Report di attività - Emergency

Pagina creata da Caterina Albano
 
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Report di attività - Emergency
70. Marzo 2014
          Numero speciale
          "20 anni di EMERGENCY"
          Poste Italiane s.p.a. -
          Spedizione in Abbonamento
          Postale - D.L. 353/2003
          (convertito in Legge 27/02/2004
          n°46) art. 1, comma 1, LO/MI

Report di attività
Report di attività - Emergency
Direttore responsabile                            Progetto grafico
Roberto Satolli                                   Giulia Ferranti, Angela Fittipaldi

Direttore                                         Stampa
Gino Strada

Redazione
Simonetta Gola
                                                  Numero Speciale, supplemento al Trimestrale -
                                                  Litografica Cuggiono, Registrazione Tribunale
                                                  di Milano al n° 701 del 31.12.1994                                                                                                            1994, NASCE EMERGENCY
                                                                                                                                                                                                di Gino Strada, Chirurgo e fondatore di EMERGENCY
                                                  Tiratura
                                                  250.000 copie, 191.849 delle quali spedite
HANNO COLLABORATO                                 ai sostenitori
Raffaela Baiocchi, Andrea Bellardinelli,
Maurizio Cardi, Maria De Pasquale, Simonetta      Redazione
Gola, Hawar Mustafa, Mimmo Risica, Emanuele       via Gerolamo Vida, 11
Rossini, Cecilia Strada, Gino Strada, Manuela     20127 Milano
Valenti                                           T +39 02 863 161
                                                  F +39 02 863 163 36
Fotografie                                        info@emergency.it
Archivio Emergency, Marco Affanni, Marcello       www.emergency.it
Bonfanti, Francesco Cocco, Simone Cerio,
Khelly Manou De Mahoungou, Massimo
Grimaldi, Anne Holmes, Paul Lay, Guido Morozzi,
Baudouin Mouanda, GiBi Peluffo, Pierre
Terdjman, Mattia Velati

                                                                                                                                                                       È iniziato tutto 20 anni fa.

                                                                                                                                                                       Le immagini che ci arrivavano erano            Mentre scrivo oggi, 20 anni dopo, ci           Per alcuni significa essere ancora vivi
                                                                                                                                                                       terribili: persone massacrate, villaggi        troviamo ancora in prima linea in un’altra     invece che non esserlo.
                                                                                                                                                                       distrutti, il terrore dei machete.             guerra africana.
                                                                                                                                                                       Era il genocidio in Ruanda.                    In Centrafrica è in corso una carneficina.     Missione dopo missione, progetto dopo
                                                                                                                                                                                                                      Un milione di sfollati su 5 milioni di         progetto, è aumentato il numero delle
                                                                                                                                                                       Con altri medici e infermieri, eravamo         abitanti, migliaia di feriti, non si contano   persone che hanno scelto di sostenere
                                                                                                                                                                       stati in alcune delle guerre peggiori del      i morti.                                       il nostro lavoro, qualcuno con una
                                                                                                                                                                       pianeta. A guardarla da un ospedale, come      Questa volta immagini ne arrivano poche:       donazione, qualcun altro con il proprio
                                                                                                                                                                       noi avevamo fatto per qualche anno, si         dall’inizio della guerra, nel marzo dello      tempo. Perché l’hanno fatto?
                                                                                                                                                                       capisce velocemente che cosa è la guerra:      scorso anno, in Centrafrica è arrivato         Perché hanno avuto fiducia in quello che
                                                                                                                                                                       sapevamo che - al di là dei luoghi diversi,    un solo inviato italiano. Forse fra            facevamo, ma soprattutto perché hanno
                                                                                                                                                                       di ragioni o torti presunti - l’unica verità   qualche anno qualcuno si commuoverà,           deciso di non voltarsi dall’altra parte
                                                                                                                                                                       della guerra sono morti, feriti e gente che    leggendone sui libri di storia, ma ora non     davanti alla sofferenza di altri esseri
                                                                                                                                                                       soffre.                                        interessa a nessuno.                           umani.
                                                                                                                                                                       Non tolleravamo di rimanere nelle nostre                                                      Sono il sostegno e l’impegno di migliaia
                                                                                                                                                                       case ad assistere a quello che stava           Sono passati vent’anni, e siamo tornati al     di persone che ci hanno permesso
                                                                                                                                                                       succedendo, impotenti: non lo eravamo.         punto di partenza. Non è servito a niente?     di scrivere questa storia.
                                                                                                                                                                       Certo non potevamo fermare la guerra, ma       Non è così. In questi anni siamo stati a       Questi vent’anni sono stati una
                                                                                                                                                                       sapevamo di poter fare qualcosa per le         fianco delle vittime, senza fare differenze,   straordinaria esperienza di medicina
                                                                                                                                                                       vittime. Sapevamo, soprattutto, che non        e ci siamo opposti alla guerra e alla sua      e di umanità. Sono stati EMERGENCY.
                                                                                                                                                                       volevamo girarci dall’altra parte.             logica di sopraffazione. Abbiamo costruito
                                                                                                                                                                                                                      ospedali e centri sanitari, e abbiamo
                                                                                                                                                                       Il 18 luglio 1994 siamo partiti per Kigali     combattuto perché chiunque avesse diritto
                                                                                                                                                                       con la nostra esperienza, il sostegno degli    a essere curato.
                                                                                                                                                                       amici che avevano voluto credere               In giro per il mondo, per 6 milioni di
                                                                                                                                                                       in questa impresa e 12 milioni di lire.        persone, la nostra E rossa significa cure
                                                                                                                                                                       E abbiamo cambiato le nostre vite,             di alto livello e gratuite e un letto pulito
                                                                                                                                                                       per sempre.                                    quando ne hanno avuto bisogno.
                                                                                                  Afghanistan, Lashkar-gah - Centro chirurgico per vittime di guerra

                          2 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                                     Report 2013 — 3
Report di attività - Emergency
EMERGENCY
è un’organizzazione italiana indipendente.                                                                                                                                     I NOSTRI PRIMI 20 ANNI
                                                                                                                                                                               di Cecilia Strada, Presidente

Offre cure medico-chirurgiche gratuite
e di elevata qualità alle vittime della guerra,
                                                                                                                                                       Cari amici,
                                                                                                                                                       EMERGENCY compie vent’anni.                   giardino, il giorno delle dimissioni,          abbiamo curato troppi feriti da mina,
                                                                                                                                                       Se questi vent’anni fossero una scatola,      per farci un regalo prima di tornare a casa.   ci sarebbero le arance che crescono nel
                                                                                                                                                       sarebbe piena di ricordi dei sedici Paesi                                                    nostro Poliambulatorio a Palermo, il sole

delle mine antiuomo e della povertà.                                                                                                                   in cui abbiamo portato aiuto.

                                                                                                                                                       Dentro ci sarebbe una punta di lancia.
                                                                                                                                                                                                     Sarebbe una scatola piena delle
                                                                                                                                                                                                     pulitissime divise del nostro personale,
                                                                                                                                                                                                     simbolo di lavoro, formazione, riscatto
                                                                                                                                                                                                                                                    della Sierra Leone che batte sul Centro
                                                                                                                                                                                                                                                    chirurgico e pediatrico, ci sarebbero i
                                                                                                                                                                                                                                                    metri di neve che le nostre ostetriche e
                                                                                                                                                       Viene dal Ruanda: 1994, il primo intervento   sociale. Insieme ai nostri professionisti      infermiere attraversano, in mezzo a una

Promuove una cultura di pace, solidarietà
                                                                                                                                                       di EMERGENCY. Siamo entrati nell’ospedale     internazionali, oggi più di 2.200 persone      montagna dove non ci sono strade, per
                                                                                                                                                       di Kigali, che era stato abbandonato,         locali lavorano nelle strutture sanitarie      dare un’opportunità di cura alle donne
                                                                                                                                                       abbiamo riaperto il reparto di ostetricia,    di EMERGENCY in sei Paesi.                     incinte e ai neonati che vivono lì.
                                                                                                                                                       dove 2.500 donne hanno ricevuto

e rispetto dei diritti umani.                                                                                                                          assistenza e fatto nascere i loro bambini,
                                                                                                                                                       e quello di chirurgia d’urgenza, curando
                                                                                                                                                       600 feriti di guerra. La punta di lancia
                                                                                                                                                                                                     Un posto particolare nella scatola lo
                                                                                                                                                                                                     avrebbero le foto delle nostre colleghe:
                                                                                                                                                                                                     è un’altra cosa di cui possiamo andare
                                                                                                                                                                                                                                                    Se questi vent’anni fossero una scatola,
                                                                                                                                                                                                                                                    sicuramente ci sarebbe dentro una
                                                                                                                                                                                                                                                    maglietta con il logo rosso: una per tutte
                                                                                                                                                       l’abbiamo trovata entrando nell’ospedale      fieri. Riusciamo a dare loro un’istruzione e   le magliette di EMERGENCY che sono state
                                                                                                                                                       abbandonato. Era vicino a un paziente:        a farle lavorare insieme agli uomini anche     indossate, regalate, consumate, comprate,
                                                                                                                                                       era stato ucciso nel proprio letto.           nei contesti più difficili per le donne.       vendute. In quelle magliette c’è un modo
Per affermare il diritto di tutti alle cure mediche, EMERGENCY:                                                                                        Questa è la guerra. Poi l’abbiamo vista       L’orgoglio e la determinazione con cui ogni    concreto per contribuire a curare persone,
                                                                                                                                                       in tanti Paesi: diverse le armi, diverso il   giorno queste donne entrano in ospedale        ma c’è anche un’idea che cammina:
- offre assistenza completamente gratuita;
                                                                                                                                                       colore della pelle, ma sempre tragicamente    è uno dei successi di questi vent’anni.        l’idea che i diritti umani debbano essere,
- garantisce cure a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazioni;                                                                                  uguali le vittime civili.                                                                    semplicemente, garantiti a tutti.
- pratica una medicina di qualità e utilizza protocolli terapeutici e metodi di lavoro standardizzati e già sperimentati in situazioni di emergenza;                                                 Nella scatola ci sarebbe anche una
- forma il personale locale fino al raggiungimento della completa autonomia operativa.                                                                 Dovrebbe essere una scatola molto             tempesta di sabbia del deserto sudanese,       Che cosa metteremo dentro la scatola,
                                                                                                                                                       grande, per poter contenere le migliaia       dove il Centro Salam di cardiochirurgia        nei prossimi vent’anni? Continueremo a
                                                                                                                                                       di disegni che i nostri piccoli pazienti      ripara cuori di adulti e bambini che           riempirla, insieme, di medicina e diritti.
                                                                                                                                                       hanno colorato: magari stesi per terra        altrimenti non avrebbero possibilità,          Grazie: per i vent’anni passati, e per
EMERGENCY progetta, costruisce e gestisce con il suo personale internazionale:                                                                         nelle sale giochi degli ospedali, magari in   ci sarebbe la giungla cambogiana dove          i prossimi che costruiremo.
- ospedali dedicati alle vittime di guerra e alle emergenze chirurgiche;
- centri di riabilitazione fisica e reintegrazione sociale;
- posti di primo soccorso per il trattamento delle emergenze;
- centri sanitari per l’assistenza medica di base;
- centri di maternità e di pediatria;
- poliambulatori e ambulatori mobili per migranti e persone disagiate;
- centri di eccellenza.

Tra il 1994 e il 2013, negli ospedali, centri sanitari e centri di riabilitazione
di EMERGENCY sono state curate gratuitamente oltre 6 milioni di persone.

                                                                                                                                                                                                                                                                                       Afghanistan, Anabah - Centro di maternità

                         4 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                      Report 2013 — 5
Report di attività - Emergency
1994
                                                                                                                                                                                                                                                                          2005
                                                                                                                                 Missioni di chirurgia di guerra e di ostetricia
                                                                                                                                 a Kigali, Ruanda
                                                                                                                                                                                                                                                              2006                                                Apertura del Centro pediatrico di Mayo, Sudan

                                                                                              1995 CAMPAGNA                                                                                                                                                                              2005/2007
                                                                                                                                                                                                                                                                                         Assistenza ai detenuti del carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, Roma
                                                                                                     CONTRO
                                                                                                                                                                                        Apertura del Poliambulatorio di Palermo
                                                                                       1999          LE MINE ANTIUOMO                                                                                                                                                                    2005/2008
                                                                                                                                                                                                                                                                                         Ricostruzione di abitazioni nel villaggio di Punochchimunai, Sri-Lanka

                                                                                                                                                                                                                                                              2007
    Apertura dell’ospedale di Anabah, Afghanistan                                                    1996/2005                                                                                                                                                            2008 MANIFESTO
                                                                                                     Centro chirurgico di Sulaimaniya, Iraq
                                                                                                                                                                                                                                                                                         PER UNA MEDICINA
                                                                                                     1998                                                                           Apertura del Centro Salam di cardiochirurgia
                                                                                                                                                                                                                                                                                         BASATA SUI DIRITTI UMANI
                                                                       1999                          Apertura del Centro di riabilitazione di Sulaimaniya, Iraq
                                                                                                                                                                                                            di Khartoum, Sudan
            Sostegno all’orfanotrofio Jova Jovanovic Zmaj di Belgrado, Serbia
                                                                                                     1998/2005
                                                                       2000                          Centro chirurgico di Erbil, Nord Iraq                                                                                                                                2009
                           Missione di chirurgia di guerra ad Asmara in Eritrea                                                                                                                                                                               2010
                                                                                                     1998/2012
                                                                                                     Centro chirurgico di Battambang e di 5 Posti di primo soccorso, Cambogia                                                                                                                                     Apertura del Centro pediatrico di Bangui,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Repubblica Centrafricana
                                                                                       2001
                                                                                                                                                                                   Apertura del Poliambulatorio di Marghera (VE)

                                                                                                                                                                                                                                                                          2011
                                                                                                                                                                                                                                   2010/2011
Apertura del Centro chirurgico di Kabul, Afghanistan                                                                                                                                                                     Centro pediatrico di Nyala, Darfur
                                                                                              2002
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Avvio degli Ambulatori mobili, Italia
                                                                                                                                                                                                                                               2010
                                                                       2001                                                      Apertura del Centro pediatrico di Goderich,                                        MANIFESTO “IO STO CON EMERGENCY”
                                           CAMPAGNA “UNO STRACCIO DI PACE”                                                       Sierra Leone
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Missione di chirurgia di guerra a Misurata, Libia.
                                                        2001/2002
                       Centro di riabilitazione e produzione protesi a Diana, Iraq                                                                                                                                                                                                                                CAMPAGNA “SI PUÓ SOLO ABOLIRE”
                                                                                                     2003                                                                                                                                                     2012
                                                                       2001                          CAMPAGNA “CESSATE IL FUOCO”
                Programma di aiuti alle vedove di guerra in Panshir, Afghanistan
                                                                                                     2003
                                                                       2001                          Sostegno all’ospedale Al-Kindi di Bagdad e all’ospedale di Kerbala, Iraq
                                                                                                                                                                                    Apertura nuovi Posti di primo soccorso (FAP)
                         Apertura del Centro chirurgico di Goderich, Sierra Leone                                                                                                                                 in Afghanistan
                                                                       2002
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Apertura del Centro pediatrico di Port Sudan,
                                    CAMPAGNA “FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA”
                                                                                              2003                                                                                                                                             2012                                                               Sudan
                                                        2003/2012                                                                                                                      Apertura di uno Sportello di orientamento socio-sanitario a Sassari
                                               Quotidiano online PeaceReporter                                                   Apertura del Centro di maternità di Anabah,
                                                                                                                                 Afghanistan
                                                                                                                                                                                                                                                                                         2011
                                                                                                                                                                                                                                                                                         MANIFESTO “IL MONDO CHE VOGLIAMO”
                                                                                       2004
                                                                                                     2003/2004                                                                                                                                                     2013
                                                                                                     Centro di riabilitazione e produzione protesi a Medea, Algeria
      Apertura del Centro chirurgico di Lashkar-gah,
                                         Afghanistan                                                 2003/2004
                                                                                                     Centro di riabilitazione e produzione protesi a Dohuk, Nord Iraq
                                                                       2004                          2003/2004
                                             Aiuti alla popolazione di Falluja, Iraq
                                                                                                     Ristrutturazione di Centri sanitari a Benguela, Angola
                                                                                                     Missione di chirurgia all’ospedale pubblico di Jenin, Palestina
                                                        2004/2005                                    Fornitura di farmaci alla Casa de la mujer, Nicaragua
     Ricostruzione del reparto di chirurgia d’urgenza dell’ospedale di Al Fashir in
                                                              Nord Darfur, Sudan                     2003/2007                                                                                                          Apertura sportelli di orientamento socio sanitario in Sicilia;
                                                                                                                                                                                                                        Apertura di un Poliambulatorio a Polistena (RC);
                                                                       2005                          Progetto di sostegno per le vedove e le donne indigenti della Valle
                                                                                                     del Panshir, Afghanistan
                                                                                                                                                                                                                        Avvio di 2 nuovi ambulatori mobili in Italia;
                                                                                                                                                                                                                        Apertura 4 nuovi FAP in Afghanistan;
                                     Sostegno all’ospedale di Kalutara, Sri-Lanka
                                                                                                                                                                                                                        Missione di chirurgia di guerra a Bangui, in Repubblica Centrafricana.

                            6 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                                                        Report 2013 — 7
Report di attività - Emergency
Nel 1995, a un anno dalla sua fondazione,      Per molti fu una scoperta: fino ad allora       vennero spedite al Quirinale nell’estate
                                           EMERGENCY riattivò l’ospedale di Choman,       erano pochi i mezzi di informazione ad          del 1996. L’appello internazionale per la
                                           un villaggio del Kurdistan iracheno a          aver affrontato il tema in un Paese, il         messa al bando delle mine antiuomo fu
1995 LA CAMPAGNA CONTRO LE MINE ANTIUOMO   ridosso del confine con l’Iran.
                                           Choman si trovava in un’area infestata
                                                                                          nostro, all’epoca tra i maggiori produttori
                                                                                          ed esportatori di mine.
                                                                                                                                          sottoscritto nel dicembre dello stesso
                                                                                                                                          anno anche da dieci premi Nobel: Rita
                                           da mine antiuomo, per buona parte              Grazie a un’intensa campagna di                 Levi Montalcini, Adolfo Pérez Esquivel,
                                           di produzione italiana: una delle più          informazione fatta di articoli di giornale,     Joseph Rotblat, Elie Wiesel, Jean Dausset,
                                           comuni era la Valmara 69, una mina a           incontri nelle scuole, dibattiti e mostre, le   Christian de Duve, Frank Sherwood
                                           frammentazione prodotta a Brescia che          mine divennero un argomento di interesse        Rowlands, Steven Weinberg, Kenneth J.
                                           uccide nel raggio di 25 metri e ferisce        pubblico.                                       Arrow, James M. Buchanan.
                                           gravemente in un raggio di 200 metri
                                           dall’esplosione. Nell’ospedale di Choman       EMERGENCY chiese pubblicamente al               Finalmente, su pressione di un’opinione
                                           prima, in quelli che l’associazione ha         ministro della Difesa di intraprendere          pubblica sempre più consapevole, il
                                           costruito a Erbil e a Sulaimaniya poi, i       azioni concrete contro le mine. Il 2            29 ottobre 1997 il Parlamento italiano
                                           medici di EMERGENCY curavano uomini,           agosto 1994 il Parlamento italiano              approvò la legge n. 374 che proibisce in
                                           donne e bambini finiti su una mina mentre      deliberò una moratoria sulla produzione         Italia la fabbricazione, lo stoccaggio, la
                                           portavano gli animali al pascolo, mentre       ed esportazione delle mine antiuomo.            vendita, l’esportazione e il possesso di
                                           andavano a prendere l’acqua, mentre            «Keakaws Amin Ahmed, 30 anni, andava a          mine, componenti, brevetti o tecnologie
                                           giocavano. Non erano combattenti: erano        caccia, amputata gamba sinistra; Wahid          e anche la partecipazione economica in
                                           persone che cercavano di vivere. Nel           Karim, 32 anni, raccoglieva metallo,            società estere che abbiano a che fare con
                                           Kurdistan iracheno i medici di EMERGENCY       amputata gamba destra; Saeed Majeed,            la produzione e la vendita di mine. Il 3
                                           guardavano in faccia una delle peggiori        43 anni, raccoglieva metallo, ferite            dicembre del 1997 l’Italia firmò a Ottawa la
                                           eredità della guerra: si stima che siano 100   multiple...»: un estratto dal registro dei      Convenzione sulla messa al bando delle
                                           milioni le mine inesplose disseminate in       ricoveri dell’ospedale di EMERGENCY a           mine antiuomo che vieta l’uso di queste
                                           una settantina di Paesi.                       Sulaimaniya divenne una cartolina da            armi, obbliga allo smantellamento degli
                                                                                          spedire al Presidente della Repubblica          arsenali e – novità rispetto alla normativa
                                           I chirurghi di EMERGENCY iniziarono a          Oscar Luigi Scalfaro per chiedere «la           italiana – prevede azioni di sminamento e
                                           raccontare quello che vedevano sui tavoli      rapida discussione e l’approvazione di un       assistenza alle vittime. Il Trattato di Ottawa
                                           operatori dei loro ospedali. Il loro lavoro    progetto o disegno di legge» che vietasse       è entrato in vigore il primo marzo 1999, ma
                                           guadagnò grande attenzione sul palco           la produzione, il commercio e l’uso delle       molti Paesi non l’hanno ancora firmato. Tra
                                           del Maurizio Costanzo Show, dove Gino          mine da parte dell’Italia, e un impegno in      essi Cina, Russia e Stati Uniti d’America.
                                           Strada, chirurgo fondatore di EMERGENCY,       ambito internazionale per la loro totale
                                           raccontò per la prima volta al grande          messa al bando e per l’avvio di iniziative
                                           pubblico gli effetti devastanti delle mine     umanitarie di aiuto alle vittime e di
                                           antiuomo.                                      sminamento. Oltre un milione di cartoline

                                                                                                                                                                                           Iraq

8 — Report 2013                                                                                                                                                     Report 2013 — 9
Report di attività - Emergency
2001 UNO STRACCIO DI PACE                                                                                                                        2002 FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA

                                                                                                                                                 Era l’autunno del 2002. Ancora una volta         la guerra come strumenti per risolvere           tre giuristi – Luigi Ferrajoli, Domenico Gallo,
                                                                                                                                                 la guerra sembrava una scelta inevitabile:       le contese tra gli uomini, i popoli e gli        Danilo Zolo – di preparare il testo della
                                                                                                                                                 l’Iraq era il nemico numero uno, le              stati. Chiediamo che l’Italia, di fronte alla    proposta di legge di iniziativa popolare
                                                                                                                                                 inesistenti armi di distruzione di massa         minaccia di un attacco militare contro           «Norme per l’attuazione del principio del
                                                                                                                                                 erano presentate come una minaccia alla          l’Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra,   ripudio della guerra sancito dall’art.11 della
                                                                                                                                                 sicurezza dell’occidente e l’occidente si        nel rispetto della Costituzione.                 Costituzione e dallo Statuto dell’Onu».
                                                                                                                                                 preparava a un’altra campagna militare           Non vogliamo essere corresponsabili
                                                                                                                                                 nella regione.                                   di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la        La Proposta di legge chiede una serie di
                                                                                                                                                                                                  spirale del terrore. Basta guerre, basta         garanzie che rendano operante l’articolo
                                                                                                                                                 «Fuori l’Italia dalla guerra»: era questa        morti, basta vittime».                           11, ne consentano un’effettiva applicazione
                                                                                                                                                 la richiesta che EMERGENCY poneva al                                                              e prevedano rigorose sanzioni per le sue
                                                                                                                                                 governo italiano e a tutti i cittadini con una   EMERGENCY consegnò il testo dell’appello         violazioni.
                                                                                                                                                 mobilitazione imponente che ebbe il suo          e le firme raccolte ai presidenti della
                                                                                                                                                 culmine il 10 dicembre 2002.                     Repubblica e del Consiglio, di Camera e          EMERGENCY raccolse 137.319 firme (ben
                                                                                                                                                 Nell’anniversario della Dichiarazione            Senato e dei gruppi parlamentari. Contro la      oltre le 50 mila richieste dalla legge) che
                                                                                                                                                 universale dei diritti umani, più di             volontà di tanta parte del Paese, il 15 aprile   presentò all’ufficio Testi Normativi della
                                                                                                                                                 250 fiaccolate e 500 mila persone si             2003 il governo ottenne il voto favorevole       Camera dei deputati il 17 giugno 2003.
                                                                                                                                                 riversarono nelle strade di tutta Italia,        del Parlamento alla «missione umanitaria
                                                                                                                                                 mentre stracci bianchi e bandiere                d’emergenza» in Iraq, prima ancora che il
                                                                                                                                                 arcobaleno sventolavano alle finestre.           Consiglio di sicurezza dell’Onu adottasse
                                                                                                                                                 E poi centinaia di assemblee nelle scuole,       la risoluzione 1483.
«La guerra è scoppiata, è in corso, ha           La reazione non si fece attendere: neanche       Paese sotto attacco.                           le adesioni di decine di comuni, province e
ucciso e uccide. Durerà anche quando             un mese dopo l’attentato, il 7 ottobre, i        EMERGENCY sapeva che la guerra non             regioni e 500 mila firme in calce all’appello    Fermiamo la guerra, firmiamo la pace
militari e strateghi avranno stabilito di        bombardieri statunitensi attaccarono             avrebbe portato giustizia alle vittime         Fuori l’Italia dalla guerra sul sito di
considerarla, dal loro punto di vista,           l’Afghanistan. Era la missione Enduring          dell’attentato, né avrebbe eliminato la        EMERGENCY:                                       Il ripudio della guerra è un principio
finita. Durerà nei lutti dei sopravvissuti,      Freedom, il primo atto della guerra globale      minaccia terroristica: sarebbe stata                                                            fondamentale della Costituzione italiana
nei corpi mutilati di molti di loro. Durerà      al terrorismo: il regime dei talebani che        piuttosto l’ennesimo atto di violenza su       «Vogliamo un mondo basato sulla giustizia        ed è sancito nell’articolo 11.
nelle esplosioni di ordigni rimasti attivi       governava l’Afghanistan veniva accusato di       un Paese prostrato da decenni di conflitti,    e sulla solidarietà.                             Per dare forza alla sua richiesta di pace,
sul terreno. Sappiamo che molti sono             spalleggiare il gruppo terroristico Al Qaeda,    causando la morte di altre migliaia di         Ripudiamo la violenza, il terrorismo e           negli stessi mesi EMERGENCY propose a
favorevoli a questa guerra. Vogliamo che         considerato responsabile dell’attentato          persone innocenti. Molti manifestavano la
anche quelli che sono contrari abbiano           alle Torri gemelle.                              stessa convinzione sostenendo il lavoro di
voce. Per farlo useremo un pezzo di                                                               EMERGENCY.
stoffa bianco: appeso alla borsetta o alla       L’attacco militare all’Afghanistan era           Per rendere evidente il dissenso dei
ventiquattrore, attaccato alla porta di casa     sostenuto da larga parte della comunità          cittadini nei confronti della guerra e
o al balcone, legato al guinzaglio del cane,     internazionale.                                  delle decisioni del Parlamento italiano,
all’antenna della macchina, al passeggino                                                         EMERGENCY chiese di esprimere il proprio
del bambino, alla cartella di scuola…            Anche l’Italia si accodò: il 7 novembre          rifiuto con uno straccio di pace. La piccola
Uno straccio di pace.                            2001 il Parlamento italiano approvò la           striscia bianca di tessuto da legarsi al
E se saremo in tanti ad averlo, non              partecipazione militare all’operazione           polso, da appendere alla borsa
potranno dire che l’Italia intera ha scelto la   internazionale con il pronunciamento             o in macchina sarebbe diventata il simbolo
guerra come strumento di risoluzione dei         favorevole del 92% dei suoi membri,              di riconoscimento di chi «vuole trovare
conflitti.                                       in evidente spregio all’articolo 11 della        nuove forme di stare insieme, nuovi modi
EMERGENCY chiede l’adesione di singoli           Costituzione.                                    per risolvere i problemi che non siano la
cittadini, ma anche comuni, parrocchie,          Grazie al «voto più bipartisan della storia      violenza, il terrorismo, la guerra».
associazioni, scuole e di quanti                 della Repubblica» – come lo definì Gino
condividono questa posizione. Diffondere         Strada – undici giorni dopo, 600 soldati
questo messaggio è un modo per iniziare».        italiani partirono per l’Afghanistan,
                                                 imbarcati su navi militari nel porto di
L’11 settembre 2001, gli attentati negli         Taranto.
Stati Uniti sconvolsero l’opinione pubblica      La guerra veniva propagandata come
internazionale.                                  l’inevitabile misura di legittima difesa di un

                         10 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                    Report 2013 — 11
Report di attività - Emergency
«I cittadini del mondo non riescono             di violenza che sembrava destinata ad          Palestinian Diaspora and Refugee Centre;
                        neppure più a piangere le tragedie del          allargarsi senza fine.                         Peretz Kidron, giornalista e scrittore; Yesh
                        terrore: a una bomba segue un’autobomba,        EMERGENCY si fece promotrice di un             Gvul, del Movimento dei soldati israeliani
2003 CESSATE IL FUOCO   a ogni morto una vendetta che genera
                        altri morti e altre vendette. Nomi diversi –
                                                                        appello per chiedere a governi e gruppi
                                                                        armati di cessare il fuoco prima che
                                                                                                                       contro l’occupazione; Sylvie Coyaud,
                                                                                                                       giornalista; Farid Adly, giornalista; Hebe
                        guerra, terrorismo, violenza – si traducono     l’odio e la violenza diventassero l’unico      de Bonafini, Presidente dell’associazione
                        poi, tutti, in corpi umani fatti a pezzi e in   linguaggio praticato fra esseri umani.         Madri di Plaza de Mayo; Don Luigi Ciotti,
                        pezzi di umanità perduti per sempre. Non                                                       presidente dell’associazione Libera; Carlyle
                        vogliamo più vedere atrocità: è disumano        L’appello fu immediatamente sottoscritto       Vilarinho, Capo di gabinetto del governo
                        che gli esseri umani continuino ad              da Noam Chomsky, docente del                   brasiliano; José Graziano da Silva, ministro
                        ammazzarsi.                                     Massachusetts Institute of Technology;         del programma Fame Zero del governo
                        Fermiamo questa spirale, o alla fine non        Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde         brasiliano; Amos Oz, scrittore; Andrea
                        resterà più niente, nessuno avrà avuto          Diplomatique; Oscar Luigi Scalfaro,            Camilleri, scrittore; Monsignor Raffaele
                        ragione o torto, ci sarà solo una catena        Presidente della Repubblica 1992-1999;         Nogaro, Vescovo di Caserta; Tiziano
                        infinita di lutti e distruzioni. Chiediamo      Rigoberta Menchù, Premio Nobel per la          Terzani, scrittore.
                        a tutti coloro che stanno praticando e          Pace 1992; Rita Levi Montalcini, Premio        Tra i primi firmatari vi fu anche Hans von
                        progettando attentati e guerre di fermarsi.     Nobel per la Medicina 1986; Dario Fo,          Sponeck, l’ex direttore del programma
                        Chiediamo il tempo per riflettere, non          Premio Nobel per la Letteratura 1997; Jack     umanitario dell’Onu in Iraq, che aveva
                        possiamo assistere impotenti al dilagare        Steinberger, Premio Nobel per la Fisica        rassegnato le sue dimissioni per
                        della follia omicida.                           1988; Leonard Boff, filosofo e teologo;        protesta contro le sanzioni volute dagli
                        A tutti coloro che promuovono la violenza,      Tavola Valdese, Unione delle chiese valdesi    Usa. Aderirono anche numerosi consigli
                        clandestini organizzatori di stragi o           e metodiste in Italia; Inge Schoental          comunali e associazioni italiane e
                        visibilissimi dittatori o presidenti, noi       Feltrinelli, editore; Ermanno Olmi, regista;   internazionali, tra le quali l’associazione
                        cittadini chiediamo: “Cessate il fuoco!”».      Riccardo Muti, direttore d’orchestra; Pietro   dei familiari delle vittime dell’11 settembre.
                                                                        Ingrao, politico e scrittore; Carlo Ossola,    Oltre 76 mila cittadini sottoscrissero
                        Nell’autunno 2003, l’intensificarsi della       docente del Collège de France; Padre           l’appello sul sito di EMERGENCY.
                        guerra in Iraq e in Afghanistan e gli           Alex Zanotelli, missionario comboniano;
                        attentati in Turchia, in Palestina e in         Rabbi Michael Lerner, direttore della
                        Cecenia si susseguivano in una spirale          rivista Tikkun; Sari Hanafi, direttore del

                                                                                                                                         Afghanistan, Kabul - Centro chirurgico per vittime di guerra

12 — Report 2013                                                                                                                                Report 2013 — 13
Report di attività - Emergency
2010 IL MONDO CHE VOGLIAMO                                                                                                                       2011 “SI PUÓ SOLO ABOLIRE”

                                                                                                                                                Nel febbraio 2011 la comunità                   che attraversano la Libia. E il nostro Paese     genera “cultura di guerra”.
                                                                                                                                                internazionale e, in un secondo momento,        ha scelto la guerra “contro Gheddafi”: ci        “Questa é dunque la domanda che vi
                                                                                                                                                l’Italia dichiararono guerra alla Libia.        viene presentata, ancora una volta, come         poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci
                                                                                                                                                EMERGENCY si schierò ancora una volta           umanitaria, inevitabile, necessaria.             si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla
                                                                                                                                                contro la guerra: per colpire un dittatore,     Nessuna guerra può essere umanitaria. La         razza umana o deve l’umanità rinunciare
                                                                                                                                                fino a pochi mesi prima sostenuto da            guerra è sempre stata distruzione di pezzi       alla guerra?” (dal Manifesto di Russell-
                                                                                                                                                molti governi occidentali, si decideva          di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni     Einstein, 1955).
                                                                                                                                                di attaccare un intero Paese e violare          “guerra umanitaria” è in realtà un crimine       Perché l’utopia diventi progetto, dobbiamo
                                                                                                                                                la Costituzione italiana. EMERGENCY             contro l’umanità.                                innanzitutto imparare a pensare
                                                                                                                                                promosse un appello ispirato a una              Se si vuole difendere i diritti umani, l’unica   escludendo la guerra dal nostro orizzonte
                                                                                                                                                celebre frase di Einstein: “La guerra non       strada per farlo è che tutte le parti si         culturale e politico. Insieme a tutti i
                                                                                                                                                si può umanizzare, si può solo abolire”. In     impegnino a cessare il fuoco, a fermare la       cittadini vittime della guerra, della violenza,
                                                                                                                                                pochi giorni l’appello venne condiviso da       guerra, la violenza, la repressione.             della repressione, che lottano per i diritti e
                                                                                                                                                oltre 50 mila persone; tra i primi firmatari    Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre          la democrazia.
                                                                                                                                                Gino Strada, Carlo Rubbia, don Luigi            appaiono a un certo punto inevitabili solo       “La guerra non si può umanizzare, si può
                                                                                                                                                Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Alex     quando non si è fatto nulla per prevenirle.      solo abolire”». Albert Einstein.
                                                                                                                                                Zanotelli.                                      Appaiono inevitabili a chi per anni ha
                                                                                                                                                La mobilitazione ha avuto il suo culmine        ignorato le violazioni dei diritti, a chi si
                                                                                                                                                il 2 aprile a Piazza Navona, a Roma. Pochi      è arricchito sul traffico di armi, a chi ha
                                                                                                                                                giorni più tardi, EMERGENCY ha inviato un       negato la dignità dei popoli e la giustizia
                                                                                                                                                team di chirurgia di guerra a Misurata, la      sociale. Appaiono inevitabili a chi le guerre
«Crediamo nella eguaglianza di tutti gli        costruendo un sistema di privilegi, basato      chiede un mondo senza guerra, dove siano        città più colpita dalla guerra.                 le ha preparate.
esseri umani a prescindere dalle opinioni,      sull’esclusione e sulla discriminazione,        garantiti i diritti essenziali di ogni essere                                                   Nessuna guerra è necessaria. La guerra è
dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza      un sistema di arrogante prevaricazione,         umano – salute, istruzione, informazione…       «Ancora una volta i governanti hanno            sempre una scelta, non una necessità.
etnica, politica, religiosa, dalla loro         di ordinaria corruzione. In nome della          – nella condivisione di valori fondamentali     scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la         È la scelta assurda di uccidere, che esalta
condizione sociale ed economica.                “sicurezza”, la classe politica italiana ha     come pace, democrazia, diritti e                guerra contro i propri cittadini e i migranti   la violenza, la diffonde, la amplifica, che
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e          scelto la guerra contro chi è venuto in         uguaglianza.
la guerra come strumenti per risolvere          Italia per sopravvivere, incitando all’odio e
le contese tra gli uomini, i popoli e gli       al razzismo.                                    Il Manifesto non è un documento
stati. Vogliamo un mondo basato sulla           È questa una democrazia? Solo                   rivoluzionario: è stato scritto ricordando la
giustizia sociale, sulla solidarietà, sul       perché include tecniche elettorali di           Costituzione italiana e la Dichiarazione dei
rispetto reciproco, sul dialogo, su un’equa     rappresentatività? Basta che in un              diritti umani, elaborate più di sessant’anni
distribuzione delle risorse.                    Paese si voti perché lo si possa definire       fa quando il mondo stava uscendo da due
Vogliamo un mondo in cui i governi              democratico?                                    guerre che avevano sovvertito qualsiasi
garantiscano l’eguaglianza di base di tutti     Noi consideriamo democratico un sistema         principio e ideale umano.
i membri della società, il diritto a cure       politico che lavori per il bene comune
mediche di elevata qualità e gratuite,          privilegiando nel proprio agire i bisogni       EMERGENCY ha sentito l’urgenza di
il diritto a una istruzione pubblica che        dei meno abbienti e dei gruppi sociali più      rimettere queste parole al centro della
sviluppi la persona umana e ne arricchisca      deboli, per migliorarne le condizioni di        discussione pubblica perché i diritti
le conoscenze, il diritto a una libera          vita, perché si possa essere una società        essenziali di tutti non diventino privilegi
informazione.                                   di cittadini.                                   di pochi.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da          È questo il mondo che vogliamo. Per noi,        E l’ha scritto ripercorrendo la sua storia:
molti anni, alla progressiva e sistematica      per tutti noi. Un mondo di eguaglianza».        dalla prima missione di EMERGENCY in
demolizione di ogni principio di convivenza                                                     Ruanda agli ambulatori mobili in Italia,
civile. Una gravissima deriva di barbarie è     Il mondo che vogliamo è il titolo del           EMERGENCY ha prestato soccorso a
davanti ai nostri occhi.                        Manifesto che EMERGENCY ha presentato           chiunque ne avesse bisogno perché ha
In nome di “alleanze internazionali”, la        nel settembre 2010 al nono Incontro             sempre creduto che pace, democrazia,
classe politica italiana ha scelto la guerra    nazionale dei suoi volontari.                   diritti e uguaglianza siano le sole forme
e l’aggressione di altri Paesi. In nome         Discusso da Gino Strada, insieme con            possibili di convivenza tra esseri umani.
della “libertà”, la classe politica italiana    Antonio Tabucchi, Roberto Saviano, Vauro,
ha scelto la guerra contro i propri cittadini   Andrea Camilleri, Fabio Fazio, il Manifesto

                         14 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                 Report 2013 — 15
Report di attività - Emergency
Uzbekistan                    Cina

                                                                                                                                                                   Tagikistan

                     CHIRURGIA DI GUERRA
                                                                                                                                             Turkmenistan

                                                                                                                                                                  Kabul

                                                                                                                                                       AFGHANISTAN

                                                                                                                                              Iran                              Pakistan

                     Gino Strada
                     Chirurgo e fondatore
                     di EMERGENCY
                                                                                                                                            Kabul
Sono passati venticinque anni                                                                                                               Centro chirurgico
da quando arrivai per la prima volta                                                                                                        per vittime di guerra
a Quetta, nel sud ovest pachistano, non
distante dal confine con l’Afghanistan.
Da chirurgo, avevo conosciuto alcuni tra                                                                                                    INIZIO ATTIVITÀ: aprile 2001
i migliori centri europei e nordamericani.
                                                                                                                                            AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per vittime
All’ospedale di Quetta, invece, ci ero finito
                                                                                                                                            di guerra e delle mine antiuomo.
per curiosità: volevo vedere, capire, che
cosa sarebbe stato il mio lavoro in un
Paese povero. Un interesse professionale.                                                                                                   STRUTTURA: Pronto soccorso, Ambulatori,
Non sapevo che lì avrei conosciuto la                                                                                                       2 Sale operatorie, Sterilizzazione,
guerra. Non sapevo che da quel giorno                                                                                                       Terapia intensiva, Terapia sub-intensiva,
avrei lavorato, troppo spesso, in mezzo                                                                                                     Corsie, Fisioterapia, TC (Tomografia
alla guerra e ai suoi orrori, né che da                                                                                                     computerizzata), Radiologia, Laboratorio
quell’esperienza sarebbe nato il lavoro                                                                                                     e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala
di EMERGENCY.                                                                                                                               giochi, Servizi tecnici e ausiliari.
Per molti mesi, a Quetta, ho operato
pazienti colpiti da proiettili e schegge                                                                                                    POSTI LETTO: 95
di bomba, dilaniati dalle mine. Per molti
mesi non ho avuto il tempo o la capacità                                                                                                    PERSONALE LOCALE: 272
di pensare. Ero sommerso dal lavoro e           Negli anni, ho visto centinaia di ragazzini    gli altri ospedali di guerra dove avrei
insieme stordito. Non avevo mai visto,          vittime di quelle mine, ne ho operati molti,   lavorato negli anni successivi, non erano    AL 31 DICEMBRE 2013:
pur avendo familiarità con la chirurgia di      troppi.                                        un’eccezione ma solo la tragica normalità    Ricoveri: 30.098
urgenza, ferite così orribili e lesioni così    Dopo quel primo ospedale di guerra, ho         dei conflitti di oggi.                       Visite ambulatoriali: 88.006
devastanti. Porto ancora con me gli odori,      cominciato a farmi molte domande.              Da questa amara consapevolezza               Interventi chirurgici: 38.799
non solo le immagini, di quegli esseri          La più importante: chi sono, oggi, i feriti    dei “disastri della guerra” e dalla                                                         Nell’aprile del 2001, sei mesi prima dell’offensiva della coalizione internazionale, EMERGENCY ha aperto un Centro
umani a volte irriconoscibili. E riprovo        di guerra? Così ho scoperto che, nella         constatazione della possibilità di portare                                                  chirurgico a Kabul per garantire cure alle vittime di guerra.
oggi, più di vent’anni dopo, lo stesso          prima guerra mondiale, i civili morti e        aiuto a esseri umani sofferenti è nata                                                      Un ex asilo è diventato l’unico ospedale gratuito specializzato in chirurgia di guerra della capitale, dove allora
malessere fisico, la stessa nausea, di          feriti erano stati poco più del dieci per      l’idea di dare vita a EMERGENCY. La sua                                                     combattevano talebani e mujaheddin.
fronte agli effetti della guerra sul corpo      cento del totale delle vittime. Quella         fondazione non discende da un insieme                                                       Negli anni successivi, il Centro è stato ampliato: nell’agosto 2003 è stato allestito un Reparto di rianimazione
degli esseri umani. Avevo a che fare con        carneficina ebbe luogo perlopiù – e forse      di principi o di enunciazioni, ma da una                                                    e terapia intensiva con 6 posti letto; nel 2005 è stato installato un apparecchio per tomografie computerizzate
arti a brandelli, intestini da suturare,        per l’ultima volta – sui campi di battaglia.   constatazione e da comportamenti che                                                        (TC), tuttora l’unico gratuito in tutto l’Afghanistan.
arterie da ricucire: e sono andato avanti       Nei conflitti che seguiranno, il nemico        ne derivano come un’immediata, auto                                                         L’ospedale era diventato il centro traumatologico di riferimento per i pazienti di tutto il Paese. A causa del
così per molto. In quel lavoro chiamato         cambierà volto. I villaggi diventano “il       evidente necessità. Direi che l’idea di                                                     peggioramento delle condizioni di sicurezza e dell’aumento dei feriti, tuttavia, dal luglio 2010 i criteri di
“chirurgia di guerra” che spesso – e            fronte”, le case sostituiscono le trincee.     EMERGENCY nasce sui tavoli operatori e                                                      ammissione sono stati limitati alla sola chirurgia di guerra. Attentati, scontri a fuoco, criminalità sono oggi i
sorprendentemente, considerato il               Non si cerca di colpire il soldato nemico,     nelle corsie. Così abbiamo cominciato a                                                     principali motivi di ricovero nell’ospedale di Kabul. Rispetto al 2010, nel corso del 2013 i registri dell’ospedale
contesto – era in grado di risolvere            inglese o tedesco, si radono al suolo le       curare le vittime, nel 1994, nel Ruanda                                                     hanno riportato un aumento dei ricoveri per cause di guerra pari al 70%.
situazioni difficili e drammatiche,             città di Coventry e di Dresda. Due vittime     del genocidio. E abbiamo continuato
di essere davvero utile per i feriti.           su tre del secondo conflitto mondiale          a farlo, mandando in giro per il mondo                                                      Il Centro chirurgico è collegato a 13 Posti di primo soccorso e Centri sanitari nelle province di Kabul, Parwan,
Quell’anno ho conosciuto le mine                risultarono essere civili. La natura della     team specializzati o costruendo centri                                                      Logar, Ghazni, Wardak, Paktia, grazie ai quali EMERGENCY riesce a garantire cure a un bacino sempre più ampio
antiuomo. Bambini portati in ospedale           guerra era cambiata, forse per sempre.         chirurgici dedicati alle vittime di guerra                                                  di pazienti.
con uno straccio a fermare il sangue,           E le vittime non combattenti, una ogni         in Afghanistan, Iraq, Cambogia, Sierra
dopo che la loro mano era esplosa.              dieci all’inizio del Novecento, sono           Leone, Libia, Repubblica Centrafricana.                                                     L’ospedale di Kabul è stato ufficialmente riconosciuto centro per la formazione in chirurgia di urgenza
Bambini che perdono entrambe le                 diventate nove su dieci alle soglie            Perché curare i feriti non è generoso né                                                    e traumatologia dal ministero per la Salute pubblica afgano: 2 chirurghi stanno completando il loro percorso
braccia, bambini che rimangono ciechi           del Duemila. Ogni tre vittime, una è           caritatevole, ma solo giusto.                                                               di formazione quinquennale grazie alla collaborazione e alla supervisione dello staff internazionale.
perché la mina gli esplode in faccia.           un bambino. Il mattatoio di Quetta, e

                         16 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                          Report 2013 — 17
Report di attività - Emergency
Uzbekistan                         Cina                                                                                                                                     Uzbekistan                        Cina

                           Tagikistan                                                                                                                                                                 Tagikistan
Turkmenistan                                                                                                                                                                Turkmenistan

                                                                                                                                                                                                     Anabah

                          Kabul                                                                                                                                                                      Kabul

          AFGHANISTAN                                                                                                                                                                 AFGHANISTAN
                  Lashkar-gah                                                                                                                                                                Lashkar-gah
 Iran                                   Pakistan                                                                                                                             Iran                                  Pakistan

Lashkar-gah                                                                                                                                                                 Afghanistan
Centro chirurgico                                                                                                                                                           Posti di primo soccorso
per vittime di guerra                                                                                                                                                       e Centri sanitari
INIZIO ATTIVITÀ: settembre 2004                                                                                                                                             LOCALITÁ: Anabah, Abdara, Ahangaran
                                                                                                                                                                            Dara, Darband, Dasht-e-Rewat, Khinch,
AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per vittime                                                                                                                                   Paryan, Gulbahar, Kapisa, Koklamy, Oraty,
di guerra e delle mine antiuomo.                                                                                                                                            Changaram, Anjuman, Sangi Khan, Shutul,
                                                                                                                                                                            Said Khil, Poli Sayad, Mirbachakot,
STRUTTURA: Pronto soccorso, 2 Sale                                                                                                                                          Maydan Shahr, Ghazni, Chark, Gardez
operatorie, Sterilizzazione, Terapia                                                                                                                                        Pul-I-Alam, Grishk, Sangin, Garmsir, Musa
intensiva, Corsie, Fisioterapia,                                                                                                                                            Qala, Marjia.
Radiologia, Laboratorio e Banca del
sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi,                                                                                                                                        EMERGENCY offre assistenza sanitaria
Servizi tecnici e ausiliari.                                                                                                                                                anche presso l’orfanotrofio maschile e
                                                                                                                                                                            l’orfanotrofio femminile a Kabul.
POSTI LETTO: 70
                                                                                                                                                                            AL 31 DICEMBRE 2013:
PERSONALE LOCALE: 217                                                                                                                                                       Visite ambulatoriali: 2.690.457
                                                                                                                                                                            Pazienti trasferiti in ospedale: 43.955
AL 31 DICEMBRE 2013:
Ricoveri: 19.852                                                                                                                                                            PERSONALE LOCALE: 243
Visite ambulatoriali: 89.484
Interventi chirurgici: 24.788
                                                   Nel 2004 EMERGENCY ha aperto un ospedale a Lashkar-gah, capoluogo della regione di Helmand, per offrire cure                                                               POSTI DI PRIMO SOCCORSO E CENTRI SANITARI
                                                   alla popolazione di un’area molto vasta, dove – a fronte di violenti combattimenti – non esistevano strutture            Assistenza ai detenuti                            Dal 1999, anno del suo arrivo in Afghanistan, EMERGENCY ha costruito una rete capillare di strutture sanitarie sul
                                                   sanitarie qualificate e gratuite.                                                                                                                                          territorio per offrire cure alla popolazione dei villaggi più remoti o dove non esistevano strutture sanitarie gratuite
                                                   In questi anni, la regione di Helmand è diventata l’epicentro del conflitto afgano: attentati kamikaze,                  Prigione di Duab: 694 pazienti trattati           e per realizzare un sistema di riferimento dei pazienti più gravi ai suoi ospedali.
                                                   bombardamenti delle forze internazionali, mine antiuomo hanno provocato migliaia di vittime, soprattutto                 dal 2001 al 2003                                  Con il peggioramento delle condizioni di sicurezza, nel 2013, la rete dei Posti di Pronto soccorso è stata ampliata
                                                   tra i civili.                                                                                                                                                              con l’apertura di 4 nuove strutture: i feriti di guerra, in particolare, hanno bisogno di una stabilizzazione medica
                                                                                                                                                                            Prigione di Shebergan: 13.338 pazienti            immediata e di un trasporto rapido e sicuro in ospedale.
                                                   Nel 2013, l’ospedale di Lashkar-gah ha ricevuto il 72% di feriti di guerra in più rispetto al 2012, il 103% in più       trattati da maggio 2002 a giugno 2004             Fanno riferimento al Centro chirurgico di Kabul i nuovi Fap di Pul i Alam, nella provincia di Logar, e di Gardez, città di
                                                   rispetto al 2010. Come sempre, oltre il 40% sono donne e bambini.                                                                                                          circa 70.000 abitanti situata a 2.300 metri d’altezza tra le montagne e i deserti dell’Hindu Kush.
                                                   La chirurgia di guerra e la chirurgia traumatologica (per i pazienti fino a 14 anni di età) erano i due principali       Prigione di Lashkar-gah: 1.880 pazienti           Nella regione di Helmand sono stati aperti i Fap di Marjia e Musa Qala, due dei villaggi più martoriati dalla guerra:
                                                   criteri di ammissione, ma a causa dell’aumento dei feriti, da giugno 2013 i criteri di ammissione sono stati ristretti   trattati da febbraio 2006 a dicembre              entrambi, obiettivo di una terribile offensiva delle forze Isaf negli anni passati, sono tuttora coinvolti in combattimenti
                                                   alla sola chirurgia di guerra.                                                                                           2007                                              quotidiani.
                                                   Il Centro chirurgico di Lashkar-gah è collegato 24 ore su 24 con un servizio di ambulanze ai Posti di primo                                                                Nel corso del 2013, per far fronte al crescente numero di feriti, EMERGENCY ha aggiunto un’ambulanza a quella già in
                                                   soccorso di EMERGENCY nei villaggi di Grishk, Sangin, Garmsir e nei centri di Marjia e Musa Qala, aperti nel 2013.       Prigioni di Kabul (Governmental Jail,             servizio al Fap di Sangin. Nel solo mese di giugno il Fap del villaggio ha assistito 627 feriti: 101, in condizioni critiche,
                                                                                                                                                                            Investigation Department, Pol-e-Charki,           sono stati trasportati urgentemente al Centro chirurgico di Lashkar-gah.
                                                   Oltre che nell’attività clinica quotidiana, il personale internazionale di EMERGENCY è impegnato nella formazione        Juvenile Rehabilitation Centre, Female            ASSISTENZA AI DETENUTI
                                                   pratica e teorica di tutto lo staff nazionale impiegato nell’ospedale.                                                   Jail): 529.306 pazienti trattati al 31            Da luglio 2001, EMERGENCY ha garantito assistenza sanitaria ai detenuti delle principali carceri afgane.
                                                   L’ospedale di Lashkar-gah è stato ufficialmente riconosciuto centro per la formazione in chirurgia di urgenza            dicembre 2013                                     Conclusi gli interventi nelle carceri di Duab, nella valle del Panshir, di Sheberghan, nella provincia settentrionale di
                                                   e traumatologia dal ministro per la Salute pubblica afgano: 4 chirurghi stanno attualmente completando il loro                                                             Jowzjan, di Lashkar-gah, nel distretto di Helmand, a partire dal 2003 ha aperto a Kabul cinque cliniche nel carcere di
                                                   percorso di formazione.                                                                                                  PERSONALE LOCALE: 21                              Pol-e-Charki, una clinica nel carcere governativo, una nel carcere investigativo, una nel carcere femminile e una nel
                                                   Il Centro chirurgico per vittime di guerra di Lashkar-gah è dedicato a Tiziano Terzani, giornalista e uomo di pace.                                                        Juvenile Rehabilitaion Centre (il riformatorio).

                           18 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                                                 Report 2013 — 19
Nigeria
                    Ciad
                                             Sudan

                                                                                                                                                                                                                 CHIRURGIA D’URGENZA
                       REPUBBLICA                   Sud Sudan
                      CENTRAFRICANA
 Camerun     Bangui

                           Repubblica Democratica
                                 del Congo
            Congo                                          Uganda

           Bangui
           Complexe pédiatrique

           INIZIO INTERVENTO: aprile 2013

           AREE DI INTERVENTO: Chirurgia di guerra
           e di emergenza.

           PERSONALE IMPIEGATO: 32

           AL 31 DICEMBRE 2013:
           Ricoveri: 785
           Visite ambulatoriali: 4.396                                                                                                                                                                                                      fondamentale nell’assistenza sanitaria            di migliaia di persone in Ruanda, in Iraq,
           Interventi chirurgici: 1.313                                                                                                                                                                                                     primaria.                                         in Cambogia, in Afghanistan, in Sierra
                                                                                                                                                                                                                                            La chirurgia è infatti indispensabile             Leone, in Libia, in Eritrea e ora in
                                                                                                                                                                                                                 Maurizio Cardi             in diversi ambiti – il taglio cesareo, le         Repubblica Centrafricana.
                                                                                                                                                                                                                 Chirurgo                   amputazioni per gangrena, la riparazione
                                                                                                                                                                                                                                            dell’ernia inguinale –, ma soprattutto            Il 95% dello staff dei nostri ospedali è
                                                                                                                                                                                                                                            per le lesioni traumatiche.                       costituito da personale locale, solo il 5%
                                                                                                                                                                                             EMERGENCY è nata nel 1994 per portare                                                            è composto da personale internazionale.
                                                                                                                                                                                             assistenza medico chirurgica gratuita alle     Secondo l’Organizzazione mondiale della           Da sempre lo staff internazionale
                                                                                                                                                                                             vittime della guerra e delle mine antiuomo.    sanità, nei Paesi in via di sviluppo le           è impegnato anche nel training del
                                                                                                                                                                                                                                            lesioni traumatiche causano circa 5 milioni       personale locale, in Paesi dove i percorsi
                                                                                                                                                                                             Abbiamo iniziato in Ruanda, offrendo           di morti ogni anno: sono un’epidemia              di formazione non prevedono un livello
                                                                    Dal dicembre 2012, in Repubblica Centrafricana si sta combattendo una guerra lontana dagli occhi                         cure alle vittime di una delle guerre più      trascurata, eppure provocano un numero            di specializzazione adeguato.
                                                                    e dall’attenzione dell’opinione pubblica internazionale.                                                                 spaventose del continente africano.            di decessi paragonabili a quelli causati
                                                                    Dopo il colpo di stato del marzo 2013 e la cacciata del Presidente Bozizé, il Paese è piombato nel caos: la guerra       Abbiamo continuato in Iraq e in Cambogia,      dall’Hiv, dalla malaria e dalla tubercolosi       A volte, questo lavoro ottiene un
                                                                    tra le opposte fazioni Seleka e Anti-balaka ha provocato migliaia di morti.                                              dove le mine antiuomo erano una                insieme.                                          riconoscimento ufficiale: i nostri ospedali
                                                                    Alla fine del 2013, le agenzie internazionali stimavano 1 milione di sfollati su una popolazione di circa                minaccia costante, poi in Afghanistan e in     Nella regione dell’est Mediterraneo, che          di Kabul e Lashkar-gah, in Afghanistan,
                                                                    5 milioni di abitanti.                                                                                                   Sierra Leone. E man mano che i contesti        comprende l’Afghanistan così come il              sono stati riconosciuti formalmente Centri
                                                                                                                                                                                             cambiavano, cambiavano i bisogni e le          Nord Africa, la prima causa di lesioni            di formazione in chirurgia di urgenza e
                                                                    Subito dopo il colpo di stato, su richiesta del direttore dell’ospedale pediatrico, EMERGENCY ha inviato nel Paese       richieste della popolazione: quando la         traumatiche è la guerra (31%), seguita da         traumatologia dal ministro per la Salute
                                                                    un team specializzato in chirurgia di guerra per portare cure ai bambini feriti.                                         diminuzione delle vittime di guerra ce l’ha    incidenti stradali e dalla violenza comune.       pubblica afgano e l’OMS ha recentemente
                                                                    Il team di EMERGENCY – composto da due chirurghi, un anestesista, due infermieri di sala operatoria e un                 permesso, abbiamo allargato i criteri di       In quell’area, tra il 1990 e il 2020, l’aumento   commissionato a EMERGENCY
                                                                    infermiere di corsia – ha rimesso in funzione le sale operatorie del Complexe pédiatrique, l’ospedale pediatrico         ammissione alla traumatologia, abbiamo         atteso dell’incidenza delle lesioni               l’organizzazione di un corso di chirurgia
                                                                    cittadino, collaborando a stretto contatto con lo staff locale.                                                          aperto alla chirurgia di urgenza e abbiamo     traumatiche sarà del 108%, molto superiore        del trauma per 180 chirurghi afgani.
                                                                                                                                                                                             organizzato missioni di chirurgia oculistica   all’incidenza delle malattie cardiovascolari,
                                                                    I bambini sono stati tra le prime vittime di questa guerra, combattuta a colpi di kalashnikov e machete.                 e plastico ricostruttiva.                      dei tumori e dell’Hiv.
                                                                    Il 3 dicembre 2013 abbiamo ricevuto in ospedale 10 bambini, età da 1 a 10 anni, di etnia Peuls. Erano stati feriti       Nei Paesi in via di sviluppo, e in generale
                                                                    a colpi di machete durante un attacco alla loro comunità.                                                                nei Paesi a scarsa tecnologia, l’assistenza    Negli scorsi 20 anni EMERGENCY ha reso
                                                                    Dopo l’intervento non c’era nessuno ad aspettarli: i loro genitori erano stati feriti o erano morti durante l’attacco.   chirurgica raramente è gratuita e di qualità   disponibile a chiunque ne avesse bisogno,
                                                                                                                                                                                             adeguata.                                      senza mai fare alcuna distinzione di età,
                                                                                                                                                                                                                                            sesso, etnia, credo politico o religioso,
                                                                                                                                                                                             L’accesso ai servizi chirurgici di             l’accesso gratuito a servizi chirurgici di
                                                                                                                                                                                             base è riconosciuto una componente             alta qualità. Ne hanno beneficiato decine

                                        20 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                                               Report 2013 — 21
Uzbekistan                      Cina

                        Tagikistan
                                                                                                                                                                           Guinea
Turkmenistan

                       Anabah
                                                                                                                                                                                 SIERRA LEONE
                       Kabul
                                                                                                                                                                                    Freetown
          AFGHANISTAN                                                                                                                                                               Goderich

 Iran                                Pakistan
                                                                                                                                                                          Golfo di Guinea
                                                                                                                                                                                                   Liberia

Anabah, Valle del Panshir                                                                                                                                              Goderich
Centro medico-chirurgico                                                                                                                                               Centro chirurgico
                                                                                                                                                                       INIZIO ATTIVITÀ: novembre 2001
INIZIO ATTIVITÀ: dicembre 1999
                                                                                                                                                                       AREE DI INTERVENTO: Chirurgia generale
AREE DI INTERVENTO: Chirurgia per                                                                                                                                      e d’urgenza, Chirurgia ortopedica e
vittime di guerra e di mine antiuomo,                                                                                                                                  ricostruttiva, Traumatologia.
Chirurgia d’urgenza, Chirurgia generale,
Traumatologia, Medicina interna,                                                                                                                                       STRUTTURA: Pronto soccorso,
Pediatria.                                                                                                                                                             Ambulatorio, 3 Sale operatorie,
                                                                                                                                                                       Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie,
STRUTTURA: Pronto soccorso,                                                                                                                                            Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio
Ambulatorio, 2 Sale operatorie,                                                                                                                                        e Banca del sangue, Farmacia, Aule,
Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie,                                                                                                                            Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari,
Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e                                                                                                                                Foresteria.
Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala
giochi, Servizi tecnici e ausiliari.                                                                                                                                   POSTI LETTO: 85

POSTI LETTO: 56                                                                                                                                                        PERSONALE LOCALE: 330

PERSONALE LOCALE: 112                                                                                                                                                  AL 31 DICEMBRE 2013:
                                                                                                                                                                       Ricoveri: 28.027
AL 31 DICEMBRE 2013:                                                                                                                                                   Visite ambulatoriali: 245.520
Ricoveri: 32.263                                                                                                                                                       Visite specialistiche cardiologiche: 495
Visite ambulatoriali: 225.808                   EMERGENCY ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1999, durante il conflitto tra talebani e mujaheddin.              Interventi chirurgici: 30.752                 La Sierra Leone risente ancora delle conseguenze della guerra civile che tra il 1991 e il 2002 ha causato più di 75
Interventi chirurgici: 20.479                   Un team dell’organizzazione ha trasformato un’ex caserma di Anabah, nella valle del Panshir, in un Centro                                                            mila morti, mezzo milione di sfollati e decine di migliaia di persone ferite o mutilate. Attualmente si stima che nel
                                                chirurgico per offrire cure gratuite alle vittime della guerra e delle mine antiuomo che erano state disseminate                                                     Paese ci siano meno di 2 infermieri, meno di 1 medico e meno di 1 farmacista ogni 10 mila abitanti. In Italia sono
                                                nella valle durante l’offensiva russa.                                                                                                                               rispettivamente 35, 3 e 9.
                                                In tutta la valle non esisteva nessuna struttura sanitaria gratuita e tuttora l’ospedale di EMERGENCY è l’unico                                                      La carenza di personale sanitario e ospedali e i prezzi elevati delle prestazioni impediscono l’accesso alle cure
                                                punto di riferimento per circa 250 mila persone.                                                                                                                     alla maggior parte della popolazione.

                                                Nel corso degli anni le attività del Centro sono state ampliate e alla chirurgia di guerra si sono aggiunte la                                                       A Goderich, in un sobborgo della capitale, nel 2001 EMERGENCY ha aperto un Centro chirurgico che è diventato
                                                chirurgia d’urgenza, la chirurgia generale, la traumatologia, la medicina interna e la pediatria.                                                                    l’ospedale di riferimento per la chirurgia e la traumatologia di tutto il Paese.
                                                Quello che era nato come un Centro chirurgico per assistere le vittime della guerra è diventato un ospedale                                                          Dal 2006 l’ospedale ha un programma per il trattamento in endoscopia delle lesioni all’esofago causate
                                                generale che offre cure gratuite e di elevata qualità a circa 90 persone al giorno.                                                                                  dall’ingestione di soda caustica, un incidente abbastanza comune in un Paese dove il sapone viene fabbricato
                                                                                                                                                                                                                     in casa.
                                                Per garantire assistenza sanitaria di base e cure tempestive ai feriti, EMERGENCY ha costruito una rete di Posti                                                     Nel 2012 l’ospedale è stato ampliato con la costruzione di 3 nuove sale operatorie, una terapia intensiva, una
                                                di primo soccorso e Centri sanitari in 18 tra i villaggi più isolati della valle e nelle province di Kapisa, Parwan,                                                 lavanderia e una foresteria per ospitare, gratuitamente, le mamme dei bambini ricoverati e i pazienti che vengono
                                                Badakhshan e del passo di Salang. Queste strutture sono collegate all’ospedale di Anabah con un servizio di                                                          dimessi, ma necessitano di controlli o di fisioterapia.
                                                ambulanza attivo 24 ore su 24.                                                                                                                                       L’ospedale è riconosciuto dal ministero della Sanità sierraleonese come centro di formazione per medici,
                                                                                                                                                                                                                     infermieri, tecnici di anestesia, di laboratorio e di radiologia.

                                                                                                                                                                                                                     Nel dicembre 2013, l’ospedale di EMERGENCY ha vinto il premio AWOL come “migliore struttura ospedaliera del
                                                                                                                                                                                                                     Paese”. Il premio AWOL “riconosce il talento e il contributo positivo di persone, istituzioni e organizzazioni per
                                                                                                                                                                                                                     il benessere della Sierra Leone e dei suoi cittadini”.

                        22 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                                                       Report 2013 — 23
Turchia

                    FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE                                                                                               Siria
                                                                                                                                                                  Sulaimaniya
                                                                                                                                                                                Iran
                                                                                                                                                           IRAQ
                                                                                                                                                                     Bagdad
                                                                                                                                          Giordania

                                                                                                                                                        Arabia Saudita          Kuwait

                                                                                                                                          Sulaimaniya
                                                                                                                                          Centro di riabilitazione
                                                                                                                                          e reintegrazione sociale
                                                                                                                                          INIZIO ATTIVITÀ: febbraio 1998

                                                                                                                                          AREE DI INTERVENTO: Produzione di
                                                                                                                                          protesi e ortosi, Riabilitazione fisica,
                                                                                                                                          Formazione professionale per disabili,
                                                                                                                                          Avvio di cooperative artigiane.

                                                                                                                                          STRUTTURA: Fisioterapia, Piscina al
                                                                                                                                          coperto, Laboratori ortopedici, Laboratori
                                                                                                                                          di formazione professionale, Servizi
                                                                                                                                          tecnici e ausiliari.

                                                                                                                                          POSTI LETTO: 41

                                                                                                                                          PERSONALE LOCALE: 79
                                              protesi, riabilitazione sono componenti       diplomati ricevono l’aiuto di EMERGENCY
                    Hawar Mustafa                                                                                                         AL 31 DICEMBRE 2013:
                                              indispensabili dell’assistenza alle vittime   per l’apertura di cooperative o di botteghe
                    Direttore del Centro                                                                                                  Pazienti trattati: 7.460
                                              di guerra, la reintegrazione sociale è il     artigiane.
                    di riabilitazione di                                                                                                  Sedute di fisioterapia: 43.416
                                              traguardo successivo.
                    Sulaimaniya                                                                                                           Protesi di arto superiore: 866
                                                                                            L’indipendenza economica è una
                                              È proprio in un Paese altamente minato        componente fondamentale della                 Protesi di arto inferiore: 6.652               Il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya è l’ultimo tassello di un Programma molto ampio
Provvedere ai sopravvissuti, specie se        come l’Iraq che EMERGENCY ha aperto           reintegrazione delle vittime nelle loro       Ortosi: 843                                    di assistenza alle vittime di guerra che EMERGENCY ha avviato nel Kurdistan iracheno a partire dal 1995.
disabili, è una delle difficoltà più grandi   il suo primo Centro di riabilitazione a       comunità.                                     Corsisti diplomati: 497                        A Sulaimaniya e a Erbil, città allora controllate da due fazioni in lotta tra loro, EMERGENCY ha aperto due Centri
che un Paese in guerra si trova ad            Sulaimaniya e, grazie all’esperienza          Per i ruoli non sanitari, in tutti i suoi     Cooperative avviate: 308                       chirurgici dedicati alle vittime di guerra. Una rete di 22 Posti di primo soccorso, situati nei villaggi più isolati,
affrontare.                                   maturata, ha successivamente costruito,       ospedali EMERGENCY dà la precedenza           Visite cardiologiche: 385                      offriva cure ai feriti e garantiva il loro trasferimento tempestivo agli ospedali.
Le mine antiuomo erano impiegate – e lo       equipaggiato e avviato altri due centri a     nell’assunzione alle fasce più vulnerabili                                                   La rete dei Posti di primo soccorso prestava la prima assistenza, gli ospedali le indispensabili cure chirurgiche,
sono ancora in molti conflitti – anche per    Diana e Dohuk e poi a Medea, in Algeria.      della popolazione, come vedove e disabili.                                                   ma alla dimissione i pazienti si ritrovavano spesso soli, con una disabilità difficile da gestire, soprattutto in un
compromettere le capacità di ripresa di       I Centri di Diana, Dohuk e Medea sono         A Sulaimaniya più della metà dei                                                             Paese povero e in guerra.
un Paese: una popolazione menomata,           oggi sotto la responsabilità delle autorità   dipendenti sono ex pazienti.                                                                 È stato così che, nel 1998, EMERGENCY ha aperto a Sulaimaniya un Centro di riabilitazione e reintegrazione
non autosufficiente e bisognosa               sanitarie irachene e algerine, mentre il      Molti lavorano nell’officina per                                                             sociale dove i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all’applicazione di protesi, ma non solo:
di sostegno economico e sanitario             Centro di Sulaimaniya è tuttora gestito       la produzione delle protesi: nata                                                            possono frequentare anche corsi di formazione professionale in carpenteria metallica, falegnameria, sartoria,
rappresenta un’ipoteca estremamente           direttamente da EMERGENCY.                    per far fronte alle difficoltà di                                                            lavorazione del cuoio e produzione di scarpe per imparare un lavoro compatibile con il loro handicap.
gravosa per uno stato che esce da una                                                       approvvigionamento delle protesi                                                             Al termine dei corsi, EMERGENCY offre aiuto economico e gestionale per l’avvio di botteghe artigiane o
guerra.                                       Oltre alla riabilitazione fisica, il Centro   durante la guerra, l’officina è diventata                                                    cooperative di lavoratori.
Oltre alla disabilità fisica e psicologica,   di Sulaimaniya fornisce un aiuto              opportunità di lavoro qualificato per ex                                                     Su richiesta delle autorità locali, il Centro ha ospitato i cardiologi di EMERGENCY per lo screening dei pazienti
in molti casi c’è anche l’impossibilità da    ulteriore, altrettanto importante per la      pazienti.                                                                                    cardiopatici da trasferire gratuitamente al Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan. Presso il Centro di
parte del ferito di provvedere a se stesso    reintegrazione sociale.                                                                                                                    riabilitazione viene garantito anche il follow up dei pazienti operati.
e alla propria famiglia con il rischio        Gli ex pazienti hanno la possibilità
di essere emarginato all’interno della        di frequentare corsi di formazione                                                                                                         Nel 2005 EMERGENCY ha trasferito alle autorità locali la gestione degli ospedali e dei Posti di primo soccorso che
propria comunità.                             in sartoria, carpenteria, lavorazione                                                                                                      avevano raggiunto l’autonomia operativa ed economica necessaria. Il Centro di riabilitazione e reintegrazione
Se fisioterapia, applicazione delle           del cuoio, falegnameria… e una volta                                                                                                       sociale, invece, è tuttora sotto la diretta responsabilità di EMERGENCY.

                        24 — Report 2013                                                                                                                                                                                                                          Report 2013 — 25
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