Quinto Rapporto sui Fenomeni Corruttivi e di Criminalità Organizzata in Toscana - Anno 2020

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Quinto Rapporto sui Fenomeni Corruttivi e di Criminalità Organizzata in Toscana - Anno 2020
Quinto Rapporto
sui Fenomeni Corruttivi e
di Criminalità Organizzata
in Toscana.
Anno 2020

SINTESI
Quinto Rapporto sui Fenomeni Corruttivi e di Criminalità Organizzata in Toscana - Anno 2020
Quinto Rapporto
sui Fenomeni Corruttivi e
di Criminalità Organizzata
in Toscana.
Anno 2020

SINTESI

Il rapporto esamina l’evoluzione dei fenomeni           rispetto al settore dell’edilizia; (2) uno studio
corruttivi e di criminalità organizzata in              sulle infiltrazioni criminali nel sistema portuale
Toscana per l’anno 2020, le loro dinamiche              della Toscana, con un’analisi sistematica dei
di riproduzione e sviluppo criminale alla luce          principali traffici illeciti che insistono sulle
della crisi sanitaria, offrendo un monitoraggio         principali infrastrutture logistiche della
aggiornato rispetto al funzionamento delle              regione; (3) un’analisi ad ampio spettro sui
principali politiche pubbliche adottate                 beni confiscati in Toscana.
per prevenirne e contrastarne gli effetti. Il           La seconda sezione presenta, invece, i
rapporto è articolato in due macro-sezioni.             principali andamenti relativi alla corruzione
La prima sezione aggiorna le precedenti                 politica e amministrativa in Toscana
analisi sui fenomeni di criminalità organizzata,        attraverso un aggiornamento sui risultati
approfondendo lo studio dei principali                  della content analsys di più di 250 eventi
processi di espansione e riproduzione                   corruttivi nel 2020 su scala nazionale,
criminale in Toscana sia nei principali mercati         codificati attraverso il progetto C.E.C.O., a cui
illeciti che nell’economia legale della regione.        si aggiunge un approfondimento analitico e
Vengono, inoltre, presentati tre principali             comparato tra i principali eventi intercorsi
focus tematici, che analizzano alcuni ambiti            nel corso dell’anno. In particolare, viene
di interesse sempre relativi alla Toscana,              proposta una valutazione dell’impatto della
nell’ordine: (1) un’indagine sulle forme di grave       crisi sanitaria sui fenomeni corruttivi in
sfruttamento lavorativo e caporalato nelle              regione, a partire da un esame dei principali
province toscane, con un approfondimento                eventi-spia correlati a questi fenomeni.

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FENOMENI DI
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

•   Gli episodi del 2020 rendono sempre più                  analizzati). Gli eventi riconducibili a gruppi
    intellegibili i caratteri di una specifica               con una matrice ‘ndranghetista in Toscana
    “variante” toscana rispetto ai fenomeni                  (29%), invece, confermano l’elevata
    di riproduzione criminale delle mafie                    capacità di queste consorterie criminali
    nazionali e transnazionali nella regione.                sia nel promuovere attività illecite su
    In Toscana queste organizzazioni                         larga scala, come nel caso del traffico
    mostrano una forte vocazione                             internazionale di stupefacenti, sia nel
    imprenditoriale, che trova realizzazione                 condizionare l’economia legale, attraverso
    nel tessuto economico locale attraverso                  il coinvolgimento di operatori economici
    investimenti di capitali illeciti sia per fini           toscani in cartelli di imprese finalizzati
    di mero riciclaggio, sia con l’obiettivo di              alla manipolazione del mercato dei
    fare impresa, operando attivamente                       contratti pubblici o di settori economici
    nel mercato regionale e anche fuori i                    ad elevata regolazione (es. rifiuti). Infine,
    confini regionali.                                       gli eventi relativi ad organizzazioni di
                                                             origine siciliana (21%) rivelano il perdurare
•   Nel corso del 2020, non sono emersi                      di relazioni tra gruppi ancora operativi
    elementi che facciano ipotizzare un                      nell’isola e soggetti da tempo trasferitisi
    radicamento organizzativo tradizionale                   sul territorio toscano.
    delle mafie nazionali in Toscana, sebbene
    alcune criticità ambientali, aggravate               •   Gli eventi relativi ad associazioni
    dagli effetti economici della crisi sanitaria,           criminali di matrice transnazionale
    possono creare nuove opportunità                         (32 casi analizzati nel 2020) mostrano
    criminali per attività di riciclaggio e di               la sempre maggiore organizzazione e
    imprenditorialità mafiosa, prodromiche di                dimensione dei traffici illeciti promossi
    una presenza organizzativa più incisiva                  da gruppi in gran parte di origine
    e penetrante.                                            albanese (31%), cinese (28%), nigeriana
                                                             (18%), e dalla composizione mista. Il
•   In base all’analisi dei principali eventi                traffico di stupefacenti rappresenta il
    riferibili a fenomeni di criminalità                     principale business criminale (66% dei
    organizzata di origine nazionale osservati               casi), seguito da favoreggiamento della
    in Toscana (circa 42 eventi analizzati                   migrazione clandestina (25%) e da reati
    nel 2020), la proiezione criminale di                    di caporalato e tratta (16%). In molti
    organizzazioni di matrice camorristica                   degli eventi analizzati è stata contestata
    risulta la più diffusa ed eterogenea                     l’associazione a delinquere semplice o
    per strategie di business criminale sul                  per traffico (65%), mentre permangono le
    territorio regionale (38% degli eventi                   difficoltà di un eventuale qualificazione

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giuridica della matrice mafiosa delle                   capite di segnalazioni sospette tre sono
    organizzazioni più strutturate presenti                 toscane (Prato, Siena e Firenze), con
    sul territorio.                                         quella di Prato che conferma il primato
                                                            nazionale. Il numero complessivo di
•   Il mercato toscano degli                                segnalazioni in Toscana è diminuito
    stupefacenti si conferma ad elevata                     rispetto al 2019 (-2,5%), in controtendenza
    internazionalizzazione, con organizzazioni              rispetto al dato nazionale (+7%). Secondo
    straniere, come quelle albanesi, che                    un indicatore di anomalie nell’uso del
    dimostrano di aver acquisito posizioni di               contante elaborato dallo stesso U.I.F.,
    mercato privilegiate nell’importazione                  9 province toscane su 10 presentano
    su larga scala dall’estero e nella vendita              un rischio medio-alto o superiore, con
    all’ingrosso sul territorio toscano. Nel                un dato regionale complessivo tra i più
    2020 la Toscana è stata la seconda                      significativi in Italia.
    regione in Italia per quantitativo di
    cocaina sequestrata (kg 3495) dopo la               •   Secondo i dati della D.I.A., sono
    Calabria, con un incremento del 199%                    aumentate del 200% il numero di
    rispetto al 2019. Nel 2020, il porto di                 segnalazioni sospette analizzate dalla
    Livorno ha fatto registrare il picco più alto           Direzione Investigativa (in linea con il
    dei sequestri rispetto agli ultimi dieci anni           trend nazionale), per un totale di oltre 20
    (kg 3.370,79), secondo soltanto a quello                mila segnalazioni. Un terzo di queste è
    di Gioia Tauro per cocaina sequestrata                  stato ricondotto a possibili fenomeni di
    (D.C.S.A. 2021).                                        criminalità organizzata, il restante a c.d.
                                                            reati spia.
•   Rispetto alle attività economiche, le
    attività di contrasto e prevenzione                 •   Rispetto al mercato dei contratti
    patrimoniale evidenziano ancora una                     pubblici e delle concessioni/
    volta in Toscana un interesse specifico                 autorizzazioni, la Toscana è la terza
    da parte delle organizzazioni criminali                 regione del Centro Nord Italia per numero
    rispetto agli investimenti nel settore                  di provvedimenti interdittivi emessi
    privato (immobiliare, alberghiero,                      dalle prefetture nel corso del 2020,
    ristorazione, costruzioni), in misura                   con una quota pari al 4,5% del totale
    anche maggiore rispetto al mercato                      nazionale, in aumento del 270% rispetto
    dei contratti pubblici. La vulnerabilità                all’anno precedente (34 provvedimenti
    del settore privato si è aggravata per                  contro i 9 del 2019). Incidenza maggiore
    via dell’incremento di domanda di                       nei settori del commercio, costruzioni e
    capitali e di compravendite di attività                 servizi, confermando la vulnerabilità sia
    economiche in difficoltà finanziarie                    dei lavori che dei servizi.
    dovute all’emergenza sanitaria, e per
    un sistema di monitoraggio e di filtro
    antimafia ancora sottoutilizzato in                 Sistema portuale toscano
    questo ambito.                                      e traffici illeciti
•   L’economia sommersa, i settori                      I porti toscani nel 2020 hanno movimentato
    economici a legalità debole e quelli nei            circa il 9,12% delle tonnellate di merci e circa il
    quali sono più diffuse forme di criminalità         7,51% dei teus transitati in Italia. Nel complesso,
    economica e finanziaria, costituiscono              nel 2020 all’interno del porto di Livorno sono
    il principale canale di infiltrazione               state movimentate 31.781.949 tonnellate di
    criminale delle mafie nel territorio                merci, dato che lo colloca al quarto posto nella
    toscano, con una vulnerabilità financo              classifica complessiva italiana.
    maggiore ad altri canali più tradizionali,
    fra tutti quello del mercato dei contratti          •   Nelle sue relazioni annuali (2005-2017), la
    pubblici. Secondo i dati U.I.F. di Banca                D.N.A. fa riferimento alla centralità del
    d’Italia, nel 2020 tra le prime quindici                porto di Livorno nel sistema dei traffici
    province italiane per numero pro-                       illeciti nazionali in dieci relazioni sulle

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dodici studiate, un dato che lo colloca al            Prato, Firenze e Pistoia in imprese
    terzo posto nella classifica nazionale dei            manifatturiere del distretto del tessile e
    porti monitorati dalla Direzione.                     dell’abbigliamento; altri comparti a rischio
                                                          di sfruttamento risultano agricoltura,
•   La D.N.A. sostiene che «il porto di                   costruzioni e commercio.
    Livorno oggi svolge un ruolo non meno
    importante dello scalo di Gioia Tauro             •   Nel settore delle costruzioni tre elementi
    e di quelli liguri, come luogo di arrivo              centrali: processo di dumping contrattuale
    in Europa e comunque in Italia, degli                 e salariale provocato dalla crescente
    stupefacenti che arrivano, soprattutto                diffusione di contratti concorrenti a quello
    dal Sud-America, o direttamente o dopo                dell’edilizia; prevalenza di lavoro grigio
    il primo approdo europeo in altri Porti,              (sotto-inquadramento, sotto-dichiarazione
    situazione, questa, a cui ricondurre la               delle ore lavorate, elusione contributiva) più
    forte operatività della ‘ndrangheta,                  che di lavoro nero; casi di caporalato emersi
    in rapporti con gruppi criminali locali               nelle fasce più precarie e vulnerabili
    d’appoggio » (D.N.A., 2018, p. 17)                    della popolazione migrante, in particolare
                                                          nella comunità egiziana.
•   Il numero di operazioni antidroga
    avvenute nella provincia di Livorno
    negli ultimi sette anni è in progressivo
                                                      I beni confiscati in Toscana
    aumento, costituendo il 17% delle
    operazioni su scala regionale eseguite            •   In Toscana il numero totale dei beni
    nel 2020 (8% nel 2016).                               confiscati (fonte ANBSC) è di 541 beni
                                                          totali presenti, con un incremento
•   Pluralità di traffici illegali: traffico di
                                                          rispetto all’anno precedente del 11%.
    prodotti contraffatti, contrabbando,
    contrabbando di sigarette, traffico               •   I beni attualmente in gestione sono 377
    di rifiuti.                                           (70% del totale), in aumento rispetto
                                                          all’anno precedente (+10%), con alcune
•   Processo di delocalizzazione dei traffici
                                                          province che fanno da traino rispetto al
    illeciti di stupefacenti (in particolare di
                                                          dato regionale: Grosseto (+257%), Massa
    cocaina) verso il porto labronico.
                                                          Carrara (+33%) e Pistoia (+16%). La metà
•   Processo di esternalizzazione da parte                circa dei beni in gestione sono localizzati
    degli attori mafiosi che vogliono agire in            in sole tre province: Pistoia (58 beni), Pisa
    porto: coinvolgimento di attori operanti              (57 beni) e Prato (55 beni).
    all’interno dei porti (operatori portuali o
                                                      •   Nonostante l’emergenza pandemica,
    professionisti dell’ambito marittimo) nei
                                                          sono aumentati i beni che risultano
    traffici di stupefacenti.
                                                          destinati (+12% rispetto al 2019), per un
                                                          totale di 164 beni sul territorio regionale
                                                          (30% del totale), anche se resta molto
Gravi forme di sfruttamento                               ampio il numero di beni destinabili
e caporalato                                              perché giunti a confisca definitiva (57%
                                                          dei beni in gestione).
La Toscana, con 209 persone oggetto di
grave sfruttamento lavorativo (di cui 143 in          •   In aumento i beni giunti a confisca
agricoltura e 66 in altri comparti produttivi)            definitiva rispetto al 2019 (+77%, pari
nel 2020, è la seconda regione in Italia per              a 214 beni), e quelli giunti a confisca di
numero di vittime identificate nelle attività             secondo grado (+282%, pari a 42 beni).
ispettive sui luoghi di lavoro.                           Considerato l’incremento nel numero di
                                                          provvedimenti di sequestro e confisca
•   La maggioranza di casi di sfruttamento                nell’ultimo quinquennio all’interno del
    lavorativo in Toscana nel periodo luglio              Distretto, il rischio di un ulteriore
    2020/giugno 2021 coinvolge lavoratori                 rallentamento nelle procedure di loro
    stranieri occupati nelle province di                  destinazione è molto concreto se non

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verrà definita una governance del settore               restano mediamente stabili. I comuni di
    più efficiente, in coordinamento con                    Firenze e Prato insieme ospitano quasi la
    l’A.N.B.S.C..                                           metà delle aziende in gestione presenti in
                                                            tutta la regione, mentre rispetto ai beni
•   Secondo i dati disponibili, l’attesa media              immobili, in due comuni, Prato e Arezzo,
    di un bene prima di essere destinato è                  si concentra circa ¼ del totale presente
    di circa 7 anni dopo la sua confisca, se                in regione.
    il provvedimento è stato emesso negli
    ultimi vent’anni. I dati della Toscana non          •   I beni immobili rappresentano l’88% del
    si discostano in maniera significativa                  totale, il restante è costituito da aziende
    dalla media nazionale e da quella delle                 (12%). Rispetto all’anno precedente, in
    altre regioni simili, senza distinzione per             aumento sia il numero di beni immobili
    tipologie di bene, se azienda (8,1 anni) o              (+11%) sia quello delle aziende (+5%).
    immobile (7,5 anni).
                                                        •   La distribuzione dei beni immobili
•   In aumento i beni riconducibili a                       ancora in gestione vede al primo posto
    provvedimenti emessi da giudici toscani                 le unità immobiliari a fine abitativo (51%
    (+46% rispetto al 2019), rappresentando                 del totale), seguite, per numerosità, da
    circa la metà dei beni attualmente censiti              terreni (27%), e unità immobiliari a fine
    (45% del totale). In altre regioni del Centro           commerciale e industriale (13% del totale).
    Nord circa l’81% dei provvedimenti ha
    avuto origine giurisdizionale interna al            •   Su 63 beni classificati come aziende, circa
    Distretto di riferimento. Tra i Distretti               il 25% è costituito da aziende nel settore
    che hanno promosso più provvedimenti                    del commercio ingrosso-dettaglio,
    in Toscana vi sono quelli della Campania                seguito da alberghi e ristoranti (21%)
    (21%), del Lazio (15%) e della Lombardia                e da quello immobiliare e servizi alle
    (7%), seguiti soltanto dopo da Calabria (4%)            aziende (17%). Come negli ultimi anni, le
    e Sicilia (1%).                                         costruzioni, così come le estrazioni, non
                                                            giocano in Toscana un ruolo trainante
•   I beni sono distribuiti in 71 comuni                    (8% del totale), ancora una volta in
    della Toscana (26% dei comuni toscani).                 contro-tendenza rispetto alle dinamiche
    A guidare la classifica regionale per                   economiche osservate nel resto del
    numero di beni è il comune di Marciano                  paese e, in particolare, nelle regioni a più
    della Chiana (41 beni), seguito da Prato                recente espansione criminale – il 26%
    (40 beni), Arezzo (32 beni) e Firenze                   delle aziende confiscate a livello nazionale
    (25 beni). In continuità con il 2019,                   svolgono attività nell’edilizia, il 18% nelle
    aumenta in maniera rilevante il numero                  regioni del Centro e Nord Italia.
    di beni presenti presso i capoluoghi
    di provincia, riequilibrando il gap
    territoriale con i comuni di ridotta
    dimensione demografica identificato
    nelle precedenti analisi (+32% immobili,
    + 54% aziende nelle città capoluogo
    rispetto al 2019).
•   Su base provinciale, Arezzo e Pistoia
    sono le prime in Toscana per numero di
    beni sotto confisca (entrambi ospitano
    il 16% circa dei beni regionali), seguite
    da Prato (11%), Livorno (9%) e Firenze
    (8%). Rispetto al precedente censimento
    si osservano incrementi significativi
    nelle province di Grosseto (+129% di beni
    rispetto al 2019), Siena (+39%) e Massa
    Carrara (+23%). I dati delle altre province

                                                    6
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE BENI CONFISCATI (Fonte ANBSC 2021)

                                                     Aziende

                                                     Beni immobili

  AZIENDE           BENI IMMOBILI

                                                                     TOTALE BENI   VAR. PERC.
  AREZZO            1,6%
                                                                        15,9%         3,6%
                                           17,8%

 FIRENZE                                                 27%
                                                                         8,3%            -
                         5,9%
GROSSETO        0%
                                                                         5,9%       128,6%
                         6,7%
LIVORNO                           12,7%                                  9,1%        -3,9%
                           8,6%
   LUCCA                               15,9%
                                                                          8%          4,9%
                         6,9%
  MASSA                                14,3%
CARRARA                                                                  6,8%        23,3%
                       5,9%
     PISA            3,2%
                                                                        11,1%            -
                                  12,1%
  PISTOIA             6,4%
                                          17%                           15,7%        10,4%

  PRATO                                    19,1%
                                11,1%                                    12%          8,3%

   SIENA            0%
                           8,2%                                          7,2%        39,3%

            0   5          10     15      20    25       30

                                       AREZZO            PISTOIA
                                          16%             16%
        PRATO
         12%                                                            PISA
                                                                        11%
                                                     1
                2                                                        3

                                                                7
MATRICE DEGLI INVESTIMENTI CRIMINALI

     DISTRIBUZIONE DEI BENI AZIENDALI                         DISTRIBUZIONE DEI BENI IMMOBILIARI
     PER MATRICE CRIMINALE                                    PER MATRICE CRIMINALE

      ‘NDRANGHETA                                                            CAMORRA
          10%                                                                  38%
                                   N.D.
                                     14%
                                                                                                N.D.
 NON                                                                                            1%
MAFIOSA
                                                                                                   ALTRE MAFIE
4%                                                                                                     8%

                                             COSA                                                        COSA
                                            NOSTRA                                                      NOSTRA
                                              14%                                                         5%
                                                             NON
                                                            MAFIOSA
                                                              36%
         CAMORRA
           46%                                                                ‘NDRANGHETA
                                                                                   12%

                                                                                40% delle confische
                                                                                ha matrice camorristica

                                                                                1/3 delle confische
                                                                                è a causa di reati
                                                                                economici o tributari

        Distribuzione dei beni confiscati per matrice criminale in Toscana
        (Fonte: Nostra elaborazione da dati ANBSC 2019)

                                                        8
DISTRIBUZIONE DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI PER TIPOLOGIA

            ALTRA UNITÀ        TERRENO           U. IMMOBILIARE     U. IMMOBILIARE         U. IMMOBILIARE     TOTALE
            IMMOBILIARE                          A DESTINAZIONE     PER ALLOGGIO E         PER USO DI
                                                 COMMERCIALE        USI COLLETTIVI         ABITAZIONE E
                                                 O INDUSTRIALE                             ASSIMILABILE

2019-2020
              17                  68                  41                   8                   160            294
              5,8%                23,1%               13,9%                2,7%                52,4%          100%

2020-2021
              20                  89                  44                   8                   169            330
              6%                  27%                 13,3%                2,4%                51,3%          100%

DISTRIBUZIONE DELLE AZIENDE CONFISCATE PER
ATTIVITÀ ECONOMICA

            ALBERGHI E        ALTRI SERVIZI       ATTIVITÀ        ATTIVITÀ IMM.
            RISTORANTI        PUBBLICI            FINANZIARIE     NOLEGGIO,                  ATTIVITÀ
                              SOCIALI E                           RICERCA INFORMATICA        MANIFATTURIERE
                              PERSONALI                           E SERVIZI ALLE IMPRESE

2019-2020
              12                  7                   4                    12                    2
              20%                 11,7%               6,7%                 20%                   3,3%

2020-2021
              13                  7                   4                    11                    5
              20,6%               11,1%               6,3%                 17,4%                 7,9%

             COMMERCIO TOTALE                 COSTRUZIONI         TRASPORTI,                   TOTALE
             RIPARAZIONE VEICOLI,                                 MAGAZZINI E
             BENI PERSONALI, CASA                                 COMUNICAZIONI

2019-2020
                      16                          5                   2                          60
                      26,7%                       8,3%                4%                         100%

2020-2021
                      16                          5                   2                          63
                      25,4%                       7,9%                3,1%                       100%

                                                             9
VITTIME DI CAPORALATO E SFRUTTAMENTO LAVORATIVO,
  DIVISE PER REGIONE E COMPARTO PRODUTTIVO, 2020, INL

              AGRICOLTURA                       ALTRI COMPARTI                            TOTALE

     LAZIO                                                                    258
                  12                                                                         270

  TOSCANA                                             143
                                                                                             209
                                         66

    PUGLIA                                                  162                              189
                         27

     FRIULI       7
                                                                                             157
                                                          150

                  12                                                                         141
   MARCHE
                                                    199

                                               94                                            141
   VENETO
                               47

                                          79
E. ROMAGNA                                                                                   140
                                    61

                                    66
  ABRUZZO                                                                                     96
                          30

                  7
LOMBARDIA                                                                                     81
                                         74

                  7                                                                           30
 CAMPANIA
                        23

              0              50           100        150          200   250         300

                      Agricoltura

                      Altri comparti

                                                                  10
INTERDITTIVE ANTIMAFIA
                                 64
                                 8,6%
      44
      5,9%                                                 34
                                                           4,5%

                                    1
         2                                                   3
Imprese destinatarie di interdittiva antimafia con sede nelle regioni del
Centro - Nord Italia Fonte: DIA (2020)

Anni 2014-2020: 84 interdittive, 2,5% tot.
nazionale (Fonte: ANAC 2019; DIA 2020)

MERCATO DEI CONTRATTI PUBBLICI
                                                                                             SI
                                                                               PO
                                                                                             6%
                                                                               6%
                                                                        MS
                                                                        6%

                                                              LI
                CONCESSIONI/                                  6%
                AUTORIZZAZIONI                                                                              AR
                                                                                                            25%
                14%
                                                             GR
                                 SERVIZI E
                                                             6%
                                 FORNITURE
                                 33%

                                              LAVORI              PI
                                                                  12%
                                              53%

                                                                         LU
                                                                         12%                  FI
01      02      03      04     05       06     0
                                                                                              21%

Un’economia criminale, sempre più di                              Distribuzione territoriale degli episodi in
“servizi”, non solo di lavori                                     Toscana di accesso criminale nel mercato
                                                                  dei contratti pubblici

                                                   11
ATTIVITÀ ECONOMICHE E MATRICE CRIMINALE DELLE IMPRESE
    COINVOLTE IN EPISODI DI ACCESSO CRIMINALE NEGLI APPALTI

                                                                                    SACRA
                                                                                                              N/A
                           ALTRE                                                   CORONA
                          ATTIVITÀ             N/A                                                            7%
                                                                                    UNITA
                            9%                 2%                                    2%
             TURISMO
               5%                                         COSTRUZIONI
                                                              42%
    VIGILANZA                                                                   COSA
     PRIVATA                                                                   NOSTRA
        5%                                                                       9%

COMMERCIO
   5%

       SERVIZI DI
       REFEZIONE                                                           ‘NDRANGHETA
          11%                                                                  26%

                                                                                                                    CAMORRA
                                     RIFIUTI                                                                          56%
                                      21%

     Distribuzione delle imprese coinvolte per                                      Distribuzione delle imprese per
     attività economica svolta                                                      matrice del condizionamento criminale

    ENTE COINVOLTO

      REGIONE              2%
                                                                                    ENTE DECISORE
                                                                                    elevata diversificazione
                                                                                    degli enti destinatari di tentativi
      PREFETTO                  2%
                                                                                    di accesso criminale
     PROV. REG.                      5%
       OP. PUB.

            ASL                                     12%

       SOCIETÀ
                                                               19%
     PUBBLICHE

            N/A                                                   21%

      COMUNE                                                                                     40%

                  05    05           10        15         20    25        30       35     40

                  Episodi di accesso criminale e tipologia di stazione appaltante (2014-2020)

                                                                     12
L’IMPATTO DELLA CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA

Numero totale imprese
                                                                          LUCCA
certificate WL/Rating
                                                                           136
                                                                           36        PISTOIA
    250-357                                                                                       PRATO
                                                                                      131         71
    172-250                                                                           28          47
                                                                                                             FIRENZE
                                                                                                               227
    120-172                                                                                                    130
    0-120                                                        MASSA
                                                               CARRARA
Numero imprese certificate                                        70
                                                                  8
per tipo di certificazione                                               PISA
                                                                         151                                           AREZZO
     Numero Whitelist                                                    54                                             218
     Numero Rating                                                                                                      32
                                                                    LIVORNO
                                                                       91
                                                                       22                                           SIENA
                                                                                                                    95
                                                                                                                    25
Effetti significativi e positivi della certificazione
whitelist (IRPET 2019)
Imprese certificate                                                                 GROSSETO
Una media di 5 procedure aggiudicate                                                  83
                                                                                      23
in più̀ all’anno rispetto all’assenza di certificazione o al
solo possesso della qualificazione SOA
Durata del ciclo dell’appalto
Riduzione di un mese circa (30,9 giorni) della durata
della fase di attraversamento che va dall’aggiudicazione                               Imprese con rating di legalità e
all’inizio esecuzione.                                                            certificazione whitelist (IRPET 2019)

LA RESILIENZA CRIMINALE NEL MERCATO DEGLI APPALTI

  una maggiore capacità di spesa                                               concorrenza sleale al servizio
   pubblica rendono il Centro-Nord                                             delle norme, l’accesso si realizza
  un mercato sempre più appetibile                                             con strategie ‘convenzionali’ di
       alla luce del prossimo PNRR                                             alterazione della concorrenza

   utilizzo di procedure                                                                   il riciclaggio prima di tutto,
accelerate, de-potenzia i                                                                  l’appalto come mezzo, non
      controlli preventivi                                                                 come fine dell’azione criminale

    investimenti nel settore privato                                      una “ripresa” a partire dai settori
             in assenza di un sistema di                                  tradizionalmente più vulnerabili
      certificazione antimafia congruo                                    (lavori, costruzioni, edilizia pubblica
               rispetto alle risorse e alle                               e privata)
   transazioni economiche mobilitate

                                                               13
FENOMENI CORRUTTIVI

Nel 2020, come nei precedenti rapporti,               compensazione” informale di crediti
si registra in Toscana, uno spostamento               e debiti, fornitori di servizi utili a
del baricentro invisibile dell’autorità di            dissimulare pagamenti illeciti.
organizzazione, gestione e governo degli
scambi occulti secondo un modello di              •   Nel 2020 gli imprenditori dominano la
“corruzione organizzata” in cui dagli attori          scena quali attori privati, presenti in 11
partitici e politici – secondo il “vecchio”           casi, in aumento sia in termini assoluti
modello svelato da “mani pulite” – il centro          che percentuali. In 2 casi sono presenti
di regolazione si orienta verso dirigenti e           liberi professionisti, si dimezzano i casi
funzionari pubblici, e verso una gamma                con la presenza di cittadini, mentre
di attori privati: imprenditori, mediatori,           non sono emerse evidenze di presenze
faccendieri, professionisti, gruppi criminali.        mafiose nei reticoli corruttivi.

•   Negli eventi emersi in Toscana nel            •   Le società pubbliche e partecipate:
    corso del 2020 trova conferma un’altra            la frontiera della “nuova” corruzione.
    linea di tendenza già segnalata nei               Un segnale di allarme che emerge dagli
    rapporti degli anni precedenti, ossia la          eventi di corruzione in Toscana nel 2020,
    funzione centrale che una varietà di              in linea con le osservazioni precedenti
    figure professionali – come avvocati,             sullo “slittamento verso il privato” del
    commercialisti, notai, ingegneri,                 baricentro della nuova corruzione, è la
    architetti, medici, etc. – tendono ad             particolare vulnerabilità delle società
    assumere all’interno delle reti della             partecipate a fenomeni di potenziale
    corruzione, in particolare quelle di tipo         abuso di potere. Nell’ultimo anno
    sistemico. Accanto agli imprenditori e            ben 3 episodi coinvolgono manager
    ai funzionari/dirigenti pubblici (presenti        e dirigenti di società pubbliche o a
    in 36 casi su 67), in poco meno della             partecipazione pubblica – un numero più
    metà – 26 su 67 – dei nuovi eventi                alto di quelli venuti alla luce nei quattro
    analizzati nel quinquennio si rileva una          anni precedenti.
    presenza di professionisti. Si riscontra      •   Se i soggetti con responsabilità politica
    una natura duttile e “camaleontica”               erano presenze marginali negli eventi di
    che i professionisti giocano nelle reti           potenziale corruzione nel quadriennio
    della corruzione, specie quelle di                2016/2019 – apparivano solo in 9 casi,
    natura consuetudinaria o sistemica:               spesso con un ruolo ausiliario o “di
    “semplici” corruttori, così come                  sponda” rispetto alle attività di altri attori,
    intermediari, garanti, procacciatori              e totalmente assenti nel corso del 2019
    d’affari, “facilitatori”, “camera di              - nel 2020 sono presenti in ben 6 dei

                                                 14
aspettativa di una “ripetizione del gioco”,
    16 casi considerati. A dominare la scena
                                                          in altri rafforzato anche da elementi
    sono invece i funzionari e dipendenti
                                                          reputazionali così come dall’azione di
    pubblici, figure che emergono
                                                          “garanti” capaci di assicurare il rispetto
    complessivamente in 11 casi. Tra le
                                                          di accordi e “regole non scritte”. In 23
    altre figure istituzionali, vi sono 3 casi nei
                                                          casi la vicenda sembra invece basarsi
    quali sono presenti magistrati, medici,
                                                          su un incontro occasionale tra pochi
    docenti universitari.
                                                          soggetti disposti ad entrare in una
•   Nel quinquennio preso in esame in                     relazione di scambio, secondo il modello
    37 casi è presente un numero di attori                di corruzione occasionale.
    coinvolti pari o superiore a 5, in 18 dei
    quali – ben 8 affiorati solo nell’ultimo
                                                      •   Si rileva un decremento dei casi di
                                                          corruzione nel settore delle nomine:
    anno – vi sono più di 10 soggetti, fino
                                                          un caso nel 2020 rispetto ai 5 del
    a un tetto di quasi 150 soggetti coinvolti.
                                                          2019, si dimezzano i casi di corruzione
    In 4 dei 16 “eventi di corruzione” emersi
                                                          nelle verifiche da 4 a 2 tra il 2019 e il
    nel corso del 2020, ossia in un quarto
                                                          2020, ma nell’attività contrattuale si
    del totale, si è utilizzata la definizione di
                                                          registra l’area più sensibile al rischio
    “corruzione sistemica” per qualificare
                                                          corruzione: in tutto 9 i casi di corruzione
    un salto di qualità osservabile nella
                                                          – raddoppiati rispetto ai 5 dell’anno
    natura dei reticoli di attori coinvolti nella
                                                          precedente – nel settore degli appalti.
    corruzione. Si segnalano, in particolare,
                                                          Negli ultimi cinque anni si registrano
    l’ampiezza dei reticoli di relazioni
                                                          ben 27 eventi di corruzione nell’ambito
    allacciate, che richiedono la presenza di
                                                          degli appalti: 16 appalti per lavori, 6
    efficaci meccanismi di regolazione delle
                                                          appalti per forniture, 5 appalti per servizi.
    loro interazioni – ossia di governance
    extra-legale degli scambi occulti.                •   Nella gestione dell’emergenza da
                                                          pandemia da covid-19 è maturato
•   Una tendenza che non è la risultante
                                                          un allarme sui potenziali effetti
    di una moltiplicazione orizzontale di
                                                          criminogeni dell’accelerazione forzosa
    attività e scambi occulti, ma piuttosto il
                                                          delle procedure, necessaria per ottenere
    consolidarsi, occasionalmente cementato
                                                          gli approvvigionamenti necessari a
    da strutture verticali di autorità, di una
                                                          fronteggiare lacune e carenze del
    rete estesa e ramificata di relazioni
                                                          sistema sanitario. Tanto la riflessione
    informali o illegali.
                                                          teorica che l’evidenza giudiziaria
•   In più del 60% degli eventi di                        mostrano che gli acquisti straordinari,
    corruzione nel quinquennio si                         dove crescono l’ammontare di risorse
    registra un tipo di corruzione che                    in gioco e il potere discrezionale del
    si fonda su scambi occulti ripetuti                   decisore pubblico, mentre trasparenza
    nel tempo. La più frequente è quella                  e controlli sono corrispondentemente
    consuetudinaria, con 31 casi, in cui                  indeboliti, risultano più vulnerabili al
    nonostante l’ammontare non altissimo                  rischio corruzione.
    di risorse gli scambi erano reiterati nel
    tempo e si fondavano sull’affermarsi di
                                                      •   Dal punto di vista della distribuzione
                                                          territoriale degli episodi di corruzione,
    “modelli reiterati di comportamento”
                                                          ben 26 casi hanno come sede Firenze –
    tra i soggetti coinvolti, noti e rispettati.
                                                          mentre una distribuzione omogenea (6-7
    Meno diffusa ma comunque significativa
                                                          eventi) contraddistingue le province di
    la realtà della corruzione sistemica: in
                                                          Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara,
    15 eventi la ripetizione, l’ammontare
                                                          Prato e Siena. Le province di Arezzo, Pisa
    più cospicuo di risorse e la gamma più
                                                          e Pistoia si collocano invece in una fascia
    estesa di partecipanti alle relazioni di
                                                          più bassa, tra 2 e 3 episodi nell’intervallo
    scambio ha richiesto la presenza di
                                                          temporale considerato;
    un collante fiduciario più robusto, in
    qualche caso determinato dalla semplice           •   Il livello territoriale che sembra essere

                                                     15
maggiormente coinvolto dagli eventi di
    corruzione emersi in Toscana è quello
    provinciale, seguito dal livello comunale
    e interprovinciale.
•   Secondo i dati raccolti nell’ambito del
    progetto C.E.C.O., la quantità di lanci
    stampa raccolti per l’anno 2020 (480) ha
    avuto un calo rispetto al 2019 (693) e al
    2018 (919) – lanci la cui codifica riporta
    un numero di eventi di corruzione in
    diminuzione (262 rispetto ai 338 e 514
    dei due anni precedenti), il numero più
    basso da quando nel 2016 sono iniziate
    le rilevazioni. È possibile ipotizzare che
    si tratti di uno degli effetti collaterali
    di un anno straordinario come il 2020,
    trascorso per circa 10 mesi nelle
    altalenanti fasi di gestione dell’emergenza
    da covid-19, con effetti di rallentamento
    sia di molteplici attività amministrative
    che dell’azione di repressione giudiziaria.
•   Secondo i dati del progetto C.E.C.O., come
    negli anni precedenti anche nel 2020
    Sicilia (16%), Lombardia (14%) e Lazio (11%)
    presentano le percentuali più elevate,
    riportando complessivamente circa il
    42% dei casi analizzati. Dopo un picco nel
    2018 resta costante la percentuale di
    notizie legate a fenomeni corruzione in
    Toscana, nel 2020 limitato a 16 eventi, 6%
    del totale, per quanto in calo in termini
    assoluti rispetto ai 20 eventi codificati nel
    2019. L’attenzione mediatica appare
    comunque significativa, in linea con la
    media degli anni precedenti.
•   I dati del progetto C.E.C.O. indicano che
    rispetto al biennio precedente, i settori
    maggiormente interessati dai reati
    contro la pubblica amministrazione
    sono stati anche nel 2020, come
    negli anni precedenti, gli appalti –
    complessivamente circa il 55% dei casi.
    In crescita rispetto al biennio precedente
    in termini percentuali – 11,5% di casi
    – anche gli eventi emersi nel governo
    del territorio. In calo rispetto agli
    anni precedenti gli eventi di potenziale
    corruzione che riguardano nomine e
    incarichi (4,5%) e controlli e verifiche
    (5,44%), quasi dimezzati.

                                                    16
I SETTORI DELLA CORRUZIONE (C.E.C.O. 2020)

            APPALTI    GESTIONE    CONTROLLI     GIUSTIZIA   NOMINE     GOVERNO DEL     SANITÀ     ALTRO
                       ENTRATE                                          TERRITORIO

NAZIONALE
              53%       5%           5%           15%         4%           11%           9%         21%

TOSCANA
              56%       6%           12%          6%          6%           12%            -         22%

TIPO DI ATTORE PUBBLICO COINVOLTO (C.E.C.O. 2020)

       FUNZIONARI E    MANAGER E     GIUSTIZIA    SANITÀ     POLITICO   ATTORE DI     UNIVERSITÀ   ALTRO
       DIP. PUBBLICI   DIRIGENTI                                        NOMINA
                                                                        POLITICA

NAZIONALE
              40%       11%          4%           5%          37%          0,2%          0,9%       0,2%

TOSCANA
              50%       9%           3%           4%          27%          -              4%         -

                                                     17
RISORSE PUBBLICHE IMPIEGATE (C.E.C.O. 2020)

                                                         !
                      !

            INFORMAZIONI        PROTEZIONE    DECISIONI E         DECISIONI          OMISSIONE       ALTRO
            RISERVATE O         POLITICA      PROGRAMMAZIONE      DISCRIZIONALI      DECISIONI
            RICATTATORIE

NAZIONALE
               9%                  14%             45%                81%              19%            15%

TOSCANA
               6%                  25%             37%                56%              25%            12%

PER MITIGARE IL RISCHIO:
Verso una prevenzione sostanziale della corruzione

            trasparenza integrale di                              valorizzazione ed estensione di
                ogni spesa e acquisto                             “buone pratiche”, tra cui la
                             pubblico                             vigilanza collaborativa con ANAC
                                                                  negli appalti

       utilizzo di procedure                                                formazione etica del
       accelerate, ma senza                                                 personale pubblico
        abdicare al controllo

      rafforzamento dei controlli                                 iniezione di competenze professionali
    successivi sulla qualità finale di                            tecniche (ingegneri, informatici,
         lavori, servizi e prestazioni                            statistici,economisti, aziendalisti, etc.)

                                      rafforzamento ed estensione
                                     degli strumenti di prevenzione
                                        diffusa e controllo sociale
                                        degli abusi di potere, come
                                       consultazione, monitoraggio
                                              e accesso civico

                                                         18
15 Dicembre 2021
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