DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA

Pagina creata da Giorgio Mattioli
 
CONTINUA A LEGGERE
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
MEDICATION RECONCILIATION AND
DEPRESCRIBING IN POLYPHARMACY PATIENTS: A
FAMILY MEDICINE DOCTORS’ EXPERIENCE IN THE
        AAS5 “FRIULI OCCIDENTALE”

               ROSARIO FALANGA
      FAMILY DOCTOR, AAS5 “FRIULI OCCIDENTALE”
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
No conflicts of interest

 Dichiaro in questo spazio l’assenza di
 interessi in competizione, di sostegni
 economici o di altra natura da parte di
 qualsiasi organizzazione, rapporti finanziari
 con tutte le organizzazioni che potrebbero
 avere un interesse per il documento
 presentato e/o relazioni precedenti o attività
 che potrebbero aver influenzato il lavoro
 presentato.
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
Background
 The progressive increase in life expectancy
  leads to higher prevalence of chronic
  degenerative diseases and consequential
  polypharmacy in the elderly, with a raised
  risk of adverse drug reactions, drug
  interactions and inappropriate
  prescriptions.
 In Italy 50% of the people over 65 take 5 to
  9 drugs and 11% take 10 or more drugs
  (Geriatrics Working Group AIFA, 2013 ).
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
IDENTIFYING ADVERSE DRUG REACTIONS ASSOCIATED WITH
   DRUG-DRUG INTERACTIONS DATA OF A SPONTANEOUS
  REPORTING DATABASE IN ITALY (Leone R., Drug Saf 2010)
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
Ippocrate
(460 - 355 B.C.)

                   “Primum non nocere”
                    (First, do no harm)
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
Quali sono le cause della politerapia

 Carente comunicazione tra mmg e specialisti
 Ogni specialista imposta la terapia seguendo le proprie linee guida che
    derivano da trial clinici che escludono molto spesso i pazienti con
    multimorbilità
   Mancanza di progetti di ricerca clinica pre- e post-marketing per la verifica
    dell’effectiveness (efficacia reale), condotti da gruppi di mmg nella “real
    life” e non su popolazioni selezionati
   Mancanza di una rivalutazione periodica della terapia, impiego di farmaci
    continuativi a problema scaduto (es. TAO nel tromboembolismo)
   Reazioni avverse ai farmaci interpretati come nuove malattie da trattare
    con ulteriori farmaci (cascata prescrittiva)
   Spinte commerciali e lavori scientifici sponsorizzati dall’industria
    farmaceutica
   Insufficienti strumenti informatici a disposizione dei mmg in aiuto a una
    prescrizione appropriata
   Mancanza di una formazione specifica multidisciplinare (mmg, specialisti,
    farmacisti) per condividere un corretto approccio nei pazienti in politerapia
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
I LIMITI DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
Gli inibitori della pompa protonica

 Gli IPP rappresentano la classe di farmaci più prescritti in Italia
  (OsMed 2016)
 Un numero crescente di studi ha messo in evidenza come gli IPP nel
  50% siano spesso prescritti in maniera inappropriata (Position
  Paper AIGO, SIF, FIMMG, 2015)
 Gli IPP sono indicati negli over 75 in trattamento con
  antiaggreganti piastrinici a lungo tempo per ridurre il rischio di
  sanguinamenti; il numero di pazienti da trattare (NTT) con IPP per
  prevenire un sanguinamento maggiore a 5 anni di follow-up è di 25
  negli over 85, contro i 338 sotto i 65 anni (Li, Lancet, 2017)
 Non esistono evidenze per raccomandare l’uso degli IPP per la
  prevenzione primaria di danni gastrointestinali da eparine a basso
  peso molecolare, bifosfonati, antiblastici, steroidi e anticoagulanti
  orali (Hernandez, A.J.Epidem., 2001)
DEPRESCRIBINGIN POLYPHARMACYPATIENTS: A FAMILY MEDICINE DOCTORS' EXPERIENCEIN THE AAS5 "FRIULI OCCIDENTALE" ROSARIO FALANGA
Gli inibitori della pompa protonica

 Gli IPP riducono l’assorbimento di vit.B12, ferro e magnesio
  con conseguente anemia, deficit nutrizionali e aritmie
  cardiache (Schoenfeld, JAMA, 2016)
 L’uso prolungato di IPP può portare a danni renali (Lazarus,
  JAMA, 2016), è stato associato ad un aumento del 25% di
  rischio di morte per tutte le cause (Xie, BMJ, 2017)
 L’ American Geriatrics Society, pubblicando l’edizione 2015
  dei Criteri di Beers, invita ad evitare l’uso per più di 8
  settimane degli IPP negli anziani (fatta eccezione per i
  pazienti ad alto rischio con esofagite erosiva), per aumentato
  rischio di fratture e di infezioni da salmonella e clostridium
  difficile, legato al blocco protratto della secrezione acida che
  può alterare la flora batterica intestinale
Antipertensivi
 C’è qualche evidenza che ridurre la pressione
  arteriosa anche in pazienti al di sopra degli 80 anni
  riduce la mortalità (ma non nei pazienti “fragili”
  dove può aumentare il rischio di ipotensione,
  sincope, cadute e declino cognitivo)
 L’inizio del trattamento in questo gruppo di pazienti
  è indicato per valori di PA > 160 mmhg e può avere
  come target valori tra 140 e 160 mmhg (Aronow,
  Circulation, 2011)
Statine
 Prevenzione primaria            Prevenzione secondaria

Nell’anziano > 80 anni           Nell’anziano > 80 a. il rapporto
  l’indicazione a iniziare o     rischi/benefici (basato su scarse
  continuare una terapia         evidenze) risulta favorevole a
  farmacologica                  prescrivere una terapia
  ipolipemizzante è da           ipolipemizzante o a mantenerla, ad
  riservare a pazienti           eccezione di pazienti con scadenti
  selezionati in ottimo stato    condizioni cliniche generali e
  funzionale.                    ridotta spettanza di vita.
Oltre gli 85 anni non esistono   Oltre gli 85 a. non esistono evidenze
  evidenze sulla utilità delle   sull’utilità delle statine in
  statine in prevenzione         prevenzione secondaria (Petersen,
  primaria.                      Age Ageing, 2010)
Bifosfonati
 Linee guida internazionali hanno dimostrato l’utilità dei bifosfonati
  nell’osteoporosi post-menopausale, ma...negli anziani!!

 Oltre 80% delle fratture per traumi minori negli anziani avviene in persone
  che non hanno osteoporosi definita da T score < - 2,5 (Jarvinen, BMJ,
  2008)

 L’effetto collaterale più comune dei bifosfonati e il reflusso gastro-esofageo
  che può indurre negli anziani malnutrizione e peggiorare ulteriormente
  l’osteoporosi/osteomalacia con altri meccanismi

 Non ci sono evidenze di efficacia reale dopo 5 anni di trattamento continuo
  con bifosfonati (Frank, CMAI, 2014)

 La prevenzione delle cadute è invece uno strumento molto più efficace
  nell’evitare fratture (vedi attività fisica guidata, evitare sedazione,
  contenzione).
Benzodiazepine
 Controindicate nelle allucinazioni e deliri, sconsigliate
  nella terapia cronica per la dipendenza che possono
  instaurare (Billioti de Gage, BMJ, 2014)
 Negli anziani aumentano il rischio di cadute nonché la
  demenza (Islam, Neuroepidemiology, 2016)
 Le terapie psicotrope vanno avviate dopo il fallimento
  degli interventi non farmacologici, migliorando le
  caratteristiche dell’ambiente che deve essere tranquillo
  con una buona illuminazione per evitare ombre che
  favoriscono le allucinazioni visive, favorendo
  l’orientamento con grandi orologi e calendari ben
  leggibili, con fotografie dei famigliari, campanello di
  chiamata ben accessibile, evitando il più possibile
  trasferimenti e cambiamenti
Asymptomatic hyperuricemia:
   to treat or not to treat
                Esperti indipendenti
                 raccomandano di trattare
                 iperuricemie
                 asintomatiche solo se
                 valori superiori a 13mg/dl
                 nel maschio, 10 mg/dl
                 nella femmina, o se
                 uricuria >1100mg/24h.
                Il problema della
                 iperuricemia come fattore
                 di rischio cv è tutt’ora
                 aperto, ma soprattutto
                 nessuno ha mai
                 dimostrato che
                 correggendo la
                 iperuricemia si riduce il
                 rischio cv !!!
Come ridurre la politerapia

 Evitare di rincorrere ogni sintomo con un farmaco, iniziando se è possibile
    con terapie non farmacologiche
   Personalizzare il target terapeutico per trattare il “paziente” e non la
    “malattia” (es. valori di p.a. 0 HbA1c nell’anziano)
   Rivalutare periodicamente la terapia con il metodo del “sacchetto”,
    considerando di sospendere un farmaco in cui non è chiara l’indicazione, i
    cui effetti collaterali superano i benefici, la cui efficacia preventiva va oltre
    l’aspettativa di vita, nel contesto dello stato di salute globale
   Progetti incentivanti per consentire ai mmg una corretta ricognizione,
    riconciliazione e deprescribing
   Utilizzare degli applicativi computerizzati per intercettare
    inappropriatezze, interazioni e controindicazioni (es. Terap, Micromedex)
   Creare efficienti sistemi informatici di rete e il fascicolo sanitario
    elettronico o rilasciare al paziente uno schema terapeutico con i problemi
    clinici più rilevanti prima dell’invio allo specialista/ricovero
   Lo specialista all’atto della consulenza/dimissione deve indicare i criteri
    per una eventuale modifica e/o sospensione della terapia
Definizioni
 Ricognizione: consiste nella raccolta accurata dei farmaci e
  altri prodotti (anche non convenzionali) assunti dal paziente
  (metodo del “sacchetto”)
 Riconciliazione: confronto dei farmaci assunti dal paziente
  con quelli indicati per la cura nella particolare circostanza,
  valutando attentamente l’opportunità del prosieguo del
  trattamento farmacologico e la sua compatibilità
 Deprescribing: identificazione e successiva sospensione di
  quei trattamenti i cui effetti collaterali superano i benefici nel
  contesto dello stato di salute globale del paziente, della sua
  aspettativa di vita e delle sue preferenze, monitorando la
  comparsa di peggioramenti o miglioramenti
Difficoltà nella riconciliazione terapeutica
              e nel deprescribing

 Nonostante le sue potenzialità il deprescribing è ostacolato dalla
  paura dei medici e pazienti di eventuali effetti negativi causati dalla
  sospensione dei farmaci e dalla pressione prescrittiva evocata da
  molte linee guida che può esporre a contenziosi medico legali

 La revisione delle terapie a domicilio non è facile, risulta più
  gestibile nelle Case di Riposo, grazie al costante monitoraggio degli
  effetti delle variazioni/sospensioni della terapia farmacologica da
  parte del personale infermieristico

 È difficile e dispendioso in termini di tempo avere una adesione
  piena e consapevole del paziente, non sempre è in grado di capire la
  reale motivazione del deprescribing, può interpretarla come una
  rinuncia alla cura o come tentativo di economizzare sui farmaci
RICONCILIAZIONE TERAPEUTICA E
  DEPRESCRIBING NEI PAZIENTI
POLITRATTATI : L’ESPERIENZA DEI
    MMG DELL’AAS5 “FRIULI
        OCCIDENTALE”
Politerapia nell’anziano: approccio
alla riconciliazione terapeutica

 Progetto di formazione sul campo per i
  Mmg, avviato dall’AAS5 “Friuli
  Occidentale” a partire dal 2014, con
  l’obiettivo di avviare un percorso di
  riconciliazione terapeutica e
  deprescribing nei confronti dei pazienti
  in politerapia, per ridurre i farmaci
  inappropriati e aumentare l’aderenza
  terapeutica
Materiali e Metodi
È stato predisposto dal Servizio          Avviati percorsi formativi
Farmaceutico dell’AAS5 un report per      sull’appropriatezza prescrittiva con la
singolo Mmg sui pazienti in politerapia   consegna di una scheda di lavoro per
                                          la riconciliazione terapeutica
Mmg partecipanti e popolazione analizzata

Distretto           MMG       pazienti   Media pz/medico

EST                  15         142             9

NORD                 0           0              /

OVEST                32         364            11

SUD                  33         399            12

URBANO               29         148             5

AAS5                109        1.053           10
Politerapie - Situazione iniziale
n. terapie iniziali     5-9 farmaci         % 5-9ff     10-18 farmaci          % 10-18ff   Totale
       EST                       50          35%             92                   65%       142
     OVEST                       161         44%            203                   56%       364
       SUD                       188         47%             211                  53%       399
    URBANO                       65          44%             83                   56%       148

      AAS5                       464         44%            589                   56%      1.053

                                 2%                   Politerapie AAS5
                                       1%
                             4%
                                                                        9ff
                            7%
                                                                        10ff

                                                                        11ff
                      14%                   44%
                                                                        12ff

                                                                        13ff

                                                                        14ff
                            28%
                                                                        15-18ff
Effetto dell’attività di riconciliazione terapeutica
    distretto             riduzione                invariati             aumento
      EST                         66                  64                        1
     OVEST                    162                     177                      8
      SUD                     199                     163                      4
     URBANO                       54                  84
     AAS5                 481 (49%)                488 (50%)                 13 (1%)

     Riduzione totale del numero di farmaci dopo riconciliazione
                              – AAS5
                                                                   rid>4ff
                                  2%   3%
                             1%
                                                                   rid 4ff
                                        6%
                                                                   rid 3ff

                                             16%
                                                                   rid 2ff
                       50%
                                                                   rid 1ff
                                       22%

                                                                   invariati

                                                                   aum 1+
Analisi delle Classi Terapeutiche maggiormente coinvolte
ATC3 descrizione                                                                   n. riduzioni % sul tot
J01 - Antibatterici                                                                         126       18%
M04A-Antigottosi                                                                             45         6%
C09CA/B - ACEi associati e non                                                               39         6%
C10A/B - Ipolipemizzanti associati e non                                                     38         5%
M01A-Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei                                    36         5%
N02A/B - Oppioidi e altri analgesici                                                         29         4%   60%
R03A-Adrenergici per aerosol                                                                 23         3%
R03B-Altri farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie per aerosol             22         3%
A02A/B - farmaci antiacidi                                                                   22         3%
N06A-Antidepressivi                                                                          21         3%
C09C/D - Antagonisti ATII associati e non                                                    19         3%
A07A/E - antiinfettivi-antiinfiammatori intestinali                                          17         2%
C08C/D - Calcioantagonisti                                                                   16         2%
B03A-Preparati a base di ferro                                                               16         2%
H02A-Corticosteroidi sistemici, non associati                                                15         2%
B03B-Vitamina B12 ed acido folico                                                            14         2%
G04C-Farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna                                        13         2%
A12A-Calcio                                                                                  12         2%
C03C-Diuretici ad azione diuretica maggiore                                                  12         2%
N03A-Antiepilettici                                                                          12         2%
M05B-Farmaci che agiscono sulla struttura e mineralizzazione ossee                           11         2%
C03E-Diuretici e farmaci risparmiatori di potassio in associazione                           11         2%
C02C-Sostanze antiadrenergiche ad azione periferica                                          11         2%
A10A/B - ipoglicemizzanti                                                                    10         1%
A11C-Vitamine A e D, comprese le loro associazioni                                            9         1%
Altri ATC                                                                                   101       14%
Totale complessivo                                                                          700        700
Prevenzione delle interazioni farmacologiche e delle potenziali
reazioni avverse ai farmaci nei pazienti anziani in politerapia
ospiti nelle Case di Riposo della Provincia di Pordenone

 Pharmacovigilance project financed by the Italian
    Medicines Agency (AIFA)
   Participating Organisations and Facilities:
   AAS5 “Agency for Public Health Service n.5 Western
    Friuli” (Office of the Medical Director, Internal
    Medicine Department, Pharmacy Department,
    Territorial Health Districts, Dept. of Mental Health,
    Nursing Services)
   General Practitioners (SIMG, Pordenone)
   Nursing homes in the Province of Pordenone
Objectives

 We conducted a qualitative and quantitative
 analysis of polypharmacy in elderly patients in
 therapy with multiple prescription medicines,
 evaluating the risk of ADRs, drug interactions and
 therapeutic errors before and after adequate staff
 training aimed at reducing the number of
 administered drugs and ADRs in this population.
Methods (1)

A cohort of 750
elderly patients
living in 11 nursing Age        Phase 1   Phase 2    Phase 3   Present
                                n.1123                n.1112    Both
homes, in the                             Training             phases
province of Pordenone                                           n.750
in northern Italy,      Min.      65                   65        65
average age 85 (65-     Max       106                  103       103
103), 81% females,      Media     86                   85        85
were enrolled in the Female%      79                   79        81
study, which lasted for
3 years (2013-2015)
and included 3 phases.
Methods (2)

 Phase 1: medical record audit, data collection of drug therapy
  and drug management, evaluating the risk of ADRs, drug
  interactions and therapeutic errors, data analysis, problems
  detection and planning for adequate training.
 Phase 2: multidisciplinary staff training with nurses, general
  practitioners, specialist doctors, pharmacists and creation of
  adequate operative tools (“Do not crush list”, a specific
  handbook).
 Phase 3: second data collection and the analysis of drug
  management, therapy and hospital admissions for adverse
  events.
The analysis was conducted using 2 tools:
 Beers Criteria for potentially inappropriate medications.
 Micromedex 2.0 for drug interactions.
Phase 1 - Top Ten Drug Interactions

    CLORPROMAZINA      METOCLOPRAMIDE              METOCLOPRAMIDE

      QUETIAPINA
                       CLORPROMAZINA
                                                    ALOPERIDOLO
         ACIDO
    ACETILSALICILICO   LEVOFLOXACINA
                                                  METOCLOPRAMIDE
      SERTRALINA
                         QUETIAPINA
                                                     QUETIAPINA
         ACIDO
    ACETILSALICILICO   LEVOFLOXACINA
                                        These 10 drug interactions
      ENOXAPARINA                       represent 33% of all
                       CLORPROMAZINA
                                        interactions in the study.
     PANTOPRAZOLO       ALOPERIDOLO
                                        55% of patients in
                                        the study had at
      CITALOPRAM         QUETIAPINA     least 1 of these
                                        interactions.
Beers Criteria
      for Potentially Inappropriate Medication
Therapeutic category,         Phase   Phase          Beers Warning
Drug(s)                         1       3
Digoxin                       132     106     Avoid doses >0,125mg digoxin

Furosemide+Spironolactone     75      57      Avoid doses >25mg
                                              spironolactone

Doxazosin                     38      32      Avoid as first line therapy

Antiarrhythmic drugs          67      62      Avoid as first line therapy
(Amiodarone,Flecainide,
Propafenone, Sotalol)
Proton Pump Inhibitors        750     704     Avoid use for > 8 weeks unless
                                              for high risk patient
Benzodiazepines (Lorazepam,   667     651     Avoid for treatment of
Triazolan, Flurazepam)                        insomnia, agitation or delirium
Phase 2 – Multiprofessional training
  (Nurses, Pharmacists, GPs, Specialist doctors)

 Session 1: we discuss, clinical risk
  management, therapeutic errors
 Session 2: we carry out, field training
  and share procedures
 Session 3: we look at medication
  reconciliation, pharmacovigilance and
  deprescribing
The practice of crushing medications
“Do not crush list” a specific handbook
Results (1)
  Nursing home   Reconciled       N. of      Crushing
                   meds       Interactions
        1           -1,1          -29%         -37%
        2           +0,1           12%          -3%
        3          +0,04          -26%          -6%
        4           -0,5           41%         -33%
        5           +0,7          20%            8%
        6           -0,2           -1%          -7%
        7          +0,02           8%           18%
        8           +0,7           -1%          10%
        9           -0,3          -33%         -22%
       10           -0,5          -23%           6%
       11           -0,2           12%         -28%
                    -0,1           -7%          -9%

The interventions reduced the drug interactions by 7%
and the practice of crushing medication by 9%
Results (2)

             Phase 1                               Phase 3
      N. of drugs   1-4   5-9   10+       N. of drugs   1-4   5-9   10+
  Nursing Home 1    32%   57%   11%   Nursing Home 1    53%   43%    3%
  Nursing Home 2    29%   47%   24%   Nursing Home 2    30%   58%   13%
  Nursing Home 3    34%   53%   13%   Nursing Home 3    35%   52%   13%
  Nursing Home 4    32%   56%   13%   Nursing Home 4    38%   53%   10%
  Nursing Home 5    36%   53%   10%   Nursing Home 5    28%   62%   10%
  Nursing Home 6    22%   66%   12%   Nursing Home 6    29%   58%   13%
  Nursing Home 7    44%   48%   8%    Nursing Home 7    35%   54%   11%
  Nursing Home 8    38%   53%   9%    Nursing Home 8    29%   59%   12%
  Nursing Home 9    15%   66%   19%   Nursing Home 9    22%   65%   13%
  Nursing Home 10   35%   56%   9%    Nursing Home 10   37%   57%    6%
  Nursing Home 11   26%   62%   12%   Nursing Home 11   31%   56%   13%
                    32%   56%   12%                     34%   55%   11%

The interventions reduced the proportion of patients
in therapy with more than 5 medications by 2%
Reconciliation,
      Deprescribing …
  ... If we remove drugs,
does it worsen the state of
      patients’ health?
Results (3)

                                Pre -          Post-           95%
                            Intervention   Intervention     Confidence
                               (2013)         (2015)         Interval
   Admissions for ADRs          610              393
   Hospital days              653,600           660,866
   Rate post intervention               5.95              5.37    6.56
   Rate pre intervention                9.33              8.61    10.10
   Rate ratio                           0.64              0.56    0.72
   Rate difference                      -3.39             -4.33   -2.44

The hospital admissions for adverse events in nursing
home residents in the post intervention group were
reduced by 36%.
The difference between the two rates is statistically significant.
Mortalità – Case di Riposo
                        150

                                                       DECESSI
                        140
                                    2013   2014
                        130
decessi (n. assoluto)

                        120

                        110

                        100

                        90

                        80
                                I                 II                III   IV

                                                        trimestri
Considerazioni e Conclusioni

 Se negli ultimi decenni abbiamo guadagnato 30
  anni di vita, il merito e solo in minima parte delle
  cure mediche.
 Il 40% della mortalità e legato a corretti stili di vita e
  prevenzione sanitaria, il 30% alla predisposizione genetica,
  il 15% al contesto sociale e solo il 15% alle inadeguatezze
  delle cure (McGinnis, Health Aff., 2002).
 Eppure il dibattito sulla sanità e sulle risorse resta
  tuttora ancorato al paradigma “medico-farmaco”
  invece che al “medico-paziente” e gli investimenti in
  prevenzione sono limitati
LA CHIAVE CHE APRE LA SERRATURA DI
UNA MEDICINA PERSONALIZZATA È LA
RELAZIONE DI CURA MEDICO PAZIENTE
(LA NARRAZIONE) CHE È FATTA DI
VISITA, ASCOLTO, CONSIGLI ED INFINE
DI PRESCRIZIONI (SPINSANTI,2016)

Grazie per l’attenzione   Per informazioni: rfalanga@tin.it
Puoi anche leggere