RDC chiama Italia Il contributo allo sviluppo comune - Centro Internazionale La Pira
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1 STUDENTI INTERNAZIONALI 1 RDC chiama Italia Il contributo… allo sviluppo comune Maurizio Certini L a tragica morte dell’ambasciato- re Luca Attanasio, del carabiniere Vitto- rio Iacovacci e dell’auti- sta Mustapha Milambo, uccisi in un attacco che ha colpito il convoglio del Piano Alimentare Mondiale, nei pressi di Goma, nella Repubblica Democratica del Con- go, ci spinge a riflettere sul ruolo che potrebbe- ro giocare coloro che ri- entrano in patria dopo essersi formati nelle uni- versità italiane; in un paese talmente ricco di risorse naturali, da esse- re definito uno scanda- lo geologico, eppure tra i più poveri del Continen- te, perché pesantemen- te espropriato e indotto alla corruzione. Lo facciamo incontran- Abbiamo raggiunto telefonicamente l’avvoca- do tre uomini che in periodi diversi, dal 1980 to Joseph Nzimbala, originario del Bas Congo, al 2010, hanno studiato a Firenze sospinti dalla mentre si trovava con la moglie nella residen- riflessione che dal Concilio Vaticano II era giun- za dell’ambasciatore col quale era amico, poco ta benefica in Africa, in particolare dall’Encicli- dopo la tragedia. ca Populorum Progressio. Tutti e tre sono transitati «Abbiamo capito che la realtà sociale ci impone dal Centro Internazionale Studenti “G. La Pira” di vivere come una famiglia. Questo Luca Atta- e tutti, in vario modo, hanno partecipato atti- nasio lo sapeva bene. Era una persona di gran- vamente alla vita ecclesiale diocesana, offrendo de umanità. Varie volte è venuto nella foresta, contributi importanti. Rientrati in patria, ciascu- per visitare i nostri progetti per l’approvvigiona- no ha promosso progetti di sviluppo in campo mento idrico della zona rurale, gli ambulatori, educativo, sanitario e sociale, per il bene della le scuole. Sapeva che il vero sviluppo inizia con propria gente. Oggi rivestono ruoli professiona- il sostegno all’educazione. E incoraggiava sem- li di rilievo. 4 aprile 2021 1 migrantiPRESS 1 27 1
1 STUDENTI INTENAZIONALI 1 «I congolesi stimavano l’ambasciatore Attanasio e lo amavano perché lui amava i congolesi come suoi familiari». Ngindu Kalala è professore di economia e vi- cerettore dell’Istituto superiore del Commercio e delle Finanze, università della Capitale che conta diciottomila studenti, 31 professori e 250 assistenti. Ricorda le parole di mons. Remigio Musaragno, fondatore dell’UCSEI: «Gli studen- ti come soggetti strategici di cooperazione tra i popoli e di sviluppo. Don Remigio vedeva lon- tano, ma la sua visione non è stata attentamen- te seguita dalla politica italiana, che non mostra interesse nel valorizzare risorse umane così im- portanti che ha contribuito a formare. Diversa- mente fanno altri paesi come gli USA, la Francia, Joseph Nzimbala il Belgio, il Giappone, che cercano istituzional- mente di mantenere i contatti con chi è rientrato dopo la formazione superiore». pre gli italiani che lavorano, non facendoli sen- Ci sono nella RDC, oltre a lei, altri professo- tire soli, in un paese straniero. Era lì per dire al ri che hanno studiato in Italia: avete rapporti Congo che l’Italia è presente, che sostiene i suoi con le università italiane? imprenditori, che è interessata allo sviluppo co- «Ne conosco una quindicina nelle università statali mune, che desidera collaborare con il proprio e altrettanti ce ne sono nell’Università Cattolica che lavoro e la propria tecnologia. I congolesi lo sti- è un grande Istituto. Ma i nostri rapporti con l’Italia mavano e lo amavano perché lui amava i congo- sono pochi. Ho condiviso qualche progetto con l’U- lesi come suoi familiari». niversità di Siena e anche con la Regione Toscana. Abbiamo rapporti più stabili con il Belgio, con l’U- Lei insegna in una Università della capitale e niversità di Liegi per i master in Gestione delle risor- ha aperto uno studio legale coordinando 14 se e ragioneria, con università di altri paesi africani. giovani avvocati. Stiamo avviando una collaborazione con la Francia «Cerchiamo di aiutare le persone nei loro diritti fon- e con il Canada». damentali e di sostenere lo sviluppo, perché non si può parlare di benessere per tutti se non c’è rispetto della dignità umana e vera condivisione. Mi capita Kambanj Tshikalandand ha promosso una co- anche di aiutare italiani e lo faccio con grande cura, operativa con svariati progetti in campo zoo- forse anche per un senso di gratitudine che ho per tecnico, produttivo, commerciale ed educati- l’Italia, dove ho trascorso anni importanti della mia vo, soprattutto nella Regione del Bandundu. Ha formazione». svolto ruoli importanti nel precedente Governo, 1 28 1 migrantiPRESS 1 4 aprile 2021
1 STUDENTI INTERNAZIONALI 1 Ngindu Kalala Kambanj Tshikalandand occupandosi di sostegno all’infanzia ed è oggi sile usato da altri’. È vero che i beni materiali sono Direttore caposezione dell’Istituto Nazionale importanti, ma le ricchezze culturali che i popoli pos- degli Assistenti Sociali. sono scambiare tra di loro lo sono ancora di più». Il Congo è così ricco di risorse da essere il po- L’ambasciatore Luca Attanasio stava cercando tenziale perno dello sviluppo di tutta l’Africa. di favorire un rapporto più strutturato con gli Ma proprio per questo l’influenza delle impre- ex studenti in Italia. se multinazionali si va sempre più imponen- «Sì. Ci dovevamo vedere con lui in ambasciata. Vo- do e il paese rischia di naufragare e di perde- leva fare un censimento per favorire un’aggregazio- re l’identità culturale che è la sua più grande ne. Le altre ambasciate lo fanno con il sostegno dei ricchezza. propri governi. È una scelta politica; è loro interesse «Il problema dello sfruttamento delle risorse del Pae cogliere le potenzialità di chi ha studiato nei propri se da parte di imprese esterne è gravissimo e condi- paesi. C’è un comune interesse. Ma nessun amba- ziona pesantemente. Nonostante tutto, la RDC va sciatore italiano ci aveva ancora pensato». molto meglio adesso rispetto a 15 anni fa. Ospedali, scuole e strade sono in costruzione un po’ ovunque. Ci sono associazioni di ex studenti Ma ci vogliono imprese, investimenti per creare lavo- internazionali? ro e benessere. E anzitutto ci vuole giustizia e pace; «Ci sono varie associazioni che aggregano persone invece c’è chi, proprio per mantenere gli standard di che hanno studiato all’estero; ma purtroppo non ce sfruttamento delle risorse, lavora per favorire la vio- n’è una per gli ex studenti in Italia. La proposta di lenza e i conflitti. In certe zone la popolazione è stre- Attanasio avrebbe facilitato senz’altro uno scambio mata. Certamente l’identità culturale di un popolo di idee e la promozione di importanti iniziative-pon- è la ricchezza più importante che questo popolo può te con l’Italia. Speriamo che si continui a lavorare donare perché, come affermava lo storico Ki-zerbo, per questo e che la politica estera italiana ne com- che invitammo una volta per una conferenza, ‘senza prenda l’importanza». ■ identità siamo un oggetto della storia, un uten- 4 aprile 2021 1 migrantiPRESS 1 29 1
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