RASSEGNA STAMPA 2 LUGLIO 2018 - Struttura Comunicazione 0165-544501 - 4481 e-mail - Area Stampa AUSL
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RASSEGNA STAMPA ▪ 2 LUGLIO 2018 Struttura Comunicazione – 0165-544501 - 4481 e-mail ustampa@ausl.vda.it Sanità: ad Aosta praticata embolizzazione fibromi uterini Ansa 02 Ad Aosta l'embolizzazione selettiva dei fibromi uterini La Vallée Notizie 03 Ad Aosta embolizzazione fibromi uterini Ansa.it 04 Al “Parini” di Aosta praticata embolizzazione fibromi uterini AostaCronaca 05 Nasce la figura dell'infermiere di famiglia e comunità La Vallée Notizie 06 Casinò, rilancio dell'edilizia, trasporti, sanità territoriale Gazzetta Matin 07 Luigi Bertschy: > Gazzetta Matin 11 Se cani e cavalli aiutano a stare meglio La Vallée Notizie 12 La terapia psicologica a malati e disabili è con cavalli e conigli La Stampa 13 Il patentino per i cani “difficili” Gazzetta Matin 14 Serata a favore di Dynamo Camp per aiutare i giovani a superare i momenti di difficoltà La Vallée Notizie 15 Aosta, il 118 “scende in piazza” per la prevenzione: misurazioni e dimostrazioni di manovre Aostasera 16 Verrès, nuova ambulanza per i Volontari del Soccorso La Vallée Notizie 17 Venti psicoanalisti da tutto il mondo a Gressoney per il congresso “Mens sana in corpore sano?” La Vallée Notizie 18 Medici senza frontiere in piazza: tutti gli appuntamenti La Vallée Notizie 18 Pronto soccorso come il Far West. Aggrediti in servizio due medici su tre La Stampa 19 Università: firmati i decreti. Più posti per medicina, odontoiatria e veterinaria Sanità 24 25 1 luglio 2018, per migliaia di professionisti sanitari non è stato un giorno qualsiasi Panorama Sanità 26 Anelli (Fnomceo) ai direttori generali: Panorama Sanità 27 Il morbillo torna a colpire anche il Giappone, Simit: “Vaccinarsi unico rimadio, anche in Italia” Panorama Sanità 28
Sanità: ad Aosta praticata embolizzazione fibromi uterini Intervento avviene in sala angiografica e dura un'ora 10:02 - 30/06/2018 (ANSA) - AOSTA, 30 GIU - L'ospedale "Parini" di Aosta è tra i pochi centri italiani a praticare l'embolizzazione selettiva dei fibromi uterini (Uae, dall'inglese Uterine Artery Embolisation) grazie alla collaborazione tra le discipline di ostetricia e ginecologia, radiologia interventistica e anestesia e rianimazione. E' quanto si legge in una nota dell'Usl della Valle d'Aosta. "L'embolizzazione arteriosa è la più brillante soluzione terapeutica della fine del secolo scorso nel rispetto della 'self image' della donna - si legge - e rappresenta l'alternativa alla chirurgia dei fibromi uterini sintomatici". I fibromi uterini interessano circa il 35% delle donne in età fertile, anche se soltanto nel 50% dei casi diventano sintomatici. In ogni caso, sono i tumori pelvici più frequenti. La vascolarizzazione del fibroma è maggiore rispetto a quella del miometrio circostante ed è responsabile dei sanguinamenti profusi. L'intervento si svolge in sala angiografica: dopo l'anestesia locale, viene incannulata l'arteria femorale e realizzato il cateterismo selettivo dell'arteria uterina in modo che le microparticelle possano occludere il letto vascolare peritumorale. Una medicazione compressiva è posta sul punto d'ingresso e la paziente è ricondotta in reparto. L'intervento ha una durata di circa un'ora. "Questa tecnica - spiega Livio Leo - permette, attraverso una semplice puntura a livello femorale, di "uccidere" i fibromi uterini interrompendo la loro vascolarizzazione. Il decorso post operatorio, grazie alle tecniche di analgesia messe a punto dai nostri anestesisti, non è assolutamente doloroso". (ANSA).
Ad Aosta embolizzazione fibromi uterini Intervento avviene in sala angiografica e dura un'ora L'ospedale "Parini" di Aosta è tra i pochi centri italiani a praticare l'embolizzazione selettiva dei fibromi uterini (Uae, dall'inglese Uterine Artery Embolisation) grazie alla collaborazione tra le discipline di ostetricia e ginecologia, radiologia interventistica e anestesia e rianimazione. E' quanto si legge in una nota dell'Usl della Valle d'Aosta. "L'embolizzazione arteriosa è la più brillante soluzione terapeutica della fine del secolo scorso nel rispetto della 'self image' della donna - si legge - e rappresenta l'alternativa alla chirurgia dei fibromi uterini sintomatici". I fibromi uterini interessano circa il 35% delle donne in età fertile, anche se soltanto nel 50% dei casi diventano sintomatici. In ogni caso, sono i tumori pelvici più frequenti. La vascolarizzazione del fibroma è maggiore rispetto a quella del miometrio circostante ed è responsabile dei sanguinamenti profusi. L'intervento si svolge in sala angiografica: dopo l'anestesia locale, viene incannulata l'arteria femorale e realizzato il cateterismo selettivo dell'arteria uterina in modo che le microparticelle possano occludere il letto vascolare peritumorale. Una medicazione compressiva è posta sul punto d'ingresso e la paziente è ricondotta in reparto. L'intervento ha una durata di circa un'ora. "Questa tecnica - spiega Livio Leo - permette, attraverso una semplice puntura a livello femorale, di "uccidere" i fibromi uterini interrompendo la loro vascolarizzazione. Il decorso post operatorio, grazie alle tecniche di analgesia messe a punto dai nostri anestesisti, non è assolutamente doloroso".
SALUTE IN VALLE D'AOSTA | sabato 30 giugno 2018, 11:57 Al 'Parini' di Aosta praticata embolizzazione fibromi uterini Tra le diverse, accertate eccellenze sanitarie, l'ospedale Parini di Aosta è tra i pochi centri italiani a praticare l'embolizzazione selettiva dei fibromi uterini (Uae, dall'inglese Uterine Artery Embolisation). Questo per la collaborazione tra le discipline di ostetricia e ginecologia, radiologia interventistica e anestesia e rianimazione. E' quanto si legge in una nota dell'Usl della Valle d'Aosta. "L'embolizzazione arteriosa è la più brillante soluzione terapeutica della fine del secolo scorso nel rispetto della 'self image' della donna - prosegue il comunicato - e rappresenta l'alternativa alla chirurgia dei fibromi uterini sintomatici". I fibromi uterini interessano circa il 35% delle donne in età fertile, anche se soltanto nel 50% dei casi diventano sintomatici. In ogni caso, sono i tumori pelvici più frequenti. La vascolarizzazione del fibroma è maggiore rispetto a quella del miometrio circostante ed è responsabile dei sanguinamenti profusi. L'intervento si svolge in sala angiografica: dopo l'anestesia locale, viene incannulata l'arteria femorale e realizzato il cateterismo selettivo dell'arteria uterina in modo che le microparticelle possano occludere il letto vascolare peritumorale. Una medicazione compressiva è posta sul punto d'ingresso e la paziente è ricondotta in reparto. L'intervento ha una durata di circa un'ora. "Questa tecnica - spiega Livio Leo - permette, attraverso una semplice puntura a livello femorale, di "uccidere" i fibromi uterini interrompendo la loro vascolarizzazione. Il decorso post operatorio, grazie alle tecniche di analgesia messe a punto dai nostri anestesisti, non è assolutamente doloroso".
Aosta, il 118 "scende in piazza" per la prevenzione: misurazioni e dimostrazioni di manovre AOSTA - L’iniziativa, ideata da Confcommercio in collaborazione con Confartigianato nell’ambito del torneo “La piazza”, proseguirà nel pomeriggio, sabato 30 giugno, dalle 14 alle 18. Possibilità di misurare pressione e glicemia,. Un presidio nel cuore di Aosta, in piazza Chanoux, durante il torneo “La Piazza”, che richiama pubblico e sportivi in quantità, per fare prevenzione sulle malattie cardiovascolari e spiegare le procedure da attuare in caso di emergenza, manovre semplici, ma che possono fare la differenza. Protagonisti dell’iniziativa, ideata da Confcommercio in collaborazione con Confartigianato, uomini e medici del 118, il servizio di emergenza-urgenza sanitaria della Valle d’Aosta. Le attività proposte nel gazebo installato ai margini dei campi di calcio a 5 riguardano due aspetti. Da un canto vi è la consulenza in materia di ipertensione arteriosa e prevenzione cardiovascolare, offerta dal dottor Alessandro Lisi, internista. “Si tratta – spiega – della possibilità di misurare la pressione e la glicemia. Molte persone sono ipertese e non sanno di esserlo. La rilevazione di questi parametri può già permettere di rendersene conto”. All’aspetto preventivo si affiancano poi le dimostrazioni degli operatori sulle manovre “salvavita”, da adottare in caso di arresto cardiaco. “Di fronte ad un malore è importante – afferma il medico Giovanni Luca Cavoretto, responsabile della struttura ‘Emergenza e centrale operativa ’ – avere chiaro cosa fare. Il primo passo è comporre il 112, numero unico d’emergenza. Risponde un operatore ‘laico ’, al quale va spiegata l’esigenza sostanziale che si manifesta, come ‘ho bisogno di un ’ambulanza ’”. A quel punto, il chiamante viene geolocalizzato e passato alla centrale che si occuperà di gestire l ’evento. Parallelamente alla richiesta di aiuto, possono partire le manovre come il massaggio cardiaco e, se disponibile, di uso del defibrillatore, che in piazza Chanoux vengono dimostrate con un manichino ed un simulatore DAE. Se non si è formati, “anche posando il telefono per terra, in ‘viva voce ’, l’operatore della centrale 118 fornirà le indicazioni del caso. E ’ importante sapere che non si è soli ”. La pratica delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, che si completa con l ’arrivo dei soccorsi avanzati (l’ambulanza), è fondamentale per limitare il rischio di danno cerebrale alla persona colpita da infarto. “Sono anni che partecipiamo a questa manifestazione, sponsorizzandola. – spiega Giuseppe Sagaria, vicepresidente di Confcommercio Valle d’Aosta – Abbiamo pensato, grazie alla disponibilità di Confartigianato, di andare oltre, proponendo questa attività. Sappiamo che la manifestazione richiama molto pubblico, un bacino importante per assimilare nozioni fondamentali. Pensiamo di riproporre la prevenzione anche in occasione di ‘Commercianti in festa ’, altro evento molto partecipato”. Dopo la mattinata, medici ed operatori saranno al gazebo, nel pomeriggio di oggi, sabato 30 giugno, dalle 14 alle 18. di Christian Diémoz 30 giugno 2018 ore 12.05
Università: firmati i decreti. Più posti per medicina, odontoiatria e veterinaria di Ernesto Diffidenti 29 giugno 2018 • PDFMedicina, i posti a bando nelle singole università • PDFOdontoiatria: la tabella con i posti a disposizione • PDFVeterinaria: ecco gli atenei dove si può fare domanda Sono stati pubblicati oggi sul sito del ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (Miur) i decreti sui posti disponibili per i corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale da mettere a bando. In sintesi sono stati assegnati tutti i posti del "potenziale formativo" delle Università, inferiori tuttavia a quelli chiesti dalla Regioni. Medicina 9.779 rispetto a 10.035 delle Regioni, approvati nell'Accordo Stato- Regioni del 21 giugno. Rispetto ai 9.100 dello scorso anno ci sono ben 549 posti in più, pari al +6,5%. Odontoiatria 1.096 rispetto ai 1.299 chiesti delle Regioni, con 103 posti in più, pari al 10%. Rispetto ai 908 dello scorso anno 188 posti in più (+20%). Veterinaria analogo aumento con 759 posti su cui il Miur ha mediato fra il potenziale di 890 delle Università e i 582 proposti dalle Regioni. Rispetto ai 655 dello scorso anno aumento di 104 posti (+16%). Poi da lunedì toccherà alle 22 professioni sanitarie (infermieri, fisioterapisti, tecnici, ecc) su cui -al contrario - è attesa una riduzione di circa 700 posti fra i 24.069 dello scorso anno a gli attesi circa 23.400 rispetto ai 23.600 chiesti dalle Regioni. E in questo caso l'attenzione del Miur dovrà essere maggiore per evitare nella ripartizione le numerose anomalie verificatesi lo scorso anno, che come è noto avevano portato ad una interrogazione parlamentare e al ricorso al Tar da parte della Regione Veneto. E per questo che ora le Regioni hanno ripetutamente chiesto al Miur di tenere in debita considerazioni le loro proposte in quanto, peraltro, enti pagatori. Contestualmente il ministro, Marco Busset, ha anche firmato il decreto con il contingente di posti destinati ai candidati non comunitari residenti all’estero che sono 635 per Medicina, 95 per Veterinaria, 91 per Odontoiatria e protesi dentaria, 1.094 per le Professioni sanitarie, 75 per le Professioni sanitarie magistrali e, infine, 451 per Architettura. Con successivi decreti ministeriali saranno resi noti i posti disponibili per i candidati comunitari e non comunitari residenti in Italia per i laureati delle professioni sanitarie e laureati magistrali delle professioni sanitarie. Le iscrizioni online per i corsi di laurea e laurea magistrale in Medicina e chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria e Protesi dentaria e Architettura saranno attive dal 2 luglio al 24 luglio 2018 sul portale www.universitaly.it . Il calendario delle prove per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale è già stato fissato lo scorso febbraio. Queste le date: ▪Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, 4 settembre; ▪Medicina Veterinaria, 5 settembre; ▪Architettura, 6 settembre; ▪Professioni sanitarie, 12 settembre; ▪Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese, 13 settembre; ▪Scienze della formazione primaria, 14 settembre; ▪Professioni sanitarie (laurea magistrale), 26 ottobre.
1 luglio 2018, per migliaia di professionisti sanitari non è stato un giorno qualsiasi 02/07/2018 in News Con grande emozione inizia la fase di iscrizione ai 17 nuovi albi professionali nel maxi Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM PSTRP). “L’obiettivo raggiunto con la legge 3/2018” afferma la FNO TSRM PSTRP “rappresenta un cambiamento epocale per tutte le professioni sanitarie, per la loro rappresentanza, per il sistema sanitario in cui operano, per i cittadini e per le relazioni interprofessionali e interistituzionali. Niente sarà come prima. Abbiamo vissuto e stiamo vivendo la complessità di un cambiamento di identità e organizzativo, unico nel suo genere, non senza difficoltà, ma procediamo inesorabili. Tutto questo è stato ed è possibile grazie alla disponibilità culturale e politica dei TSRM, in grado di accogliere tutte le professioni sanitarie non ordinate all’interno della loro sessantennale struttura collegiale, ora Ordine. È stato possibile anche grazie alla storia delle Associazioni maggiormente rappresentative, che hanno creduto nel CONAPS, organismo che con lungimiranza ha aggregato e perseguito politiche professionali unitarie e all’insegna della collaborazione tra le Associazioni e con le Istituzioni. Ora, tutte queste professioni sono diventate una sola realtà ordinistica, secondo una logica di sistema, alimentata dalla convinzione che in casi come questi la sintesi delle parti non equivale a una somma, bensì a un prodotto, del quale beneficeranno tutti: professionisti, sistema sanitario e persone assistite. Un ringraziamento alle donne e agli uomini che, con grande spirito di servizio, in questi decenni hanno dedicato tempo, energie, passione, idee e competenze per far crescere il valore sociale delle loro professioni. Ci attende un compito impegnativo per il quale abbiamo messo in campo le nostre migliori risorse umane e tecnologiche. L’implementazione degli albi sarà possibile, da domani, sul portale www.tsrm.org, dove saranno disponibili istruzioni e tutorial che faciliteranno la prima iscrizione. La Legge 3/2018, al Capo II, art. 5, comma 2, ribadisce che per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolto, è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo. In forza di quanto disposto, quindi, sino a oggi l’esercizio professionale è stato consentito con riserva, non essendo ancora attiva la modalità dematerializzata di iscrizione all’albo. Dal 1 luglio tutti i professionisti saranno tenuti a presentare la domanda di iscrizione nel più breve tempo possibile, essendo disponibili tutti gli elementi normativi, procedurali e tecnologici necessari: Art. 4 della legge 3/2018, DM 13 marzo 2018, procedura e portale. Com’era prevedibile, sul tema circolano svariate informazioni, più o meno corrette. Al fine di evitare confusione e, soprattutto, di fare scelte che si potrebbero rivelare dannose, invitiamo i professionisti a seguire le informazioni che pervengono dal Ministero della Salute, dalla FNO TSRM PSTRP e dagli Ordini territoriali. Anche le Associazioni maggiormente rappresentative e il CONAPS resteranno a disposizione”.
Anelli (Fnomceo) ai direttori generali: «Lotta alla violenza sia priorità. Ai medici garantire autonomia» 02/07/2018 in News 0 Un appello a tutti i direttori generali affinché mettano tra le loro priorità la lotta contro la violenza agli operatori sanitari: a lanciarlo, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, il 28 giugno a Firenze in occasione del Forum dei Direttori Generali ed Enti locali organizzato da Federsanità Anci e dedicato ai 40 anni del Servizio sanitario nazionale. «La dignità della professione medica passa anche dal decoro delle strutture e soprattutto dal rispetto delle norme sulla sicurezza» ha ribadito Anelli. «Abbiamo preso atto che quest’anno il sistema sanitario è per la prima in equilibrio economico – ha continuato -. Un equilibrio pagato a caro prezzo. Sono infatti cresciute le disuguaglianze tra le regioni: gli indicatori di salute registrano differenze sempre più marcate tra nord e sud. Così come sono state introdotte misure di contenimento della spesa che incidono direttamente sull’esercizio professionale, limitando l’assistenza ai cittadini e creando profonde discrepanze tra quanto richiesto dagli amministratori e quanto previsto dal codice deontologico». «È tempo di ridare autonomia ai medici – ha concluso- garantendo una loro assoluta indipendenza, anche dallo Stato. Vogliamo essere i medici del cittadino, i tutori della salute di tutti».
Il morbillo torna a colpire anche il Giappone, Simit: “Vaccinarsi unico rimedio, anche in Italia” 02/07/2018 in News 0 Dall’1 gennaio al 31 maggio 2018 in Italia sono stati segnalati da 20 regioni un totale di 1716 casi di morbillo (ben 397 nel solo mese di maggio), inclusi 4 decessi. Massimo Galli, Presidente della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, sottolinea il pericolo e lancia un appello in favore della vaccinazione. La segnalazione all’OMS di un’epidemia di morbillo in corso in Giappone merita, secondo la Simit, alcune considerazioni: “Al 20 maggio 2018 il Giappone conta 161 casi di morbillo. Il caso indice, da cui l’epidemia avrebbe avuto origine è probabilmente un viaggiatore internazionale in cui il morbillo è stato diagnosticato nella prefettura di Okinawa il 20 marzo 2018. Va sottolineato che il Giappone era stato dichiarato libero dal morbillo nel marzo 2015, quando era stato possibile verificare che per 36 mesi consecutivi non si era verificata alcuna trasmissione dell’infezione all’interno del Paese. Un risultato ottenuto” evidenzia la Simit “sia per mezzo di alte coperture vaccinali sia attraverso l’individuazione rapida e la rapida risposta a ogni caso di morbillo. Nel 2016, la copertura vaccinale della prima dose, somministrata ai bambini di un anno, risultava del 97%; quella della seconda dose, prevista un anno prima dell’inizio della scuola primaria del 93%. Più del 95% dei bambini a due anni di età sono risultati positivi per gli anticorpi indotti dal vaccino a titolo agglutinante ≥16 e quindi da considerarsi immuni”. Ma allora, come è potuto accadere? Massimo Galli, Presidente della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, sottolinea il pericolo e lancia un appello in favore della vaccinazione: «Come in tutto il mondo, anche nel civilissimo e organizzatissimo Giappone una parte importante della popolazione adulta non è stata mai vaccinata e non ha mai incontrato il virus del morbillo. È quindi suscettibile all’infezione. L’età mediana dei colpiti in Giappone, 29 anni, spiega quello che è successo. Questa è la ragione per cui l’OMS ha raccomandato,in luoghi con bassa incidenza ed elevato rischio di importazione del virus del morbillo, la vaccinazione della popolazione ad alto rischio di esposizione al virus importato (senza certificato di vaccinazione o immunità contro morbillo e rosolia), quali operatori sanitari, persone che operano nel turismo e nei trasporti (hotel e catering, aeroporti, autisti di taxi, ecc.). va ricordato che il morbillo è una delle malattie più contagiose che si conoscano e che ogni persona colpita arriva a contagiarne in media fino ad altre diciotto». E in Italia ? “Dall’1 gennaio al 31 maggio 2018” ricorda la Simit “sono stati segnalati da 20 regioni un totale di 1716 casi di morbillo (ben 397 nel solo mese di maggio), inclusi 4 decessi. Anche in Italia, non a caso, l’età mediana delle persone colpite è stata di 25 anni, a segnalare che la maggioranza dei casi si è verificata in adulti o giovani adulti. Il 20% dei colpiti aveva però meno di cinque anni, a conferma delle note carenze di copertura vaccinale tra i più piccoli. Il fatto tuttavia che in 107 casi si trattasse siano di bambini di meno di un anno di età sottolinea l’importanza di vaccinare le donne che programmano una gravidanza. I bambini che si ammalano di morbillo entro l’anno di vita sono spesso figli di madri non vaccinate e che non hanno mai incontrato il virus, e che quindi non hanno potuto trasmettere al bambino i loro anticorpi. Vi è anche la possibilità che il morbillo venga contratto dalla madre non vaccinata in gravidanza e trasmesso al bambino. Va anche sottolineato che contrarre il morbillo molto precocemente, al di sotto dei due anni di vita, comporta un aumentato rischio di incorrere nelle complicanze più gravi dell’infezione. Va infine ricordato che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornati al 28 febbraio 2018, la copertura vaccinale a due anni di età dei bambini nati nel 2015 in Italia era del 91,68%, quindi ben al di sotto della soglia richiesta del 95%”.
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