sapevamo che - al di là dei luoghi diversi, un solo inviato italiano. Forse fra facevamo, ma soprattutto perché hanno di ragioni o torti presunti - l’unica verità qualche anno qualcuno si commuoverà, deciso di non voltarsi dall’altra parte della guerra sono morti, feriti e gente che leggendone sui libri di storia, ma ora non davanti alla sofferenza di altri esseri soffre. interessa a nessuno. umani. Non tolleravamo di rimanere nelle nostre Sono il sostegno e l’impegno di migliaia case ad assistere a quello che stava Sono passati vent’anni, e siamo tornati al di persone che ci hanno permesso succedendo, impotenti: non lo eravamo. punto di partenza. Non è servito a niente? di scrivere questa storia. Certo non potevamo fermare la guerra, ma Non è così. In questi anni siamo stati a Questi vent’anni sono stati una sapevamo di poter fare qualcosa per le fianco delle vittime, senza fare differenze, straordinaria esperienza di medicina vittime. Sapevamo, soprattutto, che non e ci siamo opposti alla guerra e alla sua e di umanità. Sono stati EMERGENCY. volevamo girarci dall’altra parte. logica di sopraffazione. Abbiamo costruito ospedali e centri sanitari, e abbiamo Il 18 luglio 1994 siamo partiti per Kigali combattuto perché chiunque avesse diritto con la nostra esperienza, il sostegno degli a essere curato. amici che avevano voluto credere In giro per il mondo, per 6 milioni di in questa impresa e 12 milioni di lire. persone, la nostra E rossa significa cure E abbiamo cambiato le nostre vite, di alto livello e gratuite e un letto pulito per sempre. quando ne hanno avuto bisogno. Afghanistan, Lashkar-gah - Centro chirurgico per vittime di guerra 2 — Report 2013 Report 2013 — 3
EMERGENCY è un’organizzazione italiana indipendente. I NOSTRI PRIMI 20 ANNI di Cecilia Strada, Presidente Offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime della guerra, Cari amici, EMERGENCY compie vent’anni. giardino, il giorno delle dimissioni, abbiamo curato troppi feriti da mina, Se questi vent’anni fossero una scatola, per farci un regalo prima di tornare a casa. ci sarebbero le arance che crescono nel sarebbe piena di ricordi dei sedici Paesi nostro Poliambulatorio a Palermo, il sole delle mine antiuomo e della povertà. in cui abbiamo portato aiuto. Dentro ci sarebbe una punta di lancia. Sarebbe una scatola piena delle pulitissime divise del nostro personale, simbolo di lavoro, formazione, riscatto della Sierra Leone che batte sul Centro chirurgico e pediatrico, ci sarebbero i metri di neve che le nostre ostetriche e Viene dal Ruanda: 1994, il primo intervento sociale. Insieme ai nostri professionisti infermiere attraversano, in mezzo a una Promuove una cultura di pace, solidarietà di EMERGENCY. Siamo entrati nell’ospedale internazionali, oggi più di 2.200 persone montagna dove non ci sono strade, per di Kigali, che era stato abbandonato, locali lavorano nelle strutture sanitarie dare un’opportunità di cura alle donne abbiamo riaperto il reparto di ostetricia, di EMERGENCY in sei Paesi. incinte e ai neonati che vivono lì. dove 2.500 donne hanno ricevuto e rispetto dei diritti umani. assistenza e fatto nascere i loro bambini, e quello di chirurgia d’urgenza, curando 600 feriti di guerra. La punta di lancia Un posto particolare nella scatola lo avrebbero le foto delle nostre colleghe: è un’altra cosa di cui possiamo andare Se questi vent’anni fossero una scatola, sicuramente ci sarebbe dentro una maglietta con il logo rosso: una per tutte l’abbiamo trovata entrando nell’ospedale fieri. Riusciamo a dare loro un’istruzione e le magliette di EMERGENCY che sono state abbandonato. Era vicino a un paziente: a farle lavorare insieme agli uomini anche indossate, regalate, consumate, comprate, era stato ucciso nel proprio letto. nei contesti più difficili per le donne. vendute. In quelle magliette c’è un modo Per affermare il diritto di tutti alle cure mediche, EMERGENCY: Questa è la guerra. Poi l’abbiamo vista L’orgoglio e la determinazione con cui ogni concreto per contribuire a curare persone, in tanti Paesi: diverse le armi, diverso il giorno queste donne entrano in ospedale ma c’è anche un’idea che cammina: - offre assistenza completamente gratuita; colore della pelle, ma sempre tragicamente è uno dei successi di questi vent’anni. l’idea che i diritti umani debbano essere, - garantisce cure a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazioni; uguali le vittime civili. semplicemente, garantiti a tutti. - pratica una medicina di qualità e utilizza protocolli terapeutici e metodi di lavoro standardizzati e già sperimentati in situazioni di emergenza; Nella scatola ci sarebbe anche una - forma il personale locale fino al raggiungimento della completa autonomia operativa. Dovrebbe essere una scatola molto tempesta di sabbia del deserto sudanese, Che cosa metteremo dentro la scatola, grande, per poter contenere le migliaia dove il Centro Salam di cardiochirurgia nei prossimi vent’anni? Continueremo a di disegni che i nostri piccoli pazienti ripara cuori di adulti e bambini che riempirla, insieme, di medicina e diritti. hanno colorato: magari stesi per terra altrimenti non avrebbero possibilità, Grazie: per i vent’anni passati, e per EMERGENCY progetta, costruisce e gestisce con il suo personale internazionale: nelle sale giochi degli ospedali, magari in ci sarebbe la giungla cambogiana dove i prossimi che costruiremo. - ospedali dedicati alle vittime di guerra e alle emergenze chirurgiche; - centri di riabilitazione fisica e reintegrazione sociale; - posti di primo soccorso per il trattamento delle emergenze; - centri sanitari per l’assistenza medica di base; - centri di maternità e di pediatria; - poliambulatori e ambulatori mobili per migranti e persone disagiate; - centri di eccellenza. Tra il 1994 e il 2013, negli ospedali, centri sanitari e centri di riabilitazione di EMERGENCY sono state curate gratuitamente oltre 6 milioni di persone. Afghanistan, Anabah - Centro di maternità 4 — Report 2013 Report 2013 — 5
1994 2005 Missioni di chirurgia di guerra e di ostetricia a Kigali, Ruanda 2006 Apertura del Centro pediatrico di Mayo, Sudan 1995 CAMPAGNA 2005/2007 Assistenza ai detenuti del carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, Roma CONTRO Apertura del Poliambulatorio di Palermo 1999 LE MINE ANTIUOMO 2005/2008 Ricostruzione di abitazioni nel villaggio di Punochchimunai, Sri-Lanka 2007 Apertura dell’ospedale di Anabah, Afghanistan 1996/2005 2008 MANIFESTO Centro chirurgico di Sulaimaniya, Iraq PER UNA MEDICINA 1998 Apertura del Centro Salam di cardiochirurgia BASATA SUI DIRITTI UMANI 1999 Apertura del Centro di riabilitazione di Sulaimaniya, Iraq di Khartoum, Sudan Sostegno all’orfanotrofio Jova Jovanovic Zmaj di Belgrado, Serbia 1998/2005 2000 Centro chirurgico di Erbil, Nord Iraq 2009 Missione di chirurgia di guerra ad Asmara in Eritrea 2010 1998/2012 Centro chirurgico di Battambang e di 5 Posti di primo soccorso, Cambogia Apertura del Centro pediatrico di Bangui, Repubblica Centrafricana 2001 Apertura del Poliambulatorio di Marghera (VE) 2011 2010/2011 Apertura del Centro chirurgico di Kabul, Afghanistan Centro pediatrico di Nyala, Darfur 2002 Avvio degli Ambulatori mobili, Italia 2010 2001 Apertura del Centro pediatrico di Goderich, MANIFESTO “IO STO CON EMERGENCY” CAMPAGNA “UNO STRACCIO DI PACE” Sierra Leone Missione di chirurgia di guerra a Misurata, Libia. 2001/2002 Centro di riabilitazione e produzione protesi a Diana, Iraq CAMPAGNA “SI PUÓ SOLO ABOLIRE” 2003 2012 2001 CAMPAGNA “CESSATE IL FUOCO” Programma di aiuti alle vedove di guerra in Panshir, Afghanistan 2003 2001 Sostegno all’ospedale Al-Kindi di Bagdad e all’ospedale di Kerbala, Iraq Apertura nuovi Posti di primo soccorso (FAP) Apertura del Centro chirurgico di Goderich, Sierra Leone in Afghanistan 2002 Apertura del Centro pediatrico di Port Sudan, CAMPAGNA “FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA” 2003 2012 Sudan 2003/2012 Apertura di uno Sportello di orientamento socio-sanitario a Sassari Quotidiano online PeaceReporter Apertura del Centro di maternità di Anabah, Afghanistan 2011 MANIFESTO “IL MONDO CHE VOGLIAMO” 2004 2003/2004 2013 Centro di riabilitazione e produzione protesi a Medea, Algeria Apertura del Centro chirurgico di Lashkar-gah, Afghanistan 2003/2004 Centro di riabilitazione e produzione protesi a Dohuk, Nord Iraq 2004 2003/2004 Aiuti alla popolazione di Falluja, Iraq Ristrutturazione di Centri sanitari a Benguela, Angola Missione di chirurgia all’ospedale pubblico di Jenin, Palestina 2004/2005 Fornitura di farmaci alla Casa de la mujer, Nicaragua Ricostruzione del reparto di chirurgia d’urgenza dell’ospedale di Al Fashir in Nord Darfur, Sudan 2003/2007 Apertura sportelli di orientamento socio sanitario in Sicilia; Apertura di un Poliambulatorio a Polistena (RC); 2005 Progetto di sostegno per le vedove e le donne indigenti della Valle del Panshir, Afghanistan Avvio di 2 nuovi ambulatori mobili in Italia; Apertura 4 nuovi FAP in Afghanistan; Sostegno all’ospedale di Kalutara, Sri-Lanka Missione di chirurgia di guerra a Bangui, in Repubblica Centrafricana. 6 — Report 2013 Report 2013 — 7
Nel 1995, a un anno dalla sua fondazione, Per molti fu una scoperta: fino ad allora vennero spedite al Quirinale nell’estate EMERGENCY riattivò l’ospedale di Choman, erano pochi i mezzi di informazione ad del 1996. L’appello internazionale per la un villaggio del Kurdistan iracheno a aver affrontato il tema in un Paese, il messa al bando delle mine antiuomo fu 1995 LA CAMPAGNA CONTRO LE MINE ANTIUOMO ridosso del confine con l’Iran. Choman si trovava in un’area infestata nostro, all’epoca tra i maggiori produttori ed esportatori di mine. sottoscritto nel dicembre dello stesso anno anche da dieci premi Nobel: Rita da mine antiuomo, per buona parte Grazie a un’intensa campagna di Levi Montalcini, Adolfo Pérez Esquivel, di produzione italiana: una delle più informazione fatta di articoli di giornale, Joseph Rotblat, Elie Wiesel, Jean Dausset, comuni era la Valmara 69, una mina a incontri nelle scuole, dibattiti e mostre, le Christian de Duve, Frank Sherwood frammentazione prodotta a Brescia che mine divennero un argomento di interesse Rowlands, Steven Weinberg, Kenneth J. uccide nel raggio di 25 metri e ferisce pubblico. Arrow, James M. Buchanan. gravemente in un raggio di 200 metri dall’esplosione. Nell’ospedale di Choman EMERGENCY chiese pubblicamente al Finalmente, su pressione di un’opinione prima, in quelli che l’associazione ha ministro della Difesa di intraprendere pubblica sempre più consapevole, il costruito a Erbil e a Sulaimaniya poi, i azioni concrete contro le mine. Il 2 29 ottobre 1997 il Parlamento italiano medici di EMERGENCY curavano uomini, agosto 1994 il Parlamento italiano approvò la legge n. 374 che proibisce in donne e bambini finiti su una mina mentre deliberò una moratoria sulla produzione Italia la fabbricazione, lo stoccaggio, la portavano gli animali al pascolo, mentre ed esportazione delle mine antiuomo. vendita, l’esportazione e il possesso di andavano a prendere l’acqua, mentre «Keakaws Amin Ahmed, 30 anni, andava a mine, componenti, brevetti o tecnologie giocavano. Non erano combattenti: erano caccia, amputata gamba sinistra; Wahid e anche la partecipazione economica in persone che cercavano di vivere. Nel Karim, 32 anni, raccoglieva metallo, società estere che abbiano a che fare con Kurdistan iracheno i medici di EMERGENCY amputata gamba destra; Saeed Majeed, la produzione e la vendita di mine. Il 3 guardavano in faccia una delle peggiori 43 anni, raccoglieva metallo, ferite dicembre del 1997 l’Italia firmò a Ottawa la eredità della guerra: si stima che siano 100 multiple...»: un estratto dal registro dei Convenzione sulla messa al bando delle milioni le mine inesplose disseminate in ricoveri dell’ospedale di EMERGENCY a mine antiuomo che vieta l’uso di queste una settantina di Paesi. Sulaimaniya divenne una cartolina da armi, obbliga allo smantellamento degli spedire al Presidente della Repubblica arsenali e – novità rispetto alla normativa I chirurghi di EMERGENCY iniziarono a Oscar Luigi Scalfaro per chiedere «la italiana – prevede azioni di sminamento e raccontare quello che vedevano sui tavoli rapida discussione e l’approvazione di un assistenza alle vittime. Il Trattato di Ottawa operatori dei loro ospedali. Il loro lavoro progetto o disegno di legge» che vietasse è entrato in vigore il primo marzo 1999, ma guadagnò grande attenzione sul palco la produzione, il commercio e l’uso delle molti Paesi non l’hanno ancora firmato. Tra del Maurizio Costanzo Show, dove Gino mine da parte dell’Italia, e un impegno in essi Cina, Russia e Stati Uniti d’America. Strada, chirurgo fondatore di EMERGENCY, ambito internazionale per la loro totale raccontò per la prima volta al grande messa al bando e per l’avvio di iniziative pubblico gli effetti devastanti delle mine umanitarie di aiuto alle vittime e di antiuomo. sminamento. Oltre un milione di cartoline Iraq 8 — Report 2013 Report 2013 — 9
2001 UNO STRACCIO DI PACE 2002 FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA Era l’autunno del 2002. Ancora una volta la guerra come strumenti per risolvere tre giuristi – Luigi Ferrajoli, Domenico Gallo, la guerra sembrava una scelta inevitabile: le contese tra gli uomini, i popoli e gli Danilo Zolo – di preparare il testo della l’Iraq era il nemico numero uno, le stati. Chiediamo che l’Italia, di fronte alla proposta di legge di iniziativa popolare inesistenti armi di distruzione di massa minaccia di un attacco militare contro «Norme per l’attuazione del principio del erano presentate come una minaccia alla l’Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, ripudio della guerra sancito dall’art.11 della sicurezza dell’occidente e l’occidente si nel rispetto della Costituzione. Costituzione e dallo Statuto dell’Onu». preparava a un’altra campagna militare Non vogliamo essere corresponsabili nella regione. di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la La Proposta di legge chiede una serie di spirale del terrore. Basta guerre, basta garanzie che rendano operante l’articolo «Fuori l’Italia dalla guerra»: era questa morti, basta vittime». 11, ne consentano un’effettiva applicazione la richiesta che EMERGENCY poneva al e prevedano rigorose sanzioni per le sue governo italiano e a tutti i cittadini con una EMERGENCY consegnò il testo dell’appello violazioni. mobilitazione imponente che ebbe il suo e le firme raccolte ai presidenti della culmine il 10 dicembre 2002. Repubblica e del Consiglio, di Camera e EMERGENCY raccolse 137.319 firme (ben Nell’anniversario della Dichiarazione Senato e dei gruppi parlamentari. Contro la oltre le 50 mila richieste dalla legge) che universale dei diritti umani, più di volontà di tanta parte del Paese, il 15 aprile presentò all’ufficio Testi Normativi della 250 fiaccolate e 500 mila persone si 2003 il governo ottenne il voto favorevole Camera dei deputati il 17 giugno 2003. riversarono nelle strade di tutta Italia, del Parlamento alla «missione umanitaria mentre stracci bianchi e bandiere d’emergenza» in Iraq, prima ancora che il arcobaleno sventolavano alle finestre. Consiglio di sicurezza dell’Onu adottasse E poi centinaia di assemblee nelle scuole, la risoluzione 1483. «La guerra è scoppiata, è in corso, ha La reazione non si fece attendere: neanche Paese sotto attacco. le adesioni di decine di comuni, province e ucciso e uccide. Durerà anche quando un mese dopo l’attentato, il 7 ottobre, i EMERGENCY sapeva che la guerra non regioni e 500 mila firme in calce all’appello Fermiamo la guerra, firmiamo la pace militari e strateghi avranno stabilito di bombardieri statunitensi attaccarono avrebbe portato giustizia alle vittime Fuori l’Italia dalla guerra sul sito di considerarla, dal loro punto di vista, l’Afghanistan. Era la missione Enduring dell’attentato, né avrebbe eliminato la EMERGENCY: Il ripudio della guerra è un principio finita. Durerà nei lutti dei sopravvissuti, Freedom, il primo atto della guerra globale minaccia terroristica: sarebbe stata fondamentale della Costituzione italiana nei corpi mutilati di molti di loro. Durerà al terrorismo: il regime dei talebani che piuttosto l’ennesimo atto di violenza su «Vogliamo un mondo basato sulla giustizia ed è sancito nell’articolo 11. nelle esplosioni di ordigni rimasti attivi governava l’Afghanistan veniva accusato di un Paese prostrato da decenni di conflitti, e sulla solidarietà. Per dare forza alla sua richiesta di pace, sul terreno. Sappiamo che molti sono spalleggiare il gruppo terroristico Al Qaeda, causando la morte di altre migliaia di Ripudiamo la violenza, il terrorismo e negli stessi mesi EMERGENCY propose a favorevoli a questa guerra. Vogliamo che considerato responsabile dell’attentato persone innocenti. Molti manifestavano la anche quelli che sono contrari abbiano alle Torri gemelle. stessa convinzione sostenendo il lavoro di voce. Per farlo useremo un pezzo di EMERGENCY. stoffa bianco: appeso alla borsetta o alla L’attacco militare all’Afghanistan era Per rendere evidente il dissenso dei ventiquattrore, attaccato alla porta di casa sostenuto da larga parte della comunità cittadini nei confronti della guerra e o al balcone, legato al guinzaglio del cane, internazionale. delle decisioni del Parlamento italiano, all’antenna della macchina, al passeggino EMERGENCY chiese di esprimere il proprio del bambino, alla cartella di scuola… Anche l’Italia si accodò: il 7 novembre rifiuto con uno straccio di pace. La piccola Uno straccio di pace. 2001 il Parlamento italiano approvò la striscia bianca di tessuto da legarsi al E se saremo in tanti ad averlo, non partecipazione militare all’operazione polso, da appendere alla borsa potranno dire che l’Italia intera ha scelto la internazionale con il pronunciamento o in macchina sarebbe diventata il simbolo guerra come strumento di risoluzione dei favorevole del 92% dei suoi membri, di riconoscimento di chi «vuole trovare conflitti. in evidente spregio all’articolo 11 della nuove forme di stare insieme, nuovi modi EMERGENCY chiede l’adesione di singoli Costituzione. per risolvere i problemi che non siano la cittadini, ma anche comuni, parrocchie, Grazie al «voto più bipartisan della storia violenza, il terrorismo, la guerra». associazioni, scuole e di quanti della Repubblica» – come lo definì Gino condividono questa posizione. Diffondere Strada – undici giorni dopo, 600 soldati questo messaggio è un modo per iniziare». italiani partirono per l’Afghanistan, imbarcati su navi militari nel porto di L’11 settembre 2001, gli attentati negli Taranto. Stati Uniti sconvolsero l’opinione pubblica La guerra veniva propagandata come internazionale. l’inevitabile misura di legittima difesa di un 10 — Report 2013 Report 2013 — 11
«I cittadini del mondo non riescono di violenza che sembrava destinata ad Palestinian Diaspora and Refugee Centre; neppure più a piangere le tragedie del allargarsi senza fine. Peretz Kidron, giornalista e scrittore; Yesh terrore: a una bomba segue un’autobomba, EMERGENCY si fece promotrice di un Gvul, del Movimento dei soldati israeliani 2003 CESSATE IL FUOCO a ogni morto una vendetta che genera altri morti e altre vendette. Nomi diversi – appello per chiedere a governi e gruppi armati di cessare il fuoco prima che contro l’occupazione; Sylvie Coyaud, giornalista; Farid Adly, giornalista; Hebe guerra, terrorismo, violenza – si traducono l’odio e la violenza diventassero l’unico de Bonafini, Presidente dell’associazione poi, tutti, in corpi umani fatti a pezzi e in linguaggio praticato fra esseri umani. Madri di Plaza de Mayo; Don Luigi Ciotti, pezzi di umanità perduti per sempre. Non presidente dell’associazione Libera; Carlyle vogliamo più vedere atrocità: è disumano L’appello fu immediatamente sottoscritto Vilarinho, Capo di gabinetto del governo che gli esseri umani continuino ad da Noam Chomsky, docente del brasiliano; José Graziano da Silva, ministro ammazzarsi. Massachusetts Institute of Technology; del programma Fame Zero del governo Fermiamo questa spirale, o alla fine non Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde brasiliano; Amos Oz, scrittore; Andrea resterà più niente, nessuno avrà avuto Diplomatique; Oscar Luigi Scalfaro, Camilleri, scrittore; Monsignor Raffaele ragione o torto, ci sarà solo una catena Presidente della Repubblica 1992-1999; Nogaro, Vescovo di Caserta; Tiziano infinita di lutti e distruzioni. Chiediamo Rigoberta Menchù, Premio Nobel per la Terzani, scrittore. a tutti coloro che stanno praticando e Pace 1992; Rita Levi Montalcini, Premio Tra i primi firmatari vi fu anche Hans von progettando attentati e guerre di fermarsi. Nobel per la Medicina 1986; Dario Fo, Sponeck, l’ex direttore del programma Chiediamo il tempo per riflettere, non Premio Nobel per la Letteratura 1997; Jack umanitario dell’Onu in Iraq, che aveva possiamo assistere impotenti al dilagare Steinberger, Premio Nobel per la Fisica rassegnato le sue dimissioni per della follia omicida. 1988; Leonard Boff, filosofo e teologo; protesta contro le sanzioni volute dagli A tutti coloro che promuovono la violenza, Tavola Valdese, Unione delle chiese valdesi Usa. Aderirono anche numerosi consigli clandestini organizzatori di stragi o e metodiste in Italia; Inge Schoental comunali e associazioni italiane e visibilissimi dittatori o presidenti, noi Feltrinelli, editore; Ermanno Olmi, regista; internazionali, tra le quali l’associazione cittadini chiediamo: “Cessate il fuoco!”». Riccardo Muti, direttore d’orchestra; Pietro dei familiari delle vittime dell’11 settembre. Ingrao, politico e scrittore; Carlo Ossola, Oltre 76 mila cittadini sottoscrissero Nell’autunno 2003, l’intensificarsi della docente del Collège de France; Padre l’appello sul sito di EMERGENCY. guerra in Iraq e in Afghanistan e gli Alex Zanotelli, missionario comboniano; attentati in Turchia, in Palestina e in Rabbi Michael Lerner, direttore della Cecenia si susseguivano in una spirale rivista Tikkun; Sari Hanafi, direttore del Afghanistan, Kabul - Centro chirurgico per vittime di guerra 12 — Report 2013 Report 2013 — 13
2010 IL MONDO CHE VOGLIAMO 2011 “SI PUÓ SOLO ABOLIRE” Nel febbraio 2011 la comunità che attraversano la Libia. E il nostro Paese genera “cultura di guerra”. internazionale e, in un secondo momento, ha scelto la guerra “contro Gheddafi”: ci “Questa é dunque la domanda che vi l’Italia dichiararono guerra alla Libia. viene presentata, ancora una volta, come poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci EMERGENCY si schierò ancora una volta umanitaria, inevitabile, necessaria. si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla contro la guerra: per colpire un dittatore, Nessuna guerra può essere umanitaria. La razza umana o deve l’umanità rinunciare fino a pochi mesi prima sostenuto da guerra è sempre stata distruzione di pezzi alla guerra?” (dal Manifesto di Russell- molti governi occidentali, si decideva di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni Einstein, 1955). di attaccare un intero Paese e violare “guerra umanitaria” è in realtà un crimine Perché l’utopia diventi progetto, dobbiamo la Costituzione italiana. EMERGENCY contro l’umanità. innanzitutto imparare a pensare promosse un appello ispirato a una Se si vuole difendere i diritti umani, l’unica escludendo la guerra dal nostro orizzonte celebre frase di Einstein: “La guerra non strada per farlo è che tutte le parti si culturale e politico. Insieme a tutti i si può umanizzare, si può solo abolire”. In impegnino a cessare il fuoco, a fermare la cittadini vittime della guerra, della violenza, pochi giorni l’appello venne condiviso da guerra, la violenza, la repressione. della repressione, che lottano per i diritti e oltre 50 mila persone; tra i primi firmatari Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre la democrazia. Gino Strada, Carlo Rubbia, don Luigi appaiono a un certo punto inevitabili solo “La guerra non si può umanizzare, si può Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Alex quando non si è fatto nulla per prevenirle. solo abolire”». Albert Einstein. Zanotelli. Appaiono inevitabili a chi per anni ha La mobilitazione ha avuto il suo culmine ignorato le violazioni dei diritti, a chi si il 2 aprile a Piazza Navona, a Roma. Pochi è arricchito sul traffico di armi, a chi ha giorni più tardi, EMERGENCY ha inviato un negato la dignità dei popoli e la giustizia team di chirurgia di guerra a Misurata, la sociale. Appaiono inevitabili a chi le guerre «Crediamo nella eguaglianza di tutti gli costruendo un sistema di privilegi, basato chiede un mondo senza guerra, dove siano città più colpita dalla guerra. le ha preparate. esseri umani a prescindere dalle opinioni, sull’esclusione e sulla discriminazione, garantiti i diritti essenziali di ogni essere Nessuna guerra è necessaria. La guerra è dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza un sistema di arrogante prevaricazione, umano – salute, istruzione, informazione… «Ancora una volta i governanti hanno sempre una scelta, non una necessità. etnica, politica, religiosa, dalla loro di ordinaria corruzione. In nome della – nella condivisione di valori fondamentali scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la È la scelta assurda di uccidere, che esalta condizione sociale ed economica. “sicurezza”, la classe politica italiana ha come pace, democrazia, diritti e guerra contro i propri cittadini e i migranti la violenza, la diffonde, la amplifica, che Ripudiamo la violenza, il terrorismo e scelto la guerra contro chi è venuto in uguaglianza. la guerra come strumenti per risolvere Italia per sopravvivere, incitando all’odio e le contese tra gli uomini, i popoli e gli al razzismo. Il Manifesto non è un documento stati. Vogliamo un mondo basato sulla È questa una democrazia? Solo rivoluzionario: è stato scritto ricordando la giustizia sociale, sulla solidarietà, sul perché include tecniche elettorali di Costituzione italiana e la Dichiarazione dei rispetto reciproco, sul dialogo, su un’equa rappresentatività? Basta che in un diritti umani, elaborate più di sessant’anni distribuzione delle risorse. Paese si voti perché lo si possa definire fa quando il mondo stava uscendo da due Vogliamo un mondo in cui i governi democratico? guerre che avevano sovvertito qualsiasi garantiscano l’eguaglianza di base di tutti Noi consideriamo democratico un sistema principio e ideale umano. i membri della società, il diritto a cure politico che lavori per il bene comune mediche di elevata qualità e gratuite, privilegiando nel proprio agire i bisogni EMERGENCY ha sentito l’urgenza di il diritto a una istruzione pubblica che dei meno abbienti e dei gruppi sociali più rimettere queste parole al centro della sviluppi la persona umana e ne arricchisca deboli, per migliorarne le condizioni di discussione pubblica perché i diritti le conoscenze, il diritto a una libera vita, perché si possa essere una società essenziali di tutti non diventino privilegi informazione. di cittadini. di pochi. Nel nostro Paese assistiamo invece, da È questo il mondo che vogliamo. Per noi, E l’ha scritto ripercorrendo la sua storia: molti anni, alla progressiva e sistematica per tutti noi. Un mondo di eguaglianza». dalla prima missione di EMERGENCY in demolizione di ogni principio di convivenza Ruanda agli ambulatori mobili in Italia, civile. Una gravissima deriva di barbarie è Il mondo che vogliamo è il titolo del EMERGENCY ha prestato soccorso a davanti ai nostri occhi. Manifesto che EMERGENCY ha presentato chiunque ne avesse bisogno perché ha In nome di “alleanze internazionali”, la nel settembre 2010 al nono Incontro sempre creduto che pace, democrazia, classe politica italiana ha scelto la guerra nazionale dei suoi volontari. diritti e uguaglianza siano le sole forme e l’aggressione di altri Paesi. In nome Discusso da Gino Strada, insieme con possibili di convivenza tra esseri umani. della “libertà”, la classe politica italiana Antonio Tabucchi, Roberto Saviano, Vauro, ha scelto la guerra contro i propri cittadini Andrea Camilleri, Fabio Fazio, il Manifesto 14 — Report 2013 Report 2013 — 15
Uzbekistan Cina Tagikistan CHIRURGIA DI GUERRA Turkmenistan Kabul AFGHANISTAN Iran Pakistan Gino Strada Chirurgo e fondatore di EMERGENCY Kabul Sono passati venticinque anni Centro chirurgico da quando arrivai per la prima volta per vittime di guerra a Quetta, nel sud ovest pachistano, non distante dal confine con l’Afghanistan. Da chirurgo, avevo conosciuto alcuni tra INIZIO ATTIVITÀ: aprile 2001 i migliori centri europei e nordamericani. AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per vittime All’ospedale di Quetta, invece, ci ero finito di guerra e delle mine antiuomo. per curiosità: volevo vedere, capire, che cosa sarebbe stato il mio lavoro in un Paese povero. Un interesse professionale. STRUTTURA: Pronto soccorso, Ambulatori, Non sapevo che lì avrei conosciuto la 2 Sale operatorie, Sterilizzazione, guerra. Non sapevo che da quel giorno Terapia intensiva, Terapia sub-intensiva, avrei lavorato, troppo spesso, in mezzo Corsie, Fisioterapia, TC (Tomografia alla guerra e ai suoi orrori, né che da computerizzata), Radiologia, Laboratorio quell’esperienza sarebbe nato il lavoro e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala di EMERGENCY. giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Per molti mesi, a Quetta, ho operato pazienti colpiti da proiettili e schegge POSTI LETTO: 95 di bomba, dilaniati dalle mine. Per molti mesi non ho avuto il tempo o la capacità PERSONALE LOCALE: 272 di pensare. Ero sommerso dal lavoro e Negli anni, ho visto centinaia di ragazzini gli altri ospedali di guerra dove avrei insieme stordito. Non avevo mai visto, vittime di quelle mine, ne ho operati molti, lavorato negli anni successivi, non erano AL 31 DICEMBRE 2013: pur avendo familiarità con la chirurgia di troppi. un’eccezione ma solo la tragica normalità Ricoveri: 30.098 urgenza, ferite così orribili e lesioni così Dopo quel primo ospedale di guerra, ho dei conflitti di oggi. Visite ambulatoriali: 88.006 devastanti. Porto ancora con me gli odori, cominciato a farmi molte domande. Da questa amara consapevolezza Interventi chirurgici: 38.799 non solo le immagini, di quegli esseri La più importante: chi sono, oggi, i feriti dei “disastri della guerra” e dalla Nell’aprile del 2001, sei mesi prima dell’offensiva della coalizione internazionale, EMERGENCY ha aperto un Centro umani a volte irriconoscibili. E riprovo di guerra? Così ho scoperto che, nella constatazione della possibilità di portare chirurgico a Kabul per garantire cure alle vittime di guerra. oggi, più di vent’anni dopo, lo stesso prima guerra mondiale, i civili morti e aiuto a esseri umani sofferenti è nata Un ex asilo è diventato l’unico ospedale gratuito specializzato in chirurgia di guerra della capitale, dove allora malessere fisico, la stessa nausea, di feriti erano stati poco più del dieci per l’idea di dare vita a EMERGENCY. La sua combattevano talebani e mujaheddin. fronte agli effetti della guerra sul corpo cento del totale delle vittime. Quella fondazione non discende da un insieme Negli anni successivi, il Centro è stato ampliato: nell’agosto 2003 è stato allestito un Reparto di rianimazione degli esseri umani. Avevo a che fare con carneficina ebbe luogo perlopiù – e forse di principi o di enunciazioni, ma da una e terapia intensiva con 6 posti letto; nel 2005 è stato installato un apparecchio per tomografie computerizzate arti a brandelli, intestini da suturare, per l’ultima volta – sui campi di battaglia. constatazione e da comportamenti che (TC), tuttora l’unico gratuito in tutto l’Afghanistan. arterie da ricucire: e sono andato avanti Nei conflitti che seguiranno, il nemico ne derivano come un’immediata, auto L’ospedale era diventato il centro traumatologico di riferimento per i pazienti di tutto il Paese. A causa del così per molto. In quel lavoro chiamato cambierà volto. I villaggi diventano “il evidente necessità. Direi che l’idea di peggioramento delle condizioni di sicurezza e dell’aumento dei feriti, tuttavia, dal luglio 2010 i criteri di “chirurgia di guerra” che spesso – e fronte”, le case sostituiscono le trincee. EMERGENCY nasce sui tavoli operatori e ammissione sono stati limitati alla sola chirurgia di guerra. Attentati, scontri a fuoco, criminalità sono oggi i sorprendentemente, considerato il Non si cerca di colpire il soldato nemico, nelle corsie. Così abbiamo cominciato a principali motivi di ricovero nell’ospedale di Kabul. Rispetto al 2010, nel corso del 2013 i registri dell’ospedale contesto – era in grado di risolvere inglese o tedesco, si radono al suolo le curare le vittime, nel 1994, nel Ruanda hanno riportato un aumento dei ricoveri per cause di guerra pari al 70%. situazioni difficili e drammatiche, città di Coventry e di Dresda. Due vittime del genocidio. E abbiamo continuato di essere davvero utile per i feriti. su tre del secondo conflitto mondiale a farlo, mandando in giro per il mondo Il Centro chirurgico è collegato a 13 Posti di primo soccorso e Centri sanitari nelle province di Kabul, Parwan, Quell’anno ho conosciuto le mine risultarono essere civili. La natura della team specializzati o costruendo centri Logar, Ghazni, Wardak, Paktia, grazie ai quali EMERGENCY riesce a garantire cure a un bacino sempre più ampio antiuomo. Bambini portati in ospedale guerra era cambiata, forse per sempre. chirurgici dedicati alle vittime di guerra di pazienti. con uno straccio a fermare il sangue, E le vittime non combattenti, una ogni in Afghanistan, Iraq, Cambogia, Sierra dopo che la loro mano era esplosa. dieci all’inizio del Novecento, sono Leone, Libia, Repubblica Centrafricana. L’ospedale di Kabul è stato ufficialmente riconosciuto centro per la formazione in chirurgia di urgenza Bambini che perdono entrambe le diventate nove su dieci alle soglie Perché curare i feriti non è generoso né e traumatologia dal ministero per la Salute pubblica afgano: 2 chirurghi stanno completando il loro percorso braccia, bambini che rimangono ciechi del Duemila. Ogni tre vittime, una è caritatevole, ma solo giusto. di formazione quinquennale grazie alla collaborazione e alla supervisione dello staff internazionale. perché la mina gli esplode in faccia. un bambino. Il mattatoio di Quetta, e 16 — Report 2013 Report 2013 — 17
Uzbekistan Cina Uzbekistan Cina Tagikistan Tagikistan Turkmenistan Turkmenistan Anabah Kabul Kabul AFGHANISTAN AFGHANISTAN Lashkar-gah Lashkar-gah Iran Pakistan Iran Pakistan Lashkar-gah Afghanistan Centro chirurgico Posti di primo soccorso per vittime di guerra e Centri sanitari INIZIO ATTIVITÀ: settembre 2004 LOCALITÁ: Anabah, Abdara, Ahangaran Dara, Darband, Dasht-e-Rewat, Khinch, AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per vittime Paryan, Gulbahar, Kapisa, Koklamy, Oraty, di guerra e delle mine antiuomo. Changaram, Anjuman, Sangi Khan, Shutul, Said Khil, Poli Sayad, Mirbachakot, STRUTTURA: Pronto soccorso, 2 Sale Maydan Shahr, Ghazni, Chark, Gardez operatorie, Sterilizzazione, Terapia Pul-I-Alam, Grishk, Sangin, Garmsir, Musa intensiva, Corsie, Fisioterapia, Qala, Marjia. Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, EMERGENCY offre assistenza sanitaria Servizi tecnici e ausiliari. anche presso l’orfanotrofio maschile e l’orfanotrofio femminile a Kabul. POSTI LETTO: 70 AL 31 DICEMBRE 2013: PERSONALE LOCALE: 217 Visite ambulatoriali: 2.690.457 Pazienti trasferiti in ospedale: 43.955 AL 31 DICEMBRE 2013: Ricoveri: 19.852 PERSONALE LOCALE: 243 Visite ambulatoriali: 89.484 Interventi chirurgici: 24.788 Nel 2004 EMERGENCY ha aperto un ospedale a Lashkar-gah, capoluogo della regione di Helmand, per offrire cure POSTI DI PRIMO SOCCORSO E CENTRI SANITARI alla popolazione di un’area molto vasta, dove – a fronte di violenti combattimenti – non esistevano strutture Assistenza ai detenuti Dal 1999, anno del suo arrivo in Afghanistan, EMERGENCY ha costruito una rete capillare di strutture sanitarie sul sanitarie qualificate e gratuite. territorio per offrire cure alla popolazione dei villaggi più remoti o dove non esistevano strutture sanitarie gratuite In questi anni, la regione di Helmand è diventata l’epicentro del conflitto afgano: attentati kamikaze, Prigione di Duab: 694 pazienti trattati e per realizzare un sistema di riferimento dei pazienti più gravi ai suoi ospedali. bombardamenti delle forze internazionali, mine antiuomo hanno provocato migliaia di vittime, soprattutto dal 2001 al 2003 Con il peggioramento delle condizioni di sicurezza, nel 2013, la rete dei Posti di Pronto soccorso è stata ampliata tra i civili. con l’apertura di 4 nuove strutture: i feriti di guerra, in particolare, hanno bisogno di una stabilizzazione medica Prigione di Shebergan: 13.338 pazienti immediata e di un trasporto rapido e sicuro in ospedale. Nel 2013, l’ospedale di Lashkar-gah ha ricevuto il 72% di feriti di guerra in più rispetto al 2012, il 103% in più trattati da maggio 2002 a giugno 2004 Fanno riferimento al Centro chirurgico di Kabul i nuovi Fap di Pul i Alam, nella provincia di Logar, e di Gardez, città di rispetto al 2010. Come sempre, oltre il 40% sono donne e bambini. circa 70.000 abitanti situata a 2.300 metri d’altezza tra le montagne e i deserti dell’Hindu Kush. La chirurgia di guerra e la chirurgia traumatologica (per i pazienti fino a 14 anni di età) erano i due principali Prigione di Lashkar-gah: 1.880 pazienti Nella regione di Helmand sono stati aperti i Fap di Marjia e Musa Qala, due dei villaggi più martoriati dalla guerra: criteri di ammissione, ma a causa dell’aumento dei feriti, da giugno 2013 i criteri di ammissione sono stati ristretti trattati da febbraio 2006 a dicembre entrambi, obiettivo di una terribile offensiva delle forze Isaf negli anni passati, sono tuttora coinvolti in combattimenti alla sola chirurgia di guerra. 2007 quotidiani. Il Centro chirurgico di Lashkar-gah è collegato 24 ore su 24 con un servizio di ambulanze ai Posti di primo Nel corso del 2013, per far fronte al crescente numero di feriti, EMERGENCY ha aggiunto un’ambulanza a quella già in soccorso di EMERGENCY nei villaggi di Grishk, Sangin, Garmsir e nei centri di Marjia e Musa Qala, aperti nel 2013. Prigioni di Kabul (Governmental Jail, servizio al Fap di Sangin. Nel solo mese di giugno il Fap del villaggio ha assistito 627 feriti: 101, in condizioni critiche, Investigation Department, Pol-e-Charki, sono stati trasportati urgentemente al Centro chirurgico di Lashkar-gah. Oltre che nell’attività clinica quotidiana, il personale internazionale di EMERGENCY è impegnato nella formazione Juvenile Rehabilitation Centre, Female ASSISTENZA AI DETENUTI pratica e teorica di tutto lo staff nazionale impiegato nell’ospedale. Jail): 529.306 pazienti trattati al 31 Da luglio 2001, EMERGENCY ha garantito assistenza sanitaria ai detenuti delle principali carceri afgane. L’ospedale di Lashkar-gah è stato ufficialmente riconosciuto centro per la formazione in chirurgia di urgenza dicembre 2013 Conclusi gli interventi nelle carceri di Duab, nella valle del Panshir, di Sheberghan, nella provincia settentrionale di e traumatologia dal ministro per la Salute pubblica afgano: 4 chirurghi stanno attualmente completando il loro Jowzjan, di Lashkar-gah, nel distretto di Helmand, a partire dal 2003 ha aperto a Kabul cinque cliniche nel carcere di percorso di formazione. PERSONALE LOCALE: 21 Pol-e-Charki, una clinica nel carcere governativo, una nel carcere investigativo, una nel carcere femminile e una nel Il Centro chirurgico per vittime di guerra di Lashkar-gah è dedicato a Tiziano Terzani, giornalista e uomo di pace. Juvenile Rehabilitaion Centre (il riformatorio). 18 — Report 2013 Report 2013 — 19
Nigeria Ciad Sudan CHIRURGIA D’URGENZA REPUBBLICA Sud Sudan CENTRAFRICANA Camerun Bangui Repubblica Democratica del Congo Congo Uganda Bangui Complexe pédiatrique INIZIO INTERVENTO: aprile 2013 AREE DI INTERVENTO: Chirurgia di guerra e di emergenza. PERSONALE IMPIEGATO: 32 AL 31 DICEMBRE 2013: Ricoveri: 785 Visite ambulatoriali: 4.396 fondamentale nell’assistenza sanitaria di migliaia di persone in Ruanda, in Iraq, Interventi chirurgici: 1.313 primaria. in Cambogia, in Afghanistan, in Sierra La chirurgia è infatti indispensabile Leone, in Libia, in Eritrea e ora in Maurizio Cardi in diversi ambiti – il taglio cesareo, le Repubblica Centrafricana. Chirurgo amputazioni per gangrena, la riparazione dell’ernia inguinale –, ma soprattutto Il 95% dello staff dei nostri ospedali è per le lesioni traumatiche. costituito da personale locale, solo il 5% EMERGENCY è nata nel 1994 per portare è composto da personale internazionale. assistenza medico chirurgica gratuita alle Secondo l’Organizzazione mondiale della Da sempre lo staff internazionale vittime della guerra e delle mine antiuomo. sanità, nei Paesi in via di sviluppo le è impegnato anche nel training del lesioni traumatiche causano circa 5 milioni personale locale, in Paesi dove i percorsi Abbiamo iniziato in Ruanda, offrendo di morti ogni anno: sono un’epidemia di formazione non prevedono un livello Dal dicembre 2012, in Repubblica Centrafricana si sta combattendo una guerra lontana dagli occhi cure alle vittime di una delle guerre più trascurata, eppure provocano un numero di specializzazione adeguato. e dall’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. spaventose del continente africano. di decessi paragonabili a quelli causati Dopo il colpo di stato del marzo 2013 e la cacciata del Presidente Bozizé, il Paese è piombato nel caos: la guerra Abbiamo continuato in Iraq e in Cambogia, dall’Hiv, dalla malaria e dalla tubercolosi A volte, questo lavoro ottiene un tra le opposte fazioni Seleka e Anti-balaka ha provocato migliaia di morti. dove le mine antiuomo erano una insieme. riconoscimento ufficiale: i nostri ospedali Alla fine del 2013, le agenzie internazionali stimavano 1 milione di sfollati su una popolazione di circa minaccia costante, poi in Afghanistan e in Nella regione dell’est Mediterraneo, che di Kabul e Lashkar-gah, in Afghanistan, 5 milioni di abitanti. Sierra Leone. E man mano che i contesti comprende l’Afghanistan così come il sono stati riconosciuti formalmente Centri cambiavano, cambiavano i bisogni e le Nord Africa, la prima causa di lesioni di formazione in chirurgia di urgenza e Subito dopo il colpo di stato, su richiesta del direttore dell’ospedale pediatrico, EMERGENCY ha inviato nel Paese richieste della popolazione: quando la traumatiche è la guerra (31%), seguita da traumatologia dal ministro per la Salute un team specializzato in chirurgia di guerra per portare cure ai bambini feriti. diminuzione delle vittime di guerra ce l’ha incidenti stradali e dalla violenza comune. pubblica afgano e l’OMS ha recentemente Il team di EMERGENCY – composto da due chirurghi, un anestesista, due infermieri di sala operatoria e un permesso, abbiamo allargato i criteri di In quell’area, tra il 1990 e il 2020, l’aumento commissionato a EMERGENCY infermiere di corsia – ha rimesso in funzione le sale operatorie del Complexe pédiatrique, l’ospedale pediatrico ammissione alla traumatologia, abbiamo atteso dell’incidenza delle lesioni l’organizzazione di un corso di chirurgia cittadino, collaborando a stretto contatto con lo staff locale. aperto alla chirurgia di urgenza e abbiamo traumatiche sarà del 108%, molto superiore del trauma per 180 chirurghi afgani. organizzato missioni di chirurgia oculistica all’incidenza delle malattie cardiovascolari, I bambini sono stati tra le prime vittime di questa guerra, combattuta a colpi di kalashnikov e machete. e plastico ricostruttiva. dei tumori e dell’Hiv. Il 3 dicembre 2013 abbiamo ricevuto in ospedale 10 bambini, età da 1 a 10 anni, di etnia Peuls. Erano stati feriti Nei Paesi in via di sviluppo, e in generale a colpi di machete durante un attacco alla loro comunità. nei Paesi a scarsa tecnologia, l’assistenza Negli scorsi 20 anni EMERGENCY ha reso Dopo l’intervento non c’era nessuno ad aspettarli: i loro genitori erano stati feriti o erano morti durante l’attacco. chirurgica raramente è gratuita e di qualità disponibile a chiunque ne avesse bisogno, adeguata. senza mai fare alcuna distinzione di età, sesso, etnia, credo politico o religioso, L’accesso ai servizi chirurgici di l’accesso gratuito a servizi chirurgici di base è riconosciuto una componente alta qualità. Ne hanno beneficiato decine 20 — Report 2013 Report 2013 — 21
Uzbekistan Cina Tagikistan Guinea Turkmenistan Anabah SIERRA LEONE Kabul Freetown AFGHANISTAN Goderich Iran Pakistan Golfo di Guinea Liberia Anabah, Valle del Panshir Goderich Centro medico-chirurgico Centro chirurgico INIZIO ATTIVITÀ: novembre 2001 INIZIO ATTIVITÀ: dicembre 1999 AREE DI INTERVENTO: Chirurgia generale AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per e d’urgenza, Chirurgia ortopedica e vittime di guerra e di mine antiuomo, ricostruttiva, Traumatologia. Chirurgia d’urgenza, Chirurgia generale, Traumatologia, Medicina interna, STRUTTURA: Pronto soccorso, Pediatria. Ambulatorio, 3 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, STRUTTURA: Pronto soccorso, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio Ambulatorio, 2 Sale operatorie, e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e Foresteria. Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. POSTI LETTO: 85 POSTI LETTO: 56 PERSONALE LOCALE: 330 PERSONALE LOCALE: 112 AL 31 DICEMBRE 2013: Ricoveri: 28.027 AL 31 DICEMBRE 2013: Visite ambulatoriali: 245.520 Ricoveri: 32.263 Visite specialistiche cardiologiche: 495 Visite ambulatoriali: 225.808 EMERGENCY ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1999, durante il conflitto tra talebani e mujaheddin. Interventi chirurgici: 30.752 La Sierra Leone risente ancora delle conseguenze della guerra civile che tra il 1991 e il 2002 ha causato più di 75 Interventi chirurgici: 20.479 Un team dell’organizzazione ha trasformato un’ex caserma di Anabah, nella valle del Panshir, in un Centro mila morti, mezzo milione di sfollati e decine di migliaia di persone ferite o mutilate. Attualmente si stima che nel chirurgico per offrire cure gratuite alle vittime della guerra e delle mine antiuomo che erano state disseminate Paese ci siano meno di 2 infermieri, meno di 1 medico e meno di 1 farmacista ogni 10 mila abitanti. In Italia sono nella valle durante l’offensiva russa. rispettivamente 35, 3 e 9. In tutta la valle non esisteva nessuna struttura sanitaria gratuita e tuttora l’ospedale di EMERGENCY è l’unico La carenza di personale sanitario e ospedali e i prezzi elevati delle prestazioni impediscono l’accesso alle cure punto di riferimento per circa 250 mila persone. alla maggior parte della popolazione. Nel corso degli anni le attività del Centro sono state ampliate e alla chirurgia di guerra si sono aggiunte la A Goderich, in un sobborgo della capitale, nel 2001 EMERGENCY ha aperto un Centro chirurgico che è diventato chirurgia d’urgenza, la chirurgia generale, la traumatologia, la medicina interna e la pediatria. l’ospedale di riferimento per la chirurgia e la traumatologia di tutto il Paese. Quello che era nato come un Centro chirurgico per assistere le vittime della guerra è diventato un ospedale Dal 2006 l’ospedale ha un programma per il trattamento in endoscopia delle lesioni all’esofago causate generale che offre cure gratuite e di elevata qualità a circa 90 persone al giorno. dall’ingestione di soda caustica, un incidente abbastanza comune in un Paese dove il sapone viene fabbricato in casa. Per garantire assistenza sanitaria di base e cure tempestive ai feriti, EMERGENCY ha costruito una rete di Posti Nel 2012 l’ospedale è stato ampliato con la costruzione di 3 nuove sale operatorie, una terapia intensiva, una di primo soccorso e Centri sanitari in 18 tra i villaggi più isolati della valle e nelle province di Kapisa, Parwan, lavanderia e una foresteria per ospitare, gratuitamente, le mamme dei bambini ricoverati e i pazienti che vengono Badakhshan e del passo di Salang. Queste strutture sono collegate all’ospedale di Anabah con un servizio di dimessi, ma necessitano di controlli o di fisioterapia. ambulanza attivo 24 ore su 24. L’ospedale è riconosciuto dal ministero della Sanità sierraleonese come centro di formazione per medici, infermieri, tecnici di anestesia, di laboratorio e di radiologia. Nel dicembre 2013, l’ospedale di EMERGENCY ha vinto il premio AWOL come “migliore struttura ospedaliera del Paese”. Il premio AWOL “riconosce il talento e il contributo positivo di persone, istituzioni e organizzazioni per il benessere della Sierra Leone e dei suoi cittadini”. 22 — Report 2013 Report 2013 — 23
Turchia FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE Siria Sulaimaniya Iran IRAQ Bagdad Giordania Arabia Saudita Kuwait Sulaimaniya Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale INIZIO ATTIVITÀ: febbraio 1998 AREE DI INTERVENTO: Produzione di protesi e ortosi, Riabilitazione fisica, Formazione professionale per disabili, Avvio di cooperative artigiane. STRUTTURA: Fisioterapia, Piscina al coperto, Laboratori ortopedici, Laboratori di formazione professionale, Servizi tecnici e ausiliari. POSTI LETTO: 41 PERSONALE LOCALE: 79 protesi, riabilitazione sono componenti diplomati ricevono l’aiuto di EMERGENCY Hawar Mustafa AL 31 DICEMBRE 2013: indispensabili dell’assistenza alle vittime per l’apertura di cooperative o di botteghe Direttore del Centro Pazienti trattati: 7.460 di guerra, la reintegrazione sociale è il artigiane. di riabilitazione di Sedute di fisioterapia: 43.416 traguardo successivo. Sulaimaniya Protesi di arto superiore: 866 L’indipendenza economica è una È proprio in un Paese altamente minato componente fondamentale della Protesi di arto inferiore: 6.652 Il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya è l’ultimo tassello di un Programma molto ampio Provvedere ai sopravvissuti, specie se come l’Iraq che EMERGENCY ha aperto reintegrazione delle vittime nelle loro Ortosi: 843 di assistenza alle vittime di guerra che EMERGENCY ha avviato nel Kurdistan iracheno a partire dal 1995. disabili, è una delle difficoltà più grandi il suo primo Centro di riabilitazione a comunità. Corsisti diplomati: 497 A Sulaimaniya e a Erbil, città allora controllate da due fazioni in lotta tra loro, EMERGENCY ha aperto due Centri che un Paese in guerra si trova ad Sulaimaniya e, grazie all’esperienza Per i ruoli non sanitari, in tutti i suoi Cooperative avviate: 308 chirurgici dedicati alle vittime di guerra. Una rete di 22 Posti di primo soccorso, situati nei villaggi più isolati, affrontare. maturata, ha successivamente costruito, ospedali EMERGENCY dà la precedenza Visite cardiologiche: 385 offriva cure ai feriti e garantiva il loro trasferimento tempestivo agli ospedali. Le mine antiuomo erano impiegate – e lo equipaggiato e avviato altri due centri a nell’assunzione alle fasce più vulnerabili La rete dei Posti di primo soccorso prestava la prima assistenza, gli ospedali le indispensabili cure chirurgiche, sono ancora in molti conflitti – anche per Diana e Dohuk e poi a Medea, in Algeria. della popolazione, come vedove e disabili. ma alla dimissione i pazienti si ritrovavano spesso soli, con una disabilità difficile da gestire, soprattutto in un compromettere le capacità di ripresa di I Centri di Diana, Dohuk e Medea sono A Sulaimaniya più della metà dei Paese povero e in guerra. un Paese: una popolazione menomata, oggi sotto la responsabilità delle autorità dipendenti sono ex pazienti. È stato così che, nel 1998, EMERGENCY ha aperto a Sulaimaniya un Centro di riabilitazione e reintegrazione non autosufficiente e bisognosa sanitarie irachene e algerine, mentre il Molti lavorano nell’officina per sociale dove i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all’applicazione di protesi, ma non solo: di sostegno economico e sanitario Centro di Sulaimaniya è tuttora gestito la produzione delle protesi: nata possono frequentare anche corsi di formazione professionale in carpenteria metallica, falegnameria, sartoria, rappresenta un’ipoteca estremamente direttamente da EMERGENCY. per far fronte alle difficoltà di lavorazione del cuoio e produzione di scarpe per imparare un lavoro compatibile con il loro handicap. gravosa per uno stato che esce da una approvvigionamento delle protesi Al termine dei corsi, EMERGENCY offre aiuto economico e gestionale per l’avvio di botteghe artigiane o guerra. Oltre alla riabilitazione fisica, il Centro durante la guerra, l’officina è diventata cooperative di lavoratori. Oltre alla disabilità fisica e psicologica, di Sulaimaniya fornisce un aiuto opportunità di lavoro qualificato per ex Su richiesta delle autorità locali, il Centro ha ospitato i cardiologi di EMERGENCY per lo screening dei pazienti in molti casi c’è anche l’impossibilità da ulteriore, altrettanto importante per la pazienti. cardiopatici da trasferire gratuitamente al Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan. Presso il Centro di parte del ferito di provvedere a se stesso reintegrazione sociale. riabilitazione viene garantito anche il follow up dei pazienti operati. e alla propria famiglia con il rischio Gli ex pazienti hanno la possibilità di essere emarginato all’interno della di frequentare corsi di formazione Nel 2005 EMERGENCY ha trasferito alle autorità locali la gestione degli ospedali e dei Posti di primo soccorso che propria comunità. in sartoria, carpenteria, lavorazione avevano raggiunto l’autonomia operativa ed economica necessaria. Il Centro di riabilitazione e reintegrazione Se fisioterapia, applicazione delle del cuoio, falegnameria… e una volta sociale, invece, è tuttora sotto la diretta responsabilità di EMERGENCY. 24 — Report 2013 Report 2013 — 25
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