RASSEGNA STAMPA PORTS RIVIERA COOPERATION - Presentazione del progetto franco-italiano
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RASSEGNA STAMPA Presentazione del progetto franco-italiano PORTS RIVIERA COOPERATION ____________ Venerdi 10 giugno 2010 Dalle 15.00 alle 17.30 Emiciclo del Consiglio Generale delle Alpi-Marittime a Nizza
Sommario 1. L’INDUSTRIA DELLO YACHTING TRANSFRONTALIERO .......................................................................................... 3 1.1/ IL MERCATO DELLA NAUTICA ....................................................................................................................... 3 1.2/ IL MERCATO DELLO YACHTING ...................................................................................................................... 3 1.3/ PORTI DELLO YACHTING E CAPACITA DI ACCOGLIENZA ......................................................................................... 4 1.4/ I MESTIERI DELLO YACHTING ......................................................................................................................... 5 1.5/ IL TURISMO DI YACHTING FRANCO-ITALIANO ........................................................... ERREUR ! SIGNET NON DEFINI.5 2. ORIENTAZIONI EUROPEI PER UN MIGLIORE AMBIANTE PORTUALE.................................................................... 5 3. GENESI DEL PROGETTO PIT« PORTS RIVIERA COOPERATION » ........................................................................... 8 3.1/L’ASSE « ECONOMIA » : RESAPORTS, PIATTAFORMA Di PRENOTAZIONE E DI SERVIZI……………………………………………….......9 3.2/ L’ASSE « FORMAZIONE » : UNE OFFERTA DI FORMAZIONE ADATTE ALLA NAUTICA . 10ERREUR ! SIGNET NON DEFINI. 3.3/ L’ASSE « AMBIENTE » : BUONE PRATICHE AMBIENTALI NELLA GESTIONE PORTUALE .................................................... 11 4. PORTRAIT DELLO SKIPPER-NAVIGATORE JEAN-PIERRE DICK ............................................................... 12/13 5. UFFICIO STAMPA ............................................................................................................................................... 14 Page 2
1.L’industria dello yachting transfrontaliero L'industria dello yachting, che riguarda sia l'industria nautica che la pianificazione e lo sviluppo dei porti per yacht, è in piena espansione e si trova oggi ad affrontare sfide sempre crescenti. L'industria nautica raggruppa le attività di costruzione di barche e di imbarcazioni, di fabbricazione di attrezzature, di pianificazione di siti, di organizzazione di manifestazioni e di formazione dei personale specializzato. 1.1/ Il mercato della nautica La Nautica raggruppa in generale tutte le attività sportive e di tempo libero che consistono in navigare su una suprficie acqua che sia il mare, il fiume o una vasca, (Istituto francese del Mare - Marzo2010). Il settore dello yachting francese, rappresenta 13.000 imprese ed associazioni per un ammontare di 45.000 impieghi. Il fatturato, moltiplicato per 8 in 30 anni, raggiungeva i 4.6 miliardi di euro nel 2006. La Francia esporta più del 60% della sua produzione di cui i ¾ sul mercato europeo, essenzialmente verso l'Italia ed il Regno Unito che rappresentano da soli due terzi delle nostre esportazioni. L'Italia esporta più del 30% della sua produzione in Francia e quasi il 70% verso il Regno Unito e gli Stati Uniti. (Istituto francese del Mare - Marzo2010) 1.2/ Il mercato dello yachting Nel mediterranea, lo yachting è composto da Superyachts (barche di più di 24 m con equipaggio professionale) e di Megayachts (barche di più di 40 m con equipaggio professionale). Il settore rappresenta quindi una fetta economica importante nell'industria nautica - costruzione di nuove barche, (CA > 10 miliardi €), manutenzione e ristrutturazione che nell'economia portuale a causa dei prezzi alzati di vendita e di locazione dei posti così come delle spese importanti impegnate, (passeggeri ed equipaggi). Nel 2008, la flotta di Yacht (studio CREOCEAN 2007) contava 6200 barche a vela e derive contro 820 negli anni 60. Un aumento dovuto alla diversificazione delle zone di navigazione da diporto così come dalle deboli costrizioni regolamentairi e fiscali in questo settore. Il Mediterraneo ha saputo imporsi come la prima zona mondiale di navigazione, attraendo il 50% della flotta internazionale durante il periodo estivo. Zone di navigazione Page 3
1.3/ Porti dello yachting e capacità di accoglienza In francia,i porti di yachting sono comunali gestito sia in regia che in gestione privata. La costa mediterranea conta circa 120 porti da diporto di cui la capacità espressa in stazioni fisse è compresa tra 250 stazioni e meno, e 2 000 stazioni e più. Accolgono un totale di circa 73 000 stazioni (Commissione Ramoge 2000) e registrano una forte crescita. I porti del Mediterraneo detengono più del 28% dell'insieme delle stazioni di accoglienza dello yachting e più del 43% di posti per barche superiori ai 30 m, i paesi attrezzati meglio in termine di accoglienza che sono: l'Italia, la Spagna, la Francia e la Turchia. In PACA, 1 impresa su 4 del settore nautico lavora sull'attività yachting 1/3 dei professionisti del Nautica nell’area PACA vive Navigazione da diporto (libro Bianco). I porti dispongono di 778 stazioni di accoglienza per yacht > 24m. Studio Créocéan 2007 Nella regione delle Alpi-marittime, si contano 33 porti di yachting e 6 porti di commercio con una parte della zona riservata al yachting, di competenza dipartimentale. Per questi ultimi, quattro sono concessi alla CCI Nizza Costa Azzurra: Cannes, Golfe-Juan, Nizza e Villefranche-darse il porto di Mentone è concesso alla Città di Mentone e quello di Villefranche-Santé è gestito in regia. Sul piano ambientale, la maggiore partita dei porti di yachting del dipartimento hanno scelto l’approcio ‘Porti Propri’ per ottenere la certificazione nazionale Gestione Ambientalista Portuaria mentre i porti sotto concessi alla CCINCA sono certificati ISO 9001 e 14001. I porti di yachting accolgono il barche da diporto, per il tempo libero e da competizione, a vela ed a motore. La maggior parte delle barche sono di piccola taglia, inferiore a 20 m, ed i posti in porto sono standardizzati grazie ai pontili e dei cat-ways; differenti tecniche di ormeggio sono utilizzate secondo i luoghi. Si trova un capitainerie, differenti servizi di avitaillement, di collocamento al secco e di risarcimento, una pompa a carburante, e diversi servizi per gli equipaggi. Questi porti, spesso situati vicino al centro delle città, mancano oggi di posti. Per rispondere ad una domanda in crescita costante, le città del litorale considerano dei progetti di estensione o di creazione di porti da diporto, in particolare lato italiano. Rappresentano dei giacimenti di valore importa (fondiari, immobiliari, commerciali, industriali, di servizi),fortemente generatore di impieghi. Page 4
1.4/ I mestieri dello yachting I mestieri in questo settore di attività riguardano più particolarmente : • i porti da diporto (boscos, agenti di porto, agenti di amministrazione portuaire, padroni di porto), • gli armatori marittimi, i cantieri che assicurano il colloquio ed il risarcimento di barche da diporto, le imprese di locazione di barche da diporto, • i cantieri che assicurano il colloquio ed il risarcimento di barche da di porto, • le imprese di locazione di barche da diporto, • le imprese di movimentazione e di colloquio, le compagnie di armamento marittimo, • i servizi, privati o pubblici, di segnalazione e di sicurezza marittima, • le scuole di vela (responsabilità tecniche) 1.5/ Il turismo di yachting franco-italiano Il suo impatto sull'economia locale può essere considerevole sotto riserva di offrire al grande pubblico un concetto adatto ad una clientela turistica identificata con un'infrastruttura alberghiera di qualità e la messa messa a disposizione di prodotti strutturati. I porti francesi hanno registrato una ripresa molto leggera (il 0,3%) nel 2010 dopo un 2009 difficile, particolarmente nel traffico di passeggeri. Il Porto di Monaco L'Italia, dove il diporto è molto popolare, conta 104 porti e marine e più di 12 000 km di vie navigabili. Il paese è il secondo importatore mondiale nel settore della nautica. La Francia è il partner privilegiato di questi scambi. Page 5
2.ORIENTAZIONI EUROPEI PER UN MIGLIORE AMBIANTE PORTUALE Faccia alle sfide ecologiche, economiche, sociali ed ambientaliste, la gestione comune e duratura degli spazi, dei trasporti meno inquinanti, l'accessibilità, le innovazioni architettoniche e tecnologiche, la preservazione degli ecosistemi marini, sono più che mai di attualità per le città portuale, diventate territori promettenti di cooperazione. Porti e Ambiente Nel prolungamento delle convenzioni internazionali (MARPOL, convenzione di Barcelona), la politica comunitaria ha fissato dei disposizioni regolamentari per la prevenzione dell'inquinamento dai navi e per la preservazione del mezzo marino. Cosi, la direttiva europea 2000/59/CE del 27 novembre 2000, relativa alle installazioni di ricevimento portuarie per gli scarti di sfruttamento delle navi ed i resti di carico, ha per obiettivo di ridurre i rigetti di scarti di sfruttamento delle navi e dei resti di carico in mare particolarmente, e principalmente gli scarichi illeciti effettuati dalle navi che utilizzano i porti della Comunità, e di migliorare la disponibilità e l'utilizzazione delle installazioni di ricevimento portuaires destinati agli scarti di sfruttamento ed ai resti di carico. Le disposizioni europee, trasposte in diritto nazionale, implicano dunque tanto degli obblighi per le autorità portuali e gestori portuari che per i capitani di nave che fanno scalo nei porti. Segue l'obbligo per le autorità portuarie particolarmente, in collegamento coi gestori di porto, di elaborare dei piani di ricevimento e di trattamento degli scarti di sfruttamento e dei resti di carico. Coscienti degli inquinamenti che subiscono i porti e che e che generano gli attività portuaires, certi porti della Comunità europea si sono imbarcati in impegni ambientali, di labellisation o di autenticazione, come Ecoport, Emas o ISO 14001, che permette loro così di mettere in opera un sistema di management ambientalista basato sul miglioramento continuo delle prestazioni ambientaliste. Di piu, l'Unione Europea ha lanciato numerosi programmi europei che rinforzano le cooperazioni tra zone di confine come il programma Alcotra 2007-2013, lungo la frontiera continentale tra la Francia e le Italie. Per il periodo 2007-2013, il programma è dotato di un contributo FEDER di 149,7 milioni di euro, o un costo totale stimato a 235,3 milioni di euros Si distingue in particolare per l'impulso delle notizie strategiche territoriali grazie al collocamento in dei 3 progetti (cooperazione semplice, piani integrati transfrontaliere et progetti strategici), rispondono a ciascuno dei bisogni specifici del territorio, sia al livello locale che internazionale. L'obiettivo globale indicato nel programma operativo è il successivo : Migliorare la qualità della vita delle popolazioni ed incoraggiare lo sviluppo duraturo dei sistemi economici e territoriali tra zone di confine grazie alla cooperazione nel campo sociale, economico, ambientale e culturale. In Francia Tenuto conto delle convenzioni internazionali precitate e delle sue disposizioni legali e regolamentari - particolarmente mediante i codici dell'ambiente naturale, dei porti marittimi, dei trasporti, il Grenelle del Mare - la Francia è impegnata in una politica attiva in favore la protezione dell'ambiente naturale e del miglioramento del ambiente marino. Da più di 10 anni, l'inquinamento degli acque portuaires e dei sedimenti è seguito in 192 porti marittimi di cui 4 in Oltremare, dallo stato ed i suoi servizi esterni, nella cornice dei SDAGEs, schemi direttore e di pianificazione delle acque, e del rete REPOM (rete nazionale di sorveglianza della qualità dell'acqua e dei sedimenti nei porti marittimi) così come per le collettività territoriali. La considerazione per l'integrazione dell'ambiente naturale nella gestione dei porti è aumentata. Il progetto Porti Propri, iniziata in 2001 per il Regione PACA, con l'ADEME, l'agenzia dell'acqua Rodano Mediterraneo Corsica, il DIREN, la Federazione dei porti da diporto ed in associazione coi dipartimenti litorali delle Bocche del Rodano, del Var e degli Alpi-marittimi, si è sviluppata al piano nazionale per finire alla creazione dell'autenticazione AFNOR Gestione Ambientalista Portuale. Ci sono anche delle oltre alternative in termini ambiantale in corso comme la certificazione ISI 14001. Page 6
In Italia La Commissione europea ha lanciato nel 2005 la campagna Sustainable Energy Europa. In Italia, ha generato alcuni 130 progetti tra che certi evoluti per i porti: porti di Levante (Bari), Civitavecchia e Venezia. Fotovoltaico, cold ironing, bio-massa..., il ricorso alle notizie energie orologio le differenti vie chieste in prestito per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni del 20% di qui a 2020. a Commission européenne a lancé en 2005 la campagne Sustainable Energy Europe. En Italie, elle a généré quelque 130 projets parmi lesquels certains développés par des ports : ports de Levante (Bari), Civitavecchia et Venise. Photovoltaïque, cold ironing, bio-masse..., le recours à de nouvelles énergies montre les différentes voies empruntées pour atteindre l’objectif de réduire les émissions de 20% d’ici à 2020. Imperia et Genova : ammodernamento portuaire e passo ambientalista Da fine 2010, il porto di Imperia che ha l’ ambizione di diventare il porto turistico più importante del Mediterraneo, ha riorganizzato le sue infrastrutture portuarie e costruisce un'estensione di 263 000 m² per accogliere 1 300 posti dedicati a barche da diporto dai 5 a 90 m di lunghezza, un spazio di 5 600 m² per le costruzioni navali, 9 700 m² di edifici amministrativi in seno a spazi verdi. Disporrà di un eliporto di ultima generazione e sarà alimentato, come il porto di Civitavecchia, di un sistema " cold ironing" permettendo l'alimentazione elettrica delle barche durante il loro scalo, attraverso la connessione ad un sistema di cogenerazione da terra. I responsabile del progetto stanno studiando anche l'installazione di sistemi di mobilità elettrica all’interno dei porti, lo sviluppo di sorgenti di energie rinnovabili come il solare e l'eolico, l'adozione di un sistema di illuminazione a bassa consumazione, in breve, un vero arsenale "verde" che mira ad ottimizzare la performance energetica del porto. Il porto di Genova dal canto suo, primo porto d'Italia, va' ad investire 97 M € per ingrandire il terminale di Voltri e costruire quattro nuove banchine per container nella periferia occidentale del capoluogo ligure. Ha intenzione di rinforzare il polo di rifornimento navale e di creare un terminale per il progetto di autostrade del mare. Ne conseguente un bilancio di 426 M € per un progetto triennale che sarà finito nel 2012. L'operazione dovrebbe permettere di estendere la capacità della piattaforma su 60 000 m² di superficie. Il Porto d’Imperia Il Porto di Genova Page 7
3.GENESI DEL PROGETTO PIT« PORTS RIVIERA COOPERATION » Nel quadro del programma europeo Alcotra 2007-2013, il Consiglio generale delle Alpi-marittime e della Provincia di Imperia hanno dato inizio in marzo 2010 ad una collaborazione franco-italiana per rispondere ai nuovi dettami economici della politica Comunitaria in favore delle regioni. Le due collettività hanno riunito 6 partner intorno al progetto comune Ports RIVIERA Cooperation: la Camera di Commercio e di industria di Nizza Costa Azzurra, la Camera di Commercio di Imperia, l'istituto Internazionale delle Comunicazioni di Genova, l'unione dei Porti di yachting Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la Camera di Mestieri e dell'artigianato delle Alpi Marittime e la Camera di Commercio di Savona. Questo Progetto Integrato transfrontaliero mobilliterà i porti della Riviera Costa Azzurra-Liguria fino al primavera 2012, articolandosi intorno a 3 assi : • « Economia » per permettere ai diportisti di prenotare posti barca nei porti e di ricevere una migliore informazione sui servizi all’interno del porto • « Formazione » per migliorare l'impiego e la competitività delle imprese, • « Ambientale » per sostenere i porti nei processi di labellization o di autenticazione ambientale. PORTS RIVIERA COOPERATION mira a favorire un'evoluzione qualitativa dei servizi, dell'ambiente , dell'impiego, delle attività portuali ed a contribuire ad una migliore l’interconnessione tra i porti di diporto della Riviera transfrontaliera ed il territorio circostante. Il progetto riunisce attualmente.35 porti francesi e 13 porti italiani. Page 8
3.1/ L’asse « Economia » : RESAPORTS, piattaforma di prenotazione e di servizi Vero dispositivo di attrativittà territoriale, RESAPORTS permette attualmente ai diportisti ed ai turisti nel loro insieme di conoscere meglio l'offerta turistica da Genova alla Linguadoca Roussillon, passando dalla Costa Azzurra, il Var ed la Riviera Ligure. Si tratta dunque, non solo di ottimizzare la gestione dei posti barca in una cinquantina di porti durante la stagione estiva, di rendere sicura la navigazione dei diportisti della Riviera francese ed italiana ma anche di migliorare l'accoglienza, di rendere dinamiche zone dell’entroterra poco frequentate grazie a quelle porte d’ingresso che sono i porti del litorale. La piattaforma RESAPORTS accessibile 365 giorni all’anno via la piattaforma Internet www.resaports.com o smartphone su http://mobile.resaports.com.e 24/24 via telefono al numero 0820 422 600 dalle 8.00 alle 20.00 da giugno a settembre. Permette al diportista di passaggio di consultare le disponibilità di posti nei porti e di effettuare la sua prenotazione, (anche il giorno stesso e fino a 3 giorni prima), ed a tutti i turisti di entrare a conoscenza di notizie pratiche e culturali quali: ristoranti, prenotazione di veicoli, trasporti urbani, alimentari nel raggio dalla loro posizione. In occasione della manifestazione del 10 giugno, sarà presentata la nuova piattaforma di servizi RESAPORTS, realizzato nel quadro del progetto PORTS RIVIERA COOPERATION. Il suo obiettivo è di andare ancora più lontano nella qualità del servizio offerto al diportista e di mettere in vetrina i professionisti del territorio. Perciò, RESAPORTS permetterà un accesso semplificato alla prenotazione dei posti barca nei porti, ad un elenco dei professionisti dell campo nautico e ad una informazione completa sui servizi pratici legati alla ristorazione ed al turismo. Nel quadro di questo progetto, i partner provano il concetto delle città Odyssea, sviluppato per la Federazione francese dei Porti di yachting ed etichettata per il Consiglio Culturale dell'Unione per il Mediterraneo che ha per vocazione lo sviluppo di una strategia territoriale di collocamento in rete dei porti, delle città portuali e dei territori a valore culturale. Due delle città che beneficiano ad oggi del dispositivo RESAPORTS sono Mentone e Sanary sur Mer. Questo progetto riunisce 5 partner francesi ed italiani: la Camera di Commercio e di industria Nizza Costa Azzurra, capo di fila, la Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Imperia, la Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Savona, l'Istituto Internazionale delle Comunicazioni di Genova e l'unione dei Porti di yachting di Provenza Alpi-Costa azzurra. Page 9
3.2/ L’asse « Formazione » : une offerta di formazioni adatte alla nautica Più del 80% delle imprese del settore nautico in Francia ed in Italia hanno meno di 10 impiegati ed sono di stampo artigianale. La grande maggioranza della rete di subappaltatori è locale. Il settore riguarda circa 1500 imprese e quasi 10 000 impiegati in PACA. Con una crescita del 10% annuo legato alla sua attrattività turistica, la nautica e lo yachting sono in pieno boom sulla Riviera franco-italiana, particolarmente sulla Costa Azzurra che detiene il 25% dei posti censiti nazionalmente. La cantieristica è particolarmente dinamica, essendo la Francia il primo costruttore mondiale di barche a vela e gommoni, mentre è al secondo posto per le barche da diporto. I mestieri legati alla costruzione navale sono in generale dei mestieri di cantiere a carattere industriale, esercitati in seno a grandi imprese o dei piccoli sub appaltatori - con l'abilità tradizionale (meccanica, pittura, falegnameria, metallurgia). L'inquadramento di nove milioni di diportisti, l'incremento previsto del numero di posti nei porti e nelle marine genererano anche tantissimi impieghi. Ora, sebbene due imprese su tre creano degli impieghi, molti sottolineano oggi le loro difficoltà nel trovare ed assumere operai qualificati. La tecnologia, i materiali e le norme evolvono, particolarmente per quanto riguarda i materiali compositi; vi è richiesta di competenze specifiche e le candidature mancano. Ciò riguarda principalmente i mestieri di meccanici riparatori, di stratificatori, di calderai saldatori, degli operai specializzati in barche a vela. L'asse " Formazione" di PORTS RIVIERA COOPERATION, portato dalla Camera di Commercio di Imperia in partnership con la Camera dei Mestieri e dell'artigianato delle Alpi-marittime, ha per obiettivo la valorizzare dei mestieri legati alla nautica, in particolare sui cantieri navali, e di migliorare la competitività delle imprese del settore. Il programma di formazione Formaports prevede : • Un ciclo lungo di formazioni mirate destinati ai richiedenti di impiego (costruzione navale, restauro, nuove tecnologie applicate alle costruzioni navali…) ; • Delle corsi brevi di formazione e di perfezionamento per gli artigiani e salariati dei TPE, PMI legate al diporto ma anche delle imprese capaci di adattare la loro abilità ai mestieri del mare. Un studio di mercato condotto in Francia ed Italia nel quadro del progetto permetterà di identificare le passerelle esistenti tra le formazioni francesi ed italiane nel settore della nautica e dello yachting. Page 10
3.3/ L’asse « Ambiente » : buone pratiche ambientali nella gestione portuale Anche se gli studi mostrano che l’ 80% dell'inquinamento del mare ha per origine le attività della terra ferma e che la totalità delle attività nautiche generano meno del 1% dell'inquinamento totale, progressi possono essere realizzati nel comportamento dei diportisti, particolarmente in termini di scarico di acque esauste in mare. Le norme imposte ai costruttori sono sempre più rigorose, riguardano le emissioni dei motori marini, il loro livello sonoro o ancora l'emanazione di COV, (Composti organici volatili), sui cantieri, che trascinano il grosso degli investimenti ma anche un cammino forzato verso una maggiore ecologia. Dal 1998, nelle Alpi-marittime, i quattro porti di Cannes, Golf-Juan, Nizza e Villefranche – Dars sono impegnati in un processo di Certificazione di Qualità (ISO 9001) e di Certificazione Ambientale (ISO14001). Questo avanzamento si appoggia sulla mobilitazione continua di tutte le sue squadre con un grande livello di esigenza. Numerose iniziative si sono svilupate nei porti del litorale del Var ed Azzurreani col collocamento in loco di : • containers di recupero degli olii consumati sui moli, • pompa di cambio dell'olio delle acque grige e pompa per il cambio dell'olio delle acque di calibro, pontile di rifornimento), • cassonetti per rifiuti generici e vetro in cima ad ogni pontile, • punto ecologico di raccolta differenziata all'entrata del porto: raccolta di vetro, cartone e carta, della plastica, delle pile e delle batterie, delle funi Rinforzando questo approccio, l'asse " Ambiente" di PORTS RIVIERA COOPERATION, sotto l'egida del Consiglio generale delle Alpi-marittime in partnership con la Provincia di Imperia e l'UPACA, mira la preservazione dell'ambiente naturale marino ed il miglioramento della qualità ambientalista dei porti attraverso la realizzazione : • di un studio "radioscopia" della situazione ambientale dei porti di yachting della Riviera e zone transfrontaliere, • di un'assistenza per la qualifica ambientale dei porti (Porti Propri, ISO 14001, GEP), • di supporto di sensibilizzazione per gli utenti, • di azioni sperimentali per: il recupero degli scarti, la colletta dei razzi di sconforto scaduta danneggiate o in vista della loro distruzione, l'utilizzazione di un sistema di illuminazione fotovoltaica.. Page 11
La Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, i Dipartimenti delle Bouches du Rhône, del Var e dei Alpi- marittime, ed i loro partner tecnici privilegiati (ADEME, Agenzia dell'acqua, DIREN.), i gestori dei porti da diporto ed i loro rappresentanti (UPACA.), hanno degli obiettivi comuni in materia di gestione globale e concertata dell'acqua e del mezzo acquatico e di lotta contro l’inquinamento. È in questo spirito che hanno deciso di iniziare un approcio di miglioramento della gestione ambientalista dei porti di yachting e di pesca mediante la scrittura di un referenziale AFNOR associato ad un dispositivo di autenticazione ed iscrivendosi nell'inseguimento dell'operazione particolarmente " Porti Propri" iniziata nel 2000 in certe regioni. L'autenticazione GEP (Gestione Ambientale Portuale), è la sola certificazione nazionale specifica ai porti di yachting. Questa autenticazione è per tutti i porti francesi. È sostituita al livello nazionale per il FFPP (Federazione francese dei Porti di yachting). Grazie al progetto PORTS RIVIERA COOPERATION, la certificazione GEP aumenterà la sua superficia al livello europeo. Il Porto di San Remo Page 12
4. PORTRAIT DELLO SKIPPER NAVIGATORE JEAN-PIERRE DICK In occasione del seminario di lancio di PORTS RIVIERA COOPERATION, Jean-Pierre Dick, skiper navigatore, porterà la sua testimonianza sulle poste ambientaliste in Mediterraneo. Jean-Pierre Dick Nazionalità Navigateur – Skippeur Nato in 1965 a Nizza Skipper-Navigatore Porto : Larmor-Plage (Morbihan) Corridore d’oceani e marinaio d’eccezione Itinerario atipico… e tuttavia da classificare tra i marinai esperti che hanno guadagnato il loro posto. È lontano il tempo dove il vecchio veterinario o capo di impresa era considerato come un puro régatista soprattutto capace di vincere delle prove tra tre boe vicino alle coste. Dal polso fermo, con l'intelligenza di coloro che sanno apprendere al tempo stesso dai loro errori e da quelli degli altri, col pragmatismo di quelli che sanno circondarsi bene e progredire sempre, il grande biondo, Jean-Pierre Dick, è diventato una vera ‘star’ nel mezzo della corsa al grande largo. Implacabile doppio vincitore della Transat Jacques Vabre, con Nicolas Abiven nel 2003 e con Loick Peyron in 2005, "Jipé" sa già come fare il giro del bel blu in meno di cento giorni: all'epoca dell'ultima edizione del Vendée Globe, aveva finito 6° in 98 gi orni. Uomo risoluto, determinato, e sempre motivato, ha sacrificato tutto alla sua carriera di marinaio, il navigatore di Nizza è oramai più di un ottimo outsider. Albo d’oro : • 2011 - Vincitore della Barcelona World Race (co-skipper Loïck Peyron) • 2010 – Quarto della Route du Rhum • 2008 – Vincitore della Barcelona World Race (co-skipper Damian Foxall) • 2006 – Terzo della Route du Rhum • 2005 – Vincitore della Transat Jacques Vabre (co-skipper Loïck Peyron) • 2005 – 6° del Vendée Globe • 2003 – Vincitore della Transat Jacques Vabre (co-skipper Nicolas Abiven) • 2001 – Vincitore del Tour de France alla Vella Page 13
5.UFFICIO STAMPA Dominique RUFFAT - Tél. +33 (0)6 18 45 15 38 - Email : dominique.ruffat@sfr.fr Ufficio Stampa del Consiglio generale dei Alpi-Marittime Audrey BEL - Tél. +33 (0)6 50 69 96 59 - Email : abel@cg06.fr Page 14
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